Saggio scientifico originale UDC 591.553:574.587(282.245.1 Soča) Ricevuto: 2007-10-08 OSSERVAZIONI SÜLLE COMUNITA MACROZOOBENTONICHE DELL'ISOLA DELLA CONA (FRIULI VENEZIA GIULIA, NORD-EST ITALIA) Eiisabetta PIZZUL & Samuele GUIOTTO Dipartirnento di Biología, Universitä degli Studi di Trieste, IT-34127 Trieste, Via L. Giorgieri 10, Italia E-mail: pizzul@units.it Giuseppe Adriano MORO IT-33100 Udine, Via Nardini 18, Italia SINTESI In questo studio viene descritta la fauna a Invertebrati bentonici, presente nella zona palustre dell'lsola délia Cona, la quale costituisce il núcleo principale terrestre délia "Riserva Naturale Regionale délia Foce dell'lsonzo". L'analisi qualitativa e quantitativa di queste comunita è stata svolta principalmente per ottenere una prima serie di dati riguardanti questi organismi nel sito, in relazione all'importante ruolo trofico che essi rivestono ed aile scarse notizie riportate sugli stessi in aree costiere sia italiane che estere. La composizione delle comunita di Invertebrati nelle singóle stazioni, è tuttavia risultata variare stagionalmente, nell'arco dell'anno di studio, sia da un punto di vista qualitativo che quantitativo; le variazioni osservate vengono messe in relazione con la presenza stagionale dell'avifauna nel sito più che con i parametri abiotici considerati. Parole chiave: macrozoobenthos, biomassa, area umida costiera, Foce del Fiume Isonzo OBSERVATIONS ON MACROZOOBENTHIC COMMUNITIES IN THE ISOLA DELLA CONA (FRIULI VENEZIA GIULIA, NORTH EASTERN ITALY) ABSTRACT In this study the macrozoobenthic communities of the marsh in the wetland of the Isola della Cona are described. The Isola della Cona is the land core of the "Riserva Naturale Regionale delle Foci dell'lsonzo" (Regional Natural Reserve of Izonzo River Mouth). The qualitative and quantitative analysis of the studied communities was held mainly to obtain data that, despite of the important trophic role of be nth ic macroinvertebrates, are lacking or scarce for most coastal wetland environments in Italy and other countries. The composition of macrozoobenthic communities varied, as well as the specific biomass, within sampling points during the study period. The seasonality of these variations is supposed to be related to the presence of birds rather than to the considered abiotic parameters. Key words: macrozoobenthos, biomass, coastal wetland, Isonzo river mouth INTRODUZIONE L'isola délia Cona, sita in provincia di Gorizia, è in realtà una penisola creata artificialmente dall'uomo mediante deviazione del corso principale del fiume Isonzo nei pressi délia sua foce. L'area rappresenta il núcleo principale terrestre délia "Riserva Naturale Regionale délia Foce dell'lsonzo" (istituita nel 1996), ed è una lingua di terra estesa su una superficie di circa 50 ettari che si sviluppa da Sud-Est a Nord-Ovest circondata dal mare, dallo stesso fiume Isonzo e dal Canale Quarantia (che ha rappresentato la foce principale del fiume nel periodo compreso tra il 1895 ed il 1935). Come ripor-tato da Perco et al. (2006) si traita dell'area umida più settentrionale del Mediterráneo che segna la separa-zione tra le coste basse tipiche del le Venezie e quelle alte del Carso, Istria e Dalmazia. L'isola délia Cona è oggi collegata alla terraferma attraverso una diga che ne consente un agevole accesso. L'interno dell'area, che ora si presenta come una palude, è in realtà il risultato del ripristino dell'ambiente palustre presente prima delle opere di bonifica, che avevano destinato questa area dapprima al pascolo ed ¡n seguito alia coltivazione. Nell'area umida è possibile individuare due zone, poste rispettivamente a monte ed a valle di un edificio adibito ad uso di osservatorio chiamato la Marinetta. La zona a monte è un ambiente prevalentemente dulciacquicolo, è stata bonificata negli anni '30 ed il suo ripristino a palude è stato attuato ¡n due fasi: la prima nel 1984, la seconda tra il 2000 ed il 2001. Quest'area è caratteriz-zata dalla presenza di vari specchi d'acqua, di dimen-sioni contenute e con profondità sempre inferiori ad un metro, generalmente comprese tra i dieci ed i quaranta centimetri. La zona posta a valle dell'osservatorio sopra citato è, invece, rimasta paludosa fino al 1983 quando è stata arginata, parzialmente arata e dotata di scoline, ma non è stata mai coltivata. II ripristino dell'ambiente palustre è stato svolto, ¡n questo caso, nel 1989. Questa area, con caratteristiche salmastre, è