PRO GRAMM A DELL’ I. R. SCU0LA REALE SUPERIORE ikt PUBBLIOATO DALLA DIREZIONE ALLA TINE DELL’ ANNO 1870-80 TRIESTE STABILIMENTO TIPOQRAFICO DI LODOVICO HERRMANSTORFER 1880. ; ■■■■■■■ PKOGRAMMA DELL’ I. R. SCUOLA REALE SUPERIORE xasr PUBBLIOATO DALLA DIREZIONE ALLA FINE DELL’ ANNO I 1870-80 T ß I E S T E STABILIMENTO TIPOGRAFICO DI LODOVICO HERRMANSTORFER 1880. SULL’ INDUSTRIA DEL BISOLFÜRO DI CARBONIO IN PIRAN0. Fra le nuove industrie in Austria lia recentemente destato 1’ attenzione di clii segne lo sviluppo'della chimica tecnologica, 1’ introduzione e, puö ben anche dirsi, il progresso rapido deli’ iu-dustria dcl bisolfuro di Carbonio in Swoszowice presso Craco-via ; ove 1’ ultimo zolfo rimasto entro la marna sulfurea, dopo la fusione, vien con questo mezzo solvente separato in guisa che lo si ottiene piü puro che per lo innanzi non fosse. L’ iudustria non ha piü di cinque o sei anni di vita, comö dice il signor A. Nawratil ehe serisse alcuni cenni in proposito *), e gičt fa rapidi progressi e fiorisce sotto la direzione del signor Mrovec, che fu colui che, immaginandone i particolari, la fece nascere gii\ dall* anno 1874. Sembra perö che il signor A. Nawratil abbia, senza volerlo, peccato d’ inesattezza; perehe il noto tecnologo CI. Winkler lo asserisce, rivendicando per se il merito di aver fatto sorgere questa nuova industria in Austria cd in Swoszowice particolarmente 2). ’) Chom. Crntralblatt. 1878 p. ‘28!: Jalirea-Bcricht über, die Leistungon der Chemischen Technologie für das Jahr 1878 v. Rudolf v. Wagner p. 331. ’) CI. Winkler. Dingl. Journ. 228 p. 3C6. L’ interesse che ha destato la cosa liei circoli tecnologici, e la questione sorta sulla prioritä di C). Winkler come introduttore di una miova industria, meritano clie aleuni eenni mettano un po’ piu in luce 1’ origine deli’ indiistria del solluro di carbonio in Austria; onde, tanto rispettb al diritto di priori ta, quanto circa le innovazioni in questa industria introdotte, sia giustamente dato il merito a chi va di ragione. La questione verterebbe su dne punti, cio6 sulla prioritä d’ introduzione c sni perfezionanienti fatti in questo ramo della chiinica tecnologica. Se, come Gl. Winkler n’ e persuaso c con lui molti cliimici di Germania, il suo progetto pello stabilimento di Swoszowice tbsse in ragione di tempo e di principi scientifici il primo ne’ paesi austriaci, il merito pel quäle egli energicamente protestö contro i cenni inesatti di A. Navvratil, gli spetterebbe incontestabilmente. Ci sono pero dei fatti a questo progetto anteriori assai, i quali, resi di pubblica ragione, possono far manifesto clie v’ ha chi, essendo degno di menzione per prioritä, e meritevole di lode per i perfezionamenti con grande semplicita e molto senso pratico in quest’ industria introdotti, no n ci badö pifi clie tanto ad as-sicurarsi la fama d’ innovatore. Dai cenni del signor Winkler, clie debbono servir di rettifica a quelli di A. Nawratil, si comprende che giii prima deli’ anno 1873 il signor di Beust, capo delle miniere, gli fece proposta d’ introdurre nella Transilvania 1’ industria del solfuro di carbonio; e andata la cosa a vuoto, gli fu poscia fatta nuova proposta, nell’ aprile deli’ anno stesso, per introdurre nelle miniere di Swoszowice. in quel di Cracovia, il metodo d’estrarre lo zolfo col mezzo del solfuro di carbonio. Nel maggio successivo essendo stato approvato e sancito il progetto dal ministero d’ Agricoltura, il signor CI. Winkler fu a Swoszowice per dirigere 1’esecuzione. 1 primi esperimenti; coi vapori di zolfo uscenti dai cilindri delle fornaci di fnsione, diedero risultati poco incoraggianti ; perclič, in luogo di bisolfuro di carbonio, i vapori di zolfo misti a vapori d’ acqua generarono solfuro d’ idrogeno, come ben era d’ attendersi; solamente, ripetendo 1’ esperimento con zolfo fuso, si ottenne del bisolfuro di carbonio. In quanto all’ apparato di produzione poi, esso non avea in s6 nulla (li nuovo, se dobbiamo prestar fedc allo stesso signor CI. Winkler; era anzi inolto iraperfetto. Tuttavia con esso, in mancanza di ineglio, si diede principio al lavoro, non in propor-zioni molto vaste; ma tanto che per 1’ estrazione dello zolfo residuale si roanifestö vantaggioso, essendo che solo col mezzo d’ un solvente potevasi estrarre 1’ ultimo zolfo rimasto dopo la fusione entro la ganga, da cui una troppo spinta distillazione non giovava ad estrarnelo; anzi invece a perderlo totalmente, combinandosi esso alla calce. Non e qui il luogo d’ aggiungere che quest’ industria andö malamente zoppicando fino a che un nuovo progetto dell’ ammi-nistratore montanistico signor Schruid e la direzione del signor Mrovec le diede veramente impulso e vitalita, dovendosi qui por in chiaro specialmente il nascimento di quest’ industria nei paesi austriaci. Prima dunque ehe il signor 01. Winkler si recasse a Swo-szowice nel giugno dell’anno 1873, era aperta 1’esposizione universale a Vienna ed i chimici aveano agio di potervi osser-vare un apparato pella preparazione del bisolfuro di carbonio, il quäle potea ben dirsi nuovo rispetto alla disposizione delle parti e nikjliorato per la sicurezza e precisione del lavoro. Ciö che lo rendeva ancor piü interessante era che questo non era un progetfo scnza battcsimo di pratica, ma un apparato che lavorava e bene da molto tempo prima, giä dall’ anno 1871 almeno; perche all’esposizione di Trieste avea pure figurato, come piü tardi a quella di Treviso (1872). Questo fatto che non poteva essere ignorato da chi ci met-teva tanto interesse ncll’ industria del sölfuro di carbonio, spinge 1’ origine di quest’ industria ne’ paesi austriaci un paio d’ anni almeno piü indietro. Che perö la cosa non fosse del tutto iguo-rata ci lasciano supporre gli emendamenti fatti sull’ apparato rudimentale di CI. Winkler, emendamenti ehe corrispondendo eccellentemente nell’ atto del lavoro, corrispondono pure con quelli che rendono apprezzabile 1’ apparato esposto nel palazzo del Prater; senza perö che nessuno dei signori che scrissero sull’ apparato di Swoszovvice facessero di quello menzione. Codesto apparato, come quello di Feroncel, consta di una storta produttrice, di un condensatore intermedio" e d’ una serpentina per la condensazione dei vapori di bisolfuro. La novitä sta nel condensatore intermedio, ehe nell’appa-rato di Feroncel era appunto la parte piü difettosa ; perch&, spesso otturato dai vapori di zolfo condensati, esplodeva di frequente con grave pericolo. Qul invece e cangiato in valvola idrica, che garantisce la eontinuitä del lavoro e toglie ogni pe-ricolo d’ esplosionc ; di piü favorisce la condensazione dei vapori di bisolfuro, agevolando cosl una condensazione piü perfetl.a nella serpentina. Cioö i vapori che escono dalle störte vengono a passare per un cilindro di ghisa, alto forse un metro e quaranta centimetri e dei diametro di quaranta centimetri, di sopra chiuso e sotto senza fondo, con questa estremita aperta iramerso per circa dieci centimetri nell’ acqua che sta in un tino sottoposto; qui huona parte di vapori si condensano c vänno al fondo dell’ acqua; mentre gli altri vapori per un tubo che sta rimpetto a quello adduttore passano nella serpentina a condensarsi. 