Aldo SPARTI* * Dirigente del Servizio I, Affari generali, pro-grammazione, bilancio e personale, Direzione Generale per gli Archivi, Ministero per i Beni e le Attivita Culturali, via Gaeta 8 - 00185 Roma, e-mail: aldo.sparti@beniculturali.it Presentazione Portale "www. archividelmediterraneo.org" SPARTI, Aldo, Mediteffanean Multimedia Historical Archive Project - @SMM. Atlanti, Vol. 20, Trieste 2010, pp. 277286. Original in Italian, abstract in English, Italian and Slovenian, summary in English The Project The Mediterranean Multimedia Historical Archive is a national project of the Ministry for Cultural Heritage - General Directorate for Archives - promoted by the Catania State Archives which sees the participation of some of the most prestigious Italian State Archives that are actual hubs of the memory of the Mediterranean. The project, financed by italian Interministerial Committee for Economic Programming (CIPE) in 2003 with 7 mi-lions euro, has started since 2006 and is entirely finished and approved in 2009. The @ SMM proposes and promotes a new interpretation of the history of the Mediterranean in the second millennium through a vast amount of documents and cartographic collections (450.000 high definition images with 62.000 catalogue description), from the year 1000 to 1499 (Documents of the Central Bodies of the Italian Pre-Unification States of a political-diplomatic nature, parchment or tabulary collections and notarial documents) conserved in the historic archives of Italy and of the Countries of the Mediterranean. This large body of works have been appropriately digita-lized, catalogued and organized into data bases in a single multimedia archive available on line through a multilanguage portal (Italian, English, French, Spanish, Arab, Hebrew) endowed with cutting edge Knowledge Management search functions. Ethics of the Project Besides being a major scientific endeavour, the project also has an ethical value because it can greatly contribute to promoting international cultural, cooperation and peace among the peoples of the Mediterranean, in the awareness that mutual knowledge consolidates friendship and promotes cooperation amongst La presentazione del Portale "Archivi del Mediterraneo" si basa soprattutto su esempi di navigazione online che consentono di poter comprendere immediatamente il valore del progetto, i servizi inno-vativi offerti ad un'utenza planetaria culturalmente "globalizzata" e abitualmente orientata a richiedere al web informazioni su vasta sca-la e servizi piu vasti e innovativi di quelli tradizionalmente forniti dagli uffici della Pubblica Amministrazione. L'uso del portale consentira cosi di conoscere le molteplici fun-zioni di ricerca, di organizzazione ed elaborazione delle informazioni, delle immagini, del sistema informativo Archivio Storico Multimediale del Mediterraneo @SMM). Tuttavia, la presentazione del Portale www.archividelmediter-raneo.org non puo prescindere da una conoscenza complessiva del Progetto, dei suoi obiettivi, della sua organizzazione archivistico-in-formatica, dei suoi contenuti. Pertanto, contestualmente alla presentazione si ritiene dovero-so fornire le indispensabili informazioni per comprendere la filosofia del progetto e le soluzioni studiate per consentirne la migliore realiz-zazione. II Progetto L'Archivio Storico Multimediale del Mediterraneo e un progetto nazionale del Ministero per i Beni e le Attivita Culturali - Direzione Generale degli Archivi - , finanziato dal CIPE nel 2003 per sette milioni di euro, di cui si e fatto promotore l'Archivio di Stato di Catania. Il progetto inizia nel 2006 a seguito di una complessa fase istruttoria e di progettazione e dopo l'approvazione del CNIPA, la massima autorita governativa per 'informatica nella Pubblica Am- ministrazione a cui per legge sono sottoposti i progetti informatici piu rilevanti. Si conclude nel 2009, puntualmente entro il triennio previsto dal cronoprogramma progettuale. Esso vede coinvolti in modo federato alcuni dei piu prestigiosi Archivi di Stato italiani che hanno prontamente aderito al progetto, vere e proprie capitali della memoria del Mediterraneo: Archivi di Stato di Venezia, Torino, Genova, Archivio Datini di Prato, Ancona, Cagliari, Bari, Reggio Calabria, Cosenza, Catania, Messina, Paler- mo, Agrigento-Sciacca, Trapani, Siracusa, Biblioteche riunite Civica e Ursino Recupero di Catania. Il progetto ha una grande valenza culturale ed e strutturato su un complesso sistema informatico di estensione internazionale. L' @SMM propone e promuove la rilettura della Storia del Mediterraneo del secondo Millennio attraverso una vastissima mole di documenti e collezioni cartografiche conservati negli archivi stori-ci dell'Italia e dei