Abbonamento postale gruppo 2/50% - Tednik / settimanale - Poste Italiane Spa - Spedizione in abb. postale - 45% - art.2 comma 20/b Legge 652/95 Filiale di Udine - TAXE PERCUE - TASSA RISCOSSA - 33100 Udine - ITALY - cena 1,20 € www.racebook.com/novj.mataju & r KOBARID VISKORS V prostorih Fundacije odprli razstavo La scultura lignea o vlogi žensk pred in med prvo svetovno vojno che non trova casa BERI NA 5. STRANI LEGGI A PAGINA 12 naš časopis tudi na spletni strani www.novimatajur.it n Obisk Debore Serracchiani med 21. izvedbo prireditve, ki se bo končala 20. julija Predsednica Dežele v Topolovem: “Postaja meje pozitivno presenetila” cf' ' * Na levi Debora Serracchiani med obiskom v Topolovem, zgoraj Romano Vecchiet, direktor videnske knjižnice Joppi, ki je predstavil svojo knjigo ‘Evropske proge’ Že se bližajo zadnji dnevi letošnje Postaje Topolovo, ki so jo otvorili v petek, 11. julija, ob prisotnosti predsednika deželnega sveta Franca Iacopa, deželnega svetnika Cristiana Shaur-lija, komisarja Gorske skupnosti Sandra Roc- ca ter županje Občine Grmek Eliane Fabello. Od odprtju sta vaščane, umetnike in goste nagovorila in predstavila bogat program prireditve Donatella Ruttar in Moreno Miorelli, glavna organizatorja Postaje. Naslednji dan seje prvič soočila z vasjo in z njeno kulturno živahnostjo predsednica Dežele Debora Serracchiani. “Postaja meje res pozitivno presenetila”, nam je rekla ob koncu svojega obiska. več na 10. in 11. strani mi , É * Un momento della presentazione del Mittelfest a Cividale (foto D’Agostino) Dal 19 luglio il via al Mittelfest per raccontare l’Europa inquieta V Sloveniji Miro Cerar prejel več kot tretjino glasov - ..z p - OOP * ÓQO , 6giO •>> •• J J w •o* 36 j SMC 21 j SDS 10 DeSUS 6 | ZDRUŽENA LEVICA 6 J SD 5 | NSi 4 ZA AB 2 narodni skupnosti Se la Gramatika finisce trai libri in lingua slovena 114 iscritti (slavisti, slovenisti, operatori culturali) provenienti da 26 Stati diversi (dal Giappone all'Argentina) hanno frequentato nelle prime due settimane di luglio il Seminar slovenskega jezika literature in kulture, giunto quest'anno alla 50esima edizione. I più attenti tra questi saranno ora convinti che il Nediško sia un dialetto sloveno. Non perché qualche saputello assolutamente incompetente in materia li abbia catechizzati. Ma perché, nella rassegna dell'editoria in lingua slovena organizzata nell'ambito del corso, fra le grammatiche e i vocabolari facevano bella mostra di sé i Besednjaki e la Nediška Gramatika di Nino Spehonja. Una presenza che la professoressa che ha accompagnato gli studenti nella visita alla rassegna in un’aula a destra delle scale (štenge come si dice anche a Lubiana e non stopnice come nello sloveno standard) al primo piano della Filozofska Fakulteta: “Lo sloveno oltre alla lingua standard si compone anche di tante varianti dialettali e qui potete dare un'occhiata ad alcune di queste”. Una scelta che si spiega seguendo il link http://bos.zrc-sa-zu.si/c/dial/index.html in cui troverete i testi in questione inseriti nella raccolta ufficiale dei testi sui dialetti sloveni. E così le produzioni più citate della Slavia negli ultimi anni (in effetti pubblicate con i fondi delle leggi di tutela della minoranza linguistica slovena in Italia) hanno trovato una loro dignità accademica. Ma dalla parte per alcuni ‘sbagliata’. Quella - unanimemente accettata, invece, dai linguisti - secondo cui la parlata (o le varie parlate, per essere pignoli) delle valli del Natisone fa parte a tutti gli effetti del diasistema sloveno, (ab) leggi a pagina 2 TUTTI GLI APPUNTAMENTI > stran _ pagina 13 ‘Segnali. Cartografia della bellezza inquieta’ è il titolo-guida di questa edizione (19-27 luglio), sotto la rinnovata presidenza di Federico Rossi e la direzione artistica di Franco Calabretto, con la consulenza per il settore teatro di Rita Maffei, per il CSS-Teatro Stabile d’innovazione. Il cartellone di questa 23a edizione, presentato mercoledì scorso a Cividale dopo le anteprime di Milano e Vienna, non poteva prescindere dai turba- menti che percorrono oggi l’Europa, a cent’anni esatti dall’esplosione della Prima guerra mondiale. Molteplici le declinazioni dei Segnali suggeriti dal festival con otto percorsi articolati nel calendario di musica, danza, teatro, cinema, marionette e burattini, per un cartellone che toccherà tutte le forme d’arte storicamente rappresentate da Mittelfest. a pag. 6 intervista al presidente dell’Associazione Mittelfest Pravnik Miro Cerarje nesporni zmagovalec predčasnih parlamentarnih volitev v Sloveniji, na katerih je bila volilna udeležba 51,12-odstotna (na zadnjih državnozborskih volitvah je bila 65,60-od-stotna). Njegova stranka je v nedeljo, 13. julija, prejela kar 34,61% glasov in si tako zagotovila kar 36 mandatov. To je drugi najboljši rezultat v zgodovini slovenskih parlamentarnih volitev. Večji delež je zbra- la le LDS leta 2000, ko jih je volilo 36,26%. beri na 3. strani I I Prav tako “Lahko se zgodi, da ga bo treba z zaporniškim kombijem vsako jutro voziti z Doba vdržavni zbor in nazaj.” Citat iz članka Dnevnika, kigovori o Janezu Janši, ki je bil spet izvoljen v slovenski parlament Bilìngue, dedne di domande per l’appalto per la vecchia sede Da settembre pronta la Dante Alighieri per la media Sono state aperte la scorsa settimana, scaduti i termini del bando, le buste con le proposte delle imprese che intendono realizzare i lavori di ristrutturazione della sede di viale Azzida per l'Istituto comprensivo bilingue di San Pietro al Natisone: “Stando a quanto mi hanno comunicato dall'ufficio regionale che segue l'appalto, le domande sono tantissime - spiega il sindaco di San Pietro Mariano Zufferli - e ci vorrà almeno una settimana per verificare la correttezza delle varie documentazioni. Poi, una volta scattata l'assegnazione provvisoria dei lavori, sarà necessario attendere il termine legale di 35 giorni (entro il quale le ditte non vincitrici possono impugnare il provvedimento). Credo che comunque i lavori dovrebbero partire il prossimo ottobre. Su questo però - precisa il sindaco - il Comune non ha nessuna competenza visto che la procedura è interamente seguita dagli uffici della Regione”. L'impegno del sindaco invece, conferma lo stesso Zufferli, è quello di venire incontro alle esigenze dell'Istituto bilingue che, sin dalla prima visione del progetto esecutivo, aveva ravvisato una carenza di spazi per lo svolgimento delle attività ditattiche, anche in considerazione della costante crescita di iscrizioni. “Ho già incontrato più volte l'architetto che sta studiando le possibili soluzioni a questo problema, anche perché, secondo me, vanno riviste le strutture accessorie della zona (viabilità, parcheggi...). Non appena saranno pronte le possibili soluzioni e i rispettivi costi faremo immediatamente domanda di contributo per adeguare il progetto.” Già cantierati invece (il 1. luglio scorso, immediatamente dopo la fine degli scrutini) i lavori di adeguamento della sede delle scuole medie Dante Alighieri del capoluogo. Secondo il sindaco, dovrebbero essere ultimati entro l’inizio del prossimo anno scolastico. A quel punto le tre classi medie dell'Istituto bilingue potrebbero essere sistemate negli spazi aggiuntivi che verranno adeguati per lo svolgimento delle attività scolastiche. Il grosso del lavoro, in que- sto caso, è costituito dalle opere da realizzare per l'ottenimento del C.p.i. (certificato di prevenzione incendi), necessario quando la struttura scolastica ospita più di cento persone. Due borse lavoro per giovani del comune di San Leonardo L’Amministrazione comunale di San Leonardo intende rinnovare l’esperienza denominata Borse Lavoro Giovani 2014. L’iniziativa dà la possibilità ai giovani di contribuire, con il coordinamento di un supervisore, alla gestione del patrimonio comunale e stimolare il senso di responsabilità e lo spirito di servizio civico attraverso il proprio sacrificio lavorativo. Il Comune offre due borse lavoro per il periodo dal 25 agosto al 25 settembre per trenta ore settimanali di lavoro ed un compenso lordo di 500 euro. Il termine per la presentazione delle domande scade il 28 luglio. Se i candidati saranno più di due, le borse saranno assegnate tramite sorteggio. Possono partecipare all’iniziativa i giovani tra i 18 ed i 25 anni residenti nel Comune che sono in possesso del diploma della scuola d’ob-bligo e della patente di guida categoria B, sono studenti e/o disoccupati e sono idonei ad usare le attrezzature necessarie per lo svolgimento delle attività previste dalla borsa lavoro. Info: www.sanleonardo.fvg.it / ALBO PRETORIO. Kaj se dogaja v Sloveniji Poslanca narodnih skupnosti še vedno Battelli in Goncz Slovenska zakonodaja predvideva dve poslanski mesti za predstavnika italijanske in madžarske narodne skupnosti, kiju neposredno izvolijo pripadniki teh dveh avtohtonih manjšin. Tudi v novem mandatu bosta Italijane in Madžare v slovenskem državnem zboru zastopala poslanca Roberto Battelli in Làs-zld Goncz, ki sta bila sicer edina kandidata. Skoraj šestdesetletni novinar Roberto Battelli je skupaj z Janezom Janšo tudi edini, kije bil doslej vedno izvoljen v državni zbor (prvič leta 1990), kar pomeni, da v njem sedi že skoraj petindvajset let. Kar sedemkrat pa je bil tudi edini italijanski kandidat. Od 2619 pripadnikov italijanske narodne skupnosti, ki so vpisani v poseben volilni imenik, jih je na volišča v nedeljo, 13. julija, šlo 812 (31%). Od teh jih je 692 svoj glas oddalo Battelliju, 120 glasovnic pa je bilo neveljavnih. Pred tremi leti je bila volilna udeležba, kar zadeva italijansko narodno skupnost 42-odstotna. Od 6789 volivcev, pripadnikov madžarske narodne skupnosti, pa jih je glasovalo 2411. Neveljavnih glasovnic je bilo 147, 2264 pa je volilo 54-letnega Làs-zla Goncza. Zgodovinar in pesnik Làszló Gòncz je bil prvič izvoljen za poslanca madžarske narodne skupnosti na parlamentarnih volitvah leta 2008, ko je na tem mestu zamenjal svojo dolgoletno predhodnico Mario Pozsonec. A Lubiana la Nediška Gramatika nella rassegna di libri in sloveno dalla prima pagina Capito (ste zastopil come direbbero anche a Lubiana e non ste razumeli come nello sloveno standard)? Una cosa inaccettabile per tutti quelli che - autore compreso - in questi anni hanno indicato i testi in questione come la definitiva ed inoppugnabile prova dell'indipendenza del Nediško dallo sloveno. Fossimo nei panni dei vari Novelli, Veneto, o di qualche nuovo deus ex machina dell'operazione, scriveremmo immediatamente a chi di dovere perché proceda alla rimozione dei testi da quella sezione. Sarebbe un gesto di coerenza rispetto alle idee che difendono. Ed eviterebbe spiacevoli fraintendimenti ai tanti studenti che ora torneranno nei paesi d'origine convinti che il Nediško sia un dialetto e non una lingua meritevole dello stesso trattamento, in primis finanziario, di cui gode la minoranza linguistica slovena. Il problema è che forse è la teoria stessa che non poggia su fondamenta solide. Smentire i linguisti veri nel merito della questione, predicare la pace fra le varie sensibilità e al contempo indire referendum sull'identità nazionale delle valli, intascare i fondi della tutela per lo sloveno, ottenere ‘dignità accademica’ per argomentare tesi fra loro di fatto contrapposte, sono postulati difficili da far collimare per elaborare un teorema, (ab) kratke.si Miro Cerar alle politiche ottiene il secondo risultato della storia slovena Con una percentuale di voti oltre il 34% Miro Cerar con il suo nuovo partito vince come da pronostico le elezioni politiche in Slovenia. È il secondo miglior risultato nella storia delle elezioni slovene. Il giurista sloveno potrà contare su 36 parlamentari (su 90). Al secondo posto, ma con un calo di preferenze, SDS di Janez Janša, che si aggiudica 21 seggi. Uno di questi è stato conquistato proprio dall’ex premier che sta scontando in carcere la sua pena detentiva di due anni. Da verificare se potrà mantenere o meno il posto in parlamento. Tra i sette partiti parlamentari anche la sinistra Združena levica. La Slovenia sempre più un fattore chiave nella rotta balcanica delle droghe Si è chiusa con successo il 9 luglio l’azione internazionale Gallus a cui hanno partecipato sette paesi europei. Iniziata a novembre del 2013 ha permesso di sgominare una delle più grandi reti criminali che trafficavano droga sulla rotta balcanica. A capo dell’organizzazione che operava in Albania, nei paesi dell’ex Jugoslavia, Austria, Germania, Svizzera ed Italia, un 42-enne koso-varo. Durante l’azione sono stati sequestrati più di 70 kg di droga (60 kg di cannabis, 330 g di cocaina, 10,7 kg di eroina). La Slovenia è al 6. posto per informazioni scambiate prò capite nell’ambito dell’Europol. Il futuro del Kanin e delle sue piste da sci nelle mani degli investitori russi Si terrà venerdì 18 luglio l’asta fallimentare della società ATC Kanin che gestiva gli impianti sciistici del Kanin sopra Bovec, con cui alcuni anni fa Sella Nevea aveva formato un comprensorio sciistico transfrontaliera. Intanto il consiglio comunale di Bovec ha approvato alTunanimità il contratto di affitto per i terreni sul Kanin firmato con tre investitori russi che, per poter ottenere la gestione del polo sciistico, hanno fondato l’impresa Ilev Inženiring. Il contratto consentirà la loro partecipazione all’asta. Il comprensorio sciistico del Kanin è chiuso da due stagioni, dopo l’incidente sulla funivia. Slovenia e Italia tra i quindici paesi che devono restituire fondi EU per l’agricoltura Sono 57 i milioni di euro di fondi europei per la politica agricola che 15 paesi devono restituire all’UE. Tra questi anche Italia e Slovenia. Quest’ultima deve restituire alla Commissione Europea 350 mila euro per irregolarità risalenti agli anni tra il 2009 ed il 2011. L’ammanco verrà coperto dal bilancio dello Stato. La Slovenia ha ottenuto nel 2013 271,7 milioni di euro per la politica agricola, nei primi 5 mesi del 2014 invece 185,9 milioni di euro. Qualche mese fa la Slovenia aveva già ricevuto la richiesta di restituzione di 2,17 milioni di euro per irregolarità avvenute tra il 2005 ed il 2009. aktualno Sloveniji se obeta nova levosredinska koalicija Uspeh Mira Cerarja, presenetila tudi Združena levica jwwmwiiwiJm/iiiiiiiiiiiimiiNimiiiiimiimiiiiimmiiHHuiMiuimuumuiuuiv s prve strani Na drugem mestu je Slovenska demokratska stranka, ki je prepričala 20,67% volivcev in v državni izbor izvolila 21 poslancev. Na tretje mesto seje uvrstila Erjavčeva stranka upokojencev DeSUS (10,23% glasov -10 mandatov). V parlamentu, kjer bo tudi v novi zakonodajni dobi sedem strank, bodo sedeli še predstavniki Združene levice (5,97% glasov - 6 mandatov), kar je pravzaprav eno večjih presenečenj