Compendio UDC 581.9:581,522.6(292.463/.464) Ricevuto: 2010-03-15 GLI ELEMENTI ORIENTALI APPENINO-BALCANICI, ILLIRICI, PONTICI E SUD-EST EUROPEI DELLA FLORA ITALIANA: ORIGINI E DISTRIBUZIONE REGIONALE Amelio PEZZETTA I 34149 Trieste, Via Monteperalba 34, Italia E-mail: fonterossi@libero.it SINTESI Nel presente lavoro si analizza nelle Regioni italiane la distribuzione delle entita appennino-balcaniche, pontiche, illiriche, sud-est europee, alpino-dinariche, alpino-carpatiche ed endemiche italiane vicarianti di endemiche balcanico-orientali. Inoltre si ipotizzano le vie percorse da tali specie per colonizzare la penisola italiana partendo dal centro d'origine. Parole chiave: fitogeografia, origin], appennino-balcanico, pontico, illirico, migrazioni floristiche, areali di distribuzione EAST APENNINE-BALCAN, ILLYRIAN, PONTIC AND SOUTH-EAST EUROPEAN ELEMENTS OF THE ITALIAN FLORA: ORIGIN AND REGIONAL DISTRIBUTION ABSTRACT The article deals with the distribution of various elements: Apennine-Balcan, Pontic, Illyrian, South-East European, Alpine-Dinaric, Alpine-Carpathian and Italian endemics, which are displacing Eastern Balcan endemics in Italian regions. The author presents possible ways travelled by these species from the point of origin during the period of colonization of the Italian peninsula. Key words: fitogeography, origin, Apennine-Balcan, Pontic, Illyrian, floristic migrations, distribution areals INTRODUZIONE Uno dei compiti più importanti della fitogeografia e la ricostruzione delle possibili correnti migratorie a cui sono sottoposti gli organismi vegetali, che dal loro centro d'origine estendono i loro areali verso nuovi ter-ritori. In questo senso la penisola italiana fornisce ancor oggi moltissime opportunita per tali particolari studi e ricerche: infatti, con oltre 7634 taxa di piante vascolari (Conti et al., 2005) ha un'elevata diversita florisitca dovuta alla sua grande eterogeneita ambientale, alla sua posizione al centro del Mediterraneo ed alla sua parti-colare storia geologica, che consenti nel passato flussi migratori di contingenti florisitici di diversa origine geografica. Infatti, nelle ere geologiche passate, a seguito degli sconvolgimenti climatici durante le glaciazioni e dei vari eventi che resero possibili ponti terrestri con il continente africano e la penisola balcanica, taxa vegetali nordici, orientali e meridionali penetrarono più o meno profondamente lungo la penisola italiana: tra questi anche le entita appennino-balcaniche, illiriche, est-alpino dinariche, alpino-carpatiche, pontiche e sud est europee che sono presenti in entrambe le due penisole . MATERIALI E METODI Per la nomenclatura e la distribuzione territoriale dei taxa considerati si e seguito Conti et al. (2005) mentre per l'assegnazione ai tipi corologici si e tenuto conto di quanto riportato in Tutin et al. (1964-80), Jalas & Suominen (1972-94), Pignatti (1982), Greuter et al. (1984-89), Poldini (1991) ed altri contributi scientifici vari di recente pubblicazione. In molti casi i vari taxa considerati sono stati assegnati dallo scrivente ad un particolare tipo corologico tenendo conto dell'attuale distribuzione geografica. Un esempio di ció e fornito da Crepis lacera, che secondo Pignatti (1982) e Conti et al. (2005) e da considerare endemica italiana, mentre per il suo recente ritrovamento anche in Albania nel presente lavoro viene considerata specie appennino-balcanica. Definizione dei corotipi I confini entro i quali rientrano le entita appennino-balcaniche sono i seguenti: - per quanto riguarda la penisola italiana, la superficie di distribuzione comprende le isole e tutto l'arco appenninico dalla Liguria all'Aspromonte; - per quanto riguarda la penisola balcanica, l'area considerata comprende Creta, tutte le isole dell'Egeo e tutto il territorio continentale posto a sud dell'asse fluviale che va dalle sorgenti della Sava alle foci del Danubio e dal Mar Nero all'Adriatico-Ionio. L'elenco dei taxa riportati comprende anche entita' che escono da tali confini (quali quelli diffusi in tutte le regioni italiane e parti della penisola anatolica) e che ¡n precedenti contributi scientifici erano stati assegnati ai seguenti corotipi: Sud-Est-Europeo, Sud-Est-Europeo-Pontico, Anfiadriatico, Illirico, Illirico-Centroitalico, Illi-rico-Appenninico, Nord-Est-Mediterraneo, Est-Mediter-raneo, Nord-Est-Mediterraneo-Montano e Transionico. Non sono state prese in considerazione specie (considerate appennino-balcaniche in altri contributi scientifici) che sono presenti anche in Stati che confinano con la penisola italiana, quali Austria, Francia e Svizzera, oppure occupano ampi territori a nord-est del Danubio, o infine sono presenti anche in Stati africani ed asiatici bagnati dal Mar Mediterraneo. I taxa tipici dei territori dell'ex Jugoslavia che sono diffusi solo nelle regioni italiane settentrionali e man-cano in quelle centro-meridionali o lungo la dorsale appenninica sono stati considerati appartenenti al coro-tipo Illirico, se presenti nelle zone pianeggianti e colli-nari, ed a quello Est-Alpino-Dinarico, se invece presenti in Italia esclusivamente nei rilievi alpini. II corotipo Pontico comprende i taxa orientali che si estendono attorno al Mar Nero o in parte di esso, dalla Pensisola balcanica ed Ucraina sino all'Asia minore ad est e dalla Romania alla Turchia ad ovest. Nel nostro caso sono state considerate pontiche anche entita'che Pignatti (1982) attribuisce ai corotipi Subpontico e Pon-tico-Mediterraneeo. Il corotipo SE-Europeo comprende entita' che si svi-luppano nel territorio con i seguenti confini: - ad ovest Malta, Sicilia, Sardegna, tutta la costa italiana ligure-tirrenica dallo stretto di Messina a Venti-miglia, la linea di spartiacque sulle Alpi Occidentali tra Italia, Francia e Svizzera ed in seguito prosegue lungo il medio corso del Reno sino all'altezza di Srtrasburgo; - a nord l'asse che grosso modo, congiunge Strasburgo con le sorgenti del Danubio nel la Foresta Nera ed Ulm (Germania) e poi prosegue lungo l'asta fluviale sino alla sua foce sul Mar Nero; - ad est tutto il territorio posto a sud delle foci del Danubio e ad ovest del Mar Nero, comprendente parte della Romania, la Bulgaria, la Turchia europea e la Grecia con le sue isole; - a sud la Grecia con tutte le isole dell'Arcipelago Egeo. In alcuni casi sono stati inseriti in tale corotipo anche entita vegetali che ad Ovest penetrano leggermente nel territorio francese superando la catena delle Alpi. Nel lavoro in esame il corotipo Est-Europeo comprende anche le entita delle montagne del Sud-EstEuropa, che di solito vengono considerate appartenenti al corotipo Orofita SE-Europeo. Il lettore avra notato che i vari corotipi Appennino-Balcanico, Pontico e SE-Europeo sono contraddistinti da areali che nel complesso sono molto simili tra loro. Da qui la necessita di trattarli insieme al fine di evidenziare tutte le possibili e complesse relazioni fitogeografiche esistenti tra le due penisole circumadriatico-ioniche. Nel presente lavoro sono stati inseriti anche dati riguardanti taxa correttamente segnalati in qualche Re-gione ma che secondo Conti et al. (2005) successiva-mente non sono stati più ritrovati. Non sono state inserite segnalazioni ritenute errate. Inoltre sono stati riportati i dati distributivi di Papaver degenii, Euphorbia wulfenii e Centaurea cana entita tassonomiche che secondo alcuni studiosi andrebbero inserite in altre, men-tre nel presente lavoro sono considerate buone specie. RISULTATI E DISCUSSIONE L'elenco florisitico delle entita considerate ed i tipi corologici ai quali vengono assegnate sono visibili nel paragrafo che segue la bibliografia consultata. Nel com-plesso i taxa considerati ammontano a 908. Il numero di specie appartenenti ai tipi corologici considerati per ogni singola Regione e riportato nella Tabella 1. Dalle ricerche effettuate e emerso che de¡ 908 taxa considerati: - 523 taxa sono segnalati nell'ltalia settentrionale (Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria, Trentino Alto adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna; - 470 taxa sono segnalati nell'ltalia centrale (dalla Toscana all'Abruzzo); - 466 taxa sono segnalati nell'ltalia meridionale di cui 25 solo in Sicilia e Sardegna; - solo 9 taxa tra quelli considerati sono presenti in tutte le regioni; - 121 taxa sono esclusivi di un unico ambito regionale. Dalla Tabella 1 si puo osservare che la Regione in cui si raggiunge la massima distribuzione e il Friuli Venezia Giulia con 396 taxa. Seguono: Abruzzo con 376 taxa, Veneto con 322, Basilicata con 315, Lazio con 289, Campania con 284, Lombardia con 275, Calabria con 274, Marche e Molise con 270, Trentino-Alto Adige con 257, Puglia con 250 e Toscana con 245 taxa. Nelle altre regioni si registrano valori inferiori. REGIONE TIPO COROLOGICO Taxa italiani endemico-vicarianti Appennino-Balcanico Illirico Sud-Est Europeo Pontico Est-Alpino-Dinarico ed Est Alpino-Carpatico Totale Valle d'Aosta 8 68 37 2 115 4 Piemonte 21 2 129 68 10 230 13 Lombardia. 26 9 147 70 23 275 13 Trentino-Alto Adige 22 9 133 63 30 257 14 Veneto 41 20 160 72 29 322 18 Friuli Venezia Giulia 56 51 173 81 35 396 10 Liguria 30 92 61 2 185 17 Emilia Romagna 49 88 58 1 196 10 Toscana 82 98 64 1 245 25 Marche 127 8 65 270 33 Umbria 107 68 59 234 31 Lazio 143 79 67 289 43 Abruzzo 192 112 72 376 58 Molise 132 73 65 270 36 Campania 157 68 59 284 39 Puglia 151 49 50 250 39 Basilicata 193 62 60 315 59 Calabria 172 52 50 274 65 Sicilia 125 36 34 195 62 Sardegna 34 18 25 77 18 Tab. 1: Distribuzione dei corotipi considerati nelle Regioni italiane. Tab. 1: Distribucija korotipov v italijanskih regijah. Da tali dati territorial] si puo osservare: - un gradiente decrescente in direzione ovest dal Friuli Venezia Giulia alla Valle d'Aosta; - un secondo gradiente decrescente che dall'Ap-pennino centrale si sviluppa in direzione nord-ovest attraverso le Marche, la Toscana, l'Emila Romagna e la Liguria; - un terzo gradiente decrescente dalla Basilicata in direzione sud verso Calabria e Sicilia ed in direzione nord verso Campania, Molise e Puglia. Le Regioni italiane ove iniziano tali gradienti di di-stribuzione florisitca (Abruzzo, Basilicata e Friuli Venezia Giulia) probabilmente possono essere considerate dei centri di conservazione delle entita vegetali dei corotipi considerati. Nelle seguenti Regioni si registra la presenza esclusiva per l'Italia di taxa appartenenti ai tipi corologici considerati: Abruzzo, Calabria, Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sicilia, Sardegna, Toscana,Trentino Alto Adige, Umbria, Valle D'Aosta e Veneto. Il Friuli-Venezia Giulia, in considerazione della sua continuita territoriale con la penisola balcanica, e caratterizzato dalla presenza in modo esclusivo di 54 entita balcaniche ed orientali. Altre le condividono con le regioni adiacenti secondo un gradiente decrescente da est verso ovest (Favretto et al., 1992). Nell'insieme si registrano anche taxa presenti in altre regioni nord-occidentali ed assenti nel Friuli Venezia Giulia. Alcune specie hanno un areale disgiunto che comprende in modo esclusivo la regione veneto-giuliana ed una delle Regioni dell'Italia centro-meridionale quali: l'Abruzzo (Gentiana tergestina e Crocus reticulatus), le Marche (Frangula rupestris e Euphorbia wulfenii), il Molise (Scorzonera villosa), la Calabria (Pinus brutia) e la Puglia (Genista sylvestris). Alcune specie assenti lungo l'intera penisola si ritrovano solo nelle isole mentre altre assenti lungo il litorale adriatico si ritrovano nel litorale tirrenico. Dalla Tabella 1 si osserva che i tipi corologici non sono rappresentati in modo alquanto uniforme nelle diverse regioni italiane. Le entita sud-est europee sono maggiormente presenti nell'ltalia settentrionale, mentre quelle Appennino-Balcaniche sono segnalate in maggior numero nell'ltalia centro-meridionale. Le specie Illiri-che, Est-Alpino-Dinariche ed Alpino-Carpatiche sono segnalate esclusivamente nelle regioni dell'Italia settentrionale ed in un unico caso anche in Toscana (Italia centrale). Il corotipo Pontico invece sembra pi~ uniformemente distribuito nelle varie Regioni. Per valutare la diversa capacita di espandersi territorialmente dei taxa in esame si e decisio di adottare un indice chiamato Indice di espansione (le) che si ottiene dal seguente rapporto: Ie = somma del numero dei taxa segnalati per ogni regione / 20 (numero delle regioni italiane) I risultati otttenuti sono stati i seguenti: Ie = 93,4 per il corotipo Appennino-Balcanico; Ie = 89,1 per il corotipo SE-Europeo; Ie = 59 per il corotipo Pontico; Ie = 6,65 per il corotipo Est -Alpino- Dinarico e Alpino-Carpatico; Ie = 4,5 per il corotipo Illirico. Da tali dati si ottiene che i taxa appennino-balcanici hanno una maggiore capacita di diffondersi nelle regioni italiane. All'ultimo posto troviamo i taxa propriamente illirici che si attestano nel Friuli Venezia Giulia e solo in pochi casi si diffondono in altre Regioni dell'Italia settentrionale. Nella Tabella 2 e riportato lo spettro biologico in valori assoluti e percentuali con l'andamento delle forme biologiche nella florula dei 908 taxa considerati. Il 60% del contingente floristico considerato e costituito da Emicriptofite, un insieme di piante tipiche di ambienti temperati, aperti e con copertura erbacea, ma che non mancano anche nelle formazioni arboreo-ar-bustive. Una loro caratteristica e costituita da gemme svernanti disposte alla superfice del suolo e protette durante la stagione fredda dalla neve o dalle foglie morte. Forma biolojica Numero Taxon Valori percentuali (%) Emicriptofite 548 60 Geofite 97 11 Camefite 93 10 Terofite 98 11 Fanerofite 43 5 Nanofanerofite 29 3 Totale 908 100 Tab. 2: Spettro biologico delta flora appennino-balcanica, ¡llirica, sud-est europea, pontica, est-alpino dinarica e carpatica. Tab. 2: Biološki spekter flore: apeninsko-balkanske, ilirske, južno-vzhodno evropske, pontske, vzhodno-alpsko dinarske in karpatske. - Le Terofite (11%) sono