Za tvojo reklamo pokliči Novi Matajur tednik Slovencev videmske pokrajine ČEDAD / CIVIDALE • Ulica Ristori 28 • Tel. (0432) 731190 • Fax 730462 • E-mail: novimatajur@spin.it • Postni predal / casella postale 92 • Poštnina plačana v gotovini / abbonamento postale gruppo 2/50% • Tednik / settimanale • Cena 1.500 lir Spedizione in abbonamento postale - 45 % - art. 2 comma 20/b Legge 662/96 Filiale di Udine TAXEPERCUE 33100 Udine TASSA RISCOSSA Italy št. 31 (970) Čedad, četrtek, 5. avgusta 1999 Telefon 0432/731190 La Regione ha deciso il loro commissariamento Taglio netto alle Comunità La data del 28 luglio 1999 rimarrà nella storia della regione Friuli-Venezia Giulia, o meglio della sua parte socialmente ed economicamente più debole, quella montana, perchè è stato cancellato un importante livello di autogoverno ed autonomia locale. Nell'ambito della discussione sulle variazioni di bilancio sono state infatti soppresse le Comunità montane. Dal 1- gennaio del 2000 verrà nominato dai sindaci un commissario liquidatore per ognuna di esse, le funzioni degli enti montani invece “saranno trasferite agli enti individuati con Successiva legge re- gionale da approvarsi entro il 31 ottobre 1999, la quale provvederà anche a disciplinare i rapporti patrimoniali ed econo-mico-finanziari tra le comunità montane e gli enti interessati, nonché l’assegnazione del personale”. Proposto dal Polo e dalla Lega Nord, questo articolo 9 della legge sulle variazioni di bilancio ha avuto 33 voti a favore (Forza Italia, AN, Lega nord ed i consiglieri popolari Gottardo e Moretton), 17 i voti contrari ed 1 astenuto. A proposito abbiamo chiesto un commento al presidente della Comunità montana delle Valli del Natisone Marinig. Una riforma globale L’approvazione della legge sulle variazioni di bilancio da parte del Consiglio regionale in data 29 luglio 1999 comprende anche due commi che di fatto chiudono definitivamente l’esistenza delle Comunità montane nella nostra regione. Infatti nei due commi di riferimento, inseriti nella legge regionale, si stabilisce lo scioglimento delle comunità montane con la nomina dei commissari liquidatori delle stesse a partire dal primo gennaio 2000. In sostanza si vuol dire che l’esperienza delle Comunità montane è stata negativa e deleteria per le popolazioni locali per cui vi- Novi Matajur gre na počitnice! Prihodnja številka bo v četrtek, 26. avgusta "V < II Novi Matajur va in vacanza! Il prossimo numero uscirà il 26 agosto sta la “mala gestione” e considerata la volontà politica di un riordino delle autonomie locali si procede, come primo atto, alla chiusura degli enti montani so-vracomunali. L’azione della Giunta regionale e del consiglio deve intendersi come atto di forza senza nulla proporre in alternativa, tranne una recente proposta di legge in materia presentata dal gruppo consiliare regionale di Alleanza nazionale. Tutti affermano da qualche tempo che la riforma delle autonomie locali (comuni, comunità montane, province e regione) sia necessaria ed urgente. I politici di “buon senso” chiedono che la riforma sia globale, cioè sia coinvolgente tutti gli enti interessati: comuni, comunità montane, province e regione. Non si può fare una riforma a pezzettini, che di per sè sarebbe deleteria. Ebbene oggi si sta facendo proprio così, il che denota l’incapacità dell’attuale maggioranza regionale a gestire la cosa pubblica nel modo migliore e nell’interesse della gente. Aggredire la riforma delle autonomie locali in modo disorganico significa non conoscere i veri problemi attuali del territorio regionale e soprattutto della montagna friulana. Molto più corretto e logico sarebbe stato predisporre una legge quadro (e-siste già un progetto giuntale) da discutere ed appro- vare sentiti i Comuni, le Comunità montane e le Province, nello spirito di quel federalismo di cui tanto ci si riempie la bocca e poco si attua nel concreto. Nel precisare che la riorganizzazione delle comunità montane è più che necessaria, voglio sottolineare che i modi ed i tempi di attuazione scelti non sono i migliori. Prima di tutto bisogna dare una risposta sul futuro dei piccoli comuni e poi rivedere il numero e le deleghe delle comunità. Giuseppe F. Marinig segue a pagina 2 Zgodba, ki je del naše zgodovine V Krasu predstavili knjigo S9I O novem romanu je v gostilni "All’antica" spregovorilo več uglednih osebnosti Lep poletni večer, zlasti pa novo literarno delo Romana Firmanija z naslovom ”Gli sradicati" sta v petek privabila v gostilno ”all’Antica“ v podbone-škem Krasu veliko ljudi. Predstavitev sta'organizira-la Občina Podbonesec in Zveza Slovenci po svetu. Po uspehu romana Zadnja dolina, ki je izšel leta 1981, se je Roman Firmani spet povrnil k temi izselje-ništva, ki predstavlja jedro njegove Življenjske izkušnje, kakor tudi tolikih beneških rojakov. V tem smi- slu je torej nova knjiga dejansko nadaljevanje prve, kot so na petkovi predstavitvi podčrtali mnogi ugledni gostje. Firmanijevo delo so predstavili Zupan občine Podbonesec Piergiorgio Domeniš, predsednik Zveze Slovenci po Svetu Dino Chiabai, književnik Franco Fornasaro, novinar Ferruccio Clavora, umetnica Loretta Dorbolò, in založnik Armando Fiscon. Večer je s pevskim nastopom popestril pevski zbor Nediški puobi. (du) beri na strani 5 Po opravljeni diskusiji je sedaj na vrsti glasovanje členov O zaščitnem zakonu spet v začetku septembra Ko se spet odprejo vrata Zbornice v Rimu, 8. septembra se spet začne pot našega zaščitnega zakona, tokrat z glasovanjem posameznih členov. 2e zadnjič smo povedali, da je dober del poti že prehojene. Zaključila se je namreč razprava, ki je bila na visoki vsebinski in kulturni ravni. Se posebej gre za to zasluga poročevalcu Domenicu Maselli-ju, ki je pokazal zelo dobro poznavanje naše problematike. Sam je opozoril na specifiko Slovencev v Furlaniji a v smi- slu, kot je podčratl, da smo ohranili dragocene kulturne in jezikovne posebnosti, ki terjajo posebno pozornost s strani raziskovalcev. Zaščitni zakon, ki uvaja knjižni jezik bo omogočil kulturno rdst, obenem pa bo dal nov impulz in nove inštrumente tudi za ohranjanje pristnih beneških korenin. Razmerje dialekt - knjižni jezik, ovrednotenje obeh in njiuna raba v različnih položajih so občutljivo vprašanje glede zaščite Slovencev v Furlaniji in Maselli se očitno tega dobro zaveda. Prepričljivo je utemeljil tudi razloge, zaradi katerih je treba Slovence v Furlaniji upoštevati kot enakopravni del slovenske manjšine in jih torej enakovredno obravnavati v zaščitnem zakonu. Mimo grede naj podčrtamo, da je prvič prišlo na najvišji institucionalni ravni in nedvoumno do priznanja Slovencev na Videmskem in prvič se je okrog tega stališča strnil tako širok spekter političnih sil, vseh ki tvorijo sedanjo levosredinsko vladno večino, (jn) beri na strani 4 Tre nuovi allevamenti a S. Leonardo? Il territorio del comune di S. Leonardo conta già tre allevamenti di animali e presto potrebbero essercene altrettanti, un numero non indifferente per una zona di così piccole dimensioni. La vicenda che accompagna la possibile realizzazione delle tre nuove strutture detta banco, da mesi, non solo a S. Leonardo ma anche nelle aule giudiziarie. Ne ha discusso infatti nei scorsi mesi il Tribunale amministrativo regionale di Trieste, con una decisione che però non risolve il problema, anzi lascia la “patata bollente” nelle mani del nuòvo sindaco, Giuseppe Sibau. Chi quella “patata” se l’è girata e rigirata fino a qualche mese fa tra le mani è il suo predecessore. Finalmente rilassato dopo quattro anni di impegno e di tensioni, l’ex sindaco Lorenzo Zanutto ripercorre la vicenda. “Dopo l’adozione del Piano regolatore dal parte del consiglio comunale e il suo invio alla Regione per eventuali riserve - racconta - sono stati presentati al Comune di S. Leonardo tre progetti per allevamenti cunicoli di grosse dimensioni”, (m.o.) segue a pagina 7 Četrtek, 5. avgusta 1999 segue dalla prima Attualmente le comunità montane collaborano ed o-perano al servizio dei piccoli comuni per garantire l’unione dei servizi, della gestione di funzioni che i comuni singolarmente non sarebbero in grado di fare (pratiche edilizie, urbanistica, raccolta rifiuti, assistenza, informatizzazione, ecc.). Inoltre le comunità montane, sempre su delega dei comuni, collaborano e gestiscono tutti i progetti legati a-gli obiettivi comunitari finanziati dall’Unione europea. In particolare la nostra comunità montana gestisce l’obiettivo 5B (oltre 3 miliardi di interventi per opere pubbliche), l’Interreg 2 (oltre 2 miliardi e 500 milioni), il Leader 2 (quasi 4 miliardi di interventi) e tutta una serie di lavori di sistemazione idraulica ed idro-géologica che diversamente non verrebbero realizzati (circa 2 miliardi). Le comunità montane, infine, si apprestano a gestire i fondi europei che saran- Comunità: una riforma globale no previsti da futuri bandi (Interreg 3 - Leader 3 - A-genda 2000) e che dovrebbero rappresentare realmente il volano della rinascita socio-economica e culturale dei territori montani. Probabilmente qui, nella prospettata gestione autonoma dei miliardi europei da parte dell’Associazione degli enti locali e delle comunità montane, sta il nocciolo del problema per cui l’attuale maggioranza regionale ha decretato la fine delle comunità. Pur professando il federalismo e l’autonomia locale a gran voce, di fatto la regione non vuole perdere il controllo dei nuovi finanziamenti. Per evitare questo “infausto” momento per l’attuale maggioranza si è pensato di togliere di mezzo il soggetto più pericoloso perchè più attendibile nel gestire i fondi strutturali europei (si parla di decine di miliardi da investire nelle zone montane e di confine). Altri atti politici recenti dimostrano che le mie supposizioni non sono infondate. Alla faccia dell’autonomia federalista si sta centralizzando tutto. Passi all 'indietro, rispetto alla così chiamata 1. repubblica, sono stati fatti in questi anni senza minimamente rispettare leggi, obblighi e tempistica nell’adeguare le leggi nazio- nali (L.N. 142/90 e L. 2/93) alle nuove esigenze regionali. A questo punto si può vedere che l’inadempiente è la regione Friuli - Venezia Giulia che, nonostante siano trascorsi 10 e 7 anni dalla promulgazione delle sopra citate leggi, nulla è stato fatto per garantire alle autonomie locali la vera autonomia politica e finanziaria. Pertanto doveroso sarebbe, non commissariare le comunità montane perchè esse hanno speso bene e subito i pochi fondi loro assegnati, ma bensì sciogliere il consiglio regionale incapace di darsi una legge globale sulle autonomie voluta dal parlamento italiano e richiesta dai cittadini, dai sindaci e dai presidenti delle comunità montane che da sempre sono favorevoli a nuove deleghe e all’accorpamento territoriale e funzionale degli enti locali. Prof. Giuseppe F. Marinig Presidente della Cm Valli de! Natisone - NediSke Doline - Valadis dal Nadison Pisnxo iz R Stojan SpetiC September bo važen za vse manjšine v Italiji, za našo še posebej. Po počitnicah ima namreč parlamentarna sezona še septembrski podaljšek, preden se oktobra prične proračunsko zasedanje, ki z razpravami finančnega zakona in odobravanjem proračuna za leto 2000 dejansko zasede ves čas do Božiča. Vmes ostajajo le kratki presledki, ko vsaka izmed zbornic sprejema predvsem odloke v zapadlosti in najnujnejše ukrepe. Pred avgustovsko prekinitvijo sta se torej obe veji italijanskega parlamenta lotili “manjšinskega paketa”, ki se kakor vlak pomika po počasnih tračnicah zakonodajnega postopka proti končnemu cilju. V njem je okvirni zakon o zaščiti 12 zgodovinskih jezikovnih manjšin, kolikor jih premore Italija na svojem ozemlju, nato zakon o zaščiti Slovencev in ustavni zakon o zastopanosti Ladincev ter varstvu nemško govorečih otokov na Tridentinskem. Vsi trije imajo nekaj skupnega: poročevalca Domenica Masellija in ministrico Katjo