ORBANO DELL'UNIONE SOCIALISTA DEI LAVORATORI Anno VI- • No. 306 Redazione - Amministrazione CAPODISTRIA Via Santorio 26 - tei- 128 Martedì k agosto 1953 Prezzo: 5 din. - 20 lire ABBONAMENTI: T.L.T- Zona Jusoslava e R.F.P.J. annuo din. 250. semestr. din. 130 Spediaione in c. c p. LA LEGA DEI COMUNISTI IMPORTANTI DECISIONI m COMITATO PER L'ECONOMIA DEL CONSIGLIO ESECUTIVO eLfATTiviTAfpolitica Nuove misure economiche per un più altotenoredi vita Tratteremo dei lati negativi nell’attività dei membri e delle organizzazioni della Lega dei Comunisti dei due distretti, benché tale attività abbia anche molti lati positivi. Riteniamo doveroso farlo sia perchè le debolezze e gli errori vanno eliminati, ma anche perchè attualmente le organizzazioni della Lega analizzano, sulla base della lettera del Comitato Centrale della Lega dei Comunisti della Jugoslavia, l’attività svolta. Le analisi al riguardo sono state fatte anche dal c omitato Distrettuale della Lega dei Comunisti di Buie e Capodistria, che hanno preso importanti decisioni sulla base della lettera e delle constatazioni fatte. La prima constatazione è che parecchi quadri della Lega hanno perso il loro spirito combattivo", che caratterizzava i membri del Partito prima e durante la Lotta Popolare di Liberazione. La democrazìa socialista è stata concepita da una buona parte dei comunisti come libertà di non far nulla, proprio nel momento! in cui, grazie proprio a questa democrazia, l’avversario di classe cerca di rialzare la testa. All’azione propagandistica del predetto avversario non fa riscontro un’adeguata reazione dei quadri e delle organizzazioni della Lega, mentre dovrebbe essere il contrario poiché argomenti, per batter il nemico, ce ne sono a suf-ficenza. Nella discussione sull’appartenenza del nostro territorio, sollevata da qualche elemento austriacante, alcuni comunisti insufficientemente reagiscono, nefn tenendo presente che il conseguimento del socialismo è la meta principale di ogni membro della Lega e che tale meta potrà essere raggiunta dal nostro popolo lavoratore solo nell’ambito della Jugoslavia socialista. E’ una questione che deve essere chiara ai membri della Lega e per la quale essi devono combattere affinchè tale realtà entri nella convinzione di tutta la nostra gente. Nel distretto di Buie da vecchia data si trascinano alcune questioni insolute, riguardanti la proprietà della terra soggetta a riforma agraria. Benché tali questioni creino tra gli ex-coloni un disorientamento politico e rappresentino un punto d’appiglio per l’azione astile degli avversari, i comunisti e le organizzazioni della Lega trascurano quanto succede, trincerandosi dietro u-na presunta difesa della legalità che, in ultima analisi, è dannosa allo sviluppo del socialismo. I quadri della Lega occupati nell’industria, nel commercio e negli altri rami economici, stanno rinchiusi ngeli angusti limiti della loro attività professionale e non solo non svolgono un’attività politica a carattere generale, ma esercitano la propria attività economica guardandola esclusivamente attraverso il prisma particolaristico del dinaro, dell’utile, ecc. ecc. non badando alle conseguenze politiche della loro azione e se questa sia o meno dannosa allo sviluppo del socialismo. Non badano inoltre a sviluppare nelle aziende e altrove la democrazia socialista, a rafforzare la gestio, ne operaia, in altre parole, a stimolare lo sviluppo dei rapporti socialisti. Abbiamo tratto solo alcuni esempi dall’abbondante campionario dell’indifferenza politica dei membri della nostra Lega. Tale indifferenza la mancanza di contatto con le masse, hanno una causa che potremmo definire storica. Subito dopo la liberazione, per garantire lo sviluppo socialista della nazione, il Partito ha dovuto porre in tutte le posizioni di comando dell’apparato statale ed economico i membri del Partito. L’attività veniva svolta nella maggior parte dei casi con metodi autoritari, sebbene, anche allora, venisse sottolineata la necessità di spiegare politicamente le singole misure. Però di fronte alla possibilità di comandare, l’opera di chiarificazione veniva molto spesso relegata in secondo ordine, anche perchè, alle volte, mancava il tempo per svolgerla. Quando con l’introduzione della gestione operaia, con la decentralizzazione e riduzione dell’apparato statale, la democrazia socialista raggiunse un grado tale di sviluppo che i meto/di amministrativi di direzione dello stato e dell’economia e la possibilità di reprimere ogni a-zione del nemico con misure amministrative dovevano per forza cessare, allora i comunisti non hanno saputo adeguare la propria opera al nuovo momento e alle nuove condizioni, momento e condizioni che richiedono una strenua lotta per conquistare alla causa del socialismo tutte le masse lavoratrici, ogni singolo lavoratore. Tale »pera richiede in primo luogo che i comunisti scendano dai loro piedestalli, che si liberino completamente dai metodi di lavoro e dalla prassi di lavoro sovieti-co-cominformista, alla quale nel passato abbiamo molto spesso attinto e che, non solo nel loro lavoro utficiale, ma anche nel contatto quotidiano e privati! con la gente (quest’ultimo da noi in parecchi casi deve essere ancora creato ) non dimentichino di essere dei comunisti e di svolgere l’opera di convinzione politica ad ogni passo ed in ogni occasione affinchè le idee del socialismo penetrino profondamente nella coscienza della nostra gente e affinchè ogni azione di propaganda del nemico venga stroncata sui nascere. Convincere le masse è cosa non facile nè semplice. Essa richiede prontezza, elasticità e un’adeguata educazione ideologica e politica da ogni membro della Lega. Comandare era più facile. Ecco perchè qualcuno dei membri della Lega non vuole adeguarsi al nuovo momento, ma cerca di frenare a far retrocedere il nuovo sviluppo. Sobo i burocrati incancreniti, entrati nelle file del Partito perchè, qualche anno fa, ciò offriva la possib lità di ottenere una posizione di comando o una funzione privilegiata. Oggi, quando comunista significa lottare e lottare ad ogni piè sospinto peile proprie convinzioni, questi elementi fanno orecchie da mercante e si tirano indietrq. Ciò spiega i casi di indisciplina nelle file della Lega, la mancata partecipazione alle riun'oni della Lega stessa, l’inattività nelle organizzazioni dellTJnione Socialista e dei Sindacati. Simili casuali compagni di viaggio sulla strada del socialismo, è meglio lasciarli indietro affinchè non fren no l’avanzata del reparto in testa. Le Lega dei Comunisti uscirà rafforzata. Il Comitato economico del Consiglio, esecutivo federale, riunitosi nei giorni 30 e 31 luglio scorso, ha preso in esame alcuni problemi d’attualità economica. La più grande attenzione è stata dedicata allo studio della situazione esistente sul mercato di prodotti agricoli ed ai provvedimenti' più adatti per la campagna acquisti e per la riproduzione. E’ stata messa in particolare rilievo la necessità di impedire l’aumento dei prezzi mediante l’intervento diretto e organizzato sul mercato da parte delle aziende produttrici. E’ stato rilevato pure il ruolo della Camera del commercio nella lotta contro la speculazione. Queste ed altre misure che verranno prese in seguito, tendono a raggiungere la stabilità dei prezzi dei prodotti agricoli e a proteggere produttori e consumatori dagli speculatori. AZIENDE D’ACQUISTO SPECIALIZZATE i Fra le altre, è stata presa pure la decisione di permettere l’acquisto della lana, dei pellami e dei semi oleosi unicamente alle aziende specializzate, che adempiano a determinate condizioni. Tale decisione è stata presa per impedire il commercio di questi prodotti ai numerosi acquisitori, che con la loro attività provocano un irreale e ingiustificato aumento di prezzo. Il Comitato economico del Consiglio esecutivo federale ha deciso poi di mettere a disposizione dei mu-1 ni tutta l’aliquota deU’accumula-zione di quest’anno, per metterli in grado di apportare miglioramenti alle attrezzature onde far fronte alle necessità della macinatura prescritta. Il Comitato ha richiamato al riguardo l’obbligo di prestare anche nei prossimi anni una maggiore attenzione al rinnovamento e alla costruzione di mulini per cui è indispensabile assicurare i mezzi opportuni. Altre decisioni riguardano la pianificazione nei prossimi anni della costruzione di frigoriferi nei centri economici più importanti e delle aziende commerciali, mentre si è stabilità la quota di acconto sulle imposte agricole da pagarsi per l’ultimo trimestre di quest’anno e si è esaminato il progetto di ordinanza relativo alla riscossione forzosa delle imposte. Con quest’ordinanza sarà completato l’attuale sistema organizzativo tributario. DIMINUZIONE DELLE QUOTE ! Dopo accurato esame, è stata presa una decisione sulla diminuzione delle quote d’accumulazione e dei fondi per le aziende dell’industria tessile. Tale diminuzione tende a favorite la diminuzione prezzi dei prodotti tessili. La percentuale di diminuzione nelle quote d’accumulazione di ogni singola azienda verrà stabilita quanto prima dai competenti organi federali e repubblicani in base ai preventivi di bilancio adatti. Agli organi federali e repubblicani interessati è stato raccomandato pure di passare, dove ne esista la possibilità, alla diminuzione dei prezzi nel consumo dell’energia elettrica. Anche i prezzi del carbone sono stati oggetto di accurata analisi e a tale riguardo si è sottolineato che la diminuzione già attuata delle quote d’aceu- La crisi italiana e la questione di Trieste POLITICA DEL RICATTO Preoccupati dalle sfavorevoli impressioni e dalle appirerasionii sitsici-tate negli ambienti occidentali dai risultati delle elezioni idi giugno e dalla conseguente crisi politica, i cle-rico-reazionari di Roma e i iloTO sottocoda della fazione sciovinista di Trieste, si stanno dando molto da fare per diare della sconfitta suhi t a una spiegazione che ne attenui la portata e che nello stesso tempo favorisca i loro piani e le loro m'ire imperialiste. Per qualunque persona dotata di . um minimo di comprensione politica, sia in Italia che allTestero-, le cause della crisi politica sono, nei risultati delle elezioni del 7 giugno, espressione del malcontento del popolo ital iano per la mancata soluzione dei problemi vitali e per le difficili condizioni eco n omi co-social i del paese e per la politica nel suo complesso condotta negli ultimi oinqiue anni dal governo clericale. Lo stesso giornale degli industriali dèlia penisola il «Corriere della Sera» è stato costretto ani ammettere: «E’ qualcosa dii più di una semplice crisi ministeriale. E’ la crisi di un sistema, di quel sistema che l’onorevole De Gasperi ha attuato durante Ila sua lunga permanenza al governo!». Eppure tutto questo sembra non essere vero o non avere alcuna importanza per gli sciovinisti di Trieste e i loro padroni di Roma. Nella L'AIAMBICCO Tocca ferro . , , Da quando nel civico palazzo di piazza Unità a Trieste è stato insediato — per volere di De Gasperi e della fascioclericalmassoneria giuliana — l'isterico rovignese Bartoli, è invalso il costume dello invio di mes-soggì, di telegrammi, di mozioni, di «accorati» appelli, di «calde» invocazioni, di medaglie di ogni conio e metallo, al sindaco della «città martire», della «.città tribolata», della «città calpestata dal tallone stranie- . ro», da ogni città, da ogni associazione d’arma dello stivalone. I fatti dimostrano però che non tutte queste manifestazioni di «sviscerato amore», di indissolubili leganti con la «sentinella avanzata della italianità» raggiungono il loro obiettivo. comprovando come la fama di ìettntore, acquistata dal prelodato Bartoli abbia solide basi nella realtà. La conferma è data nientemeno dall organo «più informalo» della stampaclerìcalreazionaria della penisola, ossia dal «Corriere della Sera» 'I quale nel suo numero del 29 u. s. pubblicava: «Quattro universitari di V oghera sono partiti domenica scorsa da Pavia su una piccoli a barca a remi per raggiungere, via Po, Trieste. 1 quattro recano un messaggio del sindaco di Voghera a quello di Trieste e una placca (da non confondersi con quelle luetiche labbiali ili cui molti universitari italiani menano vanto n.d.r.) raffigurante l’U-università idi Pavia». Lo stesso quotidiano nel suo numero del g. 30 u. s. forniva le seguenti notizie sul «raid» dei gnlinr-ili: «... nel passare sotto i due ponti sul Po e Casalmaggiore i quattro universitari non potevano evitare il violento urto del natante contro le chiotte di un ponte. «Capovoltasi ila barca, tre degli studenti in pericolo sono stati subito salvati mentre il quarto è stato inseguito per lungo tratto da numerose in.mibarcazio.ni e anch’egli salvato, ma sono andati perduti tutti igli equi-p aggi amen ti, i documenti, una macchina fotografica c cinquantamila lire». Riteniamo doveroso aggiungere pero che il rovignese Bartoli non è lunico iettatore in vista a Trieste. Una amara esperienza a questo proposito l’ha fatta l’ex, ministro del governo di Roma e «quotato» giornalista, Giovannini, il quale ha pensato bene di garantire le proprie fortune elettorali intessendo i panegirici del vescovo Santin. Ciò gli ha fruttato una solenne trombatura nelle elezioni ilei 7 giugno u. s. Come ognun sa. il vescovo Santin è figlio di Rovi-gito, al pari del sindaco Bartoli. “Pellegrinaggi" ssnza nullaosta Mesi addietro abbiamo già commentato l’esigenza del «Giornale di Trieste» che agli abitanti della zona A incombesse l’obbligo ilei passaporto (da rilasciarsi dell’Ufficio Terre di Confine della Questura di Cori-zìa ) per recarsi in Jugoslavia. Ora lo stesso organo di Rina Alessi. intitolando nel suo numero del 2 corr. un articolo di 1. pag.: «Un fenomeno che si ripete ogni estate -Pellegrinaggio laburista verso il «paradiso» di Tito», se la prende con Clement Attlee, con Bevan e consorte, nonché con Kenneth Younger i quali si permettono di trascorrere un breve, periodo delle loro vacanze fra le «orde sanguinarie e selvagge balcaniche, gravitanti su Trieste» senza il preventivo «nulla osta» del C.L.N. dell’Istria. Questo il motivo per cui lo stesso organo raffigura Clement Attlee «vestito di piume, con i coltelli infilati nella cintura, come un pellirossa» mentre, «salutato dai suoi compagni di partito, e così conciato», sta partendo per la Jugoslavia. Questo il motivo per cui il «Giornale di Trieste» così sì esprime nei confronti dei laburisti: «Essendo miti «riformisti», allenii della violenza, pierai di civili riguardi per gl; avversari politici, 1 laburisti sentono forse una iracomfessata e inconsoia invidia per quei veri rivoluzionari comunisti che gli avversari loro in-filano in carcere o li passano per le armi. E’ lo stesso fenomeno per cui i reazionari inglesi non nascosero mai una viva simpatia per Hitler e Mussolini.» Dal che si vede che ogni botte dà il inno che ha. loro «lungimiranza», hanno scoperto che la vera causa della sconfitta subita il 7 .giugno è una isola: Trieste, e più precisamente la mancata soddisfazione delle pretese di Roma sul nostro territorio. La disoccupazione, i continui licenziamenti, la crisi di vasti ed importanti settori dell’industria, gli oltre sei milioni di ita-liani ohe vivono nella più nera miseria, seconldo d dati della recente iniehiestra parlamentare, tutte queste sono piccole cose marginalia. La vera ragione della caduta idi De Gasperi, «il fattore chiave tìell’orienta-’ mento del corpo elettorale — come ha iscritto il Giornale di Trieste — deve essere ricercato nel problema del T.L.T.» Se i clerico reazionari sono stati battuti il 7 giugno, non è perchè non siamo riuscdtd a risolvere i problemi che assillano i lavoratori della penisola, ma solo perchè .gli Alleati, a eominciare dagli Americani — è sempre il quotidiano clericale dii Trieste che scrive — sii sono rimangiati gli imipeigni delle precedenti elezioni a incominciare dalla dichiarazione tripartita, relegata in solaio, come un incomodo arnese disusato.» Questa penosa giustificazione, di per se stessa tanto assurda ida non richiedere alcun commento e che dimostra solo la grettezza e la limitatezza di Roma nella visione dei rapport; internazionali, rientra perfettamente nel quadro della politica di ricatto condotta .da Palazzo Chigi e confermata da De Gasperi nell suo recente discorso programmatico alla Camera dei Deputati di Roma. Alle preoccupazioni occidentali si risponde che la situazione può essere modificata solo se igli Alleati favoriranno le pretese imperialiste di Roma su Trieste. Si assicurano gli occidentali che l’Italia era ed è un pilastro dell’atlanitismo, e poi, con il solito metode del ricatto, si aggiunge, come ha scritto venerili il «Giornale di Trieste», ohe l’atlantismo degli itali ani ha come base morale, sentimentale e politica, la dichiarazione tripartita. Ciò è quanto dire: «O ci date Trieste o niente atlantismo». Vi è quanto basta in questa minacci a per destare forti dubbi cdr. ea la sincerità con cui Roma aderisce al sistema collettivo di difesa e per provocare una giustificata sfiducia. Di fronte all’atteggiamento irragionevolmente antiijugoslavo di Roma, non fa meraviglia òhe l’opinione pubblica guardi con sempre maggiore simpatia alla Jugoslavia, la quale pur riimanenldo