specie annuali che superano la stagione avversa sotto forma di semi che si svi-luppano nel breve periodo stagionale con precipita-zioni e temperature favorevoli. Sono tipiche delle dei prati aridi mediterranei, delle zone aride e desertiche subtropicali e degli ambienti rimaneggiati dall'attivita dell'uomo, in particolare dall'agricoltura, che con le varie lavorazioni consente lo sviluppo solo di piante che completano il loro ciclo biologico nel corso di un anno solare. - Le Geofite (11 %) sono piante che durante la stagione avversa non presentano organi aerei sulla sperfice del suolo. Possiedono organi ipogei (bulbi, rizomi e tubercoli sotterranei) che hanno una rapida ripresa vegetativa allorquando le condizioni ambientali diventano favorevoli. Possono crescere in ambienti di-versi generalmente non disturbati dall'attivita antro-pica. - Le Camefite (10%) sono piante con fusto almeno in parte legnoso che non supera l'altezza di circa 50 cm dal suolo. In ambiente mediterraneo e submedi-terraneo esse sono generalmente tipiche di ambienti rupestri. Il loro particolare portamento, aderente alla superfice del suolo, e l'apparato vegetativo disposto a cuscinetti o a pulvini assicurano la protezione dalle elevate avversita termiche. - Le Fanerofite (5%) e le Nanofanerofite (3%) sono piante perenni e legnose a portamento arboreo ed arbustivo. Esse di solito colonizzano ambienti non disturbati dall'uomo. I dati del la Tabella 2 confermano, da una parte che le entita italo-balcaniche nel complesso sono tipiche degli ambienti temperati prevalenti nelle due penisole, dall'altra parte la grande eterogenetita ambientale delle penisole stesse; in caratterizzate da grandi montagne, boschi, grandi superfici coltivate, ambienti aridi in qual-che caso semidesertici e da una disposizione territoriale che si estende dalle medie latitudini europee sino ai meridiani che lambiscono le regioni più settentrionali del continente africano. In tali ambiti possono vegetare piante con forma biologica completamente opposte quali le Camefite e le Terofite ed ovviamente tutte le altre con caratterisitiche intermedie. La distribuzione dei 908 taxa in esame distinti in piani di vegetazione ha il seguente andamento: - piano litoraneo compreso tra 0 e 100 metri di alti -tudine con 537 taxa - piano collinare compreso tra 100 e 900 metri con 685 taxa - piano montano compreso tra 900 e 1800 metri con 678 taxa - piano subalpino compreso tra 1800 e 2300 metri con 277 taxa - piano alpino oltre 2300 metri con 136 taxa. Dai dati riportati si puo osservare che tra le specie in esame prevalgono le specie tipiche dell'ambiente collinare, seguite dalle entita del piano montano e da quelle del piano litoraneo. La distribuzione per ambienti invece dimostra che prevalgono le specie tipiche degli ambienti aperti, aridi, rupestri e soleggiati. Di conseguenza si puo concludere che nella penisola italiana la componente vegetale Ap-pennino-Balcanica, Illirica, Est-Alpino-Dinarica, Est-Al-pino-Carpatica, Sud-Est-Europea e Pontica e maggior-mente localizzata nel settore alpino, nel margine inferiore delle Alpi e nei settori appenninico e preappen-ninico. Una quota non trascurabile e anche diffusa lungo il piano litoraneo. Le maggiori presenze si regi-strano in ambienti conservativi e specializzati quali quelli delle rupi, dei ghiaioni, dei prati aridi, dei pascoli montani e subalpini. Le specie endemiche vicarianti Per taxa endemici vicarianti geografici s'intendono tutte le entita endemiche caratterizzate da un'elevata affinita morfo-genetica che si sviluppano in habitat più o meno simili di territori separati tra loro. Secondo Bedulli (1993), geograficamente, il fenomeno e la conseguenza della separazione di un unico areale primitivo in due nuovi areali a causa dell'instaurasi di una barriera e di un processo di speciazione allopatrica dovuta al fatto che una specie si trova separata in due distinte regioni senza la possibilita d'interscambi genetici. L'analisi delle entita endemiche italiane e balcaniche vicarianti tra loro fornisce un ulteriore contributo utile a chiarire l'origine e la distribuzione delle specie comuni alle due penisole. La vicarianza geografica non esiste solo tra taxa endemici ma anche tra taxa non endemici e caratterizzati da un areale piu vasto, come ha messo in evidenza Stevanovic (1996). Nel presente lavoro tali entita non saranno considerate. Nell'ambito della penisola italiana sono state con-teggiate 201 entita endemiche italiche ad elevata affinita con entita endemiche balcaniche e quindi vicarianti geografici degli stessi. Nelle regioni dell'Italia centro-meridionale e presente un maggior numero di entita endemiche vicarianti rispetto alle regioni dell'Italia settentrionale, a dimo-strazione di una maggiore affinita vegetale con la pe-nisola balcanica. In assoluto il maggior numero di taxa esegnalato in Calabria con 65 diverse entita. In Sicilia ne risultano segnalati 62, in Basilicata 59, in Abruzzo 58 e nelle altre Regioni valori inferiori a 50. Nell'Italia settentrionale il maggior numero di taxon e segnalato in Veneto con 18, mentre nelle altre regioni si registrano valori inferiori. Il Friuli Venezia Giuia, regione di confine e principale porta d'ingresso nella penisola di specie orientali, registra un basso numero di entita endemiche italiane vicarianti di entita balcaniche. In Liguria, invece, situata piu ad ovest della regione veneto-giuliana, se ne registra un numero maggiore. In un'altra porta d'ingresso di specie orientali quale la Puglia si registrano valori di entita endemico-vicarianti inferiori a quelli delle regioni vicine. Da tali dati iniziali si puo concludere che il fenomeno innanzitutto non e legato alla vicinanza geografica con la penisola balcanica. Alcune specie quali Potentilla saxífraga, Potentilla valderia, Alyssum argenteum, Achillea nana e Micro-meria marginata sono localizzate nelle Alpi Marittime, mentre le specie a loro piu affini sono presenti in Bulgaria, Grecia e Croazia. Un'altra specie, Sanguisorba dodecandra, e localizzata in Lombardia mentre l'entita endemica balcanica ad essa piu prossima (Sanguisorba abanica) e presente in Albania. Una bellissima primulacea delle Alpi orientali, Primula tyrolensis, a sua volta e vicariante di Primula kitaibeliana presente lungo la catena dei Velebit. Anche altre specie presentano ampie disgiunzioni difficilmente interpretabili. In base alla distribuzione regionale di tali piante si possono individuare diversi centri di specializzazione e formazione di endemismi italici con piante ad affinita balcanica ed orientale quali: - L'Appennino meridionale ove sono presenti circa 80 taxa vegetali endemici. Alcuni di essi sono condivisi con l'Appennino centrale ed altri sono esclusivi. - L'Appennino centrale ove, invece, sono presenti circa 70 taxa endemici ad affinita balcanico-orien-tali, alcuni dei quali esclusivi ed altri condivisi con l'Appennino settentrionale, meridionale o con entrambi. - La Sicilia con oltre 60 taxa in gran parte esclusivi della Sicilia stessa e di alcune sue isole minori. - La regione pugliese con circa 40 taxa endemici ad affinita balcanico-orientale di cui alcuni esclusivi del promontorio del Gargano, delle isole Tremiti e della penisola salentina. - La Toscana con 25 taxa endemici di cui alcuni esclusivi delle Alpi Apuane. Tali centri di specializzazione e formazione di endemismi coincidono con i piu importanti centri di formazione degli endemismi lungo la pensiola italiana. Dalla somma di tutte le entita dei tipi corologici considerati appennino-balcaniche, endemiche vicarianti etc. si evidenzia che la Regione italiana dove e presente il maggior numero di taxon ad affinita balcanico-orientali e l'Abruzzo con 434, seguito dal Friuli Venezia Giulia con 406, la Basilicata con 375, il Veneto con 340, la Calabria con 339, il Lazio con 332, la Campania con 323, il Molise con 318, le Marche con 303 e poi tutte le altre Regioni con valori inferiori a 300 taxa ciascuna. Nel complesso si hanno piu entita vegetali ad affinita balcanica nell'Italia meridionale rispetto all'Italia centrale e settentrionale. Origine delle specie ed ipotesi di vie di migrazioni Come si e visto il contingente di specie italo-balcaniche considerato nel presente lavoro e composto da entita di diverse categorie corologiche ed origini geografiche. Alcune di esse sono considerate avventizie in quanto sono state introdotte In Italia piu o meno casualmente a causa dell'attivita antropica. Altre si sono diffuse spontaneamente seguendo ognuna delle rotte migratorie che saranno analizzate in seguito. Vari studiosi, in un passato piu o meno recente, si sono occupati delle origini e delle rotte migratorie percorse da tali particolari piante nell'espansione del loro areale a partire dal centro di origine. In tale sede si riporteranno alcune tra le piu significative ed importanti tesi sostenute. Secondo Trotter (1912), le specie italo-balcaniche sono costituite nell'insieme da entita mediterranee accantonate in ambiti di rifugio in seguito alla riduzione dell'areale primitivo. Secondo Uzunov et al. (2005) i taxa con-siderati appennino-balcanici hanno le seguenti orgini: - un gruppo di specie e di origine arcto-alpina e popolava la catena delle Alpi prima delle glaciazioni quaternarie; - un secondo gruppo di specie consiste in entita relitte dell'era terziaria sopravvissute nelle due penisole circumadriatiche in opportune isole di rifugio. Il loro areale primitivo era piu vasto di quello attuale. - un terzo gruppo di specie e di origine est-mediter-ranea ed il loro areale attuale e limitato alle due penisole o alle isole che le circondano. Considerata tale alta eterogeneita ambientale, si presume che le migrazioni floristiche avvennero in epoche diverse a partire dal Terziario. Inoltre, poiché la maggioranza delle specie e di origine orientale e la penisola balcanica e di piu antica formazione rispetto a quella italiana, tali migrazioni avvennero in prevalenza in direzione occidentale. Alla flora presa in esame, appartengono diverse entita dei seguenti generi d'origine mediterranea: Pinus, Dianthus, Gypsophila, Silene, Alyssum, Aurinia, Ranunculus, Trifolium, Linaria, Festuca, Anthyllis, Salvia, La-vatera, Campanula, Leucanthemum, Achillea e Crocus. Ad essi vanno aggiunte le entita est-mediterranee migrate in direzione occidentale appartenenti ai seguenti generi: Carum, Huetia, Sesleria, Silene, Stachys, Alys-soides e Edraianthus. Questo gruppo di specie, insieme alle entita arcto-alpine ed altre relitte terziarie ed alle entita endemiche vicarianti, possono essere considerate le superstiti di un fondo di vegetazione comune alle due penisole prese in considerazione, confermando in tal modo le tesi di Trotter (1912). E tuttavia probabile che ad esse vadano aggiunte anche le specie di origine ovest-mediterranea che in qualche era geologica passata migrarono in direzione inversa dalla penisola italiana a quella balca- nica. Secondo Trotter (1912) 36 entita florisitiche di origine occidentale dall'Italia, ove sono più diffuse, rag-giunsero le terre sulle opposte sponde adriatico-ioniche. Secondo Turrill (1929), invece, 34 specie a generale distribuzione mediterraneo-occidentale sono presenti nella penisola balcanica ed altre 32 specie mediter-raneo-occidentali diverse dalle precedenti sono presenti nella penisola balcanica e lungo il litorale tirrenico italiano ma non in Sicilia. Vari taxa sia animali sia vegetali considerati paleo-tirrenici o mediterraneo-occidentali raggiunsero la Pu-glia durante il Rissiano e successivamente penetrarono in Dalmazia; tra essi il coleottero Pedinus meridianus e la piccola e graziosa leguminosa Coronilla valentina. Recenti ricerche hanno dimostrato che 40 diverse specie mediterraneo-occidentali (tra cui Teucrium fruti-cans e Brassica incana) hanno in Albania il loro limite orientale di distribuzione geografica. Il gruppo di Campanula isophylla, che si ritiene di origine paleotirrenica, in Italia e rappresentato da 6 taxa endemici mentre nella penisola balcanica da 7. Di conseguenza e ipotizzabile che le entita balcaniche si siano originate da una specie ancestrale che in epoca prequaternaria attraverso la Puglia migra in direzione orientale. Oltre che dalla Puglia non puo essere escluso che le migrazioni floristiche da ovest verso est si siano svolte anche attraverso altre direttrici, tra cui il margine meridionale delle Alpi e il Carso triestino. A tal proposito Trinajstic (1987) sostiene che Euphorbia spinosa e Arceuthobium oxicedri attraverso il margine orientale dell Alpi si diffusero da ovest verso est penetrando più o meno profondamente lungo il territorio dinarico. Altri generi e specie vegetali, a dimostrazione di antichi collegamenti territoriali, sopravvivono in stazioni relittiche nella penisola balcanica e nella penisola iberica, ma sono assenti lungo la penisola italiana. Tra queste alcune specie del genere Ramonda e Merendera presenti esclusivamente nelle penisole iberica e balcanica. Altri generi invece sono caratterizzati da entita endemiche vicarianti iberico-balcaniche. Ritornando alle possibili origini e vie di migrazione delle entita oggetto del presente lavoro, specie più orientali, addirittura centro-asiatiche, migrarono verso occidente e successivamente si differenziarono nei territori circumadriatico-ionici in entita comuni o endemiche vicarianti. Appartengono a questa categoria i taxa dei generi Astragalus, Oxytropis, Draba, Gentiana, Pe-dicularis, Crepis e Saxifraga che sono originari delle steppe e delle montagne dell'Asia centrale. Nella penisola anatolica, invece, hanno il centro d'origine i seguenti generi orientali a cui appartengono varie entita appennino-balcaniche: Asyneuma, Phlomis, Pethroragia e Verbascum. Le piante tipiche degli ambienti aridi e delle steppe est-europee migrarono in direzione nord-occidentale at- traversando un corridoio posto a nord della catena alpina che collegava le valli del Danubio, della Sava, del Reno e del Rodano con il margine