Tjasa Miklic Université di Ljubljana UDK 811.131.r366.54 "FLASH-FORWARD" IN ITALIANO: ASPETTICONCETTUALIE MODULI ESPRESSIVI In effetti tutto il sistema della lingua poggia sul principio irrazionale dell'arbitrarietà del segno che, se applicato senza restrizione, sfocerebbe nella massima complicazione; ma lo spirito riesce a introdurre un principio d'ordine e di regolarità in certe parti della massa dei segni, ed è in cid il ruolo del relativamente motivato. Ferdinand de Saussure, CLG, p.159 1. Introduzione Il mió contributo presenta i principali risultati di una ricerca volta a determinare meglio le connessioni tra alcuni fenomeni espositivi affini, alcuni dei quali sono contenuti nella seguente batteria:1 (1) a. Cosi disse e subito si penti amaramente. b. Disse che mai si sarebbe pentito. c. Cosi disse. Non si sarebbe pentito mai, era convinto. d. Cosi disse. Non immaginava che presto si sarebbe pentito amaramente. e. Cosi disse. Ma presto si sarebbe pentito amaramente. f. Cosi disse. Ma presto doveva pentirsi amaramente. g. Cosi disse. Ma presto si pentirà amaramente. h. Cosi disse. Ma presto si penti amaramente. i. Cosi dice e subito si pente. j. Dice che mai si pentirà. k. Cosi dice. Non si pentirà mai, è convinto. 1. Cosi dice. Non sa che presto si pentirà amaramente. m. Cosi dice. Ma presto si pentirà amaramente. n. Cosi dice. Ma presto si pente amaramente. o. Cosi dice. Ma presto si sarebbe pentito amaramente. Si tratta di moduli linguistici osservabili nella comunicazione (alcuni soprattutto in quella scritta), designati dalla letteratura secondaria variabilmente come "espo-sizione della successione di fatti passati", "futuro nel passato", "posteriorità nel pas- * Le combinazioni nella batteria ci interessant) esclusivamante nella loro accezione legata alla problemática trattata qui. Le costruzioni l.i-l.o vanno interpretate come mezzo espressivo nell'ambito del procedimento storico o quello combinato, cfr. 2.2 sotto. 239 sato", "prolessi", "flash-forward", "historie future", ecc.2 Questi moduli contengono elementi interessanti per diverse discipline, tra cui la narratologia (organizzazione del racconto, moduli espositivi, intenzioni comunicative, espedienti retorici, accorgi-menti stilistici, messa in rilievo ecc.), la semantica (temporalité e rapporti temporali, mondi testuali possibili, realtà e possibilité, significati deontici e quelli epistemici, strategie di interpretazione) e la grammatica delle singóle lingue (in particolare, usi delle forme verbali e dei costrutti sintattici). 2. Presentazione del fenomeno 2.1 Funzioni testuali e usi "marginali" dei tempi verbali Per illustrare meglio la situazione reale, passo dalle frasi schematiche a un brano autentico, preso dalla prima pagina del libro dello storico dell'arte Alvise Zorzi Canal Grande:3 (2) II primo ad apparire Ju San Pietro, e il principe degli Apostoli ordino a Magno di costruirgli una chiesa a Rivoalto, là doveAVESSE VISTO pascolare assieme bovi e pecorelle: all'estremità délia più orientale delle isole Rialtine, nell'isola di Olivolo, che SI CHIAMERÀ poi Castello, Magno costrul la basílica di San Pietro, quella che SAREBBESTATA per dodici secoli la cattedrale di Venezia. (Zorzi 7) Questo breve passo sulla leggenda delle origini di Venezia contiene sia azioni nella postériorité nell'ambito del passato sia l'esposizione di fatti passati compiuti. Tuttavia i due concetti non sono immediatamente riconoscibili: il TRAPASSATO DEL CONGIUNTIVO (TF), il FUTURO SEMPLICE (F) e il CONDIZIONALE COMPOSTO (CC), infatti, non sono usati nelle loro funzioni considérate come pro-totipiche. Cosí con il TP', l'autore si riferisce qui (come pure nelle quattro occorren-ze della pagina immediatamente successiva) ad un'azione che, rispetto all'azione "ordino", è posteriore,4 mentre con il F e il CC denota azioni effettivamente accadute - almeno secondo la leggenda - nel passato.5 Dette funzioni non sono riportate nella maggior parte delle grammatiche didattiche, eppure la loro presenza nel testo Flash-forward, presentato in modo molto sommario, era giá stato incluso, in alcuni miei scritti preceden-ti, tra i parametri del meccanismo preposto alia segnalazione ed interpretazione dei rapporti temporali in testi concreti (cfr. in particolare Miklic 1997). Lo spunto per affrontare la problemática in modo sistemático mi é venuto, da un lato, da occasionali difficoltá, che ho rilevato in traduttori sloveni, anche di fronte al FForw in inglese o in tedesco, e dall'altro, dalla particolare situazione slovena, che se pur molto diversa, sem-bra subiré negli ultimi tempi lievi modificazioni. II confronto tra lo sloveno e alcune lingue romanze e ger-maniche in fatto di flash-forward verrá presentato in altra sede. Una spinta decisiva, infine, l'ho avuta dalla densitá di questi espedienti retorici, constatata nel libro di Alvise Zorzi (cfr. sotto). •3 Perché i fenomeni in questione risultassero piü evidenti ho modificato gráficamente i brani riportati. 4 In realtá "avesse visto" dipende direttamente da "di costruirgli" segnalando la relativa anterioritá; solo le due azioni insieme sono, poi, posteriori a "ordino". 5 É interessante notare che, per la scelta del paradigma verbale, lo sloveno selezioni qui proprio questo tratto semántico. In tal modo l'azione che in italiano é al TP' é sentita prima di tutto come posteriore e sarebbe tradotta da un Futuro sloveno (PRIHODNJIK). Viceversa nel caso delle azioni realizzate in italiano al F e al CC in sloveno prevale la consapevolezza che si tratta di fatti effettivamente awenuti nel passato, e la traduzione presenterebbe due volte il preterito sloveno (PRETEKLIK). 