11 grande vantaggio di questa valvola idrica e che i vapori di zolfo si condensano, per 1’ ampiezza dei cilindro, sotto forma di grandi stalatliti senza otturare la via ai vapori di bisolfuro; quindi non v’ ha pericolo d’ esplosione ; la quäle se per un for-tuito accidente accadesse, non cagionerebbe altra conseguenza che lo spostamento della piccola colonna, d’ acqua che chiude il fondo dei cilindro, senza che ne abbia 1’ apparecchio a soflfrire punto di danno, e senza interromperc i! lavoro. L’ esposizioni di Trieste e di Treviso, come 6 stato gia detto, fanno fede che questo apparato non era novello quanda era aperta 1’esposizione di Vienna; mache avea giä una storia, alla quäle e unita la fede batfesimale deli’ industria dei bisolfuro di carbonio in Austria e che mostra come questa industria lä appunto nacque, dove le condizioni favorevoli potevanle presa-gire una vita rigogliosa; condizioni che emergono per l’importanza dei luogo ove si manifestö questa industria e pel tempo in cui principiö a manifestarsi. * Era essa gia sorta in molti paesi d’Europa; e gli stabilimenti di Diess nel Belgio, in Inghilterra, in ltalia, a Siviglia ed a Lisbona la fecero rapidamente conoscere e per cosi dire popolare, sl che in «na citta commerciale, favorita dalla comoditä delle comunicazioni, com’ e Trieste, e circondata di paesi ricchi d’ olivi e commercialmente tributavi, come sono 1’ isole deli’ Adriatico, 1’ Istria e la Dalmazia, 11011 poteasi non pensare ad una tale intrapresa industriale, per quanto il commercio di questa citta abbia 1’ esclusivo carattere di transito, in confronto a quello dei prodotti indigeni. E diffatto i primordl dell’ industria di cui parliamo sono da rintracciarsi a Trieste; qul circa nell’ anno 1865 si aprl, in modeste proporzioni, una fabbrica di bisolfuro di carbonio allo scopo di estrarre 1’ olio dalla sansa. Le con-dizioni, come abbiamo accennato, non potevano esser piti favo-revoli di quello ch’erano al buon andamento ed allo sviluppo di questa nascente industria; e tnttavia essa non nacque che per soffrire, sia per mancanza d’ una buona direzione tecnica o, ciö ch’ e forse piti probabile, per scarsezza di capitali. Questa o quella cagione fece si che 1’ industria non andasse e si fece come si fa coi tisici; si credette di mutar fortuna, mutando cielo ; e da Trieste fu portata a l’irano, ove finita avrebbe dav-vero la stentata esistenza senza infamia e senza lode, se il caso o meglio 1’ avvedutezza d’ intraprendenti ed intelligenti tecnici non 1’ avessero, mutando direzione, chiamata ad una vita piti vigorosa, ad un vero progresso, e ciö fu quando passö alla firma Salvetti e Comp, sotto 1’ intelligente direzione dell’ ingegnere L. Furian nell’ anno 1867. I primi anni furono anni di lavoro e di lotta; lotta in cui vinsero 1’ ingegno e la costanza ; poiche quando 1’ interruzioni frequenti del lavoro, lo scoppiare del condensatore inanifestarono. la grande imperfezione dell’ apparato, non si pensö ad abban-donare 1’ industria, bensi a vincere gli ostacoli che di per di seguiti e spiati in ogni lor forma, furono felicemente superati con rara semplicita. Fu allora che 1’ ingegnere Furian imaginö quell’ apparecchio cosl naturale e cosi corrispondente in pratica ch’ e la valvola idrica, la quäle e da riguardarsi coine perfe-zionamento importantissimo nell’ industria del bisolfuro di carbonio, e che fu introdotto pure nell’ apparato di Swoszowice. Le störte che in principio erano di ghisa e che a, mala pena duravano, in media, due mesi di lavoro, furono sostituite con störte d’ argilla venute dalle fabbriche di Berlino; indi con altrc di gres da Lione, le quali sl mostrarono le piii resistcnti. Accennando a questi miglioramenti lo facciamo per dar maggior precisione alle notizie storiche' sullo sviluppo di questa industria, non gia per sostenere, come potrebbe ritenersi, clie con questo apparato cosi migliorato si sia fatto quanto era possibile rispctto al progresso deli’ industria del bisolfuro di carbonio e siasi in questo argomento detta 1’ ultima parola. Questo appa-recchio cosi migliorato, se in riguardo alla sicurezza del lavoro. e pregiabile, lascia ancora a desiderare miglioramenti cbe facciano piü esatto e piü utile il lavoro; perchö porta con se i due pec-cati originali deli’ apparecchio di Peroncel; cioe a dire: la pordita di vapori nella frequente introduzione dello zolfo, e 1’ in-terruzione del lavoro per il caricamento della storta e per 1’ e-strazione delle ceneri. Ambidue difetti gravissimi; l’uno per la perdita diretta del materiale e 1’ altro, per 1’ alternarsi dei fuochi, dannoso ali’ apparato. Nel primo e da ricercarsi la causa della maggior parte dello zolfo perduto ; perdita, come nell’ apparecchio di Peroncel, la stessa; perche nella storta produttrice e nella maniera d’ in-trodurvi lo zolfo non c’ e differenza; e che puö essere valutafa a circa 12% di zolfo ; perche, teoreticamente calcolando, cento parti di zolfo dovrebbero dare centodiciotto di bisolfuro di carbonio ali’ incirca ; mentre invece, con questo apparato, purche il lavoro vada molto bene cd i fuoclii sieno ben condotti, si ot-tengono a mala pena ottantacinque o novanta parti di bisolfuro. Supponendo ora ehe 1’ esattezza del lavoro si possa in pratica spingere fino ad ottennere centodieci parti di bisolfuro, risulta in media una rperdita di circa dodici parti di zolfo per cento parti impiegate. Quindi il difetto ehe induce questa perdita 6 grave abba-stanza e la maniera di toglierlo deve essere argomento impor-tantissimo pel miglioramento di quest’ industria Bisogna, 6 vero, riflettere obe non tutto lo zolfo perduto sfugge come vapore dal tubo nell’ atto deli’ introduzione; ma ö vero del pari cbe lo zolfo combinatosi coi metalli