WM hft'hX-XvN.J Kw£8*S MS® ★ Lunedì 2 Marzo 1953 PREZZO: 5 din. - 20 lire ABBONAMENTI: T.L.T- Zona Jugoslava e R.F.P.J. annuo din. 250. semestr- din. 130 Spedizione in c.c p. ★ ORGANO DEL FRONTÉ POPOLARE ITÄL9-SLAV0 ANNO VI- * No. 28*i Redazione - Amministrazione CAPODISTRIA Via Santorio 26 - tei. 128 * sere incapace di consigliare il re c uaccia uesic alluvioni. .sona. .0:0 zione sta il siriaco, dr. Figi, durante un recen-durante le tc incontro fra i due uomini di Sta- simo numero, uscirà martedì anziché lunedì mattina. Lunedì scorso ha parlato il compagno Edvard Kardelj sul ruolo e sui compiti delVUnione Socialista. Dopo aver esposto ed analizzato i successi ottenuti dal Fronte Popolare nello sviluppo delle forze di produzione e nelle creazioni di solide basi per Yulteriore sviluppo dei rapporti socialisti e della democraticità. il compagno Kardelj è passato a trattare sui rapporti fra la Lc\ga dei Comunisti e YlJnioiie socialista per la realizzazione della linea politica nella lotta per l'edificazione socialista. Il compagno Kardelj ha rilevalo in particolare che tale linea nori è monopolio della Lega dei Comunisti e che essa dev’essere il risultato della collaborazione cosciente ed attiva delle masse lavoratrici, organizzate nell Unione Socialista, la quale ultima deve diventare piattaforma basilare della politica socialista e del pensiero.. nel cui ambito ogni cittadino onesto possa sviluppare la propria atti vita di oensiero e d'azione in tutti i problemi della vita sociale. Parlando sui compiti dell'Uhionè Socialista, Voratore ha sottolineato in particolare la lotta per la conquista ideile masse, per la loro partecipazione àttica e cosciente alYedificazione dei rapporti socialisti contro il cpininforinismo nella sua veste di rappresentante dei rapporti capitalistici statali e del despotismo burocratico, e contro i rimasugli della vecchia classe borghese. Il compagno Krsto Pop iv od a ha riferito quindi Sui lavoro organizza-tiro del Fronte e il compagno Kista Arlunović ha svolto la relazione finanziaria. Alia discussione sulla relazione dei compagni Kardelj e Popivoda hanno partecipato numerosissimi delegati. Di particolare interesse è stato Vintervento dèi compagno Vladimir Dedijer che ha parlalo sulle prospettive della collaborazione fra VUnione socialista cd i movimenti progressisti nel inondo, rilevando c':e il Fronte ha già allacciato numerosi rapporti con i movimenti progressisti cturopei e con i partiti socialisti asiatici, rapporti che si, sviluppano favorevolmente e dimostrano quanto sia aumentato il prestigio dèlia Jugoslavia nel mondo. Su vari problemi hanno discusso, fra gli altri, i compagni Aleš Bebler, Vida Tomšič, Vladimir Simič, Tone Fajfar e Vižintin Milo. Il Congresso è stato salutato anche dal dr. Jože Dekleva, in CCHIO TOGRAFICO 11 Maresciallo Tito eletto Presidente e il compagno Kardelj Segretario generale Approvati lo Statuto e la Dichiarazione sui finì e sui compiti dell'organizzazione LE ELEZIONI AUSTRIACHE HANNO REGISTRATO una massiccia affermazioTio dei socialdemocratici. 1 risultati definitivi sono i seguenti: socialdemocratici 1,818.811 voti; partito popolare (democristiani) 1,781,969; indipendenti (partito di destra ) 473.052 ; cominformisti 22S.228 c partiti minori (assieme) 17.244. In ragione alle proporzioni lelTattuale legge elettorale austriaca, i democristiani, per avendo ot tenuto un minor numero di voti occuperanno alla Camera 74 segg (prima 77), mentre i soclaldemocra tici ne avranno 73 (prima 67), gl indipendenti 14 (prima 16) e i cc ninformisti 4 (prima 5). Nella foto il Presidente della Repubblica au .triaca, gen. Teodoro Körner, espo nenie del partito socialdemocratico GRANDE SCALPORE S’E’ FATTO negli ultimi tempi in, recenti inondazioni, allorché egli se Belgio attorno alla persona di re ne stava a godere tranquillamente Baldovino. I socialisti e i liberali il tepore della Costa Azzurra, men-hanno accusato il Governo di es- tre il Belgio si trovava sotto Sa mi- il proteggerlo nane imiuenzc nei suo unnici socialista Spaak (a destra) «entourage». Com è noto, alla base stringe la mano al Cancelliere au-dellc critiche deil’oppósizione sta il comportamento del re E’ RITORNATA ad essere Targo- to c stato aperto da una relazione mento del giorno alla seconda par- sul problema coreano presentata te della VII sessione dell’Assemblea , , -, . J , , generale dell’O.N.U., che ha luogo d21 Presidente dell Assemblea, Le- attualmcnte a New York. Il dibatti- ster Pearson ministro degli esteri rappresentanza delYO.F. di Trieste, da Viljem Nanut, a nome del Fronte Democratico degli Sloveni in Italia e dal compagno Prusnik, rappresentante degli Sloveni della Corinzia. Al termine della discussione i delegati, dopo aver eletto il, Comitato Federale, hanno approvato lo statuto e la dichiarazione sui compiti dell’organizzazione. Con ciò il Congresso ha concluso i suoi lavori. Su insistente richiesta dei delegati, ha parlalo in chiusura il compagno Tito, soffermandosi sul significato storico del Congresso, e sull importanza del ruolq e dei cómpiti delVUnione Socialista. In giornata ha avuto luogo la prima riunione plenaria del Comitato federale che ha eletto a proprio presidente il Maresciallo Tito ed a segretario generale il compagno Kardelj. Le anail Lvi svolle nelle Tel azioni del le qneist&otii Interne dei movimenti eamipatgjni Tiito e Kardelj al IV. Congresso sulla situazione ;iniornai e 'internazionale, riconfermano II grande significato dei mutamenti avvenuti nel Fronte PO/poliare, nella lotta per P edifica zione soicàaLiista del rioisitroi paés© e lamporfamara del ruolo e dei compiti dell 'Unione soci alista del popolo lavoratore della Jugoslavia nel movimento progressist a nel mondo. Le profonde trasformazioni eointe-nute nella1 'diehiiairazione sui fini e, sui compili e nello statuto dell Unione socialista sono state determinate non solo dalle necessità storielle cui siamo giunti ne 11’edificazionè socialista e nello sviluppo della qoscieinza delle masse- lavoratrici, ma 'amcihe dagli ultimi sviluppi della situaizlo-tie aie IF am bito delle forze progressiste e socialiste internaziionalli. L'Unione socialista, ,infatti, rappresenta e rappresenterà un fattore importante per IWvMinamento delle; forze del socialismo .nel mondo e per la loro lotta contro ile -agenzie eo-miinformiiste, che costituiscono il maggiore pericolo per la pa’ee e il sj.o-ciiiEiVjim-o. Di non minore importanza e' Significato sarà anche il «contribuiio clic 1 1 ninne socialista darà allo smascheramento dei circoli reazionari 'occidentali, i quali, sotto Lappa-renza della lotta contro il ccminfor-mistmo, nascondono il loro odio per Ogni forma di progresso sociale e vogliono dividere il mondo in due blocchi ideologici, che sono un pericolo per la pace ed un appoggio effettivo alle mire aggressive dei caporioni ,L'Uniorno socialista rispetta e ri spetterà tulli i movimenti progressi sti. appoggia c appoggerà la loro lot ta senza voler imporri ad alcuno h proprie ricette e senza interferire me loro problemi interni poiché essi de vouo svilupparsi nelle condition qiecIFVhe particolari e second» fri grado di sviluppo sociale d ogni paese. Essa respinge la pratesi sovietica deUintervento dii retto ne.l- p-rogressiisitii e dei popoli, come intollerabile ed estremamente dannoso allo sviluppo della loro lotta per Lem aneifp azione soiciale e «nazlonaile. Seimza dubbio lo scambio dii pareri e di vedute sui vari problemi* della lotta per il socialismo sarà efficace ed accelererà rUniiiome delle forze socialiste e progressiste. L'Unuone socialista idei popolo lavoratore della Juigosllajvia è oggi in prima fila nella lotta per il socialismo con la sua prassi od il suoi successi. I movimenti socialisti di molti ipaiesi, guardano oggi con simpatia a>i mostri isucoessi e ai nostri sforzii per ila ricerca di muovei vie, più umane e democratiche, nel processo delFeidi-flcaziiome socialista. Gli anni del dopoguerra segnano infatti, un sussègu- • irsi di successi e di avvenimenti che „hanno portato »a delle trgsf or inazioni rivoktziiionairie grandiose nella struttura della nostra società. Tutto questo comporta compiti sempre numi -e più 'Ipjpeignativi. Essi saranno senza dubbio realizzati con la partecipaiziione ancor più larga e a ttiva delle ma.ose lifVoratriai. Par ti-cfdarinenile .impqr.tadte sarà il lavoro politico di massa nella soluzione di tutta la piroMemalica sodale. Soltanto 'ceri l'Unione socialista diver-" rà i’organizzatone politica sociale che polirà ersere in grado di far fronte ai compiti dclUedificazione di tórni socLCità sodalisita. Uma deMie deficienze rimarohevoli del nostro Fronte sta -nelPiaisiifficien-za dii un lavoro politico e culturale più largo -e- jj colo i udio. “ * roppo. poco ci approfondiamo ancora nella pro-ìpèdi astica • del hi; città e del villaggio, troppo poco *si legge, troppo piccola è ancora la carchila dei frequentatori del corsi di cultura e professionali, troppo difettosa*' è ancora . J a parteci-pazjiQine alte conferenze di studio. La delie e n za nel lavoro poli tiro e culituralc non è Tonica. Come ogni. lattcg&Ianìenio settario, anche la tolleranza verso il nemico di classe, è icizia in atto Il patto d’amicizia tra Jugoslavia, Grecia e Turchia è ormai un fatto compiuto.-Al patto si è giunti in lo- -gica conclusione della collaborazione stabilitasi fra i tre paesi. Sulla base dei loro comuni interessi si è creato in questa parte dell’Europa un saldo sistema di sicurezza per far fronte alla minaccia di aggressione. Nulla di strano, quindi, che l’accordo balcaniSb dia maledettamente fastidio ai capi della burocrazia sovietica, ai loro proconsoli nell’Europa Orientale e a tutte le a-genzie caminformiste. Per costoro la conclusione del patto politico greco-turco ed jugoslavo e la prospettiva di un accordo militare tripartito, costituiscono una minaccia Seria ai piani imperialisti del Crem.-lino. Ma il patto balcanico dà fastidio anche agli imperialisti di Roma che vedono in esso un cerio ostacolo per la loro politica egemonica. Dopo aver tentato di interferire nel patto, il Governo italiano, di fronte alla realtà, si è messo oggi a minimizzare la portata e l’efficacia del Canada (nella foto in piedi fra i delegati pakistano e indiano) ed ha dato luogo ad un’aspra polemica fra il delegato americano Lodge e Vlscinsky, dannosa allo sviluppo della coscienza socialista delle masse e del socialismo iin genere, e lede il prestigio di singoli membri, i quali, per il proprio interasse materiale, soccombono ili frante al nernéco. permettendo ad esso di lintmiloilarsi nelle nostre file con la corruzione c Talletta-meùifd, Tale óncirria e mancanza di senso eriač-o animàlJa; il criterio del-Tappartm-enzn atlJ’lDiiwnc socialista e non educa alla dignità ed alTwnore. Concluderemo con le parole del compagno Kardelj: «Potremo superare tuttaeiò con ila compattezza delle mostre file, con la costanza nella lotta e neii nostri sforzi. Oggi siamo liberi, edifichiamo con entusiasmo e con nuovo slancio rivoluriopariio le basi dii una vera società soci ali-ita, ci rallegriamo dello slancio creativo di milioni di nostri lavoratori che nuovamente ha pervaso tutto il nostro paese. Nei lavoratori facciamo rivivere nuo'vameinte ila fiducia che il socialismo e la libertà individuale non solo n:om sono in antitesi, ma che l’uno senza l’altro non possono esistere. Sii è presentata orti Tocca-Ione di dimostrare che il valore, creolo da'l-Tfiiomo libero nel .proprio lavoro creativo, è immensamente più grande di quello drillo schiavo in un lavoro coatto, ipiodichè coirne combattenti per il soi i al isolo e come uomini che vogli ono dii beine dieti proprio popolo e ili tutta Tuimanità, respiriamo liberamente ai rana terra libera.» della cooperazione difensiva tripartita, nei Balcani. Quella di Rema è però una voce stonata nel concerto dei commenti favorevoli che hanno accolto la conclusione del patto. Da parte loro la Jugoslavia, la Grecia e la Turchia rispondono allo stolto atteggiamento di Roma con la clausola del patto, secondo cui es-■so rimane aperto a tutti quei paesi che ne accettino lo spirito e i principi e che abbiano in comune la preoccupazione sincera di salvaguardare la pace. Il discorso è diretto ovviamente all’Italia. L’atteggiamento del governo italiano in sintesi è questo : ■ senza la partecipazione dellTtaila T&Ueanza difensiva greco-turco-ju-goslava è destinata ad essere sterile in quanto sole, le forze armate italiane possono garantire all’antemurale balcanico la necessaria copertura alla spalle; per partecipare a questa alleanza l’Italia pone come condizione la soluzione del problema di Trieste; la soluzione di questa questione, a sua volta, deve basarsi sulla dichiarazione tripartita'' del 1948 o, in via subordinata, su un accordo con la Jugoslavia sulla base della linea etnica. Da qualunque parte la si guardi, questa posizione di Roma è assolutamente inconcludente e negativa. Alle offerte di collaborazione dei paesi balcanici, il governo italiano risponde con un ricatto. Ma la posizione del Governo italiano è più complessa di quello che sembri a prima vista. La soluzione, come voluta da De Gaspari, della questione di Trieste, posta quale condizione della partecipazione dell’Italia alla cooperazione difensiva nei Balcani, è infatti solo un aspetto della politica’dì Palazzo Chigi, il cui vero obiettivo è quello di acquisire una posizione di privilegio e di predominio, una sorta di alto patronato di Roma su questo settore dell’Europa, Ir. funzione di questa politica sono gli stessi .disgustanti atteggiamenti di ossequiente subordinazione della stampa e elei circoli ufficiali della penisola verso gli Stati Uniti