ANNO V. Capodistria, \ maggio -1871. N. 9. LA PROVINCIA eiORUlLE DIGLI INTERESSI SITILI, ECONOMICI, AIJIINISIKlTm DELL' ISTRIA, ed organo ufficiale. per gli atti dilla società agraria istriana, Esce il 1 ed il 16 d'ogni mese. ASSOCIAZIONE per un anno. {.ni o; seiwesttre e qtiatfrJ-mestie in proporzione. — Gli abbonamenti s-i ricevono presso ia Redazione. ATTI UFFICIALI DELLA SOCIETÀ AGRARIA. K. 151. AVVISO DI CONCORSO. 1 • .r ... ' f ' , . .. • j'i , ■ | Allo scopo eli contribuire al miglioramento degli animali bovini delle nostre razze da lavoro, la sotto-| scritta presidenza della Società Agraria Istriana apre il concorso di premi per tori e vacche da accor darsi j quest' anno da appositi giurì secando le modalità del > mgueute regolaiuento>: CAPO I. Degli animali da premiarsi. §. 1. La razza da premiarsi sarà di massima quella di lavoro. § .2. I tori riproduttori presentati al concorso dovranno avere raggiunto 1' età di almeno due anni e mezzo, §. ik II toro premiato- non potrà essere castrato prima che non sia trascorso* almeno uii anno, dacché1 ottenne il premi©, e durante quest'anno dovrà essere destinato" alla riproduzione e rimanere nell' Istria. §. 4. Le vacche esposte al concorso dovranno aver raggiunto 1' età di almeno tre anni e non sorpassare quelle di cinque §. 5. Gli animali esposti al concorso dovranno es-i sere di provenienza dello sconpartimento territoriale, in cui si conferisce il premio, ed essere stati nello stesso , allevati. L'espositore dovrà provare queste' due condizioni con idonee prove. §.. 6. Nessun animale può» concorrere al premio- per due volte o in due scompartimenti. §. 7. Anche là ove fosse destinato un premi® per vacche, questo verrà conferito a tori, qualora non si presentassero- vacche all' esposizione o le presentate non fossero meritevoli di premio. §.. 8. Qualora si presentassero all' esposizione tori e vacche non meritevoli di premio, sia per mancanza di pregio sia per difetto delle richieste qualifiche, il premio non verrà conferito. §. 9. Il proprietario originario o successivo del toro premiato resterà obbligato a permettere la monta dello stèsso almeno per un anno dal giorno del conferimento del premio» Artisti comunieati d'interesse g»»e»ale si stampano gratuitamente ; gli ali ri, e »eìl' ottava pagina soltanto, a soldi 8 per Kiw&. — Lettere e denaro franco alla Redazione. — Un sumero separato soldi 15. — Pagamenti anticipati. 1 - ; ìì: 7 ' i ~~~ Egli avrà però il diritto di riscuotere una tassa per Ogni monta non superiore di fiorini uno, né potrà essere astretto ad indebolire il toro con accoppiamenti troppo spesso ripetuti. §. 10. L^ espositore che ingannasse il giurì o mancasse ai patti, e specialmente por quanto risguarda le condizioni portate dai §§f, 3-9>, dovrà perdere il premio e restituire la somma ricevuta e verrà a ciò costretto dall' autorità politica distrettuale. CAPO II. Dei premi. §. 11. Per facilitare il conferimento'dei premi viene divisa l'Istria in sette scompartimenti territoriali. §. 12. 11 primo scompartimento è composto dei distretti giudiziari di Veglia, Cherso- e Lussino con un premio per tori di fior. 100. g. 13. Il secondo scompartimento è composto (lei distretti giudiziari di Dignano, Rovigno e Pola con due premi per tori, l'uno di fiorini 90, l'altro di fiorini 60 ed un premio per vacche di fiorini 50. §. 14. Il terzo scompartimento dei distretti giudiziari dì Albona e di Pisi no co-n tre premi di tori, uno di fiorini 80 e gli altri due di fiorini 60 per cadauno ed un premio per vacche di fiorini 50. §. 15. Il quarto scompartimento è compasto- dei distretti giudiziari di Montona e Parenzo con un premio di tori di fiorini 1001 ed uno per vacche di fior. 50. §. 16. Il quinto scompartimento è composto dei distretti giudiziari di Castelnuovo e Volosca con un premio di fiorini 70 per tori e due premi da fioriui 30 per vacche. §. 17. Il seste scompartimento è composto dei distretti giudiziari di Pinguente e di Capodistria c on due premi per tori, 1' uno di fiorini 100 e l'altro di fiorini 50 ed un terzo premio per vacche di fiorini 30. §■ 18. II settimo scompartimento- è composto dei distretti giudiziari di Buje e Pirano^ con un premio per tori di fiorini 100 ed uno- per vacche di fiorini 50. §. 