inferiore delle Alpi. Attraverso questo corridoio queste piante penetra-rono nelle valli interne e nei territori vicini più adatti ad ospitarle. Alla luce di tale ipotesi e possibile ammettere che gli elementi florisitici ponto-pannonici, assenti nel Friuli Venezia ma presenti nelle Alpi Occidentali, per-corsero tale corridoio. Molte entita balcanico-orientali tipiche dei ghiaioni, prati aridi, magredi, praterie alpine, festuceti e xerobrometi alpino-occidentali percorsero tale importante direttrice. Tuttavia il corridoio steppico nord-alpino-danubiano non e stato l'unico percorso seguito per la coloniz-zazione floristica delle Alpi Occidentali da parte di elementi balcanico-orientali. Altre possibili rotte d'emi-grazione possono essere state: - un corridoio in territorio italiano, definito da Audisio & De Biase (1993) "Illirico-Cisalpino", percorso in direzione est-ovest nei periodi interglaciali caldi. Esso univa la Dalmazia con le Prealpi, le Alpi Orientali e le Alpi Occidentali. - un corridoio definito da Audisio & De Biase (1993) "Appenninico-Transadriatico" percorso in direzione nord-ovest che univa i Balcani con l'Appennino e le Alpi Occidentali. Secondo Turrill (1929) la flora pontica occidentale era presente nel Sud Europa durante l'era terziaria, si ritiro parzialmente durante le glaciazioni in opportune isole di rifugio, dalle quali al ritiro dei ghiacci si espanse secondo modalita e termini gia esaminati. Dal Quater-nario la distruzione delle foreste operate dall'uomo per ricavare terreni agricoli e pascoli per gli armenti favori la diffusione degli elementi pontici segetali e steppici. Kaligaric et al. (2006) propone un modo di dispersione con attivita umana nella direzione SE-NO. Poldini (1971), in accordo con Beck (1906), ritiene che la flora illirica costituisca un'appendice fortemente differenziata della flora pontica occidentale che lam-bisce il margine orientale delle Alpi e si pone a contatto con la flora mediterranea. Poiche non ha subito le in-fluenze nefaste delle glaciazioni quaternarie questa flora e caratterizzata da un elevato numero di endemismi. Siccome le specie illiriche nel complesso sono carat-terizzate da un'elevata termoxerofilia, sono state spesso connesse alla flora pontica e definite anche pontiche occidentali. Secondo Montelucci (1952), i taxa vegetali trans-adriatici che si trovano esclusivamente lungo la catena appenninica ed alcune catene costiere della penisola balcanica, costituiscono un relitto di vegetazione di epoche fredde rifugiatisi ad alta quota. Molto spesso tali entita vengono definite anche illirico-appenniniche o anfiadriatiche. Esse insieme a tutte le entita illiriche, rappresentano un gruppo derivato da una corrente migratoria continentale di origine centro-asiatica. Tale tesi pero non e da tutti condivisa in quanto la flora illirica anziché centro-asiatica e di origine mediterranea. Infatti, secondo Trinajstic (1992) e più realistico pensare che la flora illirica si e differenziata dall'antica flora mediterranea presente dal livello del mare alle cime delle Alpi Dinariche. La componente endemica appenninica centro-meri-dionale d'alta quota con notevoli vicarianze nella peni-sola balcanica, secondo Montelucci (1952), rappresenta l'estremo residuo di una vegetazione terziaria e la differenziaizione locale w-meridionale d'emigrazione. Dalla flora mediterranea, secondo Pignatti (1959), si sarebbe differenziata anche la flora montana del SudEuropa a cui appartiene il corotipo SE-Europeo consi-derato nel presente lavoro. Le entita dei generi Alchemilla, Campanula, Phy-teuma e Pinus considerati, probabilmente discendono da antiche specie tropicali che durante l'era terziaria, all'inizio del l'orogenesi alpina, si adattarono a vivere nell'ambiente montano secondo le seguenti diverse modalita: - radiazione adattativa ed esclusione competitiva: con-sistono in processi di specializzazione che subiscono organismi viventi simili e con le stesse origini per adattarsi a diverse condizioni ambientali e conquistare ognuna l'attuale nicchia ecologica; - esclusione competitiva: si ha quando tra due specie che cercano di conquistare le stesse risorse, una prende il sopravvento sull'altra; - processi di autopoliploidia: portano al raddoppio del corredo cromosomico per favorire un maggior adat-tamento ambientale e probabilita di sopravvivenza. La flora Est- Alpino-Dinarica e costituita da elementi alpino-orientali che prolungano il loro areale nella penisola balcanica. Varie specie sono considerate relitte e rappresentanti della flora terziaria sopravvissuta in oasi di rifugio non toccate dalle glaciazioni e disposte ai margini delle Alpi Orientali o in vari ambiti della peni-sola balcanica. Secondo Poldini (1971), nel territorio carsico montano vari elementi terziari est-alpino-dinarici durante il periodo glaciale sopravvissero in isole di rifugio. Il Carso triestino, a suo avviso, durante il Wurm si spopolo quasi completamente per essere successiva-mente ricolonizzato da elementi illirico-pontici prove-nienti dal retroterra balcanico. Secondo Horvat (1962), la flora alpina penetro in direzione SE attraverso un corridoio costituito dai monti Risnjak, Nevoso (Snjeznik) e Gorski Kotar mescolandosi a quella illirica e lasciando delle tracce visisbili anche ai nostri giorni. Infatti, nelle montagne del Gorski Kotar situato dietro Fiume e della Velika Kapela più a sud, varie specie d'origine alpina raggiungono il loro limite di distribuzione orientale, tra cui Valeriana elongata, Ranunculus traunfellneri, Festuca pumila e Saussurea discolor. Altre, a loro volta, si sono diffuse penetrando più o meno profondamente lungo le Alpi dinariche sino a raggiungere la catena scardo-pindica. In alcuni casi dalla frammentazione dell'areale originario e dal l'isola-mento geografico si sono originate specie endemiche balcaniche vicarianti di specie alpine: Primula kita-beliana vicariante di Primula tyrolensis, Primula deorum vicariante di Primula integrifolia, Saxifraga prenja vicariante di Saxifraga sedoides, Saxifraga malyi vicariante di Saxifraga paniculata, Cerastium dinaricum vicariante di Cerastium alpinum ed altre. Molte piante alpine, come detto, sono di origine euroasiatica, essendo originarie della catena dell'Hima-laya. Anche in questo caso, durante gli spostamenti da est verso ovest si formarono alcune nuove specie per isolamento geografico. In questo senso le specie endemiche vicarianti alpine e balcaniche hanno un'origine molto più antica che risale al Terziario, e derivano da specie parentali euroasitiche. Vari studi hanno evi-denziato che nell'ambito del Friuli Venezia Giulia taxa sia animali sia vegetali raggiungono rispettivamente il loro limite di distribuzione geografica orientale o occidentale. A tal proposito Gentilli (1986) collocherebbe in tale ambito una soglia biogeografica che agisce tra la regione balcanico-danubiana connessa all'immenso serbatoio genetico asiatico e la penisola italiana ricca di varieta ambientale. Zenari (1950) colloca nella regione veneto-giuliana i confini nord-occidentali di una particolare sottoregione florisitica che si prolunga lungo l'attuale costa croata ed e caratterizzata da una notevole presenza di elementi pontici, pannonici ed illirici assenti nel resto d'Italia. Le entita italo-balcaniche presenti anche in Sicilia possono essere la conseguenza di: - migrazioni dapprima in direzione est-ovest e succes-sivamente da nord a sud lungo la penisola italiana sino al raggiungimento del l'isola; - antiche connessioni che si stabilirono durante il Rissiano tra la Sicilia l'Egeo ed il Nord-Africa. Le affinita esistenti tra le entita endemiche balcanico-orientali ed i taxa endemici tipici delle Alpi Marittime e delle altre catene Alpino-Centro-Occidentali documen-tano la discendenza da: - antenati comuni che popolavano l'Europa meridionale dai Pirenei al Caucaso durante l'era terziaria, differenziatisi in nuovi taxa a causa del lungo isolamento geografico; - entita balcanico-anatoliche migrate dal centro d'origine in direzione nord-occidentale seguendo diverse direttrici. A questo punto ci si chiede quali direttrici hanno percorso le varie entita vegetali in considerazione per emigrare dalla penisola balcanica a quella italiana o viceversa. A tal proposito sono state elaborate varie ipotesi e supposte più direttrici d'emigrazione. Esse ver-ranno esaminate nel dettaglio al fine di verificarne il grado di verosimiglianza avvalendosi anche del contributo di studi e ricerche faunistiche. La via carsica nord-adriatica Le ricerche effettuate hanno evidenziato che su 908 taxa considerati 516 sono segnalati nell'Italia setten-trionale e 390 nel Friuli Venezia Giulia, a dimostrazione che la continuita territoriale diretta esistente tra le pe-nisole italo-balcaniche attraverso il Carso triestino ed il resto della Regione veneto-giuliana ha rappresentato un' importante porta d'ingresso che ha arricchito innan-zitutto l'area di confine ed ha anche favorito gli scambi floristici da una parte all'altra in entrambe le direzioni. Infatti, molti taxa di origine orientale (egeica, sud-est-europea, pontica, anatolica e turanica) attraverso questa importante porta d'ingresso in epoche passate pene-trarono e si diffusero lungo la penisola italiana. Il fenomeno e ancora in atto come dimostra il ritrovamento di nuovi taxa d'origine orientale nel Friuli-Venezia Giulia innanzitutto ed anche in altre regioni italiane vicine. Innanzitutto e avvenuta una migrazione florisitica in direzione occidentale secondo un gradiente più o meno decrescente dai territori di confine orientale a quelli occidentali. Secondo Gentilli (1986) le specie orientali varcarono la soglia friulana nelle ere geologiche in cui il clima era caratterizzato da un aumento delle temperature medie e delle piogge estive nel bacino balcanico-danubiano a regime continentale, e una riduzione della piovosita media sulla penisola italiana caratterizzata da un clima più oceanico. Alcuni dei taxa considerati raggiungono in una delle regioni settentrionali il loro limite occidentale di distri-buzione geografica, mente altri sono esclusivi di un unico ambito regionale. A tal proposito emerge che 55 taxa sono esclusivi del Friuli Venezia Giulia, 9 del Veneto, 2 ciascuno del Piemonte, Lombardia e Liguria ed uno ciascuno del Trentino Alto Adige e della Valle d'Aosta. 21 taxa raggiungono il loro limite di distribuzione geografica in Veneto, 17 in Trentino Alto Adige, 80 in Lombaria, 64 in Piemonte e 8 in Liguria. Anche nell'ambito della fauna avviene lo stesso fenomeno. Infatti, secondo Osella et al. (2005) vari coleot-teri d'origine orientale penetrarono in Italia attraverso l'Istria ed il Carso triestino. Alcuni di essi si sono diffusi nel resto della penisola seguendo il margine inferiore delle Alpi. Altri invece attraversarono la Pianura padana ed il Po per raggiungere prima l'Appennino settentrio-nale e poi quello centro-meridionale. In ambito floristico si ritiene che le specie balcanico-orientali che dal Carso triestino penetrarono attraverso la penisola seguendo il margine inferiore delle Alpi succes-sivamente si diffusero lungo l'Appennino più o meno profondamente. Le seguenti specie presenti anche in Liguria, le Alpi Apuane, e varie stazioni prealpine ne rappresentano un classico esempio: Anthyllis vulneraria ssp. pulchella, Grafía golaka e Sesleria kalnikensis. Di conseguenza il passaggio attraverso la Pianura padana ed il Po per la flora dovrebbe escludersi, ma non esi- stono certezze in tal senso e probabilmente per alcune specie cio potrebbe essere accaduto. Infatti, gli areali attuali di Pinus nigra e di Cotinus coggygria ne po-trebbero essere una conferma. Varie entita balcanico-orientali esaminate non sono presenti nel Friuli Venezia Giulia e cio potrebbe essere la conseguenza sia di possibili estinzioni che di una porta d'ingresso alla penisola italiana diversa dal Carso triestino. Anche l'esistenza nell'ambito della Regione di soli 390 taxa, un numero notevolemente inferiore al totale delle specie presenti nell'Italia settentrionale porta a pensare che gli scambi floristici avvennero attraverso altre vie e porte. Il ponte terrestre Ancona-Zadar Durante l'epoca di massima glaciazione del Wurm la linea di costa tra le due penisole circumadriatiche era ubicata qualche centinaio di chilometri più a sud di quella odierna e praticamente congiungeva l'attuale An-cona con Zadar. Tutto il territorio posto a nord di tale asse era occupato da terre emerse e zone acquitrinose. A sud, invece, la distanza tra le due penisole era notevol-mente inferiore a quella attuale. Nella penisola balcanica molte isole ora emerse erano inglobate nella terraferma. Contemporaneamente la linea di costa della penisola italiana si prolungava per vari chilometri verso est. Si e ipotizzato che attraverso il ponte terrestre situato a nord della linea Ancona-Zadar in passato avvennero scambi floristici ma tale ipotesi e stata abbandonata. Se cio fosse stato vero la flora e la fauna della Provincia di Rovigo, dell'Emilia Romagna e dei territori dell'opposta sponda dovrebbero essere molto simili, un fatto non corrispondente alla realta. Inoltre il substrato sabbioso e l'ambiente palustre di quei territori non consentiva l'attecchimento di specie litofile tipiche di ambienti rupestri e pietrosi che contraddistinguono l'insieme della flora appennino-balcanica. Poiche varie specie tra quelle esaminate si rinven-gono anche in ambienti umdi si puo pensare che almeno per alcuni di essi il ponte terrestre a nord dell'asse Ancona-Zadar costituï un ambito territoriale da percor-rere per la colonizzazione di nuovi territori. Purtroppo tale ipotesi non ha conferme. I ponti terrestri dalmato-garganico e salentino-albanese Tra i vari taxa riportati nel presente lavoro, ce ne sono alcuni presenti nel Friuli Venezia Giulia e nel resto d'Italia che documentano una migrazione in direzione sud. Molti altri, invece, sono assenti sia nella regione veneto-giuliana che nel resto dell'Italia