volitev, še posebej zato, ker tej koaliciji večina raziskav javnega mnenja ni pripisovala velike možnosti za prestop 4-odstotnega volilnega praga. Socialni demokrati so zdrknili na peto mesto med slovenskimi strankami in so se morali zadovoljiti s 5,96% preferenc in bodo imeli odslej 6 poslancev. Z rezultatom pri SD ne morejo biti zadovoljni. Povezava s stranko upokojencev in z listo Solidarnost se jim očitno ni obrestovala, Stranka Mira Cerarja pa je največ volivcev verjetno odtegnila prav njim. Nova Slovenija - Krščanski demokrati so si s 5,54-odstotno podporo zagotovili 5 poslanskih mandatov, Zavezništvo Alenke Bratušek pa 4 (4,34% glasov). Alenka Bratušek je Miro Cerar torej s svojo novo stranko na volilni preizkušnji zmagala v boju z Zoranom Jankovičem (ta jo je premagal na kongresu Pozitivne Slovenije in s tem dejansko povzročil propad levosredinske koalicije, ki jo je vodila prav Bratuškova). Popolni poraženci so predstavniki Državlj anske liste in Pozitivna Slo-venija, ki jim ni uspelo preseči volilnega praga, med izključenimi je trenutno tudi SLS (3,98%), ki pa lahko še upa na glasove, ki bodo prišli po pošti. Če bo dobila dovolj glasov, bo imela 4 poslance. Uradni rezultati bodo znani 29. julija, tako da se lahko poslanska mesta še spremenijo. Vsekakor se Sloveniji obeta levosredin- ska vlada, saj drugih alternativ za trdno večino ni, potem ko je SMC jasno povedala, da ne namerava sodelovati s SDS. Kar zadeva poslance, je sedeže ohranilo 26 dosedanjih poslancev. Velja omeniti, da je med kandidati SDS največjo podporo (35 odstotkov preferenc) prejel Janez Janša, ponovno je bil izvoljen tudi dosedanji vodja poslanske skupine SDS Tanko. Med poslanci SDS bo tudi nekdanji minister Vinko Gorenak. Sicer pa je SDS po objavi rezultatov volitve razglasila za nelegitimne in napovedala, da ne bo sodelovala v nobenem odboru ah komisiji, svojim poslanskim mestom pa se ne namerava odpovedati. Na listi DeSUS sta bila med drugimi izvoljena lider stranke Karl Erjavec in nekdanji minister za zdravstvo Tomaž Gantar. Pri Združeni levici naj omenimo Luko Mesca, ki se je zelo dobro odrezal na zadnjih volilnih soočenjih na slovenski televiziji in verjetno odločilno pripomogel k temu, da je njegova lista dosegla presenetljiv rezultat. Izvoljena je bila tudi Violeta Tomič, kije bila kandidatka tudi za volitve v evropski parlament. Preboj v parlament pa na tej listi ni uspel tržaškemu Slo- vencu in nekdanjemu italijanskemu senatorju Stojanu Spetiču. Pri NSi se v parlament vračata tudi Matej Tonin in Ljudmila Novak, pri SD pa velja omeniti dosedanjega predsednika državnega zbora Janka Vebra, vodjo poslanske skupine Matjaža Hana in začasnega liderja ter ministra za kmetijstvo Dejana Židana. Pri ZaAB so bili izvoljeni predsednica Alenka Bratušek, Mirjam Bon Klanjšček, Peter Vilfan in Jani Mòderndorfer, ki so bili v prejšnji zakonodajni dobi prav tako v parlamentu, a kot predstavniki Pozitivne Slovenije, iz katere so pred približno poldrugim mesecem izstopili. Popoln seznam poslancev je objavljen na spletni strani www.vo-litve.gov.si/dz2014/rezultati/izvolj e-ni_kandid_po_strankah.html. Kar zadeva volilni okraj Tolmin, v katerega je vključeno Gornje Posočje, je na volišča šlo 53,52% upra- vičencev. Tudi tu se je na prvo mesto uvrstila Stranka Mira Cerarja, razlika med njo in SDS pa je bila precej manjša. SMC je prejela 30,23% glasov, SDS pa 27,91%. Na tretjem mestu v tolminskem volilnem okraju je DeSUS z 8,22 odstotka glasov, sledijo NSi (7,34%), SLS (6,13%), ZaAB (5,07%), Združena levica (4,48%) in SD (4,07%), ostale Uste so prejele manj kot 2% glasov. Iz Gornjega Posočja je bil ponovno izvoljen bivši bovški župan Danijel Krivec (SDS), ki je v preteklem mandatu v državnem zboru vodil Komisijo za Slovence v zamejstvu in po svetu. Krivec je v vohlni enoti Postojna prejel 27,97% preferenc. V tolminskem okraju je prejel 27,91% glasov, boljše od njega seje odrezala kobariška podžupanja Danica Hrast (SMC) s 30,23%, ki pa ni bila izvoljena. Prispevek 50 tisoč evrov za SMO Na predlog deželnega odbornika Giannija Torrentija je Dežela FJK odločila, da bo dodelila Slovenskemu multimedialnemu oknu - SMO v Spetru 50 tisoč evrov prispevka. Predlog je pristojna komisija sprejela in ga vključila v zakon o rebalansu. Sedaj mora o tem dokončno sklepati deželni svet, kar se bo zgodilo do konca tega meseca. Gre za izredno dragocena sredstva a tudi za pomembno priznanje muzeju. Končno imenovani vsi člani paritetnega odbora Domenico MoreUi, Maurizio Pes-sato, Ksenija Dobrila in Elisabetta Pian so štirije člani paritetnega odbora, ki jih je prejšnji teden imenovala Renzijeva vlada. MoreUi, predsednik združenja jezikovnih manjšin Confemili in Pessato, ravnatelj podjetja SWG sta že bila člana paritetnega. Novinki sta Elisabetta Pian, županja občine Zagraj ob Soči in Slovenka Ksenija Dobrila nekdanja ravnateljica slovenskih šol na Tržaškem. Dolgotrajni postopek imenovanja, tudi zaradi tega ker člane imenujejo trije različna ministrstva, kljub stalnim prizadevanjem in pritiskom poslanke Tamare Blažine je jasen pokazatelj pomanjkljivosti pravilnika, na podlagi katerega paritetni de- luje in ki očitno potrebuje določene popravke. Drugi člani paritetnega so že bi-U imenovani: zbor slovenskih izvoljenih predstavnikov je določil Fabrizia Dorboloja, Marca Jarca in Stefana Ukmarja; deželna vladaje imenovala Iole Namor in Livia Semoliča (na predlog SKGZ), Petra Močnika in Damijana Terpina (na predlog SSO) ter Patrizio Vascotto in Franca Miccolija; Aron Coceancig, Giuseppe Marinig, Mario Minetto, Sabrina Morena, Fulvio Tamaro, Julijan Cavdek in Nives Cossutta so člani, ki jih je imenoval deželni svet. Kot je poudarila Tamara Blažina, je sedaj pomembno, da se odbor čim-prej sestane, izvoli predsednika in začne z delom. Predsednica FJK upa, da bo Slovenija dobila trdno vlado »Naša želja je, da bi Slovenija takoj dobila stabilno vlado, ki naj jo podpira trdna koalicija.« Tako je komentirala predsednica FJK Debora Serracchiani, prve izide volitev v Sloveniji. »Veter sprememb - ocenjuje Serracchianijeva - je zapihal tudi v Sloveniji, tako kot se že na različne načine dogaja v večjem delu Evrope. In v demokracijah imajo volilne žare vedno prav.« »Verjamemo, da bomo tudi z novo vlado okrepili odlične medsebojne odnose med svojimi teritoriji: mi smo pripravljeni - zaključuje predsednica - začeti znova z delom na vsakršnem področju, kije v naši pristojnosti.« brevi.it Nuova frenata dei prezzi, Italia a rischio deflazione Torna in Italia, dopo la parentesi di maggio, l'incubo della deflazione. A giugno infatti la crescita dei prezzi è aumentata appena dello 0,1% rispetto a maggio. Frenando l’aumento annuo allo 0,3% (era +0,5 a maggio). Quello che, a prima vista, sembrerebbe un fatto positivo per i consumatori è in realtà il segnale della debolezza della domanda di beni e servizi: minori possibilità di spesa dei consumatori inducono le imprese a ridurre i prezzi dei prodotti e quindi anche ricavi e investimenti. Riso importato e tossico, le mondine scendono in piazza Da lunedì (e per tutta la settimana) stanno protestando agricoltori e mondine. I produttori di riso italiani sono infatti sul piede di guerra. Denunciano l'aumento delle importazioni dai paesi emergenti a prezzi stracciati per il costo della manodopera e spesso contaminato da pesticidi non autorizzati o sprovvisto delle certificazioni sanitarie. Secondo Coldiretti solo nei primi sei mesi del 2014 c’è stata una sanzione alla settimana per questi motivi per il riso cambogiano, eppure le importazioni sono aumentate del 360 per cento. Credito cooperativo, Verdini rinviato a giudizio Denis Verdini, senatore del gruppo di Forza Italia ed ex coordinatore del Pdl, è stato rinviato a giudizio dal gup del tribunale di Firenze Fabio Frangini. Le accuse contestate al politico di spicco del centrodestra berlusconiano sono associazione a delinquere, bancarotta e reati finaziari. La vicenda riguarda la gestione della banca Credito Cooperativo di Campi Bisenzio, istituto diretto dallo stesso Verdini per ven-t'anni fino al 2010. I reati finanziari si riferiscono invece ai finanziamenti ottenuti dal Giornale della Toscana. L’Agcom certifica la crisi del settore delle comunicazioni Il 2013 è stato un anno nero per l'editoria italiana. Ad evidenziarlo il rapporto dell'Autorità garante delle comunicazioni presentata alla Camera lo scorso 15 luglio. Nella relazione l'Agcom evidenzia come i ricavi complessivi di tic, radio e tv, stampa, internet e servizi postali si siano fermati l'anno scorso a 56,1 miliardi di euro complessivi. Il 9 per cento in meno rispetto al 2012. Un calo grossomodo uniforme per tutte le realtà e che si spiegano soprattutto con la diminuzione dei ricavi dalla pubblicità scesi del 24,1% rispetto al 2012. '■ . t V; AS IM UftRLON l'* OF KV «NERAW Inštitut za slovensko kulturo kupe z Zavodom za slovensko izobraževanje že nie-ki liet sodeluje z Lions klubom Ljubljana Rožnik. S telim klubom parpravjajo polietni center na muorju, v Pacugu blizu Strunjana, kjer imajo otroci parložnost, de spoznajo nove parjatelje an se buojš naučijo an slovienskega izika, sa imajo tam kratek tečaj. Lietos je Lions klub Ljubljana Rožnik z akcijo »Iskrice v očeh« peju na počitnice na muorje 50 otrok iz Benečije, Bele krajine (iz občine Semič) an Črne na Koroškem. ISK an Zavod za slovensko izobraževanje se zahvaljujejo Lions klubu za njega pomuoč an se troštajo, de bojo z njim še napri lepuo sodeloval. Drugi naši mladi pa so bli dva tiedna na poletni šuoli v Ljubljani. Lietos so se tam učili knjižnega slovienskega izika Veronica Galli, Aleksej Petricig iz Spietra, Jessica Martinig iz Sauodnje, Manfredi Guglielmotti iz Čedada an Boris Buttolo iz Rezije. An oni so se navadli puno reči an so se lepuo imiel v slovienskem glavnem mestu. Polietni tečaji slovienskega izika Naši otroc par morju v Pacugu par Strunjanu, mladi pa v Ljubljani Naši otroc so se kupe s parjatelji iz Bele krajine an Koroške puno zabaval par morju v Pacugu, kjer so imiel an tečaj slovienskega knjižnega izika; dolzdol pa je na fotografiji tudi an part mladih iz Benečije an Rezije, ki so bli na polietni šuoli v Ljubljani r L Slovensko uredništvo RAI ima nov e-mail naslov Slovensko časnikarsko uredništvo RAI v Trstu je pred dnevi spremenilo svoj elektronski naslov. Stari naslov (redazione-slovena@rai.it) bo nekaj časa sicer še uporaben, vendar je odslej v rabi novi naslov - slo@rai.it - ki velja tako za radijska kot za televizijska poročila. Slovensko uredništvo RAI ob tem vabi ustanove, organizacije in društva, ki želijo opozoriti javnost na svoje pobude v rubriki Prireditve in obvestila, ki je na sporedu med radijskimi poročili ob 7., 8. in 14. uri, da se v ta namen poslužujejo omenjenega elektronskega naslova. 1 Ricordati sul Blegoš i partigiani sardi J In questi tempi, quando la destra erede delle follie del secolo scorso è riuscita a riabilitare storia e teorie criminali, fa piacere ascoltare chi racconta la verità con parole piane e comprensibili. Pietro Dettori, sardo, presidente dell’ANPI - Associazione Nazionale Partigiani Italiani di Nuoro, ha ricordato i 101 sardi - soldati pastori li ha definiti, ne morirono ben 31 - che dopo l’8 settembre 1943 si unirono ai partigiani sloveni per combattere i nazi-fascisti. Dettori, il primo luglio, ha partecipato sul Monte Blegos, a nord di Škofja Loka, alla manifestazione organizzata dalla sezione AN-PI di Cividale, in ricordo della battaglia in cui perse la vita, assieme a numerosi partigiani sloveni ed italiani della divisione Garibaldi - Natisone, anche il cividalese Manfredi Mazzocca, nome di battaglia Tordo. I sardi “si distinsero per il loro coraggio e per la loro abnegazione in molte importanti azioni della Resistenza italo-slovena (Battaglia di Gorizia, Ronchi dei Legionari, ferrovia di Montespino etc.) e strinsero con i partigiani e le famiglie di queste terre rapporti di amicizia e di fratellanza. Fecero parte tutti delle Brigate Triestina-Garibaldi, Buoz-zi, Picelli, Gramsci, Fontanot, Gregoratti e dei GAP di Udine, Gorizia e Monfalcone, tutte appartenenti alla gloriosa Divisione Garibaldi-Natisone che era sotto il comando del IX Korpus sloveno. In questa guerra di liberazione i nostri pastori partigiani scelsero di stare dalla parte della democrazia e della libertà per un futuro di benessere e di uguaglianza e combatterono contro la dittatura, l’invasione nazista, la guerra, le stragi e i feroci massacri di intere popolazioni inermi.” IL MATAJUR E LA SUA GENTE | Giuseppe Osgnach Joško V teli številki začnemo objavit bukva v italijanski izdaji, ki jih je napisu Giuseppe Osgnach Joško, eden od protagonistov partizanskega boja v Benečiji (biu je med drugim komandant Beneškega bataljona). Na začetku lepuo opisuje življenje Beneške Slovenije v suojim cajtu, v drugem delu pa njen boj za osvoboditeu. CAPITOLO I Il mio villaggio - Usanze e costumi Il nome del mio luogo natale Osgnetto (Ošnje) deriva dalla parola ovša (ontano), da cui probabilmente anche il cognome Osgnach (Ošnjak). Ciò significa che dove ora sorge il villaggio, crescevano un tempo gli ontani. Così come a Crostù (Hrastovje) crescevano roveri (hrastovi) e querce. Osgnetto si può considerare più una frazione che un villaggio: conta infatti soltanto venti case. La maggior parte degli abitanti porta il cognome Osgnach. Fino al 1700 tutti gli abitanti portavano questo cognome. Appena nel 1750 si trasferì da Merso di Sopra (Gornja Mjersa) a Osgnetto (Ošnje) un certo Terlicher (Terliker). (In paese i Terlicher sono chiamati Lurinovi). I Rudi (Rukli) (chiamati Sivci) vennero intorno al 1770, provenienti da Dolegna (Dolenj anje pri Kosci) dove erano arrivati da Topolò (Topolovo) nel 1680. In seguito altri si insediarono nel paese, fra di essi i Chiabai (Kiabaj), i Goriup (Gorjup), i Carlig (Karlič), gli Zamolo e i Bo-digoj. Tutti i nuovi arrivati si stanziavano qui per motivi di parentela: erano “zetje” cioè generi, i quali venivano accolti dalle famiglie prive di figli maschi e delle quali sposavano la figlia maggiore. Ciascuno di essi diveniva così genero (zet). Dall'archivio parrocchiale si ricava che il capostipite fu un certo Luka Ošnjak arrivato qui verso l'anno 1500. Questa famiglia ha dato tre sacerdoti, uno dei quali missionario nel Mozambico, un altro professore di filosofia a Washington ed il terzo pievano in Be-necia. Quand'ero piccolo, il mio paese mi pareva grande e la mia casa, che è la più grande, mi pareva ancora più grande. Leggermente rialzata rispetto al piano stradale, ha all'entrata quattro scalini. A sinistra dell'atrio rettangolare, piuttosto vasto, c'è una porta che conduce in cucina, dove, per desiderio di mio padre, è stato conservato