Caratteri lito-mineralogici e genetici dei giacimenti di talco della Val Germanasca nelle Alpi Occidentali (Italia) Stefano Zucchetti Introduzione Oggetto della presente nota sono i giacimenti di talco della Val Germanasca, nelle Alpi Occidentali, in provincia di Torino (fig. 1), i piu importanti dTtalia per produzione e qualita del materiale: da essi si estrae un talco in massima parte bianco e di elevato pregio, che rappresenta, se raffrontato alla produzione annua nazionale, la quasi totalita del minerale pregiato e circa la meta dei materiali talcosi di ogni tipo. Ampia e la letteratura passata e recente, intesa soprattutto ad illustrare i lineamenti geologici e strutturali della zona oppure i caratteri mineralo-gici, geo-litologici e tecnici di questi adunamenti: nella bibliografia al termine della nota sono riportate le pivi significative pubblicazioni in proposito. In questi ulitimi anni ho svolto una serie di ricerche giacimentologiche, specialmente nelle tre miniere principali (quelle di Fontane, Crosetto e Maniglia), dove ho avuto cura, fra l'altro, di effettuare sistematiche osser-vazioni in pressoche tutti i cantieri di coltivazione e di raccogliere pa-recchie centinaia di campioni significativi per le indagini di laboratorio. Ho cosi acquisito, insieme ad una chiara visione dei caratteri geologici locali, precise indicazioni sulla natura delle rocce in cui ricorrono i corpi mineralizzati utili e sulle loro reciproche relazioni, sulla esatta costituzione si a del talco (inteso in senso minerario) nelle varie zone dei diversi giacimenti, sia dei numerosi tipi mineralogici e litologici ad esso associati, la cui presenza e conoscenza si e rivelata di notevole interesse per far luce sui dibattuto problema del processo genetico dei giacimenti stessi. Gia una prima serie di osservazioni effettuate in miniera, di risultati ottenuti in laboratorio e di considerazioni conseguenti sull'argomento sono stati da me esposti in una nota preliminare (Zucchetti, 1969). Succes-sive indagini, specie in laboratorio, anche su nuovi materiali, mi hanno consentito di confermare quanto stabilito in precedenza, di rendere piu sicure le considerazioni aventi soltanto carattere provvisorio, di eliminare alcuni dubbi e di conseguire in definitiva una compiuta conoscenza giaci-mentolbgica di questi importanti e significativi adunamenti. Qui appunto voglio esporre in sintesi i principali risultati di questi miei studi. Desidero, anche in questa sede, esprimere un vivissimo1 ringraziamento alla Presidenza, ai Dirigenti ed ai Tecnici della Societa Talco' e Grafite Val Chisone, per la cordiale ospitalita sempre riservatami e per 1'appoggio sostanziale, le notizie ed i dati utili forniti. Generalita sui giacimenti e sull'ambiente geologico I giacimenti in oggetto sono costituiti, nel loro insieme ed a grande scala, da un ben definito orizzonte a talco, interstratificato nei terreni cristallini delle assise superiori del «massicciO' Dora-Maira», in prossimita (a poche centinaia di metri) della sovrastante formazione dei calcesciti con rocce ofiolitiche («Mesozoico a facies piemontese»). L'orizzonte a talco noto ed in parte coltivato si sviluppa su una superficie di oltre 2 km2, con morfologia stratiforme anche se irregolare, giacitura variabife, da pianeggiante fino talora a raddrizzata, per locali pieghe (mediamente la direzione e NNW, 1'immersione ad WSW, la pen-denza sui 20°—25°) e con potenze utili solitamente comprese fra 1 e 3 m, talvolta anche superiori ai 10 metri. Le diverse formazioni del «massiccio Dora-Maira» vengono oggi — alla luce dei piu recenti studi e delle piu moderne