settentrionale. Poiché si suppone che la maggior parte e di origine orientale, la loro presenza nella penisola italiana si giustifica solo ammettendo altre porte d'ingresso, quali i ponti dalmato-garganico e salentino-albanese. A partire dal 1860 a più riprese vari geologi sosten-nero che durante ere geologiche passate esisteva una terra emersa chiamata Adriatide che univa il Gargano con la Dalmazia. Agli inizi del nuovo secolo importanti botanici quali Adamovic, Beck ed Engler fecero proprie le teorie geologiche sull'Adriatide per spiegare la pre-senza di entita florisitiche balcaniche nel Mezzogiorno d'Italia supponendo che attraverso le terre, un tempo emerse avvennero le migrazioni florisitiche. Trotter nel 1912 analizzando la distribuzione di 405 specie balcanico-orientali, in base alle conoscenze al-lora disponibili, osservo che siccome 300 di esse erano localizzate nell'Italia meridionale, molto probabilmente rappresentavano il frutto di scambi floristici attraverso un ipotetico ponte localizzato nel sud della penisola italiana. Più tardi Gridelli (1950) avvalendosi dei contributi e delle ricerche geologiche successive ed analizzando in modo molto dettagliato la distribuzione di 138 coleotteri transadriatici giunse ad ipotizzare le possibili vie di migrazione e di collegamento da essi seguiti. Le con-clusioni a cui Gridelli (1950) pervenne con le sue im-portantissime ricerche sono le seguenti: - gli organismi che hanno l'areale diviso in due parti dal Mare Adriatico hanno la loro origine in una del le regioni del le opposte sponde; - l'areale attuale di un organismo vivente riflette il suo passato geologico; - l'esistenza di popolazioni della stessa specie lungo le sponde delle due penisole circumadriatiche puo es-sere spiegata ammettendo collegamenti territoriali terrestri in epoche geologiche passate. I più antichi collegamenti tra il Gargano con la costa dalmata e tra l'attuale penisola salentina con la Grecia-Albania risalgono all'era terziaria, nel Miocene. Infatti, in quell'epoca si suppone che il Gargano costituiva l'estrema propaggine di una penisola che lo collegava con la Dalmazia e l'Asia minore ed era formata dal l'attuale penisola di Sabbioncello (Peljesac) e dalle isole Tremiti, Pianosa, Lastovo e Korcula. Il Salento, a sua volta, era collegato con l'Albania e la Grecia ionica e costituiva l'estrema propaggine occidentale dell'Egeide meridionale (Gridelli, 1950). Un tratto di mare intermedio chiamato "solco transegeico" separava i territori dell'attuale penisola salentina dal Gargano stesso. Dal Gargano e dal Salento le specie orientali si diffusero per il resto della penisola seguendo due diverse direzioni: una a nord che risaliva lungo l'Appennino e consenti di raggiungere anche le Alpi Apuane ed una a sud che invece scendeva lungo l'Appennino meridionale. Alla fine del Miocene, in particolare nel Messiniano (tra 6.5 e 5.5 milioni di anni fa), lo stretto di Gibilterra si sollevo a causa di movimenti tettonici, si chiusero le comunicazioni con l'oceano Atlantico ed il Mar Mediterraneo non ricevendo le acque oceaniche inizio a disseccarsi trasformandosi in un grande bacino con pochi laghi sparsi. I fondali dell'Adriatico emersero completamente a causa della sua evaporazione totale. Siccome si presume che il livello del mare diminuí di circa un metro l'anno e possibile che anche i fondali più bassi dell'intero bacino emersero per lunghi periodi di tempo. Secondo Bosellini (2005) il Mediterraneo mio-cenico doveva assomigliare alle attuali vallate semi-desertiche del Nevada e della California caratterizzate da grandi laghi effimeri prosciugati e bianchissimi de-positi salini. Nuovi ponti terrestri si formarono ed organismi vi-venti sia animali che vegetali paleotirrenici-occidentali e paleoegeici-orientali espansero i loro areali migrando ognuno in direzione opposta rispetto ai territori d'origine. Altre migrazioni avvennero anche attraverso la Sicilia ed il continente africano, all'epoca uniti tra loro. In questo caso elementi vegetali est mediterranei attraverso il ponte africano raggiunsero sia la Sicilia sia la Sardegna ed in qualche caso risalirono l'attuale penisola. Secondo Pignatti (1997) alla vicenda del Messi-niano va connessa l'esistenza in Italia dei seguenti grup-pi di piante di diversa origine geografica: - piante delle creste ventose appartenenti ai generi Astragalus e Genista; - piante tipiche dei suoli salati e salmastri dei seguenti generi: Salicornia, Salsola, Suaeda, Inula, Aster, Artemisia, Artrhocnemum e Tamarix; - piante della famiglia delle Plumbaginaceae appartenenti al genere Armeria ed al genere Limonium tipico delle rupi marittime. Nel Pliocene, circa 5,4 milioni di anni fa le comu-nicazioni con l'Atlantico ripresero, s'interruppero i ponti terrestri esistenti ed il Mediterraneo assunse una con-figurazione molto simile a quella attuale. Nel Quaternario, in piena era glaciale, durante la regressione romana tra 250.000 e 1 70.000 anni fa, si ristabifi il ponte dalmato-garganico e le migrazioni floro-faunistiche tra le opposte sponde dell'Adriatico ebbero l'opportunita di una nuova fase. In più occasioni durante le glaciazioni pleistoceniche la Sicilia resto collegata alla Calabria favorendo le migrazioni di specie tra i due territori in entrambe le direzioni. Recenti teorie sulla geografia dell'Adriatico meridionale mettono parzialmente in discussione le ipotesi geologiche sin qui riportate, in qualche caso smentendo l'ipotesi di ponti territoriali ed in altri sostenendo l'esistenza di altri. Alcune ipotesi di Gridelli (1950) sulla geografia dell'Adriatico meridionale vennero subito parzialmente corrette da Pasa (1953) che tuttavia non ne smonto l'intero complesso che restava pur sempre valido. Secondo de Giuli et al. (1987) l'Adriatico meridionale dall'Oligocene al Tortoniano era costituito da un arcipelago inserito in un Mare poco profondo con territori discontinuamente connessi, denominato Regno Apulo-Dalmatico. I suoi pricipali elementi territoriali erano: le colline delle Murge, la penisola salentina, il Tavoliere che si estendeva a nord sino all'asse fluviale del Fortore-Sangro, la penisola garganica ed il basso promontorio con un mare poco profondo che collegava il Gargano alla regione di Split-Dubrovnik (Spalato-Ragusa). Durante il Tortoniano, secondo de Giuli et al. (1987), un'ingressione marina provoco una forte ridu-zione delle terre emerse. Durante il Messiniano la super-fice delle terre emerse aumento e molti territori prima isolati tornarono ad essere collegati. Tali collegamenti terrestri resero possibili le migrazioni floro-faunsitiche in entrambe le direzione est-ovest ed in questo senso le vecchie ipotesi trovano una conferma. Di conseguenza tali nuove teorie sulla geografia dell'Adriatico meridionale non escludono le migrazioni florisitiche poiche am-mettono l'esistenza di terre emerse che, anche se non continue avvicinavano di molto rispetto all'epoca odi-erna le penisole. Di conseguenza le tesi di Gridelli (1950) risultano tuttora degne di interesse e pertanto verranno esaminate nei suoi aspetti principali. Analiz-zando nel dettaglio la distribuzione dei coleotteri trans-adriatici egli giunse a delle interessanti conclusioni che possono essere ritenute valide anche per la flora con le stesse caratteristiche. In particolare sostenne che: - sono molto più numerose le specie balcanico-ori-entali presenti nell'Italia appenninica che quelle italiche presenti nel la penisola balcanica; - nell'ambito delle specie transadriatiche ne possono essere individuate alcune paleoappenniniche, altre transadriatiche vere e proprie ed altre paleoegeiche; - le specie transadriatiche vere e proprie varcarono l'Adriatico quaternario nel Plesitocene durante la Regressione romana attraversando la soglia dalmato-garganica. L'attuale carattere di transadriaticita e la conseguenza della frammentazione dell'unico grande areale pleistocenico a seguito dell'immersione di parte dei territori costituenti la soglia stessa. - le specie paleoegeiche varcarono l'Adriatico mioce-nico durante il Pontico irradiandosi nell'Italia appenninica dell'epoca ed assunsero la distribuzione attu-ale nel Pliocene quando il mare Adriatico venne a configurarsi nel la sede odierna; - le specie paloegeiche possono essere distinte in un ramo settentrionale che si irradio nella penisola italiana attraverso il Gargano ed in un ramo meridionale o transionico che penetro attraverso il Salento; - le specie paleoappenniniche varcarono l'Adriatico miocenico durante il Pontico per raggiungere il continente egeico. La fauna paleoappenninica era inferiore in numero di specie rispetto a quella paleo-egeica in quanto in quel periodo l'Appennino era ancora in formazione ed era costituito da piccole isole che ovviamente non potevano ospitare una maggiore varieta faunistica rispetto al continente egeico molto più vasto. Anch'esse durante il Plio- cene assunsero la loro geonemia attuale per fran-tumazione dell'antico areale pontico. - alcuni taxa sono rappresentativi di possibili migrazioni faunistiche avvenute in tempi più antichi, agli inizi del Paleocene o addirittura durante il Cretaceo. Anche in ambito botanico le tesi di Gridelli (1950) sono state ampiamente condivise e le ricerche effettuate hanno portato in certi casi a stabilire per i taxa italo-balcanici sia le possibili rotte di emigrazione che le epoche in cui sono avvenute. Infatti, secondo Tomaselli (1961) durante il Pontico con il passaggio da un clima tropicale umido a subtropicale caldo e secco e grazie ai ponti terrestri allora esistenti: - dalla Dalmazia raggiunsero il Gargano varie specie vegetali d'origine centro-asiaticache e genericamente orientali quali: Camphorosma monspeliaca, Halo-cnemum strobiliaceum, Tunica (Pethroragia) illyrica e Cardamine glauca; - dalla Grecia-Albania raggiunsero la penisola salentina varie entita paleoegeiche quali: Muscari mariti-mum (Muscari gussonei), Agropyron panormitanum (Elymus panormitanus), Thelygonium cynocrambe e Bupleurum fruticosum. Tenendo conto del ponte terrestre attraversato per raggiungere lo stivale, sia i taxa animali sia vegetali possono essere distinti in: - entita transadriatiche o illirico-appenniniche se erano originarie della ex Jugoslavia ed attraversarono il ponte dalmatico-garganico; - entita paleoegeiche se attraversarono il ponte salen-tino-albanese provenendo dalla Grecia-Albania. Secondo Francini Corti (1966) possono essere consi- derati paleoegeici i seguenti taxa vegetali: Periploca graeca, Sarcopoterium spinosum, Quercus trojana, Salvia triloba, Serapias politisii, Phlomis fruticosa, Satureja cuneifolia, Campanula versicolor, Ephedra campylo-dopa, Bonannia graeca e Vicia microphylla. Secondo Ferrarini (1966-67) nell'era cenozoica un flusso migratorio di origine orientale giunse sulle Alpi Apuane seguendo un lungo corridoio di terre emerse che dall'Asia minore raggiungeva la Grecia e l'Appen-nino centrale. A suo avviso l'attuale areale di Carex macrolepis segue l'andamento di quelle terre e documenta la strada seguita durante la sua espansione dal centro d'origine. I seguenti taxa vegetali hanno una distribuzione che documenta l'esistenza di una corrente migratoria che univa le catene montuose dell'Asia minore con la Grecia, il resto della penisola balcanica, le Alpi orientali e l'Appennino: Peucedanum schottii, Asplenium fissum, Cardamine chelidonia, Scabiosa holosericea ed altre entita affini. Secondo Ferrarini (1970), le seguenti specie ende-miche delle Alpi Apuane si differenziarono da un contingente floristico orientale: Athamanta cortiana, Silene lanuginosa e Rhamnus glaucophyllus. Altrettanto e av- venuto nel Salento e nell'Appennino centro-meridio-nale, in Sicilia ed in altre localita ove specie vegetali di origine orientale, a causa del lungo isolamento geografico, si sono differenziate in taxa di natura endemica. Anche in Abruzzo esistono vari ceppi endemici differenziatisi da piante di origine orientale emigrate attraverso il ponte greco-appenninico oligo-miocenico (Tammaro, 1982). Alcuni di essi sono Thlaspi stylosum, Sesleria apennina e Aquilegia magellensis. Altre entita' orientali si suppone raggiunsero l'Appennino centrale e l'Abruzzo durante il Messiniano (Ferrarrini, 1966-67). L'Appennino abruzzese, tra l'altro, e ritenuto il baluardo più occidentale di antiche terre collegate alla penisola balcanica. Nell'ambito di tutta la regione, il contingente floristico appennnino-balcanico e presente con il maggior numero di taxon in quanto: - nel territorio abruzzese esistono condizioni ambientali molto variabili che hanno favorito la conser-vazione e l'attecchimento di specie con esigenze ecologiche molto diverse tra loro. A tal proposito basti considerare che solo per effetto dell'altitudine si ha una variabilita che inizia dal livello del mare e termina a circa 3000 metri con la vetta del Gran Sasso. - il territorio di tale regione e molto vicino alla soglia dalmato-garganica. In Puglia, invece, nonostante abbia rappresentato la porta d'ingresso di molte entita balcanico-orientali, gran parte di esse si sono estinte, poiché le trasformazioni ambientali e climatiche sino alle condizioni attuali non hanno consentito la loro sopravvivenza. La regione pugliese e comunque caratterizzata anche dal fatto che nel suo ambito varie piante orientali raggiungono il limite occidentale di distribuzione geografica, tra cui 19 esclusive. I collegamenti territoriali tra la Puglia e la penisola balcanica hanno consentito l'emigrazione verso occidente anche di varie orchidacee dei generi Ophrys e Serapias di cui per entrambi e nota l'origine nel Mediterraneo orientale. Il genere Ophrys, in particolare nel Gargano ed in parte anche nel Salento grazie alla sua alta variabilita genetica, si e differenziato in nuove entita di natura endemica che contribuiscono a rendere tali ambiti geografici un'incredibile miniera che attrae studiosi di tutta Europa alla ricerca di qualche novita. Una parte delle entita balcanico-orientali