ORGANO DELL’UNIONE SOCIALISTA DEI LAVORATORI ANNO Vili. - No. 408 Redazione e Amministrazione: GAPODISTftIA Via Santorio 26 - tei. 128 lt «hi — M Urc MARTEDÌ’, 19 luglio 1955 ABBONAMENTI: Annuo din. 420. semestrale din. 220, trimestrale din. 110 Spedizione in o. o.p. Allo studio notevoli misure FORSE LA JUGOSLAVIA per l'incremento agricolo nel Consiglio d’Europa Una serie di importanti consultazióni tra personalità e organismi economici La decorsa settimana è stata caratterizzata nel nostro Paese da alcune importanti consultazioni di personalità ed organismi economici, consultazioni volte a incoraggiare la produzione agr e, la e regolare i prezzi e la distribuzione della stessa. A Novi Sad si è svorrà la prima delle consultazioni in oa. .la, quella sui problemi del., produzione del frumento. Prendendo la parola, ‘è'avfco Kolar, del Consiglio Esecutivo Federale, ha posto in rilievo la necessità e l’importanza della costituzione della -sezione per i cereali presso l’Unione delle Camere dell’Agricoltura, nonché di una serie di complesse misure da intraprendersi per incrementare la produzione dei cereali e in primo luogo del frumento-. «La lotta per l’incremento de’la produzione del frumento — ha detto Slavko Kolar — è oggi altrettanto importante quanto la lotta per una maggiore produzione dell’acciaio o del carbone. L’aumento del raccolto dei cereali, e in primo luogo del frumento, costituisce perciò oggi uno dei problemi più importanti, e richiede la soluzione di un’intera serie di questioni organizzative ed economiche. la fondazione della sezione per i cereali è avvenuta proprio nei momento in cui esistono le condizioni fondamentali per una produzione migliore. A quanto si prevede, già nel prossimo anno i mezzi da investire in questo ramo dell’econ.-n.iia verranno aumentati di circa il 20%. Si accederà poi a una politica tributaria ben determinata, che dovrebbe mitigare l’attuale situazione tributaria piuttosto tesa. Verranno emanate inoltre varie im- portanti prescrizioni». L’oratore ha quindi proseguito dicendo che il raccolto è in ristagno in quanto le superfici seminate sono diminuite essendosi modificata la struttura della popolazione rurale, una forte aliquota della quale si è in questi ultimi anni inurbata. «In conseguenza di ciò — egli ha detto — si è giunti alla recente decisione di modificare i prezzi di alcuni prodotti agricoli e creare così condizioni quanto più favorevoli alla produzióne del frumento. Già quest’anno il frumento e alcuni altri prodotti saranno messi sul libero mercato. Con la rettifica dei prezzi viene liquidata la sproporzione di valore tra il granturco, il frumento e altri prodotti. Con il rialzo dei prezzi non si conseguirebbe però il risultato desiderato se questo rincaro non fosse collegato all’aumento della produzione delle merci destinate alla campagna. Allo stesso modo tutte le condizioni favorevoli nello scambio merci non sarebbero sufficienti se tutto ciò non fosse accompagnato da un aumento della produzione dei cereali per unità di superficie». Slavko Komar ha quindi concluso dicendo che dalle misure intraprese è legittimo attendersi un potenziamento della produzione cerealicola. A Belgrado si è invece riunito il comitato direttivo dell’Associazione delle imprese per la lavorazione della carne, che ha deciso di raccomandare a tutte le fabbriche del paese di vendere il grasso al prezzo massimo di 310 dinari al kg. Nel corso della riunione il Comitato direttivo dell’Associazione ha inoltre deciso di convocare una consultazione fra i rappresentami dei produttori di carni e di grassi in Jugoslavia. I membri d'el comitato direttivo, che sono nello stesso tempo i dirigenti delle fabbriche più importanti, hanno rilevato che dopo l’introduzione della libera formazione del prezzo dei grassi, i prezzi delle carni affumicate potrebbero venire diminuiti da 30 a 40 dinari al kg. o o o Presente Osman Karabegovič, membro del Consiglio Esecutivo Federale, ha avuto luogo venerdì alla Camera del commercio estero a Belgrado una riunione in cui sono stati esaminati gli sviluppi della nastra esportazione. E’ stato rilevato che si rende necessario lo aumento delle esportazioni al fine di realizzare le valute necessarie per l’acquisto di materie prime