ANNO XV. Capodistria, 1 Maggio 1881. N. 9 LA PROVINCIA DELL' ISTRIA Esce il 1" ed il 16 d'ogni mese. ASSOCIAZIONE per un anno fior. 3; semestre e quadrimestre in proporzione.— Gli abbonamenti si ricevono presso la Redazione. Articoli comunicati d'interesse generale si stampano gratuitamente. — Lettere e denaro franco alla Redazione. — Dn numero separato soldi 15. — Pagamenti anticipati. Avviso agli associati Con la migliore intenzione di puntualità, spesso molti dei nostri signori) associati "si dimenticano di pagare a tempo il prezzo di associazione ; per cui ne derivano imbarazzi tanto alla nostra amministrazione che ai signori associati stessi. Per comodità di ambo le parti abbiamo stabilito di riscuotere il prezzo arretrato di associazione col facile mezzo della rivalsa postale. E s'intenderanno in arretrato tutti quei signori associati che non avranno pagato l'equivalente nei primi quindici giorni dal principio di ogni quadrimestre. L' associazione ha luogo col primo di Gennajo, Maggio, Settembre. Le spese di posta staranno a carico • dell'associato. ANNALI ISTRIANI (lei Secolo decimoterzo.*) 1217. — Patti stipulati tra il patriarca Volchero e la popolazione dell'Istria. Carli. „Ant. Ital." - Voi. V, pag. 186 e 215. 1220. — Roberto, vescovo di Pola, malcontento della sentenza pronunciata dai consoli di Pola in una causa civile, si appella a Bertoldo patriarca di Aquileia. ULcmd. „Indicaz." ecc. - Pag. 27. 1220. — Presso il lago di Sutri. Federico imperatore concede alla Chiesa aquileiese il ducato e la contea del Friuli, la villa di Lucinico, la regalia dei vescovati istriani, e quant'altro le aveva donato l'imperatore Corrado ; le conferma inoltre il marchesato dell'Istria donatole dal re Ottone. Minotto. „Acta et...." - To. I, pag. 14'. 1220 {1202?). — Muore Engelberto, conte d'Istria, e viene sepolto in San Pietro in Selve. __L'Istr•Anno m m-80- *) Continuazione, vedi N. 1J8. ' . ,i 1220. Corrado Boiani della Pertica da Cividale, vescovo di Trieste, assolve da ogni corri-sponsione di decima il convento degli Agostiniani dell'Isola di Sant'Andrea in Venezia, il quale possedeva molte vigne nel territorio triestino, riserbandosi a titolo di censo l'annua ofFerta di mezza libbra d'incenso. Corner. „Not. St. della Chiese e Mon. di Venezia. - Pag. 61. 1220. 1220. 1220. Giovanni della conte di Pola. L' ordine di S. Capodistria. Torre occupa la carica di „Not. St. di Pola" - Pag. 193. Domenico si stabilisce in L'Istr. Ann. I, pag. 115. La Chiesa di Ravenna conserva possessioni e diritti tanto nella contea di Pola come in altre parti dell' Istria ; di queste possessioni 1' arcivescovo Simone ne dà in livello a ser Guido Micheli. „Not. St. di Pola." - Pag. 34. - e Kand. „In-dicaz." ecc. - Pag. 27. 1220. — I luoghi di Barbana e di Golzana compongono una questione di conimi. „Cod. Dipi. Istr." sotto l'an. 1275, 5 maggio. 1220. — Trieste, 12 gennaio. 11 vescovo Corrado manda il convento degli Agostiniani di S. Andrea del Lido a Venezia la decima del vino, raccolta nel territorio triestino ed a lui spettante. Ccpp. rLe Ch. d'It.u. - To. Vili, pag. 689. 1220. - Pola, 9 ottobre. Fra Allegro, abbate di San Micheli in Monte, affitta in perpetuo a don Leonardo, a Giovanni e suo figlio Varenio Aldini, a Engelberto e suo figlio Lisigoli, a Andrea Zuliani e Graziano Bontempo il porto di Bigole ed il palude vicino, coli' obbligo di dire al monastero la metà delle pesche, e di conservare il porto in buon'ordine. „N>tizenblatt. Beilage zum Archiv fiir Kunde Osterr. Gesch. Quellen. - Ann. V, pag. 175 e 269. 