Fr. Compare Italijanska jezikovna vadnica za samouke Ljubljana 1941 VSE PRAVICE PRIDRŽANE 57655 * »... . ZALOŽILA IN IZDALA TISKARNA »SLOVENIJA« d. z o. z. Italijanska abeceda Italijanska abeceda ima enaindvajset črk A a a B b bi C c ci D d di E e e F f ' effe G g gì H h acca I i (J )) i ()'e) srs L 1 elle ^s/ifm, M m emme N n enne O o o P P Pi Q q qu R r erre S s esse T t ti U u u V v vu z. Z z zeta • • ■ Prvi del Branje. — Izgovarjava. i. Črke a, e, i, o, u, b, d, f, (j), 1, m, n, p, r, t, v, se izgovarjajo v italijanskem jeziku istotako kot v slovenskem. N. pr. Il bu-e, la do-te, i fi-li, le pe-re, un no-do, u-na, ie-na, ma-le, ve-na, un-to, an-da-re, or-to-la-no, in-ta-vo-la-re, al-be-ro, in-ve-i-re, in-ven-ta-re, in-tra-prén-de-re. Il pùl-pi-to è di mar-mo. Jo-làn-da è un no-me. Ro-bér-to è par-ti-to per Pi-rà-no. Do-mà-ni an-dré-mo da Bar-to-lo-méo. Il tarlo e i topi ródono. Il vino è una bevanda. Non rompéte i vetri! La tormalina è un minerale. Il libro di Ferdinando è mal tenuto. La farina è di fruménto. Dove è Valentino? È partito per Roma e non ritorna fino a Natale. Il pentiménto è lodévole. Pismene vaje. 1. Spojite v prvem odstavku zloge in besede. 2. V drugem odstavku razstavite besede v zloge. 2. Dvoglasniki. Làu-ra, fiu-me pié-de, pia-né-ta, fión-da, lui, buo-no, bei, pleu-ri-te, noi lai-do, bion-do, pianta-re, muò-ve-re, fio-ri-re. La pietra è dura. L'uovo è tènero. Il fiore odora. Le ànitre nuotano. Vieni domani da noi. Pietro abita a Fiume. Va fuori pian piano! Adelaide è da Fianóna. Noi viviamo del lavóro. Tuona e piove! Tieni in ordine i tuoi libri. Damiano e Pierina vuotano i barili. Pismena vaja. Prepišite drugi odstavek in podčrtajte dvogiasnike. 3. Naglašeni soglasniki. Ab-ba-ià-re, ad-dó-me, of-fén-de-re, ta-bél-la, Em-ma, non-no, pio p-po, por-re, tat-to, pal-lot-to-lié-re, in-tel-lét-to, av-vi-lup-pà-re. Il dàttero è una pianta. La baléna è un mammifero. Il ferro è un metàllo. Bevi tu la birra? Noi abbiamo letto molti libri. Avéte fatto affari a Montóna? Arrivàti troppo tardi non potémmo vender nulla. Annetta va di buon mattino ad inaffiàre le belle viole. La pallòttola è rotónda. Antoniétta attènde il babbo. Iddio è onnipotènte. La mamma rattoppa i panni. Va al pallottolière e muovi una pallina. Pismena vaja. Razstavite v drugem odstavku besede v zloge. i. Apostrof in naglas. Pazi! Apostrofirano besedo beri obenem z besedo, katera sledi. — Naglašen zadnji zlog se izgovarja kratko in poudarjajoč. L'animale, l'erba, l'infinito, l'odóre, l'umiltà; un' ala, un' eredità, v' è, d' autunno. L' édera è verde. Il Danubio è un fiume dell' Europa. Antonio dorme all' ombra dell' àlbero. Un' onda ruppe il timóne del battèllo. Mi permétti di prèndere un'altèa? Non t'illuda l'opera tua! L'abéte non perde le frondi d'invérno. La virtù è dote dell' ànima. Mio fratèllo verrà domani e porterà un' ànitra. Va là dove ti mando. Avete un' arma per difèndervi? No, non l'abbiamo. Neil' aprile avremo molte novità. Dà aiuto all' inférmo. Approfittate dell' ora per imparare. Due più uno fa tre. Dov' è Mariana? L' anima dell' uomo è immortàle. Mettétevi all' opera di buon' ora. Vaja. Prepišite in razstavite v zloge apostrofirane besede. 5. q Q q Q beri kv; h H li H ne izgovarjaj. qui, que, quo, qua; ho, hai, ha, hanno; oh! poh! deh! ih! ahi! il liquido, la quota, Quirino, quintèrno, Quintiliàno, quale, quadro, quintale, quindi, àquila, inquilino. Il quadèrno è nuovo. Io ho un bel quadro. Il Quièto è un fiume. Tu non hai quadri. Il quadrato ha quattro lati. La metà di quarànta è venti. Deh, vieni qui! Noi amiàmo la quiète. Il Quarnéro è il mare della Liburnia. Ahi, quante vittime! Quell' uomo querèla tutti. Ahimè, qual dolóre! Quanti anni hai? Io ho otto anni. Le àquile hanno i loro nidi in punti inarrivàbili. Quanto fai tu non può fare qualùnque. Opomba. Za q sledi vedno u. Vaja. Prepišite drugi odstavek in podčrtajte besede, v katerih se nahaja črka q, enkrat; tiste pa, v katerih je črka h. podčrtajte dvakrat. c pred e, i se izgovarja ci = či ce = če eie = če cio = čo ciu = ču eia = ča č, sicer vedno kot k. cu = ku co = ko ca = ka eli = kli ene - kne era = kra itd. a. Ce-ci-lia, ci-bo, ce-ra, cie-lo, ción-do-lo, ciur-ma, ciar-la-re; i cenci, la noce, mància, ciance, bacio, fanciulla; uc-cel-lo, luc-cio; faccia, ricciuto, roccie. Il cervo è velóce. L' ape ci dà la cera. L' arància è un buon frutto. Ammirate il bel cielo! Torquàto è un fanciullo civile. Tu dici ciò, ma non è vero. La cena è eccellènte. Io faccio il ciabattino. Abbraccia il babbo e dà un bacio alla mamma. Quel bimbo è ricciuto. Le doccie fredde non mi fanno bene. Là non c' è anima viva. Tre volte cinque fa quindici. Non mi piàcciono le tue ciance. b. Cu-ba, fal-co, ca-ne; coda, curare, càrico, càvolo, ricurvo, amico, ricondurre, còmico; cli-ma, cro-ce, cni-da-rio, crudèle, clamóre, biciclétta; oc-cu-pa-re, bec-co, roc-ca, ac-qua. Carlo è un fanciullo accuràto. La neve non è ancóra liquefatta. Iddio creò il cielo e la terra. Voi raccontate del cane e del lupo. La cuoca cucina i cibi. Hai tu un clarinetto? Il leone lia una folta criniera. La colomba tuba. La camomilla è una pianta medicinale. Il conciapelli prepara il cuoio. Avete raccolto i ciclàmi? Il croccante è duro. »Non rubare«, dice un comandamento. Ahi, quanta è la tua crudeltà! L'icnèumone è un animale dell'Africa. Mercùrio è un piccolo pianéta. Il cuculo canta: cucu. chi, che, chi-Io, o-che, óc-chio, chiave, chiùdere, chiérico, macchina, accerchiare, chicchera, chiàc-chere, acciocché. I fichi al mercato vanno a ruba. Che dici dell' amico? Non rompete i balocchi. Chiamate il cuoco e portate i cucchiai e le forchette. Dà un' occhiata al còcchio e al cocchière. Il chinino è òttimo fàrmaco contro la febbre. Chiudéte i chiodi nell' armàdio. Checchino ha rotto la macchinetta. Il chiérico dice l'ufficio. Il Chili è nell' América meridionale. »Can che abbaia, non morde«, dics un proverbio. g pred e, i se izgovarja kot dž, sicer pa kot g. c. chi = ki; che = ke 7. I. ge = dže gi = dži gie = dže gio = džo giu = džu gia = dža gu = gu go = go ga = ga gla = gla gre = gre gme = gme itd. Gi-no, ge-lo, va-li-gie, Gior-gio, giu-ra-re, gial-lo; agènte, fràgile, adagio, ingiuriare, ciliegia; fuggire, pag-gio, lég-gia-dro; lèggere, aggiudicare, aggettivo. Le api hanno la regina. Onorate, o fanciulli, i genitori! La rugiada cade di notte. Noi mangiamo per cena fagiuóli. Gilda è giuliva. Il fiume Giordano è nella Giudèa. Hai letto oggi i giornali? No, leggételi voi. Quel villàggio ha pochi abitanti. b. Guido, gola, gamba, grembo, aggrafiare, legumi, agoraio, pellegrino, pagare, agrume, neglètto, globo, aggredire, aggrapàre, agglomerare. Il gallo canta. Il gatto miàgola. I fringuelli cin-guèttano. I legumi verdégiano nell' orto. Guarda che grande gàmbero! La bugia ha le gambe corte. C'è chi dice che la gotta è incuràbile. La tigre è feróce. Il bue viene aggiogato al carro e all' aràtro. Quella grotta è di granito. La gomma è attaccaticcia. Impiegate bene il tempo! c. ghi = gi; ghe = ge. Gh, ghi, ghe, ghi-ro, ru-ghe, ghet-te, a-ghi, ghiotto, ghia-ia, rin-ghié-ra, ag-ghiac-cià-to; piaghe, invaghire, unghiuto, ghiande, cinghie, mugghiàre, tégghia. Leggi cinque righe. La volpe è ghiotta di galline. Le rane gràcidano nei laghi. La quercia è un albero. Il cane ringhia nel canile. L' acqua del lago è agghiacciata. I gatti hanno le unghie retràttili. I vostri buoi mugghiano. Guido e Giulia hanno intrecciato una ghirlanda. Cangiate le daghe, o cavalieri! Vaja. Prepišite drugi odstavek berila c in razstavite besede v zloge. II. gn beri nj gli beri lji a. gni, gnu, gne, gno, gna, gnuò, gnàu, ogni, ragno, a-gnel-lo, pi-gnuó-lo, gnau-la-re; ognuno, bagnare, ignorante, lagni, cigno, Dignano, tignuóla, Dra-gógna, giallògnolo, giugno. Il campagnuolo lavora la campagna. Ognuno ha un cognome. Nel rigàgnolo non potete far bagni. Il falegnàme guadàgna il pane colla pialla. La gragnuóla ha cagionato molti danni alle vigne. Perchè ti lagni ogni giorno? Il mugnaio màcina i grani. Oggi mangiamo gnocchi. Il gatto fa gnau, gnau. b. gli, glie, gliu, glio, glia; egli, bagliore, moglie, ragliare, pagliuc-cia, fi-gliuo-lo, gigli, famigliàre, orgóglio, pagliericci, magliucce, tovagliuòli. I conigli màngiano erba. Tagliate i rami del tiglio. La vaniglia ha buon odore. Tappate bene le bottiglie. Ecco gli artigli del gufo! Gugliélmo è figlio di famiglia ragguardévole. D' autunuo cadono le foglie dagli alberi. L' aglio è una pianta. Figliuoli, onorate i genitori! Dagli amici mi guardi Iddio, chè dai nemici mi guarderò anch' io. Pazi! gli beri gli v besedah^ ganglio, negligènte, geroglifico, glicerina, anglicano. Portateci della glicerina per ùngere le mani. La figlia di Giacomo è negligente. Chiamiamo gangli gruppi di nervi. In Egitto troviamo i geroglifici. La brava fanciulla. Virginia è una fanciulla diligente e ordinata. Guardatela come tiene in órdine i libri e i quaderni e come fa lunghi i compiti! Oltre a ciò ella aiuta mamma in cucina: porta acqua e legna, accende il fuoco, adagia le péntole, le tegghie o teglie, le grattugie ed altri oggetti. Virginia ha un fratellino vivace ed inquieto. Ogni giorno che egli va col babbo in campagna, ritorna colla giacchet-tina lacera. La brava fanciulla è in un àttimo intorno al fratellino, gli rattoppa la giacca e lo corregge. — Tutti vogliono bene a Virginia. 8. s se bere na dva načina in to kot z med dvema samoglasnikoma in pred soglasniki b, d, g, 1, m, n, r, v, sicer vedno kot s. a. s = z Rosa, naso, àsino, quasi, rosòlio, fuso, cesóie, paese, borghése, risi, vasétto, misura, riposare, risultato; sbarra, sdrucciolare, sgomentare, slavo, smalto, snaturare, sregolato, sventura; disméttere, risvegliare, bisbigliare, trasgredire, Bosnia. Isaia fu profèta. La rosa è odorósa. Due pesi, due misure. Raglio d'asino non arriva in cielo. Date aiuto ai bisognosi. Giuseppe va domani a Trieste. Tommaso parla l'inglése ed il francése. Ti piace il rosolio? Quel bel paese è popoloso. Sbrigate gli affari e poi partite. Non sdraiarti cosi, perchè non è decoroso. La via mi sgombra, infingardo monèllo! Le slitte si slanciano per la neve. Il bismuto è un metallo. Il cervo è snello. b. s = s Sì, se, sa, so, su; seme, sole, suo, sito, sale; falso, polsi, salse, orsù; pensare, gelsomino, insultare, presidènte, insegnare; sensale, sensitivo, susurrare. Scuola, scala, scolaro, scherno, schiena, esca, disco, tèschio, pesche, discùtere, rischiarare, sfumare, spèndere, squartatóre, sterminio, Pasqua, rispléndere, sostenére, soddisfatto; osso, fòssile, assai, èssere, bellissimo, sasso, possésso, sommessamente. Io o che tu sei sano. L'édera s'arrampica su per gli àlberi. Chi sa, se Sigismondo sarà sabato a San-vincenti? Si, egli verrà di sicùro con suo padre. Camminate adagio su per la salita. I sonatori sono di sòlito molto sentimentali. La Sava si versa nel Danùbio. Di qua, di là, di su, di giù l'orso se ne va. Non fuggi tu forse i falsi amici? L'arsènico è velenoso. Pensa un po'e poi mi darai un consiglio. Il fiammifero si consuma presto. Alcuni cibi sono insulsi. Lo scalpello è uno strumento. La scure del falegname è affilata. Teresina è una scolara. Gli scolari éscono dalla scuola a due a due. I cavalli nitriscono. Francésco parla bene la lingua tedésca. Lo schèletro è sòlido. Tu schivi le fatiche. Le vasche da bagno sono in casa. Il soldato porta lo schioppo sulle spalle. Il fumasigari di Eusébio è di schiuma di mare. Lo scrivano siede sulla scranna e trascrive la Sacra Scrittura. È escluso che Jolanda sia una scroccona. L'asino porta sul dorso il sacco di farina o altri pesi. II cavallo si slancia a corsa sfrenata. Gustavo si trova all' ospedale. A destra e a sinistra della strada créscono alberi maestósi. La tromba squilla. Il serpente a sonàgli àbita le forèste del Brasile. Quest' arància è squisita. Il maestro domanda »di chi è questa penna?« Lo scolaro risponde »cotésta penna è mia«. Nicolò Tommaséo fu scrittore illustre. La tavolanéra, la stufa, il pallottolière, la sedia sono oggetti scolàstici. In nome del Padre, del Figliuolo e dello Spirito Santo — così sia. Il buon compagno. Massimiliàno, finita la scuola, si diresse a passo lesto verso la casa di suo amico Alessàndro, che doveva stare a letto causa la distorsióne di un piede. Lo salutò cortesemente e gli disse: »II signor maestro e i tuoi conscolari s'interéssano del tuo stato di salute e spérano di rivedérti presto.« Gli mostrò quindi ciò che avevano studiato di nuovo e ciò che era stato assegnato per compito. S'intratténne ancora qualche moménto con lui, poi si congedò facéndogli coraggio. Lo studio. Allo studio, amici, andiamo; Util cosa è lo studiar. Con lo studio noi possiàmo A noi stessi e altrui giovar. Vaje. 1. Prepišite berilo »II buon compagno« in razstavite v zloge besede, v katerih se nahaja ss. — Mas-si-mi-lia-no, linita ia scuola . .. 2. Naučite se na pamet pesmico »Lo studio«. C. sci beri ši sce beri še Scipione, cuscino, camòsci, scéndere, nàscere, pesce, sciame (scia-me), sciupàto, guscio, lasciàre, asciugàre, scascinatòre, scimmiescaménte. I pesci nuotano. I camosci sàltano. I serpènti strisciano. Il maiale grugnisce. L' elefànte barisce. La scimmia grida. Il vetro è liscio. Il vischio è viscido. Le acque scrosciano. Le donne portano gli scialli. Il cuoco arrostisce i pesci. Noi asciughiamo le mani coli' asciugamàno. La chiave chiude 1' ùscio. La massàia accudisce ai lavori di casa. La cassa è rovesciata. Lo scià di Pèrsia è giunto a Smirne. Làscia qui la penna. Non sciupate il da-nàro! La pioggia rovinosa scroscia. Non si deve arrampicarsi sulle finestre. Paolino era un fanciullo disubbidiente. Un giorno prese una sèdia.e l'accostò alla finestra. Montò sulla sedia e si sporse in fuori. La mamma lo vide e gli disse: »Paolino, giù da quella sedia! Se cadi dalla finestra, resti sùbito morto«. Poi chiuse la finestra e uscì dalla càmera. Poco dopo un uomo sonò 1' armònica in istràda. Paolino, disubbidiente, riaccostò la sedia alla finestra e vi montò sopra. Indi aprì la finestra e sporse in fuori la testa e le spalle. Ad un tratto ctiede un grido e precipitò giù. Molta gente accòrse a veder Paolino in terra. Egli aveva la testa rotta; era morto. Vaja. Prepišite prečitano berilo in podčrtajte v prvem odstavku besede, v katerih se nahaja s, v drugem odstavku podčrtajte naglašene besede, v tretjem pa razstavite besede v zloge. 