ferma sui suoi diritti, cosciente del suo ruolo per la difesa della pace in questa parte del mondo, stende amichevolmente la mano al vicino paese, perchè si trovi un accordo che risolva la questione dc'l T.L.T. in armonia con gli interessi delle due partii e della popolazione del territorio. Allo stato attuale delle cose, mentre con l’mcairioo di formare il nuovo governo italiano dato al leader democristiano Piccioni si delinca una soluzione tipicamente reazionaria dell’attuale crisi governativa, bisogna ancora dire òhe non 'c’è nessuno che più della fazione irredenti ist a di Trieste e di Roma rechi tanto danno al nome dell’Italia e sopratutto agli interessi 'del popòlo italiano, sia al Tiiratemo ohe sul ulano internazionale. . RENZO FRANCHI mulazione e dei fondi non ha influito sui prezzi del mercato carbonifero, per cui è stato deciso di ricercare le cause della non avvenuta diminuzione dei prezzi, com’era negli intendimenti e nelle previsioni. I IMPIEGO ANTIECONOMICO DEI CREDITI Un’ulteriore decisione del Comitato economico riguarda la facoltà di assegnare crediti ad aziende in fase di esperimento a basso interesse e ciò per rendere loro possibile un’attività quanto più ampia. Parallelamente a ciò è stato considerato il problema dell’impiego dei crediti a breve scadenza e si è rilevato che le aziende, in particolare quelle commerciali, ne hanno fatto un’uso irrazionale e antieconomico. Per tale motivo si è deciso di prendere le misure del caso per impedire il ripetersi di simili casi e rendere possibile un’impiego regolare e economico di tali crediti. Il Comitato economico del Consiglio federale ha esaminato infine l’attività finora svolta dalle commissioni per la stima dei mezzi materiali basilari. A tale riguardo si è constatato che singoli Comitati Popolari e singole aziende non comprendono l’importanza di quell’ini-ziativa, dal cui esito positivo dipende in parte notevole anche il passaggio al nuovo regime dei mezzi materiali basilari, previsto dalle ordinanze nel campo del sistema economico. In considerazione di ciò, è stato deciso di demandare alla Commissione federale e a quelle repubblicane l’incarico di prendere gli opportuni provvedimenti per assicurare un buon successo e un-tempestiva conclusione di questa iniziativa. E’ ENTRATO IN AZIONE IL PRIMO AGGREGATO DI MEDVODE Dopo due mesi di prove, è entrato in azione il 1 c.m. il 1° aggregato di 8.500 Kwh dell’idrocentrale di Medvode, la quarta costruita in Slovenia dopo la Liberazione. I progetti dell’idrocentrale sono stati elaborati dall’ing. Prihoda per la parte edilizia e dall’ing. Gregorčič per la parte elettromeccanica. I lavori sono stati eseguiti dall’impresa edile «Gradis» di Lubiana e dalla «Hidromontaža» di Maribor, mentre i macchinari sono stati costruiti dalle fabbriche «Litostroj» di Lubiana, «Rade Končar» di Zagabria, «Franc Leskošek» di Maribor, «Dju-ro Djakovic» di Slavonski Brod e da altre industrie nazionali. Alla «Rade Končar» si sta ora costruendo il secondo generatore che, entrando in funzione, come previsto, l’anno venturo, porterà la capacità dell’idrocentrale a 17.000 Kwh, ossia ad una produzione annuale di 100 milioni di Kwh. Durante la cerimonia inaugurale, cui ha presenziato il membro del Consiglio esecutivo -della R. P. della Slovenia, Zoran Polič, il presidente del Consiglio operaio comp. Mastri ha messo in rilievo che la nuova idrocentrale, ad eccezione di parti insignificanti, è un’opera costruita interamente da aziende nazionali il che dimostra i grandi successi raggiunti dalla nostra classe lavoratrice e dai nostri popoli tutti nell’industrializzazione e nel potenziamento economico del nostro paese. NUOVA RESINA SINTETICA La gente negli Stati Uniti acquista annualmente oltre 230 milioni di libri tascabili. La produzione in massa di questi volumi può essere accelerata ritraendo beneficio dallo sviluppo di una nuova resina sintetica, prodotta ora negli stabilimenti industriali «Du Pont». Si tratta di un tipo di pasta calda adesiva che dissecca in pochi secondi, u-sata per incollare il dorso dei libri. Le colle animali finora adoperate abbisognano di ore per asciugarsi ; l’uso del nuovo mezzo ha consentito ad una casa editrice americana di legare i libri in ragione di oltre 20.000 all’ora. ha posto fine a un ulteriore sacrificio di vite umane. Nello stesso tempo ha aperto la via a tutta una serie di interrogativi. L’armistizio non è ancor la pace. Oggi si vede tutta l’inutilità della guerra di Corea. 11 suo tragico bilancio ci auguriamo resti un ammonimento per tutti coloro che ancora pensassero di risolvere i problemi mondiali con la forza, con le avventure che i-gnorano le aspirazioni e i diritti dei popoli. C C H I O TOGRAFICO WINSTONfCHURCHILL ha convocato in questi giorni i suoi principali consiglieri di politica estera per mettersi al corrente della situazione internazionale. Alla riunione hanno preso parte il Ministro degli Esteri Antony Eden, il Segretario interinale agli Esteri Marchese di Salisbury e i principali segretari privati del Premier. Sono stati, fra l’altro, esaminati il ritorno di Churchill al suo ufficio, la prossima conferenza sulla Corea e il progettato incontro con i russi. IN COREA i ' 's ' - ^ 7 7 > JSSÉf # «1 11»#- 3lfSi.. .Ut* ■"•w 4q|XHpM& j&^ìT Ä' **% * mfmBKm h mmm jm -t' "W V , - mrner - \msm mSm&wWm* ' -- m m—g—g - * JML ' * ♦ P ®fe||J i i 'J- m t % PII 7 al * MumSmmššm si è giunti finalmente alla tregua d’armi. Reticolati, garitte di sentinelle, blocchi stradali e scritte in inglese, coreano e cinese hanno oompletamente isolato la zona neutrale. Dopo tre anni di cruenta lotta dopo quotidiane scene di distruzioni come questa qui sopra, sul martoriato Paese è calato il silenzio. E’ l’ora di guardarsi attorno e di ricavare il primo sommarlo bilancio. CHE COSA RESTA? ■HMi ci si chiede ora sui campi di Corea. La risposta viene spesso data dagli innumerevoli cimiteri di guerra che si stendono qua e là ai piedi delle colline. Centinaia di migliaia di combattenti sono caduti, e morti sono pure bambini innocenti e donne e vecchi. Ad ogni croce c’è una creatura umana. LA FIRMA DELL'ARMISTIZIO LA PESCA NEL CAPODISTRIANO CAONACfcETTE Attrezzature e manodopera Chi ritenesse poter risolvere in breve tempo tutti i problemi accennati, sarebbe fuori della realtà anzitutto perchè essi sono complessi e perchè la loro soluzione dipende da varie condizioni obbiettive quali le nostre possibilità economiche generali e il buon andamento della pesca stessa. L’importante però è che questi problemi siano sempre tenuti presenti, che ci sia la volontà di risolverli e che si ottengano gradualmente i dovuti successi. Per ora possiamo parlare di un buon inizio che, in genere, significa la metà dell’opera. Questo buon i-nizio è dovuto alla comprensione degl', organi del Potere e del Consiglio per le assicurazioni sociali e, naturalmente, alla collaborazione dei pescatori stessi, assieme ai quali si è potuto, con fruttuose consultazioni, risolvere alcuni importanti problemi, come ad esempio quello riguardante la costruzione del tipo di peschereccio più adatto e più e-conomico in rapporto alle nostre condizioni di pesca. Grazie a ciò in ayvenire. i nostri pescatori a-vranno a dispoisizione motopescherecci moderni come pochi si trovano nel nostro mare. Con la coetruzioJije di una moderna e ben attrezzarla flottiglia di pesca si viene a risolvere il principale problema per (pianto iconcerme ri mezzi materiali. Nel eoin.temipo necessita risolvere, come già accennalo in precedenza, anche altri problemi, ad esempio, quello del rapporto tra i prezzi dell materiale idi riproduzione e i prezzi del pescato al l’ingrosso. Premettendo che la stragrande par te del nostro pescato è destinata al l’esportazione, sia come pesce fre sco ohe conte (pesce conservato, ap par logico ohe i prezzi del pescato alil’inlgrosso siano in armonia coi prezzi esistenti sull mercato interna zinnale. Questo vale tanto petr il pe see fresen quanto per il pesce desti nato a 1 l'unlnstria come materia ipri ma. Diversamente i nostri prodotti non sarebbero concorrenti. -Ne deriva che il (prezzo del pesce alFimigr-osso da noi è necessariamente sregolato o, per meglio dire, fissato (dal mercato intemazionale. Natu ra Imen te qui esito non è un fenomeno negativo, anzi noi dobbiamo gareggiare in tutti i rami della nostra economia ip-er raggiungere e, se necessita, diminuire i prezzi inter-nazionali, perchè solo così potremo misurare la nostra capacità produttiva. Ma da questo fatto trae origine per la pesca una situazione particolare. Se da una pairte il pesce deve essere venduto a prezzi fissati dal mercato intemazionale. dall’ailtra parte i materiali idi riproduzione, per ragioni comprensibili, non hanno ancora raggiunto l’aideiguato divallo. Essi devono quindi essere regolati iin via amministrativa. In altre parole, deve essere corrisposto un regresso. A causa della mancanza di un costante liuteressauie-nito, registrata nel passato, -per !il problema della PREZZI DEL PANE La segretari a per Ueconomi a del Comitato popolare distrettuale di Capoti ist ri a ha, comunicato i nuovi prezzi della farina e del pane ohe sono entrati in vigore co] giorno 1. agosto. La farina da pane sarà venduta a dinari 35 al chilogrammo, quella tipo mero 2 a dinari 53, e quella tipo O. G. i dinari 64. Il pane confezionato con il primo tipo di farina sarà venduto al prezzo di dinari 36 al chilogrammo, il pane da farina numero 2 a dinari 53, e quello da farina tipo O. G. i dinari 64. pasca, i prezzi dei materiali erano instabili ed otgni (loro sensibile mutamento portava, data la grande incidenza che ile spese materiali hanno nel costo del pesce, un sensibile sbilancio nell’economia peschereccia. In altre parole, era ostacolata la regolare manutenzione ed il regolare ammortamento della attrezzatura pe-sdhereecia da una parte e diminuiti i guadagni dei pescatori dall’altra. Per i motivi sopra esposti la regolazione dei prezzi dei materiali di riproduzione, inclusi quelli per la nornrale manutenzione deU’attreizza-tura, deive avere una soluzione stabile. Per ottenere ciò necessita garantire con apposite disposizioni legali il rapporto tra i prezzi di riproduzione ed i prezzi di vendita del pesce. A questo darà un grande contribuito l’estensi one al nostro distretto delia legge jugoslava che regola i prezzi dei combustibili e di alcuni altri materiali da pesca. Per le voci che non figurano nella stessa si dovrebbero .emanare, con l’approvazione della VUJiNiA, 'apposite disposi-doni locali. Con questi provvedimenti sarchi>e-ro garantite le condizioni materiali principali per lo sviluppo della nostra pesca. Accanto a questo problema dobbiamo risolverne un’altro di importanza 'altrettanto capitale, anzi di importanza primaria, quello del costante rinnovo della manodoipera peschereccia. All’inizio delle nostre «pubblicazioni abbiamo rilevato che lina delle condizioni esistenti per lo sviluppo della pesca da noi, consiste nel buon numero di pescatori esperti che vivono sulla nostra costa. Ciò è vero. Però se consideriamo 1 età di questi nostri pescatori constateremo che quasi tutti sono abbastanza anziani e che scarseggia del tutto la gioventù. Manca, per così dire, la nuova generazione. Le cause sono varie e non vanno ricercate solamente nei difetti esistenti nella pesca, ma princip alimente nel fatto ohe il mestiere di pescatore richiede sacrificio e grande attaccamento al mare. Questo mestiere costituisce quasi urna tradizione che tutti non sentono ed a cui non si adattano. Perciò dobbiamo dedicare ile massime cure a questo problema adottando J mezzi più adatti, morali e materiali, per attrarre la nostra gioventù alla pesca. Appare evidente che uin notevole contributo a questo scopo viene dato dalla costruzione della nuova flottiglia peschereccia e dalla soluzione di altri problemi interessanti la categoria dei pescatori. Necessita però anche una fruttuosa opera di incitamento delle forze nuove per il mestiere del mare. Trattando questo problema non dobbiamo trascurare una cosa molto importante e cioè la necessità di avviare al mestiere del mare i giovani di nazionalità slovena. Una delle discriminazioni che l’Italia fascista ha praticato per mantenere in stato di inferiorità il popolo sloveno, è stata quella di isolarlo dal mare. Infatti, benché esisi abitino assieme agli italiani 'tutta la costa, rari sono i casi, quando non manchino del tutto, che qualche cittadino di nazionalità slovena eserciti un mestiere marino. Ciò vale specialmente per la costa del nostro distretto. Lo sviluppo della pesca da noi offre un’ottima opportunità per confermare, anche in questo campo, la parità di ni ritti tra le popolazioni qui conviventi, e per eli minare un’altra delle ingiustizie nei confronti della popolazione slovena che, in conseguenza della lunga dominazione italiana si trascinano ancora oggi dopo otto anni dalla Liberazione. Una ottima iniziativa d.n -questo senso è stata riistituzione della semola di pesca a Pirano. Di contro non è mancata una cattiva esperienza quando i giovani, usoiiti da quella scuola teorica e pratica, non hanno trovato la dovuta comprensione presso i nostri enti per la pesca a Capodi stri a, a Pirano ed a Cittanova. Unica eccezione ad Isola dove, in proporzione ai pescherecai ivi esistenti, sono stati occupati alcuni di quei giovani ai quali è sitato pure fissato uno stipendio ibase fisso affinchè possano provvedere al proprio sostentamento . findhè, divenuti pescatori provetti, si guadagneranno la rispettiva parte. (Coni, al pr. n.) Gino SABATO SERA HA AVUTO LUOGO L’INAUGURAZIONE DEL MAGNIFICO LOCALE «STELLA MAR ES» A UMAGO PER IL DECENNALE DELLE BRIGATE DEL LITORALE FERVE INTENSA IH PREPARAZIONE Prosegue sempre più intensa l’attività nel quadro della preparazione alle celebrazioni del X. Annuale delle Brigate del Litorale. Gli organismi operativi delFa-piposito Comitato promotore, le organizzazioni dell’Unione socialista e le altre organizzazioni di massa stanno met_ tendo a punto gli ultimi preparativi per assicurare un buon successo. I problemi collegati ad una manifestazione imponente, come promette di esserlo quella di Okroglica, sono, infatti, molti e complessi, quelli contingenti del lavoro minuto nelle organizzazioni di base e quelli di carattere generale, la cui soluzione richiede appunto un'attività quanto più larga e intensa. Si calcola, infatti, che alle celebrazioni di Okroglica parteciparenno circa 200 mila persone da ogni regione della Slovenia e dell’Istria Croata. E’ chiaro quindi che se si vuoi prem dere in considerazione soltanto il problema del solo trasporto di masse così imponenti, presenta difficoltà non piccole. In piena attività sono- anche tutti i gruppi che collaboreranno alla esecuzione dei vasto programma culturale e sportivo, previsto nel quadro di quello generale, e che raggiungeranno per primi la località delle celebrazioni. Tali gruppi saranno però impegnati anche nei corso della preparazione in manifestazioni di carattere locale, come già avvenne il 22 luglio a Socerb. Una di queste si svolgerà il 16 a-gosto ad Isola, dove converranno i cori e le musiche del distretto di Capodistria per una specie di prova generale. Le organizzazioni dell’Associazione Combattenti, dal canto loro, or_ ganizzeranno delle pattuglie che parteciperanno alla marcia parti-giana, mentre gli appartenenti alle gloriose formazioni — in onore del- Unità della flotta a Capodistria Il giorno 28 u. se. è giunta nelle acque della Zona Jugoslava del TLT ma flottiglia dii mezzi da s'bairoo delllla miairinia da .guerra jugoslava. Le unità si sono ancorate al molo di Capodistria. Il comandante della flottiglia, Ljiulbo J akovljev. si è recato in visita di cortesia dal comandante dell l’Annullili ist ra /in ne Militare della zona, colonnello Miloš Stamaitovié. In serata è stato offerto in onore agli ospiti un ricevimento nel Club dell'Armata Popolare di Capodistria. la costituzione delle quali si celebra appunto il X. Annuale — si ritroveranno coi vecchi compagni, per rievocare i giorni gloriosi della lotta. La preparazione si avvia così ad assumere un ritmo sempre crescente. Molte cose, infatti, rimangono da. perfezionare e da iniziare per cui l’Unione Socialista, e in particolare le nostre organizzazioni di base, dovranno procedere con un metodo ancor più agile e deciso verso tutta una serie di compiti contingenti. E’ naturale che per l’occasione le nostre città e villaggi vogliono assumere anohe negli aspetti esteriori una, veste consona alla solennità dell’avvenimento. Festoni, scritte luminose, bandiere, archi di trionfo appariranno fra breve nelle vie e nelle piazze, nelle fabbriche e nelle istituzioni, sulle case, dappertutto là dove pulsa la vita dei nostri lavoratori. I membri dell’Unione Socialista stanno, riunendosi in questi giorni per prepararsi accuratamente. Già sono in corso i preparativi per le iscrizioni dei partecipanti, che si concluderanno entro il ?0 agosto. In pubbliche riunioni, già in corso o che avranno luogo nei prossimi giorni, la nostra popolazione discute come meglio fare perchè il X. Annuale delle Brigate del Litorale rie. sca degno del suo significato storico, che dimostri ancora una volta l’unità d’intenti e la