costituita da pochi specchi d'acqua che, a parte quelI¡ posti nelle zone più a monte, sono ampi ed uniformi, lentamente digradanti dalle zone di acqua bassa alia parte centrale più profonda. Entrambe le zone in cui è divisa la palude sono ancora dótate di scoline, residuo dell'opera di bonifica. Sono stati inoltre realizzati un canale centrale ad andamento non rettilineo e varie "isole" mai sommerse, alio scopo di aumentare la díversitá ambiéntale, la biodiversità ed il valore estetico del la riserva. Particolare attenzione è stato rivolta alie popolazioni aviarie, cercando di incrementare il numero di specie, dando alia zona un elevato valore paesaggistico e favorendo l'ac-cesso alie postazioni di osservazione da parte sia del personale che dei turisti/appassionati di bird watching, senza che questi arrechino eccessivo disturbo alie popolazioni (F. Perco, irif. pers.). La gestione del la Riserva consiste prevalentemente nel contrallo dei livelli dell'acqua e del la vegetazione emergente ed emersa sulla superficie dell'area. La regolazione del livello dell'acqua, attuata artificialmente da personale del la Riserva per motivi sia ecologici che sanitari, è importante ¡n quanto ¡n grado di contrallare molti parametri dell'ecosistema. II periodico prosciuga-mento, quasi totale, dell'area (generalmente attuato ¡n agosto) ha, ad esempio, un importante effetto nel contrallo sia qualitativo che quantitativo del la vegetazione (van der Valk, 1990). La condizione di secca provoca la morte di alghe e piante strettamente acquatiche, con conseguente rapida germinazione di varie specie vege-tali pioniere sulla superficie fangosa, presto asciutta. Al-cuni semi di piante acquatiche e semiacquatiche neces-sitano infatti di un periodo di secco per poter germinare. Il prosciugamento permette, inoltre, una completa mine-ralizzazione dei nutrienti organici presentí nel substrato, rendendoli eos! nuovamente disponibili ed evitando condizioni di ipossia o anossia. Inoltre, ¡n alcuni periodi, la presenza di prati è importante per favorire la sosta di alcune specie di uccelli. II contrallo dei livelli dell'acqua ha poi pesanti ripercussioni sulla biomassa e sulla biodiversità dei macroinvertebrati acquatici, ¡n quanto favorisce la presenza di specie con larve a sviluppo univoltino o multivoltino. Le forti fluttuazioni dei livelli d'acqua, invece, provocano una sporadica presenza di specie che sono intolleranti nei confronti di lunghe emersioni o di lunghi periodi con alte temperature e basse concentrazioni di ossigeno disciolto, caratteristiche tipiche delle pozze presentí durante i perí-odicí prosciugamentí. Le conseguenze, appena descritte, del contrallo deí livelli dell'acqua sono state regístrate anche nella riserva inglese ARC Wildfowl Riserve, come riportato da Street (1982). Per quanto concerne il contrallo dello sviluppo della vegetazione, nella Riserva Naturale del l'Isola della Cona i metodi utilizzati sono sia strumenti meccanici sia il pascolamento di gruppi di cavalli di razza Camargue. L'uso dei cavalli, nonostante il rischio del trampling (cal pesta mentó dei pulcini e dei nidi), è stato adottato dopo aver constatato la loro capacità nel contrallo dello sviluppo della flora acquatica nel Parco Naturale Regionale di Camargue alla foce del fiume Rodano (Duncan & D'Herbes, 1982). La gestione della Riserva ha infine previsto l'eli-minazione, nell'area umida dell'lsola della Cona, della fauna ittica, la quale è stata relegata ¡n pochi stagni pro-fondi e perenni. La scelta è stata dettata dall'analisi dei risultati ottenuti da un esperimento svolto ¡n due laghi presso l'ARC Wetlands Research Centre ¡n Gran Bre-tagna, da Giles (1990). L'Autore riporta un r¡levante aumento della biomassa di invertebrati, ¡n particolare di ditteri chironomidi, ¡n un bacino da cui precedentemente sono stati prelevati i pesci presentí, i qualí risultavano ¡n competízione alimentare con gli uccelli acquatici insettivori. Lo stesso autore rileva che l'elími-nazione dei pesci determina, inoltre, l'aumento del la biomassa vegetale, fatto che favorisce la presenza di uccelli fitofagi. Studi riguardanti gli Invertebrati presentí negli stagni del la Riserva, sono stati condotti nel 1992/93 da Stoch (1995), su coleotteri e crostacei. Da questi studi e emerso che gli stagni sia d'acqua dolce che salmastra presentano in questo sito un'elevatissima biodiversita e che all'interno dei gruppi analizzati vi sono specie precedentemente