9. z se glasi kot z in kot c, stalnega pravila nima. a. z = z Zara, zero, zinco, zona, zàino, orzo, bronzo, zanzara, mezzo, rozzo, dozzina, zàzzera, zizzània, azzurro (az-zur-ro). Zoe e Zelinda sono amiche. Scrivi uno zero e una zeta. To' lo zaino di tuo fratello. Siate zelanti. Hai comperato lo zafferàno? Oh, che soàve zef-firétto! Le zanzare ronzano. Accendi lo zolfanello e dà fuoco alla zizzania. Zenone va a zonzo. Date fieno ai manzi. Zaccaria studia la zoologia. Bazza a chi tocca! Zelanda è una provincia dell'Olanda. Il mercante ha comperato una dozzina di quintali d'orzo. L' acqua zampilla. b. z = c Zitto, zucca, zecca, zappa, zoccolo, ozio, forza, servizievole, invenzione, speranza, sforzo, inzuppare, inzuccherare, tazza, pozzo, pizzicare, mazzi, azzuffarsi. Lo zùcchero è dolce. Lo zio è di partenza. Le zampe dei solidungoli sono protette dagli zoccoli. Giovane ozioso, vecchio' bisognoso. Chi vuol far 1' altrui mestiere, fa la zuppa nel paniere. Il lavoro è ricchezza. »Non ammazzare«, dice il settimo comandamento. Con la pazienza si vince tutto. Abbazia è detta la perla del Quarnéro. Enrico Pesta-lózzi fu célebre pedagogista. L'ozio è padre di molti vizi. Lo spazzacamino pulisce i fumaiuoli. Quel ragazzo non ne azzecca una. 1. Prepišite pet besed iz berila a in podčrtajte zloge, v katerih se nahaja črka z. 2. Prepišite iz drugega odstavka berila b vse besede, v katerih se nahaja črka z in jih razdelite t zloge. New York è città dell'América. Weber fu uno scienziato. In chiesa si canta il Kirie. II monte Rax è alto. Xerxes fu re dei Persiani. Dicesi yacht un piccolo bastimento di lusso. Vaja. 10. Tuje črke. J^ Kk ^ Ww ^ yy 3fa> x X cappa vu doppia ipsilon ics Il fiore e la nùvola. »Una goccia, o nuvoletta«, Sitibóndo un fior gridò. 2 17 »Or non posso, ho troppa fretta«, Gli rispose e via passò. Chino al suol, che umor gli nega, Il meschino inaridì. Al mendico che ti prega, Non risponder mai così! L' anima umana. Giannino aveva da fare dei conti molto difficili. Ma, per quanto si provasse, non gli riuscivano mai. Finalmente, dopo molto fatiche, gli parve d' averli fatti per bene. Allóra corse a mostrarli al nonno. Questi li esaminò e poi disse: »Bravo, Giannino! come hai saputo far cosi bene?« Giannino. Ci ho pensato su. Il nonno. Te lo credo. Senza pensare, non si potrebbe far nulla di buono. Ma non si potrebbe però pensare, se non avessimo 1' anima. Emma, la sorellina di Giannino, all' udir quelle parole, domandò: »Ma dov'è l'anima? Io non la vedo?« Il nonno. L'anima non si può nò vedére, nè toccare, perchè non è un corpo; es'sa è uno spirito. Or dimmi, Giannino, muore 1' anima? Giannino. No, 1' anima non muore; essa è immortale: muore soltanto il corpo, perchè esso, invece, è mortale. Il nonno. Potrebbe il corpo far qualche cosa senza 1' anima? Giannino. No; senza l'anima, il corpo non potrebbe far nulla. Difàtti un morto non sente, non vede, non parla, non si muove, perchè il suo corpo è privo dell' anima. Tabela I. il (un) maestro = učitelj ìa (una) maestra = učiteljica la scuola = šola 10 (uno) scolaro = učenec la scolara = učenka 1' inchiostro = črnilo 11 libro = knjiga il quaderno = zvezek la penna = pero 10 stiletto = črtalnik la matita = svinčnik 11 lineale = ravnilo la lavagna = tablica la tavolanera = šol. tabla la creta = kreda la panca = klop utile = koristen, -na, -no paziente = potrpežljiv, -a, -o diligente = marljiv negligente = len giovane = mlad vicchio, -a = star, -a, -o nero, -a = črn, -a, -o bianco, -a = bel, -a, -o nuovo, -a = nov, -a, -o grande = velik piccolo = majhen grosso = debel sottile = tenek duro = trd tenero = mehak i maestri = učitelji^ le maestre = učiteljice le scuole = šole gli scolari = učenci le scolare = učenke gF inchiostri = črnila i libri = knjige i quaderni = zvezki le penne = peresa gli stiletti = črtalniki le matite = svinčniki i lineali = ravnila le lavagne = tablice le tavolenere = šol. table le crete = krede le panche = klopi utili = koristni, -e pazienti = potrpežljivi, -e diligenti = marljivi negligenti = nemarni giovani = mladi vecchi; -e = stari, -e neri, -e = črni, -e bianchi, -e, = beli, -e nuovi, -e = novi, -e lungo = dolg corto = kratek largo = širok stretto = ozek alto = visok basso = nizek è = je (e, ed = in) è? = ali je? non è = ni non è? = ali ni? sono = so sono? = ali so? non sono = niso non sono? = ali niso? si = da no = ne chi = kdo che cosa? = kaj 2* 19 Tabela II. Razlaga I. Pred italijanskimi samostalniki stoje navadno spolniki (articoli). Italijanski jezik ima samo dva spola: moški in ženski. Pred samostalniki moškega spola se uporablja v ednini določni spolnik il, lo (1') ali nedoločni spolnik un, uno, toda v množini samo določni spolnik i, gli. Pred samostalniki ženskega spola postavljamo v ednini določni spolnik la (1') ali nedoločni una (un'), v množini le določni spolnik le (1'). Nedoločni spolniki nimajo množine. II, un, stoji pred samostalniki moškega spola, ki se začenjajo s soglasnikom; lo, uno, stoji pred samostalniki moškega spola, ki se začnejo z gn, z in s, za katerim stoji soglasnik; 1' (skrajšano od lo) stoji pred samostalniki moškega spola, ki se začenjajo s samoglasnikom. Množina od il je i, od Io (1') je gli; — gli se uporablja pred samostalniki, ki se pričnejo z i, n. pr. gì' inchiostri. La, una, stojita pred samostalniki ženskega spola, ki se pričnejo s soglasnikom; 1', un' (skrajšano od la, una) stojita pred samostalniki ženskega spola, ki se pričnejo s samoglasnikom. Množina od la (1') je le; — le se uporablja pred samostalniki, ki se pričnejo z e, n. pr. 1' erbe. II. Samostalniki, ki se končujejo na o, so večinoma moškega spola. Samostalniki, ki se končujejo na a, so večinoma ženskega spola. Samostalniki na o in na e, imajo množino večinoma na i, samostal- niki na a, pa imajo množino večinoma na e. Izjeme označimo pozneje. III. Pridevniki, ki se končujejo na e (v množini na i), imajo samo eno obliko za moški in ženski spol: grande = velik, -a, -o. Pridevniki, ki se končujejo na o (v množini na i) imajo ženski spol na a (v množini na e), na pr. piccolo, -a, piccoli, -e. Pazi! Pridevniki se ujemajo s samostalniki v spolu in številu. Drugi del Vaje v čitanju, pisanju in govoru Maestri e scolari, i. La scuola è utile. Il maestro è paziente. Lo scolaro è diligente. La scolara non è negligente. Le maestre sono pazienti. Le scolare sono diligenti. Gli scolari non sono negligenti. Le scuole sono utili. Maria è una scolara. Luca è uno scolaro diligente. Vaja. Prepišite gornje stavke in podčrtajte samostalnike! 2. Il maestro è paziente, 1 II maestro e la maestra la maestra è paziente / sono pazienti. Lo scolaro è gióvane, "ILo scolaro è giovane e lo scolaro è diligente / diligente. La scolara è giovane e diligente. Gli scolari sono giovani e diligenti. Le scolare sono giovani e deli- genti. I maestri e le maestre sono pazienti. Gli scolari e le scolare sono giovani e diligenti. Luca non è uno scolaro negligente; Maria non è una scolara negligente. Luca e Maria non sono scolari negligenti. Pismena vaja. Izpopolnite sledeče stavke: x Gli scolari sono —. Le scolare non sono —. Maria è —. U maestro e la maestra sono —. Luca e Maria non sono —; Luca e Maria sono —. La scuola è utile; le scuole--. 3. E utile la scuola? Si, la scuola è utile. È negligente lo scolaro? No, lo scolaro non è negligente; lo scolaro è diligente. Sono pazienti le maestre? Si, le maestre sono pazienti. Non sono giovani e diligenti gli scolari? Si, gli scolari e le scolare sono giovani e diligenti. Naloge. 1. Prevedite v italijanščino: Učenke so mlade. Ali je učenec len? Ne, učenec in učenka sta marljiva. Luka je mlad. Marija je marljiva. Ali so učiteljice potrpežljive? Ali so učenci mladi? Učitelj in učiteljica sta potrpežljiva. Luka in Marija sta mlada in marljiva. 2. odgovorite na sledeča vprašanja: È giovane lo scolaro? — Sono utili le scuole? — Non è negligente Maria? — Sono diligenti le scolare? — Non sono negligenti Pio ed Anna?-- Il paziente maestro. La diligente scolara. L' utile scuola. Un negligente scolaro. Le giovani scolare sono diligenti. È paziente la maestra? Si, la maestra è paziente. Anna è una scolara negligente. Un diligente scolaro è Luca. Sono giovani gli scolari e le scolare? Si, gli scolari e le scolare sono giovani. È diligente Pio? No, Pio non è diligente; Pio è uno scolaro negligente. I giovani scolari sono diligenti. Non sono utili le scuole? Si, le scuole sono utili. Pio e Anna sono giovani e negligenti. Vaja. Postavite v množino sledeče stavke: Il maestro è paziente. La maestra è giovane. Utile è la scuola! Lo scolaro non è negligente. È diligente la scolara? Si, la scolara è diligente. Non è giovane lo scolaro? Si, lo scolaro è giovane. Il maestro è paziente, la maestra è paziente. Lo scolaro è giovane e diligente. Un giovane maestro. Un negligente scolaro. Giovane è lo scolaro! Oggétti scolastici. (Šolske reči.) 5. La tavolanéra, la creta, la lavagna, lo stilétto, il lineale, la panca, l'inchiòstro, la penna, la matita, il libro, il quadèrno sono oggetti scolàstici. Il libro è vecchio. Il quaderno è nuovo. L'inchiostro è nero. La matita è sottllle. La penna è dura, La creta è bianca e tenera. La tavolanéra è grande, la lavagna è piccola. La panca è lunga e grossa. Lo stiletto è corto e sottile. Il lineale è lungo e stretto. La scuola è alta, lunga e larga. Vaja. Prepišite gornje stavke in podčrtajte pridevnike. 6. I libri sono utili. Le tavolenere sono grandi. I quaderni sono nuovi. Le penne non sono vecchie. Il lineale e l'inchiostro non sono bianchi. La creta e la matita sono tenere. Il maestro e la maestra non sono vecchi. I libri e gì' inchiostri sono nuovi. Le penne e le matite non sono grosse. Le lavagne e gli stiletti sono duri. Il quaderno, lo stileto e la creta non sono grandi e grossi. Gli scolari e le scolare sono piccoli, giovani e diligenti. Vaja. Prevedite v italijanščino: Knjiga je nova. Črnilo ni belo. Tablice so trde. Ravnila so ozka in dolga. Marija ni stara. Svinčniki in pisanke so novi. Pero ni mehko. Klopi niso kratke. Učenec in učenka sta mlada in pridna. Kreda in zvezek sta beli. Šola, knjige in učitelji so koristni. Chi è negligente? La scolara Anna è negligente. Chi è paziente? Il maestro e la maestra sono pazienti. Che cosa è nero? L'inchiostro è nero. Che cosa non è sottile? La panca non è sottile. Vaja. Odgovorite na sledeča vprašanja: Chi è piccolo? Chi è grande? Che cosa è utile? Che cosa è sottile? È alta la tavolanéra? È piccola la Italia? Chi non è vecchio? Non è negligente Luca? Che cosa è duro? Non è bianco il quaderno? Che cosa non è largo e grosso? Non sono vecchi i libri? Sono grosse le penne e le matite? Chi è Pio? 8. Un vecchio libro. I Vecchi libri. Una penna nuova. | Penne nuove. La piccola lavagna non è grossa. Che cosa non è duro? La bianca creta non è dura. Un' alta tavola-nera non è stretta. Chi è uno scolaro? Luca è uno scolaro. Un nuovo quaderno è bianco. Nuovi quaderni sono bianchi. Che cosa non è tenero? Lo stiletto e la lavagna non sono teneri. Sono vecchie le panche? Si, le panche sono vecchie. Una nuova matiti non è corta. Nuove matite non sono corte. Sono utili gli oggetti scolastici? Si, gli oggetti scolastici sono utili. Vaja. Postavite sledeče stavke v ednino: Le matite sono nuove. I lineali sono vecchi. Sono corte le panche? No, le panche sono lunghe e basse. Non sono grandi le scuole? Non sono piccoli gli scolari? Non sono dure le penne e le matite? Si, le penne sono dure e le matite non sono dure, le matite sono tenere. Naloga. Izpremenite naslednje proste stavke v zložene stavke: La tavolanéra è nera — l'inchiostro è nero. II quaderno è bianco — la creta è bianca. Lo scolaro è piccolo — lo scolaro è diligente. Lo stiletto è sottile — lo stiletto è duro. Il quaderno è bianco — il quaderno è nuovo. La scuola è alta — la scuola è nuova — la scuola è utile. Pio è uno scolaro — Anna è una scolara. Maria è una scolara — Maria è giovane — Maria è diligente. Tabela III. Besede La (una) famiglia = obitel] il (un) padre = oče la madre = mati il genitore = roditelj il figlio = sin la figlia = hči il nonno = ded la nonna = babica 10 (uno) zio = strie la zia = teta 11 nipote = vnuk la nipote = vnukinja il fratello = brat la sorella = sestra il cugino = bratranec la cugina = sestrična il cognato = svak la cognata = svakinja il parente = sorodnik le famiglie = obitelji i padri = očetje le madri = matere i genitori = roditelji i figli = sinovi le figlie = hčerke i nonni = dedje le nonne = babice gli zii = strici le zie = tete i nipoti = vnuki le nipoti = nečaki i fratelli = bratje le sorelle = sestre i cugini = bratranci le cugine = sestrične i cognati = svaki le cognate = svakinje i parenti = sorodniki contento = zadovoljen gentile = vljuden felice = srečen infelice = nesrečen ricco = bogat povero = siromašen come = kakor, kot, kakršen anche = tudi o = ali perchè — zakaj, ker Sedanji čas glagola »essere« = biti Ednina: Io sono ubbidiente = jaz sem poslušen Tu sei disubbidiente = ti si neposlušen Egli (esso) è buono = on je dober; ono je dobro Ella (essa) è cattiva — ona je hudobna Množina: Noi siamo ubbidienti = smo poslušni Voi siete disubbidienti = ste neposlušni Essi sono buoni = oni dobri; ona so dobra Esse sono cattive = orie hudobne Sono io? = ali sem jaz? Sei tu? = ali si ti? È egli? = ali je on? . . . Tabela IV. Razlaga. I. Samostalniki moškega spola na io imajo mno-žinsko končnico i; na pr. il figlio — i figli, l'occhio (oko) — gli occhi. Izjema, lo zio, ki se glasi v množini gli zii, in nekaj drugih, ki jih bomo navedli pozneje. Samostalniki ženskega spola, ki se končujejo v ednini na e, se končujejo v množini na i: na pr. la madre — le madri, la nipote — le nipoti. II. Osebni zaimki so: io, tu, egli (esso) — ella (essa); noi, voi, essi (eglino) — esse (elleno). Egli in ella se uporabljajo namesto samostalnikov, ki zaznamujejo osebe; esso in essa pa namesto samostalnikov, ki zaznamujejo živali in reči. — »Eglino« in »elleno« so množinske oblike od »egli« in »ella«, toda te oblike se danes ne uporabljajo, zato jih bomo izpustili. III. Italijanski jezik ima dva pomožna glagola: essere = biti in avere = imeti. IV. Pridevnik buono ima v ednini oblike nedoločnega spola: un fratello — buon fratello *uno scolaro — buono scolaro una madre — buona madre un'ora (ura) — buon'ora (zgodaj). * Če sledi za s kak drug soglasnik, na pr. scolaro, se ta s imenuje impura. Nedoločni spolnik se glasi uno, določni lo. La famiglia. 9. t Il padre e la madre, il nonno e la nonna, i figli e le figlie, i nipoti e le nipoti sono la famiglia. Il padre e la madre sono i genitori. Anche il nonno e la nonna sono genitori. Luca e Maria sono fratello e sorella. Anna e Pio sono cugini. I cugini e le cugine sono parenti. Lo zio è ricco. La zia è buona. Il cognato e la cognata sono poveri. Il nonno e la nonna sono vecchi. I nipoti sono giovani. Il figlio è ubbidiente. La figlia non è disubbidiente. I genitori sono contenti. Il cugino è felice. La cugina è gentile. La sorella è infelice. Il fratello non è cattivo. Essere. 