19. Ogni espositore riceverà fiorini 1. d'indennizzo di viaggio per ogni animale bovino presentato air esposizione e che non appartenesse al distretto giudiziario dello scompartimento, nel cui capoluogo si tiene 1' esposizione. §. 20.. Il giuri di ogni scompartimento proporrà alla presidenza un premio di fiorini 50 per quel possessore di un toro premiato nell' anteriore esposizione, il quale comproverà di meritarsi a preferenza di altri 730 quest' inde -nizzo per essersi prestato con zelo durante 1' anno decorso alla riproduzione col toro premiato, avuto anche riguardo alle upeseo^llc cure-.ed?, alla difficoltà dell' allevamento e del mantenimento. Questo premio potrà essetìo anche' divipo in due premi da fiorini 25, qualora, speciali condizioni sembrassero richiederlo. KJp WS A JL §. 21. Cri' importi non impiegati verranno resti! alla presidenza della Società agraria istriana. r A CAPO III. .li 1 I Del Giurì. ... .. §. 22. Il giurì sarà composto: ' h i u a) di un rappresentante spedito a cura dell'i, r. Governo ; b) di una persona intelligente scelta dalla presidenza della, Società agraria istriana per intervenire con ispeciali -istruzioni e come delegato tecnico successivamente presso tutti i giurì; e) di due fiduciari proposti dalle deputazioni comunali dei capoluoghi dello scompartimento di esposizione ; d) di un rappresentante della Società Agraria I-striana. §. 23. La nomina dei fiduciari comunali è riservata alla presidenza della Società Agraria Istriana. §. 24. Ove uno scompartimento sia composto di due capoluoghi giudiziari (III Al bona e Pisino —- IV Montona è Paronzo — V Castelnuovo e Volosca •— VI Pinguente e Capodistria — VII Buje e Pirano) ciascuna delle due deputazioni comunali proporrà un fiduciario senza essére limitato nella sua proposizione ai membri della Società Agraria Istriana. §. 25. Ove lo scompartimento consista di tre capoluoghi giudiziari, allora i due fiduciari verranno proposti soltanto da due deputazioni dello scompartimento e sarà esclusa dal diritto di proposizione la deputazione di quel capoluogo, ove avrà sede il giurì (I eli scompartimento). <•• ii . „ì §. 26. Qualora una deputazione comunale non proponesse il fiduciario, oppure non lo facesse entro il termine fissatole, o in fine il proposto fiduciario non accettasse l'incarico, potrà la presidenza della Società agraria nominare un fiduciario comunale senza precedente proposizione. §. 27. I membri del giurì si ritengono eletti per un anno soltanto, ma possono essere rieletti. §. 28. Lo prestazioni dei fiduciari sono gratuite. 29. 11 giurì nomina il proprio presidente dai -membri che lo compongono. §. 30. Il giurì giudica inappellabilmente a maggioranza di voti e consegna subito il premio. <§. 31. Qualora l'operato del giurì divergesse dalle nonne fissate dal presente regolamento, esso sarà nullo e di nessun effetto. §. 32. I fiduciari restano incaricati della vigilanza per la esecuzione dei patti assunti dall'espositore premiato. §. 33. Dopo compiuta l'esposizione verrà fatto relativo rapporto alla presidenza della Società Agraria Istriana dal suo rappresentante e dal delegato tecnico. CAPO IV. jh, . u'i .i ii> omo&j iato finn J»j uOt i;;noi> in mi ! Della se,de del giurì e dei giorni di esposizione. 34. Il giurì avrà sede per questo anno : Veglia pel I scompartimento a "II T ti Dignano k III v » Albòna «IV „ „ Montona "V « „ Castelnuovo "VI „ v Pinguente n VII 71 n Bllje §. 35. L'anno venturo potrà cambiare la sede de] giurì entro lo stesso scompartimento, esclusi però sempre Volosca e Lussinpiccolo. 36. L' esposizione ed il conferimento dei premi avranno luogo per questo anno: 17. Pinguente n Castelnuovo » Buje v Montona » Albòna n Dignano ai m V D il ai Ì3 I 29 ì 3 6 di maggio » gnigno « . Veglia u v v §. 37. Le d isposizioni di questo regolamento sono piènamente "conformi al regolamento dei 20 aprile 1868 N. 127 e 137, approvato dall'eccelso I. R. Ministeri dell'Agricoltura con dispaccio 29 marzo 1869 N. 1363 -474 e 10 aprile 1871 N. 6725-2513 ed alle modifica, zioni portate allo stesso dal Comitato sociale. Eovigno, 18 di aprile ISW.