ANNO XIX. Capodistria, 1 Agosto 1885. N. 15. LA P DELL'ISTRIA Esce il 1° ed il 16 d'ogni mese. ASSOCIAZIONE per un anno fior. 3; semestre e quadrimestre in proporzione. — Gli abbonamenti si ricevono presso la Redazione. Articoli comunicati d'interesse generale si stampano gratuitamente. — Lettere e denaro franco alla Redazione. — Un numero separato soldi 15. — Pagamenti anticipati. DIGRESSIONI^ Pietro Vergerio Favonio, Giuseppe Verona, ginstinopolitani. • e. 105 r. — Die29 m.is Sep.s 1576. "Stante l'impedimento d'infirmità dell' Ecc.te Dottor Vida collega jdell'ecc.fc Vergerio Ambasciatore eletto per questo maggior Cons.o si dà auttorità à esso Ecc.te Vergerio, il .quale habbia carico immediate di partirsi, et pre.ntarsi .alli piedi di sua Ser.tà per esponere le miserie et interesse di questa infelice Città à fine che per le ragioni predette — si come si lassiorno intender apertamente li Sig.ri del Cragno fusse introdotta persona .alcuna in questa Città che da Veneria ò altro loco .sospetto di morbo ueuisse che primieramente non avesse .fatto la debita contumatia, di uolerci da nouo leuare „essa pratica, che altro non sarebbe se non il leuarci ,il uivere et hauendo al pre.nte inteso che il Cl.mo .Sig.r Franc.o Veniero Dig.mo Proueditore al Sale intende al tutto uenire in questa Città, senza punto trattenersi ne far contumatia in luoco ale.o — ale.o partendosi da Ven.a ò d'altro suspetto luoco di morbo ,uon possi, ne debba entrar nella med.a se prima non .hauerà fatto la debita contumatia.» Balle iu favore 61, contrarie 3. c. 105 v. — È scritta questa nota : Die supra-dicta. Constituti in Plathea Co.is Ex.s D.nus Ioseph Verona .11. Doctor et D.nus ludouicus Hyarotus precibus et instantia D.ni Bonifacij de Appollonio Conductoris Datij Mutae huius Ciuitatis omni meliori modo se ple-gios et prinzipales solutores constituerunt simul et in so-lidum et quilibet eorum de per sè, de omni et toto eo quod in manibus pre.ti D.ni Bonifacij de r.one dicti Datij peruencrit sub obligatione cc. Pre.ntibus D.no Petro Paulo Hyaroto tt.s. cc. 107 d., 108 r. e v. — Die 26 m.is Xmbris 1576. Ex.s Doctor D.nus Petrus Vergerius Fauonius fa relazione di quanto à operato come ambasciatore presso Sua Serenità e di quanto questa ebbe a rispondergli. La qual relazione come ò promesso, trascriverò per intero *) Vedi i numeri 20 e 21 — La colonna di Santa Giustina e i num. 22, 23, 24 sn. XVIII, 2, 3, 6, 7, 8, 9, <11,13; 14 an. XIX. -U Digressioni. nell'Appendice — B — a saggio dell' eloquenza del Vergerio tanto più volentieri, perch' ei stesso volle che ad perpetuam rei memoriam pro ut stat et iacet regi-straretur ac describeretur. cc. 109 v., 110, 111 r. — Die 27 m.is Xmbris 1576. — Si contiene in queste carte una "scrittura presentata dall' infrascritti ecc.te Sig.re Dottor Vergerio „— uno al presente de' Giudici or dinar i j — et sp.li „ Sig.ri Sindici — della Città di Capod.a Gio: Fran-Tcesco Gauardo et Aurelio Vittorio — al Cl.mo Sig.r „Francesco Verniero Dig.mo Prou.r al Sale existente hora „personalmente in questa Città con un' inzegner appresso „ — eon la qual scrittura intendono "di riueren-„temente ricordare per quale uia la detta infelice nostra „patria potrebbe una altra uolta essere restituita et ris-„ sorgere (diremo così) al primo uero, et proprio suo „stato naturale di perfetta salubrità di aere, di amenità „quasi inenarrabile de sito, di comodità grandissima „di negotio et quel che!più importa tanto rispetto à la „uicinità dell i Ser.ma Casa d'Austria, quanto rispetto à „la potenza de Turchi non molto lontani di sicurtà et „fortezza ne presenti pericolosissimi tempi inexpugna-„bile.