10. Io sono diligente. Tu sei gentile. Egli è buono. Ella è felice. Noi siamo giovani. Voi sete negligenti. Essi sono disubbidienti. Esse sono contente. Io non sono felice; io sono infelice. Tu non sei ubbidiente; tu sei disubbidiente. Luca non è negligente; egli è diligente. La scolara non è vecchia: ella è giovane. Il libro non è vecchio; es=o è nuovo. La lavagna non è tenera: essa è dura. Noi non siamo ricchi; noi siamo poveri. Voi non siete buoni: voi siete cattivi. I nipoti non sono grandi; essi sono piccoli. Le matite non sono s-rosse: esse sono sottili. Pio e Anna non sono fratelli; essi sono cugini. Pismena vaja: Spregajte v sedanjem času: »Io non sono contento«. Io sono un figlio ubbidiente. Il cugino e la cugina sono contenti. Tu sei un padre felice. Io e Maria siamo parenti. La sorella non è cattiva; ella è buona e gentile. Voi siete genitori felici. Gli oggetti scolastici sono utili. La creta dura non è buona. La maestra è gentile. Il padre, lo zio e il cognato sono ricchi e felici. Naloga. Prevedite v italijanščino: Družina je velika. Ded je star. Svakinja je bogata. Vi ste srečni. Oče in mati sta zadovoljna. Crtalniki niso dobri; oni so slabi. Mi smo ubogljivi. Marija ni velika; ona je majhna. Tudi ti si majhen. Dober sin je poslušen. Ana je vljudna. Brat Luka in sestra Marija sta pridna učenca. 12. Sei tu contento? Si, io sono contento e felice. Chi è vecchio? Il nonno e la nonna sono vecchi. Che cosa non è lo zio? Lo zio non è maestro. Sono piccoli i fratelli? Si, essi sono piccoli. Come è la cognata? Ella è buona e gentile. Siete voi grandi? No, noi non siamo grandi; noi siamo piccoli. Perchè sei disubbidiente? Io non sono disubbidiente; disubbidiente è il cugino! Anche Pio è disubbidiente, perchè è cattivo. Come sono i genitori? I genitori sono buoni, pazienti, felici e contenti. Naloga. 1. Odgovorite na sledeča vprašanja: Chi è cattivo? — Come è il cognato? — Chi non è felice? — Che cosa è Marco? — Sono esse gentili? — Perchè Anna non è diligente? — Sei tu povero? — Come è la panca? — Che cosa non è stretto? — È egli paziente e gentile? — Come sono le cugine? — Come non sono le lavagne e gli stiletti? — Chi non è ricco? — Che cosa non siete voi? — Sono anch' essi grandi? — Vaja. 2. Spregajte v sedanjem času: »Sono io ricca?« Tabela V. Il corpo, i corpi = telo, telesa il capo, -i; la testa, -e = glava, -e il tronco, -chi; il busto, -i = trup, trupla I' estremità (membra) = ud, udje il braccio, le braccia = roka, naročje la mano, le mani = roka, -e la gamba, -e; il piede, -i = noga, -e il dito le dita = prst, -i 1* unghia, -e = noht, -i 1* occhio, gli occhi = oko, oči bello (bel), -a = lep, -a, -o belli (bei, begli), -e = lepi, -e brutto, -a = grd, -a brutti, -e = grdi, -e mio, mia = moj, -a miei, mie = moji, -e tuo, tua = tvoj, -a tuoi, tue = tvoji, -e uno, -a = eden, ena due = dve tre = tri quattro = štiri cinque = pet sei = šest sette = sedem otto = osem nove = devet I' orecchio, gli orecchi = uho. ušesa il naso, -i = nos, nosovi la bocca, -cche = usta la lingua, -e = jezik, -i il dente, -i = zob, -je la gola, -e = grlo, -a il viso, -i = obraz, -i il capello, -i = las, -je il collo, -i = vrat, -ovi la spalla, -e = rame, -na il petto, -i = prsa la schiena, -e = hrbet, hrbti il ventre, -i = trebuh, -i suo, sua = njegov, -a suoi, sue = njegovi, njeni nostro, -a = naš, -a nostri, -e = naši, -e vostro, -a = vaš, -e vostri, -e = vaši, -e loro = njihov . . ., njihovi . .. dieci = deset quanto = koliko fa = je; nulla = nič 10 zero, gli zeri = ničla, ničle 11 numero, -i = število, števila più = več meno = manj Sedanji čas glagola »avere« = imeti Io ho = jaz imam tu hai = ti imaš egli ha = on ima ella ha = ona ima Noi abbiamo = mi imamo voi avéte = vi imate essi hanno = oni imajo esse hanno = one imajo Tabela VI. Razlaga. I. Samostalniki, ki se končujejo na naglašen samoglasnik, imajo množino enako ednini, na pr. l'estremità — l'estremità, la città (mesto) — le città. Zapomnite si dobro spol ednine in množine sledečih samostalnikov: Ednina: il braccio — m. sp. la mano — ž. sp. il dito — m. sp. Množina: le braccia — ž. sp. le mani — ž. sp. le dita — ž. sp. II. Pridevnik bello ima več oblik, ki odgovarjajo določnim spolnikom: Zgledi: Il libro è bello. Lo stiletto è bello. La scuola è bella. I libri sono belli. Gli stiletti sono belli. Le scuole sono belle, il libro — bel libro — bei libri 10 stiletto — bello stiletto — begli stiletti l'inchiostro — beli' inchiostro — begl' inchiostri la mano — bella mano — belle mani l'anima — beli' anima — belle anime (duša) l'erba — beli' erba — beli' erbe (trava) III. Svojilni zaimek loro se rabi za vse tri spole v ednini in množini. Loro torej znači: njihov, njihova, njihovo, njihovi, njihove, njihova. Ako svojilni zaimki mio, tuo... stoje pred samostalnikom, ki znači žival ali reč ali pa pred pridevnikom, mora biti pred njim spolnik dotičnega samostalnika. Svojilni zaimek se uporablja vedno s spolnikom, izjemoma pa pri samostalnikih, ki pomenijo bližnje sorodstvo, samo v množini. Na pr.: 11 mio lineale. La vostra matita. Il suo occhio. Le nostre mani. — Mio fratello. Tua zia. — La tua buona cognata. Le vostre madri. IV. Egli (esso) ha pomeni on ima ali ono ima. Ella (essa) ha pomeni ona ima. Essi, esse hanno pomeni oni, ona; one imajo. Odslej naprej bomo uporabljali za spreganje glagola za tretjo osebo samo obliko za moški spol egli in essi. Il nostro corpo. 13. Il nostro corpo ha la testa, il tronco e l'estremità. La testa o il capo ha i capelli e il viso. Il viso ha gli occhi, le orecchie, il naso e la bocca. La bocca ha la lingua e i denti. Noi abbiamo anche il collo. Il collo ha la gola. Il tronco o busto ha il petto, il ventre, la schiena e le spalle. L' estremità o membra sono le braccia e le gambe. Le braccia hanno le mani, le gambe hanno i piedi. Le mani hanno le dita. Anche i piedi hanno le dita. Le dita hanno le unghie. Avere. 14. Io ho una bocca e un naso. Tu hai i capelli neri. Il nonno non hai i capelli neri; egli ha i capelli bianchi. Il busto è grosso; esso ha il ventre. La sorella è contenta; ella ha libri e quaderni nuovi. La bocca non è grande; essa ha la lingua e i denti. Noi abbiamo due occhi. Anche voi avete due occhi e due orecchie. I genitori sono felici, essi hanno buoni figli. I piedi sono estremità, essi hanno dita. Anche le mani sono estremità, anch' esse hanno dita. Maria e Anna sono povere; esse non hanno libri. Vaja. Spregajte v sedanjem času: »Io non ho sorelle«. Naloga. Prevedite v italijanščino: Nos je majhen. Imam dve ušesi. Noge so visoke. Prsti imajo nohte. Grlo je ozko. Marko ima dva nova črtalnika. Vi imate dobre zobe. Mi imamo črne lase. Vi imate dolg jezik. Sestra je poslušna; ona je tudi marljiva. Ti imaš stare knjige in zvezke. Luka in Pij imata stare zvezke. Mati ima dve hčerki; onidve sta dobri. 15. La scuola ha panche nuove. Gli scolari sono diligenti; essi hanno libri, quaderni, penne, matite e lineali. Tu hai libri nuovi e non sei contento. II povero Marco ha libri vecchi ed è contento. Il maestro e la maestra sono contenti, perchè hanno buoni scolari. Il cognato ha due figli, anch' essi sono scolari. Maria ha una sorella negligente. Noi non abbiamo nonni. Voi non avete cugini, perchè non avete zii. Buoni e ubbidienti figli hanno genitori contenti e felici. 16. Hai tu una penna? Si. Non ho io bei denti? Si, tu hai bei denti bianchi. Ha Maria begli occhi? Si, ella ha begli occhi, bella bocca, belle orecchie e bei capelli neri. Ha la scuola due tavolenere? No, la scuola non ha due tavolenere: essa ha una tavolanéra. Tu hai una matita, ha anch' egli una ma- 3 33 tita? No, egli ha uno stiletto. Abbiamo noi tre mani? No, noi abbiamo due mani. Perchè non avete nuovi libri? Noi non abbiamo nuovi libri, perchè siamo poveri. Hanno gli scolari capelli lunghi? No, gli scolari non hanno capelli lunghi; essi hanno capelli corti. Chi la capelli lunghi? Le scolare hanno capelli lunghi. Vaje. 1. Spregajte v sedanjem časn »Ho io grande spalle?« 2. Odgovorite na sledeča vprašanja: Chi ha un lineale? — Avete voi due schiene? — Perchè hai brutti quaderni? — Hanno le nonne buoni denti? — Sei tu felice? perchè? — Che cosa non avete voi? — Come sono le gambe? — Abbiamo noi buon petto e buone spalle? — Avete voi le unghie lunghe? — Chi non ha bei libri? — 17. Mio cugino e mia cugina sono gentili. Tua sorella ha occhi neri. Il padre è contento, perchè suo figlio è buono. Io ho le tue penne. Come sono le sue mani? Le sue mani sono belle. Tuo padre è mio zio. Voi siete miei parenti. I loro capelli non sono bianchi. Il nostro corpo è alto. Hanno le vostre mani unghie lunghe? No, le nostre mani hanno unghie corte. Maria è diligente, sua sorella è negligente. Le mie orecchie non sono dure. Anna e Maria sono tue cugine. Non avete voi il mio libro? No, noi abbiamo i tuoi quaderni. Le vostre sorelle sono nostre cugine e voi siete nostri cugini. Le loro nonne sono vecchie. Pio ha i suoi stiletti. Suo Eadre e vostra madre sono cognati. È Luca il tuo uon cugino? Vaja. Odgovorite na sledeča vprašanja: Chi ha i vostri lineali? — Come sono i tuoi denti? — Sono dure le tue gambe? — Come sono le sue maestre? — È anche tuo fratello uno scolaro? — Chi ha le mie penne? — Che cosa è tuo cognato? (maestro). — Ha la scolara i suoi stiletti? — Perchè non è contento il tuo buon padre? — Sono bianche le vostre belle mani? — I numeri. 18. Uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto, nove, dieci sono numeri. Lo zero non è un numero. — Uno più uno fa due. Due più tre fa cinque. Quattro più quattro fa otto. Sei più tre fa nove. Cinque più cinque fa dieci. Sette più due più una fa dieci. — Uno meno uno fa nulla o zero. Sei meno quattro fa due. Otto meno cinque fa tre. Nove meno tre fa sei. Dieci meno uno fa nove. Dieci meno quattro meno cinque fa uno. Quanto fa due più due? Due più due fa quattro. Quanto fa sette meno sei? Sette meno sei fa uno. Quanto fa sei più quattro meno due? Sei più quattro meno due fa otto. — Cinque più due fa sette, perchè? Cinque più due fa sette, perchè cinque più uno più uno fa sette. Nove meno tre fa sei, perchè? Perchè nove meno uno meno uno meno uno fa sei. Vaja. i. Berite in napišite z besedami: 6, 2, 9, 4, 0, 5, 8, 1, 10, 3, 7. 3+1=4; 2 + 6 = 8; 7 + 3 = 10; 8 — 3 = 5; 9 — 5 = 4; 10 — 10 = 0; 1 + 4 + 4 = 9; 8 — 6 — 2 = 0. 3* 35 2. Odgovorite na sledeča vprašanja: Quanto fa sei meno sei? •— Quanto fa otto meno quattro più uno? — Quanto fa tre più sette? —■-Cinque più quanto fa sei? — Quanto fa tre più quattro meno cinque? — Sette meno quanto fa quattro? — Quanto fa otto più due? perchè? — Quanto fa tre meno tre? perchè? 19. Tre lire più cinque lire sono otto lire. Quanto fa sei piedi più due piedi? — La nostra testa ha due occhi e due orecchie; quanti occhi e quante orecchie hanno tre teste? — La mano ha cinque dita; quante dita hanno due mani? — Il corpo ha quattro estremità o membra; due corpi quante estremità hanno? Vaja. Prevedite v italijanščino in odgovorite na vprašanja: Jaz imam dva brata in tri sestre. Jaz imam štiri svinčnike, ti imaš pet svinčnikov; koliko svinčnikov imamo mi? — Marija ima en črtalnik, Ana ima sedem črtalnikov; kdo jih ima več, Marija ali Ana? — Naše telo ima dve nogi; koliko nog imajo štiri telesa? — Šest manj dva je štiri, zakaj? — Štiri in koliko je devet? Tabela VII. Besede La casa, -e = hiša, -e il muro, -i = zid, -ovi il tetto, -i = streha, -e la porta, -e = vrata la finestra, -e = okno. -a la stanza, -e = soba. -e la cantina, -e = pivnica, -e la parete, -i = stena, -e; zid il soffitto, -i = podstrešje, -a il pavimento, -i = pod, -i la scala, -e = stopnica, -e il fumaiuolo, il camino, -i = dimnik, -i il palazzo, -i — palača, -e la capanna, -e = koliba, -e Pietro = Peter Paolo = Pavel Lucia = Lucija Albina = Zorka la classe, -i = razred, -i 1' armadio, -i = omara, -e la stufa, -e -- peč, -i il villaggio, -i = selo, -a; vas la città, -à = mesto, -a la strada, -e = cesta, -e scolastico = šolski netto = čist molto — mnogo; il pulto (la cattedra) = kateder, -dri la sedia, -e = stol, -i il pallottoliere, -i = računalo, -a 1* attaccapanni, -i = obešalnik, -i la gomma, -e = radirka, -e la via. -e = ulica, -e la piazza, -e = trg. -i la chiesa, -e = cerkev, -kve poco = malo ogni = vsak a, in = na. v Razlaga. I. a) Molto in poco sta nedoločna števnika in zato ostaneta nespremenjena. b) Molto in poco sta pridevnika, kadar se nanašata na samostalnik. molto — poco — buono = zelo — malo dober, -o molto — poco — buona = zelo — malo dobra molto — poco buoni, -e = zelo — malo dobri, -e, -a; molto — poco — inchiostro = mnogo — malo — črnila molta — poca — creta = mnogo—malo krede molti — pochi — scolari - mnogo — malo—učencev ali učenk molte — poche — mani = mnogo — malo — rok ali mnoge roke. II. Ogni je nedoločni zaimek in ostane neizpre-menjen. ogni scolaro ogni matita ogni lineale vsak učenec vsak svinčnik vsako ravnilo III. Krstna imena nimajo spolnika. La casa. La casa ha quattro muri e un tetto. Poche case hanno tre, cinque o più muri. 1 muri hanno porte e finestre. La casa ha una cucina, una cantina, una o più stanze. La stanza ha il pavimento, le pareti e il soffitto. Case assai piccole sono capanne. Le capanne non hanno stanze. La casa ha anche le scale ed un fumaiuolo. Belle e grandi case sono palazzi. I palazzi hanno molte stanze, grandi porte e grandi finestre. Prevedite v italijanščino: Naša hiša. Naša hiša ni velika. Ima tri sobe, eno kuhinjo in eno malo klet. Ena soba ima dve okni, druga soba ima tri okna, tretja ima eno okno. Mala soba je moja. Kuhinja ni velika, ona ima eno okno. Naša hiša nima stopnic. Streha ima dimnik. 21. La scuola. Anche la scuola è una casa. Essa ha porte, finestre, scale, una, due o più stanze. Le stanze scolastiche sono grandi. La nostra scuola ha due stanze scolastiche; due classi. Ogni stanza ha una porta e quattro finestre. In ogni classe abbiamo le panche, la tavolanera, l'armadio, la stufa, il pulto, una o due sedie, il pallottoliere e 1' attaccapanni. L' armadio è alto, la stufa è nera, 1' attaccapanni è lungo. Odgovorite na ta vprašanja: Come è la vostra scuola? — Quante stanze scolastiche ha? — Come sono le pareti e il soffitto? — Le finestre sono piccole o grandi? — Ha la vostra scuola un fumaiuolo? — Quanti maestri avete voi? — Come sono le panche scolastiche? — Il pallottoliere è nuovo o vecchio? — Sono gli scolari diligenti? 22. Il villaggio e la città. Il villaggio è piccolo. Esso ha poche case. Le case sono basse ed hanno piccole finestre. Le strade sono strette. Le famiglie sono povere. Il villaggio ha una scuola e una chiesa. La città è grande. Essa ha belle case e bei palazzi. Le vie sono lunghe, le piazze sono largne. La città ha grandi scuole e belle chiese. Le scuole hanno molti scolari. In città sono famiglie ricche e famiglie povere. Vaja. Prevedite in odgovorite na vprašanja: Ali ste vi v mestu ali v vasi? — Ali je vaše mesto lepo? (Ali je vaša vas lepa?) — Kakšne so hiše (ulice, trgi)? — Ali imate eno ali več šol? — Ali so družine bogate? — Kakšna je cerkev? 