il focolare, che dà sempre un senso di intimità familiare. A sinistra della cucina c'è un vano dove teniamo l'acqua in secchi (čandirji) di rame: è l'acqua per lavare le stoviglie. In questo vano c'è pure il forno per fare il pane. Sul lato opposto dell'atrio ci sono due porte che portano, una al tinello (tinel o izba), l'altra ad un piccolo ripostiglio. Nel tinello, com'è usanza nelle case della Slavia, sono appese alle pareti diverse fotografie di membri della famiglia e di parenti ed amici. Nel nostro tinello occupa il posto d'onore una grande foto a colori di tutti noi: padre, madre e nove figli. A destra è appesa una foto quasi altrettanto grande: un ritratto - ricordo della guerra passata. Sono ritratti, a mezzo busto, tutti i parrocchiani che furono soldati nell'esercito italiano; fra loro ci sono anch'io naturalmente. A sinistra della foto di famiglia c'è, in cornice, il diploma di mio padre, nominato Cavaliere della Corona d'Italia. Tale riconoscimento gli fu concesso per la lunga collabo-razione all'amministrazione comunale. Era stato giudice conciliatore e, per qualche tempo, capo della commissione per l'assegnazione degli aiuti alle famiglie meno abbienti. Erano cariche onorifiche non retribuite. Devo dire che mio padre era molto orgoglioso del titolo di cavaliere. Ora egli non c'è più, ma la mamma ha lasciato il quadro con l'onorificenza appeso al muro. (1 - continua) m-forno W'H!9.gžavsci b wmii: GIUSEPPE OSGNACH-JOŠKO 'imajur a dente Položaj in vloga žensk pred in med prvo svetovno vojno V Kobaridu do 20. septembra na ogled zanimiva razstava Ko govorimo o prvi svetovni vojni, ponavadi pomislimo na bitke, vojake in njihovo usodo, redkokdaj pa se spomnimo žensk, ki so vojno doživljale drugače, a v njej nikakor niso imele pasivne vloge. Osvetliti tematiko, ki je bila doslej na splošno prezrta in premalo raziskana, je cilj štiriletnega projekta, ki je posvečen položaju in vlogi žensk za časa prve svetovne vojne in v okviru katerega sovčetrtek, 10. julija, vprostorih Fundacije Poti miru v Posočju v Kobaridu otvorili razstavo z naslovom “1914 - Položaj žensk na predvečer vojne”. Razstavo sta pripravila Oddelek za zgodovino Filozofske Fakultete Univerze v Ljubljani in Fundacija Poti miru v Posočju v sodelovanju z Narodnim muzejem, Muzejem novejše zgodovine Slovenije, Znanstevno raziskovalnim centrom SAZU in Kobariškim muzejem. Vodja projekta je Marta Verginella, ki je razstavo uredila s svojimi sodelavkami Korelijo Alj ec, Ano Cergol Paradiž, Ireno Se-lišnik, Urško Strle in Petro Testen. “S sodelavkami, s katerimi se ukvarjamo z zgodovinjenjem žensk, smo se zavedale, da ja ta tematika velik manko zgodovinopisja. Namen te razstave je pokazati položaj žensk tik pred izbruhom vojne, predstaviti družbene standarde, pravice, ki sojih imele kot državljanke, in kako je vojna na primer spremenila tedanje kulturne, poklicne in pravne okvire, kako se je spreminjala vloga žensk v družbi. Zato ta projekt zaobjema po eni strani izseke iz socialne, kulturne, gospodarske in politične zgodovine žensk, po drugi pa vse to povezuje z dogajanjem med prvo svetovno vojno. Predstavlja slovensko specifiko, skuša pa prikazati tudi neko splošno sliko, ki je v tistih časih zaznamovala v bistvu vso Evropo,” je na otvoritvi povedala Marta Verginella in opozorila tudi na velik problem pomanjkanja pisnih virov in pričevanj na to temo. Predsednik Fundacije Zdravko Likarje poudaril, da so bile tudi ženske tragične figure vojne. Tudi med njimi jih je bilo veliko pobitih, po drugi strani pa se lahko med žrtve prištevajo tudi matere in žene, ki so v vojni izgubile svoje sinove in može, je povedal Likar in se spomnil tudi Beneških Slovenk, ki so že v prvem letu vojne na Kolovrat nosile vojakom potreben material in hrano. Častni gost na odprtju razstave pa je bil slovenski minister za kulturo Uroš Grilc, ki je poudaril, kako ta projekt “pomaga rušiti predstavo o tem, da je pozicija ženske v zgodovini trpna in ne tvorna,” in dodal, da je prav velika vojna kljub vsem svojim rušilnim posledicam ženskam omogočila, da uresničijo določen vidik svo- jih emancipacijskih teženj. Razstava, kije na ogled do 20. septembra, je razdeljena v več delov. Predstavlja odzive na sarajevski atentat in aktivno vlogo žensk v vojni (začenši z damskim komitejem, ki ga je vodila Franja Tavčar) ali zakonodajo oziroma kako seje spreminjala volilna pravica (na Slovenskem so na primer davkoplačevalke in učiteljice lahko leta 1911 same oddale svoj glas, medtem ko so leta 1887 ženske volile preko pooblaščencev). V ospredju je tudi vprašanje izobraževanja (leta 1896 so bila na primer dekleta prvič pripuščena k maturi, leto kasneje so se lahko vpisala na filozofsko fakulteto, medtem ko je bil vpis na univerzo na primer v Švici možen že 34 let prej). Poseben panoje posvečen tudi ženskemu časopisju, rodnosti in skrbi za ženske in otroke (leta 1885 so v nekaterih gospodarskih panogah uvedli porodniški dopust, leta 1888 pa tudi porodniško nadomestilo), obravnavanih tematik pa je veliko več. Razstava v Kobaridu je sicer le prva iz širšega sklopa. Načrtujejo namreč po eno razstavo za vsako leto vojne, največja pa bo leta 2018, ob stoletnici zaključka prve svetovne vojne, v Narodnem muzeju v Ljubljani. Letos so septembra v okviru projekta na programu še dva znanstvena simpozija v Gorici in Kobaridu ter prireditev ob svetovnem dnevu miru v Cerjah. (T.G.) Slovensko Gospodinja „Mladika." e več lei se je javno in zasebno naglašala nujna potreba boljšega internata za slovenske deklice rožnika 1906. Št. 6. mikanih, le blaziranih, smešno ošabnih, vse domače zaničujočih punčik, ki vihajo nad vsako stvarjo blagorodni svoj nosek. Odgoja bodi skozi in skozi demokratska! Mi Slovenci imamo le prav malo »višjih hčerk«, zalo nikakor ne kaže, da bi se uravnala od-goja__v našem bodočem slovenske m ..zavodu_BO_ okusu Glavna urednica Slovenske gospodinje je bik Minka Govekar (1874 195°), ena vidnejših osebnosti ženskega gibanja na Slovenskem. Glasilo je poročalo o gospodarstvu ter domačih izdelkih in podjetjih. Vir: Slovenska gospodinja, 2. 6.1914. (www.dlib.si) Fausto Schiavi, Voi óu! f~hu/ Scgiatdì óul friu/i Pc^edì nx Vcit/órijo l’ultimo leader politico ‘Voi sul Friùl’, ovvero Sguardi sul Friuli, Pogledi na Furlanijo, è il tìtolo della rubrica nata dalla collaborazione tra il Novi Matajur e La Patrie dal Friùl (wwiv.lapatrie-daljriul.org), due testate che raccontano la nostra tetra, utilizzando le lingue proprie di questa terra ormai, per fortuna, non più luogo di confine, ma cuore d'Europa. Un modo per raccontarsi e conoscersi meglio e ridurre le distanze tra due lingue che, seppur vicine, hanno ancora molto da scoprire una dell'altra. Continuiamo nel viaggio alla scoperta dei personaggi che hanno fatto la storia del Friuli, pur rischiando di essere dimenticati dalla storiografia “ufficiale”. Accade spesso, purtroppo, che i libri di storia sono scritti dai “vincitori” e personalità che si sono distinte per il loro impegno a favore della popolazione locale non sempre vengono ricordate come meritano. Questo mese vi presentiamo Fausto Schiavi, il presidente del Moviment Friùl prematuramente scomparso (l'articolo di Luca Zoratti è stato pubblicato sul numero 4 dell'aprile 2009 de "La Patrie dal Friùl". È sufficiente fare attenzione ogni volta che in Friuli si va al vo- to: autonomisti ovunque, simboli di ogni colore, divisi e sparsi ai quattro venti, ognuno a coltivare il proprio piccolo orticello anziché lavorare insieme per raggiungere gli obiettivi che un partito autonomista dovrebbe avere, col risultato finale di ottenere poco o nulla e di rimanere spesso con un pugno di mosche in mano. QUARANTANNI FA Proprio il contrario di quello che succedeva quarant'anni fa, quando sulla scena politica friulana era presente un personaggio come Fausto Schiavi, un uomo di rara lucidità politica, dotato di grandi visioni, conoscitore della storia del Friuli, innamorato della sua terra al punto da dedicarle la propria vita, convinto della possibilità di vedere un Friuli friulano e determinato nel raggiungere questo risultato. Risultato che ha raggiunto, anche più di quanto si aspettasse, ma che è durato troppo poco, nemmeno cinque anni. Si è trattato giusto del tempo della sua breve presenza nella politica nostrana, dov'è passato come una stella cometa, portando la luce e lasciando una lunga scia luminosa, che si può vedere ancora oggi. Entrato quasi per caso nel Moviment Friùl nella primavera del 1967, Schiavi ha saputo prendere per mano questo gruppo di autonomisti, poco più che un movimento di opinione, e lo ha trasformato in un partito politico, ben organizzato e determinato, fino a portarlo alla vittoria storica alle elezioni regionali del 1968 con 3 consiglieri eletti. GRANDE ORGANIZZATORE Fino ad allora il Moviment Friùl, nato nel 1966, si batteva per l'autonomia del Friuli, protestava contro i partiti tradizionali che non ascoltavano le richieste dei friulani, si univa alle azioni per ottenere l'Università di Udine, stampava anche un mensile di informazione, ma era forse già rassegnato a un destino di sconfitta che prima o poi sarebbe arrivata. Ma Schiavi ha saputo organizzare quel movimento di giovani, ha sa- puto parlare con le parole giuste, autorevoli e di grande credibilità, radunando e facendo lavorare in gruppo le persone, facendole diventare responsabili di fronte al grande lavoro da affrontare e dividendo con loro le grandi vittorie conquistate. Visionario e profetico, così si potrebbe definirlo poiché le sue parole di quaranta anni fa sono ancora attuali al giorno d'oggi: «Quando si parla di Europa degli Stati nazionali si crea un'unione impossibile, perché deriva dalla fusione di parti naturalmente repulsive. L'unica Europa possibile è quella delle regioni, perchè è fatta di enti che non sono antagonisti, ma costruiti su basi storiche che rispondono alle esigenze dei singoli popoli. È in un'Europa così che il Friuli, regione naturale e storica, potrà avere la sua giusta collocazione». Ed è stato anche il primo consigliere regionale a parlare in friulano nell'aula del consiglio. CONTRO GLI ORDINI DI ROMA Schiavi non era contro l'Italia, ma era contro i partiti politici italiani, e contro i politici friulani che prendevano ordini da Roma anziché ascoltare la voce della propria gente. Lui sognava una generazione di amministratori friulani alla guida della nostra regione, per togliere almeno una parte del potere alla Trieste filo romana, per equilibrarlo nei confronti di Udine capitale storica al centro del Friuli; chiedeva le autostrade Udine-Tarvisio e Palma-nova-Gorizia per dare uno sviluppo economico già negli anni Sessanta e per rimettere in piedi l’economia e la vita sociale della nostra terra. Progetti che, detti quaranta'anni fa, per qualcuno suonavano come «eresie» ma che oggi alla lunga hanno dato ragione a Schiavi, ai suoi amici e al loro lavoro. Un uomo che ha saputo dar forza ad una bella idea e farla diventare realtà, un uomo che è scomparso troppo presto e che servirebbe ancora oggi. mittelfest Federico Rossi: “I grandi eventi hanno un senso ma teniamo conto delle tante piccole realtà culturali” Dallo scorso febbraio il nuovo presidente dell’Associazione Mittelfest è Federico Rossi. Nato nel 1949, risiede a Villacaccia di Lestizza, dove molti anni fa ha ideato il progetto Colonos, definito da Philippe Daverio “centrale di resistenza culturale”. Giornalista, ha diretto per dieci anni radio Onde Furlane e per cinque il mensile La Patrie dal Friul. A cinque mesi dalla nomina di presidente del Mittelfest quali sono le impressioni che ha avuto rispetto a questo incarico? “Per prima cosa, operando all’interno, mi sono convinto ulteriormente del grande valore e delle grandi potenzialità che ha il Mittelfest nel proiettare il Friuli e la regione in un orizzonte europeo. L’Europa è nel nostro dna, anche se purtroppo non ne abbiamo sufficiente consapevolezza. Inoltre la squadra di cui siamo dotati è ottima sia dal punto di vista delle professionalità sia dei collaboratori, che trovo molto motivati.” Esiste comunque una grande distanza, per non dire un abisso, tra la tua esperienza nel ‘microcosmo’ di Colonos e quella del Mittelfest, festival di rilevanza internazionale ma sul quale ha sempre pesato la ‘mano politica’ della Regione. Penso anche ad altri motivi di distanza, come le risorse che le due iniziative hanno, molto diverse tra loro... “La Regione considera Mittelfest un progetto culturale strategico, in cui investe un budget importante, ed è nelle cose che si riservi il diritto di nominare il presidente e indicare i direttori. E vero, i Colonos e Mittelfest sono su due scale di grandezza enormemente diverse. Personalmente ritengo che la zona più sensibile sia quella in cui si gioca un rapporto di fiducia e correttezza tra le persone e l’autonomia politica, da intendersi come collaborazione necessaria, ma senza essere ‘sotan’ di alcuno. Come far combaciare però queste due realtà? Forse è possibile portare lo spirito di Colonos al Mittelfest? “Ho scommesso nella non facile impresa di dimostrare che Federico Rossi. Sopra un’immagine dallo spettacolo di danza ‘Pearl’ in programma domenica 20 luglio un microcosmo e un macrocosmo culturale possono non essere antitetici, ma nel momento in cui dovessi constatare che le premesse etiche e politiche che ho appena detto non possono realizzarsi ne trarrei le logiche conseguenze.” Roma sta minando la specialità regionale, ha affermato durante la conferenza stampa. E la Regione come si sta muovendo? “La specialità è una prerogativa che va difesa con determinazione dal neocentralismo statale, ma prima ancora è un valore da coltivare con un impegno politico e culturale costante. Se guardiamo i fatti concreti dobbiamo purtroppo constatare che le nostre classi dirigenti, da quella politica a quella economica e culturale, non hanno metabolizzato il fatto che l’originalità di questa regione europea, con la sua centralità internazionale e la ricchezza delle lingue e delle culture, non è solo un valore aggiunto, ma il substrato che dovrebbe animare tutte le scelte.” Sì ai grandi eventi ma teniamo conto delle piccole realtà, ha anche detto. L’ultimo esempio eclatante è la crisi del circolo Menocchio. Cosa fare per mantenerle ed anzi va- Dal 1988 al 1993 è stato consigliere regionale verde-autonomista. Sulla base di una sua iniziativa legislativa il consiglio regionale ha approvato la prima legge per la tutela e la promozione della lingua friulana. Dopo la sua prima conferenza stampa come presidente dell’associazione che organizza il festival di Cividale, gli abbiamo posto alcune domande. lorizzare maggiormente. Che consigli darebbe alla Regione? “Se i