compattezza degli Sloveni, degli Italiani e dei croati, cementata nella fratellanza del sangue sparso in comune nella lotta per la propria emancipazione. Nessuno vorrà essere ultimo in questa gara a chi farà più e meglio. Alla VII. Sessione del C. P. C. di Pirano Rassegna dell'attività svolta A PROPOSITO DEL NOSTRO ARTICOLO «A quali vette salirà il prezzo del vino?» Si è iniziata la trebbiatura degli abbondanti raccolti Dalla «Slovenia-Vino» di Lubiana riceviamo una lettera in cui smentisce categoricamente l’affermazione contenuta nell’articolo pubblica, to nel nostro nro. 303 dove appariva che gli acquisitori della «Slovenia-Vino» avessero contrattato l’acquisto dell’uva sul nostro terreno al prezzo di 84 din. per chilogrammo. Chiediamo scusa di ciò alla ditta in. parola poiché, da ulter.ori precise informazioni assunte, la sua smentita ha basi reali. Da queste nuove informazioni risulta che l’uva non viene contrattata a un prezzo già ora fissato, ma con la intesa contrattuale che il prezzo verrà stabilito al momento della consegna in base al prezzo che vigerà sul mercato. Risulta però vero il fatto che alcuni acquisitori (non siamo riusciti ad appurare a che ditta o ente appartengono) ventilano ai contadini proposte esagerate in fatto di prezzi nel caso contrattino la vendita con la loro dit. ta. Pur non apparendo in questo caso il fatto così grave come figurava nel nostro precedente articolo (compilato fidando sulle informazioni poi risultate inesatte) tuttavia la realtà confermata è condannabile, poiché disorienta i produttori in materia di prezzi, illudendoli con prospettive di guadagni che non po- tranno ottenere, dato che, pur risultando danneggiata qualche zona vinicola dalla grandine e dalla brina, tuttavia il raccolto medio dell’uva, neli'ambito nazionale e locale, è privesti abbondante. Inoltre gli organi economici del potere, allo scopo di influire su una formazione reale dei prezzi dell’uva e del vino, sono decisi a importare rilevanti quantitativi di questi prodotti. A prescindere da ciò, sarà nece-sario disciplinare rigorosamente tutta la questione dell’acquisto dell’uva e del vino, allo scopo- di proteggere i consumatori dall’esos.tà dei prezzi che superano le loro disponibilità. * Abbiamo compiuto in questi giorni un giro per le nostre campagne. La trebbiatura del grano procede con ritmo intenso e il raccolto risulta piuttosto abbondante. Lo si vede dalle facce sorridenti dei contadini, intenti a spostare i grossi covoni e a maneggiare i sacchi sotto la cascata del frutto maturo. A Seghetto, il presidente della cooperativa ci dichiara, soddisfatto, che quest’anno il raccolto è stato di circa 750 quintali e cioè 250 in più dello scorso anno. La produzione media della cooperativa di Buie ha raggiunto 17 quintali per ettaro, mentre quella di Daila sembra batta il record con 21 quintali per ettaro. Anche il raccolto degli altri prodotti è abbondante, ci assicurano alouni agricoltori dei dintorni di Umago. Però non sono contenti dei prezzi. Le patate vengono loro pagate a sette dinari il chilogrammo che, in realtà è un prezzo basso, tollerabile qualora corrispondesse a quello praticato verso i consumatori. Ma la realtà è ben diversa. Perdio r. teniamo doveroso ribadire che qualcosa nella rete acquisti non funziona, e che le misure da adottare non devono ridursi a semplici atti di riprovazione verbale o scritta. La scorsa (settimana si è svolta a Pirano ila VII «scasione ordinaria del Comitato Popolare Comunale. A tale -sessione è istalla (presentala -la relazione su! P attività svolta -dal Comitato nel se-eouiid-o trimestre dell’anno in corso e quella ideile entrate e delile uscite m,el primo semestre, I consiglieri -comunali haim-o inoltre stulddato e discusso -il programma dei lavori per iFann-o futuro da proporsi •al distretto affi nell è siano inclusi nel piamo sociale distrettuale per Fanno 1954. Le .entrate del comune sono state realizzate inolia misura -di un 'terzo, cioè 10 milioni 454- mila, sui 30 milioni previsti pier tutto l’-anino. Ad assolvere co-n un certa -puntualità i proipri sociali sono state le aziende sitatali -ohe, sino alila line di maggio, hanno versato al comune Fimpo-rto dii 5(182.000 sui 14 milioni annuii -previsti -e gli 'agricoltori con 374 mila dinari versati sui 700 amila annuii previsti, di altri contribue-nt sono in arretrato e non solo -per colpa loro, -ma anche delFUlfieio -EsaU tonale -che non ha -effettuato tutte le icommisuraztio-ni -delle imposte. Le uscite hanno raggiunto Fimipor-to di 12,960.000 din. Idi 'culi 3 milioni sono stati spesi per invest im enti locali. Le spese amministrative -del potere hanno «inora assorbito la maggior parte delle (entrate, -con 4 m i 1 ioni 662 mila dinari di uscite, seguite dalFassiisteniza soci alle con 3 milioni 306 mila dinari di -corresponsioni. I consiglieri hanno esaminato poj la situazione esistente nel 1 e singole aziende. OilitremiO-do soddisfacente .si presenta la situazione nei Gan,fiori Pi-ramesi dove gli investimenti pei l’anno in corso sono iin via di ulti; inazione e, -dove si lavora a ritmo costante. 1 cantieri hanno devoluto al Comitato l’importo dii 120 mila dinari del fondo a libera disposizione, mentre altri 200 mila verranno versati (tra qualche (giorno. Soddisfacente è pure la situazione al saponificio «Salvetti», sia dal lato finanziario che da quello economico, benché non sia stato ancora confermato il ,hi,lancio aziendale -dell’ainno trascorso. Si lavora intensamente -alla sistemazione della macchina per la spremitura -delle «anse. Un -soddisfacente avvio lo ha -avuto la neo-costituita Azienda Autobus ohe, -dopo pochi -mesi del]'inizio ideila propria attività, è in -grado dii devolvere dal fondo a libera disposizione l’impiorto di 50 mila dinari. Per Fanno futuro il collettivo propone l’acquisto di ancora un autobus. Analoga, ma icon minori o maggiori defiioenize, si pre- selita la situazione nelle altre aziende, I 3 -milioni degli investimenti sono -tati -sposi per dii rinnovo dell-11 otri «Riviera» e per 1-a costruzione del Bagno pubblico. (Però par la -completa messa a punto -di queste due opere occorrono -circa 5 milioni e mezzo. 1 lavori di riparazione del molo procedono lentamente causa altri Impegni assunti dalla -ditta appai- I at rice e -per mancanza di manodopera. Per i lavori di canalizzazione sono disponibili 6 milioni di dinari -e le oipere «’'inizieranno nel mese de sett ambre. II serbatoio d’acqua a Corte d’isola A Corte d’isola, nei pressi della Casa del Cooperatore, sono stati iniziati i -lavori di scavo di un serbatoio onde supplire alla mancanza d.a-cqua nella località. Asialtatura della strada nel capoluogo Si sono iniziati i lavori di asfal-tatura della strada che porta dalla Piazza dei Caduti all’Ospedale Civile, PERCHE ? ... la stazione arrivi e partenze delle autocorriere di Portorose, al pari delle sue consorelle di Pirano, Isola, eoe. è sprovvista — e, quasi e farlo apposta, ora che il movimento passeggeri, non nostrani, è più forte — di un qualsiasi orario dei servizi di linea? É * " A un «perchè?» inviatoci da un lettore di Sicciole nel quale chiede il motivo per cui alcune saponette della «Salvetti» si sbricciolano dopo breve uso, rispondiamo subito. Si tratta di un quantitativo di saponette prodotte lo scorso anno per la cui fabbricazione è stata a-doperata una quantità inadatta di grassi. La fabbrica ha cercato di ritirare dalla vendita, -per quanto le era possibile, tali quantitativi, ma dappertutto non è riuscita. Possiamo affermare che le saponette «Salvetti» dell’attuale produzione sono di ottima qualità. NOTIZIE BREVI LA SIESTA -DOPO LA TREBBIATURA RECIDIVO PESCATORE ILLEGALE Il giorno 30 u. se. è stato rilasciato in libertà il mot o -pescherecci o «Giovanna 461» fermato la notte dèi 29 scorso perché sorpreso a pescare nelle acque della nostra -zona, a un miglia e mezzo dalla costa tra Pirano e Strmgnano. Il capitano del peschereccio, Penso Gellinldo, è stato già altre volte sorpreso a pescare nelle acque territoriali della zona jugoslava idei TL-T. La prima volta i guardia-coste lo hanno fermato F8 febbraio del 1948. Allora l’equipaggio venne multato con il sequestro del pescato, questa volta la pena è stata più grave. In base alle disposizioni vigenti, è stato ordinato il sequestro del pescati) e delle reti e i-1 pagamento di una multa di 50 mila lire. CAPNODIS TBNiE-BRIONIS Recentemente la sezione per l’agricoltura -ha diramato un invito alla lotta contro il pericoloso Capmxli-tenebrionis, insetto parassita distruttore dei ciliegi e di altri alberi da frutto, ohie va sempre più diffondendosi nel Cap-oidistriano e che in alenine località ha già distrutto sino all’80 per cento -dei ciliegi. Dato che è difficile rintracciare la larva del parassita, gli agricoltori provvedano alla 'distruzione dell’,insetto che compare sitile foglie degli alberi -da frutta. In base -ad urna ordinanza, i contadini ricevono per ogni insetto distrutto 5 dinari. Finora sono stati consegnati alle varie cooperative agricole oltre 20 mila insetti distrutti. L’Isititu-to per Fimcremento dell’economia di Capoidistria ha proposto che l’Ammdn istrazi one Militare emani un’ordinanza con cui si faccia obbligo ali contadini idi distruggere questo dannoso parassita. VITA TURISTI,CiA Il giorno 27 è giunto a Capodistria il nono gruppo di turisti olandesi che trascorrono le loro vacanze nella nostra zona. Oltre 400 olandesi hanno soggiornato finora nelle località di Gapodistria e Portorose. La stagione turistica è ora nel suo pieno svilulppo e i 1400 posti disponibili nei vari alberghi sono completamente occupati. I due terzi dei villeggianti sono jugoslavi e un terzo dei posti è occupato da olandesi, da austriaci*, tedeschi, svizzeri ed altri. INCIDENTE STRADALE La sera diel 27 u. se. tra le 21 e ile 22, sulla strada principale, nei pressi di Strugu .ano, è avvenuto uno scontro tra una Topolino di proprietà del 27-enne Gian olio Sergio di Trieste e l’auto delil’inigegner Živec Franc dii Lubiana. Nello scontro sono rimasti gravemente feriti i due triestini che si trovavano a bordo della Topolino. Essi sono stati trasportati d’urgenza all’ospedale di Isola e, dopo le prime eure, all’ospedale di Trieste. INAUGURATO UN CAMPO SPORTIVO E’ stato inaugurato a Capodistria il nuovo campo sportivo dell’Asso-ctiazione di educazione fisica «Parti-zanni che sorge accanto al bagno cittadino-. In tale occasione ha avuto luogo di primo incontro amichevole tr-a la squadra di palla a volo del locale Partizan ed una rappresentanza della marina da guerra jugoslava. RIUNIONE DELL’ATTIVO COMUNALE DELLA L.CJ. Si è riunito a Verteneglio l’attivo comunale della Lega dei Comunisti per discutere sull’ultima lettera emanata dal Comitato Centrale della Lega dei Comunisti della Jugoslavia. Sono state prese importanti decisioni per migliorare l’attività politica dei membri della Lega. BUIE Nascite: Štrcaj .Marino di Emilio e Debello Skolastika ; Sinkovič Jure dii Renalto e Kozlovič Noemi : Sai-n Bdi dii Giuo e Palčič Maria; Lončarič Ilcama di Attilio e Prodan Oli-via; Milani Antonia di Flora; Ska-ralxmj ,i Angela idi Ivanka; Paulu zzi Giorgio di Giordano e Savro-n Romana. Decessi: (libalo Avellano, di 64 anni; D’ambrosi Antonia, di 45 anni: Kreibelj Lucia di 1 giorno. Matrimoni: Aratonae Lino, difensore con Ribalo Amalia casaliiga. Si è suicidata impiccandosi nella sua abitazione, la quaramtaeiinquen-ne D’Ambrosi Antonia, la quale, anni addietro, per tre volte aveva già tentato di metter fine ai propri giorni. Il motivo dipenderebbe dal fatto che, circa ... cinque lustri orsono, la famiglia le avrebbe impedito la real iizz azione del suo sogno damo re con un giovane dell luogo. 'Adi ambulatorio è stato medicato tale Perniò Salivano, che, per l'urto contro un vagoncino decauvi-llle, si è prodotto una ferita Lacero contusa al polpaccio della gamba sinistra. VERTENEGLIO E’ nata la piccola Škrinjar Gabriella di Giovanni e iKarboinèié 'Gilda. Mentre stava caricando del fieno, la massaia Raldim Anna, da Radiini, si è infilzata la gamba sinistra con una forca. Radin Giovanni, da Valentiči, mentre stava segando, si è prodotto una profonda lacerazione al polso. All’ambulatorio locale gli som stati praticati quattro puniti di sutura. Voleva raccogliere fichi, ma invece è finito malamente a terra cadendo dalll’albero e producendosi una ferita lacero contusa al capo, il piccolo Berniié Mario, da Trieste. CITTANOVA Nulla di nuovo in campo demo, grafico. Invece fra i ragazzi del luogo si è diffusa in queste ultime settimane la mania collettiva di divenire assi del football : la sfera di cuoio vola lungo tutte le strade con grande disappunto dei genitori. Vittima di ciò la cinipi antenne Kristina Kocjančič (he, incespicata in un filo dii ferro, leso dagli appassionati calciatori, come porta, ha finito bocconi sull marciapiede, per fortuna senza riportare conseguenze. UMAGO Nati: Škrinjar Ondina di Nazario c Federici Leonilde; Confisso Maria di Giovanni e di Koslovič Maria. E’ deceduto il settantatotitenne B-assame-se Pietro. Il tipografo Mazzolii Vittorio è convolato a nozze con la casalinga Zacchigna Graziella. Alla felice coppia, specialmente al Fumico Toio, l’augurio dii... stampare una numerosa prole maschia ! Un violleiiito litigio è scoppiato a 'Moniichia, fra parenti, e 'a farne le spese è stato certo Melon Mario il quale ne ha buscate tante e sode da riportare la frattura dèlia spalla destra. ISOLA Niente stailo Giurile, solo ospedale. Questa è la cronaca bianca dell-) settimana. Jerma-n Alido è caduto accidentalmente in strada a Capodistria, riportando la frattura della clavicola destra. Al meccanico, Luša Silvio, è caduto l’elevatore per auto su.l piede, causandogli la frattura del metatarso I della gamba sinistra. La diciottenne Jerman Angela, mentre stava riaLSeettamdo la stanza, capitombolava a terra producenidosi la rottura della tibia 'destra. Žorž Alma, da Berlocchi, rincorrendo il fi gli o lino, e ca (luta nel cortile battendo violentemente il capo contro il selciato. Trasportata -èll’-ospedalle di Isola, le è stata riscontrata la frattura detl-l-a base -cranica, la prognosi è riservata. Cimador Marina e (riano 1.1 a Sergio di Trieste sono rimasti feriti in un incidènte automobilistico nei pressi di Pirano. Nel mentre il pri- mo se la cavava eop. una scalfittura, la Gimador riportava varie ferite alla gamba destra, al volto, alla mano Sinistra ed al capo, nonché la commozione cerebrale. I due sono stali trasferiti a-l-Fospedale Idi Trieste. CAPODISTRIA E’ nata Bald assi Glandi a di Vanda. Si sono uniti in matrimonio: il tappezziere Apollonio Bruno con Novel Antonietta, operaia; Devetak Rudi, meccanico, con Gore,Ila Emilia, operaia. Il dodicenne Majer Lino di Capodistria, mentire stava facendo ài bagno rimaneva colpito all’avambraccio sinistro, con la fiocina dii -un fucilo acquatico, usato da un coetaneo. Per la estrazione dèlia fiocina si è dovuto procedere alla segatura dell’arnese ed alla recisione del muscolo colpito. Se la caverà In 8 giorni, salvo complicazione. Il quarantaquattrenne Busan Paolo, calzolaio, si è suicidato nel s-uo bop leghino, sito a Bossod.raga. Si ritiene olle egli abbia compiuto l’insano gesto in un momento di depressione causata il all!’etilismo cui era soggetto. PIRANO E' deceduta F81-enne Vouk, rata Slavec, Fanti. Sono nati: Verier Guido ili Virgilio e Parenzan -Lucia; Pi-tacco Luisa di Ferruccio e Predati-/ani Maria. Il marittimo Petronio Odorino è convolato a nozze con 'ostetrica Pi-tacco Maria. CITTANOVA COLONIE ESTIVE Attualmente Cittanova ospita un secondo gruppo di 130 bambini sloveni, provenienti dal, distretto di Tolmino che trascorrono sul mare il loro periodo di ferie. Si tratta, in gran parte, di figli e orfani di ex combattenti della L.P.L. alloggiati nella Casa del Bambino. CORSO ECONOMIA DOMESTICA Il 10 luglio ha avuto inizio a Cittanova un corso di economia domestica sotto l’abile guida di un’insegnante di Zagabria. A detto corso partecipano 27 donne, in gran parte giovani, che apprendono le basi dell’economia domestica e dell’arte culinaria. VERTENEGLIO LA CELEBRAZIONE DEL 27 LUGLIO Con una solenne accademia, svoltasi alla Casa del Popolo, è stato celebrato, il 27 luglio, l’Anniversario dell’Insurrezione del popolo croato. Sul significato della manifestazione hanno parlato i compagni Ma-rečič e Vosilla. Il complesso bandistico della cittadina ha offerto un concerto in piazza e la squadra locale di calcio si è incontrata con quella di Matterada, perdendo l’incontro per 3 a 1. ISOLA PROSSIMA LA RIUNIONE DEL C.P.C. Nel primi giorni del mese i-n corso avrà luogo la prima seduta lavorativa del nuovo Comitato popo. lare comunale, uscito dalla fusione di quello della città e dei dintorni. Verrà discussa l’attività economica da -svolgersi entro il 1953 e i piani per il 1954. * E’ partito per le colonie estive un secondo gruppo di 32 bambini che trascorreranno le loro vacanze nell'aria salubre dell’alta montagna. B’ da stigmatizzare l’atto della fa-migl.a Guzió e Pribac di Gr.bci (e anche del sacerdote) che non hanno inviato i loro tre bambini — nonostante ne risentano bisogno causa le 'loro condizioni di salute — alle colonie, col pretesto che dovevano prepararsi per la cresima. 