23. Pietro e Paolo. a. Pietro e Paolo sono due scolari diligenti. Essi hanno i loro libri e i loro quaderni netti. Il maestro è contento e i genitori sono felici, perchè hanno buoni figli. Pietro ha un fratello e una sorella; anch' essi sono buoni e diligenti. Paolo non ha fratelli; egli ha una cugina negligente e disubbidiente. Pietro ha uno zio maestro e Paolo ha un cognato ricco. Pietro e Paolo a scuola. Maestro: Avete voi i vostri libri e i vostri quaderni? Pietro: Si, signor maestro, abbiamo. Maestro: Hai tu, Paolo, la gomma? P a o 1 o : No, signor maestro, Pietro ha la gomma. Maestro: Avete il collo netto? Pietro: Si, noi abbiamo il viso, il collo e le mani nette. Maestro: Dove sono i tuoi genitori, Paolo? Paolo: Mio padre è in città e mia madre è a casa. Maestro: Quante membra o estremità abbiamo noi? Pietro: Noi abbiamo quattro estremità: due mani e due piedi. Maestro: Quanto fa sette più due e perchè? Paolo: Sette più due fa nove, perchè sette più uno fa otto più uno fa nove. 24. Albina e Lucia. Albina: Hai tu mia gomma? Lucia: No, mio fratello ha la tua gomma. Albina: Hai tu molto inchiostro? Lucia: No, io ho poco inchiostro e molte penne. Albina: Tu hai molti capelli, essi sono molto belli! Lucia: Si, Albina, anche tu hai molti e bei capelli. Albina: Voi avete in città molti cugini! Lucia : Si, essi sono molto gentili. Albina : Come è tuo padre? Lucia : Mio padre è molto buono. Egli è contento, perchè i suoi figli sono ubbidienti. Albina: È ogni tavolanera grande? Lucia: No, abbiamo anche piccole tavolenere. Albina: È lungo ogni attaccapanni? Lucia: No, noi abbiamo attaccapanni lunghi e attaccapanni corti. Naučite se na pamet sledečo pesmico: Prima della scuola. Alla scuola, amici, a gara! L'ora è già, non tardiam più: Lieti a scuola, ove s'impara Fuggir 1' ozio e amar virtù. Dell' incerto fanciuletto Guida, o Dio, la prima età; Chi fu buono da bambino, Uomo ancor buono sarà. Tabela Vili. Sedanji čas glagola »parlare« = govoriti Io parlo = jaz govorim tu parli == ti govoriš egli parla = on govori noi parliamo = mi govorimo voi parlate — vi govorite essi parlano — oni govore Besede italiano, -a = italijanski, sloveno = slovenski croato = hrvatski tedesco = nemški francése = francoski inglese = angleški spagnòlo = španski 1' uomo = človek gli uòmini = ljudje la donna, -e = žena, -e il bambino, -i = dete (moško) la bambina, -e — dete (žen.) il fanciullo, -i deček, -čki il ragazzo, -i = dečko, -čki la fanciulla, -e = deklica, -e la ragazza, -e = dekle, -ta il gióvane, -i = mladenič, -i la giovane, -i = mladenka, -e il vecchio, -i = starec, -ci la vecchia, -e = starka, -e ùtile = koristen domèstico = domači Kravo — vrl, priden, hraber alcuno = nek, neki tutto = ves soltanto = samo; volentieri = rad bene = dobro male - slabo Antonio = Anton Giovanni = Ivan Iavore = delati lodare = hvaliti amare = ljubiti imparare = učiti se, naučiti studiare = učiti, proučevati insegnare = poučevati cantare = peti disegnare = risati camminare = hoditi, iti tirare = vleči portare = nositi saltare = skakati il bue, i buoi = vol, -i il cavallo, -i = konj, -i il mulo, -i = mezeg, -i 1' àsino, -i = osel, -i il maiale, -i = prašič, -i la pecora, -e — ovca, -e la capra, -e = koza. -e il cane, -i = pes, psi il gatto, -i = mačka, -ke 1' animale, -i = žival, -i la béstia, e- = živina, -e il quadrùpede, -i = četvero-nožec la stalla, -e = staja, -e; hlev la zampa, -e = šapa, -e dove = kje, kam, kod ma = toda perciò = zato, zaradi tega Tabela IX. Razlaga. I. Italijanski jezik ima pravilne in nepravilne glagole. Pri glagolu razlikujemo tri spregatve. Glagoli prve spregatve se končujejo na -are, druge spregatve na -ere in tretje na -ire. — Vsi pravilni glagoli prve spregatve se spregajo kakor »parlare«. II. Množina od 1' uomo = gli uomini množina od il bue = i buoi množina od domestico = domestici (namesto domestichi). III. Ako stoji pridevnik sam in ima spolnik poleg sebe, se smatra za samostalnik: na pr. il pigro = lenuh; i buoni = dobri (ljudje). Parlare. Io parlo l'italiano. Tu non parli il tedesco. Egli parla il croato. Lucia non parla il croato; ella parla lo sloveno. Noi parliamo poco l'italiano. Voi parlate bene il croato. Mio zio e mia zia parlano l'inglese. I nostri maestri parlano il croato, l'italiano e il tedesco. Alcune maestre parlano anche il francese. I miei fratelli parlano il croato, essi non parlano l'italiano. Pietro non parla soltanto l'italiano, egli parla anche il tedesco. Le mie cugine parlano male il francese, esse parlano bene l'italiano e lo sloveno. Vaja. Spregajte v sedanjem času: »Io non parlo lo spagnolo«. 26. Lo scolaro Pietro è un ragazzo ubbidiente. Egli ha una sorella, ella è una buona ragazza. Anche Pietro e Maria hanno una piccola sorella, ella è una bambina. I bambini non parlano o parlano molto poco. La zia ha un figlio, egli è un fanciullo. I fanciulli parlano molto. Mia cugina è una bella giovane, ella è grande. Sua madre è una donna gentile e suo padre un uomo molto buono. Il nonno e la nonna sono i nostri buoni vecchi. Prevedite v italijanščino: Učenci so dečki, učenke so deklice. Zorka ima majhnega brata, on je dete. Dete ne govori. Mala Anka je deklica. Deklice so dobre. Moj bratranec je velik, on je mladenič. Mladeniči in dekleta so vljudni. Naši očetje so marljivi ljudje. Vaše matere so potrpežljive žene. Starec in starka imata sive (bele) lase. L'uomo parla. Io studio la lingua italiana. Tu studi poco la lingua tedesca. Il maestro insegna e 10 scolaro impara. La sorella è in cucina, ella lavora. Noi cantiamo e voi disegnate. I nostri bambini sono piccoli; essi non parlano. I maestri lodano gli scolari diligenti. I ragazzi imparano volentieri la lingua italiana. Noi abbiamo un fratello diligente, egli studia bene la lingua francese. Alcune ragazze studiano e lavorano volentieri. Soltanto i pigri non imparano nulla. Vaja. t. Prepišite iz tega berila »glagole«. 2. Povejte v množini: Io parlo e canto. La maestra loda la scolara. La zia lavora in cucina. Tu ami tua madre. La sorella è pigra, ella non lavora. Un ragazzo è disubbidiente, egli è anche cattivo. 11 tuo dito è sottile. Mia cugina parla bene lo sloveno. Io studio volentieri la lingua italiana. Soltanto tu sei pigro. Egli disegna bene. La nonna ha un nipote, egli è un buon fanciullo. 28. Parli tu l'italiano? Io parlo poco l'italiano, io parlo Io sloveno. Dove impara il ragazzo molto? 11 ragazzo impara molto a scuola. Chi è a scuola? A scuola è il signor maestro e gli scolari. Perchè il bambino non parla? Egli non parla, perchè è molto piccolo. Amate voi i vostri genitori? Si. noi amiamo i nostri genitori: essi sono molto buoni. Che cosa studiano le vostre cugine? Le nostre cugine studiano la lingua francese. Come è Paolo? Paolo è un giovane pigro, egli non studia nulla e lavora poco. Come insegnano le vostre maestre? Le nostre maestre insegnano bene; esse sono molto biave. Parlano gii uomini soltanto una lingua? No, gli uomini parlano più lingue; soltanto alcuni uomini parlano una lingua. Vaje. 1. Spregajte v sedanjem času: »Studio io volentieri?« 2. Odgovorite na sledeča vprašanja: Lodate voi i buoni? — Non parlo io bene? — Che cosa disegna Pietro? — Cantano volentieri i fanciulli? — Dove sono le donne? (v hiši, delajo v kuhinji) — Ami tu tua madre? — Chi non studia volentieri? — Che cosa impara la gkrvane a casa? (delati) — Parlate voi il tedesco? — Quanto fa tre più cinque? — È a casa la vecchia? — Studiate voi volentieri i vocaboli italiani? — 3. Spregajte v sedanjem času: »Non disegno io bene?« 29. Gli uomini camminano. Il nostro bambino non cammina. I fanciulli saltano. Hai tu libri italiani? Si, io ho alcuni libri italiani. Giovanni impara parlare l'italiano. Mia cugina ha otto libri tedeschi. Cammini tu volentieri? Si, io cammino molto volentieri. Noi studiamo le parole italiane. È utile imparare tutto! È bene lavorare ed essere diligenti. Le vostre penne sono tutte vecchie. Non avere le mani e il viso netto è molto brutto. Pio è pigro, perciò non impara nulla. Come camminate? Noi camminiamo bene, ma voi camminate male. Tutti lodano i diligenti. Non tutti gli oggetti scolastici sono nuovi. Pietro, dove sei? Io sono in cucina, lavoro. Anche tu salti, Antonio? Saltano tutti, salto anch' io. Amare i genitori ed essere ubbidienti è molto bello. Prevedite v italijanščino in odgovorite na vprašanja: Jaz hodim, ti skačeš. Ali imaš vse svoje zvezke? — Ali je čist tvoj vrat? — Nekateri ljudje malo delajo. Lepo je delati, grdo je biti len. Kje je tvoja sestra Ivka? —• Zakaj se ne učite dobro besed? — Vi mnogo skačete! Jaz imam dve slovenski knjigi. Moj oče rad hodi. Ivka je dekle, Zorka je deklica. Dobre (učence) vsi hvalijo. Naloga. Napišite nekoliko stavkov z besedami. gli occhi, saltare, bravo, le fanciulle, quattro, Antonia, amare, tutto, male, dove? Gli animali domestici. 30. Il bue, il cavallo, il mulo, l'asino, il maiale, la pecora, la capra, il cane, il gatto sono animali domestici. Essi sono quadrupedi, perchè hanno quattro piedi. I quadrupedi domestici sono utili. Il bue e il cavallo tirano. Il mulo e 1' asino portano. Anche il cavallo porta; esso porta l'uomo. Molto utili sono la pecora e la capra. Il cane e il gatto sono a casa. Alcune bestie sono in stalla. 31. Il bue è grande. Avete voi buoi? No, noi non abbiamo buoi, noi abbiamo due cavalli. Un cavallo è nero, uno è bianco. I nostri cavalli portano la testa alta. Il maiale è un quadrupede. Dov' è il vostro maiale? Esso è in stalla. L'asino è pigro; esso non porta volentieri. Mio cognato ha un mulo. I muli e gli asini imparano anch' essi tirare. La pecora è buona. Lo zio Marco< ha molte pecore. Chi ha capre? Noi abbiamo una bella capra bianca. Le capre saltano. Il cane è ubbidiente; esso ama 1' uomo. I cani camminano e saltano. Il gatto ha quattro zampe. Esso è piccolo, ma salta molto bene. Naloga. Napravite iz sledečih prostih stavkov zložene stavke: Il bue è grande — il bue è grosso. Il cavallo tira — il cavallo porta. Mio padre ha un gatto — mio padre ha un cane. Il mulo ha quattro gambe — l'asino ha quattro gambe; — sono quadrupedi. Il cavallo è in stalla — il bue è in stalla — il maiale è in stalla. La pecora cammina — la pecora non salta. Lo zio ha un cane — lo zio ha una capra — 10 zio ha dieci pecore. Prevedite v italijanščino: Mi imamo samo enega vola. Stric ima dva vola. Jaz imam eno kozo in tri ovce. Naše ovce niso velike. Prašič je domača žival. Konj rad vleče in nosi. Tudi osel se nauči vleči. Ovce so zelo koristne. Psi tečejo, mačke skačejo. Kakšen je vaš osel? Naš osel je len. Kje je vaša mezgica (mula)? Naša mezgica je v hlevu. Živali ne govore. 32. Il bue ha il corpo grosso e le gambe sottili. Il cavallo ha il collo lungo. Alcuni cavalli sono bianchi. Mio nonno ha un vecchio cavallo nero. L' asino ha grandi orecchie. Come è il loro asino? 11 loro asino è giovane. Gli asini imparano poco. Il maiale ha corpo grosso, testa piccola, collo curto e grosso, zampe piccole e sottili. Porta molto il mulo? Si, il mulo porta molto, perchè ha la schiena dura. La pecora è nera o bianca. La capra ha la gambe sottili, perciò salta bene. Il gatto ha buoni occhi. II cane ha buon naso; la sua lingua è lunga. Il cane e il gatto hanno piccole dita. Tutti i quadrupedi domestici sono più o meno utili. Odgovorite na sledeča vprašanja: Quanti animali domestici avete voi? — Sono tutti gli animali domestici quadrupedi? — Ha il gatto grandi orecchie? — Come è il collo del bue? — Pietro ha un cane, Antonio ha due cani e Giovanni ha quattro cani; quanti cani hanno tutti tre? — Dove sono le vostre pecore? — È giovanne il suo cavallo? — È esso bianco o nero? — Non porta anche l'asino l'uomo? — 33. Giovanni e suo padre. Giovanni: Noi studiamo a scuola gli animali domestici. Il signor maestro insegna: » Alcuni animali domestici hanno quattro zampe, essi sono perciò quadrupedi. L'uomo ha due gambe, egli non è un quadrupede.« — Perchè abbiamo noi soltanto due gambe? Il padre: Figlio mio, noi non abbiamo soltanto due gambe, ma abbiamo anche due braccia. Le due braccia e le due gambe sono le nostre quattro estremità. Gli uomini perciò hanno quattro estremità, come hanno quattro estremità gli animali domestici. Giovanni: A scuola studiamo anche la lingua italiana. — Perchè alcuni scolari imparano poco italiano? Il padre: Essi, ragazzo mio, o non hanno buona testa o sono negligenti e pigri. Chi studia bene, impara. Naučite se na pamet to pesmico: Dopo la scuola. La scuola è finita! Contenti, contenti I cari parenti — corriamo a incontrar. Cantiamo, incontrandoli, le nostre canzoni; Più lieti, più buoni ci possan trovar. Con gioia s'alterni riposo e fatica: Iddio benedica — riposo e lavor. Lasciamoci: »Addio compagni«! a domani Accennin le mani — i voti del cor. Tabela X. la proposizione, -i = stavek, -i 1* esercizio, -i = vaja, -e seguente = sledeči, naslednji il cibo = jed il nutrimento = hrana il pane = kruh la carne = meso I* arròsto = pečenka F allesso = kuhano meso la minéstra = juha la zuppa = juha la polenta = polenta i legùmi = sočivje gli erbaggi = zelenjava le frutta = sadje 1' uovo, le uova = jajce, -a il burro = maslo il formaggio = sir crudo = sirov, presen cotto = kuhan caldo = topel freddo = mrzel grazie = hvala! 4 la lezione = naloga, predavanje il compito = naloga il tema = naloga indicare = kazati, značiti mancare = manjkati preparare = pripravljati mangiare = jesti pregare = moliti desiderare = želeti ripètere = ponavljati Io ripéto = jaz ponavljam tu ripeti = ti ponavljaš egli ripete = on ponavlja noi ripetiamo = mi ponavljamo^ voi ripetete = vi ponavljate essi ripètono = oni ponavljajo lèggere = citati scrivere = pisati córrere = teči, leteti chiedere = vprašati domandare = prositi f 49 interrogare = vprašati esaminare = Spraševati rispóndere = odgovoriti, odgovarjati ascoltare = poslušati guardare = gledati vedére = videti bévere (bere) = piti la bevanda = pitje 1' acqua - voda il vino — vino la birra ■= pivo 1* acquavite = žganje il latte = mleko il caffè = kava il pranzo = obed la cena = večerja altro = drugi nessuno = nihče attento = pazljiv la sillaba = slog la lèttera = črka, pismo la voce = glas 34. La proposizione. Antonio lavora. Noi cantiamo. Il padre cammina. Il gatto salta. I buoi sono quadrupedi. La panca non è corta. Studiano i giovani? sono proposizioni. — La proposizione »i buoi sono quadrupedi« ha quattro parole. Quante parole ha la proposizione »il padre cammina«? Esercizio. Indicate quante parole hanno le seguenti proposizioni: Maria impara. Essa è molto diligente. Il padre e la madre sono i nostri genitori. Noi non siamo in città. Dove sono i vostri buoni zii? Voi amate i bambini e le bambine. Il gatto ha buon occhio e buone orecchie. 