mai segnalate in Italia o nell'intero bacino Mediterráneo. Stoch (1995) segnala la presenza di 46 specie di coleotteri acquatici o ripariali e 72 specie di crostacei, benché secondo l'autore le specie in realta presentí nell'arco dell'anno potrebbero, per entrambe i gruppi, essere molte di piü. Per quanto concerne i coleotteri di particolare interesse e il rinvenimento di una popolazione numerosa di Cybister lateralimarginalis, specie che dall'inizio del '900 non veniva piü segnalata in regione, e che essendo un predatore testimonia la presenza di comunita ben strutturate. Anche per i crostacei vi sono segnalazioni interessanti nella Riserva: tre specie nuove per l'ltalia, quattro specie nuove per il Friuli Venezia Giulia e 11 specie che nel bacino del Mediterráneo o in Italia o nel Friuli Venezia Giulia sono segnalate solo all'lsola del la Cona (Stoch, 1999a, 1999b, 2000). II presente studio non è uno studio tassonomico, la sua final ¡ta è principalmente quella di descrivere la struttura del le comunita macrozoobentoniche presentí nell'area umida della riserva e soprattutto di fornire delle stime riguardanti la biomassa di questi organismi, cío per l'importante ruolo trafico che questi organismi as-sumo, in qualità di prede per molti uccelli che stazio-nano piü o meno stabilmente nel sito. MATERIALI E METODI I campionamenti quantitativi della fauna macrozo-obentonica sono stati condotti in entrambe le zone (zona a monte e zona a valle rispetto all'osservatorio la Marinetta) in cui la palude dell'lsola della Cona viene distinta. Le due zone sono state denomínate M (zona a monte l'osservatorio) e V (zona a valle l'osservatorío) e le stazioní di campíonamento sono state indícate con la lettera della zona in cui sono posizíonate ed un numero. Le stazioní complessivamente individúate sono state 18 nella zona M e 7 nella zona V ed in esse sono state compíute tre campagne di campíonamento, rispettíva-mente nel luglio 2001, marzo 2002 e nel luglío 2002 (Fig. 1). Fig. 1: Area di studio con indicate le stazioni di campionamento (Perco et al., 2006; con modifiche). SI. 1: Preučevano območje z vzorčišči (Perco et al., 2006; modificirano). La raccolta de¡ campioni è stata effettuata utiliz-zando ¡I método "con tubo di stufa" (Campaioli et al., 1994). Il campione è stato pertanto ottenuto utilizzando un tubo di ferro del la lunghezza pari a 60 cm e diámetro di 12 cm. Sono stati eseguiti cinque prelievi per ogni stazione, per un totale di 0,22 m2. Le carote di ogni campione e la colonna d'acqua loro soprastante, sono state setacciate sul posto con un setaccio a maglie di 1mm. Successivamente i campioni sono stati sottoposti ad un lavaggio più accurato (sempre utilizzando una rete con maglie di 1 mm per trattenere i macroinvertebrati presentí) alio scopo di eliminare la maggior parte dell'inerte. I campioni sono stati quindi fissati ¡n formal ¡na al 4% ta m pon ata con bicarbonato di sodio. In laboratorio è stato condotto il sorting di ogni singolo campione, mediante analisi al microscopio binoculare (ingrandimenti variabili da 4x a 40x). Gli In-vertebrati raccolti sono stati posti in provette Eppendorf e conservati in alcool al 70%. Successivamente gli organismi presentí in ciascun campione sono stati determinad e contati. La determinazione è stata, generalmente, condotta fino a I¡vello di famiglia o genere, ¡n alcuni casi fino alia specie, utilizzando le chiavi dico-tomiche di: Olmi, 1978; Argano, 1979; Tamanini, 1979; Girod et al., 1980; Me Kenzie & Ghetti, 1981; Pirisinu, 1981; Rossaro, 1982; Margaritora, 1983; Nocentini, 1985; Campaioli et al. 1994, 1999. I singoli taxa sono stati tenuti in provette Eppendorf contenenti alcool al 70%. Dopo aver determinato il numero di organismi, appartenenti ad ogni taxon, questi sono stati essiccati e quindi inceneriti, per determinare il peso secco e delle cenen. I valori di biomassa riportati si riferiscono alla differenza tra il peso secco ed il peso delle cenen. L'essiccazione è stata fatta in stufa a 105"C per 14 ore. Questa operazione è stata preceduta dalla taratura dei crogioli atti a contenere gli Invertebrati, che è stata eseguita tramite un trattamento térmico in stufa a 105"C per 6 ore e pesatura su bilancia analítica. L'incenerímento è stato eseguito ¡n muffola a 550"C per 7 ore. La differenza tra ¡I peso secco ed il peso delle cenen cosí ottenuti ha permesso di stimare la biomassa di ogni esemplare raccolto, dato questo necessario per la determinazione