Belliilo. Masellija so kolegi izbrali za ta po- sel, potem ko se je zeleni Marco Boato raje odločil za probleme pravosodja. Logika izbire je tudi bila jasna: Maselli kot pripadnik verske manjšine nujno razume probleme narodnih manjšin. Pred tem je uspešno spravil do konca še zakon,o pravicah tujih priseljencev, razburja se, ker mu minister za odnose s parlamentom ne pomaga, da bi spravil na dnevni red zakon o verski svobodi, oziroma o pravicah verskih manjšin. Sam pa je preveč gosposki, da bi iz tega delal škandal, ker bi mu gotovo kdo očital, da pač govori “pro domo sua”. Spominjan se enega izmed številnih pogovorov, ki sva jih imela s tem v zvezi. Govorila sva o našem zakonu, vmes pa rekla nekaj tudi o drugih. Sklenila sva, da bova dokončno odobritev okvirnega zakona, ki je pač tik pred zdajci, proslavila z dobrim kozarcem vina. “Ce se od navdušenja napi1 jem, me boš pospremil domov”, mi je v šali priporočal resnobni luteranski pastor, ki je v resnici zmeren tudi v hrani in pijači, kakor se pač njegovemu stanu spodobi. No, splošno razpravo o vseh je parlament opravil. Okvirnemu zakonu manjka le dokončna potrditev senata, pa bo objavljen v uradnem listu. V mi- nistrstvu za dežele smo že pripravili shemo razdelitve finančnih sredstev po deželah, da bi prve ukrepe uresničili še pred koncem leta. Za Beneške Slovence bodo norme tega, recimo temeljnega zakona, že blagodejne in uresničljive še letošnjo zimo. Tedaj naj bi senat potrdil našega, slovenskega, ki predvideva določen postopek tudi na bazi. Beneške občine, ki bi se pred tem že proglasile za manjšinske na osnovi “okvirnega”, bodo očitno imele prednost. Uveljavljanje našega, slovenskega zaščitnega zakona, ne bo šlo brez odpora in polemik. Pripraviti se moramo na reakcijo konzervativnih sil, ki sprememb ne marajo. Braniti med tem že doseženo, kot so gorske skupnosti. V zaščitnem zakonu so izrecno predvideni finančni prispevki za razvoj Benečije na osnovi ozemlja gorskih skupnosti, ki so tudi sicer nosilke čezmejnega sodelovanja s Tolminsko in Koroško. Zato so desnici na deželi trn v peti. O vsem tem bo govor takoj po počitnicah. Za nas bo prva seja “odbora devetih”, ki naj pripravi plenarno zasedanje zbornice, že 8. septembra. Našemu “patronu” Domenicu Ma-selliju, ki se je odločil, da počitnice z ženo preživi v tirolskih gorah, med Ladinci, pa le željo, da bi v gozdni idili nabral energij za bitke, ki ga čakajo. Ob slovesu sva si obljubila, da bova jeseni obiskala še Benečijo, ko vabi na mlado vino in kostanj. Državni zbor letos sprejel 150 zakonov S trkom kozarcev kakovostnega vina so slovenski poslanci nazdravili prihodu poletnih počitnic. Prejšnji teden se je namreč sklenilo prvo polletno parlamentarno delo, ki je poteklo v znamenju sprejemanja novih “evropskih” zakonov ob običajni primesi polemik in afer. Državni zbor Slovenije je od januarja dalje sprejel 150 zakonov, od katerih 56 ratifikacij, 41 pa jih je bilo z oznako EU, kar pomeni, da je šlo za harmonizacijo z evropskim pravnim redom. Poslanci so v pomladanskem delu presedeli v klopeh 101 dan oziroma nekaj manj od 500 ur. Med zadnjimi novostmi parlamentarnih postopkov gre omeniti, da je parlament s krepko večino sprejel kandidaturo Pavleta Zgage za novega šolskega ministra. Odstopajoči minister Slavko Gaber (LDS) pa se je odločil, da odstopi od državnega zbora. Problem, ki ga slovenski parlament gotovo ne bo znal rešiti, zadeva veliko število samomorov, ki jih vsako leto beležijo v Sloveniji. Na žalost sodi sosednja država med tiste, ki imajo najvišji odstotek teh primerov in vse dosedanje študije so le delno razgrnile, zakaj je tako. Zadnji eklatantni primer prihaja iz Ljubljane, kjer se je 26-le-tno dekle vrglo z desetega nadstropja znanega “nebotičnika” v središču mesta. Letos so v prvih sedmih mesecih leta našteli skoraj 300 primerov samomora, najbolj črn mesec pa je gotovo julij, ko število tistih, ki si vzamejo življenje, skokovito naraste. Drugi izredno zaskrbljujoči podatek pa se nanaša na mladost samomorilcev: v glavnem gre za mlade med 18. Janez Podobnik in 25. letom starosti. *** Razparceliranje občine Koper na nekaj manjših enot še razdvaja krajane in buri duhove. V zadnjih tednih so mediji veliko pisali o pobudi bivše poslanke Jadranke Sturm - Kocjan (s prvim septembrom bo postala generalna konzulka Republike Slovenije v Trstu), ki se je postavila na čelo odbora za izločitev iz zdajšnje koprske občine Ankarana in Hrvatinov, ki bi tako postali samostojna občinska uprava. Sturmova zadevo razlaga z dejstvom, da se-zdajšnja koprska občinska uprava mačehovsko obnaša do teh krajev. “V zadnjih petih letih” poudarja bivša poslanka LDS “se v našem kraju (Ankaran) ni naredilo nič. Sprašujem se, kam je izginil denar, ki se je z našega hriba stekel v skupno koprsko blagajno.” Ce se za trenutek zadržimo pri medijih, Mladina je v svoji zadnji številki napovedala, da se tedniku Mag pišejo zadnji dnevi. Po vesteh ljubljanskega časopisa naj bi se Mag, ki je zelo blizu Janševim opcijam, znašel v velikih finančnih težavah, (r.p.) Iva sotto controllo E stato un impatto soft quello dell’introduzione della nuova imposta sul valore aggiunto in Slovenia. Nel mese di luglio, da quando cioè è stata introdotta, l’ufficio centrale di statistica ha registrato una crescita dell’inflazione di appena 1,7%. Il governo del resto tiene sotto stretto controllo i prezzi soprattutto quelli dei servizi primari. A contenere l’inflazione anche il calo dell’attività economica in questo periodo dell’anno. Tuttavia solo nei prossimi mesi sarà Troppo “soft” con la Croazia possibile stabilire una relazione chiara tra Iva e inflazione. Il ministro ha giurato Pavle Zgaga è il nuovo ministro sloveno all’Istruzione pubblica ed ha già giurato di fronte al parlamento. 48 anni, dottore in filosofia, segretario di stato è stato uno dei più stretti collaboratori del suo predecessore Slavko Gaber, che ha dato le dimissioni anche da parlamentare ed è tornato alla sua professio- ne di docente universitario. Come previsto Zgaga ha ottenuto il sostegno di tutte le forze politiche tranne che dei socialdemocratici e dei democratici cristiani. Per lui hanno votato 52 parlamentari, 25 i contrari. Fondi sbloccati A settembre verranno e-rogati dalla Farnesina 5,5 miliardi di lire all’Università popolare di Trieste e destinati alla comunità italiana in Slovenia e Croazia. Si chiude così la vi- cenda dei finanziamenti alla minoranza italiana, congelati in seguito ad una denuncia alla magistratura di alcuni esponenti della minoranza italiana stessa che avevano denunciato poca chiarezza nella gestione dei fondi. Un’ispezione ministeriale del resto non ha riscontrato gravi irregolarità e così i fondi sono stati sbloccati., Finora per il 1999 sono stati erogati dallo stato italiano solo due milardi. Il danno alla vita culturale, sportiva ed associativa della comunità italiana è stato enorme tenuto conto di tutte le iniziative già programmate e poi cancellate. Vicini e lontani L’ultima indagine dell’opinione pubblica, condotta per conto del quotidiano Deio di Lubiana riguardava i rapporti della Slovenia con la Croazia. La maggior parte degli interpellati (58,6%) ritiene che i rapporti con i vicini siano negativi, un giudizio neutrale, ne’ buoni ne’ cattivi, per il 20,7%, mentre appena il 15% li considera buoni. Sempre a questo proposito è stato chiesto anche un giudizio sulla diplomazia slovena che ha subito una sonora bocciatura perché accusata da ben 81,9% degli intervistati di essere troppo disposta a cedere e che al contrario dovrebbe essere più intransigente in primo luogo rispetto alla definizione del confine nel golfo di Pirano (70,7%). L’arte trova spazio nella Baška grapa Antološka razstava o arh. Simonittiju Grant e Rut, paesini della Baska grapa, in Slovenia, sono al centro della rassegna “Transverzala utrinkov” organizzata anche quest’anno da Metka Miljavec con la collaborazione, per quanto riguarda la ricerca degli artisti, di Moreno Miorelli, il curatore della “Stazione di Topolò”. A Grant, dove la strada si conclude proprio come a Topolò, fino a sabato 7 agosto è possibile trovare le opere di Paolo Comuzzi, Giusep-pino De Cesco, John Hogan, Romildo Kumar, Damijana Koritnik, Paola Korošec, Polona Maher, Metka Miljavec, Gregory Pryor, Sebastjan Testen e Carlo Vi-doni. Le installazioni pren- L’opera di Giuseppino De Cesco a Grant dono spunto dalla storia e dall’architettura del paese, una ventina di case abitate ormai solo per due terzi e soprattutto da persone anziane, mentre Rut conta u-na cinquantina di abitazioni ed una locanda. L’iniziativa, inaugurata sabato scorso, comprende anche una mostra fotografica di Rafael Podobnik, concerti e rappresentazioni teatrali. Tra gli appuntamenti anche il concerto del coro giovanile “Beneške korenine” che si esibirà a Rut sabato pomeriggio. Delo arhitekta Valentina Z. Simonittija (1918 -1989) bodo jeseni predstavili v slovenskem in italijanskem oziroma furlanskem okolju z dokumentarno razstavo in obsežno monografijo. S tem projektom Studijski center Nediža iz Spe-tra želi opozoriti na ustvarjalno in strokovno delo svojega učitelja in prijatelja ob desetletnici njegove smrti. Prvo veliko razstavo s fotografijami, načrti in risbami, bodo septembra odprli v cerkvi Sv. Frančiška v Čedadu. Nato jo bodo ponovili tudi drugod v naši deželi in v Sloveniji. Arhitekt Simonitti predava v cerkvi Sv. Jerneja Ob tej priložnosti so izdali tudi dvojezično monografijo z naslovom “Valentino Z. Simonitti, arhitekt in intelektualec ob meji”, v kateri avtorja Renzo Rudi in Giovanni Vragnaz, ki sta uredila tudi razstavo, predstavljata posamezna obdobja delovanja Simonittija na kulturnem in ustvarjalnem področju in sicer sugestije organske arhitekture, obnovo kulturnih spomenikov kot sta Landarska jama in cerkev Svetega Jerneja v Barnasu, urbanistično načrtovanje in študijo o naravnem parku Juljiskih Alp ter vse pobude za ohranjanje spontane arhitekture, ki jo je ogrožal potres. Razstava in knjiga z izborom iz Simonittijevega opusa dokumentirajo njegovo doslednost v etičnem prizadevanju in načrtovanju materialnega oz. duhovnega življenja človeka v lastnem okolju in obenem v neutrudnem spodbujanju ekonomske, kulturne in politične rasti slovenske manjšinske skupnosti v Furlaniji. četrtek, 5. avgusta 1999 Dinosauri e fossili, un museo a Rea na L’iniziativa parte da Torreano Con un afflusso di pubblico inatteso, circa 9.000 visitatori nelle prime sei giornate di esposizione, prosegue con successo l’iniziativa “T-rex in città”. Si tratta dell’esposizione di un dinosauro di nome Stan, una replica in dimensioni reali di un Tyrannosaurus rex collocata sotto la Loggia del Lionello a Udine. L’evento è patrocinato dal Comune di Udine, promosso e organizzato da Geofin e Geoworld nature store assieme ad un gruppo di sponsors. Dalla Loggia del Lionello il dinosauro, lungo 12 metri e alto 4 metri, sarà trasferito definitivamente nel costituendo Museum-Store a Reana del Rojale, dove sarà visionabile tutto l’anno, a partire dal prossimo autunno, assieme ad alcuni eccezionali reperti fossili autentici di elevato valore scientifico, appartenenti alla collezione Geofin. Tra questi un raro cranio di Triceratopo fossile della dimensione di circa 2 metri per due, proveniente dal Sud Dako- ’ ta, che il Laboratorio Paleontologico Geolinea di Torreano di Cividale sta preparando in questi giorni. Per gli interventi di preparazione, pulizia e restauro conservativo - calcola il paleontologo Stefano Piccini -i nostri esperti lavoreranno per circa 1500 ore. Siamo molto soddisfatti delle presenze finora registrate e dell’interesse dimostrato dai visitatori nei confronti di Stan, aggiunge Nicola Piccini, co-fondatore di Geofin e responsabile del progetto franchising Geoworld nature store. Grazie all’amministrazione comunale - prosegue Piccini - Stan sarà visionabile fino a domenica 8 agosto, tutti i giorni