TASSA POSTALE PAGATA ESCE IE SABATO Con i democratici triestini per l’annullamento del processo contro il Comitato dello sciopero« La nostra Lotta ORGANO. DELL'U. A. I. S. DEL CIRCONDARIO ISTRIANO - TERRITORIO DI TRIESTE La fratellanza italo-slava ed il revisionismo di Viđali non possono andare d’accordo. DIREZIONE - REDAZIONE - AMMINISTRAZIONE: Riva Castelleone 2 — C,*PODISTRIA, tei. 0 ABBONAMENTI: Zona B: anno jugl. 300; semestre Jugl. 170; trimestre jugl. 90. Zona A: anno L. 700; semestre L. 370; trimestre L. 190 — Jugoslavia: anno dia 90; semestre dia 48; trimestre dia 25 SABATO 20 NOVEMBRE 1948 ANNO I - N. 12 - UN NUMERO : JGL. 7.— L. 15.—, DIN. 2.- Alla VI sessione ordinaria dell' assemblea circondariale popolare dell’ Istria Mobilitiamo tutte le forze per assolvere i compiti futuri Punti fermi posti dal col. Lenac sul problema degli operai impiegati a Trieste Il 14 c. m., a Capodistrìa, nella ampia sala della Mostra si è tenuta la VI Sessione ordinaria del-l’Assemiblea popolare circondariale delTIstria. AHe ore 10.45, li comp. Kralj Franc, presidente de] Comitato popolare circondariale, apre i lavori" salutando i present: ed in maniera particolare gli ospiti rappresentanti dell’Armata jugoslava, il col. Lenac ed il magg. Jakopovlé. Viene quindi eletta la presidenza dei lavori, costituita dai comp. Buie Giovanni, croato, Bornie Libero, italiano e Vatovec Ernesto, sloveno. Dono reiezione della commissione per la verifica . del verbale, il comp. Buie cede la parola al rappresentante dell’Armata jugoslava, il col. Lenac. Nella stessa sessione, è stato eletto 11 nuovo Comitato Esecutivo ohe risulta così composto: Presidente: Beltram Giulio; Vicepresidente: Bui5 'Giovanni; Gu-rjan Antonio; Segretario: Laurent: Eugenio. Membri; Kralj Francesco, Fili Janko, Kovačič Stanislao, Sorta Giordano, Faulič Pietro, / Golja Felice, Klavati Roberto, Colenc Črtomir, Herkov Danilo, Petronio Bortolomeo, Medica Erminio, Bordon Carlo, Maraspin Giorgio, Corsi Vittorio, Hudales Aloisio, Zaoohigna Augusto, Vouk Antonio. E col. Lenac inizia a parlare salutando l’Assemblea, quale rappresentante dell'Amministrazione Militare e personalmente, 11 co-lonello Lenac afferma che il Potere Popolare si è dimostrato veramente il Potere del popolo. I numerosi successi conseguiti, lo appoggio delle masse lavoratrici della città e della campagna, ne sono una riprova. Soltanto la reazione di quei territori lo detestano. Quindi il coìoneilo Lenac ha proseguito: Sulla stessa linea nella lotta contro il Potere Popolare è la campagna ingaggiata da «diversi o'rcoli e da certa stampa triestina, campagna condotta sotto la parola d’ordine della «difesa» degli operai della nostra zona occu- Revisionismo in atto— «L’Unione antifascista invita quindi tutta la popolazione — nell’interesse della democrazia nelle prossime elezioni — a ritirare la Carta di identità’ imposta dai G. M.» Con queste testuali parole, riportate dal «Lavoratore» la parte vidalista della direzione dellOJAIS, invita la popolazione democratica di Trieste ad incamminarsi sulla via della revisione della linea politica delle organizzazioni democratiche, dell’appoggio ai piani revisionisti dell’imperialismo straniero e della reazione locale e del tradimento piu’ infame degli interessi nazionali degli sloveni avallando cosi il principio sostenuto dal national- sciovinismo relativamente «Ila disparita’ dei diritti nazio-nati. Tempo fa il Governo jugoslavo ha inviato al Consiglio di Sicurézza delle Nazioni Unite una nota di protesta relativamente alle violazioni del trattato di pace con l’Italia da parte del Governo militare anglo-americano a Trieste, violazioni che si riferiscono fra l’altro agli ordini che contemplano l’emissione di carte di identità’ nuove e le elezioni amministrative. Tale nota dì protesta e’ stata pubblicata anche dalla «Pravda» di Mosca. Lo organo di Viđali «Il Lavoratore» e’ stato prudentemente zitto, quantunque si sia sempre sbracciato (verbalmente) in difesa del trattato di pace. E’ da osservare inoltre che gli ordini summenzionati sono stati emanati dalla autorità’ militare anglo-americana dopo che Viđali ed i suoi servitor elli sono riusciti ad* infliggere un grave colpo al movimento democratico triestino trascinando una parte della popolazione democratica su una falsa via, con l’agitare la bandiera del loro vuoto «internazionalismo». Poiché’ pero’, m lgrado le numerosissime pressioni di vario ordine le masse democratiche di Trieste, non hanno voluto accettare un documento di identificazione che viola formalmente determinate disposizioni del trattato di pace coi* l’Italia (da notizie apparse sui giornali triestini, e mai smentite, si desume che appena 40 o 50 mila sono state le carte di identità’ emesse su un totale di circa 170 mila da emettersi), si rendeva evidentemente necessaria una manovra per ovviare a una tale situazione. Il salvataggo e’ stato operato in extremis dalla cricca vidalista, che dimentica della sua posizione formale di ieri, faceva un brusco voltafaccia rivelandosi per quello che essa e’: traditrice degli interessi generali de.ia popolazione triestina -1* onci nazionali degli Sloveni in particolare, serva del revisionismo propugnato dall’iiroerialismo e dalla reazione locale antimarxista (**■ popolo che opprime a'tro non può’ essere libero - Marx) sostanzialmente antisoi letica perche’ con il suo atteggiamento toglie a quest’ultima ”4 ai paesi democrat:* i un arma nella loro lotta contro il revisionino e per la difesa dei *’“»itati di pace Stipato»! n-ftTVl«’*« hlcìn- gna neppure dimenticare che il rappresentante del PCI nell’assemblea goriziana, Pustetto, aveva consigliato agli sloveni di rinunciare all’uso della loro lingua nelle riunioni della stessa. Tutti questi fatti sono sintomatici ed essi rivelano la piu’ profonda incomprensione (nel caso migliore) della questione nazionale nella nostra regione e l’allineamento di elementi democcratici con la reazione ed obiettivamente con i fini che essa persegue a tal riguardo. Non e’ affatto vero che a Trieste esista una disposizione stando alla quale soltanto i possessori delle nuove carte di identità’ a/rebbero diritto al voto, ma quand’anche lo fosse, non esiste ne’ può’ esistere un motivo per abbandonare e tradire due principi di fondamentale importanza: 1) difesa (non a parole, ma cjì fatti) delle disposizioni del trattato di pace; 2) difesa della P" Ita’ dei diritti nazionali dei popoli che convivono in questo territorio. E’ priva di qualsiasi valore, rappresentando per di piu’ un grossolano inganno, la promessa che una delegazione verrà’ inviata all’Organizzazione delle Nazioni Unite per protestare contro le varie violazioni commesse dalle autorità’ responsabili nella zona anglo-americana, ivi compresa quella delle carte di identità’, dopo aver accettato «le carte imposte». Una delegazione simile, anche quando non fosse solo una promessa demagogica, farebbe soltanto ridere gli avversari politici, laddove gli amici ne rimarrebbero esterrefatti. No, non e’ cosi che si difendono gli interessi delle masse democratiche di Trieste. Potrebbe forse Vai»’mini strazione militare punire, come previsto dall’ordine, la grande maggioranza dei cittadini, che fossero rimasti sprovvisti del nuovo documento di identificazione? Potrebbe qu 'ta vietare l’accesso alle urne alla grande maggioranza degli elettori per tali ragioni? II solo buon senso ci può’ dare la risposta negativa. Gli argomenti usati dalla cricca