Saggio scientifico originale UDC 595.14:591.131.1 (262) Ricevuto: 2009-05-12 PRIME OSSERVAZIONI SULLA PREDAZIONE OPPORTUNISTICA DEL "VERMOCANE" HERMODICE CARUNCULATA (PALLAS, 1766), AI DANNI DELLA PICCOLA PESCA ARTIGIANALE NELLE ACQUE DI LAMPEDUSA (IS. PELAGIE) Antonio CELONA Aquastudio Research Institute, I-98121 Messina, Via Trapani 6, Italia NECTON Marine Research Society, I-95100 Catania, Via A. De Gasperi 187, Italia E-mail: info.necton@email.it Giorgia COMPARETTO NECTON Marine Research Society, I-95100 Catania, Via A. De Gasperi 187, Italia E-mail: giorgia.comparetto@hotmail.it SINTESI Vengono raccolte le prime osservazione sull'attivita di predazione del polichete Hermodice carunculata a spese di alcune specie commerciali pescate con le reti da posta tramaglio e monoparete nelle acque di Lampedusa. H. carunculata preda in particolare la triglia di scoglio, Mullus surmuletus, il sarago fasciato, Diplodus vulgaris, la musdea, Phycis phycis, il dentice, Dentex dentex e la corvina, Sciaena umbra. Tale attivita predatoria crea notevoli problemi economici alla piccola pesca artigianale dell'isola. Parole chiave: predazione opportunistica, specie saprofaghe, Hermodice carunculata, Lampedusa, mare Mediterraneo, reti da posta FIRST OBSERVATIONS ON PREDATION OF "FIRE WORM" HERMODICE CARUNCULATA (PALLAS, 1766) AND ITS EFFECTS ON ARTISANAL FISHING IN LAMPEDUSA WATERS (PELAGIE ARCHIPELAGO) ABSTRACT The article presents the first observations on prédation of polichaeta fire worm, Hermodice carunculata on some commercial species caught with gill nets and trammel nets in Lampedusa waters. H. carunculata preys in particular the red mullet, Mullus surmuletus, the bream, Diplodus vulgaris, the larger forkbeard, Phycis phycis, the common dentex, Dentex dentex and the brown meagre, Sciaena umbra. Such predation activity creates considerable economic problems to the artisanal fishing in these waters. Key words: opportunistic predation, scavenger species, Hermodice carunculata, Lampedusa, Mediterranean Sea, gill nets INTRODUZIONE Hermodice carunculata (Pallas, 1766) e un polichete appartenente alla famiglia degli Amphinomidae che puo superare i 30 cm di lunghezza. E' una specie presente in tutti i Mari e gli Oceani temperati e caldi del globo, nel Mediterraneo e diffuso maggiormente nella parte meridionale ed orientale del bacino. Il corpo e allungato con numerosi segmenti. E' caratterizzato da setole silicee uncinate molto fragili che, se sfiorate, si rompono con estrema facilita e penetrando nella cute provocano forti bruciori e gonfiori. La colorazione e verde bruno nella parte dorsale, le setole sono bianche mentre le branchie sono rosse. E' un predatore molto vorace, si ciba di poche specie di gasteropodi e di animali morti che trova sul fondale, sembra sia l'unico animale a cibarsi dei tessuti delle gorgonie e in particolare di Paramuricea clavata (Vreeland & Lasker, 1989). H. carunculata vive sui fondali duri, di giorno si nasconde tra gli anfratti mentre nelle ore notturne esce alla ricerca di prede (Fig. 1). In alcune aree tropicali, H. carunculata rappresenta un flagello per alcune specie di madrepore che costituiscono le barriere coralline, poi-ché si ciba dei polipi di queste (Vreeland & Lasker,1989; Lewis & Crooks, 1996). Nelle acque dei Caraibi, area nella quale e maggiormente studiata la specie in ogget-to, la madrepora maggiormente colpita e la specie Mil-lepora complanata, per la quale H. carunculata rappresenta una vera e propria calamita (Witman, 1988). Fino ad ora non esistono pubblicazioni o citazioni bibliografiche su