240 è del tutto normale: l'autore ha semplicemente usato i moduli espositivi offertigli dalla tradizione grammaticale e retorica dell'italiano. Il libro è pieno di tali usi e alcuni di essi saranno oggetto délia presente analisi. 2.2 Excursus: Procedimenti narrativi Prima di affrontare l'argomento centrale e il commento degli esempi illustrativi dovremo soffermarci brevemente su alcune nozioni indispensabili per la discussione successiva. Ricapitolerô perianto la parte centrale dell'apparato concettuale che, nel-l'analisi del funzionamento testuale delle forme verbali, adopero da tempo. Come proposto in Miklic (1994 e 1997), i risultati delle analisi suggeriscono la postulazione di una particolare costellazione di rapporti temporali con un centro ("pianeta") e una periferia ("satelliti"); questa costellazione consta di anteriorità, simultanéité e postériorité (e puô, a sua volta, essere allargata a ulteriori relazioni: anteriorità di secon-do grado, anteriorità nella posteriorità ecc.). Questi posti concettuali sono poi riem-piti, in italiano,6 da una costellazione di forme verbali personali: il PRESENTE (Pr), il PASSATO PROSSIMO (PP), il FUTURO (F), per il centro e la periferia immediata, ma include praticamente tutte le forme dell'indicativo (TRAPASSATO PROSSIMO (TP), l'IMPERFETTO (IM), FUTURO COMPOSTO (FF) ecc.), nonché le forme del congiuntivo (Pr', PP', IM' e TP') e del condizionale (C e CC).7 Avevo denominato questo set - che è usato per esprimere rapporti temporali in tutte le sfere temporali rispetto al parlante8 - set di base. Il passato, la sfera temporale aile cui azioni ci si riferisce con maggiore frequenza, ha inoltre a disposizione un proprio set a parte, che ho denominato set del passato, con un PASSATO REMOTO (PR) o un PASSATO PROSSIMO (PP) al centro,9 e il TP, l'IM e il CC, rispettivamente, per l'anteriorità, la simultaneità e la posteriorità (ma cfr. la nota 7).10 Sul passato si discorre, quindi, usando o il set del passato, o il set di base o, infine, la combinazione dei due (il centro del set di base e la periferia del set del passato). Ho chiamato questi modi espositivi, rispettivamente, procedimento narrativo fondamentale, procedimento narrativo storico11 e procedimento narrativo combinato. I tre brani del commento di De Mauro al Corso di lingüistica generale (CLG) di F. de Saussure dovrebbero ¡Ilustrare queste comuni tecniche espositive. I segmenti si riferiscono, evidentemente, al passato e contengono, oltre all'azione centrale, il rapporto di simultaneità e quello di anteriorità: 6 Vale, pero, qualcosa di simile anche in altre lingue (cfr. Miklič 1993 e 2001, per lo sloveno; Miklič 1994, per fingiese; e Miklič 1998a, per il tedesco). 7 Trascuriamo evidentemente, per il momento, le varié complessitá sintattiche e le possibilitá espressive con forme impersonali, nonché eventuali modificazioni modali. 8 E cioé: il passato, l'attualitá vera e propria, l'attualitá allargata, l'awenire e l'extratemporalitá. 9 Puó pero essere anche un IMPERFETTO STILISTICO, un TRAPASSATO PROSSIMO, un FUTURO COMPOSTO ecc. 10 Diversi paradigmi appartengono ad ambedue i set, con funzioni diverse o uguali. 11 Alia stregua della nota denominazione presente storico, ai singoli paradigmi verbali usati nel procedimento storico (cioé con una funzione "storica") é preposto l'aggettivo "storico", quindi: FUTURO STORICO (FSt), IMPERFETTO STORICO (IMSt) e cosi via. 241 Procedimento fondamentale: (3) Ferdinand de Saussure nacque a Ginevra il 26 novembre 1857. La famiglia ERA tra le più famose e antiche délia città: il capostipite ERA STATO un Mongin [...] (DM 285) (PR vs IM, TP) Procedimento storico: (4) Ormai il Mémoire È APPARSO da un ánno e, ad onta d'ogni ostilità, il nome di S. È ben noto: poco prima di laurearsi, il giovane si presenta aile esercitazioni di un valente germanista di Lipsia, Zahrnicke, il quale gli chiede se per caso E parente dell'autore del Mémoire, [...] (DM 294) (PrSt vs PrSt, PPSt) Procedimento combinato: (5) S. evita, con sicuro giudizio, il glottologo cattedratico e frequenta invece lezioni d'un privat-docent, Louis Morel, che RIPETEVA, in pratica, quel che l'anno prima AVEVÀ APPRESO a Lipsia nelle esercitazioni e nei seminari di Georg Curtius. (DM 291) (PrSt vs IM, TP) 2.3 Nozione del "futuro nel passato" e concetti afïïni Torniamo al punto di partenza: le situazioni schematicamente esposte in (1) hanno parecchio in comune, ma presentano pure differenze cruciali. Solo alcune costruzioni si incontrano nelle grammatiche, nelle sezioni che trattano le funzioni delle singóle forme verbali, poche in pubblicazioni che analizzano i fenomeni nar-rativi e qualcuna da nessuna parte. Lo spazio qui concesso non mi permette una pre-sentazione approfondita délia situazione, per cui devo rinunciare alla discussione delle presentazioni che in diverso modo e con diversa terminología affrontano la tematica. 3. "Flash-forward" tra "successione di fatti passati" e "posteriorità/futuro nel passato" In base all'analisi dei casi schematicamente rappresentati nella batteria (1) sem-bra ragionevole - nonostante la spiccata somiglianza fórmale e semantica - fare prima di tutto una separazione netta tra l.b, l.c, l.j e l.k, da una parte, e tutto il resto, dall'altra. Nel primo caso (discorso indiretto /DI/ e discorso indiretto libero /DIL/), il narratore riporta la situazione dal punto di vista del personaggio che, dalla propria prospettiva, puô considerare le azioni nel proprio awenire solo come desiderate o temute, pianificate o intuite ecc., ma mai come realmente verificatesi. Nel secondo, invece, il narratore ci informa su azioni che sa essere effettivamente awenute nel suo passato. 