grandi eventi hanno senso, lo hanno ancora di più le mille esperienze culturali disseminate nel territorio. Alcuni esperti tedeschi hanno denunciato che la gran parte delle risorse economiche è indirizzata alle grandi strutture culturali pubbliche, che intercettano il 4-5 per cento della popolazione, la fascia più ricca e più colta. Sono proprio le culture radicate nel territorio che ampliano l’utenza con un lavoro capillare e continuativo, promuovendo la crescita delle comunità locali. Sono presìdi che la Regione, nel momento in cui mette mano a una riforma culturale, farebbe bene non solo a tutelare, ma promuovere il più possibile.” Mittelfest significa Cividale, ma raramente c’è stato nella cittadina un feeling particolare per il festival, spesso anzi vissuto con ‘distacco’. Cosa pensa si possa fare per affermare finalmente una simbiosi tra Cividale ed il festival, un po’ come avviene, ad esempio, con Pordenone per Pnlegge? “È un problema complesso e annoso. Purtroppo il ritardo nel rinnovamento delle cariche e l’urgenza di predisporre l’edizione Mittelfest di quest’anno non ci hanno lasciato tempo sufficiente per avviare percorsi e strategie di avvicinamento, di feeling con la comunità civida-lese. Spero che a festival concluso potrà essere una delle prime questioni che prenderemo in considerazione.” Michele Obit Lutke bojo spet protagonistke v naših dolinah Z lutkovno umetnostjo italij anskih in evropskih avtorjev oz. skupin bodo od petka, 18., do nedelje, 20. julija, spet zaživele tudi oddaljene in odročne vasi Nadiških dolin, ki bodo že 21. leto nudile lep scenarij za potujoči Lutkovni festival. Organizira ga Deželno središče za animirano gledališče - CTA (ki ima svoj sedež v Gorici) s podporo Gorske skupnosti Ter Nadiža Brda in s sodelovanjem devetih občin Nadiških dolin s Prapotnim in Tavorjano vred. Od 20. do 26. julija pa se bo lutkovni festival nadaljeval v Čedadu kot posebna sekcija Mit-telfesta. Umetniški vodji sta Roberto Piaggio in Antonella Caruz-zi. Lutkovni festival v Nadiških dolinah je zelo priljubljena pobuda, kot potrjuje dober, večkrat celo presenetljiv, obisk vsake posamezne predstave v vseh teh letih. Ob kakovosti ponujenih predstav in užitka posebno najmlajših velja izpostaviti tudi dejstvo, da je to edina kulturna prireditev - če izvzamemo Postajo Topolove -, ki v naše gorate kraje, od koder vse in vedno drsi v dolino, privablja ljudi tudi iz mesta in ravnine, ki večkrat prvič stopijo v “neznano”. In obe pobudi sta uspešni. Otvoritev festivala bo v petek, 18. julija, v Toljanu (Tavorjana), kjer bo Daniela Castiglione uprizorila lutovno predstavo “Burka krav”, ki se naslanja na resničen dogodek na račun Nemcev v osvobodilni vojni. Avtor dela je parti- IL PROGRAMMA Venerdì 18 luglio Togliano (Torreano/Tauarjana), ore 19.00 Daniela Castiglione LA BEFFA DELLE VACCHE Oculis/Nokula (San Pietro al Natisone/Špietar), ore 21.30 CTA L’OCCHIO DEL LUPO Sabato 19 luglio Cladrecis/Seucè (Prepotto/Prapotno), ore 17.30 CTA IL PESCIOLINO D’ORO Altana/Utana (San Leonardo/Podutana), ore 19.00 Giorgio Gabrielli BARACCA 8, PULCINELLA LIBERATUTTI Biacis/Bijača (Pulfero/Podbuniesac), ore 21.00 Franceschini performingarts OLD ROCK CLOWN PAINTING SHOW Domenica 20 luglio Presserie/Preserje (Stregna/Sriednje), ore 17.30 Laura Kibel VA’, DOVE TI PORTA IL PIEDE Lombai/Lombaj (Grimacco e Drenchia/Garmak e Dreka), ore 19.00 La Casa degli Gnomi ...CAVOLI A MERENDA Cepletischis/Čeplešišče (Savogna/Sauodnja), ore 21.00 Divadlo Piki (Pezinok - Rep. Slovacca) STORIA DI MUCCHE zan Alfredo Longo. Ob 21.30 pa bodo v Nokulah (Speter) predstavili “Volkovo oko” iz romana Daniela Pennaca, nastopila bo igralka Serena Di Biasio. V soboto, 19. julija, ob 17.30 bodo v Seucah (Prapotno) predstavili Puškinovo in Grimmovo zgodbo “Zlate ribice”. Ob 19. uri se bo lutkovni festival selil v Utano (Sv. Lenart), kjer bo Giorgio Gabrielli uprizoril delo “Baraka 8, Pulčine-la osvobodi vse”. Posebno je delo, ki ga bo ob 21. uri v Bijačah predstavil umetnik-slikar Gianni Franceschini. V nedeljo, 20. julija, bo prva predstava ob 17.30 v Preserju (Srednje). Laura Kibel bo protagonista predstave “Pojdi, kamor te vodi noga”. Sledila bo ob 19. uri predstava v Lombaju (Grmek), zaključna prireditev pa bo ob 21. v Čeplešišču s skupino Divado Piki iz Slovaške. , ' * : mm šolska stran preso la strada erbosa sulla sinistra. Abbiamo camminato leggermente in discesa e ci siamo ritrovati ai piedi del castello.Ci siamo seduti sull'erba ed abbiamo ascoltato la leggenda relativa al castello che ci ha raccontato Marina. La leggenda racconta che il conte di Gronumbergo fece costruire questo castello per controllare gli spostamenti lungo la strada che dalle Valli del Natisone porta alla pianura friulana e al mare. Dopo che la regina Vida era riuscita ad ingannare Attila raccontando di avere tanto frumento, lui e i suoi soldati occuparono il castello e si rifugiarono lì. Gli abitanti delle Valli, invece, uscirono dalla grotta di Antro e tornarono ai propri paesi. La regina Vida, però, aveva saputo dai pastori che pascolavano le pecore nelle vicinanze del castello che Attila e gli Unni non se ne erano andati definitivamente ed era un po' preoccupata. La regina e molti suoi sudditi andarono in pellegrinaggio a Castelmonte per ringraziare la Madonna per averli aiutati ad ingannare Attila. A Castelmonte presero dei ceri, li legarono sulle teste delle pecore e durante una notte le mandarono da Castelmonte verso Pur-gessimo in direzione del castello. Una guardia, vedendo tutte quelle luci dall'alto della torre, pensò si trattasse di soldati e persone. Avvisò Attila che stava dormendo. Attila accorse spaventato e vedendo tutte quelle luci ordinò ai suoi guerrieri di prepararsi e scappare. Così Attila e gli Unni se ne andarono definitivamente. A quel punto il signor Giacinto ci ha raccontato la storia del castello. Il castello ha da sempre svolto un'importante funzione militare a guardia del guado sul Natisone e della via di passaggio che dall'est Europa porta al mare. Alcuni scavi hanno riportato alla luce reperti di un castelliere attivo già in epoca preistorica. Sono stati ritrovati resti relativi all'epoca romana, quando il confine dell'Impero passava proprio sui monti delle Valli del Natisone e la zona doveva essere ben sorvegliata. Nel 1200 il conte Gronumbergo ha fatto costruire un vero e proprio castello che durante le lotte patriarcali è stato incendiato e poi restaurato. Nel 1300 è stato acquistato dai De Portis, potente famiglia cividalese. In seguito è passato nelle mani del conte di Gorizia. E stato comprato dai Formentini e poi dai Remondi-ni, una famiglia di stampatori di Bassano che qui trascorreva le vacanze estive nel 1700-1800. Poi il castello venne abbandonato ed iniziò il degrado. Nel 1950 questa fu una zona militare in cui era vietato l'ingresso e sorvegliata dai soldati posti a guardia del confine con l'ex Jugoslavia. Terminata la spiegazione, siamo entrati dentro al castello. Ora sono rimasti solo i muri perimetrali, gli archi di porte e finestre. Abbiamo potuto ammirare le pietre accuratamente squadrate ed enormi, abbiamo anche notato alcune scritte in cirillico su alcuni sassi. Tornati a scuola, abbiamo riflettuto sul valore storico e culturale di questo castello che purtroppo è semidiroccato. Gli amministratori locali non hanno saputo valorizzare i resti di tale costruzione che sarebbe potuta diventare anche attrazione per i turisti. Peccato! Classe quarta Nel castello di Gronumbergo, dove Attila... In aprile la visita della quarta primaria Ogledali smo si tudi Landarsko jamo V četrtek, 20. marca, smo učenci četrtega razreda šli na ogled Landarske jame. Odhod izpred šole je bil napovedan ob desetih, zato smo na malico šli deset minut prej. Na šolskem dvorišču nas je čakal šofer Sandro s šolabusom. Po malici smo stopili na šolabus in se odpeljali proti Landarju. Ko smo prispeli v Landar, nas je za cerkvico vrh vasi čakala gospa Marija, kije bila naša vodička. Naš vodič je bil tudi učitelj Matjaž, saj večkrat spremlja skupine na ogled Landarske jame. Z nami sta bili tudi učiteljici Claudia in Cristina ter učitelj Damjan. Sprehodili smo se po gozdni cesti, ki nas je kmalu pripeljala do strmih kamnitih stopnic, ki vodijo v jamo. Začeli smo se vzpenjati po stopnicah in jih seveda šteli. Nekje sredi stopnic nam je učitelj Matjaž pokazal ostanke vhoda gradu, ki je tu nekoč stal. Ko smo prišli na vrh, je eden preštel 114 stopnic, drugi 115, tretji 112 in tako naprej, tako da še danes ne vemo koliko je vseh stopnic. Gospa Marija je iz žepa potegnila ogromen ključ s katerim je odklenila železna vrata. Vstopili smo v prednji del jame. Tu smo na levi strani opažih ostanke krušne peči. Legenda pravi, da so si tu kruh pekli prebivalci Nediških dolin, ki so se skupaj s kraljico Vido v jamo zatekli, da bi se skrili pred Atilo. Na desni strani je bilo še nekaj stopničk. Povzpeli smo se po njih in prišli v majhno cerkvico z lepim lesenim oltarjem. Matjaž nam je povedal, da je posvečena Janezu Krstniku Evangelistu. Sli smo še nekoliko naprej v notranjost jame in kmalu na desni strani zagledali velikega jamskega medveda. Seveda to ni bil pravi medved. Sli smo še naprej, a kmalu smo se morali ustaviti, ker je razsvetljava začela nagajati. Luči niso svetile tako, kot bi morale. V jami pa je premikanje brez luči nevarno, zato smo se obrnili in se vrnili v cerkvico. Tu smo potem vsi skupaj ponovili pravljico o kraljici Vidi. Že prej smo jo namreč prebrali v šoli. Spustili smo se po stopnicah in jih spet preštevali, a se na koncu številke spet niso ujemale. Šli smo do potočka, ki teče v bližini in tam zagledali velikega močerada. Bilje že čas za povratek v šolo. Dober del poti smo kar prehodili. Končno smo zagledali nas šolabus, ki nas je v šolo pripeljal prav ob uri kosila. Lep izlet. 4. razred Sull'incrocio c'è un ampio spiazzo e lì è stato sistemato un cartellone che riporta notizie relative al castello di Gronumbergo e la mappa della zona. Ci siamo soffermati a leggere il cartellone mentre attendevamo l'arrivo delle nostre due guide: Marina Cerne-tig e Giacinto lussa. Marina Cernetig è la coordinatrice delle attività dellTstituto per l'istruzione slovena, mentre Giacinto lussa è un insegnante di arte ed informatica, esperto di video, fotografia, cinematografia ed illustratore. Ci siamo salutati ed assieme abbiamo proseguito a piedi lungo la strada che conduce a Castelmonte. Siamo giunti ad un altro incrocio ed abbiamo Šolsko leto seje zaključilo pred enim mesecem, učenci četrtega razreda dvojezične šole so pa še navdušeni nad izletoma v Landarsko jamo in na grad Gronumbergo nad Prešenjskim hribom, na katera so šli marca in aprila. O tem so napisali članka, ki ju z veseljem objavljamo. Venerdì 4 aprile 2014,noi alunni della classe 4A della scuola primaria bilingue di San Pietro al Natisone siamo andati a visitare le rovine del castello di Gronumbergo, a Purges-simo, piccola frazione del comune di Cividale situata ai piedi di Castelmonte. Questa visita è stata organizzata perchè stiamo raccogliendo informazioni relative a personaggi importanti della storia delle Valli per scrivere un racconto fantastico avente come protagonisti tali personaggi ed ambientato in luoghi a loro legati. Siamo partiti a bordo dello scuolabus verso le 10, dopo aver fatto merenda. Ci siamo diretti verso Pur-gessimo. Attraversato il paese, abbiamo iniziato a salire lungo via Roncuz, una strada asfaltata, stretta e ripida che porta in mezzo al bosco. Lo scuolabus si è fermato ad un incrocio tra due strade bianche nel punto in cui la strada asfaltata finisce. Le due strade portano in direzioni diverse: una a Castelmonte, l'altra in località Grudina. izlet i P sr FESA CSGLI tRROlIRlBEtUVkLRESU 'iRj PES LE STRIDE 0(1 »01106 ■ HÌICA EEùDORE. M« t#lH 10SRA UUE CO« RICOROSCE»! \ ÌE ROSUORSRE ? RUSE sauris Al se zmisleta, kar po vaseh se je čulo uekat: “Parpravita škarje, nuože an lombrene! Gre Rezijan, gre Rezijan!” Rezijan seje ustavu kak dan v vasi, postroju an na-brusu je vse, kar je ko rio, an pot-le je šu napri do druge vasi. Ist san bla mikena, pa se lepuo zmislem, de tist nunac je guoriu niekan čudno po sloviensko, pa mama an nona sta ga lepuo zastopile, an tudi on je lepuo zastopu nje. Kar san zrasla, san zaviedla, de naš an njih izik parhajata obadva iz slovien-skega jezika, zatuo sta se mama an nona lepuo poguarjala z njim. S Planinsko družino Benečije smo vičkrat pomislili, de bi bluo lepuo iti gledat tisto dolino pod Kaninom, od koder so parhajal teli brusači. Želiel smo iti gor an zak vse tele lieta smo zaviedli, de v Reziji nieso samuo brusači: imajo lepe kraje blizu rieke an gor v gorah, imajo njih posebne dobruote za jest, v parvi varsti njih česnak, grah, kompier... gor je poseban pust s posebnimi maškerami, folklorno skupino, ki pleše že tarkaj liet (rodila se je uradno lieta 1838, kar je zaplesala v Uidne za cesarja Ferdinanda I. an njega ženo), an ki ima godce,ki godejo posebne štrumente, citiro an bunkulo. Vse tele lieta smo jih spoznal lepuo, zak vičkrat so paršli piet na Senjam beneške piesmi na Liesa, Silvana Paletti je vičkrat paršla prebierat nje piesmi na naše kulturne prireditve... Rezija ima veliko jezikovno, kulturno bogatijo an je vič takih Rezijanu, ki glih ku mi, se puno trudjo za ohranit vse tuo-le. se nadaljuje na 9. strani Calorosa accoglienza a Solbica /Stolvizza a chi ha partecipato alla gita della Planinska družina Benečije domenica 6 luglio. Ad accoglierci ed accompagnarci nell’arco dell’intera giornata Pamela, presidente del gruppo folklorìstico locale ed instancabile operatrice culturale della Val di Resia. Sulla piazzetta del paese un arrotino ci ha fatto vedere come veniva praticato questo mestiere particolare che portava molti resiani ad assentarsi da casa per mesi e mesi. Ora nel paese sorge un monumento all’arrotino ed un museo dedicato a questa figura che vale la pena visitare -^=7T 11 vi immuni ’ìtltonsn ito luminimi Per noi si è esibito anche il Gruppo folkloristico Val Resia, nato nel 1838 e che da allora non ha mai interrotto la sua attività presentando i balli resiani al suono della citira e della bunkuia in Italia, in Europa, ma anche in America ed in paesi più lontani izlet Associazione ViviStolvizza percorso circolare : z osme strani Na varh tega, kot Planinska, nas je zanimalo iti gledat an hodit po njih liepih stazah. Takuo v nediejo, 6 julija, smo se s koriero pejali do tele preliepe doline. Smo paršli gor na Solbico ob ni deveti. Ku smo stopil na tla, sta bla že tam Giuliano Fiorini an Gabriele Cherubini, ki sta nas pru toplo sparjela. Hitro potle je paršla Pamela Pieligh, predsednica Rezijanske folklorne skupine an kul- turna