1 RADIO Oggi alle ore 12,00 «Musica per voi», ossia scambio di radiomesaggi augurali e brani di musica preferiti dalla larga cerchia di ascoltatori. Alle ore 20 trasmissione per gli appassionati della musica operistica del l.o e 2.0 atto di «Simone Boc-canegra» di G. Verdi. Il 3.0 atto della stessa opera verdiana andrà in onda domani sera alle ore 20.—. Oggi invece, alle ore 21,30, potrete ascoltare «Orizzonti», cioè il radio-giornale di attualità e curiosità. Per gli amanti della musica sinfonica, domani, mercoledì, alle ore 11.30 sarà trasmessa la sinfonia in sol minore di Mozart. Seguirà, alle ore 12.00, la trasmissione di »Itinerari jugoslavi», molto interessante per la conoscenza degli usi, dei costumi e delle tradizioni delie varie località del nostro Paese. Giovedì, come al solito, alle ore 11.30 la nostra Radio dedica il programma «angolo dei ragazzi» ai suoi più giovani ascoltatori. Sempre giovedì, alle ore 20.00, saranno in onda le più belle canzoni richieste. Faranno seguito, alle ore 21.00, alcune pagine scelte de «Il compar gno» del noto scrittore Cesare Pavese. Alle ore 21,30 suonerà l’orchestra Piero Rizza con i cantanti Sergio Renda, Itala Vaniglie ed Enrico Gentile. Venerdì, alle ore 20.00 suonerà l’orchestra Angelini con i suoi solisti. Farà seguito alle 20,30 la rassegna settimanale degli avvenimenti nel mondo del lavoro. Anche sabato alle ore 20.00 suonerà un’orchestra, quella di Nino Impolomeni, con le voci di Gloria Leggete e diffondete LA NOSTRA LOTTA D’Auro e di Vittorio Paltrinieri. Seguirà, alle ore 20,30, -un’altra serie di ricordi partigiani. Alle ore 20,45 suonerà il complesso mandolinistico del Circolo Italiano di Cultura di " Fiume. M11 VENDEVANO BESTIAME SENZA LICENZA Sono stati processati recentemente a Buie i fratelli Skrlić Ivan e Stefano da Oscurus, i quali da lungo tempo esercitavano la compravendita del bestiame senza il possesso della regolare licenza. I due sono stati condannati rispettivamente a 50.000 e a 30.000 dinari di ammenda. ? UNA PEDATA VALE DUEMILA DINARI . E’ comparso di fronte ai giudici del Tribunale dì Buie, tale Smilo-vié Matteo da Merisce, il quale, per sfogare il suo livore contro una donna del luogo, certa Lisiak Anna, aveva sferrato un solennissimo pedatone nelle parti... molli della colpita. Il gesto furioso gli è co. stato duemila dinari di multa. LADRI PANETTIERI Nel processo del pane, preannun-ciato nel nostro precedente numero, svoltosi a Buie nella scorsa settimana, gli imputai sono stati riconosciuti colpevoli e condannati: Bonetti Ermanno a un anno di carcere e 300 mila dinari di multa; Medica Maria a 4 mesi di carcere e a 60 mila dinari di multa; Bas-sanese Vittorio e Pavletič Nives a due mesi di carcere con ila condizionale di due anni. Inoltre il primo dovrà pagare una multa di 20 mila dinari e il secondo di 6 mila. LA DOVE ENTRO TERSI ORIZZONTI PUMTEGG ATI DI CIME RIVIVE LA LEGGENDA DEL CAMOSCIO D'ORO Una giornata sotto gii aiti giochi dei Parco Nazionale sloveno MI— " Mi TELESCRIVENTE Ü& La valle defila Savinja, ricca di bellezze natii rali, eiincondata da colli e da montagine selvose, saluta il tuonata con i suoli prati verdi, con le estese fpiianitaigfioni idi ikippol o (profumato, gli orti, i frutteti, le linde casette cóSttnailte nel caratteristico stile delila Štajerska, ehe, come dadi bianchi, sorgano fra il verde uniforme della campagna. 'Um mastro argenteo taglia ila pianura: la Savinja. Nelle anse del fiume pullulano la troie, i lucci, ed un’altra varietà di pesce che la gente del luogo eliiama «klini». Arrabbiati pescatori. se ne stanno in paziente alttesa iper ore e ore, speram/do ohe qualche pesce, abbocchi, e talvolta una vera lotta si svolge tra il pescatore e la «preda, specie se. questa è di considerevole grandezza. L’uomo cerca di stancarlo e tirarlo a riva, il pesce si dibatte per sottrarsi alla prospettiva, prut osto brutta, di finire in una casseruola. Dai dorsi boscosi delle Mozirske Planine scendono fifle intermi nah il: di carri trasportanti alla prima sta zi one ferroviaria — Šmartno ob Paki carni ohi di legname. Sul iMedvedmjak e sullo 'Smrekovec sode il ritmico battere delile scorri e lo stridore delle seghe dei taglialegna che si alternano con lo scampanellio delle greggi pascoli amiti nelle all tie malghe. 1 montanari nelle halite sperdute, conducono una vittia grama, trascinando da mane a sera pesanti carichi: legna, fieno, prodotti della terra. Con le gerle ripiene di stallatico s’inerpicano sulle muilattere e i sentieri per come ini aire, forse, pochi metri quadrati di terra che daranno loro patate, alimento base unitamente al latte, ni burro e all formaggio. Proseguendo verso la sorgente della Saiinja, la valle si restringe nei pressi di Rogovtilec. Le sovrastanti pareti rocciose s’avvicinano sempre più fommamdo un tetro «canyon», nel quale ben raramente qualche raggio di spie penetra illuminando le pareti grigie e nere stillanti acqua da tutte le parli. In fondo alla gola nelle rapide rumoreggia la Savinja. Sembra di trovarsi nelle bolgie dantesche. Finalmente la luce, a Solcava, ridente paesano stretto fra due catene montane, che ricoida il Gründe]-walìd, poi ecco apparire la Logarska Dolina, gemma incomparabile della Sloveni i a, pareo nazionale della 1LF.P. J. Ne serrano d fianchi, da un lato, brulle montagne che ricordano quelle della Hercegovina, dall’altro monti c selve. Sullo sfondo una im,ponente corona di vette eccelse, di muraglie insoalaibili, di picchi aguzzi, di nevai, di canaloni e di ghiaioni. Si stagliano nelTaizzuro del cielo le cime deirOjsitrica, della Planjava, della Rinka e infime deDl’Okreiselij, tutte superanti i 2000 metri d’altezza. Dii roccia in roccia, pascendosi della poca erba che cresce su qualche crest one o cengia, saltano gli agili camosci. Nella foresta, abbarbicata alle pendici, altra selvaggina vive e si moltiplica in libertà; nell’azzurro sconfinato volteggiano uccelli da ra- dei luogo, certo Jože Pahor, oi assicura che ogni quali volta scoppia um terrnpora'le, le cime aguzze dello Strelovec attirano la saette. Dilatiti, osservando con ili cannocchiale, abbiamo potuto vedere ehe la maggior parte degli abeti sulla cima erano m Un aspetto delle celebri grotte di Postumia pina, tra i quali non è raro vedere l’aquila. Rivi che scorrono fra l’erba, acque perlacee ove guizzano pesci di tutte le specie. Nere abetaie, il cui silenzio viene violato a volte dalle grida di qualche rumoroso turista, in vena dii esibizioni canore, il opale prova il «jodle» dei tirolesi. Verso la chiusa, ai piedi delile roceie del-rOjiStriea, timidi caprioli brucano la ra,da erbetta, mandando di tanto in tanto dei bramisti di gioia, ma non appena al loro olfatto perviene l’odore dell’uomo che s’avvicina, scattano via come fulmini. Da una fenditura nella roccia., una co lomna d’acqua compie un salito di trenta metri, polverizzandosi fra le pietre; Pulviscolo, che il sole, facendo capolino tra gli alberi, trasforma in bellissimo arcobaleno. A fianco della cascata, una capanna sidle pareti della quale sono incise le firme dei visitatori. Abbiamo voluto curiosare, constatando che nes-sSuin turista delia zona ha visitato questo «eden» terrestre. Alla sera, stanchi della marcia, ma con ranimo pieno di nuove sensazioni, rientriamo al rifugio alpino «Herle-tov Dom» per riposare e riacquistare le forze- onde la mattina dopo proseguire l’escuirsione al Robanov Kot: un cantuccio di paradiso, come ci assicura la custode del rifugio. Da Rogovilez sii alttraversa la Savinja su un ponte volante, poi si sale per il sentiero che s’iinerp'ica sulle pendici dello Strelovec (la montagna dei fulmini). Un contadino tagliati a metà e carbonizzati in parte. Dopo circa un’ora di mar di a, ecco il Robanov Kot. E’ difficile 'Spiegare le bellezze naturali ivi raccolte. La Korošica un gioiello: i nevai brillano al sole cr ne gemrr • il verde dei prati e quello cupo dei boschi si amalgamano con l’azzurro del cielo ed il biancheggiare delle nevi, formando un insieme di colori fantastico. Andrej Hader, un taglialegna, ei racconta come derivò il nome di Robanov Kot (l’angolo di Robanov). Costui era un giovane, coraggioso alpigiano del luogo e co-no&ccva tutti gli anfratti della montagna che. s’iimerpieava agilmente e passava là ove i migliori rocciatori avevano fallito. La sua passione per la caccia ai camosci fu quella che lo spins?! ad uniiiinpresa disperata. Voleva catturare lo Zlatorog (i-1 camoscio dalle corna d’oro ), ed un giorno scalò le rocce a strapiombo della Korošica e si appostò. Tutta la notte durò l’attesa, infine il camoscio appare, una fucilata e la preda era sua. Il giovane Ra bonov si caricò sulle spalile la selvaggina e poi discese' a valle, ma impicciato dall carico, pose un piede in fallo e precipitò in un baratro. Solamente alcuni giorni dopo vennero rinvenute le sii e spoglie, mentre quelle del camoscio erano «scomparse. Vendetta delle vile (fate) delle montagna? Chi lo sà! Per ricordare la memoria dell lo sfortunato, questo angolo di paradiso ne prese ili nome. La vicinanza delle linee di comunicazione e dei rifugi fanno del Robanov Kot e delila Logarska Dolina due posti ideali per trascorrervi, le ferie. Se non vogliono perdere questa raiìa ooealsione, gjl4 amanti dell« natura faranno bene a recarvisi. Nei rifulgi che, quanto a comodità competono con gli alberghi cittadini, la retta giornaliera è minima (240 dimani al giorno per gli iscritti ai sindacati). AS Su per le vette dominate dalle aquile... Il Sahara potrebbe diventare il futuro granaio d’Europa Nel mezzo dello sconfinato deserto del Sahara, vicino al fort", d:. Beni A he ss della Legione straniera, un gruppo di scienziati hanno creato dal nulla un meraviglioso giardino dalla rigogliosa vegetazione di aranci e di palme, dove prima non c era che una duna di sabbia arida ed inospitale. Il miracolo di questi scienziati, realizzato con mezzi scarsi ma con infinita pazienza, a 40 giorni di cammello da Algeri, ripropone la questione se l’uomo può vincere o meno il deserto. E’ passato parecchio tempo da quando. praticamente inascoltati, alcuni scienziati lanciarono un grido di allarme: il deserto avanza! Lallarme ebbe al momento una vasta Nel decennale della formazione delle Brigate parmigiane del Litorale sloveno Sui monti incontrammo i partigiani italiani Zagabria, agosto — Il compagno Edoardo Foirinasari. attualmente tenente della Armata Popolare Jugoslava, lia fatto parte, noi corso della Lotta popolare idii Liberazione, di mina formazione aggregata al Comando ideila XXX 'Divisione dell tlX Korpus. In previsione della solenne celebrazione del decennale della formazione delle Brigate pantigiame del Litorale sloveno ohe avrà luogo ad Comando. Da Lokaivec inizi a mo un a delle nostre lunghe e dure marce: passiamo a Beéine presso Slape, quandi oltre Ponikve, a Baška Grapa. Superiamo la ferrovia ed il fiume sotto il naso dei fascisti italiani che hanno il presidio presso ili tunnel della linea Bohinj-Jesen ire. Nel passare oltre la ferrovia, i fasciati oi scorgono e nel timore di veder saltare in Nella Lotta la popolazione fraternizzò con i partigiani Okroglica, nella ivalle di Vipaoco, il 5 settembre, abbiamo pregato il compagno Fornasari — più volte decorato per meriti di lotta — di raccontarci qualche episodio di guerra da lui vissuto. «Anno 1943, mese di settembre. C’è l’uva non raccolta sulle viti del Collio e la prima neve sui picchi delle Alpi Giulie. Infuria la bora nella Valle di Vipaceo. A Lokavec, nella selva di Tamova, viene formato il comando della XXX divisione. Facevo parte della compagni a di aoeompagnamenito del aria la galleria aprono un fuoco nutrito 'in direzione del bosco. Procediamo per Caporetto, dove ci tratteniamo alcuni giorni- Lasciamo la località allorché vi si dirigono i tedeschi provenienti da Bovec-Trno-vo. Ritirandoci verso il villaggio di Idirsikio, incontriamo forze tedesche. Accettiamo combattimento respingendo il nemico e riuscendo a sganciarci senza perdite verso il villaggio di Livek sotto il Matajur. Seguente tappa, il villaggio di Otlica. Qui viene formata la 17ana Brigata «Simon Gregorčič» la quale, tra le altre sue vittorie, annovera la distruzione del forte presidio tedesco di San Pietro del Natisone. La marcila continua. La divisione di trasferisce a Crješnj ica. All’alba di una fredda giornata di novembre prendiamo posizione presso la chiesa del villaggio in attesa dell’arrivo de; tedeschi da Dividale. I nazisti non si fanno attendere. Investiti di sorpresa dal nutrito fuoco dei nastri, i tedeschi subiscono gravi perdite. Il eomhattimenilo dura fino a tarda sera. Questa 'occasione è stata il mio battesimo di fuoco. Protetti dalle ombre della notte, ci ritiriamo sotto il Matajur. E’ la nostra tattica pianigiana. iLa lotta non di offre una posizione di fronte, territori e retrovie. Dogo un giorno di bivacco sotto il Matajur riprendiamo la marcia passando a guado il freddo corso del Natisone e saliamo verso Monte-fosco con una parte delle nostre forze. L’altro reparto, procedendo verso Gaporetto, impegna combattimenti con i tedeschi, e in questa occasione cade l’eroe Ruldi, commissario della Divisione. Sul Montefoseo attacchiamo una pattuglia tedesca, distruggendola. Quindi ci ritiriamo a Platišče. L’imdomani partenza verso Cemefoola. Siamo stanchi ed affamati. Sulle spalle ai pesano i chilometri della lunga marcia oltre finimi e monti. In otto giorni solo tre volte abbiamo mangiato il rancio arrangiato alla meglio. E proprio a Čeneboda ci incontriamo per la prima volta con un battaglione di partigiani italiani del Friuli che, vedendo anch’essi per la prima volita partigiani sloveni, ci accolgono fraternamente dividendo con noi il vitto portato seco dai villaggi lasciati prima di darsi all’eroica vita partigiana. Dividiamo gioie» speranze e ipane. Dividiamo con essi la fede nella liberazione». G.S. eco. ma l’interesse si affievolì quasi immediatamente. Negli ultimi anni il problema del super popolamento della terrò ha fatto si che da parte di scienziati e di Governi si sentisse la necessità di esaminare con serietà la possibilità di un vasto programma di bonifica dei deserti e PO. N. U. sta attualmente studiando un piano a grande respiro per affrontare questo compito. E’ possibile sconfiggere il deserto oppure questa speranza è destinata a rimanere un’ utopia? 1 primi esperimenti sembrano offrire una base per rispondere che si» il diserto potrà essere vinto, a condizione però ctie a questo scopo vengano stanziate somme favolose c dedicati gli sforzi comuni di una infinita schiera di scienziati e di esperti. Le zone desertiche dove sono stati iniziati i primi esperimenti e costituiti i primi «Centri», sono le classiche regioni dell’Africa del nord e del Medio Oriente, in Algeria, Tunisia, Cirenaica, Egitto e in Babilonia. Queste località sono state scelte per il fatto che esse hanno ospitato, in tempi più o meno lontani, ben '15 diverse civilizzazioni ed hanno visto fiorire e scomparire imperi e città fiorentissime. La larga messe di materiale storico in nostro possesso sulle vicende di queste regioni ci dà, infatti, la possibilità di studiare cosa sono state, cosa sono e cosa, forse, potranno diventare nel futuro. Non è da credere che il deserto sie stato sempre tale. Le antiche leggende e la storia ,ci insegnarlo, per esempio, che il Sahara eira una volta ricoperto da immense foreste, popolate da una ricchissima fauna, tra cui leoni ed elefanti, e ricche di sorgenti d’acqua. Altrettanto si può dire della Mesopotamia, la cui fertilità era tale da far ritenere quella regione la sede del biblico Paradiso Terrestre. Perchè queste regioni sono divenute oggi immensi deserti dove la vita è praticamente impossibile? Vari fattori hanno (contribuito contemporaneamente e simultaneamente a questa totale e terrificante trasformazione. E bene sfatare, in primo luogo, la credenza che la terra del deserti non si presti alla coltivazio- ne. Sotto il manto di sabbia, la terra di queste regioni, se opportunamente irrigata, ha dimostrato una fertilità meravigliosa e l’esperimento felice degli scienziati francesi è lì a provarlo. La responsabilità principale va, invece, senz’altro addossata olle primitive tribù nomadi le quali hanno a poco a poco, ma altrettanto i nesorabilmente, distrutto le grandiose foreste, rimuovendo così un poderoso ed efficiente ostacolo all’influenza negativa dei vari fattori atmosferici, come i venti tanto violenti da trasportare montagne intere di sabbia, e che hanno progressivamente disseccato le fonti e stroncato ogni segno di vegetazione. Altro fattore, che secondo alcuni scienziati ha avuto un’influenza deleteria, è stato il cambiamqnto di clima sopravvenuto in epoche storiche più recenti, divenuto, caldo e secco, del tutto sfavorevole all’agricoltura. La rpsponsabilità principale spetta. però, come si è detto, all’uomo. Nell'Africa del nord, infatti, gli scavi hanno portato alla luce una vastissima rete di canali e di pozzi costruita dai romani e che serviva per l’irrigazione dì immense regioni. Nella sola Tripolitania sono stati po’tati alla luce ben 200 pozzi ed altri sono già stati individuati. Ciò sia a dimostrare che l’uomo può imbrigliare le forze incontrollate