delle biomasse specifiche (espresse in g/m2) nelle singóle stazioni. In contemporánea con le operazioni di campiona-mento, utilizzando strumenti del la Hanna Instruments, sono stati rilevati i seguenti parametri chimico fisici relativi ad ogni stazione: pH e temperatura mediante pH metro modello Hl 8314, (pH ± 0,1 unità e temperatura ± 0,TC); conducibilità tramite conduttivimetro Hl DIST WP3 (± 1 mS/cm). Detti parametri, rilevati da Personale del l'Isola del la Cona, sono stati registrati nel corso del secondo e terzo campionamento (marzo e luglio 2002). Dai valori di conducibilità è stata, in seguito, ricavata la salinità come concentrazione molare di NaCI. RISULTATI Parametri chimici e fisici I valori di temperatura, pH e concentrazione di NaCI misurati nelle zone M e V nel mese di marzo e luglio 2002 sono riportati in Tabella 1. I valori misurati nel punto M04 sono riportati separatamente poiché in esso la concentrazione di NaCI è nettamente superiore a quella registrata negli altri punti del la zona M. Sono stati quindi condotti dei confronti fra i valori medi dei diversi parametri studiati utilizzando il test t, supponendo una distribuzione normale del la variabile e considerando significativi i valori di p<0,05. La differenza fra la concentrazione media di NaCI nella zona M (escluso il punto M04) ed in quella V, é risultata significativa sia a marzo che a luglio (p <0,0001 e p = 0,0001). La differenza fra i valori di temperatura dell'acqua e quelli di pH fra le due zone non è, invece, mai risultata significativa (p >0,05). Marzo 2002 Zona M Punto M04 Zona V media dev. st. media dev. st. TCC) 11,9 1,49 11,8 11,68 1,28 PH 8,51 0,50 7,49 8,26 0,07 NaCI (mol/l) 0,00510 0,00222 0,25100 0,01104 0,00159 Luglio 2002 Zona M Punto M04 Zona V media dev. st. media dev. st. TCC) 25,8 2,01 26,5 21,0 1,25 pH 7,76 0,34 7,44 7,48 0,16 NaCI (mol/l) 0,00670 0,0035 0,07405 0,01496 0,00533 Tab. 1: Valori di temperatura, pH e concentrazione di NaCI misurati nelle due zone su due periodi di campionamento. Tab. 1: Vrednosti temperature, pH in koncentracij NaCI, izmerjene v dveh conah med dvema obdobjema vzorčevanja. La differenza di concentrazione media di NaCI fra le due stagioni nell'ambito di una stessa zona é risultata significativa solo per la zona V (p = 0,0066). Le vari-azioni di temperatura fra le due stagioni sono risultate superiori a 10"C. Le variazioni stagionali di pH non sono significative (p >0,05). I valori di concentrazione di NaCI misurati nel punto M04 sono sempre stati quel I i piü elevati nell'ambito dell'area di studio. Biomassa dei macroinvertebrati Gli organismi raccolti appartenevano ai Phyla degli Arthropoda, Mol lusca e Anellida. Gli Arthropoda erano gli organismi piü rappresentati nei campioni. La Classe piü abbondante era quella degli Insecta, rappresentata da 4 Ordini: Hemiptera, Diptera, Coleoptera, Odonata (Allegati 1-6). I valori di biomassa specifica (g/m2) stimati in ciascuna del le due zone (Tab. 2) variano da un mínimo di 0,016 g/m2 ad un massimo di 9,468 g/m2. Come si puo osservare generalmente il valore medio di biomassa specifica è risultato superiore nel la zona M rispetto a quello stimato per la zona V, le differenze rinvenute, tuttavia, non sono risultate statisticamente significative (p >0,05). Nell'ambito délia zona M le variazioni stagionali dei valori di biomassa specifica media (Fig. 2) sono maggiori rispetto alla zona V (Fig. 3). Tuttavia solo nella zona M e solo per il confronto fra il mese di marzo 2002 e quello di luglio 2002 la differenza di biomassa specifica media é risultata significativa dal punto di vista statistico (p = 0,01480). erano presentí soltanto pochi esemplari di coleotteri terrestri. E' verosimile che questi campioni siano stati raccolti in punti dove il fondo era emerso fino a poco tempo prima il campionamento. Risulterebbe altresï in-spiegabile l'assenza di macroinvertebrati bentonici che, in tutti gli altri campioni, sono sempre presentí. Il maggior contributo in termini di biomassa nei campioni esaminati (Tab. 3, 4) viene fornito dai Mollusca Gastropoda, Anellida Polychaeta, Hemiptera Hetero-ptera, Coleoptera e Diptera. I taxa piü abbondanti (in termini di biomassa) risultano essere, generalmente, i Diptera ed i Coleoptera, ad eccezione del campionamento di luglio 2001, quando il maggior contributo alla biomassa totale dei campioni venne fornito dai Mollusca Gastropoda nella zona M e dagli Anellida Polychaeta nella zona V. La