delavka. Potle, ki smo vidli start tekme Vertikal kilometer (med tekači so bli an naši, an o tem sta prebral zadnji krat na športni strani), smo se vsi zbrali okuole nje an rezijanskega brusača, ki nam je pokazu, kakuo se brusi. An kajšan je previdno parnesu za sabo škarje an nuože za jih nabrusit. Pamela nam je predstavla njih folklorno skupino, ki je bla tam na puo-što za nas. Zaplesal so nam an part njih plesu an nam dal parložnost, de smo tudi mi z njim zaplesal. Pamela nam je lepuo poviedala pu-no zanimivh stvari o Reziji, an potle nas je spremljala na pohod po Ta lipi poti. Na skupina je kupe z njo prehodila pet kilometru, druga pa deset. Velike drievja, rože, patoki, leseni mostiči čez nje, studence (sedam jih je na teli poti, an vsak ima kiek posebnega: tu te parvem smo vsi splaknil naše oči, zak pravejo, de uoda tistega studenca nardi lepe oči, ti jih ozdrave če imaš kake težave an takuo napri...), uce, mu-šace an potle njive kjer rase njih česnak (Strok, Presidio slow food - Aglio di Resia), grah.... Po kosile dol na koncu vasi Sol-bice, kjer je bajta alpinu, smo šli gledat muzej brusaču. Ki spominu! Vsak od nas je imeu kiek za po-viedat od tistih moži, ki so hodil tle h nam an so tudi oni an part naše zgodovine. Tist muzej, za katerega skarbi v parvi varsti Comitato associativo monumento all'arrotino, je pravi biser (gioiello) an vam par-poročmo ga iti gledat (za informacije: Giovanni Negro giovanne-gro@libero.it cell. 338.6782816). Potle smo pojedli še kiek kupe s parjatelji iz Rezije, zapiel kupe an se pozdravili z željo se še srečat pod sienco njih Kanina, pa tudi tle par nas. Planinska družina Benečije je že diela v program za lieto 2015 drug izlet, drugo gito gor h njim. Na stuojta parmanjkat! ‘ -, V '0'\ ■V - ; - -O . ■ 1 v-:;' Alcune immagini della bella camminata di 5 o 10 km del percorso Ta lipa pot. Sul sentiero tante sorgenti, ognuna con una proprietà particolare, la prima ha un’acqua mircolosa per gli occhi... Sul nostro percorso abbiamo visto anche le distese di aglio, lo strok di Resia tutelato dal Presidio slow food. Sempre a Stolvizza abbiamo potuto visitare il museo dell’arrotino. Quanti ricordi dei tempi in cui veniva anche nei nostri paesi ad affilare coltelli, forbici e aggiustare ombrelli! “Če ni človieka, ki bi kiek vie-du o kajšnem drievju, potle tele drevuo se zgubi.” Takuo je povie-du v Tapoluovem v saboto, 12. lu-ja, Gregor Božič, mlad slovienski režiser, kije na Postaji predstavu tudi njega film ‘Šuolni iz Trsta’, ki ga je posneu pru v Benečiji. Tel krat pa je Božič nastopu ku avtor knjige, bukvi, ‘Sadje sonca’. Gre za zlo lepo publikacijo (obli- kovala jo je Barbara Ogrič Markež, kije tudi avtorica ilustracij), v kateri je Božič opisu 63 sort sadežnih drievij, ki rasejo v Goriških Brdih an so del naravne an kulturne bogatije tistega prostora. Puno od teh sort je pa v nevarnosti, nimar manj jih je tudi zatuo ki, kot je poviedu avtor knjige, ljudje kar gredo kupavat čariešnje, ja-buke al pa marelice, jih vzamejo, zak so lepe an ne zak so dobre. Bi muorli, naspruotno jih pokušat, zak okus je tisto, kar daje uriednost sadežu. Za vsako sadje je Božič odkriu posebno zgodbo an jo je napisu: “Narbuj važni element telega projekta so bli ljudje, s katerimi sem se pogovarju ure an ure. Povsie-rode, kjer sem biu, so me zlo lepuo sparjel.” Avtorje tudi poviedu, de mu je puno pomagala literatura, tuole se pravi vse tisto, kar je bluo napisano go mez sadje že vič ku stuo liet od tega: “Donas je buj specifična, previč strokovna, an je pozabila glavno, de je trieba drievja posadit.” Publikacija ‘Sadje sonca’, ki je nastala ku projekt Leader an je financirala Evropska unija, ima na koncu puno praznih strani. Bi muorli bralci, tuole pride reč predvsem briški kimetje, jo dopolnjevat s tistim, kar vedo oni v zvezi z ra-stijo dreves an sadežev an kar je ostalo ohranit. Na levi Gregor Božič, Barbara Ogrič Markež an Donatella Ruttar med predstavitvijo, tle blizu adna od ilustracij knjig Debora Serracehiani a Topolò: “I giovani mi sembrano i veri protagonisti di questa storia “La mia impressione? Assolutamente positiva.” E salita sabato a Topolò, nel primo pomeriggio, e per la prima volta ha potuto prendere contatto con la Stazione, il paese, gli abitanti più o meno stanziali, il fermento di questi giorni. Debora Serracehiani, presidente della Regione e numero due del PD nazionale, si è fermata abbastanza per ‘respirare’ l’aria di Topolò. E un poco anche la pioggia, visto che ha dovuto interrompere la visita a causa di un acquazzone. Le abbiamo chiesto una breve intervista, precisando che non avremmo parlato né di ospedali né di riforma degli enti locali. Sorridendo, ha acconsentito. La sua prima impressione su Topolò? “È assolutamente positiva, vedo qui lo sforzo di creare le condizioni perché un luogo viva attraverso uno scambio di esperienze culturali di ottimo livello, mi colpisce poi la spontaneità con cui viene fatto tutto, qui. Sono davvero positivamente sorpresa. E poi i giovani, che mi sembrano i veri protagonisti di questa storia...” In queste zone di montagna, anche se non solo in questa, pesa però il problema del calo demografico. “Lo so, ma almeno qui si è tentato il recupero delle case, mi è stato detto che funziona l’albergo diffuso. Occorre creare una vocazione nuova per questi territori, legata alla loro identità, alla cultura.” Anche durante l’inaugurazione si è sottolineato come siano cambiati, in positivo, i rapporti tra la Stazione di Topolò e la Regione grazie alla sua giunta. “È vero, ma guardi, non è che ci volesse molto...” (m.o.) Sadje sonca, da ne bomo pozabili tiste dobre okuse Publikacijo posvečeno kimetu Goriških Brd je v Tapoluovem predstavu avtor Gregor Božič Ultimi giorni sui passi di Gadda e tra i terrazzamenti ■ i Il programma della Stazione ha subito diverse variazioni e si consiglia di verificare sempre sul sito www.stazioneditopolo.it l'esatta collocazione degli appuntamenti. Mercoledì 16 l'intera giornata è organizzata dall'Officina Globale della Salute di Topolò ed è dedicata al rapporto tra Salute e Arte. Tre gli appuntamenti: la presentazione del metodo di apprendimento musicale Figurenotes, a cura della musicista trentina Gabriella Ferrari; la presentazione di una nuova disciplina, la Medicina Narrativa, già in corso d'opera aH'interno di diverse strutture (ad esempio il CRO di Aviano), raccontata dalla dottoressa Nicoletta Sutter coadiuvata da Anna Vallerugo e Antonella Buko-vaz; la proiezione del pluripremia-to film The Special Need, un road movie che con estrema delicatezza tratta il rapporto tra sessualità e handicap. Il film è presentato dai due protagonisti: Enea Gabino e Alex Nazzi. Giovedì 17, dalle sei della sera, poesia e musica con la tappa del Festival Internazionale Acque di Acqua: leggono i loro versi lo sloveno Rok Alboje e Claudio Grisancich, Azzurra D'Agostino e Roberto Ce-scon. A seguire la presentazione della rivista di poesia II Ramo d’Oro. I ■ momenti musicali sono curati dagli allievi del Liceo Musicale Percoto di Udine frequentanti il corso di Tecnologie Musicali. Con il buio, il ‘gemellaggio’ con Dordolla, borgo car-nico dove da alcuni anni è in atto una rinascita culturale e demografica. Residente a Dordolla è Christopher Thomson, regista e scrittore inglese, che presenta il suo progetto The New Wild, un'indagine in Europa, da lui svolta, circa il rin-selvatichimento di aree che erano abitate. A seguire II progetto di Renato, un video realizzato a Dordolla dalla slovena Anja Medved. Chiude la giornata Postaja Crossing, l'incontro a Topolò di due musicisti, il contrabbassista Michele Spanghero e la violinista Tiziana Bertoncini. Venerdì 18, l'incontro con il mu- sicista praghese Martin Janiček, formidabile costruttore di strumenti-scultura. A seguire Architecture Naturalle, un affascinante progetto dell'inglese Jez riley French e di Pheobe riley Law che indaga i suoni inudibili, per alte o basse frequenze, di Topolò. Al tramonto il concerto de Les Tambours de Topolò che presentano per l'occasione il loro primo EP e il loro nuovo logo. Con il buio, TIR, film vincitore del Festival di Roma e presentato dal regista Alberto Fasulo e dall'attore protagonista Branko Završan. Nella notte, Cabaret Onirico, un progetto musicale della violinista italo-slovacca Tiziana Bertoncini, basato sui sogni da lei avuti durante le sue residenze in paese. Sabato 19, dalle nove del matti- no, la camminata sui passi di Carlo Emilio Gadda, in compagnia della studiosa gaddiana Paola Italia, di Arnaldo Liberati, erede del grande scrittore, e di Antonio De Toni, ideatore dell'itinerario che ripercorre i luoghi vissuti da Gadda in comune di Grimacco nel 1917. Dal pomeriggio, Sound Locai Specif Space, un'installazione-concerto con gli strumenti autocostruiti da Martin Janiček e Balkan Circus, un incontro con lo scrittore e direttore della Biblioteca Guarneriana, Angelo Fio-ramo. Con il buio, al cinema, The Anarchist Life, un intenso ritratto del fabbro friulano anarchico Umberto Tommasini e, a sorpresa, I ponti di Sarajevo, pellicola inedita per le sale cinematografiche e fresca vincitrice del Festival di Pesaro. Domenica 20 luglio, verso le dieci del mattino, Kamani guorjo/Let-tura delle pietre, un’inusuale camminata nei dintorni di Topolò in compagnia dei ragazzi della Postaja che in questi giorni hanno visita- to e studiato, con la guida di Renzo Rudi, il patrimonio di muri a secco ormai abbandonati e seminascosti dalla vegetazione. Insieme a loro Tommaso Saggiorato, membro dell'Alleanza Mondiale del Paesaggio Terrazzato. E solo il primo tassello di un progetto riguardante Topolò e il suo passato murario. Dal pomeriggio Na robu/Sul margine, il progetto di cui sopra raccontato dai ragazzi che lo hanno ideato e, a seguire, la presentazione di Lo chiamavano Tabogàn. Storia orale del-l'Italcementi di Cividale, dello storico Tommaso Chiarandini. Il gran finale è doppio: con Lep Pozdrav In C, con la Topolovska Minimalna Orkestra che festeggia i 50 anni di InC, capolavoro del minimalismo. Con il buio, il ritorno di un ormai famosissimo Pif, affezionato ospite della Postaja. Pif porta il suo film La mafia uccide solo d'estate, una pellicola pluripremiata dove il tema mafia viene trattato con grande forza e ironia. i Topolò in poesia con Barbara Korun La sua raccolta, con illustrazioni di Serafino Loszach, nella collana Koderjana Ottava pubblicazione della collana Koderjana, edita da cooperativa Novi Matajur, circolo di cultura Ivan Trinko e associazione Topolò, ‘Čečica, motnjena od ljubezni’ (Čečica, turbata d’amore) una trentina di testi, in gran parte in versi, della poetessa slovena Barbara Korun, ospite nell’ottobre scorso del progetto che prevede un breve periodo di residenza a Topolò, in autunno, e la pubblicazione, Tanno successivo, di quanto il poeta o scrittore scrive durante quel periodo traendo ispirazione dai luoghi e daH’incontro con le persone che lo vivono. Barbara Korun, nata nel 1963 a Lubiana dove vive, a partire dal 1999 ha pubblicato numerose raccolte poetiche, tra queste una negli Stati Uniti ed una in Irlanda. Le sue poesie sono pubblicate in varie antologie e tradotte in tredici lingue. Presentata domenica durante la Stazione di Topolò, la raccolta contiene molti riferimenti a persone del luogo, le sensazioni vissute durante le camminate nei boschi che circondano il paese, alcuni sogni che l’autrice ha fatto durante la sua permanenza. La pubblicazione è arricchita da alcune delle oltre 1600 illustrazioni realizzate negli ultimi anni del- la sua vita da Serafino Loszach. Dall’età di 66 anni, dopo essere stato colpito da due successivi ictus, ha iniziato a disegnare per la riabilitazione di una parte del suo corpo, riproduce su fogli bianchi fotografie da riviste o immagini pubblicitarie. Ad Amsterdam, dove ha già esposto in una esposizione collettiva, avrà il prossimo mese una sua esposizione personale. Samo poslušam, ne znajdem se (še). Kdo so tukaj naši? Ko rečejo, da ta in ta govori po naše, sem jaz zraven, jaz iz Ljubljane? Včasih rečejo, “Ne znam dobro po vaše, slovensko,” kot da bi po naše ne bilo slovensko. Povsod po robovih, ob mejah je tako, v najlepšem slovenskem narečju se opravičijo, da ne znajo slovensko. Je kriva zgodovina, da nimamo občutka, da spadamo skupaj, če ne po drugem, po jeziku? Je kriva politika, kjer pravi jezik govori le nekaj izbrancev v Ljubljani? Na neprave so vsi pozabljali. Zato je prav, da to pišem v ambasadi izbrisanih. (Tudi pravo literaturo piše le nekaj izbrancev. Nočem biti med njimi. Jaz pišem tako nepravo, napačno, narobe, obrobno kot le zmorem.) Barbara Korun Ascolto soltanto, non mi raccapezzo (ancora). Chi sono i nostri, qui? Quando dicono che questo o quello parla la nostra lingua, centro anch’io, io che vengo da Lubiana? A volte dicono “Non so bene la vostra lingua, lo sloveno,” come se la nostra non fosse sloveno. Ovunque ai margini, lungo i contini è così, nel più bel dialetto sloveno si giustificano perché non sanno lo sloveno. È colpa della storia se non abbiamo l’impressione di far parte di una cosa unica, se non altro per la lingua? È colpa della politica, dove solo pochi prescelti a Lubiana parlano la giusta lingua? Gli ingiusti nessuno più li ricorda. Perciò è giusto scrivere questo nell’ambasciata dei cancellati. (Anche la giusta letteratura è scritta solo da pochi prescelti. Non voglio essere una di loro. Io scrivo in modo così ingiusto, sbagliato, scorretto, marginale, così come mi riesce.) (traduzione: Michele Obit) Ilustracija Benečanke Elene Guglielmotti na festivalu Teranga K- KS È fk, W m (M m w Prejšnji vikend se je v vasi Škrbina na slovenskem Krasu začel mednarodni umetniški festival Teranga (ime izvira iz senegalskega jezika Wolof in pomeni gostoljubje), ki temelji na bogastvu umetniškega in kulturnega prepletanja. Vodilna tema pobude je “vmes - in-between”, saj se organizatorji Zavod za mreženje umetnosti Ra-matou, Zavod za trajnostni razvoj Krasa Pepa s Krasa in Vaška skupnost Škrbina zavemajo za povezovanje in prepletanje različnih kultur, jezikov in pogledov. V okviru Terange so letos prvič priredili tudi mednarodni natečaj ilustracije. Med udeleženci je bila tudi mlada likovna umetnica iz Čedada Elena Guglielmotti, bivša učenka dvojezične šole v Špetru, ki je lani zaključila študij na ljubljanski Akademiji za likovno umetnost in oblikovanje. Komisija, ki so jo sestavljali Vesna Bene-detič (umetnica, ustanoviteljica Ramatou in glavna organizatorka festivala Teranga), Febe Sillani (avtorica in ilustratorka), Livio Sossi (profesor in strokovnjak s področja literature in ilustracije) in Anamarija Stibilj Šajn (umetniška kritičarka) je Elenino ilustracijo izbrala za skupinsko razstavo, ki