dalle o-re 8.00 alle ore 24.00, con ingresso libero e con l’assistenza gratuita di personale che fornirà tutte le informazioni scientifiche sul suo conto. Lettera al giornale “Sono il fanatico indù sera a Topolò...” e quella Spettabile redazione “Novi Matajur”, mi riferisco all’articolo su Topolò / Topoluove del 22/7/99. Ritengo di essere quel fantomatico “fanatico indù” nonché “peso vero” sullo stomaco per qualcuno più che sul piatto della bilancia, co-artefice degli episodi da “non dimenticare” di domenica sera: per questo chiedo di poter replicare all’articolo dell’amico, giornalista e poeta Mihac Obit. Se riferito a questo fanatico è una grossolana frottola il virgolettato di Miorelli per il quale avrei detto che artisti di Roma e New York devono intervenire in sloveno (vero è per l’intervento fatto a suo tempo dal compianto senatore Bratina); patologie ed ideologie poi le lascio volentieri a chi, tanto sicuro di conoscerle bene, le tira in ballo. Infine, Moreno, suvvia, gli artisti non son mica bambini, sapran ben difendersi soli. Non credo, Michele, qualcuno volesse tutto in sloveno come, sappiamo, anche gli italianissimi cosiddetti, lo sloveno dialettale lo parlano, se non altro per deformazione professionale. Quindi non è certamente qui in Benečija che non si crea l’incontro o lo scontro fra lingue e culture diverse considerando pure che mastichiamo sia il friulano e gli emigranti (tanti) il francese o l’inglese, lo spagnolo, il tedesco, il russo, ecc. Peccato però che forse qualche artista e tanti non di questa e-lite fortunata, alla Postaja, di questi “bei posti selvaggi” non conoscono niente e quel che è peggio, non se ne interessano proprio. A costoro basta rapinare un po’ della purezza antropologica rimasta (accendono i motori di nascosto sotto il tavolo e ti succhiano l’energia vitale, mi diceva un amico in Grecia, attento!), scattare due foto, farsi magari della pubblicità, dire e dirsi “io c’ero” e così sistemare la coscienza intellettuale o culturale che bussa in loro nei loro week- end di borghesi. Almeno gli antropologi sono costretti ad apprendere qualcosa del codice verbale nativo se vogliono relazionare con loro, qui a Topolò (sempre meno Topoluove a giudicare dai cartelli indicatori) non ve n’è bisogno, tanto, come diceva Benito and co. “qui tutti capiscono l’italiano”. Ecco quindi la dolorosa constatazione di qualcuno che approccia lo sloveno col pubblico solo quando son nei paraggi, ma già, son fanatico, bisogna fare attenzione! Questo, un accenno della serata di domenica che forse diventerà famosa e che a questo punto varrebbe proprio la pena di raccontare e soprattutto discutere senza timori. Gu Tapoluovem san se Cu pru lepua zak’ mu san poviedat, kar mi je stiskalo par sarcu. Zdreu an veseu an lahan se Cujen, ku tic an za-ries hudua se mi zdi če kajš- nemu moje misli, so šle počeries! Ricordando la quasi totale scomparsa degli indigeni dell’Amazzonia in questo secolo, all’amico romano, ho proposto l’idea che purtroppo per me loro, gli artisti, in questo contesto e sotto certi aspetti precisi ed ovviamente in senso figurato, sono delle “involontarie coperte infette di vaiolo per i nativi/slovenj”, seppur donate colle migliori intenzioni. Nessuno è tenuto a condividere questo ma lui, l’amico di Roma ed altri non si sono- affatto offesi... anzi. E questo mi lascia sereno. Auguro di cuore alla Postaja di continuare anche perchè non vorrei mi gratificaste tanto al punto di esserne l'affossatore; magari di migliorarsi e di non rifiutare i-stericamente, come è successo, neppure le critiche più sbagliate. Capisco lo stress ed io d’altro canto mi nutro delle mie sensazioni-poi tutto fa parte di un disegno a noi Superiore. Za tek’ cje, brez zamiere. “fanatic” Hvalica Adriano Qualizza Barčanj po domače Sarà il caldo, o l’eclissi imminente, ma faccio fatica a capire il senso di questa lettera, come faccio fatica a capire il perché sia stata indirizzata a me. Ma visto che ci sono: ci vorrebbe, sempre, un minimo di rispetto per chi vuole costruire e non distruggere. E si dovrebbe anche evitare di citare Bratina a sproposito. Credo anche che l’esempio della “Postaja Topolove” indichi l’unica strada possibile per il futuro per la Benecia: solo aprendosi agli altri, e non chiudendosi in se stessa, questa comunità può sperare di sopravvivere. Se invece si vuole farne una riserva indiana, tanti auguri. Brez zamiere, ku nimar. (m.o.) novi matajur Četrtek, 5, avgusta 1999 Senjam Al Buonacquisto trovi 100 articoli di casalinghi, ||| articoli da regalo, piccoli elettrodomestici e giocattoli GIRMI Marco Cucovaz Zašdtni zakon za Slovence s prve strani Masellijev osnutek zaščitnega zakona upošteva naSe izbire na Šolskem področju, podrZavlja dvojezično Solo v Spetru in dopuSCa možnost, da bi ob meji nastale druge take ustanove, obenem pa odpira vrata pouku slovenskega jezika tudi v javne Sole, na osnovi svobodne izbire starSev, seveda. Predvideva tudi potrebne instrumente zato, da bodo občinske uprave imele juridično osnovo za spoštovanje jezikovne realnosti svojega teritorja tako glede topono-mastike kot v javni rabi slovenskega jezika. Zelo pomembno pa je tudi dejstvo, da je zajem-Cena svoboda izbire. Zaščitni zakon, je bilo lepo reCeno v Zbornici, je kot korito, ki ga občina postavi sredi vasi. Ustavil se bo ob njem in pil, kdor bo žejen, drugi bodo mirno Sli mimo. (jn) ...Miha Obit pa njega “Zahvalo" Tisti, ki so napovedovali, de v par betih se zbrise vsaka slovienska slied po nadiških an terskih dolinah so se ustiel. “Prestora na sviete lieu-Sega ni kot tisti, v katerin te mati rodi”, “kjer nas je mati zibala, v nje jeziku slovien-sko guorila”, pravi piesam Sonie Gariup, ki je bila nar-buj vseC publiki an je lietos udobila Senjam. Misli o vitalnosti naSe skupnosti so Švigale po glavi na lietoSnjem Sejmu, medtem ko so ljudje parha-jali prav iz vsakega kamuna NadiSkih dolin an sevieda tudi iz občine Bardo. An tudi potlè kar so adan za drugim hodili pred mikrofon samuo mladi pieuci an godci. Na koncu smo kot sladki Senk doživiel Se nastop mladih an pridnih harmonikarjev Glasbene Suole iz Spietra. An pru teli ustanovi se muoramo zahvalit, Ce imamo nimar vic glasbeno svojo tridesetletnico. Tudi lietos se je že desetinam an desetinam piesmi v telih 24. betih doložlo še drugih 12 novih. An tudi lietos smo dobili an kaseto, Ceglih koš-ta puno v denarju an tudi v cajtu an energiji, ki je po-triebna za jo narest. Pa je bila odločitev iti napri po teli pot pametna, Ce ne sa vemo, kuo gre, drug dan be že pozabili na vse, kar smo Cul. Poslušal smo piesmi tradicionalne po glasbi an po besiedah, pa tudi buj moderne. Ljubezan je bila ku nimar krajica, Čeprav je bila lietos narbuj moCna ljubezan do svojega rojstnega k-raja an beneške zemlje. Poslušal smo piesam obupa, še posebno tisto, ki nam je prišla iz Barda “Tiho to je” Igorja Cerna, kjer je “Cama nuojč, je samo strah, je sama nuojč”. Aktualnost se je mešala s kulturno tradicijo Benečije, na adni strani odmevi uojske na Kosovem, na drugi piesam o Lint-verju, ki se na smie zgubit. Ob žalosti an obupu še piesam “Drobne kaplje”, ki je poezija življenja, jo je za-pieu Davide an je paršla na 2. mesto. Na koncu je trieba še posebej pohvaliti tistega, ki je pravi “patron” sejma: Checca. On piše piesmi, jih po-straja an poje, pomaga, kjer je trieba an še snema piesmi za kaseto. Ob njem še band, v kateri so lietos bili Davide KlodiC (klaviature), Nino Bracciale (bobni) an Beppo Braidotti (bas). šuolanih ljudi, ki znajo pie- mena do ozvočenja - vsa srni pisat an sevieda tudi pi- Cast an hvala Valeriu, a se- et. vie, obedna jabuka ne pade Z lietošnjim Sejmam, ki delec od dreva - je na narli- je biu ries dober po kvaliteti eušo vižo kulturno društvo an vse gladko teklo, od vre- ReCan zaCelo praznovati Pesmi Obita nagrada za najboljši tekst Zahvala, najboljša Tiste oCi, marzie glih, ku nebuo so že vidle vse tiste, kar je bluo možno videti, koraki an še koraki, ljudje, ki niemajo niC druzega, ku muCat. Bod’ta pridni, otroci, za tel krat nas ne bojo ubil, mi imamo marzie oCi, oCi, ki gledajo nebesa vsak dan. Hvala Slobodan, hvala za napri, hvala za tiste, ki so že bli, hvala za tiste, ki so že bli. Hvala Slobodan hvala za napri, hvala za tiste, ki ne bojo vic, hvala za tiste, ki ne bojo vic. Kduo vie, kada bomo paršli, ure an ure, ki ne štejem vic an nobedan, ki nas Čaka, nimar buj podobni, ku žvine v živalskem vartu. Hvala Slobodan, hvala za napri... An pru takuo: hvala Nato, hvala Clinton, hvala Clark, hvala Albright, hvala Apache, hvala bombe, hvala sovraštvo, hvala nam. besedilo in glasba: Michele Obit Liep uspeh 24. Sejma beneške piesmi na Liesah na pobudo kd Rečan Biu je ries senjam Razveseljiva je navezanost mladih ljudi na slovensko kulturo Tle par nas “slovienski narod je težkuo, da se preda. Smo majhana dežela in je majhan naš rod, pa tarde koranine nam pomagajo povsod”, pravi piesam Hlodala “Za vas, ki prideta med nas”. An tek je biu na 24. Sejmu bene- ške piesmi na Liesah se je lahko sam, na svoje oCi prepriCu, de bo daržalo, de je ries. Zak vsi videmo arbido, ki je prepredla vse senožeta an tudi host, ki požgerja vasi. Vsi vemo, de vsaki krat, ko se zaštijemo nas je manj an smo buj stari, de se premalo otruok rodi. Vsi pa muormo pogledat an drugo stran medalje an priznat tudi drugo resnico. Tisti, ki so tardili, de judje neCejo nič kar je slovienskega so se zgrešil. buokaco^0 • REMANZACCO Ss Udine-Cividale Tel. 667985 • CASSACCO Centro commerciale Alpe Adria Tel. 881142 Največji uspeh, saj so muorli narest an “bis”, pa so imiel harmonikarji Glasbene šole, ki jih uči prof. Aleksander Ipavec Roberto Pensa an Gabriella pojeta piesam “Moja zemlja"... Z njo sta zmagala Senjam Katja an Valerio Na 1. mesto D Prestora na sviete lieušega ni kot tisti, v katerin te mati rodi, naj je v mieste, v ravnini ali v vasi na planini. Kjer nas je mati zibala, nan lepe pesmi prepevala, nas zmieran lepuo uCila, v nje jeziku sloviensko guorila. Tle v naši zemlji, v Beneški Sloveniji. Lahko bi pa vsi lieuš Ziviel, Ce bi se vsi radi imiel, Ce bi se vsi med nan pomagal in ne vic sovraštva runal. Mier, ljubezan, piesmi an veseje bi ugriel an nardil veselo sarce, telih reCi ljudje so vsi žejni po naših vaseh v Beneški Sloveniji. besiede: Sonia Gariup glasba: Kekko Aktualno novi matajur Četrtek, 5. avgusta 1999 s prve strani Roman Firmani je bil na predstavitvi svoje nove knjige ”Gli sradicati" vidno ganjen nad toplino in pozornostjo, ki so mu jo izkazali bodisi publika kot predstavitelji. Dino Chiabai je dejal, da smo lahko na Firmanijevo delo posebno ponosni, kajti gre za roman o naporih, trdem delu, bolečinah in domotožju. O tem pa bi malone vsak Benečan znal povedati marsikaj. Ce pa je bila emigracija skupna nesreča, naj bodo danes tudi skupna prizadevanja Benečanov, da se kot visoki življenjski vrednoti ohranita jezik in kultura, je podčrtal Chiabai. Zupan Podbonesca Piergiorgio Domeniš je o Fir-maniju in njegovi knjigi govoril s posebnim ponosom, saj sta oba iz Ronca doma. ”Ta knjiga nas bo spominjala na to, kar so morali prenaSati nasi očetje in dedje, da smo danes lahko tu, na tej predstavitvi", je dejal Domeniš in izrazil prepričanje, da je roman velik doprinos za ovrednotenje Nadiskih dolin. Treba je narediti vse, da se iz domačih krajev zaustavijo odhajanja, ki so te kraje v tolikšni meri že prizadela. Književnik Franco For-nasaro se je pri oceni Fir-manijevega romana o izkoreninjencih navezal tudi na ti alle centrali nucleari di Chernobyl: “Una città, sì, ma di morti. Interi edifici, interi palazzi, lo stadio, un grande albergo, il palazzo della cultura, la piazza principale, tutto a testimoniare una comunità che c’era e che oggi non esiste più... Né una pianta, né un fiore, né un animale, né un uccello, né una farfalla, né un insetto: non un segno di vita”. E chi pensa che l’effetto dell’incidente nucleare sia durato un