variazione del contributo relativo dei singoli gruppi appare ri levante in diversi casi. I Mollusca Gastropoda nell'ambito délia zona M, per esempio, pas-sano dal 52,3% délia biomassa totale nel luglio 2001 ad appena l'1,2% délia biomassa del mese di marzo 2002, quindi il loro contributo relativo torna ad aumentare a 28,7% del la biomassa totale nel luglio 2002 (Tab. 4). Gli stessi Gastropoda nella zona M forniscono un contributo alia biomassa totale sempre interiore al 4%. Tale variazione relativa corrisponde a quella del valore di biomassa media specifica (Tab. 3). Fig. 2: Biomassa specifica media nella zona M per ogni campagna di campionamento (18 punti). SI. 2: Povprečna specifična biomasa, ocenjena za cono M v vsakem posameznem obdobju vzorčevanja (18 točk). Nelle campagne di luglio 2001 e marzo 2002 alcuni campioni sono risultati completamente privi di fauna acquatica. In un caso (il punto M6 nel luglio 2001) Fig. 3: Biomassa specifica média nella zona V per ogni campagna di campionamento (7 punti). SI. 3: Povprečna specifična biomasa, ocenjena za cono V v vsakem posameznem obdobju vzorčevanja (7 točk). Analoghe variazioni riguardano i Diptera il cui contributo alla biomassa totale varia fortemente, sia in termini assoluti che relativi, con valori pili elevati nel maržo del 2002 (54,2% della biomassa in zona M, 88,6% in zona V) rispetto agli altri due campionamenti (Tab. 3, 4). É intéressante osservare che la biomassa di Diptera ed Oligochaeta è massima nel mese di maržo, quando gli altri taxa presentano un minimo. I valori di biomassa specifica media (g/m2) stimati per i Diptera e gli Oligo- Tab. 2: Biomasse medie specificbe (g/m2) per le due zone nei tre periodi di campionamento. Tab. 2: Povprečna specifična biomasa (g/ni) dveh con med tremi obdobji vzorčevanja. Luglio 2001 Marzo 2002 Luglio 2002 M V M V M V max 9,468 1,506 1,246 1,188 3,157 1,010 min 0,028 0,030 0,058 0,016 0,028 0,168 media 1,365 0,428 0,691 0,571 1,313 0,544 dev. st. 2,355 0,556 0,361 0,513 0,962 0,289 Tab. 3: Abbondanza dei principali taxa in termini di biomassa média specifica (g/rti) nelle due zone ed in stagioni diverse. Tab. 3: Številčnost glavnih taksonov glede na splošno specifično biomaso (g/ni) v dveh conah med različnimi obdobji. Luglio 2001 Marzo 2002 Luglio 2002 M V M V M V Gastropoda 0,714 0,000 0,008 0,012 0,377 0,018 Polychaeta 0,129 0,355 0,028 0,000 0,001 0,002 Oligochaeta 0,102 0,000 0,130 0,008 0,090 0,001 Crustacea 0,007 0,016 0,008 0,007 0,002 0,016 Odonata 0,115 0,000 0,001 0,000 0,068 0,036 Hemiptera 0,014 0,022 0,019 0,010 0,084 0,116 Coleoptera 0,204 0,026 0,123 0,028 0,535 0,197 Diptera 0,080 0,010 0,375 0,506 0,157 0,159 chaeta nel mese di marzo sono risultati significativamente maggiori rispetto a quelIi stimati per i mesi di luglio 2001 e luglio 2002 (p <0,05). Sebbene fra i Díptera e gli Oligochaeta siano presentí organismi con carat-teristiche ecologiche differenti, questi animali sono generalmente detritivori. Questa elevata presenza di detri-tivori nel mese di marzo segue il periodo di massima presenza, nell'ambito degli specchi d'acqua studiati, dell'avifauna svernante (Perco et al., 2006). DISCUSSIONE E CONCLUSIONI I risultati delle indagini svolte hanno messo in evi-denza la variabilità dei valori di biomassa specifica nell'ambito delle zone allagate studiate. Tale variabilità é notevole nella zona denominata M, mentre appare piu limitata nella zona denominata V. La separazione delle due zone, garantita dalla presenza di un argine in terra, e la diversa morfología dei bacini al lagati, suggerirebbe l'instaurarsi di condizioni ambientali differenti. Fra i parametri presi in considerazione l'unico che é significativamente diverso fra le due zone é la salinità, intesa come concentrazione di NaCI. La salinità non sembra essere in ogni caso un fattore sufficiente a spiegare la differenza notevole fra i due range dei valori di biomassa misurati nel mese di luglio del 2001 nelle diverse zone. La variabilità notevole di questi valori registrata nella zona M non corrisponde ad una pari variabilità nei valori délia salinità, eos! come degli altri due parametri misurati (temperatura e pH). E' stato peraltro verificato che non vi é alcuna correlazione significativa fra la salinità ed i valori di biomassa rilevati, sia nella zona M che in quella V. L'ipotesi di una correlazione fra i valori di biomassa e la distanza dell'area campionata dal margine délia zona allagata é risultata allo