per convincere il Governo di Washington della loro assoluta fedéltà e del conseguente loro buon diritto ad essere i preferiti. Di qui la campagna di super-valutazione del ruolo e della priorità dell’Italia per la difesa nel sudest europeo, e di contemporanea sottovalutazione, di vera e propria denigrazione del ruolo e delle capacità difensive della Jugoslavia e del sistema di sicurezza greco- turco-jugoslavo, i II, COMPAGNO TITO PARLA AL IV CONGRESSO BEL FRONTE un «sanatorio partigiano». Ambedue sono ebrei e uomini di fiducia di Mathias Rakosi. Giorni fa sono siati arre .tati pure il Gapo del controllo statale e la di luì moglie, segretaria personale di Rakosi, per cui la posizione del leader comin-forniista ungherese, ebreo di origine, si rende molto imbarazzante e, con l’aria antisemita che tira negli ciati satelliti e nella stessa URSS, passibile di aggravamento ulteriore. LONDRA — Il ministro degli e-sieri Eden e il Cancelliere dello Scacchiere Butler, partiti venerdì scorso alla volta degli TJ. S. A., a- vramso una serie di colloqui con i loro colleglli statunitensi e, probabilmente con Io. stesso presidente Eisenhower, sui problemi di politica internazionale di comune interesse, con particolare riferimento alla situazione in. Estremo Oriente, nei cui riguardi i rispettivi franti di vista sono notoriamente divèrgenti. - * ROMA — La conferenza della CEĐ si è conclusa il 25 febbraio. I risultati pratici di essa non vanno però oltre i soliti richiami alla buona volontà, eludendo impegni formali. Alla base dell’indecisione con cui procede il processo d’integrazione della comunità europea, sta l’atteggiamento diffidente della Francia. Di concreto è stato accettato, soltanto in linea di massima, i! principio di una più stretta collaborazione economica fra i sei paesi della CEB, mentre la soluzione delle controversie esistenti è stata demandata ad una commissione interinale, incaricata di trovare una formula conciliativa. * WASHINGTON — Il presidente Eisenhower ha dichiarato ad una conferenza stampa di essere disposta ad incontrarsi con Stalin, se da tale incontro dovessero sortire risultati concreti e qualora gli alleati io ritenessero opportuno. SÜ BUDAPEST — Ernii Gerii c Josef Revai sono stati ricoverati in attewziatiz ! i II nostro giornale, a i /-» r\ r« in/sin i'ö Tnl rsKAC » NUOVE ELEZIONI dei Consigli operai La camera distrettuale dei g. P. D. di Capodistria, nella sua riunione del 26 febbraio, ha. prèso in esame il problema delTartigianato, su cui hanno discusso largamente i compagni Kristan, presidente della camera artigiana della R. F. P. Slovena, Fabian, Korsich, Klun, čuk, Sekelj e Gobbo Nerino. L’assemblea ha deciso poi di. indire le nuove elezioni nei consigli degli operai., la cui pubblicazione dovrà avvenire fra li 27 febbraio e il 45 aprile, mentre la loro conclusione è fissata al più tardi antro il 39 aprile prossimo, eccettuato per le aziende edili, turistiche ed alberghiere per le. quali1 il tonnine scadrà il 31 maggio. fi ’SOSTITUTO DEL SEGRETARI O DEL PARTITO SOCIALISTA FRANCESE, GEORGE BRETELLE. OSPITE DEL CONGRÈSSO A COLLOQUIO CON I COMPAGNI. MILOVAN D.fILAS E VLADIMIR DEDIJER L'AIA!.1ICC0 CIVILTÀ'E BARBARIE « JUGOSLAVI ATWOSAICO DI GENTI» «luoltre, sotto il dominio austriaco, gli scolari triestini non si sono mai rifiatati d’imparare la lingua tedesca; c questo non perchè fosse necessaria la conoscenza nella pratica quotidiana, ma perchè il tedesco era una lingua straniera che rappresentava un accrescimento spirituale. «Ma quale accrescimento spirituale darebbe a noi la conoscenza dello sloveno? «Dove sono i Dante, gli Shakespeare, i Goethe, i Racine di questo piccolo popolo, rispettabile soltanto finché rimane entro i suoi confini?» (Dal «Giornale di Trieste» del 19.2.1953) A prescìndere dal fatto ciré pure Mussolini, parlando alle «folle oceaniche» di Trieste nel settembre 1938 (quando passava in rassegna le forze fasciste di appoggio alla azione di Hitler contro la Cecoslovacchia) defini quel paese «un mosaico dì popoli», mal si comprende «quale accrescimento spirituale» poteva dare ai greci del tempo la conoscenza della lingua straniera dei quiriti, quando le oche coi loro schiamazzi risvegliavano i «saggi vegliardi» del Campidoglio ; peggio ancora si comprende come i greci di allora avessero potuto trovare sulle rive del Tevere i geni da cui ritrarre «un accrescimento spirituale» a quello che era già loro patrimonio attraverso i propri Pericle, Eschilq, Sofocle, Euripide, Plutarco, Seneca, Saffo, Platone, Aristotile, Socrate, Fidia, ecc. BERTOLDO SI CONFESSA «Ma nessuno si illuda che, una volta consumata l’ingiustizia, il popolo italiano riprenderebbe Io zaino c ritornerebbe fra il Carso e l’Jsortzo a battersi secondo i piani delle varie manovre del Garda. «Il problema del T. L. T. è il più gròsso, il più delicato, il più appassionante dei problemi nazionali del-ITtalia. «... non vediamo come si possono condurre i nostri gloriosi battaglioni alpini a schierarsi a fianco di una forza armata emanazione dì un regime che si ostina ad essere la negazione della nostra fede religiosa, dei nostri ideali politici, della nostra civiltà e il nemico mortale della nostra gente». (Dall’art. di fondo del «Giornale di Trieste» del g. 26 us.) Questo si chiama parlare chiaro etì in termini inequivocabili. Perchè si possa quindi ventilare una «collaborazione» fra Italia e Jugoslavia necessita per lo meno Che all’Italia siano riconosciuti i confini orientali «dalla catena delle Giulie, dal massiccio del Velebit e dai monti Dinarici», che l’Italia «sia reintegrata quale grande potenza mediterranea, con il riconoscimento dei suoi*secolari diritti», che «all’Italia sia riconosciuta e facilitata la missione di guardia a-vanzata a difesa della barbarie a-siatica»; che a Lubiana riprenda le sue funzioni il commissario straordinario Grazioli coadiuvato dal generale Robotti ; che & Belgrado riprenda il ministero degli affari e-sieri Stojadinovié; che a Zagabria, in attesa della intronizzazione ■ di un sovrano sabaudo, riprenda [, le redini del governo Ante Pavelič; che - riprendano il governo delle rispettive diocesi, a Lubiana Rozman, a- Zagabria Stepinac ; che tutti «gli infoibatori degli italiani», o sospetti tali, vengano condannati e.ìl’erga-stolo sull’esempio del Gruden e del Pertot; che siano ugualmente condannati all’ergastolo tutti coloro che hanno combattuto nelle formazioni dei «banditi» ossia dei Partigiani contro «i difensori della civiltà e del cristianesimo» cioè i nazifascisti. Ik CONCLUSIONE DEI W COHSBESSQ DELVUHIOHE SOCIALISTA PEL POPOLO LAVORATORE DELIA JUGOSLAVIA DECISIONI STORICHE LO SVILUPPO DELL' ARTIGIANATO nel distretto di Capodistria '© ' (»- A MADONNA DEL CARSO LA Nell’ambito della nostra economia sociale, Tartigianato occupa un posto d’importanza tale da esigere per esso e per i suoi problemi un’àtièri-zione molto maggiore di quanta dedicata finora. lie caratteristiche di questo 'ranio' delia nostra ’economia sSno talmente conn’esse e varie che, senza il suo regolarci funzionamento, a dire il vero, non possiamo nemmeno concepire il giusto1 lunzionamento e sviluppo de!1 nostro ordinamento socialista. Il lungo periodo del fascismo ha lasciato la sua imprónta' e fion è da meravigliare: perciò se lo stato di cose in questo ramo della nostra economia richieda urgenti provvedimenti da parte del Potere popolare, rispettivamente dei competenti organi. Innanzi tutto è da rilevare che per quante ' concerne Tartigianato Attività l’attuale legislazione è incompleta e che quella vigente non viene applicata, oppure del tutto ignorata. La Camera artigiana, (alla quale incombe di curare e regolare le relazioni, i diritti, i doveri e gli inte-; ressi degli artigiani, nonché di applicare ,ed. interpretare) le vigenti disposizioni di legge) npn ha assolto i supi compiti, sopratutto perchè l’è mancato l’appoggio, degii artigiani, dato che l’attuale statuto e il regolamento della Camera stessa sono incompleti. Ne deriva che essa non potrà prestare l’assistenza ai propri membri fino- a quando non ver-' ranno eliminate tali deficenze. Diamo ora uno sguardo al numero degli esercizi artigiani e al loro sviluppo nel distretto di Capodistria dal 1947 ad oggi. (Disponiamo scio dei dati dal 1947 in poi). Numero artigiani Dalla tabella risulta che nel pedata che parecchi artigiani abbandonarono il loro posto nelle imprese socialiste dedicandosi alTartigiana-to illegale, sia del tutto chè in parte, a seguito del proprio lavoro ufficiale. Appare evidente che l’intéro sviluppo è stato influenzato ari-che dellinsUfficerite cura per Tartigianato e dalle condizioni del dopoguerra fino a poco fa mólto complesse, specialmente in questo territorio. Proprio per questi motivi e con l’allettamento di guadagni più fatili altrove, più di qualche artigiano abbandonò il proprio lavoro, (continua al prossimo numero) WiAi' - * J « : : : mJm : SVI NOSTRI CAM P PASCOLA IL GREGGE CHIARIFICAZIONE ALLA «ADRIA» 1947 1943 1949 1950 1951 1952 meccanici 34 21 21 21 21 22 fabbri 32 23 24 20 18 18 bandai, arrotini 16 11 11 14 20 22 automeccanici — 1 1 1 2 3 orologiai 13 6 6 7 8 8 orefici * .Costruzione ‘ “ 4 4 3 3 ' 3 barche 3 4 4 4 , 4 Elettromeccanici. Scalpellini 15 t : \ 5 4' 4 1 2 ’ 2 ’ f 2 2 2 edili, muratori 26 6 5 4 3 5 pittori 5 2 '7 ' S 8 11 12; falegnami 33 28 37 45 - 43 ' 50 carrai 16 3 12 12 14 14 Sarti ecc. 43 CO 52 47 ; 47 48 calzolai 56 55 60 65 70 71 sellài 4 ' 1 5 5 7 7 barbieri ecc. 57 44 40 39 39 42 ramo aliment. '3 67 57 56 55 57 altri 7 3 9 18 24 27 29 Totali 339 368 s 371 332 403 374 Dalla tabella risulta che nel periodo suindicato Tartigianato è a-umèntato del 14%.' Però, guardando un pò meglio, rileviamo che nell’ar-tigianato sono ufficialmente incluse anche le rivendite private di frutta, verdura, esc. < a nostro avviso, erroneamente, perchè si tratta di attività commerciale) e che de\;to aumento riguarda sopratutto tale attività. : Non calcolando le rivendite, gii esercizi artigiani sono saliti da 359 nel 1947 a 374 nel 1952. Constatiamo inoltre che alcuni rami del nostro artigianato non hanno avuto uno sviluppo favorevole, nemmeno dove le esigenze lo richiedevano, subendo addirittura regressi. Su questi cambiamenti influì l’e-sodc di alcuni artigiani a Trieste e la inclusione di altri artigiani nel settore cooperativistico, rispettivamente socialista. Tale inclusione è slata però in molti casi apparente, Giorni addietro all’Adria, si è a-vuta una riunione di massa, come' non si aveva da tempo, e nella quale sono state chiarite alcune questioni di principio, che frenavano lo ' sviluppo della democrazia socialista nel collettivo. Nell’impresa si era venuta a creare da tempo una situazione insostenibile in seguito al despotismo instaurato dal direttore, Savarin Oskar, il quale, pur avendo da principio instaurato una effettiva disciplina q! riorganizzato l’impresa, 7 era stato uno dei primi a violarla, ed a misconoscere le competenze degli organi direttivi operai, i quali, come risulta dai verbali, delibera-. vano sì sui problemi dell’impresa, ma il direttore d’orchestra era il Savarin, che dettava legge. Ogni opposizione era da lui stroncata, magari dopo dibattiti trascinatisi per lunghe ore. Uno fra i più caratteristici esempi di abuso di potere, è stato quello di arrogarsi la facoltà di deliberar da solo sulle assunzioni e licenziamenti del personale produttivo ed amministrativo. I compagni che lo criticavano, venivano guardati male. In seguito ottenne che il Comitato Amministrativo sciogliesse la commissione di disciplina, da lui ritenuta poco operosa e fattiva, e le competenze della TRA 1 DISTRETTI DI IE E CSPOBISTRia Replica a “PERCHE’ PREZZI DIFFERENTI?