interpretazioni (vedasi ad esempio (V i a 1 o n , 1966) — schematicamente raggruppate nei seguenti «complessi», in base a criteri di analogia di facies, di paragenesi, di grado di metamorfismo subito dai vari tipi litologici: — «complesso» degli «gneiss ghiandolari», con significato di «zoccolo» pre-carbonifero, a prevalenti gneiss di vario tipo (occhiadini omogenei, dioritici, amigdalari, granitoidi), migmatiti eterogenee, micasoisti e gneiss minuti, ecc.; — «complesso» grafitico detto »di Pinerolo», riferito al Carbonifero, a prevalenti gneiss minuti e micascisti con pigmento grafitico, passanti a scisti grafitici veri e propri; a quarziti, conglomerati, ecc.; — «complesso» detto «di Dronero«, riferito al Permo-Carbonifero, a prevalenti gneiss e micascisti di vario tipo, sovente lucenti, passanti in-feriormente a facies con pigmento carbonioso; a porfiroidi arcosici e granofirici, ecc.; — «complesso» detto «di Sampeyre», riferito al Permo-Trias, a prevalenti quarziti micacee, talora conglomeratiche, a micascisti quarzitici. Localmente, nell'alta Val Germanasca, le formazioni superiori del mas-siccio Dora-Maira — riferibili a tipi del complesso «di Dronero» — sono costituite da alternanze di micascisti di vario tipo (granatiferi, cloritici, a cloritoide, epidoto', albite), intercalati a gneiss minuti, a gneiss porfiroidi («arcosici», tipo Luserna), a scisti cloritici, anfibolici, prasinitici, a calcari marmorei e calcefiri a tremolite, epidoto, ecc. Le rocce incassanti del talco Le rocce incassanti del talco sono di vario tipo, talvolta anche con notevoli differenze fra rocce di letto e di tetto in uno stesso cantiere. Trattasi piu frequentemente ed in generale di micascisti di varia com-posizione, di mica-cloritescisti, di cloritescisti, di scisti prasinitici o di Fig. 1. Cartina dei principali giacimenti di talco della Val Germanasca 1 Maniglia, 2 Fontane, 3 Crosetto, 4 Envie rocce consimili, talvolta di gneiss porfiroidi, di scisti ad albite e piu miche, di calcefiri, fra loro variamente associati. In parecchi cantieri, sovente a causa della potenza notevole del banco di talco, mi e stato possibile osservare e campionare la sola roccia di letto oppure quella di tetto<: i tipi litologici sono sempre quelli sopra citati. Fra i moltissimi časi rilevati in miniera, ne riporto alcuni particolar-mente significativi. — Banco di talco<, potente m 1,20—1,30, interstratificato fra micascisti (fig- 2); roccia di letto: micascisto a piu miche (muscovite, fengite, senčite), contenente scarse albite e calcite; passante, verso il contatto col talco, a mica-cloritescisto (muscovitico), con subordinata albite e frequente rutilo; roccia di tetto: micascisto riccamente granatifero (fig. 10), con frequenti clorite, albite, cloritoide, titanite; passante, verso il contatto col talco, ad un termine con abbondanti clorite e rutilo; nel talco, misto a scarse clorite e zoisite, sono inclusi «rognoni» car-bonatici a tessitura spatica, costituiti da prevalente magnesite, mista a talco, clorite e pigmento grafitico. — Banco di talco, potente intorno ai 9—10 m, compreso fra mica-clori-tescisti (fig. 3); roccia di letto: un termine ad abbondanti clorite e rutilo, con scarse albite e titanite (a letto del quale e uno gneiss porfiroide ad albite e microclino); roccia di tetto: un termine ad abbondanti clorite e talco, con subordinati cloritoide ed epidoto; nel talco sono inclusi individui di pirite, noduli di quarzo e di carbonati misti e fasce di talcoi misto a clorite e titanite. — Banco' di talco, potente circa 50 cm: caso quasi analogo al precedente, con la sola differenza che il