questa specie di polichete, in merito al fenomeno della predazione opportunistica a spese del pescato commerciale. Questo fatto ci ha spinto ad affrontare il problema cercando di comprendere quale sia il reale danno e soprattutto quali siano le specie maggiormente colpite. Paradossalmente le specie che più di altre "attirano" il polichete sono quelle che per i pesca- tori rappresentano la maggiore fonte di reddito, tale fenomeno dunque causa notevoli problemi di carattere economico all'attivita di pesca artigianale dell'isola. Sono state raccolte inoltre informazioni anche in altre marinerie Siciliane ma in nessuna di questa e stato segnalato tale fenomeno. Pertanto si e cercato di individuare i motivi che innescano questo fenomeno allo scopo di aiutare i pescatori dell'isola. Lo scopo del presente lavoro e di fornire le prime osservazioni riguardo la predazione di H. carunculata a scapito della piccola pesca artigianale nelle acque di Lampedusa. MATERIALI E METODI ll compartimento marittimo di Lampedusa e costi-tuito da novantuno imbarcazioni di cui soltanto un'opera stabilmente sull'isola di Linosa. La flotta e rappresentata da imbarcazioni medio-piccole che prati-cano la pesca ravvicinata. Dai dati relativi agli attrezzi in licenza, la lenza e quello maggiormente rappre-sentato con una percentuale del 25%; stesso valore per i palangari seguiti da strascico (17%) e reti da posta (17%). Seguono le reti a circuizione presenti con una percentuale del 10%; le nasse con il 5% e le reti de-rivanti con l'1% (Celona & Comparetto, 2009a). Nel periodo compreso tra settembre 2007 e ottobre 2008, nel corso di alcune osservazioni effettuate a bordo d'imbarcazioni impegnate nell'attivita di pesca con le reti da posta "monoparete" e "tramaglio" nelle acque di Lampedusa abbiamo avuto modo di osservare che molti dei pesci catturati con le reti erano danneggiati notevol-mente ed emanavano uno sgradevole odore, al punto di non essere commerciabili. La regolarita con la quale si verificava il danno ci ha spinti a concentrarci sul problema. Sin dalla comunicazione verbale dei pescatori e emersa la gravita del problema ed infatti, da una prima analisi delle informazioni, ci si e resi conto che il danno Fig. 1: Hermodice carunculata, gentilmente concessa da Dott. Anthony R. Picciolo, NOAA-NODC. Sl. 1: Hermodice carunculata, objavljeno z dovoljenjem Dr. Anthonyja R. Picciola, NOAA-NODC. Fig. 2: Dentex dentex e altri pesci ammagliati, ricoperti da H. carunculata. Sl. 2: Dentex dentex in druge ribe, ujete z zahodnimi mrežami in prekrite s H. carunculata. ¡Í k • • ' '-^^ _ ANNALES • Ser. hist. nat. • 20 • 2010 • 1 Antonio CELONA & Giorgia COMPARETTO: PRIME OSSERVAZIONI SULLA PREDAZIONE OPPORTUNISTICA DEL "VERMOCANE" ..., 15-20 riguardava principalmente alcune specie, peraltro quelle di maggior pregio come ad esempio Dentex dentex (Fig. 2). A tale proposito sono state raccolte informazioni sulle specie in maggior misura predate, sulle dimensioni (lunghezza totale - LT, lunghezza standard - LS), sul peso sia per individui commerciali che danneggiati dall'azione di H. carunculata, l'attrezzo con il quale si registrava maggiormente il danno ed i periodi più interessati da tale fenomeno. Nel corso del monitoraggio, al fine di comprendere se ci fossero delle differenze nella predazione legate alla profondita o alla tipologia del fondale, sono stati raccolti dati in aree di pesca diverse: Secca di Levante, Ponente, Porto e Taccio vecchio (Fig. 3). Fig. 3: Punti di cala del tramaglio: Secca di Levante, Porto, Taccio vecchio e Ponente. Sl. 3: Točke postavitve