i // (v1 i' \ I i l I i. 1 ! I? k 1 ;; I «I ! I PROGRAMM A DEL GIMASIO COMUJVALE SUPERIORE DI TRIESTE PUBBLICATO ALLA PINE DELL'ANNO SCOLASTiCO 1888-89. AKNO VENTESIMO'SESTO. TRIESTE TIPOGKAKIA DEL LLOYD AUSTRO-UNGARICO 1889. —:—:— ■ • ■,; • :v: PROGRAMMA I)EI. GI1ASI0 COMUJVALE SÜPERIÖRE DI TRIESTE PUBBLICATO AI.LA FINE DELL’ ANNO SCOLASTICO 1888-89. ANNO VENTES1MO SESTO. TRIESTE T1POGKAFIA DKL LLOYD AUSTKO-UNGARICO 1881). c*er a. Editrice la Direziono del Ginnasio. DELLO STILE DI CESARE studiato nei COMMENTARI DELLA GUERRA GALLICA. I. Nella primavera dell’anno 703 dalla fondazione di Roma, posate le armi gloriosamente adoperate contro i Galli, Cesare aspettava nella Cisal-pina, pronto ad ogni evento, ehe i consoli ponessero a partito le sue richieste; e vigilando ansioso gli andamenti degli avversari, maturava il disegno di opprimere la libertä ed occupare la signoria. Roma era allora tutta dalle divisioni corrotta e sebbene i tumulti popolari e le zuffe delle vie, ehe erano seguite con assai uccisioni e rovine, fossero quietate, le fazioni mai spente ringagliardivano e gičt levavano la fiamma ehe doveva poi dilatarsi in vasto incendio per 1’ Oriente e 1’ Occidente '). Pompeo, fermato 1’animo, s’era ristretto ai nobili, dai quali riconosceva la dittatura2), laddove questi, confidati nella virtü militare del Magno, venivano in spe-ranza di ricuperare la loro dignitä ed abbassare Cesare, odiato per gli antichi rancori, temuto per le cresciute torze. Imbaldanziti per la confidenza del vincere, di lui si dolevano apertamente con parole ingiuriose e piene di sdegno, dandogli carico di voler rinnovare la tirannide di Silla. Come suole accadere, le parti, prima ehe si venisse alle armi, si urtavano nei magistrati, nei comizi, n el senato: quando Cesare domandö che gli fosse concesso, conforme alla legge Trebonia, chiedere, sebbene lontano da Roma, il consolato, gli ottimati* contrastarono risoluti, piü rimessamente Pompeo, ehe ancora non voleva scoprirsi. ‘) Druniann: Geschichte Roms in seinem Uebergange von der republikanischen zur monarchischen Verfassung. Königsberg, 1837, Parte III, p. 374, § 36. 5) Se anche non ne aveva il titolo, ne aveva il potere, da quando era stato eletto console senza collcga. Mommsen: Römische Geschichte, Vol. III, pag. 339: Erst nachdem Pompeius.... sich das ungetheilte Consulat und einen durchaus den Caesars überwiegenden Einfluss in der Hauptstadt verschafft und die sümmtliche waffenfähige Mannschaft in Italien den Soldateneid in seine Hände und auf seinen Namen abgeleistet hatte, fasste er den Entschluss, baldmöglichst mit Caesar förmlich zu brechen; und die Absicht trat auch klar genug hervor. Cfr. anche Vannucci: Storia dell’ltalia antica, Vol. III, pag. 316, 317; Matscheg: Cesare ed il suo tempo, Firenze, 1874, pag. 140. * Invano Curione, uomo di destro ingegno *), venduto a Cesare, si adoperava con sottili artifizi e veementi invettive a rivendicarne i diritti; ancorche talvolta con le arringhe concitate intimorisse i senatori, noti perveniva a vincerne il tenace volere. Era coraune sentimento ehe le pratiche tenute sarebbero inefficaci a sopire gli odt, raffrenare le ambi-zioni, ehe la guerra civile si sarebbe riaccesa, sovvertendo 1’inipero; non i decreti di togati senatori, ma ordinate battaglie avrebbero diffinito del principato: chč, sebbene Pompeo e Cesare adonestassero di nomi spe-ciosi le voglie immoderate, era chiaro a tutti che non tra due fazioni sarebbe stata guerra, ma tra due uoniini privati, che per nobiltä, riputa-zione e potere trapassando i termini della modestia civile, dai perniciosi esempi del passato, dalla cupidigia del dominare venivano tratti alle armi ed a lacerare la republica2). 1 cittadini, perduto quel naturale vigore ed antico studio di difendere la libertä, stavano ancora incerti a qual parte gettarsi: s’accostavano a Pompeo i nemici dclla setta popolare, i favoreggiatori del senato; parteggiavano per Cesare i giovani, il popolo minuto, tutti quelli che erano vagbi di novitä 3). Italia era tutta in arme. In ogni parte si raccoglievano milizie; circolavano voci paurose; stringeva gli animi la sollecitudine del futuro, ma piü ancora li sbigottiva la memoria non antica de’ tempi sillani, nei quali Roma era stata piena di esili, di morti, di proscrizioni: anzi stimavasi sovrastare guerra piü aspra d’allora, per essere i nuovi competitori piü potenti e reputati nell’armi che non Silla e Mario; sicche vivevasi in sospetto e da tutti si temeva ogni rovina 4). In cosl torbidi tempi, mentre variamente ribollivano gli umori, ') Velleio, 2, 48: Homo ingeniosissime nequam; Mommscn, op. cit. Vol. III, p. 351. l) Mommsen, op. cit. Vol. III, pag. 341: Der bevorstehende Krieg war nicht etwa ein Kampf zwischen Republik unfi Monarchie — die Entscheidung darüber war bereits vor Jahren gefallen —, sondern ein Kampf um den Besitz der Krone Roms zwischen Pompeius und Caesar. 3) La situazione dei partiti e ritratta dal Mommsen, op. cit. Vol. III, p. 34.1 —343. Cfr. anche S. Delorme: C<5sar et ses contemporains. Paris, Didier et C.e, p, 3o2: Outre son gčnie, son arm de, des points d’appui dans la Cisalpine et mäme au delä des monts, il avait pour lui, au dire de plus d’un contemporain, ln plebe, la jeunesse, les publicains, le condamnds politiques, la masse des insolvables et tous les esprits avides de nouveautes ; ajoutons enfin de tous les ennemis le plus dangereux pour la libertd: la corruption gdntSrale. (Cicer. Ad Alt., VII, 7; Id. ad div., VIII, 14I. 4) Di che abbiamo segno evidente nelle lettere, con le quali Cicerone, partendo per la Cilicia, insiste presso gli amici affinche Io ragguaglino di ciö che sarebbe per accadere. Cesare publicö i suoi Commentari della guerra gallica '); raa delle passioni che gli prorompono intorno, di quelle ehe gli fremono neH’animo nulla traluee n el libro, dove la narrazione procede limpida e schietta, dove, eelato del tutto lo serittore, si rappresentano con meravigliosa serenitä, senza aleun commovimento, i fatti, de' quali doveva essere nei secoli cosi lunga ed illustre memoria. II lettore, intento al racconto, dimentica ehe il condottiero, onde sono narrate le imprese, č quello stesso ehe le deserive con tanta placiditä e rettitudine: nessuno storico, vissuto in tempi, ne’ quali fosse svanita l’eco di quelle gesta, avrebbe potuto ridirle con piü spassionato stile. Senonche molti atfermano ehe i Commentari nella simulata loro schiettezza occultano un profondo accorgimento politico, ehe diventa palese a chi investiga piü addentro: vi scoprono anzi una determinata voglia di storcere il vero per isfogo d’ affetti particolari. Cesare — dicono — prima della spada impugna la penna ed alle accuse de’ nobili ehe lo incolpavano d’essere stato autore di guerre non necessarie, cominciate ad appagare l’ambizione sua, d’aver abusato de’ suoi poteri, violato il diritto delle genti, oppressi i sudditi e gli alleati di Roma 2), — a tali querele egli risponde col suo libro, nel quäle tramuta e colorisce tutto a sua foggia, or smorza or ravviva le tinte; pone in luce le glorie, tace le colpe, ricoprendo con lo stile pacato 1’ intendimento di cessare le ire contro di lui sollevate e provvedere alla propria fama. I Commentari sarebbero dunque, secondo il giudizio di questi valentuomini, uno seritto di parte ehe servi al patrocinio d’una setta o meglio d’un solo cittadino, uno di quei libri ehe, nati in mezzo ai tumulti civili, svelano passioni, ') Seguo l’opinione, oggi generalmente accettata, ehe Cesare abbia publicato il suo libro nella primavera dell’anno 703 (5i a. C.), probabilmente prima della partenza di Cicerone per la Cilicia, che fu nel Maggio; certo perö prima ehe Pompeo si dichiarasse apertamente avverso a Cesare (vedi Coram, de