Paesi del Mediterraneo opportunamente digitaliz-zati, schedati e organizzati in banca dati in un unico archivio multimediale fruibile online attraverso un portale multilingue (italiano, inglese, francese, spagnolo, arabo ed ebraico) dotato di innovative funzioni di ricerca di Knowledge Management (gestione della cono-scenza) e di integrazione dei sistemi informativi dell'Amministrazio-ne archivistica e di interoperabilita con altre fonti esterne anche in-ternazionali. Etica del Progetto Il progetto, oltre a quella scientifica, ha anche una valenza etica in quanto puo fortemente contribuire ad un importante ruolo di promozione, di cooperazione culturale internazionale e di pace tra le genti del Mediterraneo, nella consapevolezza che la conoscenza reci-proca consolida l'amicizia e promuove la cooperazione tra i popoli aiutando a comprendere meglio la cultura dell'altro. Quando le diversita s'incontrano integrandosi, danno vita a una convivialita delle differenze. Si riscoprono i valori comuni ad ogni cultura, capaci di unire e non di dividere; valori che affondano le loro radici nell'identico humus umano. Cio aiuta il dispiegarsi di un dialogo proficuo per costruire un cammino di tolleranza reciproca, realistica e rispettosa delle peculiarita di ciascuno. Gli Obiettivi Rilettura della Storia del Mediterraneo del secondo Millennio attraverso gli atti d'archivio Tale obiettivo viene raggiunto grazie alla schedatura e alla digi-talizzazione di una vastissima mole di documenti e di collezioni car-tografiche conservati negli archivi storici dell'Italia e dei Paesi del Mediterraneo, organizzati in una banca dati, tecnologicamente evo-luta, in un unico archivio multimediale online. Strumento di ricerca scientifico e divulgativo @SMM mira a realizzare il piu moderno strumento di ricerca al servizio degli studi storici attraverso le piu avanzate tecnologie multimediali, ed ad allargare il tradizionale bacino di utenza degli Archivi assai ristretto e specialistico, frequentemente localistico, al pubblico del web compresi i diversamente abili. Tutela e valorizzazione Tale obiettivo consente all'Amministrazione di svolgere un'ef-ficace azione sia di tutela che di valorizzazione del patrimonio archi-vistico e, piu in generale, di tutti i beni culturali attraverso la fruizio-ne a distanza in modalita multiutenza e condivisa a tutto vantaggio della tutela e di una migliore conservazione del patrimonio archivi-stico stesso. peoples helping them understand each other's culture. When different peoples come together and become integrated, they give life to a conviviality of differences. They discover the values that are common to each culture, values that can unite and not divide, values that are rooted in the same human humus. This promotes fruitful dialogue which, in turn, paves the way to mutual tolerance, a tolerance which is realistic and respectful of the peculiarities of each. SPARTI Aldo, Presentazione Portale "www.archividelmediterraneo.org". At-lanti, Vol. 20, Trieste 2010, pp. 277286. Il Progetto L 'Archivio storico multimediale del Mediterraneo e un progetto nazionale del Ministero per i Beni Culturali — Direzione generale per gli Archivi — promosso dall'Archivio di Stato di Catania che vede la partecipazione di alcu-ni dei piu prestigiosi Archivi di Stato italiani che sono attualmente centri della memoria del Mediterraneo. Il progetto, finanziato dal Comitato intermi-nisteriale per il programma economico (CIPE) italiano nel 2003 con 7 milioni di euro, ha preso avvio dal 2006 ed e stato interamente finito ed approvato nel2009 Il @SMM propone e promuove una nuova interpretazione della storia del Mediterraneo nel secondo millennio attraverso una vasto numero di documenti e collezioni cartografiche (450.000 immagini ad alta definizione con 62.000 descrizione di catalogo), dall'an-no 1000 al 1499 (documenti delle ammini-strazioni centrali degli Stati pre-unitari di natura politico-diplomatica, pergamene o col-lezioni tavolati e documenti notarili) conservati negli archivi storici dell'Italia e dei paesi del Mediterraneo. Questa enorme mole di la-voro e stata opportunamente digitalizzata, catalogata ed organizzata in database in un unico archivio multimediale disponibile su internet attraverso un portale multilingue (italiano, inglese, francese, spagnolo, arabo, ebraico) dotato di aggiornate funzioni di ri-cerca. Etica del Progetto Oltre ad essere un importante tentativo scien-tifico, il progetto possiede anche una valenza eticaperche contribuisce apromuovere la cooperazione internazionale culturale e la pace fra i popoli del Mediterraneo, nella consape-volezza che la reciproca conoscenza consolida la fratellanza e promuove la cooperazione fra i popoli aiutando a capire