trislojne mreže: Secca di Levante, Porto, Taccio vecchio in Ponente. Nel corso délia raccolta dati sono state prese in con-siderazione le quantita di pesce civetta Dactylopterus volitans pescati. Tale specie, infatti, non avendo alcun valore commerciale viene, nella maggior parte dei casi, rigettata in mare morto. RISULTATI Nella Figura 4 si osserva come il danno maggiore si verifica a carico delle specie bentoniche. Tali specie, con un peso complessivo di 200592 g, rappresentano il 59% del pescato totale. In particolare: Mullus surmu-letus con una percentuale del pesce danneggiato pari al 41%, Diplodus vulgaris presenta un danno pari al 38%, D. dentex il 31% di danno, Phycis phycis con il 28% di pescato danneggiato e infine Sciaena umbra con un danno pari al 16%. Sebbene in misura minore vengono danneggiate anche altre specie come: scorfano rosso (Scorpaena scrofa), scorfano nero (Scorpaena porcus) e pesce civetta (D. volitans), che pur rimanendo ammagliati in una porzione ancora più prossima al fondale e quindi più comodi da essere raggiunti dal polichete, sono carat-terizzate da corporatura abbastanza robusta, coperta da grosse scaglie e soprattutto riescono a sopravvivere anche se immobilizzati dalla rete per molto tempo. In conseguenza di cio tali specie non costituiscono uno stimolo chemio tropico per il predatore. Specie Totale (n=22) Commerciale Danneggiato da Hermodlce carunculata rf Peso (g) Peso Totale (g) LT ± SD (cm) LS ± SD (cm) Peso medio (g) Peso Totale (g) LT ± SD (cm) LS ± SD (cm) Peso medio (g) Dentex dentex 30 22905 17 157762 34,6 ± 6,8 28,6 ± 5,3 876 ± 1557 13 7173 35,2 ± 8,7 28,1 ± 6,7 510±403 Diplodus vulgaris 54 6624 34 4136 20,1 ± 3,0 16,0 ± 2,4 122 ± 56 20 2488 20,2 ± 2,6 16,0 ± 1,9 115 ± 52 Phycis phycis 9 3052 6 2202 32,8 ± 5,3 29,8 ± 5,0 367 ± 191 3 850 n.d. n.d. 425 ± 35 Mullus surmuletus 47 7138 27 4201 22,5 ± 4,3 18,6 ± 3,1 156 ± 88 20 2937 25,0 ± 4,9 20,7 ± 4,0 147 ± 69 Sciena umbra 14 5076 11 4274 31,4 ± 3,9 26,1 ± 3,8 356 ±139 3 802 32,75 ± 4,6 25,8 ± 5,5 267 ±153 Scorpaena scrofa 163 62794 146 58810 27,5 ± 6,6 22,1 ± 5,3 395 ±292 17 3984 24,6 ± 5,1 20,1 ± 4,2 234 ±132 Scorpaena porcus 48 8995 36 7579 22,6 ± 3,0 18,2 ± 2,1 205 ± 80 12 1416 19,9 ± 3,6 16,2 ± 3,1 118 ± 56 Dactylopterus volitans 291 84008 214 66218 31,9 ± 6,2 26,2 ± 5,2 309 ± 193 77 17590 29,4 ± 5,0 23,9 ± 4,0 228 ±146 Tab. 1: Dati inerenti aile specie bentoniche maggiormente predate da H. carunculata. Tab. 1: Podatki o pridnenih ribah, najpogostejšem plenu H. carunculata. ln Tabella 1 sono riportati ¡ dati dell'analisi. Dal confronto de¡ dati raccolti nel corso delle cale delle due tipologie di attrezzo da posta considerato, emerge che nella quasi totalita dei casi, l'attivita predatoria si svolge a carico delle specie pescate con il "tramaglio". A parer nostro, su quest'attrezzo, tale fenomeno e piu significativo poiché da una valutazione dei tempi di perma-nenza sul fondo questa rete ha dei tempi alquanto lunghi (circa 12 ore) e quindi, H. carunculata ha il tempo di percepire gli "odori" emanati dalla preda morta e di avvicinarsi al pesce ammagliato risalendo la rete. A conferma delle considerazioni precedenti la rete "monoparete" non presenta lo stesso fenomeno in quanto viene tenuta in mare per periodi che variano da 1 a 2,5 ore, tempi ritenuti troppo brevi perché si possa creare una "scia odorosa" rilasciata dai pesci morti, in grado di richiamare H. carunculata. ln base alle osservazioni effettuate la spiegazione e riconducibile al fatto che tali specie rimanendo amma-gliate nella parte bassa della rete (quindi prossime