delle ceneri e coli’ alluminio deli’ argilla e cosa ben piccola e si puö dire quasi trascurabile, calcolando, come abbiamo fatto, a centodieci le parti di bisolfaro ricavabili da cento di zolfo ; giacche quello clic passa col bisolfuro c vi si discioglie, non e perduto. La necessita quindi d’ un congegno clic tolga questo difetto, servendo ali’ in-troduzione dello zolfo senza ehe ne succeda perdita, 6 manifesta per 1’ utile che direttamente apporterebbe. E facile che questo ostacolo si superi di leggieri; nientre 1’ altfo, quello cio6 del caricamento delle störte e deli’ allonta-namento delle cencri senza spegnere i fuochi e sospender quindi il lavoro, presenta difficolta molto maggiori; specialmente ove si vogliano questi due ostacoli vincere con un solo miglioramento. Questi difetti danno alla parte principale deli’ apparato, cioe alla parte sviluppatrice, un carattere molto primitivo e rudimentale. Qui stanno le maggiori imperfezioni deli’ apparato e dobbiamo convenire che nessuna fabbrica puö far mostra di qualche cosa di meglio; neppure quclla di Swoszowice, per la quäle anzi dobbiamo osservare che, tanto nei difetti, quanto nei miglinramenti, va con questa di Pirano di pari passo, eccettuata qualche differenza nclla forma delle störte, che sono ellittiche invece d’ essere cilindriche (assc maggiore 1*33 m. asse minore 0'95 m.). Sembrerebbe che lo zolfo venga introdotto in questo störte con uno speciale apparato; ma la menzione e cosl languida o poco accentuata che non k da giudicare come cosa di gründe importanza, ne di grande vantaggio. Un tentativo per vincere ((uesti difetti lo troviamo acccnnato anche nei modello esposto dali’ ingegnere Furian ; ma questo semplice accenno sul modello, d’ una idea che in pratica non presenta i vantaggi necessari, la raccomandano poco a bella prima. Difatti questo miglioramento sarebbe im regresso perche indurrebbe un indebolimento nella parte della storta, la quäle per il peso che sopporta e per la continua e potente azione del fuoco a cui e esposta, deve essere anche la parte piii solida, cioe il fondo della storta; senza aggiungervi 1’ altro difetto non meno grave ehe ne deriverebbe, facendo l’operazione dello scarico in mezzo al fuoco ; ove, occorrendo un miglioramento, non po-trebbe eseguirsi senza spegnere i fuochi ed arrestare il lavoro. Un difetto ancora, conuinc a tutti gli apparati in quest’in-dustria usati finora, 6 che il bisolfuro di carbonio ottenuto, contenendo in soluzione da otto a dieci parti di zolfo per cento, devc essere sottoposto ad un’ altra distillazione per ottenerlo piii puro e per non perderc inutilmente lo zolfo diseiolto. Quest’e perö l’ ostacolo che per avventiira b pifi d’ ogni altro facilmente superabile ove si riHetta ali’ affinitk del carbonio per lo zolfo in elevata temperatura. Quando cioe si fanno passare dei vapori di bisolfuro earichi di zolfo, per un tubo contenente del carbonio iucandescente, il bisolfuro di carbonio ehe n’ esce ha in se ap-pena traccia di zolfo diseiolto, essendosi quello che giä conteneva unito al carbonio, per formare una quantitä corrispondente di bisolfuro. Facendo quindi convergore i tubi adduttori del bisolfuro uscente dalle s to rte ploduttrici in una storta od in un tubo riempiti di carbone e riscaldati dallo stesso fornello, ne uscirebbe un bisolfuro di carbonio scevro di zolfo, il quäle quindi non abbisognerebbe di una rettilicazione ulteriore. l’ella semplicita del modo con cui puö esser tolto questo difetto comune a tutti gli apparati in uso per la fabbricazione del bisolfuro, fa mera-viglia che non ci si abbia pensato nelle grandi fablniche ove la rettiticazione del bisolfuro costa molto lavoro. Nello stabilimento di Pirano, quando giungesse a maggiori dimensioni, questo miglioramento ne permetterebbe un’altro non meno importante e vantaggioso, vale a dire 1’ introduzione d’un nuovo condensatore, economico per lo spazio e per il tempo, esposto gia nell’ ultima esposizione mondiale di Parigi. Questo condensatore, del quäle, per mancanza di spazio, non possiamo dare ne disegno ne spiegazione, fu detto, dall’ ingegnere Furian che 1’ imaginö, Condensatore a pariglia, e verrebbe senza dubbio alcuno a modificare vantaggiosamente l’apparato produttore, se lavorando con un bisolfuro di carbonio scevro di zolfo non si avesse piü da temere un otturamento della serpentina pel con-densarsi dello zolfo esuberante, che ora fa necessaria una serpentina a larghi cilindri, ebiusi a vite ad ogni incurvamento mediante dischi levabili per la pulitura interna. Ma tali difetti, purche la fortuna arrida a questa industria, non arresteranno certamente ne affievqliranno 1’ attivitä e 1’ intelligente direzione che in meno di quattordiei anni diedero prove cosi brillanti di st e furono sole capaci di rinvigorire, coli’ ultimo guizzo di vita che le rimaneva, »ptest’ industria; senza di che essa, che vide ne’ paesi austriaci la luce per la prima volta a Trieste, a Pirano sarebbe venuta a spegnersi miserabilmente per sempre. Del resto, benche con perizia e solerte cura sia condotta, e benche un continuo progresso segni la creseente sua vitalita, questa fabbrica & ancora lontana assai dalle dimensioni di quelle di Pisa, di Siviglia e di Lisbona; dimensioni che, per le favo-revoli condizioni in cui si trova, dovrebbe con rapido sviluppo raggiungere. Puö perö essere ehe appunto le condizioni in eni questo stabilimento si trova sieno di tal natura da consigliare uno svi-luppo lento, ma sicuro; perche le fonti del materiale greggio e lo smercio, ehe sono le precipue condizioni necessarie ali’ esi-stenza ed al progresso d’ una industria, sono oggidi aceidental-mente favorevoli; ma se un giorno un centro d’ attrazione piü naturale e piü potente sorgesse in questo stesso circolo d’ azione, quest’ industria ne risentirebbe gravemente cd il suo avvenire a Pirano sarebbe compromesso ed incerto. Fortunatamente per questo stabilimento, questo pericolo e piü imaginario che reale, per la natura del paese.che potrebbe f'arlo sorgere, la Dalmazia cioe; ove 1’ attivita e lo studio sono ad altri scopi dirette che a dar vita ad industrie utili, la cui necessitii sia dettata dai bisogni e dalle condizioni del paese. Poiche abbiamo fatto emergere 1’ anzianitä di questo stabilimento su quello di Swoszowice e paragonati i miglioramenti ed i difetti degli apparati di questi due stabilimenti, dobbiamo dire (die, per la vastitä del lavoro e delle operazioni industriali» questo e di gran