attimo, sappia che a Chernobyl la dose di radioattività assorbita in un’ora è pari a quella che riceve chi si sottopone a 40/50 esami ai Raggi x. La visita all’ospedale oncologico pediatrico di Kiev, poi,.verrà ricordata per tante cose ma in particolare per un bambino abbandonato, senza un nome, posato in una culla, a cui è stato dato il nome Giorgio in omaggio al professor Matteucig che è riuscito, con il calore del suo corpo, a regalargli il primo sorriso. Un museo, a Chernobyl, ricorda la tragedia e celebra chi portò i primi soccorsi e pagò con la vita la sua generosità. Noi, troppo lontani, grazie a Matteucig possiamo almeno fare in modo che non si dimentichi che qualcuno, per quell’incidente, sta ancora pagando, (m.o.) lo človeško zgodbo, mnogo takih zgodb skupaj pa predstavlja zgodovino beneških ljudi. V tem smislu je novo Firmanijevo delo nadaljevanje "Zadnje doline" in prispeva k temu, da se piše tista zgodovina beneških ljudi, ki je v šolah mnogim generacijam niso posredovali. Narod, ki nima vedenja in zavesti o svoji lastni zgodovini, pa tudi nima zavesti o svoji identiteti, je dejal Clavora. Na predstavitvi je spregovoril tudi založnik Armando Fiscon, ki je prišel v stik s Firmanijent povsem slučajno, potem ko je bil nagrajen njegov prvi roman "Zadnja dolina". Novo knjigo je uvrstil v posebno zbirko z imenom "Literatura druge Italije", ki objavlja predvsem dela Italijanov, ki živijo v tujini. Uveljavljena umetnica Loretta Dorbolò, doma iz Benečije, a živeča pri Mo-deni, je Firmanijev roman opremila z naslovno stranjo. Na predstavitvi je imela priložnost povedati, kako je knjigo prebrala v eni sapi in se je pri tem v mislih vračala v svoje rodne kraje, s spominom na pripovedi svojih staršev in dedov. Tako sta se srečala likovni in literarni izraz dveh Benečanov, ki sta kljub tujini ostala globoko navezana na svoje korenine. (D.U.) Roman o trdem delu, vendar tudi o upanju Nova Firmanijeva knjiga je tudi delček zgodovine vseh nas Il professor Giorgio Matteucig passa quasi ogni anno dalla nostra redazione, quando si trova in Friuli, d’estate, per presiedere una commissione esaminatrice delle scuole superiori (quest’anno è toccato allo Zanon di Udine). Viene a trovarci portando con sè la ventata di allegria tipica dei napoletani, ma immancabilmente con qualcosa in più. Matteucig, nato a Napoli nel 1940 ma originario di Seuza di Grimacco, professore associato di Zoologia dell’università partenopea “Federico II”, un curriculum scientifico di altissimo profilo alle spalle, è reduce da un viaggio compiuto a Chernobyl, dove il 26 aprile 1986 un incidente ta”. 11 libro è in parte un trattato scientifico che analizza, in base ai dati reperiti nel corso della visita a Chernobyl, le cause e gli effetti della contaminazione radioattiva, in parte il racconto, visto dal lato u-rnano, di un’esperienza indimenticabile. Indimenticabile per chi l’ha vissuta, e altrettanto dovrebbe esserlo per tutti gli altri, perché quella di Chernobyl è una tragedia dimenticata troppo in fretta, messa tra i brutti momenti durati lo spazio di qualche settimana, appena dopo che si diffuse la notizia dell’incidente. Invece, sentite come Festa descrive la città di Pripyat, luogo residenziale di tutti gli addet- lastno izkušnjo (njegova družina je po rodu iz Istre). Govoril je o tem, kako se na vsakovrstne "izkoreninjence" vselej in povsod gleda z določenim sumničenjem, morda pa tudi z zavistjo. Firmani pa je po njegovi oceni vsekakor človek upanja, kajti iz romana izhaja tudi prepričanje, da v domačih krajih še obstaja zadostna etnična in kulturna podlaga, da se skupnost v prihodnosti lahko ohrani. V tem je po oceni Fornasa-ra tudi Firmanijev izziv. Kdor je v dolinah ostal, jih doživlja morda z občutki rutinske vsakdanjosti, za tiste, ki so morali oditi, pa so domači kraji neustavljivo privlačni. Novinar Ferruccio Clavora je dejal, da gre pri Fir-manijevem romanu za ma- Roman Firmani podpisuje svojo knjigo številnim obiskovalcem predstavitve, ki je bila i/ petek v gostilni "All'antica" v podboneškem Krasu 11 viaggio del professor Giorgio Matteucig nei luoghi del disastro nucleare Chernobyl, tragedia infinita Un esperienza importante anche dal punto di vista umano, oltre che scientifico nella centrale nucleare ebbe conseguenze gravi, se non letali, su migliaia di persone, oltre che sul paesaggio. Un’esperienza che ha profondamente toccato Matteucig, soprattutto dal punto di vista umano. Più che le parole, in questo caso, vale una fotografia che 10 vede tenere tra le braccia 11 piccolo Giorgio, uno dei tanti bambini di Chernobyl bisognosi di cure particolari. La foto fa parte del ma- teriale pubblicato nel libro “...E a Chernobyl spuntò u-na margherita» scritto dal professor Mario Festa, fisico nucleare che ha compiuto la visita alla centrale e all’ospedale di Kiev assieme a Matteucig e a Nicola Florio, presidente dell’associazione “Uniti per la vi- Due foto dal libro di Mario Festa: a destra il prof. Matteucig con il piccolo Giorgio, sotto una veduta di Chernobyl Četrtek, 5. avgusta 1999 Coritis: riprende la vita Nei mesi estivi le frazioni della Val Resia si popolano di molti emigranti resiani che, ben volentieri, tornano al loro paese per trascorrere in tranquillità le meritate ferie. Così accade ogni anno nella piccola ed ormai disabitata frazioncina di Coritis. Proprio in queste calde giornate il paese si rianima, gli abitanti si ritrovano e festeggiano. La Sagra del paese si è protratta per tutta la giornata di domenica 1 agosto, in mattinata è stata celebrata la santa messa. Ovviamente non sono mancati i chioschi enoga-stronomici e durante il pomeriggio la citira (violino) e la bunkula (violoncello) sono risuonati grazie all’esibizione del Gruppo folk-loristico Val Resia. Coritis è interessante a-gli occhi del visitatore, anche per le sue caratteristiche architettoniche. Anche in questo paese, così come nella frazione di Stolviz-za, si possono ancora ammirare le tipiche case resiane risparmiate dalla furia distruttrice del terremoto del ’76. Solo la chiesetta benedetta nel 1892 fu danneggiata, ma è stata ricostruita sempre nello stesso punto, a testimonianza della tenacia e dell’amore di questa gente che continua a portare Coritis e Resia nel cuore. =—————— Rezija — “Spoznavajmo Rezijo” je uspešna pobuda ZSKD s Solbice Turisti v Reziji Od leta 1991 je bilo v dolini po Zveza slovenskih kulturnih društvev ima v posameznih pokrajinah, v Trstu, Gorici in na Videmskem posebno poslanstvo in tudi drugačno obliko delovanja. Najbolj izvirna in nenavadna je vsekakor pot, ki jo je zbrala v Reziji in po kateri zelo uspešno hodi Ze kakih 7, 8 let. Specializirala se je namreč na področju kulturnega turizma in samo s svojimi močmi, s pobudo “Spoznajmo Rezijo” je v teh letih sprejela v Reziji trinajst tisoč (13.000) ljudi. Luigio Negro, ki je pobudnik in animator te pobude, smo vprašali, kako je sploh do nje prišlo. Zanimanje za Rezijo je že od nekdaj zelo živo. Zelo pogosto so prihajale organizirane skupine, ki jih je v glavnem sprejemal Luigi Paletti. Ko sem jaz nastopila ‘v službo in je bil januarja 1990 odprt urad ZSKD na Solbici, sem mu najprej pomagala, nato postopno prevzela to delovanje v celoti. Obenem so se seveda pogosto pojavljale tudi skupine, ki so si lastnoročno organizirale izlete v naši dob- skim kulturnim društvom. Naslednje leto so prišle na vrsto šole. Kako leto kasneje sem se obrnila na turistične agencije v Sloveniji. Koliko ljudi je v teh letih obiskalo vašo dolino? Točnih podatkov nimam. Zračunala pa sem, da jih je k nam prišlo kakih 13 tisoč. V glavnem je šlo za Slovence, ki imajo poseben “feeling” za našo kulturo. V kakšnem letnem času pa najraje prihajajo? Naša “sezona” se začne aprila in se nadaljuje do junija in kasneje gre še od septembra do oktobra. V zadnjih leth ZSKD s Solbice sodeluje na tej ravni tudi s parkom Julijskih Pre-dalp. Pomen te dejavnosti je na dlani in je več kot očitna tudi njegova ekonomska razsežnost. Vsaka kmetji-ska, obrtniška in seveda gostinska dejavnost v Reziji se lahko vključi v to gibanje in ponuja svoje pridelke in storitve. Seveda to je odvisno tudi od volje in iznajdljivosti posameznikov. Nedvomno pa ZSKD ogromno prispeva k poznavanju Rezije in k njeni rasti, (jn) Luigia Negro ni. Takrat sem pomislila, zakaj ne bi bolj organizirano “ponujali” kulturno in jezikovno specifiko naše doline in je nastala pobuda “Spoznajmo Rezijo”. Pravzaprav za kaj se gre? Pripravili smo paket ponudbe v katerega smo vključili srečanje v kulturnem domu, predvajanje diapozitivov o Reziji in njenih lepotah, pripovedovanje v rezijanskem dialektu - in pri tem mi vseskozi zelo veliko pomaga pesnica Silvana Pa- laetti - ter seveda pesem in glasbo z rezijanskimi citi-ravci. Kar so vsi zelo navdušeno sprejeli, je bilo povabilo, naj zaplešejo z nami rezijanske plese. Nato sledi obisk posameznih vasi, med katerimi izstopa Solbica, ki je ohranila arhitekturne z-načilnosti. Za skupine, ki jih je zanimalo; je bilo vključeno tudi tipično kosilo v rezijanskem hotelu. Vsaka skupina se je odločila za del ali celoten paket. Prvo leto smo ponudbo posredovali vsem sloven- Su iniziativa del circolo culturale resiano Rozajanska dolina di Udine Gita agli stavoli di Pustigost Sull’altopiano sopra Stolvizza sabato prossimo 7 agosto - Messa “tana Strice” Il nostro circolo invita i propri soci alla gita sugli stavoli di Pustigost che si trovano su un altipiano sopra Stolvizza per sabato 7 agosto. Un sentiero, che parte dalla località Ladina, porterà i partecipanti, dopo circa venti minuti, agli stavoli di Tuwrse, dai quali si ammira il panorama del fondovalle con la visuale sugli stavoli di Cima Pene’, sull’abitato di Coritis, su quelli di Jama per adagiate lo sguardo sulla malga Coot, quella di Berdo di Sopra e quella del Canin. A metà percorso il sentiero si dirama: uno sale verso Sella Buja (in resiano Labujo) dove si trova il rifugio “Crasso” ex regina Margherita sotto le falde del Sart, mentre l’altro sale verso le planine di Pustigost. Questi stavoli hanno una caratteristica particolare rispetto a tutti quelli che sono sparpagliati sui monti resiani. Sono formati da gruppi di costruzioni entro vaste a-ree prative e circondati da boschi di faggio e pino ammSmR- » - ' -, ' . ‘'V.