giunte in Puglia, come detto anziché risalire lungo l'Appennino centro-settentrionale, si diresse verso l'Appennino meridionale contribuendo a far assumere alle formazioni vegetali locali caratteristiche molto simili a quelle delle montagne site nella penisola dell'opposta sponda. Infat-ti, secondo Passalacqua (2000) c'e un'elevata comunan-za tra la flora dell'Appennino meridionale con la flora della penisola balcanica, a dimostrazione di uno o più momenti del passato caratterizzati da scambi floristici e da un eventuale fondo comune sopravvissuto in areali disgiunti. CONCLUSIONI L'ipotesi di scambi floristici attraverso tutte le vie di emigrazione sinora riportate non esaurisce e non spiega tutti i fenomeni di disgiunzione degli areali e di vicarianza geografica. Infatti, come spiegare la presenza di entita vegetali appennino-balcaniche in Sicilia e Sar-degna ed addirittura esclusive di tali isole, se non ammettendo l'esistenza di altre antiche vie di colle-gamento di cui non restano piu tracce? Epossibile ipo-tizzare altri meccanismi di diffusione delle specie ve-getali in esame di tipo diverso? In tal senso fra tutte quelle possibili l'unica ap-parentemente piu verosimile e la disseminazione da parte degli uccelli migratori. In effetti, vari uccelli durante le loro migrazioni stagionali percorrono rotte che comprendono entrambe le penisole circumadriatiche. Di conseguenza esiste una buona probabilita che rap-presentino i mezzi di trasporto di semi che rilasciano sia da una parte che dall'altra delle due sponde del l'Adri-atico. Purtroppo non e possibile alla luce delle cono-scenze attuali stabilire se effettivamente ció e avvenuto e per quali specie. Altri mezzi di trasporto passivo quali il vento e le correnti marine sembrano poco verosimili. La distanza tra le due coste, che nel tratto piu vicino e superiore a 80 chilometri, rende piu difficoltoso il trasporto per mezzo del vento. Inoltre, se il vento insieme alle correnti marine avesse esercitato un'azione efficace, le affinita floristiche tra le due penisole sarebbero ancora maggiori. Molto probabilmente alla diffusione delle entita vegetali appennino-balcaniche ha contribuito anche l'uomo con un'azione di trasporto di semi che nella sua articolazione e difficilmente dimostrabile. Il problema della diffusione delle entita appennino-balcaniche puó considerarsi esaurito? Ovviamente no, poiché le ipotesi sinora elaborate o che in seguito ver-ranno ancora elaborate non saranno mai completamente verificabili e saranno sempre basate su concomitanze ed accostamenti di non univoca interpretazione. Rimane il loro fascino ed il mistero della scoperta che portera per fortuna ad investire nuove energie, nella speranza di scoprire verita ancora nascoste. RINGRAZIAMENTI Si ringrazia la Dott.ssa Ludmilla Erofeeva, la prof.ssa Laura Agrimino, i prof. Paolo Raiser e Vigini Bruno per l'aiuto prestato nella costruzione di tabelle. VZHODNI APENINSKO-BALKANSKI, ILIRSKI, PONTSKI IN JUŽNO-VZHODNO EVROPSKI ELEMENTI ITALIJANSKE FLORE: IZVOR IN REGIJSKA DISTRIBUCIJA Amelio PEZZETTA I 34149 Trieste, Via Monteperalba 34, Italia E-mail: fonterossi@libero.it POVZETEK Članek preučuje distribucijo različnih elementov: apeninsko-balkanskih, pontskih, ilirskih, južno-vzhodno evropskih, alpsko-dinarskih, alpsko-karpatskih in italijanskih endemitov, ki nadomeščajo vzhodno-balkanske ende-mite v italijanskih regijah. Avtor predstavlja možne poti, ki so jih te vrste prepotovale iz izvorne točke v obdobju kolonizacije italijanskega polotoka. Ključne besede: fitogeografija, izvori, apeninsko-balkanski, pontski, ilirski, floristične migracije, distribucijski areali BIBLIOGRAFIA Audisio, P. & A. De Biase (1993): GIi elementi faunistici balcanici e ponto-pannonici nel popolamento delle Alpi Occidentali: casistica, congruenze, possibili interpreta-zioni biogeografiche. Biogeographia, Lav. Soc. It. Bio-geogr., N.S., 16, 181-210. 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Appennino-Balcanico 5) Pinus leucodermis Antoine Appennino-Balcanico EPHEDRACEAE 6) Ephedra foemina Forssak. Appennino-Balcanico ANGIOSPERMAE DICOTILEDONAE SALICACEAE 7) Salix alpina Scop. Orof. Est Alpino-Carpatico 8) Salix glabra Scop. Orof. Est Alpino-Dinarico 9) Salix rosmarinifolia L. SE Europeo 10) Salix amplexicaulis Bory Appennino-Balcanico 11) Salix waldsteiniana Willd. Est Alpino-Carpatico CORYLACEAE 12) Carpinus orientalis ssp. orientalis Miller Pontico 13) Ostrya carpinifolia Scop. Pontico FAGACEAE 14) Castanea sativa Miller SE Europeo 15) Quercus crenata Lam. SE Europeo 16) Quercus robur ssp. brutia (Ten.) O. Schwarz Appennino-Balcanico 1 7) Quercus frainetto Ten. Pontico 18) Quercus dalechampii Ten. SE Europeo 19) Quercus pubescens Willd. ssp. pubescens Pontico 20) Quercus trojana Webb ssp. trojana Appennino-Balcanico 21) Quercus ithaburensis Decne ssp. macrolepis (Kotschy) Hedge & Yalt. Appennino-Balcanico ULMACEAE 22) Ulmus minor Miller ssp. canescens (Melville) Browicz & Ziel Appennino-Balcanico BETULACEAE 23) Alnus cordata (Loisel.) Loisel. Appennino-Balcanico URTICACEAE 24) Parietaria cretica L. Appennino-Balcanico SANTALACEAE 25) Thesium parnassi A. DC. Appennino-Balcanico 26) Thesium bavarum Schrank Pontico 27) Thesium linophyllon L. SE Europeo ARISTOLOCHIACEAE 28) Aristolochia sempervirens L. Appennino-Balcanico 29) Aristolochia pallida Willd. SE Europeo 30) Aristolochia lutea Desf. Appennino-Balcanico POLIGONACEAE 31) Rumex nivalis Hegetschw. Est Alpino-Dinarico 32) Rumex nebroides Campd. Appennino-Balcanico 33) Rumex cristatus DC. ssp. kerneri (Borbás) Akeroyd & D. A. Webb SE Europeo CHENOPODIACAE 34) Beta trygina Waldst. & Kit. Pontico 35) Corispermum marschallii Steven Pontico 36) Atriplex oblongifolia Waldst. & Kit. Pontico CARYOPHYLLACAEAE 37) Moehringia ciliata (Scop.) D. Torre Illirico 38) Minuartia viscosa (Schreb.) Schinz & Thell. SE Europeo 39) Minuartia graminifolia (Ard.) Jav. ssp. clandestina (Portt.) Mattf. Appennino-Balcanico 40) Minuartia recurva (All.) Schinz & Tell. ssp. condensata (C. Presl) Greuter & Burdet Appennino-Balcanico 41) Minuartia verna (L.) Hiern ssp. attica (Boiss. & Spruner) Graebn. Appennino-Balcanico 42) Cerastium carinthiacum Vest. ssp. carinthiacum Alpino-Carpatico 43) Cerastium latifolium L. Alpino-Carpatico 44) Cerastium brachypetalum Desp. ex Pers. ssp. tenoreanum (Ser.) Soo & Jav. SE Europeo 45) Cerastium granulatum (Huter) Porta & Rigo Appennino-Balcanico 46) Moenchia mantica Bartl. ssp. mantica SE Europeo 47) Paronychia kapela (Hacq.) A. Kern. ssp. kapela Appennino-Balcanico 48) Scleranthus perennis ssp. marginatus (Guss.) Nyman Appennino-Balcanico 49) Scleranthus perennis ssp. dichotomus (Schur) Nyman Appenninio-Balcanico 50) Silene italica (L.) Pers. ssp. sicula (Ucria) Jeanm. Appennino-Balcanico 51) Silene paradoxa L. Appennino-Balcanico 52) Silene fruticosa L. Appennino-Balcanico 53) Silene flavescens Wald. & Kit. ssp. flavescens SE Europeo 54) Silene catholica (L.) W. T. Aiton Appennino-Balcanico 55) Silene roemeri Friv. ssp. staminea (Bertol.) Nyman Appennino-Balcanico 56) Silene vulgaris Garcke ssp. glareosa (Jord., Marsden-Jones & Turril l) Orof. SE Europeo 57) Silene vulgaris Garcke ssp. commutata (Guss.) Hayek Orof. SE Europeo 58) Silene hayekiana Hand.-Mazz. & Janch. Illirico 59) Silene multicaulis ssp. multicaulis Appennino-Balcanico 60) Silene alpestris Jacq. Est Alpino-Dinarico 61) Silene dichotoma Ehrh. Pontico 62) Silene ciliata Pourr. ssp. graefferi (Guss.) Nyman Appennino-Balcanico 63) Silene gallinyi Rchb. Appennino-Balcanico 64) Silene graeca Boiss. & Spruner Appennino-Balcanico 65) Drypis spinosa L. ssp. jacquiniana Wetts. & Murb. Illirico 66) Drypis spinosa L. ssp. spinosa Appennino-Balcanico 67) Gypsophila repens L. Orof. SE Europeo 68) Gypsophila arrostii Guss. ssp. arrostii Appennino-Balcanico 69) Stellaria cupaniana (Jord. & Fourr.) Bég. Appennino-Balcanico 70) Saponaria calabrica Guss. Appennino-Balcanico 71) Saponaria sicula Raf. Appennino-Balcanico 72) Pethroragia illyrica (Ard.) P. W. Ball & Heywood ssp. haynaldiana (F. N. Williams) P. W. Ball & Heywood Appennino-Balcanico 73) Pethroragia saxifraga (L.) Link ssp. gasparrinii (Guss.) Greuter & Burdet Appennino-Balcanico 74) Dianthus balbisii Ser. ssp. liburnicus (Bartl.) Pignatti Appennino-Balcanico 75) Dianthus sylvestris Wulfen ssp. tergestinus (Rchb.) Hayek Illirico 76) Dianthus glacialis Haenke ssp. glacialis Orof. Est Alpino-Carpatico 77) Dianthus ciliatus Guss. ssp. ciliatus Appennino-Balcanico RANUNCULACEAE 78) Helleborus bocconei Ten. ssp. istriacus (Schiffn.) Soldano & F. Conti Illirico 79) Helleborus bocconei Ten. ssp. multifidus (Vis.) Soldano & F. Conti Appennino-Balcanico 80) Delphinium peregrinum L. SE Europeo 81) Consolida regalis Gray ssp. paniculata (Host) Soo SE Europeo 82) Anemone apennina L. ssp. apennina SE Europeo 83) Anemone hortensis L. ssp. hortensis SE Europeo 84) Anemone pavonina Lam. SE Europeo 85) Pulsatilla montana (Hoppe) Rchb. ssp. montana Pontico 86) Pulsatilla halleri (All.) Willd. ssp. halleri Orof. SE Europeo 87) Adonis flammea Jacq. ssp. cortiana (Jacq.) C. H. Stein. Pontico 88) Ranunculus serbicus Vis. Appennino-Balcanico 89) Ranunculus neapolitanus Ten. SE Europeo 90) Ranunculus brutius Ten. Appennino-Balcanico 91) Ranunculus illyricus L. Pontico 92) Ranunculus garganicus Ten. SE Europeo 93) Ranunculus ficaria L. ssp. calthifolius (Rchb.) Arcang. SE Europeo 94) Ranunculus velutinus Ten. SE Europeo 95) Ranunculus brevifolius Ten. Appennino-Balcanico 96) Ranunculus hybridus Biria Orof. SE Europeo 97) Ranunculus magellensis Ten. Appennino-Balcanico 98) Ranunculus fontanus C. Presl Appennino-Balcanico 99) Ranunculus isthmicus Boiss. Appennino-Balcanico 100) Ranunculus sartorianus Boiss. & Heldr. Appennino-Balcanico 101) Aquilegia nigricans Baumg. SE Europeo 102) Thalictrum lucidum L. SE Europeo BERBERIDACEAE 103) Epimedium alpinum L. SE Europeo 104) Berberis vulgaris L. ssp. aetnensis (C. Presl.) Rouy & Foucaud Appennino-Balcanico PAEONIACEAE 105) Paeonia peregrina SE Europeo 106) Paeonia officinalis L. ssp. banatica (Rochel) Soo SE Europeo GUTTIFERAE 107) Hypericum annulatum Moris Appennino-Balcanico 108) Hypericum spruneri Boiss. Appennino-Balcanico PAPAVERACEAE 109) Papaver degenii (Urum & Jav.) Kuzm. Appennino-Balcanico 110) Papaver alpinum L. ssp. kerneri (Hayek) Fedde Est Alpino-Dinarico 111) Papaver apulum Ten. SE Europeo 112) Pseudofumaria alaba (Mill.) Lidén ssp. alaba Appennino-Balcanico 113) Fumaria fla'bellata Gasp. Appennino-Balcanico 114) Fumaria kralikii Jord. Pontico 115) Fumaria petteri Rchb. Appennino-Balcanico CRUCIFERAE 116) Isatis praecox Tratt. SE Europeo 11 7) Erysimum crassistylum C. Presl. Appennino-Balcanico 118) Erysimum sylvestre (Crantz) Scop. ssp. sylvestre Est Alpino-Dinarico 119) Malcomia maritima (L.) B. Br. SE Europeo 120) Malcomia orsiniana (Ten.) Ten. ssp. orsiniana Appennino-Balcanico 121) Hesperis matronalis L. ssp. matronalis Pontico 122) Barbarea sicula C. Presl Appennino-Balcanico 123) Rorippa austriaca (Crantz) Besser Pontico 124) Rorippa lippizensis (Wulfen) Rchb. SE Europeo 125) Cardamine kitaibelii Bech. Orof. SE Europeo 126) Cardamine bulbifera (L.) Crantz Pontico 127) Cardamine enneaphyllos (L.) Crantz Appennino-Balcanico 128) Cardamine trifolia L. Alpino-Dinarico 129) Cardamine plumieri Vill. Orof. SE Europeo 130) Cardamine glauca Spreng. ex DC. ssp. glauca Appennino-Balcanico 131) Cardamine resedifolia L. SE Europeo 132) Cardamine graeca L. Appennino-Balcanico 133) Cardamine chelidonia L. Appennino-Balcanico 134) Arabis sagittata (Bertol.) DC. SE Europeo 135) Arabis surculosa N. Terracc. Appennino-Balcanico 136) Arabis vochinensis Sprengel Est Alpino-Dinarico 137) Lepidium hirtum (L.) Sm. ssp. nebrodense (Raf.) Thell. SE Europeo 138) Lunaria anuua L. SE Europeo 139) Aubrieta deltoidea (L.) DC Appennino-Balcanico 140) Alyssoides utriculata (L.) Medik. SE Europeo 141) Aurinia sinuata (L.) Griseb. Appennino-Balcanico 142) Aurinia leucadea (Guss.) Koch. Appennino-Balcanico 143) Aurinia saxatilis (L.) Desv. ssp. megalocarpa (Hausskn.) T. R. Dudley Appennino-Balcanico 144) Alyssum ovirense A. Kern. Illirico 145) Alyssum montanum L. ssp. montanum Pontico 146) Alyssum siculum Jord. Appennino-Balcanico 147) Berteroa mutabilis (Vent.) DC. Appennino-Balcanico 148) Berteroa obliqua (Sm.) DC. ssp. obliqua Appennino-Balcanico 149) Capsella grandiflora (Fauche & Chaub.) Boiss. SE Europeo 150) Thlaspi rivale C. Presl Appennino-Balcanico 151) Thlaspi praecox Wulfen Orof. SE Europeo 152) Thlaspi montanum L. Orof. SE Europeo 153) Thlaspi alpestre Jacq. Orof. SE Europeo 154) Iberis semperflorens L. SE Europeo 155) Brassica incana Ten. Appennino-Balcanico 156) Biscutella didyma L. ssp. didyma Appennino-Balcanico 157) Biscutella didyma L. ssp. apula Nyman Appennino-Balcanico 158) Lunaria anuua L. SE Europeo 159) Conringia austriaca (Jacq.) Sweet Pontico 160) Draba olympicoides Strobl. Appennini-Balcanico 161 ) Rapistrum perenne (L.) Arcang. Pontico 162) Crambe tataria Sebeok Pontico PLATANACEAE 163) Platanus orientalis L. SE. Europeo CRASSULACEAE 164) Umbilicus chloranthus Heldr. & Sart. ex Boiss. Appennino-Balcanico 165) Hylotelephium maximum (L.) Holub Pontico 166) Sedum montanum E. P. Perrier & Songeon ssp. orientale t'Art Appennino-Balcanico 167) Sedum magellense Ten. ssp. olympicum (Boiss.) Grande Appennino-Balcanico 168) Sedum hispanicum L. Pontico 169) Sedum atratum L. ssp. carinthiacum (Hoppe) ex Pacher D. A. Webb SE Europeo SAXIFRAGACEAE 170) Saxjfraga taygetea Boiss. & Heildr. Appennino-Balcanico 171) Saxífraga hederacea L. Appennino-Balcanico 1 72) Saxífraga adscendens L. ssp. parnassíca (Boiss. & Heldr.) Hayek Appennino-Balcanico 1 73) Saxífraga bulbífera L. Pontico 1 74) Saxífraga carpetana Boiss. & Reut. ssp. graeca (Boiss. & Heldr.) D. A. Webb Appennino-Balcanico 175) Saxífraga glabella Bertol. Appennino-Balcanico 1 76) Saxífraga opposítífolía L. ssp. rudolphíana (Hornsch.) Nyman Est Alpino-Carpatico 1 77) Saxífraga retusa Gouan ssp. retusa SE Europeo 1 78) Saxífraga crustata Vest. Est Alpino-Dinarico 1 79) Saxífraga margínata Sternb. Appennino-Balcanico 180) Saxífraga mutata L. Orof. Alpino-Carpatico 181) Ríbes multíflorum Kit. ex Roem. & Schult. ssp. multíflorum Appennino-Balcanico ROSACEAE 182) Spíraea cana Waldst. & Kit. Illirico 183) Rubus ulmífolíus Schott ssp. dalmatínus Appennino-Balcanico 184) Rubus anatolícus Focke SE Europeo 185) Rubus grabowskíí Weihe Appennino-Balcanico 186) Rubus gremlíí Focke SE Europeo 187) Rubus ístríacus Pospichal Illirico 188) Rubus pospíchalíí Soldano & F. Conti Illirico 189) Rubus rudís Wehie & Ness Pontico 190) Rubus trífolíatus Pospichal Illirico 191) Rosa heckelíana Tratt. Appennino-Balcanico 192) Rosa mícrantha Borrer ex Sm. Pontico 193) Rosa margínata Wallr. Pontico 194) Rosa pulverulenta M. Bieb. Appennino-Balcanico 195) Rosa tomentosa Sm. Pontico 196) Rosa corymbífera Borch. Pontico 197) Rosa galllíca L. Pontico 198) Rosa víllosa L. Pontico 199) Geum reptans L. Orof. SE Europeo 200) Geum molle Vis & Pancic Appennino-Balcanico 201) Potentílla calabra Ten. Appennino-Balcanico 202) Potentílla collína Wibel Pontico 203) Potentílla detommasíí Ten. Appennino-Balcanico 204) Potentíla recta L. ssp. recta Pontico 205) Potentílla zímmeterí Borbás Illirico 206) Potentílla cínerea Chaix ex Will. Pontico 207) Potentílla íncana P. Gaertn., B. Mey & Scherb. Pontico 208) Potentílla tommasíníana F. W. Schultz Pontico 209) Potentílla clusíana Jacq. Est Alpino-Dinarico 210) Potentílla apennína Ten. ssp. apennína Appennino-Balcanico 211) Potentilla alaba L. Pontico 253 212) Alchemilla velebitica Borbás ex Janch. Illirico 213) Alchemilla exigua Buser ex Paulin Orof. SE 254 Europeo 214) Alchemilla acutata Buser Orof. SE Europeo 255 215) Alchemilla illyrica Rothm. Illirico 216) Alchemilla tirolensis Buser ex D. Torre & Sarnth. 