„ Il che tutte si otterrebbe con rimuovere le paludi che da ogni parte la opprimono "et insieme con le paludi tutto quel che hà potuio causare le medesime.. Poca sarebbe la fatica, pochissima la spesa ; grandi i vantaggi : oltre a quegli ricordati più su, i fondi bonificati potrebbersi ridurre a saline. —- La quale scrittura ò pure promesso di riportare per intero nell' Appendice — C — e riporterò, perchè in essa è fatta menzione della Colonna Giustiniana, per non dire eh' è importante anche per toccare che fa un argomento di publica igiene — e per questo riguardo à certa relazione col documento precedente, come ò altrove accennato -—e perchè qualche altra notizia vi si legge e qualche nome non affatto inutili a conoscersi. • e. 114 r. — Die 25 Aprilis 1577, podestà Girolamo Guerini. Si dà "in comissione all' Ecc.te Dottor „M.r Iseppo Verona, come ad uno delli tre ambasciatori elletti il mese di Agosto pross.o passato, il quale „è per andar à Venetia fra pochi giorni, di supplicar „Sua Ser.ta che essi condutori — del Datio del uino — „non facciano la mercantia di uini, che è in detrimento „<ìi questo suo pouero, ma ben diuotissimo populo, si „come non fanno in nessun altro loco sottoposto à „quella, et di più di leuar esso Capitolo del terzo soldo *— di tutto il nino clic da noi sarà venduto à minuto „cioè à spiua tratto dalle nostre proprie uigue con così „eccessiua spesa et faticlia, di maniera che de tre botte „di uiuo che hà il patrone uogliono hauerne una, cosa „che à peusarla uou che à esseguirla, fi che l'huomo „ueugbi iu disperatone —" con propponer un pagamento „fermo di tanto per secchio del nino, che sarà da ciascun „uenduto à minuto. Pro parte ball, n.o 152, (lontra „ball, n.o 3, Ideo Capta fuit.„ Come si legge di nuovo a c. 116 r. e v. c. 117 r. — Die 19 m.is M ai j 1577. S.r Petrus Verger i us Doctor, s.r Ioseph Verona Doctor sono" creati oratores insieme con s.r Aloysius de Pola et s.r Ioannes Victorius, "i quali con ogni possibil prestezza habbino „a transferirsi et -co ni parere à piedi di Sua Ser.tà et „dinanzi qualunque altro Eec.mo Magistrato ad instar „et cou quella debita riuerenza che si conuicue supplicar ,la rettratatione ouer sospensione della parte ... presa „nell'Ecc.mo Coli.o del Sai sotto 25 Marzo pross.o „passato, et conlirmata nell'Ili.mo Cons.o di X. et zonta „sotto di XI Aprile . . . che non sia ale.o che possa „comprar et incanenar sali et come in quella, .. . total „ruma et destrutione di questo pouero populo et conseguentemente infinito et enidentissimo danno dell'Entrate „et Datij di sua Ser.tà Pro parte ball, n.o 144, Contra „ball. n.o 3, Ideo capta fuit., c. 118 r. — Die Diui Nazari) 19 m.is Iunij 1577. I quattro ambasciatori di sopra non essendosi peranco recati a Venezia a cagione della morte del doge — giunta ora la nuova della creazione del Ser.mo Sebastiano Vernerò "et hauute sue l.re questo nostro Cl.mo Sig.r Podestà con douer dimostrare quei segni d' alegrezzà che „si conuengono à fedelissimi sudditi, et insieme mandar „Ambasciatori di congratulatione d'una così meriteuole „creatione et ellettione — sono creati ambasciatori s.r ,Ioseph Verona Doctor et s.r Ioannes de Vida Doctor „— li quali tolti appresso di se quel uumero de giouani „che à lor pareranno debbano con quella eloquenza di „parole, et con ogni altro all'etto possibile di fedeltà et „diuotioue dimostrare l'infinita alegrezza che tutto que-„sto suo deuotissimo populo n'hà seutito, et ne sente „del suo così meriteuole principato, Supplicando sua „Ser.tà d'hauerne per raccomandati, si come siamo certi „che cosi sia per hauerne., Inoltre "habbino con ogni „diligentia possibile procurare ancho la suspensione ò „riuocatione di detta parte presa nelPEcc.mo Coli.o del „Sale. Pro parte ball, n.o 109, Contra ball, n.o 7. Ideo „ capta fuit. „ c. 122 r. — Die 24 m.is Augusti 1577. S.r Petrus Vergerius Doctor è fatto prouisor salutis insieme con s.r Ioannes Victorius, s.r OamiluS Almerigotus. cc. 123 v. e 124 r. — Dat. IustinopoK Die Vili m.is oct.s 1577. Agli ambasciatori sunnominati ecc.ti Dottori M.r Iseppo Verona et M.r Zuanne de Vida — secondo la parte presa Die 