bello gallico VI, 1 e VII, 6) ciö che accadde al piü tardi nella seduta del 3o Settembre. Questa opinione fu messa innanzi dallo Schneider in Wachlers Philoinalhie, Vol. I: Caesars Charakter aus seinen Schriften, p. 180 e segg. e poi nella sua edizione dei Commentari de bello gallico p. 3i. II Nipperdey invece (pref. p. 4), ed il Kraner nell’introduzione all’edizione Tauchnitz p. XVII e segg. reputano che i Commentari sieno stati terminati appena nell’anno 5o e publicati nel 49, dopo cominciata la guerra civile. La supposizione dello Schneider e corroborata dal-l’autoritä del Mommsen, op. cit. Vol. III, pag. 599 e segg., del Köchly e Rüstow: Einleitung zu C. Julius Caesars Commentarien über den gallischen Krieg, Gotha, 1857, p. 5t. Cfr. anche Teuffel: Geschichte der römischen Literatur, Leipzig, 1875, p. 369. II Kraner stesso sembra aver mutato piü tardi pensiero, poichö nell’ introduzione premessa alla sua edizione dei Commentari (Berlino, 1876), dopo aver citato 'il giudizio del Nipperdey, dice p. 33: Dagegen behaupten wohl mit Recht Schneider.... Mommsen ecc. ,J) Cfr. Köchly und Rüstow, op. eit. p. 7 0 33. ond’č annebbiata o spenta la luce del vero: messi in cielo dagli uni, vituperati dagli altri suscitano acri contese, per ricadere poi, quando gli animi non siano piü alterati, nel silenzio e nell’oblfo. I piü sono tratti a tale congettura dal convincimento ehe Cesare, assue-fatto a ponderare tutto con somma accortezza, non si sarebbe mai risoluto a cosa, dalla quäle non isperasse qualche rinfranco ai suoi disegni ambi-ziosi: perchž mai avrebbe publicato i suoi Gommentari proprio sul punto di romper guerra, se non per far meglio rifulgere lagloria dell’aver debellato la Gallia e dissimulare quei torti ehe gli si imputavano? Che altro peti-sare di chi dalla giovinezza anelö al principato e fiso guardando a quella meta, fece d’ogni uomo, d’ogni accidente, d’ogni idea strumento ai suoi voleri? *). Notano ancora ch’egli, per abito narratore tanto eonciso, si stende di soverchio nell’esporre le cagioni che lo indussero a pigliar questa o quella guerra; quasi voglia rimuovere il sospetto d’averle intra-prese per smania di conquista piü che sforzato da necessitä a). Per tali ragioni lo Schneider scorge negli seritti di Cesare un’arte finissima di collocare o in ombra o in luce o in iscorcio o in disteso quella moltitudine di piccole circostanze, che accomodate in un modo piuttostoche in un altro, fanno cangiare natura ai fatti 3). S’aggiungono ‘) Cfr. Köchly und Rüstow, op. cit. p. 8, dove, dopo aver detto ehe „die Erzählung davon, wie ganz Gallien Provinz wurde, gleichsam der moralische Hebel sein sollte, den er ansetzte, um noch vor dem Kampfe die Herzen der Bürger für sich zu gewinnen, soggiunge: Oder will man wirklich annehmen, dass Caesar, dieser tief und weit rechnende Staatsmann wie Keiner, jene Memoiren eben am Vorabende des Bürgerkrieges nur publicirt habe, damit „der künftige Historiker den nöthigen Stoff bei der Hand habe“? (Cic. Brut. 75, 262). Cfr. anche Henne: De Caesare rerum a se gestarum scriptore. Avarici, MDCCCCXL1II, p.67: Quoniam vero in notissimis et minutissimis quibusdam(quaefateri peri-culosum non erat) sinceritatem aequitatemque servavit, is iam Caesar fuisse mihi videatur qui cives et posteros in scribendo sicut in agendo decipcre volucrit, sed non nesciverit neminem prorsus ab eo unquam decipi qui omnes semper in omnibus decipere et fallere tentaverit. a) Cfr. Mommsen, op. cit Vol, III, p. 600, Nota: die Tendenz der Schrift erkennt man am deutlichsten in der beständigen, oft, am entschiedensten wohl bei der aqui-tanischen Expedition 3, : 1, nicht glücklichen Motivirung jedes einzelnen Kriegsacts als einer nach Lage der Dinge unvermeidlichen Defensivmassregel. Dass die G.'gner Caesars Angriffe auf die Kelten und Deutschen vor allem als unprovocirt tadelten, ist bekannt (Svetonio, Ces. 24). I.a stessa cosa aveva giu notata Pietro Vittorio, Var. lect. libr. 38. Servat hoc ipse Caesar in commentariis, ut cum aut bellum nulla necessitatc illatum a se ratione coeptum ostendere vult, aut improbum aliquod factum aequum esse decla-rare, multis argumentis in ea re utatur. 3) Egli anzi infine, I. c. pag. 17(5, conchiudc: Denn so behutsam dies auch in Ansehung des Glaubens machen muss, welcher der Erzählung selbst zu schenken a rincalzare 1’ opinione sua, per citare i piii riputati, il Köclily, il Kraner, il Teuffel, il Bähr, il Nipperdey, il Dittenberger, il Henne ed il Glöde ’), i quali stimano che non solo nella storia delle guerra civile, ma nella nostra pure sia dato alle cose quell’aspetto che meglio piaceva e giovava all’autore: al qual giudizio acconsentono quasi tutti coloro ehe serivono di Cesare e deli’opere sue letterarie. Ma i piü si sono lasciati indurre a questa persuasione da cause che non appaiono nel libro stesso e da certa diffidenza che molti hanno alle prime impressioni, con-fermata ed assodata dalle notizie ehe sparsamente ci avanzano intorno alle Memorie d’altri illustri Romani. Cesare intitolö 1’opera sua Commentari, voce che giäda tempo usavasi a significare gli seritti ehe noi oggi chiamiamo Memorie: quelli, ciož, cui le azioni publiche o le opere dell’ingegno avevano arrecato tanta fama, ehe di loro certamente avrebbero parlato e giudicato le storie, a tutela dell’onore, ad antivenire ed indirizzare al vero questo solenne giudizio, avevano costume di serivere la loro vita tutta, o quelle parti, nelle quali piti risplendessero le loro virtü: accanto ali’Istoriografia propriamente detta veniva svolgendosi questo genere di seritture, ed acquistava favore segnatamente presso i patrizi. Gli uomini di stato e di guerra si diedero a stendere tali memorie per giovarsene nei maneggi politici e nelle gare civili, v’ innestavano le loro arringhe, arrotondate, limate, fatte piti raor-daci da arguzie ed ironie, intenti sempre a magnificare se stessi, abbassare gli avversari. Quando i proconsoli ritornavano, stracchi di vittorie, dalle province sottomesse a profondere in Roma i tesori accumulati, vagheg-giavano compagne ai loro ozi le blandizie dell’adulazione, volevano ehe delle virtü loro durasse fama perpetua a maggior decoro del casato: davano perciö il carico a qualche amico o liberto di farsene banditori; ist, so gewährt es doch den besonderen Vortheil, dass nun zwei Bilder vor uns liegen, ein gemachtes und ein sich von selbst gestaltendes, die einander wechselseitig erklären. Cfr. anche Bindi: Discorso sulla vita e sulle opere di C. Giulio Cesare, premesso ai Commentari della guerra gallica e civile. Prato 1871, p. CVI. ') l.e varie opinioni dei critici con un’analisi accurata degli studi storici fatti suU’argomento trovi nel programma di Petsch: Die historische Glaubwürdigkeit der Commentarien Caesars vom gallischen Kriege nach dem gegenwärtigen Stande der Kritik. Glückstadt, 1885. 