242 Propongo pertanto la seguente interpretazione delle connessioni tra i membri della batteria (1), con simboliche interpretazioni grafiche (v. la pagina seguente) ed esemplificazioni successive. II concetto chiave sta nella successione di fatti passati che il narratore intende esporre. Questi possono essere presentati nei modi seguenti: 1. con una successione parallela di predicati verbali (ordine naturale) (cfr. il graf. 1), dove tutte le azioni sono nel fuoco narrativo (segnalato da una ellissi tratteggiata).12 2. L'ordine dei predicati non segue l'ordine delle azioni del mondo testuale. II narratore recupera l'azione omessa in un primo tempo tramite un flash-back, usando per lo piü un paradigma in grado di segnalare l'anterioritá (cfr. il graf. 2). 3. Se il narratore nell'esposizione delle azioni focali, per associazione, riporta una o piú azioni posteriori che non rientrano nel fuoco narrativo - il caso di flash-forward -, di solito awerte il lettore di questa non appartenenza diretta alia storia attuale. Pertanto, pur usando un paradigma narrativo centrale, lo evidenzia tramite segnali (usati separatamente o in combinazione) di tipo semántico (awerbiali di tempo), sintattico (varié dipendenti o incise) o gráfico (trattini, parentesi), nella scrittura, oppure con il tono della voce, nello scritto-par-lato (cfr. il graf. 3). 4. Nel caso in cui il narratore senta questi accorgimenti insuficientemente efficaci, puó sfruttare il tratto comune che questa situazione ha con i casi di "posterioritá pura", quelli, cioé, del discorso inserito (indiretto o indiretto libero), e mutuare alcuni dei suoi mezzi espressivi. La caratteristica del rapporto di posterioritá (v. il graf. 4) é che il narratore non ha un diretto accesso all'azione mediata attraverso il pensiero del personaggio, per cui la sua effettiva realizzazione é la-sciata in sospeso (cfr. Bertinetto (1991: 128)). 5. II flash-forward che, nell'espressione, ricorre ai paradigmi verbali in grado di segnalare la posterioritá, nonché ad alcune perifrasi affini (una derivazione dell'uso deontico di "dovere" e simili), rappresenta il caso piü appariscente del FForw. La sua caratteristica é pero una doppia prospet-tiva: da un lato, l'azione é presentata come "solo prevista" dopo l'ancoraggio, dall'al-tro, il narratore, in un modo o nell'altro suggerisce che si tratta di un'azione "effetti-vamente awenuta" (graf. 5). 6. L'espediente descritto puó inoltre subiré il processo di neutralizzazione, che lo svuota della specifica funzione comunicativa facendone una variante stilistica per esprimere una serie di azioni focali in successione. Siamo arrivati cosi al punto di partenza. Vediamo a questo punto esempi concreti presi da un corpus scelto.13 ^ Sorvolo, per mancanza di spazio, sul preludio: cfr. su questo espediente retorico per la cosiddetta "messa in rilievo" Miklic (1998). Ho analizzato un vasto corpus di testi di vario tipo e la messe raccolta è stata riguardevole. L'eliminazione in base al criterio di relativa autonomía del brano ha lasciato gli esempi illustrativi tratti dai seguenti testi: il sag-gio storico Canal Grande di Alvise Zorzi (Zoizi); la monografía Storia sociale dell'educazione di Antonio Santoni Rugiu (Santoni); la monografía sociologica Stato dell'Italia a cura di Paul Ginsborg (Ginsboig); la monografía Storia della letteratura italiana di Salinari/Ricci; "il romanzo deU'archeoIogia" Civiltà sepolte di C. W. Ceram (Ceiam); una serie di romanzi: II principe scarlatto di Anna Maria Carpi (Carpi); Maria Teresa (MT-Ferri) e Giovanna la Pazza (GP-Feni) di Edgarda Ferri; La luna e i falo di Cesare Pavese (Pavese); II giardino dei Finzi-Contini di Giorgio Bassani (Bassani); Il commenta sulla vita e opera di Ferdinand de Saussure di Tullio De Mauro (De Mauro); Dizionario Bompinani di Opere e personaggi (BOM); la rivista Gioia (Gioia); la rivista Architectural Digest No 222, Nov. 1999 (AD); la guida turística di Padova (Padova); Programma di awenimenti culturali dell'Istituto Italiano di Cultura Italiana a Ljubljana, Settembre 2005 (IIC). 243 244 3.1 Ordine naturale Illustra questa elementare técnica espositiva con un esempio al procedimento storico, con il paradigma centrale PRESENTE STORICO (PrSt) (6), e con una nar-razione all'IMPERFETTO STILISTICO (IMS) (7). Per il racconto al TRAPASSATO PROSSIMO si veda l'es. (30) sotto: (6) Un Barbarigo, perô, è pur sempre un Barbarigo, e il Senato, [...], lo elegge quasi subito a vescovo di Bergamo. Dove, [...] si dedica alla riforma del clero [...]. Cingue anni dopo è creato cardinale, e, nel 1664. traslato a una diócesi assai più importante, quella di Padova. Dove mette a frutto le proprie doti [...] (Zorzi 357) (7) [...]: a ventisei anni, Giovanni Poleni veniva già chiamato dall'Università di Padova ad insegnare astronomia, passava poi alla cattedra di matematica e, nel 1737. a quella di física sperimentale, [...] (Zorzi 345/6) 3.2 Flash back Anche il flash-back sarà illustrato con un esempio nel procedimento storico (paradigma centrale: PrSt) (8) e con uno in quello fondamentale (paradigma centrale: PAS-SATO REMOTO (PR)) (9): (8) Cosi parata, riunisce i figli. Leopoldo È STATO portato in braccio da due gen-tiluomini. Disposti in fila davanti a lei, in piedi, li fissa uno per uno. [...]