6 oct.s 1577 con balle favorevoli 133, contrarie 1—si commette di "continuar „à supplicar cou ogni effìccacia di parole, et genibus „flexis sua Ser.tà et comparer d' auanti qual si sia Eec.mo „Cons.o ò coll.o per la riuocatione absoluta della parte „presa già nell' Ecc.mo Coll.o di X. et zonta sotto di | „XI Aprile prossimi passati, come parte che teude per „il uero à total ruiua di tutto questo populo et insieme „con infinito danno di sua Ser.tà cou nou assentir à „nouità reforma ò regolatone alc.a disponente in questa „materia de Sali, contra la nostra antiqua et ordinaria „libertà, ne meno che solo i patroni de le saline possino „comprar sali da i loro salinari excludeudo tutt 'il resto „de Cittadini et li abitanti in questa Città regolatone e „reforma neramente perniciosa, et odiosa, et che porteria „indubitatamente disceussione, odij, et seditione tra que-„sto cdsì pacifico populo et deuotiss.o di sua Ser.tà. „ c. 127 r. e v. —Die 2 febrtiarij 1578. Nel maggior cousigliojwr Excelentem U.num losephum Verona, et Excelentem D.num Ioannem Vida oratores ritornati da Venezia si fa relazione di quanto vi ànno operato ed ottenuto. Anno ottenuto "che la proibitone del comprar, „et incanenar sali non si intendi esser fatta per li citatimi, et habitanti ordinarij della città di Cap.a et Muia „ma solamente per li forestieri, — ciò che si legge nella Ducale Venier 29 gennaio 1577 (nel Quintus Lìber Statuto-rum N. 90 pg. 195 sta 29 giugno 1577) ricevuta uel giorno qui sopra notato ed ivi allegata. c. 127 bis v. — Nello stesso maggior consiglio per i prouisores salutis, dei quali uno è lo sp.lis et ex.s Dominus Petrus Vergerius Fauonius, posita fuit pars ut infra vz. "Per che con l'autorità di questo cons.o altre „uolte è stata messa, si come ad ogni uno è benissimo „noto, la saliera fuori nel luoco solito del Risano, attenti i sospetti che all' hora si haueuano grandiss.mi „della Peste, et bora per la grata del sig.re Iddio, si „per le cose esposte dal Ecc. Dot. Vergerio, come per „le lettere tanto mandate quanto portate in questa no-„stra patria cessano così fatte sospitoni. L'anderà parte .che con la authorità del medesimo Cons.o sia deliberato, et preso se ben ciò si poteua fare si come altre „uolte ancora è stato fatto dal solo nostro ofl'.o della „sanità di lenare in tutto et per tutto la pre.te saliera „facendo circa il comertio con le parti sup.te secondo „che nelle premesse lettere, et di Lubiana, et di Trieste ,sl contiene. Pro parte ball.te 90. Contrai, ideo capta .fuit., c. 134 r. — 1578. Die D.nico .4. m.is Maij, podestà Nicolò Bondumier Ex.s II. d. d.s Ioseph Verona è fatto prouisor salutis insieme con sp.lis d.s Ioannes Paulus Hyarotus, sp.lis d.s Ioannes Franciscus Gauardo, "i quali insieme con gli tre altri proued.i à la sanità „che si retrouano in atto, aiutino in caso de tanta importanza che soprastà, per P accessa peste che in parte , affiige questa prouiutia del' Istria. Pro parte ball. 93, „ Contra ball. 9, Ideo capta., c. 158 r. e v. — Fuit sub Die 27 m.is Xmbris 1578 (?). Posita ballotata captaque fuit pars infrascripta — pro parte ball, n.o 50, co-ntra n.o 1 — vz. "Vedendosi la peste con grandiss.o pericolo di questa città „essersi accesa, in Trieste et in Isola ... appresso alli „tre prouedit.i alla sanità clie hora si ritrouano in ofl'.o ... ,ue siano eletti tre altri cittadini i quali cou essi primi „insieme — non veggo quali sieno questi primi — operino et procurino, con tutte le forze loro intorno alla „nostra consematione., I tre nuovi provveditori sono: s.r Ioseph Yerona doct., s.r Ioannes Paulus Zaroto, s.r Hieronymus Gauardo. „ . (Continua) L" AVVENIRE DELLA SETA olona? oflh aitatala SYfogtUi ®ao ®in> lleiip. La civiltà si misura non solo dal consumo del ferro, ma anche da quello delle materie tessili. Delle quali aumenta la ricerca ed il consumo, non solo per l'incremento delle popolazioni