vidalista per trascinare la popolazione democratica sulla via della rinuncia ai diritti fondamentali garantitile dal trattato di pace, della liquidazione dello spirito che anima l’UAIS e dell’esse.iza stessa di quest’ultima, sono tirati per i capelli e rappresentano fino a questo momento il caso piu’ esplicito e chiaro delle tendenze revisioniste di Viđali e del suo gruppo. La popolazione democratica triestina non si lascierà’ certamente trarre in inganno la questi politicanti che servono cosi bene gli interessi della reazione e del revisionismo. La popolazione democratica del* .’rcond vio istriano, dove le clausole del trattato di pace sono state applicate integralmente, continuerà’ ad appoggiare i democratici triestini lotta per la difesa dei diritti sanciti dal trattato di pace con l’Italia, per la difesa della parita’ dei d ti d-'to naaio-**i':' ’ -t-e convivono in questo territorio. *** pati a Trieste. Poco edificante risulta che in questa campagna si siano trovati sulla medesima linea i noti circoli estremisti della stampa, i quali sputano veleno su tutto ciò che è nostro, con certi giornali e certe persone òhe, fino a ieri, erano apparentemente sinceri lottatori per il Potere Popolare e per il suo rafforzamento, ben sapendo che questo è l’unico potere del popolo lavoratore. Ci causa meraviglia che si siano trovati degli uomini disposti a prestare loro fede e dhe gli stessi abbiano potuto, anche per un solo istante dubitare dhe il potere del popolo,, biasimevole ed obbrobrioso risulta che in massima parte questa campagna venga condotta da gente ohe è riuscita ad intrufolarsi nelle organizzazioni operaie e con ciò mi riferisco concretamente ai Sindacati Unici di Trieste — cui rappresentanti abusano dei nomi per noi sacri di: Lenin e di Stalin, senza rimorso alcuno di coscienza, per mascherarsi nella lotta contro tutto quanto, noi, con dura e sanguinosa lotta, abbiamo conquistato. La essenza dell’intero problema della famigerata difesa dei «poveri operai minacciati dal Potere Po-Dolare» consiste: Circa 700 tra operai ed "impiegati abitanti nella nostra zona, sono occupati a Trieste e le loro famiglie vivono nella nostra zona. Costoro beneficiano delle nostre scuole, dell’alimentazione, della sicurézza e di tante altre attività e previdenze del Potere Popolare. Costoro in nulla contribuiscono agli sforzi del popolo di questa zona, nelle opere per la ricostruzione, nella costruzione delle scuole, delle case del cooperatore e di altre opere culturali ed economiche. Tutti quest: sforzi gravitano sulle spalle dei lorp compagni, operai e contadini essi pure, ? qual: danno tutto per migliorare le condizioni di vita della collettività. H numero , di quest' ultimi è di venti volte maggiore. Non è certamente cosa leale la manicata loro collaborazione verso i compagni. Non è questa la maggior colpa di cui vogliamo .accusarli, poiché speriamo ohe un giorno essi stessi arriveranno a comprendere che la. vita della collettività è migliorabile soltanto con sforzi collettivi. Però 11 male da essi compiuto coscientemente, ed il danno da essi causato intenzionalmente agli stessi loro compagni, con il contrabbando e la speculazione, ovviamente non possono venir permessi nè tollerati. Questo è il problema: Essi ricevono le paghe in metrolire e fin oui la cosa è a posto. Sia la jugolira come la metrolira sono li mezzi legali di pagamento nella nòstra zona, e appare logico dhe ohi ne riceve ar „na specie debba anche spenderla. Però per poter utilizzare ouelle de11’a1 tra deve arche effettuarne il cambio in qualch posto. Se questa operazione non v'e-ne fatta attraverso i nostri istituti barrar?, significa che esso è stoto effettuato a borsa nera. In questo ùltimo caso si svaluta la nostra moneta. Col danaro realizzato a borsa nera, tali individui e le lo»o famiglie formano una rete di incettatori di gener' e prodotti per no: preziosi' Che s' ‘rovano nel nostro territorio, nuali ad e«emio!o: bestiame, grassi ed aitr? generi alimentar: da essi pacat' a prezzi a'.ti 'a loro arbitrio. Una parte d' tani' prodori V vleng da essi acquistata presso ì borsaneristi con le metos’lre non volute cambiare. Queste me-It-q1 irp e merce vengono noi con +rabhandn*-e dai borsaneristi a Trieste. Non occorre troppo acume per comorendera ohe tale maneggio provoca l’aumento de' nrezz-" dei generi alimentari e "ontemooraneamen^e. causa gli aumenti del contrabbando e delto soecu’antone. prat'eati per dlf-torent' canali. Essere pacific' spettatori w* tutto c'ò. e oerroet-V'o. risulterebbe, neta migliore -V*Ue iTvotes? una rostra comirli-—*+n delittuosa ai danni' de* la«*o-ratori e del popolo in genere. Ecco quindi spiegato il motivo per cui l’ammin-'strazioije Militare ritiene che il decreto emesso dal Comitato Distrettuale di Capodìstria, in pieno accordo coi S. U. di Trieste, sia giusto. Ciò dimostra altresì quali siano i patrocinatori dei contrabbandieri, dei sabotatori e degli" speculatori, senza tener conto se costoro godano l’appoggio de «La Voce libera» o de «Il Lavoratore», senza riguardo se essi parlano a nome delle note organizzazioni estremiste, ovvero, nel caso in esame, a nome dei S. U. Ih un caso come nell’altro essi fanno 11 medesimo lavoro, hanno gli stessi piani e perseguono le medesime mete, spalleggiati dal medesimo padrone che non esita a pagarli quando si tratta di i combattere le conquiste della lotta di liberazione. Tutt! questi patrocinatori cercano di mettersi in vista con tale campagna io. «difesa» di tali elementi nocivi, dimentichi" delle migliaia di persone oneste e laboriose, da loro stessi, fino a ieri, lodate e ammirate per gli sforzi compiuti nella ricostruzione del territorio, per il lavoro volontario nell’interesse della collettività eoe. Migliaia di persone che oggi ricevono soltanto danno da tali elementi nocivi. Per prima cosa giunsero aB’Amministrazione Militare delle proteste, noi ritenevamo che essi avrebbero arrossito e dhe con ciò tutto sarebbe finito. Invece il nemico, non sarebbe un vero nemico, se non inventasse sempre una nuova. In questo caso seppero inventare una «espulsione» in massa dalla nostra zona. Seppero decretare perfino la data entro la quale tale «espulsione» doveva essere effettuata. Lo stesso GMA si è lasciato abbindolare da simili farneticazioni, o, forse, voleva sorreggere questa campagna, domandandoci se corrispondeva al vero l’espulsione di questa gente. Contemporaneamente sono intervenuti, tramite il Governo jugoslavo e la Federazione Sindacale Mondiale,- i S. U. per impedire questa fantasiosa espulsione. Ecco fino a quale estremo sono arrivati i cosidetti; «patrocinatori» della classe operaia. Ma la bugia ha le gambe corte, e presto verrà il giorno In cui questi avvocati dalle cause perse, dovranno rendere conto alla classe operaia delle-loro menzogne e •d©if-loro - ii, .q-aesta > campagna bigliosa d* inganni. Perdhè questi Signori hanno inventato stalli bugie e perchè le diffondono tanto? Ecco fi! perchè: Oltre il resto, essi sono a conoscenza òhe gran parte delle persone della nostra zona occupate a Trieste, possiedono due carte d’identità; la nostra e quella anglo-americana. Quella anglo-americana Thanno ricevuta ner poter trovare occu pazlone a Trieste e l’hanno ottenuta con l’intervento di certe organizzazioni, che godono l’appoggio ed il patrocinio del GMA, a condizione di sottoscrivere la scheda recante il loro voto per l’annessione di Trieste all’Italia. Tale campagna doveva mascherare