2) Riguardo ai vari significati della parola e 1’ uso peculiare che se ne fece a designare memorie ed autobiografie vedi oltre l’articolo della Pauly’sche Real-Encyklo-pädie, il Teuffel op. cit. p. 6o, ann. 9, la dissertazione del Herzog: Lieber die Natur und Beschaffenheit der Commentarien Caesars, premessa alla aua edizione (Leipzig, i83i), p. XXXVII, Köchly und Rüstow, op. cit. p. 2 e segg. e quanto costoro largheggiavano nelle lodi e quali panegirici sapevano intessere immagina ognuno '). Nž meglio celata appariva la cupidigia di encomio, allorchž i cittadini piti riputati si fecero essi stessi a narrare le vittorie ottenute nel foro o sni campi di battaglia; anzi piü li moveva la vanagloria ehe il giusto compiacimento ilella loro eccellenza2); laudes addi-rittura vengono ehiamati tali seritti. Giži Poreio Catone nel suo libro delle origini, sebbene avesse avuto in animo soltanto di recare qualche lume alla piü remota storia italica, publicö le orazioni tenute contro Sulpicio Galba. Quando poi dopo 1’uccisione dei Gracchi crebbero in Roma le sette e le discordie, le Memorie rispecchiarono ancor piü chia-ramente le passioni di parte. Tali furono i commentan di Emilio Scauro, Rutilio Rufo, Lutazio Catulo, Silla e Cicerone: il primo narrava come, nato in umile condizione, fosse pervenuto alle supreme magistrature 3), Catulo arroga a se in ispregio di Mario il vanto dei Cimbii sconfitti, Silla stesso, dittatore, onnipotente, non isdegna la volgaritä d’una lode che per l’esagerazione stessa toglie fede al vero4); Cicerone infine dopo aver invano richiesto agli amici una sfilata di versi che celebrassero leggiadramente il suo consolato, s’adatta a scrivere egli stesso in proprio onore un poema, che per una sorte a lui benigna a noi non pervenne 5). Cesare nel publicare i suoi Commentari segui la consuetudine degli uomini piü chiari di quei tempi; ma, come ä proprio d’un alto animo e d’un ingegno sovrano, tanto si scosta dall’esempio loro, che senza sua saputa assorge alla dignitä di storico insigne. Perö non ci conviene nel giudicare il letterato essere preoccupati dalla trista fama dei cittadino, quantunque ci sembri che anche dei suoi atti politici si faccia ora troppo sinistra interpretazione. ') Teuffel, op. cit. p. 60. Notag: Was Andere nicht selbst thaten, das thuten für sie dienstwillige Clienten, später auch hungernde griechische Literaten. 5) Sebbene Tacito nell’Agricola, 1. dica: apud priores... plerique suam ipsi vitam narrare fiduciam potius morum quam adrogantiam arbitrati sunt, nec id Rutilio et Scauro citra fidem aut obtrectationi fuit. s) Val. Mass. IV, 4, 11. *) Cosi p. e. nel riferire la battaglia di Sacriporto narra di aver perduto soltanto 23 dei suoi soldati, mentre i nemici contarono 20,000 morti ed 8000 prigionieri. Cfr. Plutarco nella vita di Silla, 28. E che egli a bello studio spacciasse fandonie racco-gliamo pure da Plutarco, il quäle dice: "Eoixs äs trjv äXrjO^ Tfji octote6!;£3, Vol. I, p. 271) dove, dopo aver citato due versi deli’ Odissea, (X, v. 251 e seg.) soggiunge: xa yap aXK^Xwy oiazizoap-iva xat ouž^v ^ttov x«rEoneucr|j.^va tfipzi Trj( aytovfa; a(J.a xai EiJ-TroSt^ouar^ ti x«i auvoKoxoiiar)?. roiaSO'ö TOtrjrrj; ^/jveyxs Sia tlei quadrilatcri e dei poligoni. A. Zenker (II A). Dr. L. Gosetti (II B). Storia naturale — Due ore per settimana. I. Sem. Zoolo"ia. Uccelli, rettili, anfibi e pešci. II. Sem. Botanica. Nozioni generali c deserizioni dellc piante piit comuni e delle piii importanti con riguardo ai caratteri delle relative famiglic. E. Visintinl. CLASSE III A e B. Capoclasse di III A: Sig. Riccardo Adami. Capoclasse di III B: Sig. Pietro Gelcich. Religione cattolica. — Due ore per settimana. Storia sacra. Alcuni brani della Storia sacra deli’A. T., Geografia fisica di terra santa. Don G. Artlco. Reliffione israelitica. — Un’ora per settimana. Lettura del Pentateuco e versione del primo libro „Genesi“ Cap. I. Storia sacra. Dalle conquiste fatte dopo la morte di Giosue sino alla morte di Šansone. Catechismo. G. Coen. Lingua latina. — Sei ore per settimana. Grammatica. Teoria delle concordanze e dei casi. — Usi e significati delle preposizioni. Lettura. Cornelio Nipote. Analisi grammaticale. Traduzione e spiegazione di parecchie biografic. Compiti. Secondo il piano. R. Adami. (III A). P. Gelcich. (III B). Lingua grreca. — Cinque ore per settiraana. Grammatica, Morfologia regolare fino all’aoristo passivo. Lettura. Analisi e versione de’ relativi esercizi dello Sc henkl. C'ompiti. Secondo il piano. R. Adami (III A). P. Gelcich (III B). Lingua italiana. — Tre ore per settimana. Grammatica. Ripetizione deli’Etimologia. Teoria dei tempi e modi. Lettura e analisi di brani scelti in prosa e in versi. Cbmpiti. Secondo il piano. B. Cappelletti (1II A). G. Vatovaz (III B). Lingua tedesca. — Tre ore per settimana. II numerale, il pronome, teoria generale del verbo: sua divisione e coniu-gazione, verbi ausiliari, deboli, riflessivi. Costruzioni nelle proposizioni semplic' e complesse, principali e secondarie. Traduzione degli esercizi L — LXXV della grammatica di G. Müller (Parte I e II). Cbmpiti. Secondo il piano. G. Costantini. Storia e Geografla. — Tre ore per settimana. Storia. Avvenimenti principali della storia del Medio-Evo. I paesi della Monarchia austro-ungarica da Carlo Magno a Ferdinando I. Geografia. Gli Stati d’Europa meno rAustria-Ungheria; 1’ America, I'Ocea-nia e le terre polari. Nozioni elementari di fisica terrestre. Delineazione di carte geografiche. L. Morteani (III A). B. D.r Benussi (III B). Matematica. — Tre ore per settimana. Algebra. Potenze e radici quadrate e cubiche. Le quattro operazioni con quantitä algebriche. Le operazioni di calcolo colle frazioni decimali incomplete. Geometria. Trasformazioni delle figure rettilinee. Teorema di Pitagora. Somiglianza dei triangoli. Teoremi relativi nl cerchio. Periferia ed area dcl cerchio inscritto e circoscritto. E. Visintlni (III A). M. Stossich (IH B). Scienze naturali. — Duc ore per settimana. I. Sem. Mineralogia. Descrizione dei minerali piü importanti e delle rocce piü comuni. II. Sem. fisica. Proprietä generali e particolari dei corpi. Elementi di chimica. II calorico colle leggi e cogli istrumenti piü importanti che vi si rife-riscono. Cambiamenti dello stato di aggregazione. Sorgenti di calore. E. Vlslntini (III A). M. Stossich (III B). CLASSE IV. Capoclasse: Sig. Cesare Cristofollni. Religione cattolica. — Due ore per settimana. Storia sacra del N. T. Don G. Artico. Religione iaraelitica. — Un’ora per settimana. Lettura del Pentateuco e versione del primo libro „Genesi“ Cap. VI. Storia sacra. Da Elt sino a Davide re sopra tutto Israele. Catecliismo. G. Coen. Lingua latina. — Sei ore per settimana. Grammatica. Teoria deli’uso dei tempi e dei modi. Cenni sulla prosodia e sulla metrica. (Esametro e Pentametro). Lettura. Caesar. Cornm. de bello gallico I, II e parte del V. Esercizi di lettura e di versione da Ovidio, Compiti. Secondo il piano. C. Cristofolini. Lingua greca. — Quattro ore per settimana. Grammatica. II verbo. Dal tema deli’ aoristo forte sino alla fine della classe ottava. Lettura. Esercizi relativi dal Io Schenkl; traduzione ed analisi di quasi tutte le favole dello Schenkl. Compiti. Secondo il piano. G. Greiff. Lingua italiana. — Tre ore per settimana. Grammatica. Ripetizione dell’etimologia e della sintassi; sinonimi, deriva-zioni e raffronti col latino. I.e piü importanti forme di scrittura e di stile. Precetti ed esempi. Lettura e spiegazione dei migliori componimenti in versie in prosa scelti dali’Antologia ed imparati a memoria. Compiti. Secondo il piano. G. Szombathely. Lingua tedesca. — Tre ore per settimana. Lettura. Müller. Traduzione dal tedesco e dall’italiano in tedesco. I verbi impersonali. Le diverse classi forti, coi relativi esercizi a voce ed in iscritto, esercizi tedeschi di analisi logica e grammaticale. Compiti. Secondo il piano. C. Wendlenner. Storia e geogratta. — Quattro ore per settimana. Ripetizione della storia dei Medio Evo da Rodolfo d’Absburgo. Storia moderna fino al i8i5, con particolare riguardo ai fatti che si t'iferiscono alle provincie austriache. Geograßa e statistica dell’impero austro-ungarico. — Delineazione delle rispettive carte geografiche. B. Dr. Benussi. Mate matica. — Tre ore per settimana. Aritmetica. Equazioni di 1.° grado. Rapporti composti, proporzioni, regola dei tre composta. — Calcoli di societä, della scadenza media, di catena, dell’in-teresse semplice e dello sconto, con relativi esercizi pratici. Geometria. Posizioni di rette c piani nello spazio. — Angoli solidi. — I corpi poliedri e quelli a superficie curva. — Calcolo delta loro superficie e dei loro volumi. A. Zenker. PVsioa. — Tre ore per settimana. Statica e dinamica. — Acustica — Otlica — Elettricitä e Magnetismo. — Calorico raggiante. — Macchina a vapore. A. Zenker. 