stesso modo non supportata dalle osservazioni effettuate e, sebbene nella zona M sia intuibile un gradiente dei valori di biomassa apparentemente legato alla distanza dall'argine che separa il bacino dal canale délia Quarantia, l'analisi sta-tistica dei dati non consente di considerare significativa una correlazione fra le due variabili. In complesso da questo studio emerge la possibilità di considerare piuttosto uniforme, per quanto riguarda i valori di biomassa, ognuna delle due zona. E' probabile che la variabilità nei valori di biomassa misurati nel mese di luglio 2001 nella zona M sia dovuta a variazioni nella disponibilità di risorse trofiche, come depositi di detrito orgánico o concentrazioni di alghe bentoniche. In generale, comunque, la modesta profondità dei bacini studiati é tale da consentiré assai verosímilmente un continuo rimescolamento e la redistribuzione uniforme dei detriti fini. Tab. 4: Abbodanza relativa (%) dei principali taxa in termini di biomassa nelle due zone ed in stagioni diverse. Tab. 4: Relativna številčnost (%) glavnih taksonov glede na biomaso v dveh conah med različnimi obdobji. Luglio 2001 Marzo 2002 Luglio 2002 M V M V M V Gastropoda 52,3 0,0 1,2 2,2 28,7 3,4 Polychaeta 9,5 82,8 4,1 0,0 0,1 0,4 Oligochaeta 7,4 0,0 18,8 1,4 6,9 0,1 Crustacea 0,5 3,7 1,2 1,2 0,2 2,9 Odonata 8,4 0,0 0,1 0,0 5,2 6,6 Hemiptera 1,1 5,0 2,7 1,7 6,4 21,3 Coleoptera 15,0 6,2 17,7 4,8 40,7 36,2 Diptera 5,8 2,3 54,2 88,6 11,9 29,2 II contributo alla biomassa totale fornito da orga-nismi a rápido sviluppo, come i Diptera e gli Oligo-chaeta, è risultato essere ri levante nella fase primaverile, mentre la sua importanza diminuisce nel corso delI'estáte, quando organismi a crescita più lenta e turnover minore prevalgono (Gastropoda e Coleoptera). È proba-bile che tali variazioni siano profondamente legate alla estrema variabilità annuale di parametri quali la temperatura dell'acqua e la produzione primaria, ma è ragio-nevole ritenere che la disponibilità di materiale orgánico, in larga misura dipendente dalle deiezioni dell'avi-fauna svernante, sia il fattore più importante per spiegare le variazioni stagionali osservate. Ulteriori approfondi menti degli studi sull'ecosistema acquatico del l'Isola délia Cona dovrebbero rivolgersi ad una più chiara comprensione délia rete trófica in cui si inseriscono i macroinvertebrati bentonici, con partico-lare riguardo allo studio del trasferimento di carbonio, nutrienti ed energía all'interno degli specchi d'acqua e fra questi e gli ambienti confinanti. RINGRAZIAMENTI Si ringrazia il Dott. Fabio Perco e lo staff del l'Isola délia Cona, il dott. Fabio Stoch ed il Dott. Stefano Sponza. MAKROZOOBENTOŠKE ZDRUŽBE, UGOTOVLJENE NA MOKRIŠČU ISOLA DELLA CONA (FURLANIJA - JULIJSKA KRAJINA, SEVEROVZHODNA ITALIJA) Eiisabetta PIZZUL & Samuele GUIOTTO Dipartirnento di Biologia, Universita degli Studi di Trieste, IT-34127 Trieste, Via L. Giorgieri 10, Italija E-rnail: pizzul@units.it Giuseppe Adriano MORO IT-33100 Udine, Via Nardini 18, Italija POVZETEK V prispevku so opisane makrozoobentoške združbe, ugotovljene na mokrišču Isola della Cona, ki oblikuje kopensko jedro Regionalnega naravnega rezervata v ustju reke Soče. Kvalitativna in kvantitativna analiza preučevanih združb sta bili opravljeni predvsem z namenom, da se zagotovijo podatki, ki jih kljub pomembni trofični vlogi bentoških makronevretenčarjev ni ali pa so zelo redki za večino obalnih mokrišč v Italiji in drugih državah. Sestava makrozoobentoških združb se je tako kot tudi njihova specifična biomasa z vzorčišči močno spreminjala med preučevanim obdobjem. Sezonskost teh sprememb naj bi bila bolj povezana s pojavljanjem ptic v tem območju kot pa s preučenimi abiotskimi parametri. Ključne besede: makrozoobentos, biomasa, obalna mokrišča, ustje reke Soče BIBLIOGRAFIA Argano, R. (1979): Isopodi (Crustacea: Isopoda). Guide per il riconosci mentó del le specie animali del le acque interne italiane. C.N.R. AQ/1/43, 5, pp. 1-63. Campaioli, S., P. F. Ghetti, A. Minelli & S. Ruffo (1994): Manuale per il riconosci mentó dei macroinvertebrati del le acque dolci italiane. Provincia Autonoma di Trento, I, pp. 1-356. Campaioli, S., P. F. Ghetti, A. Minelli & S. Ruffo (1999): Manuale per il riconosci mentó dei macroinvertebrati del le acque dolci italiane. Provincia Autonoma di Trento, II, pp. 357-484. Duncan, P. & J. M. D'Herbes (1982): The use of domestic herbivores in the management of wetland for waterbirds