al fondale) sono piu facilmente predabili. Inoltre ta li specie, una volta ammagliate, riescono a sopravvivere nella rete per periodi di tempo relativamente brevi. Le carni di queste specie, essendo particolarmente delicate, favori- scono un rapido innesco dei processi di decompo-sizione permettendo al polichete una veloce percezione della presenza della preda. Per quanto riguarda le aree di pesca considerate, il fenomeno si e manifestato regolarmente in quelle denominate Secca di Levante, Ponente e Porto Vecchio, mentre e risultato minore nell'area di cala chiamata Taccio Vecchio. Analizzando i dati raccolti emerge come, infatti, a Taccio Vecchio solo il 7% del pescato e risultato danneggiato dall'azione di H. carumculata a differenza della altre aree dove la percentuale e stata maggiore (14% nella zona Porto e 15% per ció che concerne nelle aree Ponente e Secca di Levante). In prima analisi non sono comprensibili quali possano essere le cause di tali differenze ma appare certo che in quest'area, la predazione da parte di H. carunculata sia nettamente inferiore rispetto a quanto registrato nelle altre "cale" (Fig. 5). Analizzando i dati sui D. voIitans catturati e ributtati in mare e stato notato che nella zona chiamata "Taccio Vecchio" la quantita di pesci civetta pescati e quindi ributtati in mare al termine di ogni cala, era davvero minima (5-10 individui/cala) contro 80-150 individui/ cala e piu delle altre tre aree. Dentex dentex □ danneggiato 31% /□ commerciale 69% Phicis phicis □ danneggiato 28% / □ commerciale 72% Sciaena umbra □ danneggiato^— 16% / □ commerciale 84% Mullus surmuletus □ danneggiato 41% / /□commerciale 59% Diplodus vulgaris □danneggiato/ 38% / ^commerciale 62% Fig. 4: Percentuali del pescato danneggiato e commerciale. SI. 4: Odstotek poškodovanih in komercialnih rib. DISCUSSIONE La modificazione dell'attivita di predazione di questo polichete ha, a nostro giudizio, un'origine sicuramente antropica, anche se causata in maniera del tutto invo-lontaria da parte degli addetti alla pesca, i quali, non possono immaginare che probabilmente, la continua immissione di pesce morto negli stessi punti di cala possa innescare fenomeni attrattivi di questa rilevanza. Infatti, nelle acque di Lampedusa vengono pescate note-voli quantita di pesci civetta D. volitans che in quest'area non hanno alcun valore commerciale e che quindi vengono buttati in mare morti (Celona & Com-paretto, 2009b). Una grande quantita di pesce morto sui fondali rappresenta certamente una fonte attrattiva per il raduno di specie dalle spiccate abitudini saprofaghe, le quali con buone probabilita utilizzano le stesse aree per riprodursi, aree in cui i pescatori, successivamente caleranno i loro attrezzi. Pertanto quando i pesci ormai morti o agonizzanti poiché ammagliati nelle reti, H. carunculata si trova in una condizione ottimale per aggredirli con estrema facilita. In principio si credeva che le differenti percentuali di danno tra le cale fossero attribuibili alle diverse profondita delle aree di pesca ma successivamente, dopo un'analisi piu accurata delle batimetriche, ci si e resi conto che in tutte le zone considerate, le profondita erano sempre comprese tra 30 e 50 metri. Tale teoria ha ricevuto conferma quando si e avuto modo di osservare che il fenomeno era costante in tre delle quattro aree scelte per calare le reti, mentre nella quarta appariva discontinuo. Le aree coincidevano con i dati raccolti sui D. volitans catturati e ributtati in mare. Infatti, nell'area di pesca chiamata Taccio Vecchio la percentuale di D. volitans