4 CLASSE V. Capoclasse: Sig. Gioele Greift. Religione cattolica. — Due ore per settimana. Dogmatica 1 parte. Don G. Artico. Religione israelitica. — Un’ora per settimana. Lettura del Pentateuco e versione della Genesi cap. X—XXV. Storia sacra. Regno d’lsraele e di Giuda. Catechismo. Grammatica, Regole di lettura e il nome. S. R. Melli. Lingua latina— Sei ore per settimana. Lettura. I. Sem. Livio „ab Urbe Condita“ pa te del Libro I e del XXI. II. „ Ovidio Metam, (luoghi scelti sec. Sedlmayer). Grammatica. Esercizi grammaticali e stilistici secondo il Gandino. Cbmpiti. Secondo il piano. G. Greiff. Lingua gre ca. — Cinque ore per settimana. Grammatica. Ripetizione della Morfologia durante la lettura di Senofonte. Di sintassi, la teoria dei casi e delle preposizioni. — Forme Omeriche. Lettura. Senofonte: Anabasi e Ciropedia, traduzione di alcuni squarci della Crestomazia dello Schenkl. — Omero: Iliade Canto I. Cbmpiti. Secondo il piano. C. Cristofolini. Lingua italiana. — Tre ore per settimana. Elementi di rettorica. Della clocuzionc. — Del linguaggio figtirato. Dello Stile. — Della poesia. Precetti ed esempi. Lettura. V. Monti: L'Aristodemo. — La Basvilliana. — La Helle^a deli Universo. — II Sermone sirila Mitologia. — Odi, Sonetti ecc., come pure i Iuoghi piti insigni della Feroniade; U. Foscolo: 1 Sonetti. — L'ode a L. Pallavicini. — AlVamica risanata. — / sepolcri. Cbmpiti. Secondo il piano. G. Szombatholy. Lingua tedeaca. — Tre ore per settimana. Grammatica. Müller II. Verbi composti. Reggenza dei verbi. L’avver-bio e le preposizioni. Lettura. Noe I parte. Traduzione e annlisi di molti brani di prosa. Fre-quenti esercizi dall’italiano in tedesco Esercizi di dialogo. Cbmpiti. Secondo il piano. C. Wendlenner. Storia e geogratta. — Tre ore per settimana. Storia orientale, gi eca e romana sino ali'assoggottamentu della Spagna (— 133). |_t Morteanl. Matematica. — Quattro ore per settimana. Algebra. Due ore per settimana. — Nozioni preliminari e definizioni. — Le quattro operazioni fondamentali con quantith intiere monomie c polinomie. — Teoria dei divisori e dei multipli. — Divisibilita dei numeri generali e parti-colari. — Teoria delle frazioni c calcoli colle medesime. — Teorie dei rapporti e delle proporzioni. — Equazioni di 1." grado ad una o piii incognite. Geometria. Due ore per settimana. — Nozioni preliminari e definizioni. — Linee ed angoli. — Proprieta speciali delle figure rettilinee, loro equivalenza e trasformazione. — Teoria del cerchio. Dr. L. Gosatti. Storia naturale. — Due ore per settimana. I Sem. Mineraiogia. Caratteri generali dei minerali. — Descrizione delle specie piü importanti, e delle roccie ehe vi si riferiscono. II Sem. Botanica. Elementi di anatomia e fisiologia vegetale. Morfologia. — II sistema naturale delle piante. — Descrizione delle famiglie piü importanti. E Visintinl. CLASSE VI. Capodasse: Sig. Gioachino Szombathely. Religione cattolioa. — Dud ore per settimana. Dogmatica. Dottrina dogmatica della Chiesa cattolica. Vol. II. Don G. Artico. Religione israelitica. — Un’ora per settimana. Lettura e versione del Pentateuco. Storia sacra. Regno d’Israele e di Giuda. Catechismo. Grammatica. 11 pronome. S. R. Melli. Lingua latina. — Sei ore per settimana. Lettura. Sallustio. Bell. Jugurthinum. Virgilio: Aen. I, II e parte del III. Cesare: Bell. civ. 1. c. i—20. Eserci^i grammaticali e stilistici secondo il Gandino. Compiti. Secondo il piano. C. Cristofolini. Lingua greca. — Cinque ore per settimana. Grammatica. Sintassi: ripetizione della teoria dei casi e delle preposizioni. 11 pronome. Generi e tempi del verbo. Teoria del participio e delPinfinito. Lettura. Omero: Iliade VI, VII, VIII, IX, X. — Erodoto IX. G. Greiff. Lingua italiana. — Tre ore per settimana. Storia letteraria: L’ottocento Lettura degli serittori di questo secolo dali’ Antologia. Compiti. Secondo il piano. G, Szombathely. Lingua tedesca. — Tre ore per settimana. Noe. 1 parte. Lettura e versione con osservazioni grammaticali e filolo-giche. Esercizi di dialogo. Lettura d’un racconto di Hauff. Cobenzl: Ripetizione della teoria del verbo, parte della sintassi. Compiti. Secondo il piano. C. Wendlennar. Storia e geografla. — Quattro ore per settimana. Storia romana dali’assoggettamento dell’Italia in poi. — Storia del Medio evo colla geogralia relativa. B. Dr. Benussl. Matematica. — Tre ore per settimana. Algebra. Potenze, teoremi ed operazioni relative. — Radiči. — Logaritmi. — Equazioni di 2.° grado pure e miste. Geometria. — Stereometria. A. Zenker. Stori a naturale. — Due ore per settimana. Zooldgia. Elementi di anatomia e fisiologia umana. — 11 sistema zoologico esposto per classi e per ordini con particolare riguardo alle specie di maggior importanza. E. Visintini. CLASSE VII. Capoclasse: Sig. Carlo Wendlenner. Fteligione cattolica. — Due ore per settimana. Morale. Dottrina morale della Chiesa cattolica. Don G. Artico. J Religione israelitica. — Un’ora per settimana. Lettura e versione del Pentateuco. Teologia morale. Storia. Da Alessandro il Grande sino alla distruzione del II Tempio. Grammatica ebraica. II verbo. S. R. Melli. Lingua latina. — Cinquc ore per settimana. Lettura. Cicerone: La orazione in Verretn: de signis, ed il primo libro de officiis. Virgil io: Eneide i LL.i V e VII. Esercizi stilistici secondo Gandino, II p. Cbmpiti. Secondo il piano. P. Gelcich. Lingua greca. — Quattro ore per settimana. Lettura. Demostene: Olintiaca 1, II, III, 1’orazione per la pace, Filip-pica II. Oraero: Odiss.. I, II, IV, V, XI. römpiti. Secondo il piano. G. Pernecher. Lingua italiana. — Tre ore per settimana. Storia letteraria: II Cinquecento e il Seicento. Lettura degli scrittori di questi due secoli dall’ Antologia del Carrara. Commento dell’Inferno di Dante sino al C. XX. Alcuni canti furono appresi a memoria. Cbmpiti. Secondo il piano. G. Szombathely. Lingua tedeaca. — Tre ore per settimana. Noe. II Parte. Lettura dei brani in prosa e in verso con particolare riguardo alle nozioni di letteratura contenutc nel te to. — Traduzioni dall'italiano in tedesco (G. Gozzi). Letteratura. — I primordi, e il primo periodo classico. Cbmpiti. Secondo il piano. C. Wendlenner. Storia e geografla. — Tre ore per settimana. Storia moderna (colla geografia relativa) e breve riassunto dell'epoca dal 1815 in poi. L. Morteani. Matematica. — Tre ore per settimana. Algebra. Equazioni indeterminate di I grado. — Equazioni di 11 grado. — Equazioni biquadratiche ed esponenziali. — Progressioni aritmetiche e geo-metrichc. Interesse composto. Permutazioni e combinazioni e binomio di Newton. Geometria. Trigonometria e geometria analitica piana. L. Dr. Gosetti. Fisica. — Tre ore per settimana. Nozioni preliminari. — Proprietä generali e particolari dei corpi. — Statica. — Dinamica. — Idrostatica. L. Dr. Gosetti. Propedeutica fllosoflca. — Due ore per settimana. Logica. B. Dr. Benussi. CLASSE VIII. Gapoclasse: Sig. B. Dr. Benussi. Religiono cattolica. — Due ore per settimana. Storia della Chiesa. Don G. Artico. Religione israelitica. — I.ettura e versione del Pentateuco. — Teologia morale. Storia sacra. Da Ircano 1 sino gli Ultimi capi deli’ accademia di Babilonia (anno io38 dopo l’e. v.) S. R. Melli. Lingua Jatina. — Cinque ore per settimana. Lettura. O r a z i o, una scelta dalle Odi, daile satire e dali’ Epistole. — T a c i t o: Annali I, II. Cbmpiti. Secondo il piano. G. Vettach. Lingua graca. — Cinque ore per settimana. Grammatica. Ripetizione della sintassi durante la lettura. Lettura. Platone: Apologia di Socrate. — Critone e Lachete. S o f o c I e : Edipo re. O m e r o : Odissea XIII. Cbmpiti. Secondo il piano. R, Adami. Lingua italiana. — Tre ore per settimana. Storia letteraria. 