in the Camargue, France. Managing Wetlands and Their Birds. International Waterfowl Research Bureau, pp. 51-66. Giles, N. (1990): Fish-removal from lakes increases food for waterfowl. Wetland Management and Restoration. Swedish environmental protection agency, pp. 80-86. Girod, A., I. Bianchi & M. Mauro (1980): Gasteropodi, 1 (Gastropoda: Pulmonata; Prosobranchia: Neritidae, Viviparidae, Bithynidae, Valvatidae). Guide per il rico-noscimento del le specie animali delle acque interne italiane. C.N.R. AQ/1/44,7, pp. 1-86. Margaritora, F. (1983): Cladoceri (Crustacea: Clado-cera). Guide per il riconosci mentó delle specie animali delle acque interne italiane. C.N.R. AQ/1/197, 22, pp. 1-169. Mc Kenzie, K. & P. F. Ghetti (1981): Ostracodi (Crustacea: Ostracoda). Guide per il riconosci mentó delle specie animali delle acque interne italiane. C.N.R. AQ/1/108, 11, pp. 1-82. Nocentini, A. (1985): Chironomidi, 4 (Diptera Chiro-nomidae: Chironominae, larve di). Guide per il ricono-scimento delle specie animali delle acque interne italiane. C.N.R. AQ/1/233, 29, pp. 1-186. Olmi, M. (1978): Driopidi, Elmintidi (Coleoptera: Dryo-pidae, Elmintidae). Guide per il riconosci mentó delle specie animali delle acque interne italiane. C.N.R. AQ/1/6, 2, pp. 1-79. Perco, F., P. Merluzzi & K. Kravos (2006): La Foce dell'lsonzo e l'Isola del la Cona. Laguna, Mariano del Friuli, pp. 1-144. Pirisinu, Q. (1981): Palpicorni (Coleoptera: Hydra-enidae, Helophoridae, Spercheidae, Hydrochidae, Hydrophilidae, Sphaeridiidae). Guide per il riconosci-mento delle specie animali delle acque interne italiane. C.N.R. AQ/1/128, 13, pp. 1-97. Rossaro, B. (1982): Chironomidi, 2 (Diptera Chirono-midae: Orthocladiinae). Guide per il riconoscimento delle specie animali delle acque interne italiane. C.N.R. AQ/1/171, 16, pp. 1-80. Stoch, F. (1995): Indigine ecologico-faunistica sui po-polamenti a entomostraci di alcuni stagni d'acqua sal-mastra del l'Isola del la Cona (foce del Fiume Isonzo, Italia nordorientale). Gortania - Atti Mus. Friul. St. Nat., 16, 151-173. Stoch, F. (1999a): I macroinvertebrati delle acque interne del Friuli-Venezia Giulia (Italia nordorientale): anfipodi (Crustacea, Amphipoda). Gortania - Atti Mus. Friul. St. Nat., 21, 133-160. Stoch, F. (1999b): I macroinvertebrati delle acque interne del Friuli Venezia Giulia (Italia nordorientale): isopodi (Crustacea, Isopoda). Gortania - Atti Mus. Friul. St. Nat., 21, 161-176. Stoch, F. (2000): How many endemic species? Species richness assessment and conservation priorities in Italy. Belg. J. Entomol., 2(1), 125-133. Street, M. (1982): The use of waste straw to promote the production of invertebrate foods for waterfowl in manaide wetlands. Managing Wetlands and Their Birds. International Waterfowl Research Bureau, pp. 98-103. Tamanini, L. (1979): Eterotteri acquatici (Heteroptera: Gerromorpha, Nepomorpha). Guide per il riconoscimento delle specie animali delle acque interne italiane. C.N.R. AQ/1/45, 6, pp. 1-106. Valk van der, A. G. (1990): Response of Wetland Vegetation in Water level. Wetland Management and Restoration. Swedish environmental protection agency, pp. 7-16. Allegato 1: Taxa rinvenuti neii'area M nel luglio 2001. Priloga 1: Taksoni, odkriti v območju M julija 2001. Stazione M1 M2 M3 M4 M5 M6 M7 M8 M9 M10 M11 W12 V113 Vt14 V115 W16 W17 M18 Gastropoda Viviparidae Viviparus contectus 1 Physidae Physa acuta 3 5 3 2 6 12 1 6 12 3 1 Annelida Polychaeta 31 Oligochaeta Tubificidae 147 245 1 8 56 Oligochaeta Enchytraeidae 134 Crustacea Malacostraca Arnphipoda 10 Odonata Zigoptera Coenagrionidae Ischnura 1 4 8 Anisoptera Aeshnidae Hemianax 1 Anisoptera Libellulidae Orthetrum 2 4 2 5 1 Anisoptera Libellulidae Crocothemis 1 Anisoptera Libellulidae Tametrum 6 3 Hemiptera Heteroptera Corixidae Sigara 2 1 Heteroptera Pleidae Plea 1 1 1 3 Coleoptera Haliplidae 2 Larve Haliplidae 1 1 Larve Hygrobiidae 1 Dytiscidae 1 2 4 Hydrophilidae 2 5 1 2 5 1 1 Larve Hydrophilidae 3 7 6 4 6 4 1 6 2 1 Sphaeridiidae 6 Larve Dryopidae 2 Larve indet. 