civili, ma anche per le conquiste che la civiltà va facendo sui popoli barbari e selvaggi. Dei quali va coprendo le nudità, o surrogando alle pelli i tessuti di cotone, di lana, di iuta, di lino, di canapa, di seta. Fra queste materie tessili, la seta, senza paragone la più nobile, sta alle altre sostanze tessili come 1' oro fra i metalli, pel colore, per la elasticità, per la tenacità, per la incorruttibilità. Laonde la seta può essere dalla moda temporariamente trascurata ma non detronizzata mai, nè surrogata da alcun' altra materia tessile. Ora della seta nel mondo se ne producono intorno a quattordici milioni di chilogrammi all'anno, de' quali un quarto nell' Europa ed il rimanente nell' Asia, massimamente nella China e nel Giappone, che dal 1870 aumentò di un terzo il proprio prodotto serico. Mentre nell'Europa quel prodotto dal 1883 va declinando, e nel 1885 si trovò ridotto di un terzo, specialmente nella Spagna, nella Francia, nell'Italia prealpina. La Francia che nel 1853 produsse ventisei milioni di chilogrammi di bozzoli, nel 1859 vide ridotto a sei milioni di chilogrammi il suo raccolto. Questa diminuzione di prodotto serico europeo non può venire surrogato da aumento della bachicoltura nell'Ame- j rica, dove è quadruplo il valore della mano d'opera j abile, indispensabile nella cultura de' filugelli. L'A- ! merica che importa senza dazi bozzoli, greggie, cascami, dall'Europa e dall'Asia, a prezzi avviliti come gli attuali, non ha alcun interesse o stimolo a produrre in casa ciò che a condizioni molto migliori può trarre dall' estero. Ora gli Stati Uniti consumano per un valore di 425 milioni di franchi in seterie, e fra loro aumenta il favore ai tessuti serici. Che non potendoli ottenere puri da cotone dall' Europa, vanno preparandoli pari e fortissimi in patria, massimamente con greggie di capi annodati e di titoli grossi, fatte filare in Italia e nella Francia. Onde quegli Stati che nel 1870 impiegavano tremila operai in tessuti serici, nel 1884 ne impiegavano già venticinquemila. E già trovarono anche tinte smaglianti e resistenti non inferiori a quelle di Lione, tranne le nere. Eidotto ora il prezzo del filo serico da lire 35 a 45 per chilogramma. mentre il filo di lana vale medianamente L. 15, quelle di lino e canape L. 5, quello di cotone L. 3, non è possibile, che, continuando, non sorga reazione in favore della seta. Che comparativamente vantaggia tutti assai non solo in nobiltà ma anche nella rarità, qualità che determina la preziosità. Perchè fu calcolato che della seta se ne produce un quarto della lana, un trentaseiesimo del lino e della canapa, una cinquantesima parte della iuta ed una centoquarantatreesima parte del cotone. E chi non preferirebbe ai prezzi attuali i vestiti e le decorazioni di seta, se potesse ottenerli pari, come si producono nell'America e nell' Asia barbara a quelli misti con altre materie e sofisticati ? Se grande società italiana si porrà a fabbricare stoffe popolari di pura seta, come quelle delle quali serbiamo qualche reliquia dei nostri avi, la seta ripiglierà il valore che merita, e si ristorerà la bachicoltura italiana. Rosa onilnotü'l lab e''list* ujteoqoiq A CORRISPONDENZE. ofiuJlrniaq iau oJmxjao ouwdd* omoo ayoi>fifl ai outxtJioqri Cittanova, 18 luglio Só^ Nelle Notizie degli istriani viventi nel 1829 del canonico Stanoov'icli, pubblicate in Parenzo dal Coana per cura del Dr. Glezer, trovo alcune inesattezze nelle pag. 60-61 riguardanti la mia Cittanova. Taccio dei vescovi e dei santi o meglio rimando il lettore a quanto scrisse il signor Giuseppe Urizio nel 1867 nella Relazione storica della chiesa della Beata Vergine di ßuje, illazione pubblicata in Trieste dal Weiss. Dirò qualcosa dei letterati. Giovanni Antonio Pantera, che visse intorno all'anno 1550, non era di Parenzo ma di (CUtaiiova. Anche lo storiografo B. Vergottini nel suo Saggio di storia della