bo na ogled do zaključka festivala, to se pravi do 20. julija. Sam festival Teranga ponuja številne koncerte, nastope, delavnice različnih vrst, srečanja in degustacije. Danes, 16. julija, se bo na primer prireditve udeležila tudi svetovna prvakinja v trebušnem plesu Nika Mlakar. V petek, 18., pa bo na večernem koncertu protagonist AP Group Andreja Pirjevca, v katerem med drugimi igrata tudi Benečan Davide Tomasetig in Franko Reja. Vsi trije poučujejo tudi na Glasbeni Matici v Špetru, kjer je skupina med drugim tudi že dvakrat nastopila. Podroben program Terange je objavljen na spletni strani http : //terangakras.blogspot.it. Prvič v zgodovini so združili v enem samem prostoru in predstavljajo javnosti vse lesene plastike, pretežno monumentalnih dimenzij, ki so v 12. in 13. stoletju nastale na ozemlju oglejskega patriarhata in se ohranile do današnjih dni. Podvig je uspel zavodu za spomeniško varstvo dežele FJK (Soprintendenza per i beni storici, artistici ed et-noantropologici del FVG) in vi-denski nadškofiji v sinergiji s krajevnimi inštitucijami, kulturnimi ustanovami ter bančnimi subjekti. Tako je nastala razstava “Čedajsko razpelo in leseno kiparstvo na ozemlju Oglejskega patriarhata za časa Pele-grina II. (12. -13. stoletje)”, ki so jo slovesno odprli v soboto, 12. julija, v palači De Nordis v Čedadu in bo na ogled do 12. oktobra. Ni slučajno, daje bila otvoritev prav na dan, ko praznujemo sveta Mohorja in Fortunata, zavetnika Oglejskega patriarhata in dežele Furlanije Julijske krajine ter številnih cerkva na ozemlju, kije nekoč spadalo pod stava je rezultat izjemno zahtevnega projekta, večletnega raziskovalnega dela in sinergije številnih subjektov, je na otvoritvi poudaril predstojnik zavoda za spomeniško varstvo FJK Caburlotto. Kurator razstave Luca Mor pa je izpostavil njeno strokovno in umetniško vrednost ter dejstvo, da gre za izjemen in neponovljiv dogodek. Med razstavljenimi umetninami naj omenimo vsaj ogromno razpelo iz Červinjana ter razpela iz Leobna na Štajarskem, iz Cerknice (hrani ga Narodni muzej v Ljubljani) ter iz Motovuna in Gračišča v Istri. Posebno mesto ima na razstavi tudi srebrna takoimenovana oltarna tabla Pelegrina II. s srebrnimi pozlačenimi reliefnimi liki, ki jo že devet stoletij hrani čedajska stolnica. Razstava je odprta od srede do nedelje, od 11. do 19. ure. Možni so po dogovoru tudi vodeni obiski, tudi v slovenščini. Info in rezervacije www.pas-separtout.coop. Neponovljiva razstava razpel 12. in 13. stoletja Oglejski patriarhat, danes pa je razdeljeno med štiri države: Italijo, Slovenijo, Avstrijo in Hrvaško. Udeležili so se je predstavniki krajevnih institucij, in sicer odbornik za kulturo Torrenti in presednik deželnega sveta Iacop za Deželo FJK, predsednik Pokrajine Viden Fon-tanini, čedajski župan Balloch, vladna komisarka Garufi ter škofje Mazzoccato iz Vidna, Crepaldi iz Trsta in Kapellari iz Gradca. Slovenijo je zastopala generalna konzulka v Trstu Ingrid Sergaš. Čedajska razstava predstavlja velik kulturni dogodek v italijanskem in širšem merilu; najprej zaradi umetniške, verske in simbolne vrednosti razstavljenih umentin, a tudi zato, ker ponuja poseben pogled na zgodovino Oglejskega patriarhata, te edinstvene in svojstvene cerkvene ustanove, kije od 6. do 18. stoletja združevala ljudi različnih jezikov in kultur. V njem je imelo mesto Čedad primarno vlogo, in to od polovice 8. stoletja do leta 1251, ko so sedež patriarhata premestili v Viden. Oblast se je seveda odražala tudi v umetniškem ustvarjanju, kot potrjujejo številni kulturni spomeniki, ki jih hrani Čedad. Med njimi izstopa Čedajsko razpelo iz začetka 13. stoletja, ki so ga komaj obnovili in predstavlja jedro, okrog katerega je razstava nastala. Raz- TEFJKA DOLINA/VALU DEL TOFJ^E ti nel complesso quadro della Resistenza. La serata culturale del mercoledì terminerà con il concerto dei Celtic Pixie, presenti tra gli artisti di Folkest 2014. Il gruppo è nato dall’idea di ricreare le tipiche atmosfere da “pub” di Irlanda, Bretagna, Scozia; da qui anche il nome riferito al tipo di musica (Celtic) abbinato a un dispettoso folletto del Devon (Pixie). Nati nell’estate del 2011 con Luca Pontel alla fisarmonica, Claudio Mucin al violino e Gigi Vecchione alla chitarra e bodhran, hanno poi visto l’inserimento di Marco Quas al flauto e dei whistles. Ha recente- mente completato la formazione il contrabbasso di Andrea De Biasi. È infine previsto per sabato 26 luglio, alle ore 18.30, presso l’area Stolberg di Bardo l’evento clou della manifestazione: l’inaugurazione dell’esposizione con le opere realizzate dagli artisti nel corso della settimana. Oltre al direttore artistico Rocco Burtone sarà presente il coordinatore della manifestazione Dino Durigatto. A completamento della serata e della manifestazione, Lisa Toscani “darà voce” agli scritti di Miha Obit. (I.C.) L’iniziativa di successo è in programma dal 21 al 26 luglio Planet Bardo: un incontro con l’arte, la musica e la cultura “Un’esperienza di arricchimento spirituale”. Così il neo assessore alla cultura Zanussi ha definito il festival internazionale dell’arte Planet Bardo che prenderà avvio lunedì 21 luglio nella Terska dolina. Il cartellone di eventi prevede per quel giorno, alle ore 18.30, nella chiesa di Zavarh il concerto di benvenuto agli artisti della cantante Elisa Iovele e del polistru-mentista Davide Tomasetig. Ospiti della quarta edizione di Planet Bardo saranno la belga Anne-Ma-rie Letenre, il tarcentino Carlo Vi-doni, gli sloveni Dea Volarič e Jože Subič, la gemonese Maria Plos, il triestino Roberto Tigelli e l'austriaco Wolfgang Buchta. Novità dell'evento 2014 sarà la partecipazione del giornalista del Novi Matajur e poeta Miha Obit e del fumettista Fausto Gonzeles che, attraverso la parola e il disegno, descriveranno le proprie sensazioni durante il soggiorno in valle. Mercoledì 23 luglio Planet Bardo farà tappa nel capoluogo. Alle ore 18.30, presso l'area festeggiamenti Stolberg, Paolo Comuzzi proietterà alcuni filmati da lui realizzati e inerenti i paesaggi della vai Torre e le interviste a Valenzio Culetto di Ter in merito alla transumanza in Kisalica e a Luigi Mo-deriano di Pleštišče sulla sua vita da emigrante. Subito dopo Sandrino Coos presenterà la sua ultima fatica letteraria “SFASCIO: Testimonianze dopo l’8 settembre 1943”. Si tratta di un’opera in tre volumi che de- scrive il periodo più difficile e cruento del secondo conflitto mondiale, dall'armistizio del 1943 al termine delle operazioni belliche, in Carnia, nelle valli del Torre, del Cornappo e del Natisone. Vengono prese in esame l'occupazione tedesca e cosacca e la lotta di liberazione, con particolare riguardo anche ai protagonisti civili di tale periodo. Di conseguenza i tre volumi sono una microstoria e propongono ai lettori fatti e dati poco conosciuti, ma utili a riempire vuo- KAPJMAJSKA DOLINA/VALLI DEL CORNAPPO La travagliata storia della scultura lignea inaugurata nel 2010 Quale destino per l’emigrante di Viškorša? “L’emigrante” di Viškorša/Mon-teaperta, la pregiata scultura lignea promossa dal locale gruppo Ana per rendere omaggio e testimonianza alla figura dell’emigrante, potrebbe essere di nuovo costretto a lasciare la sua terra d’origine. La travagliata vicenda dell’opera dell’artista maianese Franco Maschio, una scultura lignea, ricavata dallo storico tiglio, albero simbolo delle popolazioni della Slavia friulana, che per più di 200 anni campeggiava nel piazzale del- la chiesa di Viškorša, inizia nel 2010. Il gruppo Ana avrebbe voluto posizionare la scultura (nella foto in basso un momento dell’inaugurazione) proprio nel piazzale davanti alla chiesa, al posto del tiglio da cui era stata ricavata. Ma l’iniziativa non raccolse i consensi sufficienti. Allora fu trovata una soluzione alternativa e fu posta sotto il porticato dell’ex-agriturismo, chiuso per un lungo periodo. Ora però la struttura ricettiva della frazione di Tipana è stata riaperta a metà giugno e la statua, ritenuta d’ingombro, è stata rimossa. Quale sarà ora il destino dell’opera d’arte di Franco Maschio? Se lo chiede Gianpiero Cargnato che teme che gli alpini, titolari della scultura, possano essere costretti a venderla. In questo caso “l’emigrante” potrebbe finire, ironia della sorte, in qualche museo di pianura, invece che restare nel suo luogo d’origine, alle pendici del Gran Monte. POEZIJA/FRESIA ■■ : V, . : 'è u x Rozajanski strok, grande festa a S. Giorgio Sara una giornata di grande festa domenica 20 luglio a Bila/San Giorgio di Resia dove si terrà la 4. edizione della manifestazione "A-glio, olio e peperoncino a KM 0" a cura dell'Associazione Strok e della Condotta Slow Food Carnia e Tarvisiano "Gianni Cosetti". Il programma prevede alle ore 9.30 lo studio dell’aglio e delle erbe officinali con l'esperto e chef Ennio Furlan. Alle 10.30 si parlerà di aglio, olio e peperoncino e delle loro proprietà terapeutiche con il dott. Lorenzo Miolli e la dott.ssa Alessandra Nogara. Dalle 9.00 alle 12.00 verrà anche effettuata la misurazione gratuita della pressione arteriosa in collaborazione con le farmacie San Gallo di Moggio Udinese e Comunale di Resia (verrà donata una testa di aglio di Resia a tutti i partecipanti). Alle 12.00 la valle, l’aglio e l’associazione si presentano con degustazione di bruschettà, tarator, frittata con gli scapi e crema d'aglio. In programma anche la degustazione dei presìdi Slow Food regionali: Pitina, Crema di Scapi, Pan di sorc, Radic di mont, Pestat, Formadi frant, oltre a aglio, olio e peperoncino a km 0 e polenta con formaggio friulano e vini C.O.F. di Azienda Agricola Petrucco di But-trio. Alle 15.00 il laboratorio dal titolo “Olio extra vergine di oliva friulano” a cura di Franco Diacoli di A.Fr.Ol. Durante la manifestazione ci sarà anche il Mercato della terra con i prodotti locali. Inoltre, sarà possibile visitare il Museo della Latteria di San Giorgio. Nell’arco della giornata anche gli arrotini al lavoro e musica e tradizioni resiane con la partecipazione del Gruppo folkloristico Val Resia. Info e prenotazioni: Laura (335 5708226 o tuciza62@libero.it) e Vilma (320 4219666). Kultura &... Il ritorno dei falciatori 19 e 20 luglio Un gruppo di amici, "abitatori" tra le chiese di San Nicolò di Iainich e quella di San Giovanni di Tribil, ripropone la fienagione come veniva praticata nelle Valli, per secoli. Sabato ritrovo alle 7 ed inizio dello sfalcio, alle 9 colazione dei falciatori preparata dall’agriturismo Casa delle rondini di Dughe, alle 11 si impara l’arte dei falciatori. Domenica dalle 11 si sparge l’erba, alle 12.30 minestrone e pasta al cervo e cinghiale preparati dalla Trattoria da Walter di Altana. Alle 16 si chiude rastrellando il fieno e facendo la meda. Previsti anche spuntini con i formaggi caprini di Giovanni ed i salumi di Mario accompagnati da canti e fisarmoniche. Koncert v Breginju v soboto, 19. julija Razvojno društvo organizira ob podpori Občine Kobarid koncertno glasbeno pustolovščino na prostem. Protagonist glasbenega večera, ki se bo začel ob 20.30 pri breginjski cerkvi, bo Gal Gjurin s simfoničnim orkestrom Cantabile, posebni gostje pa bodo Severa Gjurin, Čedahuči, skupina 2B, Domen Gracej, Samo Kodela in beneški bend BK evolution. Metaldays v Tolminu od 20. do 26. julija Na tolminsko Sotočje se vrača festival metalcev, ko se bodo na dveh odrih zvrstili nastopi številnih svetovno znanih skupin. Med protagonisti bo tudi legendarna skupina Megadeth (24. julija). Festa degli ex emigranti dal 25 al 27 luglio Nell’Alta Val Torre si rinnova l’appuntamento con la festa degli ex emigranti. Piatti tradizionali e musica ad allietare l’evento, mentre domenica 27 ci sarà anche il raduno dei 4x4. Sarà aperto anche il museo etnografico. Izleti & Šport Grotte di Villanova, percorso storico turistico domenica 20 luglio Ritrovo e partenza alle ore 11.45 presso la reception delle grotte di Villanova. L’itinerario è di 2 ore circa e la temperatura all’interno della grotta è di 11 gradi. L’escursione guidata lungo il 1. percorso turistico ipogeo aperto nel 1926 è adatta a tutti. È richiesto un abbigliamento sportivo adeguato, scarponcini da montagna o stivali di gomma. Il casco con illuminazione sarà fornito dal Gruppo Esploratori e Lavoratori Grotte di Villanova. Costo: 15 euro a persona. Iscrizioni: info@grottedivillanova.it o, in caso di disponibilità di posti (massimo 15 partecipanti), il 20 luglio dalle 10. Info: Lucia Braida (3921306550), www.grottedivillano-va.it. Con il Cai Val Natisone sul Kristallwand iscrizioni entro il 20 luglio Il 2 ed il 3 agosto è in programma un fine settimana in Austria con l’escursione per escursionisti esperti attrezzati sul Kristallwand. Il primo giorno si arriva fino al rifugio Ba-denerhiitte, il secondo si sale in cima al Kristallwand. Capogita: Marina Trinco 338 2584146 (ore serali). Info: www.caicividale.it. Romanje Planinske na Višaije v nedeljo, 3. avgusta Ob tradicionalnem slovenskem romanju na Višaije Planinska družina Benečije parpravja avtobusni izlet. Vsak se lahko odloči, če se pelje do svetišča s kabino vij o ali pa gre gor par nogah od Marzie vode do Višarij an potle se spusti dol v Zabnice. Za kosilo vsak naj poskarbi za se. Se zberemo v Špietre, kjer so šuole, ob šestih, ob 6.15 bo odhod z avtobusom. Info in vpisovanje (dokler ne bo avtobus poln) pri Jošku (328 4713118), člani 15 evrov, nečlani 17 evrov. Za otroke do 14 liet 10 evrov. Par Sv. Štuoblanku bojo 20. julija počastil 25-letnico smarti don Maria Laurenčiča V nedieljo, 20. julija, bo senjam v cier-kvi Svetega Štuoblanka. Vsi farani an tisti, ki žive po Laškem ali pa drugod, počastijo an 25. oblietinco, odkar je umru ga-spuod Mario Laurencig, velik duhovnik an mož, ki je z njega dielam pustu glaboko slied an puno liepih spominou v družini štuoblanske fare, ki je bila njega družina 55 liet. Maša bo glih opudan an jo bo z drugimi gaspuodi molu škof emeritus videnske škofije mons. Pietro Brollo. Pieu pa bo mie-šani pevski zbor Tri doline iz Kravarja. Kot je navada za senjam bo tudi precesija. Po-stavli pa bojo tudi targo v spomin na ga-spuoda nunca, ki ni biu samuo dušni pa-stier, saj je skarbeu an za socialno, kulturno an ekonomsko življenje svojih učic. Nepozaben je tudi za vse kar je naredu za našo sloviensko besiedo an za pravice naših ljudi daržat žive tradicije, ki smo jih pouerbali od naših te starih. Don Mario Laurencig je biu adan od očetov Beneškega gledališča an vierskega časopisa Dom. Approfondimenti I luoghi della Grande Guerra nella Val Resia L’Ecomuseo Val Resia, il Comune di Resia, il Gruppo storico Friuli Collinare Museo Grande Guerra Ra-gogna ed il consorzio Grande Guerra FVG organizzano domenica 20 luglio un’escursione storica sul Monte Nischiuarch e sui luoghi della Grande Guerra nella Val Resia. Ad accompagnare i partecipanti ci sarà lo storico ed esperto dei siti Grande Guerra Marco Pascoli. Il Monte Nischiuarch, che domina l’accesso ai valichi tra il bacino dell’Isonzo e quello del Tagliamen-to, fu fortificato, anche con gallerie-cannoniere scavate in roccia, dal Regio Esercito Italiano. I suoi fianchi vennero segnati da una rotabile militare, mai completata. Prima dell’inizio dell’offensiva di Caporetto, gli austro-tedeschi lo individuarono tra i principali ostacoli da superare per cogliere gli obiettivi strategici dell’avanzata. L’escursione porterà alla riscoperta di vestigia ed avvenimenti sconosciuti, lungo i passi degli Jàger tedeschi, dei Kaiserjàger austriaci, degli Alpini e dei Mitraglieri italiani, tra cui c’era anche il celebre geologo Ardito Desio. Kot vsa spodobna mesta, ki želijo biti turistom in popotnikom prijazna, ima tudi Ljubljana vrsto turistično informacijskih centrov, zgibank, ki svetujejo najbolj zanimive točke, najde pa se tudi veliko število vodičev in spletnih strani. Zadnje čase je za potrebe enodnevnih turistov postalo popularno spoznavanje mesta v “Top desetih točkah”, s katerimi lahko odkrivaš mala mesteca, kot je Ljubljana, ali pa velike metropole, kot sta Pariz in London. Že marsikdo je podvomil v učinkovistost tega sistema, saj je pri spoznavanju novega mesta najzanimivejše prav sprehajanje, raziskovanje malenkosti in skrivnosti, pisanih balkonov, razpokanih fasad, zaprašenih izložb. Duša mesta niso velike stavbe, mogočna pročelja ali vrhunska arhitektura, čeprav so prav te točke tiste, pred katerimi se med prvim obiskom mesta najraje nastavljamo fotoaparatu. Čepa Ljubljano odkrivamo že drugič, tretjič, osem-desetič si lahko privoščimo drugačno, bolj počasno in osebno turo med katero se, namesto da bi opazovali utrip mesta, pridružimo njegovemu ritmu. 