la realtà, e per accusare 13 Potere del popolo attraverso lo invio di proteste, telegrammi" eqe. ónde deviare l’attenzione del proletariato triestino In questa azione . gli atteggiàmenti ed II comportamento dei S. U., de «Il Lavoratore» de «La Voce libera» sono identici, ed a questo proposito gli stessi lavoratori della nostra zona, occupati’ a Trieste, possono ottenere maggiori informazioni. Questa campagna servirà loro come «titolo d’onore» e come documento contro essi stessi. Quando dovranno rendere conto diel loro operato. Ecco quanto ho ritenuto necessario esporre in merito » questo problema Rinnovo i miei auguri per un buon suooesso nel vostro lavoro ohe rappresenta ho nuovo contributo per II rafforzamento e consolidamento del Patere Popolare ed un nuovo passe in avanti della lotta per conservare quanto abbiamo conquistato nel corso dell’ultrma guerra. Tut- A sentire la stampa «servilistica » Trieste sarebbe divenuta una nuova Mecca, un nuovo oaradito del benessere. La realta’ pero’, e’ ben altra. Il rincaro dei viveri fa sentire le sue conseguenze letali. Molte volte alla povera g ente non rimane che accontenta rsi di un piatto di sole (finch«* dura) e di una sorsata d’aria. La relazione del comp. Beltram CHI IIJLLA DA’ nulla può ricevere retta cóntro voi, non deve ear* sarvt disturbo alcuno, poiché 1 risultati ed 1 fatti sono quelli òhe contano, e questi parlano in vo stro favore. Sfacciato revisionismo di Viđali DICHIARAZIONE Il Gomitato Circondariale dell’UATS per lTstria, in relazione all’invito rivolto dalla parte vidalista del Comitato Esecutivo dcl-l’UAIS alla popolazione democratica di Trieste, di ritirare le anticostituzionali carte di identità, compiate n una aalia lingua, emette la seguente -1' DICHIARAZIONE i Come parie Integrante del T. L. T. gli abitanti del circondario istriano c segnatamente i membri dell’UAIS seguono con attenzione gli avvenimenti che si riferiscono al trattato di pace con l’Italia. Essi sono vitalmente interessati perchè le disposizioni del trattato e specialmente lo Statuto vengano rispettati nella lettera e nello spirito. Le carte di identità, compilate in una sola lingua, sono evidentemente in contrasto con le disposizioni relative alla parità dei diritti della popolazione italiana, slovena ed anche oro. ata del territorio di Trieste. La giusta resistenza delle masse democratiche a così palesi violazioni trova H suo deciso difensore nella Jugoslavia e nell’Ùnio-ne Sovietica, come appare dalla nota del Governo jugoslavo al-l’O. N. U. Il Comitato circondariale dell’UAIS per lTstria constata che la strada del revisionismo percorsa da Viđali, già prevista dal comitato stesso sin dall’inizio, diviene oggi palese. Si tratta della violazione di diritti fondamentali degli abitanti del territorio di Trieste, di quei diritti che sono stati oggetto di una lotta accanita alla Conferenza della pace fra l’Unione Sovietica, i paesi a democrazia popolare e l’imperialismo con gli Staiti Uniti alla testa. E’ naturale che gli abitanti del circondario istriano, rapnresentati in stragrande maggioranza dall’UAIS, non possono permettere che alcuni elementi osendorappre«*"' tanti dell’UAIS si arroghino il diritte d; parlare in nome dell’Unione antifascista italo-slava. Poiché nel territorio del cir.conda.rio istriano vengono rispettati conseguentemente I diritti di tutte le nazionalità e si mettono in pratica 1« dtoons-to*,»»»» dei tratte io di pace, il Comitato circondariale dfitl’UAIS per lTstria respinge, a nome di 31.000 membri lo Invito dei pseudorappresentanti dell'UAIS di Viđati e dei suoi elementi più prossimi, perchè in ciò scorgono un’aiuto _ prestato alle forze nazionaliste, solovinist e e fasciste nonché all‘imperialismo. La poetica nazionalista e revisionista di Viđali ha trovato qui un’ooopsiztome generato da! parte di questa popolazione. Il Comitato circondariale per lTstria condanna l’Invito e si dichiara solidale con pcWo che combattono per il rispetto dei trattati. Morte al fascismo - Libertà al popolo. Ultimata reiezione, il comp. Beltram, ha tracciato in un’ampia relazione, i compiti del Potere Popolare nel nostro Circondario. Egli tra l’altro ha detto: «Questa sessione si svolge nel mentre stiamo preparando nuovi e più importanti compiti per il prossimo anno. L’esperienza dell’anno decorsa ci insegna che possiamo raggiungere risultati ‘ ancora migliori con un lavoro ben organizzato dal quale siano messi In evidenza i risultati ottenuti dalla nostra attività nella produzione, nella esportazione, nella importaz'one ecc., rilevando subito che i risultati potevano essere migliori specialmente nella edilizia, se ci fossimo mesa: all’opera con maggiore serietà, se avessimo insistito con più impegno nell’applicatone delle norme dii lavoro organizzando meglio la parte tecnica. Avremmo avuto migliori risultati con la mobilitazione delle forze, per l’aumento della produzione, per la ricostruzione e per l’edilizia. In questa maniera si sarebbe maturata ancor più nel popolo la coscienza e la convinzione che esso costruisce un migliore avvenire. Così anche duella parte della popolazione che sta a guardare la nostra òpera sarebbe ridotta ad un insignificante numero di fannulloni ohe vivono di ricordi de: bei «tempi», e, probabilmente, dii sovvenzioni. In seguito il comp. Beltram fa alcuni accenni alla situazione politica rilevando: «L’Unione Sovietica alla testa dei popoli: amanti la pace, smaschera continuamente le mene degli imperialisti amerioapi ed ingles' ohe non vogliono la collaborazione fra le nazioni*, la via della pace e della limitazione degli armamenti. Significativo che il delegato della RPF.T, per la questionò greca, abbia ricevuto il pieno appoggio deU’URSS e degl! altri paesi a democrazia popolare. Si potrebbe elencare tutta una serie di paesi, come lTndones’ia. l’Indocina ed altre colonie, come la Spagna, la Grecia, ecc. che dimostrano come l’ora degli Sfruttatori è suonata. Noi saturiamo a cuore aperto la eroica lotta dei popoli oppressi e auguriamo loro di portare a termine vittoriosamente al più presto la loro lotta e di realizzare ovunque il Potere del Pomelo e con esso la libertà che godono le genti dei paesi a democrazia "popolare e la popolazione del nostro circondàrio. Analizzando la situazione politica to cale, il comp. Beltram dice: «Le calunnie provenienti da dove mai avremmo aspettato, so- j sulla via di elevarla ad un liòeSl* no del tutto infondate. E' possi- | superiore. bile, come fa l’organo di VIdalì, al pari degli altri noti giornali reazionari, ohe da nói ci sia la fame e' una preoccupante miseria? E’ possibile affermare che da noi regnino il terrore e la persecuzione? Io penso che nes' suna persona onesta possa affermare cose simili. In tutto ciò non possiamo vedere altro ohe una evidente provocazione di' alcuni agenti dell’imperialismo. L’imperialismo americano . ha trovato in Vidalì un raffinato agente che, con la lunga pratica di scaltro frazionista messicano e con gran piacere deU’imreriali-smo, demolisce le organizzazioni democratiche svuotando l’essenza rivoluzionaria e la risolutezza del movimento democratico di Trieste che ha una gloriosa tradizione. Parlando delle persecuzioni, forse Vidalì ed d suoi collaboratori pensano alla persecuzione deifascisti e dei latifondisti che il popolo ha punito, non essendo riusciti a sfuggire alla mano vendicatrice del popolo che tolse loro quanto, a essi non apparteneva. Più volte nell’organo 'di Vidalì