talco passa al mica-cloritescisto di tetto attra-verso una fascia di 20—30 cm di scisto cloritico (privo> di quarzo), con-tenente, oltre a clinocloro prevalente, anche frequenti talco e rutilo. — Banco- di talco, potente circa 1 m, interstratificato fra uno gneiss a letto' ed un mica-cloritescisto a tetto (fig. 4); roccia di letto: gneiss a quarzo, albite, muscovite (di spessore sui 30 cm), passante, verso il contatto col talco, a scisto1 a quarzo, muscovite e talco (fig. 11); a letto dello> gneiss e una fascia di 50 cm di un'anfibolite ad attinoto, con frequenti muscovite, biotite ed epidoto, a letto della quale sta a sua volta un tipico gneiss porfiroide a quarzo-microclino, con subordinati ortoclasio, albite, muscovite, sericite, epidoto, ecc.; roccia di tetto: mica-cloritescisto, con subordinati cloritoide, granato, albite e scarsi rutilo>, ilmenite, zoisite; il talco contiene subordinata clorite ed inclusi di quarzo. — Banco di talco, potente circa 50 cm, interstratificato fra uno scisto prasinitico a letto ed un calcefiro a tetto; roccia di letto: scisto prasinitico, di tipo ovarditico (fig. 12), molto ricco in titanite (fig. 13), con accessori rutilo, muscovite, epidoto; roccia di tetto: calcefiro ad abbondante tremolite, con subordinate albite, muscovite, titanite, clorite; nel talco sono incluse frequente tremolite ed accessorie clorite, albite, calcite, titanite. — Banco di talco, potente poco meno di 50 cm: caso quasi analogo al precedente, con la differenza che la roccia di tetto e un calcefiro a molto abbondante epidoto (quasi un epidotte) (fig., 14), con accessori quarzo, tremolite-attinoto, pennina, albite, titanite, pirite. Nella miniera di Maniglia ho rilevato un caso che mi pare particolar-mente interessante e ne riferisco brevemente. Tre modesti strati di talco, spessi ciascuno 20—30 cm e eoncordanti con le formazioni incassanti, gia-ciono alla distanza di alcuni metri l'uno dall'altro. II primo strato (andando dal letto verso il tetto della serie), costituito da talco misto a subordinate clorite e magnesite, e compreso fra mica-clori-tescisti ricchi in rutilo e con accessori epidoti e cloritoide (fig. 15); il se-condo strato, a talco* con frequenti, minuti individui di pirite e scarsa zoisite, e compreso fra uno scisto ovarditico molto ricco in clorite e con subordinati muscovite e rutilo (a letto) (figg. 16, 17) ed un micascisto con accessorie albite, clorite, calcite (a tetto); il terzo strato, costituitoi da talco e clinocloro fra loro intimamente assoeiati, con molto subordinati rutilo e zoisite, poggia su di uno scisto ad albite, miche biotite e muscovite, clorite, con accessori attinoto, rutilo e titanite ed ha al tetto* una fascia di magnesite mista a talco e clorite, cui seguono un sottile strato di scisto cloritico (a solo clinocloro e privo di quarzo), ricchissimo in rutilo e con accessorio talco, e quindi un micascisto ricco in clorite, con subordinati granato, rutilo, epidoto. Le rocce che ricorrono fra i tre straterelli di talco, raccolte alPincirca nelle zone mediane, sono rispettivamente un cloritescisto, con accessori albite, rutilo e titanite (fra il primo ed il secondo) ed un micascisto a piu miche, con accessori albite, clorite ed epidoto (fra il secondo ed il terzo). E' ancora da sottolineare un motivo ricorrente con una certa frequenza nella miniera di Fontana, rilevato in parecchi cantieri dei vari livelli: subito a letto del talco ricorre uno strato, delloi spessore da poehi decimetri ad 1 m, di un micascisto di varia composizione (a piu miche, a clorite, eventualmente con granato e cloritoide, a talco, ecc.) o- di un