lunga inferiore a quello di Swoszowice anzi tanto, che il paragone non regge in questo senso ; la qual cosa deriva specialmente dallo scopo differente a cui tendono. Mentre cio& 1’ estrazione dello zolfo e continua, senza repentine oscillazioni, quella dell’olio dalla sansa sente invece il riflesso di tutte le oscillazioni a cui il raccolto delle olive e soggetto; le quali oscillazioni si ripetono sulla produzione del bisolfuro, che viene fabbricato esclusivamente a questo scopo, come si scorge dalle seguenti cifre, die manifestano in pari tempo l’attivitä tli questo stabilimento negli ultimi quattordici anni: Anno 1867 Kilogrammi 7280 D 1868 n 9840 J? 1869 6552 » 1870 n 10528 V 1871 n 8984 V 1872 n 10192 1873 11267 » 1874 13031 rt 1875 r) 9958 IV 1876 » 15559 n 1877 m i 2544 n 1878 f* 13686 7) 1879 >y 27737 )7 1880 10640 Totale Kilograrami 167798 Poniamo fine a questi pochi cenni, perohfe lo spazio non ei permette d’ estenderci quauto 1’ importanza doli’ argomento lo meriterebbe; avranno tuttavia raggiunto il loro scopo se giove-ranno a confermare la prioritä di questa fabbrica e render piü note, come ne son degne, le ingegnose innovazioni di eni abbiamo brevemente fatto parola. Puof, Emanuelu Nicoi.icii. N O TIZIE DELLA SCUOLA. PERSONALE mSEGNANTE Direttore. LOCATI Dr. FRANCESCO, cav. delV ordine di Francesco Giu-seppe, membro deli’ I. R. Consiglio scolastico provinciäle deli’ Istria. Insegnö Fisica nei corsi III.0 e VI.0 — ore settimanali 7. nocenti efTettivi. BORRI LUIGI Prof., insegnö Geografia nei corsi I.° II.0 IV.0, storia nei corsi II.0 IV.0 V.0 e VI.0 — ore 17. BRUMATTI ANTONIO, insegnö tedesco in I.° corso, matematica in VI.0 fisica in IV.0 c VII.0 — ore 18. KATALINIČ Dr. DOMENICO Prof., insegnö italiano in II.0 IV.0 VI.n VII.0 — ore 13. NICOLICH EMANUELE Prof., insegnö storia naturale nei corsi II." VI.0 e VII.0, chimica in IV.0 V.° VI.0 VII.0 — ore 18. PERKO FERDINANDO Prof., insegnö disegno a mano libera dal II.0 al VII.0 corso, calligrafia in I.° e II.0 — ore 22. PETROM 10 PIETRO Prof. insegnö matematica e geometria dc-scrittiva in V.°, geometria iu U.° III.0 e IV.0 — ore 17. SPADARO Don NICOLÖ Prof., insegnö religione iu tutti i corsi, ed italiano in III.0 — ore 15. STEFANI ATTILIO, insegnö aritmetica nei corsi II.0III.0 e IV.0, storia naturale in I.° e V.0 — ore 16. SUPANCICH Dr. MICHELE Prof., insegnö matematica nei corsi I.° e VII.0, geometria descrittiva in VI.0 e VII.0, geometria in I.° — ore 20, — ginnastica — ore 6. Supplent i. MORTEANI LUIGI, abilitato per geografia e lingua italiana, insegnö italiano in 1.° covsp, tedesco in II.0, storia in 111.° e VII.0, geogvafia in III.0 — ore 15. RAVALICO NICOLO, in corso di abilitazione per lingua francese ed italiana, insegnö italiano in V.° corso, francese in V.° VI.0 VII.0 — ore 13. ZENI NICOLÖ, insegnö tedesco nei corsi 111.0 IV.0 V.° VI.0 e VII.0 — ore 16. C’ a p i c I a s s Nel I.° corso . . MORTEANI LUIGI II.0 j) • • • PETRONIO PIETRO 11 III.0 !* SPADARO Don NICOLO fy i? IV.0 BORRI LUIGI V.0 w RAVALICO NICOLÖ n VI.° 11 BRUMATTI ANTONIO 71 VII.0 SUPANCICII Dr. MICHELE PIANO DIDATTICO Religion«. I-IV classe, in ogni classe 2 ore per settimana. — V —. VII ore 1 per classe. La mota dell’insegnamento in generale ed in ciascuna classe in particolare, viene fissata dalle Autoritä superiori ecclesiastiche (per gl’ Israeliti dai Capi dello comunitä religiöse) e comunicata alle scuole reali dali’ Autoritä. scolastica provinciale. Meta «P I n scgnamcuto. I.° Corso. Dal Catechismo maggiore le cose assolutamente necessarie a sapersi. Sviluppo delle stesse nella fede, speranza, caritä. e giustizia cristiana, con esernpi tratti dali a sacra serittura. II.“ „ Generalita intorno al culto cattolico: dei sacra- menti e cerimonie relative: delle feste e delle cose sacre. III.0 „ La storia sacra del vecckio e nuovo Testamento fino alla morte degli Apostoli. Geografia lisica e storica della Palestina. IV.0 „ La storia ecclesiastica. La Cliiesa in relazione con la civilta greca e latiua, col sacro rornano impero e coi singoli principi con particolare ritiesso all’eta. degli scolari. V.° Corso Dogmatica generale. Della Religione: fonti: divina missione: la chiesa cattolica 1’unica vera. VI.0 „ Dogmatica speciale. Di Dio Uno e Trino. La crea- zione — il peccato originale — il Redentore. Della grazia — dei Sacramenti — un’altra vita — il giudizio universale. VII.0 „ Morale. Concetto e distinzione. Fondaraenti di mo- ralitä, — del male e del bene. Dei doveri di tutti gli uomini — e degli uomini secondo le loro rela-zioni su questa terra. Idea della perfezione e via da seguirsi per raggiungerla. Lingua Italiana. Meta deli’ insegnamento per la scuola reale inferiore. Leggere e parlare corretto, sicurezza nell’ usare in iscritto la lingua italiana senza errori di grammatica e di ortografia; conoscenza della grammatica e della sintassi. Meta d’insegnamento per la scuola reale completa. Versa-tezza e correttezza di stile nell’usare la lingua italiana a voce ed in iscritto rispetto a quelli oggetti, clie stanno entro la cerchia d’idee degli scolari; cognizioni storiche ed estetichc dei punti piti educativi della letteratura italiana; caratteristica delle prin-cipali forme espositive della prosa e della poesia, attinta per propria lettura. I classe, 4 ore per settiraana. — • Ripetizione delle parti regolari della grammatica, e delle irregolari i punti piti indispen-sabili. Proposizioni semplici e composte preše analiticamcnte da saggi nel libro di lettura. Esercizt di liugua e di ortografia. Esporre a voce ed in iscritto semplici racconti o brevi descrizioni pria lette o narrate. Ogni mese due temi domestici ed un tema sco-lastico. II classe, 4 ore per settimana. — Completamento della grammatica ; proposizioni semplici e composte in base ad un testo di grammatica. Riproduzione a voce ed in iscritto di brani piti estesi e completi e tratti dal libro di lettura o raccontati dal maestro. Imparare a memoria e recitare brani di poesia e di prosa anteriormente spiegati. Ogni 14 giorni un tema domestico ed ogni 4 settimane una composizione scolastica. III classe, 4 ore per settimana. — La proposizione contratta e la composta. Diverse specie di proposizioni secoudarie (dipen-denti), aeeorciamento delle medesime; la teoria delle interpunzioni nella sua relazione colla sintassi. Composizioni di varie specie, parte delle quali relative all’ insegnamento della storia, della geografia e delle scienze nalurali. 