. Dopo la breve cerimonia privata, [...] la vedova e le sue dame siedono in cerchio a cucire il sudario del morto. HA CHIESTO che si preghi in silenzio. Non vuole né man-giare né bere. (MT Ferri 238-239) (9) Poi vennero i solennissimi funerali londinesi e la sepoltura a Westminster Abbey, neir'angolo dei Poeti". E verme la fine del sogno veneziano di Pen. Nel 1906, il palazzo e l'arredamento andarono venduti: Fannie Coddington AVEVA CHIESTO il divorzio, bisognava restituirle la dote. (Zorzi 291) 3.3 Flash-forward "opaco" La menzione dei fatti esterai rispetto al racconto focale, e posteriori ad esso, puô awenire tramite l'uso dei paradigmi centrali, in collaborazione con altri segnali. Le azioni appartengono alio stesso mondo testuale. Si osservi l'alternanza tra Presente Storico e Passato Remoto in (12) e l'uso del Participio Passato in (13): 245 (61) [...] Come SEPPI piu tardi. [...] era impetuosamente andato col mió capitolo da lui e gli aveva detto: [...]. La mattina dopo - offeso quasi come FU due anni dopo. quando il summit del movimento studentesco gli DIEDE del fascista, a lui che era stato partigiano - Luigino comunicó al presidente [...] (Carpi 120-21) (11) Fiutavo giá quello che poi SUCCESSE - la guerra, l'internamento, il sequestro -e cercavo di vendere la baracca e trasferirmi nel Messico. (Pavese 53) (12) [...] Alpi e mare non sono stati limiti invalicabili, al contrario. Dai valichi delle Alpi occidentali, che piu tardi PERCORSERO gli Annibale e i Cario VIII, penetrado in Italia le ondate celtiche, che gallicizzano l'Italia padana e cercano di penetrare piu a sud lungo il Tevere, fino a Roma. E di la RIUSCIRONO ad affac-ciarsi i primi gruppi germanici, [...] (Ginsborg /De Mauro/ 63-64) (13) Non solo é presumibile che in loco [= Lituania] S.[aussure] si impadronisca delle nozioni UlJLLlZZATE poi sia nei due corsi dedicati al lituano nel 1888-89 a Parigi [...] sia nella redazione della carta dei dialetti lituani [...] (De Mauro 298) 3.3.1 Punto di riferimento Le azioni esterne rispetto al fuoco narrativo possono essere considérate come appartenenti a un'altra sfera temporale, ad es. quella dell'attualitá del narratore. Nei casi seguenti, l'azione posteriore rispetto alia storia presentata dal Passato Prossimo é vista soprattutto come anteriore rispetto al narratore: (14) E aveva messo assieme una grande collezione, della quale soltanto recenti ricerche HANNO POTUTO mettere in luce l'ampiezza e l'importanza. In linea di massima, Schulemberg preferiva i soggetti umani, in primo luogo i ritratti [...] (Zorzi 311) Interessante la combinazione del Presente Storico con un Passato Prossimo in (15) e soprattutto in (16), dove l'awerbiale non ci aiuta direttamente a scartare la ten-tazione di interpretare l'azione al PP come anteriore a quella al PrSt, e dobbiamo appoggiarci al sapere extralinguistico: (15) Egli ha vent'anni quando concepisce, ventuno quando redige quello che É STATO poi giudicato "il piu bel libro di lingüistica storica [...]". (De Mauro VI) 246 (61) É appunto in questi anni che S. matura le idee piú originali, quelle che soltanto con grande lentezza SONO STATE intese come le idee centrali del pensiero saus-suriano. (De Mauro 328) Anche nell'esempio successivo l'azione posteriore é presentata, nonostante l'awerbiale ancorato all'azione all'IM, soprattutto come anteriore rispetto all'at-tualitá del narratore (per mezzo deH'Infinito Composto): (17) [...] (e vi suonava una vecchia spinetta che RICORDO di AVER VEDUTO anch'io, moltissimi anni dopo. in un'altra casa asolana). (Zorzi 379) 3.4 Posteriorita Nei manuali di grammatica, la posteriorita nel passato nel discorso indiretto (DI) é presentata soprattutto per mezzo del Condizionale Composto (CC), dell'Imperfetto (IM) e, nel capitolo dedicato al congiuntivo, per mezzo dell'Imperfetto del Congiuntivo (IM'), come nei sequenti esempi: (18) L'Emilia diceva che non AVREBBE mai piü AVUTO la testa di prima. (Pavese 148) (19) Poi una sera mi disse che TORNAVA dai suoi. [...] Le chiesi quando PARTIVA. (Pavese 113) (20) Era sua intenzione che la Ca' d'Oro e la collezione che AVREBBE CONTENUTO DIVENTASSERO proprietá dello Stato italiano, e lo divennero quando [...] (Zorzi 155) Difficilmente vi si presentano, invece, rapporti piü complessi nell'ambito della completiva, che comportano l'uso del Trapassato del Congiuntivo (TP1) o dell'Infinito Composto (INFF): queste azioni sono, rispetto al primo ancoraggio, nella posteriorita e la costruzione in sé non offre informazioni sulla loro realiz-zazione: (21) [...] speravano (a torto) di ricavare molto denaro minacciando di distruggerlo se non FOSSERO STATE accontentate le loro richieste di riscatto [...] avevano ahora ordinato che tutte le porte del Corpus domini venissero múrate cosi che per- 247 soné e cose non potessero entrare fino a quando FOSSE STATO restituito il mal-tolto. (Zorzi 40) (22) [..] l'acqua aveva esercitato su di lui [=Byron] un'attrazione sportiva che l'aveva spinto a organizzare una gara a chi FOSSE RIUSCITO a compiere il percorso del Canal Grande a nuoto. (Zorzi 263) (23) É infatti convinta che le riforme vadano attuate lentamente, tenendo conto che ben poco si ottiene con la tempestivitá e la violenza e decidendo di applicare definitivamente una legge soltanto dopo AVERne SPERIMENTATO l'utilitá. (MT