^1 Giampaolo Bar. de Polesini presidenti Dott. A. Milossa vi*^presidente Dott. Piccoli segretario. ./JIIAHIÀ ÀT3I00? Ajjaa LIADlTiFJ ) TA l'arrotondamento campestre e la costruzione di strade rustiche consortali. Cenni critici intorno al progetto di legge dei re\ ferente ministeriale Carlo Peyrer. d Nè si può mettere in dubbio !a esistenza di questo diritto, per ed 1' universale domina l'individuo perchè questo è condizionato ii tutti i suoi rapporti da quello g gli deve la possibilità di esisten za. » - ■ Schupfer - Arch. giurj «b sx'jia PARTE PRIMA. Progetto di legge. tlrt « Ifl) oìhs'fti»! Isii? ' OUlìir, (Continuazione vedi n. 8.) -io av-j mh rottiu itti <>it.»!U!i: otfiofwtro a - ■ oc »«•> sa ■■jv.iMj i'.Tf.-U o.iiii SO. ,q li >2i®qo3 j ! °fj"[ La Redazione. oiiotiiiai ii jijiuiftim ju oriolrmi loto I • ' . ♦ Prospetto statistico della produzione agricola dell'Istria nell'anno 1870. 0811*11 >;£iiiju9r3 185; : i),o esnoa ____T URRJE N.O .AR AIXV 0 Granaglie e legumi i» i/..r : /. nj i ; : i ■ ot >ì-ibb'f ' Superficie coltivata d'ogm^territorio noti!-) i Superficie coltivata H i sa in .ÌUS°" HÌTlOt 1 Reddito per jugeri Reddito totale del territorio in metzen '-—---------- ■ Totale dell' Istria Area jugeri- 32448. metzen 5.. 08 164,938. 56 Frumenter « 240,073 92 V ■ % i 44 D 1 Segala 9IR BH,"' i,i\ Orzo ■ f'/Ml n ì i;)p imi : .'> no ') 71 .oE^-o li • ttoo ') J.» c . J : ' ; : D IfJ ' Ti JS Vi'/ n 6408. óiq odtv.si 16,945. 61 01 H " ' i n 9. 6. 03 15 53,919. 103,844. 46 50 Avena n — » » 6.656. 02 n 6. 99 46,555. 87 Granturco comune ij.I' V Oi-'. 1 .( J^I—Ti • r» '1 - JII99' fr v [9q 7) 39,639{ 89 I»I7 ! 5. 01 198,527. 36 Cinquantino •or ' ili : -'daooi ji .on-jriat 1 iidbu ' '!> i blólm f'.I, ;xi j. ili 'j ! : il ■ '.1 i » 3,056. 72 io ., ì .» r l ; >■ •. ' : .2, 57 7,851. 16 Saracino 9Y . Liil it);.-'iH n (9 ; '1- ìì n 1,915. 95 7. 31 14,007. 64 Spelta, ii 1É','>I:I: •Aiv'v Sorgo 1 17 il) i 1109 01 ijIlDÌ , lìi'. IO ITI Oli.- > t('LÌ « ti in) , 1,7 IH 717» j'ìnSi'. [ >1 i 9! n ri TI V 10,034. 5,337. 88 38 y_) ' j OIC^Yi.)/ n ■ ; : r I, ■ 7. 2. 32 03 76,229. 10,871. 98 18 ■tiiiiav iSj.ot . Legumi ìlWliit; •)trt9iiiì(i jjìig ih | . »)J ii. ih i ó ,V ;noi 7v'lP (i!v) t;j(>i ■; Uri ii rr n 4,660. iijllilip 31 V ihomli 64 16,965. 98 II. TERRENO ARATIVO piante tubercolose ed erbe da foraggio. Superficie coltivata d ogni territorio Superficie coltivata in jugeri ed in °]> Reddito per jugero e in centinaja Reddito totale del territorio in centinaja Totale dell' Istria Jugeri Met- zen Patate — 9713 82 22 14 Metzen 215,150 62 Rapo 1817 96 OlO 28 98 Centinaja 526,91 75 Trifoglio — 829 05 OlO 17 32 Centinaja 14,365 85 Altri foraggi — 196 16 0l0 10 32 -- —_ — riante commerciali — — — - -- 1 — —* - III. TERRENO PRATIVO. Totale dell' Istria Superfìcie prativa del territorio Reddito per jugero in centinaja Ileddito in tutto il territorio Fieno 60325 43 010 19 58 Centinaja 1181180 74 IV. TERRENO VINICOLO. Superficie vitìfera del territorio Reddito per jugeri in emeri Reddito totale in emeri i Vino [ ì i 1 85228 72 [ 4 48 381821 i64 NB. Il reddito totale del vino in emeri sarebbe più rettamente di 38226,47 ma qui manca una cifra che si tentò di supplire con un calcolo, il quale però presenta differenze colle altre cifre. Dell'area complessiva di 240073.91 jugeri appartengono: agli arativi nudi jugeri 71701.85; ad arativi vitati jug. 62890.78; ad arativi olivati jugeri 5639.02; ad arativi vitati ed olivati jug. 6199.62; a vigne jug. 16477.50; a vigne con olivi jug. 9294.86; ad oliveti jug. 7544.84; a prati nudi jugeri 46823.56; a prati arborati jug. 13501.88. - I redditi delle patate e del vino furono calcolati dalla Società agraria di Rovigno, contrariamente a quanto fecero le altre Società, in centinaja, e Juesto calcolo fu pur ritenuto nel formare il prospetto, percenti dell' area non furono calcolati, perchè nelle frequenti colture primarie intermedie e tardive la stessa superficie arativa viene più volte utilizzata, e quindi dovrebbe più volte venir contemplata nel calcolo dei percenti; per questo stesso motivo per tutte le specie di prodotti apparisce impiegata un area molto maggiore della disponibile ; loccliè pure mostra una molteplice utilizzazione del terreno. Oltre i redditi indicati nel totale, furono ancora raccolti i cavoli capucci 93735 cent; verze 11287 cent; 2277 cent, di piante