11 numero dei lavori in iseritto come nella II classe. IV classe, ore per settimana. -- Ripetizione sistematica della sintassi; del parlar fignrato, tropi e figure retoriche. II piü importante delle diverse specie di poesie, della prosodia e della mfitrica in unione e in base alla lettura. Lettura approfittando della materia contenuta nel libro di lettura, per imparare a conoscerc miti anticbi. Imparare a memoria e porgere. Compo-nimenti con rifiesso alle scritturazioni piü usitate nella vita pratica; il quantitativo dei temi come nella II classe. V classe, 3 ore per settimana. — Prime idee della lettera-tura; i principali scrittori del secolo XIII e XIV con ispeciale riguardo a Dante, Petrarca e Boccacio. Lettura di saggi caratte-ristici dei migliori autori di questi due secoli. Ogni 14 giorni alternativamente un tema domestico ed uno scolastico. VI classe, 3 ore per settimana. — I piü importanti poeti e autori del secolo XV e XVI. Lettura analitico-estetica di alcuni canti deli’ Orlando furioso deli’ Ariosto e della Gerusateme liberata del Tasso e di saggi scelti fra i poeti del secolo XVI Temi come nella V classe. VII classe, 3 ore per settimana. — Lettura ed interpreta-zione della Divina Commedia di Dante. Nozioni della letteratura dei secoli XVII e XVIII, attintc dalla lettura di saggi scelti fra i poeti e scrittori di questi secoli. Temi come nella V classe. Lingita Tedcftca. Meta d’insegnamento per la scuola reale inferiore. Lettura spedita, pronunzia esatta, accento corretto; conoscenza di tutta la grammatica c dclle piü importanti regole della sintassi; spedi-tezza nel tradurrc brani di lettura facili dal tedesco cd in tedesco; imparare la copia dei vocaboli comuni della lingua; passabile sicurezza nell’ usare la lingua tedesca a voce ed in iseritto senza errori gravi in fatto di accento, di grammatica, di ortografia e di interpunzioni. Meta d’insegnamento per la scuola reale completa. Piena conoscenza della grammatica c della sintassi; correttezza in atto di grammatica e di stile nell’ elaborarc temi piuttosto facili; conoscenza delle produzioni letterarie piü importanti dei tempi moderni, acquistata col mezzo di scelte letture. / classe, f) ore per settimana. — Leggere ed accentuare esattamente le parole, cognizione della partc regolare della grammatica, compresi i verbi piü usitati della conjugazione forte; il piü importante della sintassi e delle regole di costruzione della proposizione semplice. Imparare a memoria vocaboli; tiadurre speditamente a voce ed in iseritto proposizioni semplici nella lingua tedesca. Spessi dettati. Ogni B giorni un tema di tradu-zione piuttosto facile d’ indole grammaticale. II classe, 4 ore per settimana. — Ripetizione e conupleta-mento della grammatica, esercizio dei verbi della conjugazione forte e della irregolare. Sintassi della proposizione semplice. Aumento della copia dei vocaboli con riflesso alla lingua usuale. Lettura, esercizi ortografici; spesse traduzioni dalla lingua d’insegnamento nella lingua tedesca. Ogni 8 giorni un tema domestico ed ogni 14 giorni un tema scolastico. III classe, 4 ore per settimana. — Completamento della grammatica. Formazione e connessione della proposizione compo-sta. Periodi. Imparare a memoria vocaboli e frasi. Leggere brani di prose e poesie. Kaccontare ed imparare a memoria le cose lette. Esercizi ortografici, temi di traduzione. Lavori in iscritto comc nella II classe. IV classe, 3 ore per settimana. — Completamento della grammatica colle forme anomale meno usitate. La teoria dei casi, dei tempi e dei modi. Raccolta ed esercizi di frasi faeendo confronti colla lingua d’insegnamento. Riproduzione a voce ed in iscritto e ricostruzione di brani completi e tratti dal libro di lettura. Esercizi di stile con riguardo alla vita pratica. Ogni 8 giorni alternativamente un lavoro domestico ed uno scolastico. V classe, 3 ore per settimana. — Ripetizione sistematica della grammatica; prosodia e metrica. Spiegare ed imparare a memoria brani di lettura. Esercizi di stile. Ogni 14 giorni un lavoro domestico ed ogni mese un tema scolastico. Lingua d’ in-segnamento la tedesca prendendo in aiuto la lingua d’ insegna-mento. F/ classe, 3 ore per settimana. — Lettura esauriente con spiegazioni relative alla grammatica ed al contenuto. Prospetto della moderna letteratura sino a Gothe e Schiller. Ogni 14 giorni alternativamente un lavoro domestico e uno scolastico. Lingua d’ insegnamento come nella V classe. VII classe, 3 orc per settimana. — 11 periodo della letteratura da Schiller e Göthe sino agli ultimi tempi con brani di saggi. Lettura interpretativa di singoli drammi ed opere epiche dei citati poeti. Temi come nella VI, lingua d’insegnamento come nella V classe. liingua Franccse. Meta deli’insegnamento nella scuola reale completa. Perfetta conoscenza della grammatica della lingua francese, passabile speditezza nel tradarre dalla lingua d’insegnamento a voce ed in iscritto componimenti prosaici piuttosto facili, esatta intelligenza di opere francesi piuttosto facili. V classe, 4 ore per settimana. — Pronuncia, lettura ed accentuazione; grammatica compresi i pili usitati verbi irregolari difettivi ed impersonali; le piü importanti regole della sintassi. Imparare a memoria vocaboli e frasi. Ogni 8 giorni un lavoro in iscritto. VI classe, 3 ore per settimana. — Ripetizione di volo di quanto fu appreso nella V classe. Completamento della gramma-tica colle forme anomale delle parti del discorso flessibili e collc parti inflessibili. Sintassi. Ogni 14 giorni un tema tlomestieo ed ogni 4 settimanc un tema scolastico VII classe, 3 ore per settimana. — Ripetizione o completamento di tutto Tinsegnamento della grammatica. Breve prospetto della storia della letteratura. Lettura di opere di maggior impor-tanza formanti un tutto. Temi come nella VI classe. Ueograiia e istoria. Meta d’ insegnamento per la scuola reale inferiore. Cono-scenza della superficie terrestre secondo le sue divisioni naturali e politiche, precipuamente quelle della monarchia’ austro-ungarica. Prospetto degli avvenimenti piü importanti di tutta la storia universale. Meta per la scuola reale completa. Conoscenza della geografia topiča e politica deli’Europa, in ispecie dei rapporti geografici della monarchia austro-ungarica; nozione dei piü importanti rapporti degli altri continenti. Conoscenza degli avvenimenti principali della storia dei popoli secondo il suo nesso pramma-tico, con ispeciale riflesso alla storia deli’Austria-Ungheria. I