11 Settecento e POttocento. Lettura de’ principali serittori di questo periodo dali’Antologia dei Carrara. — Commento dell’Inferno (dal C. XXI alla fine) e del Purgatorio. — Sommario e brani scelti del Paradiso. Cbmpiti. Secondo il piano. G. Szombathely. Lingua tedesca. — Tre ore per settimana. No£: H parte. Lettura dei brani di prosa e di poesia dei principal« scrittori da Klopstock fino a Goethe. — Traduzioni daU’italiano in tedesco (Manzoni). Lettura e commento della tragcdia „Jungfrau von Orleans“. Compiti. Secondo il piano. C. Wendlenner. Stori a e geografia. — Tre ore per settimana. Geografia, storia e statistica dell’impero austro-ungarico, e ricapitolazione della storia greoa e romana. B. Dr. Benussi. Matcmatica. — Due ore per settimana. Ripetizione di tutta la materia con applicazione ed esercizi, L. Dr. Gosetti. Fisica. — Tre ore per settimana. Calore. Magnetismo. Elettricitä. Acustica. Ottica. L. Dr. Gosetti. Propedeutica fllosofica. — Due ore per settimana. Psicologica empirica. B. Dr. Benussi. III. ELENCO DEI LIBRI DI TESTO adoperati noll’ insegnamento. i. Religione cattolica. Classe I: Catechismo grande. Classe II: P. Cimadomo, Catechismo dei culto cattolico. Classe lil: Storia sacra del V. T. — Geografia fisica della Palestina secondo il Favento. Classe IV : Storia sacra del N. T. Classe V : Wappler, Trattato di religione cattolica P. I. Classe VI: „ „ „ P. II. Classe VII: „ „ P. III. Classe VIII: Fesslet-, Storia della Chiesa di Cristo. 2. Religione israelitica. Classi Inferior!: Dibhia ebraica, Formulario dcllc orazioni. — Eh mann, Storia degli Israelit!, tradotta da S. R. Melli. — 5. R. Melli, Catechismo. Classi superiori: Bibbia ebraica. — S. D. Lutfattn, I.ezioni di Tcologia morale israelitica. — Ehrmann, c. s. — S. R. Melli. 3- Lingua laiina. Grammatica di G. Schult\, riveduta da Fornaciari, in tutte le classi. SchultRaccolta di temi, nelle classi III e IV. Gandino. I.a sintassi latina mostrata con luoghi delle opere di Cicerone, ecc. Parte I nelle classi V e VI. Parte H nelle classi VII ed VIII. Classe I: SchultEsercizi per la grammatica latina. Classe II: Classe III: Cornelio Nipote, ed. Weidner. Classe IV: Cesare, de bello gallico, ed. Prammer. — Ovidio, Carmina selccta, ed. Sedlmayer. Classe V: Tito Livio, ed. Zingerle. — Ovidio, ed. Sedlmayer. Classe VI: Satlustio, ed. Scheindler. — Virgilio, ed. Ribbeck. Classe VII: Cicerone, Orationes selectae, ed. Kl 'tz. — De off., ed. Teubn. — T.aelius, ed. Schiche. — Virgilio, ed. Gütling. Classe VIII: Oratio, rec. Petschenig. — Tacito, ed. Müller. 4. Lingua greca. Grammatica di Curtius, in tutte le classi. Classe III: Schenk!, Esercizi greci. Classe IV: „ „ Classe V : „ Crestotnazia di Senofonte. — Omero, Iliade, ed. Hochegger. Classe VI: Iliade, ed. Hochegger. — F.rodoto, ed. Tempoky. — Senofonte, nella Crestomazia di Schenkt. Classe VII: Demostene, ed. Wotke. — Omero, Odissea, ed. Pauly. Classe Vlil: Platone, cd. Hermann. — Demostene, ed. Dindorf. — Omero, Odissea, ed. Pauly. — Sofocle, ed. Schubert. 5. Lingua italiana. Classe I. Demattio, Grammatica ad uso delle scuole. — Libro di lettura per le classi del Ginnasio inf. P. I. Classe II: Demattio, c. s. — I.ibro di lettura, ecc. P. II. Classe III: „ c. s. — . „ P. III. Classe IV : I.ibro di lettura, ecc. P. IV. Classe V : Antologin poetica. Classe VI; „ , Classe VII: Carrara, vol, II e III. — Dante, I.a Divina Commedia. Classe VIII: „ , IV c V. - , 6. Lingua tedesca. Classe I: Müller, Corso pratico di lingua tedesca, P. I. Classe II: „ „ „ , » . Classe III e IV: Müller, Corso, ecc. P. II. Classe V: Müller, Gramm, della lingua tedesca. — Noe, Antologia tedesca, P. 1. Classe VI: Cobenzl, idem — Noe, idem Classe VII : Noč, Antologia tedesca, P. II, — Cobenzl, Grammatica. Classe VIII: Noe „ „ — Cobenzl, „ 7- Geografia e storia, Classe I: SeydlitElementi di geografia. Classe II: Gindely, Compendio della Storia universale, P. I. Klun, Geografia universale, P. I e III. Classa III: Gindely, c. s. P. II. — Klun, c. s. P. III. Classe IV: Gindely, c. s. P. III. — Klun, c. s. P. II. Classe V: Gindely, Manuale di Storia universale. Storia antica. Classe VI : Gindely, Manuale di Storia universale. Storia dell’.Evo medio. Classe VII: Püt\, Evo moderno, trad. da T. Mattei. Classe VIII: Hannak, Compendio di Storia, Geografia e Statistica della Monarchia austro-ungarica. Atlante nelle classi I, II, III e IV, Trampier; V—VIII, Ko^enn. — Kiepert e Wolff. Atlante storico. 8. Matematica. Classe I e II: Močnik, Aritmetica, P. I, versione del Dr. G. Zampieri, Geometria, P. I. Classe III e IV: Močnik, Aritmetica, P. II, versione del Dr. Zampieri, Geometria, P. II. Classe V: Močnik, Algebra, Versione di P. Magrini; Wittstein, Planimetria, Versione del Dr. S. Scarizza. Classe VI: Močnik, Algebra. Wittstein, Stereometria e Trigonometria, Classe VII e VIII: Močnik, Algebra. Wittstein, Trigonometria Böhm, Manuale logaritmo-trigonometrico. Frischauf, lntroduzione alla Geometria analitica. 9. Scienze naturali. Classe I: Pokorny, Storia illustrata del regno animale, Ermanno Loesclier. Torino e Vienna, 1885. Classe II: Pokorny, c. s. Pokorny e Regno vegetale. Vers. del prof. Teod. Caruel. Classe III: Biscliinng, Elementi di mineralogia, Vers. di E. Girardi, Vienna 1883. Vlacovich, Elementi di fisica Classe IV: Vlacovich, idem. Classe V: Pokorny, c. s. Regno minerale e regno vegetale. Classe VI: Pokorny, c. s. Regno animale Classe VII e VIII: Münch, Trattato di Fisica. / 10. Propedeutica filosofica. Classe VII: Beck, Elementi di Logica. Versione del Dr. Pavissich. Classe VIII: Lindner, Psicologia empirica. Versione del Dr. Maschka. TEMI PRO POSTI PER I COMPONIMENTI nelle classi superiori. 'X' E M I D’IXALIANO. CLASSE V. Carattere di Giro fanciullo. — La prima caccia di Ciro (dalla Ciropedia). — Fctonte (da Ovidio).— Crise ed Agamennone (da Omero). 1.’ultimo e il primo giorno di scuola. — II descrto ed il mare. — I.odi deli’olivo. — Utilitä e bellezza dei viaggi fatti a piedi. — La bora. — Filippo Lippi. — Potenza della mušica. — Vita di V. Monti. —Sommario de\\'Aristodemo. — della Beließet deli’ Universo. —della Feroniade. — Della Basvilliana. — Dell’ Ode. a Montgolfier. — 1 Sepolcri di Ugo Foscolo. CLASSE VI. Vita di A. Manzoni. — Sommario deli’ Urania. — Si commentino i versi del Carine: In morte di C. Imbonati; Sentir e meditar: di poco Esser contento: da la meta mai Non torcer gli occhi...,, ecc. ecc. ne’ quali il Manzoni tratteggia le qualitä del vero serittore. — Sommario deWAdelchi. — Riflessioni intorno ai caratteri di Edmenegarda, Adelchi e Desiderio. — 11 Canto d’Igea di G. Prati. — Prima frons decipit multos. — Parole di Micipsa morente. — Giugurta a Roma (Sallustio). — Condizioni sociali di Roma al tempo della guerra giugurtina. — I.’ impero secondo le idee di Carlo Magno. — II Sonno — La Speranza. — Ritratto del bugiardc. — La convalescenza. — A quali pericoli sia esposto il ricco, a quali il povero. — Perchž i paesi piü ricchi son quelli dove gli abitanti sono piü operosi. — II leggere molti libri e in fretta e piü dannoso che utile. — La Domenica, descrizioni e riflessioni. CLASSE VII. Vita di Dante. — 11 Limbo dantesco. — Dante e Farinata. — I demoni. — Si illustrino i versi del Paradiso (Canto XVII) Tu proverai si come sa di sale 1.0 pane altrui, e com’ž duro calle 1.0 scender e ’l salir per 1’altrui scale. I.e pioggie autunnali. — Gli ospizi marini. — II baco da seta. — Gli uccelli. — II telefono — Potenza dcll’esempio. — I,’oro e un buon servo, ma un cattivo padrone. — Optimum et pessimum lingua. — Quodcumque agis respice finem. — Lontan dagli occhi lontan dal