35. I cibi. L' uomo cammina, lavora e mangia. Egli mangia i cibi. Cibi sono il pane, la carne, la minestra (brodo, zuppa), la polenta, i legumi, gli erbaggi e le frutta. Buon nutrimento sono le uova, il formaggio e il burro. Il pane è bianco e tenero. Abbiamo anche pane nero. Dove manca il pane, gli uomini mangiano la polenta. Il bue, il maiale e la pecora hanno buona carne. Le bestie mangiano la carne cruda, noi mangiamo la carne cotta o l'allesso. Molto buono è l'arrosto. Alcuni ragazzi non mangiano volentieri la minestra. Essi mangiano uova, burro e formaggio. L'uovo è bianco, il formaggio e il burro sono teneri. — Le donne preparano i cibi in cucina. Vaja. Spregajte v sedanjem času glagol »mancare«. 36. — Che cosa mangiate voi a casa? — Noi mangiamo minestra, allesso, legumi e pane bianco. — Voi mangiate bene! — Si, ma non tutti mangiano bene come noi. Alcune povere famiglie mangiano pane nero, polenta ed erbaggi. — Mangi tu volentieri le frutta? -— Io sono un ragazzo e i ragazzi mangiano molto volentieri le frutta. — Come è buono 1' arrosto? — L'arrosto è buono caldo e freddo. — Che cosa sono il burro e il formaggio? — Il burro e il formaggio sono. cibi freddi. — Desideri tu mangiare uova? — No, grazie! Vaja. Odgovorite na sledeča vprašanja: È buon nutrimento la carne cotta? — E il brodo? — Desiderate mangiare cibi caldi o cibi freddi? •— Come è la polenta? — Desiderate avere uova dure 4* 51 o uova tenere? — Mangia carne il bue? — Chi mangia la carne cruda? — Preparano anche gli uomini i cibi? — 37. Ripetere. Io ripeto la lezione. Tu ripeti »i cibi«. Egli ripete le parole. Maria è negligente, ella non ripete nulla. Noi ripetiamo soltanto »gli animali domestici«. Voi ripetete tutto. Alcuni ragazzi sono pigri, essi non ripetono le proposizioni. 38. Leggere e scrivere. A scuola impariamo leggere e scrivere. Io leggo e scrivo bene. Tu leggi molto, ma scrivi poco. Egli legge male, ella scrivo molto bene. Noi leggiamo e scriviamo. Voi leggete molti libri, ma scrivete poco. Il nonno e la nonna sono vecchi, essi leggono poco e non scrivono nulla. Lo scolaro scrive il compito. I.e_ scolare ripetono gli esercizi. Leggete voi volentieri bei libri? I negligenti e i pigri non leggono volentieri. Maria e Anna scrivono le proposizioni ed indicano quante parole hanno. Scrivono i bambini? No, essi non scrivono, perchè sono piccoli. La mia matita scrive bene, la tua penna scrive male. Noi siamo ragazzi e scolari; a scuola leggiamo e scriviamo, a casa mangiamo, studiamo e giuochiamo. Vaja. Prereditev v italijanščino: Moje črnilo piše dobro. Usta govore, a roka piše. Mi ponavljamo nalogo. Zakaj ne pišete? Mi ne pi- šemo, ker nimamo peresa. Kje so vaši svinčniki? Naši svinčniki so trdi, ne pišejo dobro. Sestra v šoli čita in doma vse ponavlja. Ali pišeš nemško? Ne, jaz ne pišem nemško; čitam, pišem in govorim slovensko in italijansko. 39. 11 cavallo corre. Anche il mulo e 1' asino corrono, ma non come il cavallo. Noi prepariamo i nostri quaderni e le nostre penne. Antonio chiede una matita. Che cosa domandi tu? Domando, quanto fa nove meno cinque? Io non rispondo. La maestra interroga una ragazza, ma ella non risponde. Due ragazzi chiedono alcune penne. Io vedo correre un cane. Non vedete voi il gatto in cucina? Come esamina il vostro maestro? Perchè Pietro risponde male? Voi siete poco attenti a scuola. Un uomo domanda, dove sono belle vie? Noi rispondiamo, belle vie e larghe piazze sono in città. Vedi tu i miei denti? No, non vedo, perchè sono in bocca. Chi manca? Nessuno. Tu non ascolti molto? Si, io parlo poco e ascolto molto. Voi guardate le finestre. Albina guarda le belle frutta. Noi guardiamo e vediamo saltare una capra e correre un maiale. — Pietro ha un occhio, Paolo ha due occhi; chi vede più? Vaja. 1. Iz prečitanega berila prepišite vse glagole. 2. Povejte v ednini: I maestri interrogano, gli scolari rispondono. Voi rispondete male, perchè studiate poco. Noi chiediamo cibi caldi. I bambini non desiderano la zuppa, essi desiderano latte. I maestri esaminano bene gli scolari. In cucina vediamo i gatti. Le pareti sono dure, esse hano porte e finestre. Voi siete attenti e ascoltate. Noi abbiamo due orecchie e una bocca, perchiò ascoltiamo molto e parliamo poco! 40. Le bevande. Gli uomini mangiano e bevono. Bevono le bevande. Sono bevande l'acqua, il vino, la birra, 1' acquavite, il latte, il caffè ed altre. L' acqua è fredda. Il vino è nero. Abbiamo' anche vini bianchi. I giovani e i vecchi bévono acqua e vino. Buona bevanda è anche la birra, essa è fredda. I fanciulli bevono acqua, latte e caffè. Il latte è bianco, il caffè è nero. Alcune donne bevono volentieri il caffè caldo, altre freddo. I ragazzi non bevono acquavite. Le bestie bevono soltanto 1' acqua. — Gli uomini preparano alcune bevande in cantina. Vaja. Prevedite v italijanščino: Mati nosi vodo. Oče in ded pijeta vino. Moj svak rad pije pivo. Stari Marko pije žganje. Želite črno ali belo kavo? Prinesite belo kavo! Brat in sestra jesta in pijeta v kuhinji. Vino je v kleti. Ljudje gredo domov, večerja je. Mi pijemo mrzlo mleko. Neki siromašen mladenič prosi kruha in vode. Naš stric je bogat, ima mnogo vina in žganja. V mestu pijejo ljudje radi pivo. V kleti vidimo tudi sadje. Obed je v kuhinji. 41. Sillabe e lettere. »Giovanni scrive« è una proposizione. Essa ha due parole. La parola »Giovanni« ha tre sillabe: Gio-van-ni. La parola »scrive« ha due sillabe: scrive. Ogni sillaba ha una o più lettere. La sillaba »Gio« ha tre lettere: G, i, o; la sillaba »van« ha anche tre lettere: v, a, n; la sillaba »ni« ha due lettere: n, i. La sillaba »seri« ha quattro lettere: s, c, r, i e le sillaba »ve« ha due lettere: v, e. Esercizio. Indicate quante parole, quante sillabe e quante lettere hanno le seguenti proposizioni: Il cavallo corre. Noi non beviamo acquavite. Maria è volentieri a scuola. Ascoltiamo! Che cosa desiderano i tuoi fratelli? Tabela XI. di 1. di = 2. sklon: di chi? = koga?; di che cosa? = česa? — di nessuno = nikogar — di mio fratello = mojega brata — di uno scolaro = nekega učenca — di due ragazze = dveh deklic — niente di novo = nič novega — nulla di buono = nič dobrega — di Maria = Marijino — di Lubiana = ljubljanskega. 2. di + določni spolnik = 2. sklon: di + il = del; di + la = della itd. (di il padre) del padre = očeta (di la) della donna = žene (di 1') dell' unghia = nohta (di 1') dell' estremità = uda (di lo) dello scolaro = učenca (di 1') dell' animale = živali (di 1') dell' inchiostro = črnila 3. di = od: di legno = od črnila — di febre = od kuge. (di i padri) dei padri = očetov (di le) delle donne = žen (di le) delle unghie = nohtov (di 1') dell' estremità = udov (di gli) degli scolari = učencev (di gli) degli animali = živali (di gì') degl' inchiostri = črnil od lesa — d'inchiostro = od mrzlice — di peste = 4. di = iz, s: di casa == s hiše — di sella = iz sedla. 5. di == da: di avere = da imam, da imaš, da ima; da imamo, da imate, da imajo — di camminare = da hodim, da hodiš itd. — di sì = da da; di no = da ne. 6. di = brez označbe: la città di Trieste = mesto Trst — di giorno = dnevni — di notte = nočni — di buon' ora = zgodaj. dormire = spati io dormo = jaz spim tu dormi — ti spiš egli dorme = ón spi noi dormiamo = mi spimo voi dormite = vi spite essi dormono = oni spijo soffrire = trpeti partire = odpotovati sentire = slišati il cuore = srce la mente = um il pensiero = misel la memoria = spomin 1' amico = prijatelj^ il nemico = sovražnik la càmera — soba sporco, sudicio = umazan pensare = misliti la poesia = pesem Tabela XII. Razlaga. Italijanski jezik ne pozna prave sklanjatve kakor slovenski, zato ostanejo samostalniki, pridevniki in števniki neizpremenjeni in obdržijo v vseh sklonih obliko prvega sklona; spreminjajo se samo predlogi pred njimi. Drugi sklon se tvori s predlogom di, na pr. di Maria = Marije, di mio padre = mojega očeta itd. Predlog di se spaja z določnim spolnikom v eno besedo, na pr. di il padre = del padre (očeta), di la madre = della madre (matere). 42. I libri di mio fratello sono vecchi. Come sono i quaderni di tua sorella? I quaderni di mia sorella sono tutti nuovi. Le mani di due ragazzi non sono nette. Le penne di tre scolare scrivono male. Le figlie di suo zio sono belle giovani. Che cosa avete di buono? Noi non abbiamo nulla di buono. Ascoltate voi le parole di tutti? Noi non ascoltiamo le parole di ogni uomo; ascoltiamo soltanto le parole di alcuni uomini. Un uomo vede in istrada un fanciullo e domanda: Di chi sei figlio? Il fanciullo risponde: »Io sono figlio di Antonio e di Maria.« — Come sono le vie di Lubiana? »Molte vie di Lubiana sono strette, poche sono larghe.« — Di chi sono le strade? »Le strade sono di tutti e di nessuno.« 43. La stanza del padre e della madre è grande. Come è la casa dello zio? La casa dello zio e della zia è piccola. Noi ascoltiamo le parole dei vecchi. Sono vecchi i genitori di Pietro? No, i genitori di Pietro non sono vecchi. Le gambe del maiale e della pecora sono sottili. I capelli delle donne sono lunghi. Un povero ragazzo chiede del pane. Le Forte dell' armadio sono grandi, perchè è grande armadio. Perchè parlate male degli altri? Le penne di alcuni scolari non sono nuove. Le dita del gatto sono piccole. Due ragazzi portano dell' inchiostro. Le finestre della scuola del nostro villaggio sono grandi. I genitori degli scolari diligenti sono contenti. 44. Dormire. Io dormo bene. Tu dormi poco. La madre è in camera, ella dorme. Il bambino dorme molto. Noi dormiamo di notte. Voi dormite volentieri. Le nostre cugine non dormono più, esse lavorano. Gli uomini lavorano di giorno e dormono di notte. Vaja. Spregajte v sedanjem času: »Dormo io male?« 45. Che cosa è di legno? Sono di legno le panche, la tavolanera e i lineali. Di che cosa è l'armadio? L'armadio è anche di legno. Paolo beve latte di pecora. La nonna di Albina soffre di febbre. Un fanciullo ha le mani sporche d'inchiostro. Il padre parte di casa da buon' ora. Perchè non parti anche tu? Io non parto, perchè soffro di febbre. La città di Trieste è grande. Desidero avere delle frutta. Sono contento di vedere il mio buon amico. Soffrite voi mal di denti? No, noi abbiamo male di ventre. È buona la carne del cavallo? Alcuni rispondono di sì, altri di no. I piccolo nono sono buoni di camminare molto. Prego di ascoltare le mie parole. Prevedite v italijanščino: Nekatere živali so naši sovražniki. Naloge dveh učencev niso čiste. Lasje deda Marka so sivi (beli). Ali želiš sadja? Ne, hvala. Vrata palače so velika. Dete tete Ane je zelo mlado. Kaj pravi Pavel? Pravi, da ima mnogo vina. Okna kolibe so majhna. Želim videti tvoj zvezek. Moja sestra zelo trpi od mrzlice (2. skl.). Naš pes ima majhno leseno hišico (od lesa). Mi se učimo vsega po malem (un po' di tutto). 46. Il cuore e la mente. Noi abbiamo il cuore e la mente. Il cuore sente, la mente pensa e la bocca parla. Alcuni uomini cattivi hanno un cuore durro. Molte donne sono tenere di cuore. Non sentite voi la voce del cuore? Essa insegna di amare tutti gli uomini. — Chi bene ensa, bene lavora. Non tutti gli uomini hanno uoni pensieri. Le menti giovani imparano molto. Non tutti i ragazzi hanno buona memoria. Noi impariamo a (na) memoria le poesie. Tabela XIII. Besede. le persóna = oseba la cosa = stvar il nome = ime il sostantivo = samostalnik 1* articolo = spolnik determinativo = določen indeterminativo = nedoločen copiare = prepisati sottolineare = podčrtati la linea, -ee = črta, -e Pretekli čas stato == bil 10 sono stato, -a = jaz sem bil, -a tu sei stato, -a = ti si bil, -la egli (esso) è stato = on (ono) je bil, -Io ella (essa) è stata = ona je bila noi siamo stati, -e = mi smo bili, -le voi siete stati, -e = vi ste bili, -le essi sono stati = oni (ona) so bili, -la esse sono state = one so bile 1' attestato — izpričevalo, dokaz la carta = papir 11 cielo = nebo il sole = sonce la luna = mesec la stella = zvezda ožnega glagola. avuto = imel 10 ho avuto = Jaz sem imel, -la tu hai avuto = ti si imel, -la egli (esso) ha avuto = on (ono) je imel, -lo essa ha avuto = ona je imela noi abbiamo avuto = mi smo imeli, -le voi avete avuto = vi ste imeli, -le essi hanno avuto = oni (ona) so imeli, -la esse hanno avuto = one so imele 11 giorno = dan la notte = noč la nube (nùvola) = oblak la terra = zemlja il mare = morje la corrispondénca = dopisnica il saluto = pozdrav azzurro = moder numeróso = številen chiaro = svetel caro, -a = dragi, -a buio, oscuro =» temen annuvolato = oblačen sereno = veder, jasen tranquillo, quieto = miren —il quale = kateri I ^Kp» CnCr la quale = katera | v-H", ieri = včeraj oggi = danes I* altro ieri = predvčerajšnjim mai = nikoli sempre = vedno adesso = sedaj splendere = svetiti illuminare, rischiarare = osvetljevati riscaldare = razgreti luccicare = svetlikati se coprire = pokriti ritornare = vrniti se i quali = kateri / le quali = katere quando = kdaj domani = jutri dopodomani = pojutrišnjim sotto = pod sopra = nad Tabela XIV. i volàtili = perutnina 1* uccello = ptica la gallina = kokoš il gallo = petelin il pulcino = pišče I' oca = gos V anitra = raca il tacchino = puran il colómbo = golob il pavóne = pav il canarino = kanarček li piume = perje il becco = kljun la coda = rep l'ala — le ali = perot, -i volare = leteti allevare = gojiti pigolare = čivkati selvàtico = divji ùndici = enajst dódici = dvanajst trédici = trinajst quattórdici = štirinajst quindici = petnajst sédici = šestnajst diciassètte = sedemnajst diciótto = osemnajst diciannòve = devetnajst venti = dvajset la metà = polovica volta (X)^ = krat è contenuto = vsebina il posto = mesto (kraj) necessàrio = potreben i cartóni = lepenke la pàgina = stran cercare = iskati voltare = obrniti Razlaga. I. Y italijanskem jeziku se dovršni glagoli ne razlikujejo od nedovršnih; tako pomeni saltare skočiti in skakali, rispóndere pomeni odgovoriti in odgovarjati, coprire pokriti in pokrivati. Pretekli deležnik se ne spreminja (razen stato); ako pa stoji za samostalnikom, se z njim sklada v spolu in številu. Na pr. la corrispondenza avuta, i libri avuti, le uova avute, toda ella ha (esse hanno) avuto la corrispondenza, i biri, le uova. II. Zaimki che, il quale, la quale imajo v: 2. sklonu ednine: di cui, del quale, della quale = katerega, katere; 2. sklon množine: di cui, dei quali, delle quali = katerih. Zaimek che ostane neizpremenjen v 1. sklonu ednine in množine. 