Al SI élóURAN pe TUOLE JE "procreazione f/TA"? uu uuuu.kri6s.it CEDAD / CI VIDALE • Ulica Ristori 28 • Tel. (0432) 731190 • Fax 730462 • E-mail: novimatajui@spin.it • Poštni predai / casella postale 92 • Poštnina plaCana v gotovini / abbonamento postale gruppo 2/50% • Tednik / settimanale • Cena 0,90 evra Spedizione in abbonamento postale - 45 % - art 2 comma 20/b l^gge 662/96 Filiale di Udine TAXEPERgUE 33100 Udine TASSA RISCOSSA Italy St. 21 (1255) Čedad, Četrtek, 2. junija 2005 Z umetnostjo nazaj po stazicah k’so včasih bile V nedieljo so v Topolovem odparli stazo iz vasi do Brieze tednik Slovencev videmske pokrajine Iset an so vsaka buj zanimiva od te druge - je poskarbiela pa Postaja Topolove. Odpar-tje staže so povezal s tradicionalnim obiskom prijateljev iz Livka v Topoluove, ki se ponavlja že vič ko deset liet na povabilo kulturnega društva Rečan. Lepuo je bluo, an povejmo po pravici tudi nenavadno, de so stazo odparli ne na začetku v vasi, kamer sé človek par-pelje, pač pa na varhu, glih na meji, sredi hosti. An do gor so šli tudi politični predstavniki, deželni odbornik za j hribovske an gorate kraje na-I še dežele Enzo Marisilio, ki je paršu na varh te parvi brez se še spotit, pokrajinski odbornik Paride Cargnelutti an sevieda tudi garmiški župan Paolo Canalaz, ki je parvi pozdravu. Vsi so pohvalil lepo iniciativo, tudi načelnik tolminske upravne enote Zdravko Likar, ki je pozdravu v imenu slovenskih oblasti. Odpartje je bluo slovesno, saj je zapieu pevski zbor iz Livka (Kje so tiste stezice...), preriezal so trak, ki sevieda je biu naret iz brušjana an so bli govori. Po-tle kupe z umetniki počaso so se vsi spustil v Topoluove. beri na strani 5 H sapore delle belle parole e Gorgoglio di un paese che ^uole vivere, il canto dei Nediški puobi” e il verde dei boschi tutto intomo. Calla ha vissuto così, domenica 29 maggio, la seconda edizione del concorso intemazionale di Poesia indetto dall’ammini-shazione comunale. Ancora una volta è stata u-na scelta indovinata, quella del Comune, e lo hanno dimostrato la buona partecipatone al concorso (119 sono Beneška literatura na Vilenici Med 7. an 11. setem-berjam bo Društvo slovenskih pisatelju v sodelovanju s kulturnim društvom Vilenica iz Sežane organizalo 20. Mednarodni literarni festival “Vilenica" . Od sriede do ne-dieje se bojo na Krasu, v Novi Gorici in v Ljubljani odvijali literarni nastopi in pogovori, okrogle mize, simpozij an predstavitve književnosti. Med telimi zadnjimi bo tudi predstavitev današnje literature v Beneški Sloveniji, takuo ko so poviedal v Cetartak, 26. maja v Ljubljani, ko so predstavli program festivala an na-poviedal imena dveh avtor ih, bi dobijo nagrado Vilenico, lima Rakuša an Karl-Markus Gauss. Benečija bo takuo par-viC prisotna na telem pomembnem literarnem festivalu. V petek, 9. setemberja v kulturnem domu v Sežani bosta prof. Roberto Dapit an predsednik kulturnega društva Ivan Trinko Michele Obit predstavila sodobno literaturo v Benečiji, potlé pa štieri avtoriji bojo prebral svoje piesmi an proze. V kulturnem domu bo na ogled tud razstava publikacij v soorganizaciji društ\a Ivan Trinko. Lieta nazaj an umetnik Postaje Topolove tisti dan, ki so Sli vsi čez Briezo par nogah h Parjateljem na Livek, je nesu za sabo veliko rinko, velik Parstan. Nataknu ga je na li-Po, ki stoji pred livško cier-kvijo, še priet je podoban Parstan deu na kostanj v Topolovem an takuo oženu an simbolno nazaj povezu dvie vasi. Umetniška pot, ki pelje iz ^opoluovega na Briezo (se froštamo, de puojde napri do Livka) an so jo v nediejo 29. ttlaja odparli je potarditev an nadaljevanje tiste ideje an tiste povezave. Takuo je na od-Partju poviedu arhitekt Renzo Rudi, ki je napravu projekt za tisto stazo, ki jo je tiela kaninska aministracjon iz Gar-mika, so jo finansirali z evropskimi an deželnimi finančnimi sredstvi, za umetniška diela, inštalacije, ki se srečajo po vsi pot, - jih je de- Odpartje umetniške poti iz Topolovega na Briezo s predstavniki Dežele in Pokrajine Pace e libertà al Mittelfest In scena a Cividale dal 16 al 24 luglio nata delle premiazioni sia soprattutto un giorno di festa. E la giornata è iniziata con la partenza della camminata organizzata dal Cai Val Nati-sone lungo i sentieri che portano a Calla da Stupizza, passando per Montefosca. In mattinata c’è stata anche la caccia al tesoro per i borghi del paese, organizzata da A-nita Pillinini. Nel pomeriggio si sono tenute le premiazioni, presenti tra gli altri il sindaco di Kobarid, Pavle Gregorčič, l’assessore provinciale Fabrizio Cigolot e il presidente del consiglio regionale Alessandro Tesini. A fare gli onori di casa il sindaco Piergiorgio Domeniš, che ha sottolineato il significato di una manifestazione del genere a Calla, “luogo in cui chi ci crede continua a vivere”. (m.o.) segue a pagina 5 Stregna tutela il dialetto sloveno Il comune di Stregna ha un nuovo statuto. E’ stato approvato nella seduta del 19 maggio scorso dalla maggioranza del consiglio comunale che ha votato anche il nuovo regolamento. Lo statuto adottato presenta molte novità, quelle più significative riguardano l’identità linguistica e culturale slovena della comunità che viene sottolineata nella prima parte dello statuto, lì dove vengono messi in luce i tratti costitutivi e le caratteristiche fondamentali del Comune di Stregna. L’identità slovena viene presentata in modo ben articolato nella prima parte dell’articolo 7 in cui si dice che il Comune “assume la tutela e la valorizzazione della cultura e del dialetto sloveno locale quale principio fonda-mentale della propria identità storica e base dell’autonomia speciale”. Oltre a ciò “promuove e valorizza il patrimonio culturale nelle espressioni di tradizioni, costumi e lingua locali, riconosce e tutela la locale comunità slavofona, le cui radici sono individuabili nella toponomastica, nell’onomastica, nella patronimica e nel dialetto sloveno locale tuttora largamente utilizzato dalla popolazione autoctona”. segue a pagina 4 Domenica 29 le premiazioni del concorso internazionale Calla, 3 ritorno della poesìa Tra le autorità il presidente del consiglio regionale Alessandro Tesini I temi della Liberazione dal nazifascismo, della libertà, della pace, della spiritualità nel senso del primo articolo della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo secondo cui "tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti". Saranno queste le direttrici lungo le quali si svilupperà la 14. edizione del Mittelfest che si terrà a Cividale dal 16 al 24 luglio prossimi. leggi a pagina 9 stati coloro che hanno inviato le opere, 7 le scuole che hanno aderito, buona parte delle Valli e delle vicinanze ma anche una dal Belgio) e l’impegno degli abitanti del paese per fare in modo che la gior- I112 e il 13 giugno avrà luogo il referendum sulla fecondazione assistita. Quattro i quesiti riferiti alla legge 40 del 2004 sui quali si dovranno esprimere gli elettori LEGGI A PAGINA 8 Četrtek, 2. junija 2005 2 i prossimi appuntamenti nelle valli - Assemblea della Proloco a Grimaccó Labirinti, kries e mostra-mercato Dopo il successo della rievocazione storica sul Kolovrat, domenica 23 maggio, la prò loco NediSke doline prosegue con impegno nel suo programma di valorizzazione e promozione turistica delle Valli del Natisone, attraverso iniziative proprie - come le visite guidate sui passi di Rommel e le testimonianze della prima guerra mondiale oppure nel verde incanto del Monte Mija e della sua natura selvaggia ed incontaminata -oppure affiancando enti ed associazioni che operano sul territorio. I prossimi appuntamenti, in cui la prò loco NediSke doline sarà impegnata in modi e misure diverse, sono le manifestazioni in programma nella cornice del Kries di San Giovanni, il 23 giugno a Tribil inferiore, e la festa del patrono a San Pietro al Natisone dove, in occasione della rievocazione storica delTArengo della Slavia, grazie al gruppo di artigiani coordinati da Lui-sella Goria e la KmeCka zveza con Stefano Predan orga- Per il turista Il turista che voglia conoscere l’offerta turistica e le manifestazioni in programma nelle valli del Natisone può rivolgersi all’Ufficio IAT (Informazione ed assistenza turistica), operativo a San Pietro al Natisone nella sede della prò loco NediSke doline presso la Comunità montana. A partire dal 1 giugno l’ufficio è aperto al pubblico il martedì e mercoledì dalle ore 9 alle 12.30, il sabato dalle ore 9 alle 13, domenica dalle 9 alle 11 e dalle 15 alle 17. Come finora è attivo tutti i giorni, dalle ore 9 alle 18, il telefono cellulare n. 338 1260311. & nizzerà la mostra-mercato dei prodotti agricoli e dell’artigi-anato locale. Le manifestazioni di Stre-gna, organizzate dall’amministrazione comunale invece prenderanno il via già nei prossimi weekend, quando i visitatori potranno immergersi nel verde dei bellissimi prati di Tribil superiore e Tribil inferiore e perdersi nei labirinti che si stanno realizzando proprio in questi giorni. Poi sabato 18 giugno verrà dedicato alle tradizioni popolari legate al falò di San Giovanni ed il solstizio d’estate, dove i veri protagonisti saranno gli anziani del posto, depositari di una cultura ed un sapere millenari. Il culmine verrà raggiunto giovedì 23 giugno a Tribil inferiore all’imbrunire con il concerto di Tinkara Kovač e poi finalmente l’accensione del Kries. Molto ricco anche il programma per l’estate. Tra l’altro verrà riproposta la bella esperienza delle favole ascoltate e raccontate nei