della Natura ed opporsi validamente all’avanzata del deserto ed alla sua progressiva e lontana opera di di- struzione ove non si lasci scoraggiare della formidabili difficoltà. Immediatamente, però bisognerà creare un ambiente propizio al popolamento perchè senza la continua presenza . deU’uomo tutti gli sforzi risulterebbero vani. JOHN CALDER APPLICAZIONI IMPENSATE DEGLI ISOTOPI Già ora gli atomi radioattivi rendono passibili grandi economie dell’ordine di milioni di dollari all'anno che, con i futuri sviluppi dell’impiego di queste sostanze, esteso anche all’agricoltura, aumenteranno a miliardi. Radio-isotopi sono stati applicati per stabilire la misura in cui certi imballaggi destinati a contenere sostanze alimentari assorbono l’umidità, ciò che rende sicura la scelta dei materiali più a-datti per l’imballaggio di determinati articoli. Vengono usati pure per misurare la rapidità con cui l’acqua s’infiltra nelle sostanze commestibili, metodo Che consente ad esempio a sviluppare varietà di riso di pronta cottura. Negli atomi radioattivi gli scienziati hanno ora un mezzo econcWni-co per accertarsi se gli ingredienti per la colorazione, l’aromatizzazio-ne o la preservazione delle sostanze alimentari possono nuocere all’uomo. Questi stessi atomi vengono adoperati in attive ricerche con cui si tenta di fare il latte di mucca in fabbrica anziché ottenerlo dalle vacche. Sono stati impiegati con successo per stabilire se il «thioura-cil» risulta innocuo ai consumatori della carne dei maiali e del pollame ingrassati con questo. Il «thiou-racil» somministrato agli animali accresce il loro sviluppo riducendo l’attività della tiroide ed atomi radioattivi incorporati nel mangime hanno dimostrato che esso però non comparisce nelle carni. Gli studiosi sono attualmente al. l’opera bombardando semi con materiali radiottivi nella speranza di ottenere ortaggi e fiori migliori; sono già sulla via di ottenere una varietà migliorata di arachidi. A-tomi radioattivi sono in uso anche per risolvere diversi problemi dell’usura delle macchine, dell’efficiemza degli olii lubrificanti e molte altre applicazioni prettamente industriali. E’ in questo campo che i ricercatori sperano di trovare in avvenire migliaia di applicazioni pratiche di grande utilità. SEMPLICE ED ECONOMICO Un insegnante di New York ha ideato per il Centro Educativo delle Nazioni Unite nel Messico, un semplice ed economico procedimento di stampa, destinato special-mente alla produzione di manifesti. Esso consiste in un’incisione sulla cera, da cui viene tratta una piastra composta di ima miscela di colla da falegname e glicerina. * li Il selvaggio deserto del Sahara che, forse, potrà essere domato Scorribande neI Museo Archeologico di Zagabria LE ARTICHE TRACCE VELLI CDLTOKA CROATA (Nòstra corrispondenza) ZAGABRIA — agosto. Non a caso Zagabria è la capitale della na-z.one croata nel senso politico, economico, culturale e storico. A quanto dicono gli archeologi, questa città è uno dei primi centri — se non il primo — della tribù croata emigrata dai Carpazi verso le coste o-r.entali dell’Adriatico verso il sesto Una scena di • ••••••••*••••«•• *••••••••••••«•■ • ••« ••••••••••••«••• •( conta già oltre ottocentocinquamta anni di esistenza. Gli Slavi abitavano il territorio dell’attuale Zagabria molto prima che la storia desse un nome alla località — da 13 secoli. Il luogo fu scelto sopra un colle per ragioni strategiche di difesa. «Gornji grad» è il rione più antico della capitale. In quella zona sono state scoperte monete dell’imperatore bizantino Giustino II dell’inizio del VI. secolo. Già nell’era preistorica e ancor di più all’epoca dell’impero romano Zagabria era attraversata da vie di traffico per l’oriente e l’occidente. Questo fatto condiziona lo sviluppo della città, come centro politico e di commercio. Dei prodotti dell’artigianato domestico di quel periodo si conservano tuttora alcuni tipici arnesi casalinghi slavi, ceramiche che portano sul fondo gli stemmi, i sigilli dei vasai costruttori. Tali oggetti sono venuti alla luce da una vecchia asciutta cisterna di una casa in via Matos. Queste ceramiche non rappresentano tuttavia le più antiche tracce dell’esistenza degli Slavi a Zagabria. Gli studiosi vedono negli oggetti rinvenuti l’influsso della cultura A-vara dell’anno 800. Tracce della vita degli Slavi di circa novecento anni fa sono state scoperte nel territorio del Kaptol. Ma tutti questi resti sono scarsi in confronto a quel- li che possiedono altre regioni, in primo luogo la Dalmazia. Nè Zagabria ne la Pannonia Croata hanno dato alla luce — fatte poche eccezioni — quei maestosi monumenti di pietra paleoslavi, le collane, le armature, gli ornamenti e gli edifici tipici antico-croati che altrove fanno fronte al tempo. La culla dell’antica arte e della cultura croata resta la Dalmazia che, alle origini dell’emigrazione, fu anche il centro della vita statale del popelo croato. Mentre Zagabria resta la roccaforte feudale, il presidio dei guerrieri, il punto d’attrazione delle invasioni e delle guerre — e soffre incendi e distruzioni — è ia Dalmazia dove in un più libero clima, si sviluppa l’arte degli antichi geni croati. G. SCOTTI LA PSICOLOGIA nell'educazione sociale Purtroppo molti genitori, e ancora troppi insegnanti, dedicano ben poco del loro tempo allo studio psicologico del bambino e dell’adolescente. Con ciò non è detto che ci si debba dedicare allo studio della psicologia sperimentale e si sia tenuti a comprendere gli estremi casi — che rasentano’ il fenomeno — della psiche infantile sul" tipo di quelli raccolti in un qualsiasi volume che tratti dei complessi psicologici infantili. Per essere buoni educatori non occorre tanto ; è però indispensabile non trascurare alcuni fondamenti che tutti accettiamo ne&le teorie, ma che troppo spesso dimentichiamo nella pratica. E’ concetto comune, per e-sempio, l’ammissione che la mente del bimbo si apre sul mondo con un’insaziabile sete di sensazioni e di curiosità attraverso le quali si formano e si consolidano' nel bambino forme psicologiche che con troppa faciloneria classifichiamo subito col nome di istinti, mentre non sono che il risultato' della facilità colla quai : il bimbo e l’adolescente assorbono il bene ed il male, il bello ed il brutto del mondo che li circonda. Questo, più o meno, come dicevamo, è un concetto da tutti accettato ... ma regolarmente dimenticato quando, invece del «bimbo» teorico, abbiamo a che fare con bimbi in carne ed ossa. Per veder facilitato il nostro-compito di educatori basterebbe invece ricordare questo utile concetto comune, tenendo presente che il mondo che circonda il bimbo è quello in cui viviamo, e di cui viviamo, avendone una conoscenza sociale. A questo punto per educare non resta che stimolare la-sete di curiosità del piccolo o, con abilità didattica e morale, frenarla quando ne sia il caso. Per tutte le ore delle lezioni in classe, per tutta la giornata, la curiosità e la ricerca di sensazioni sono vive nel bambino perciò continua deve essere l’opera di guida, di incitamento, di indirizzo e di freno da esercitare su di lui, senza mai d menticare che la sua giovane mente afferra i particolari della vita che §i svolge attorno a lui, senza però collegarli col nesso logico che dà ai vari particolari la loro unità di vita sia fisica che sociale. Per educare il fanciullo occorre quindi semplicemente guidarlo dal particolare all’unità, senza ipocrisie e senza infingimenti che ne traviserebbero la formazione psicologica. Ricorrere ai rac- contini morali, staccati dalla vita che attornia il bambino, significa rendergli più difficile la comprensione di ciò che egli non sente vivere attorno a se. Questa osservazione vale tanto per i «bau bau», troppo facilmente agitati come minaccia davanti al piccolo, quanto per i concetti e le immagini religiose del soprannaturale, o del cosidetto mondo delle fate. Ciò in quanto il bimbo non comprende il perchè di quello ohe gli si narra, non vede i particolari nella vita, e ci ascolta solo perchè la narrazione eccita la sua fantasia che poi storpierà le figurazioni a -stratte che gli sono state pre. sentate e, unendole a particolari staccati dalla vita, ne trarrà incentivo a passioni ed istinti primordiali che ci nasconderà gelosamente. A questa punto è bene ricordare un’altro concetto comune, quello che ci insegna come il bambino sia un uomo in erba nel quale si agitano in embrione — seppure deformate nella prospettiva psico-affettiva — tutte le passioni che turbano l’uomo. Specialmente le due passioni dominanti che vengono psicologicamente dette primordiali : l’amore ( affetti, preferenze, passioni fantasiose, ecc.) e l’odio (rancori, ripicchi, senso di torto- subito, gelosie ecc.) Passioni rese ancora più violente dalla fantasia viva dell’infanzia, sovente incrementate e potenziate da particolari che il bimbo coglie quà e là nella vita che lo circonda. Qui l’educatore ha un compito che è nel contempo- facile e difficilissimo. Facile perchè le passioni del fan. ciutlo sono agevolmente indirizzatoli, guidano la sua mente dal particolare da lui individuato all’assieme della v.ta socialmente compresa dall’educatore. Difficile perchè la psiche del bambino è fantasiosa e sregolata e, come tale, incline sia alla credulità che al sospetto. A sua volta la credulità, se alimentata da racconti od esempi irreali — religiosi o favolosi non importa —, presto o tardi fa capo al sospetto in quanto, nop trovando nella vita ciò che gli è stato rappresentato dall’educatore, il bimbo è tratto a dubitare non' solo di ciò che gli è stato insegnato, ma anche di quello che gli si insegnerà in futuro. Il che creerà una barriera psicologica tra il discepolo e l’educatore. Da non dimenticare che il bimbo non appena si avvede di essere ingannato diventa dissimulatore e bugiardo fin. gendo — per rispetto, timore o disprezzo —> di credere in ciò che gli si racconta. Col risultato che egli sarà dissimulato-re verso ogni insegnamento e trarrà in inganno sia il genitore che il maestro, in attesa di assumere lo stesso atteggiamento verso la società. Per ovviare a questi gravi pericoli, i genitori e coloro che hanno cura di bambini e di adolescenti, debbono tracciarsi un programma di educazione razionale basato su concetti semplici e comuni che, per aderire alla psicologia del piccolo, debbono essere reali e sociali poiché è dai particolari della realtà sociale che il fanciullo giudica la vita e i suoi stessi educatori. G. A. V. CONSIGLI UTILI BIANCHERIA CANDIDA Il sole, che l’estate ci regala sempre in grande abbondanza, è uno dei mezzi più efficaci di cui si può servire la massaia per ottenere un bucato perfettamente candido. E inoltre ha il grande pregio di non costai re un soldo ... Fatene la prova. Stendete la bianheria sull’erba : i raggi solari provocando sui fili d’erba uno speciale processo ohimico danno luogo alla for-formazione di ossigeno che imb anca le tele esposte. Queste debbono essere continua, mente bagnate e Spesso voltate. Con questa facilissima o-perazione scompariranno dalla biancheria anche le macchie di ruggine, di frutta, d’erba, d’inchiostro, di vino e cosi via. confezionarlo in shantung azzurro, con collo e tasche in tessuto bianco. Il bordo sulla sottana può essere e-ventualmente omesso. Il terzo modello è di satin Quadrettato con la sottana accampanata. Il collo e le tasche sono di satin bianco, Ja cintura è della stessa stoffa, però starebbe meglio una di elastico. La moda Ecco tre semplici modellini estivi che potrebbero far comodo per ogni giorno alla vostra figliuola diventata ragazza. Il primo è in creton stampato con il collo e i bordi della maniche in piqué bianco. Il secondo potrete UN PIZZICO DI SALE... ! ... sarà utile nella pulizia di oggetti in vimini intrecciati, che torneranno come nuovi se strofinati con sale umido ... .. cospargendone un tappeto, prima di pulirlo, questo conserverà alla perfezione la vivacità dei colori... ... impedirà ai dolci in forno di bruciare. Allo scopo gettatene un po’ sulla latta ___ ... anzi una dose abbondato te di sale, in un recipiente, se posto in un armadio o in un cassetto ne assorbirà l’eventuale disgustoso odore di colori ad olio ... ... vi renderà un buon servizio anche d’inverno. La biancheria risciacquata in acqua salata non gelerà ... ... aggiunto all’albume vi farà ottenere una neve molto più soda ... ___aggiunto invece al grasso per friggere impedirà a questo di «saltare» ... .. sciolto in un bicchiere d’acqua con la quale si faranno' dei gargarismi, eviterà l’infiammazione della gola ... ,.. infine una catinella dac-qua tiepida abbondantemente salata vi offrirà un vero ristoro se avete 'i piedi stanchi. E’ TORNATO IL SOLE. . ! ... e l’ombrello che ci ha servito egregiamente per ripararci dal cattivo umore del tempo, ha bisogno delle nostre cure. Non dimenticate che per asciugarlo è errato aprirlo completamente poiché in questo modo la tela si tende eccessivamente e si strappa quindi più facilmente. Le parti metalliche dell’ombrello debbono essere più volte strofinate con vaselina o petrolio, altrimenti arrugginiscono. Se l’ombrello è sporco può essere facilmente ripulito con una buona lozione saponosa alla quale sarà utile aggiungere una piccola dose di am. moniaca. Questa soluzione verrà passata suliai stoffa con una spazzola o un cencio dopodiché si procederà alla risciacquatura in acqua pulita. ■ I piccoli buchi che col tem. po si formano nella tela possono venir riparati attaccando con un po’ di collodio delle piccole pezze nella parte interna deM’omtorelio, MEGLIO LA GABBIA —Vedi, caro Bibi, come il volare sia pericoloso. Credimi, è meglio stare in gabbia...» ro. Ciò significa che già gli antichi Greci conoscevano l’uso del telefono. — Io, invece, durante i miei scavi in Egitto non ne ho trovato affatto, il che dimostra che gli antichi Egizi usavano il telegrafo senza filli. INFANTE — Infine quando mi restituirai quei mille dinari che t’ho prestato? — Tu sei completamente rimbambito. Come il mio nipotino, mi stai facendo delle domande alle quali non potrò mai rispondere. UUUUFAZIUNE REDDITIZIA — Mi sembra che tu stia molto bene di tasca. Di che cosa vivi? — Di rendita. Ho due piccioni viaggiatori. La mattina li vendo e alla sera li ritrovo a casa. Così o-gni giorno. ESAUDITA — O, Francesco ! Qual buon vento vi porta? — Vengo dal bar degli sportivi. — Allora avrete visto certamente mio marito. — Sicuro che l’ho visto. — A giocare a carte, naturalmente. — Si. — E, al solito, a perdere. — Più del solito anche. — Gli venga un accidente! — Ecco, è proprio questo che sono venuto a riferirvi. Durante il gioco, vostro marito è stato colpito dalla paralisi ed è morto sull’istante. FORAGGIO PIANIFICATO Radio Budapest ha diramato qualche tempo fa questo significativo comunicato agli agricoltori magiari : «Molti agricoltori non hanno ancora capito che devono assicurare il foraggio al bestiame adottando gli opportuni provvedimenti, La provincia di Borsod non ha compiuto che il 9% del piano di insilamento, quella di Hajdu l’ll%, quella di Bacs—Kiskum il 25%. Cosi sono rimasti ’vergognosamente indietro’ specialmente i lavoratori della provincia di Pest che non hanno compiuto bene il loro dovere». RIMEDI ESTREMI — Niente più vino, niente più tabacco; evitate la compagnia delle donne, i veglioni ; abbandonate ogni attività sportiva, non fate gite e non frequentate locali notturni. Soprattutto cercate di svagarvi, PURTROPPO — Perchè uno possa diventare un buon scrittore deve soffrire, —E’ vero. Purtroppo, invece, è sempre il lettore che deve subire questa sorte! SIUEMBRIMZE t S. «OSTI Una bella giornata estiva aveva attratto sul colle di S. Giusto molte mamme coti i loro bimbi, venute lassù per sfuggire alla confusione delle vie e godere, in quel mare di sole, qualche oretta fra il verde e l’ombra degli abeti. Ricoperto in parte dalle arrampicanti, con le sue mura annerite dal tempo, ma ancora ben salde, il vecchio castello di S. Giusto, dominava dall’alto i mille e mille tetti della città, volgendo! le sue occhiaie scavate nella pietra lontano sul mare, verso Montatone, Grado e Venezia. Il «Parco della Rimembranza»! Ecco: qui, sul declivio del colle, u-a;i miriade di pietre bianche spun- di M. PETR1N1C tuno tra l'erba c accanto ail ognuna di esse un’abete. Ogni pietra porta il nome di un triestino caduto nelle guerre di conquista dellTtalia. Lì non ci sta scritto, però, che molti fra essi furono prelevati di casa con la forza, costretti a combattere e morire sotto! un vessillo straniero, suo stesso nemico. Occorre torse sapere chi abbia voluto trascinare Natale Sirk a Tobruk, a combattere sotto il sole africano e morire il 5 settembre 1942? E necessita forse sapere come fu che Nunzio Presen, figlio del golfo triestino, di una città ricca di canti melodiosi e di tranquilli dolci ricordi, lasciò ia sua vita sul Don, in una terra straniera e lontana, a lui prima sconosciuta e che mai avrebbe sognato ili vedere? Ecco, qui, nel «Parco della rimembranza», sulle grigie lastre di pietra si può leggere i nomi di quindici giovani triestini caduti in Spagna. Ecco che fra il fruscio dell’erba del colle di S. Giusto ci appare dinanzi agli occhi la figura di Giordano Cesini. Ma non