commerciali diverse; 99515 cent, d'ortaglie di varie specie; 129110 cent, di olive. - I-noltre si ricavarono: 1673% funti di semente paesana, e 1263'A di giapponese ; 27174'/4 funti bozzoli di seta paesana^, e 9137 funti di giapponese, dei quali vennero destinati funti 3671% di bozzoli paesani ed 837 di giapponesi per sementazione, ed il rimanente per le filande. Le compagnie di navigazione a vapore. La questione che si agita ora a Venezia riguardo al servizio delle Compagnie di Navigazione a Vapore fra la linea di Alessandria e del Canale di Suez, è meritevole di uno spassionato esame. Egli è oramai indiscutibile essere opportune le sovvenzioni ©d almeno la concessione di favore da parte degli Stati a. quelle Società di navigazione a vapore le quali oltre il sei-vizio postale, si prestano al trasporto di merci e passeggieri sottoponendoli a tassativi obblighi di partenze fisse, dì scali determinati, e di speciale rapidità di viaggi. L'esempio di tutte le nazioni commerciali più progredite dell'italiana nello sviluppo dei traffici internazionali votea togliere ogni titubanza in proposto. L'Italia spende ira complesso per questo genere di sussidii 4 milioni circa all'anno, di cui L. 1,500.000 circa ne retribuisce alla Società "Adriatica Orientale,,. Questa Società la quale fino dal 1862, eseguiva i viaggi da Brindisi in Alessandria, e viceversa, li estese a Venezia soltanto alla fine di Maggio del 1868, ed in questo periodo relativamente breve, ì risultati furono tali da soddisfare abbastanza, se non altro nel ramo della importazione, e per il traffico di transito. Nel 1869 il valore delle merci che Venezia ha importato da Alessandria coi detti Vapori superò la cifra di 10 milioni di lire, e nel 1870 il movimento totale si estese sopra un quantitativo di merci eccedente otto milioni di chilogrammi. La guerra franco-germanica ha contribuito all'incremento del lavoro di Venezia per la via del Canale di Suez perchè le comunicazioni con Marsiglia rimasero inceppate tanto nel trasporto dall'Egitto, quanto nell'inoltro da quel porto per la Svizzera specialmente dei Cotoni che in quantità rilevante solevano farvi scalo. In pari tempo, la guerra surriferita, ha affrettato il passaggio della Valigia delle Indie principale per Brindisi per la impossibilità di farla passare sul territorio francese. Il Governo bri tannico fu quindi indotto ad autorizzare la potente Compagnia "Peninsulare ed Orientale„ da esso sovvenuta a cambiare il Porto di partenza e destinazione di Marsiglia con quello di Brindisi. Il Governo italiano dal canto suo per assicurare questo transito e quello dei passeggieri all' Italia, ha concesso alla suddetta Compagnia la coincidenza dell'arrivo e delle partenze dei piroscafi della, Compagnia Inglese summenzionata coi treni diretti delle ferrovie meridionali da e per Brindisi. Codesti favori vennero considerati dalla Società Adriatico-Orientale come lesivi dei patti stabiliti fra essa ed il Governo colla Convenzione del 1862. Protestò di conseguenza ed ora la insorta vertenza è sottoposta ai Tribunali. Da questo stato di cose risulta per il Governo una posizione imbarazzante. Dessa non può togliere alla "Peninsulare„ le accordate facilitazioni se vuole conservare il vantaggio del transito della Valigia anglo-indiana; d'altronde la sovvenzione che retribuisce alla "Adriatico-Orientale„ perderebbe in parte il suo scopo, dal momento che la Compagnia inglese eseguisce quel trasporto. Si aggiunga che Venezia in questi ultimi tempi ha trovato insufficiente il servigio della Compagnia Italiana la quale con 4 piroscafi di media portati non potè supplire completamente al trasporto dello rilevanti portate di Cotoni dai mercati dell' Oriente per Venezia, destinate in transito per la Germania centrale e per la Svizzera. Vagheggerebbesi che la "Peninsulare Orientale,, la quale ha una flotta di 38 Vapori della complessiva stazzatura di oltre 77 mille tonnellate facesse viaggi periodici sulla linea Alessandria-Venezia. D'altronde sembra che questa Compagnia sia trattenuta dallo stabilirli dalla circostanza che i noli d'uscita da Venezia per V Egitto e per le indie, sono manchevoli, e non può bastare l'importanza di quelli d' entrata per il tornaconto dell' impresa. Si