città di Parenzo, lo vuole parenzauo, forse perchè arciprete e canonico di quella cattedrale. Ma per provare la cittadinanza dei Pantera darò qui lo spoglio fatto su ciò che riguarda questa famiglia, nell'Archivio Municipale Veneto. In un registro del Fontego dell'anno 1490 si legge: Antonio Pantera qm. Martino, tormento st. 2; in altro registro dell'anno 1596 - Antonio Pantera giustizier per stio salario lire 18. p. 12'. In un piccolo prospetto statistico di uomini, donne, frutti animali grossi, minuti del 1596, li 18 aprile : j— Angelo Pantera, sua madre e due frutti. Nella descrizione delle auime di Cittanova dell'anno stesso, tra le famiglie cittadine v'è pnre quella dei Pantera in numero di cinque persone; notisi che la somma delle anime ammontava allora alla vistosa cifra di 226, escluse però le persone del vescovo, del podestà e tutte quelle che non nacquero nel luogo. In un registro del 1606 trovo scritto ; Couterete a Ztiaue Pantera zudeze de suo salario lire 337: in altro registro di stabili, pegni ecc. del 1616 : è Zuane Pantera zudeze di questa mag.ca Comunità di Cittanova. Notisi che r nomi di Giovanni ed Antonio sono ereditari nella famiglia dei Pantera. La peste del 1630 risparmiò anche una famiglia Pantera e non Pantatera come dice il Tornuia-sini nei Commentarii, riportato dal De Franceschi nelle sue Note storiche. Pantera si chiama anche oggi un campo iu questo territorio nella contrada Carpignano (Carpinianum) Nella sullodata opera dello Stancovich è riportata l'iscrizione di un Publio Valerio Seviro ; ella si trova ancora nella cripta del Duomo di Cittanova; il grammatico Simplicio visse intorno all' anno 369 e 420 d. C. - lanuario ragionato di Augusto è posto pure fra gli uomini distinti del nostro paese. E tempo fa ricordo di aver letto sopra una lucerna di terra cotta rinvenuta in questo territorio, presente il professor Majonica, la parola IANVAR prova dell' esistenza tra noi della famiglia lanuario. Insomma capisco di aver raccolto delle bazzecole; ma anche queste po>sono servire allo storico, se non altro per metterlo sulle traccio di cose maggiori. Raccomando quindi a tutti i miei comprovinciali di uon trascurare le piccole città, perchè le memorie del loro passato giovano ad illustrare anche quelle della patria comune. D. V. ANCORA DI BERNARDO PARENTINO A proposito dell'affresco del Parentino che fu staccato da una parete del chiostro di S. Giustina in Padova come abbiamo esposto nel pennltimo numero di questo periodico, riportiamo la seguente lettera dal chiarissimo sig. Dottor Cav. Giuseppe Antonio Berti diretta all'illustre Michele Caffi. „ Alla lettera da lei scritta al sig. Guido Caroc-„ci direttore del periodico Arte e Storia e pubblicata „nel n"26 (Firenze 28 Giugno 1885) mi permetto „di aggiungere i fatti seguenti : — La pittura del ,Parentino fu riportata in tela dal chimico Giuseppe „Zeni nel 1820, e misurava in altezza piedi padovani „3. 8 e in larghezza p. p. 2. 8. „Egli fu il primo in Padova a stuccare gli „affreschi con un suo metodo che nulla togliendo „al merito della pittura, ne assicurava la conservazione ; mentre coloro che dalla origine di quell' arte, „cioè dal principio del secolo 18" in poi avevano „tentato l'operazione non avevano potuto coi loro „metodi misteriosi ottenere i vantaggi procurati „dallo Zeni ; per cui tante opere classiche andarono „fatalmente perdute. Mi tradiva la memoria dicendole che la pittura in discorso era divisa in due „comparti, mentre invece non lo era. — Sotto una „grande arcata e contro un fondo riccamente architettonico, che lascia aperta nel mezzo la vista „di un paesaggio, siede in cattedra un giurecon-„sulto (?) e intorno e di dietro a lui stanno seduti „molti scolari uno de' quali scrive mentre il maestro „parla. „Quel Giuseppe Rizzoli poi che acquistò e „indi ha venduto quella pittura, era bensì un negoziante di antichità in