leggiamo le difese del noto latifondista Nobile, che, secondo loro, essendo socialista non era soggetto ad espropri. Un non co mune socialista questo Nobile, ed tao strano comunista questo Vìdali! E’ naturale ohe se tutta la lotta finora condotta dalle masse democratiche triestine, appoggiate dall’intero mondo progressista, con l’URSS alla testa, è. In contrasto con r«Internazionalismo dì Viđali», necessariamente anche tutta l’attività del Potere Popolare e d Potere Popolare stesso sia In contrasto con il mandato die rimperial&mo ha affidato a Il panorama del sabato In quarta pagina Viđali. Proseguendo il cómp. Beltram esamina t problemi del Potere. Senza dubbio alcuno il Potere Popolare, come nuovo sistema amministrativo, ha superato I suoi esami anche da noi. Sebbene condizióni particolari abbiano procurato numerosi problemi complessi da risòlvere, tuttavia s’amo riusciti a migliorare la s* tu azione deli’aconomìa e siamo La do! relazione comp. Kralj Il confé- Kralj Prane fa quindi la relazione dei Comitato Esecutivo del Comitato Popolare Circondariale dell’Istria. Il comp. Kralj .all’Inizio della sua relazione inquadra la situazione venutasi a creare in seguito alla Risoluzione dell’U. I. In quel periodo di tempo, prosegue il compagno, la prima cura della presidenza fu quella di impedire assolutamente che la scissione si incuneasse in seno agli organi del Potere Popolare, poiché eravamo coscienti della fiducia e della responsabilità affidateci e del danno che ne sarebbe derivato allo sviluppo del Potere Popolare. Possiamo dire di avere infranto i piani del nemici avendo avuta la piena solidarietà del 'a nostra popolazione, solidarietà che si è manifestato con l’attiva partecipazione alla gara di emu- lazione bimestrale, con il lavoro per la preparazione della Mostra dell’attività economica di Capodistrìa, con i lavori di costruzione della casa del cooperatore e con la partecipa»'one attiva al lavoro di" tutti i settori della vita del Circondario. A questo punto il comp. Kralj passa in rassegna i-1 lavoro dei vaiti dipartimenti. Metteremo in evidenza alcuni problemi e‘ pigre ì quali potranno dare una idea generale del lavoro svolto. Nell’ediliz'a il coinp. Kralj rileva che I lavori risentono della mancanza di mano d’opera specializzata. Complessivamente sono state costruite quattro nuove scuole con 16 aule; la somma spesa per i predetti lavor' ammonta a 29 milioni di lire. Oltre ai lavori di ricostruzione 'to corso in varie scuole, si sta lavorando alla costruzione della nuova scuola elementare Italiana-slovenà di Capodistria sul posto delle demolite carceri. Questa scuola, oltre ad altri ambienti vari, avrà 24 aule. L’addattamento dell’ospedale di Isola è in , linea generale terminato ed I lavori per la costruzione dell’edif'cìo della nuova officina meccanica di Semèdella continuano alacremente. Nella campagna la ricostruzione ha compiuto passi considerevoli. Sono state ricostruite o sono in v’a di ricostruzione 163 case di abitazione. Per quanto riguarda le strade, sono state rimesse a nuovo le seguenti strade asfaltate: Capodfstria città, Capodistr'a stazione, Scoffie. Rex, Capodistria Semedella, e cioè per complessivi 94.500 mq. Nella bonifica dì Serm'too .è stato costruito . un nuovo ponte.- in legno lungo 40 m. Detta opera è stata eseguita dai reparti dell’A. J. con il lavoro volontario. Un nuovo ponte è stato costruito sopra il torrente Dragogua ira Topolovec e Borst, lungo 46 metri. Negli ultimi mesi il settore cooperativistico ha portato con successo a termine la gaia di emulazione e l’allestimento della Mostra alla quale ha partecipato la Federazione delle cooperative con tutte le cooperative. Il settore del commercio ed approvvigionamento. si è . ulteriormente consolidato. Si sono avuti progressi considerevoli nell’acquisto' dei prodotti agricoli. Il valore complessivo di acquisti delle cooperative supera i 500 milioni. Nel dipartimento del lavoro. l’aHivìtà non è stata proficua e ciò è da ascrivere agli eleménti che sabotavano coso’entemente il suo sviluppo. Con l’altontanamen-to di questi, Il miglioramento, seppure lento, è stato tangibile. Per regotore i rapporti- lavorativi^ in tutte le imprese sono stati elètti degli ispettori. A quattro datori di lavoro, che hanno trat sgradito i rapporti lavorativi, sono state inflitte delle pene, per evitare che i . giovani di debole costituzione fisica vengano ado- Nell’anno In corso cì eravamo prefissi un determinato piano di lavoro, pano che però non è stato realizzato in pieno per i sagù-enti motivi: 1) Per non avere creato un’apparato che sia per numero che iper capa-cità» tecniche fosse io .grado di abbracciare tutti ó problemi e di risolverli. 2) Perchè non siamo stati cape * ci di trovare le forme più adatte alla mob’Titažtone di tutte le forze atte alla produzione. 3) Perchè non abbiamo afferra to, fra tutti i -problèmi, quello principale orientando l’intera attività economica e politica nel senso di risolvere 1 problemi principali attraverso S quali sarebbero risolti gli altri. Qui si tratta,, in primo luogo, del problema . della nostra ricostruzione, delVediilzIa e dell’industria. 4) Perchè non abbiamo convenientemente e nella misura più larga, mobilitato le organizzazioni di massa e soprattutto la gioventù. Non è dovuto al caso fortuito li fatto verificatosi più volte òhe organizzatori e dirigenti di vari corsi e scuole hanno «dimenticato» i lavori volontari. L’elevaz'o-ne e l’educazione dei nuovi quadri deve avere come obiettivo principale il lavoro costruttivo e concreto. Molto poco si legge sui nostri giornali murali, sulla stampa e ■poco si sente parlare nelle riunioni' di coloro che lavorano. In questa maniera le forze creative risultano umiliate invece di far ■sorgere delle nuove accanto ad esse. Credete forse che da noi difettino esempi di grande spirito di sacrificio e di volontà per creare qualcosa di nuovo? Al contrario, da noi" ci sono molti di questi esempi. Nella fabbrica Ar-rlgoni i tecnici e gli operai hanno trovato metodi finora sconosciuti. Altrove hanno superato la produzione pianificata di due volte. Abbiamo l’esempio di persone ohe nei due mesi della gara di emulazione hanno fatto 350 ore di lavoro d’assalto. Altrove, come a -Šmarje e a Maresego lavorano e costruiscono con un ritmo tale da dover additare questi bravi lavoratori come esempio agli altri. Prendiamo ancora un’esempio della maturità del popolo lavoratore della campagna. Imitando I nostri cooperatori di Puzzole, un numero sempre crescente di agricoltori si uniscono in cooperative di tipo superiore. Ciò richiede da principio molta fatica e sacrificio, ma rappresenta l’unica via per. l’aumento della produzione ed il miglioramento delle condizioni di vita del nostro contadino. Sono in costituzione cooperative simili a quelle di Puzzole, a Babici, Vanga-tallo, Santo-ma, Anearano, Madonna dei. Carso, Dalla, Seghetto, Buie e altre,, tutto su iniziativa locale e per unione volontaria. « E' ovvio ohe da noi ■ il cooperativismo rappresenta la più importante forma economica e la produzione cooperativistica al pari t dello scambio dei prodotti, il miglior modo d-I eliminare la speculazione, il miglior modo di aumentare la produzione e con ciò di elevare lo - standard di vita.