paesi, mentre con la collaborazione della pro-loco Vartača e l’amministrazione comunale di Savogna si sta predisponendo un ricco programma all’insegna della tradizione e dei buoni sapori di un tempo per la festa di San Lorenzo a Montemaggiore. L’occasione per conoscere le iniziative della prò loco, il programma realizzato e le manifestazioni in calendario e, naturalmente, per avvicinarsi e collaborare con l’associazione è l’assemblea annuale che si terrà mercoledì 8 giugno, alle ore 20, nella sala blu del Municipio di Gri-macco. Tutti possono partecipare. Pisrao iz Kima Stojan SpetlC Grški junak Herkules se je proslavil, ko je iz Avgijevega hleva skidal ves nakopičen gnoj. Nič lažja ne bo Prodijeva naloga, če bo leva sredina čez leto dni prevzela oblast. In, seveda, če bo tedaj Prodi še nesporni premierski kandidat, kajti veliki manevri so že v teku. Ko se je vrnil iz Bruslja je Prodi vedel, da ne sme ponoviti napake izpred desetih let, ko je vladal po naročilu drugih, sam pa ni imel organizirane podlage med volilci. Sedaj, ko je okusil slavo v evropskem klubu, želi Prodi odločati sam. Tega mu drugi ne bodo pustili. Rutelli je sprožil plaz, ki se nadaljuje. In ko prisegajo Prodiju zvestobo, voditelji leve sredine že razmišljajo, kam z njim, da ne bo preveč tečnaril. Lahko bi ga izvolili za predsednika republike, kar bo itak prva naloga novega parlamenta sredi maja prihodnjega leta. Tako bi on izbral novega manda- tarja med konkurenti, ki si že ogrevajo mišice. Med njimi rimski župan Walter Veltroni, kar bi zadovoljilo apetite pod Hrastom, ali Giuliano Amato, ki mu je apetit ostal še iz časov, ko je bil zadnji premier Oljke in so nato v poraz kandidirali Rutellija. Seveda se Prodi ne bo pustil upokojiti. Upati je le, da bo vojna v levi sredini čimkrajša, sicer utegne od prijateljskega ognja izkrvaveti še pred spopadom z desnico. Posebno še, če bo Bertinotti odprl drugo fronto, kakor v Bologni, kjer juriša na bivšega sindikalnega tekmeca Cof-feratija. Pametno bi najbrž bilo, če bi razčišče-nju med konkurenti sledil še okviren dogovor o tem, kaj naj levosredinska vlada naredi. Oziroma, kako bo izpraznila gnoj, ki gaje v hlevu pustil čmi Vitez iz Arcoreja. Tudi ta računa na Kvirinal kot na rešitev, saj sedmim letom predsedovanja sledi še mesto v senatu do smrti, vključno s sodno imuniteto, ki zanj niso mačje solze. Za Kvirinal je pripravljen izpustiti krmilo vladne večine, ki naj bi ga - po oblikovanju skupne konzervativne stranke - prevzel mlajši in simpatičnejši, predvsem pa z oblastjo doslej nekompromitirani Pierferdinando Casini. Temu bi zaupali nalogo, da zbira glasove na politični sredini, ki je širok pojem in je od drugega brega, kjer rastejo oljke, ne ločuje strmina, niti prepad. Berlusconi ima sedaj dva močna aduta. Predvsem strnjenost svoje še do nedavnega sprte večine, kjer je utišal kritične glasove z ugotovitvijo, da so pač vsi na isti barki in se bodo utopili skupaj, če jim podvig ne uspe. Berlusconi računa na propagandistično artiljerijo, ki jo lahko uporablja po mili volji in prepriča Italijane, da gospodarske krize ni, oziroma, da je zanjo kriv evro. Tega pa sta hotela Prodi in Ciampi. In da živimo v lepi in bogati državi. Govorice o krizi so izmišljotina komunistov. Ce temu doda še nekaj davčne miloščine srednjim slojem, je veliki met dosegljiv. Pod nebom opozicije pa se bodo še naprej bodli z vprašanjem skupne ali ločenih list za proporčno četrtino parlamenta. Kot je zapisal stari in modri Giorgio Napolitano: - Prepiramo se za par desetin poslanskih mest od skupnih tisoč, kolikor jih bomo volili. Mar nimamo smisla za mero? Ovadili so Mitjo Ribičiča zaradi genocida Nekdanjega visokega funkcionarja SFRJ in pripadnika Ozne Mitjo Ribičiča je policija ovadila zaradi genocida. Ovadba je plod policijske akcije “Sprava”, ki poteka od leta 2001 in doslej ni dala oprijemljivih rezultatov. Sicer pa sta Mitjo Ribičiča že leta 1998 ovadila mariborski odvetnik Dušan Ludvik in Walter Smolej z Dunaja. Ribičič je, kot sta zapisala, skupaj s Tonetom Ferencem od 21. novembra 1944, nato pa od 9. maja 1945 do leta 1950, še posebej na Štajerskem, organiziral in sodeloval pri popolnem uničenju nemške narodnostne skupine, ki se je izvajalo s pobijanjem brez sodbe in zapiranjem v uničevalna taborišča. Takrafje tožilstvo ovadbo zavrnilo. Prof. Ljubo Bavcon s pravne fakultete v Ljubljani je izjavil, da je bil genocid kot kaznivo dejanje opredeljen šele leta 1948. Za konkretno ovadbo pa Bavcon pravi, da policija nima pravice dajati pravne kvalifikacije za dejanje, ki ga je odkrila. To je namreč stvar tožilstva. Nekdanji predsednik slovenske skupščine France Bučar pa je povedal, da ovadba ni v skladu s slovenskimi nacionalnimi interesi -avstrijskim nacionalistom namreč daje zeleno luč, da začnejo agitacijo proti Sloveniji. Mitja Ribičič še ne more komentirati ovadbe zaradi suma storitve kaznivega dejanja genocida, ker je zanjo izvedel iz medijev in je še ni prebral. “Očitno se v tej državi nadaljuje s prakso, ko prizadeti šele iz medijev zvedo, da so ovadeni zaradi različnih kaznivih dejanj,” je v sporočilu za javnost zapisal Ribičičev zagovornik Peter Ceferin. V sporočilu še piše, da so bile v dosedanjih sodnih postopkih vse ovadbe zoper Čeferinovega klienta zavržene. Ribičič je za ovadbo prvič izvedel na TV Slovenija, “pri čemer so mediji v nasprotju z vsemi predpisi, ki urejajo varstvo človekovih pravic, objavili polno ime in priimek domnevnega osumljenca”, je še zapisano v sporočilu. Ceferin dodaja, da dokler Ribičič ne bo imel možnosti “vsaj prebrati ovadbe, ki jo je predstavnik policije pred tem na dolgo in široko predstavil vesoljni slovenski javnosti po televiziji, in seveda ne more podati nobenega komentarja”. Ceferin je še zapisal, da so bile vse dosedanje ovadbe zoper njegovega klienta zavržene, ker “ni obstajal niti utemeljen sum, da bi Mitja Ribičič storil katerokoli od očitanih mu kaznivih dejanj”. Nekdanjega visokega funkcionarja v SFRJ in pripadnika Ozne je policija ovadila zaradi storitve kaznivega dejanja genocida po 373. členu kazenskega zakonika, za kar mu grozi najmanj deset let zaporne kazni. Ribičič je bil med drugim nekdanji pomočnik načelnika Ozne, oddelka za zaščito naroda, varnostno-obvešče-valne službe SFRJ, ki je bila ustanovljena 13. maja 1944. Pred enajstimi leti je sicer pričal pred državnozborsko komisijo o povojnih pobojih, kjer je povedal, da je bil odgovoren le za preiskave aretiranih oseb v domovini, pri pobojih pa naj ne bi sodeloval. Kriminalisti preverjajo vse ljudi, ki so povezani s povojnimi poboji, vendar pa vodja preiskave povojnih pobojev na generalni policijski upravi Pavel Jamnik m mogel odgovoriti na vprašanje, ali ima policija še kakšnega osumljenca. Jože Božič, predsednik glavnega odbora ZZB NOB, ovadbe zoper Ribičiča ni želel komentirati, saj so z njo seznanjeni le prek medijev, obenem pa poudarja, da je potrebno počakati na konec zakonsko predvidenih postopkov. V ZZB NOB se zanašajo na postopke pravne države glede na to, da je Mitja Ribičič njihov član, pa bodo razplet zadeve spremljali. Il giorno della memoria Il 15 settembre del 1947 entrò in vigore il Trattato di pace che definì il confine italo - jugoslavo e sancì il ritorno di parte del Litorale sloveno (Primorska) alla Jugoslavia. Ora il 15 settembre in Slovenia sarà festa nazionale. Lo ha deciso il governo che ha definito il nuovo calendario delle festività. Questo dovrà essere confermato anche dal parlamento dove tuttavia c’è a questo proposito un ampio consenso. Sarà festa nazionale anche il 23 novembre a ricordo di quel giorno del 1918 quando il generale Rudolf Maister assunse il governo di Maribor, ponendo le basi per la defini- D15 settembre giorno della memoria zione, alla fine della prima guerra mondiale, del confine settentrionale della Slovenia. Camera deH’economia a rischio? Il settore economico deve organizzarsi e creare dei col-legamenti interni in base alle sfere di interesse e gli imprenditori non devono essere costretti ad aderire alla Camera dell’economia. E’ la posizione del ministro dell’economia Andrej Vizjak che ha annunciato un disegno di legge in questo senso per abolire cioè l’obbligo di adesione alla Camera dell’economia che può essere considerata una sorta di tassa. Il consiglio d’amministrazione della Camera dell’economia naturalmente non è d’accordo. La Liberazione in foto E’ uscita in questi giorni a Lubiana una monografia su “La fotografia slovena della Liberazione 1941 -1945” che è un vero “monumento a tutti gli autori” che in momenti straordinariamente difficili hanno realizzato un’opera e-norme e significativa. Il libro è frutto del lavoro di Dejan Vončina e dello storico triestino Frane Fabec che hanno scelto 270 fotografie tra le oltre 150 mila realizzate nel periodo della guerra di Liberazione e conservate. Il libro è stato presentato nei giorni scorsi a Lubiana nel Museo di storia contemporanea dove è stata allestita anche una mostra che potrà essere visitata fino al prossimo 14 giugno. Stretta al fumo? Il fumo nelle maggiori città europee fa più vittime di quante non ne provochino incidenti stradali, alcool, incendi, suicidi ed aids assieme. Nei paesi dell’UE si stima che ogni anno muoiano a causa del fumo 650 mila persone. Per non parlare delle conseguenze provocate dal fumo passivo. La Slovenia non fa eccezione, il 15% di tutte le morti sono considerate morti precoci, causate dal fumo. Entro la fine dell’anno dovrebbe essere pronto un nuovo disegno di legge