Padova, ma era ben anco „un distinto scultore in avorio, che incoraggiato ,dal Cicogoara ebbe il merito di richiamare a vita .quell'arte che languiva negletta fino dal secolo ,16", lasciando molte opere, delle quali taluna io pur ne possedo e tal'altra è presso il di lui figlio Luigi, Conservatore di questo museo Bottaccin, in unione a tutti i modelli in creta. „Si trovano pure nella mia collezione due alti rilievi in bronzo del Manfredini tratto da due avori del Rizzoli che dovrebbero trovarsi in casa Sartori nel Prato della Valle e che formavano parte della collezione del prof. Meneghelli. „Ma basti per questa volta giacché ho chiac-cherato d'avanzo. Mi confermo di Lei Padova 12 Luglio 1885 .'Jt ici ), Devut.mo servo Gr. A. Berti 3>T o tizi e ■ Leggiamo nell' Istria 25 d., col titolo Destituzione, una lettera del podestà di Parenzo on. Francesco Sbisà colla quale accompagna ed illustra un decreto che il consigl. cav. de Gumer gli faceva pervenire. Tanto la lettera che il decreto sono riportati dall' Indipendente del 17 decorso : Egregio sig. Redattore! „Faccio appello alla nota sua cortesia perchè voglia accordare un posticino nel pregiato suo giornale a questa mia comunicazione. „Da circa 9 anni, io quale membro eletto dall'Inclita Giunta provinciale, ho seggio nel Consiglio scolastico distrettuale, e durante tutto questo periodo di tempo ho avuto sempre 1' onore di fuugere le mansioni di vice-preside nelle quali ho durato fino al giorno 9 corrente. „In questo giorno fui sollevato da questo ufficio col seguente decreto dell' i. r. Preside del Consiglio stesso cav. de Gumer : Il .Preside deWI. R. Consiglio scolastico distrettuale Parenzo, 9 luglio 1885. „Stimai mio dovere d'invitare in persona la Signoria Vostra come vice - preside dell' I. R. Consiglio scolastico distrettuale al festino che improvvisai 1' altra sera per la conferenza dei maestri. „Non avendo V. S. onorato il corpo insegnante del distretto della Sua ambita presenza neppur per momenti, uè avendomi Ella nei due giorni d' allora trascorsi favorito di alcuna spiegazione in proposito, mi è giocoforza ritenere che la S. V. si sia servita di questo modo per dimostrarmi il desiderio di essere sollevato dalle mansioni di vice-preside, colle quali aveva creduto a suo tempo di onorarLa. „Prevenendo ogni ulteriore passo che Ella credesse di fare nel senso di tale Suo desiderio, reputo quindi mio dovere di sollevarla colla presente da queste mansioni, ringraziandola contemporaneamente dell' appoggio sinora prestatomi nella direzione del!' azienda scolastica del distretto. „Aggradisca l'espressione della mia sincera osservanza. V. de Gumer, i. r. Consigliere di Luogotenenza Preside del Consiglio scolastico distrettuale. „Di fronte ad un tale decreto io trovo che ogni parola di spiegazione suonerebbe quasi una scusa, da cui ripuguano i mie priucipii e la mia dignità. „Lo porto a conoscenza del publico nell'intendimento di evitare interpretazioni sinistre, e di provocare un giudizio imparziale, che certo non mi suonerà contrario. „Con sincera riconoscenza mi protesto. Parenzo, 15 luglio 1885. F. Sbisà, podestà. Ci scrivono: Visignauo, luglio 1885. Archimede, in unione ad un congresso enologico provinciale, allietato da luminarie, spettacoli teatrali, accademie e concerti. SM okrmsu li H » ••»•*)> «uìkhi ,«•# oJtì-lioq Pola ha aperto la settimana scorsa uno stabilimento balneare col titolo Bagno Polese . Da un disegno che abbiamo sottocchio possiamo giudicarlo elegante e adattato a una città ragguardevole, che ospita tanti forestieri. Ottimo è il regolamento, nel quale leggesi tra molti articoli, che al bigoncio trovasi esposto un albo per le eventuali lagnanze dei frequentatori, ove per avventura non si trovasse uno dei membri della direzione. Lo stabilimento oltre le cabine ha vasche per uomini e fanciulli, e vi s'impartiscono lezioni di nuoto. Cose locali Il il Ili