cuore (lettera ad un amico). — Potenza della parola. — L'uomo ü nato per la societä. — Una delle virtti piü difficili ü il peidonare le offese. CLASSE VIII. L’avaro. — Lodi della vita campestre. — II seccatore. — 11 topo campagnuolo ed il topo cittadino (sulle tracce d’Orazio). — Le mie vacanze. — L’uomo deve aver cura del proprio corpo, perche la salute e il primo dei beni materiali (Mantegazza). — Caduta di Lucifero e formazione dell’inferno dantesco. — Struttura nel Purgatorio e del Paradiso. — Catone guardiano del Purgatorio. — Idee di Dan'e sull’astrologia. — Quae fuit durum pati meminisse dulce est ^Seneca). — La maldicenza. — I monti. — II maldicente. — La stazione della strada ferrata. — P. Metastasio e il melodramma. — C. Goldoni e Ia Commedia. — Cenni sulla Storia letteraria del 700. — II Cesarotti e I’Ossian. — Effetti prodotti sull’animo umano dallo spettacolo della natura (Compo-nimento per 1’ esame di maturitä). TEiVlI I>I TEDESOO. Traduzione di brani scelti da diversi autori, nel Vil e VIII corso per Io piü dal M anioni, G. Gotfi e Leopardi. Temi liberi nel VII corso: 1. Ein unnüt% Leben ist ein früher Tod. (Goethe „Iphig. in Tauris“). 2. Xwischen Lipp’ und Kelches Rand Schwebt der dunkeln Mächte Hand. (Kind.) 3. Einfluss der französischen und englischen Literatur auf Wielands dichteri- sches Schaffen. 4. Harmosan. (Platen). Inhaltsbestimmung. Temi liberi nell’ VIII corso. 1. Quid sit futurum cras, fuge quaerere. (Horat. Od. I). 2. Das Wort kann oft den Sturm des Lebens stillen. 'm 3. Willst du dich selber erkennen, so sieh, wie die ändern es treiben, Willst du die ändern verstehn, blick in dein eigenes Herz. (Schiller „Votivtafeln*.) Tema per Pesame di maturitä: Lettera del Foscolo al Pindemonte (Traduzione). V. STUDI LIBERI. Disegno. — Sei ore per settimana. Corso I. Esercizi tli disegno geoinetrico a mano libeia. Foglie simmetriche semplici; ornamenti piani e semplici. Corso II. Ornamenti secondo i modelli del Teubinger, a semplice contorno e a mezz’ombra. Corso III. Ornamenti ad acquerello. Copie d’ornati dal gesso; prospettiva elementare. E. Zernitz. Calligrafla. — Quattro ore per settimana. Carattere inglese, tedesco e rotondo. G. Leban. Stenografia secondo il sistema di Gabelsberg-Notj. — Quattro ore per settimana. Corso I. I e II parte del sistema. Relativi esercizi di scrittura e leltura. Corso II. I.a III parte del sistema con esercizi di scrittura e lettura celere. Testi: Enrico Noe. Manuale di stenografia secondo il sistema Gubelsberger applicato alla lingua italiana. Nona edizione, Dresda. G. Calegari. Ginnastica. — Due ore per settimana, nella civica Palestra diretta dal signor L. d© Reya. A) RAGGUAGLI STATISTICI. C L A S S F rt 1 ! n III 1 IV S g v VI Vil Vlil a * c - t> a /> n b (/) 1. Numero. Alla tine del 1887—1888 . . . 2G 3G 30 •10 38 20 31 26 28 26 23 20 12 362 Al principio del 1888—1889. . 35 34 37 43 42 30 33 40 43 24 20 22 403 Entrati durante 1’anno — — — — 1 — — 1 — — — 2 Inscritti in tutto 35 34 37 43 43 30 33 40 ■14 24 20 22 405 Promossi venuti dal di 1'uori. . 31 30 28 2 1 3 1 4 3 103 Ripetenti „ „ „ , 2 2 Promossi giä appartenenti al~ 1’ Istituto — — — 35 35 25 29 37 39 24 20 19 273 Ripetenti gia appartenenti al- 1’Istituto 4 4 7 ti 7 2 3 3 1 — — — 37 Usciti durante l‘anno 10 2 2 10 6 2 3 7 1 1 — 45 Alla tine del 1888—8!) 25 32 35 33 37 28 30 39 37 23 19 22 300 Scolari pubblici 22 31 32 33 37 28 29 39 37 22 19 19 348 „ privati 2 — 1 — — — 1 — 1 — l 6 „ straordinari 1 1 2 — — — 2 6 2. Patria. Trieste e territorio 19 26 29 24 28 20 23 31 29 20 13 IG 278 Istria 3 1 2 5 6 5 — 2 2 1 5 37 Goriziano 2 3 1 1 1 — — — 8 Tirolo 1 — 1 — — — — — — 1 — 3 Dalmazia 2 3 — 1 — — — 1 — 1 1 9 Stiria — _ — 2 — — — — 2 Croazia 1 1 — — — 2 Ungheria — — — — — 1 - — — — — 1 Italia — 1 1 — 2 1 4 1 3 1 2 — 16 Svizzera — — — — — 1 — — — 1 — 2 Inghilterra — — — — — — — 1 — — — — 1 Belgio — — — — 1 — — — — — — 1 Somma . . . 25 32 35 33 37 28 30 39 37 23 19 22 3C0 3. Lingua materna. Italiana 24 32 35 31 35 27 25 38 36 21 19 21 344 Tedesca — — — — 1 — 3 — 1 — — 5 Slava 1 — — 2 — 1 2 1 1 1 — 1 10 Francese — — — — 1 — — 1 Somma . . . 25 32 35 33 37 28 30 39 37 23 19 22 3G0 C L A SSE eö 1 II III IV s E v VI Vü Vlll a b i c a b a b a j b in 4. Religion?. Cattolici 21 21 2!) 30 36 25 28 31 30 18 11 17 297 Israeliti 4 11 6 2 1 1 2 5 4 5 6 4 50 Greci ortodossi — — 1 1 — — — 1 1 — — — 4 Evangelici di conf. August. . . 1 1 Senza confessione 1 — 2 2 2 1 8 Somma . . . 25 32 35 33 37 28 30 39 37 23 19 22 360 5. Etä. Di anni 10 1 1 2 4 11 9 16 12 37 12 6 8 12 10 16 7 2 — — — — — 61 13 tj 2 2 15 13 5 11 8 — — — — Ü2 14 2 4 4 6 0 13 11 10 5 — — — 00 , 15 — — 2 1 2 2 4 9 13 5 2 — 40 - 16 1 1 1 1 1 — 2 7 10 10 4 — 38 , 17 — 4 2 4 4 4 18 „ 18 — — — — — 1 — 1 4 1 4 5 16 » 19 — 1 2 3 0 11 » 20 — — — — — — — — 1 1 1 4 7 „ 21 — — — — — — — — 1 — 1 3 5 92 1 1 Somma . . . 25 32 35 33 37 28 30 39 37 23 19 22 360 6. Domirilio (lei genitori. Del luogo 21 30 33 31 35 27 28 37 35 23 18 20 338 Di fuori 4 2 0 2 2 1 2 2 2 — 1 2 22 Somma . . . 25 32 35 33 37 28 30 39 37 23 19 22 360 7. ('liissitica/.ione. «) A 11a fine deli' anno scola- stico 1888-1889: Prima classe con emincnza . 3 1 ft 2 4 — 5 3 3 5 1 1 6 38' Prima classe 11 ' 19 17' 18 20 15 19 20 18 10* 15 13 1 195' Ammessi aH’esamo di ripar. 2 3 6 4 8 1 4 1 7 7 7 3 52' Seconda classe 2 1 2 3 6 4 3 6 6 o 35 Terza classe 4 3 5 4 3 3 — 3 — 2 — 27 Ammessi ad esame postici- pato per malattia — — — — — — — — 1 1 Scolari straordinari 1 1 2 2 6 Somma . . . 25 32 35 33 37 28 30 39 1 37 23 19 22 360 b) Aggiunta all’anno scolastico I887—88: Era stato accordato l’esame di riparazione.............. Corrisposero................... Non corrisposero............... Non comparvero................. Risultato finale pel 1887—88 Prima classe con eminenza. . Prima classe................... Seconda classe................. Terza classe . . .............. Scolari straordinari........... Somma . . . 8. Tasse. Obbligati al pagamento del di-daitro: nel I Semestre................. - u , ........................ Esentati: nel I Semestre................. .II . .............. II didattro ammontö: nel I Semestre.............. f. ,11 » » Somma . . . La tassa d’ iscriz. ammontö a f. „ » per la biblioleca degli scolari................., , , per duplic. di ältest. . „ Somma ... f. 9. Fi'cqueiitazionc della Calli^raHa e mater, libere, Calligrafia Disegno. . Stenografia Ginnastica . I Corso. II . III , I n II . 10. Stipentli. Numero degli stipendiati. . . . Importo totale degli stipendi f. CLASSE I 11 III IV v VI VII VIII fl * c a b n >> a b 1 1 1/5 3 8 2 1 3 3 5 6 7 4 2 44 2 8 2 1 2 3 4 5 — 7 4 2 — 40 1 — — — — — 1 1 — — — — — 3 1 — — — — — — — — — — — — — — 2 1 3 5 4 3 3 3 5 2 4 5 4 44 18 28 19 •24 22 ■' 12 22 18 18 4 1 17 15 7 •245 a 2 1 8 6 4 3' 3 3 5 2 1 — — 39' 4 6 2 5 6 1 3 1 — 1 1 — — 29 4 1 1 5 26 36 36 40 38 20 31 26 28 26 23 20 12 362 3b 33 37 28 32 19 22 ‘2 i) 28 17 11 13 304 1!) 21 29 19 24 16 18 28 24 16 11 13 238 — 1 15 10 11 11 11 12 7 9 9 96 6 11 6 11 13 12 12 11 14 7 8 9 123 ■35t! 256 288 176 280 160 208 224 260 170 110 180 2512 •216 164 224 144 136 152 208 216 240 160 HO 130 2098 472 420 512 320 416 312 416 440 500 330 220 260 4610 62.- 56,- 56,- 4- 2,- 6.- T- 4,- — — 6,- 196 15.5 16.5 11.5 10.- 12.5 8,- 8,- 9,50 12,- 6,- 5.5 6.- 124 2. 2 77.5 72.5 70,5 14,- 14,5 14.- 8,- 11,50 16,- 6,- 5,5 12. - 322 6 7 13 2 4 1 33 10 5 6 6 2 29 — 10 9 — 5 5 2 — z l 1 24 9 — — — — — — 11 2 — 2 — 15 .— — — — .— — 8 — 8 1 1 ‘2 1 2 7 3 3 4 2 4 5 35 3 I 3 2 2 11 315 — 105 360 •231 — 250 1261 /^NeS\ « Ljublana ^ V\ jy B) STIPENDI E SUSSIDI. Erano stipendiati 11 scolarl glusta il seguenta Prospetto: Cl.ASSE ginnasiale O T1T0L.0 dello stipendio IMPORTO o E Decreto di conferimento Parziale Compless. z fior. s. fior. s. III A 3 Stip. ginn. Triest. I.uog." 9/12/89 N. 18 ’3?