47. Nomi ed articoli. I nomi indicano persone, bestie o cose. Antonio, Maria, padre, scolaro, sono nomi di persone. Cavallo, pecora, animale, sono nomi di bestie. Libro, formaggio, denti, sono nomi di cose. Trieste è nome di città. % I nomi hanno gli articoli. Il, lo (1'), la (1*); i, gli (gì'), le (1"), sono articoli determinativi. Un, uno, una (un'), sono articoli indeterminativi. Esercizio. Copiate i nomi e gli articoli delle seguenti proposizioni e sqttolineate gli articoli determinativi con una (= z eno) linea e gli articoli indeterminativi con due linee. Pietro e Maria sono' a casa. La pecora è un animale molto utile. Essi ascoltano volentieri i vecchi. L' uomo lavora. La sorella di Giovanni è una ragazza ubbidiente. Gli scolari scrivono, le scolare disegnano. I cani hanno quattro zfempe. Il cuore degli uomini sente. Chi non loda uno scolaro diligente? Noi non ascoltiamo le cattive lingue. — stato — avuto. Io sono stato sempre diligente ed ho avuto buoni attestati. Tu non sei stata ubbidiente, perciò non hai avuto buone frutta. Perchè Pietro non è stato ieri a scuola? Egli ha avuto la febbre. Mia sorella è piccola, ella non è stata mai in città. La capra è in stalla, essa ha avuto oggi molto nutrimento. Noi siamo stati contenti, perchè abbiamo avuto buoni cibi. Voi avete avuto molti amici, perchè siete stati sempre di buon cuore. Dove sono stati i vostri parenti? Essi sono stati in chiesa. Le nostre cugine sono state sempre buone, esse non hanno avuto mai cattivi pensieri. Alcuni parlano d' aver avuto molti nemici, altri di essere stati molto ricchi. Vaje. 1. Odgovorite na sledeča vprašanja: Dove sei stato ieri? —• Chi ha avuto del formaggio? — Perchè essi non hanno avuto del vino? — Sei stato anche tu l'altro ieri a Lubiana? — Avete avuto buon pranzo? — Il padre è stato a casa di notte? — Hanno avuto i cavalli dell' acqua? — Come siete stati contenti dei vostri attestati? — Chi non è stato diligente? — È stata a Trieste la madre del cugino Giovanni? 2. Povejte v preteklem času: Gli scolari sono negligenti, essi non hanno carta. Il maestro è paziente. La pecora ha molto latte. Perchè non sei a casa? Dove avete l'inchiostro? Noi siamo uomini di buona memoria. 3. Prevedite v italijanščino: Ali si bil vedno vljuden? Da, bil sem. Ali ste vi imeli brate? Da, imeli smo enega brata in tri sestre; bili so vedno poslušni. Ali so imeli zidovi stare hiše velika okna? Ne, okna stare hiše so bila majhna. Kdo ni bil nikoli v Ljubljani? Zakaj nisi imel ravnila? 49. Il cielo. Sopra di noi vediamo il cielo azzuro. In cielo splendono il sole, la luna e numerose stelle. Il sole splende di giorno; esso illumina e riscalda la terra. Di notte splende la luna e luccicano le stelle. Il giorno è chiaro; ma quando il cielo non è sereno ed è annuvolato, non vediamo il sole. Quando la luna non splende o quando le nubi coprono il cielo, la notte è buia. Vaja. Prepišite iz tega berila neznane besede. 50. Giovanni e suo nonno. Nonno: Sei stato oggi a scuola, caro nipote? Giovanni: Si, mio buon nonno, sono stato. N o n n o : Bene, adesso rispondi! — Che cosa vediamo sopra di noi e che cosa abbiamo sotto di noi? Giovanni : Sopra di noi vediamo l'azzurro cielo e sotto i nostri piedi abbiamo la terra. Nonno: Come è il cielo? Giovanni: Il cielo è annuvolato, quando di giorno non vediamo il sole e di notte la luna e le stelle; esso è sereno, quando non ha nuvole. Nonno : Molto bene. — Chi rischiara la terra? Giovanni: Il sole illumina la terra — e non soltanto la terra, ma anche la luna ed alcune stelle. La luna rischiara di notte la nostra tera. Le stelle luccicano molto bene, quando la notte è oscura. Nonno : Bravo, ragazzo mio, tu sei stato molto attento a scuola! 51. Lo scolaro che (il quale) non studia è negligente. I libri che (i quali) legge mia sorella sono francesi. La donna che (la quale) non lavora è pigra. Le persone che (le quali) vedi sono i parenti di Pietro. Che nome hai tu? Io ho nome Lucia. I vostri amici, i quali l'altro ieri sono stati a Lubiana, sono oggi in casa nostra. Non ha buon cuore 1' uomo che parla male degli altri. Il vino che bevete è molto vecchio. I nomi sono parole che indicano persone, bestie o cose. Naloga. Prevedite v italijanščino: Kdaj odpotuje tvoj svak? Jutri. Široko je morje, katero gledaš! Žene, katere (ki) so bile včeraj v mestu, so imele mnogo sadja. Zakaj ne vidimo sedaj sonca, ki (katero) razsvetljuje našo zemljo? Ker je sedaj temna noč. Ti, ki delaš, imaš! Napišite imena reči, ki jih imamo v šoli! 52. Una corrispondenza. Signora MARIA MACCURATTI Lubiana Vegova Cara mamma! Ieri sono stato a Lubiana, oggi sono a Trieste. La città di Trieste è grande: vie e piazze larghe, case alte, numerosi i palazzi. Il cielo è sereno, il mare tranquillo. Dopodomani parto e ritorno a casa. Trieste, 15/V 41. Molti saluti Antonio. 53. I volatili domestici. Gli uccelli sono volatili. Abbiamo volatili domestici e volatili selvatici. Volatili domestici sono le galline, le oche, le anitre, i tacchini o polli d'India e i colombi. Begli uccelli domestici sono anche il pavone e il canarino. Noi alleviamo i canarini, perchè cantano bene. Gli uccelli hanno il becco, due zampe, due ali e la coda. Le zampe hanno le dita e le dita portano le unghie. Il corpo dei volatili ha le piume, le ali e la coda hanno le penne. Gli uccelli volano. I volatili domestici sono utili. Noi mangiamo le loro uova. 54. Noi abbiamo sette galline nere e due bianche. Abbiamo anche un bel gallo ed alcuni pulcini. Il gallo canta chicchirichì. I pulcini pigolano. La nostra zia non ha galline, essa ha due oche, quattro anitre ed un tacchino. Anche noi abbiamo avuto oche ed anitre, ma adesso non abbiamo più. A Trieste vediamo molti colombi. Il pavone ha belle piume e lunghe penne. Il canarino che ha il nostro maestro canta molto bene. Gli uccelli domestici volano poco e male. 5 65 Vaja. Odgovorite na sledeča vprašanja: Quanti occhi hanno gli uccelli? — Hanno essi denti? — Come è il becco? — Sono anche le zampe coperte di piume? — Quando mangi tu uova di gallina? — Hai tu avuto penne di pavone? — Mangiate voi pollo arrosto o pollo allesso? — Naučite se na pamet to pesnico: Il canto del gallo. Già imbianca l'alba: Chicchirichi! Si appressan 1' ore D' un altro dì. Presto del letto Balziamo giù; Ci chiama il gallo: Cucuruccù! Vegliardi e infermi Sol réstan lì; il gallo canta: Chicchirichi! Sorgiamo lesti; Via, dùnque, su! Ripete il gallo: Cucuruccù! 55. I numeri. Impariamo adesso alcuni altri numeri. Undici, dodici, tredici, quattordici, quindici, sedici, dicia-sette, diciotto, diciannove, venti. Undici più sette fa diciotto. Venti meno sei fa quattordici. Sette più otto fa quindici. Diciasette meno nove fa otto. Dodici meno sei meno sei fa zero. Due volte quattro fa otto. Quattro volte quattro fa sedici. Sei in diciotto è contenuto tre volte. La metà di quattordici è sette. Tre volte cinque più quattro fa diciannove. La metà di dodici meno cinque fa uno. Nove più quanto fa sedici? Nove più sette fa sedici. Tre volte sei fa diciotto, perchè sei più sei più sei fa diciotto. Quattro in dodici è contenuto tre volte, perchè dodici meno quattro meno quattro meno quattro fa zero. La metà di dieci è cinque, perchè due volte cinque fa dieci. Vaja. 1. Odgovorite na sledeča vprašanja: Quanto fa sei più sette? — Quanto fa quattro volte cinque? — Sedici meno quanto fa tre? —• Quante volte è contenuto il tre in dodici? — Quanto è la metà di venti? 2. Berite in napišite z besedami: 7, 11, 18, 4, 16, 19, 20, 13, 15, 0, 17. 6 + 5 = 11; 9 + 4 = 13; 19 — 8 = 11; 4X3 = 12; 16 — 8 — 3 = 5; 3 X 5 + 2 = 17; 10 + ' = 19; 3 in 6 = 2; lA di 18 = 9. 56. Sei colombi più nove colombi sono quindici colombi. Quanto fa diciassette oche meno sei oche? Quante hanno otto uccelli? Otto uccelli hanno sedici ali. Perchè? Perchè un uccello ha due ali e otto uccelli hanno otto volte due ali, perciò sedici ali. Una panca ha tre posti, quante panche sono necessarie per (za) diciotto scolari? Per diciotto scolari sono necessarie sei panche, perchè tre in diciotto è contenuto sei volte. Una classe ha diciotto scolari, un giorno manca la metà degli scolari; quanti scolari sono a scuola? Sono a scuola nove scolari, perchè la metà di diciotto è nove. Vaja. Odgovorite na sledeča vprašanja: Il bue ha 4 zampe; quante zampe hanno 3 buoi? — La signora Lucia ha 9 galline, 1 gallo, 4 anitre, 2 oche e 3 tacchini; quanti volatili ha in tutto? — Maria ha 16 uova, Albina ha la metà; quante uova 5» 67 ha Albina? — Quante dita hanno quattro mani? — In una classe sono panche di due posti; quante panche sono necessarie per 20 scolari? 57. Il libro. Il libro è di carta. Esso ha in cartoni e la pagine. Non tutti i libri hanno i cartoni. Ogni pagina ha il suo numero. Noi leggiamo i libri di scuola ed altri libri utili. Voltiamo le pagine. — Cercate la pagina diciannove. Tabela XV. a (ad) 1. a = 3. sklon: a chi? = komu? a che cosa? == čemu? — a mia madre = moji materi — a ogni uomo = vsakemu človeku — a tre figlie = trem hčerkam — a Giovanni = Ivanu — a cui = kateremu ... 2. a + določni spolnik = 3. sklon: a + il = al; a + lo = allo itd. (a il bue) al bue = volu (a lo) allo zio = stricu (a 1") all' amico = prijatelju (a la) alla capra = kozi (a 1') all' estremità = udu a i buoi) ai buoi = volom a gli) agli zii = stricem a gli) agli amici = prijateljem a le) alle capre = kozam a 1') all' estremità = udom 3. a = proti: cammina a casa = pojdi (proti) domu. 4. a = v: a scuola = v šoli in v šolo; a Trieste = v Trstu in v Trst. 5. a = na: a morte = na smrt; a vapore = na paro, a voce = na glas; penso a te = mislim na te; a modo mio = na moj način; a poco = na malo; prende a male = jemlje za zio; corre a cavallo = teče na konju. 6. a = za: buono a tutto = sposoben za vse; buono a nulla = dober za nič (nič dober); non prendere a male = ne vzeti za zio. 7. a = da: a rischiarare che cosa? = kaj da razsvetli? — ritorna a comperare = vrača se da kupi — tu vieni a parlare = ti prideš da govoriš — ad avere denaro = da imam, -š, -a denar. 8. a = brez označbe: a buon mercato = poceni; a stento = težko; all'occasione = ob priliki; a destra = desno; a sinistra = levo. Razlaga. I. Tretji sklon se tvori s predlogom a; ad se rabi pred besedami, ki se začenjajo za; na pr. ad avere, ad Alberto. II. Četrti sklon je enak prvemu. 58. A chi porti l'acqua? Porto l'acqua a Pietro, il quale non beve mai vino. Albina porta il gallo, a cui la madre tira il collo. Il pane è necessario a tutti. A quanti scolari manca la penna? A quattro scolari manca la penna e a due il quaderno. Un fanciullo domanda al padre: Quanto grande è il sole? Maria chiede all'amica un po' di burro. A chi scrivete le cartoline di corrispondenza? Scriviamo ai parenti e agli amici. Io leggo alla sorella le mie poesie. Perchè non portate le frutta alle cugine? Non è necessario, esse sono ricche. Dove corri? Corro a casa, perchè tutti sono a casa. Sei stato a Lubiana? Si, sono stato più di dieci volte. I buoi camminano a passo. Tu pensi sempre a modo tuo. Trieste è al mare. A chi parli? Parlo a voi della persona che è stata ieri a casa nostra. Non prendete a male, ma i vostri cugini sono buoni a nulla! A rischiarare la buia notte è necessaria la luna. Noi ritorniamo a vedere il vostro pavone. A destra e a sinistra della via sono alti palazzi. La signora ha avuto le oche a buon mercato. Naloga. Prevedite v italijanščino: Deca se vrača domov. Človek, ki mu pišeš, ni več v mestu. Peter je pri (alla) tabli in piše. Komu nosiš sadje? Nosim ga teti prijatelja Ivana. Zakaj ne govorite na glas? Ali so vsi na svojem (loro) mestu? Zakaj ne odgovorite na moje besede? Marija nosi vsak dan hrano perutnini, poslušna je svojim staršem. Tabela XVI. Besede. 1' esémpio = primer il paese = kraj, vas la qualità = kakovost la quantità = množina, količina la specie = vrsta il brano = kos Giacomo = Jakob forte = močan débole = slab acquàtico = voden terrèstre = zemeljski umano = človeški laborióso = delaven Élena = Helena Pretekli čas pravilnih glagolov. lod-are = hvaliti lod-o = hvalim lod-ato = hvalil créd-ere = verovati cred-o = verujem cred-uto = veroval part-ire = otpotovati part-o = otpotujem part-ito = odpotoval Io ho lodato = jaz sem hvalil tu hai lodato = ti si . . . egli ha lodato noi abbiamo lodato voi avete lodato essi hanno lodato Io ho creduto = jaz sem veroval tu hai creduto egli ha creduto noi abbiamo creduto voi avete creduto ! essi hanno creduto Io sono partito = jaz sem odpotoval tu sei partito egli è partito noi siamo partiti voi siete partiti essi sono partiti Io ho parlato, lavorato, cantato, amato, imparato, studiato, insegnato, disegnato, camminato, tirato, portato, saltato, indicato, mancato, preparato, mangiato, pregato, desiderato, domandato, interrogato, esaminato, ascoltato, guardato, pensato, copiato, sottolineato, illuminato, rischiarato, riscaldato, luccicato, pigolato, allevato, cercato — ripetuto, bevuto, splenduto, veduto — dormito, sentito. Io sono ritornato = jaz sem se vrnil; io ho ritornato = jaz sem vrnil; io ho volato = jaz sem letel; io sono volato = jaz sem poletel. Giórgio = Jurij quieto = miren attentamente = pozorno pèrdere = izgubiti trovare = najti ricévere = prejeti, sprejeti Tabela XVII. I' abitazione = stanovanje abitare = stanovati il focolaio = ognjišče il tàvolo (la tavola) = miza la scopa = metla la scansia = polica la scodèlla = skleda, lonček il piatto = krožnik la chicchera = skledica il boccale = vrč la fiasca, la bottiglia = steklenica il bicchiere = čaša, kozarec la credènza = jedilna omara la péntola = lonec la tegghia = skleda la cazzaruóla = kožica il coltello = nož il cucchiaio = žlica la forchetta = vilice il mastello = škaf V effigie, 1* immagine = slika il Ietto = postelja la culla - - zibelka 10 specchio ogledalo, zrcalo 11 lavamano = umivalnik la soffitta = podstrešje 1' utensile = kuhinjska priprava il mòbile = premičnine la mobilia = pohištvo 1' ordine = red spazióso = prostoren il cortile = dvorišče il cesso = stranišče dietro = za avanti = pred ancóra - še invece = namesto aiutare = pomagati méttere = postaviti la tovàglia = namizni prt il tovagliuòlo = prt la salvietta = servijet raccontare - pripovedovati tanto = toliko sano = zdrav ammalato =* bolan mandare = poslati il bacio = poljub la parte *= del chiamare = zvati, pozvati Razlaga. Nekateri glagoli tvorijo pretekli čas s pomožnim glagolom »avere«, drugi pa s pomožnim glagolom »essere«, nekateri pa celo z obema pomožnikoma. Pretekli deležnik se pri pravilnih glagolih prve spregatve končuje na -ato, pri drugi spregatvi na -uto. a pri tretji spregatvi na -ito. (Glej razlago v tab. XIV.) 60. Gli aggetivi. Esempio: TI bue è forte. I pulcini sono deboli. Le anitre sono uccelli acquatici e terrestri. Giacomo ha molti amici. — 11 bel paese. Una notte oscura. La mente umana. Numerosi animali. Forte, debole, acquatico, terrestre, molti, bello, oscuro, umano, numeroso... sono aggettivi. Gli aggetivi sono parole che indicano la qualità, la specie o la quantità delle persone, bestie o cose. Esercizio. Copiate il seguente brano e sottolineate gli aggettivi. La piccola Elena è una ragazza diligente e laboriosa. A scuola è attenta e a casa ubbidiente alla sua buona mamma. Studia la lezione, porta il cibo agli animali domestici, prepara la stanza al suo caro padre, pensa ai fratelli e a molte altre cose. Tutti lodano Elena, perchè poche ragazze sono brave come ella. 61. — lodato, — creduto, — partito... Noi lodiamo ed abbiamo sempre lodato i ragazzi laboriosi. Credi tu alle parole di Giorgio? No, non credo e non ho mai creduto. Mio zio è partito ieri e mia sorella è ritornata oggi. Il maestro ha parlato bene dei suoi scolari. I genitori hanno insegnato ai figli delle belle cose. Voi avete camminato oggi molto. Che cosa cerchi? Ho perduto la matita. Hai cercato in cucina? No, ho cercato soltanto in camera, ma non ho trovato nulla. Chi cerca, trova! Guardate di non perdere gli oggetti che avete ricevuto. I bravi ragazzi sono stati sempre quieti a scuola. Hanno ascoltato attentamente la voce del maestro, hanno studiato e perciò imoarato molto. A casa hanno ripetuto le lezioni, hanno copiato alcune poesie, hanno disegnato, cantato e pregato. Anche le fanciulle hanno lavorato bene. Esse hanno pensato alla casa, hanno preparato e portato il cibo ai volatili. Vaje. 1. Spregajte v sedanjem in preteklem času: Dormire bene, perdere le pecore, cercare la pagina. 