classe, 3 ore per settimana. — Principi fondamentali della geografia in quanto che sieno indispensabili a comprendere la carta geografica e possano cssere appresi in modo intuitivo. Descrizione sommaria della superficie terrestre secondo le sue proprietä, naturali con riguardo alla sua divisione in popoli e stati (coli’ uso continuo della Carta). II classe, 4 ore per settimana. — A Geografia, 2 ore: geografia speciale dell’Asia e deli’ Africa; descrizione cstesa del suolo e dei fiumi d’Europa (facendo costante uso delle Carte geografiche scolaaticlie c murali); geografia deli’Europa occi- dentale e meridionale. B. Storia, 2 ore: Prospetto della storia dell’ antichita. III classe, 4 ore per settimana. — A. Geografa, 2 ore: Geografia speeialo del rimanente di Europa e segnatamente della Germania. B. Storia, 2 ore: Prospetto della storia dell’ evo medio con ispeciale rilievo dei momenti della storia patria. IV classe, 4 ore per settimana. — A. Geografia, 2 ore: Geografia speciale della monarchia austro-ungarica, punti prin-cipali della dottrina della costituzione. Geografia dell’ America e dell’ Australia. B. Storia, 2 ore: Prospetto della storia dell’ evo moderno con estensione particolare alla storia della monarchia austro-ungarica. V classe, 3 ore per settimana. — Storia dell’antichitä, con riguardo ai dati geografki che stanno in connessione colla me-desima e con particolare rilievo degli amminico’i di coltura. VI classe, 3 ore per settimana. — Storia dei secoli VI sino al XVII presa nel medesimo modo. VII classe, 3 ore per settimana. — Storia dei secoli XVIII e XIX presa nel medesimo modo. Breve prospetto della statistica dell’Austria-Ungheria con speciale riguardo alla costituzione dello Stato. Matematica. Meta d insegnamento per la scuola reale inferiore. Spedi-tezza nci calcoli colle cifre e segnatamente nella loro applica-zione a casi pratici importanti. Sicurezza nelle prime quattro operazioni fondamentali con numeri generali, come pure nella loro applicazione nella soluzione di equazioni di primo grado con una e piü incognite. Meta per la scuola reale completa. Conosccnza fondata della matematica elementare cd esercizio spedito nella medesima. I classe, 3 ore per settimana. — Sistema decadico. Le operazioni fondamentali in numeri astratti ed in concreti senza e con frazioni decimali. Norme principali della divisibilitä, massimo divisore comune e minimo multiplo comune. Frazioni comuni. Trasformazione delle medesime in frazioni decimali e viccversa. Calcoli con numeri complessi con adeguato riflesso alla cosidetta pratica italiana (calcoli colle parti aliquote). Temi domestici secondo il bisogno; ogni 6 settimane un tema scolastico. II classe, 3 ore per settimana. — Moltiplicazione e divi-sione abbreviata con numeri decadici. II piii importante della dottrina delle misure e dei pesi del denaro e delle monete. Riduzione delle misure, dei pesi e delle monete. Teoria dei rap-porti e delle proporzioni. Catena; calcoli dei percento, d’interesse semplici, del disconto, del termine medio; regola di partizione. Temi in iscritto come nella I classe. III classe, 3 ore per settimana. — Avviamento alle prime quattro operazioni fondamentali in numeri generali. Portare un binomio alla seconda e terza potenza; estrarre la radice qua-drata e la cubica da numeri speciali. Ripetizione del quantita-tivo deli’ aritmetica finora trattato e fondato esercizio del medesimo mediante temi adatti. Calcolo degli interessi composti. Temi in iscritto come nella I classe. IV classe, 4 ore per settimana. — Teoria scientificamente svolta delle prime quattro operazioni fondamentali con numeri generali. Massimo divisore comune e minimo comune multiplo. Teoria delle frazioni comuni. Equazioni di primo grado con una e piü incognite. Soluzione delle cosidette equazioni in parole. Ripetizione del quantitativo deli’ aritmetica finora prešo ed esercizi fondati nel medesimo mediante temi analogbi. Temi in iscritto come nella i classe. V classe, 5 ore per settimana. — Aritmetica generale, 3 ore per settimana: Ripetizione connessa del quantitativo dell’aritme-tica generale finora prešo. I sistemi munerici in generale ed il decadico in partieolare. Divisibilita dei numeri. Frazioni decimali. Potenze e radici. Numeri immaginari e complessi e le quattro operazioni fondamentali coi medesimi. Rapporti c proporzioni. Logaritmi. Geometria, 2 ore per settimana — Planimetria. Temi domestici secondo il bisogno; ogni 0 settimane un tema scolastico. VI classe, 6 ore per settimana. — Aritmetica generale 3 ore per settimana: Frazioni continue. Equazioni quadrate con una incognita. Equazioni esponenziali. Equazioni ,diofantiche. Progressioni aritmetiche e geometriche. Calcolo degli interessi composti. Teoria delle combinazioni. Teorema sui biuomi. Geometria, 3 ore per settimana. — Gonioinetria, trigono-metria piana, stereometria. Lavori in iscritto come nella Y classe. VII classe, 5 ore per settimana. — Aritmetica generale, 2 ore per settimana: Teorie fondamentali del calcolo di probabi-lita con applicazione ad una tabclla sullc mortalitä, il piii importante sulle serie aritmeticlie di ordine superiore con riflesso alle interpolazioni. Geometria, 3 ore per settimana. — Trigonometria sferica con applicazione a quesiti della stereometria e deli’ astronomia sferica. Geometria analitica del piano e seguatamente le rette, il cercliio e le linee della sezione conica prese analiticamente. Ripetizione per via di numerosi temi del quantitativo d’aritme-tica e geometria insegnato nplle classi superiori. Lavori in iscritto come nella V classe. IHscguo gcoiuetrico e geometri» rappresentativa. Meta d’insegnamento per la scuola reale inferiore. Cono-scenza degli elementi della geometria e della teoria delle costruzioni geometriclie. Speditezza.nel disegno lineare. Meta d’ insegnamento per la scuola reale completa. Cono-scenza della teoria della projezione e sicurezza nell’ applicarla alla teoria delle ombre ed alla prospettiva. I classe, G ore per settimana. — Teoria della geometria intui-tiva. Disegnare forme geometriclie piane a mano libera secondo i modelli che il maestro progetta sulla tabella, accompagnandoli di brevi spiegazioni necessarie a comprenderli, cio6 disegni di linee rette e curve, di angoli, triangoli, poligoni, cerchi, ellissi e combinazioni di queste figure. Ornato geometrico, disegno di figure gcometriche occupanti spazio, a mano libera e secondo le norme della prospettiva, eseguito