che si propone di limitarlo sui posti di lavoro, in bar, trattorie e ristoranti. Olandesi alla sbarra? Al tribunale intemazionale dell’Aja per i crimini di guerra nella ex Jugoslavia sono stati sentiti diversi testimoni, tra questi anche militari olandesi appartenenti alle forze di pace dell’Onu. Il tribuna^ vuole appurare se esiton0 prove sufficienti ad incrim1' nare l’Olanda perchè non sarebbe intervenuta per evitai l’eccidio di musulmani a Sre' brenica. Durante la guerra in Bosnia, Srebrenica era un’area protetta dall’Onu dove trovarono rifugio 30 mila mustd' mani. L’esercito dei serbi dj Bosnia, guidato dai genera*1 Krstič e Mladič, attaccò Ia città il 9 luglio 1995, la con quistò due giorni più tardi poi seguì un massacro spa ventoso. Nella zona sotto pr° tezione dell’Onu furono ucCl si quasi 8 mila musulmani- Ugleden obisk na “Planiki” Slovensko kulturno središče Planika je v svojih prostorih v Ukvah gostilo člane Mednarodne izvedenske delovne skupine za eksonime, ki deluje v okviru skupine strokovnjakov za zemljepisna imena pri Organizaciji zdruZenih narodov (UN-GEGN - United Nations Group of Experts on Geogra-phical Names ). Skupino znanstvenikov je vodil prof. dr. Milan Orožen Adamič iz Geografskega in- štituta Antona Melika pri Zre Sazu v Ljubljani, ob njem pa je skupino spremljal še mag. Blaž Komac, sodelavec inštituta ter dober poznavalec Kanalske doline. Skupino, katero so sesta- vljali strokovnjaki od Latvije do Grčije tja do Koreje, ki je z velikim zanimanjem sledila izvajanem, so seznanili z jezikovno situacijo Kanalske doline. Zanimala so jih predvsem Gusar za otroke v Kanalski dolini Zaključna prireditev tečajev glasbe in slovenščine Slovensko kulturno središče Planika je s kulturno prireditvijo v Zabnicah zaključilo dejavnosti, ki jih organizira za otroke in ki časovno soupadajo s šolskim letom. Za otroke, ki obiskujejo zbirne tečaje slovenskega jezika pri središču in gojence Glasbene matice-šole To-maža Holmarja v Kanalski do-^*ni so v Zabnicah organizirali lutkovno predstavitev z naslo-v°rn Gusar, ki jo je predvajal Igralec Sten Vilar. V samo igro Je Vilar vključil otroke, njihove starše ter učitelje, ki sodelujejo s središčem. Posebno pozornost so name-nni gojencem Glasbene matice fole Tomaža Holmarja, ki so ■meli interni zaključni nastop namenjen staršem, pokazali so kaj so se naučili med šolskim letom. Naj povemo, da klavir v Zabnicah poučuje Prof. Tea Košuta, kitaro pa v Zahomcu v Ziljski dolini prof. Nataša Bogataj. Slovenski jezik poučujeta mag. Nataša Komac, ki tudi odgovaija za pedagoško vsebino ter Tanja Sturm. Na prireditvi se je zbralo 20 otrok ter njihovi starši. Središče Planika bo kot vsako leto v poletnih mesecih organiziralo likovno delavnico, jezikovne počitnice na moiju ter raziskovalni tabor, na katerem bodo sodelovali otroci, ki med šolskim letom obiskujejo dejavnosti središča ter mentorji iz ljubljanske ter koprske univerze, (r.b.) ‘Oltre la notte” a Cividale “Oltre la notte, parole e musica per un domani” è il titolo di un’iniziativa culturale che avrà luogo a Cividale, nella chiesa di San Francesco, venerdì 3 giugno a partire dalle 21. Realizzato su testi e pensieri di don Pierluigi di Piazza, a cui si deve il centro di accoglienza per stranieri “Balducci” di Zugliano, il progetto vanta la collaborazione del coro a voci miste “le Colone” di Castions di Strada,, del direttore dell’Ac-cademia “Nico Pepe” di Udine per la drammatizzazione dell’opera e del centro “Balducci” per i più affermati compositori della nostra regione. Le musiche, scritte originali per l’opera, sono composte e curate dal Maestro Daniele Zanettovich con la partecipazione del compositore di Trieste, maestro Pavle Merku (elaborazione per coro misto di un tema popolare di Tualis) e del compositore maestro Renato Miani con u-na composizione per coro, fisarmonica, percussioni e quartetto d’archi. četrtek, 2. junija 2005 večjezična raba krajevnih imen, toponimov, ledinska imena krajev ter dvo ali večjezična zemljepisna imena krajev na tromeji. Pred obiskom v Ukvah so si strokovnjaki povzpeli na tromejo ter ogledali druge vasi Kanalske doline. Rudi Bartaloth V Mavhinjah bo 25. junija z igro “Mama je umarla dvakrat” Beneško gledališče tudi letos na srečanju dramskih skupin 6. Zamejski festival dramskih skupin v Mavhinjah pri Trstu se bo slovesno pričel v četrtek, 16. junija in bo trajal do nedelje 3. julija. Letošnja novost je, da se bo festival odvijal v treh koncih tedna in sicer od 16. do 19. junija, od 24. do 26. juni- ja ter od 30. do 3. julija, ko bo slovesna prireditev z nagrajevanjem. Otvoritvena predstava bo ”Sen kresne noči” v izvedbi združene dramske skupine Cerovlje-Mavhinje in SKD Igo Gruden. Zanimiva pobuda bo že 17. junija, ko bo ob Komedija je doživela svojo premiero na Dnevu emigranta 20. uri posvet o amaterskem gledališču. Ob omenjenih podatkih naj dodamo, da bo na festivalu nastopalo kar 18 skupin. Otroški predstavi bosta le dve. 2e 18. junija bo v gosteh porabska skupina Nindrik-In-drik, ki jo v Mavhinjah že poznajo, s predstavo “Kdo je ubil soseda?”. 26. junija bo v gosteh dramska skupina KPD Bazovica iz Reke z igro “Piknik s tvojo ženo”. To pomeni, da se festival vendarle širi. Beneško gledališče bo v Mavhinjah nastopilo 25. junija ob 22.15 s komedijo “Mama je umrla dvakrat”. Zadnji konec tedna bo petek prost. Mavhinjski festival nadaljuje torej svojo pot s številnimi amaterskimi skupinami. Je tekmovalnega značaja, kar pomeni, da ob zaključku nagradijo najboljše predstave, igralce, režiserje itd. Tudi letos je prijavljenih skupin veliko, čeprav je pravilnik omejil prisotnost društev, ki so lahko prijavila po eno predstavo. Vedno več pa je skupin, ki nastanejo izven klasičnih društev, ki gojijo dramatiko, (ma) “Le voci della luna”, pagine dedicate alle donne slovene Nella rivista bolognese anche un intervista ad Aldina De Stefano Le vicine voci droltre Isonzo 12 poetesse slovene presentate e tradotte da Jolka Milič In questo numero, lo "speciale 8 marzo", ci interessiamo in particolare della Slovenia, paese a noi vicino anche geograficamente, entrato recentemente nella Comunità europea: trattiamo di poesia e approfondiamo aspetti legati alla situazione culturale, politica, sociale delle donne slovene (articolo di Tanja Rener), cerchiamo poi di entrare '‘nell'atmosfera" che si vive ora in una zona di confine, quando, tra donne, si hanno In comune ricerca delle radici e studio del territorio (intervista ad Aldina De Stefano). Il nostro interesse ai poeti e alle poetesse slovene risale a molti anni fa, quando Anna Santolìquido, che collaborava attivamente alla nostra rivista, ci ha introdotti nel loro mondo e in quello più ampio dei poeti balcani. Anna ci fece conoscere Jolka Milič, e da allora il nostro rapporto con lei si è approfondito e consolidato, abbiane scambiato conoscenze ed esperienze, tanto che Jolka ha promosso e fatto pubblicare poeti delle Voci in Slovenia; noi -a nostra volta- abbiamo scritto e scrivian>o di poeti della sua terra. Un generoso amore per la cultura le fa porre come primario ed essenziale il piacere di condividere e diffondere, permettendo l'incontro. E' una traduttrice stimata ed esperta che unisce l'arte della corretta traduzione ad una vera passione per la scrittura poetica, capace di cogliere ed interpretare le sfumature più sottili, con grande padronanza linguistica. Le abbiamo chiesto informazioni sull’attuale realtà |x>eiica slovena; sctive tra I altro, ironicamente. ... "ci sono più autori che lettori e compio tori di poesia... "Ci informa che non esistono riviste che siano, come la nostra , particola-mente sensibili alla scrittura delle donne, esce una rivista femminista. Delta, che non ha però rubriche letterarie. La situazione che descrive, quanto al proliferare di editori, alla necessità per i poeti di pagarsi - per lo più- i propri libri (o di procurarsi qualche sponsor), alla vita difficile delle riviste "non commerciali", è molto simile a quella die attualmente viviamo in Italia. Le biblioteche restano il punto di massima sensibilità e divulgazione: il luogo di incontro per eccellenza. Anna Santohqoric Jolka M*č e Mariv Ha. trattrice de«u olAotecti di Isole ir tslna. i»«sBnta/xme dnH'antoiogia con tesli a (ioni* Canque poeti Hatar» cvntemporenu, tradotta da J.M “Le voci della lu-na”, pubblicazione Quadrimestrale del ùrcolo culturale o-foonimo con sede a Sasso Marconi (Boloma), nell’ultimo numero dedicato all’8 foarzo ha scelto di af-r«ntare l’argomento aeHa situazione delle °nne in Slovenia, Pagine accompagnate a una scelta di poe-Sle di dodici poetesse Novene. Lo stesso numero ‘fomprende un’intervista ad Idina De Stefano, autrice di Una tesi di laurea e di una Pubblicazione sulle “krivape-e delle Valli del Natisone. La “radiografia” della si-,uazione delle donne slovene ® °Pera di Tanja Rener, ordi-aria di sociologia presso la Scienze sociali eh» Università di Lubiana, ^,e alfronta il tema dal punto delo1Sta dell’occupazione, dell- *strUiLonc’ della salute, Co a,P°^t*ca, per concludere n affermazione che “la nuova democrazia degli anni Novanta non ha implicato circostanze di vita migliori per le donne, se mai è vero il contrario”. Nello speciale dell’8 marzo “Le voci della luna” pubblica una presentazione dell’opera di dodici poetesse slovene, con traduzioni di Jolka Milič. Si tratta di Saša Vegri, Anica Perpar, Tatjana Pregrl Kobe, Ifigenia (Zagoričnik) Simonovič, Maja Razboršek, Vida Mokrin-Pauer, Maja Vidmar, Magdalena Svetina Terčon, Taja Kramberger, Jana Putrle, Alja Adam e Luča Zorko. Aldina De Stefano nell’intervista racconta la decisione di lasciare, a 50 anni, la città per la campagna, il suo rapporto con le Valli del Natisone - luogo in cui si è sentita all’inizio a disagio, poi, venendo a contatto con la gente, sempre più a casa propria - e con le “krivapete”, affascinanti figure femminili dalla multiforme identità composita da cui è stata attirata fino a riconoscersi in esse, (m.o.) W jan-feb 195’* sto» peìucdiqui ìuw lì ! Ed iteur. JLt]>£di . Àbbó Z, Rovmt rue Oh, Dupr'11,17 CIURLIMI. BENEŠKIH SLOVENJU • • ‘ iw:- * r'J3 È ® 'Si, . .. :.. j ■ ._ :_____UL*.