Ferri 129) Anche il discorso indiretto libero (DIL), con le sue caratteristiche formali, é raramente rappresentato nelle grammatiche, al di fuori dalla letteratura specifica. Negli esempi successivi, é il contesto a offrire la chiave interpretativa per il CC: (24) Aveva sposato Ferdinando per lucida scelta, e con lui aveva stretto un patto político. Ciascuno di loro AVREBBE separatamente GOVERNATO sui rispettivi regni [...] (GP Ferri 19) (25) La cristianizzazione, promettevano gli spagnoli, non AVREBBE ASSUNTO toni violenti [...] (GP Ferri 36) II DIL puó essere inoltre realizzato anche al procedimento storico. Negli esempi seguenti - con il Futuro Semplice nelle principali, nelle relative e nelle condizionali e con il Futuro Composto nella temporale - abbiamo altrettanti casi di posterioritá nel passato. Se in (26) e i (27) il DIL é rivelato da "bando" e "maledizione", in (28) l'interpretazione dell'ultima frase come "speranza delle ragazze" é meno immediata. Ancora meno trasparente poi la situazione in (29): la relativa infatti contiene il con-tenuto dell'»accordo« tra i salvati e il veneziano: (26) [...] ma ció non fa che irritare maggiormente i Dieci che li condannano al bando perpetuo e alia perdita della nobiltá, senza possibilitá di appello né revisione; se INFRANGERANNO il bando, SARANNO messi a morte, chi li UCCIDERÁ o CATTURERÁ RICEVERÁ una grossa taglia. (Zorzi 88) 248 (61) La gioia generale presto s'arresta dalla maledizione délia fata Morgana: il principe SI INNAMORERÀ delle tre melarance prigioniere délia maga Creonta e non AVRÀ pace finché non le AVRÀ LIBERATE. La maledizione ha subito effetto [...] (BOM I 142) (28) Per il 13 maggio, in onore del cinquantesimo compleanno délia sovrana, sono in programma feste eccezionali. Le ragazze Asburgo sono eccitate. AVRANNO di nuovo abiti, balli, divertimenti. (MT Ferri 251) (29) Riscattati da un ricco veneziano, sono traspórtate a Venezia, ove RESTERANNO sino a quando non AVRANNO PAGATO al loro salvatore il prezzo del riscatto. (BOM I 170) 3.5 Flash-forward "trasparente" Siamo cosi arrivati ai casi del FForw più vistosi, quelli cioè che prendono in prestito mezzi espressivi che mettono in risalto la loro posizione relativa rispetto all'ancoraggio: la posteriorità. 3.5.1 Flash-forward prototipico La situazione prototipica sarebbe quella in cui una narrazione dei fatti passati viene interrotta da uno sguardo in avanti per poi riprendere sul proprio cammino: (30) Bisogna dunque sapere che Pisana Mocenigo, "Pisanetta" [...] aveva sposato il cu-gino Alvise I, quello che AVREBBE SPOSATO, più tardi, Lucietta Memmo. Ma Alvise non aveva sopportato il matrimonio di convenienza con la cugina [...] e il matrimonio era stato annullato. (Zorzi 347) Il paradigma dell'ancoraggio puô essere uno qualsiasi del procedimento fondamentale (PR, TP, IMS, IM ecc.) mentre lo sguardo in avanti è affidato al CC o alla perifrasi DOVEVA + Inf: (31) Mi fermai sotto un albero: uno di quegli antichi alberi, tigli, olmi, platani castagni, che di 11 a una dozzina d'anni. nel gélido invernó di Stalingrado, SAREBBERO STATT sacrificati per farne legna da stufe, ma che nel '29 leva-vano ancora ben alti al di sopra dei bastioni cittadini i loro grandi ombrelli di foglie. (Bassani 35) 249 (61) A Istambul, prima, poi al tavolo délia conferenza che DOVEVA CONCLUDER-SI col trattato di Ouchy, Volpi si era mosso con la sicurezza di un veneziano dei tempi délia Serenissima, [...] (Zorzi 214) Molto frequentemente, nel FForw nel procedimento fondamentale, è l'uso del Futuro Semplice (F). Ho mantenuto, soltanto per questo caso, la denominazione Futuro degli Storici (FdSt). (33) Se Platone dette un contributo importantissimo alla fondazione di modelli peda-gogico-didattici che DURERANNO nei secoli, [...], ISOCRATE (436-338 a. C.), [...] non fil da meno [...] (Santoni 88) (34) Annunciando al maestro quel che SARÀ poi lo Ocerk, K.[arszewski] scriveva: [...] (De Mauro 308) Il Futuro del FForw nel procedimento storico, relativamente frequente, rimane denominato Futuro Storico (FSt), come nei discorsi inseriti visti in 3.4: (35) Teresa è graziosa, bizzara e civetta, AVRÀ una vita tempestosissima che, dopo averia vista proprietaria délia più famosa casa di piacere di Londra (la CHLA-MERANNO "l'imperatrice dei piaceri"), SI CONCLUDERÀ in una prigione per debitori. Per il momento, fa di tutto per eccitare e sedurre il settantaseienne Malimpiero, e questi cade in pieno nella pania. (Zorzi 299-300) Molto raro è invece il FForw àl procedimento combinato: (36) Perché nel salotto di Marina Querini Benzon,[...], il tempestoso poeta [= Byron] incontra Teresa Guiccioli, la donna per amore délia quale AVREBBE LASCIA-TO per sempre il suo più grande amore poético e letterario, [...], Venezia. (Zorzi 244) (37) E una visione maestosa. Abituata a vederlo vestito sempre di nero, la bambina ha un gesto di meraviglia, e lo applaude. Più tardi. con teñera malinconia, Maria Teresa AVREBBE RACCONTATO ai suoi figli l'insopprimibile desiderio di volare tra le braccia di quell'aristocratico e irriconoscibile signore. Tra il paluda-to re di Boemia e la sua bambina, quel giorno non ci sono baci, [...] né abbracci. (MT Ferri 24) 250 Altre possibilità di segnalare il FForw esplicitato sono offerte dall'aggettivo "futuro" (v. più avanti), dalla combinazione DESTINATO A + Inf e dalla cosiddetta "falsa finale": (38) Un cronista ricorda come già nel 1488 un uomo politico DESHNATO A DIS-TÏNGUERSI per capacité e