“ Compito delia stampa è l’infor-mazione esatta ed obiettiva dell’opinione pubblica sui problemi della nostra vita sociale in genere, che debbono essere oggetto di pubblica discussione. Non possiamo dire che l’articolo apparso sui n.ro 282 de «La nostra lotta» sotto il titolo «Perchè prezzi differenti?» sia tendenzioso' o che in esso siano elusi di proposito degli elementi obiettivi che impongono ia differenza in parola e la giustificano, tuttavia dobbiamo rilevare che l’autore dell’articolo avrebbe dovuto analizzare dettagliatamente le condizioni che 'creane tali differenze c in base alla quali i prezzi dei generi alimentari vengono-a formarsi. * Conilo scioglimento del Circondario i due distretti rimasero completamente autonomi, ciascuno con la propria possibilità economica, con i propri impegni c, infine, con le proprie prospettive. Poiché ogni distretto è collegato organica-mente aila propria repubblica nazionale è necessario che la situazione 7 economica di ognuno si uniformi al grado di sviluppo dell’eco- Costituifa Sa Camera di Commercio Martedì scorso si è costituita a Capodistria la Camera del commercio, e dell’industria alberghiera distrettuale. All’assemblea, hanno partecipato 59 rappresentanti delie aziende . commerciali, industriali e alberghiere del distretto di Capodistria. j •; , Dopo la relazione del Comitato promotore od ampia discussione, è stato approvato lo statuto e il preventivo di bilancio. A presidents della Camera è stato eletto il corno. Rožanc Marcel, direttore della LIPA e ' presidente del Comitato promotóre. NfeHa dirigenza sono stati pure eletti altri il membri de! ce-ìnitató'ttmmihistfativcà il comitato di controllo e la commissione dei giuri d’onore. iiiiiiiiiiiuiiiiimiiiimimiiiiiiiiimiiiiiimiiiiiiiiiiiimiimimiiiiiiiiiii DECENTRALIZZARE E’ ERARIO Ci trovavamo uno degli scorsi giorni all’ufficio per la riscossione delle imposte de! Comitato Popolare Distrettuale. Dinanzi allo sportello c'cra parecchia gente ad attendere il suo turno. In gran parte artigiani, con le fatture sulle quali doveva essere apposto, il visto per la detrazione dell’imposta sull’entrata. Quasi tutti brontolavano. ì$on per l’imposta, ma per la procedura. Diffatti ogni artigiano che vuol riscuotere le sue fatture deve presentarle aD'ufficio delle imposte dove, se c'è gente, attende la fila e il giorno dopo viene a ritirarle già vidimate c, se c’è gente, di nuovo attende la l'ila. Finché si trattasse di artigiani del capoluogo del distretto le cose potrebbero anche andare, ma la stessa procedura deve essere seguita anche dagli artigiani degli altri centri che, oltre adla perdita di preziosissimo tempo, sono soggetti anche a non indifferenti spese di viaggio. Ferma restando la procedura della vidimazione deiie fatture che, a nostro avviso, è l’unico metodo per controllare con la più approssimativa esattezza le entrate c la riscossione delie imposte dai singoli, la vidimazione stessa potrebbe essere deferita ai Comitali'popolari comunali per far risparmiare agli artigiani spese c tempo. nomia della rispettiva repubblica nazionale. Tenuto conto del fatto che ci si è assunti il compito di raggiungere quanto prima l’indipendenza economica, è necessario risolvere due problemi: nell’ambito dell’economia interna, raggiungere la stabilità e-eonomica e sviluppare la produzione mediante giusti rapporti; raggiungere l'equilibrio nei rapporti con l'estero. In tal modo potremo creare una situazione che consenta di fare a meno delle dotazioni del Governo della R. F. P.J., concesse ora a tale scopo. L’autore dell’articolo ha ragione quando afferma che i fattori sull’importazione sono necessari alla copertura dei fondi di conguaglio, cioè alla copertura dell’effetto finanziario negativo, raggiunto nell’esportazione di alcuni articoli. Esistè quindi da noi un bilancio finanziario negativo, che dev’essere coperto con vari fondi di regresso e con gli apporti dei fattori. Dato che il compito essenziale del Distretto di Capodistria per l’anno in corso è di portare a termine alcuni obiettivi dell’edificazione di base, per i quali è necessario importare articoli dall’estero, sarebbe senz’altro u-na spesa troppe grande per il nostro fondo di divise estere importare irrazionalmente generi di largo consumo, poiché ciò ostacolerebbe l’industrializzazione del distretto e del suo sviluppo generale. Siamo d’accordo viceversa che dei generi come il riso,, il caffè, ecc. siano necessari, i quali perciò vengono importati dalle nostre aziende, naturalménte nei limiti delle possibilità elei fonilo libero di divise. Appunto , nei fatto che le nostre aziende ini-, portatrici, per importare tali generi, devono acquistare le divise libere consiste una delle cause fondainen-tali della’ differenza prezzi’ fra' Capodistria e Buie. Il nostro, fondo di divise non .potrebbe permettere un . simile aggravio. • So esàiii&iamo poi i’ prezzi dei generi importati negli altri distretti constateremo che.il. prezsq del ri-. « so risulta di circa 400 din. al kg., ' del caffè da 3.600. a 4000 din. circa, ciò che impone l’equiparazione dei nostri a quei prezzi d’importazione. Bisogna inoltre considerare che il rifornimento di questi generi, anche agli stessi prezzi aH’incirca, è molto più facile nel distretto di Capodistria, dato che il movimento passeggeri con Trieste è molto forte e il passaggio di piccole quantità per i propri bisogni è permesso. .Boi non vogliamo pregiudicare il libero mercato. I generi che sono in, commercio si trovano a disposizione di tutti i consumatori per la copertura dei loro bisogni senza riguardo al luogo della loro residenza. Sappiamo però che a Buie non è così. Siamo certi che. il principio del «libero commercio» è molto più giusto di quello che. pone delle, condizioni ài consumatore. Sciamo convinti che è meglio avere generi, anche se a prezzo maggiore, piuttosto che impedire al consumatore di acquistarli secondo l’uso regolare. L’articolista ad, esempio citß il fatto che a Buie il caffè non si vende. Perchè? Queste seno le cause obiettive principali che giustificano le attuili differenze nei prezzi dei generi alimentari d’importazione. Dobbiamo invece dire che esistono anche delie cause soggettive e in primo luogo le deficenze della nostra rete commerciale. Ecco alcuni esempi ; I margini di guadagno delie a-ziende per la vendita al minuto sono troppo alti per alcuni generi, ^er il riso circa 30 din. al kg., per il caffè circa 300 din., per il burro . eia 50 a 60 din., per !a margarina circa 40 din. al kg.,«ecc. Potremmo . citare altri esempi. Certamente tali margini di guadagno sono troppo elevati. Nella nostra rete commerciale, inoltre, esistono ancora dei quadri non qualificati e ciò porta alla conseguenza che nell’acquisto della merce esiste poca attenzione, quando gli acquisti stessi non vengono fatti addirittura scorza di-scernimento, creando riserve di merce invenduta. Necessariamente l'azienda, per coprire le perdite derivanti dalla merce in giacenza, deve aumentare i prezzi dei prodotti correnti, ciò che non succederebbe in condizioni normali di commercio. La neocostituita Camera del Commercio e dell’industria alberghiera, darà senz’altro un contributo notevole al miglioramento del nostro commercio, poiché il coordinamento e la stretta collaborazione fra essa, l’ispettorato commerciale e le stesse aziende è ia migliore garanzia per l’eliminazione delle deficenze accennate, per la stabilità dei prezzi, in definitiva, per la soluzione di uno dei problemi principali della nostra economia. Turnhcr Anton DIFESA ANTIAEREA Recentemente è stato formato a Capodistria un comitato promotore per l'organizzazione della difesa antiaerea nella zona del distretto. A tale comitato compete l’organizzazione dei servizi antiincendio che possono derivare da eventuali incursioni aeree, come pure di tutte le attività di soccorso connesse a bombardamenti aerei, ,. Ad iniziativa dello stesso verranno costituite in tutti i maggiori collettivi di lavoro delle squadre di vigili del fuoco. Analogamente sarà fatto nelle cittadine, ove, nell'àmbito delle organizzazioni di massa, verranno organizzate compagnie anticendio, su base volontaria. Sempre in relazione all’appresta-i merito di una efficace difesa contro gli attacchi aerei, a cura dell’Unione, distrettuale dei tiratori, è. stato costituito il servizio di pronto soccorso, nel quale vengono incluse in maggioranza le giovani donne. In attinenza a ciò è stata già iniziata l’effettuazione di una ventina di corsi, in cui vengono tenute lezioni di carattere teoricopratico. I medici ed il personale sa« nitario coadiuvano gli organizzatori in questa benemerita azione intesa, se non a preservare, almeno a lenire in parte, le conseguenze di aggressioni ; da qualunque parte esse vengano. stessa vennero assunte da lui. Le punizioni incominciarono a fioccare, e, per di più inflitte senza alcun criterio, di modo che nel collettivo venne a crearsi un’atmosfera insostenibile. I compagni che inizialmente lo criticavano, in seguito lasciarono che le cose andassero per il loro verso, temendo punizioni e più ancora il licenziamento se avessero persistito nelle loro posizioni. Tali atteggiamenti antidemocratici vennero criticati anche nelle riunioni déU’òrganizzazione . aziendale di partito, ma senz’a risultato, poiché il Savarin non se ne dava por inteso. Kovač Milan, uno dei compagni più sinceri, venne trasferito dal Comitato di gestione, su pressione del direttore, e sostituito con una persona meno capace. Così pure il direttore commerciale Nusdorfer ed altri. t-Iù tardi, il Savarin senza il consenso del consiglio di gestione, deliberò che una autovettura nuova venisse adibita ad esclusivo uso della direzione. Con questa vennero effettuati viaggi, ritenuti inutili e dispendiosi, e cicè in Italia, a Zagabria, Lubiana, Belgrado, Trieste ed altre località. Tale auto ebbe tre incidenti che causarano alla impresa un danno di oltre 30.000 dinari per riparazioni, danno che sarebbe stato ben maggiore, se la auto stessa non fosse stata assicurata centro gli infortuni. In base ai fatti sopra esposti ed alle risultante - di un’inchiesta condotta dagli organi del CPD, il consiglio Economico ha deliberato la destituzione's'dèi Savarin, e al suo posto è stato (nominato temporaneamente Nusdorfer Riko. Tale deliberazione è stata letta in un comizio dì massa delle maestranze che 'hanrio espresso la loro * Il soddisfazione, con un prolungato unanime applauso. Parecchi operai si sono espressi in merito, durante la discussione susseguita, affermando che detta deliberazione è giustissima. Quanto accaduto all’Adria è lo specchio di ciò che si verifica, sia pure in minor o minima misura in certe imprese, ove si rivelano l’assolutismo del direttore e la;, .pojta autorità degli organismi operai. La chiarificazione avvenuta all’ADRIA dove servire di esempio per la eliminazione dalle manchevòleZ’Ze del genere che avessero eventualmente a verificarsi. Ci vuole vigilanza, disciplina e comunione nel risolvere i problemi. Queste alcune delle no?-me fondamentali per lo sviluppo della democrazia socialista nelle imprese. . SA Arenato un peschereccio Verso lo ore 21 di lunedì sera, il motopeschereccio. «Anna» stazzante circa 79 tonn. e registrato nel. compartimento marittimo di Trieste, si è arenato nei pressi di Fiesso, . Il capitano Rosterigo e l’equipaggio, composto da 8. pescatori chioggiotti, sono usciti incolumi. Interrogato dai funzionari della capitane« ria di porto, il capitano ha dichiarato che il natante erajiscito fuori rotta e s’era arenato causa il nebbione che impediva la visibilità, e la rottura della bussola. L’Agmarit si è offerta1 di'far ri-galleggiare • l’imbarcaztone, ni a il proprietario si è rifiutatof nonostante il motopeschereccio minacciasse di rovesciarsi ad ogni' momento) perchè a suo dire, l’operazione gli sarebbe costata troppo perciò attende l’aiuto di Trieste. Abbiamo dinanzi la relazione presentata, dal comitato direttivo della cooperativa agricola di produzione di Madonna del Carso, al- ■ l’assemblea 'dei1 soci, svòltasi 'Teeen-1-temente. Se analizziamo questa relazione e : l’attività della cóOperayva in^ešsa ’ esposta, osservandola attraverso il prisma di un coc-perativismo più é-voluto, attuale in campo nazionale, ’ potrebbero farsi,parécchi appunti; Ma tale analisi sarebbe prematura’ perchè la cooper priva è ora usqitada una crisi politico-organizzativa e non si può pretendere chè- faccia tutto in una vòlta anche se ih parte esiste la possibilità, dato il consolidamento ottenuto; Anzi questo consolidamento è il risultato più lusinghiero ottenuto dalla cooperativa nell’anno trascorso. E’ stato raggiunto in due modi: espellendo dalla cooperativa alcuni elementi disgregatori che ne minavano l’unità e riordinando la distribuzione dei guadagni dei cooperatori, in base allùdile netto conseguito da ciascun gruppo. Tale riordinamento nella distribuzione dei guadagni è stato preceduto dalla riorganizzazione della cooperativa, che è stata divisa in quattri gruppi, quello di Valica, di Busčine, di Co-lombania e di Scarlania. Inutile dire che tali riorganizzazioni hanno creato ,un potente incentivo per.i cooperatori. Ne ha ’ guadagnato la qualità del lavoro e \ sopratutto l’intensità. Diffatti, per : coltivare i complessi del terreno ; cooperativistico nel .1951, Ci son vo- . Iute ben 8000 giornate di lavoro mentre nel 1952, dopo la riorganizzazione, tale cifra è diminuita a 4903 giornate lavoro. Mancando dei termini di confronto, non possiamo, affermare con assoluta certezza ohe "ia aumentata anche la produzione. Sappiamo che nel 1952 questa è stata di 360 q. di frumento, 109 di orzo, 8 q. di segala, 50 di granoturco, 60. q. di patate, 600q. di uva, 12 q. dì formaggio, 250 kg. di lana, 600 q. di fieno, 70 q. di carne, 500 kg. di olio e 700 q. di legna. Tale produzione sarebbe stata certamente maggiore se le colture della cooperativa non fossero state colpite dal- la siccità e particolarmente dalla grandine. Con tale produzione la cooperativa ha avuto 8.244.385 di entrata e 3,161.367 din. di-uscite. Qlò che,in p-grii. casp .è aumentato è il guadagno dei, cp,operatori, variante da un minimo, di 723 din. a un massimo di . 795 per giornata ldvorp a seconda -. del gruppo., II . gruppo di Valica, che detiene il primato del guadagno, -è, apparso però, per quanto riguarda, il lavoro e le spese di produzione, il peggiore. Il gruppo di Busčina, con terreno di gran lunga meno fertile di quello del gruppo di. Valica,-lontano dalle abitazioni, sfornito di stalle e per di più colpito dalla grandine, ha realizzato un guadagno di soli 8 dinari al giorno inferiore a quello di Valica. . Anche la democrazia ha fatto un passo in avanti nella cooperativa e molta buona volontà in .questo senso esiste presso il comitato direttivo. Viceversa è ancora poca la partecipazione dei eboperatori e nulla quella delle donne alla discussione e all’analisi dei problemi della cooperativa. A nostro parere le riunioni dei gruppi dovranno essere più frequenti non solo perchè questi sono più accessibili alla maturità del cooperatori, ma anche perchè i gruppi sono le unità jfondamentah della cooperativa. M. B. Mormorio al ... mormora il ruscello scorrendo da le verdi apriche cime Non è bello questo pezzettino carducciano? A noi piace, ma i gestori del bagno comunale estivo di Capodistria sembra ne siano addirittura fanatici, perchè hanno riprodotto nel popolare «Spigheta» (a dir li vero in modo molto prosaico) la scenetta magistralmente tratteggiata dal cantor di Sant’Ambrogio. Ivi mormora il ruscello, scorrendo tra la verde erbetta, ma, invece di partire dalle apriche cime, parte dalia spina lasciata aperta ancora la scorsa estato e che gli scugnizzi si sono adoperati a sistemare definitivamente. 