mica-clorite-scisto, a lettoi del quale sta a sua volta uno- gneiss del tipo di quelli gia segnalati in precedenza (porfiroide a microclino o ad albite). Nei giacimenti in oggetto, infine, si e rilevato che rocce calcaree, a tipo di calcefiri e marmi bianchi veri e propri (fig. 5), ricorrono per lo piu non gia quali rocce incassanti a contatto del talco, ma a letto di esso, a distanza solitamente di molti metri, con rinterposizione di micascisti, mica-cloritescisti, scisti prasinitici, gneiss e di altre rocce del tipo di quelle segnalate in precedenza. Analisi condote su alcuni campioni di queste rocce marmoree, raccolti in varie zone sia in miniera che all'esterno, hanno permesso di rilevare che trattasi in genere di termini debolmente magnesiaci. A titolo di esempio, si riportano i valori relativi al calcio ed al magnesio di sette campioni, caratterizzati da un molto esiguo contenuto di minerali accessori (quali anfiboli, cloriti, muscovite, granati, ecc.) CaO °/o = 51,81; 50,48; 52,66; 53,73; 54,08; 49,56; 50,93; MgO % = 0,97; 1,80; 1,54; 2,21; 1,60; 2,02; 1,95. I corpi mineralizzati a talco II corpo mineralizzato a talco e in genere costituito, nei giacimenti in oggetto, da un solo banco-, di potenza molto variabile, interstratificato e concordante con le rocce incassanti; ma in alcuni časi, come gia indicato in precedenza, ricorrono due od anche piu banchi fra loro ben distinti, a distanze anche di alcuni metri l'uno dall'altro, separati da interstrati di rocce rappresentate in genere da cloritescisti, scisti anfibolici o prasinitici, micascisti a clorite-epidoto od a piu miche, mica-cloritescisti. Nel talco sono inclusi svariati minerali accessori, talVolta in individui isolati od in aggregati di individui ben visibili ad occhio, sovente invece ad esso intimamente frammisti e riscontrabili soltanto al microscopio. Nelle fronti mineralizzate esaminate in miniera, nei campioni raccolti e soprattutto nelle molte sezioni sottili di «talco» studiate, ho potuto osservare i seguenti minerali: con una certa frequenza, cloriti (clinocloro-proclorite, pennina) (fig. 18), carbonati (in prevalenza magnesite e dolomite, molto meno spesso calcite e siderite), zoisite (fig. 19), clinozoisite ed epidoto ferrifero, rutilo (fig. 20) e titanite (fig. 21), anfibolo del tipo tremo-lite-attinoto (figg. 22, 23), quarzo, pirite: molto meno frequenti, o Figg. 2—5. Fotografie eseguite in miniera 3. Talco con ineluse lenti di clorite mista a talco; a tetto un mica-cloritescisto talcoso 4. Talco (T) interstratificato fra uno gneiss a quarzo, albite, muscovite (G) a letto ed un mica-cloritescisto a tetto; A anfibolite ad attinotto; P gneiss «porfiroide» a microclino 5. Calcefiro a granato-epidoto (chiaro) sotto a micascisto granatifero alternato a mica-cloritescisto; il talco e parecchi metri a tetto del contatto Figg. 6—9. Fotografie eseguite in miniera. Inclusi nel talco 6. Rognoni carbonatici (grigi) a magnesite con subordinati dolomite e talco, nel talco 7. Lente di scisto ovarditico (scuro) nel talco frammisto a clorite e passante a mica-cloritescisto; in basso, talco bianco 9. Mica-cloritescisto ad epidoti cloritoide, granato (scuro) nel talco Figg. 10—17. Microfotografie di sezioni sottili di rocce incassanti del talco 11 e 16. Nicols incrociati; le altre: solo polarizzatore 15 e 17. Ingr. 65 X ; le altre: ingr. 26 X 10. Micascisto riccamente granatifero, a tetto del talco (v. fig. 2) 11. Scisto a quarzo (q), muscovite (m), talco (t), a contatto di letto del talco (v. fig. 4) 12. Scisto prasinitico ricco in titanite, a letto del talco: albite occellare e calcite in clorite 