le rispettive culture. Quando popoli diversi si avvicinano e si inte-grano, danno vita ad una convivialita di differenze. Essi scoprono i valori comuni ad ogni cultura, valori chepossono unire e non dividere, valori radicati nello stesso humus dell'uma-nita. Cio promuove un dialogo fruttuoso che vicendevolmente lastrica la via della mutua tolleranza, tolleranza che e realistica e rispet-tosa delle peculiarita di ognuno. SPARTI, Aldo, Sredozemski multimedij-ski in zgodovinski arhivski projekt - @ SMM. Atlanti, Zv. 20, Trst 2010, str. 277-286. sSredozemski multimedijski zgodovinski arhiv je projekt, ki ga podpira Ministrstvo za kulturno dediščino skupaj z Državnim arhivom Katanije. Bistvo projekta je v soudeležbi vseh italijanskih državnih arhivov, ki hranijo spomine iz ^Sredozemlja. Projekt financira italijanski medministrski komite za ekonomska vprašanja (CIPE) vse od leta 2006. Ta projekt je znamenje nove interpretacije sredozemske zgodovine v dvajsetem stoletju. Obsega dokumente kartografskih zbirk od leta 1000 do 1400, ki jih hranijo italijanski zgodovinski arhivi in se nanašajo na dežele v Sredozemlju. Dokumenti bodo dostopni v italijanščini, angleščini, francoščini, španščini arabščini in hebrejščini. Projekt pomeni znanstveni dosežek, obenem pa tudi etičnega, saj bo združil mnoge kulturne vrednote, v njem bodo sodelovali znanstveniki, ki pripadajo različnim narodom, z njim pa bo možno bolje razumeti kulture mnogih narodov. SUMMARY The Project The Mediterranean Multimedia Historical Archive (@SMM), financed by italian Inter-ministerial Committee for Economic Programming (CIPE) in 2003 with 7 milions euro, is a national project of the Ministry for Cultural Heritage - General Directorate for Archives - promoted by the Catania State Archives which sees the participation of some of the most prestigious Italian State Archives that are actual hubs of the memory of the Mediterranean. The project has started since 2006 and is entirely finished in 2009, in regard this first step of Middle age. The @SMM proposes and promotes a new interpretation of the history of the Mediterranean in the second millennium through a vast amount of documents and cartographic collections (450.000 high definition images with 63.000 catalogue description, in this first step of "Middle age" from the year 1000 to 1499 (Documents of the Central Bodies of the Italian Pre-Unifica-tion States of a political-diplomatic nature, parchment or tabulary collections and notarial documents) conserved in the historic archives of Italy and of the Countries of the Mediterranean. This large body of works have been appropriately digitalized, catalogued and organized into data bases in a single multimedia archive available on line through a multilanguage portal endowed with cutting edge Knowledge Management search functions. Ethics of the Project Besides being a major scientific endeavour, the project also has an ethical value because it can greatly contribute to promoting international cultural, cooperation and peace among the peoples of the Mediterranean, in the awa- Integrazione dei sistemi informativi Integrazione di @SMM con i sistemi informativi nazionali e regionali dell'Amministrazione Archivistica. Tale obiettivo viene raggiunto attraverso integrazioni operative con i sistemi archivistici SIUSA (Sistema Informativo Unificato Soprintendenze Archivisti-che), Guida Generale degli Archivi di Stato, SIAS (Sistema Informa-tivo Archivi di Stato). L'integrazione dei Sistemi informativi nazionali dell'Amministrazione Archivistica e certamente un'attivita di grande valore in quanto rende i suddetti sistemi compatibili ed inte-roperabili con @SMM. Interdisciplinarita L'@SMM pur avendo lo scopo iniziale di valorizzare e poten-ziare il settore archivistico, ha anche la vocazione di integrarsi con gli altri sistemi informativi nazionali e regionali di tutti i beni culturali, consentendo in tal modo di garantire I'interdisciplinarita nelle ricer-che e di superare l'organizzazione settoriale dei saperi, permettendo un'ampia comunicazione trasversale dell'informazione in grado di rappresentare la "storia globale" dei popoli del Mediterraneo. Multilinguismo Obiettivo di particolare interesse e l'apertura dei contenuti culturali e delle attivita del progetto ai Paesi del Mediterraneo. Il portale multilingue dedicato agli Archivi del Mediterraneo (www.archivi-delmediterraneo.org) connessi in rete, promuove sia l'internazionalizzazione della cultura sia il multilinguismo che costi-tuisce un esempio mirabile di coesistenza e integrazione culturale at-traverso la scrittura tra popoli di razza, religione e cultura diverse, come dimostrano, con molta evidenza, i documenti medievali. Memoria digitale Il Mar Mediterraneo