256 SE Europeo 257 217) Alchemilla sericoneura Buser Orof. Alpino- 258 Carpatico 259 218) Alchemilla cinerea Buser Orof. SE Europeo 219) Amelanchier ovalis Medik. ssp. cretica (Willd.) 260 Pignatti Appennino-Balcanico 261 220) Cotoneaster tomentosus (Aiton) Lindl. Pontico 262 221) Mespilus germanica L. Pontico 222) Prunus cocomilla Ten. Appennino-Balcanico 263 223) Prunus webbii (Spach) Vierh. Appennino- Balcanico 264 224) Prunus fruticosa Pall. Pontico 265 225) Prunus avium L. ssp. avium Pontico 226) Prunus cerasus L. Pontico 266 227) Prunus mahaleb L. Pontico 267 228) Sorbus aria L. (Crantz) ssp. cretica (Lindl.) 268 Holmboe Pontico 229) Malus florentina (Zuccagni) C. K. Schneid. 269 Appennino-Balcanico LEGUMINOSAE 230) Cytisus nigricans L. ssp. nigtricans Pontico 270 231) Cytisus nigricans L. ssp. atratus (Schur) Nyman SE Europeo 271 232) Cytisus pseudoprocumbens Markgr. Illirico 272 233) Cytisus spinescens C. Presl Appennino-Balcanico 273 234) Cytisus purpureus Scop. Illirico 274 235) Cytisus purpureus Scop. Illirico 275 236) Laburnum anagyroides Medik. ssp. alschingeri (Vis.) Hayek Illirico 276 237) Calicotome infesta (C. Presl) Guss. Appennino- 277 Balcanico 238) Genista januensis Viv. Appennino-Balcanico 278 239) Genista sericea Wulfen Illirico 279 240) Genista michelii Spach Appennino-Balcanico 241) Genista sylvestris Scop. Appennino-Balcanico 280 242) Genista holopetala (Kcoh.) Bald. Illirico 281 243) Colutea arborescens L. Pontico 282 244) Galega officinalis Pontico 283 245) Astragalus cicer L. Pontico 246) Astragalus hypoglottis L. ssp. gremlii (Burnat) 284 Greuter & Burdet Appennino-Balcanico 285 247) Astragalus depressus L. ssp. depressus Pontico 286 248) Astragalus excapus L. ssp. excapus Pontico 249) Astragalus siricinus Ten. ssp. siricinus 287 Appennino-Balcanico 250) Astragalus austriacus Iacq. Pontico 288 251) Astragalus onobrychis L. Pontico 252) Astragalus leontinus Wulfen SE Europeo 289 Astragalus monspessulanus L. ssp wulfenii (W. D. J. Koch) Arcang. Appennino-Balcanico Astragalus muelleri Steud. & Höchst. Appennino-Balcanico Astrgalus vesicarius L. ssp. carniolicus (A. Kern.) Chater Pontico Glycyrrhiza echinata L. Pontico Cicer arietinum L. Pontico Vicia sparsiflora Ten. Appennino-Balcanico Vicia serinica Uechtr. & Huter Appennino- Balcanico Vicia dalmatica A. Kern. Appennino-Balcanico Vicia oroboides Wulfen Illirico Vicia barbazitae Ten. & Guss. Appennino-Balcanico Vicia sativa L. ssp. incisa (M. Bieb.) Arcang. Pontico Vicia leucantha Biv. Appennino-Balcanico Vicia ochroleuca Ten. ssp. ochroleuca Appennino-Balcanico Vicia grandiflora Scop. SE Europeo Lathyrus venetus (Mill.)Wohlf. Pontico Lathyrus laevigatus (Waldst. & Kit.) Gren. ssp. laevigatus SE Europeo Lathyrus pannonicus (Jacq.) Garcke ssp. asphodeloides (Gouan) Bassler Appennino- Balcanico Lathyrus pannonicus (Jacq.) Garcke ssp. varius (Hill) P. W. Ball Appennino-Balcanico Lathyrus filiformis (Lam.) J. Gay SE Europeo Lathyrus digitattus (M. Bieb) Fiori Pontico Lathyrus laxiflorus (Desf.) Kuntze Pontico Lathyrus grandiflorus Sm. Appennino-Balcanico Lupinus graecus Boiss & Spruner Appennino-Balcanico Cercis siliquastrum L. ssp. siliquastrum Pontico Ononis spinosa L. ssp. austriaca (Beck) Gams Appennino-Balcanico Ononis sieberi DC. Appennino-Balcanico Medicago prostrata Jacq. ssp. prostrata Appennino-Balcanico Medocago carstiensis Wulfen Illirico Trifolium montanum L. ssp. montanum Pontico Trifolium mutabile Porten. Appennino-Balcanico Trifolium grandiflorum Schreb. Appennino- Balcanico Trifolium sebastiani Savi Appennino-Balcanico Trifolium tenuifolium Ten. Appennino-Balcanico Trifolium pratense L. ssp. nivale (Koch) Ces. SE Europeo Trifolium noricum Wulfen ssp. noricum Orof. SE Europeo Trifolium noricum Wulfen ssp. praetutianum (Savi) Arcang. Appennino-Balcanico Trifolium congestum Guss. Appennino-Balcanico 290) Trifolium patulum Tausch Appennino-Balcanico 291) Trifolium patulum Tausch Appennino-Balcanico 292) Trifolium ochroleucum Huds. Pontico 293) Trifolium pannonicum Jacq. ssp. pannonicum Pontico 294) Trifolium latinum Sebast. Appennino-Balcanico 295) Trifolium subterraneum L. ssp. yanninicum Katzn. & F. Morley Appennino-Balcanico 296) Trifolium setiferum Boiss. Appennino-Balcanico 297) Dorycnium germanicum (Gremli) Rikli SE Europeo 298) Dorycnium herbaceum Vill. Pontico 299) Tetragonolobus maritimus (L.) Roth Pontico 300) Anthyllis montana L. ssp. atropurpurea (Vuck.) Pignatti Appennino-Balcanico 301) Tetragonolobus biflorus (Desr.) Ser. Appennino-Balcanico 302) Lotus peregrinus L. Appennino-Balcanico 303) Anthyllis hermanniae L. ssp. hermanniae Appennino-Balcanico 304) Anthyllis montana L. ssp. jacquinii (A. Kern) Hayek Appennino-Balcanico 305) Anthyllis vulneraria L. ssp. polyphylla (DC.) Nyman Pontico 306) Anthyllis vulneraria L. ssp. pulchella (Vis.) Bornm. SE Europeo 307) Anthyllis vulneraria L. ssp. weldeniana (Rchb.) Cullen Appennino-Balcanico 308) Anthyllis adriatica Beck Illirico 309) Emerus majus Mill. ssp. emeroides (Boiss. & Spruner) Soldano & F. Conti Pontico 310) Coronilla vaginalis Lam. SE Europeo 311) Coronilla coronata L. Pontico 312) Securigera cretica (L.) Lassen Pontico 313) Hedysarum hedysaroides (L.) Schinz & Thell ssp. exaltatum (A. Kern) Zertova SE Europeo 314) Onobrychis alaba (Waldst. & Kit.) ssp. alaba Appennino-Balcanico 315) Onobrychis alaba (Waldst. & Kit.) Desv. ssp. pentelica (Haussskn.) Nyman Appennino-Balcanico 316) Onobrychis alaba (Waldst. & Kit.) Desv. ssp. echinata (G. Don) P. W. Ball Appennino-Balcanico 31 7) Onobrychis arenaria (Kit.) DC. ssp. tommasinii (Jord.) Asch. & Graebn. SE Europeo GERANIACEAE 318) Geranium macrorrhizum L. Orof. SE Europeo 319) Geranium versicolor L. Appennino-Balcanico 320) Geranium reflexum L. Appennino-Balcanico 321) Geranium tuberosum L. ssp. tuberosum Pontico 322) Geranium asphodeloides Burm. ssp. asphodeloides Appennino-Balcanico 323) Geranium divaricatum Ehrh. Pontico 324) Erodium ciconium (L.) L'Hér Pontico ZYGOPHYLLACEAE 325) Zygophyllum fabago L. Pontico LINACEAE 326) Linum capitatum Kit. ex Schult. ssp. serrulatum (Bertol.) Hartvig Appennino-Balcanico 327) Linum flavum L. Pontico 328) Linum austriacum L. ssp. tommasinii (Rchb.) Greuter & Burdet Appennino-Balcanico 329) Linum punctatum C. Presl. Appennino-Balcanico 330) Linum hirsutum L. Pontico 331) Linum tenuifolium L. Pontico 332) Linum pubescens Appennino-Balcanico 333) Linum catharticum L. ssp. suecicum (Murb. ex Hayek) Hayek EUPHORBIACEAE 334) Mercurialis ovata Sternb. & Hoppe Pontico 335) Euphorbia fragifera Jan Illirico 336) Euphorbia epithymoides L. Pontico 337) Euphorbia angulata Jacq. Pontico 338) Euphorbia carniolica Jacq. SE Europeo 339) Euphorbia flavicoma DC. ssp. flavicoma Pontico 340) Euphorbia phymatosperma Boiss. ssp. cernua (Coiss & Durieu ex Boiss.) Vindt Appennino-Balcanico 341) Euphorbia myrsinites L. ssp. myrsinites Pontico 342) Euphorbia rigida M. Bieb. Pontico 343) Euphorbia esula L. ssp. tommasiniana (Bertol.) Kuzmanov Appennino-Balcanico 344) Euphorbia wulfenii Willd. Appennino-Balcanico 345) Euphorbia barrellieri Savi ssp. thessala (Formanek) Born. Appennino-Balcanico RUTACEAE 346) Haplophyllum patavinum L. G. Don Illirico POLYGALACEAE 347) Polygala major Jacq. Pontico 348) Polygala nicaensis W. D. J. Koch ssp. carniolica (A. Kern.) P. Graebn. SE Europeo 349) Poligala flavescens DC. Appennino-Balcanico CORIARIACEAE 350) Cotinus coggygria Scop. Pontico ACERACEAE 351) Acer opalus Mill. ssp. obtusatum (Waldst. & Kit. ex Wild.) Gams Appennino-Balcanico 352) Acer cappadocicum Gled. ssp. lobelii (Ten.) Murray Appennino-Balcanico CELASTRACEAE 353) Euonymus verrucosus Scop. Pontico 354) Staphylea pinnata L. Pontico RHAMNACEAE 355) Paliurus spina christi Mill. Pontico 356) Rhamnus saxatilis Jacq. ssp. saxatilis SE Europeo 357) Rhamnus cathartica L. Pontico 358) Rhanmnus alpina L. ssp. fallax (Boiss.) Maire & Petitm. Appennino-Balcanico 359) Rhamnus intermedia Steud. & Hochst. Illirico 360) Frangula rupestris (Scop.) Schur Appennino- 392) Balcanico TILIACEAE 393 361) Tilia platyphyllos Scop. ssp. pseudorubra C. K. 394 Schneid SE Europeo 395 MALVACEAE 362) Althaea cannabina L. Pontico 396 363) Lavatera thuringiaca L. ssp. thuringiaca Pontico 364) Lavatera thuringiaca L. ssp. ambigua (DC.) 397 Nyman Appennino-Balcanico 398 365) Lavatera bryoniifolia Mill. Appennino-Balcanico 366) Alcea setosa (Boiss.) Alef. Appennino-Balcanico 399) 367) Alcea pallida (Willd.) Waldst. & Kit. Pontico 400 368) Abutilon theophrasti Medik. Pontico 369) Kosteletzkya pentacarpos (L.) Ledeb. Pontico 401 THYMALEACEAE 370) Daphne blagayana Freyer SE Europeo 402 371) Daphne sericea Vahl Appennino-Balcanico 403 VIOLACEAE 404 372) Viola adriatica Freyn. Illirico 373) Viola magellensis Porta & Rigo ex Strobl 405) Appennino-Balcanico 406) 374) Viola calcarata L. ssp. calcarata Orof. SE Europeo 407) 375) Viola graeca (W. Becker) Halacsy Appennino- 408) Balcanico 409) CISTACEAE 376) Fumana procumbens (Dunal) Gren. & Godr. 41 0) Pontico 377) Helianthemum oleandicum (L.) DC. ssp. alpestre 41 1 ) (Jacq.) Ces. Orof. SE Europeo TAMARICACEAE 412 378) Tamarix dalmatica Baumm Appennino- Balcanico 413 CUCURBITACEAE 379) Bryonia alaba L. Pontico 41 4) LYTHRACEAE 380) Lythrum virgatum L. Pontico 415 381) Lythrum thesioides M. Bieb. Pontico CORNACEAE 41 6) 382) Cornus mas L. Pontico 417 UMBELLIFERAE 41 8) 383) Hacquetia epipactis (Scop.) DC. Est Alpino- 419 Carpatico 384) Astrantia major L. ssp. elatior (Frival.) K. Maly 420) Appennino-Balcanico 421 385) Astrantia carniolica Illirico 386) Chaerophyllum aromaticum L. Pontico 422) 387) Anthriscus nitida (Wahelenb.) Garcke Pontico 388) Anthriscus nemorosa (M. Bieb.) Spreng. Pontico 423) 389) Myrrhis odorata L. (Scop.) Orof. SE Europeo 390) Smyrnium perfoliatum L. ssp. rotundifolium Mill. 424) Hartvig Appenino-Balcanico 391) Huetia cynapioides (Guss.) P. W. Ball ssp. 425) cynapioides Appennino-Balcanico Pimpinella anisoides V. Brig. Appennino-Balcanico Seseli libanotis (L.) W. D. J. Koch Pontico Seseli tommasinii Rchb. F. Appennino-Balcanico Seseli elatum L. ssp. gouani (W. D. J. Koch) P. W. Ball 111 i rico Seseli elatum L. ssp. austriacum (Beck) P. W. Ball Est Alpino-Carpatico Seseli annuum L. ssp. annuum Pontico Seseli annuum L. ssp. carvifolium (Vill.) P. Fourn. Pontico Seseli pallasii Besser Pontico Athamanta ramosissima Porten. Appennino- Balcanico Athamanta macedonica (L.) Spreng. ssp. macedonica Appennino-Balcanico Athamanta turbith (L.) Broth. ssp. turbith Illirico Grafía golaka (Jacq.) Rchb. Appennino-Balcanico Physospermum verticillatum (Waldst. & Kit.) Vis. Appennino-Balcanico Cachrys cristata DC. Appennino-Balcanico Buplerum gussonei (Arcang.) S. & B. Sonegrup Appennino-Balcanico Buplerum praealtum L. SE Europeo Bupleurum gracile D'Urv. Appennino-Balcanico Trinia dalechampii (Ten.) Janch. Appennino- Balcanico Trinia glauca (L.) Dumort. ssp. glauca SE Europeo Trinia glauca (L.) Dumort. ssp. carniolica (A. Kern. ex Janch) H. Wolff Appennino-Balcanico Carum flexuosum (Ten.) Nyman Appennino-Balcanico Carum multiflorum (Sibth. & Sm.) Boiss. ssp. multiflorum Appennino-Balcanico Cnidium silaifolium (Jacq.) Simonk. ssp. silaifolium SE Europeo Bonannia graeca (L.) Halacsy Appennino- Balcanico Ferulago nodosa (L.) Boiss. Appennino-Balcanico Ferulago campestris (Besser) Grecescu Pontico Ferulago sylvatica (Besser) Rchb. Pontico Opopanax hispidus (Friv.) Griseb. Appennino-Balcanico Peucedanum coriaceum Rchb. Illirico Peucedanum schottii Besser ex DC. Appennino-Balcanico Peucedanun austriacum (Jacq.) W. D. J. Koch ssp. austriacum SE Europeo Peucedanum verticillare (L.) Mert. & W. D. J. Koch SE Europeo Heracleum sphondylium L. ssp. orsinii (Guss.) H. Neumayer Appennino-Balcanico Heracleum sphonylium L. ssp. ternatum (Velen.) Brummitt Appennino-Balcanico 426) Laserpítíum síler L. ssp. garganícum (Ten.) Arcang. Appennino-Balcanico 427) Laserpítíum síler L. ssp. sículum (Spreng., Santangelo, F. Conti & Gubellini) Appennino-Balcanico 428) Laserpítíum krapfíí Crantz ssp. krapfíí Orof. SE Europeo 429) Laserpítíum peucedanoídes L. Est Alpino-Dinarico 430) Orlaya daucorlaya Murb. Appennino-Balcanico 431) Daucus