1Usihava it «Vignivo a Capodistria, per trovar el mio fidansato», ha dichiarato candidamente davanti ai giudici del Tribunale Popolare distrettuale, certa Scrignar Pierina, triestina patoca, Di primo acchito, il presidente Lukanovič Tha fissata incredulo poiché, l’aspetto della matura «fidanzata», ( la sua età deve aver raggiunto se non superato il mezzo , secolo), non era tale da poterle credere ; un viso dalla pelle raggrinzita ed incartapecorita, i capelli dal color delTanticó pelo, un paio di baffi da zitellona ; tutto stava a congiurare contro le asserzioni della Scrignar. Il giudice, «ficcanaso», ha voluto sa,pere l’identità di questo ... coraggioso, e la Pierina,’«fidansata» in .. erba ha risposto modestamente : «el ce ciama Giorgio», trincerandosi poi dietro un ermètico silenzio. Quali altre discolpe poteva addurre? Lo prove evidenti erano lì, sotto il suo naso, In un pacco si trovava la «merce» consistente in fazzoletti di seta ed altri articoli di contrabbando. Di fianco, seduto sulla panca, il coimputato Battista Giuseppe, l’uomo di fatica, vulgo «mus», che, stupidene, oltre a farsi cogliere con il «morto» aveva troppo presto aperto il becco. Null’altro la scierte contrabbandiera poteva accampare in sua difesa. La sua attività era ormai ben nota alle autorità. Da due anni, di settimana in esttimana ella faceva la spola tra Capodistria e Trieste, contrabbandando in zona B, articoli di largo consumo, che rivendeva con elevati profitti al maggior offerente. Più volte fermata, se l’era cavata per la sua fenomenale faccia tosta e per la magnanimità degli organi di controllo. Dedicatasi ai col- pi grossi sperava di farla franca, ma invece era caduta nella rete tesale dagli organi della D. P. I giudici, non hanno punto prestato credito alle asserzioni, della «fidansata», sentenziando che essa ne avrà per cinque mesetti, mentre il Battista rimarrà in cella per sessanta giorni. Sembra che al momento di rientrare in carcere, la SCRIGNAR abbia mormorato fra i denti: «seria, andava col fidansato»! lo i E’ stato celebrato giorni orsono a Buie, dinnanzi al .tribunale distrettuale del popolo, il processo in contumacia a carico di Kozlovič Giuseppe già magazziniere dell’impresa 'Eiektrovod di Buie, latitante, imputato di furto aggravato e di falso: Il Kozlovič nel 1951, approfittando delle sue mansióni di magäzZiniere, si è appropriato di circa 9 qli di materiale dell’azienda, che poi ha venduto al noto contrabbandierq pi-, ranese Benedetti. Per nascondere la sua malefatta, egli falsifico i re-. gist ri, facendo figurare negli stessi, che il materiale era. stato consegnato a certo Drago Kosanovič responsabile. dei lavori di elettrificazione, nella valle del Quieto. A comproya di ciò, l’imputato allegava agli incartamenti delle bollette di consegna con la firma del Kosanovič, i-mitata grossolanamente a dire il vero. Compiuta la frode in tal modo il Kozlovič nell’estate del 1951 tagliava la corda rifugiandosi a Trieste, ove si trova tutt’ora. E’ stato condannato a 4 anni di carcere. E’ in corso la richiesta di estradizione. T 0 R N A T A P R 1 A V RADIO Ogni giorno dopo il notiziario delle 19.30 potrete ascoltare su Radio Trieste zona jugoslava «Problemi d’attualità». Il venerdì alle 20.30 viene trasmesso «Dal mondo del lavoro», rubrica sindacale dedicata ai lavoratori. Giovedì alle 20.30 è in programma il consueto .reportage ..sulla vita del nostro popolo. Si chiama infatti: «A zonzo col microfono». Nel gruppo dei programmi culturali e umoristici, stasera va in onda «Luna Nuova» dall’omonima commedia musicale di Sigmund Romberg. Per gli ascoltatori più giovani verrà presentata martedì alle ore 11 «Una lezione di musica». Ancora ai giovani è dedicato giovedì alle 11.40 «L’avventuroso viaggio della patata». Domenica poi alle ore 11,30, il «Teatro dei piccoli» eseguirà la prima puntata do.«Il principe e il povero». Ricordiamo le rubriche: «La donna e la casa» alle ore 11 di domenica, «Curiosità alle ore 11.30 di sabato. «Uomini, fatti e paesi» sabato alle 20.30. «Vita culturale» giovedì alle 20.45, «Serata allegra» domenica alle 20.15. «Musica, per voi», domenica alle 12, si interrompe alle 12.45 per il notiziario e poi riprende fino alle 13.30. Nel ricchissimo programma musicale vi consigliamo di ascoltare: «Rapsodia spagnola» martedì alle 11.30, alle 20 «L’amico Fritz» di Mascagni. Saranno al microfono giovedì alle 20 solisti jugoslavi e venerdì, sempre alle ore 20, cantanti di successo. : '-...v TEATRO La filodrammatica di C. I. C. di Capodistria presenterà prossimamente al Teatro del Popolo una brillante commedia di. Giacinto Gallina : «Barufe in famegia». In ricorrenza della «Giornata della donna», il C. I. C. di Isola presenterà domenica 8 «Tormenta», di Franco de Simone. CINEMA Anche questa settimana nei Distretti di Buie e di Capodistria i filpis particolarmente meritevoli di attenzione sono: «Viva Zapata!» di Elia Kazan, su soggetto del noto scrittore John Steimbech. E’ la storia del famoso ribelle Zapata che condusse un gruppo di contadini delle piantagioni alla rivolta, impressionando tutta l’America. II . ribelle è magistralmente interpretato da Marion Brando. — «Cristo fra i muratori», appassionante vicenda di emigrati italiani negli Stati Uniti, che vede il crollo di sogni ed a-spirazioni a lungo accarezzate — «U Oluji» : un film jugoslavo della Pericoloso rinvenimento ' L’agricoltore Cuping Giuseppe,, da 7 ’Rombi (Dekani)' ha reso' nòto alla D. P., che mentre stava lavorando un suo campo nei pressi di Tinìanò, aveva rinvenuta, semisepolta, una 'bomba d’aereo inesplosa, dèi hešo ' di circa 250 Kg ; che, con ogni probabilità,- era ivi caduta durante un bombardamento della decorsa guer-7 ra fnondiale. Gli specialisti dell’APJ provvederanno alla rimozione ed al brillamento del pericoloso ordigno. Barca alla deriva Giorni addietro è scomparsa alla... deriva una imbarcazione a remi di certo Fonda da Strugnano. La barca, del valore di circa 10.000 din., è stata involata da ignoti du-4 rante il nebbione dei giorni scorsi. Jadran per la regia di Vatroslav Minima. —«Minorenni pericolosi»; interessante vicenda di un gruppo di ragazzi traviati, che, messi in condizione di lavorare, creano una fattoria modello e* si redimono. — «Taxi di notte»; film musicale con Beniamino Gigli. Le altre pellicole sono: «Il duca e la ballerina» — «Parigi canta sempre» — «Nata ieri» — «Lunga viaggio di ritorno» — «Sangue a.ozzese — «Spade insanguinate» — «Uragano» — «Ragazzo selvaggio — «Lo zio di Carlo». Spectator 7 toUziari& ì STRIANO I FIUME — Nella sua ultima riunione, il Consiglio per gli affari comunali del C. P. C. ha discùsso sui problemi del traffico locale, decidendo l’investimento di 30,332.000 din. nei lavori di riparazione delle vie e delle strade, nel miglioramento dell’urbanistica e nella esecuzione di altri lavori d’interèsse generale. Il Consiglio ha deciso pure la presentazione di una proposta all’assemblea del C. P. C. per un piano di lavori complementari, per complessivi 32 milioni di din., che verrebbero impiegati nella riparazioni di marciapiedi, nella sistemazione di alcune rive e canali di scolo. — I danni, provocati dalla bora a Fiume e in alcune località rivierasche del litorale croato, ammonterebbero, secondo un calcolo ap-7 prosèimativo, a circa 30 milioni di din. La bora ha soffiato- particolarmente' violenta a Pećirte. Martin-séicà, :praga, Tersätto, Kraljevica e Stinica. Raffiche violentissime hanno divelto i pali della linea telefonica fra Senj e Carlopago. — L’impresa edile marittima di Fiume eseguirà, nel corso di quest’anno, lavori di riparazione delle rive e dei moli di Fiume, Sušak, Abbazia, Selec, Polà, Rubac, Veglia, Arbe, Novaljä, Lussimpicco-lo, Ossero, Parenzo, Pirano, Isola, Capodistria e Portorose. Il valore complessivo del lavoro ammonterà e 300 milioni circa. POLA — A causa della densissima nebbia che la scorsa settimana: copriva il tratto di mare lungo la costa occidentale dell’Istria, due piroscafi, il mercantile italiano «E-liana» di 150 ton. e il vapore greco «Kozana» di 350 ton. andavano ad incagliarsi nei pressi dì Pola. Le navi sono state tratte in salvo e rimorchiate nel porto. — Il C. P. C. ha stanziato i mezzi finanziari per la costruzione di uno studio per giovani pittori in via I. Màggio.. I lavori di allestimento sarto già in corèo. .. .. Il]'collettivo di lavoro «A. Stäglich» ’hà] devòluto a favore' delle vittime delie inondazioni, in Olanda la somma corrispondènte al va-iole dì una hntefa'giornata iàvòfà- ] riva. RQVlCrNO — Ad iniziativa delle ] amministrazioni comunali di Rovi- ' gttoe*;.Parenzo? verranno1 riattivati; ] gradualmente i vivai di ostriche nel1 ] Canale di. Leme, abbandonati da molti anni. I lavori di riattivazione sono già in corso. ! DIGNANO — E’ prevista in un prossimo futuro l’aperrùra di un’azienda cooperativistica per la produzione del formaggio. ERRATA — CORRIGE NelTartliml-n «Varalo il ibi luno!« del Conmine rii Capodistria™, s-iaim-o incorsi in un errore alle vodi ««nitrata» e «uscita» del bilančen, che vanno Ielle rispettivamente 42.658.000 e 42,65^.000. RIDDA DI SCIACALLI INTORNO ALLA SEDIA ELETTRICA Il cominlormismo internazionale, particoiarmerfte quello italiano, nal-TaffCfttioStì ricerca di slogan's propagandistici ed elettorali, si è but-tato"• a còrpo psrduto sul nome e sulle vicende di due americani con-. dannati' B> morte negli ‘Stati '‘Uniti perchè ritenuti colpevoli di spionaggio a favore dell’URSS, pel* la quale avrebbero raccolto1 materiale e dati Segreti sugli impianti' atomici. Non' intendiamo entrare nel merito della innocenza o della; còlpevolez-za "di Julius ed Ethel fcosemberg. Ogni- paese, ogni statò, ogni magistratura giudica ‘con i suoi codici' e con la 'Sua procedura coloro1 che ritiene colpevoli di un delitto. Naturalmente in certi giudizi vi sono lati- politici, scoimi e morali che esulano dall’ambito di uno Stato, il quale ‘si assume la responsabilità del verdetto della sua magistratura e sul quale ricade, perciò, anche la responsabilità di eventuali errori giudiziari. , Solo ih tali limiti la pubblica o-pinione mondiale ha diritto ad e-sprimere il ‘suo parere sui casi giudiziari di risonanza internazionale. Si chiamino essi caso Rosemberg o caso Slanski. In casi estremi di particolare- commozione popolare, o di particolare importanza politica intemazionale, l’opinione pubblica mondiale può, ed in certo senso deve; emettere Un proprio giudizio,' non stilla colpevolezza ó sulla ihno-cerjza d^glj SI ansici e q.ei Rosemberg ma escìusìvamente sulle ripercussioni jptìlitiél^ ipternazionali' di casi del genere.' Fuqr,i d,i ..queste eccezioni partico-,. lari ogni intervento di organismi vari e della stampa in affari' giudiziari-di uno Statò, estero, rappresentano interferenze nei ■ suoi, affari-interni.:.- .-- - -, - ah t Manifestazioni artiliciosaménte è " psicologicamente montato; massicce campagne1 di stampa a base di insulti e di accuse che vorrebbero imporre J con pressioni aporte e violente — dall’esterno la modifica di un deliberato giuridico emesso in unaf stato estero, possono soltanto ottenere l’effetto contrario e, a volte,. portare a morte chi si finge di voler salvare. Questo aspetto psicologico e politico sta, .alla base dell’azione del cominformismo internazionale nel caso Rosemberg. Agendo come agiscono, esercltànào pressioni psicologiche; e politiche del genere di quelle che sessi organizzano, i cominfor-misti .tanno di spingere, deliberamente,. i Rosemberg sul 1i sedia elettrica e di réndère molto problematico, se non iarpossibile, un provvedimento di clemenza che senza la campagna inscenata sarebbe state tuttìàltro che da escludere. I dirigenti cominformisti hanno ben capito tutto ciò ed hanno agito ed agiscono per impedire un atto di clemenza — politicamente positivo per gli Stati Uniti — che tolga loro due «martiri» da sbandierare nella propaganda antiamericana al servizio di Mosca, e da agita- re centro gli avversari politici interni nelle campagne elettorali. Ma vi sono anche considerazioni che bollano questi speculatori politici di professione. Agli osservatori non è sfuggito, infatti, che la campagna «pro Rosemberg» e stata scatenata in tutta la sua ampiezza nc-i paesi occidentali mentre nel-TüRSä e satelliti essa non è andata più in là di alcune dichiarazioni di intellettuali «ufficiali», anch’esse però fatte ad uso «occidentale.» Ciò indica, in modo abbastanza chiaro, che i cominlormi-sti sanno che i popoli dell’URSS e satelliti, a! «metodo americano Rosemberg» avrebbero mentalmente paragonato i «metodi russi» di migliaia di casi che vanno dai processi di Mosca a quello prossimo dei medici ebrei. Il raffronto non sarebbe stato certamente a favore dei metodi russi, perciò si è preferito limitare la compagna «popolare» al solo occidente. Inoltre, per meglio servire alla campagna russa contro l’America e discreditare gli avversari politici, i cominformisti sono ricorsi ai pubblici appelli nominali, diretti a vari’ uomini di governo ed a esponenti di partito. Hanno fatto spedire, persino, migliaia di telegrammi al papa, hanno sollecitato véscovi, prelati, ministri e capi partito. A Trieste sono andati in delegazione anche da quella perla di «democratico e di umanitario» che si chiama monsignor Santin. Essi, Con indiscussa abilità di speculatori politici, hanno pftsto papa, vescovi, ministri e capi partito nella alternativa di associarsi alla campagna cominformi-sta o di porsi, agli occhi delle masse degli elettori, sotto la luce di «complici dei boia americani.» Nel primo caso, vittoria contingente per la propaganda russa contro l’antagonista americano, nei