1. Nabrežje reke Ljubljanice, kije posejano z lokali, restavracijami in nad katerim se sklanjajo drevesa, kot Partenza alle 9 dalla Chiesa di Sant’Anna di Car-nizza. Da qui si proseguirà verso la casera Nischiuarch e la vetta e si visiteranno le cannoniere e le trincee italiane. Dopo il rientro a Sant’Anna di Car-nizza si visiteranno i trinceramenti sul pendio sovrastante. L’escursione è priva di difficoltà, ma necessita un minimo allenamento. Sono richiesti abbigliamento e calzature da trekking. I partecipanti devono portare il pranzo al sacco ed un’adeguata quantità di acqua. Il percorso di 10 chilometri circa verrà completato (con soste tematiche e pranzo compresi) in circa sei ore. Per maggiori informazioni mandare un’e-mail a marco_pasco-li@alice.it o telefonare a 347/3059719. »1 7% j!!: Ljubljanskih “Top 10 točk” Pismo iz slovenske prestolnice da bi se nastavljala za razglednice, je predvsem v tistem kratkem času okoli sončnega zahoda prava paša za oči. Pa le prvih deset ali petnajstkrat. Zatem je sprehod ob reki potrebno podaljšati, podvizati korak in se iz strogega centra napotiti proti Timovemu in Prulam, Špici in zasidranim ladjicam, kjer se predvsem v večernih urah zbirajo mladi in manj mladi, da se malo ohladijo in zaigrajo kakšno pesem na kitaro. 2. Plečnikovo tržnico je vedno užitek obiskati: pisano sadje in zelenjava, branjevke, ki so najverjetneje prišle v Ljubljano iz nekega drugega časa, vonj po ribah in cveticah, vse te stvari omamljajo oči in brbončice. Vendar si je za obisk tržnice najbolje izbrati čas okoli kosila, ko lahko stopimo v vrsto pri kioskih in naročimo morske dobrote, kijih nato pospravimo kar iz plastičnih krožnikov sedeč na zložljivih klopeh. 3. Ljubljanski grad, na katerega se lahko povzpnemo na sto in en način, je sicer lepa razgledna točka in ponos Ljubljane, saj mora vsako pravo mesto imeti svoj grad. Pravzaprav pa je grajski hrib mnogo lepši kot sam grad. Poti in steze, ki tečejo po griču, peljejo skozi gozd, ja- se in travnike, ki so kot nalašč za počitek, piknike, spuščanje zmajev ali branje knjig. 4. Križanke se nedvomno splača obiskati med koncertom, za katerega nismo kupili karte. Mali park ob zidu in sedeži v njem so kot nalašč za druženje in poslušanje glasbe, ki prihaja izza zidov. V množici poslušalcev, ki prav tako kradejo odlomke melodije, se spletajo poznanstva iti utrjujejo prijateljstva ljubiteljev glasbe. 5. Prešernov trg in Tromostovje. Seveda je trg, imenovan po našem imenitnem pesniku, največja ljubljanska znamenitost. Romantična zgodba o tem, kako se France in Julija še po vsem tem času hrepeneče opazujeta čez trg, gotovo naredi pesnikov kip še bolj zanimiv. Ko pa se človek naveliča buljenja v kip, železne makete mesta ali med valove Ljubljanice, lahko začne odkrivati najbolj zanimivo plat Ljubljane, njene prebivalce. Za to opravilo bo potrebno več kot le nekaj tninut, vendar se ga lahko lotimo brez fotoaparatov, vodičev ali nasvetov iz spleta. Po želji lahko s seboj vzamemo pivo, sok ali prigrizek, se usedemo na stopnice Frančiškanske cerkve, čakamo in opazujemo. Zelo možno je, da bomo deležni kakšnega koncerta, včasih bomo lahko zaplesali ali se urili v kakšni borilni veščini, poleti bomo mnogokrat našli ulične umetnike, ki izvajajo akrobacije, požiralce ognja ali žonglerje. Vendar pa so to le obrobne stvari, prava predstava so mimoidoči, peš ali na kolesih, nekateri so zaljubljeni, drugi so jezni, enim se mudi, spet drugi pa imajo polne roke vrečk. Igralci v tej predstavi nikoli ne počivajo in če je človek potrpežljiv, da na stopnicah sedi dovolj dolgo, ga tudi ne bodo razočarali. (se nadaljuje) Teja Pahor šport novi matajur Christian Bosco è il nuovo presidente della Valnatisone Subentra a Andrea Specogna che rimane nel direttivo Mancano solamente otto giorni per presentare le iscrizioni nei campionati dilettanti e delle giovanili della Figc per via telematica e le società stanno delineando il loro futuro programma. Novità per quanto riguarda la Valnatisone che dalla serata di venerdì 11 luglio ha un nuovo presidente: in sostituzione del dimissionario Andrea Specogna, è stato eletto per acclamazione Christian Bosco. Le ragioni di tale avvicendamento sono dovute alla mancanza di tempo Andrea per seguire attivamente l'attività sociale. Bosco è da nove stagioni direttore sportivo della società valli-giana, carica che gli è stata riconfermata. Alla vice presidenza è stato nominato Alessandro Zogani, mentre Claudio Venica sarà il responsabile della squadra maggiore. Per quanto riguarda il settore giovanile dagli Esordienti ai Piccoli Amici, un altro cambio della guardia per quanto riguarda il responsabile: a Paolo Caffi (che dopo 50. anni al servizio della società) è subentrato Franco Dorbolò. Dopo essersi messo a disposizione della società dal settembre 1964, con cinquanta anni passati nel bene e nel male dai tempi epici di Pre Christian Bosco in una foto d’archivio Checo a quelli odierni di Andrea Specogna, e per non creare malumori con parte dei genitori come nel finale della stagione appena chiusa, Caffi garantirà, da esterno, la sua esperienza. Per quanto riguarda i Giovanissimi Regionali e gli Allievi provinciali è stato ri-confermato Cesare Pinatto. La prima squadra sarà guidata da Mirco Vosca, promosso dopo la scalata effettuata negli ultimi due anni dagli Esordienti ai Giovanissimi. Il presidente, che ha mantenuto anche l'incarico di direttore sportivo, è attivamente impegnato nella costruzione della rosa della prima squadra. Per quanto riguarda i tessera-menti, una 'sorpresa' inaspettata quella del costo dei tesseramenti annuali delle categorie giovanili che vedranno un aumento pro-ca-pite di euro 7.50 facoltativo, per potere recuperare le spese di un eventuale infortunio. Il responsabile degli Esordienti Luca Pecchia è stato riconfermato proseguirà così l’ottimo lavoro iniziato nella scorsa stagione. Nella categoria dei Pulcini, che giocheranno il campionato a sei, sono stati promossi i dirigenti responsabili Simone Borghese e Carlo Liberale, dopo il loro impegno della scorsa stagione con i Piccoli Amici ed i Pulcini 2005. Per quanto riguarda i Piccoli Amici, il settore sarà guidato da Alberto Birtig che lavorerà sul più rinnovato e delicato settore con al via i ragazzini che vanno dai cinque agli otto anni di età. Per quanto riguarda i tessera-menti sono aperte le iscrizioni per gli Esordienti (annate 2002/2003), i Pulcini (2004/2005) ed i Piccoli Amici (dal compimento del quinto anno al 2006). Per informazioni telefonare al responsabile del settore giovanile della Valnatisone Franco cell. 3485358371. te per la quarta volta il campionato del mondo che si è concluso in Brasile, superando di misura l'Argentina nei minuti finali del secondo tempo supplementare. Al terzo posto l'Olanda che ha superato i padroni di casa del Brasile. La nazionale italiana è ritornata a casa al termine del girone eliminatorio, tra polemiche e fughe! Le dimissioni del presidente della Fige e dell'allenatore Prandel-li hanno creato subbuglio nel mondo calcistico dei professionisti. Da anni oramai le squadre del massimo campionato italiano non utilizzano i ragazzi sfornati dai loro vivai, preferendo pescare all'estero ed i risultati si vedono, con i giovani calciatori che, arrivati al campionato Primavera, invece di essere lanciati in prima squadra vengono dirottati nelle categorie Pro (Serie C), o nel campionato di Serie B. La gran parte di questi giovani è straniero, mentre i ragazzi italiani che hanno delle possibilità di emergere emigrano in Inghilterra, Francia, Spagna etc. Quello che interessa le nostre società è solo il successo immediato, operando sul 'mercato' per l'acquisto di calciatori già preparati, e così la nazionale soffre. Nelle altre nazioni la musica è differente con i ragazzi che fin dalla giovane età sono seguiti in ambito nazionale, sono ospiti nei college finanziati dalle federazioni che mettono in primo piano la frequenza scolastica ed anche quella della tecnica di base calcistica, solamente se i nuovi eletti avranno il coraggio di voltare pagina la nostra nazionale potrà ritornare ai vertici mondiali, che attualmente ha lasciato. Una notizia di mercato riguarda il valligiano Lorenzo Crisetìg, che dopo un'annata positiva con la maglia del Crotone, la prossima stagione giocherà con la formazione di Serie A di Cagliari. Corsa in montagna, tre titoli regionali per il GS Natisone Domenica 13 luglio ottime prestazioni fornite dai giovani podisti del Gruppo Sportivo Natisone di Cividale del Friuli, al campionato regionale di Corsa in montagna riservato agli atleti tesserati per la Fidai che è stato organizzato dalla Atletica S. Martino Co-op Casarsa, a Tramonti di Sotto (Pordenone). Nella gara Esordienti sulla lunghezza di 900 metri si è imposto Lorenzo Brugnizza di Ponte S. Quirino. Tra i Ragazzi, suo fratello Emanuele ha tagliato per primo il traguardo sulla distanza dei 1.900 metri. Due le ragazze impegnate sulla distanza e hanno ottenuto rispettivamente il quarto posto Au- rora Comis ed il sesto Chiara Mlinz. Sui 3.500 metri dell'impegnativo percorso un secondo posto ottenuto da Davide Condolo, mentre al terzo si è classificato il compagno di squadra Federico Bais, che ha segnato il proprio record stagionale. Successo per Francesca Gariup nella categoria femminile. Lorenzo Brugnizza (Esordiente), Emanuele Brugnizza (Ragazzo) e Francesca Gariup (Allieva) sono dunque i nuovi campioni regionali per la disciplina della corsa in montagna. Medaglia d’argento per Davide Condolo, di bronzo per Federico Bais e Aurora Comis. Quinto posto per Chiara Mlinz (nella foto). A Stolvizza di Resia si pensa già alla prossima edizione La Germania vince i mondiali, Lorenzo Crisetìg approda al Cagliari e toma in serie A Alla fine, dopo ventiquattro anni, la Germania ha vinto meritatamen- Quanto piace la Vertical Kilometer Archiviata, con grande soddisfazione degli organizzatori e dei 194 partecipanti, anche la quarta edizione della Vertical Kilometer di Stolvizza di Resia. Come da pronostico in campo maschile l'anno fatta da padrone gli sloveni Simon Alič, alla terza vittoria su quattro edizioni, Klemen e Triler davanti all'atleta di Pa-luzza Matteo Piller Hoffer, mentre in campo femminile la bolognese di origini friulane Ljudmila Di Bert che corre per la CMB Trento ha preceduto la slovena Karmen Klančnik e Martina Spangaro. Tra gli atleti arrivati al traguardo meritano una menzione speciale Dino Flaugnatti e Ezio Pravisani, classe 1939, ed i giovanissimi Erica Carlet del 1998 e David Canetti. Grande festa presso la Baita alpina per festeggiare i vincitori che sono stati premiati dal vicesindaco di Resia Cristina Buttolo, dall'assessore comunale Franco Calligaris, dal presidente della Carniatletica Maurizio Pu-gnetti, dal presidente del gruppo ANA "Sella Buia" di Stolvizza Antonio Buttolo e dal presidente dell'Associazione "ViviStolvizza" Giancarlo Quaglia. Tutta la giorna- Ma si pensa già al futuro e le as- bellezza del percorso e della positi-ta è stata invece allietata dalla pre- sociazioni organizzatrici intendono va sinergia che si è creata tra tutte senza del gruppo folkloristico "Val potenziare la manifestazione, anche le forze associative ed istituzionali Resia" in considerazione della straordinaria della Val Resia e non solo. ,i. Amalia Stulin, cento al classico E ora corso di laurea in Lingue e culture dell’Asia e Africa mediterranea Sono cominciate questi giorni le vere vacanze estive per i nostri giovani che hanno affrontato quest'anno l'esame di maturità. Con soddisfazione scriviamo che molti ragazzi delle Valli del Natisone hanno concluso il percorso alle superiori con votazioni decisamente buone, se non ottime. E segnaliamo il primo cento di cui abbiamo notizia. E di Amalia Stulin di Seuza (papà Adriano, della famiglia Vanielcjova di Tribil superiore, mamma Ines Trusgnach - Tarbjanova di Seuza). Amalia, dopo aver frequentato il Dvojezični vrtec e la Dvojezična šola Špeter - Scuola materna ed elementare bilingue di San Pietro al Natisone, e la scuola media a San Leonardo, ha studiato con profitto al Liceo classico di Cividale guadagnandosi il 100. E ora? Ora Amalia si iscriverà all'Università Ca' Foscari di Venezia al corso di laurea in Lingue e culture dell'Asia e Africa Mediterranea - Curriculum Vicino e Medio Oriente - Lingua: ebraico. Una grande soddisfazione dunque per tutta la sua famiglia ed i numerosi amici, ma anche per la nostra Benečija. Brava Amalia! »um PRAPOTNO Salamant/ Milan Bruna Salamant - Salamantova od Salamantov. Imiela je 71 liet. Zapustila nas je na naglim ad-na žena, za katero vsi tisti, ki sojo poznal so mislili, de bo za nimar: kuražna an vesela vsak dan, ki buog ji ga je dau na teli zemlji. Je ušafala nimar kiek dobrega an kar dobrega nie bluo, an kar je imiela velike