vorrebbe perciò da taluni che il Governo la sovvenisse. Ma vi osta il vincolo della convenzione esistente colla "Adriatico-Orientale„ e la bendiera estera della "Peninsulare„. Di più facile successo troveremmo un accordo fra le due compagnie, o l'aumento del materiale della Adriatico - Orientalo in guisa da poter sopperire a tutte le esigenze del movimento commerciale nella linea eh'è destinata a percorrere. Ritorneremo, probabilmente, sull'argomenti» •quando la questione avrà proceduto innanzi verso una soluzione. STUDI STORICI SULL' ISTRIA. (Continuazione, vedi n. 8.) Ci avvertono Appiano e Suetonio che Augusto essendo ancor molto giovane li debellò, e fu appunto allora che nello assediarli in Metullo loro città capitale, restò ferito ad un piede nel caflere da un ponte. (App. de beli. 111. p. 1802 Ed. Euph. - Sue-ton. in Aug. bel. p. 79). Considerando poi questi popoli nei tempi susseguenti disse più volte ch'erano in situazione che li rendea frammischiati parte cogl' filtrici, parte coi Gulli; pcrmixla nutte Illiriis et Gallis gens, che vuol dire li stabilisce a'suoi tempi in parte dove prima non erano. Dunque se prima erano nello Illirico soltanto, essendo Illirico il primiero sito indicato, posteriormente coi Galli anche si unirono, essendo essi pure di Gallica origine. In fatti, oltre di averli dimostrati nell'antica suaccennata situazione, il detto Strabone disse pure ch'essi erano confinauti coi Carni col mezzo del monte Ocra da quella parte per la quale coi carri si trasportavano le merci da Aquileja sino al Nau-porto : Ocra est pars Jlpium hnmillima, qua (I a pici e.s) Camus adhaerent et per quam ab Aquileja cur-ribus portantur merces ad locum cui nomen Naupor-tum. Eccoli dunque frammischiati coi Galli, perchè ai Carni aderenti per mezzo dell Ocra. 3Ia questo monte dov'era mai? Per islabilirne la sua postura basii sapere che anche da Trieste dovea passarsi por trasferirsi ai lago Lugeo "Simililer a Tergeste vico comico tra-jectus per Ocrum ad lacum Luseum(Lib. VII p. 482 ). Per ciò da Plinio (Lib. Ili cap. 20) tra i popoli che da Pola Ario a Trieste abitavano le montagne e che •confinavano coi Carni, son nominati li Subocrinì. ^Riguardo poi al viaggio che colle merci sopra de' •Carni fr.cevasi da Aquileja sino al, Xauporto lo vergiamo descritto precisamente nella Tavola Pan-tingesiana, dove si vede che da Aquileja direttamente andavasi al pnnte dell' Isonzo sopra il Ti-mavo, di là al fiume Freddo, poi alle Alpi Giulie, indi al Longatico, e finalmente al Xauporto. Gli e perciò che s'intende perché Virgilio alludendo alla spedizione militare di Augusto per queste parti cantò; "Tu milii, seu magni supera» jani saxa Tiaiavì, Sive oram. lllyrici legis aequoris,, : (Hucol. Pharm. Ecl. Vili. v. 6-7). e Sesto Ruffo che descrivendo lo stesso passaggio l'atto da Giulio Cesare disse: per Alpes Julius. Her fàblum est. Non sì può dunque negare che 1' Ocra per cui facevasi 1' aquilejese commercio non venga indicata da Strabone sopra il Timavo e Trieste; e che perciò verso di quelle parti stabilire non debbasi l'estensione della Giapidia. Anche Plinio ci addila confinanti co' Carni i Gia-pidi, laddove, dopo di avere descritti 1' Alsa, il Xa-ti.sone e la Torre, (Lib. IH. cap. 18) che scorrono presso Aquileja, prima di nominare il Timavo, disse Carnorum lutee regio, junclaque Jupidum. Il qual passo, a mio avviso, troppo scrupolosamente fu in-ierpretato dal Cluverio, quasicchè Plinio avesse inleso d'inchiudere ne' Giapidi tutta quella parte di litorale, che si stende dal Timavo sino al Forimene; poiché dallo aver detto altrove (Lib. IH. cap. 24 ) che questi popoli erano situati tra i Carni e i Norici a tergo Carnorum et Japidum .... ben chiaro scorgesi che al di sopra delle Alpi di Pueino e do stato detto il Timavo Giapida da \ irgilio non potevasi d' altro intendere che del Timavo presso Uuino: e che perciò con tale scorta dovea spiegarsi quel luogo equivoco dell' Eneide senza mai immaginarsi che o ci fossero due Tiniavi, o che se uno solo, per poter prendere con. «"scrupolo topografico 1' espressione geografica di un Poetai, si dovesse per questo intendere il iVledoaco. — Che se più dallo e-sempio degli accennati poeti, che per Antenoreo lo hanno creduto dopo