1220. — Aqiileia, 25 novembre. Suor Oiselrada, ab-balessa di S. Maria, conferma a gastaldione di Isola per anni tre (da incominciarsi col dì 29 del mese in corso) certo Adeloldo, eletto da quel comune all'insaputa di lei; ordina però che 1' anzidetto non osi mai più eleggersi il gastaldo, essendo questo un diritto della badessa de tempore o del min-cio di lei. „Cod. Dipi. Istr.u 1221. — Fra Lorenzo, priore dei Camaldolesi di San Michele di Murano, acquista delle vigne sul territorio di Capodistria, che il vescovo locale Assalone esenta da ogni decima ecclesiastica. Corner. „Not. St. delle Cli. e Mon. di Venezia". - Pag. 638. 1221. — Roma, 11 febbraio. Papa Onorio III delega il patriarca di Grado Angelo Barozzi, perchè ordini al vescovo di Trieste, Corrado Boiani della Pertica, di portarsi a Roma entro la prima metà di quaresima per rendere stretto conto delle violenze da lui usate in Gemoua ai nuncì papali, diretti al re d'Ungheria. „Cod. Dipi. Istr. 1221. — Roma. 17 marzo. Papa Onorio III conferma la deliberazione del capitolo di Capodistria di portare il numero dei canonici da dieci a dodici, qualora i proventi della mensa capitolare lo concedano,. „Cod. Dipi. Istr." CORRISPONDENZE Pisino li 20 Aprile. L' anagrafe teste compiuta offre parecchi dati, per la conoscenza del paese, con lo scopo di studiarne il miglioramento, e chi se ne occupa ci farà, non v'ha dubbio, conoscere i risultati ed il costrutto di siffatti studi. Ecco qualche notizia di questo distretto. Chi andava per le ville e per la campagna, casa per casa, a compilare i fogli d'iscrizione, non poteva non venire dolorosamente impressionato osservando il vivere animalesco e gretto della popolazione di tutti i casali di questo distretto, uon scorgendo neanche indizj di avviamento al meglio. Il numero degli animali necessari all' economia rurale è ridotto a tali termini, che le terre già esauste, vanno per mancanza di letame sempre più isterilendo, e cessa l'unica risorsa sicura da cui ritrar danaro pelle imposte e pei bisogni più indispensabili di famiglia. Il Comune locale di Pisino composto di venti Comuni ceusuari conta 14,895 abitanti. Vi sono 2112 famiglie che possiedono terreni e vivono dell'economia rurale, compresevi 35 di coloni. Di queste 2112 famiglie 184 possiedono 268 cavalli 647 „ 738 asini 1470 „ 4100 animali bovini, cioè buoi, vacche e vitelli. 1135 „ 12625 animali pecorini 1401 „ 2294 porci 20 „ 22 capre 96 l 136 alveari sicché di esse 2112 famiglie 1928 non possiedono cavalli 1465 „ „ asini 642 „ „ animali bovini 977 „ „ animali pecorini 711 „ „ porci. In quanto alle capre, forse tutte non saranno state indicate per tema di contravvenzione ; degli altri animali, credo, non se ne saranno occultati o ben pochi, chè ca-pivasi come gl'interrogati soffrivano dell' amor proprio nell'appalesarne il poco numero, rimpiangendo le condizioni dei tempi passati. Ora, facendo uu prospetto che dimostri quanti animali vengano su ogni famiglia di proprietari di terre che vivono d'economia rurale, risulta in media per quelli che possiedono cavalli .... 1,5mi per famiglia asini.....1,1 bovini .... 2,8 „ „ pecore .... 11. Porci.....1,6 e fatto il riparto sopra tutte le 2112 famiglie di possidenti ne viene su ciascheduna 0,1 cavalli 0,3 asini 2.— animali bovini 6.-- animali pecorini 1,1 porci. Questi dati non possono venir appresi con indifferenza da coloro che s'occupano dell'economia pubblica. Ma a tale stato di cose non si porrà rimedio nè col-l'insegnar a leggere e scrivere, nè col fare appello al sentimento d'umanità, che ripetutamente messo alle prove, svanisce ; però e da ritenersi che siccome non è decoro nè tornaconto di un signore benestante e civile, aver servi fiacchi e svogliati, buoi deboli e allampanati, vacche magre e senza latte, così anche presa la cosa in senso lato, non essere credibile che contrade e regioni intiere si lascìeranno