- Il Potere Popolare sost'ene il coo-peraf’Vismo. gli offre vantaggi e le dovute stimolazioni. S’intende che il cooperativismo, si sviluppa da noi su base volontaria e che i contadini entrano a ffir parte so’tanto Quando conoscano I vantaggi e l’interesse diretto. Ogni altra forma forzata di cooperativa, sarebbe oiù dannosa che utile, e pregìud'òherebbe l’ulteriore sviluppo delle cooperative. L’arti-glanato abbraccia senza dubbio un se'tore considerevole della nostra economia. Però finora è stato sfruttato da’l’elemento ^osculatore. Nell’interesse della collettività si deve introdurre il La nostra Lotta Nuovo incremento alla cultura italiana PARATA A FESTA Momiano apre la scuola Aperto purè il nuovo Circolo di Cultura Popolare Italiana ■ L'importanza dell’ avvenimento efficacemente sottolineata dalle parole dei comp. Gorian e Buie Momiano ha inaugurato la sua nuova scuola ed il CCP con una solenne manifestazione alla quale hanno partec pato migliaia di persone pervenute da località vicine e lontane. H paese era imbandierato e parato a festa. Alle ore 12. il comp. segretario del CPL locale, apre la riunione e con brevi parole saluta i presenti e spiega 11 significato dell’odierna giornata. Cede quindi la parota al comp. Gorian, presidente del Comitato Distrettuale Popo’are, il mia’“ «fce: «Oggi c è data la possibilità di approfondire la nostra «-n'tyra. che durante H traete venticinou-^rn’o era pr vfleeio di pochi e rivolta contro r nonolo. 11 Potere Pomora ehe è stato da noi creato con la ’otta di liberazione. ner sooner!re alle lacune dePUfstruzione apre nuove scuole, ci dà la possibilità di formare una cultura nostra, socialista. Oggi noi abbiamo le scuole, i maestri, I consigli dei geni-ori; cosi possiamo liberamente educare i nostri figli nel dima sano del popoo. Questa seuo’a servirà agli italiani ed ai croat', che avranno modo di elevare ì* propria cultura e di aororofondire la con ose en-*« de’!« lìngua. Il corno Gorian continua: «Appunto per .approfondire la nostra cultura, oggi inauguriamo il nuovo CCP italiano, e così porteremo "in’altro contributo alla cultura de! popolo istriano, Ricorda poi 1 caduti nella lotta, che hanno dato ’a v’ta per la libertà del nostro popolo. Concluso il discorso del corno Gorian, 51 comp. Buie, dice in lingua croata, che oggi, con la co- Convocata l’assemblea dei SU Il giorno 28 corr. mese, avrà luogo a Iso'a nella sala del teatro Arrigoni. l’Assemblea Circondariale dei S. U., che si inizierà alle ore 9. g L’ordine del giorno è il seguente; 1) Relazione politico - sindacale; 2) Relazione organizzativa; 3) Lavoro svolto e da svolgere; 4) Relazione economica; 5) Discussione sulle relazioni; 6) Deliberazioni e conclusioni. struzione di questa scuola, andiamo verso il progresso, e verso un nuovo avvenire migliore. Continua affermando che alcuni malintenzionata" hanno tentato di sabotare la costruzione, gettando le basi della scuola su terno non esistente. Ciò ha resa necessaria la demoli zione del muro maestro. Eviden'emente questo sabotaggio era stato loro ordinato dalla reazione. Ma noi ci siamo messi a lavorare duramente e oggi abbiamo la più bella scuola del Circondarò. Dice infine che le autorità popolari costruiscono case, strade, ponti, case del cooperatore, fabbriche per il progresso economico e culturale del nostro popo'o Terminati 4 discorsi, le bande dff Buie e oue'la ’acale, suonarono lMntemazionale». Si procedette all’inaugurazione della scuola che venne visitata dalla folla. Con l’inaugurazione de1 la souo’a si concluselo le man festa-zion-i de’ia mattinata. Nel pomeriggio, nella sala de' CCP, ebbe luogo uno spettacolo '■u’fiira'e n«-e«“otato dal CCP ita-”ano di Umaso. con la recitazione di una comm",:a e sfondo so-o’a’e «Lo zio d’America». Assisteva num«rosiss'Tno pubblico òhe aoo’aud! calorosamente '. bravi interpreti. Più tardi i festanti si riversa: rono nelle trattor e ner gustare ■* rinomato moscata di Momiano Pino a tarda notte si protrasse le festa con balli al suono delle bande di Buie e Capodistria. PIENA ATTIVITÀ’ DELLE NOSTRE COOP. VINICOLE Ordinanza del Dipartimento Comunicazioni Cambio per le delle targhe automobili Secondo l’autorizzazione del Dipartimento Comunicazioni della VUJA con l’ordine 2-48 ed in base al regolaménto stradale del 24 VII-1945 nonché al decreto sulle patenti di guida per 1 conducenti di autoveicoli del 7 agosto 1945 boli, uff del CRLN n.o 1-45, il Dipartimento per »” Affari Interni del CPC per l’Istria emana la seguente; ORDINANZA per lo scambio delle targhe e sulla revisione «fi tutti gli autoveicoli in circolazione o meno. Art. 1 — Le targhe per autoveicoli fin’ora adoperate e contrassegnate con le sigle SP oppure HI »’ scambiano con nuove. Art. 2 — 1 proprietari degh autoveicoli di ogni genere in circolazione o meno, devono denunciare gii «tessi per la revisione DALLA SEZIONE ECONOMICA OisMituzivne lessili e tariffe per i La sezione economica del CPD di Capodistria dispone che i pun ti del I o trimestre delle tessere prodotti Industriali, non ancora consumati, devono essere nuovamente vidimati da parte delie sezioni economiche del rispettivi CPL o CPC. Le tessere spentali VP -rilasciate dai sindacati ai lavoratori dovranno essere pure vidimate dal: la Filiale sindacale em’ttrice.' Così pure i tagh'and’ dovranno subire un’ulteriore vidimazione. La Federazione delle coopera- (Schermi ióiriani Durante la prossima settimana sugli schermi dei cinema del circondario istriano, verranno proiettati i seguenti films: CAPOmSTRIA: Novo mn« 17. 18 novembre- «Tornerai»; 20 2! ■ «lo la difendo», con Pregon Forrter e M'riam Hopkins: 22. 23: «Il caso Forster»; 24, 25: «Io e l’uovo», con C’audette Col-bert e Fred Mac Murrav: 27, 28: «La frusta nera di Zorro». ISOLA: Crnom* Teatro Arrigoni 17, 18 novembre: «Lolita»; 20, 21: «Il treno ferma a Berlino», film a carattere poi iti co-social e: 22, 23: «Fiamme a San Francisco» 24, 25: «Perico’osa missione»; 27. 28: «Il massacro di Forte Apache» grand'oso fi’m del West, con Henri Fonda. Shiriev Temole. John Waine e Victor Mac Lagen. Cinema Odeon 17, 18 novembre: «L’ultimo amante»: 19.. 2’ «Re in esilio»; 24, 25: «Abanderado»; 26. 28: «Se ci sei batti" due colpi», con Gianni’ e Pi no"to (umoristico). PIRANO: C'- ' "’W.ro Tartini 17, 18 novembre: «Saludos amigos», cartoni animati" a colori, di Walt Disnev (avventure di Pecos BìK e gli animali); 19, 21: «Tarzan e i cacciatori bier-h!»: 22, 23: «L’uomo dalle nove vite»; 24, 25: «Pana prende moglie»; 26, 28: «Io e l’uovo. C’nemg' Itali.: 20. 21 novembr“- «L’oro del demonio»; 27 28: «Rosso tramonto» ALLUCINAZIONI POLITICHE Gli sciacalli sentono l'odore del cadavere Un noto giornale reazionario | poiché a Capodistria nulla ri- I capitò l’ino ident e, ritornava^ a ca-sciovinfeta di Trieste, ama molto sultava di questi «due omicidi», sa da Capodistria in bicicletta, parlare di cadaveri nella zona B. abbiamo voluto recarci al domi- | Giunto all’altezza del relitto del I giornalisti «qualificati», for- čilio de? morti per accertare le «Rex», Venne colto da ùn crampo mantr il gruppo redazionale di I cause del loro decesso. alla mano sinistra, come gli suc- quel diario «serio», sono di nuo- Arrivati a Strugnano, ei at- vo tacorsi in una delle nere madornali in cui spesso e volentieri incannalo ner bombardare ’’ooiw’one pubblica con notizie caosaz-'on^’i fantastiche, su fatti ed eivvcn»mt- nta o meno fan-tproatic’, eh» sarebbero avvenuti o“”a zona B. La loro fantast* malsana là inauro a sent'«“ odore d! cadavere lovi*»«-’» és’stono noter* nono’3- ri e dov“ vive una vgra democrazia. F-t è ò che «I’ Giornale di Trieste» del 2 corr. ha pubblicato in nr-'rne oae'na l’ar-t’eo’o "'n+’to’fìto: «Due omicidi a CaDod-Vtria». di cui ne fa vittime due contadini. e pree'samente-Ceppi Andrea de Semede’la e Božic Giuseppe da Strugnano. Il nrimo de’ quali avrebbe chiuso suoi giorni sotto una jeep della D. P., nel mentre il secondo sarebbe stato ammazzato a randellate. tendeva una grande sorpresa. Appena entrati nello stabile ove dimorava il «cadavere», abbiamo incontrato vivo, in carne ed ossa, il «defunto» Giuseppe Božic Intento ai suoi lavori normali Siamo rimasti non solo sorpresi, ma amcihe confusi, poiché non sapevamo come Iniziare la conversazione con un cadavere, dato che per il... ben informato «Giornale di Trieste» il Bozic stesso era morto e stramorto da parecchi: giorni. Egli, tuttavia, si è gentilmente prestato alla nostra intervista dichiarando che intendeva protestare poiché gli era già risu’tato che à Trieste lo volevano morto a tutti i costi. Lui:, viceversa, vuoi vivere ancora per molti anni, lavorando nell’inte resse suo e della collettività. Versandoci quindi del buòn vi-^ no, che bev'amo alla sua salute ci raocqnta che la sera in cui gli SPORT- »PORT- (PORT-«PORT tive e l’OMNIA, non accetteranno tagliandi delle tessere prodotti imdus‘r all se non sono vidimati .rispettivamente dall’Ufficio economico competente oppure dalla filiale sindacale per le tessere V^“. Alla consegna dei. resoconti, ! tagliandi non vidimati saranno considerati nulli. L’Ufficio prezzi d“’ CP Circondariale per ITstria ha emesso in da' a 9 novembre, la seguente decisione riguardante le tariffe per i barbieri: Taglio capelli con forbid e macchina L. 55,— Servizio «fi barba con obbligo uso alcool » 35 — Per l’uso di crema o acqua di colonia si applica separatamente la somma di lire 5.—; altrettanto per l’uso dèlia brillantina #e de-9’derato dal cliente. Per il serviz'o d’ barba e cene”’ a domicilio del cliente la tariffa potrà essere mamriorate del 100 per cento al massimo. Per n servizio cK barba e ea-odili a”a dom“T'*“a oppure nel giorni festivi, uft'c'a’mente Sconosciuti. la tariffa potrà essere aumentata al mass'roo del 50 p. c. Le rimanent-" tariffe “ prescri-z’oni riman cono invariate come stabilito dai” a precedent» decisione n.o III-5-1351 dd. 22-X. La presente decisione entra in vigore immediatamente. cede più volte, poiché soffre di una forma reumatica acuita. In conseguenza, perduto l’equilibrio, cadde nea fossato che costeggia la strada, rimanendo privo di sensi per il colpo ricevuto. Sua cognata Elvira, con raduto di altre persone presenti, provvide a risollevarlo e lo accompagnò all’ospedale', dove venne trattenuto per qualche giorno in osservazione e cura. Risente ancora dei dolori per il colpo ricevuto alla mano, dichiarando però subito: «Tuttavia non Sono mòrto. Vorrei anzi conoscere coloro che scrivono il contrario per far intendere agli stessi con voce alta questa verità elementare se non credono ai Dimltrovic Zora, a Portorose- Je- Bollettino Stato Civile Durante lo seconda quindicina del mese di ottobre, si sono avute le seguenti variazioni sul bollettino dello Stato Civile: Nascite: Perosa Miriaina, a Po-miano; Krevatin Giovanni, a Slc-eiole; Rodanole Miranda, a Borst CAMPIONATO T. L.T. Ne’.’a settima g’omata di gare di campionato, alfine l’Arrigori ri è portato in testa alla classifica. condurendo con due punt’ di distacco. La Mug-eesana è rìu-srita a rv"e‘»“i'o di misura la Fabbri“* Macchine mentre l’Auror? ha avuto una •»’“«■nota bianca oa -“-“’andò a S. Nicolò con la Dreher. La Servo-’ana ha battuto d’ s+ret‘a m’sura ’a »«nAd*'nnn C é fa prevedere un sicuro ria'zo delle o-fenj dei sangiacomini. T UTmavo é eta*a «sfortunato a S Lucia ed ha dovuto 6’«”Scila noria con !» P'rouo Mod’aa ha perduto pure l’incon* tro eh«, la opponeva al Portuale Y-q Pn*qT>o«Pi r-a*q presentazione de”a Ste’la Rossa. RISULTATI UT GIORNATA Verteneglio - Partizan 4-0 P'rano - Medusa 2-1 Buie - Petrovia 2-0 Petanova - Jadran 2-0 F'ortri - Ste”a Possa 2-0 Umago - Aurora B 1-1 Isola - Olimpia 2-0 Nella prossima dom““tea. IV.a «domata, verranno disputate le seauienti pari/te: Urtìago - Buie Petrovia - Cittanova Jadran - Parfzan Verteneglio - Arrigoni Olimpia - Fiorini Arrigoni B Vertenegli’o Fiorini Aurora B Cittanova Partizan Jadran Petrovia Buie Medusa B Stella Rossa 0 10 0 0 13 1 0 9 1 0 5 2 0 10 6 1 4 5 4 5 5 3 3 8 1 8 1 11 Tornasi-Medusa A Pola, domenica scorsa sono stati disputati due incontri di pal-acanestro fra la squadra maschile del Tornasi di Trieste e la sauadra femminile Medusa di Capodistria. Alla presenza di alcune migliala di spettatori le due squadre del TLT hanno disputato due partite bellissime, v’me tutte due da' nostri bravi at!età ed a”-te. Il Tornasi ha giocato coriro la snuadra maschile d! Pota battendola per ben 54 a 18. La snuadm triestina ha fatto una vera ac-cadem a su! camno e si è fatta applaudire dal pubblico che alls fine ha tributato un’ovazione a: nostri bravi atleti. I canestri sono stati segnati per il Tornasi: Liciniani 8, Corazzi 16 Pese”.! 2, Micol 8 Torre, Zuppa-ni. Brus Verità 20 Per il Po'a: ZIMI, Pecca 4, Ter-eovie, Blasic 10. Petek, Fiorenti Beltrame 2, Smoli. propri occhi. Sqrivi, compagno rendi noto anche ai ciechi ed al sordi, ohe ho l’Intenzione di vivere ancora per molti anni, nonostante ciò calisi dispetto e viva contrarietà ai 6ap entoni de «Il Giornale di Trieste» che mi vogliono morto». Di ritorno da Strugnano, abbiamo pensato bene di intervistare anche il secondo «cadavere» del menzonato giornale, ossia il 72enne Ceppi Andrea che ci ha accolto ndla sua abitazione in Semedella. Egli ci narrò che ritornando da una visita alla Mostra delle Attività Economica a Capodistria —nella cui mescita aveva assaggiato diverse qualità dagli ottimi vini esposti — giunto in località «Canton de Semedelia», venne investito alle spalle da un’auto, nel mentre si trovava in mezzo alla strada. Cadde a terra da dove venne raccolto e subito traspor-‘ato all’ospedale rimanendo Ivi fino a guarigione. «Ora. come vedete, mi trovo qui a casa ben vivo e vegéto, non solo, ma desideroso quanto mai di vivere ancora per lungo tempo». Con questa affermazione finale era chiusa la nostra Intervista con i «due morti» resi tali da «TI GOrnale di Trieste» per prestare un segna’ato servigio ai suoi padroni, dai quali è ben pacato e meglio foraggiato per imbonire le teste de: lettori con notizie false male inventate e ten”nz:o se. «Ma», chiediamo .noi "'’»o a quando?». La signora Aquilinia Fetron’o di Pirano. trovandosi di passaggio a Momiano di Buie, ha smarrito il proprio soprabito di co’o-re verde con nelle tasche documenti personali. Detto soprabito presumibf mente è staio dimenticato h un automezzo. Il rìnvenìtore è pregato d; riportare almeno i documenti al seguente indirizzo. Erta del Duomo n.o 506, Pirano. Orologio smarrito in nostra redazione Il giorno 20 novembre, nei pres si della ex Stazione di Capodl-str a, è stato rinvenuto un’orologio da polso da uomo. L’onesto rinvenitore, lo ha consegnato al’a nostra redazione, sita in Caipod'riria R Va Castelle-one n.o 2, ove Tjnterassato può ritirarle. rebica Adelia, a Carcasse; Bordon Nives, a Santoma; Ruzzi er Liliana, a Portorose (Santa Lucia; Ko«3arin Adora, a Lopario; Caruca Alma, a Co-+ahona; Roiac Danila, a Cos’abona; Kleva Giustina, a Carcasse; Rojac Zvezcla-na, a Tfiniano. Decessi: Pribac G'ovanni, di anni 65, da Padena: Fortuna Paolo, di anni 22, da Gazon. Matrimoni: Codarin Giuseppe contadino, da Borst con Stefanele Rozina, da Labori Petronio Carlo, pescatore con Gr’sonic Saturnia, casalinga, ambedue dia Strugnano; Cociancie Andrea, conta* dine, da Labor, con Codarin Petrina, casalinga, da Boršt; Možina Marcelio, lavoratore, da Tre-bic (Presso Trieste), con Grison Antonia, casalinga, da Carcasse; Pohlen Romeo, operaio, da Scof-fie, con Grizona Maria, casalinga da Scoffio; Chersì'cola Attilio, marinaio, da Portorose, con Pau-i eie Sona, da Fiume; Zupin Ernesto, operaio, da Colombaio, con Marcovìc Carm“'a. da Faranzano. Speculatori alla sbarra Ha avuto luogo il 10 corr., il processo in seconda istanza, con tro Pa-.cic Giovanni, oste da Ser-min, ,accusa.o «li tentata corruzione di un pubblico tunzionano, nonché di speculaz. one illecita, per« avere tentato di esportare clandesti'namer. te in zona A, generi alimentari. Il palei,« era stato condannato a 4 mesi e 15 giorni di layoiv od-bligator o ed ali'ammenda di lire 45:000, dal Tribunale Popolare distre.tuale di Capodistria. Avverso a tale sentenza egli aveva pres«-.’