secondo la possibilità di carpire voti alle pros-siine eiezioni stampando enormi manifesti con i nomi di coloro che «hanno detto NO! alla grazia par i Rosemberg ! » Anche di qui si vede in trasparenza a quale indirizzo a-bitino gli sciacalli del caso Rosemberg. Dunque la morte del Rosemberg può essere utile solo a Mosca ed ai suoi tirapiedi elettorali. Per questo i vari Togliatti e i vari Viđali, hanno scelto la strada che stanno seguendo. L’unica cosa che temono questi speculatori politici di professione, è. che i Rosemberg vengano giustiziati soltanto dopo le elezioni italiane, nel qual caso gli sciacalli si rammaricherebbero di poter sfruttare nella loro campagna elettorale soltanto due morituri, mentre due cadaveri sarebbero «argomento migliore» per i loro comizi. LIBERO VERARDO (Per. mancanza di spazio siamo stati costretti a tagliare qualche periodo dell’articolo. Il nostro collaboratore voglia scusarci, considerando che siamo rimasti fedeli al suo pensiero). C^LE/DQsoOPiO : Più disinteressati di cosi . . . . • • Nessuno aveva sinora definito i rapporti tra URSS e Cecoslovacchia , con maggior esattezza di quanto ha . fatto di recente il Ministro cèco per la Cultura, Nededli, dichiarando che «la concezione in base alla quale l’uomo dev’essere riconoscente solo a chi gli dà qualcosa, è invecchiata e piccolo-borghese» ed affermando poi concretamente: «Se vogliamo essere utili, dobbiamo dare aUUnionc Sovietica tutto quanto è nelle nostre possibilità». Conclusione: l’URSS non deve alcuna riconoscenza (borghese e reazionaria) alla Cecoslovacchia che si priva persino della colla, del sapone, delle lampadine c della carta per cederle a Mosca; ma Praga, dal canto suo, non può che esternare la più accesa gratitudine per la Grande Amica, la quale, da buona progressista, si prende ben cura di non dar nulla. , ( Piace alle vacche Ün Certo Russél Fleming, alleva-tore di bestiame dell’Ontario, ha a- ' jJ vitto un’idea molto originale per ac-! crescere la produzione di latte : e-gli Ila fatto installare pelle stalle un ricevitore televisivo,.dando modo alle mucche di assistere alla proiezione dei vari.programmi per tutto il tempo, che rimangono al chiuso. '•% Il Fleming ha dichiarato, che, da, quando ha.adottato il sistema in discorso, ottiene dalle mucche C»m 60, litri di latte in più al giorno. Due possono essere le spiegazioni del fenomeno: o le trasmissioni sono tanto interessanti da eccitare i centri nervosi delle bestie ed aumentare la secrezione lattea.(come spiegano i veterinari), oppure si tratta di programmi che ... fanno venire il latte alle ginocchia. Madonna alberghiera A Bamberg, In Baviera, la polizia ha ordinato l’immediata demolizione degli altari, delle cappelle, delle croci, delle lapidi e delle statue e-rette sul cosidetto «Monte dell’Apparizione» nel pressi di Heroldibach, a cui convenivano, da tutte le parti della Germania cattolica, interminabili teorie di pellegrini, ansiosi di visitare la sacra grotta dove : la Madonna, nel gennaio del 1949, sarebbe apparsa a sette bambini. Lo smantellamento, a cui hanno partecipato ingenti forze di I polizia per evitare episodi di irragionevole fanatismo, è stato ordi- nato in séguito aU’accertair.entò che l’apparizione era stata montata d’à alcuni albergatori che volevano far quattrini c che, alle spalle dei gonzi, c’erano riusciti a meraviglia. Caseofurismo i'U.p .periodico di,Buenos. Aires, che (Sipeciipq.jesclusiyamentefdLturismp, di «Natioieroi Turistica», scrive: «Il .numero, dei turisti che desiderano visitare l’Italia aumenta di anno in anno- 11«nostro ufficio centrale per • I il turismo, ;ha perciò deciso di dare ! alla stampa un opuscolo ricco di ; descrizioni e di fotografie di pae- • saggi, italiani, con particolare ri-j guardo alle regioni più suggestive, come, ad esempio, la Campa- • nia, l’Umbria, l’Emilia, il Veneto, la Lombardia e il Gorgonzola». : — Odysseus Contadini iti s^Sw@Sim nella Cs*oasia feudale v J m m ■M h|M" 1 M Miti wimfM- » nini IL PALAZZO DEI,LE NAZIONI UNITE A NEW YORK (Dal nostro corrispondente) ZAGABRIA, febbraio — Zagabria, il 15 febbraio 1573, piazza Markov: uri grande, avvenimento' si è, compiuto. Un uòmo, dal portamento eretto, dei lineamenti energici, veifp di contadino e di guerriero, è salito sul palco del supplizio. E’ stato fatto sedere sopra una sedia di ferro., incatenato e quindi incoronato con un anello di acciaio ardente che gli ha .roso il cranio, gli ha bruciato il cervello. Mattia Gubec, capo della rivolta contadina in* Croazia, è stato' riustiziato! ..Tre, anni .durano i preparativi della rivolta dei contadini della Croazia settentrionale e delle regioni slovene vicine. Nel mese di giugno del 1572 si.ha il primo segnale: i contadini rifiutano di versare balzelli, decime e regalie ai feudatari. Al Sabor Croato, riunitosi a Zagabria nel gennaio 1573, i nobili decidono di proclamare fuori legge i contadini morosi. A questa risoluzione rispondono i servi della gleba iniziando la rivolta armata. Chiedono l’abolizione della schiavi- tù, la fine dei soprusi e de^le prepotenze, l’abolizione di tasse, decime e balzelli e dogane, chiedono i diritti politici, l’uguaglianza di fronte alla legge, il diritto di avere propri rappresentanti al governo di Zagabria. Mattia Gubec, contadino di Stu-bicè, è alla testa degli insorti. Suoi luogotenenti sono i contadini Ivan Pasano, Ivan Mognjić, Ilija Gregorič, organizzatori dell’esercito con- 380 anni fa Mattia Gubec guidava i servi della gleb.a contro la prepotente nobiltà croata - Forche lungho le strade che menavano a Zagabria l adino. Il piano di guerra, ideato da Ilija Gregorič, prevede il passaggio dell’esercito contadino nel territorio della Stajorska Meridionale per porgere aiuto ai contadini sloveni ed agii operai e artigiani già insorti sotto la guida del fabbro Pavle Sterc; poi una marcia alla volta di Zagabria. * A Zagabria, nel contempo, si rac- terre L’Olanda9 infido sottomarino DELLE ancorato alalia tenacia delle sue genti QUALI L'acqua, che nel corso dei secoli ha strappato a questo popolo circa 750 mila ettari di Ql DABl A terra" hz rafforzato, domata, negli Olandesi il senso della proprietà comune, tanto che ol FARLA pochi osano, in un parco pubblico, gettire il mozzicone della sigaretta Un tulipano, un mulino, una ruota rossa di formaggio, un canale dai lenti flutti, una ragazza in zoc-eoletti, un pittore capace di tradurre le tinte fugaci del cielo oceanico : così, troppo spesso, si riassume l’Olanda. Un viaggio oltre Moerdijk si limita, di solito, ad una visita a! museo Boymans di Rotterdam, ad un pellegrinaggio ad Hcrlem, senza dimenticare i campi di fiori di Lisso e Hillegom, i «gratchen» (1) di Amsterdam che costeggiano i canali, scortati da lunghe teorie d’alberi, il pittoresco mercato di formaggi di Alkmar e quello di burro di Middle-burg c, forse, Laren, la terra promessa degli artisti, Volendam c Marken, i cui costumi locali rivaleggiano in originalità con quelli di Eunschotcn e Spakenburg. Ma quando questo periplo sarà terminato, tutto resterà ancora da vedere, dopo i faggeti di Harnhcm, i più belli del mondo, i cui quattni filari formano una navata verde di quasi cinque chilometri, dopo ie stampe giapponesi, di Leyda: dai tigli di Delft, che sembrano proteggere le vecchie case del sedicesimo secolo, al lago di Paterswokle ed al delizioso villaggio di Giethoorn, che si raggiunge in «punter» (2) dopo aver lasciato Wannepcrveen. Quest’Olanda delle piccole città e dei minuscoli paesi è troppo poco conosciuta, perchè non offre le sue bellezze con ostentazione. Quanto all’altra, a quelia che sta ancora nascendo, quanti conoscono i fórni di Ymuiden, le cave di salgemma di Hengerloo e Rockelloo e, sopratutto, i campi petroliferi di Scho-onebeek e della Pernis e gli sviluppi prodigiosi delle. industrie meccaniche? Malgrado l’unione del Benelux, molti Belgi credono ancora che i Paesi Bassi siano meno popolati della loro.terra. Dei paesi, come delle persone, sono proprio i più vicini quelli che conosciamo meno. COME UNA NAVE.. . . L’Olandar dal carattere dei suoi uomini, dal loro modo di vivere, dalle loro imprese volte a soggiogare, la natura, dà l’impressione d’ima nave gigantesca. «Le case hanno . corridoi stretti come corsìe, ed i rivestimenti delle pareti sono disposti come nelle cabine. Il personale degli alberghi pare essere composto di «stewards» di bordo, c la formale cortesia, l’importanza data all’aspetto esteriore sembrano corrispondere alla disciplina d’un equipaggio. Tale impressione si fa più forte all’Aia, che si direbbe appartenere alla categoria delle cabine di lusso». Se Louis Verschraegen, qui citato, avesse ben guardato la spiaggia di Scheveningen, vi avrebbe riconosciuto la mirabile passerella della nave «Olanda», battuta dal mare, di questa nave che, dopo -ayer incrociato nelle acque del «glorioso regno d’Insuiindia, avvolto attorno all’equatore come una collana di smeraldi», Ija gettato l’ancora, non volgendosi più, come nel passato, alle imprese ed alla dominazione TEATRO al C.I.C. di isola In occasione dell’8 marzo, Giornata internazionale della Donna, a Isola i festeggiamenti avranno luogo sabato 7 alle ore 19 al teatro «Arrigoni» con una solenne Accademia alia quale 'parteciperanno, dopo i discorsi celebrativi, il coro dei pionieri della Scuola ottennale iti il balletto dei pionieri della Scuola elementare slovena, le Compagnie italiana e slovena di prosa della Casa Sindacale. Verrà presentato il bozzetto «La conquistata libertà» e alcune declamazioni. Chiuderà la serata Torchestrima ritmica. Domenica 8, nel Teatro della Casa Sindacale la neo-costituito Compagnia italiana di prosa presenterà, «Tormenta», dramma in tre atti di Franco de Simone ceri Tlntcrprcia-zione di Frida Baric, Lucia Scher, Sonia Degrassi, Lucia Benvenuti, Renata Colomban, Liliana Perini, Dario Scher. Amatore Delise e Ferruccio Millo. La regia è dell’autore. Scenari di Benvenuti Antonio. L’inondazione, ha reso dura la vita dei contadini in Olanda coloniale, ma tendendo invece le ai su-1 itateli:. d’Euro;::.. L’Olanda ha get,tù.$o!: i'ancora ,,. ma' a vederla più da girino, viene da chiedersi se questo Paese, già raffrontato ad una nave, non assomigli piuttosto ad Ttin sottomarino. ■Ce Io richiamano brHäc'ähieiite alla memoria le orrende visioni di strage tracciate., dallatjyqcejite ribellione del mare àf'suM^vrtieitori, i campi inondati, i villaggi schiantati, i raccapriccianti-,fagotti-neri, dia, di tanto .in tanfo, ancora,.affiorano . dai flutti torbidi- cd urtano i ■ mura-glioni, paratìe stagne- divelle dalla liquida furia. . .•:■;- .Più del. 24,.per cento, della, super-, fiele dei Paesi. Bassi (e di qui, com’è noto, il nome), gìacq sotto il livello del mare, teil ,è , un vero e proprio corpo di marinai d’assalto, la «Waterstaat», l’armata delle acque, che, incoraggiata, seguita ed aiutata da’tutta la .popolazione, lotta instancabilmente .contro, la violenza c. l’insidia delle onde. Ingegneri specializzati nei problemi idrici controllano tutto un sistema di canali, di chiuse, di «stazioni di pompa»,' di cateratte .e di .dighe. Eccolo, il nemico più, .accanito delI’Olamla: l’acqua,’ che, nel .corso dei secoli ha sfrappafp a , questo popolo circa 750 ipiia. ettari, eli terra ma che, domata, lia fornito al Passe una vasta rete di vie navigabili, su cui circolano piu di 18 mila natanti. Ed è questa sovrabbondanza d’acqua e la conseguente carenza rii terra che hanno acuito negli O-landcsi, il senso della proprietà comune, tanto che pochi osano, in un parco pubblico, gettare ai suolo il mozzicone della sigaretta. NON CEDERE! IJn curioso paese anfibio, l’Olanda, i cui abitanti assomigliano agli Inglesi per la loro calma imperturbabile e l’amore per le avventure, oceaniche, ai Tedeschi per il loro senso d’ordine e disciplina, per la loro fecondità, ai Giapponesi per la loro fecondità demografica e l’amore per i fiori, a tutti e tre per il loro tradizionalismo temperato e vivace, le loro concezioni sulla gerarchia, le concezioni classiche e la necessità d’essere «daftig», corretti ad ogni costo. E’ certo la lotta condotta da secoli, senza posa, contro le acque che ha cementato e resa spontanea in ogni campo l’autodisciplina degli Olandesi, la loro spiccata volontà. Un popolo che non possedesse tali doti al superlativo, difficilmente a-vrebbé potuto tener testa, nel passato, agli eventi che hanno provato i Paesi Bassi in modo spesso feroce; ed anche oggi, dopo la gigantesca catastrofe, non si può fare a meno di restare commossi ed ammirati di fronte al dolore ritenuto di queste genti, alla loro serenità, alia loro certezza bèl domani, in un domani Che nessuno si prospetta facile ma che tutti vogliono migliore. Un curioso paese cocciuto, l’Olanda, una sfida alla natura. «Non cedere, non cedere!»: è la parola d’ordine lanciata centinaia c centinaia d’anni or sono, ancor Sempra impressa nelle menti, nelle mani e nei volti di quelli che ben vorremmo c potremmo definire lupi di mare. «Non cedere, ncn cederei». E si levarono le città, sopra il livello dell’acqua, su vaste foreste, poiché il suolo argilloso, cedevole, non offre alcuna stabilità, verdeggiarono i campi, si donnearono i canali. Con pervicacia, il mare batte le prode, rode la terra, sferza le dighe alla ricerca deila minima breccia, dirompe, distrugge. Vince, ma per essere subito vinto, a costo di qualsiasi sacrificio. «Ma che cosa ha potuto spingere i nostri antenati a stabilirsi in un luogo che offre un avvenire tanto incerto?», si chiede J’ingegner Volker, smettendo per un attimo di scavare. E’ troppo tardi per chiarirlo e per • condannarli. Gli Olandesi lo sanno, e se ne astengono. Lavorano invece, perchè la parola d’ordine