diviene protagonista come spazio storico e realta unificante delle vicende storiche euromediterranee, dotato di una "memoria digitale comune" che potra proiettare il passato nel futuro e viceversa in un'ottica di pace. Innovazione tecnologica Il progetto prevede la soluzione di problematiche nuove e con-nesse all'innovazione tecnologica, sorte soprattutto a seguito della globalizzazione, quali il multilinguismo, nonche l'accesso al web per i diversamente abili, la conservazione a lungo termine delle risorse digitali, nuovi modelli di business, come ad esempio il turismo cul-turale. Contenuti storico-archivistici e informatici del progetto @SMM Tipologie Documentarie Innanzitutto le tipologie documentarie che sono rientrate nella banca dati del sistema informativo @SMM sono esattamente quelle stabilite, per il primo segmento del progetto approvato: il Medioevo (per i documenti archivistici) e la Cartografia antica del Mediterra-neo fino a tutto il 1700 La documentazione archivistica medievale, fino a tutto il XV secolo (fino al 1499), e stata individuata e selezionata secondo i se-guenti criteri e priorita: Documenti degli Organi Centrali degli Stati preunitari di natura politico-diplomatica, che privilegiano le serie ar-chivistiche che contengono riferimenti ai rapporti tra Paesi del Mediterraneo (fino al 1499) Pergamene di fondi diplomatici o tabulari (fino al 1499) Atti notarili (fino al 1499) Sulla base di queste tipologie stabilite dal progetto, che mettono insieme le informazioni di documenti pubblici e documenti pri-vati e che offrono pertanto uno spaccato abbastanza completo della Civilta mediterranea medievale, e prevalsa la scelta condivisa della comunita archivistica e accademica interessata, di privilegiare per i "grandi archivi", dove si trovano conservati gli uffici degli organi centrali, le serie archivistiche che contengono trattati internazionali tra potenze cristiane, impero bizantino, potenze musulmane. Tali documenti si trovano a Venezia, Genova, Torino, Pisa, Parigi, Barcellona. Per la documentazione notarile, procedendo sempre da quella piu antica, si sono privilegiati i notai dei grandi porti specializzati nel commercio transmediterraneo, come Venezia, Genova (dove si tro-vano anche i notai latini che rogavano in Oriente), Cagliari, Palermo, Trapani, Catania, Messina, eccetera. La selezione dei documenti e stata operata dai Direttori degli Istituti Archivistici coinvolti succitati, in piena aderenza a quanto fissato dai documenti progettuali e in coerenza con la vocazione mediterranea del progetto. Sono stati selezionati, infatti, intere serie e documenti che meglio rappresentano "il lato mediterraneo" della Storia del Paese. Quantita documentarie Si e costituita una banca dati fino a tutto il XV secolo di oltre 450.000 immagini ad alta risoluzione corredate da oltre 63.000 schede catalografiche. Per le suddette quantita documentarie, sono stati acquisiti nei vari Istituti italiani i seguenti diversi livelli gerarchici di documentazione: 7 Superfondi archivistici, 76 fondi archivistici, 6 sub-fondi, 66 serie archivistiche, 102 sottoserie, 17 sotto-sottoserie. La valorizzazione delle fonti storiche per nuovi studi "critici e documentati" della Storia del Mediterraneo Nell'introduzione a Civilta e imperi del Mediterraneo nell'eta di Filippo II, Fernand Braudel, il primo grande storico del Mediterraneo, ci ricorda un concetto basilare per gli storici che, per quanto ci riguarda, alla luce della realizzazione dell'Archivio Mediterraneo, ha assunto valore di profezia: "^Non e possibile storia del Mar Mediterraneo senza la co-noscenza precisa delle vaste fonti dei suoi Archivi. Ma il com-pito non e forse superiore alle forze di uno storico isolato? Nel '500 non esisteva Stato mediterraneo che non avesse il suo archivio ben fornito di documenti sfuggiti agli incendi, agli assedi, alle catastrofi di ogni genere che il Mondo medi-terraneo conobbe. Ora per inventariare ed esaminare queste ricchezze insospettate, queste miniere del piu splendido oro storico, occorrerebbero non una, ma venti vite o venti ricerca-tori, ciascuno dei quali vi consacrasse contemporaneamente la propria esistenza. Forse un giorno, nei cantieri storiografici, non si lavorera piu con i metodi di piccoli artigiani. Quel reness that mutual knowledge con friendship and promotes cooperation amongst peoples helping them understand each other's culture. When different peoples come together and become integrated, they give life to a conviviality of differences. They discover the values that are common to each culture, values that can unite and not divide, values that are rooted in the same human humus. This promotes fruitful dialogue which, in turn, paves the way to mutual