e di materiale di riproduzione per la nostra industria. Nei prossimi giorni si terranno a questo s’copo alcune consultazioni tra i rappresentanti dei produttori, degli esportatori e delle Camere dell’economia. Il segretario generale della Camera del commercio estero federale, Ivan Barbalič, ha posto in ri- lievo nel suo intervento che la esportazione nei primi sei mesi di quest’anno è pari a quella registrata nel corrispondente periodo del 1954. Egli ha però soggiunto che attualmente l’esportazione non se-.gue una linea uniforme. Poiché infatti nel primo semestre è stato esportato il 42,5% del contigente merci previsto per il 1955, risulta che il piano d’esportazione non è stato realizzato nella misura del 7,5%. Ivan Barbalič ha rilevato che tale mancata realizzazione jlel piano si riscontra Sopratutto nel caso dei prodotti dell’industria elettrica, della siderurgia, frutti-coltura, viticoltura e bestiame. Viene contemporaneamente registrato un aumento sensibile delle importazioni, per cui si rende necessario escogitare misure atte a isanare lo squilibrio della bilancia commerciale. Rappresentanti di fabbriche e di imprese per il commercio con l’estero si sono dichiarati del parere che è possibile aumentare le esportazioni dei più importanti nostri prodotti che tradizionalmente trovano aquirenti nei mercati stranieri. L’ultima sessione dell’assémblea consultiva del Consiglio d’Europa ha attirato la particolare attenzione della nostra opinione pubblica. A Strasburgo questa volta si è parlato delle possibilità di estendere l’organizzazione ad alcuni altri paesi europei, in primo luogo alla Jugoslavia. In questo senso è stata presentata anche una proposta formale che dovrà essere esaminata dal Comitato generale del Consiglio d’Europa. Presidente di questo comitato è il ministro degli esteri britannico Me Millan, il medesimo che ha avanzato la proposta. L’assemblea consultiva del Consiglio d’Europa rappresenta uno dei più importanti settori della collaborazione fra i paesi europei, collaborazione alla quale, nelle condizioni della normalizzazione dei rapporti internazionali, si aprono prospettive sempre più favorevoli. Tuttavia, affinchè l’operato del Consiglio d’Europa sia molto più efficace, necessita che vengano superate le non poche deficienze costituzionali interne e in primo luogo che venga consentita l’attiva partecipazione di una cerchia più vasta di paesi interessati ad una costruttiva collaborazione intereuropea a parità di diritti. L’INCONTRO DEI «QUATTRO GRANDI» Da Potsdam a Ginevra in uno spirito nuovo Una della disciplina vinicultura Il nostro paese è un buon produttore, un forte consumatore e un noto esportatore di vino. Comprensibile quindi l’attenzione con la quale la nostra opinione pubblica stà seguendo da sei mesi a questa parte le vivaci discussioni -in seno agli organismi dell’Assemblea popolare federale sul progetto legge in materia di produzione vinicola. Che si tratti di una vivacissima discussione è cosa notoria. Basti pensare che il progetto legge per ben due volte non è passato ai comitati economici delie due Camere. Nel febbraio scors’o i punti maggiormente controversi erano: si può o non si può produrre vino «artificiale» e se si può, chi è autorizzato a farlo? La scorsa settimana il progetto è ritornato all’ordine dei giorno dei comitati economici. Ci si attendeva che la discussione sarebbe scesa di tono poiché il nuovo testo era stato redatto sulla base delle precedenti osservazioni. Invece no! Anche questa volta i' pareri sono stati discordi. Cominciamo dal Consiglio esecutivo federale. La legge deve proibire quelle falsificazioni del vino che traggono in inganno il consumatore costretto a bersi una bevanda alcoolica senza conoscerne l’origine e il genere. Perciò in futuro nessuno potrà far passare, ad esempio, per puro «Rizling» una mistura di «oscure» origini. Consumatori e produttori di vini d’uva possono quindi rimanere soddisfatti dell’atteggiamento assunto dal Consiglio esecutivo federale. Senonchè lo stesso Consiglio non vuole essere assolutista, consentendo che, a- determinate condizioni, le organizzazioni economiche producano anche vino artificiale. Il consumatore però non deve essere ingannato, e una bella etichetta deve