* che danno l’aspetto di piccole oasi. Gli uni agli altri sono collegati con sentieri che, con un ampio giro, è possibile visitarli tutti e quindi ritornare al punto di partenza. Due sono le località che colpiscono in modo impressionante il visitatore: tau Strile e tau Karnize. Queste due planine (stavoli) sono cosparse di sassi e macigni rotolati dal monte sovrastante in tempi molto remoti che, se non ci fosse l’erba, darebbe l’impres- sione al visitatore, di trovarsi in un luogo lunare. Il programma prevede anche di assistere alla Santa Messa presso la cappelletta che si trova in località tana Strizze che compie 105 anni. Era stata costruita nel 1894 da Antonio Lettig e Giovanni Juri e l’avevano dedicata a Santa Barbara per preservare questi luoghi dia fulmini che cadevano di frequente nella zona. Si racconta che, prima di essere edificata questa ”Mojana”, uno stolvizza-no aveva comperato una piccola campana dal quale era stata portata fino in Pustigost con l’intento di richiamare gli abitanti alla preghiera. Inizialmente voleva sistemarla nei pressi dello stavolo “tana Renghinen”, ma una parte degli abitanti insistevano affinchè fosse posta in località “Molsje”, da dove si poteva scorgere la chiesa madre di Prato. Le discussioni, però, furono talmente discordi e vivaci che l’acquirente riportò la campana a Stolvizza per sistemarla sul campanile dove tutt’ora ha sede. Da questa idea, in seguito, fu costruita questa cappelletta. Nel 1994 in occasione del centesimo anniversario, fu ristrutturata per iniziativa di Bernardino Di Lenardo coadiuvato dai paesani, per non perdere un patrimonio di fede e abbandonare la Mojana testimone di grazie ricevute, ricordi, aspirazioni, preghiere esaudite degli a-bitanti di Pustigost. Toni Longhino - Livin V Reziji teče teden pravljice Med najpomembnejše, še vedno vitalne oblike in izraze ljudske kulture v rezijanski dolini sodi pripovedništvo. Kot je vsem znano imajo Rezijani izredno bogato tradicijo na tem področju, saj so prav na ustni ravni, s prenašanjem iz roda v rod, ohranili zelo veliko bogatsvo, nešteto pravljic, basni in pesmi. Ob tem so skozi stoletja, še zlasti v dolgih zimskih večerih razvili velike sposobnosti v pripovedovanju. In še danes se lahko pohvalijo z izvrstnimi pripovedovalci. Zato, da bi delček tega bogastva posredovali otrokom, ki kot drugod imajo vse manj priložnosti poslušati pravljice v naročju mame ali none in seveda tudi vsem, ki jim je pri srcu ljudska kultura, Ze nekaj let prirejajo v Reziji “Teden priopovedništva”. Pobudo kot doslej pa dajeta domače kulturno društvo “Rozajanski dum” in Zveza slovenskih kulturnih društev. Očiten namem pobude je seveda prispevati k ohranjanju tako pristne oblike ljudskega izražanja, predvsem pa gojiti še zlasti med mladimi ponos in ljubezen do Rezije in njenega kulturnega in jezikovnega bogastva. Teden pripovedništva se je letos začel v ponedeljek 2. avgusta in se bo zaključil v petek, na njem pa sodelujejo tudi otroci, ki obiskujejo poletni center. Treba je še dodati, da je pobuda tematska in letos so se osredotočili na temo lisice iz Rezije. Na to temo so tudi organizirali “stezo lisice iz Rezije” in vse ta teden ob 18. uri se srečujejo v kraju Zamlin in prehodijo delček poti. Stezo pa si lahko vsakdo ogleda do konca avgusta. Rozajanska kulturska hiša 9 - 29 agosto mostra etnografica Furnože Le fornaci della Val Resia inaugurazione 9 agosto ore 20.30 Tristo izvedencev za obnovo Balkana Slovensko deželno gospodarsko združenje obvešča, da bo Evropska agencija za obnovo Balkana v kratkem zaposlila 300 izvedencev, ki bodo imeli nalogo, da izvedejo popis poškodovanih objektov in analizo potreb v gospodarstvu na Kosovem in v sosednjem jugoslovanskem območju po letošnjem vojnem konfliktu. Izbrani strokovnjaki bodo predvidoma delovali na eno oziroma dve leti na sedežih Agencije v Solunu, Prištini in Skopju, kjer bodo operativno sledili raznim fazam posegov in finansiranj povojne obnove. ' Glavni rekviziti, ki se bodo upoštevali pri izboru strokovnjakov, na osnovi poslanega strokovnega ku- rikuluma, so: neposredne izkušnje na samem kraju, izkušnje v okviru sistema malih in srednjih podjetij, poznavanje procedur Evropske Unije, visoki strokovni profili in specializacije vezani na posege na teritorij, ter poznavanje anglešči- ne in drugih jezikov območja. Sekcija samostojnih poklicev ter sekcija mednarodne trgovine in storitve pri Združenju vabita vse zainteresirane člane, da čimprej odpošljejo strokovni kuriku-lum, napisan v italijanščini in angleščini, na organizacijsko tajništvo SDGZ v Trstu, ul. Cicerone 8 (tel 040-362949, fax 362692), ki ga bo posredovalo pristojnim organom. A 1 j_ 7 novi matajur l\iXL Li/Ctil tCJ četrtek, 5. avgusta 1999 j L’ex sindaco di S. Leonardo su una vicenda approdata al Tar dalla prima pagina “Ad una prima valutazione - prosegue Zanutto -le concessioni non sono state date, la Regione affermava che vi erano già troppi allevamenti sul territorio comunale e l’Azienda sanitaria del Medio Friuli aveva dato parere negativo. E-ra irresponsabile non tenerne conto, questo ho detto, per motivare la mia decisione, ai proprietari. Ripresentati all’Azienda sanitaria, due dei tre progetti hanno ricevuto nuovamente parere negativo, mentre la Regione metteva in evidenza la loro incompatibilità urbanistica. Ero orientato a non firmare le concessioni, ma prima mi sono rivolto ad un avvocato per un consiglio. Visto che la Regione ordinava di sospendere le concessioni in attesa di superare le sue riserve, ho scelto la strada di non prendere, per il momento, alcuna decisione. Due proprietari su tre hanno fatto ricorso al Tar”. Il tribunale amministra- compatibilità urbanistica, le tabelle del Piano regolatore indicano delle distanze degli allevamenti dai centri abitati che i tre progetti non rispettano assolutamente. Sempre che, ora, il consiglio comunale non decida di cambiare quelle norme. Fossi ancora sindaco, comunque, non firmerei le concessioni. La mia amministrazione non è mai stata contraria allo sviluppo degli allevamenti zootecnici, ma quelle, secondo l’Azienda sanitaria, sono industrie insalubri di prima classe, quanto di peggio può esserci anche per quanto riguarda la tossicità. Si parla di decine di migliaia di conigli, e l’esempio di Clastra dovrebbe insegnare qualcosa...”. La decisione spetta invece al nuovo sindaco Sibau, che per ora non si è espresso e che si ritroverà sul proprio tavolo la questione al ritorno dalle vacanze. Intanto Zanutto lancia un altro allarme: “Il Comune ha revocato l’incarico al progettista per la realizzazione della passerella di Scrutto, voluta dagli abitanti della zona attraverso una raccolta di firme. Erano stati destinati 95 milioni dalla Protezione civile e altri 80 con i fondi per la benzina. Che fine faranno quei contributi?”. (m.o.) mia sospensiva”. Zanutto non ha invece difficoltà a entrare nel merito: “Esiste una grossa in- La4‘patata bollente” dei tre allevamenti tivo ha datto una prima volta ragione a Zanutto, poi, con sentenza del 22 a-prile scorso, gli ha ordinato di prendere una decisione. La motivazione della sentenza è stata comunque inviata a Zanutto quando la sua carica era già decaduta. “Il Tar non si è espresso nella sostanza - chiarisce l’ex sindaco - ma solo sulla Clastra, sede di un allevamento di polli, a destra l’ex sindaco di S. Leonardo Lorenzo Zanutto Interrogazione di Marinig a Melzi “Strade provinciali, l’ente intervenga” Da venerdì 6 a martedì 10 agosto ricco programma per la sagra di S. Lorenzo Monteaperta, si fa festa Tra gli appuntamenti numerosi concorsi e le gare per il “Trofeo boscaiolo Taipana” Veduta di Monteaperta Il degrado della viabilità provinciale nelle Valli del Natisone è al centro di un’interrogazione presentata da Giuseppe Marinig, consigliere dei Socialisti democratici italiani, al presidente della Provincia di Udine Melzi. Marinig si riferisce in particolare alle provinciali Natisone bis, Val Alberane e Val Cosizza constatando che l’ordinaria manutenzione delle stesse, lo sfalcio dei cigli e delle scarpate, la pulizia dei fossi di sgrondo e la sramatura vengono fatte in maniera saltuaria e poco razionale. Marinig sottolinea quindi “l’importanza e la necessità di un ambiente naturale pulito e ordinato che rappresenta un più incisivo richiamo turistico, mentre l’attuale abbandono, che riguarda anche le aree pubbliche, rende più difficile la presenza turistica”. Sempre nelle premesse, il consigliere constata come sia “dovere della pubblica amministrazione gestire correttamente gli ambiti per u-na sicura viabilità e per il decoro del territorio”. Marinig interroga quindi il presidente della Provincia “per sapere quale provvedimento intende prendere per garantire una costante pulizia dei cigli, delle scarpate e dei fossi lungo la viabilità di sua competenza e, se in caso affermativo, di provvedere con urgenza negli interventi al fine di dare agli abitanti delle Valli del Natisone le stesse garanzie concesse agli altri cittadini della provincia”. La sagra di S. Lorenzo terrà banco a Monteaperta di Taipana (Viškorša), da venerdì 6 a martedì 10 agosto. L’iniziativa si deve alla Comunità montana delle Valli del Torre, all’Associazione Pro Val Comappo e al Consorzio boschivo del comune di Taipana, il cui comune ha dato il patrocinio. L’apertura ufficiale della sagra avverrà venerdì, alle 18, con l’iscrizione alla terza ex tempore di pittura “Città di Monteaperta”, con la formazione delle giurie dei concorsi “Giardini e balconi in fiore” e “Orti in frutto” e con il via al concorso “Il miglior pasticciere della Val Comappo”. Domenica 8 agosto sarà la giornata del boscaiolo, durante la quale è prevista una tavola rotonda sul tema della proprietà forestale e ambientale. Nella stessa giornata, dalle 14, avranno inizio le gare per il “Trofeo boscaiolo Taipana 1999”. Tra le gare, quella del taglio con il segone, del taglio di precisione con la motosega e del taglio di tronchetto con la sega. Lunedì 9 si terranno le premiazioni dei concorsi, mentre l’ultimo giorno, festa di S. Lorenzo, ci saranno i giochi per bambini, l’estrazione della lotteria, la premiazione dell’ex tempore ed il cenone di fine sagra. Tutti i festeggiamenti si terranno in località “Jama”, presso il nuovo complesso sportivo di Monteaperta. É prevista anche l’esposizione di attrezzature per casa, bosco e giardino e una mostra mercato di artigianato del legno. Četrtek, 5, avgusta 1999 generalni konzul v Trstu Jadranka Sturm Kocjan Z mesecem avgustom je kot nova generalna konzulka Republike Slovenije v Trstu uradno prevzela posle Jadranka Sturm Kocjan. Nasledila je Vlasto Valencie, ki je prevzela oddelek za konzularne zadeve na slovenskem zunanjem ministrstvu v Ljubljani. Jadranka Sturm Kocjan, ki bo dejansko zaCela službovati v začetku septembra, je doma iz Hrvatinov pri Ankaranu. Od leta 1992 do 1996 je bila poslanka v slovenskem parlamentu, izvoljena na listi Liberalne Demokracije Slovenije. V tistem obdobju je bila tudi predsednica parlamentarne komisije za manjšine in je imela s številnimi stiki priložnost spoznati tudi stvarnost nase skupnosti v Italiji. Pozneje je opravljala funkcijo svetovalke na slovenskem zunanjem ministrstvu. Poleg Kocjanove bosta na slovenskem diplomatskem predstavništvu v Trstu Se dva nova konzula in sicer Lea StanCiC ter Miha Vilar. Končno sole odprli Mimik Potle, ko je bil zaprt stiri leta, mejni prehod Golo Brdo / Mirnik v Goriških Brdih je od sobote 31. julija spet odprt obmejnemu prebivalstvu. Na slovesnosti v Mirniku se je zbralo zelo veliko predstavnikov oblasti z obeh strani meje, z županoma občine Dolenje Giovanni Crosato in Brd Franc MuSiC ter predsednikom gori-Ske pokrajine Brandolinom na Čelu. Vsi so na otvoritvi mejnega prehoda izrazili željo, da bi bilo povezovanje med dvema realno-stima vse tesnejše. 