.ato ricorso e per tanto la causa è stata nuovamente discussa dal Tribunale Pope-are circondariale. Dopo un breve esame del processo precedente, e degli e-emen* tj emersi durame lo stesso, viene concessa la parola alla P. A. «he chiede la rlnconferma della sentenza precedente. L’avvocato delia Savia, òhled0 che ai suo difeso venga comminata una pena inferiore a quella fissata dai precedenti giudici. Dopo una breve permanenza in camera di ■ coi sigilo, il Tribunale riconferma la pena detentiva e, aceogl endo in parte la tesi della difesa, riduce l’ammenda a dire 25.000, disponendo altresì che parte dei generi venga restituita a Palaie. Riunioni varie SI è tenuta domenica a Buie, la riunione sindacale degli addetti alle poste e telegrafi del circondario istriano. Durante la riunione, sono stati trattati vari problemi Interessanti la predetta categoria, nonché relativi al lavoro da svolgere nel futuro. Nella Casa del Popolo di Capodistria, ha avuto luogo una conferenza della sezione distrettuale di Capodistria del Centro di Cultura Popolare sloveno-croato dal T. L. T. Durante denta riunione, sono •tati anali zzati e discussi vari importanti problemi. Incidente stradale Verso le ore 20 di ieri sera, nei pressi del Bivio Risano, é accaduto un’incidente stradale, che poteva causare serie conseguenze. Infatti" un camion, targato TS 6270, procedente dà Trieste verso Capodistria, si spostava aT lato destro , della strada per oltrepassare una autocolonna ferma nei pressi della casa cantoniera. In questo, mentre esso venne urtato a tergo dall’autocarro targato S P. 1680, procedente nello stesso senso. Per il violento urto H camion venne gettato fuori strada nel fossato. Risultarono gravi i danni della macchina, e fortunatamente illese le persona. alla Commissione costituita a questo scopo, presso la Sezione Sicurezza Pubblica del Dipartimento Affari Interni del CPC per ITstria. Art. 3 — La Commissione per la revisione funzionerà nel giorni seguenti : a) per il distretto d: Capodistria nell’Uriioio del Renarto Comunicazioni presso la Sezione Affari Interni del CPD di Capodistris da! 20 al SO novembre 1948; b) per il distretto di Buie nell’Ufficio del Renarto Comunicazioni presso la Sezione Affari Interni del CPD di Buie dal 6 all’ll dicembre 1948; Art. 4 — per la revisione degl-autoveicoli i demmeiatar: dov-an-no presentare i seguenti documenti: a) la denuncia in due copie; b) gli atti comprovanti la pro prfetà (libretto di circolazione, il contratto di comora-vendita, per messo di cinrolazione). I modul; ed atti di denuncio si possono ritirare presso il Renario Comunicazioni - Distrettuaf “ come alilo art. 3 delle presente ordinanza n»! giorni dal 15 al 20 novembre 1948;’ Art. 5 — La presente ordinanza entra v'gore immediatamente Arresto di due energumeni La D. P. dj Decani, ha proceduto all’arresto di certi Brajnik Vi-lem e Pobega Guerrino da Pobe-ghi, 1 quali in ìstato d: ubriachezza, il giorno 13 u. s., alle ore 23 si presen lavano all’abitazione di certo Bertok Orlando, sita al n.o 45 di" Pobagh: e pretendevano Che costui aprisse loro la porta di casa, dichiarando di dover discutere in riferimento ad un affare L’Orlando, naturalmente rifiutò, ed allora : due si" «spacciarono per membri «iella D. P., l’Orlando accertò subito guardando dalla finestra, che i due erano dei noti ubriaconi. Di fronte al reiterato rifiuto di apr- re la porta, il Brajnik, pervaso dall’ira, sfondava la porta, affrontava l’Orlando e la di lui moglie Lidia, e. con l’aiuto del compare Pobega Guerrino, li percuoteva, causando loro les oni di lieve entità. I due energumeni sono stati denunciaci alla P. A. Covone in fiamme In località «bonifica», nei pressi di Anca rano, ieri si è improvvisamente ineen<ìIato un covone di paglia, di proprietà di certo Apollonio Carlo. Le fiamme si es'endevano in breve tempo, e solamente rimmediato Intervento dei Vigili del Fuoco di Capodistria, che sì prodigarono per spegnere l’incendo, potè evitare maggiori danni II fuoco è dovuto all’imprudenza del figlio dell’Appollonio, di anni 4, il quale aveva acceso il fuoco con del fiammiferi. La V.U.J.A all* O.N.U. PARIGI — Il delegato jugoslavo all’ONU, dott. Vilfan, ha consegnato l’I corr., al Con» gito di Sicurezza, la relazione annuale della VUJA di Capodistria, sulla amministrazione del territorio occupato dal’A. J. La relazione si rif er sce al periodo dal 15 settembre 1947 al 15 se.tombre 1948. La relazione contiene dati sul lavoro compiuto dalle autorità popolari, sulle libere votazioni dei comitati locali, distrettuali a circondariale, sulle funzioni della VUJA; dati sui rapporti con le autorità Militar; anglo-americane, nonché sulla situazione politica esistente nella zona B del TLT. v Allegata alla relazione è la statistica del commercio, nel quaie prevale l’importazione. Allegato è anche il bilancio della zona, che con le spese di occupazione « con gli importi pagati dalla VUJA per le pensioni — che dovevano essere pagate dall’Italia — ragg'unge un disavanzo di 764 milioni di jugollre, coperto con un prestito jugoslavo. ' La relazione inoltre contiene dati concreti sui progres«* H“'ls cu'tura popolare ecc Annega miseramente Certo G useppe Silvani, da Trieste, di anni 67, abitante In via Ponziana, Trieste, è miseramente annegato la notte scorsa, cadendo in mare dal motoveliero «Levante» che faceva 11 viaggo di rl-‘orno da Capodistria. Le cause della caduta sono ancora ignote A bordo nessuno si è accorto della scomparsa del Silvani, ed il motoveliero continuava la sua rotta. Ad un tratto II motorista del motove’ ero «Concetta», ohe seguiva la medesima rotta, scorgeva un corno affiorante sull’acoua e si prodigava ner salvarlo. Ma inutilmente, poiché il Silvani era già deceduto. La CRI, chiamata all’arrivo del motoveliero, non poteva che constata»“ '.’avvenuto decasso. Condizioni meteorologiche Pressione barometrica 770.0 in aumento; temperatu»" massima 14.4; minima 10.4; umidita’ 55 p. c.: rento 20 km. nord-est* cielo 2-10 coperto; mare mosso; visibilità’ 25.000 metri Per ì mugnai Horlieilo la giustizia ha parlato Si è concluso in,seconda istanza, dinanzi al Tribunale popolare circondariale il processo contro Norbedo Pietro mugnaio, da Anatrano ed i suoi.ligij Maro e Natale. accusati di speculaz.one illecita. 