è ancora la stessa; «Non cedere!». Ed essi non vogliono che, un giorno, abbiano a condannarli i loro figli. H. F. (■) Marciapiedi (2) Tipica imbarcazione a doppia prua colgono i nobili col proprio esercito capeggiato dal bano-yeseb-vo Juraj Draskovic. Ancor prima che inizino, i principali combattimenti, i'nobili riescono, con. un inganno, a cattar rare Pavl® Stèro, G-regoritì giunto,, ormai in ritardo, ad aiutare lo sloveno, è sconfitto dall’esercito dei. nobili: i contadini si disperdono al primo scontro. Ma nello Zagorjs croato la rivolta prende piede., La battaglia principale — -ed è: anche, l’ultima — fra gli insorti e l’esercito dei feudatari si accende presso il villaggio di Donja Stubi-: ce, nella stretta vallata che scende dalla Zagrebačka Gora. L’esercito dei nobili, sostenuto dalla cavalle--ria, sì lancia all’attacco. I contadini si battono bene e nonostante le gravi perdite che subiscono riescono a spezzare il fronte d’attacco nemico. Ma proprio nel momento in cui sembra che i feudali debbano battere in ritirata, giungono loro in aiuto forze nuove. La nobiltà aveva avuto paura. I feudatàri avevano messo da parte i vecchi raneori che li dividevano per reprimere uniti la rivolta. La lotta nella valle di Stubice riprende più accanita. Dopo quattro ore di ininterrotti e sanguinosi Combattimenti i contadini sono costretti alla ritirata. Li insegue la cavalleria nemica. Inizia la sagra, di: sangue dei vincitori. * Tutti i contadini caduti, prigionieri — e sono alcune migliaia — vengono impiccati agli alberi o presso le caso che bordeggiano la strada che porta a Zagabria,: macabro arco di trionfo. Si racconta che Mattia Gubec si consegnasse volontariamente prigioniero chiedendo ai nobili di por fine alla strage del contadini. Ma la strage continua. Solo ad alcune decine di prigionieri è risparmiata la forca, ma - vengono loro mozzate le mani, le orecchie, il naso perchè il popolo, nel terrore, si inchini. Molti villaggi sono saccheggiati, bruciati, distrutti. * Dure erano lo condizioni di vita dei contadini croati soggetti ai feudatari. Il contadino legato alla terra del nobile doveva versare a costui la nona parte del raccolto, poi la decima alla chiesa, e il restante (ma quale?!) doveva bastargli per vivere, a pagare le tassa statali quali, l’imposta sulla legna, il contributo militare, la «trentina» ed altro ancora. 1 L’arcivescovo Antun Vrančič dichiarava, in una lettera indirizzata all’imperatore Massimiliano che «in Croazia trattano meglio le bestie che i contadini. E.i contadini organizzavano rivolte; Quella di Mattia Gubec non fu la sola. Prima e dòpo, dal 1573 al 1848, la storia ricorda più di venti rivolte contadine. L’ultima, queila del 1848, costrinse il Sabor Croato ad abolire il sistema feudale. In tutto il mondo, in quell’epoca) s’era messa ixi marcia la rivoluzione. GIACOMO SCOTTI CAMBIO DI PUT D’UNA VOCALE «Vietata la sosta ad animali quadrupedi». Parebbe uno scherzo, purè c’è un cartello così concepito e con tutta l’aria <51 voler esser serio, bene in vista nel viale «I. maggio» a Isola. Il passante rimane sconcer- tato e alla fine conclude che lì, sotto il cartello, può sostare quanto vuole. Già, perchè di animali non quadrupedi che girano per le strade non c’è altro che l’uomo. L’autore del cartello come Io chiamiamo? --- E REBUS Sempre a proposito di scritte fatte apposta per far sbellicare dal ridere con le scemenze che contengono, abbiamo notato che da un pò di tempo a questa parte i più svariati manifesti murali in lingua ... italiana sono autentici rebus. Infatti, sorvolando pure sui più comuni errori di grammatica, s’incontra tutta una serie di periodi davanti ai quali Tunica cosa che il cittadino possa fare è chiedersi cosa vogliano dire. Una volta esisteva una commis- sione ufficiale di traduttori e di «revisori» per la quale passavano gli atti bilingui destinati al pubblico. Poiché siamo certi che qualcosa di simile debba esserci ancora, ncn sarebbe male che le varie istituzioni si informassero dove sta di casa prima di far affiggere i propri manifesti. Così noi eviteremmo di far scambiare; «Circonvallazione» —* angolstto garbatamente satirico con un pizzico di umorismo — per la ... «Settimana enigmistica». L’orso vecchio UNA GIORNATA PER LE VIE DI FIUME FIUME, febbraio — tön sole primaverile batte i moli e l'acqua, intorno,' ha una limpidezza che quasi consente, di' vedere il fondò, dove alcuni pesci si agitano attirati dall’amo di un pescatore. Se ne sta quieto l’uomo, ed ogni tanto tifa' a sé la lenza ed un pesce si contorce sul molo bianco. Al pomeriggio, sulla riva la gente se ne va, a passeggio, mani in tasca nei cappotti che sembrano diventati troppo pesanti e o capo scoperto. Molta gente sulla riva, e specialmente giovani mamme che spingono le carrozzelle, dove bimbi grassocci e tondi agitano la manine tra le. coperte azzurrine o bianche e spalancano gli occhi per raccogliere in essi la bellezza del cielo turchino-, dove 'qualche- nuvola bianca è sfilacciata da un tenue filo di vento. Sulla riva due operai parlano tra loro. Sono del Cantiere «3 Maggio.» Hanno terminato di lavorare cd ora se ne stanno a prendersi il sole nel caldo pomeriggio. Parlano i due operai. Ed il loro discorso dice del Cantiere dovè lavorano, di quanto ò stato fatto, di quanto sì farà. Spicca ,sul fondo del molo il colore cilestrino dell’ultimo nato dai cantieri: il mercantile Avaia, che è rientrato da! suo viaggio inaugurale che lo ha portato, attraverso dodici porti, fino ad Amburgo, a Rotterdam, ad ©stenda. E’ stato un viaggio lungo, ccn un mare alquanto grosso, cho pero ha laureato in pieno le capacità della nave, la oùale, per l’arredamento interno del piroscafo, ha suscitato commenti lusinghieri da parts degli armatori inglesi. Quest’anno, sempre dai Cantieri «3 Maggio», usciranno la «Dinara» e la «Romanija» mentre ben altre otto unità da 600 tonnellate che si chiameranno Korana, Krka, Kupa, Seca, Timok, Bistrica, Vrbas e Mirna saranno impostate. Versò la fine del 1953, poi sarà il turno di una nave di ben 10 mila tonnellate. . Parlano i due operai ed i loro occhi rilucano di orgoglio per quanto nel Cantiere «3 Maggio» viene fatto, per quello che si farà. E dai loro gesti, dalle loro pSnfte* si vede còme si sentono consapevoli della loro opera, del la loro fatica E’ sera. L’aria S’è oscurata e per lé strade sfavillano le lampade e rilucono le vetrine. E’ uno sfavillio di luci che riempie il Corso e lo accompagna sino al Grattacielo, avvolto nell’ombra dei suoi uffici ormai deserti, fino alla Stazio-ne rigurgitante di persone che attendono i treni per Zagabria e per Lubiana, per Pola. Il Corso è affollato. E’ l’ora della passeggiata serotina, che fa camminare a malapena tra la gente, tra un quasi continuo urtarsi, tra un sostare dinanzi ai negozi, Dirimpetto alla Posta un capannello di persone discute sulla Quarnerp, sulla recente trasferta in Austria. Il calcio è lo sport che più richiama l’attenzione del pubblico. E non ci può dire che la Quarnero, la massima società cittadina, non abbia i suoi sostenitori, che si abbandonano a illazioni ed a pronostici per i! prossimo girone di ritorno della lega inter-repubblicana. II. PORTO DI PIUME, IN UNA ST AMPA. DELL’ALTRO SECOLO. NESSUNO ALLORA AVREBBE POTUTO MAI IMMAGINARE L’IMPORTANZA CHE E ESSO HA ASSUNTO CON IL POTERE POPOLARE. In fila si esce e si entra nei Magazzini «Na-Ma», dalle larghe vetrine nello aitali sono esposti vestiti e scarpe, dolciumi e bottiglie di liquori, giocattoli per bambini c vasellame,, così un gusto che obbliga alla sosta. E nei due piani dell’edificio ancora folla che guarda, che compra, che chiede informazioni per la vendita a rate, mentre una radio accompagna il brusio eli tutta questa gente con una musichetta leggera, XXX Poi il Corso si svuota, lentamente. E’ l’ora dei cinema, del teatro. Sempre pieni i cinema, con film jugoslavi, francesi, austriaci, americani, italiani, messicani. E la gente passa la sua oretta än allegria dinnanzi allo schermo. Ma il teatro è, quello che attrae specialmente la minoranza, italiana. Il Dramma italiano, in queste sue ultime rappresentazioni, ha fatte il «tutto esaurito» nel Teatro del Popolo. Complessivamente sono state da-" te quattro prime rappresentazioni e cioè «Sior Todaro - brontolon», «La morte civile», «Non ti conosco più» e «La cicogna si diverte» del contemporaneo scrittore francese Andrò Roussin. Ad ogni spettacolo hanno assistito oltre 930 persone. Si sono avuti applausi a non- finire per i bravi attori, i quali effettivamente stanno dando prova di saperci fare. Accanto ai noti Ada Mascheroni, Angelo Bcneteìli e Carlo Montini, anche gli attori delle ultime leve hanno dimostrato ira continuo e sensibile progresso. L’ultima rappresentazione, «La cicogna si diverte» di André Roussin, ha visto sulla ribalta, Aldo Bressan, Ni-dia Sfiligoi e Ermanno Steli. Ma non bisogna assolutamente dimenticare anche il brave Alessandro Damiani, la provetta artista Giannina Do Poli, Ermanno Svara, Maria Piro, Vjekoslav Bonefačič e Nina Paola Bonefačić. L. IVI. SOTTOLEGA Odred — Buie 4:1 Verteneglio — Umago 0 : 3 Isola — Momiàno (non disputata) Prole te/— J adran 2 : 0 Pirano — Saline 5 :1 CENTRO CAPODISTRIA Strugnano — Aurora B 4:0 AMICHEVOLI ODRED — PROLETER 6 : 0 ODRED — ISOLA 9 : 1 Budućnost — Torpedo 1 : 0 Lokomotiva — Građevinar 4 : 2 CAMPIONATO ITALIANO Atalanta — Novara 1 : 0 Bologna — Inter 2 : 0 Como — Roma 2 :1 Lazio — Sampdoria 0 :1 Milan — Triestina 4 :1 Fiorentina — Palermo 0 : 2 Pro Patria — Napoli 1 :1 Torino — Spal 1 :1 Udinese — Juventus 1 :1 tt SOTTOLEGA Pirano 12 10 1 1 46 9 21 Aurora 11 8 2 1 53 13 18 Odred 12 7 4 1 37 14 18 Proleter 12 6 2 4 35 15 14 Isola 11 4 3 4 31 25 11 Jadran 11 5 0 6 32 39 10 Umago 11 5 0 6 24 26 10 Buie 11 3 2 6 17 34 8 Saline 12 2 4 6 15 27 8 Verteneglio 12 1 4 7 11 50 G Mondano 11 10 10 9 75 2 CAMPIONATO ITALIANO Inter 23 17 4 2 39 16 38 Milan 23 14 3 6 49 24 31 Juventus 23 12 5 6 58 29 29 Roma 23 11 6 6 39 30 28 Bologna 23 12 3 8 38 30 27 Napoli 23 10 6 7 37 33 26 Lazio 23 10 4 9 31 30 24 Triestina 23 8 6 9 38 38 22 Udinese 23 8 6 9 38 35 22 Atalanta 23 7 8 8 36 40 22 Fiorentina 23 6 9 9 19 35 20 l>ro Patria 23 7 6 10 35 49 20 Torino 23 6 7 10 26 33 19 Sanàpdoria 23 6 7 10 23 32 19 Spai 23 4 10 S 22 27 13 °alermo 23 7 4 12 29 41 18 Novara 23 5 7 11 26 41 17 Como 23 5 5 13 17 32 15 LA. PARTITA DELLE OCCASIONI PERDUTE SCHIACCIANTE SUPERIORITÀ' DEGLI OSPITI Umago -V erteneglio 3-0 (2-0) ODRED - ISOLA 9-1 (3-0) LEGA SLOVENO CROATA Proleter 9 7 1 1 28 9 15 Odred 9 6 0 3 22 12 12 Tekstilae 9 4 2 3 16 12 10 Branik 9 5 0 4 17 15 10 Sebenico 9 4 2 3 15 13 10 Quarnero 9 3 2 4 10 10 8 Metalac 9 2 3 4 10 13 7 željezničar 9 2 3 4 9 14 7 Slavij a 9 2 2 5 11 18 6 Rudar 9 2 0 7 10 25 4 SOTTOLEGA DI FIUME Crikvenica 11 8 2 1 42 18 18 Scoglio Olivi 11 7 2 O 23 7 18 Locomotiva 11 7 1 3 22 17 15 Nehaj 11 5 4 2 21 24 13 Jedinstvo 11 4 4 3 20 24 1? Rudar 11 4 3 4 21 20 11 Mladost 11 4 3 4 22 21 11 Goran 11 3 2 6 25 30 8 Bducnost 11 2 4 5 17 23 0 Abbazia 11 o 2 G 22 16 8 Naprijed 11 2 2 7 16 26 6 Rövigno 11 3 0 8 14 30 6 LE PARTITE DI DOMENICA SOTTOLEGA 1. Odred •— Verteneglio a Umago ore 14.30. 2. Buie — Isola a Buie ore 14.30 ; delegato živec žarko. 3. Momianc — Pirano a Buie ore 10 ; delegato živec žarko. 4. Saline — Proleter a Saline ; ore 14.30; delegato Košele Boris. 5. Aurora — Umago a Capodi-Stria ore 14.30; delegato Grio Mario. Riposa Jadran. CENTRO CAPODISTRIA 1. Stella R. — Pirano, Ancarano ore 14.30. 2. Proleter — Strugnano, Capodistria ore 10. 3. Aurora — Saline, Capodistria ore 12.30. STRUGNANO - AURORA B 04 STRUGNANO: Valente, Marche* fan, Punii: Irli, Carboni, ■ Preke, Juriči«. iLraignnni, Cheräicala, Božič, Bille. Shu. AURORA : Doli : Ana. Orlali, Role, Cii o v.".mirini, Stradi!, Ramar.’, Gomita«. Noirbicida. Suibeiln, Deponie, Apollo-ii lri. ! ARBITRO : M,urtinoli. ljorprt un primo tempo ori quale ila ótipr'imazia dell’Aurora- Ita frullato una sola rete segnata allottavo [minuto da Norbodo, i eapodistriani hanno incalrcto aimehe nella ripresa, ■ottenendo ialite tre reti .marcate : al 25' da Sabadin, al 30’ da Apollonio, «d inline al 43’ da Gombač. VERTENEGLIO: Fernet!, Bernardi», Radiìslovi’, Stmrmian, Sain, Barnaba, Gnercla II, Sain II, Gnezda, M: 'lo. Prodan. UMAGO : Z.-gnas, Èv a, Lenarduzzd IT, 1 ::: : !:ré:re:;ì, Bose, Brraiič, Gi ra!d i. Seid: imeneo, Leuianiluzzi II. Petrovič, Latin. Giornata, primaveiriile. liierè, đi’stuifca-ta però da tun noiosissimo vento, ehe ha osteggiano noni poco, ambedue le; squadre sul eftrrmo del Verteneglio. In (oomiplesso possiamo definirla la ODRED - BUSE 4-1 ’BUIE : Bertolin I, Pavlov, Pešak, Bulian, Vukovič, Bortolin II, Le-vakovič, Vascotto, Cimador, Mitrovič, Dessanti. ODRED; Pavlovič, Djordjevič, Smo-ljo, Dodig, Tesovič, Milojkovió; Miloševič, Hornjak, Boskovič, Krsto-vič, Kordič. ARBITRO: Divo di Capodistria. MARCATORI ; Krstović 2 reti e Miloševič 2 reti per l’Odred, Cimador per il Buie. E’ stata una partita con un risultato quasi assurdo quello che ha visto ieri di fronte gli amaranto buiesi e gli azzurri đell’Odred. Superiori in gioco e con il vento a sfavore nel primo tempo, di pari valore agli avversari nel secondo tempo, i ragazzi di Vascotto hanno, subito una sconfitta con così secco svantaggio. Per essi è stata la partita delle occasioni mancate a bi-zeffe, tra le quali nientemeno due calci di rigore, uno tirato da Vukovič nella stativa superiore e l’altro da Bulian nelle mani del portiere. E poi dinanzi alia porta di Pavlovič per sei o sette volte abbiamo contato su rete certissima, invece il pallone andava o a lato oppure veniva respinto dall’infallibile piede di Tesovič e di Pavlov. «Pegola» diceva qualche spettatore, imprecisione e confusione all’attacco diciamo I invece noi, e sono queste le malat-i tie che gli amaranto dovrebbero curare poiché hanno tutte le possibilità di diventare una buona sciua-dretta. Però una vittoria di stretta misura, o un pareggio se lo sarebbero meritati. La prima rete è stata segnata all’ll’ da Krstović, su azione personale. Al 25’, Cimador riesce a pareggiare attraverso uno spiraglio nella mischia di piedi dinanzi alla porta di Pavlovič. Al 34’, nuovamente Krstović crea la distanza con un fortunoso colpo, favorito dal vento-che porta, su calcio di punizione, il pallone spiovente diretto in rete da una distanza di 30—35 metri. All’8’ è l’ala destra Miloševič ad aumentare le distanze con un tiro potente su passaggio di Hornjak. Al 36’ lo stesso Milosevic devia un calcio cì’angolo in rete. M. B. filarliilo, ideile occasioni perdute, sebbene il termine sia più appropriata per l’mnd'iioi del Verteneglio, che, sebbene uscito nettamente, sconfitto dalla contesa, iha mandalo quattro o cinefile favorevolissime occasioni .per segnare. D’altronde pure gli attacca riti delrUmaigo ,hanno suilla coscienza più dii urna rete special menile n e;l secondo tempo, quando la squadra, giocando a favore del vento, ha dominato territorialmente. In co,nrpilesso un’incontro che può r.