* < ■■ Na sredini petdesetih liet se je odparla še adna pot za zaslužit vsakdnaji kruh, tista čez veliko lužo, čez ocean. Slovenski glas po adni strani jo parporoča, saj dielo nie ta-kuo škodljivo za zdravje ku tiste v mini, po drugi pa “straši” z oddaljenostjo an ... protestanti. V Kanado gredo Lietos iz naših krajev že vič puobu se je odpravilo “s trebuhan za kruhan” v Kanado. Ta velika zemlja ima malo ljudi an veliko host. Od zadnje uojskè je sprejela puno novih ljudi iz Evrope. Beneških Slovenju je tam od pred uojskè buj malo. Po lietu 1945 pa so adni šli tja, a do zadnjega lieta le buj majhano število. Belgija je bila buj blizu doma an dobro se je zasluzilo v minierah. Zavojo tegà le vsak mladenič an mož si je pomagu tu Belgijo. Naši ljudje ljubijo svoje kraje an če gredo po sviete, gredo nimar s tisto mislijo, de adan dan se bojo po varnih tja na naše kraje. Sadà pa novi v Belgijo ne pridejo vič. An le tisti, ki so v Belgiji videjo, de če bojo dugo liet ostal v mini, bojo vsi mladi po- marli od prahu na pljučah. Zavoj tega že vič jih je začelo mislit iti na Kanado. V Kanadi pa nie ku v Belgiji. Tam nie mutue. Iz Kanade ne prideš v 24 urah v Benečijo. Dielo se ne ušafa na adnim miestu, an v bližini ne imaš svoje kužine an svoje vaščane. Vsem, ki so se odpravili iz Belgije v Kanado želimo srečno pot! Naj se tam na drugem kontinentu zmislijo na svojo družino, na svoje slovienske kraje in na naše lepe navade. Tam med protestanti, naj ostanejo nimar dobri sinuovi naše matere svete Cier-kve. V Kanadi Slovenci zidajo svojo cierku v Toronto. Tam bo naš emigrant ušafu tud slovienske misjonarje. Se zastopi, de v Kanadi je še buj težkuo, de misjonar bo do vas paršu, ker na taužen-te kilometru so ljudje raztreseni po Kanadi. Zatuo vsak sam naj se pobriga, de pride do misjonarja al mu piše. Je tud vič taljanskih misjonarju. Kamor pridete, poprašajte za katoliško cierku an za katoliškega duhovnika. (maj - junij 1954) četrtek, 2. junija 2005 4 Il comune di Stregna ha adottato statuto e regolamento nuovi Il dialetto sloveno entra nello statuto segue dalla prima Non solo, il Comune, "compatibilmente alle proprie risorse finanziarie, ne promuove lo studio, l'uso e la diffusione" e "provvede a garantire il mantenimento del dialetto sloveno locale favorendone l'uso comune in tutte le manifestazioni ed espressioni della società civile." Anche "l'esercizio delle funzioni comunali in materia di toponimi minori è volto a garantire tali valori, anche con l'uso della denominazione in dialetto sloveno locale della toponomastica". Infine al quarto comma dell'art. 7 è ammesso l'uso del dialetto sloveno locale nel corso dei lavori del Consiglio comunale e delle Commissioni. All'articolo 2 lo statuto inoltre riporta la denominazione slovena ed italiana di tutte le frazioni. Ed è importante sottolineare che questo è il frutto della collabo-razione di tutto il consiglio comunale, anche se poi al momento del voto l'opposizione non ha appoggiato l'importante documento. "La circoscrizione del Comune di Stregna - classificato montano ad ogni effetto di legge - è costituita dalla popolazione appartenente all'abitato di Stregna-Sriednje capoluogo e quella delle frazioni geografiche di Cemetig-Cer-neče, Clinaz-Klinac, Dughe-Duge, Gnidovizza-Gnjiduca, Oblizza-Oblica, Podgora-Pod-gora, Polizza-Polica, Postre- La proposta di tre consiglieri provinciali “Il segnale della Rai in sloveno va esteso” “Il segnale Rai delle terza rete bis a servizio della comunità slovena presente in Friuli Venezia Giulia dev’essere esteso anche alle Valli del Torre, alla Val Resia e alla Valcanale”. È quanto sostengono i consiglieri provinciali di Udine Pier Mauro Zanin, Michela Gasparutti, ambedue di Forza Italia, e Pio Costantini (Lega Nord), i quali lanciano due richieste “che vogliono essere propositive alla Regione e alla Rai nazionale e regionale”. I tre consiglieri provinciali chiedono, infatti, alla Regione di prevedere nelle prossime variazioni di bilancio, programmate per luglio, l’inserimento di un capitolo di spesa per garantire la diffusione della terza rete bis anche in quelle zone, a favore della popolazione slovena che a-bita lì. Ma Zanin, Gasparutti e Costantini chiedono anche, stavolta alla Rai, di attivare la sperimentazione di un canale digitale terrestre proprio per le minoranze linguistiche presenti in regione. “È chiaro che questo canale è destinato in futuro a sostituire la terza rete bis - hanno riferito - garantendo una diffusione nell’intero territorio regionale favorendo trasmissioni in lingua slovena, friulana e germanofona a vantaggio delle comunità che si esprimono in questi idio- mi . gna-Podsriednje, Presserie-Preserje, Raune-Raune, Sali-goi-Salguje, Tribil Inferiore-Dolenji Tarbij, Tribil Superio-re-Gorenji Tarbij, Varch-Varh e Zamir-Zamir, nonché quella delle borgate di Baiar-Bajar, Cobilza-Kobilca, Melina-Melina e Ponte Clinaz-Klinski Malin e Urataca". Ora si può procedere ad introdurre la toponomastica bilingue, ci ha spiegato il vice-sindaco Davide Clodig. Le tabelle con la denominazione slovena ed italiana delle frazioni dovrebbero essere apposte in tutte le frazioni del Comune di Stregna entro la fine di giugno. ZELENI LISTI V/ Ace Mermolja Francozi proti Ue ali svoji vladi? V Franciji so državljani v velikem Številu volili proti evropski ustavi. Predsednik Chirac, ki je želel volitve, da bi okrepil vlogo Francije, se je ošibil. Ošibili so se socialisti in opozicija, ki se je razklala. To v Franciji. Koliko se je ošibila Evropa? Tu ponavljam svojo večkrat poudarjeno tezo. Dvomim, da so Francozi volili proti besedilu ustave. Sumim, da ga večina volilcev ni niti prebrala ali analizirala in ko bi ga, bi v njem ne našla nič eksplozivnega ali takšnega, nad Čimer bi se lahko zgražala. Tekst je dolg in obenem splošen. Nikogar ne ogroža. Francoski volilci so volili proti dvema stvarnostima. Prvič so volili proti domaci vladi in izpostavili domaCe težave. Ni Čudno, C e je na prvem mestu razlogov proti evropski ustavi brezposelnost. Zelja, da bi se Francija pogajala za novo ustavo je med zadnjimi na lestvici skrbi volicev. Razlogi nimajo logične povezave. DrugiC so francoski volilci zavestno ali ne volili proti neučinkovitosti Evrope in proti prevladujoči globalizaciji. Voliti proti neučinkovitosti Evrope s tem, da jo dodatno ošibiš, se zdi paradoksalno. Paradoks pa je le navidezen. V kulturi državljanov močnih nacionalnih držav, kot je Francija, ostaja nostalgija po tistem svetu, ko so posamezne nacionalne države resnično odločale o svoji usodi. Ko se računi niso iztekali, so se te države spravile tudi v krute vojne. Moderna država je nedvomno zagotavljala državljanom določeno varnost in po potrebi uporabila tudi silo. Kitajsko svilo je uvažala, kolikor se ji je izplačalo, mase pa niso nosile svilenih srajc ali kril. Danes so globalizacijski tokovi močni in vplivni. Evropa je nastala kot hipotetično močan tekmec v novem svetovnem redu. Še ni uspela in Evropejcev pa ni zavarovala ne pred premočjo Amerike in niti pred divjimi tržnimi napadi Kitajske in Indije. Evrope še ni, države pa izgubljajo na moči. Državljani volijo nacionalno vlado, evropske volitve so v zavesti še vedno nekaj zelo meglenega, kot je meglena skupna evropska politika. Ko druga gospodarska ponovno "tečejo”, je Evropa sredi gospodarske konjunkture, ki se je slučajno (morda pa ne) pričela z uvedbo evra. Ker Evropa v očeh ljudi ni dober varuh njihovih interesov, ji rečejo ne, najbolj pa kaznujejo domače politike in vlado, ker naj bi zašle v neučinkovito evropsko in sveto-vnom dogodivščino. Skratka, edina Sansa v globalnem svetu, za Evropejce je to Evropa, se zdi zabloda: usihajoča nacionalna država pa še ve- dno daje videz pristana, kamor se je treba vrniti: zato, da umremo kot kiti na sipini. Ne vem, kako bodo volili na Holandskem, ne bi se čudil “neju”. Ni pa slučaj, da v Italiji Berlusconi napada evro kot razlog za italijansko recesijo. Resnici sta pri tem dve. Prva je ta, da je desna vlada sprejela uvedbo evra s skepso in naredila nič, da bi preprečila ogromne špekulacije, ki so v Italiji nastale z uvedbo evra. Plače so ostale pri starem, petdeset evrov pa velja na tržnici kot starih petdeset tisoč lir. Tu morata politika in država prevzeti nase krivde, saj ni kriv evro, krivi so tisti, ki so dopustili neverjetne špekulacije. Po drugi strani bi danes Italijani s svojo staro liro doživljali inflacijo, devalvacijo in beg kapitalov. Dogajalo bi se to, kar se je ob začetku devetdesetih let, ko sta morala Amato in po njem Ciampi reševati Italijo z dramatičnimi posegi. Tega pa Berlusconi ne bo izpostavil. Sedaj se tudi italijanski desnici, ki izgublja na konsenzu, izplača sesti na francoskega protievropskega konja. Koliko držav se bo pridružilo tem stališčem? Evropa pa ne more živeti tako, da se drži brvi