Virgilio, si credesse giustificato lo inganno dei moderni commentatori? vanamente 10 si farebbe; e se per le adotte ragioni risulta Io-inganno corso nel credere da Virgilio additato il Timavo nel Medoaco molto più spicca ne II' osservare con quali precisi caratteri sia stato esso da lui descritto. Onesti tanto più sono certi (pianto più spiccando dalla poesia trovano appoggio e fondamento nella esattezza della Geografia e della Stona, e molto più nèl fatto medésimo superiore a qualunque altra ragione — A qtìesto esame ci sia di scorta Strabone. Nel luogo stesso dove descrive il Timavo egli dice die come questo era coBfuve dell' Istria, eoside' Veneti era limite un altro fiume. „ Aquileja è fuori dei eonfini Veneti. ELI'è separata da un fiume che scorre dalla cima delie Alpi, che si può navigare per mille e duecento stadi sino alla citlà di Jforeja. Xello stessa intimo seno dello Adriatico è il Timavo, 11 qua,e ha sette fonti d' acqua potabile clu- con la sua pienezza cade tosto in mare;,, e poi s«ggiugiie-che „ dal Timavo principiava Ja spiaggia istriana. ., Da qui si vette che due fiumi disfìgue Strabone, l'tino che I' aquilejese separava dai Veneti, I' altro eh' e-ra confine dell' Istria. Questo egli dicé precisamente essere stato il Timavo, delPaltro però non ci dà il nome. Varie pei' conseguenza furono le opinioni degli eruditi intorno a questo secondo fiume-. Carlo Si-gonio (De ani. ita!, jur. lib. t cap. 2») ha creduto senza esitanza che fosse il Xatisone; ed il conte Coro-nini sospettò che fosse lo Isonzo (Tentam. chronol. ) Xel supposto però che questo fiume sieparasse Aquileja dai Veneti ambidue s'ingannarono : perché tanto il Xatisone quanto lo Isonzo scorrono all' oriente di tal città, dove unendosi insieme vanno, poi separati al mare formando di presente l'isola Morosina. In. colai niodo Aquileja invt-cte di essere separata sarebbe stata rinchiuda ne' Veneti. — Pensarono dun pie con più fondamento quelli che hanno creduto questo fosse o il 'ragliamento o il Sile o la Piave. Il Cluverio ( p. i72~) sostiene che fosse il primo^ anzi crede in Strabone mancatile il testo del nome preciso Tilaaemplo, ed altresì alterato notabilmente. Certo è che sembra difficile che per 1200 stadi, cioè per ni. 150 potesse essere navigabile il Taghamen-to ; poiché la sua latitudine non essendo maggior nel piano di ni. 70, ammessa anche una conveniente tortuosità, non poteva eccedere Je in. 100. Quindi è che il Cluverio ha ridotto a soli 50J il numero delli stadi, che equivalgono a ni. 62 Vi. Ciononostante non ha trovato difficoltà il Conte Carli ( antic. rom. dell' Istr. p. 21) di ammettere la navigazione di questo fiume sino alla Fella, senza alterare il numero degli stadi da Strabone indicati col fondamento d' una maggiore tortuosità.. {Continua) CRONACA DELLA CITTÀ. julffib iJjìi9bi»/ioa . i-m ' 1 Qualche volta, dopo il ritorno delle aure primaverili, si videro alcuni cani smarriti o fuggitivi starsene raggomitolati nel mezzo della via o procedenti mestamente. Adesso che colf abolizione della museruola cessò il lucro dei riscatti, il canicida non gira più per la città, e il cappio scorsoio rimane appeso aHa parete della sua cucina, dimenticato come le armi degli antenati nelle nobili soffitte. Questa i- nazione del canicida è veramente pericolosa, e la Provincia fa il suo dovere di richiamare sopra questo incovenieiite le cautele di chi ha iìi custodia la sicurezza pubblica, -.-i,;»^ If'-b • >,>'•'■ *** È generale l'appagamento per la nuova forma, pel durevole chiarore e per l'acconcia collocatura dei fanali, il cui numero venne da ultimo accresciuti». Pravo dunque quel consigliere comunale che in-viVila all' illuminazione delle vie. V V Quella carrettella raccoglitrice che si vedeva tempo fa, quando una sassata uccise quel povero galantuomo che dalla finestra si era messo a persuadere alcuni giovinastri di troncare una strepitosa questione, pare abbia terminato il' suo cammino per sempre, quantunque le vie sieno nuovamente coperte di sassi. La loro costante raccolta, oltre che avviare per avventura ferite e danneggiamenti, potrebbe anche cooperare all'interrimento di quei traili di «piaggia che devonsi rendere praticabili o all' assodamento di quei tratti di