broterí Ten. Appennino-Balcanico 432) Daucus guttattus Sm. Appennino-Balcanico ERICACEAE 433) Eríca forskalíí Vitmn. Appennino-Balcanico 434) Rhododendron hírsutum L. Orof. SE Europeo PRIMULACEAE 435) Prímula míníma L. Orof. SE Europeo 436) Androsace lactea Orof. SE Europeo 437) Androsace obtusífolía All. Orof. SE Europeo 438) Soldanella pusílla Baumg. ssp. alpícola (F. K. Mey.) Chrtek Orof. SE Europeo 439) Lysímachía punctata L. Pontico PLUMB AGINACEAE 440) Armería canescens (Host) Hebel Appennino-Balcanico 441) Armería majellensís Boiss. ssp. majellensís Appennino-Balcanico 442) Armería nebrodensís (Guss.) Boiss. Appennino-Balcanico 443) Límoníum cancellatum (Bertol.) Kuntze Appennino-Balcanico OLEACAE 444) Fraxínus ornus L. ssp. ornus Pontico 445) Fraxínus angustífolía Vahl ssp. oxycarpa (Willd.) Franco & Rocha Afonso Pontico 446) Syrínga vulgarís L. SE Europeo GENTIANACEAE 447) Centauríum erythraea Rafn ssp. rumelícum (Velen.) Melderis Appennino-Balcanico 448) Centauríum líttorale (Turner) Gillmour SE Europeo 449) Gentíana lutea L. ssp. symphíandra (Murb.) Hayek Illirico 450) Gentíana pannoníca Scop. Orof. SE Europeo 451) Gentíana clusíí Perr. & Songeon Orof. SE Europeo 452) Gentíana dínaríca Beck Appennino-Balcanico 453) Gentíana verna L. ssp. tergestína (Beck) Hayek Appennino-Balcanico 454) Gentíana utrículosa L. Orof. SE Europeo 455) Gentíanella críspata (Vis.) Holub Appennino-Balcanico 456) Gentíanella anísodonta (Borbás) A. & D. Love Orof. SE Europeo 457) Gentíanella austríaca (A. & J. Kern.) Holub Orof. SE Europeo 458) Gentíanella lutescens (Velen.) Holub Orof. SE Europeo ASCLEPIACAEAE 459) Períploca graeca L. Appennino-Balcanico 460) Víncetoxícum hírundínaría Medik. ssp. adríatícum (Beck) Markgr. Appennino-Balcanico RUBIACEAE 461) Putoría calabríca (L. f.) Person. Appennino-Balcanico 462) Asperula arístata L. ssp. longíflora (Waldst. & Kit.) Hayek Appennino-Balcanico 463) Asperula purpurea (L.) Ehrendorf. SE Europeo 464) Galíum glaucum L. SE Europeo 465) Galíum rubrum L. Orof. SE Europeo 466) Galíum austríacum Jacq. Orof. SE Europeo CONVOLVULACEAE 467) Cuscuta monogyna Vahl ssp. monogyna SE Europeo 468) Calystegía sylvatíca (Kit.) Griseb. SE Europeo 469) Convolvulus cneorum L. Appennino-Balcanico 470) Convolvulus betonícífolíus Mill. Pontico BORAGINACEAE 471) Buglossoídes purpurocaerulea (L.) I. M. Jonst. Pontico 472) Onosma vísíaníí Clementi SE Europeo 473) Onosma dalmatíca Scheel Illirico 474) Onosma helvetíca Boiss. & Teppner SE Europeo 475) Onosma echoídes L. Appennino-Balcanico 476) Cerínthe mínor L. ssp. mínor Pontico 477) Cerínthe mínor L. ssp. aurículata (Ten.) Domac Appenino-Balcanico 478) Cerínthe glabra Mill. ssp. glabra Orof. SE Europeo 479) Pulmonaria australís (Murr) W. Sauer SE Europeo 480) Nonea lutea Desr. DC. SE Europeo 481) Nonea obtusífolía (Willd.) DC. SE Europeo 482) Symphytum tuberosum L. ssp. angustífolíum (A. Kern.) Nyman SE Europeo 483) Symphytum bulbosum K. F. Schimp. SE Europeo 484) Anchusa offícínalís L. Pontico 485) Anchusella cretíca (Mill.) Bigazzi, E. Nardi & Selvi Appennino-Balcanico 486) Myosotís íncrassata Guss. Appennino-Balcanico 487) Myosotís sylvatíca Hoffm. ssp. cyanea (Hayek) Vesteregren Appennino-Balcanico 488) Myosotís sylvatíca Hoffm. ssp. subarvensís Grau Appennino-Balcanico 489) Omphalodes verna Moench Orof. SE Europeo 490) Cynoglossum columnae Ten. Appennino-Balcanico 491) Cynoglossum nebrodense Guss. Appennino-Balcanico 492) Cynoglottís barrellíerí (All.) Vural & Kit Tan Appennino-Balcanico 493) Solenanthus apennínus (L.) Fisch. & C. A. Mey Appennino-Balcanico LABIATAE Scutellaria altissima L. SE Europeo Scutellaria hastifolia L. SE Europeo Scutellaria rubicunda Horne. Appennino-Balcanico Marrubium peregrinum L. SE Europeo Marrubium incanum Desr. SE Europeo Melittis melissophyllum L. ssp. albida (Guss.) P. W. Ball Appennino-Balcanico Phlomis lanata Willd. Appennino-Balcanico Lamium orvala L. Est Alpino-Dinarico Lamium garganicum L. ssp. garganicum Appennino-Balcanico Lamium garganicum L. ssp. striatum (Sm.) Hayek Appennino-Balcanico Lamium bifidum Cirillo ssp. balcanicum Velen. Appennino-Balcanico Lamium garganicum L. ssp. garganicum Appennino-Balcanico Lamium galeobdolon L. ssp. flavidum (F. Herm) A. Lowe & D. Lowe Appennino-Balcanico Ballota pseudodictamnus (L.) Bentham Appennino-Balcanico Ballota nigra ssp. velutina (Posp.) Patzak Appennino-Balcanico Ballota hispanica L. Bentham Appennino- Balcanico Ballota rupestris (Biv.) Vis. Appennino-Balcanico Stachys tymphaea Hausskn. Appennino-Balcanico Stachys thirkey C. Koch. Appennino-Balcanico Stachys germanica ssp. salviifolia (Ten.) Gams Appennino-Balcanico Stachys recta L. ssp. grandiflora (Caruel) Arcang. SE Europeo Stachys recta L. ssp. subcrenata (Vis.) Briq. Appennino-Balcanico Glechoma hirsuta Waldst. & Kit. SE Europeo Ziziphora capitata L. ssp. capitata Pontico Satureja subspicata Bartl. ex Vis. ssp. subspicata Silic Appennino-Balcanico Satureja thymbra L. Appennino-Balcanico Satureja cuneifolia Ten. Appennino-Balcanico Mentha microphylla Koch Appennino-Balcanico Micromeria thymifolia (Scop.) Fritsch. Illirico Micromeria microphylla (D'Urv.) Bentham Appennino-Balcanico Micromeria fruticulosa (Betol.) Silic Appennino-Balcanico Acinos suaveolens (Sm.) Loudon Appennino-Balcanico Origanum vulgare L. ssp. viridulum (MartinDonos) Nyman SE Europeo Hyssopus officinalis L. ssp. aristatus (Godr.) Nyman Appennino-Balcanico 528) Thymus striatus Vahl Appennino-Balcanico 529) Thymus glabrescens (Willd.) ssp. decipiens SE Europeo 530) Thymus thracicus Velen. Appennino-Balcanico 531) Thymus illyricus Ronninger Illirico 532) Thymus praecox Opiz ssp. polytrichus (Borbás) Jalas Appennino-Balcanico 533) Thymus praecox Opiz ssp. zygiformis (H. Braun) Jalas Appennino-Balcanico 534) Thymus pulegioides L. ssp. carniolicus (Borbás) P. A. Schmidt SE Europeo 535) Salvia pratensis L. ssp. bertolonii (Vis.) Briq. Appennino-Balcanico 536) Salvia virgata Jacq. SE Europeo 537) Salvia nemorosa L. ssp. nemorosa SE Europeo SOLANACEAE 538) Scopolia carniolica Jacq. Orof. SE Europeo 539) Mandragora officinarum L. Appennino-Balcanico SCROPHULARIACEAE 540) Verbascum samniticum Ten. Appennino-Balcanico 541) Verbascum longifolium Ten. Appennino-Balcanico 542) Verbascum macrurum Ten. Appennino-Balcanico 543) Verbascum mallophorum Bois. & Heldr. Appennino-Balcanico 544) Verbascum alpinum SE Europeo 545) Scrophularia lucida L. Appennino-Balcanico 546) Linaria genistifolia (L.) Miller SE Europeo 547) Linaria dalmatica (L.) Miller Appenino-Balcanico 548) Linaria angustissima (Loisel.) Borbás Orof. SE Europeo 549) Digitalis grandiflora Mill. Pontico 550) Cymbalaria muralis Gaert., B. Mey & Scherb. ssp. visianii D. A. Webb Appennino-Balcanico 551) Kickxia commutata (Bernh. ex Rchb.) Fritsch ssp. graeca (Bory & Chab.) Fernandes Appennino-Balcanico 552) Digitalis laevigata Wald. & Kit. Illirico 553) Paederota lutea Scop. Est Alpino-Dinarico 554) Wulfenia carinthiaca Jacq. Illirico 555) Pseudolysimachjon barrellieri (Schott ex Roem. & Schult.) Holub ssp. barrellieri Appennino-Balcanico 556) Pseudolysimachion barrellieri (Schott ex Roem. & Schult.) Holub ssp. nitens Est Alpino-Dinarico 557) Pseudolysimachion spicatum (L.) Opiz ssp. fischeri Travn. Est Alpino-Dinarico 558) Veronica jacquinii Baumg. SE Europeo 559) Melampyrum barbatum Wald. & Kit. ssp. carstiense Appennino-Balcanico 560) Melampyrum fimbriatum Vandas Est Alpino-Dinarico 561) Melampyrum velebiticum Borbás ex Hand. Mazz. Est Alpino-Dinarico 562) Euphrasia officinalis L. ssp. kerneri (Wetts.) Eb. Fisch. SE Europeo 563) Euphrasia salisburgensis Funck ex Hoppe Orof. SE Europeo 564) Euphrasia illyrica Wettst. Appennino-Balcanico 565) Euphrasia liburnica Wettst. Orof. SE Europeo 566) Pedicularis hoermanniana K. Maly Appennino-Balcanico 567) Pedicularis hacquetii Graf Orof. SE Europeo 568) Pedicularis rostrato-capitata Crantz ssp. rostratocapitata Est-Alpino-Carpatico 569) Pedicularis comosa L. ssp. comosa Orof. SE Europeo 570) Hieracium chondrillifolium Fr. Orof. SE Europeo 571) Pedicularis friderici augusti Tomm. Appennino-Balcanico 572) Pedicularis petiolaris Ten. Appennino-Balcanico 573) Rhinanthus glacialis Personnat ssp. glacialis SE Europeo 574) Rhynchocoris elephas (L.) Griseb. Appennino-Balcanico OROBANCHACEAE 575) Orobanche canescens C. Presl. Appennino-Balcanico 576) Orobanche pubescens d'Urv. SE Europeo 577) Orobanche lucorum A. Braun ex Koch SE Europeo ACANTHACEAE 578) Acanthus spinosus L. Appennino-Balcanico GLOBULARIACEAE 579) Globularia meridionalis (Podp.) O. Schwarz Appennino-Balcanico LENTIBURACEAE 580) Pinguicula crystallina Sibth. & Sm. ssp. hirtiflora (Ten.) Strid Appennino-Balcanico PLANTAGINACEAE 581) Plantago holosteum Scop. Pontico 582) Plantago altissima L. SE Europeo 583) Plantago argentea Chaix ssp. argentea Appennino-Balcanico 584) Plantago argentea Chaix ssp. liburnica Ravnik Illirico 585) Plantago arenaria Wald. & Kit. SE Europeo CAPRIFOLIACEAE 586) Viburnum lantana L. Pontico 587) Lonicera caprifolium L. SE Europeo VALERIANACAE 588) Valeriana elongata Jacq. Orof. SE Europeo DIPSACACEAE 589) Cephalaria transsylvanica (L.) Roem. & Schult Pontico 590) Dipsacus laciniatus L. SE Europeo 591) Succisella inflexa (Kluk) Beck Pontico 592) Knautia drymeia Heuff. ssp. drymeia SE Europeo 593) Knautia drymeia Heuff. ssp. centrifrons (Borbas) Ehrend SE Europeo 594) Knautia drymeia Heuff. ssp. intermedia (Pern. & Wetts.) Ehrend. SE Europeo 595) Knautia drymeia Heuff. ssp. tergestina (Beck) Ehrend. SE Europeo 596) Knautia longifolia (Wald. & Kit.) Koch SE Europeo 597) Knautia illyrica Beck Illirico 598) Knautia fleischmannii (Hladnik ex Rchb.) Pacher Illirico 599) Scabiosa silenifolia Wald. & Kit. Appennino-Balcanico 600) Scabiosa velenoskiana Bobrov Orof. SE Europeo 601) Scabiosa taygetea Boiss. & Heldr. ssp. garganica (Porta & Rigo) Hayek Appennino-Balcanico 602) Scabiosa ochroleuca L. SE Europeo 603) Scabiosa holosericea Bertol. SE Europeo 604) Lomelosia crenata (Cirillo) Greuter & Burdet ssp. crenata Appennino-Balcanico 605) Lomelosia crenata (Cirillo) Greuter & Burdet ssp. dallaportae (Boiss.) Greuter & Burdet Appennino-Balcanico CAMPAN ULACEAE 606) Campanula ramosissima Sibth. Sm Illirico 607) Campanula patula L. ssp. jahorinae (K. Maly) Greuter & Burdet Est Alpino-Dinarico 608) Campanula persicifolia L. ssp. sessiliflora (C. Koch) Velen. Orof. SE Europeo 609) Campanula alpina Jacq. Orof. SE Europeo 610) Campanula lingulata Wald. & Kit. Appennino-Balcanico 611) Campanula glomerata (L.) ssp. eliptica (Schult.) Kirschl. Appennino-Balcanico 612) Campanula foliosa Ten. Appennino-Balcanico 613) Campanula sibirica (L.) ssp. divergentiformis (Jav.) Domin Appennino-Balcanico 614) Campanula thyrsoides L. ssp. carniolica (Sund.) Podlech Orof. SE Europeo 615) Campanula pyramidalis L. Illirico 616) Campanula versicolor Andrews Appennino-Balcanico 617) Campanula marchesetti Witasek. Est Alpino-Dinarico 618) Campanula witasekiana Vierh. Illirico 619) Asyneuma limonifolium (L.) Janch. ssp. limonifolium Appennino-Balcanico 620) Phyteuma zahlbrueckneri Vest. Est Alpino-Dinarico 621) Edraianthus graminifolius (L.) A. DC. ssp. graminifolius Appennino-Balcanico 622) Jasione orbiculata Griseb. Appennino-Balcanico COMPOSITAE 623) Adenostyles glabra (Mill.) DC. ssp. glabra Orof. SE Europeo 624) Belidiastrum michelii Cass. Orof. SE Europeo 625) Erigeron epiroticus (Vierh.) Halacsy Appennino-Balcanico 626) Erígeron attícus Vill. Orof. SE Europeo 664 627) Bellís pusílla (N. Terrac.) Pignatti Orof. SE Europeo 665 628) Bellíum mínutum (L.) Appennino-Balcanico 629) Fílago pygmaea L. Appennino-Balcanico 666 630) Leontopodíum nívale (Ten.) Huet ex Hand & 667 Mazz. Appennino-Balcanico 631) Gnaphalíum hoppeanum W. D. J. Koch ssp. 668 magellense (Fiori) Strid Appennino-Balcanico 632) Phagnalon rupestre (L.) DC. ssp. íllyrícum (H. 669 Lindb.) Ginz. Appennino-Balcanico 633) Inula heleníum L. SE Europeo 670 634) Inula ensífolía L. Pontico 635) Inula verbascífolía (Willd.) Haussskn. ssp. 671 verbascífolía Appennino-Balcanico 636) Carpesíum cernuum L. Pontico 672 637) Buphthalmum salícífolíum L. ssp. salícífolíum SE 673 Europeo 674 638) Buphthalmum salícífolíum L. ssp grandíflorum Ces. SE Europeo 675 639) Telekía specíosa (Schreb.) Baumg. SE Europeo 640) Anthemís chía L. Appennino-Balcanico 676 641) Anthemís tomentosa L. Appennino-Balcanico 642) Anthemís cretíca L. ssp. columnae (Ten.) Franzen 677 Appennino-Balcanico 643) Cota austríaca (Jacq.) Sch. Bip. Pontico 678 644) Cota segetalís (Ten.) Holub. Appennino- 679 Balcanico 645) Cota tínctoría L. ssp. tínctoría J. Gay Pontico 680 646) Achíllea clavenae L. Est Alpino-Dinarico 647) Achíllea setacea Waldst & Kit. SE Europeo 681 648) Achílea collína Becker ex Rchb. SE Europeo 682 649) Achíllea vírescens (Frenzl) Heimerl SE Europeo 683 650) Achíllea nobílís L. ssp. neílreíckíí (A. Kern.) Velen. SE Europeo 684 651) Leucanthemum platylepís Borbás Illirico 685 652) Leucanthemum coronopífolíum Vill. ssp. 686 tenuífolíum (Guss.) Vogt & Greuter Appennino- 687 Balcanico 688 653) Tanacetum cíneraífolíum Trevir. Illirico 654) Artemísía campestrís L. ssp. alpína (DC.) Arcnag. 