sredi potoka. Doseči mora cilj in postati država nad državami-Paradoksalno so francoske volitve povedale s svojim "ne” prav to. Skratka, Francozi so videli bolezen v zdravilu, to pa zato, ker zdravniki niso prepričljivi. Tudi v navadnem življenju vedno vet ljudi zapušča uradno medicino in se zateka k vračem, čeprav raka ne ozdraviš z zeliščnimi kapljicami, kot ne moreš tekmovati v globalnem svetu le z zastavo domačega društva. “Guziranje”, ovvero risposta ai bisogni e spinta all’innovazione "Guziranje, l'emigrazione temporanea di venditori ambulanti dalle valli del Natisone nell'Ottocento". Questo è il tema della bella ricerca realizzata da Katia de Sa-rio per la sua tesi di laurea e presentata giovedì 26 maggio presso la scuola di Savogna nell'ambito degli incontri "A giovedì? In-tesi!", promossi ed organizzati dall'Istituto di ricerca sloveno Slori di Cividale e dal Centro Studi NediZa di San Pietro al Natisone. Gabriele Blasutig e Katia de Sario La partecipazione è stata molto numerosa ed attenta anche a questo terzo incontro, introdotto ed animato da Gabriele Blasutig, originario di Savogna e professore di Sociologia all’Università di Trieste. I "guzirovci”, venditori ambulanti, erano personaggi leggendari, mitici, di cui tutti nell'infanzia abbiamo sentito raccontare. Partivano di solito alla fine dell'estate, stavano lontani da casa per mesi e con le loro krošnje o banki di legno in cui trasportavano piccoli oggetti (immagini sacre, fili, nastri, fettucce per lampade...) si spingevano fino in Ungheria, Boemia e Russia. Quando tornavano, qualche volta anche a mani vuote, oltre al denaro guadagnato ed il racconto delle e-sperienze vissute portavano con se' qualche oggetto pre- zioso come il quadro proveniente dalla Boemia e utilizzato a Cras di Drenchia per la Devetica o la croce di ghisa di Solarje. Spesso tornavano a casa con innesti di piante, introducendo coltivazioni nuove. Subirono naturalmente anche l'influsso di modelli e consuetudini abitative. 1 Il loro ricordo sta sbiadendo, ma è ancora ben vivo se Katia de Sario con un paziente lavoro di indagine, condotto quasi porta a porta, è riuscita a ricostruire a 150 anni di distanza le vicende dì ben 33 venditori ambulanti, per lo più dei comuni di Stregna, Drenchia e Savogna dove probabilmente questo fenomeno era più diffuso e conviveva con altre forme più tradizionali di emigrazione temporanea. Quello dei "guzirovci" era un'attività organizzata, come ha spiegato, basti pensare che lungo il percorso, in particolare a Lubiana e in Un- 1 gheria, avevano dei depositi dove rifornirsi una volta venduta la merce. Ed era anche regolamentata. Avevano licenze di commercio - nella tesi è riprodotta quella di Janos Krainich, rilasciata nel 1903 e valida fino al 1929 -, passaporti, rilasciati anche a Vienna e Budapest, la professione di ambulanti girovaghi risulta i-noltre da diversi documenti, come atti di compravendita o pegni di debito, presentati nella ricerca. Una testi ricca, ampia e per i dati raccolti originale quella di Katia de Sario, come ha sottolineato il prof. Blasutig che dopo l'introduzione di Stefania Carlig, ha sviluppato un'interessante riflessione sul fenomeno dell'emigrazione che non è sempre o non soltanto un fenomeno negativo, di sofferenza per l'individuo ed impoverimento della comunità. Alla base dell'emigrazione ci sono anche delle ricchezze immateriali, ha detto. Il caso dei "guzirovci" è paradigmatico in questo senso. ISi trattava infatti di persone ricche di risorse dal punto di vista personale e motivazionale, capaci di affrontare rischi, che avevano grandi conoscenze geografiche, relative agli usi e costumi dei popoli che incontravano sul proprio cammino, che parlavano molte lingue ed avevano competenze relazionali, erano insomma dei veri e propri imprenditori ante lit-teram. L'emigrazione quindi può essere concepita anche come spinta all'innovazione ed al rinnovamento, è rischio ma anche opportunità, è fatta di storie travagliate, ma spesso di successo. Una riflessione quanto mai attuale oggi in Friuli-Venezia Giulia, tena di immigrazione dove ci sono 50 mila immigrati, una risorsa imprescindibile del nostro mercato del lavoro e non soltanto. Le valli del Natisone stanno vivendo una sorta di rinascimento, a giudizio del prof Blasutig. Ma quanto vi hanno contribuito, si è chiesto, le persone che vengono da fuori, citando il caso dell3 direttrice della scuola bili'1' gue 2iva Gruden e del presidente della prò loco De Tom-Ha poi posto due quesiti rimasti senza risposta ma centrali. Nelle Valli del Natisene ci sono molti laureati-spesso risorse preziose che se ne vanno. E’ questo nn processo automatico o pu^ essere governato? Quali p0' tenzialità poi di rivitalizza' zione e riantropizzazione cl sono? E' una sfida, una risor' sa che il nostro territorio pu utilizzare? (jn) Slori - Centro studi Nediza Incontri con i laureati e le loro tesi sulle Valli del Natisone Pulfero - sala consiliare giovedì 9 giugno ore 20.30 Alessandro Bertossin Analisi funzionale delle ferrovie nelle Valli del Natisone fra storia e futuro Luigia Bonini II corridoio n. 5: il suo ruolo nell’ambito del TransEuropean Network Četrtek, 2. junija 2005 Odparli so stazo iz Topolovega do meje v nedieljo 29. maja zjutra SreCanje na Briezi v znamenju umetnosti s prve strani Je biu veseu v nediejo zjutra garmiški župan Paolo Ca-nalaz na odpartju umetniške poti gor do Brieze, saj se je gore zbralo puno ljudi, dosti prijateljev iz Livka, vasnjani iz Topoluovega, puno otruok, sami umetniki. Takuo besiede deželnega odbornika Enza Marsilia, pokrajinskega odbornika Pari-deja Cargneluttija, Zdravka Likarja an samega Canalaza o ljubezni do svoje zemlje, o prijateljstvu an solidarnosti, o Evropi, ki raste an še Sieri, o bogastvu, ki nam ga pamese kultura so se nam zdiele buj občutene, buj resnične. Obedne retorike nie bluo Cut, samuo veselje ljudi za lepo idejo an lepuo spejano di-elo. Za pot, ki so jo bli odparli naši kumetje buog vie kada an sada tudi s spodbudo Postaje Topolove je oživiela nazaj, je ratala pomembna žila, kjer se pretaka nimar vic ljudi, s podpuoro društva ReCan je nazaj povezala ljudi, ki žive na adnem an drugem kraju P Pred vsako inštalacijo ma-lomanj je biu nje ustvarjalec an vsi so se radi pogovarjal o svojem dielu. V vasi, dol pod cierkvijo, kjer je kiosk so potle ponudli vsiem za jest an za pit. Se priet je bila maša, ki jo je zmolu slovenski duhovnik Stanko Sivec, ki je opudan paršu iz Vipavske doline, je pa domačin, sosed iz Livka. Mašo je lepuo zapieu pevski zbor iz Livka. Brieze. Lepuo nam je v sarcu, ko mislimo, de je med nami nimar vic parložnosti, da se z našimi sosiedi iz Slovenije pogosto sreCuvamo, da kupe lietamo, hodimo v hribe, pojemo an tudi dielamo, takuo ki je podčartu Likar. Novo Evropo gradimo mi, vsak dan. Gor na Briezi je bluo pru prijetno, rahel vetrič je pihu, Aldo an Guido, Margherita an Rosina so pamesli an kiek za popit an se osvežit. A trie-ba je bluo se vamit v vas, kjer je šla fešta še puno cajta na-pri. dalla prima pagina GregorCiC si è detto confitto che “tramite l’arte, che sempre ha superato i confini, si potranno abbattere le barriere create dalla gente, dai Politici”. Cigolot ha accennalo alla Costituzione europea, Proprio domenica al centro di un importante referendum in ^rancia, nella quale “tutti i Popoli abbiano uno spazio e Possano esprimersi nella propria lingua”. Tesini ha rimarcato “la Particolarità tutta vostra del bilinguismo, con l’attitudine ad esercitarsi in lingue diver- H messaggio da Calla: l’arte abbatte i confini FIABA ANNI SESSANTA Una fresca risata si allarga sui campi il giorno della festa. Bambini dispettosi accompagnano i padri nella fungaia e le madri sferruzzano operose sul prato. Le nonne attese alla merenda punteggiano coi loro abiti scuri uno scenario immortale: la candida montagna dai riflessi d’argento. Ruolo Bartolomeo Romano mm ì a***- •«■'OO OJKA H É mm : TA&CS Nicole Orsettig La mostra dei lavori degli alunni di Pulfero poesia > Barbara Floreancig se che rafforza la disponibilità all’apertura, al dialogo”. Infine Jurij Paljk, poeta e presidente della giuria del concorso, si è detto “contento per chi è stato premiato ma anche per chi non lo è stato, perché in questa società in cui impera la televisione, la parola scritta, che rimane, porta con sé una memoria”. Quindi i premi. A vincere la seconda edizione di “Calla in poesia - Arte senza confini” è stato l’udinese Paolo Bartolomeo Romano (assente alla premiazioni, la sua opera -è stata letta eccezionalmente dal presidente Tesini), il secondo premio è andato a Mai-da Teliini di Ronchi dei Legionari. Tra i giovani il primo premio è andato a Dino La-tifovié della scuola primaria di S. Pietro al Natisone, la menzione speciale per la poesia in sloveno ha visto premiato Rok Alboje di Tolmino. Segnalate infine le opere di Nicole Orsettig, Diana Ma-crì e Cristian Lochis (giovani) e Moreno Tomasetig, Beatrice Palumbo e Barbara Floreancig (adulti), (m.o.) ^aida I versi di Baudelaire Tra i partecipanti al concorso “Calla in poesia” anche un poeta illustre: Charles Baudelaire. I membri della giuria si sono infatti ritrovati, tra le opere da giudicare, anche una che non era propriamente originale. Questi i primi versi, nell’edizione originale in francese: “La Nature est un tempie où de vivants piliers / Laissent parfois sortir de confuses paroles; / L'homme y passe à travers des forèts de symboles / Qui l’observent avec des regards fa-miliers...”