/IX. 105 315 — IV 1 n , 27/11/87 N. 15930/1X. 105 - 105 — V 2 , 20/4/85 N. 1741G/1X. 105 — 210 — » 1 Mazzoni Mag." 7/12/88 N. 4Ü181/VI. 150 — 150 — VI 1 Slip. ginn. Triest. I.uog." 27/11/8C N. 17280/IX 105 — 105 — n 1 Francol , 15/3/84 N. 3502/IX. 126 — 126 — VIII 1 Stip. min. Istr. . . G. Prov." deli’ Istria 12/12/83 N. 5300 100 — 100 n 1 Mazzoni Mag." 30/5/89 N. 20410/VI. 150 150 _ Totale fior. . . . — 1261 — Quattro scolari ebbero un sussidio dal Comune di Triestc e uno dalla Giunta provinciale deli’ Istria. L’ importo per i libri scolastici distribuiti dali’ inclito Municipio agli scolari poveri e n.eritevoli di questo Ginnasio ascese a lior. 332.3o, e furono provveduti di libri 135 scolari. L,’ illuitrissimo Barone Giuseppe Morpurgo si compiacque di elargire anche in quest'anno la somma di fior. ioo, ehe furono distribuiti n scolari meno forniti di beni di fortuna e ehe piii si segnalarono per profitto negli studi e per buoni costumi. V unione filantropica triestina „la Previdenza* sussidid parecchi scolari del-1’ Istituto con oggetti di vestiario, con piccoli importi di danaro, tre pagando per loro il didattro. Sieno rese le piü semite grazie ai generosi benefattori. -AUMENTO DELLE COLLEZIONI SCIENTIFICHE. A) Biblioteca dei Professori. Bibliotecario: Sig. Prof. G. Szombathely. 1. Acquisti. Corpus apolegatarum, Christian. Saeculi secundi. Ed. J. C T. de Otto. Jenae, Hermann. 1876. Vol. 9. Duftt. Eusebio: Historia ecclesiastica. Vol 2. C. Saviotti. La Statica grafica. Milano, Hoepli. 1888. Vol 3. R. T. Gla^ebrook. Einführung in das physik. Prakticura. Lipsia, Händel. 1888. Nuova Antologia di Science, Lettere ed Avti. Roma. 1889. Anno XXIV. Annuario Scientißco ed Industrielle. Milano. 188g. Anno XXV. Zeitschrift für die österr. Gymnasien. Vienna. 1889. Anno XXXIX. Verordnungsblatt. Anno 1889. Statistische Monatschrift. Vienna. 1889. Anno XV. Mittheilungen der kais.königl. Geograph. Gesellschaft in Wien. Vienna. 1889. Vol. XXXII. E. Rechts. Nuova Gcografia universale, trad. del prof. A. Brunialti. Milano, Vallardi. 1889. Vol. XI. Disp. 345. Gnida Scematica di Trieste. Trieste. J. Dase. 1889. Giornale storico detla Letteratura italiana. Torino, I.oescher. 1889. A11110 VII. A. Bartoli. Storia della Letteratura italiana. Firenze, Šansoni. 1889. Vol. VI. Curtius e Fumi. Illustrazioni filologico-comparativc alla Grammatica greca. Napoli. 1868. G. G. Trisino. I.’Italia liberata dai Goti. Venezia, Antorielli. i835. R. D'A^eglio. Ritratti di uoniini illustri. Firenze, Le Monnier. i863. B. Tasso L’Amadigi. Venezia. Antonelli. 1837. Vol. 8. L. Pitlci. II Morgante Maggiore. Venezia, Antonelli. Vol. 4. F. Bracciolini. La Croce racquistata. Venezia, Antonelli. Vol. 3. L. Alamanni. Girone il Cortese. Venezia, Antonelli. Vol. 3. F. Degli Uberti. II Dittaniondo. Venezia, Antonelli. Vol. 3. G. Gra^iani. II Conquisto di Granata. Venezia, Antonelli. Vol. 2. G. Boccacci. La Teseide. Venezia, Antonelli. Vol. 2. G. Chiarini e G. Maroni. Esperimenti metrici. Bologna, Zanichclli. 1882. T. Tasso. Le lettere edite da C. Guasti. Firenze, I.e Monnier. 1855. Vol. 5. T. Tasso. Le Prose diverse edite da C. Guasti. Firenze, Le Monnier. 1875. Vol. 2. Plutarco. Le Vite parallele volgarizzate da M. Adriani,'il giovane Firenze, Le Monnier. 1865. Vol. 6. T. Tasso. Dialoghi a cura di C. Guasti. Firenze, Le Monnier. 1859. Vol. 3. A. Gra{{ini. Commedie. Firenze, Le Monnier. 1859. A. Gratfini. Le eene ed altre prose. Firenze, Le Monnier. 1857. P. Colletta. Storia nel reame dl Napoli. Firenze., Le Monnier, Vol. 2. Luciano. I Dialoghi trad. da L. Settembrini. Firanze. Le Monnier. Vol. 3. G. Piergili. Nuovi documenti intorno alla vita ed agli stud! di G. Leopardi. Firenze, Le Monnier. 1882. P. Villari. La Storia di Girolaino Savonarola. Firenze, Le Monnier. 186t. Vol. i. A. D'Ancona. La Poesia popolare italiana. Livorno, Vigo. 1878. G. Carducci. Delle Poesie latine edite ed Inedite di Lodovico Ariosto. Bologna, Zanichelli. 1876. G. B. Giuliani. Delizie del parlar toscano. Firenze, Le Monnier. 1880. Vol. 2. Lisia. Orazione contro Erastotene, comm. da Pietro Cava^a. Bologna, Zanichelli. i885. C. Svetonio. Le Vite dei dodici Cesari, volg. da G. Rigutini (col testo a fronte). Firenze. Šansoni 1882. Teren^io. Le Commedie recate in volgare da T. Gradi. Livorno, Vigo 1876 C. Erbe. Hermes. Vergleichende Wortkunde der latein. und griech. Sprache. Stoccarda, Neff. P. Gross. Die Tropen und Figuren. Lipsia, Bredt. 1888. C. F. Nägelsbach. Latein. Stilistik. Norimberga, Geiger. 1888. A. Gerber ed A. Greef. Lexicon Taciteum. Lipsia, Teubner. 1888. Contin. fase. VH. D. Pefäi. Gramm. Storico-comparativa della lingua latina. Torino, Loescher. 1873. R. Kühner. Ausführliche Gramm, der griech. Sprache. Hannover, Hahn. 1835. Vol. 2. A. Colocci. Gli Zingari. Torino, Loescher. 1889. L. Ranke. Weltgeschichte. Lipsia, Dunkler e Humblot. 1888. Cont. Vol. V—IX. Oesterr.-ungar. Reichsratha-Wahlkarte. Vienna. 1888. V. Catualdi. Sultan Jahja. Trieste, Chiopris, 188g. R. Klussmann. Systematisches Verzeichnis der Abhandlungen ecc. Lipsia, Teubner. 1889. 2. Doni. Dali’Inclita Presidenza Municipale. Archeografo Triestino. — Anno 188 Teologia La^arini Gius. F.\io „ 10 Febbr. 1871 » Matematica Levi Giuseppe „ 14 Ottobre 1872 » Medicina Mrack Carlo da Dignano 21 Genn. 1870 n Legge Na^or Adolfo da Lussinpiccolo 9 Aprile 1871 maturo con distinz. Medicina Piccoli Silvio da Rovigno 1 2 Ottobre 1871 maturo Matematica Saraval Gino da Trieste 2 Settein. 1872 maturo con distinz. Filologia Spadon Giovanni „ 25 Maggio 1871 n Legge Zuccaro Nello da Zara 24 Settein. i8Gg maturo Medicina Uno scolaro per raalattia non si presentö agli esami orali, uno deve ripetere 1’esame in ima materia dopo le vacanze e quattro (due pubblici e due privati esterni) furono dichiarati non maturi. ORDINANZE PlÜ IMPORTANTI dirette dalle Autoritä al Ginnasio. Decr. Mag. 25 Sett. 1888 N. 36856 VI. Sono conservati nei loro posti tutti i professori supplenti e i maestri incaricati. Nota rev. Ord. vescovile 22 Sett. 1888 N. 5go. In luogo del defunto canonico D. M. Debelak a commissario vescovile e nominato il parroco di S. Antonio, D. Carlo Fabris. Decr. Mag. 9 Ott. 1888 N. 38472-VI. V inclito Magistrato esterna la sua piena soddisfazione per la bella riuscita del Programma 1887-88 e in base a deliberato prešo dali’ inclita Delegazionc nclla sua tornata del 6 Ottobre autorizza la Direzione alla vendita di 25o copia del medesimo a fior. uno v. a. Decr. Mag. 22 Ott. 1888 N. 40880-VI. fe destinato a esortatore per il ginnasio inferiore il catechista delle civiche scuole popolari D. Giorgio Pitacco. Decr. Mag. 18 Die. 1888 N. 43959-Vl. K accordata l’aggiunta quinquennale di soldo al prof. supplente sig. G. Vatova Decr. Mag. 3 Gennaio 1889 N. 48182-VI. E accordata la II aggiunta quinquen-nale di soldo al prof. catechista D. G. Artico. Disp. Luog. 3 Febbr. 