689 Orof. SE Europeo 690 655) Homogyne sylvestrís (Scop.) Cass. SE Europeo 656) Doronícum oríentale Hoffm. Orof. SE Europeo 691 657) Doronícum hungarícum (Sadler) Rchb. Orof. SE 692 Europeo 693 658) Doronícum columnae Ten. Orof. SE Europeo 694 659) Tephroserís longífolía (Jaqcq.) Grieb. & Schenk ssp. gaudíníí (Gremli) Kerguelen SE Europeo 695 660) Tephroserís íntegrífolía (L.) Holub ssp. capítata (Wahlenb.) B. Nord. Orof. SE Europeo 696 661) Senecío cordatus Scop. Orof. SE Europeo 662) Senecío scopolíí Hoppe & Hornsch. ex Bluff & 697 Fingerh. Appennino-Balcanico 663) Senecío doría L. ssp. doría SE Europeo 698 Senecío íncanus (L.) ssp. carníolícus (Willd.) Braun Blanq. Orof. SE Europeo Senecío abrotanífolíus L. ssp. abrotanífolíus Orof. Est Alpino-Dinarico Senecío squalídus L. SE Europeo Carduus nutans L. ssp. ínconstríctus O. Schwarz Appennino-Balcanico Carduus nutans L. ssp macrocephalus (Desf.) Nyman Appennino-Balcanico Carduus mícropterus (Borbas) Teyber ssp. mícropterus Appennino-Balcanico Carduus chrysacanthus Ten. ssp. chrysacanthus Appennino-Balcanico Carduus personata (L.) Jacq. ssp. personata Orof. SE Europeo Carduus carduelís (L.) Gren. Est Alpino-Dinarico Carduus collínus Wald. & Kit. SE Europeo Carduus australís (L.) ssp. marmoratus (Boiss. & Heldr.) Kazmi Appennini-Balcanico Ptílostemon stríctus (L.) Greuter Appennino-Balcanico Ptílostemon gnaphaloídes (Cirillo) Sojak Appennino-Balcanico Ptílostemon stellatus (L.) Greuter Appennino-Balcanico Círsíum ítalícum DC. SE Europeo Círsíum cretícum (Lam.) d'Urv. ssp. cretícum Appennino-Balcanico Círsíum cretícum (Lam.) d'Urv. ssp. tríumfettíí (Lac.) Wern. Appennino-Balcanico Círsíum canum (L.) All. Pontico Círsíum pannonícum (L.) Link Pontico Onopordum horrídum Viv. Appennino-Balcanico Onopordum taurícum Willd. Pontico -urínea mollís (Rchb.) ssp. mollís SE Europeo Klasea lycopífolía (Vill.) A. & D. Löve Pontico Centaurea ragusína L. Illirico Centaurea rupestrís L. ssp. rupestrís Appennino-Balcanico Centaurea brachtíí Rchb. fil. Illirico Centaurea tommasíníí A. Kern. Appennino-Balcanico Centaurea tenuíflora DC. SE Europeo Centaurea crístata Bartl. Illirico Centaurea díffusa Lam. SE Europeo Centaurea deusta Ten. ssp. deusta Appennino-Balcanico Centaurea deusta Ten. ssp. splendens (Arcang.) Matthas & Pignatti Appennino-Balcanico Centaurea jacea L. ssp. haynaldíí (B. ex Borbas ex Hayek) Hayek Illirico Centaurea jacea L. ssp. gaudíníí (Boiss. & Reut.) Gremli SE Europeo Centaurea jacea L. ssp. angustífolía Gremli Appennino-Balcanico ANNALES • Ser. hist. nat. • 20 • 2010 • 1 Amelio PEZZETTA: GLI ELEMENTI ORIENTALI APPENINO-BALCANICI, ILLIRICI, PONTICI E SUD-EST EUROPEI DELLA FLORA ITALIANA ..., I-XIV 699) Centaurea nigrescens Willd. ssp. nigrescens SE 732) Europeo 700) Centaurea nigrescens Willd. ssp. transalpina 733) (Schleichex DC.) Nyman SE Europeo 734) 701) Centaurea stenolepis A. Kern. ssp. stenolepis SE Europeo 735) 702) Cyanus triumfettii (All.) Dostal ex A. & D. Löve ssp. axillaris (Celak) Stepanek Appennino- 736) Balcanico 703) Centaurea uniflora Turra ssp. nervosa (Willd.) 737) Bonnier & Layens SE Europeo 738) 704) Centaurea solstitial is L. ssp. adamii (Willd.) 739) Nyman SE Europeo 740) 705) Aegialophila pumila (L.) Boiss. Appennino- 741 Balcanico 742) 706) Cardopatum corymbosum (L.) Pers. Appennino- 743) Balcanico 744) 707) Xeranthemum inaperthum (L.) Mill. Pontico 745) 708) Xeranthemum annuum L. Pontico 746) 709) Echinops exaltatus Schrad SE Europeo 747) 710) Echinops ritro L. ssp. ruthenicus (M. Bieb.) 748) Nyman Pontico 711) Echinops spinosissimus Turra Appennino- 749) Balcanico 712) Aposeris foetida (L.) Less SE Europeo 750) 713) Tragopogon tommasinii Sch. Bip. Illirico 751 714) Tragopogon dubius Scop. Pontico 715) Tragopogon samaritani Heldr. & Sart. ex Boiss. 752) Appennino-Baalcanico 753) 716) Scorzonera purpurea L. ssp. purpurea SE Europeo 754) 717) Scorzonera purpurea L. ssp. rosea (Wald. & Kit.) 755) Nyman SE Europeo 718) Scorzonera austriaca Willd. Pontico 756) 719) Scorzonera villosa Scop. ssp. columnae (Guss.) 757 Nyman 758) 720) Scorzonera villosa Scop. ssp. villosa Appennino- 759) Balcanico 760) 721) Scorzonera jacquiniana (W. D. J. Koch) Pontico 722) Hypochaeris cretensis (L.) Bory & Chaub. 761 Appennino-Ballcanico 723) Leontodon montanus Lam. ssp. montanus SE 762) Europeo 724) Leontodon incanus Schrank ssp. incanus Est 763) Alpino-Carpatico 764) 725) Leontodon incanus Schrank ssp. tenuiflorus 765) (Gaudin) Hegi SE Europeo 726) Leontodon cichoraceus Ten. Appennino- 766) Balcanico 727) Picris hispidissima (Bartl.) W. D. J. Koch Illirico 767) 728) Picris rhagadioloides (L.) Desf. SE Europeo 729) Picris laciniata Vis. Appennino-Balcanico 768) 730) Taraxacum glaciale E. & A. Huet. ex Hand.- 769) Mazz. Appennino-Balcanico 731 ) Taraxacum croceicarpum Soest Orof. SE Europeo 770) Taraxacum scaturiginosum G. E. Haglund Orof. SE Europeo Lactuca quercina L. Pontico Crepis jacquinii Tausch ssp. kerneri (Rech. F.) Merxmull. Est Alpino-Dinarico Crepis aurea (L.) Cass. ssp. aurea Orof. SE Europeo Crepis aurea (L.) Cass. ssp. glabrescens (Caruel) Arcng. Appennino-Balcanico Crepis pontana (L.) Dalla Torre Alpino-Dinarico Crepis alpestris (Jacq.) Tausch Orof. SE Europeo Crepis neglecta L. Appennino-Balcanico Crepis chondrilloides Jacq. Illirico Crepis froelichiana DC. Est Alpino-Dinarico Crepis rubra L. Appennino-Balcanico Crepis dioscoridis L. Appennino-Balcanico Crepis lacera Ten. Appennino-Balcanico Crepis corymbosa Ten. Appennino-Balcanico Hieracium staticifolium Appennino-Balcanico Hieracium hypeuryum Peter SE Europeo Hieracium alpicola Schleich ex Steud. & Hochst Orof. SE Europeo Hieracium pavichii Heuff. Orof. Appennino-Balcanico Hieracium porrifolium L. Orof. SE Europeo Hieracium bupleuroides C. C. Gmel Orof. SE Europeo Hieracium glaucum All. SE Europeo Hieracium naegelianum Pancic Appennino-Balcanico Hieracium villosum Jacq. Orof. SE Europeo Hieracium pilosum Schleich ex Froel Orof. SE Europeo Hieracium starmuhleri Appennino-Balcanico Hieracium oxyodon Fr. Orof. SE Europeo Hieracium illyricum Zahn Illirico Hieracium pospichalii Zahn SE Europeo Hieracium dragicola (Nägeli & Peter) Zahn Orof. SE Europeo Hieracium leiocephalum Bartl. ex Griseb. Orof. SE Europeo Hieracium scorzonerifolium Vill. Orof. SE Europeo Hieracium ctenodon Nägeli & Peter Illirico Hieracium dentatum Hoppe Orof. SE Europeo Hieracium glabratum Hoppe ex Willd. Orof. SE Europeo Hieracium chlorifolium Arv.-Touv. Orof. SE Europeo Hieracium rostanii Nägeli & Peter Orof. SE Europeo Hieracium taurinense Jord. Orof. SE-Europro Hieracium tephrocephalum Appennino-Balcanico Hieracium visianii (F. W. Schultz & Sch. Bip.) Schinz & Thell. Appennino-Balcanico 771) Hieracium pallescens Walds. & Kit. SE Europeo 772) Hieracium marchesettianum Zahn SE Europeo 773) Hieracium huetianum Harv. Touv. Appennino-Balcanico 774) Hieracium portanum Belli Appennino-Balcanico 775) Hieracium borealiforme P. D. Sell & C. West Illirico 776) Hieracium platyphyllum (Arv.-Touv.) Arv.-Touv. SE Europeo 777) Hieracium balbisianum Arv.-Touv. & Briq. Orof. SE Europeo 778) Hieracium bocconei Griseb. Orof. SE Europeo 779) Hieracium arpadianum Zahn Orof. SE Europeo 780) Hieracium cydonifolium Vill. Orof. SE Europeo 781) Hieracium neyraeanum Arv.-Touv. Orof. SE Europeo MONOCOTYLEDONAE LILIACEAE 782) Asphodeline liburnica (Scop.) Rchb. Appennino-Balcanico 783) Colchicum bivonae Guss. Appennino-Balcanico 784) Bulbocodium versicolor (Ker Gawl.) Spreng. SE Europeo 785) Gagea chrysantha Schulth & Schulth f. Appennino-Balcanico 786) Gagea pusilla (F. W. Schmidt) Schult & Schult f. SE Europeo 787) Tulipa saxatilis Sieber ex Spreng. Appennino-Balcanico 788) Fritillaria messanensis Raf. Appennino-Balcanico 789) Fritillaria montana Hoppe ex Koch SE Europeo 790) Lilium carniolicum Bernh. Est Alpino-Dinarico 791) Ornithogalum kochii Parl. Illirico 792) Ornithogalum refractum Kit. ex Willd. Pontico 793) Honorius boucheanus (Kunth) J. Holub Pontico 794) Loncomelos pyrenaicus (L.) Hrouda ex Jolub ssp. sphaerocarpus (A. Kern.) Holub SE Europeo 795) Bellevalia dubia (Guss.) Kunth ssp. boissieri Freyn. Appennino-Balcanico 796) Bellevalia dubia ssp. dubia (Guss.) Kunth Appennino-Balcanico 797) Muscari parviflorum Desf. Appennino-Balcanico 798) Muscari kerneri (Marchesetti) Soldano Illirico 799) Muscari gussonei (Parl.) Tod. Appennino-Balcanico 800) Allium amethystinum Tausch. Appennino-Balcanico 801) Allium moschatum L. SE Europeo 802) Allium obtusiflorum DC. Appennino-Balcanico 803) Allium ericetorum Thore Appennino-Balcanico 804) Allium saxatile M. Bieb. ssp. tergestinum (Gand.) Bedalov & Lovric SE Europeo 805) Allium suaveolens Jacq. SE Europeo 806) Allium cyrilli Ten. Appennino-Balcanico 807) Allium phthioticum Boiss. & Heldr. Appennino-Balcanico 808) Allium ursinum L. ssp. ucrainicum (Kleopw & Oxner) Bordz. SE Europeo 809) Nectaroscordum siculum (Ucria) Lindley SE Europeo 810) Polygonatum latifolium (Jacq.) Des. Pontico 811 ) Asparagus tenuifolius Lam. Pontico AMARYLLIDACEAE 812) Stenbergia sicula Tineo ex Guss. Appennino-Balcanico IRIDACEAE 813) Iris graminea L. SE Europeo 814) Iris cengialti Ambrosi ex A. Kern. ssp. illyrica (Asch. & Graebn.) Illirico 815) Iris lorea Janka SE Europeo 816) Crocus vernus (L.) Hill ssp. albiflorus (Kit.) Ces. SE Europeo 81 7) Crocus longiflorus Raf. Appennino-Balcanico 818) Crocus thomasii Tne. Appennino-Balcanico 819) Crocus reticulatus Steven ex Adam ssp. reticulatus Appennino-Balcanico 820) Crocus weldenii Hoppe & Furnr. Illirico 821 ) Gladiolus inarimensis Guss. Appennino- Balcanico 822) Gladiolus imbricatus L. SE Europeo JUNCACEAE 823) ¡uncus jacquinii L. Orof. SE Europeo 824) ¡uncus thomasii Ten. Appennino-Balcanico 825) Luzula sylvatica (Huds.) Gaudin. ssp. sylvatica SE Europeo 826) Luzula sylvatica (Huds.) Gaudin ssp. sieberi SE Europeo 827) Luzula spicata (L.) DC. ssp. bulgarica Chrtek & Krisa Appennino-Balcanico 828) Luzula pindica (Hausskn.) Chrtek & Krisa Appennino-Balcanico 829) Luzula sicula Parl. Appennino-Balcanico GRAMINACEAE 830) Poa carniolica Hladnik & Graf. ex Rchb. Orof SE Europeo 831) Poa bivonae Parl. ex Guss. Appennino-Balcanico 832) Poa molineri Balb. Orof. SE Europeo 833) Poa pumila Host Appennino-Balcanico 834) Festuca pulchella Schrad. ssp. pulchella Orof. SE Europeo 835) Festuca pratensis Huds. ssp. apennina (De Not.) Hegi Orof. SE Europeo 836) Festuca spectabilis Jan. ex Bertol. ssp. spectabilis SE Europeo 837) Festuca spectabilis Jan ex Bertol. ssp. carniolica (Jacq.) Hayek Illirico 838) Festuca laxa Host. Illirico 839) Fesuca calva K. Richt. SE Alpino-Dinarico 840) Feastuca bosniaca Kumm & Sendt. ssp. bosniaca Appennino-Balcanico 841) Festuca nitida Kit. ex Schult. ssp. nitida Est Alpino-Carpatico 842) Festuca violacea Schleich ex Gaudin ssp. italica Foggi, Graz, Rossi & Signorini Appennino-Blacanico 843) Festuca picturata Pils Orof. SE Europeo 844) Festuca norica (Hack.) K. Richt. Orof. Est Alpino-Dinarico 845) Festuca valesiaca Schleich ex Gaudin ssp. valesiaca SE Europeo 846) Festuca stricta Host ssp. sulcata (Hack.) Patzke SE Europeo 847) Festuca alfrediana Foggi & Signorini Appennino-Balcanico 848) Festuca stenantha (Hack.) Richt. Est Alpino-Dinarico 849) Festuca jeanpertii (St. Yves) Markgr.-Dann. ssp. campana (N. Terrac.) Markgr.-Dann. Appennino-Balcanico 850) Oerochloa disticha (Wulfen) Link Est Alpino-Carpatico 851) Sesleriella spaerocephala (Ard.) Deyl Orof. SE Europeo 852) Sesleria autumnalis (Scop.) F. W. Schultz Appennino-Balcanico 853) Sesleria tatrae (Degen) Dayl. SE Europeo 854) Sesleria juncifolia Suffren ssp. juncifolia Appennino-Balcanico 855) Sesleria kalnikensis Jav. Appennino-Balcanico 856) Psilathera ovata (Hoppe) Deyl SE Europeo 857) Melica transsilvanica Schur ssp. transssilvanica Pontico 858) Melica picta Koch Pontico 859) Bromus pannonicus Kumm. & Sendtn. SE Europeo 860) Bromus fasciculatus C. Presl. Appennino Balcanico 861) Bromus transsylvanScus Hackel Appennino-Balcanico 862) Brachypodium sylvaticum (Huds.) P. Beauv ssp. glaucovirens Murb. SE Europeo 863) Elymus hispidus (Opiz) Melderis SE Europeo 864) Triticum biunciale (Vis.) Richter Appennino-Balcanico 865) Triticum uniaristatum (Vis.) Richter Appennino-Balcanico 866) Triticum cylindricum (Host) Cesati, Passerini & Gibelli SE Europeo 867) Avenula praeusta (Rchb.) Holub Orof. SE Europeo 868) Helictotrichon convolutum (C. Presl) Hernard Appennino-balcanico 869) Danthonia alpina Vest. SE Europeo 870) Keoeleria eriostachya SE Europeo 871) Lolium rigidum Gaudin ssp. lepturoides (Boiss.) Sennen & Mauricio Appenino-Balcanico 872) Trisetaria myriantha (Bertol.) D. Heller SE Europeo 873) Trisetaria aurea (Ten.) Pignatti SE Europeo 874) Trisetaria alpestris (Host) Baumg. Orof. SE Europeo 875) Trisetaria flavescens Baumg. ssp. splendens (C. Presl) Banfi & Soldano Appennino-Balcanico 876) Hierochloe australis (Schrad.) Roem. & Schult. SE Europeo 877) Phleum echinatum Host Appennino-Balcanico 878) Phleum hirsutum Hinck. ssp. hirsutum SE Europeo 879) Phleum exaratum Hochst. ex Griseb. Appennino-Balcanico 880) Stipa pulcherrima Koch SE Europeo 881) Stipa eriocaulis Borbas (Beck) Moraldo & Ricceri SE Europeo 882) Stipa epilosa Martinovsky ssp. epilosa SE Europeo ARACEAE 883) Arum cylindraceum Gasp. Appennino-Balcanico 884) Arum apulum (Carano) P. C. Boyce Appennino-Balcanico CYPERACEAE 885) Carex mucronata All. ssp. mucronata SE Europeo 886) Carex buekii Wimm. SE Europeo 887) Carex fritschii Weisb. SE Europeo 888) Carex firma Host Orof. SE Europeo 889) Carex macrolepis DC. Appennino-Balcanico 890) Carex kitibeliana Degen. ex Beck ssp. kitaibeliana 891) Carex michelii Host Pontico 892) Carex liparocarpos Gaudin ssp. liparocarpos SE Europeo 893) Eleocharis carniolica Koch SE Europeo ORCHIDACEAE 894) Orchis quadripunctata Cirillo ex Ten. Appennino-Balcanico 895) Serapias politisii Renz Appennino-Balcanico 896) Ophrys lutea ssp. phryganae (Devillers Tersch. & Devillers) Melki Appennino-Balcanico 897) Ophrys bertolonii Moretti ssp. bertolonii Appennino-Balcanico 898) Ophrys bertolonii Moretti ssp. bertoloniiformis (O. Danesch & E. Danesch) H. Sund Appennino-Balcanico 899) Ophrys argolica H. Fleischmnn ssp. biscutella (O. Danesch & E. Danesch) Krutz Appennino-Balcanico 900) Ophrys scolopax Cav. ssp. cornuta (Steven) E. G. Camus Appennino-Balcanico 901) Ophrys fuciflora (F. W. Schmidt) Moench ssp. tetraloniae (W. P. Teschner) Kreutz Appennino-Balcanico 902) Ophrys lacaitae Lojac. Appennino-Balcanico 903) Ophrys sphegodes Mill. ssp. tommasinii (Vis.) Soo Appennino-Balcanico 904) Ophrys exaltata Ten. ssp. archipelagi (Golz & H. R. Reinhard) Del Prete Appennino-Balcanico 905) Epipactis persica Soo & Nannfeld ssp. gracilis (B. Baumann & H. Baumann) W. Rossi Appennino-Balcanico 906) Epipactis persica Soo & Nannfeld ssp. pontica (Taubenheim) H. Baumann & R. Lorenz SE Europeo