25. maja 1995 je dolenjski župan Giovanni Crosato zaprl cesto na italijanski strani, zaradi nevarnosti plazu, oziroma zaradi tega ker so se dobesedno rušile skale in je bil promet v nevarnosti. Nekateri so celo podvomili o političnem ozadju njegove odločitve, dejstvo pa je, da so bila dela na pobočju nad cesto in na cesti sami vredna dve milijardi lir, izvedla pa jih je deželna civilna zaščita. Dejstvo je tudi, da je bilo prebivalstvo ob meji, zaradi štiriletnega zaprtja moCno oškodovano. Si sono affermati nel mondo scientifico ed in quello economico Lidia Lurinova di Varch ed i suoi tre figli d’oro Più che di sarfità nel nostro paese si parla sempre più spesso e, purtroppo, quasi sempre a ragione di “malasanità”. Ma per fortuna abbiamo anche delle piacevoli sorprese perchè anche in questo campo l’Italia vanta professionisti di prim’ordine che, malgrado le carenze strutturali, organizzative o finanziarie, svolgono un lavoro di grande qualità, sia come medici che come .ricercatori. A quest’ultimi il settimanale l’Espresso ha dedicato due settimane fa un ampio servizio dal titolo “Rapporto sui medici - Ecco i cento migliori d’Italia”. In pratica si tratta di quei medici ricercatori che nel triennio 1996 -1999 hanno pubblicato sul maggior numero di riviste specializzate articoli che hanno avuto la maggior diffusione in ambito medicoscientifico. In questa speciale classifica ai posti più alti si colloca un uomo almeno per metà beneciano anche se dal nome non traspare. Al 22.esimo posto troviamo infatti il dott. Luciano Adori-ni, medico immunologo, ricercatore presso il Centro ricerche Roche di Milano, dove è approdato dopo una brillante carriera all’ENEA a Roma, passando per Los Angeles, Boston, nuovamente Roma ed infine alla Sandoz a Basilea. Ebbene il dottor Adorini ha una parte delle sue radici a Varch, nel comune di Stregna, da dove è originaria la mamma, Li-via Lauretig - Lurinova po domate. Il dottor Adorini, che ha al suo attivo anche quattro libri di testo per l’Università Conseguito al liceo classico “Paolo Diacono” di Cividale Un brillantissimo 100 agli esami di maturità Quest’anno, alle superiori, sono stati introdotti i nuovi esami di maturità ed anche il punteggio finale, alla “matura”, noij viene più espresso in sessantesimi, ma in centesimi. Dicono che fare l’“en plein”, e cioè 100/100 non sia semplicissimo, ma una nostra ragazza ce l’ha fatta. E’ A-lessandra Chiuch di Čemur. Alessandra ha frequentato con profitto il liceo classico “Paolo Diacono” di Cividale dove si è distinta in tutti i cinque anni. Complimenti davvero! Brava è stata anche Ire- ne Chiuch di Crostù che, sempre al classico, ha conseguito la matura con un Alessandra Chiuch ottimo 97/100. E’ davvero una gioia per noi poter scrivere queste notizie. Lidia Lurinova iz Varha v Srednjem kupe z nje trem sinuovam, ki so adan buj imeni-tan od te drugega. Parvi z leve je Luciano zdravnik - imunolog, raziskovalec na najvišji ravni, blizu nje je Maurizio, ki ima svoje podjetje v Vidmu an te zadnji je Andrea, ki ima direktorsko miesto v podjetju Piaggio. Lidia, ki jih je sama zredila an vešuolala do Univerze, saj je šele mlada ostala uduova, je žihar ponosna na nje, oni pa na njo ed ha partecipato come relatore a numerosi congressi in tutto il mondo, era salito a-gli onori della cronaca qualche anno fa per il grande impegno profuso nella ricerca di un vaccino contro il diabete. Fa veramente piacere constatare una volta di più che siano molte le persone originarie della nostra terra, dotate di grandi capacità e talento. Comprensibile, ovviamente, anche la soddisfazione e l’orgoglio di mamma Livia nella foto assieme ai suoi tre figli: da sinistra Luciano, accanto a lei Maurizio ed infine Andrea. Mamma Livia, che è rimasta vedova molto giovane e si è trovata da sola ad allevare tre figli ed a seguirli tutti e tre fino alla laurea , ne può essere giustamente fiera. Anche Maurizio ed Andrea hanno avuto successo nella vita, il primo è titolare di un’azienda di import-export a Udine, Andrea invece è “Direttore amministrazione finanze e controllo” alla Piaggio di Pontedera. Complimenti a tutti e quattro! Anche gli scouts udinesi vanno a “scuola” da Emilia Il soggiorno a Omero un’opportunità per conoscere la cultura locale Fruttuoso sotto tutti gli aspetti il campeggio per gli scouts del 7. Agesci di U-dine durante il loro soggiorno a Cravero. 1 30 partecipanti non si sono limitati alle sole escursioni ed altre attività previste dal programma, ma hanno coinvolto anche gli abitanti del paese per conoscere certe tradizioni, facendosi raccontare le favole locali con le più gettonate, manco a dirle, quelle sulle “Krivapete” e dei “Viadan-ci”. Ma il clou del soggiorno, questa volta dal punto di vista istruttivo, è stato quando la signora Emilia (Tapolukna), ormai una delle ultime conoscitrici di erbe medicinali ed aromatiche, ne conosce circa una settantina, ha condotto gli scouts nel suo orto dove ha svolto una lezione da vera docente sulle proprietà ed applicazioni di questi prodotti naturali della terra, lasciando a bocca aperta i giovani ospiti nell’appren-dere come una pianta insi- gnificante a prima vista, possa portare tanto benessere seguendo una terapia, dettata si dalla tradizione, ma efficacissima negli effetti. Il campeggio, di una settimana, si è concluso con la celebrazione della santa messa, presenti anche i genitori e, naturalmente, i parrocchiani di Cravero, nella chiesa di Santa Lucia, seguito poi dal saluto del sindaco Beppino Sibau, che si è compiaciuto del programma e delle iniziative portate a termine auspicando che anche l’anno venturo si possa ripetere questa esperienza confermando l’impegno dell’amministrazione comunale di dare la massima priorità nel mettere a disposizione le varie strutture per questo tipo di soggiorni e manifestazioni. (B.Q.) Go par Cenciče je mmar senjam Pio an Pia imata nimar odparte vrata za njih parjatelje V Ažli, go par Cenciče, je nimar kak praznik, kaka vičerja... Imajo nimar puno judi v njih hisi. Za jih pozdravit an pogledat, kakuo stojijo parhajajo tudi iz Nemčije, kjer sta Pio an Pia živiela puno liet, iz Avstrije an iz drugih kraju. Ja, Pio an Pia, ki sta po rodu iz Camegavarha, sta za-ries gostoljubna an parlju-bna obadva. Rada pojeta an se tudi zlo lepuo ujemata. Telekrat sta praznovala rojstni dan od Pie an tudi za telo parložnost se je zbralo v njih duore puno ljudi, žlahta an parjatelji. An tudi tele krat Pio, nje mož, je naredu lepo “pri-dgo”. “Pio, de bi ti pridgu Se puno puno liet!” mu uo- SCijo sosiedi an parjatelji. Se puno srečnih an zdravih liet uoSCijo tudi Pii. Dolenje Bardo: znamunje postrojem! KajSan senjam je biu v saboto 17. luja v Dolenjim Barde! Nie manjkalo za pit, za jest an tudi dobra voja ne se ušafat vsi va-snjani kupe. Tisti dan je Liep, domači senjam bo v saboto 7. an nediejo 8. vošta Svet Louranac v Matajurje Tisti od pro-loco VartaCa an od Ana iz Sauodnje so nam obecjal, de zvezde svetega Louranca bojo v Matajure padale iz neba kak dan priet, ku drugje. Zatuo, na stuojta zamudit tele par-ložnosti an pridita vsi na senjam, ki bo telo saboto an telo nediejo v teli luštni vasi. Se zaCne v saboto 7. vosta, kar ob 19. uri odprejo kioske, potlè bo pa ples na brejarju. Godla bo skupina “Razdalja”. V nediejo 8. vošta bo 11.30 sveta maSa an hitro potlè inau-gurajo pa velik prestor pred cierkvijo, ki so ga pru lepuo postrojil an diel na mest. Ob 14.30 začnejo igre za otroke an za te velike an potle se zaCne pa plesat. Godla bo domaCa skupina Tequila”. Se ’na rieC: pridita gor zak, Ce bota imiel kulki sreče, bota mogli udobit velike Šenke na bogati loteriji. paršu gaspuod Azeglio Ro-manin Zegnavat postrojeno znamunje v vasi. Ja, tudi tisto znamunje s podobo Matere božje se je bluo zasulo an Slo v nic, Ce Stieri pridni vasnjani nieso bli zavihnili rokave an ga postrojil. Duo so teli pridni možje? Jih videmo tle na fotografiji an so, s Ceparne roke, Lino UrSin, Danilo Ue-ku, brat od Lina Aldo an Eligio Baldu. Vriedni so pohvale an zahvale, ku vsi tisti po naSih vaseh, ki z veliko ljubeznijo skarbijo, de kar so nam naši te stari zapustili na gre v pozabo, pru takuo se na nikdar potegnejo nazaj, kar je za zbuojšat an olieušat življenje tle par nas. Lorena Blasutig - Foščova iz Puoja je na čeča liepa an tudi zlo šimpatik, ki rada spreguori z vsiem. Tel nje liep karater je “zagrabu" an adnega puoba iz Senčjurja, ki se kliče luri Blasutig. Za jo videt an spreguorit z njo je hodu pogostu gor v Puoje, dokjer se ni uštufu hodit napri an nazaj an za jo imiet nimar ta par sebè, jo je oženu. Se vič: je paršu tudi živet tle h nam. Zgodilo se je v saboto 3. luja an veselo novico smo jo bli že napisal. Seda je paršla blizu še fotografija an mi jo pru zvestuo publikamo, saj našim bralcem je všeč gledat naše noviče, naše otročiče... an za nas je še 'na parložnost za želiet mlademu paru puno sreče, ljubezni an veseja i/ njih življenju. Dva “škrakjaca za mlado družino Pravejo, de kar “piejejo” oni, njih glas je buj moCan ku tisti od njih nona Giordana, ki pieje v zboru Matajur. Ce na vierjeta, poprašaj-ta njih mamo, ki je Eliana Sdraulig iz Klenja an tata, ki je pa Cristian Codromaz taz Kosona, v praponskem kamunu. Tisti, ki hodejo v dvojezični vartac v Spietar kupe z njimi pravejo, de sta zlo šimpatik, de je lepuo norCinat kupe z njim. De sta zlo lepa pa videmo sami. Se kličejo Roberto (na Ce-parni roki) an Alessio. An ker dielajo vse stvari kupe, kupe sta tudi ugasnila kandelce, ki jih je mama Eliana diela na torto 5. junija lietos za praznovat peti rojstni dan od Alessia. An bodita Sigurni, de 14. otuberja, kar Roberto dopu-ne Stier lieta življenja, mu bo pa Alessio pomagu pihat na sveCice. Je pru pravo veseje jih imiet v hiši, an Ce kajšan krat... Tela je ’na parložnost za pošjat an velik poljubček nonam v Klenje, Giordanu an Olghi, an tistim tam v KoSone, ki sta pa Franco an Gina, pru takuo vsi žlahti an parjateljam. An velik poljubček tudi vam, draga Roberto an Alessio! jih prave... Giovanin je Su v gostilno, je kuazu an bičerin žganja, ga Zlagan popiu, kuazu Se adan an luožu glavo med foke an jo potresu tja an san obupano. - Ka’ se vam je zgodilo, parjateu, de ste takuo žalostan? -ga je poprašu oštier -Al vas je pustila mu-roza? Al so vam Sle slavo opravila? - Oh ne, nic tuole-ga. Je, ki sem ostu tam na ’ni pot an ne viem, kam iti! An mislit, de kjer sem biu priet sem imeu mojo sobo pogrieto, vodo marzio an gorko, ra-djo, televižjon, ’no knjižnico, biblioteko, an tri paste gorke na dan, pa dave že zguo-da so me ložli na vrata! - Mi se huduo zdi, vas zastopen - je jau oštier - pa poviejte' mi, kje je biu tist prestor takuo grozan? - Dol v Vidme, via Spalato!!! Tonca an Bepino sta dielala v Torine. ’No nediejo sta bla odločila za iti obiskat britof od tistega mie-sta. Na sredi britofa sta zagledala pozla-tjen an velik napis: “Famiglia Agnelli”. - Pogledi Tonca -je jau Bepino z velikim občudovanjem -kajšne grozne reci so tle! Imena od tistih, ki tle počivajo so vse pozlatjene, vse se lasci okuole, marmor bieu an Carin, lumini srebarni, vazi bronovi napunjeni s freškim rožam ! - Oh ja, Bepino, grozne reci videma -je odguoriu Tonca le z velikim občudovanjem - teli tle videS znajo živiet!!! Dva karabinierja sta se napravla za iti na počitnice. - Kam greš ti? - je vprašu te parvi te drugega. - Ist v hribe. Sem že kupu skarpone an pikoco. An ti? - Ist grem na muo-rje an sem že kupu an gonion dug stier metre! - Oh vsi hudiči, zaki takuo veliko? Ka’ imaš za pokanCe-lat?!?!? Četrtek, 5. avgusta 1999 četrtek, 5. avgusta 1999 10 L’alfabeto: un corpo di pochi segni alfabetici diffusi in molte scritture Analisi e percezione di parola e pensiero Alcuni studiosi hanno intravisto la genesi dei segni alfabetici in un tempo estremamente remoto ed hanno tentato di risalire ai segni mesolitici magici dipinti sui ciottoli di Mas d’Anzil, se non addirittura ai grafismi dell’era glaciale, che anticiperebbero (si vedrà con la lastra di Antro), in qualche modo, la scrittura. Qui ho preso in considerazione alcune pittografie e le loro trasformazioni, che hanno contribuito a creare un corpo di * segni alfabetici, diffusi in diverse scritture. E forse accettabile l’esistenza di archetipi grafici, ma non nel senso di una scrittura atta a tradurre il discorso in tracciato grafico e inversamente. Il lungo percorso che abbiamo seguito ci mostra semmai un’evoluzione, relativamente recente, dal messaggio sintetico alle scritture articolate. L’apprendimento primario deve restituire comunque u-na percezione globale della parola e della frase, senza che ci sia bisogno di volta in volta della ricomposizione. Un episodio personale: nell’unico anno che mi capitò di insegnare a scrivere e a leggere in prima elementare, adottai il metodo globale integrale di Celestin Freinet. Con questo metodo i bambini partivano da un pensiero completo e scrivevano la frase intera, che doveva essere letta alla classe, a voce alta, dall’autore. La lettura risultava perfetta: le frasi dei bambini erano espressive — la chioccia ha mangiato i pulcini; guardo la luna che cammina nel cielo — ma osservai che la scrittura era invece assolutamente indecifrabile, i'-. vry^'v.. t", \ * /AufcA... Primo testo scritto di una bambina e... / leu era il temporale e veniva la pioggia . Siamo andati a vedere la saetta nel bosco. trascrizione dello stesso con la tipografia Freinet Esempio della fase d’avvio dell’analisi alfabetica nella scrittura di un bambino o meglio, era ‘leggibile’ solo da parte dell’autore. Le colleghe mi ammonivano preoccupate che quei bambini per Natale non sarebbero stati in condizione di scrivere la letterina per la mamma e, quel che è peggio, dubitavano che da quei ghirigori sarebbe mai uscita una scrittura. 