. Si trattava del famoso poema “Corrispondenze” di u-no dei grandi della poesia di tutti i tempi. Essendo però stata l’opera già pubblicata... non è stata ammessa al concorso. 1 Fellini Pavle Gregorčič, Jurij Paljk, Piergiorgio Domeniš, Alessandro Tesini e Fabrizio Cigolot 6 novi matajur ^ T -------------------------------------------- Četrtek, 2. junija 2005 Prova di evacuazione alla Scuola per l’infanzia ed elementare bilingui a S. Pietro Quando suona la sirena... Prove di evacuazione venerdì 27 maggio presso la scuola per l’infanzia ed elem-nare bilingui di San Pietro al Natisone. A pochi minuti dall’allarme dato, i volontari della squadra di Protezione civile di San Pietro al Natisone erano sul posto. I bambini hanno dimostrato di aver appreso molto bene come Comportarsi nei casi di emergenza ed in modo molto disciplinato e tranquillo hanno lasciato le aule e la palestra della scuola, classe per classe, tenendosi per mano affacciandosi alle uscite di sicurezza consapevoli di aver appreso una lezione importante per affrontare in modo corretto un avvenimento che, speriamo, non incontreranno mai nella vita. | 1 Evacuazione anche a Civimle Bravi anche i tre bambini che i volontari della Protezione civile hanno dovuto andare a prendere all’intemo della scuola. r Venerdì 27 maggio si è svolta anche a Cividale l’oramai consueta esercitazione annuale di evacuazione degli istituti scolastici. L’esercitazione, nata alcuni anni dopo i disastrosi eventi tellurici del 1976, può oramai essere considerata ordinaria attività didattica in quanto tutti gli studenti ed il personale scolastico, di ogni ordine e grado, sono tenuti a svolgere periodicamente, al fine di ridurre i rischi in caso di evacuazione degli edifici, vuoi per eventi sismici, incendi o altre cause. Organizzata a livello nazionale, questa e-sercitazione vede annualmente il coinvolgimento delle realtà di protezione civile presenti sul territorio. Il Gruppo comunale Volontari Protezione Civile di Cividale del Friuli è quindi intervenuto per coadiuvare e valutare l’effica-I eia e l’efficienza delle attività messe in atto dai responsabili della Scuola elementare “Alessandro Manzoni”, del Convitto nazionale “Paolo Diacono” e del medesimo liceo. Tutte le prove di evacuazione si sono svolte nella massima tranquillità denotando la preparazione e la conoscenza delle procedure da parte del personale scolastico e degli stessi allievi. Sono state quindi evidenziate ulteriori attività tecniche ed organizzative volte a ridurre ulteriormente i già buoni tempi di e-vacuazione. La verifica ha visto il coinvolgimento, solamente nei tre citati istituti, di oltre mille persone, e che sicuramente conforta la cittadinanza. Per il Gruppo comunale Volontari Protezione Civile di Cividale un ulteriore impegno dopo l’attività svolta in settimana per l’elitrasporto a valle del ponte radio della Protezione Civile regionale installato sul Gran Monte di Taipana. s\. s, i J novi mata]ur ^7 Otroška stran um / ClVIfcALE ClVID^T Gli alunni e gli insegnanti delle classi quinte della primaria “Manzoni" di Cividale hanno realizzato, nel corso di questo anno scolastico, una “Guida di Cividale per ragazzi". La pubblicazione, che è stata finanziata dal progetto Interreg Italia-Slovenia, è quadrilingue. I testi sono infatti in italiano, friulano, sloveno e inglese. L’itinerario turistico e le notizie più interessanti sulla storia e la cultura ducale sono accompagnati da illu-stessi alunni V sredo, 11. maja smo se s Stirimi profesorji in 26. kolesi odpravili iz Spetra v Kobarid po poti ob desnem bregu Nadiže. Odpotovali smo z zamudo, ker je nas Manfredi prišel pozno na kraj srečanja. Kljub temu smo dospeli do cilja skoraj v času. Ob 11.00 smo Wli že na osnovni soli Simona Gregorčiča. Tukaj nas je sprejela skupina dijakov, ravnateljica in profesor zgodovine, ki se je v teh dveh dneh izkazal za pravega Cicera. Po kosilu smo šli na sprehod v gozd do starih ruševin 'n potem, ko so nas dokončno uničili - tri ure kolesarjenja in Naša nepozabna izkušnja s prijatelji kobariške šole Učenci in profesorji srednje sole iz Spetra so obiskali dijake osnovne šole “Gregorčič” Tra percorsi naturalistici Gli alunni delle classi 2A A ^ A B della scuola media “D. ighieri” di S. Pietro sono dati ad incontrare i ragazzi della scuola “S. Gregorčič” di l^aP0retto-Kobarid. Il gemel-§gio fa parte del progetto terreg al quale hanno aderi-0 diverse scuole della zona a* confine. Per lo spostamento è stata c ata la bici, tutti avevamo il c Sc° e lo zainetto con il necessario per il soggiorno; fino confine con la Slovenia aiT>o stati scortati da una tora dei vigili municipali. Sc °‘ ragazzi abbiamo tra-4ll?rso due splendidi giorni insegna della cultura e del pimento. sv |Utt' insieme abbiamo pr fto varie attività: per aprii,- °ndire la storia siamo an-' * visitare il ben noto mu- dati seo diai ^r‘ma guerra mon sta C’ m.entre dal punto di vi biamt0r*C°"nalura*'st'co dah damrCOrs° (3 orc)’ gui 11 ^segnante di storia A Kobarid gli studenti hanno anche assistito al concerto di un musicista del Madagascar della scuola di Caporetto, il sentiero che fra l’altro attraversa le trincee della stessa e-poca. Il secondo giorno, nella scuola di Caporetto, abbiamo disegnato ciò che di più ricorda le nostre Valli e ci siamo divertiti cantando e suonando assieme ad un simpatico mu- sicista del Madagascar. Alcuni ragazzi di S. Pietro (Cristina, Kaja, Manfredi, Mirko, Sara) sono stati intervistati dalla TV di Ljubljana. La notte siamo stati ospitati a Caporetto e nei paesi vicini, nelle case dei ragazzi sloveni; ognuno è andato in una famiglia diversa e l’accoglienza e l’ospitalità sono state molto buone. Possiamo concludere dicendo che questa è stata un’esperienza entusiasmante per noi ragazzi e non vediamo l’ora di ricambiare l’ospitalità ricevuta. Sara Canalaz Massimo Berdussin tri Ure hoje - so nam predlagali Se tekmo v malem nogometu. K°t si lahko vsi mislite -P° tako napornem dnevu - Skupina učencev nižje srednje šole v Kobaridu jaz” je rekel Ettore. Našo sošolko Kajo je intervjuvala tudi televizija iz Kopra, za katero se je prav dobro izkazala in dokazala, da tudi mi Benečani, se po svetu lahko v vseh jezikih izražamo: v italijanščini, v narečju, v slovenščini, v angleščini in v nemščini. Po obisku muzeja, ki priča o grozotah iz prve svetovne vojne, smo se morali od novih prijateljev posloviti. Trenutek ni bil tako hud, ker smo vedeli, da se bomo z novim šolskim letom ponovno srečali... in to ne bo zadnjič, saj so se tudi naši profesorji imeli lepo, tako da nas bodo prav gotovo še enkrat pospremili v te čudovite bližnje kraje. Dijaki drugih razredov nižje srednje šole iz Spetra smo bili pošteno poraženi: 12 : 3! Naši zamejski nogometaši, navajeni na veliko igrišče na odprtem, se v telovadnici prav niso znašli. Obljubimo pa, da se bomo za povratno tekmo, tu pri nas nekje septembra, dobro pripravili. 2e v naprej vse bralce Novega Matajurja pa vabimo, da pridete navijat za Benečane!!! Hvala! Najzanimivejši trenutek srečanja pa je bil, ko smo vsak posebej šli na dom kobariškega sovrstnika. “Po začetni zadregi”, pravi Mattia, “sem se kmalu sprostil. Prijatelj mi je za večerjo ponudil italijansko pico, tako da sem se takoj čutil kot doma. Potem smo se še igrali na nogomet in na računalniške igre, malo smo poklepetali o lepih Slovenkah, ki smo jih spoznali tekom dneva in nato smo uničeni šli spat.” Naslednje jutro nas je čakal obilen zajtrk. Mirko je jedel: jogurt, dve banani, čokolado, piškote in popil kozarec mleka in sadnega soka. “Bil sem poln energije!” Zjutraj smo se spet vrnili na šolo, imeli smo risarski kotiček in koncert ter predavanje gospoda iz Madagaskarja, ki “je govoril slovenščino boljše kot 8 novi mata]ur Četrtek, 2. junija 2005 Referendum QUESITO 1 lf QUESITO 2 La legge 40/2004 vieta la ricerca sulle cellule staminali embrionali, la più promettente per malattie come Alzheimer, Parkinson, sclerosi... questo costituisce un limite per la ricerca clinica e sperimentale e riduce la speranza di guarigione per milioni di malati. Votando sì i ricercatori italiani potrebbero utilizzare circa 30.000 embrioni in sovrannumero destinati ad essere eliminati. Si potrebbe inoltre ricorrere alla clonazione terapeutica. Votando no si lascia la legge inalterata. La legge 40/2004 obbliga il medico a trattamenti pericolosi per la salute della donna; vieta la diagnosi preimpianto, e l'accesso alla terapia per le coppie non sterili portatrici di malattie genetiche, Votando sì si toglie il divieto di congelare gli embrioni e l’obbligo di impiantare tutti gli embrioni nel ventre della donna. Il primo divieto diminuisce notevolmente le probabilità di successo della terapia, costringendo le donne a ripetuti trattamenti che aumenterebbero il rischio di danni alla salute. Impiantare tutti gli embrioni della donna, aumenta le probabilità di gravidanza plurigemellari, pericolosissime sia per la madre che per il feto. Si consente inoltre a tutte le coppie l’accesso alla cura e l’utilizzo della diar gnosi preimpianto per evitare di impiantare embrioni portatori di malattie genetiche. Votando no non si elimina nulla. QUESITO 3 J La legge 4012004 stabilisce V equivalenza tra embrione e persona. Votando sì si elimina il principio di equivalenza tra ovulo fecondato ed essere umano titolare di diritti. Quest’equiparazione è in netta contraddizione con la legge sull’aborto e rappresenta il primo tentativo da parte del Parlamento di rimetterla