1889 N. 190-P. Si comunica il superiore aggradimento espresso dall’ecc. Ministro del Culto e deli’Istruzione con riv. Disp. 26 Gennaio a. c. N. 1275 per il buon andamento deli’istruzione nelle lingue e nella storia e geografia in questo Istituto e segnatatnente per i progressi nella lingua tedesca, con un elogio speciale per 1’insegnante la lingua tedesca, il sig. Prof. Wendlenner. Decr. Mag. 14 Febbraio 1889 N. 5091-VI. L’inclito Magistrato si compiace di tale superiore ricognizione e coglie l’opportunith per esprimere ancor esso la propriä sod- disfazione. Decr. Mag. 12 Maržo 1889 N. 6637-VI. K accordata la H aggiunta quinquennale di soldo at sig. Prof. G. S^ombathely. Idem, 18 Aprile 1889 N. 13158-VI. Idem al sig. Prof. G. Cristofolini. Idem, N. 13152-VI. Al sig. Prof. E. Visintini e accordata la III. Idem, 25 Maggio 1889 N. 17414-VI. Al sig. Prof. G. Pernecher la I aggiunta quinquennale di soldo. Disp. I.uog. 13 Maggio 1889 N. 773-P. Deila presidenza negli esami di maturitä in questo Istituto viene incaricato il direttore deli'i. r. Ginnasio superiore di Capodistria, il sig. cav. G. Babuder. Disp. Luog. 14 Maggio 1889 N. 762-P. Si comunica avere S. E. il sig. Ministro del Culto e deli’Istruzione concesso ali’on. i. r. ispettore scol. provinciale, il sig. cav. Dr. E. Gnad, per motivi di salute, un permesso di 6 mesi a datare dal 1 Giugno 1889 ed essere stato incaricato del la temporanea sostituzione di lui il direttore del Ginnasio dello Stato di Pisino, il sig. consigliere scolastico Vittorio Lesclianofsky. X. CRONACA DEL GINNASIO. II nuovo anno scolastico venne regolarmente inaugurato il di 18 Settembre col solito ufficio divino, ed il giorno ig si diede principio alle lezioni. Nel Corpo insegnantc non avvenne alcun mutamento d’importanza; soltanto il maestro incaticato di religione, Don Clementc Scubla, nel corso delle vacanze eletto parroco di Muggia, cessö di farne parte; e’ venne sostituito nelle lezioni dal cate-chista Don Artico, nell’esortazione domenicale dal catechista Don Pitacco. • Furono inscritti 405 scolari. La salute del Corpo insegnante fu in generale buona. Gosi pure quella degli scolari. Soltanto la M B ebbe a pcrdere uno de’ suoi piti buoni allievi; ehe aramala-tosi poco dopo incominciate le lezioni 1'ottimo giovanetto G. Marsich passava a miglior vita il di 4 Novembre 1888. II di 6 Ottobre 1’ Isti tu to festeggič il 25.0 anniversario della sua fondazione. Fu in quel giorno distribuilo il vcnticinquesimo Programma, copia di lusso contenente oltre alle solite notizie scolasticbe una raccolta di lavori letterari dedicati dal Corpo insegnantc alla coinmemorazione del fausto avvenimento; si celebio nell’oratorio un ufficio divino con Tedeuin, e il resto della giornata si fece vacanza. Ai 3 di Dicembre por la fausta ricorrenza del 40,0 anniversario di regno di Sua Maestä I’ Imperatore venne celebrato nell’oratorio un ufficio divino con Tedeum, cui assisterono tutto il Corpo insegnante e tutta la scolaresca; finito il medesimo si fece vacanza. II di 5 Febbraio le lezioni furono sospese in segno di lutto per la morte di Sua Altezza il Serenissimo Principe ereditario Rodolfo, e il Corpo insegnante insieme alla scolaresca intervenne ali’ ufficio funebre, che per tale infausto avvenimento si celebrö nel-l’oratorio dell’lstituto. Nei mesi di Dicembre e Gennaio I' Istituto venne visitato dali’on. i. r. ispettore scolastico provinciale, il sig. cav. Dr. E. Gnad, e nel mese di Maggio dal commissario vescovile, Don C. Fabris, parroco di S. Antonio. In quest’anno il Ginnasio ebbe a deplorare la perdita del suo bravissimo bidello Giuseppe Kraschna. Da parecchio tempo tormentato da giave malattia, gia dai primi di Novembre e’ fu costretto a rinunciare a qualunque fatica, e il di 26 Dicembre 1888 passč agli eterni riposi. I.a rara nbilita, lo zelo iinpareggiabile, I’affetto sincero e costante con che per il corso di oltre vent’anni egli avea adempiuto la modesta si, ran in pari tempo non facile sua missione, gli aveano conciliato la benevolenza e la stima dei professori e degli scolari, e di quanti aveano avuto 1’opportunitii di poter apprezzare le sue belle doti di mente e di cuore. E percio, sebbene non inaspettata, la triste notizia deli’immaturo suo fine fu da tutli sentita col piti grande rammarico e col piti sincero compianto. Siagli lieve la terra, e possa egli nell’altra vita conseguire degno guiderdone alle gravi fatiche e sofferenze, ehe con tanta rassegnazione ha quaggiti sopportate! 11 basso servizio resto sino alla fine deli’ anno scolastico affidato in via provvi-soria alla moglie del defunto e all’inserviente G. Delconte. Nel resto 1’Istituto fu governato conforme le norme vigenti. II i. Semestre terminö il di 9 Febbraio, il H. il 3 di Luglio, nel qual giorno dopo celebrata la messa di ringraziamento segul la distribuzione degli Attestati. X. PROSPETTO. degli alunni ehe rlportarono la classe complessiva Prima con Eminenza, in ordine alfabetlco. Classe COGNOME, NOME c PATRIA Classe COGNOME, NOME c PATRIA VIII Ascoli Giulio da Trieste III A Braun Giacomo da Trieste de Bernardi Giovanni » Bruna Arturo » Brocclii Igino » Cleva Giulio » Cecovich Arturo n Grignaschi Guido n Saraval Gino n Jug Celso da Pirano Spadon Giovanni II B — VII Jesurum Elio » 11 A liuttignon Costante daVermegliano (presso Monfalcone) VI Cotronco Diego Finetti Gino da Pisino jt Hamerle Oscarre Laurencich Antonio da Trieste tl v Benco Enea Silvio „ Jaklich Litigi t) 1 C Zanelli Umberto V Quarantotto Gino n Zottich Attilio » Vidacovich Nicolo » Zennaro Gnido » I B Gollob Giovanni Lan^i Giulio Cesare » » IV Cliiappulini Ennanno Coen Ara Camillo Leban Romano ” Morpurgo Carlo de Pastrovich Guglielmo „ Nigris Guido 1 A Benporat Giorgio V m n Randegger Riccardo n Benussi Vittorio n Sterle Giuseppe » Bo\\a Camillo V Lucigrai Giuseppe da Pisino Ferratfutti Ennanno n AV VISO per ii nuovo anno scolastico 1889-90. 1.’nnno siolastico 1889—90 cominciera il di 19 Settembre p. v. L’iscrizione e gli esami di ammissione alla prima Classe, in seguito al riverito Disp. min. d. d. 2 Gennaio 1886, N. 85, avranno luogo nel giorno id Luglio e nei giorni 14—18 Settembre p. v. All’atto dell’iscrizione gli scolari, che domandano per la prima volta 1’ammis-sione, dovranno esserc accompagnati dai genitori o loro rappresentanti, ed esibiranno tutti la fede di nascita (con cui giusta la I.egge d. d. 3 Giugno 1887 gli aspiranti alla prima classe proveranno di aver compito i 10 anni d'etä almeno entro I’anno solare, e gli aspiranti alle altre classi di avere 1’ etii corrispondente al corso in cui intendono entrare) e l’attestato di vaccinazione; quelli che vengono da altri Istituti presenteranno ancora 1’ultimo attestato semestrale munito delta preseritta clausola di regolare dimis- sione, e quelli iseritti in una scuola popolare il preseritto Certificato di frequent anione. Gli scolari ehe vogliono essere ammessi alla prima classe, subiranno un esame di ammissione conforme le seguenti norme, stabilite dall’Ord. Minist, d. d. 27 Maggio 1884, N. 8019: r. I.'esame di ammissione nella Religione si farä soltanto a voce; a voce ed in iscritto quello nella lingua italiana e neU'aritmetica. 2. Sara dispensato dali’esame di Religione chi nell’ attestato del IV anno della scuola popolare avrä almeno la nota „buono“. 3 Sarii dispensato dali’osame a voce nella lingua italiana e neU’aritmetica chi nelle prove seritte avrh riportato almeno la nota „soddisfacente* e nell’ attestato della scuola popolare avr& la nota „buono*. 4. Qualora nella lingua italiana e neU’aritmetica la nota delle prove in iscritto risulti insufficiente, lo scolaro non verrh ammesso ali’esame a voce, ma sari» rimandato siecome non idoneo. La tassa di prima iserizione e di lior. 2 V. A., e la tassa per la biblioteca degli scolari importa annui soldi 5o. INDICE. Dello stile di Cesare studiato nei Commentari della guerra gallica. . .. . Pag. 3 I. Corpo insegnante n I II. Piano delle lezioni n III m. Elenco dei libri adoperati nell'insegnamento „ XII IV. Temi proposti per i componimenti nelle classi superiori: Temi d’italiano n XV Temi di tedesco * XVI v. Studi liberi » XVII VI. ^4) Ragguagli Statistici XVIII B) Stipendi e sussidi XXI VII. Aumenti delle collezioni scientifiche *> XXII VIII. Esami di maturitä 1 XXV IX. Ordinanze piü importanti dirette dalle Autorita al Ginnasio . . . n XXVII X. Cronaca del Ginnasio n XXIX XI. Prospetto degli alunni ehe riportarono la classe complessiva Prima con eminenza 9 XXX XII. Avviso per il nuovo anno scolastico 1889 — 90 . „ XXXI , WM, «V: ’*'• „v.v ' lw'1 • :V .'V