2. Prevedite v italijanščino: Mati je ljubila svoje otroke. Petelin je trikrat zapel. Kje si našla mojo knjigo? Tvojo knjigo sem našla v sobi. Ali si prejela moje pismo? Sem, včeraj. Moj stric je videl v mestu tvojega brata. Obrnili smo mnogo strani, pa nismo našli pesmi, ki ste se jo vi naučili na pamet. Moja ptica je poletela v tvojo hišo. Kje je bila tvoja sestra, ko si odpotovala? Bila je doma. 62. Il vino bevuto = il vino che ho, che hai, che ha ... bevuto. La gallina mangiata = la gallina che ho mangiato. I libri ricevuti = i libri che abbiamo ricevuto. Le città vedute = le città che abbiamo veduto. Io ho veduto molti bei paesi. Non parlo di paesi non veduti. Noi abbiamo mangiato le frutta ricevute. La penna trovata non è tua. Tre sono stati i fanciulli interrogati 1' altro ieri. Non avete guardato la pagina indicata? La stanza riscaldata ieri, oggi è fredda. I cartoni del quaderno ricevuto sono duri e forti. Quando desiderate scrivere begli esempi, chiedete al maestro il libro indicato. Naloga. Prevedite v italijanščino in postavite v pretekli čas: Nebo je vedro. Učitelj sprašuje učence. Mati vzgaja (educare) deco. Srce čuti, a um misli. Vidim sedemnajst volov. Vi ne verujete našim besedam. Sestra odpotuje danes. Človek, ki ne dela, je len. L' abitazione di Giacomo. Giacomo è un ragazzo di povera famiglia. Egli abita in una piccola casa, la quale ha soltanto una camera e cucina. In cucina vediamo un focolaio basso, un tavolo, tre sedie di legno e una scopa; una scansia dove sono due scodelle, alcuni piatti, poche chicchere, un boccale, due fiasche, una bottiglia e sei bicchieri; ima piccola credenza in cui troviamo alcune pentole, due tegghie, una cazzaruola, coltelli, cucchiai e forchette. Vediamo ancóra il mastello dell' acqua e una brenta. In camera sono due letti, una culla, tre sedie, un armadio, uno specchio, il lavamano ed alcune effigi o immagini. Pochi utensili e pochi mobili, come vedete, ma tutto netto e in beli' ordine. La casa di Giacomo non ha cantina, ha invece una soffitta spaziosa. Dietro la casa è un cortile, il cesso e una piccola stalla in cui dormono le galline, 1' asino e il maiale. Vaja. Povejte v množini: La casa è l'abitazione dell' uomo. Vedo un alto focolaio e un lungo tavolo. Ripeti ancora una volta il brano copiato. Dove cerchi la forchetta? La soffitta è sotto il tetto. Io ho avuto una fiasca d'inchiostro. Il colombo è volato in cortile. La sorella cammina avanti. Io ho ricevuto una bella chichera, tu invece un bel bicchiere. La brenta è di legno. 64. La tavola. La brava Lucia aiuta sempre la mamma in cucina. Ogni giorno ella prepara la tavola avanti il pranzo. Mette sopra la tovaglia, i tovagliuoli o salviette, porta i piatti, i bicchieri, la fiasca dell' acqua e la bottiglia del vino, i cucchiai, le forchette e i coltelli. Quando ha preparato tutto in ordine, porta in tavola la zuppa e chiama la famiglia a mangiare. 65. Una lettera. Caro figlio! Ho ricevuto la tua cara lettera e sono molto contenta. Tu racconti tante belle cose della città, ma della tua abitazione non parli nulla. Come è la tua camera? Hai buon letto? Dormi bene? Quando pensi ritornare a casa? Noi siamo sani, soltanto la povera nonna è un po' ammalata. Abbiamo ricevuto in ordine i cucchiai, le chicchere e le scodelle che hai mandato. Grazie. Tanti saluti e baci, Tua madre. Trieste, 19/IV 1941. 66. La stanza. La stanza è una parte della casa. Essa ha quattro pareti, il soffitto, il pavimento, la porta e le finestre. Il soffitto e le pareti sono bianche, il pavimento è di legno. Abbiamo stanze grandi e stanze piccole. Le stanze grandi sono chiare, spaziose e nette. I mobili delle stanze sono i tavoli, le sedie, i letti, gli armadi, gli specchi, i lavamani e 1' effigi. Alcune stanze hanno anche la stufa. In alcune stanze lavoriamo ed in altre dormiamo. Chiamiamo camera da letto la stanza in cui dormiamo. Naučite se na pamet sledečo pesmico: La pace domestica. Sia nostra casa Di pace il regno D' amor reciproco, Di carità. Tra noi non àbiti Invidia o sdegno, Ma fratellévole Dolce amistà. Tabela XVIII. da 1. da = 6. sklon: da chi? dal quale = pri kom. Giorgio è da sua sorella — Jurij je pri svoji sestri. 2. da + določni spolnik = 6. sklon: da + il = dal; da + 1' = dali' itd. Lo scolaro è dal maestro = učenec je pri učitelju. Sei stato dalle cugine? = Ali si bil pri sestričnah? 3. da = od, pri: Ho ricevuto la lettera dall'amica = prejel sem pismo od prijateljice. Egli abita dallo zio = on stanuje pri stricu. 4. da = k: Voi mandate i ragazzi dagli amici = vi pošiljate dečke k prijateljem. 5. da = iz: Elena è da Trieste = Helena je iz Trsta. Parto da Lubiana = potujem iz Ljubljane. 6. da = s: dai tetti = s krova; dalla finestra = z okna. 7. da = za, da: Non è da credere! = Ni za verovati. Ho molto da copiare = imam mnogo za prepisati. arrivare = priti, dospeti prima — pred dopo = po vicino; -a = blizu lontano; -a = daleč il centesimo = stoti del lire la corona = krona il pacchetto = zavitek la pipa = pipa I il tabacco = tobak il tabaccaio = prodajalna to- baka il sigaro = cigara I la sigaretta = cigareta i il francobollo = znamka il servo = sluga pagare — plačati I arrivederci = na svidenje! Razlaga. Šesti sklon se tvori s predlogom da. Peti sklon nima spolnika; včasih imajo samostalniki v petem sklonu o: Padre nostro = oče naš, figlio mio = sin moj, non essere disubbidiente, o fanciullo. 67. Da chi sei stato ieri? Sono stato dai parenti e dagli amici. Elena non è da Maria, ella è dallo zio. Quando è arrivato tuo nonno dalla città? Non è ancora arrivato, arriva oggi dopo pranzo. Pietro è stato prima da voi, ma non ha trovato nessuno a casa. La terra è molto lontana dal sole. Gli uccelli partono da noi; è freddo! Io non sono da Trieste, sono da Lubiana. Un ragazzo guarda dalla finestra. Beviamo il caffè dalle chicchere. Che cosa avete da studiare? Abbiamo da imparare a memoria una poesia, da scrivere il compito e da leggere dalla pagina quattordici alla pagina sedici. Voce d' asino non arriva in cielo. Giorgio e Giorgina sono stati dalla zia. La loro zia abita in una bella casa del villaggio. I ragazzi raccontano alla mamma di aver veduto molte cose. Giorgina parla dei mobili da camera, degli utensili di cucina e da tavola e di altre cose di casa. Giorgio racconta degli animali domestici. Dal tabaccaio. — Buon giorno! — Buon giorno, signore; che cosa desidera? . — Prego due sigari da cinque centesimi, venti sigarette da tre centesimi, dodici centesimi di tabacco da naso, due pacchetti di tabacco da pipa da otto centesimi 1' uno. — Desidera altro? Si, un francobollo da dieci centesimi e una cartolina di corrispondenza da cinque centesimi. Quanto ho da pagare in tutto? — Una lira e tredici centesimi. — Arrivederci! — Servo suo. Tabela XIX. Prihodnji čas. Io sarò = jaz bom tu sarai^ = ti boš egli sarà = on bo noi saremo = mi bomo voi sarete = vi boste essi saranno = oni bodo coltivare = obdelovati io coltiverò = jaz bom obdeloval tu coltiverài = ti boš . . . egli coltiverà noi coltiverémo voi coltiveréte essi coltiverànno Io avrò = jaz bom imel tu avrai = ti boš imel egli avrà = on bo imel noi avremo = mi bomo imeli voi avrete = vi boste imeli essi avranno = oni bodo imeli véndere = prodajati io venderò = jaz bom prodajal tu venderai egli venderà noi venderemo voi venderete essi venderanno servire = služiti io servirò = jaz bom služil tu servirai egli servirà noi serviremo voi servirete essi serviranno Io parlerò, lavorerò, canterò, amerò, salterò, volerò, chiamerò; risponderò, perderò, correrò; partirò, coprirò ... itd. Giuséppe = Jože Mattéo = Matej se = ako, če il denaro = denar stanco = truden troppo = preveč il tempo = čas il presènte = sedanji il passato = pretekli il futuro = prihodnji tornare = vrniti se passare = mimo iti, venire = (nepr. gl.) priti breve = kratek presto = hitro ignòto = nepoznan Fiume = Reka chiudere = zapreti aprire = odpreti comperare = kupiti la patria = domovina la vita = življenje V Istria = Istra la provincia = pokrajina 10 stato = država F educazione = vzgoja così = tako la campagna = polje la vacanza = praznik 1' anno = leto 11 mese = mesec terminare = končati principiare = začeti durare = trajati allegro = vesel 69. Tempo futuro. Io sono, sono stato e sarò sempre ubbidiente ai miei genitori e maestri. Tu avrai un buon attestato, se sarai diligente. Quando Giuseppe avrà venti anni, egli sarà grande. Domani sarà da noi una nostra cugina, la quale avrà molto belle cose da raccontare. Noi due non avremo mai denari, se non saremo laboriosi. Non sarete voi contente, quando avrete in mano la lettera che vostra madre ha scritto dalla città? Matteo e Giovanna camminano troppo, essi saranno stanchi. Avranno le pecore domani da mangiare? Vaja. Spregajte v prihodnjem času: Avrò io più centesimi, se non sarò pigro? Il tempo. Il tempo è presente, passato o futuro. Il presente è breve e passa presto. Il passato non torna, perchè più non è. Il futuro ha da venire; esso è ignoto. 71. »Io scrivo« è tempo presente; »io ho scritto« è tempo passato ed io scriverò è tempo futuro. Ritornerai tu domani a casa? No, ritornerò dopo domani. Quando tuo zio arriverà, io non sarò più da voi, ma sarò lontano, lontano! Se Matteo perderà tempo in lina o in altra cosa da nulla, egli imparerà poco. Io e tu chiuderemo tutte le finestre della casa. Aprirete voi le porte al povero che chiederà del pane? Si, apriremo. Quando le scolare cercheranno, troveranno a pagina tredici il racconto del cane e del gatto. I tabaccai venderanno domani nuovi francobolli e nuove cartoline di corrispondenza, Se il tempo non sarà bello, ella non partirà da Fiume. Chi compererà cucchiai di legno? Vaja. Prevedite v italijanščino: Včeraj je bilo lepo vreme. Pavel bo prišel jutri k nam. Ali ste plačali kozarce in steklenice, ki ste jih predvčerajšnjim kupili? Nismo, plačali bomo danes. Oče je na Reki, kupil bo mnogo pohištva. Mi se bomo hitro naučili vaje. Čas bo hitro minul, ko bomo zunaj. Ali hočeš zapreti vrata pred večerjo? Pred večerjo jih bom zaprl, po večerji jih bom odprl. 6 81 La patria, Chiamiamo nostra patria la terra, dove abbiamo avuto la vita. In patria sono i nostri genitori, i nostri parenti, i nostri amici. Un giorno il signor maestro ha domandato a Giuseppe: »Dov' è la tua patria?« — »La mia patria è un piccolo villaggio dell' Istria. Io chiamo mia patria anche la nostra provincia ed il nostro stato la Italia. Come amo i genitori, cosi amo anche la patria, dove ho ricevuto l'educazione. Io sarò sempre un buon figlio e servirò alla patria.« Presto terminerà 1' anno scolastico ed avremo le vacanze, che dureranno due mesi. Gli scolari che avranno buoni attestati saranno allegri e passeranno il tempo delle vacanze in campagna o al mare. Correranno, salteranno, canteranno, leggeranno bei libri e mangeranno buone frutta. Quando principierà il nuovo anno scolastico, essi ritorneranno contenti a scuola e saranno anche in futuro laboriosi. I negligenti e pigri ripeteranno la classe. Tabela XX. 73. Le vacanze. I numeri. 40 quaranta 50 cinquanta 60 sessanta 20 venti 21 ventuno 22 ventidue 23 ventitre 30 trenta 70 settanta 80 ottanta 90 novanta 100 cento 101 centuno 103 centotre 114 centoquattordici 120 centoventi 200 duecento 300 trecento 400 quattrocento 500 cinquecento 600 seicento 700 settecento 800 ottocento con = z (s) (con il) col maestro = z uči-ljem (con lo) collo scolaro = z učencem (con 1') coli' alfabeto = z abecedo (con la) colla sillaba = z zlogom (con 1') coli' anima = z dušo 900 novecento 1.000 mille 10.000 diecimila 100.000 centomila 1.000.000 un milione 1941 milenovecentoquarantauno (con i) coi maestri = z učitelji (con gli) cogli scolari = z učenci (con gli) cogli alfabeti = z abecedami (con le) colle sillabe = z zlogi (con le) colle anime = z dušami in = v; (in il) nel, (in la) nella, (in gli) negli itd. su = na; (su il) sul, (sul') siili', (su le) sulle itd. la moneta — il denaro = denar I' oro = zlato 1* argento = srebro il nichelio = nikel il bronzo = bron il pezzo = kos precisamente = natančno, točno pronto = gotov, pripravljen alzare = vzdigniti permettere = dopustiti, dovoliti incominciare = začeti comperare = kupovati vendere = prodajati adoperare = rabiti, uporabiti se = ako per = za pure = vendar, tudi, le 74. Le monete. Un giorno il maestro ha mostrato agli scolari tutte le monete italiane. Luigi, un bravo ragazzo, alza la mano e domanda: »Signor maestro, io sono pronto a ripetere ciò che ho imparato e se permette ...« 6' 83 — Parla pure —• risponde il maestro. Luigi allora incomincia: »Per comperare e vendere adoperiamo le monete — il denaro. Abbiamo monete d'oro, d'argento, di nichelio e di bronzo. Una Lira (1 Lit) ha cento centesimi (100 c), — Non abbiamo noi anche un' altra qualità dì denaro? »Si, signore; abbiamo il denaro in carta (le ban-canote) e precisamente: carte da due lire, da dieci, da venti, da cinquanta, da cento e da mille.« Rispondete alle domande: Quante Lire e quanti centesimi sono cento quaranta cinque pezzi da dieci centesimi? Quanti centesimi riceviamo per una carta da cento Lire? Quanti quaderni da venti centesimi comperiamo con uno pezzo da due Lire? Perchè adoperano i ragazzi il denaro? 