accasciate in cotali cowJnmmi. * Per corrispondere al desiderio espressoci da parecchi associati pubblichiamo la Legge 31 Marzo ISSI, concernente il cambiamento dei termini valevoli per la procedura di reclamazione nella regolazione del-Vimposta fondiaria. Articolo 1. — Il termine di 45 giorni stabilito nell'articolo I, § 37 della legge 6 aprile 1879 (B. L. I. N. 54) per la presentazione dei reclami, decombile giusta 1' articolo VII, allinea 1° della legge 28 marzo 1880 (B. L. I. N. 34), dal 1. Marzo 1881, viene prolungato fino il 15 giugno 1881. L'autorizzazione pel governo di accordare prolungazioni di termine, contemplata dall'allinea 2 dell'articolo VII della legge 28 Marzo 1880 (B. L. I. N. 34), cessa d'aver vigore. Articolo II. — I termini stabiliti nell'articolo VIII della legge 28 marzo 1880 (B. L. I. N. 34) ai presidi delle commissioni distrettuali d'estimo per l'ultimazione delle trattazioni ufficiose ivi indicate, fino la fine di decembre 1881, vengono prolungati fino la fine di Giugno 1882 ; ed il termine accordato ai presidi delle commissioni di reclamazione fino la fine di Febbraio 1882, viene esteso fino la fine di Agosto 1882. Articolo III. — Il termine di sei mesi concesso in forza dell'articolo IX della legge 28 Marzo 1880 (B. L. I. N. 34) alle commissioni distrettuali di estimo per l'esame degli operati di reclamazione, viene fissato fino la fine di Febbraio 1882. Articolo IV. — Il termine stabilito nell'articolo X della legge 28 Marzo 1880 alla commissione centrale per la chiusa dei lavori, viene esteso a due mesi per lo meno. Articolo V. — Il termine fissato pel conguaglio dell'imposta dopo ultimata la procedura di reclamazione in base agli articoli III ed XI della legge 28 Marzo 1880 (B. L. I. N. 34) per la fine di Giugno 1882 e rispettivamente dal terzo trimestre 1882 in poi, cessa d'aver vigore; e verrà stabilito il termine per il conguaglio dell'imposta mediante una legge speciale. Articolo VI. — La presente legge entra in vigore col giorno della sua pubblicazione. Articolo VII. Il ministro delle finanze è incaricato dell'esecuzione della presente legge. PROGETTO per la fondazione di una fabbrica di colla animale e (li concimi a Trieste I cascami animali : ossa, parti grasse, pelli, sangue unghioni ecorna costituiscono la materia prima per un'attività industriale di grande portata che comprende due gruppi d'industria, cioè la separazione del sego e la fabbricazione di colla e di concimi. La squagliaturn, del sego si occupa, di regola, esclusivamente coli'elaborazione dei diversi cascami grassi, producendo sego per saponi, sego pel burro artificiale ed in alcuni casi anche la margarina. Nelle contrade dove è in uso esclusivamente il sapone di sego è il saponaio stesso che si occupa della squagliatura. A Trieste le condizioni sono diverse. La materia prima che quasi esclusivamente vi s'impiega ^er la fabbricazione di sapone è l'olio, e soltanto alcune qualità speciali vengono confezionate col sego. È naturale quindi che la maggior parte del sego che a Trieste si produce venga esportata verso l'interno. Gli squagliatoi dei Sig.ri Vodnig a Trieste e Tossich a Muggia sono piantate su basi razionali, e l'utile che danno gli opifici suddetti è rilevante. La firma Vodnig si occupa inoltre nella produzione di sangue diseccato e di albumina di sangue. Troviamo quindi a Trieste già costituite delle industrie che si occupano coli'utilizzazione dei cascami grassi e del sangue, mentre gli altri cascami che potrebbero servire alla produzione di colla e di concimi vengono trascurati o passano a fabbriche dell' interno. Difatti nè a Trieste, uè nei paesi limitrofi, l'Istria, la Dalmazia, il Cragno, la Stiria, la Croazia non incontriamo neppure