tolerance, a tolerance which is realistic and respectful of the peculiarities of each. The goals New interpretation of the History of the Mediterranean in the Second Millennium. Through the deeds and documents contained in the archive. This goal is achieved thanks to the cataloguing and digitalization of a vast amount of documents and cartographic collections conserved in the historic archives of Italy and of other Mediterranean Countries, organized into a technologically advanced data base in a single multimedia archive available on line. Scientific and popularization search tool. @SMM aims at producing the most up to date search instrument that will facilitate historic studies based on advanced multimedia technologies; this tool will also make the archives available to the WEB world, including the disabled, hence reaching out to people well beyond the restricted and specialized segment of traditional users of the Archives. Protection and appreciation. This goal allows the Administration to carry out an effective action in terms of conservation and appreciation of the archival heritage and in general of all cultural heritage. Integration of information systems. Integration of @SMM with the national and regional information systems of the Archives Administration. This goal is achieved through operational integrations with the SIUSA (Unified IT System of Archival Authorities) archival systems and with the general guide to the State Archives SIAS (IT System of State Archives). The integration of the national information systems of the Archival Administration is undoubtedly an important activity because it makes the above systems compatible and interoperable with the @SMM. Interdisciplina-rity. Even though its initial aim was to enhance and upgrade the archival sector, it has been found that the @SMM can also be easily integrated with the other national and regional information systems of all cultural heritage, thus helping overcome the sectoral breakdown of different levels of knowledge; this ensures interdisciplinarity in searches and provides for extensive horizontal communication of information which means representing the "global history" of the peoples of the Mediterranean. Multilinguism. A goal of special interest is that of making available the cultural contents and information about the activities of the project to the Countries of the Mediterranean basin. The Multilanguage portal (Italian, English, French, Spanish, Arab, Hebrew), dedicated to the Archives of the Mediterranean countries (archividelmediterraneo. org) belonging to the network, promotes the internationalization of culture and of multi-linguism which is a marvelous example of coexistence and cultural integration among peoples of different race, religion and culture, as unquestionably demonstrated by the Medieval documents. Digital memory. The Mediterranean Sea becomes the protagonist as the historic space and unifying reality of the Euro-Mediterranean historic events endowed with a common digital memory that will be able to project the past into the future and vice versa in an effort to promote peace. Technological innovation. The project envisages solutions to new problems linked to technological innovation that have arisen above all following globalization, such as multilingui-sm, as well as access to the web for the disabled, long-term conservation of digital resources, and new business models, such as cultural tourism, for instance. giorno, forse, sara lecito fare la Storia generale su testi origina-i e non gia, come ora, su libri piu o meno d prima mano^" (F. BRAUDEL, Civilta e imperi delMed^iterraneo nell^'etä di Filippo II. Prefazione p. XXIX. Edizione Einaudi, Torino 1953). I primi giudizi degli storici In occasione della presentazione ufficiale del Portale che ha avuto luogo presso il Castello Maniace di Siracusa il 31 luglio 2009, Maurice Aymard de l'Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales, Maison des Sciences de l'Homme di Parigi, ci ha fatto perve-nire un articolo, pubblicato in pari data, con le sue valutazioni sul progetto realizzato e le sue potenzialita al servizio degli studi storici: "Gli storici hanno a lungo privilegiato nel loro lavoro i docu-menti che a partire dell'800 sono stati raggruppati nei cosi-detti "archivi": un'istituzione nuova. Cioe le tracce scritte - al di fuori dei testi letterari - che le civilta, gli Stati, i gruppi e le reti sociali, economiche e culturali, le famiglie e i singoli indi-vidui del passato ci hanno lasciate e trasmesse e che conservia-mo oggi in depositi gestiti da specialisti e aperti alla consulta-zione dei studiosi Questo monopolio delle fonti scritte, indiscusso e perfino ri-vendicato come tale dalla maggior parte dei