strada fangosa. * # Dicesi che un pizzicagnolo abbia comperato a Trieste una copiosa porzione di farina bianca, guasta per avarie ma a buon mercatore che, fattine triturare i nocchli e vagliata con diligenza^ la venda siccome genuina. L'industria acconcia ad ingrossare il gruzzolo è peraltro nociva pel nostro stomaco. La commissione annonaria metta piede innanzi piede. ■il 1 « r" ' " * « Le guardie Municipali comparvero finalmente colla divisa leggiadramente migliorata. Da qualche tempo negletta, ora raggiunge a sufficienza 1' obbietta della sua foggia militare, apportando sembianza più dignitosa e rispettabile, cpperciò procurali- • do ad elle quella soddisfazione d'animo che concorre efficacemente a mantenerle sul grave e ad aumentare 1' energia nei loro ufficji. Peraltro nella miglloranza abbiamo ravvisato alcuni errorucci che si vogliono francamente esporre. Sul cappello manca lo stemma della città ; il berretto giornaliero del sergente deve portare due strisele, siccome due ne porta l'antibraccio; l'elsa della daga doveva rimanere, per la sua conformazione, senza trecciuoli e nappetta ; e le fette sulle punte della rimboccatura nulla indicano e nulla differenziano: sarebbero invece necessarie ove, per esempio, tutte le guardie Municipali litorane avessero un modello solo di vestito. Un solino bianco poi che, in sostituzione della pezzuola nera, cingesse ogni giorno il collo, sorpassando alquanto il farsetto, aggiungerebbe vaghezza non pcya alla divisa brunazKa. *** Nella rimescolanza, la quale grazie al cielo sì va facendo sempre maggiore, su que' due tavolati costruiti per l'approcciamelo dei piroscafi, quando chi parte e chi arriva deve squarciare la siepe dei curiosi ; quando talvolta alcuno che attendeva si slancia improvvisamente come un leopardo a baciare alcuno che scende e viceversa; quando nei vespri domenicali tanti e tanti calano ospiti giù per imbarcarsi dopo che si lasciarono allacciare soverchiamente dalla soavità del nostro vermiglio ; quando infine le marcanzie, i fardelli, i sacchi rotolano fra le gambe dei ceri pasquali, c'è sempre la probabilità che possa avvenire qualche intervento nell' anarchia dei pesci — e quindi due parapetti laterali sarebbero molto opportuni. vi') ili II i7 ■ ' ■ il '•. )< : • ' KJ * < ir l r r ' ' i, ■ i ■ t '.F Stimatissimo Sig. redattore, Mi permetta di spendere, a mo' di conclusionale, ancora alcune parole sulla ormai rancida iscrizione Carliana. E per non attediare più oltre il lettore del celebralo periodico di Lei, mi offro più tosto di rispondere alle sapienti e argute osservazioni del chiarissimo signor V. Z. a viva voce od in foglio manoscritto. Debbo dirle, stimatissimo signore, che sono perfettamente persuaso dell'abolizione della punteggiatura, propugnata eoa tanta vis di ragiouameuto e ricchezza di erudizione dal chiarissima V. Z. ed anzi, se non temessi di esagerare, io la riterrei come un progresso grandissimo nella correttezza dello utile iscrittivo. Non altrettanto mi soddisfecero le osservazioni sul preterito iuapurietto del Ourci (è forse il rugiadoso padre?) o sul pendente dei toscani... In fatti sembrommi poco ferreo e calzante questo ragionare: "Tu adopri il pendente... moriva, dava, periva et coetera, perchè ve l'adopra, puta caso, Sempronio; ed a me piace far uso del perfetto... naque - visse - scrisse o che so io, perchè mi si attagliano meglio gli esempii trovati ia Cajo. 0 che ? gli è cotesto forse bel modo di tirare 1' aqua al proprio mulino, e di convincere ubo del suo errore? Con buona licenza del chiarissimo V. Z. io sono astretto di lasciare il mio pendente dov'è collocato (vedi l'iscrizione della Provincia N. 6) ed accetto a dirittura, come già dichiarai nella lettera 26 marzo inserta nella "Provincia,, del 6 aprile, la bella epigrafe di suo conio, qual è quella in cui non c'entrando preteriti imperfetti o pendenti, ristringonsi assai cose in poche ed eleganti parole. All' accusa poi data da esso signor V. Z. di oscurità nel seguente mio periodo : Il nasceva nel caso del Carli accentui pll' idea della vita laboriosa che menù poi, io dovrei rispondere parafrasando ogni singola parola e farla da pedante "Sempre in cerchio retorico rinchiuso.,; ma per non istuzzicare al sonno il