težave z zdravjam. Rodila se je v mikani vaščini v Idarski dolini, ki jo je zapustila potle, ki se je bla zaljubila v ad-nega čarniela, v Elidia Monai iz kraja Amaro. Šla sta v Milan, zak tam je bluo buj lahko ušafat dielo. Pa Bruna je bla takuo navezana na nje kraje, de vsaki krat, ki je mogla, je san damu skočila. An ker ji nie bluo zadost, se je naročila na Novi Matajur. Klicala je tle damu an je pravla: “Ja, včera niesan nar-dila nič, zak ist an muoj mož srna parjela Matajur an srna ga cieu dan prebierala”. Bluo je glih takuo: Bruna je prebrala od parve do zadnje strani našega časopisa, po italijansko an po sloviensko, an potle je vse preved- novi matajur Tednik Slovencev videmske pokrajine Odgovorni urednik: MICHELE OBIT Izdaja: Zadruga Soc. Coop NOVI MATAJUR Predsednik zadruge: MICHELE OBIT Fotostavek in tisk: EDIGRAF s.r.l. Trst / Trieste Redazione: Ulica Ristori, 28 33043 Čedad/Cividale Tel. 0432-731190 Fax 0432-730462 E-mail: info@novimatajur.it; novimatajur@spin.it Reg. Tribunale di Udine n. 28/92 II Novi Matajur fruisce dei contributi statali diretti di cui alla Legge 7.8.90 n. 250 Naročnina - Abbonamento Italija: 40 evrov • Druge države: 45 evrov Amerika (z letalsko pošto): 62 evrov Avstralija (z letalsko pošto): 65 evrov Poštni tekoči račun ZA ITALIJO Conto corrente postale Novi Matajur Čedad-Cividale 18726331 Bančni račun ZA SLOVENIJO IBAN: IT 03 S 01030 63740 000001081165 SWIFT: PASCITMMXXX Včlanjen v FIEG Associato alla FIEG m Včlanjen v USPI Associato airUSPI Oglaševanje Pubblicità / Oglaševanje: Tmedia s.r.l. www.tmedia.it Sede / Sedež: Gorizia/Gorica, via/ul. Malta, 6 Filiale / Podružnica: Trieste /Trst, via/ul. Montecchi 6 Email: advertising@tmedia.it T: +39.0481.32879 F:+39.0481.32844 Prezzi pubblicità / Cene oglasov: Modulo/Modul (48x28 mm): 20,00 € Pubblicità legale/Pravno oglaševanje: 40,00 € la (tradotto) možu, saj on nie znu našega jezika. Kar ji je paršu pozno na duom, je bla v skarbeh, de ji na pride vič... Naš Novi Matajur je bla nit, ki jo je tarduo daržala vezana na nje kraje, ki jih je nadvse ljubila. Takuo puno, de bo tudi počivala venčni mier tle doma, v Čubcih, kjer so ji dali zadnji pozdrav v srie-do, 9. julija. V veliki žalost je pustila moža, hči Lauro an sina Davida, ki staji šenkala štier navuode, brata Andrea an Franca an njih družine, pa tudi puno parjatelju tam v Milane an tle doma. Bruna, v mieru počivi. Era una donna allegra e piena di vita Bruna Salamant, che ci ha lasciati improvvisamente all'età di 71 anni. Nativa di Salamant, Bruna ha sposato Elidio Monai di Amaro per poi trasferirsi assieme a Milano dove hanno creato una ditta. Tutti e due molto legati alla loro terra natia, vi facevano ritorno ogni volta che ne avevano l'opportunità. Bruna era una fedelissima abbonata al Novi Matajur. Il giorno che lo riceveva lo trascorreva a casa a leggerlo da cima a fondo. A Elidio leggeva le notizie in sloveno ed in dialetto sloveno, e poi gliele traduceva, facendo così amare anche a lui la nostra bella lingua e tutto ciò che riguardava la nostra terra. Bruna ha avuto anche momenti non facili nella vita, ma aveva la capacità di trovare in ogni giorno che Dio mandava in terra la parte positiva e buona. E così è stata fino alla fine dei suoi giorni. Lascia nel dolore il marito, i figli Laura e Davide che l’hanno resa nonna felice e orgogliosa di quattro nipoti- GIOVANE LAUREATA disponibile ad aiutare i bambini/ragazzi (elementari e medie) con i compiti delle vacanze. I genitori mi possono contattare al 3398087363 o alla mia e-mail (martinacana-laz@gmail.com). Dežurne lekarne Farmacie di turno OD 18. DO 25. JULIJA Čedad (Fontana) 04232 731163 Škrutove 723008 - Njivica 787078-Manzan 740032 Zaparte za počitnice Chiuse per ferie Fojda: do 27. juhja Mojmag: do 26. juhja Sriednje: od 20. do 27. juhja Tipana: do 22. julija ni, i fratelli Andrea e Franco, le loro famiglie, ma anche i numerosi amici che aveva a Milano e qui a casa. Un legame indissolubile con Salamant e la valle dello Iudrio, talmente forte che come da suo desiderio riposerà per sempre in pace proprio qui, a Ciubiz, dove le hanno dato l'ultimo saluto mercoledì 9 luglio. GRMEK % Viden /Topoluove Pietro Buonincontri, zet Bajen-tove družine. Po kratki boliezni nas je zapustu na 9. junija. Pietro je biu paršu dol z Napo-lija tle h nam kot financ. Zapoznu je adno našo čečo, Giovanno Ba-jentovo an takuo je šlo, de jo je tudi oženu. Živiela sta du Uidne, pa so bli malomanj nimar v Topoluo-vem, glih takuo an njih otroc Francesca an Saverio. Pietro je biu ra-tu tudi nono, petkrat. Te zadnji navuod seje rodiu malo cajta od tega, kar Pietro je že stau slavo, pa je imeu gnado, de ga je videu na fotografiji an za tuole je biu zio veseu. Za njega smart so vsi žalostni v družini an v Topoluovem, kjer so ga vsi lepuo poznal an ga imiel za domačega. “V mieru počivi. Riposa in pace. Romilda” Marghera / Topoluove Nieso še posušil suze za smart Petra, ki v Bajentovi družini so spet v veliki žalost za drugo smart. Petnajsti dni potle, ki je umaru Pietro, je zapustila tel sviet Anita Maria Filipig, uduova Cintilini. Anita je bla njega kunjada, saj Pietro je biu oženu nje sestro Giovanno. Anita Bajentova je živiela v kraju Marghera, pa ku vsa nje družina, je bla zlo navezana na Topoluove an na vse, kar gore ustvarjajo. Vesela je bla za sejme, ki le na-pri živjo an če nie vič ljudi ku an- krat, ponosna je bla na kulturne prireditve, ki gor organizavajo. Kar je paršla gor, nie parmanjka-la iti pozdravjat vse nje parjatelje an vasnjane, an tiste, ki nieso bli vič v vasi. An kar nie mogla prit gor, je pa telefonala. Umarla je na naglim, an zavojo tegà je še buj žalostno za vse se potalažt. Za njo jočejo sin Claudio an Orietta, navuod Marco, sestre Giovanna an Norma, brat Lino, njih družine, žlahta, parjatelji an va-snjani. Zbuogam Anita, v mieru počivi... mi, ki smo tle ostal te bomo puno pogrešil. Zverinac / Čedad Natalia Sdraulig, uduova Mar-seu. 88 liet. Natalia se je rodila v Katarinčni družini na Zverincu. Ziviela je v Čedade. Z nje smartjo je v žalost pustila hči Raffaello, si-nuova Marca an Paola, nevieste Tiziano an Gianno, navuode an vso drugo žlahto. Nje pogreb je biu v Podutani v torak, 15. luja. SOVODNJE Natale Bernich, 83 liet. Natalin, takuo so ga vsi klical po domače, je puno liet živeu od duoma zavojo njega službe. Biu je karabinier. Kar je šu v penzjon se je uarnu v Sauodnjo, kjer je živeu z ženo Ado, ki nie puno liet, odkar je umarla. V žalost je pustu sina Maurizia, na-vuodo Eleonoro, pranavuode an vso drugo žlahto. Njega pogreb je biu v pandiejak, 7. luja popudan. ŠPETER Barnas / Videm Emanuela Costaperaria, 52 liet. Po rodu je bla iz Barnasa, živiela pa je v Vidne. V žalost je pustila brate, kunjade, navuode an drugo žlahto. Nje pogreb je biu v Barnase, v petak, 4. luja. Miedihi v Benečiji Dreka doh. Stefano Qualizza Dreka: v sriedo od 11.30 do 12. ure Grmek doh. Stefano Qualizza Hlocje: v sriedo od 10.30 do 11.00 doh. Lucio Quargnolo 0432.723094 Hlocje: v pandiejak an sriedo od 11.30 do 12.00, v četartak od 15.00 do 15.30 Podbonesec doh. Vito Cavallaro 339 6971440 - 0432.726378 Podbuniesac: v pandiejak an petak od 8.15 do 11. ure; v torak an četrtak od 17. do 19, ure Sriednje doh. Stefano Qualizza Sriednje: v petak od 12.30 do 13.00 doh. Lucio Quargnolo Sriednje: v torak od 15. do 15.30; v petak od 11.30 do 12.00 Sovodnje doh. Stefano Qualizza Sovodnje: v sriedo od 8.30 do 9.30 doh. Vito Cavallaro 0432.726378 Sovodnje: v torak od 8.00 do 10.00 doh. Daniela Marinigh 0432.727694 Sovodnje: v petak od 9.00 do 10.00 Il Dispensario farmaceutico della dott. D’Alessandro è aperto nell’orario di ricevimento di ambulatorio Speter doh. Valentino Tullio 0432.504098-727558 Špietar: v pandiejak, četartak an saboto od 9. do 10. ure ; v torak an petak od 17. do 18. ure doh. Daniela Marinigh 0432.727694 Špietar: pandiejak, torak an četartak od 8.30 do 11.30; srieda, petak od 16.00 do 19.00 doh. Vito Cavallaro 339 6971440 Špietar: v pandiejak an sredo od 17. do 19. ure; v četartak an saboto od 9. do 11. ure Pediatra (z apuntamentam) doh. Flavia Principato 0432.727910/339.8466355 Špietar: pandiejak, srieda an petak od 15.30 do 18.30; v torak an četartak od 9.30 do 12.30 Svet Lenart doh. Stefano Qualizza Gorenja Miersa: v pandiejak an petak od 9.30 do 11.30; v torak od 16.00 do 18.00; v četartak od 17. do 19. ure doh. Lucio Quargnolo Gorenja Miersa: v pandiejak, sriedo an petak od 8. do 11. ure; v torak an četartak od 16.00 do 19.00 Za vse tiste bunike al pa judi, ki imajo posebne težave an na morejo iti sami do špitala “za prelieve”, je na razpolago “servizio infermieristico” (tel. 0432 708614). Pridejo oni na vaš duom. Nujne telefonske številke CUP - Prenotazioni telefoniche visite ed esami ........................848.448.884 RSA - Residenza Sanitaria Assistenziale (Ospedale di Cividale).. .0432 708455 Centralino Ospedale di Cividale 7081 Liepa čičica za Petamielovo družino Rodila se je Agata, mama je Allegra Agamennone, tata pa Nicola Podrecca Tela je Agata. Rodila se je v saboto, 5. julija, v miestu Pes- šele minena, kar so jo uozil tle poliete na počitnice. Je znala cara, zak dol živta nje mama Allegra Agamennone an nje ta- kumi prebierat, kar mama ji je že dajala v ruoke Novi Mata- ta Nicola Podrecca. jur, ki jim je tle od duoma parhaju dol. An tudi kar nje mama Agata ima nje kornine tle par nas, nje tata je Petarnielu iz je umarla, Allegra an nje tata sta le napri hodila tle h nam, Jagnjeda, nje mama je pa imiela mamo iz Dubenijega. Je bla zak tle sta imiela žlahto an parjatelje. Takuo je šlo, de Alle- gra je spoznala adnega našega puoba, sta se zaljubila an tudi oženila. Nicola je tle z naših dolin šu živet dol v Pescaro, pa vsaka parložnost je dobra za “skočit” tle damu. Za Sigurno bojo gor uozil tudi njih čičico. Tle jo čaka nono Severino Podrecca - Berto Petarnielu, ki na vide ure varvat majhano navuodo. Dol v Pescari jim jo bo pomagu varvat pa nono Enzo. Srečno življenje, Agata! A Pescara è nata Agata. La mamma è Allegra Agamennone che aveva la mamma di Obenetto, paese dove ha trascorso tutte le estati. Il papà è Nicola Podrecca, della famiglia Pe-tarnielova di Jainich. Proprio durante un soggiorno di Allegra qui nelle Valli, si sono incontrati, innamorati e sposati. Ora vivono a Pescara, ma c'è un filo molto forte che li lega ai loro luoghi di origine che di certo insegneranno ad amare anche alla loro bambina. Auguri, Agata, di una vita bella! Carmen Fantini con il genero Gabriele Nardon ed all’inaugurazione della Royal Princess, nave da crociera della quale la loro neonata ditta ha curato l’arredamento dell’ultimo piano. Nella foto qui sotto ne vediamo un particolare ti in mobilità, in cassa integrazione, disoccupati. Gabriele era uno di loro dopo anni di onorato lavorato. Non si è arreso e con l'aiuto di Carmen e Giampaolo ha osato creando una piccola ditta. Piccola si, ma.... tra tante grandi e con sedi di certo più note si è fatta notare da subito. La prima grande soddisfazione è stata veder crescere il numero dei clienti, poi la realizzazione delle parti in legno della “panca dell'amore di Giulietta e Romeo” a Verona, ora la commissione per l'arredo di tutto il piano superiore di una nave da crociera che varcherà tutti i mari del mondo. All'inaugurazione, che ha avuto luogo nei cantieri della Fincantie-ri di Monfalcone non potevano mancare anche loro. Davvero una bella soddisfazione. Complimenti vivissimi e tanti, ma tanti auguri di tanti altri successi. Na ladji ‘Royal Princess’ mobilja, ki so jo nardil naš ljudje V firmi GTNdesign, ki je od Carmen, Giampaola an Gabrielna V kraju Monfalcone so inaugurai veliko ladjo za križarjanje (nave da crociera) Royal Princess. Tisti dan so povabil na slovesno otvoritev (inaugurazione ufficiale) tudi Carmen Fantini an Giampaola Della Dora iz Saržente, an njih zeta Gabrielna Nardon. Zaki? Zak vso mobiljo zadnjega nadstropja (piano) so jo nardil v njih fabriki (GTNdesign). “Smo zlo ponosni na tuole”, nam je j ala Carmen. “Muoj zet je biu ostu ku puno drugih brez die-la. Smo diel kupe naše moči an smo začel runat mobiljo, pohištvo za hiše, an potle smo uagal narest kiek drugega, posebnega: mobiljo an druge lesene stvari za ladje an za barke. Mislem, de smo pridni, če so poklical pru nas, ki dielamo tle v Cedade an smo “mikeni” kot firma (una ditta piccola), namest kake druge firme buj velike, buj poznane an ki diela, kjer jih je buj lahko ušafat, mislim na velike miesta ku Milan, Genova, Mestre...”. Zaries na velika sodisfacjon, te prave “plačilo” za njih kuražo. Te prave plačilo tudi za njih zeta, ki se nie podau, kar so ga “pošjal” damu od diela, je zavihnu rokave an začeu od kraja. O njih pa so bli že napisal v časopisih, v gjornalah, zak le oni so nardil “klop ljubezni”, ki so jo po-stavli pred Areno v Veroni. Pridni! Vsi (tudi parjatelji od Planinske) jim željo puno, puno uspehu. Una bella soddisfazione per la neonata ditta GTNdesign (arredi civili e navali), che ha la sede operativa a Cividale, in via dell’Arti-gianato: gli arredamenti dell'ultimo piano della grande nave da crociera Royal Princess sono tutti suoi. Ne scriviamo con orgoglio perchè i titolari sono “nostri”: Carmen Fantini, Giampaolo Della Dora di Sorzento ed il loro genero Gabriele Nardon di Moimacco. Una storia, quella di Gabriele, che dovrebbe dare speranza ai tan- Telo vam jo mi povemo... Dva parjatelja se ušafata v baru. Te parvi popraša te drugega vas zaskarbjen: - Je kiek narobe s tabo? Se pari, de si bolan. - Sa san že biu par miedihu. Mi je jau, de muorem jest vič zelenjave. - An ti, al se ahtaš, de ješ buj zdravo? - Ja, sada kladem dvie olive v martini namesto adne same. ★ ★ ★ Dva sosieda sta na sodišču, tribunalu. - A je ries, de ste vargu velik kaman tu okno od sosieda an ga razbiu? - popraša sodnik te parvega. - Je ries, pa me muorte zastopit, gospuod sodnik. Muoj sosed je vas dan godu trobento an vi si nanča na morete predstavljat, kuo je blo težkuo tuole poslušat. San skor znoreu. - No, no, pa se zaviedate, de ni bluo pru, de ste mu vargu kaman tu okno? - Ja, zak potle, kar je bluo okno razbito, se je trobenta slišala še vič. ★ ★ ★ Adan novinar (gjornalist) se uoze po desti, kar vidi puno autu policije, zak je bla adna prometna nasreča. Hoče subit prit čim buj blizu, de bi ušafu »scoop« an za-tuo začne uekat: - Pustita me blizu, pustita me, žartev na-sreče je muoj oča. Kar pride mimo autu, vidi, de so povo- zil adnega osla, muša. ★ ★ ★ Adan mlad mož telefonira v tajništvo časopisa, gjornala, zak če de napišejo, deje ratu tata. - Ki dost košta, de denete v časopis oglas, de se je rodiu muoj sin Tonca? - Deset eurou na centimeter. - O muoj buog, bom ponucu an kapital, zak muoj sin je dug 50 centimetru.