storici, e stato profondamente rimesso in discussione, a partire della meta del '900, dai progressi stessi della ricerca storica: "i testi, si, pero tutti i testi" (e non una selezione di documenti conside-rati piu importanti), diceva gia, all'inizio degli anni 1930, nella sua prima lezione al College de France, Lucien Febvre, prima di aggiungere subito dopo: "i testi, si, pero non soltan-to i testi". Cioe anche tutti gli oggetti che, in modo diretto o indiretto, potevano fornire, grazie a delle analisi attente e sempre piu scientifiche nei loro metodi, delle informazioni nuove sui modi di vivere e di pensare dei nostri antenati, vari millenni prima dell'invenzione della scrittura. Questa prima rivoluzione intellettuale e stata resa possibile dal mutamento profondo dei metodi dell'archeologia, che ha moltiplicato al minimo per due o tre il tempo storico. I suoi effetti sono stati rinforzati, per i periodi piu vicini a noi, da una seconda rivoluzione, di cui i due aspetti piu importanti sono stati, da una parte, l'uso sempre piu sistematico delle registrazioni dei suoni (musica e voci) e delle immagini prima fisse (foto) e poi mobili (cinema), i cui perfezionamenti hanno dominato la storia degli ultimi centocinquant'anni, e, dall'altra, l'interrogazione diretta degli attori: la cosiddetta storia orale ha permesso di estendere, attraverso la costituzio-ne di storie di vita, la ricerca a tutti gli esclusi della storia, e, attraverso la raccolta dei loro ricordi, di riformulare il rappor-to fra storia e memoria. Piu che mai, pero, i testi rimangono al cuore della ricerca sul passato, sopratutto per il secondo millennio da cui siamo ap-pena usciti, e nel quale ci siamo abituati a vedere il periodo ungo di formazione, sia per il Mediterraneo, sia per l'Europe, del mondo nel quale viviamo oggi^ E la prima parte della proposta di Febvre conserva oggi tutta la sua forza: i testi, si, pero tutti i testi. ^ Ma dei testi il cui numero cresce fortemente a partire del Due e del Trecento, col moltiplicarsi dei loro "produttori", di cui molti hanno provato la necessita di conservarli e di trasmetterli, come un modo di agire sul futuro: istituzioni religiose, amministrative, giudiziarie e politiche, attori economici e prima di tutto i mercanti, viaggiatori e autori di cronache, singoli individui che ricorrono alla scrittura per registrare e comunicare i loro pensieri e le loro decisioni, etc. Testi pubblici, dunque, ma anche testi di origine privata. ^ L'Archivio multimediale del Mediterraneo ci propone di fare in questo campo un passo decisivo in avanti. Punta sull'uso di tutte le nuove tecnologie applicabili alla ripro-duzione, alla trasmissione e alla consultazione dei testi scritti per creare un "tesoro" che sara a disposizione di tutti, e non dei soli storici "di professione". La sua ambizione e di riunire in una sola banca dati i documenti conservati in tutti gli archivi del mare interno: permettera di mettere a confronto tutte le testimonianze conservate fino ad oggi delle varie civilta che hanno creato e fatto vivere, attraver-so la circolazione degli uomini, delle idee e delle merci, ed anche attraverso numerosi conflitti bellici, uno spazio co-mune del tutto originale, fondato sullo scambio, ed oggi minacciato nella sua esistenza stessa, sia ecologica, sia umana. I viaggi potenzialmente infiniti nello spazio e nel tempo cosi resi possibili aprono la strada a una rilettura completa di un passato che vediamo oggi come un patrimo-nio da salvaguardare e alla scrittura di una storia nuova di cui sappiamo che andra fatta da una molteplicita di punti di vista, integrando quello degli altri. La posta in gioco e di mettere tutte le nostre conoscenze sul passato al servizio del futuro: un futuro che tocca a noi volere, definire ed edi-ficare". (MAURICE AYMARD, II juturo del nostra passato: I'Ar-chivio Storico Multimediale del Mediterraneo, Siracusa 31 luglio 2009). Portata innovativa del progetto @SMM e nuove potenzialita nella ricerca storico-archivistica Sistema informative archivistico integrate e "aperto" Innanzitutto @SMM e un sofisticato sistema informativo archivistico integrato e "aperto", in grado cioe di integrarsi con ogni altro sistema informativo sui beni culturali gia realizzati a livello locale, nazionale e internazionale. Partendo dagli archivi storici, dunque, e seguendo un percorso sincronico-diacronico collegato agli altri beni culturali, si potra otte-nere un'ampia comunicazione trasversale delle esperienze e dell'in-formazione con apporti di natura interdisciplinare capaci di rappre-sentare la "storia globale" di determinati momenti o aspetti della del Mediterraneo. Il progetto, infatti, tiene in conto particolare la caratteristica della interdisciplinarita, che