-scre classiificato equilibrato, perchè. malgrado lo scarto di tre reti, il Verteneglio non è apparso inferiore airi'iuago, schieratosi tin formazione not evoilmen te rimaneggi,ala. Del Vertenciglli o è manicata ieri la difésa od in special modo il portiere, tiri quale vallino imputato almeno due delle tre reti subite. Anche l'altaicen ha lasciato alquanto a desiderare, con un Millo fuori fase e uno Gnezda scentrato quanto inali. Dell’Umago decisa la difesa, pratico e sbrigativo l’attacco, nel quale si è ,destinino; 1’,anziano Sođomareco, cervello coordinatore della compagine. Le prime in-:i!iuco incursioni sono appannaggio del Verteneglio, che al 2’ sbaglia la prima favorevole occari one con Gnezdu, il quale, ricevuto il pallone dia Frollali, siuipera la difesa, ma šiba,alla 11 tiro conclusivo tirando in hodca al portiere, da pochi metri. Due minuti più lardi l’Umago passa in vantaggio. Lemardiizzi, da una trentina di metri, tira senza convinzione un debole pallone, clic lì cimarti ifj voleva ini« viref tare. Il portiere gridava al proprio difensore dii la-fearigM la palla, (luieia’ii fi,retava il palliane, che andava rotolando verso il portiere, il quale, fra lo stupore dal pubblico, se lo faceva sfuggire fra le gambo direttamente ire rete. AJl‘8’ secondo infortunio del portiere del Vertenreglio e. seconda rete doirUmaigo con Lena utilizzi, a noi parsa viziata da falio di mani. A mollila servirano i ripetuti attacchi del Vertereeglio ; ila fine del primo tempo vedeva le due squadre im-oh;iodate sempre sani medesimo risalitalo. NeFia, -ripresa, era ancora l’Umago n segnare al 30’ con Lenarti uzzi su passaggio dii Latin, ed a conquistare così i due punti in palio. PROLETER - JADRMR 2-0 (O-O) TUTTO NELLA RIPRESA PROLETER: Čuk, Milamcvič, Jazbec, Križe, Veselim, Čulek, Djafar, Le djarea-c, Turčiinovič, Petrovič, Kuz-manovič. JADRAN: Vatovec, BolčAč, Obad, Toškan- Vatovce II, Kaligarič, Gregorič, Klince, Piciga, Bertok, Prašnikar. ARBITRO : -Srepima. ti T .... Z La partita si- può riassumere m ' sole tre piar ole : Tutto nella ripresa. Infatti le due reti che hanno dato la vittoria al Proleter sono state marcale nieUultimo quarto d’ora. Di gioco tecnico ne abbiamo visto poco e cioè mczzVra -nel primo tempo e negli ultimi 15 minuti della ripresa ; pea- il resto mucchi di quìi e dii là, passaggi a vanvera, insamma gnormailiaiocla per le due squadre. Del Proleter i- migliori sono stati : Vcae’iln, Ledjanae e Djafiar. Per lo Jadram : Vatovec e Bertok. De.ll’arbiitro è meglio non parlarne, Suipiiina è incappato ieri, in una serie di errori sino alla fine dell’in-tcontro. Attalccia- -il Proleter älillln !zio, e. Tur* Č morie mette di testa sul palo. Verso il quarto d’ora, ilo Jadran incomincia la pressione elle manterrà sino alla fine del primo tempo, ma ohe non verrà concretizzata per la La 23,ma giornata del campionato italiano di calcio BRUSCO‘ARRESTO DELLTMTER Bolle in fondo alla classifica La Triestina ha lasciato lo stadio di S. Siro a Milano con ben quattro reti nel sacco, smacco questo imprevisto per il suo volume, dato il comportamento delle due compagini nelle ultime giornate di campionato. Risultato, comunque, giusto e vittoria netta del Milan, che ha infilato una delle giornate che fanno andare in visibilio i suoi numerosi sostenitori. La Triestina è mancata in pieno. Chissà che la faccenda dello sciopero dei giocatori durante la settimana por ragioni finanziarie non abbia influito sul loro rendimento? Non sta a noi il giudizio. I responsabili dovrebbero riflettere e deliberare in merito. Sconfitta prevista e senza danni gravi per la Triestina, là quale, ne siamo convinti, si riprenderà quanto prima. LThternazionale ò caduta nuovamente c nettamente a Bologna, il che fa pensare ad una possibile crisetta, del resto ben protetta dal cospicuo vantaggio accumulato nel corso deile passate giornate. La grande sorpresa della giornata ò venuta però da Roma, dove la Lazio, aspirante alle piazze d’onore della classifica, si è fatta imbottigliare e sconfigger« da una Gampdo-ria in posizione piuttosto scabrosa, in classifica. Fiatino ragione quelli che affermano che la pala è rotonda e che nessun risultato è acquisito in partenza-. So il risultato di Roma merita la citazione come prima ‘sorpresa della giornata, pure quello di Firenze non gli è molto lontano. Un Palermo vincitore nel confronto con i viola nessuno s’è l’aspettava, e per di più netto, con due roti di scarto. Sono probabilmente i primi segni delia lotta per la salvezza, per la quale le squadre minacciate fanno ogni domenica miracoli di spirito agonistico e volontà. Doppio confronto fra bianconeri a Udine, finito con un risultato di parità che, se da una parte lascia la squadra locale soddisfatta, perchè uscire imbattuti da un’incontro con la Juventus non è cosa che capita a tutti, fa naufragare quasi tutte le f7peranze della Juventus di terminare il campionato almeno nella posizione d’onore, per la quale, stando almeno alla situazione attuale, i maggiori pretendenti sono i rossoneri giocatori del Milan. La Spai è uscita imbattuta dal confronto con il Torino, cosa che può, almeno temporaneamente, j far calmare i suoi'tifosi, piuttosto preoccupati dalle poco convincenti prove fornite in questo campionato dai battaglieri spallini. Incentro fra parenti poveri a Bergamo,, dove 1 l’ha, spuntata la squadra di casa nei confronti con quella capitanata dal mai domo Piola. Malgrado il fanalino di coda, il Gemo non si da per vinto. Ieri ne ha fatto lo spese la granitica Roma, che ha dovuto lasciare il campo con un naso lungo, lungo. A Busto Arsizio, risultato di parità fra la squadra napoletana e quella locale, risultato che lascia insoddisfatte ambedue, per le innumerevoli occasioni sbagliate da ambo la parti. D. — In quale momento l’arbitro deve fischiare il «fuori gioco»? R. — Nel memento in cui ha la percezione che la palla si diriga sicuramente verso il gio- D. catore in posizione di fuori gioco. Se l’àrbitro, invece, ritiene che la palla possa eäsere intercettata da un giocatore difendente, attenderà ad in- . terrompere il gioco fino a quando constaterà che tale ipotesi non sia avverata, purché, s’intendo, il giocatore, già individuato in posizione £. di «fuori gioco», non influisca in alcun modo nell’azione in. corso. D. — Un giocatore in posizione di «fuori gioco», non prendendo alcuna parte al gioco stesso, deve cfesCrc punito? B. R. — No. La posizione di «fuori gioco» di un giocatore, che noti prende parte al gioco non è punibile, quando l’arbitro ritiene che tale posizione non influisca sulla' condotta degli avversari. ■ Quando un giocatore cessa di godere della protezione relativa al «fuori gioco», durante i’cffettuazione di un calcio d’angolo o di rinvio, di una rimmesta della palla dalla linea laterale, o da parte dell’arbitro, o dopo ehe un’avversario ha toccato per ultimo la palla? ■ Dopo che un compagno di squadra ha toccato la palla. Un giocatore, dalla posizione di «fuori gioco», può rimmet-tersi in posizione regolare? No. Può esservi «fuori gioco» quando la palla batte contro i pali e ritorna in campo? mjaineainza dii precisione nel tiro dei siuioi -a-va-ntii. Gregorič, Toškan, Piciga, sbagliano ocra-inni a josa. Due falili voilomtaiii liti area di rigore del Proleter, non vengono rilevati da Su-plima e così il primo tempo- termina’ a reti inviolato. 'Nella ripresa, dopo ama breve pa-ir-onteni inii’ziiaile idi superiorità della squadra ospite, i locatili attaccano a lutto spiramo e pervengono a realizzare al 29’ c-om Leid-jiaimaic e al 39’ cren Turčinovič, che. isi fà perdonare le occasioni manicate nel primo tempo. PIRANO-SAUNE 5-1 PIRANO: Forti-asaro, Rosso, Muie* ,?:m, Ernestini, ' ljudine, Bonifacio, Ili.ip-rclto, Segala; Santom arco, Rosso, Tamaro. SALINE : Gregorič, Petronio, Boriò, Daigai, Sialyestrini, Giraldi, Viglili, Pìeruzz'i, Zaro, Viidonis, Mauri«:. Già da bel principio il Pirano è passalo a condurre le redini dell in* contro, maifiteaien-dole nino aliai fine del 9’ ili gioito ! Con le loro azioni di linea, i bianchi pira-nasi, hanno ■vini rissata ila squadra del Saline, con un repla-Ttio ili Un "ivo estremamente d-ebioile. Poco gioco d’assieme è la deficienza- (rilevata nel Saline, che nella sua sqiuiadra conta diversi giocatori proven,fenili ila altre località, cosa elle nuoce alla società. Siino a -che la diirezi-oime del sodalizio Sportivo non riterrà opp>cir.timo dii Cambiare tattica, miciliuidrinldó nella squadra elementi locali, le cose non -andranno meglio. La squadra pórian-ese, è composta «jtiiaini tuli ta di el cimenti giovani, eccetto il popolarne Segala, elle chiamano «padre». Questi giovani p-romet-toinio dii far grandi pose, specialmente Ernestini le Saintomarco, chic, ieri hanno dimostrato dii essere i migliori. Le reti sono state segnale al 35’ e Eil. -14’ del primo tempo da Samtomar-oo. Nella riprésa al 6’ e a-1 32’ da Segala, al 33’ autorete dii Petronio ed infiline il punto -della bandiera per -il Salino al 22’ dia Zairo. Živec Žarko SALINE - ISOLA 2-0 Causai un disguido, lunedì scorso mon -abbiamo-potuto pub-U!U-are ,nè il mbulltatio, nè luna breve cronaca del-IIni i:r..I:ro fra'iil Saline e l'Isola, cn-n-; ’re :ov! con la vittoria del primo per dliiie rcilii a- zero. IL COMUNICATO DELLA COMMISSIONE TECNICA Visti -i referti arbitrali, la Com-mirri one teenikia omologa le seguenti partite valevoli per i campionati: S-oltolega 1. SaMn-e — Isola 2-1 2. Verteneglio - - Buje 1 -I 3. Jadran—iPiirano (in via di accertamento) ] 4. M uniianu Odimi 1-6 -5. Aurora—-Proleter 1-0 Centro Capo-distri a 1. Aurora B Pirano B 3-0 p. f. 2. Saline B Strugnano (in via di aree-r-Èamento ) 3. Stellila Riarsa — Proleter B 3-0 (PUNIZIONI: Favcnto Nino nart. 6-17 del S. S. Aurora 2 giornali1 di anaaliifica per affare al giudice di gara. La ,pomirio ne cessa il 10 marzo 1953. Costanzo Stellilo del C. S. Saline cart. 160 ammocnizionie solenne per -ailtd antisp.orlivi. COMUNIC AZIONI : Si comunica «Ila SD Proleter ehe il reclamo relativo alla partita Aurora — Proleter reca viene accettato perchè non esiste fallo tecnico. Il ,reclamo dell -C.S. Saline è in attesa dii accertamenti. Si cannai ira ohe col g. 8 marzo scade il termine per le visite mediche. Le società che non si sono in-iciressate di far piaosare la visita mediar a! loro giocatori devono farlo entro tale data. Co-ine già ooniureiiicato, le visite mediche per il distretto di Capođistria vcimgeno effettuiate nelle seguenti località: Ca-picidist'ria. Isola. Pirano. Per il distretto eli Buie le visite mediche le farammo 1 mediai locali. Ogni gioeiatorre deve -avere sul pro* prie cartellino la conferma dal medico della avvenuta visita. Ambulatorio sportivo OBRED: Bencik I (ArsiĆ), Med-v. J, Piskar (Bencik I), Žumber (Papež). Lesjak, Osrečki, Živolič, Toplek, Kamnar, Hader, Brezar ( Klaci-&atr). ISO,L A : AL ; -«'o ! in. Bntivrnuii A. (Di:,pava), I lugli. Pugliese, D elise, Gruber (Sorgo), -Uilaiigraii, Zaro (Gruber), D’égrassi (Qrlind), Benvenuti L., Illudine. ARBITRO; Lonza* di Capođistria. SPETTATORI: 1000 circa. MARC ATORI : Nel primo tempo al .10’ Klarećiičar (0.), al 39’ Brezar (0.). al 41’ TujpJak (0.); nel secondo Odred - Proleter 6-0 ODRED: Beinciiik (Arsič), Medved, Lesjaik, Pilskar, Žumbar (Pelicon), Oirečki, Živo! ti c, To|pIak, Kumar, K laiiifear, H aele r. PROLETER: Čuk, Vo?cJiin, Jazbec, Milo jkovič, Vatoivoc i(Turč/unovič ), K i -rinakii'5, Hornjalk, 'Lecljanac,, Krstovič, Petrovič, Paunoviiič. A RBITRO : Cravvigna. li’Didircid, conosce 'alia x>0r^z’l0!ne ]‘ABC del calcilo. La sqiuadra pratica il sistema, eon variaziioni nel gioco d’attacc o, cioè rii anni improvvisi alle ali convergenti sul camtro. Esso presenta ina c.omiplesso soiliildo ed omo-gnne.0.di giocatori, qualcuno dei quali però si fà spesso cogliere in azioni pcirsoinali che nuociono airasnle-anie. Quel qualcuno è il oenitroavanti Kumar, classico ti-po di «faccio tutto io». rr- Per il Proleter poco da dire. Il gioco d’assieme è mancato; i giocatori presi indi/viidualmente avrebbero pio,tinto far cose egregie. Si vede lohe ia squadra necesisila lancora d’affiata-mento, poiché i vari reparti sono apparsi piuttosto slegati, e gli avanti in conclude niti. Osreekii, Kaclctr, Toplak c Piskar £ono stati ii migliorli dell’Odrcd ; Piaunorvič, Petrovič', -Krstovič . e Kiri-nakič quelli idei Proleter. Dopo i primi assaggi', l’Odred scatta ed -aill’ir fruisce dii un calciiio di punizione, iconcesso icon, troppa pre-e:‘lpiitaiziioiqje da Cravagina chie non s’erai a-y veduto di un prec eden te Tallo de-igilii avanti idelTOid'red!