in discussione. Votando no significa che la legge rimane così com’è. QUESITO 4 Jl La legge 40/2004 impedisce di avere figli quando entrambi o uno dei due membri della coppia siano completamente sterili Votando sì si elimina il divieto di far ricorso alla fecondazione eterologa (la donazione dello spenna o degli ovociti). Votando no la norma verrà lasciata così com’é. J Il 12 e il 13 giugno 2005 avrà luogo il referendum sulla fecondazione assistita. La legge 40 del 2004, attinente alla materia, vieta il congelamento di embrioni ed impedisce che questi siano disponibili per successivi impianti nella donna o per la ricerca scientifica. Ciò significa che i medici devono trovare un’alternativa per curare malattie quali cancro, sclerosi, Alzheimer, diabete, Parkinson... che colpiscono circa 12 milioni di italiani. Votare sì significa abrogare alcune parti della legge e ottenere di conseguenza che gli embrioni che non possono essere impiantati, vengano congelati e resi disponibili per successivi impianti e per la ricerca scientifica. Votare no o astenersi significa far rimanere tale e quale lo stato delle cose. La norma in vigore vieta qualsiasi tipo di clonazione, l’abrogazione invece, pur continuando a vietare la clonazione riproduttiva, permetterebbe quella terapeutica. La legge in questione prevede che, le coppie affette da sterilità completa o da qualche forma di infertilità, possano sottoporsi a fecondazione assistita solo se si determina con certezza la causa della sterilità e se si dimostra di aver già percorso tutte le altre alternative possibili per la guarigione. Se questa parte venisse a-bolita, anche le coppie affette da infertilità non documentabile, per esempio di tipo psicologico, potranno sottoporsi al trattamento. Lo stesso vale per le coppie che non hanno tempo di sperimentare altri tipi di cure. La norma vigente vieta alle coppie non sterili portatrici dì malattie genetiche di sottoporsi a terapia, abrogandola invece, le suddette coppie alle quali venga anche sconsigliato di avere figli naturalmente, potrebbero accedere al trattamento. La disposizione impone alla donna che la feconda- Fecondazione assistita, Pesame del referendum Posizioni divergenti e distinguo su un argomento delicato e complesso I partiti vanno in ordine sparso, la Chiesa punta sull’astensionismo La posizione dei partiti Su un tema delicato e complesso come quello della fecondazione assistita anche le posizioni dei partiti divergono. I politici italiani si dividono infatti in 4 categorie: i referendari, i votanti del no, gli astensionisti, i temporeggiatori. L’appello della Chiesa per il non voto suscita proteste da parte di referendari e Radicali, mentre raccoglie seguaci a destra. Fini (Alleanza nazionale) propone infatti di votare 3 sì e un no sul quesito riguardante la fecondazione eterologa. L’Udc di Marco Follini è compatto per l’astensione. Tra i Socialisti e i Diessini prevale il sì, la Margherita è divisa. Convinti referendari quasi tutti i Verdi, i Comunisti italiani, i dirigenti di Rifondazione Comunista. L 'opinione della Chiesa II Cardinale Camillo Ruini, presidente della Conferenza Episcopale I-taliana (CEI), raccomanda ai cattolici italiani l’astensione dal voto, con il proposito di far fallire il referendum che dovrebbe modificare la legge 40 del 2004 sulla fecondazione assistita. La prevalenza dei sì porterebbe un peggioramento della legge in senso e-tico. La norma è stata fino ad oggi tollerata dai vescovi in quanto ha il merito di salvaguardare alcuni principi e criteri essenziali in materia di difesa della vita. Il punto che sta a cuore alla Chiesa è quello che il terzo quesito del referendum vorrebbe abrogare: l’equiparazione della vita dell’embrione a quella della madre, il riconoscimento etico e giuridico che getterebbe le basi per rimettere in discussione la lcg-gittimità dell’aborto. Papa Benedetto XVI, che appoggia il movimento per la vita da quando e-ra cardinale, ha sempre sostenuto, o-gni volta che ha affrontato i temi della ricerca e delle nuove frontiere raggiunte da scienza e tecnologia, che a tanto progresso non corrisponde sempre un pari aumento di consapevolezza morale. * ... t'*if zione non superi i tre ovuli alla volta, con l’obbligo d1 impiantarli tutti contempo" raneamente a prescindei dalle naturali specificità di ogni caso: ciò significa i gnorare il rischio di parti plurigemellari e trascurare i traumi legati a ripetuti e p£" santi tentativi di fecondazione. E inoltre vietata Fanali*1 preimpianto alle coppie che presentano malattie genetiche. Votare sì permetterebbe la fecondazione di più di 3 ovuli alla volta e senza l’obbligo di impiantarli conteiu-poraneamente. Se la terapia fallisce, l3 donna deve sottoporsi ad u# nuovo ciclo di stimolazioflj e ad un nuovo impianto di ovociti. Nel caso in cui si formio0 embrioni portatori di mala1' tie genetiche, il medico i obbligato ad impiantarli. L3 donna deve accettare il fel° malformato e solo in segui10 potrà ricorrere all’aborto terapeutico. In caso di abrog3' zione ci potrebbero essefe ulteriori impianti di ovulo ma si eviterebbero nuoV° stimolazioni ormonali. Qo3' lora si manifestassero mala1' tie genetiche, la donna potf3 rifiutare l’impianto evitafld0 così un eventuale futuro *' borio terapeutico. Fino ad oggi, perfino 1 °' vulo fecondato gode degl’ stessi diritti di una persona0 il diritto alla salute dell3 madre è sacrificato al diri110 d’integrità fisica dell’eb1' brione. Con la prevalenza dei s1’ invece, l’embrione non P° trà essere parificato ad u°3 persona e i diritti della t*1* dre prevarranno in caso conflitto. La legge 40 impone U1 fi' ne che nessuna coppia p°sS, accedere alla fecondazi°I1i eterologa, con l’aboliz*011 invece, tutte le coppie to3^ giorenni, di sesso divefs^ coniugate o conviventi, P tranno accedere a questo po di fecondazione. : Ora spetta agli eie110 l’ultima parola. p i i i _________________________________________________________________________________________________novi mata j ur Q Akt lici Ino cemek 2 juni,a 2005 7 rfa//a prima pagina Lo ha sottolineato il direttore artistico Moni Ovadia la settimana scorsa nella sede della Regione a Udine alla presentazione di alcuni degli appuntamenti più significativi di questa edizione che si articolerà in 35 spettacoli. Non un'edizione a tema dunque, come in passato, ma una ricerca culturale eontemporanea che parte dalla storia, per riflettere sui temi del presente e prefigurare una nuova forma di convivenza tra le genti d'Europa e che pone in Pómo piano la rinnovata tendone verso la spiritualità e l'in-trospezione. Il primo successo quest'anno il Mittelfest l'ha già raggiunto. Si è realizzata infatti Per la prima volta una sinergia con le più prestigiose istituzioni teatrali della nostra regione ohe parteciperanno al festival dì Cividale con collaborazioni, Produzioni e co-produzioni. Sono il Rossetti - Teatro stabile del Friuli Venezia Giulia, il leatro lirico Verdi di Trieste, il LSS - Centro Servizi Spettacoli- la Contrada di Trieste, il teatro club di Udine, l'Assoluzione per la prosa di Porde-n°ne e la Fondazione Teatro Nuovo Giovanni da Udine. Un P'ccolo miracolo, come l'ha uerinito Ovadia, ma anche pro-Va del fatto che Mittelfest è u-na realtà viva, che si muove e s'trasforma. Mittelfest intende aprirsi ulteriormente verso l'Europa centrale, ha aggiunto l'assesso-re regionale alla cultura Roberto Antonaz, mentre il presidente dell'Associazione Mittelfest orenzo Pelizzo si è sofferma-to sulla partecipazione al festi-Val che aveva suscitato più di gualche polemica in passato Perché ritenuta scarsa. Consi-erato che il palcoscenico è la stessa città di Cividale e che calcolati a spanne i posti a se-, ere sono un migliaio, il conto c Presto fatto, ha detto. L'inten-0 d altra parte non è quello di PROPOSTE PER LE VACANZE 2005 PREDLOGI ZA POOTNICE Špeter - dvojezična šola Organdzacija-Orgaiiizz pa počaso počaso je par-do 90 liet življenja. An lr je lepuo je, de se še kar dobro darži an okuole sebe Inia puno ljudi, ki jo imajo radi an jo pru lepuo varjejo. Lina Pauletig - Baldova iz Dolenjega Barda se je rodila na 19. maja lieta 1915. Je bla mlada čeča, kar je ratala žena od Li via Dreszach - Kocajna-ijovega z Lies, ki je skarbeu za malin, ki so imiel v vasi. Rodil so se tri otroc: Ettore, Mario an Rinetta. Hitro potlè je Lina ostala uduova. Imiela je samuo 24 liet, tri otrokè za redit, pru tako je muorla skar-biet za družino od moža, za hišo, za kimetijo, za hliev... Sam Buog ji je pomagu prenest vse tuole. Puno liet je daržala s si-nam Mariam oštarijo na Lie-sah. Potlè Mario je šu dielat v Milan, sin Ettore je umaru, hči Rinetta živi v Kanadi. H noni Lini, de na ostane sama, je šla živet navuoda Francesca. Vsi drugi v družini pa jo hodejo pogostu gledat, tudi sin taz Milana. Vsi lepuo skarbijo za njih mamo an nono Lino, an kar je paršu dan, ko je praznovala 90 liet življenja, so ji organizal velik senjam an takuo še ankrat ji dokazal, ki dost jo imajo radi an za ji reč še ankrat "Buo-hloni mama an nona, za vse kar ste za nas nardila, za vašo veliko ljubezan do nas, za vaše učilo." Veseu rojstni dan, draga Lina, tudi iz naše strani. Med otruok, ki se telega cajta parbližajo parvemu svetemu obhajilu je tudi tela velika skupina iz špietarske fare. Vsieh kupe jih je 23. Riedko, de tle par nas se jih tarkaj kupe zberè. V Spietre je bluo parvo sveto obhajilo v nediejo 22. maja. Biu je liep senjam za otroke, za njih družino an za vse farane, ki so