11 ritardo era effettivamente preoccupante e la tecnica dell’analisi alfabetica, per mezzo della composizione dei testi con i caratteri mobili della piccola tipografia Freinet, presentò momenti molto problematici. La scrittura ortografica cominciò quasi d’improvviso: i bambini miracolosamente si erano messi a scrivere in una scrittura sempre più leggibile — prima liberando i circoletti delle ‘o’, delle ‘a’ e delle ‘d’, i ghirigori delle ‘m’ ‘n’ ‘u’, e così via... — poi soprattutto mostrando un instancabile fervore nel tradurre in te- PREGOVORI Vsak ptič poje hvalnice deželi, kjer je preživel tople dneve. afriški p. Celo krokar mi je všeč, če prihaja iz moje rojstne dežele. ruski p. Mladi hodijo v gručah, odrasli v parih, stari sami. Švedski p. Drevo živi s koreninami in človek z družbo. angleški p. Kaplja se zlije v morje in živi naprej. indijski p. Ni zime brez snega, pomladi brez sonca in ne veselja, če ga ne deliš s kom. slovenski p. Rad ostani, kjer pojo, hudobni pesmi nimajo. slovenski p. sto scritto ciò che loro passava per la testa. Sospetto però che le mamme, preoccupate della mancata letterina, abbiano segreta-mente lavorato per iniziare i propri bambini all’alfabeto. Questo riproduce la situazione in cui non siamo padroni di una scrittura, quando — nel caso di una lingua nuova e di un alfabeto di cui non abbiamo e-sperienza — ci troviamo nella necessità di una continua laboriosa scomposizione e ricomposizione del testo. «I bambini — scriveva Gianni Rodari — sanno leggere le parole che riconoscono a prima vista e non sanno leggere quelle sconosciute». Nella scrittura alfabetica ad ogni unità grafica corrisponde, idealmente, un unico suono, e la parola scritta risulta come successione di diverse unità. Sappiamo che le sfumature fonetiche presenti nelle lingue implicherebbero un numero elevato di segni alfabetici o gruppi di essi. Ogni lingua dispone invece di un numero ridotto di segni alfabetici rispetto alla ricchezza dei suoni e-messi dalla voce. Ne derivano ovviamente delle difficoltà, perfino nelle lingue che si ritengono — come l’italiano e lo sloveno — ortograficamente semplici. Tuttavia una conoscenza anche marginale della lingua, ma soprattutto l’approccio alla lingua viva, permettono una facile traduzione dalla parola orale alla scritta e viceversa. Alcune ortografie che a noi paiono complesse — per esempio dell’inglese, del francese e del tedesco — sono esiti filologici e storici, che con l’uso non creano difficoltà. La trascrizione fonetica, cioè la registrazione esatta dei suoni di una lingua o di più lingue, indispensabile nella scienza glottologica e nei manuali didattici, se viene introdotta nella comune scrittura — è il caso della nostra letteratura dialettale — appesantisce la comune leggibilità del testo e risulta un ostacolo alla funzione comunicante. Il pregio delle scritture alfabetiche sta infatti proprio nella loro semplicità e nella capacità di diffusione. L’alfabeto latino — a-dattato da quello greco — ha per esempio una diffusione straordinaria, dovuta all’importanza acquisita dall’impero romano e della Chiesa in Europa, e dell’Europa con la colonizzazione dei continenti extraeuropei. Il vantaggio delle scritture alfabetiche consiste anche nell’estrema limitazione dei segni, circa venti - trenta. Un grande vantaggio è anche che lo stesso alfabeto è utilizzabile in un indefinito numero di lingue, anche diversissime tra loro. Tuttavia la scrittura alfabetica non assicura di per sè la comprensione di un testo in una lingua sconosciuta. Così la comunicazione torna alle origini con i moderni pittogrammi che ti dicono «qui c’è un telefono», «da quella parte troverai il bar» o «l’uscita di emergenza è a destra». (Scrittura, 10) Paolo Petricig Cinčonček Eh, to je bil vesel fantič. Bil je majhen in uren kot veverica. Nobeno drevo v vasi ni bilo previsoko in pretežko zanj. Splezal je med njegovo krošnjo, vse tja do najvišje veje, kjer se mu je smehljalo sonce in so se bohotili najslajši sadeži. Zatlačil si jih je pod srajco in se tako odebeljen spet vrnil na zemljo, med nas, otroke. In potem je pravično delil jabolka, hruške ali slive. Vsakemu po en sadež v krogu, dokler ni splahnela njegova zajetna srajca. “Cin, čin,” je pozvanjal in ponujal s svojim zvenečim glasom, “na, vzemi, tebi enega, pa tebi tudi...”, in tako vsem po vrsti, dokler jih ni zmanjkalo. Mi pa smo sedli ob drevo, slastno zagrizli v dar jeseni in zdelo se nam je, da smo v devetih nebesih. In kako tudi ne; takšnih jabolk in hrušk nisem jedel ne prej ne pozneje, ko sem odrasel. Bila so sočna in dozorela, in še nekaj, prijetno so dišala po njegovi preznojeni koži in nas omamljala. Nekega poznega jesenskega dne pa je spet splezal na visoko jablano, da bi zimi otel zadnja jabolka, kot že tolikokrat smo občudovali njegove spretnosti. On pa se je usedel na vejo tik pod vrhom in zapel: “Cin, čin, čin, na veji sedim, bingljam kakor zvonček in rad se smejim. Zato nisem Tonček sem raje Cinčonček!”. Tedaj pa je nekaj zahreščalo nad nami. Zastal nam je dih. Cinčonček je kot prestreljena ptica padal proti nam in se z zadnjimi močmi poskušal ujeti za odrešilno vejo. In glej, uspelo mu je! Skoraj pred zadnjimi vejami mu je uspelo. Bingljal je nad nami, iz njegove srajce pa so se vsipala rdeča jabolka. Toda Cinčonček jih tisti dan ni delil in tudi mi se jih nismo dotaknili. Nekaj trpkega je lebdelo v zraku med nebom in v naših srcih tudi. Miha Matè Srednja kolona (Guidac) 1 I I I I I I 2___________________________ 3___________________________ 4___________________________ 5___________________________ 6 7_____________________________________________________ 8______________________________________ 9______________________________________ 1 0_____________________________________ 11______________________________________ 12______________________________________ 1 3 ;___________________________________ 1 4_____________________________________ 15 l M I M r Če boste dali pravilne odgovore, boste v srednji koloni prebrali, kaj vam željo tisti od Novega Matajurja OPREDELITVE: 1 - Bivši predsednik slovenskih izseljencev: 2 - Tango, ki sta piela Guido an Franko; 3 - Adan, ki se j’ rodiu v Hrastovijem; 4 -Tisti dan, ki se gre h maš; 5 - Zbor iz Dolenjega Barnasa; 6 - Kuha žganje v Gagliane; 7 - Biu je monsinjor v Dolenjim Barnase (Qualizza); 8 -Karincja; 9 - Biu je puno liet famoštar v Svetim Lienarte; 10 - Predsednik Gorske skupnosti v Spietre; 11 - Sauodenjska Pro loco; 12 - Vaščica med Doljenjanim an Prehodam; 13 - ... je v Benetke šla, sta piela Guido an Franko; 14 - Ga puno pije muoj avto; 15 - Mlesto, kjer se vozejo z gondolo Sono stati comunicati, dalla federazione regionale, i gironi della prossima stagione calcistica che inizierà ufficialmente domenica 29 agosto con le gare di coppa Italia e coppa Regione. La crisi nella quale si dibatte il calcio dilettantistico è sempre più grave: è sparito in- Na evropskem plavalnem prvenstvu Metka Šparovec četrta v Istanbulu Na evropskem plavalnem prvenstvu v Istanbulu je slovenska plavalka Metka Šparovec dosegla lep uspeh z osvojitvijo Četrtega mesta v disciplini 100 m hrbtno. Plavalka iz Maribora je tako dosegla doslej najvišjo slovensko uvrstitev na EP, ki tekme sicer ni zaCela najbolje, a je z vztrajnostjo le popravila rezultat. Ce ne bi bilo tistih stotink sekunde zamude na zaCetku, bi Sparavčeva morda celo stopila na zmagovalne stopničke. Sicer pa je bila slovenska plavalka z doseženim rezultatom zelo zadovoljna, saj si je visoko uvrstitev priborila v izredno hudi konkurenci. Tekmo je zmagala Nem- ka Voelker pred drugouvrščeno Španko ruskega porekla Ivanevskayo in Francozinjo romunskega porekla Maracineanu. Italijanska skakalca Miranda in Marconi pa sta Italiji priborila zlato v kombiniranih skokih iz skakalnice treh metrov. To je bila za Italijo po 25 letih prva zlata kolajna, zadnjo je namreč zmagal Klaus Di Biasi leta 1974. Uspeh italijanskih skakalcev je tudi odtehtal letošnji slab rezultat plavalne ekipe. Sicer pa so bili glavni protagonisti letošnjega evropskega prvenstva Nizozemci. Pieter Van den Hoo-genband je osvojil tri posamične zlate medalje in eno ekipno. Sabato e domenica durante la festa di Vernasso Sport protagonista L’Associazione Culturale “Insieme per Vernasso” organizza per sabato 7 e domenica 8 a-gosto, nell’ambito dei festeggiamenti sul Nati-sone “Sport Valli”, tornei di pallavolo, calcio, basket e marcialonghe. Alle manifestazioni stanno dando la loro a- desione numerosi appassionati. Ormai esaurito il tabellone del calcio su erba, mentre per gli altri sport, la marcialonga “Su e jù pa sclavania” (40 km,) la “Vernassi-na” (10 km.), pallavolo e basket ci sono ancora posti disponibili. fatti un girone di Seconda categoria per mancanza di squadre. Alcune sorprese sono presenti nel girone B di Prima categoria nel quale è stata inserita l’Unione Sportiva Valnatisone del presidente Andrea Corre-dig, squadra che non dovrà più impegnarsi nelle trasferte contro formazioni triestine. Al loro posto giocheranno società della Bassa friulana. Il girone B è composto, in ordine alfabetico, dalle seguenti formazioni: Ancona Udine, Bearzicolugna Udine, Flaibano, Gemone-' se, Gonars, Lumignacco, Maranese, Muzzanese, Pa-lazzolo, Reanese, Riviera, Tarcentina, Tavagnacco, Trivignano, Union Nogare-do e Valnatisone. Come si vede le novità riguardano la retrocessa Maranese di Marano Lagunare e le neopromosse dalla Seconda categoria Ancona Udine e Lumignacco, mentre hanno cambiato girone Flaibano, Gonars, Muzzanese e Palazzolo. Per il momento non ci sono novità nei movimenti di mercato, solo due buone E il “Coffee store” espugna Livek Sabato 31 luglio e domenica la agosto si è giocato il torneo di cal- cetto di Livek, in Slovenia. La vittoria è andata Luca Mottes, capocannoniere a Livek, assieme a Fabio Rossitto, centrocampista della Fiorentina, e a Samantha Feletig alla compagine sponsorizzata dal Coffee store di Cividale del Friuli (squadra composta da calciatori sloveni e da un rappresentante della cittadina ducale, Carlo Liberale), che ha battuto in finale la squadra slovena JDY con il risultato di 3-1. Al terzo posto la compagine valligiana di S. Pietro, Rangers due, che ha superato con il minimo scarto (1-0) gli sloveni della Cezar. Migliore marcatore della manifestazione è risultato il sanpietrino Luca Mottes dei Rangers due. notizie per i valligiani che hanno recuperato, dopo un infortunio, l’attaccante E-manuele Golles ed hanno confermato il centrocampista cividalese Mauro Po-drecca. In Terza categoria sarà presente la Savognese, inserita nel girone C provinciale. La compagine del presidente Fedele Cantoni ha rinforzato la rosa con l’ingaggio del centrocampi- Emanuele Golles, attaccante della Valnatisone sta Massimo Congio, proveniente da una squadra dilettantistica del Viterbese. Fanno parte del girone C, assieme alla Savognese, Assosangiorgina Udine, Aurora Buonacquisto Re-manzacco, Buttrio, Chia-vris Udine, Cormor Udine, Fortissimi Udine, Gaglia-nese, Libero Atletico Rizzi Udine, Moimacco, Nimis, Savorgnanese/Povoletto e Stella Azzurra Attimis. Anche in questo girone ci sono novità: il rientro, dopo un anno di assenza, del Moimacco e ben tre squadre retrocesse dalla seconda categoria: Aurora Buonacquisto Remanzacco, Savorgnanese/Povoletto e Libero Atletico Rizzi Udine. Il cammino dei giallo-blu valligiani sarà quindi impegnativo. La quadretta di Moravec, prima classificata nel recente incontro di bocce Cividale-Tolmin, assieme allo sponsor Vittorio Di Venti, primo a sinistra ===== C r novi matajur 1 1 (J A/ C/ A A četrtek, 5. avgusta 1999 Le squadre che nella prossima stagione affronteranno le formazioni locali in Prima e Terza categoria Udinese, il rodaggio contro Parma e