gettati in mare (circa 3%) era inferiore alla percentuale nelle altre tre aree considerate, dove invece si registra una maggiore attivita predatoria da parte di H. carunculata. L'azione di questa particolare specie di polichete rappresenta un ulteriore problema per la gia estre-mamente fragile economia della pesca lampedusana, caratterizzata da una flotta costituita da imbarcazioni di piccola stazza, vecchie e malamente motorizzate, e gia vessata da problemi quali l'elevato costo del carburante, i bassi costi del pescato, la competizione con la pesca a strascico e la mancanza di un porto adeguato (Celona & Comparetto, 2009a). E' auspicabile dare inizio nel piu breve tempo possibile ad uno studio a medio/lungo termine sulla specie in oggetto, allo scopo di comprendere meglio le cause che provocano il fenomeno ed individuare i possibili rimedi. PONENTE 9000 8000 7000 6000 , 5000 4000 3000 2000 1000 o II dann Dentex Dlplodus.v. Mullus.s. Phicis p. Sciaena u. Fig. 5: Quantiti del pescato commerciale e danneggiato (in grammi) nelle cale: Secca di Levante, Ponente, Porto e Taccio vecchio. Sl. 5: Količina komercialnih in poškodovanih rib (v gramih) na točkah: Secca di Levante. RINGRAZIAMENTI Gli autori desiderano ringraziare il personale della Capitaneria di Porto e della Guardia di Finanza di Lam-pedusa, i pescatori che hanno collaborato alla nostra ricerca: Giovanni Bolino, Sarino Palmisano, Vincenzo Palmisano, Damiano e Francesco Rizzitelli. Ringraziamo inoltre il Dott. Anthony R. Picciolo per la foto di Hermodice carunculata. Ed un particolare ringrazia-mento lo riserviamo a Don Pino Brignone emblematica figura di Lampedusa, proprietario dello storico "Bar dell'amicizia". PRVA OPAŽANJA PREDACIJE OGNJENEGA ČRVA HERMODICE CARUNCULATA (PALLAS, 1766) IN VPLIVOV NA OBRTNIŠKI RIBOLOV V VODAH LAMPEDUZE (OTOČJE PELAGIE) Antonio CELONA Aquastudio Research Institute, I-98121 Messina, Via Trapani 6, Italia NECTON Marine Research Society, I-95100 Catania, Via A. De Gasperi 187, Italia E-mail: info.necton@email.it Giorgia COMPARETTO NECTON Marine Research Society, I-95100 Catania, Via A. De Gasperi 187, Italia E-mail: giorgia.comparetto@hotmail.it POVZETEK Članek predstavlja prva opažanja predacije ognjenega črva Hermodice carunculata na nekatere komercialne vrste, ujete z zabodno in trislojno mrežo v vodah Lampeduze. Plen H. carunculata so zlasti progasti bradač, Mullus surmuletus, frater, Diplodus vulgaris, tabinja, Phycis phycis, zobatec, Dentex dentex in kaval, Sciaena umbra. Takšno predatorstvo povzroča resne gospodarske težave obrtniškemu ribolovu v teh vodah. Ključne besede: oportunistično predatorstvo, mrhovinarji, Hermodice carunculata, Lampeduza, Sredozemsko morje, zabodne mreže BIBLIOGRAFIA Celona, A. & G. Comparetto (2009a): Indagine sull'attivita di pesca nell'Arcipelago delle Pelagie. Boll. Mus. Civ. Stor. Nat. Venezia, 60, 113-120 Celona, A. & G. Comparetto (2009b): Analisi morfo-metrica dei pesci civetta, Dactylopterus volitans (Linnaeus, 1758) pescati nelle acque di Lampedusa (Is. Pelagie). Thalassia Salentina. (In publicazione) Lewis, J. B. & R. E. Crooks (1996): Foraging cycles of the amphynomid polychaete Hermodice carunculata, preying on the calcareous hydrozoan Millepora complanata. Bull. Mar. Sci., 58(3), 853-856. Vreeland, H. V. & H. R. Lasker (1989): Selective feeding of the polychaete Hermodice carunculata Pallas on Caribbean gorgonians. J. Exp. Mar. Biol. Ecol., 129(3), 256-277. Witman, J. D. (1988): Effect of predation by the fire-worm Hermodice carunculata on milleporid hydro-corals. Bull. Mar. Sci., 42(3), 446-458.