costituisce ormai, dopo circa trent'anni di gestione dei beni culturali, una consolidata e irrinunciabile con-quista culturale che conferisce un enorme valore aggiunto rispetto al semplice lavoro specialistico e settoriale. Cosi anche il futuro degli Archivi e il loro potenziamento in senso divulgativo della originaria funzione di "conservazione del sapere", sara sempre piu fortemente legato all'informatica e allo sviluppo tecnologico, che potranno am- pliare la funzione di conservazione in direzione della "produzione e diffusione del sapere". Storia globale e storia locale o microstoria II progetto grazie alle funzioni innovative di cui e dotato che gli conferiscono una grande flessibilita nella gestione e nella elabora-zione dei dati, sara in grado di guardare alla storia universale senza perdere di vista quella locale o territoriale. Ci si potra occupare di ricerche sulla storia generale del Mediterraneo, oppure delle singole comunita territoriali presenti nella vasta area euromediterranea. Funzioni di Knowledge Management Le funzioni di K.M. studiate per il nostro progetto , potenzia-no le capacita del sistema di mettere in correlazione le informazioni della banca dati in modo trasversale alle raccolte documentarie, a prescindere dai soggetti conservatori; il sistema, inoltre, consente il ricorso a strumenti di classificazione automatica che consentono il popolamento delle tassonomie, la creazione di thesauri multilingue, dizionari, glossari, sinonimi eccetera per l'affinamento delle ricerche testuali. Servizi di sviluppo applicativo Oltre alla costruzione banca dati, si e lavorato alla creazione di software specifici per l'istituzione della cosiddetta "Cassetta degli attrezzi" cioe lo sviluppo di "Strumenti della Conoscenza" ossia di un ambiente di lavoro interattivo per facilitare la consultazione del patrimonio archivistico digitalizzato e schedato, la comprensione cri-tica dei dati storico-archivistici e la loro contestualizzazione storica nell'area mediterranea, grazie ad un sistema di gestione di incroci e corrispondenze storiche di monete, calendari e sistemi di datazione, unita di misura di peso, di superfici, di capacita, cronologie di eventi eccetera. Potenzialita nuove nella ricerca archivistica e storica Del resto non si puo comprendere alcun "affare", alcuna tran-sazione se non siamo capaci di intendere le quantita trattate e i prez-zi fissati nella loro terminologia tecnica e nella loro comparabilita; cosi come non comprenderemmo i fatti sociali senza la comprensio-ne dei fatti economici connessi. Primi dati che emergono dalla consultazione dell'Archivio del Mediterraneo: Storia politica Ancora oggi non esiste una Storia del Mediterraneo generale che sia abbastanza analitica da mostrare quale sia stato l'apporto di ciascuno Stato. Non esiste perche non e stato, fino ad oggi, per nien-te facile affrontare un'opera del genere. La storiografia sul Mediterraneo segue una produzione "regio-nalizzata" e specifiche indagini piu o meno sistematiche ma non col-legate tra di loro. Inoltre indagini di carattere generale, che possono riguardare la Storia economica o la Storia commerciale non risultano sempre equilibrate nel senso che constatiamo con stupore l'esistenza di mol-te pagine bianche che riguardano molte regioni mediterranee con svariati problemi ancora inesplorati. La disponibilita delle fonti e la loro fruizione possono concor-rere a superare lo squilibrio storiografico che a volte si registra anche su temi di vasta e generale portata quale la Storia dei Popoli del Me-diterraneo, avendo presente che indagare su cose non ancora cono-sciute contribuisce a dare piu valore alla Storia stessa. Storia del commercio Il commercio nel Mediterraneo medievale ha una natura am-bivalente per cui dipende si dalla politica, come dimostrano i provve-dimenti dei regnanti, ma sa anche trovare proprie autonome vie legate alla capacita d'intrapresa dei mercanti al di la della politica stessa, come dimostra la coerenza scientifica di decine di migliaia di atti notarili. Basta fare un click sulla parola commercio per rendersene con- to. Dopo l'anno Mille, le grandi trasformazioni politiche a lungo termine, europee e del vicino Oriente, che si registrano soprattutto tra Tre e Quattrocento non vengono a turbare il movimento com-merciale nel Mediterraneo da e per il Levante, dove esistevano le principali piazze d'acquisto delle spezie e delle altre mercanzie prove-nienti dall'Estremo Oriente: da Alessandria ai porti palestinesi, a La-iazzo, a Costantinopoli, ai porti del Mar Nero. Accanto alle Repubbliche marinare italiane, ai Marsigliesi, ai Barcellonesi, divengono protagonisti i grandi mercanti Toscani, come i Datini di Prato. Del resto nella seconda