Inter Tutti i gironi dei dilettanti Nel girone della Valnatisone inserite società della Bassa friulana - Gli azzurri recuperano Golles e confermano Podrecca - La Savognese rinforza il centrocampo con l’ingaggio di Massimo Congio Nella prima impegnativa amichevole stagionale l’Udinese ha pareggiato, sabato sera, l’incontro casalingo con la blasonata Fiorentina. Contro i viola di Trapattoni c’è stato il battesimo del rinnovato look delle divise bianconere. L’incontro è stato piacevole. Al gol del vantaggio bianconero di Muzzi ha risposto Batistuta negli ultimi minuti della ripresa. La squadra bianconera ha dimostrando che il lavoro impostato dal nuovo mister De Canio è iniziato De Canio firma autografi alle tifose valligiane sotto la buona stella. Sabato 7 agosto allo Stadio Friuli, alle 20.20, è in programma il tradizionale torneo Birra Moretti. A con- tendere ai bianconeri il trofeo saranno due delle squadre favorite nella lotta per lo scudetto: il Parma e l’In-ter. Četrtek, 5. avgusta 1999 DREKA N9MMMNMS Brieg Imiel smo noviče Tala novica je posebno liepa za Suherjovo an Za-hišnikovo družino iz Brie-ga. Liepa pa je an za vso vas, saj je Slo mimo že malomanj dvajst liet, odkar so bili v teli liepi vasici dreškega kamuna zadnji novici. V siboto 31. luja se je v postrojeni štuoblanski ci-erkvi oženila Antonella Ruttar - Suherjova, hci od Lina an Libane Zahišniko-ve. Pred utar jo je peju Daniele Scarcella, ki je Sicilijanec, doma iz Messine, diela pa že puno liet tle v naši deželi ku finan-car. Okuole noviCu se je zbralo puno žlahte, ki je z njim praznovala an se veselila do poznih ur v risto-rantu v Gagliano. An pru v teli vasi blizu Čedada bosta živiela Antonella an Daniele. Muormo Se poviedat, de so se na Briegu ries za-vihnil rokave za jim na-pravt po stari navadi liep porton. Oflokal so ji tudi vso pot od nje hiSe do Opoke. Mi, kupe z Zlahto an parjetelji, želmo mladim novicam vse dobre v njih skupnem življenju. ČEDAD wmmmmmmmmmmmmmmmmmm Podboniesac Plavi flokič: se je rodiu Giovanni Elena Domeniš iz Pod-boniesca an Rino Batto-cletti iz Čedada sta Se ankrat ratala mama an tata: v sriedo 18. luja se jim je rodiu an puobic za katerega so vebral ime Giovanni. Giovanni je na telim svietu uSafu Se adno sestrico, se klice Vittoria an ima tri lieta. Puobic je parnesu vese-je cieli družini an tudi pa-rjateljam Elene an Rina. Njemu želmo, de bi ra- novi matajur Odgovorna urednica: JOLE NAMOR Izdaja: Soc. Coop. Novi Malajur a.r.l. Ccdad/Cividale Fotostavek in lisk PENTA GRAPH srl Videm / Udine m Včlanje» v USPI/Associalo all'USPI Setlimanaie - Tednik Reg. Tribunale di Udine n. 28/92 Naročnina - Abbonamento Letna za Italijo 50.000 lir Postni tekoči račun za Italijo Conto corrente postale Novi Matajur Čedad - Cividale 18)26331 Za Slovenijo - DISTRIEST Partizanska, 75 - Sežana Tel. 067 - 73373 Ziro račun SDK SeZana Stev. 51420-601-27926 Letna za Slovenijo: 5.000 SIT OGLASI: I modulo 20 mm x I col Komercialni L. 25.000 + IVA 20% su zdrav an veseu kupe z njega lepo sestrico. BELGIJA ■■■■■■■■H Grmek - Tamines Zapustila nas je Vittoria Buculajova Parve dni luja je v mie-ru zaspala Vittoria Crise-tig - Buculajova iz Podla-ka. Ziviela je že od mladih liet v Belgiji, v kraju Tamines, kupe z nje možam, ki je biu Antonio Florean-cig - Toni Kokocu iz Hos-tnega, ki nas je zapustu lieta 1981. Vittoria an Toni sta puno pomagala naSim te mladim, ki so hodil v Belgijo kopat karbon, spa-rjemal so jih v njih hiši, ku de bi bli njih sinuovi. Ku vsa nje družina, tudi Vittoria nie bla nikdar pozabila na nje rojstne kraje an dokjer je mogla, se je pogostu vraCala damu za pozdravit zlahto an parja-telje, ki so ostali tle. Z nje smartjo je v veliki žalost pustila hCere Marijo an Je-annine, ta par keri je Ziviela, navuode, pranavitode, pru takuo puno parjatelju. V nje spomin ji je zet Fausto Marsinac napisu tele varstice, ki prebereta tle zdol an ki nam storejo za-stopit, ki dost je bla Vittoria barka an kakuo so jo vsi imiel radi. Naj v mieru poCiva. “Ljubljena tašCa, tu malo dni ste oboliela an na tihin tu veliki žalost nas pustila, vsi vas joCemo pa narbuj vas navuodi. Vsak krat, ki smu jih kregal su Sli h van se jokat, pa vi ste jih potolila an podučila. Ceglih j’ težkuo, pa j’ bu-ojs kar j’ ratalo, ku di ste bla muorla dugu'tarpiet. Bi bluo huduo za vas an za nas. Vsako jutro, kar gren zejce fuotrat - po navad san van dajau dobro jutro - strašnuo j’ tiho an nic se na giba. An pred mojimi oCini vidin vas obraz. Sestandvajst liet smu kupe živiel an maj se nie-smo besiedval, an smu se VENDO Fiat Panda CLX, alzacristalli elettrici - ottime condizioni -- novembre 1995. Prezzo trattabile. Telefonare ore pasti al numero 0432/731077. VENDESI a Presserie, frazione di Stregna, casetta ristrutturata. Ingresso, cucina, salotto, bagno, due camere, giardino, terreno (131 are). 60 milioni trattabili. Telefonare allo 0432/724064. spoštuval dan druzega. Zio bi biu rad, de bi ble vse tašCe ku ste bla vi: bi na bluo maj zdražbe tu družinah. Rada ste brala Novi Matajur, pa tud’ po taljan-sko an francuosko ste bla dobre glave. Pravla ste, de kar ste finila Suole, uCitel (meSter) j’ parSu h vaSin oCuovan vprašat, di vas poSjajo napri v Suolo, pa nieso imiel sudu za plaCat Carjeuju an druge piacila. Ob sedanajstih liet ste Sla za diklu v Napoli za pomagat družin. Kar se ste varnila damu ste bla na žembu an slike, fotografije, kažejo, di ste bla zlu li-epa. An rudar, minator, j’ paršu z Belgije, vargu j’ oCi na vas, sta se poročila an van j’ $tuoru ga doteC, kjer sta vse življenje nar-dila. Samuo v cajtu uojske z vašim dviema hCeram ste Sla živet pet liet na Zverinac h vašemu bratru. Po uojski, kar vaš mož j’ paršu z NiemCje j’ paršu nazaj kopat karbon (uogje po našim), nazaj vam j’ stuoru prit do njega. Smart ga j’ pobrala že osanajst liet od tegà. Seda ste ga dotekla zadnji krat, kar kupe v grobu bota za venCnu počivala. TašCa Vittoria, zemja vas pokriva pa naše oCi vas bojo imar vidle, dok jih na bomo an mi za venčno zaparli. V mieru počivajte. Zet Fausto (po našin, genero po taljansko), an družina. SVET LENART Dolenja Miersa Doriču v spomin Doric, v sriedo 11. vo-Sta bo tri lieta odkar si nas na hitro zapustu. Je biu senjam vsieh Slovienju gor v Matajure an ti si Caku za nam spre-guorit, za nam Se ankrat poviedat, de na smiemo pozabit na kar smo, de na smiemo zatajit naš slovi-enski jezik, tisti, ki nas ga je mama navadla, de muormo bit ponosni na našo kulturo an naše navade. Lohni si nas biu an pokre-gu nomalo, ku an bardak tata, ki pokrega svoje otrokè, zak jih ima rad an jih Ce lepuo podučit... Pa tu an magnjen toje veliko sarcè se je za nimar usta-vlo. Te nie vic med nam, pa tvoj spomin je nimar živ. Z veliko ljubeznijo an žalostjo se spominjajo na te toja žena Adele, smuova Vladi an Marko, nevie-ste Antonella an Adriana, tuoj priljubljen navuod Nicola, vsa družina an žlahta an vsi tisti, ki so te poznal, spoštoval an imiel radi, v parvi varsti mi od Novega Matajurja. SREDNJE Dolenj Tarbi Zapustu nas je Pio Muhaju Po dugi boliezni nas je za nimar zapustu Alessio Pio Oviszach, za vse nas je biu Pio. Pio je biu taz CiSnjega, vasica, kjer na živi vic o-bedan v podutanskem ka-munu. ParSu je biu živet v Dolenj Tarbi, potlè, ki je biu oženu Berto Muhajo-vo iz tele vasi. Z njega smartjo je na telim svietu zapustu njo, Pierina an njega družino. VenCni mier bo pocivu go par svetim Pavle v Cer-neCjah, kjer je biu njega pogreb v sriedo 28. luja. Dežurne lekarne / Farmacie di turno OD 7. DO 13. VOŠTA Čedad (Fomasaro): tel. 731264 OD 14. DO 20. VOŠTA Tavoijana tel. 712181 Čedad (Fontana): tel. 731163 0D21.D027.V0STA Podboniesac te. 726150 S kruto ve tel. 723008 Čedad (Minisini): tel. 731175 Zaparte za počitnice / Chiuse per ferie Minisini (Cedad): do 15. voSta Fomasaro (Cedad): od 16. voSta do 5. setembeija Podboniesac: do 8. voSta Sauodnja: od 23. do 29. voSta Sriednje: od 23. do 29. voSta Ob nediejah in praznikah so odparte samuo zjutra, za ostali Cas in za ponoC se more klicat samuo, Ce riceta ima napisano »urgente«. Miedihi v Benečiji DREKA doh. Vittorino Bertolini Kras: v sriedo ob 10.00 Debenje: v sriedo ob 11.45 Trinko: v sriedo ob 10.30 GRMEK doh. Lucio Quargnolo Hlocje: v pandiejak, sriedo an četartak ob 10.45 doh. Vittorino Bertolini Hlocje: v pandiejak od 11.15 do 11.45 v sriedo ob 9.30 v petak obd 9.30 do 10.00 Lombaj: v sriedo ob 11.15 PODBONESEC doh. Vito Cavallaro Podbuniesac: v pandiejak od 8.30 do 10.00 an od 17.00 do 19.00 v sriedo, četartak an petak od 8.30 do 10.00 v saboto od 9.00 do 10.00 (za dieluce) Carnivarh: vtorak od 9.00 do 11.00 Marsin: v četartak od 15.00 do 16.00 SREDNJE doh. Lucio Quargnolo Sriednje: vtorak an petak ob 10.45 doh. Vittorino Bertolini Sriednje: vtorak od 11.30 do 12.00 v četartak od 10.30 do 10.45 Oblica: v četartak od 9.30 do 10.00 Gorenji Tarbi: v četartak ob 10.15 SOVODNJE doh. Pietro Pellegriti Sauodnja: v pandiejak, torak, četartak an petak od 10.30 do 11.30 v sriedo od 8.30 do 9.30 SPETER doh. Tullio Valentino Spietar: v pandiejak an četartak od 8.30 do 10.30 v torak an petak od 16.30 do 18. v saboto od 8.30 do 10. doh. Pietro Pellegriti Spietar: v pandiejak, torak, četartak, petak an saboto od 9.00 do 10.30 v sriedo od 17.00 do 18.00 doh. Daniela Marinigh Spietar: od pandiejka do četartka od 9.00 do 11.00 v petak od 16.30 do 18.00 (tel. 0432/727694) PEDIATRA (z apuntamentam) doh. Flavia Principato Spietar: v sriedo an petak od 10.00 do 11.30 v pandiejak, torak, četartak od 16.00 do 17.30 tel. 727910 al 0368/3233795 SVET LENART doh. Lucio Quargnolo Gorenja Miersa: v pandiejak, torak, sriedo, četartak an petak od 8.15 do 10.15 v pandiejak an četartak tudi od 17. do 18. doh. Vittorino Bertolini Gorenja Miersa: v pandiejak od 9.30 do 11.00 vtorak od 10.00 do 11.00 v četartak od 11.00 do 12.00 v petak od 10.00 do 11.00 an od 16.30 do 17.30 Guardia medica Ponoč je »guardia medica«, od 20. do 8. zjutra an od 14. ure v saboto do 8. ure v pandiejak. Za Nediške doline: tel. 727282. Za Cedad: tel. 7081. Za Manzan: tel. 750771. Informacije za vse Guardia medica Za tistega, ki potrebuje miedi-ha ponoč je na razpolago »guardia medica«, ki deluje vsako nuoc od 8. zvičer do 8. zjutra an saboto od 2. popu-dan do 8. zjutra od pandiejka. Za Nediške doline se lahko telefona v Spieter na številko 727282, za Cedajski okraj v Cedad na številko 7081. Ambulatorio di igiene Attestazioni e certificazioni v četartak od 9.30 do 10.30 Vaccinazioni v četartak od 9. do 10. ure Consultorio familiare SPETER Ostetricia/Ginecologia v torak od 14.00 do 16.00; Cedad v pandiejak an sriedo od 8.30 do 10.30; z apuntamentam, na kor pa impenjative (tel. 708556) Psicologo: dr. Bolzon v sriedo od 9. do 14. ure Servizio infermieristico Gorska skupnost Nediških dolin (tel. 727084) Kada vozi litorina Iž Čedada v Videm: ob 6.*,6.36*,6.50*, 7.10 7.37.*,8.07,9.10, 11., 12. 12.17*, 12.37*, 12.57* 13.17,13.37,13.57,14.17*. 15.06,15.50,17., 18. 19.07, 20. Iz Vidma v Cedad: ob 6.20*; 6.53*,7.13* 7.40, 8.10*, 8.35, 9.30, 10.30, 11.30, 12.20, 12.40*, 13.*, 13.20*, 13.40, 14.*, 14.20, 14.40, 15.26,16.40, 17.30.18.25.19.40, 22.15,22.40 * samuo čez tiedan Nujne telefonske številke Bolnica Cedad 7081 Bolnica Videm 5521 Policija - Prva pomoč ....113 Komisarjat Cedad....731142 Karabinierji..............112 Ufficio del lavoro 731451 INPS Cedad 705611 URES-INAC 730153 ENEL...............167-845097 ACI Cedad 731762 Ronke Letališče..0481-773224 Muzej Cedad 700700 Cedajska knjižnica ..732444 Dvojezična šola 727490 K.D. Ivan Trinko 731386 Zveza sbv. izseljencev.,732231 Dreka..................721021 Grmek..................725006 Srednje................724094 Sv. Lenart.............723028 Speter.................727272 Sovodnje...............714007 Podbonesec 726017 Tavorjana..............712028 Prapotno...............713003 Tipana.................788020 Bardo..................787032 Rezija 0433-53001/2 Gorska skupnost 727281