è qui la sua tomba. Qui c’è soltanto una pietra col suo nome e un giovane abete chino su essa. Le sue ossa giacciono lontano, in direzione del sole al tramonto, là dove si distende la pin-gne Andalusia, là dove, fra gli ululati dei «Messerschmidt» e dei «Sa-voia», migliaia di bombe massacrarono un popolo eroico, desideroso dì libertà. E Giordano Cesini, probabilmente, egli stesso sganciava quelle bombe o, dietro la loro cortina, avanzava con le nere falangi degli oppressori. Anche 11 dottore Bruno Boccuc-ci cadde laggiù. Per chi? Era fdrse un medico, che avrebbe dovuto curare i mali della carne o, invece, un giurista che avrebbe dovuto erigersi a difesa della libertà e della giustizia? Che torto gli aveva fatto quella terra piena di sole, la Spagna, perchè anch’egli uccidesse e la calpestasse? In verità è questo un vero parco di rimembranze. Esse spuntano da ogni piè d’albera, da ogni scritta di lapide, che sparse quà e là gettano un’ombra oscura sul verde chiaro dell’erba. Soldato Ponti Mario. Era probabilmente ancora un ragazzo o, forse, già padre di famiglia quando scoppiò la seconda guerra mondiale. Egli viveva a Trieste o nei suoi dintorni ed ecco che un giorno dovette lasciare la sua casa per finire, come soldato del «re o imperatore», la propria esistenza nei Balcani, a Karlovac il 18 luglio 1943. Bruno Giovannini era forse un fascista o, probabilmente, un uomo semplice, un lavoratore o un pescatore del golfo. Forse a- mava le tranquille passeggiate fra i pipi di Opčine quando, nel maggio il gelsoynino e il garofano fioriscono sui pendìi degradanti a riva mentre piccole e graziose barchette si cullano al sole, fra le on- • de azzurrine del goltq. Ed ecco che, un giorno, s'era trovato a Der-* bi-Croazia, cdjne ce lo dice una pietra del «Parco della Rimembranza», e là perdette la vita il 17 maggio 1942, Perchè e per chi? Odiava veramente Bruno Giovannini questo piccolo popolo vicino, sulla cui terra pose il suo scarpone di soldato? Voleva proprio portare una bandiera straniera in terra Jugoslava? Che utile poteva trarne? Bruno Giovannini non è più tornato. Egli e rimasto là dove riavevano spinto a seminare morte e di. struzione; ma sotto quell’abete, su quella pietra, col suo nome sta scritta l’accusa contro coloro che rihanno strappato alla sua famiglia per mandarlo a morire. Ter questo, ancne lì marinaio Dante Canovello dovette solcare il mare e finire i sneti giorni in India. Perchè cento marinai triestini ci narrano, da queste pietre, la loro triste fine nei flutti dello Jonio, del Tirreno e dell’Egeo? Ci ricordano èssi la gloria dell’imperatore romano o non piuttosto le sue vergogne? Giacciono muti la pietra e i nomi, centinaia di ricordi. Essi perirono in Abissinia, Albania, Grecia, Dalmazia e, perfino, a Napoli, quando nel 1943 difendevano una causa inutile, coscienti di perdere se stessi per difendere gli altri. Sono caduti nella lolita per e contro i fascisti, per e contro un «re e imperatore», per e contro l’impero. Si, perchè qui incontriamo anche coloro che non sono caduti per il conquistatore; i nomi di coloro che morirono sotto il piombo fascista e nei crematori di Dachau. E tutti questi ricordi si affastellano qui, sul colle di S. Giusto, ai piedi dell’antica rocca, nel sole d’estate, ferite aperte nel corpo! di una città, della cui vita e della cui morte il conquistatore romano voleva disporre a suo piacere. Nel bel mezzo di questi nostri ricordi giungevano proprio allora dall’Italia alcuni autobus, sostando nei pressi della colonna alla cima del colle. Come un nugolo d’api, un centinaio di giovani studenti e studentesse, dal molle accento meridionale, e dietro a loro alcuni anziani con un paio di suore, accompagnatrici inevitabili dell’escursione, invasero la piazza. E, come un vecchio conoscitore del luogo, una delle suore moktrò col dito, oltre le teste dei giovani, verso gli spalti grigi del vecchio castello. Anche noi volgemmo lo sguardo nella direzione del dito ossuto e teso, e scorgemmo qualcosa che prima ci era sfuggito. Lungo le tetre mura della fortezza stava, appeso da poco, un lungo bianco striscione di tela. Su esso c’è scritto a grandi e vistosi caratteri; «Roma è qui, fra le vostre mura, è qui sul vostro mare, è qui attraverso i secoli che .furono e quelli che saranno, è qui con le leggi, con le sue armi e il suo re!» Allora tutto ci fu più chiaro. Roma è qui, o vecchio castello! Invano fissi i tuoi occhi di pietra a vigilare sul mare, poiché ecco, sulle tue stesse mura, è annidato l’imperatore, che ti deride, pieno di boria per ia sua vittoria. Egli è qui; ascolta, o castello di S. Giusto! E' vero che ciò che scrive di quel re lungo le tue mura, potrebbe essere cancellato, ma egli sta lì con le sue leggi. Vinto sui campi di battaglia, sgominato nei deserti sabbiosi dell’Africa e sulle azzurre onde del Mediterraneo, cacciato dalla nostra terra e da ogni dove abbia messo il suo piede, egli è rimasto ancora qui, e il parco è sorto in suo onore. . Forse un tempo;, questi giovani che sono qui oggi, coloro che furono qui ieri e che lo saranno domani, con i loro insegnanti e con le suore, questi ragazzi di Sicilia, Sardegna e delle altre regieini d’Italia vorran-' no marciare di nuovo contro e oltre le tue mura, convinti che ciò sia un loro diritto sacrossanto e un dovere verso la loro patria? E forse il tuoi «Pareo della Rimembranza», o vecchio castello, in una giornata estiva, piena dì sole come questa, avrà molte più lapidi e nomi di tuoi cittadini, che mai hanno desiderato di abbandonare le tue mura, ma vi furono spinti a forza, a morire per l’eterno impero? DON MOORE MAC RABOY GORDON FLASH I conquistatori DEGLI SPAZI MACCARTHYANA I protagonisti di questa vicenda sono due : un rappresentate della commissione per le attività antiamericane del noto senatore Mac Carbhy, addetto ai controllo dell’immigrazione' (A) e un ospite inglese, g.iunto a New York per affari (B). Ed ecco il dialogo intercorso fra A e B al momento delio sbarco : A : Siete stato mai in Russia? B : E come ! A : Per quale motivo ci siete andato? B: Per incontrarmi con Stalin! A : Fu questa una semplice visita di cortesia o un colloquio politico? B: Politico, naturalmente. A: Avete collaborato con Stalin? B : Ho cercato di aiutarlo semplicemente. A: Aveva egli bisogno del vostro aiuto? PRATICISMO — Come bisogna armarsi per attendere il turno della visita all’!. A. S. B : Certamente. A: Ritenete che, mancandogli allora il vostro aiuto, il -suo potere sarebbe decaduto? B : Molto probabilmente, si. Scusi, vuol favorire un sigaro? A: No, finché non finiamo l’interrogatorio. Avete fatto mai parte del partito radicale? B : Sì, nei primi anni del vente-. simo secolo; poi mi decisi per un altro partito. A : Siete forse sostenitore di qualche forma di governo contraria al sistema di vita americano? B: Si. A: Di quale regime? B: Sono un fervente sostenitore dei principi monarchici. Nutro fiducia nei sovrani e, particolarmente, nelle reg ne. A; Credo siate una persona pericolosa. Per ora vi invieremo a Ellis Island, dove attenderete l’esito dell’inchiesta del nostro ufficio MI 5 di Londra. Il vostro nome e indirizzo, prego. B : Winston Churchilli, Downing Street 10, Londra. SANTA INGENUITÀ’ — In Albania devono pur vivere bene. — In Albania? Da cosa l’arguisci? — Ho sentito dire che sono ormai sazi di tutto. LA FORZA DELL’ABITUDINE II dottore al paziente: «Dite tre volte 33». Il paziente (contabile pensionato): «Novantanove». LA CATENA Beria è finito in prigione perchè «agente dei capitalisti». In prigione è finito anche Dekabrozov, suo a-mico. Ivan Ivanov sarà arrestato anch’egli perchè amico di Dekabrozov. Colsi finirà poi Alckej Nikiforov, amico di Ivanov e anche Sergej Dervinsky, amico di Alexej Nikiforov. Pure gli amici di Dervinsky sono in apprensione. Sarà proprio vero che è bello avere amici, ma è meglio ancora na|n averne. FRA ARCHEOLOGI — Durante le mie ricerche in Grecia ho rinvenuto del filo di fer- RIASSUNTO DELLE PUNTATE PRECEDENTI Giunti Gordon, Dale e il dr. Zor-ro nel regno di Rrtog, il satellite di Saturno, Rhea, scoppia il colera. I tre si prodigano per domare il morbo, ma il siero a disposizione non è suffieente; nemmeno dopo che Z«fr-ro si era recato nuovamente sulla Terra a prelevare dell’altro. Gordon e Dale, per sentimento di solida- rietà umana con gli abitanti di Rhea e sotto la minaccia di morte di Roog, che li ritiene responsabili di aver portato la malattia fra le sue genti, compiono ben due inu- tili tentativi per raggiungere la Terra e richiedere altro siero. Fallito il secondo tentativo, Gordon e Dale, approfittando della confusione provocata su Rhea dalla rivolta di Sam\ figlio del re e ribelle al padre, tentano una nuova fuga, ma si imbattono in Sami che sfida Gordon alla lotta. Gordon accetta, ma quando sta ormai per soccombe- re per mancanza di ossigeno, il dr. Zorro, dalla stazione atomica per il riscaldamento dì Rhea, immette nell’atmosfera una fortissima corrente di ossigeno che rianima Gordon. OM £ ipHI fl lOffiaHlfiRt £ ftP AWARE, KlRHIHfJTO DDU'OSSIbifiO.OORpOtl SI UBERA PRESTO MPRSfl Pi SRHI f lc cET-\ Kabw-__________ òorpon proponi dl (,ia vinto /UMI : , ARRENDITI JR Ml, Tl PROMETTO JALVP lA. V'ita Buche pìb /ib pi rvR sorell» kara/-MR U. UtSHTl SOLO bEHEVH NELL'IR# IWPOTEH -TE SOTTO L'IHERtrlCH PRESSIONE PI ćPRPOM. Lfl VITTORIA DI 6-ORDON SOLLEVA L'IRA PEI RHERNI CHE MINACCIOSI S'DVYICIHH-no ah.’ uomo pi un Tteaa.____________________ Hft KURS IMPROVVISAMENTE S’INTERPPHE: VERfcO6H0T£VI Stipo'. j/RHl HR PEPCJTO IL RE £p OM &0RPCH NA VINTI) SO MI. SECONDO LE LEW-1 PI ME» bORPeK j ORO ù. NOSTRO RE. TM in somigli n MR» 60AP0H C«PP£ OLLE SUE (rIHCUHin : “ IO SONO L't/OMO PELLfl TERRÒ/ NON HO INWIZione PI REfrNORE SUL VOSTRO POPOLOSE SE PER LtWE SONO il RE, IHimiC A SVESTO TITOLO R VOSTRO (DVORE. " Pf R l/N OTTIMO I RHEBHI ri-MUSERÒ jrypITl IN i'IUHZIp, Mfl POI IXNWlOSMO SERPIUI0' TRB LE , MOLTI UNNI CIO SléHIfltPVD LO POtE. ho« «man etfusti u, rorida, koro chiamo' &or-PON -■ " ft&PNP PER VOSTRO MEdiro/ CUE toso VOiL ■ IN PREMIO ? ” -OORpON SORRISE : "ClCf CHE VC*UO poro I' to PBtE TRA Lfl riRRfl £P IL VOSTRO pianeta/" KMIH OifetfE ILPEfl'tipio Dl COUPON CP* COMMIATO 60KPOM Ep Un}, SWX* TERRA COHUVHNP LH 10R£> PIV' STRABILIANTE dT RTF : - —.....r lir£.« NOTE in margine ad una manifestazione fieristica che si avvia verso un brillante successo A Kranj pulsa il cuore della Gorenjska Con la sua sviluppata industria Kranj è senza dubbio la più impor. tante località del Gorenjsko, il cuore pulsante di una delle piu belle e attraenti regioni del nostro Paese. Fra le sue attività industriali più rinomate, un posto di primaria importanza spetta agii stabilimenti tessili, l’«Intex», la «Tiskanina», la «Bibi» e altri, ma anche la fabbrica di prodotti di gomma «Sava», quella della meccanica di precisione «Iskra», il nuovo calzaturificio «Planika», come pure altre fabbriche e aziende di minore mole, destano l’interesse dei visitatori e costituiscano una buona fonte di guadagno per la popolazione. Fin dai tempi antichi a Kranj fiorì l’artigianäto e, più tardi, l’industria. L’attesta il numero dei suoi abitanti che, circa 6 mila vent’anni fa, salirono in breve ai 18 mila di oggi. Ma la belila città -sulle rive delia Sava è anche un importante centro turistico e di traffico, da cui si dipartono ottime vie di comunicazione per Jezersko, Golnik e, in ferrovia, Tržič. Un particolare motivo di attrazione per tutti gli Sloveni è costituito dalla tomba del poeta nazionale France Prešeren, che a Kranj trascorse gli, ultimi-giorni della sua vita. La tomba sorge in un bellissimo giardino, intitolato al nome del grande poeta. Per il soddisfacimento dei bisogni culturali Kranj possiede, oltre ai cinematografi, un bel teatro, di cui i suoi cittadini vanno giustamente orgogliosi; e hanno ben ragione di esserlo dal momento che esso fa concorrenza perfino a quello di Lubiana. In città affluiscono poi centinaia di studenti da tutto il distretto, che frequentano le sue numerose e ben attrezzate scuole. La Società Accademica di Kranj sta preparando ora una festa tradizionale, il «Tabor», sotto il simbolo del libero lavoro, cui collaboreranno gli studenti universitari provenienti dalla Jugoslavia e dall’estero (Danimarca, Olanda e Germania occidentale). Il «Tabor»'si svolgerà in forma di lavoro di brigata alla costruzione della Casa della salute, intercalato nei giorni festivi da gite e escursioni. Lo scopo di quest’iniziativa non è soltanto il lavoro fisico, bensì anche lo’ffrire ai giovani studenti l'occasione di conoscersi reciprocamente e di chiarire agli studenti esteri la nostra realtà socialista, affinchè essi ne siano gli interpreti nei rispettivi paesi. Come ogni anno, anche ora Kranj si presenta con la sua tradizionale «Fiera del Gorenjsko», che è stata inaugurata 31 luglio e rimarrà a-perta fino al 10 agosto, nella quale verrà messa in luce l’attività economica di tutta la regione e che può essere considerata una fra le più grandi man'festazioni del genere della Slovenia. Essa è organiz. zata a cura della Camera del commercio e dell’industria alberghiera in collaborazione con le istituzioni consorelle di Radovljica, mentre il suo patronato è stato assunto dai presidenti dei Comitati Popolari distrettuali di Kranj e Radovljica, compagni Miran Košmelj e Milan Kristan, e dal presidente del Comitato popolare cittadino di Kranj, comp. Hafner Vinko. Oltre alle aziende e fabbriche dei distretti di Kranj e Radovljica, alla Fiera partecipano anche quelle di Lubiana e dei dintorni. Dai primi dati si può constatare che ben 40 aziende 'dell’industria del legname, 37 di quella dei pellami, 21 metallurgiche e 20 tessili espongono in uno spazio complessivo di 10 mila metri quadrati, mentre lo scorso anno l’area fieristica ne comprendeva soltanto 1.300. Inoltre, molte altre aziende artigiane e commerciali partecipano con i loro prodotti. Fra l’altro c’è una mostra speciale di macchinari agricoli, una del turismo e una dell’attività comunale. REPARTO 1 REPARTO 2 Radnička 2 Telefoni : Sremska ulica 21-62 2121 21-22 10 - 12 Acquistiamo qualsiasi rottame di rame e zinco per la lavorazione. 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Non assomiglia a quella holliwodia-na dei films pareggiata solo dalla Broodway, nella parte centrale di New York. E’ la stagione delle ferie e-stive per cui i compratori difettano ed i commercianti hanno ricoperto i negozi di manifesti che reclamano «il crollo sensazionale dei prezzi», la svendita estiva della roba vecchia per l’arrivo della nuova autunnale, dal 10 .all’80 per cento di ribasso, ancora ’per pochi giorni, perchè dopo sarà troppo tardi ed altre serie di simili allettanti inviti. Nessuno si preoccupa del fatto che un buon numero di questi negozi preannuncia il trasloco nei giorni seguenti, mentre tale annuncio è apparso nella vetrina già . da cinque anni. Anche i giornali si leggono a Broodway. Alla periferia di New York e nelle località più piccole, appaiono sui marciapiedi le sedie ed i tavolini come nelle cittadine della nostra costa; è difficile, stan-, do in piedi, tenere in mano un giornale di 50 e più pagine, e senza il giornale non si può vivere. In esso c’è tutto: dalla notizia sul BELLA Domenica, 19 luglio, dopo due mesi di intensa preparazione, il Piccolo teatro di prosa del C. I. C. si e presentato al pubblico con la premiere della commedia brillante di Emilio Caglieri «In città è un’altra cosa». Oltre duecento persone non hanno potuto assi'tere alla rappresentazione che ha segnato un esaurito mai registrato a Buie. Erano presenti le autorità locali nonché il comandante della VUJA colonnello Miloš Stamatović e consorte. L’interesse fra la popolazione per questo spettacolo era grande anche perchè da due anni il Piccolo teatro non funzionava. Ili regista Aldo Bressan, del Dramma Italiano' del Teatro del Popolo di Fiume, ha avuto un compito non tanto facile per rimettere in funzione una filodrammatica i-nattiva da molto tempo. Ed è riuscito in pieno. L’interpretazione dei giovani dilettanti ha impressionato fa^ vorevotaiente, sia per la padronanza della scena che per la recitazione e la mimica. La scenografia di Ermanno Steli ha riprodotto fedelmente l’ambiente , in cui si svolge la trama della divertentissima commedia di Caglieri. Anita Bortolin-Božić, Anita e Maria Agarinis, Germanno Barbo, Silvano Posar, Gianni Zigante, P.etro Volete ime sai la vostra tentatola ? Ancor oggi acquistate la SCHIUMOSA GUSTOSA ANTISETTICA pasta dentifricia «Paimira» d’ ineguagliabile qualità La troverete in tatti i negozi I signor Mario, guarito da mania di persecuzione, sino alle relazioni più dettagliate su assassinii, suicidi, scassi e incidenti stradali avvenuti nel corso della giornata. Anche quella domenica i giornali pullulavano di simili notizie, come l’aumento del 50% delle tariffe trasporto sulla ferrovia sotterranea, cioè un aumento da 10 a 15 cent che nel bilancio annuale di un operaio o di un’impiegato significherà un buon vestito di meno. L’uomo della strada leggerà anche le notizie riguardanti la guerra in Corea, ma Je dimenticherà subito, se non avrà per caso alcuni dei suoi al fronte. Nemmeno l’allarme che si sente nell’atmosfera e che indica il