dietro adattati modelli di filo di metali» o legno nell’ ordine seguente : linee rette e curve, poligoni, cerchi, corpi stereomctrici. II classe, 3 ore per settimana — Planimetria, la linea retta illimitata e il tratto in lunghezza; teoria degli angoli; simetria e congruenza di figure piane; proprieta del eercbio, posizione delle rette rispetto al cerchio, angoli nel cercliio, vicendevole posizione di due cerehi. — Spiegazione dei requisiti pel disegno lineare, uso dei medesimi. Escreizio nelle piü importanti costruzioni planimetricbe con adeguato riguardo ali’ ornamento costruttivo. III classe, 3 ore per settimana. — Continuazione della planimetria ; misura e proporzionalita dei tratti in lunghezza; somi-glianza di figure piane a linee rette ; calcolo deli’ area delle figure piane ; semplici casi di trasformazione e divisione delle medesime. Principi fondamentaili della stereometria in riguardo alla vicen-devole posizione delle rette e dei piani nello spazio ; proprieta dei corpi piü importanti e rappresentazione' dei medesimi nella loro base, nel loro spaceato e nelle loro reti; calcolo deli’ area e del contenuto cubico. IV classe, 3 ore per settimana. — Le operazioni algebraiche fondamentali in via grafica applicandole a temi concernenti la divisione di superficie e la trasformazione di figure piane. Deter-minare la posizione di lin puuto nel piano e relativa applica-zione a casi pratici. Teoria della costruzione delle piü importanti curve piane (linee della sezione conica, linee a rigiro, spirali). V classe, 3 ore per settimana. — Teoria della projezione ortogonale : punto, retta, piano ; vicendevole relazione fra questi tre elementi spiegata per via di temi adattati (riferendosi sempre ai rispettivi teoremi di stereometria''. VI classe, 3 ore per settimana. —• II triangolo materiale (cubico), projezione di corpi confinati da superficie piane; sezioni di corpi coi piani, vicendevoli sezioni di corpi confinati da super* ficie piane. II piü necessario sulla rappresentazione di linee curve ; produzione e rappresentazione delle piü importanti superficie curve che piü spesso occorrono in pratica. Vil classe, 3 ore per settimana. — Sezione piana delle piü importanti superficie curve, piani tangenziali sopra le superficie curve. Alcuni temi semplici sulla detenninazione deli’ ombra nel-1’ illuminazione a raggi paralleli. Projezione centrale (prospettiva) limitata all’ essenza ed alla costruzione di alcuni temi elementari. ßicapitolazione di tutta la materia col mezzo di temi. Storia naturale c lisica. Meta d’ insegnamento per la scuola reale inferiore. Cono-scenza dcllc principali forme del mondo organico ed inorganico, basata sull’ intuizione ed esercitata nel distinguere. — Conoscenza dei fenomeni natürali faeilmente intelligibili e delle loro leggi, aequisita per via di esperimenti, con rifiesso alle applicazioni pra-tiche ehe piü faeilmente si comprendono. Meta d’ insegnamento per la scuola reale completa. Prospetto sistematico dei gruppi di animali e di piante iu base alla eono-seenza dei fatti piü importanti sulla loro anatomia, fisiologia e morfologia. Cognizione delle forme e delle proprietä dei minerali di maggiore importanza, nonclie dei fatti piü rilevanti sul eampo della geologia. — Intelligenza dei piü importanti fonomeni natu-rali e leggi naturali eol mezzo di esperimenti e di dimostrazioni in quanto ehe a ciö basti la cognizione della matematica elementare. I classe, 3 ore per settimana. — Istruzione intuitiva avente per oggetto la storia naturale e segnatamente I semestre : ani-mali vertebrati; 11 semestre: animali invertebrati. II classe, 3 ore per settimana — Istruzione intuitiva avente per oggetto la storia naturale e segnatamente I semestre: mine-ralogia; II semestre: botanica. III classe, 3 ore per settimana. — Fisica esperimentale: proprietä generale dei corpi, calorico, elettricitä., magnetismo. IV classe, 3 ore per settimana. — Fisica esperimentale : sta-tica e dinamica dei corpi solidi, fluidi, gocciolanti e aeriformi; suono, luce. V classe, 3 ore per settimana. — Storia naturale: Idee fon-damentali anatomico-fisiologiclie del regno animale con ispeciale rifiesso agli animali di online superiore ; ordine sistematico degli animali. VI classe, 6 ore per settimana. — A. Storia naturale, 2 ore per settimana : Idee fondamentali anatomieo-fisiologicbe del regno vegetabile. Online sistematico delle piante, faccndo emergere le famiglie piü importanti. — B. Fisica, 4 ore per settiinana: Qua-litk generale dei eorpi, i cosidetti effetti delle forze molecolari, meccaniea, accustica. VII classe, 7 ore per settiraana. — A. Storia naturale, 3 ore per settiinana : mineralogia, elementi di geologia. — B. Fisica, 4 ore per settiinana : Magnetismo, elettricitä, ealorico, luce. Teorie l'ondamentali deli’ astronomia. Cliimica. Meta d’ insegnamento per la scuola reale completa. Intelli-geuza fondata delle leggi chimiehe acquisita mediante esperimenti; cognizione delle raaterie prime di maggiore rilievo e delle loro pifi importanti combinazioni eon riflesso al luogo in cui si trovano ed alla loro importanza rispetto ai fenomeni della natura e al-' 1’ industria. IV classe, 3 ore per settimana. — Prospetto delle materie prime piü importanti e delle loro combinazioni di maggiore inte-resse per la vita pratica. V classe, 3 ore per settimana. — Leggi cliimiche Metalloidi; metalli leggeri. VI classe, 2 ore per settimana. — Metalli pesanti Combinazioni del ciano. Idrati di carbonio ed i loro primi derivati. VII classe, 2 ore per settimana. — I semestre : Continua-zione e chiusa della cliimica organica. II semestre: Ripetizione connessa di tutta la cliimica con breve accenno alle moderne teorie chimiehe. (Lavori pratici nel laboratorio, ai quali prendono parte sola-mente gli Scolari piü bravi senza trascurare gli altri doveri loro imposti dalla scuola, vengono fatti in ore non obbligate all’ insegnamento.) Dlsegno a mano llbcra. Secondo il piano didattico del 9 agosto 1873, N. 0708, D., perö limitando 1’ istruzione nella VI e VII classe a 2 ore per settimana per ciascuna class6. II modellare rimane riservato alla libcra partecipazione degli scolari pili bravi. Calligrafia. Meta d’ insegnamento. Una calligrafia leggibile e itiacevole ali’ occhio. I e II classe, in ciascuna 2 ore per settimana. — Esercizi secondo saggi escludendo ogni specie di scrittura artificiosa. Ginnastica. Meta. Graduato rinvigorimento e conveniente coltura del corpo allo scopo di acquistare agilitä nci movimenti. Consolida-mento della salute e della freschezza dello spirito, eceitamento e sviluppo della forza volitiva, della persevcranza e del sentimento per 1’ ordine. Esercizi. Graduati alle diverse etä degli allievi, e consistono in movimenti ordinativi ed in esercizi eleinentari, cioe: eolle baccliette — salti di fune — trave d’ equilibrio — scala orizzon-tale, verticale, obbliqua — pertiebe di šalita — parellele — cordino volante — cavallina — sbarra — anelli — passo di volo. / O RA HI O A TENORE DEL PIANO DIDATTICO PER LE SCUOLE REALI DELLMSTRIA M ATES1E GOR S 1 1 83 s s I 11 III IV V VI |VII 1 co lleligione i! o u 2 2 1 1 1 11 Lingua d’ insegnamento . . 