se tisto nediejo zbral an napunli veliko cierku v Spietre do zadnjega kotička. ^ SPETER ^gnjed / Priešnje / Petjag Je par Su Fabio le]Parniano Terlicher - Kur-^ IC iz Jagnjega an Daniela J'tuss, iz Priešnjega sta ra-a tata an mama. Njih Fabio ^Paršu me(j nas na 24. maja e Je Pamesu puno veseja vsi-ge ^u°bič bo živeu v Petja-> kjer tata an mama sta na-S(avla njih hišo an vsi se trosu 010 an mu želmo, de bo ra-zdrav an de bo imeu puno SreCe v življenju. Benvenuto Fabio tWPonleacco ne"a casa mi 'ano Terlicher (della fa-Satl la Kurtelic di Jainich di Bott 0nafd°) e di Daniela ‘Ssi s‘ è appoggiata la ci- cogna per annunciare che è nato Fabio Terlicher. E' nato a Udine il 24 maggio la mattina presto. E'stata una sorpresa per tutte le persone che lo attendevano con ansia, comunque tutti sono rimasti contentissimi a cominciare dalla mamma e soprattutto dal papà, la nonna Stefania Paussa (Fani) di Purgessimo, zia Giuliana, prozia Pia Sima-nova di Masseris, zia Marisa, zio Gianni, Luca, Alan, Valentina e Maurizio, tutti i colleghi di lavoro della mamma Daniela (lavora presso il Centro immunotrasfusionale di Cividale), colleghi del papà Damiano, tutti gli amici. Barnas Purton za noviCe Purton v Barnase je ozna- nju, de v saboto 28. maja so imiel noviče. Oženila se je Cristina Scaggiante iz vasi. Pred utar jo je peju an puob iz Laškega, ki se kliče Michele an ki je paršu tle h nam pru zavojo njega ljubezni do Cristine. Poroka je bla v cierkvi v Barnase, mlada družina pa živi v Spietre. Vsi jim želmo veselo an srečno življenje. Sarženta Dobrojutro Gabriele Lansko lieto, na 29. maja, kar sta se Silvia Galanda iz Ažle an Alex Sicco iz Montine oženila, njega ga nie bluo še. Biu je šele v sarcih telega mladega para. Lietos pa, kar v nediejo 29. sta Silvia an Alex praznoval parvo lieto njih poroke, blizu vse žlahte je biu tudi njih liep otrok, Gabriele. Gabriele se je rodiu v pandiejak 9. maja v Palmanovi. Mama an tata sta takuo vesela, de se šele čudeta takega velikega veseja. Puobič pa je ušafu tle puno judi, ki mu bojo dajali puno ljubezni: noni Pia Chiabai - Stefne-lova iz Škratovega an Mario go par Mihe tih al pa Galandove družine iz Ažle, noni Silvano an Valita iz Montine, bižnona Maria Stefnelova, bižnoni Firmino, Mafalda an Maria, an potlè so še strici, tetè an velika skupina parjatelju mladega para. Gabriele, tle si ušafu puno ljubezni an vsi ti želmo, de bo toje življenje zlo, zlo lepuo. 1 novi matajur________________________________________________ ^ * X Z* četrtek, 2. junija 2005 J\VOHClKCl '\dC\U\ L hnvna. L l&viotaUL Velik senjam za nono Lidio an za navuodo Viviano i-------------------------- Od sabote 21. maja tudi Fabiano Sdraulig an Francesca Trinco niesta vič v lejdih stanu. Tisti dan, v cierkvi v Obuorči, sta se oženila an ratala mož an žena. Fabiano je iz Klen ja, njega tata je Giordano Rusacu iz Ušivce, mama je pa Olga Blažinova iz Oblice. Francesca je pa iz vasi Poianis (Prapotno), nje tata je Egidio, ki ima njega koranine v sauonjskem kamunu, mama je pa Amabile Ciabari an je iz kraja Chiavenna (Sondrio) Za jim želiet vse narbuojše v njih življenju so jim parjatelji napravli purtone, adnega pred hišo v Klenji, drugega pa pred hišo v Spietre, kjer noviča bota živiela. Doložemo še, de v družini an med parjatelji mladega para so pru vsi veseli, de so ostali živet tle doma. Fabianu an Franceschi želmo puno srečnih an veselih dnevu Na vemo, če je dobar ajar Dolenjega Barda al kiek drugega, šigumo pa je, de Lidia Uršina se zlo, zlo dobro darži. Vesta, de na 27. obrila je do-punla 89 liet? Tisti dan potlè, na 28. maja, je imiela rojstni dan pa nje navuoda Viviana. Takuo, ki je na torti napisano, Viviana jih ima 38. Je že taka navada, de nona an navuoda se kupe veseljo an takuo se je zgodilo an lietos. Viviana pa na gre gor h non samuo kar je rojsti dan, pač pa vsak tiedan an lepuo skarbi za njo, ku vsi drugi v družini: nje sinuovi Aldo an Lino, neviesta Rosina, na-vuod Ennio an mala Sofia. Sofia se je rodila na 5. marca lieta 1998 an z njo Lidia Uršina je tudi ratala bi-žnona. Kakuo se imajo one dvie rade, se vide od liepe fotografije. Lidia je v teku cielega ži- vljenja dokazala, ki dost ima rada nje otroke, navuode an pranavuodo, pa ne samuo. Lidio jo imajo radi an vasnjani an parjatelji, an vsi tisti, ki lieta an lieta so hodil v nje oštarijo gor na Dolenje Bardo. Lidia je za vse nje pekla dobar kruh, kar je biu kajšan senjam nieso manjkal štruki. Za vse jih je runala an zve-stuo ponujala z dobro besiedo za vsakega. Vsi ji željo še ankrat vse dobre v življenju. Vse dobre tudi Viviani an mali Sofii, ki so pru srečne imiet tako nono an bižnono. Gli “auguri” agli sposi dagli amici del borgo di via della Cooperazione Sarà l'aria buona di Brida inferiore, certo è che è proprio difficile indovinare l’età di Lidia Uršina. Il 27 aprile scorso ha compiuto 89 anni! Il giorno dopo Viviana, sua nipote, ne ha compiuti 38 e come sempre nonna e nipote hanno festeggiato assieme. Viviana vive a Cividale con Lorenzo e la loro bella bimba, Sofia, che il 5 marzo scorso ha compiuto 7 anni, ma tutti e tre vanno spesso e volentieri da nonna e bisnon- na, almeno una volta la settimana. Oltre al loro affetto, nonna Lidia può contare anche su quello dei figli Aldo e Lino, della nuora Rosina, del nipote Ennio, dei paesani e dei numerosi clienti che, fino a qualche anno fa, avevano 1& fortuna di gustare il suo pane ed i suoi strucchi offerti accompagnati dal suo sorriso cordiale e da una buona parola per tutti. Tanti auguri, cara Lidia, tutti i suoi cari e anche da parte nostra. Dvie maše čez tiedan, pet pa ob praznikih Kada peje žičnica na svete Višarje Svete Višarje (Lušarje po našim) parkličejo vsako lieto puno mornarju iz vsieh kraju, posebno iz naše dežele, Slovenije an Avstrije. Ko pride polietje, so tudi novi umiki za telekabino. novi matajur Tednik Slovencev videmske pokrajine Odgovorna urednica: JOLE NAMOR Izdaja: Soc. Coop NOVI MATAJUR a.r.l. Predsednik zadruge: MICHELE OBIT Fotostavek in tisk: EDIGRAF s.r.l. Trst /Trieste Redazione: Ulica Ristori, 28 33043 Cedad/Cividale Tel. 0432-731190 Fax 0432-730462 E-mail: novimatajur@spin.it Reg. Tribunale di Udine n. 28/92 Naročnina-Abbonamento Italija: 32 evro Druge države: 38 evro Amerika (po letalski pošti): 62 evro Avstralija (po letalski pošti): 65 evro Poštni tekoči raCun za Italijo Conto corrente postale Novi Matajur Cedad-Cividale 18726331 SP Včlanjen v USPI Assodato all’USPI m V saboto 4. an nediejo 5., 11. an 12. junija, pru takuo od sabote 18. junija do nedieje 11. setemberja nov umik je tele: čez tiedan od 9.00 do 17.15, ob nediejah an praznikih od 8.30 do 18.15. Se plača za napri an nazaj 12 evro (otroc 10 evro). Za iti gor 9 evro (otroc 7), za se var-nit dol 6 evro (otroc 4,50). Za velike skupine: gor an dol 8 evro, samuo gor 6 evro. Maše so pa čez tiedan ob 11.00 an ob 12.00 uri, ob nediejah an praznikih pa ob 9.15, ob 10, ob 11, ob 12. an ob 15. uri. Planinska družina Benečije nedelja 5. junija Pal Piccolo (mt 1.866) lahek, primeren za družine, zanimiv zaradi zgodovinskih dogodkov ob 6.15 se usafamo v Spietre pred Belvedere ob 6.45 pa v Cedade pred staejonam. Z avtom se popejemo do passo Monte Croce Camico, kjer začnemo hodit. Za prit do varita je eno uro an pu hoje parblizno. Info: Livio tel. 339/7576244 nedelja 12. junija Srečanje planincev v Doberdobu dmžabno srečanje odg. Mano tel. 0432/727064 s kolesom (45 km) odg. igor 0432/727631 Kam po bencino / Distributori di turno NEDIEJA 5. JUNUA Klenje/Clenia Esso Čedad (na desti pruoti Vidmu) Api Čedad (na ciesti pruoti Manzanu) Dežurne lekarne / Farmacie di turno OD 4. DO 10. JUNUA Cedad (Fomasaro) tel. 731264 OD 3. DO 9. JUNUA Spietar tel. 727023 - Prapotno tel. 713022 Ukve tel. 860395 Informacije za vse Guardia medica Za tistega, ki potrebuje mie-diha ponoč je na razpolago »guardia medica«, ki deluje vsako nuoc od 8. zvičer do 8. zjutra an saboto cieu dan do 8. zjutra od pandiejka. Za Nediške doline se lahko telefona v Spieter na številko 727282, za Cedajski okraj v Cedad na številko 7081. Poliambulatorio S. Pietro al Nat, via «lande 4 Consultorio familiare 0432.708611 Servizio inferniier. domic. 0432.727084 Kada vozi litorina Železniška postaja / stazione di Cividale: tel. 0432/731032 URNIK OD OKTOBRA DO JUNIJA 12 Čedada v Videm: Ob 6.00*, 6.36*, 6.50*, 7.10, 7.37*, 8.07,9.00, 10.00, 11.00, 12.00, 12.17*,12.37*, 12.57*, 13.17,13.37*,13.57,14.17*, 15.06,15.50,17.00,18.00, 19.12, 20.05 Iz Vidma v Cedad: ob 6.20*, 6.53*,7.13*, 7.40, 8.10*, 8.35, 9.30, 10.30, 1 1 .30, 12.20, 12.40*, 13.00*. 13.20*,13.40, 14.00*, 14.20, 14.40*,15.26, 16.40, 17.35,1 8.45,1 9.45, 22.15*, 22.40** * samuo čez tiedan ** samuo nediejo an prazniki Nujne telefonske številke Občine Dreka ...............721021 Grmek.................725006 Srednje...............724094 Sv. Lenart............723028 Speter................727272 Sovodnje..............714007 Podbonesec............726017 Tavorjana.............712028 Prapotno..............713003 Tipana................788020 Bardo.................787032 Rezija 0433-53001/2 Gorska skupnost 727325 Bolnica Cedad 7081 Bolnica Videm 5521 Policija - Prva pomoč ....113 Komisarjat Cedad....703046 Karabinierji..............112 Ufficio del lavoro 731451 INPS Cedad 705611 URES-INAC 730153 ENEL...............167-845097 ACI Cedad..............731762 Ronke Letališče..0481-773224 Muzej Cedad 700700 Cedajska knjižnica ..732444 Dvojezična šola 717208 K.D. Ivan Trinko 731386 Zveza slov. izseljencev ...732231