intelligenza, ser Luca Tron, allora giovane prowedi-tore di Comun, avesse proposto in Maggior Consiglio di costruire altri due ponti sul Canal Grande [...] (Zorzi 186) (39) Col quale, e con Jacopo Sansovino, venuto anche lui a Venezia dopo la catastrofe del sacco di Roma PER NON ANDARSENE mai più. si forma un sodalizio incrollabile, che durerà finó alla morte dell'Aretino, assai meno longevo degli altri due. (Zorzi 176) Come si è visto, l'awerbiale che segnala la posteriorità è un elemento molto fréquente: (40) Nel semestre d'estate del 1904 supplisce Emile Redard nella cattedra di lingua e letteratura tedesca e tiene un corso sui Nibelungen; dal 1907 ENSEGNERÀ anche lingüistica generale. (De Mauro 310) non è perô sempre indispensabile: (41) Maria Teresa sovrintende a ogni dettaglio dell'immensa residenza, mai tralascian-do di guardare a Versailles e impostando uno stile che YERRÀ chiamato "rococó di Schônbrunn", [...] (MT Ferri 167) 3.5.2 Punto di riferimento / ancoraggio Come abbiamo visto in 3.3.1, il narratore puó prendere, rispetto all'azione del FForw, prospettive diverse. I seguenti due casi presentano due ancoraggi differenti per le azioni successive: mentre una viene semplicemente rimossa dal fuoco (al PrSt) tramite un FForw (segnalato da un FSt), l'altra è inclusa, come anteriore, nell'am-bito dell'attualità (con un PP): (42) 1509. [...] Da Orsolina Sassomarino gli nasce il secondogenito Virginio che VERRÀ più tardi legittimato e che ti HA LASCIATO alcune notizie biografiche sul suo illustre padre. (Salinari/Ricci: Cronologia délia vita di Ariosto in Storia délia letteratura italiana, II, p. 1083) 251 (61) Che proprio Browning, una delle personalitá che piú HANNO INCISO sullo svol-gimento dell'arte poética del Novecento, che INFLUIRÁ, profondamente su Ezra Pound e persino su Borges, potesse rimanere insensibile all'atmosfera veneziana, era impensabile. (Zorzi 289) Qualche volta l'ancoraggio non é evidenziato da un predicato verbale bensi dal lessico nel co-testo, come nel seguente titolo di un tema da svolgere a un esame di letteratura, dove l'autrice si serve della temporalitá Ínsita nei nomi propri Dante, Boccaccio e Petrarca ("emergono", invece, designa un'azione atemporale): (44) Delineare il panorama letterario italiano in prosa e in versi del Trecento, con un'attenzione particolare ai capolavori di Dante, Boccaccio e Petrarca e alie poetiche che vi emergono. Rilevare anche quale influsso AVREBBERO AVUTO le opere di questi autori nella produzione letteraria successiva. (Patrizia Farinelli, docente di letteratura italiana all'UL) 3.5.3 Costrutti sintattici Abbiamo giá incontrato numerosi esempi di FForw con i costrutti piü tipici per il secondo termine del FForw: le indipendenti (come in (40)) e le relative (come in (41)). Occasionalmente si presentano altri costrutti, come una temporale (45) o una comparativa/commentativa (46): (45) II conté. Tarouca non ha piü bisogno di richiamarla all'ordine, ed é lui a pregarla di allentare il ritmo degli impegni, finché NON le YIETERÁ di rientrare nel suo ufficio privato dopo le otto di sera. (MT Ferri 166) (46) [...] la "serrata del Maggior Consiglio", come l'operazione VERRÁ sempre chiama-ta nella tradizione veneziana, era operante giá da lunghissimo tempo. (Zorzi 186) 3.5.3.1 Falso discorso inserito Una menzione a parte merita il cosiddetto "falso discorso" inserito. Si tratta di una combinazione di due contenuti, dei quali il secondo é presentato come un pen-siero del personaggio, mentre, in realtá, é un'informazione del narratore: (47) Egli [=Champollion] ignora che DOVRÁ sopportare un colpo dopo l'altro, e che egli, pur non avendo altro in testa se non i geroglifici e la térra dei Faraoni, SARÁ un giorno mandato in esilio per alto tradimento. (Ceram 102) 252 (61) Cinque anni fa, quando Tornatore l'ha lanciata con L'uomo delle stelle, non pensava che SAREBBE DIVENTATA un'attrice sul serio. Tutto era accaduto per caso. (Gioia, N.18, 9 Maggio 1998, p.156) I predicad nella parte accompagnativa sono sia negati sia di senso negativo ("non sapere", "ignorare"), mentre come elemento introduttivo possono figurare solo alcu-ni connettori, come ad es. "che" dichiarativo, "come", "quale" e "quanto" esclamativi. L'essenziale indipendenza dei due contenuti appare evidente nel caso seguente: (49) [...] avevamo la scusa dei doveri, io avevo mió padre a Milano e lei un marito e una bambina a Roma. Tutti e due il futuro glieli AVREBBE MANDATI in fumo, anche la figlia. Pero allora non lo sapevamo. (Carpi 126-27) 3.5.3.2 Altri costrutti La situazione sintattica nell'ambito del FForw puó essere di tipo piü complesso, e allora troviamo anche altre dipendenti, spesso di II gradó: (50) L'antisemitismo di Maria Teresa non si estingue con l'episodio di Praga. "Non conosco piaga maggiore di questa razza bugiarda [...]", RIPETERÁ fino alia fine dei suoi giorni mentre. dal 1772. YIETERÁ che gli ebrei abitino a Vienna senza un suo speciale permesso. (MT Ferri 113) (51) C'era anche un fratello di Gian Francesco, Zaccaria: un politicante ottuso che, guando Gian Francesco MORIRÁ, sepolto, il 5 marzo 1620. SI AFFRETTERÁ a gettar via tutti i suoi strumenti scientifici, [...] (Zorzi 162) (52) [...] puó awicinare e ritrarre per la prima volta l'imperatore, del quale DIVENTERÁ poi il ritrattista ufficiale PRIMA DI ESSERE il fornitore di innu-merevoli dipinti al figlio di lui, Filippo II. (Zorzi 177) Interessante il seguente FForw (al Futuro degli Storici), accostato