4 4 4 3 3 3 3 24 Lingua tedesca 5 4 4 3 3 3 3 25 Lingua francesc .... — — — — 4 3 rt 0 10 Geografia e storia .... 3 4 4 4 3 3 3 24 Mateinatica 3 3 3 4 5 6 5 29 Disegno geometrico e geo-metria rappresentativa 6 3 3 3 3 3 3 24 Storia naturale 3 3 — — 3 2 3 14 Fisica ........ -- — 3 3 — 4 4 14 Chimica — — — 3 3 2 2 10 Disegno a mano libera . . — 4 4 4 4 2 2 20 Ginnastica •2 2 2 2 2 2 2 14 Totale ore . . 28 1 29 29 31 34 34 34 219 LXBHI D’1NSEGNAMENT0 DEI QUALI SI FECE USO- Per la «lottrina religiosa. I.° Corso Cateehismo maggiore. II.0 „ P. Cimadomo — Catechismo del culto cattolico. III.0 „ Schuster — Storia sacra deli’ antico e del nuovo Testaraento. Favento — Geografia di terra santa. IV.0 „ Martin — parte IV. storia della Chiesa. V.° „ Wappler — parte I. VI.0 „ Wappler — parte II. VII.0 „ Wappler — parte III. l*cr la lingna italiana. I.° e II.? Coi'so Demattio F. •— Grammatica elementare. I.° Libro di lettura per le classi dei ginnasi inferiori parte 1. 11.0 „ Idem parte II. 111.0 e IV.0 „ Demattio F. — Sintassi delle lingua italiana. 111.0 „ Libro di lettura per i ginnasi inferiori parte III. IV.0 „ Idem — parte IV. V.° „ Carrara — Antologia, parte I. VI.0 „ Idem — parte II. Tasso — Gerusaleme liberata. VII.0 „ Dante — Divina commedia. Carrara — Antologia parte III. Per la lingua tcdesca. I.° II.0 III.0 Corso Clauss — Grammatica della lingua tedesca, ediz. 1877. IV.0 „ Fritscli M. — Grammatica della lingua te- desca, ediz. 1876. (Vicne adoperata fino al VII0 corso.) Clauss — Libro di lettura, Antologia tedesca, parte I. ediz. 1877. V.° „ Neumann — Libro dl lettura, parte I. VI.0 „ Neumann — Libro di lettura, parte II. VII." „ Neumann — Libro di lettura, parte III. Per In lingua francese. V.° VI.0 e VII.0 Corso Ahn — Grammatica. „ Plöetz — Lectures cboisies. Per la Geografia e Storia. I.0 II.0 Corso Klunn — parte I. ediz. IV. Kozenn — Atlante scolastico di geografia, fisica e politica — ediz. italiana. Vogel — Atlante di carte mute. II.0 „ Weiter — Storia deli’ evo antico. Menke — Atlante del mondo antico. III.0 „ Klunn — Geografia universale, parte III. ediz. IV. Kozenn — Atlante come sopra. Weiter — Storia del medio evo. Spruner — Atlante storico geografico. IV.u „ Hannack — Compendio di storia, geografia e sta- tistica della Monarcbia Austro-Ungarica. Kozenn — Atlante come sopra. Putz — Storia parte III. per le classi inferiori (edizione anteriore al 1873). Spruner — Atlante come sopra. V.n Corso Pütz — Storia Universale parte I. per le classi superiori, evo antico (edizione anteriore al 1873). Spruner — Atlante. VI.0 „ Ptttz — parte II., Storia del medio evo, per le classi superiori (edizione anteriore al 1873). Spruner — Atlante. Hannak. VII.0 „ Pütz — Parte III. Evo moderno, per le classi su- periori, ediz. come sopra. Spruner. Ilannak. Per la Jflatematieu. 1." IV.0 Corso Močnik Trattato di aritnietica ad uso delle classi inferiori delle souole medie, ediz. 1877. Močnik — Elementi di Geometria per le scuole reali inferiori, ediz. 1877. V.u VIL0 „ Močnik — Manuale di Aritmetica e di Algebra per le classi superiori delle scuole medie, ediz. 1878. Močnik — Geometria per i ginnasi superiori. Wittstein — Planimetria, Stereometria, Trigono-metria (traduzione Searizza). Močnik Tavole logaritmiche, trigonometriche, traduzione italiana. Per la Geometria (icsrrittiva. V.° VI.0 e VII.0 Corso. Per ora seritti dal Docente. Per la Storia naturale. 1.0 Corso Pokorny — ltegno animale edizione illustrata 187G. 11.0 „ Pokorny — Keguo minerale 1877 e Regno vegetale, edizioni illustrate. V.0 „ Scbmarda — Elementi di Zoologia. VI.0 „ Manganetti — Botanica. VII.0 „ Bonizzi — Mineralogia. Per la lisic«. III.0 IV.0 Corso Schabus — Principi fondamentali di lisica. VI.0 VII.0 „ Ganot — Elementi di fisica. Mltncli — Trattato di fisica. Per la Cliimica. IV.0 VII.0 Corso Roscoe — Lezioni di chimica elementare. TEMI SeOIaASTICI NELLA LINGUA D’ INSEGNAMENTO ELABORATI NEI TRE OORSI SUPERIORI. V. C O R S O. 1. Incoronazione del Petrarca. 2. Vantaggi e danni proveuienti ai giovani dalla frequenza al teatro. 3. Importanza della stampa. 4. Morte di Rafaello. 5. La gioveutü 6 la primavera della vita. G. Regolo, luminoso esempio di vero amor patrio. 7. Roma alla notizia della seonfitta al Trasimeno. 8. Carattere d’ Alcibiade. 9. La vera amicizia non puft mantenersi ehe fra persone oneste. 10. Importanza della navigazione. VI. C O R S O. 1. Concione di Goffredo ai guerrieri crociati per animarli al-1’ impresa della conqnista di Gerusaleme. 2. Un buon libro e un buon amico. 3. Una tempesta di mare. 4. La necessit^ madre e maestra delle invenzioni. 5. II carbonio e le sue produzioni. 6. Quäle relazione corra fra le arti figurative e la poesia e in ehe s’ avvantaggino reciprocamente. 7. II ferro. 8. La mano quäle strumento di lavoro. 9. Maometto e il suo tempo. 10. Sciagure della guerra e benefizi della pace. VII. C O RS O. 1. II sorger della luna in una sera d’estate. 2. La forza deli’ abitudine. 3. 11 torchio idraulieo. 4. L’ ossigeno nella respirazione umana. 5. Vantaggi ehe deriverebbero ali’ Istria dalla istituzione di societä, enologiche. 6. Come si possa difendere 1’ Alligliieri dalla taecia d’ ingrati-tudine verso Guido da Polenta, suo amico e suo ospite, per aver perpetuata ne’ suoi versi immortali 1’ infamia di Fran-eesea da Rimini. 7. L’ oceliio umano nelle sue relazioni fisiche e morali. 8. Le gemme. 9. Si ragioni sullo varie speeie drammatiche e se ne deter-minino i caratteri differenziali. NOmm STATISTICHE N 0 T I Z I E C 0 R S I Visto Cassiere Dr. I.OCATI Dircttoro 950 171 8. AYYISO L’ iscrizione degli scolari sara nei giorni 30 settembre, 1 e 2 ottobre p. v. dalle ore 8 alle 11 ant. e dalle 2 alle 4 pom. Tutti gli scolari che per la prima volta vengono iscritti, pagano la tassa