13. Idem: titanite disseminata in clorite 14. Calcefiro (epidotite) a tetto del talco: epidoto (grigio scuro), quarzo e calcite 15. Mica-cloritescisto a epidoto-cloritoide a tetto del talco: cloritoide (grigio scuro) e rutilo (cristallini neri) inclusi in muscovite mista a clorite 16. Scisto ovarditico a letto del talco: albite pecilitica (fondo grigio) zeppa di lamelle di muscovite 17. Idem: individui di rutilo (neri) isorientati in muscovite Figg. 18—25. Microfotografie di sezioni sottili di talco con minerali inclusi 18. Nicols incrociati; le altre: solo polarizzatore 18 e 20. ingr. 26 X; 24: ingr. 410 X; le altre: ingr. 65 X 18. Lamelle di clorite (parte centrale) in talco 19. Minuti individui di zoisite in talco 20. Mucchio di cristallini di rutilo (neri) in talco misto a clorite 21. Titanite in talco; nell'individuo a sinistra e incluso del rutilo (nero) 22. Gruppo di individui prismatici di tremolite in talco 23. Tremolite idiomorfa e rutilo (minuti cristallini neri) in talco 24. Tormalina in talco 25. Ilmenite (nera) associata a tremolite in talco Figg. 26—33. Microfotografie di sezioni sottili di inclusi nel talco 29, 30 e 31. Nicols incrociati; le altre: solo polarizzatore 27, 29 e 33. ingr. 65 X ; le altre: ingr. 26 X 26. «Rognone» carbonatico: magnesite contenente lamelle di talco a struttura feltrata 27. Idem: magnesite contenente rutilo (nero), anche geminato 28. Idem: magnesite contenente tremolite 29. «Rognone» quarzoso: quarzo a struttura pavimentosa contenente anfibolo in parte cloritizzato 30. Calcefiro incluso nel talco: clinozoisite in cristalli idiomorfi associata a quarzo 31. Scisto ad albite, talco, clorite muscovite, incluso nel talco: albite (bianca) contenente tremolite e titanite; talco in aggregato lamellare 32. Mica-cloritescisto ad epidoti, cloritoide, granato, incluso nel talco: individui di cloritoide isorientati in muscovite 33. Idem: clinozoisite con nucleo allanitico (piu scuro); l'individuo nero e rutilo, la lamella alla sua destra cloritoide addirittura rare, albite, apatite, tormalina (fig. 24), grafite, pirrotina, calco-pirite, ilmenite (fig. 25). Nei corpi mineralizzati a talco ricorrono inoltre, irregolarmente distri-buiti, inclusi di vario volume (fino ad alcuni metri cubi) e di varia forma (ellissoidica o lenticolare, a superficie lisce — i cosiddetti «rognoni» — oppure irregolare, od anche a fasce o a tipo di interstrati, talora ripetuti, ecc.), costituiti da aggregati di due o piu minerali di varia natura od anche da tipi litologici ben definiti e classificabili (figg. 3, 6, 7, 8, 9). Ho compiuto indagini sistematiche su questi inclusi, stante 1'indubbio, importante loro significato sotto il profilo genetico, studiando' molte decine di esemplari dei piu svariati tipi, raccolti nei diversi giacimenti: di alcuni gia si e fatto cenno nelle pagine precedenti. Qui riassumo i caratteri di composizione di quelli che ricorrono con maggior frequenza: — magnesite, particolarmente pura o intimamente frammista a molto subordinati talco, clorite (fig. 26), talora con rutilo incluso (fig. 27); analisi chimiche eseguite su due diversi campioni hanno fornito rispettivamente i seguenti risultati: CaO = 0,84 e 0,97 %>; MgO = 41,08 e 40,63 %>; — magnesite, intimamente frammista a subordinati dolomite e talco (fig. 6); un'analisi chimica ha dato: CaO = 9,04 °/o; MgO = 34,43 %; — dolomite particolarmente pura; un'analisi chimica ha fornito i seguenti valori: CaO = 29,12 °/o; MgO = 20,72 %>; — dolomite, associata a magnesite mista a tremolite, quarzo e talco (fig. 28); — dolomite e magnesite, intimamente frammiste fra loro e con talco e