1 tire Norbedo erano stati condannati aL’ammenda di" lire SO rn.la. Norbedo Mario e Natale alia sospensione dell’attività di mugnai per un anno e il Norbedo Mario alla pena detentiva di mesi quattro. Avverso a tal* sentenze, avevano presentato appello sia la P. A. che i Norbedo. Dopo la lettura dell’atto di accusa e dopo un breve esame del processo, il presidente concede La parola aia difesa, rappresentata «dagli avvoca.i Sardoč e Della Savia, i quali chiedono una riduzione della pena inflitta dal Tr bunale precedente. I»a P. A. interviene, motivando accuse specìfiche e chiedendo che il Tribunale rigetti l’appello interposto dagli imputati. Chiede inoltre che venga comminata al Norbedo padre una piana più severa, poiché egli ha acconsentito ohe i figli consumassero ä reato ’oro attribuito. L’avvocato Della Savia ceree di ribattere con gli argomenti a sua disDosiz one. Con l’aringa della difesa TI processo ai chiude e il Tribunale si ritire. Dopo una lunga permanenza 1n camera di consiglio emette 1« se-guen*e sentenza: Viene rigettato l’appeVo presentato dagli imputati Norbedo Mar o, Norbedo Natale e Creva- tin Pio e viene confermata la sentenza precedente. H Norbedo Pietro invece è condannalo a due mesi di lavoro obbligatorio senza la privazione della libertà personale ed alla confisca del mulino. Nella motivazione viene menzionato ohe II Tribunale ha accertato le colpe dagli imputati, già recidivi in questa specie di reati, da parecchi anni, risultando condannati dal Tribunale di Trieste per ben cinque volte e una voltò dal Tribunalè popolare di Capodistria per il medesimo resto. Essendo emerso da tutte queste condanne che II mulino dei Norbedo era un focolaio di speculazioni, è stata decisa la confisca dello stesso a favore de) Comitato popo'are circondariale Cosi si ch’ode ques’a parentesi nera dell’attività »pernii“''"'’a de: Norbedo. I delitti di Cergol Si è conclusa in questi giorni l’inchiesta a carico del fam gelato Cergol, arrestato un mese fa dalla D. P. ne! mentre tentava di varcare la linea di demarcazione cercando rifugio in zona A, dopo avere consumato l’ultimo dei cri-mni perpetrati nel nostro Circondario. Dalle risultanze dell'inchiesta i provata le colpevolezza del Nuovo orario delle autocorriere Dall’Autotrasporti Adria, ci è pervenuto 11 nuovo orario dell« autocorriere da Capodistria * per Capodistria. DA CAPODISTRIA Partenze per: Cittanova, alle ore 13.15 - 1915 Ponte Fortan, elle ore 8; Maresego, alle ore 16.15 - 1» 1« Umago, alle ore 13 15 - 19.15 fass anta a”» ore 16.15 On»Igmana, alle ore 19.15 S. Antanio. alle ore 6.10 - 18.10 Pobeghi - Decani, alle ore 18.15 Arrivi da: Cittanova, alle ore 7.15 - 8.10 Ponte Porton, alle ore 12.45 Maresego, alle o»“ 6 - 17.40 Umago, alle ore 8.45 - 18 Basenia - Gomi’a. alle ore 10 Grisicnana alle ore 7.45 S. Antonio, all« ore 7.45 Decani - Pobeghi, alle ore 7.15 Alle domen ohe, il serviz’o ’ sospeso. Cergol nel furto al danni di" Men-dikovee Anna, alla quale ha sottratto nel settembre 1947, una catenina d’oro del valore dì 4.000 lire. A lui pure è da imputarsi il furto e unità delta prima divisione de1”‘?'"»--c‘to democratico che onerano in Tessaglia, hanno attaccato il villaggio di Vuvarell, hanno infranto la re-«fstenra del nemico dono sei ore di rombatrimenti e sono penetrati 'n detta lQcei’tà. Sessantotto membri del'a «Guardia nazionale» f«*ti oririontari; si sono ar-raotati pell’pocrc’to democrat’«). TTn'tà delta TX div s'cne hanno-distrutto nostazioni di nvtrau'latrici nemiche ed hanno ’nfitto al nemico numerose perdita. ATENE — Due ex ufficiai: di aviazione, accusati di saboaggio, sono stati condannati a mòrte dal Tribunale di Atene. Inoltre, quattro comunisti, accusati di aver assassinato dieci contadini di E’atokorio, borgo situato sul versante orientale dell’O'imoo, sono stati condannai a morte dal tribunale militare di SaAonieco. RICORDO DI UN GRANDE SCOMPARSO CT3 VIVRÀ IN ETERNO Ermete Zaccont, è morto il 14 dello acorso ottobre a Viareggio. La notizia ha avuto larga eco in Italia e all’estero. Un glorioso capitolo del teatro italiano si chiude con la fine di Ermete Z&cconi Egli è «tato il luminoso rappresentante di un’epoca. Quasi tutta la seconda metà del secolo scorso e quaranti-cinque del nostro hanno visto l’arte di Z accori formarsi, risplendere, durare, mirabile (S' forma e di insegnamento. Egli ha dato una fisionomia all’arte interpretativa distaccandosi dalla tradizione di allora per af- C tonte nasisate «notttìche attive» d-ell’Tta-Ma il conte Sforza potrebbe trovante, viaettando« in incogn'to come un cittadino nua’unoue. do Capo Passero a’ Brennero e da Torino a Trieste. POLITICUS A volte «Voce libera» ospita, al posto d’onore, dagli articoli al vischio, carichi: d: «speranzielle», allettanti per i gonzi che ' ci credono, ma scemi tanto e tanto lontani dal presente storico, die' tutti no: stiamo vìvendo, da dare la impressione che le menti dei suoi redattori siano rimaste squassate dai bombardamenti del g ugno 1944, offuscate dalle nubi di pulviscolo che si levavano dalle case crollanti in rovina, e ohe per tali impressionanti e giustificabili motivi il pens'ero e il ragionamento logici, sereni ed obiettivi, si trovino, in quelle menti, in gravi difficoltà. Recentemente, uno zelante corrispondente dì «Voce libera» mandò al giornale 11 resoconto di una sua intervista col Ministro della Marina mercantile italiana, on. Saragat. Argomento: il Lloyd Triestino. Pressanti domande déU’intervistatore al Ministro e larghe, generose. magnifiche (poteva essere diversamente?) promesse del Ministro all’Intervistatore, formano l’ossatura dell’artieolo, al quale «Voce libera» ha dato lo onore di un grande ril evo, in prima pagina, con un titolo su tre colonne. Non vogliamo riprendere e chiosare tutto Tarticolo, perchè esso non è una, novità per noi, giacché ricordiamo, senza nostalgia natura’mente. centinaia di articoli simili, tutti latte e miele, tutti grassi di promesse (mai mantenute, natura’mente!) che, durante p'ù di vent’anni abbiamo avuto occasione di leggere sud fogli del regime fasoista e, specialmente, sul due locali quotidiani fascisti dell’epioca. Il Ministro Saragat è stato dunque largo dii... promesse, come i suoi predecessori. Fedele alle sua affermazioni: fatte tempo fa alla Camera, Saragat ha ripetuto, ad uso esclusivo del let.ori di «Voce libera», che egli intende aiutare in modo particolare il Lloyd Triestino. Molte navi ha promesso di dare al Lioyd, il Ministro della Marina mercantile italiana, riconoscendo o'-- la nostra vecchia Società di navigazione «ha subito ad opera della guerra la perdite più gravi». Molto interessante tutto ciò; e la festa di parole sarebbe completamente riuscita, con grande soddisfazione del direttore di «Voce libera», se l’intervistatore non avesse inclusa tra le altre domande anche la scemenza che segue: «Crede Ella possibile, in pochi anni, ricostruire l’intera fio ta lloydrlana, che costitu rà un bene per Trieste, ma a noli 9 per tutta l’Italia ,.dal momento che è ormai pacifico il ritorno del T. L T. in seno alla madrepatria?”. u Il M'nistro Saragat. * che non appartiene evidentemente alla categorìa dei lettori di «Voce libera». si è subito accorto dello infantile trabocchetto tesogli dal nostalgico intervistatore ed ha sorvolato elarantemente ìa domanda rispondendo in termini generici su' compiti che spettano òlla Società di navigazione. Saragat ha promesso, ma non si è compromesso, .come evidentemente era nella «speranzlellà» deV’inlervista'ore quando questi affermava che è ormai pacifico il ritorno del T. L. in seno alla Madrepatria». Dunque, aspettiamo te navi. Soltanto quelle.