2 4 2 Díptera Lirnoniidae cfr 1 1 Pupa Lirnoniidae cfr 2 5 1 Ceratopogonidae Dasyheleinae 1 Chirnornidae Tanypodinae 1 1 4 1 1 Chironornidae Chironorninae Chironornini 2 3 3 26 19 7 121 14 1 6 37 31 2 10 2 Chironornidae Chironorninae Tanytarsini 1 Chironornidae Orthocladiinae 1 Tabanidae 1 Ephydridae 3 Pupa Muscidae cfr 1 N' esemplari 160 272 149 68 29 9 154 0 35 21 0 17 45 52 33 5 17 63 N' esemplari/m2 727 1236 677 309 132 41 700 0 159 95 0 77 205 236 150 23 77 286 Allegato 2: Taxa rinvenuti neii'area M nel marzo 2002. Priloga 2: Taksoni, odkriti v območju M marca 2002. Stazione M1 M2 M3 M4 M5 M6 M7 M8 M9 W10 M11 W12 W13 V114 VII3 W16 W17 M18 Gastropoda Physidae Physa acuta 1 1 3 Annelida Polychaeta 4 Oligochaeta Tubificidae 93 39 10 1 17 81 1 5 32 Crustacea Branchiopoda Cladocera 1 Ostracoda 1 1 1 1 Malacostraca Isopoda 1 1 Odonata Anisoptera Libellulidae Orthetrum 1 Hemiptera Heteroptera Corixidae Sigara 2 3 2 1 2 4 Coleoptera Larve Haliplidae 1 Dytiscidae 1 Hydrophilidae 1 1 1 Larve Hydrophilidae 2 2 2 3 8 6 1 3 5 10 1 16 Díptera Lirnoniidae cfr 3 1 1 3 Pupa Lirnoniidae cfr 2 1 Ceratopogonidae Dasyheleinae 29 3 4 1 1 10 1 Chirnornidae Tanypodinae 9 4 2 2 2 2 3 2 1 Chironornidae Orthocladiinae 1 1 3 Chironornidae Chironorninae Chironornini 14 31 23 19 21 55 9 7 78 84 43 85 1 15 32 12 Chironornidae Chironorninae Tanytarsini 1 1 4 9 7 1 N' esemplari 153 84 39 26 23 0 62 40 113 4 82 98 59 105 1 17 68 44 N' esemplari/m2 695 382 177 118 105 0 282 182 514 18 373 445 268 477 5 77 309 200 Allegato 3: Taxa rinvenuti neii'area M nel luglio 2002. Priloga 3: Taksoni, najdeni v območju M julija 2002. Stazione M1 M2 M3 M4 M5 M6 M7 M8 M9 M10 M11 V112 W13 VII4 VII3 M16 W17 M18 Gastropoda Physidae Physa acuta 73 9 13 14 4 35 17 29 3 30 28 27 1 4 15 8 Lyrnnaeidae Limnaea peregra 2 1 1 4 Acroloxidae Acroloxus lacustris 1 Annelida Polychaeta 1 Oligochaeta Tubificidae 18 231 17 2 12 91 27 6 70 Crustacea Ostracoda 1 1 1 4 Malacostraca Isopoda 1 1 Malacostraca Arnphipoda 1 Odonata Zigoptera Coenagrionidae Ischnura 2 1 2 1 1 Zigoptera Coenagrionidae Enallagma 2 Zigoptera indet. 2 Anisoptera Cordulidae 1 Anisoptera Libellulidae Orthetrum 1 3 2 2 1 1 Anisoptera Libellulidae Crocothemis 1 1 Anisoptera Libellulidae Tarnetrum 1 Anisoptera indet. 2 Stazione M1 M2 M3 M4 M5 M6 M7 M8 M9 M10 W11 Vil 2 W13 Vtl 4 Vtl 3 M16 W17 M18 Hemiptera Heteroptera Corixidae Sigara 3 1 10 3 2 21 2 10 Heteroptera indet. 5 2 Coleóptera Larve Haliplidae 1 Dytiscidae 3 Larve Dytiscidae 1 Hydrophilidae 1 1 1 1 1 Larve Hydrophilidae 14 44 25 3 7 8 25 2 11 9 9 24 20 3 9 6 38 Díptera Lirnoniidae cfr 3 1 16 1 1 2 Pupa Lirnoniidae cfr 1 3 Ceratopogonidae Dasyheleinae 1 2 2 1 1 Chirnornidae Tanypodinae 5 11 5 1 1 7 4 9 4 9 8 7 1 2 Chironornidae Chironorninae Chironornini 11 11 14 1 2 23 1 11 250 45 97 75 31 1 269 12 98 Chironornidae Chironorninae Tanytarsini 3 3 1 N' esemplari 131 311 76 3 6 50 26 187 65 325 65 165 143 162 6 303 43 158 N' esemplari/m2 595 1414 345 14 27 227 118 850 295 1477 295 750 650 736 27 1377 195 718 Allegato 4: Taxa rinvenuti neii'area Vnel luglio 2001. Priloga 4: Taksoni, najdeni v območju V julija 2001. Stazione V1 V2 V3 V4 V5 V6 V7 Annelida Polychaeta 20 3 6 2 1 Crustacea Malacostraca Decapoda 1 Hemiptera Heteroptera Corixidae Sigara 2 3 1 Coleóptera Hydrophilidae 1 Chrysomelidae 1 Larve indet. 1 1 Díptera Lirnoniidae cfr 1 Pupa Lirnoniidae cfr 1 Tipulidae 1 Chironornidae Chironorninae Chironornini 1 N* esemplari 22 3 0 10 5 4 3 N* esemplari/m2 100 14 0 45 23 18 14 Allegato 5: Taxa rinvenuti neii'area V nel marzo 2002. Priloga 5: Taksoni, najdeni v območju V marca 2002. Stazione V1 V2 V3 V4 V5 V6 V7 Gastropoda Acroloxidae Acroloxus lacustris 3 Annelida Oligochaeta Tubificidae 7 Crustacea Ostracoda 2 Malacostraca Isopoda 1 1 Hemiptera Heteroptera Corixidae Sigara 1 1 1 Coleóptera Hydrophilidae 1 L. Hydrophilidae 4 Díptera Chirnornidae Tanypodinae 2 1 Chironornidae Chironorninae Chironornini 92 19 5 6 16 2 20 Chironornidae Chironorninae Tanytarsini 2 Chironornidae Orthocladiinae 1 Stratiomydae 1 N* esemplari 105 20 5 13 20 2 24 N* esemplari/m2 477 91 23 59 91 9 109 Allegato 6: Taxa rínvenuti neii'area V net luglio 2002. Priloga 6: Taksoni, najdeni v območju V julija 2002. Stazione V1 V2 V3 V4 V5 V6 V7 Gastropoda Physidae Physa acuta 3 1 12 Annelida Polychaeta 1 Oligochaeta Tubificidae 1 Crustacea Malacostraca Amphipoda 1 Malacostraca Decapoda 1 Odonata Zigoptera Coenagrionidae Ischnura 4 6 Anisoptera indet. 1 1 1 Hemiptera Heteroptera Corixidae Sigara 2 10 3 2 15 1 3 Heteroptera indet. 1 Coleóptera Hydrophilidae 1 L. Hydrophilidae 4 5 2 7 7 9 L. Haliplidae 1 Díptera Limoniidae cfr 9 2 6 Ceratopogonidae Dasyheleinae 1 Chirnomidae Tanypodinae 9 2 1 9 2 Chironomidae Chironominae Chironomini 24 14 8 50 129 13 6 Chironomidae Chironominae Tanytarsini 21 2 2 7 3 Chironomidae Orthocladiinae 1 N* esemplari 76 36 13 54 156 42 50 N* esemplari/m2 345 164 59 245 709 191 227