clorite, con molto subordinati rutilo e zoisite; analisi eseguite su due diversi campioni hanno fornito rispettivamente i seguenti valori: CaO = = 19,54 e 18,37 °/o; MgO = 20,24 e 23,53 %; — quarzo microgranulare, con subordinati talco (contenente abbon-dante rutilo e raro zircone) e dolomite, od anche con anfibolo e clorite (fig. 29); — calcefiro a tremolite e quarzo, con subordinati talco e pirite, od anche a clinozoisite e quarzo, con subordinate muscovite, albite (fig. 30); — roccia debolmente scistosa, od anche non scistosa, a clorite e talco, fra loro intimamente associati, con tessitura feltrata (fig. 3); — anfibolite massiccia o con scistosita poco evidente, a prevalente attinoto-tremolite, con accessori miche e titanite; — scisto prasinitico, spesso di tipo ovarditico, ad abbondante clorite, con accessori vari (titanite, rutilo, muscovite, clinozoisite, zoisite, quarzo) (fig- 7); — scisto ad albite, talco, clorite, muscovite, con abbondanti titanite e rutilo1, ed accessori tremolite, zoisite, calcite (figg. 8, 31); — scisto ad albite, clorite, muscovite, fengite, biotite, con accessorie calcite, zoisite, pirite, titanite, rutilo; — cloritescisto, con frequente rutilo ed accessorie calcite, clinozoisite, muscovite, pirite; — mica-cloritescisto, ad epidoto, anche allanitico, cloritoide, granato, con accessorio rutilo e rara pirite (figg. 9, 32, 33); — micascisti di vario tipo: a clorite, con accessori epidoto, rutilo, pir-rotina e rara pirite; ad abbondante zoisite, con tremolite, clorite ed acces-sorie caltite, titanite; a granato ed epidoto, con accessori clorite, albite, titanite, minerali opachi (ilmenite, pirrotina, pirite). Considerazioni genetiche e conclusive Le osservazioni effettuate sui giacimenti di talco della Val Germanasca ed i risultati degli studi compiuti in laboratorio — specie per quanto concerne la natura delle rocce in cui sono incassati i corpi mineralizzati a talco e la costituzione lito-mineralogica di questi ultimi — consentono di trarre alcune conclusioni interessanti sotto il profilo giacimentologico, utili in particolare per chiarire la genesi degli adunamenti stessi. I piu significativi dati di fatto e di osservazione rilevati si possono cosi riassumere: — i corpi mineralizzati a talco ricorrono talvolta in corrispondenza di rocce carbonatiche (calcefiri, spesso ricchi di anfiboli, epidoti, quarzo), ma piu sovente sono incassati in rocce a tipo di micascisti di varia composi-zione (a piu o meno frequenti albite, cloritoide, granato, epidoto, titanite, anche a piu miche), di mica-cloritescisti, di cloritescisti veri e propri, di scisti prasinitici, ecc.; — queste rocce sono gia di per sš piu o meno ricche in silicati femici, ma la quantita di tali costituenti (specie di cloriti ed anche di talco) cresce percentualmente in prossimita del banco di talco vero e proprio, verso cui sfumano gradualmente, attraverso termini a tipo di scisti ovar-ditici, di cloritescisti via via piu ricchi in clorite e talvolta contenenti talco, di scisti a sola clorite (privi di quarzo), di scisti a clorite mista a talco; — rocce consimili, talora ricche in talco, ricorrono incluse nei corpi mineralizzati, in forma di lenti, di fasce interstratificate; — il «talco» stesso contiene sovente, intimamente frammisti, silicati femici (cloriti di varia natura, anfiboli del tipo tremolite-attinoto', epidoto ferrifero) ed altri minerali accessori (ad esempio rutilo, titanite, zoisite, ecc.) uguali a quelli presenti nelle rocce predette; — i «rognoni» carbonatici, cosi frequenti nel talco, sono in prevalenza costituiti da magnesite e da dolomite, talora abbastanza