meta del sec. XV le navi Genovesi e Veneziane avevano quasi monopolizzato il commercio atlantico, so-prattutto con le Fiandre, mentre i Portoghesi si aprivano con gradua-lita e tenacia una propria via alle Indie, attraverso il doppiamento del Capo di Buona Speranza, e gli Spagnoli con Colombo, nel tentativo di raggiungerle navigando verso Occidente, scoprivano il Nuovo Mondo. Ma sugli equilibri economico-commerciali, legati alle grandi scoperte geografiche, per alcun tempo i mercanti mediterranei conti-nuarono a tener campo, cosi come rimasero attivi i mercati di acqui-sto del Medio Oriente. Ora in un simile quadro, la Sicilia e tutto il mezzogiorno d'Ita-lia per la centrale posizione geografica svolsero un ruolo primario. Nei porti del Sud si intersecarono le piu importanti rotte che segna-vano le vie del grande commercio del Mediterraneo. Anche se va precisato che le relazioni ad esempio tra la Sicilia e il Levante non sono state studiate a fondo ne nell'insieme ne nei particolari; salvo poche notizie di non grande valore in se stesse e non collegate fra oro. Puo dirsi, anzi, che i rapporti commerciali vengono ammessi piu per presunzione logica che come fatti accertati. In tutto il Mediterraneo si trovarono ad operare Catalani, Ge-novesi, Toscani, Veneziani e Provenzali, che trovarono in Sicilia e nel Sud il piu importante e qualificato mercato del grano e di altri pro-dotti agricoli di tutto il mondo mercantile mediterraneo. Un Mediterraneo policentrico viene rappresentato dalle nostre fonti, con le sue diverse identita che tutte insieme rappresentano la compresenza delle forze commerciali. Il Mediterraneo, dunque, uno spazio comune e un insostituibile via di collegamento tra forze eco-nomiche spesso in concorrenza e che, tuttavia, continuarono ad operare al di la delle difficili congiunture politiche che travagliarono la complessa e variegata Societa mediterranea medievale. Struttura organizzativa di @SMM Come gia detto @SMM fa capo alla Direzione Generale per gli Archivi e rientra tra i progetti nazionali dell'Amministrazione. La prima fase di realizzazione del progetto e stata affidata all'Archivio di Stato di Catania che ne e stato il promotore e chi scrive ha svolto il compito di RUP. Inoltre, come gia detto, hanno partecipato in modo federato con la propria documentazione i prestigiosi Istituti archivi-stici dell'Amministrazione gia citati, oltre alle Biblioteche Riunite Civica e Ursino Recupero di Catania e l'Archivio Ducale Medinace-li di Toledo (che ha contribuito con il fondo Messina). Molti altri Istituti collaborano gia, a partire da quello di Trieste grazie all'entu-siasmo di colleghi come Grazia Tato, per la valorizzazione dell'attivi-ta svolta e per quella successiva che riguardera l'eta moderna e con-temporanea. L'Archivio del Mediterraneo, inoltre, comprende il Centro In-ternazionale di Ricerca e di Documentazione per la Storia dei Paesi del Mediterraneo (CIRD). Il CIRD, ancora in fase di strutturazione, a regime costituira il cuore scientifico del progetto, la cabina di regia ossia lo strumento culturale di valore strategico anche in rapporto alle relazioni interna-zionali. A differenza dunque dell' @SMM, che costituisce lo stru-mento informatico ed il sistema informativo utilizzabile dall'utenza planetaria, il CIRD dara valore aggiunto del progetto, svolgendo es-senzialmente un ruolo scientifico e di centro propulsore per la pro-mozione culturale. Indirizzo e-mail di riferimento per contattare attualmente la redazione dell' @SMM: as-ct.asmm@beniculturali.it Va ancora segnalato che hanno collaborato a vario titolo e con preziosi supporti molte Istituzioni accademiche e molti Storici del Mediterraneo di grande rilievo: UNIVERSITÄ DEGLI STUDI DI BARI - Proff.: Francesco Magistrale, Pasquale Cordasco, Domenica Porcaro Massafra, Angelo Massafra OTTO-FRIEDRICH-UNIVERSITÄT BAMBERG - Prof. Horst Enzensberger UNIVERSITÄ DEGLI STUDI DI CATANIA - Proff.: Lorenzo Vita, Giuseppe Giarrizzo, Enrico Iachello, Paolo Militello, Gaetano Calabrese, Gino Saitta UNIVERSITÄ DEGLI STUDI DI MESSINA - Prof. Federico Martino OXFORD UNIVERSITY - The Khalili Research Centre for the Art & Material Culture of the Middle East - Prof. Jeremy Johns UNIVERSITÄ DEGLI STUDI DI PALERMO - Proff.: Alessandro Musco, Diego Ciccarelli, Marina Scarlata UNIVERSITÄ DEGLI STUDI DI PARIGI - Proff.: Maurice Ay-mard, Henri Bresc. Al Prof. Maurice Aymard, in particolare, si e richiesto assumere il compito di responsabile del coordinamento scientifico nell'attivita di internazionalizzazione del progetto. UNIVERSITÄ DEGLI STUDI DI ROMA - LA SAPIENZA - Prof. Gianni Paoloni SCUOLA SPECIALE ARCHIVISTI E BIBLIOTECARI - Prof. Gianni Paoloni OFFICINA DI STUDI MEDIEVALI - Prof. Alessandro Musco