pericolo del crescente maccarthysmo non ha lasciato traccie più profonde. La gente pensa troppo a se stessa, alla propria famiglia, ai problemi del bilancio domestico, per avere il tempo di interessarsi di politica. Questo io lascia fare agli altri, a coloro che delia politica fanno una professione. La domenica, New York, la città più grande degli USA, rimane deserta. I suoi milioni di abitanti s’irradiano per le spiagge e i parchi PROVA Miniussi, Vanda Turak e Servolo Barbo hanno dato un’ottima prova delle loro capacità. Riteniamo opportuno rilevare il fatto che molti fra questi dilettanti sono contadiini e operai. Questo per noi è il successo maggiore registrato dalla prima di «In città è un’altra cosa». Le truccature di Vjekoslav Kos sono riuscite sotto ogni punto di vista. Anche l'organizzazizone tecnL ca, curata da Francesco Marzari, ha funzionato a dovere. Unica pecca: deboli le luci. Chiamate alla ribalta dopo ogni atto. E’ stata replicata il g. 62 luglio, in onore alla giornata dell’insurrezione del popolo croato. Dopo lo spettacolo, il C.I.C. ha offerto un rinfresco'; presenti il colonnello Miloš Stamatović, il segretario del Comitato distrettuale della lega dei comunisti, compagno Medica, il presidente del C. P. distrettuale, compagno Gori-an, altri dirigenti e la stampa. nazionali. E’ l’unico giorno bello e tranquillo della città : non ci sono gli ingorghi stradali, sui marciapiedi nessuno vi urta, nei cinematografi potete trovare subito un posto. Quanto ai teatri quelli non sono mai pieni, come nemmeno i musei. Ma per questo sulle «haywey», sulle autostrade americane, la domenica è una giornata pazza. Se per un ipotetico caso non vi sono disgrazie automobilistiche e teste rotte, vi saranno sempre lunghe attese perchè la colonna si metta in movimento lungo le strade ingorgate dal traffico, sotto il sole che non conosce pietà e attraverso l’atmosfera che è quasi satura di umidità. Ma dicono che questo è il riposo settimanale e allora tutti coloro che Jo possono fare, in qualsiasi modo fuggono dalla città per il weeè-end e per accumulare un pò di nervosismo che la strada dona a iosa: il viaggio di andata, che in condizio. ni normali può essere fatto in una ora lo si fa in tre ore, per non parlare del ritorno quando le automobili si muovono in tutto uno o due metri ogni cinque minuti poiché, per quante entrate abbia New Vork, sono tutte poche per il milione e più delle sue automobili che ritornano dalla gita. In questo «week-end» molta gente rimarrà in città. Nel più grande stadio, lo «Yankee» avrà luogo infatti il congresso mondiale della setta religiosa «Figli di Jeova». Le reclams, ohe appaiono ai lati dei vagoni della ferrovia sotterranea già 'da un mese e più, preanunciano l’arrivo dei rappresentanti di 90 paesi, e che il presidente della società Nathan Knorr terrà un discorso; che dinanzi allo stadio sarà allestito un parcheggio; che per i partecipanti sordomuti verrà organizzato un servizio di «traduttori» ; che durante il congresso non funzionerà il servizio buffet in quanto i confratelli che dirigono i buffet sono anch’essi lì per partecipare al congresso e cosi via. Un’altra setta, non religiosa, ma sociale, molto simile ai massoni ha tenuto il suo congresso la scorsa settimana. In uniformi dai colori più vivaci, rosso, giallo, verdi, con scritte come «Boston el Koran» ed altre denominazioni prese dalla lingua laica e religiosa araba, questi esseri sono sfilati, al termine del congresso attraverso la V. Avenue, l’arteria principale e più lussuosa di New York. La parata si era protratta per 5 ore ed è costata la bellezza di 20 milioni di dollari. VISITATE “FIERA DELLA GORENJSKA A KRANJ Espongono i loro prodotti 170 imprese industriali, commerciali ed artigiane di tutta ■ la Gorenjska. Mostre speciali : turistica, cinofila, culinaria e delle attività comunali. La Fiera della Gorenjska è la maggior rassegna dello sviluppo economico della regione I visitatori fruiranno dello sconto del 25 °/0 sulle ferrovie da tutte le stazioni ferroviarie della RFPJ. Tale sconto sarà in vigore solamente dal 29 luglio al 12 agosto c. a. "In città è un olirà cosa,, con il C.I.C. di Buie FABBRICA DI PASTA E BISCOTTI fi TTEUZ/OrlE ! Informiamo la rete commerciale che per il fabbisogno di pasta e di biscotti, le aziende si possono rivolgere direttamente per gli acquisti al nostro negozio di smercio a FIUME, Strosmajerova 12 ^ con su ha tori / Chiedete solamente i nostri prodotti di prima classe: pasta e biscotti confezionati con la r i= nomata farina della Vojvodina. CAMPIONATO JUGOSLAVO Le matricole nella 1 e II lega I. LEGA GIRONE A Proleter •— Borac GIRONE B Rabotnički — Radnički II. LEGA GIRONE A Sebenico — željezničar Tekstilac — Branik GIRONE B Lovčen — Rabotnik Napredak — Mačva I. LEGA GIRONE A Odred 4 4 0 0 9 Proleter 4 112 8 Borac 4 0 1 3 3 11 1 Sono entrati in I. lega: Odred e ProleteT. GIRONE B Radnički 4 3 0 1 9 4 6 Rabotnički 4 2 1 1 6 6 5 Budućnost 4 0 1 3 4 9 0 Sono entrati in I. lega: Rad- nički e Rabotnički. II. LEGA GIRONE A 5-0 2-1 2-0 1-1 2-0 2-0 4 8 5 3 Željezničar 6 5 0 1 15 3 10 Sebenico 6 3 12 13 8 7 Branik 6 113 3 15 4 Tekstilac 6 114 5 10 3 Entrano in II. lega: Željezni- čar, Sebenico e Branik. GIRONE B Mačva 6 5 0 1 16 5 10 Lovčen 6 3 12 7 7 7 Napredak 6 2 2 2 5 9 6 Rabotnik 6 0 15 6 11 2 Entrano nella II. lega : Mačva, Lovčen e Napredak. COPPA NATATORIA |* JÉ Ì*B ■ I M Alcune misure arnanizzative Perche il nostro sport e III Crisi? Anche se un suffieente margine di tempo ci separa dal giorno della tanto attesa competizione natatoria, tuttavia da indiscrezioni degli ambienti aurorini abbiamo appreso come i dirigenti della società locale pensano di organizzare la prima edizione della «Coppa La nostra lotta». E’ evidente che trattandosi di u-n-a manifestazione di centro anzi, di una rassegna completa delle for* ze natatorie della nostra zona, sia per il numero delle società partecipanti che per la qualità degli atleti, il problema organizzativo offre una particolare responsabilità agli incaricati. Il fatto di dover mettere ben in risalto l’importan-za e la serietà della competizione, unito alla necessità di soddisfare la folla di tifosi, che certamente non mancheranno di accorrere, po_ ne da risolvere non facili problemi. Si cerca, insomma, il modo di poter inquadrare degnamente la competizione in discorso. Il problema maggiore sembra sia quello di trovare un luogo adatto, oltre a quello di trovare delle zattere atte allo scopo. Per ora, se verrà scartata l’offerta del Pirano, rincontro dovrebbe effettuarsi lungo il molo di Capodistria, dove si avrebbe la possibilità di giovarsi dello zatterone della locale sezione canottaggio. Da quanto è trapelato, sembra che i dirigenti dell’Aurora si assicureranno l’appoggio del Vela — club di Capodistria e — avendo intenzione di far svolgere la competizione alla sera — quello dei pescatori locali con le loro «lampare». Coppa Jugoslavia ISOLA - YIPACCO 0-5 ISOLA: Ghelleri, Benvenuti, Già. ni, Vaseotto, Pugliese. Glauber, Wci-grai Zara, Maitjehiesanl, Ilepase I, Dopa se IL ARBITRO : Solerli di Aiduasma. L’Isola ha dovuta subire l’imiziati-va degli avversari e rassegnarsi all’ino viit abile. Il risultato dimostra con quanto scarsa preparazione gli isolani si siano presentati in questo incontro di senni limale, nel mentre il Viipacco si è rivelato una squadra superiore, ben affiatata e completa in tutti i ruoli. iAd ogni modo l’Isola ha lottato cercando dii mantenere i'1 risultato nei limiti, dato che, sin dagli inizi, la partita era già scontata. E c,i sarebbe riuscita se Gianni, baluardo della difesa, non avesse accusato nel primo tempo quel malessere per cui dovette essere relegato ab ala. Questo il fatto che determinò il crollo completo della squadra in quanto Depase, subentrato ia Gianni al mediocentro, non seppe contenere la fuga degli avversari. L’Isola si è dimostrata quindi una squadra incompleta con scarso affiatamento, specie neiratitacco, dove l’unico a salvarsi è stato il piccolo Zarò, pieno di buona volontà e d iniziativa, ma che, da solo, non ha potuto concludere nulla. Buono invece il reparto difensivo che si è prodigato in tutti i modi per arginare l’estro degli avversari, in gran giornata ed in ottimo stato idi forma, che rivelava ! accurata preparazione. Applaudito è stato invece Ghelleri Sport a Lassino Con un caldo estivo sopportabile e con tun legger /venticello dii ostrósei-rocico, si sono svolte lunedì 27 luglio, giorno celebrativo dell’insurrezione dei popoli croati, le seconde regate veliche sociali della stagione, indette dalla società della velia Jugo 'di Lussinpiiccolo, che hanno dato i seguenti risultati. Categoria Stelle: 1) Partizan, timoniere Chiù,chic Ro. berto 2) Borac, timoniere Sarde Nino 3) Radnik, timoniere Vidovič Silvio 4) Pr olle ter. timoniero Martimolio Giovanni i Categoria L5: 1) Jadranka, timoniere Mart inolio Bruno 2) Udarnica, timoniere Maglievaiz Giulio 3) Losimijanka, timoniere Franeiseo-vic Giacomo Categoria Omladinci: 1) Numero 6, timoniere Ciacevic Giorgio 2) Numero I, timoniere Ballatoi a Livio 3) Numero 59 timoniere Zorovie Fernando Gara di nuòto maschile metri 100: 1) Vidullie Dario 2) Rusiniic Angelo 3) Tornio Giuseppe Gara di nuoto femminile m. 50: 1) Gospodarz Lilia 2) Jaidrenstko Ines 3) Pici nie Anita Gara di nuoto ragazzi metri 50: 1 ) Antončič Sergio 2) Francisco vie Bruno 3) VI arancio Livio PALLANUOTO La gara di palli annoto tra Lu&sin-piccolo e Lusfrimgrande è stata bravamente combattuta da entrambe le squadre, poi, alla distanza, la sqùa-eira' «U Iiussingranide è calata -li loiki rimanendo battuta per 5-2. CALCIO • La squadra dello Jadran ha dovuto sudare sette camice per poter battere j bravi mia sfortunati cantierini, che hanno dato tratto ili loro meglio per frenare gli avanti della compagine irruente, in grande giornata, nta ohe alila fine, mancanti di fiato e per l’abbandono rie] campo da parte di alate irroratori, hanno terminato la parlila coni, -alcuni minuti d' anticipo, perdendo per 8 a 5. che, in parecchie occasioni, ha salvato la propria porta con decisi, interventi. Oltre a ciò è stato proposto di col. locare, per l’occasione, un impianto sonoro in modo da tener al corrente il pubblico sullo svolgimento delle gare, sui risultati conseguiti e sulle classifiche, rallegrando, durante gli intervalli, l’atmosfera con un po’ di musica. Parlando con alcuni dirigenti della società eapodistriana, abbiamo constatato che sono spiacenti di non poter ancora precisare quanti e quali nuotatori parteciperanno a ,nome dell’Aurora alla competizione in quanto la maggior parte sono pescatori. Sappiamo però che si tratta di elementi di valore e che negli incontri precedenti si sono quasi sempre imposti su. gli avversari; purtroppo manca 'loro una preparazione razionale e tecnica con la quale potrebbero conseguire e dare maggiori soddisfazioni. Da Umago ancora nessuna novità. Le gare finali, che dovevano disputarsi questa settimana per la ^selezione dei migliori nuotatori, sono state rimandate. Ad ogni modo rimaniamo sempre in attesa dei risultati. L’Isola nella lega interrepubblicana ? Con il pareggio sul «Tekstilao» il «Braniki» di Maribor gii è assicurato il passaggio nella II Lega del massimo campionato juigoislavo. Forse la notizia non interesserebbe eccessivamente i nostri lettori se con tale passaggio non s aprisse^ per »l’unldicd delFIsoila la possibilità di passare nella lega interrepubblicana sloveno-croata. In questa difatti passano automaticamente il Kladivar e il Korotan prime classificate nei due gironi repubblicani, mentre le due seconde clasificate, l’Isola e lo Železničar idi Maribor si contender anno il passaggio in due incontri diretti di qualificazione. Ai ragazzi de Delise il nostro augurio. Riguardo la polemica sorta in merito alle riniunicie idi squadre ad incontri in programma, rinuncio hi . parte giustificate ed in parte ingiustificate, mi sembra idi aver colpito nell (centro. .A parte il fatto delle puerili const est azioni alile argomentazioni esposte, viene spontaneamente riconosciuto il male. Di quale gravità sia invece questo, 1’opportun a diagnosi lo renderà evidente non appena verrà compiuta un’accurata analisi della questione. Senza voler ora percorrere vie indirette per giungere fino alla radice di questa malattia, viene ammesso esplicitamente che til male esiste nel-il’aipparato dirigente, ovverossia alla base di quell’ organiz za zi one che dirige tutto lo sport nel, nostro distretto. Su una o due persone gravano tutti i problemi inerenti l’attività sportiva, ma ise non erro, l’assemblea 'annuale, tenutasi lo scorso anno a Birano, ha eletto più di due membri a dirigere lo sport locale, perciò gli altri dove sono? Non credo che i svari delegati, presentii all’Assemblea stessa, abbiano eletto dei compagni a puro titolo 'onorifico, ma sono fermamente convinto che gli 'hanno eletti, con la ferma convinzione che avrebbero curato gli interessi ideilo sport nella mostra zona. Ad un anno di distanza Invece risulta che ciò non è avvenuto. Perchè allora l’esecutivo non ha preso provvedimenti in merito ? ‘Perchè quelli non sono staiti sostituiti in tempo con altri desiderosi di contribuire allo sviluppo ideilo sport in genere? Quindi essendo il male ndllPapparato dirigente questo non poteva guarirsi Ida solo, l’esecutivo però vedendo questo Stato di cose, poteva intraprendere i passi necessari per la dovuta cura, Non deve risultare strano allora, se durante l’anno sportivo testé concluso, isliano state parecchie le defi-cenze riscontrate ed ognuno abbia cercato idi tirare ! acqua al proprio mulino. Ècco spiegata così andhe 1 indifferenza e l’indisciplina di certe società e idi certi giocatori. Altro fattore idi massima importanza e dhe urge risolvere se si vuol salvare il salvabile, è la .sempre scottante questione economica delle nostre società. CAMPIONATO VELICO FEDERALE Per un pel Martin perse la coppa Due decine di beccaccini hanno partecipiate domenica e lunedì scorsi ai campionati federati della categoria disputatisi nelle acque di Draga di Moschiena. Contrariamente ad ogni aspettattiva, i capodistriani si son visti soffiare ali’ultimo momento il titolo federale della categoria, vinto (magari con l’aiuto della giuria) dal lauranese Gaspa-rinič. Le regate sono state ostacolate da una forte brezza che ha messo a dura prova le imbarcazioni, i cui equipaggi sono stati costretti a lavorar di scotta e di timone, compiendo vere e proprie acrobazie, per evitare il capovolgimento delle leggere navicelle. Sin da principio è apparso evidente che la lotta per il titolo sarebbe stata circoscritta tra i beccaccini capodistriani e il beccaccino N. 84 della società velica «Istra» di Laurana. Difatti le due prime prove sono state vinte dalle imbarcazioni capodistriane, e le successive, dal lauranese. Alla quinta ed ultima prova avveniva un incidente e cioè il beccaccino N. 80 del club nautico «Jadro» di Capodistria urtava la barca del Gasparinič, il quale riusciva ugualmente a superare per primo le boe d’arrivo. Entrambi i timonieri presentavano reclamo, e la giuria dava ragione al lauranese, prestando fede a «testimoni» interessati in materia,i quali avevano dichiarato che il beccaccino capodistriano si era addossato troppo a quello avversario. Ancora non sappiamo se la cosa avrà un seguito, in ogni caso prima di prendere una decisione che puzza un pò troppo di parzialità, la giuria avrebbe dovuto studiare più a fondo la questione prima di emettere la decisione che danneggiava i capodistriani. Se, per ipotesi, la colpa fosse stata di tutti e due i timonieri, cosa si avrebbe do. vuto fare? A nostro parere, o attiri- li comportamento della giuria nelle regate svoltesi a Moschina — almeno da quanto dichiarano i concorrenti capodistriani — appare senz’altro discutibile ; anzi, data l’.mportanza della gara, valevole per il titolo di campione federale, addirittura riprovevole. Siamo quasi certi che la federazione nazionale vorrà indagare sul-l’cperato e sugli errori di quella commissione, incaricata del regola, re svolgimento della gara che tanto malcontento ha provocato nell’ambiente del vela-club capodistriano. PROSSIMAMENTE A CAPODISTRIA IL CLUB CINOFILO Una buona novità a Capodistria per tutti coloro che sono appassionati dei cani: si sta costituendo, un club cinofilo. L’idea era sorta da parecchio tempo ed ha potuto trovar forma concreta soltanto con la venuta dei rappresentanti il club d’amatori di cani sportivi di Lubiana, Si sono fatti i primi approcci e si è rilevato che realmente si può contare nella nostra cittadina su una numerosa schiera di appassionati. Ed è per questo che i promotori, nell’attesa di costituire ufficialmente il circolo, desiderano siano informati tutti, in modo da ottenere numerose adesioni e quanto prima poiché è imminente la _ visita del segretario e dell’addestra- tore del club lubianese. Le finalità e gli intenti del circolo in linea generale sono evidenti: consigli e istruzioni sui metodi d’allevamento, selezione della razza, addestramento, possibilità di un continuo contatto tra gli allevatori di Capodistria e gli addestratori di Lubiana ed una maggior possibilità di acquisto di soggetti di razza pura. Molto lavoro quindi e, per