pure, ma ben sovente intimamente frammiste fra loro e con talco e quindi da conside-rarsi con esso singenetiche. Tutto cio testimonia quindi a favore di strette relazioni di parentela genetica fra talco e rocce a silicati femici. Sono infatti, quelli illustrati, tipi lito-mineralogici propri di un contesto metamorfico di basso grado a «greenschist facies» (T u r n e r , and V e r -h o o g e n , 1960; W i n k 1 e r , 1965), dove, com'e noto, le associazioni fra talco-, silicati femici e carbonati magnesiaci («scisti magnesiaci») sono caratteristiche in generale ed anche, piu in particolare, per ognuna delle subfacies in cui vi ene abitualmente suddivisa la facies stessa: cosi, nella letteratura, vengono indicate tipiche associazioni a talco-tremolite con clorite e quarzo, a talco-serpentino-tremolite, a talco-magnesite con dolomite nella subfacies a «quarzo-albite^muscovite-clorite»; a talco-attinoto- clorite con quarzo in quella a «quarzo-albite-epidoto~biotite»; infine a talco-tremolite-clorite in quella a «quarzo-albite-epidoto-almandino». E' noto che il talco e specie mineralogica poligenica, frequente in am-bienti metamorfici di epizona; ed altrettanto vari sono i tipi ed i contesti geo-litologici dei giacimenti noti e coltivati in molte parti del mondo: da quelli ospitati in rocce calcareo-dolomitiche, a quelli interstratificati in rocce metamorfiche sedimentogene non calcaree, come quarziti, para-gneiss, filladi, scisti di vario tipo, a quelli di aureola metamorfica (piro-metasomatici), a quelli infine associati a rocce a silicati femici, sia basiche che ultrabasiche. Proprio in questi ultimi tipi ricorrono i piu svariati esempi di trasformazione di silicati femici (serpentino, olivine, pirosseni, anfiboli, cloriti) in talco ed in carbonati, fra i quali abbondano la magnesite e la dolomite: una paragenesi, cioe, che caratterizza anche i giacimenti qui illustrati. Infine, a questo riguardo, e da considerare 1'ipotesi che i corpi minera-lizzati a talco possano derivare da trasformazione di materiali vulcanitici che, episodicamente, venivano ad intercalarsi ai depositi sedimentari; sono infatti particolarmente significativi reperti quali: la presenza di rocce a tipo di scisti prasinitici, ovarditici, sia come rocce incassanti che come inclusi nei corpi mineralizzati; la frequenza di minerali, quale ad esempio il rutilo, come accessori del talco; il passaggio dal banco di talco vero e proprio alla roccia di letto (mica-cloritescisto) attraverso a fasce in cui si alternano sottili straterelli, spessi pochi centimetri, di mica-cloritescisto e di talco. D'altronde, la presenza di colate basiche sub-acquee (pillow lavas) nel massiccio cristallino Dora-Maira, in particolare nella vicina Val Pellice, gia e stata segnalata anni addietro (V i a 1 on , 1960). Bibliografia B u r f o o t, J. 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Lithologic, Mineralogic, and Genetic Characteristics of the Val Germanasca Tale Deposits in the Eastern Alps (Italy) Stefano Zucchetti SDMMAKT The results of research work carried out by the author on the tale deposits of the Germanasca Valley (Turin, Ital'y) are reported. For output and quality these deposits are the most important in Italy. Ali the stopes of the Fontane, Crosetto and Maniglia deposits have been examined and sampled. The relations between the wall rocks and the useful bodies are de-seribed. Furthermore the exact composition of the tale (as mining material) in the different deposits and of the numerous mineralogical and lithological associated types is reported. Finally the genesis of these deposits is discussed.