a un Presente usato per l'attualitá del narratore: (53) Un proclama clandestino del Comitato rivoluzionario veneto aveva infatti vieta-to rigorosamente "i servili omaggi come gli insulti codardi". [...] VERANNO spesso anche i sovrani d'Italia, Margherita di Savoia ACCOMPAGNERÁ il figliolino Vittorio Emanuele ai bagni di mare, al Lido, diven-tato da poco spiaggia alia moda. Nel corso di uno dei brevissimi soggiorni di re Vittorio Emanuele III, tra una guerra e l'altra, chi scrive lo VEDRÁ. passeggiare pacificamente, in borghese, tra i Giardinetti e il molo della Piazzetta [...] (Zorzi 404) 253 3.5.3.3 Futuro Composto (FF) nel FForw e con altre funzioni Per illustrare la molteplicità delle funzioni di un paradigma verbale in un testo autentico ho scelto il Futuro Composto, che, oltre ad esser usato per esprimere la relativa antériorité sia nell'ambito di un FForw (come in (54)) che in quello di un discorso indiretto (come in (56)), puó essere adoperato con la funzione epistemica, come in (55), dove, a causa dei F del FForw nel contesto immediato, non è immediatamente riconoscibile: (54) Al Canal Grande SI AFFACCERANNO, invece, dopo che un atto della Municipalité Prowisoria li AVRÀ AFFRANCAH, il maggio 1797, gli Ebrei veneziani, antiquari, uomini d'affari, medici [...] (Zorzi 62) Ídopo il suo ritorno in America DIVENTERÀ direttore di un'importante rivista, [...], e PUBBLICHERÀ una quarantina di romanzi. Ma difficilmente SI SARAN-NO CANCELLATE dalla sua mente le mille impressioni di una Venezia che, oggi, non esiste più [...] (Zorzi 324) (56) [...] e lei è decisa A NON DARSI pace finché NON SI SARÀ CIRCONDATA di persone intelligenti, abili, lavoratrici, fedeli. (MT Ferri 62) 3.5.4 Giustapposizione di mezzi diversi II libro di Zorzi, menzionato all'inizio, è una ricca fonte di esempi illustrativi: su 401 pagine si trovano più di 330 casi di FForw, senza contare tutti i rimanenti CC, F, FSt, DOVEVA + Inf che appaiono in altre accezioni. Per illustrare la densità e la varietà nell'uso del FForw ho scelto due brani. Nel primo, dopo un CC per la postériorité nel discorso inserito, troviamo il FForw esplicito segnato da "destinato a", "futuro", "DOVEVA + Inf' e CC; nel secondo "DOVEVA + Inf, CC e FdSt: (57) La buona Marzia aveva perdónate, con la promessa che mai Zanetta AVREBBE CALCATO le scene. Viceversa, due anni dopo Zanetta debuttava a Londra, dove Gaetano l'aveva preceduta e dove lei, ormai attrice di professione col sopran-nome di "Buranella", dava alia luce il secondo figlio, Francesco, DESTINATO a larga notoriété come pittore di battaglie: la voce pubblica, non si sa con quale fon-damento, attribuiva quella maternité al principe di Galles, il FUTURO re Giorgio II. Era l'inizio di una brillante carriera, che DOVEVA portare la Buranella, dopo vari anni di recite al teatro di San Samuele, e vari altri parti, al teatro imperiale di Pietroburgo, poi al teatro di corte di Dresda, dove SAREBBE MORTA, dopo altre traversie, nel 1766. grossa e appassita, senza più tracce di una bellezza [...] (Zorzi 298) 254 (61) Il bimbo Pisani, ritratto con tanta pompa nel quadro familiare, DOYEVA vivere poco, vent'anni appena. Assai più a lungo DOVEVA vivere una delle due bimbe vestite di bianco, la Contarina Barbarigo, quella stessa che AVREBBE SUSCI-TATO cosi tanta ammirazione nel severo e misogino imperatore Giuseppe II: sposata ad uno Zorzi, Marin I, único erede del ricco ramo di San Severo délia sua antica famiglia, AVRÀ il matrimonio annullato "per inabilità del marito" che SI FARÀ prete. E CAMPERÀ fino ai primissimi anni del secolo nuovo, lasciando tutto il suo vistosissimo patrimonio, [...] (Zorzi 157) 3.6 Neutralizzazione Come abbiamo visto, nel FForw típico l'azione marcata come "posteriore" non appartiene alla storia centrale, come anche nel seguente esempio: (59) Nell'opera è anticipata nelle sue linee fondamentali la posizione speculativa che negli anni successivi 0.[gliati] ASSUMERÀ nell'ambito délia neoscolastica italiana; (BOM 1190) Ma il suo modulo fórmale espressivo viene talvolta adoperato per esprimere azioni centrali del racconto. Nel brano seguente si potrà ancora trovare la giustifi-cazione per il passaggio dal PRESENTE STORICO (PrSt) al FUTURO STORICO (FSt): nel caso di azioni ateliche il Pr ("crede","scorge in ogni momento délia sua vita", "vuole") potrebbe riferirsi a un'azione contemporánea e non successiva, ed è probabile che l'autore abbia scelto il F per evitare l'ambiguità: (60) Il contagio si comunica all'uomo, che CREDERÀ nell'esistenza del fantasma, lo SCORGERÀ presso di sé in ogni momento délia sua vita, sino a che VORRÀ sfuggire alla tormentosa e insistente suggestione, mediante un tentativo di suicidio. Popo, awiene la guarigione e la resurrezione: [...]