una fabbrica di colla. Vi sono fabbriche di Colla prodotta da cascami di pelli e fabbriche di colla elaborata delle ossa. In contrade nelle quali l'industria della conciatura delle pelli viene esercitata su scala grande è resa possibile l'esistenza di una fabbrica di colla basata esclusivamente sul-1' elaborazione di cascami provenienti dalla conciatura. In altre condizioni si ricorre alla fabbricazione della colla dalle ossa e questa è resa possibile per la facilità maggiore o minore colla quale si può procurare la materia prima. Naturalmente una fabbrica di questa categoria prende in elaborazione anche i cascami delle pelli, coli'unica differenza però, che questi ultimi non costituiscono soli la materia prima principale. Abbisognando una fabbrica di colla elaborata dalle ossa, assolutamente di una forza motrice a vapore, è reso con ciò possibile al fabbricante 1' occuparsi ancora nell' elaborazione chimica e meccanica di altro materiale opportuno, quale p. e. corna ed unghioni, vale a dire gli è resa possibile anche la fabbricazione di concimi. Quest' ultima elabora a farina i residui delle ossa deglutiate, ma ancora ricchi di azoto. Soltanto 1' erezione di una fabbrica di quest' ultima specie è consigliabile per le condizioni di Trieste e l'esercizio ne potrebbe venir rappresentato nel modo seguente: Materia prima da impiegarsi : ossa, pelli, corna e unghioni. Le ossa bovine, di vitelli, di capre e di pecore, vengono anzitutto digrassate assieme alle ossicino, provenienti da corna ed unghioni e assieme ai cascami di pelli. Segue l'estrazione della colla in autoclavi con acqua bollente a pressione aumentata. I residui deglutinati vengono macinati a farina. Risultano quindi come prodotti : grasso di ossa, colla, farina di ossa e farina di corna. II grasso trova esito presso i fabbricanti di sapone ; la colla viene posta in commercio, come colla uso falegnami, uso indoratori o da apparecchio ; la farina di ossa e quella di corna costituiscono concimi ricercatissimi. Prima di esporre dei dati, sulle spese necessarie per l'erezione e sulla possibilità di esercizio, nonché sulla rendita probabile per una fabbrica di colla e di concimi a Trieste, vogliamo, fondandoci su esperienze pratiche di una elaborazione di 4000 Q.i M.i annui, citare a base pei calcoli ulteriori, le cifre che esprimono lì rendita media dei prodotti da 100 Chilogrammi della materia prima. 100 parti di queste danno Grasso.....4% Colla......11% Farina di ossa e corna 69°/(, Perdita .... . 16% 100 La perdita citata del 16% va dovuta alla differenza del peso nell' atto dell' acquisto della materia prima, alle impnrificazioni in parte fraudolenti (ferro, chiodi ecc.) e specialmente alla differenza nel contenuto di acqua tra la materia prima e il prodotto finale. Prendendo per base una elaborazione annua di 10000 Q.i M.i di essa a colla ed a concime, importerebbero le spese per l'impianto di uua tale fabbrica fi. 27.000 V. A. specificati come segue : Fondo edificio di fabbrica Utensili...... f. 15000 12000 f. 27000 ai quali va aggiunto il capitale d' esercizio di........ 30000 Capitale di fondazione f725000 La fabbrica produce da 10000 Qi M.i di ossa Grasso .... 400 Q.i M.i Colla.....1100 Farina di ossa . 6900 „ 8400 Il prezzo dei prodotti da Trieste è per 100 K. calcolando il miiimo il seguente : Per grasso f. 33, per la colla f. 37 (colla italiana vale presentemente f. 45, colla ungherese f. 34 - 40), farina di ossi f. 6 Calcolando il prezzo d' acquisto delle ossa a f. 5 per 100 K. (abbenchè ossa che giacquero a lungo sotto terra costano f. 3 ed ossa digrassate f. 4.50-4.75) ot-tiensi come utile brutto. Grasso ... 400 Q.i M.i a f. 33 . f. 13200 Colla .... 1100 „ „ 37 . , 40700 Farina di os.