« Un giocatore tira debolmente, iHaeler Scatta c segna da poicibii passi. iL’Odirdld iincomincla a premere e, per turca un quanto 'd’ora, fà acca-demiia. Su un tiro improvviso dii Ila-eleo* al 20’, Čuk riiescie ia deviare la palla icon la punta delle id'ita, la sfera batte contro la traversa, ma poi l’occasione sfuma. Attaccano quindi i ilcicauii, e Turčiinoiviič si mangia due occasionili favorevoiluiisime. AT34’ Čuk para meiraniiglliosaimenite in angoio su boiLlde diii Toplak. Ma questuEtimo gioicaitore seigtìa al 39’, e dii nuovo, con un tòro non idei tutto irresisti bile, realizza da 16 metri al 42’ idei 1 tempo. Al 44’ segnalilo gli avanti del Proleter con Petrovič, ma Tarblitro, troj!* po distante, non convajiiđia. la rete. Altri tre goals marcati da Klamči-šar al 19’, Hader ail 31’ c Toplak al 35’ ckòu'diono qucst’jncontro.. A domenica prossima l’inizio del campionato interrepubblicano FIUME, febbraio. — L’8 marzo 41 ( ;i 1 ;ii Ti’ipirendierà a dominare negli stadi, ai far sussultare migliaia -di tifosi. a impregnare centinaia di atleti. iA Filmmio la vecchia Qua ritirerò TÌ-ipreiredicirà la ara marcia nel campionato della lega. Hoveno-croata. Per il gilroinie ili ritcìrno l’-ii-ntlin'ì qn-arme-ìinio -sii avvalora dai giovani che 1 ulilornatore Dukoviic ha poirtaito i.n squadra por l’incontro con lo Zagreb c melila lirarferta in Austria. Ed i giovami .finora haitmo -c.oirrisiposto alle attese 'dirigili sportivi, gpeccli’jlreientc se Eli considera la partita .contro lo Zagreb, ehre nella prrimia lejga vanta im .ruioi'iimo dii marcia veranufir-ito invidlia-lii.le. Ma ciniche in Austria i ragazzi h'iinnio, sEiputo - farei valere, ipe.r cui mrem dovrebbe irappreseiilitre urna in-oo.g'nila il loro ingressa in cani p i mi ilio. iSilstamato amebe Tat-laierea, la QiU'Eirnrero do'vreluhe -reper affrontare con .miiigiiior capacità il giirrene dii ritornò, che la 'vede alila prim-a. giornata partire in sesta .posltaions. .Non fit trai'.i'.reirà di riu-ir-i re a raggi ungere um Proleter idil O. i j ek, «èie dal t > ilei srečni quindici punti non ammette n icon,giu;:,gi menili, tuttavja lundici fimmano ipintreìbbre recita,re' nuovamente un .micio di pninio piano, ri’oseen-dio a scavalcare numerose altre squadro. Campionato oalcistioo sottolega di Fiume Anche la solito lega avrà òl suo inizio domenica 8 marzo. Partirà con il Grikivcuica rapoliista, segui‘.do a suola da Scoglio Olivi e Locomotiva. Mentre il Crikvemiica ha condotto la preipiaragione quasi in sordina, lo S'iogliio. Olivi ‘ha giramdeiggiato nelle ’Cicimpetiz’ioni ìprecampiionato incontrando tra le altre squadre -alicite quellia 'de IT Odred di Lubiiana. Ed il pareigigio che ne è saltato fuori rivela che l’undlcii polcse, posto solito la igiTijda di Ka-tniic, farà cose egre-giie nell girone di ritoirno, certamente migliori dii innante fece nell’andata. Anche la Locomotiva, preparata con squadre- minori, palesa un bnem grado di forma dei suoi atleti. La squadra del doti. J::zir* reciterà quindi andre led mn ruolo dii net e vol e importanza nel .girone discendente, anche ipierchè ha sàiputo ben Àimcislare mumerotsi giovani nelle sue file. Por id Biuidučnost doivrchbe essere invece di somma importanza il compito di ni mane re nel centro etesii ic a, posizione che (lovrchhe facilmente raggiungere. In coda alla classifica, lotta aperta a tutte le pircvisioini ira Abbazia, Na-iprijed e Roviigno per il fanalino del-iultimia in icilaaslfiiioa. Però chd sembra trovarsi più a suo agio e TAh-haziiia, per cui nell girone di ritorno cortamente non sarà Idi a chiudere la marcia. tcimipio dl l’ Duidiine (L), al 6’ Toplak (0.). d 16’ Toplak (0.), al 20’ Zi volile (0.), ad 25’ Kumar (0.), al 30’ Toplak (0.) e all 34’ nuovamente Toplak (0.). Senza troppo .impegno l’Odred ha impartito rjit’amiiehevole, ma severa lezione all’nndiici isolano. Il passiLvo, pur grave, avrebbe potuto essere ancor più duro se il bravo Moscolin non aivTCSSc fermato prodigiosamente tre o quattro palloni da rete e se gli avanti delil’Odred non avessero mancato «alcune facilissime occasioni. Del reeito, Tlsolia presenta tasi ieri al igiiiud’izio diel suo piibldieo, non poteva attendersi grain clic, messa a conf,inailo con um Odred almeno du-'. fjpanne più elevalo di quello visito a Ciafpodist.i'ia nell’injc'cnitro dii merco'le-dì scórso con il Proleter. La parlòta non ha avuto storila. Essa è stata un monologo del blindici ospite per cui nulla c’è da aggiungere a quanto già detto. Il risultato parila /da ss. L’Odred ha funzionato a p: irfcizione neH’ass'i.cme, d imostrando dii (possedere una ottima tecnica di giO'Co, di vcRioirtiità e di stile, che giu-Btifiicano il’iaiLtiuiale seeonido posto irr cfasiifiica nella lega .sloveno-ero at a e la fa inno una sèria eandidiata alla promotzione nella I. lega. I suoi reparti sono registrati a -dovere, ben icffiiatali e in possesso di una noitevole presitanz/a' fisica. Il loro eoli legame n lo funziona bene. La squadra, pur es- perirlo man cianite di alkam,i suoi migliori elementi (Berginc, Hočevar e Beter 11), non •ha irisentiilo un danno considerevole, daita la preparazióne e ili gnaido dii forma raggiunti dai loro sostituti e la, imo,destila dell’av-versario. j SiillTsiolla c’è poco dia dire. Come squadra non è quasi esistita. Il suo attacco lascila ancora molto a desiderare. Unite d/ote: la buona volontà deii pili giovami. La mediana, dove il poilo Gruber e il suo sostituto Sorgo sono riusciti a cavarsela, non ha potuto sfuggire alila mediocrità generale. La difesa non è stata 'in grado di opporre reisistcìizia alcuna e i suoi coir.(ponenti hanno dimostrato di difettare molto per gioco di posizione e ripresa, mentre in fatto di prestanza fisica non (potevano competere assolutamente con gli attaccanti del-rò.drcid. L’unico a salvarsi eli il grigiore è stato il bravo Mosco 1 fu, che ha faitlo miracoli. La smiadira isolana è ancora a corto d/i alicnamento e nei suoi ranghi c.ùntono dei vuoti pericolosi. Lo stesso Benvenuti Livio, si è fatto notare soltanto a sprazzi. Si vede che non si è rimesso ancora dalli’i n f Tir t unio. Conni udendo, 'dobbiamo dire clic i dirigenti c i giocatori dell Isola (ieb-! ono impegnarsi molto di più «e vogliono ridare alla squadra la possibilità di farsi valere’ nelle future com,petizioni. BILANCIO DELLA SSS „PROLETER" PROSSIMA APERTURA della stagione ciclistica In vista deUVjplcirtura della stagione ciclistica, fissata per il 29. marzo, ■e dopo l’Assemblea annuale della S.S.S. Proleter, /ricapitoliamo in breve Tatbiviiità svolta dai nostri ciclisti nelle passate stalgiloimi con uno sguardo più da vicino »al programma delle gare fissate per quest’anno. tE’ risaputo, eh e/il progresso tecnico le tattico dei'óilcllistii iistrianii lwt irag'gòunto un livello soddòsfaicemte sililo itegli ultimi anni, grazie aìr.iu-stanclaibille oiplóra di ipudhi apjpassioniiatii feul ictielismo ed all’aiiutio materiale dato dia! Potere Popolare. Costi tu it a tl’ossatiura della Proleter eou oicteli ioieali, sono via via icrnensi cìemc/n ti della taigiliia di Apollouio, Brajnik, Pauluizizi, Miklavčič, Lonzarič è Hrvatim, conoiSCLUitii eggi òn ogni repub-hòieia della Jiugoslavra per le belile prove da loro fornite. Dietro a questi elementi, i quali doijtiiltuiranno (pure quest’anno il ner-bo della Proleter, vengono numero sii còllii giovami e gioviamissimi, che si stanno pircpiarando cosr ienzi'josamento §ter prendere domami il posto temuto diai preci ìtali. Oc -ne S'dmo olire 30, cifra tendente ad la/nmentare aurora, e che garantisce iTuIlerioire sviluppo e progresso del. eie temo da noi. L’/anno 1931 ha dato al ci ’òsmo nstriasio all primo »atlèta che Iva saputo imporsi sii a in ambito, locale, che nazionale, Apollonio. Il 1952 ci ha fatto conoscere Brajnòk, asTOirlo agli onori delle vronaee sportiiye. di tut li i igfiiornalii j ugoslavi per /aver conquistato ,il titolo aissóihito dii campione federale allievi 1952. Oil tre che dl Brajnik, questo è stato pure il primo' grande successo della Proleter. Ma il eamipiiioma-to su strada non è stato che. il trampolino di lancio verso nuove affermazioni. Olii 'allievi hanno vinto anche i giri della Vojvodina e dieilPIstria, come pure numerose corse importanti, mentre i dii elitan ti sii sono imposti melila pii rimarchevole coir'a a tappe dell’anno dal Trie ormo all’Attea-iteo. li solo Jliajiivik è uscito vittorioso èli ben 9 gane, ptezcir.idoni in altre dire al secondo posto. Secondo gli è AipoiHonio eon sette vittorie ed un secondo posto, terzo, Pauluizzi, maglia gialla del giro (kòòa Vojvodina, con quattro vittorie ed un secondo (po-e!o, quarto Miklavčič con una vitto-T.iia e numerosi piazzamenti, indi gli altni. Tirando le somme, su 28 corse, a culi ih anno piar tecita to hen 21 sono state appannaggio degli atleti c della Proleter, che hanno cosi superato il lui lancio del 1951, nel quale, su 28 corse, me hanno vinte 19. ìBilan'còo isuipicrbo, del quale vanno ■crgnigliooi atleti e di eigen ti della Proleter, lien con d però, tire, oltre (ijH’önore, quecPanno avranno pure la nesponisiahilità di difendere il buon nome conquistano dalla Società, compito .che verrà assolto soltanto con il sacrificio c la disaipliiana di tutti, perchè il programma della preisenite stagione, che presenteremo nel prossimo numero, m prospetta- piuttosto arduo con prove difficili, che richic-deraamo ila più complèta preparazione fisica e tecnica. S. ESTESE NUOVE LEGGI Il Bollettino Ufficiale dell’Amministrazione Militare dell’APJ della Zona Jugoslava del TLT pubblica nel suo numero 24 di febbraio le ordinanze del Comandante deli’Am-mir.istrazione militare, colonnello Miloš Starnatovi!;, che estendono alla nostra zona la validità di altre leggi, ordinanze o disposizioni vigenti in Jugoslavia. Nel campo dell’economia si estende la validità della disposizione sulla sovvenzione per il ribasso dei prezzi del carbone e della lignite per necessità domestiche c della disposizione sui prezzi ribassati dei prodotti industriali destinati per la produzione agricola e per la pesca. Nel campo della,sanità si estendono le disposizioni sulla lotta contro Ire malattie contagioso, sugli stupefacenti, suircrganizžafibne dèi servizio per l’assistenza e della sanità pubblica, sulla regolamento della produzione e del commercio dei veleni, .sulla prescrizione, vendita e pagamento dei medicinali e sulla produzione, importazione e sulla consegna al commercio dei mezzi necessari per cure. Su proposta del Comitati popolari dei distretti di Buie e Capodistria, è stata estesa pure la validità dell’Ordinanza sull’organizzazione del servizio di protezione antiaerea nello imprese industriali, sulle misure per la protezione dagli incendi c sul servizio degli spazzacamini; l’Ordinanza sulle paghe per i vigili del fuoco e quella sulle paghe alla Difesa popolare. Con altre disposizioni è stata e-stesa la validità della legge sulla legalizzazione delle firme, dei manoscritti e delle copie ; della leggo sull’elezione dei consigli operai dello imprese economiche, con cui si autorizzano i Comitati popolari distrettuali di Buie e’ Capođistria a fissare la data delle elezioni per i consigli stessi nei territori dei propri distretti. Inoltre è stata estesa la validità dell’Ordinanza sullo stazioni radio-emittenti, in base alla quale Radio Capođistria diviene un otite con finanziamento autonomo c tìeli’Ordinanza sul funzionamento dei cantieri industriali, dei laboratori artigiani e deìì’cconomia degli enti amministrativo-carcerari. Con ordinanze speciali viene prolungata la validità delle disposizioni vigenti sulla determinazione delle tasse e sulle agevolazioni relative all’imposta sull’entrata, mentre si deferisce la competenza ai Comitati popolari del distretto di Buie e Capodistria, e si completa la disposizione sugli" elenchi degli abitanti e sull’obbligo di notifica e, di cancellazione. Con ordinanza a parte si completano le disposizioni sull’assegnazione delle pensioni per vecchiaia cd invalidità, in modo che anche noi TLT lo persone, dichiarate invalide al lavoro dopo il 31. VII. 1951, $iano classificate,' a loro richiesta, nella categoria di pensionati in baso al gradino di pagamento in cui, a norma dell’ordinanza culle categorie e sulle paghe dei funzionari del 1952, verrebbero classificati se fossero categorizzati in base alia loro qualifica ed all’anzianità di servizio. Sullo stesso Bollettino ò pubblicata anche una decisione con cui si fissano i moduli òd i dati necessari per il censimento della popolazione che verrà eAttuato ne! territorio della zona jugoslava del TLT il giorno 31 marzo 1953. In base a questa ' decisione, i formulari verranno 'stampati bilingui, c ciò per il distretto di Buie in lingua croata e italiana e per il distretto di Capodistria in italiano e sloveno. Smarrimenti VIEZZOLI Olìvio, abitante a Pirano in via Imbriani 26, ha smarrito la carta d’identità il 21 u, s. Detta carta, se ritrovata, non sarà più valida. PETRONIO Antonio, fu Domenico e fu Giurco Antonia, nato a Pirano li 5. 12. 1907, ha smarrito il 24 u. c. la carta d’identità n.o Registro 6240, serio 16254, rilasciata dal C. P. Coiriunala, di Pirano in data novembre 1352. Si prega di restituirla al proprietario, altrimenti non cara valida. VENDESI L’Impresa EDI LIT dii Isola vende cani in re Ford-Canadà Tibailfabile ( 1-ton.). Per informazioni rivolgersi alla direzione dell’impresa. Direttore responsabile CLEMENTE SABATI Stampato presso lo stabil, tipograf. «JADRAN» Capođistria a _ Pubblicazione autorizzata «j