. (BOM 1187) Nei brani successivi, invece, è evidente che del FForw rimane soltanto la veste espressiva. Si tratta solo di un altro modo di esporre fatti passati successivi: di una variatio stilistica. È intéressante la presenza del fenomeno in pubblicazioni tanto diverse tra di loro come una guida turistica, il Dizionario Bompiani, Stato dell'Italia di Ginsborg, la rivista Architectural Digest, il Programma delle manifestazioni dell'Istituto Italiano di Cultura in Slovenia. Si noti inoltre, in (61), un forte desiderio di variare: la narrazione delle azioni centrali passa dal PASSATO REMOTO, attra-verso il PRESENTE STORICO al FUTURO STORICO e al PARTICIPIO PASSATO per tornare di nuovo al PASSATO REMOTO: 255 (61) Sfiorata, piuttosto che investita dagli Unni (451), Patavium ricevette il colpo mortale ad opera dei Longobardi. II secondo periodo dell'esistenza di Padova ha rego-lare inizio con il ritorno del Vescovo in sede, dopo la caduta del Regno Longobardo (774) ad opera di Carlomagno. Solo dopo la meta del X secolo riprende in Padova e nel Padovano una ordinata regolaritá di vita pubblica, pro-mossa e vigilata dall'autoritá dei Vescovi. SPETTERÁ al grande vescovo S. Bellino (+ novembre 1147) perfezionare gli istituti della "Repubblica Padovana", RETTA, fino al 1174, da un collegio regolare di Consoli, scelti, per lo piü, tra i vassalli e i fedeli del Vescovo di Padova. II giovane imperatore Federico I, Barbarossa, scese in Italia, nel 1154, [...] (Padova 1994-8) (62) Marc Fournier, un giovane francese in villeggiatura a Londra, assume come governante una vedova inglese, che DIVERRÁ sua amante. Alia fine, Queenie SPOSERÁ un uomo dapprima detestato e, identificando il marito con il suo primo amore, FINIRÁ con l'amarlo. (BOM 1120) (63) [...] Data al 1880 l'arrivo in Italia di Sotirio Bulgari dal nativo Epiro. L'intraprendente commerciante aprl quattro anni dopo. in via Sistina a Roma, la sua prima bottega. Nel 1894 SI SAREBBEINAUGURATA quella di via Condotti, ancora oggi sede del negozio. Da li prese il via Yescalation di una dinastía di orafi che seppe costruire la propria fortuna su [...] (AD No 222, Nov. 1999, p.26) (64) Gli Etruschi costrinsero gli Umbri a ritirarsi a est del Tevere e nella ripartizione augustea l'attuale Umbria risulta divisa tra la VI regio, [...]. Tale divisione SARÁ DESTINATA a rimanere nel corso dei secoli [...]. Solo con l'unitá la configu-razione delle regioni INIZIERÁ ad avere l'assetto attuale. La provincia deH'Umbria RAGGRUPPERÁ gli attuali territori che oggi la compongono, a essi VERRÁ agghinta la [...] (Renato Corvino: "Umbria: uno sviluppo tardivo ed é súbito sera" in Ginsborg 1994: 168) (65) Mentre comincia ad affermarsi nel teatro di rivista, ha modo di mettersi in mostra nel ruolo della cabarettista in "Teresa Venerdi" (1941) di De Sica: inizia cosi una strepitosa carriera, che la PORTERÁ ad essere l'attrice per eccellenza nella nostra cinematografía del dopoguerra. In "Roma cittá aperta" (1945) di Roberto Rossellini DISEGNERÁ il personaggio della sora Pina, popolana orgogliosa e sanguigna, con slancio e passione memorabili. ([...]) DOVRÁ aspettare anni. la Magnani, PER TROVARE il modo di esprimersi ancora a simili livelli: glielo OFFRIRÁ l'amico Luchino Visconti con "Bellissima" (1951). dove rappresenta una madre abbagliata da miti facili, la quale sogna per la sua bam- 256 bina fama e celebritá. Gli anni seguenti la vedono professionista impeccabile (vince il premio Oscar con "La rosa tatuata", nel '55) in pellicole drammatiche ("Nella cittá l'inferno", 1959, di Castellani) o brillanti ("Risate di gioia", 1960, dove Monicelli ricrea Tantico duetto con Totó). La sua forte personalitá ha modo di risaltare ancora in "Mamma Roma" (1962) di Pasolini, [...]. (IIC, Programma Setiembre 2005, p. 3) 4. Conclusione Con questo articolo ho affrontato la problemática del flash-forward, cercando di delimitarlo rispetto ad alcune nozioni affini. II FForw é definito come una partico-lare intenzione comunicativa del narratore nell'esposizione di fatti passati. Nella sua variante prototipica, il narratore segnala - con i mezzi espressivi mutuati da altri moduli espositivi - la non pertinenza diretta di una o piú azioni passate per l'attuale fuoco narrativo. Cosi, spesso in combinazione con un awerbiale di tempo che segnala un punto nella posterioritá rispetto a un ancoraggio nel passato, troviamo diverse realizzazioni linguistiche. Mentre in alcune varianti - se l'azione é suficientemente marcata come non appartenente al fuoco narrativo da altri mezzi - puó bastare l'uso di un paradigma narrativo centrale (PASSATO REMOTO, PASSATO PROSSIMO, PRESENTE STORICO ecc.), le varianti piü appariscenti sono, invece, quelle con un paradigma (o un altro marcatore) in grado di suggerire la posterioritá (CONDIZIONALE COMPOSTO, FUTURO STORICO, FUTURO DEGLISTORICI, perifrasi DOVEVA + INF, DESTINATO A ecc.). É stata inoltre constatata anche in questo fenomeno la neutralizzazione, quando al modulo espressivo non corrisponde piú un pendant semántico (l'azione, infatti, fa parte del fuoco narrativo), per cui il modulo finisce per diventare semplicemente una variatio stilistica dell'ordo naturalis. CORPUS Dizionario Bompiani di opere e personaggi: A - B.l. Milano: Bompiani, 1983. BASSANI, Giorgio (1991), II giardino dei Finzi-Contini. Milano: Arnoldo Mondadori. CARPI, Anna Maria (2002) II principe scarlato. Milano: La Tartaruga/Baldini & Castoldi CERAM, C. W. (1952) Civiltá sepolte. Trad. Licia Borrelli. Torino: Einaudi. FERRI, Edgarda (1995) Maria Teresa. Una donna alpotere. Milano: Arnoldo Mondadori. FERRI, Edgarda (1996) Giovanna la Pazza. Una regina ribelle nella Spagna dell'Inquisizione. Milano: Arnoldo Mondadori. GINSBORG, Paul (1994) Stato dell'Italia. Milano: II saggiatore/Bruno Mondadori. PAVESE, Cesare (2000) La luna e i falo. Torino: Einaudi. 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Obravnavani modul je sicer nastal zaradi nove komunikacijske potrebe, v nekaterih primerih pa so njegova izrazila uporabljena tudi brez pomenske podpore: ko je tako osiromašen razločevalne vrednosti, postane zgolj nova izrazna možnost - stilistična varianta - za niz zaporednih dejanj osrednje zgodbe. 258