75. Esercizio. Col denaro comperiamo il pane, la carne, il vino e tutte le altre cose necessarie per vivere. Mangiamo la zuppa col cucchiaio e la carne colla forchetta. Colle mani lavoriamo e colla mente pensiamo. Sui tetti delle case vediamo i fumaiuoli. Neil' armadio scolastico abbiamo i nostri quaderni di scuola. Sulle panche scriviamo. Gli uomini abitano nelle case, gli animali nelle stalle. Pietro è stato eogli amici in città. Negli anni futuri noi saremo molto diligenti. Tabela XXI. la misura = mera il peso = utež la bilancia = tehtnica la profondità = globina il liquido = tekočina un quarto = četrtina il vetro = steklo il metallo = kovina il ferro = železo 1' ottone — medenina il rame = baker il piombo = svinec 10 stagno = kositer tale-i = takšen, takšni I* orologio = ura 1* orologiaio = urar la tasca = žep 11 tavolo = miza la torre = stolp la macchina = stroj la mostra = kazalo la lancetta = kazalec il pendolo = nihalo il giro = obrat, obhod I' ora = ura il minuto = minuta il secondo = sekunda 1' indovinello = uganka, gonetka misurare = meriti pesare = tehtati il libraio = knjigotržec il cartolaio = trgovec s papirjem il foglio = list il fascicolo = zvezek il quinterno = 10 zvezkov, 1 knjiga la risma = 10 knjig, 1000 pol il quesito = računska naloga 1' aritmetica = računstvo la stoffa = tkanina la farina = moka costare = veljati pagare = plačati il punto = točka la lineetta = črtica girare = krožiti segnare = beležiti, zaznamovati descrivere = opisati guardare, mirare = gledati, občudovati andare = iti restare = ostati usare = rabiti oscillare = nihati, tresti se invano = zaman, zastonj affisso = pribijen il posto = mesto il martello = kladivo certo = gotovo, resnično spesso = često entro, dentro = notri invece = namesto eppure = vendar senza = brez qualche = nekakšen, kakšen Questo libro = ta knjiga — cotesto peso — quella figura = ona slika ta utež il temperino = nožek la punta = rt la rota = kolo tagliare = rezati la campana = zvon fare = storiti Misure e pesi. Il metro è una misura che serve per misurare le lunghezze, le larghezze, le altezze e le profondità. Un metro ha dieci decimetri, cento centimetri e mille millimetri. Mille metri sono un chilometro e dieci mila metri un miriametro. Il litro serve per misurare i liquidi. Abbiamo misure da cento litri, da un litro, da mezzo litro, da un quarto di litro ed altre più piccole. Cento litri sono un ettolitro. Tali misure sono di vetro, di metallo o di legno. Per pesare i corpi adoperiamo i pesi e le bilance. I pesi sono di ferro o d' ottone, le bilance sono di rame o d' altro metallo. Un chilogrammo ha cento decagrammi e mille grammi. Cento chilogrammi sono un quintale. I librai ed i cartolai vendono la carta a fogli. Dieci fogli sono un fascicolo, dieci fiscicoli sono un quinterno e dieci quinterni sono una risma. Noi comperiamo certe cose a dozzine e a sessantine. Una dozzina ha dodici pezzi, una sessantina ha sessanta pezzi. Rispondete alle domande: Con che cosa misuriamo le strade? — Quanti metri sono quattro chilometri? — Che lunghezza, larghezza ed altezza ha la nostra stanza scolastica? _ Quanti ettolitri sono settecento litri? — Che cosa è il ferro? — Perchè servono le bilance? — Quanti chilogrammi sono ottocento decagrammi? — Quanti chilogrammi e quanti grammi sono nove quintali e mezzo chilogramma? — Chi vende la carta? — Quanti fascicoli sono una risma e due quinterni di carta? — Quante dozzine ha una sessantina? — Quanti pezzi sono tre dozzine e cinque pezzi? Quesiti aritmetici. 1. Un metro di stoffa costa 6 Lit e 50 c; quanto costano 3 m? 2. Quanti chilogrammi di farina comperiamo con 60 Lire, se un chilogrammo costa 3 Lire? 3. Quanto costa 1 1 di vino, se 2 hi costano 1800 Lire? 4. Quanto paga un libraio per trenta risme di carta, se ogni risma costa cinque Lire? 77. L' orologio. L'orologio misura il tempo che passa. Abbiamo orologi da tasca, da tavolo, da muro e da torre. Gli orologi hanno le macchine, la mostra e le lancette. Certi orologi hanno anche i pesi ed il pendolo. Sulla mostra sono indicate in giro le ore coi numeri da uno a dodici e segnati i minuti con piccoli punti e lineette. La lancette girano sulla mostra. La lancetta grande segna i minuti e la piccola segna le ore. La lancetta lunga gira in un' ora tutta la mostra, la lancetta corta passa ogni ora da un numero all' altro. Negli orologi da tasca è da tavolo, vediamo spesso entro la mostra grande anche una piccola, con una lancetta che gira presto e segna i secondi. — Il pendolo oscilla. Domande e risposte. — Quanti minuti ha un' ora? — Un' ora ha sessanta minuti ed un minuto sessanta secondi. — Chi fa e vende gli orologi? — L'orologiaio. — Di che metallo sono gli orologi? — Essi sono di ferro, d'ottone, d'oro e d'argento. — Che ora è adesso? — 11 mio orologio fa le undici e mezzo, ma sono invece le undici e tre quarti. Compito. Descrivete il vostro orologio. 78. Indovinello. Guardo dall'alto, eppur io miro invano; Son sempre affisso, eppur di andar non resto. Uso il martello, eppur son senza mano; Sempre cammino e sempre al posto resto. Domande e risposte. — Chi guarda dall' alto? — Iddio, gli uomini, gli uccelli, gli orologi... — Chi è sempre affisso e sempre cammina? — L' orologio. — Che orologio usa o adopera il martello? — L' orologio da torre ed anche qualche orologio da muro e da tavolo. Compiti. 1. Rispondete alle domande: Di che metallo sono le bilance, le ruote dell' orologio, i martelli, le campane? Di che cosa sono i bicchieri e la fiasche? Di che cosa sono gli armadi e le panche? Perchè servono i cucchiai e le forchette? Che ora è adesso? Che cosa scriviamo? Che cosa adoperiamo per scrivere? 2. Descrivete la casa. 3. Coniugate nel presente, passato e futuro il verbo usare. Maestro: Di chi è questa penna? Scolaro: Cotesta penna è mia. Maestro: Di chi è quel temperino? Scolaro: Quel temperino è di Pietro. Maestro: Perchè serve il temperino? Scolaro: Il temperino serve per tagliare la carta, per fare le punte alle matite e per molte altre cose. Tabela XXII. il mattino = jutro 1' alba = zora P aurora = zarja la sera = večer il mezzodì = poldne la mezzanotte = polnoč il singolare = ednina il plurale = množina la parte = del la poesia = pesem il proverbio = pregovor la bugia = laž il pesce = riba la divisione = deljenje la settimana = teden 1* anno comune = navadno leto 1' anno bisestile = prestopno leto conoscere = poznati io conosco tu conosci egli conosce noi conosciamo voi conoscete essi conoscono sorgere = iziti, vziti tramontare = zaiti battere = tolti contare = šteti mettere = postaviti coniugare = spregati pigliare = loviti abbracciare = objeti stringere = stiskati risparmiare = hraniti, štediti guadagnare = dobivati, zaslužiti spendere = trositi giusto = prav tra, fra = med la primavera = pomlad l'estate = poletje F autunno = jesen 1' inverno = zima incominciare = začeti finire = končati finire = končati io finisco tu finisci egli finisce noi finiamo voi finite essi finiscono di garbo, garbato = vljuden il vestito = obleka il berretto = čepica il cappello = kiobuk i calzoni = hlače gli stivali = čevlji la camicia = srajca la maniera = način lavare = umivati levare = vzdigniti salutare = pozdraviti incontrare = srečati riverire = počastiti, klanjati è permesso? = ali je dovoljeno? secondo = drugi giovare = koristiti, pomagati 80. Il giorno. Un giorno ha ventiquattro ore. Abbiamo il giorno chiaro e la notte. Quando sorge il sole incomincia il mattina Prima del mattino abbiamo T alba e 1' aurora. Quando il sole tramonta è sera. Fra il mattino e la sera abbiamo il mezzodì. Il sole è allora nel punto più alto del cielo e gli orologi segnano le dodici. Le ore prima del mezzodì sono antimeridiane e quelle dopo il mezzogiorno sono pomeridiane. Quando di notte l'orologio batte le dodici, allora è mezzanotte. Noi contiamo i giorni dalla mezzanotte. Rispondete alle domande: Come è il giorno e come la notte? Che cosa fanno gli uomini di giorno e che cosa di notte? Quando sorge il sole e quando tramonta? Quali sono le parti del giorno? Quante ore passano dalle nove antimeridiane alle sei pomeridiane? Mettete nel plurale queste proposizioni: 1. Questa sera io studierò una poesia. 2, Domani farò il compito. 3. L'orologio mostra le nove. 4. Quest' orologio non mostra bene; esso è indietro di dodici minuti. 5. Quella bilancia non è giusta. 6. Tu hai fatto male a non venire a scuola ieri mattina. T. Questo temperino taglia bene. 8. Quante linee ha questa pagina? Mettete nel passato e nel futuro: Io faccio, tu fai, egli fa; noi facciamo, voi fate, essi fanno. 81. Proverbi. 1. Il mattino ha l'oro in bocca. 2. Chi ben fa, ben riceve. 3. La bugia ha la gambe corte. 4. Chi dorme non piglia pesce. 5. Chi troppo abbraccia, poco o nulla stringe. 6. Un centesimo risparmiato è un centesimo guadagnato. Domande: Che cosa abbiamo letto? Fai tu del bene? Dove vivono i pesci? Mangi tu colentieri del pesce? Con che cosa stringiamo? Quando guadagnerete voi del denaro? Risparmi tu i tuoi centesimi? Quanto spenderai per sette quaderni, se ogni quaderno costa dodici centesimi? Compito: Scrivete dalla memoria i proverbi del N. 81. 82. Dialogo tra madre e figlia. Mamma. Che cosa hai imparato a scuola in questi ultimi giorni, mia cara Matilde? Matilde. Ho imparato la divisione del tempo. Mamma. Bene, adesso rispondi alle mie domande: — Quanti giorni ha la settimana? Matilde. La settimana ha sette giorni e questi sono: domenica, lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato. La domenica è il giorno del Signore. Mamma. E che cosa è un mese? Matilde. Un mese ha quattro settimane. Dodici mesi fanno un anno. I nomi dei mesi sono: gennaio, febbraio, marzo, aprile, maggio, giugno, luglio, agosto, settembre, ottobre, novembre, dicembre. Mamma. Brava, figlia mia! E quanti giorni ha un mese? Matilde. Alcuni mesi hanno trenta ed altri trentun giorno. Il mese di febbraio ha ventotto iorni nell" anno comune e ventinove nell'anno i s e s t i 1 e. Mamma. Quanti mesi dura una stagione dell' anno? Matilde. Una stagione dura tre mesi. L' anno ha quattro stagioni: la primavera, l'estate, l'autunno è l'inverno. Mamma. Sei molto, ma molto brava. Rispondete alle domande: Che giorno della settimana e del mese è oggi? In che stagione dell' anno siamo adesso? Quando incomincia e quando finisce questa stagione? Quanti giorni ha un anno comune? Quando avremo 1' anno bisestile? Tn quali mesi abbiamo le grandi vacanze scolastiche? 83. Il fanciullo di garbo. Adriano è povero, ma buono; ha sempre ben lavate le mani, la faccia ed il collo: ha i vestiti puliti ed è garbato. Saluta chi conosce ed incontra per via, e, secondo le ore, dice: Buon giorno o Buona sera! Al maestro dice: Riverisco! e si leva il berretto per saluto. Se qualcuno interroga il buon Adriano, egli risponde: Si, signore; oppure: No, signore; e sempre con garbo. Se passa dinanzi a qualche persona, dice: È permesso? E se riceve qualche cosa da qualcuno, dice sempre: Grazie. Le belle maniere non costano nulla e giovano molto. Vsebina Prvi d e 1 : Stran Italijanska abeceda .......................... Branje — Izgovarjava ........................ 0 D ru g i d e 1 : Maestri e scolari.............................. Oggetti scolastici ............................ La famiglia ............... .................. Essere ........................................ Il nostro corpo .............................. jj- Avere ........................................ I numeri 1—10 .............................. ^ La casa ...................................... '„„ La scuola .................................... II villaggio e la città .......................... Pietro e Paolo ................................ Albina e Lucia .............................. * Prima della scuola............................ Parlare ...................................... T? Gli animali domestici ........................ ™ Giovanni e suo padre ........................ * Dopo la scuola .............................. La proposizione .............................. I cibi ........................................ an Ripetere, leggere e scrivere .................. Le bevande .................................. „. Sillabe e lettere .............................. jj* Dormire ...................................... II cuore e la mente .......................... r' Nomi ed articoli .............................. — stato — avuto ............................ Stran II cielo ............................................................................63 Giovanni e suo nonno ................................................63 Una corrispondenza ....................................................64 I volatili domestici ....................................................65 II canto del gallo ........................................................66 I numeri 10—20 ............................................................66 II libro ........................................................................68 Gli aggettivi ................................................................72 — lodato — creduto — partito................................73 L' abitazione di Giacomo ............................................75 La tavola ........................................................................75 Una lettera ....................................................................76 La stanza ........................................................................76 Le pace domestica ........................................................77 Dal tabaccaio ................................................................79 Tempo futuro ................................................................80 Il tempo ............................................................................81 La patria ........................................................................82 Le vacanze ....................................................................82 Le monete ........................................................................83 Misure e pesi ................................................................86 L' orologio........................................................................87 Indovinello ....................................................................88 Il giorno............................................................................90 Proverbi ............................................................................91 Dialogo tra madre e figlia ........................................91 Il fanciullo di garbo..........................................92 Vsebina ............................................................................94