ora, molto entusiasmo. Siamo convinti che col tempo e con l’appoggio degli organi del potere, anche Capo-distria potrà portarsi a quel livello di tecnica e di preparazione, che è nei desideri degli appassionati. Abbiamo voluto, a tale proposito, consultare il regolaménto internazionale edito a a cura dell’I. Y. R. U. (International yacht Racing Union 1950) e abbiamo constatato che il -primo errore veniva commesso già facendo svolgere ben tre gäre nello spazio di 4 ore circa, ognuna con inizio a 10’ dall’ultima. Ma trascurando ciò, dato che la fatica era sopportata indistintamente da tutti gli equipaggi, passiamo ad uno dei casi che la giuria non ha saputo risolvere equamente e cioè alla collisione tra l’«Au-rara» con timoniere Zetto P. ed il «Lovrana» guidata da Gašperini verificatasi nella seconda prova. Lo stesso Zetto ci ha dichiarato che mentre si trovava avvantaggiato, il «Lovrana» con passaggio sottovento e nel raggiungimento in poppa a barca non raggiunta, entrava in collisione' a barche pari; logica quindi la protesta del capodistriano alla giuria, la quale però con la sua decisione permetteva a tutte e due le imbarcazioni di continuare la gara. Ora il regolamento internazionale nell’art. 30 dichiara testualmente; «Uno yacht raggiungente un’altro deve tenersi fuori della rotta dello yacht raggiunto.» E’ più esplicitamente al paragrafo B) dello stesso articolo: «lo yacht raggiungente, se sotto vento, non deve orzare in maniera da danneggiare; lo yacht raggiunto o da obbligarlo a cambiar rotta e ciò finché il primo non sia libero di prua». Più chiaro di cosi! Ma ancora nella quinta prova al. tra collisione del «Lovrana» di Gašperini con il «Bled» di Bussani quando ormai la lotta per il titolo si riduceva a questi due. E più precisamente : in partenza il «Bled» con mure a dritta veniva investito dal «Lovrana»; altra protesta, questa volta del Bussani, alla giuria, la quale emetteva il verdetto di squalifica per il Bussani stesso. O-ra, sentito il parere degli esperti, si può in parte giustificare il comportamento dei nostri equipaggi e dei dirigenti i quali non hanno voluto riconoscere la validità delle gare e non hanno voluto accettare i pre-ini messi in palio, in quanto si sentono defraudati del titolo federale che per giustizia loro spettava. Ad ogni modo alla Federazione l’ulti-mrf parola. E speriamo presto. Parlando con -vari dirigenta, ho riportato ! impressione ohe tra società o società till problema finanziario non molta. Nel complesso tutte le società sono travagliate da crisi finanziarie e fimo ad ora nessuna ha trovato il sistema idi risolvere la scottante questione, dato ohe fondi a disposizione non lCe ne sono. Con balili, lotterie, tombole, »veglioni non si risolve gran ehe. Le cause principali di questi passavi sii riscontrano negli incassi mimimi domenicali ohe non coprono nemmeno le spese di trasporto nelle susseguenti trasferte. Sorge a quesito punto spontanea la domanda del iperehiè le varie società nella nostra zona non usufruiscono di riduzionii nei trasporti dalle quali ritarrobbero un gran vantaggio alllie-vainido i loro deficit. In precedenza ho accennato pure alla poca affluenza del pubblico lagilli incontri in programma, e ciò è igiustificaibile in quanto oggi il pubblico non trae alcun vantaggio e tanto meno soddisfa il suo gusto assistendo continuamente ad incontri di valore scadente. Oramai la maggior parte degli sportivi si è fatta il gusto fine ed esige ben al- tra cosa ohe non siano le solite squa-drette viste e riviste innoimerevolli volte. Ho preso come base lil calcio in quanto è questo lo sport più diffuso e quello che attira ila maggior parte di pubblico. Perciò se questi sono i risultati in questo ramo, possiamo farci un idea chiara di quali siano i risultati negli altri rami come il ciclismo, Ila pallacanestro, l’atletica leggera, eoe., pertanto rimane escluso a priori Laut »finanziamento delle società. Ciò può risultare facile a squadre -ohe -vanno per la maggior^, -cioè per le società quali il «Partizani», la «Stella rossa», Ila «Dinamo» e lo «Hajduk-» ehe organizzando un solio incontro amichevole tira loro attirano attorno -all rettangolo dii gioco la bellezza di 40 o 50 mila persone. riempiendo cosi facilmente le casse sociali. Da mod invece ciò è finanziariamente impossibile, Jn quanto organizzando am incontro sia pure di modesta levatura, si incontrano -pese tali -dhe invece dii risolvere, il problema finanziario gravano maggiormente sul bilancio -sociale. Senza add entra red in annaffisi di -cifre, basta editare i casi di Isola che per portare a termine il campionato ha rimesso quasi 450 mila ddn-ari-La stessa cosa si può dire dell’Aurora dii Caipodistria ohe registra un passivo .dii -circa 100 mila dinari, tanto è vero che la direzione della stessa ha deciso di non svolgere più alcuna attività ehe ponti da società in passivo maggiore, iin óltre ha dovuto rifiutare numerose richieste, che le sono pervenute dalle società, -jugoslave e tutto ciò che è scapito dello sport locale ed a scapito dell’orgamizzazione -tecnica. Chi oltre a tratto ei rimette -in questo caso è la collettività in genere. Il problema finanziario urge venga risolto ed il consiglio economico del CPD dovrebbe avere una maggiore comprensione per lo sport di quella avuta sino ad ora, considerandolo per quello che è, ossia parte integrante dello standard di vita della popolazione ed intervenire in merito stanziando i fondi necessari così come pure ci dovrebbe essere ama maggiorp comprensione da parte dei collettivi di lavoro della zana i quali dovrebbero devolvere una parte di quelle somme dei fondi che hanno a libera disposizione. Breve storia del calcio jugoslavo buire la vittoria al terzo arrivato e squalificare i due, oppure ripetere la prova. Lasciamo però che la federazione Jugoslava della Vela -risolva ili problema e ritorniamo alle regate. La classifica finale ufficiale è la seguente; 1) Bruno Gasparinič .«Istra» di Laurana; 2) Zetto Giovanni «Jadro» di Capodistria ; 3) Zetto Pietro «Jadro» di Capodistria, 4) Krešo Bakotič «Istra» di Laurana; 5) Tomislav Armanda «Orione» Draga di Moschiena. In margine aicampionato i. Negli ultimi anni dello scorso secolo a Zagabria la vita sportiva conosceva la ginnastica dei «Sokol», 10 sport sul ghiaccio -e il ciclismo. Si sapeva, per sentito dire, che un nuovo sport era nato in Gran Bretagna, uno sport che si giocava sui campi erbosi e che aveva come oggetto una palla rigonfia. Era il football. Chi per primo portò quella meravigliosa palla in Jugoslavia fu 11 prof. dr. Franjo Bučar, che nel 1892 vide a Stoccolma per la prima volta un incontro di calcio tra alcuni ragazzi inglesi. La cosa lo impressionò favorevolmente e pensò di fare un bel regalo ai suoi amici da cui era atteso in Jugoslavia, portando appunto un pallone di calcio. Portò seco anche le regole del calcio e nel 1894 si giocava il primo incontro di calcio a Zagabria tra studenti del «Sokol» croato. Il nuovo gioco in breve cominciò ad interessare, ma la -sua diffusione fu lenta. Si giunse così al 1903 quando a Zagabria veniva formato il primo club calcistico che si chiamava «P.N.I.S.K.» al quale seguiva immediatamente la fondazione HASK. Nel 1904 .il PNISK disputò il primo incontro ufficiale tra la sua prima e seconda squadra. Nello stesso anno si ebbe la prima partita internazionale con la Fiumana a Fiume dove gli zagabresi vinsero, mentre nel match -di ritorno i fiumani, a loro volta, riuscirono vincitori a Zagabria. Intanto i club fiorirono e ai primi si vennero ad aggiungere il Kon-kordja, il Viktorija, il Kroacija, il Gradjanski, mentre nasceva a Spalato, lo Hajduk. Una formazione composta -dai migliori giocatori di Zagabria disputò il suo primo- incontro internazionale (non ufficiale però) a Budapest, dove nel 1904 venne sconfitta per 11 a 1. Invece la impronta della regolarità la aveva la rappresentativa che nei giorni 23—26 giugno 1907 disputò -due incontri a Praga con Io Slavija. I campioni della Cecoslovacchia, considerati tra i mi glio-ri del continente, vinsero facilmente per 15 a 0 e 20 a 0. Anche nella Serbia si cominciò ad interessarsi del nuovo sport; in orc-ve nelle società sportive, allora esistenti, vennero formate delle sezioni calcisti’ he rei «Sokol» e nel" «.Srpski mac» :mchè nel 1903 anche Kragujevac ebbe il suo- club «Sumach; a » Nella Slovenia, invece, il calcio cominciò a diffondersi più tardi. Atletica leggera Circa nel 1910 a Lubiana si iniziarono a giocare le prime partite ; nel 1911 venne formato ili club sportivo «Ilirija» e ne-1 1913 lo «Slovan» ed infine, nel 1919, a Maribor il pri-' mo club sportivo- sloveno «Maribor». Intanto l’attività internazionale si andava facendo sempre più intensa ed a Zagabria -nel 1907 si aveva rincontro tra l’«Hask» e la triestina «Edera» che venne vinto dagli zagabresi per 3 a 0. L’Hask disputò specialmente gli incontri internazionali e nel 1911 una squadra cecoslovacca lo battè per 8 a 0 e 7 a 1. Due mesi più tardi si ebbe il primo contatto con i calciatori della Serbia i quali piegarono L’Hask pe-r 8 a 0 e 6 a 0. Poi l’Hask battè Vicenza per 2 a 1, sconfisse nel primo incontro il Visla d;i Cracovia per 4 a 1 e, in una seconda partita, venne piegato per 2 a 1. Questo era il primo incontro disputato con i polacchi. Con gli inglesi, -la prima partita la si ebbe il 23 marzo 1913, quando l’Hask piegava la squadra del Northen University per 1 a 0. La storia del calcio continuava con -passo accelerato. Nel 1919 a Zagabria veniva formata l’Unione cal. cistica della Jugoslavia, che nel primo anno di vita, già contava 63 clubs affiliati. Molto per quel tempo. Ma rimaneva ancora molto da fare. (continua) Le trasferte gli ingaggi NOVITÀ del CALCIO ITALIANO E 54 -31 Nel pomeriggio dii hin cidi 27 luglio ha avii-to luogo, sul campo sportivo di Buie, l’atteso limcontro fra- le Squadre maschili del Buie e dell’Aurora. La competizione si è risolta con la meritata vittoria degli atleti capo--distri-anii i quali hanno superato i pur valenti buiesi per 54 punti a .11 Un pubblico abbastanza numeroso ed entusiasta ha -seguito il -regolare svolgimento delle gare in programma, ehe sono risultate tutte strenuamente combattute. Gli atleti, caipoidiistriiani, con la bella prestazione offerta -in occasione di questo incontro, hanno dimo-str-ato, sebbene tutti molto giovani, fatta eccezione del loro allenatore e caposquadra, Zettet-, di possedere una preparazione notevole, una ferrea volontà ed ottime possibilità. Nonostante ili caldo delle ore pomeridiane e le non felici condizioni del terreno, ipo-co adatto per gare del genere, sono stati registrati -tempi e misure per sé notevoli e -certamente suscettibili d1' ulteriori miglioramenti. Nella corsa dei 100 piani, netta lu ’’affermazione, come era -previsto, di Zetto sull’altro aaa,Torino Giollo. Nei 100, un’altra strepitosa vittoria di Zetto su Vatovec, pure dell’Aurora. Nei 1500, vittoria dei buiesi: gara combattuta e, forse, la più emozionante. Nell salto in alto, Cemivani ha d;ato spettacolo delle sue doti con m. 1,70, seguito dal non mai domo Zetto. Nel salto in lungo ancora vittoria di Zetto, che raggiungeva una misura superiore ai 6 m. nel la-naio del peso; ottima la prova del giovane Vatovec ed eccellente quella di Grio nel lancio del giavellotto. Ne-1 lancio del disco, vittoria dii stretta misura dei buiesi. Le importanti decisioni del Consiglio federale, definite da certa stampa addirittura «storiche», hanno provocato negli ami.lent i sportivi una impressione favorevole. Benché 1 Associazione allenatori abbia protestato ed il suo presidente, Baloncieni, si sia dimesso, ritenendo menomati tutti gli allenatori italiani -con tale scelta, tuttavia il Consiglio federale ha ritenuto opportuno scegliersi come direttore della nazionale Tiumigherese-svedese Lajos Czeiler i-1 quale presentava indubbie qualità di competenza e serietà, oltre ai requisiti di conoscenza ed esperienza internazionale. Altra novità, la Commissione di assistenza, ehe sembra essere particolarmente riuscita con la scelta del trio Sohiavio—Pietroboni—-Agosteo, i quali, per la completa indipendenza nel campo calcistico, offrono una certa sicurezza e convinzione! E’ logico che la rinascita del -calcio italiano non sarà certamente istantanea, dovendo superare diverse tappe ; pero, data questa nuova formula della Commissione, ehe ha il compito di assistere e controllare il direttore tee mi co e che si presenta all’ailtezza del compiilo assunto, sembra, insomnia, .sia già in atto. Nel difficile problema dei rapporti economici e sugli emolumenti dei calciatori, il Consiglio federale ha preso le sue. decisioni stabilendo dei minimi a massimi, il che ha provocato una presa di posizione dell’Associazione calciatori. Non è stato però suffkaerate questo atto a smuovere la C.F. dalle decisioni prese, ma anzi ha motivato la delibera di im anno di squalifica ad giocatori ohe non si sottoporranno alle nuove norme economiche. E passiamo ora ad una breve rassegna delle novità, finora conosciute, nell campo degli Ingaggi. La Triestina sembra abbia fatto qualche buon acquisto -ingaggiando per due anni Per Jensen, nazionale olandese, quale .centravanti, e Lue enti-mi dèlia Fiorentina quale ala destra, mentre la mediana avrà il suo uomo nuovo in Ganzer, acquistato dal Padova. Pe-r quanto riguanla il portiere, nulla è stato ancora deciso, essendo la questione subordinata alla permanenza o meno dii Nuiciari, avendo, in un primo tempo, Casari rifiutato l’ingaggio. Ha ceduto invece: Lì »scoio al Torino, La Rosa ail Palermo, mentre Invcrnizzi è rientrato all’lnter per fine prestito. La Juventus ha potuto accordarsi -con .l’Huraieam di Buenos Aires, acquistando la mezz'ala ambidestra Ripugni, e mentre falliva nell’acquisto di Szoke de-llUdiincse, 1) Cercasi dattilografe con conoscenza della lingua slovena ed italiana e possibilmente della stenografia. Assunzione immedia, ta anche senza piratica. 2) Avvertiamo tutti i viaggiatori e gli enti economici che a decorrere del 1 agosto 1953 abbiamo ridotto le tariffe per il trasporto di merci e viaggiatori e gli abbonamenti mensili del 10%. Nel traffico merci effe.ttuii.amo i servizi al prezzo dii 27 -dinari per ton/km nei viaggi a una sola -direzione e di din. 22 per viaggi di andata e ritorno. 3) Avvertiamo tutti i viaggiatori che dall 1 agosto la linea automobilistica Pirano.Lubiana svolgerà le corse normali anche la domenica con lo stesso orario dei -giorni feriali. Ah, Autotrasporti „Adria“ riusciva a combinare Io scambio Ampezzo Mari con la Sampdoria. Quindi la probabile form azione jurventiina sarà ila seguente: Viio'la, Corradi, Manente, Appczzo, Ferrarlo, Pawimrörn (Pinandi), Mucinelli, Ricagni, Romperti, J. Hansen, Pro est. Meno novità allTniter, dove sembra probabile Pacqiuisto di Bowifaci, la Federazione francese permettendo. Da segnalare invece il dissidio di Nyeris il quale sembra se ne sia andato per i fatti suoi, diretto in Jugoslavia benché la società non gli abbia concesso i'1 nulla osta. Il Milano si è assicurato invece Darin quale ala sinistra (mentre Frignani dovrebbe spostarsi a destra al posto lasciato vacante da Burini) e Turrini ala ambidestra del Mantova; intanto il segretario (delila società si è recato in Svezia per riallacciare i rapporti con Pattaceante nazionale, Persson. Ma ancora nulla di preciso si sa. Sembra certo invece l’aoquisto di Soerensen ((interno) e Moro (mediano). Il Napoli è riuscito ad appianare le divirgenze con Vingei, benché Monzeglio abbia espresso il parere di cederlo ; sussiste ancora per Castèlli il problema del reingag-gio. E’ stato acquistato invece Bugatti come portiere, e Ferraro quale mediocentro, mentre sono fallite le trattative per Pactjuisto di Tognon. Giro ciclistico Slovenia Croazia Sabato prossimo prenderà il via il Giro ciiclistàco della Croazia e Slovenia al quale parteciperanno le seguenti squadre : Austria, Belgio, Francia, T. L. T., Germania. L’Italia ha declinato l’invito. Come noto, il caipodistniano Oreste Brajnik è stato selezionato per la prima squadra nazionale, unitamente a Petrovič, Kočič, Graizer e Viđali. La squadra del Proleter di Capodistria, a saia volta, è composta, dai ciclisti: Della Santa, Apollonio, Bonin, Ček. Lunedì prossimo la carovana giungerà a Gapo disiai a dopo «-ver percorso la tappa più lunga del giro, cioè Abbazia, Pola, Capodistria per complessivi 213 Ikm. Coniugi, trasferiti a Capodistria per ragioni di lavoro, cercano famiglia — preferibilmente nei dintorni — disposta a tenere a pensione due bambini. Indirizzare offerta alla redazione de- «La nostra lotta». .SMARRIMENTO Ruzzici Mario fu .Lorenzo abitante a Pirano ha smarrito la carta d i-dentità n.ro 16179/6160. Detta carta non sarà validq se non riconsegnata all’iin-testatario. RINGRAZIAMENTO Le famiglie Goi-na e Pizzamei di Isola non hanno parole per -ringraziare il med’oo chirurgo di Isola nonché i suoi assistenti medici e la ostetrica Lukarich Nada che hanno prestato le loro amorevoli cure al bambino di due giorni, in grave pericolo di vita, sottoponendolo ad una difficile operazione così da salvarlo dalla morte. Direttori! responsabile CLEMENTE SABATI Stampato presso lo stabil, tipograf-« JADRAN » Capodistria Pubblicazione autorizzata