lettore (sia pur un solo ed idiota) procurerò spiegarmi a voce con esso signor Vi Z., colla speranza anche di non sentirmi più ronzare negli orecchi li forti versi danteschi, die, a vero dire, danno allo stile epistolare un'aria troppo cattedratica e solenne. Riguardo infine l'appellativo Rubbi io allegai per giustificarmi le lettere autografe dell' illustre Carli che si conservano in Capodistria, e le biografie dello Stancovich per ciò che riguardano le poche notizie biografiche intorno a Paolina Rubbi e a Marianna Lanfranchi. Può ben credere del resto il chiarissimo signor V. Z. che io non mi sarei mai attentato di portare a sostegno del mio asserto documenti inesatti o dubbi a chi Barebbe al caso di compulsameli e di porli nella loro vera luce. Con ciò finisco, pregiatissimo signor redattore, pregandola di perdonare l'incomodo mal suo grado recatole e dicendomi pieno di riconoscenza Capodistria, 26 aprile devotissimo A. G. A'ola. Circa la tanto desiderala sobrietà di locuzione nello stile epigrafico trovai nell'elogio storico dettato dal Rossi in onore del Carli che non piaquero affatto le brevi parole ordinate da questi nel suo testamento e che anzi l'abate Fontana ve le aumentò nel seguente modo : ossa • joan • rinaldi • carli justinopolitani anno ' mdccxcv • ex ' test ' h ' s " s ' quo ' pie • et ' constanter dec " ix • kal ' martii " ann ' agens • lxxv studio ■ eruditione ' scriptis et ' privatus • et ' in ■ magistratibus opt • de " r ' p ' mer1tus Vedi la vecchia edizione di Carlo Palese mdccxcvii. che venne approvato dall' adunanza risultandone un dividendo di f. 8% per cento. Poscia veniva assegnato in ordine al §. 18 dello Statuto 1' emolumento della Direzione. Si passò quindi alla discussione di alcune necessarie modificazioni dello Statuto sociale proposte dalla Direzione, le quali dopo animata ed esauriente discussione venivano per la massima parte accettate qstasi ad! unanimità di voti. Venne poi in consonanza alle approvate modificazioni eletta la commissione per la revisione del prossimo venturo bilancio, subordinando tale nomina all' approvazione da parte delle competenti Autorità di quel paragrafò modificato che Lo stabilisce.. Primo Bilancio comprendente lo stato e le operazioni a tutto, 31 dicembre 1870'. ATTIVI Per noli introitati dai seguenti Navigli r dal Bark « Favillar).......... » Brick v-Mbona-n .......... ti Brick * Istria » ........... « Bark "■Capodistria» ......... L 14,020 * 7,426 6,392 a 11,446 Ili 94 67 50j f. 39,286. 88 Saldo Sconti ...... .......... Differenze Cambi .. .. . ........ f. 83 34 53 77j 118 30 f. 39,405 18 PASSIVI Premi di Sicurtà dei Navigli sociali ..... Spese affitto, Posta, Telegrafi, Viaggi ecc. . . . Imposta Rendita .... .. . .. . . .. . f. 836 806 58 44 £' 7,590 » 2,643 42 02 » 9233 44 Utile Brutto . . dal quale si diffalcano a) 5 P- 71 a titolo deperimento sul' Costo dei Navigli sociali . . b) per deterioramento Mobiglie ........... • • • * f. 10,057 100 03 86 f. 30,171 » 10,157" 74 89 Utile netto .. .. che si ripartisce come segue :: 15 p. °/o al fondo di riserva appar §, 31 d'elio. Statuto . . . 85 p. °/o agli Azionisti in 2000 Azioni a f. 8.50 per Azione .. .. - L 3,013 » 17,000 85 f. 20,013 r 20,013 85 85 Distinta e Costo dei N i avigli Sociali ------ Bark «Favilla„ di Tonellate 708 Capitano Gr. S a n d r i n e 11 n «Capodistriav » 493 » A. Pattay ... . Brick «Albana* » 320 v G. Rismondo v «Istria» » 371 » N. Bognolo . i f. 81,236 » 56,010 „ 31,696 r 32,197 14 68 48 26 ! il 201,140 56 TRIESTE, 27 marzo 1871. LA DIREZIONE C. Barzilai. — Nicolò de Madonizza. — Lod. Maffei. TIP. DI GIUSEPPE TOM)EI,U. NiCOLO' de MADOSIZZA Redattore. associazione marittima istriana. La sera del 24 corrente ebbe luogo un secondo Congresso dell' « Associazione marittima istriana» al quale intervennero circa 60; Azionisti rappresentanti circa 850 delle Azioni emesse. Vi si diedte tosto lettura del protocollo della seduta 27 marzo prossimo passato in considerazione che questa altro non era se non il seguito della precedente e venne letto di poi il rapporto della Commissione pella revisione del primo bilancio che constata come il tutto venne trovato nel più perfetto ordine. Si passò quindi alla votazione del bilancio stesso «