precisare che non si tratta di vino d’uva. Il Consiglio esecutivo federale ritiene inoltre che non sia necessario fissare nella legge le percentuali di alcool nel vino in commercio. Che cosa ne dice la Commissione federale per il vino? Il professor Nikola Sermah, membro della commissione e vecchio esperto enologo ha dichiarato: «E’ inutile ammettere la produzione di vino artificiale, sia pur avvertendo il consumatore. Tutti preferiranno il vino naturale. La commissione si oppone quindi alla produzione dei vini artificiali.» Ed ecco alcuni pareri dei deputati facenti parte del comitato per l’economia del consiglio dei produttori. L’ingegner Vojin Popovič si è dichiarato d’accordo con le oss'erva-zioni del Consiglio esecutivo federale, poiché se prese in considerazione, consentirebbero la tutela degli interessi sia dei produttori che dei consumatori. Il deputato Mladen Sazdevski si è innanzitutto chiesto: «La legge che stiamo as’aminando è la legge sul vino o sulle bevande alcooliche in generale?» A suo avvisò sarebbe opportuno regolare in qualche modo, con una legge diversa da quella per il vino, la produzione di bevande alcooliche simili al vino fabbricate con materie organiche non nocive alla salute. Di diversa opinione si dichiara l’ingegner Filip Knežević, pure lui del Comitato economico della Camera dei produttori. «La legge sul vino — egli afferma — deve definire anche quello che non è vino. Quindi, accolte le osservazioni del Consiglio esecutivo federale, il produttore è garantito dell’immissione sul mercato di una bevanda alcoolica che può concorrere con il suo vino naturale. T.l consumatore, d’altra parte, basta che legga l’etichetta per scartare o accettare la bevanda offertagli.» Su questi pareri si sono naturalmente formati dei gruppi e méntre al comitato della Camera dei rappresentanti sono state accolte le osservazioni del Consiglio esecutivo federale, al comitato della Camera dei produttori sette deputati -hanno votato a favore, sette contro, e uno si è astenuto- E così il progetto legge non è stato presentato alla Ceduta plenaria dell’Assemblea, ma rinviato agli esperti per un ulteriore esame. Forse chi si attendeva una sollecita regolazione della materia sarà rimasto un pò deluso, ma le leggi, e tra queste anche quella per il vino, migliore sarà, almeno lo speriate prima della loro emanazione e più studiata sarà questa per il vino, migliore sarà almeno lo speriamo, il prodotto di Bacco che berremo. Dieci anni di politica delle sfere di influenza hanno lasciato insoluti ed aggravati i problemi politici, scoiali e territoriali sortì alla fine della guerra, in Europa, nei paesi coloniali e nell’Asia. Gli sviluppi delle tremende amai, il cui prototipo venne sperimentato ad Hiroschima hanno aggravato le contraddizioni internazionali e portato agli estremi! gli urti fra le grandi potenze trascinandole in una pericolosa e debilitante corsa al riamo e in una affaoosa gara alla ricerca di basii strategiche e dii, punti di appoggio ohe —- in u-ina catena di alleanze màliiitairi ■— hanno diviso il mondo in due blocchi contrapposti, .portati a conside rare «nemici» della propria sicurezza tutti gli. stati al di fuori dei blocchi stessi e tutte le correnti di pensiero basate sul progresso sociale e sulle idee di pace e di pacifica collaborazione tra . i popoli. Questo il biiilalnciio fallimentare del decennio che và da Potsdam a Ginevra e da Hiroschima ai blocchi basati sulla potenza delle terribili armi termonucleari. Se qualche cosa si è salvato, divenendo/ positivo, da itale bilancio catastrofico, lo si deve al fatto ohe la pressione dell’opinione pubblica mondiale -ha negli ultimi tempi indotto le grandi potenze ad affrontare alcuni deli problemi controversi in uno spirito, se non nuovo, per lo meno non più stretta-mente legato alla politica ohe prende nome da Potsdam e dai blocchi. Così, attraverso i negoziati, venne posto fine alla guerra in Corea ed in Indocina — dove i conflitti nacquero nella situazione esasperata della politica delle zone di influenza — riconoscendo per Ila prima volta, dopo il 1954, il diritto dei popoli a decidere del proprio destino. Anche se in Corea più ohe in Indocina, ma in entrambi i paesi e per gli stessi motivi le vecchie forze retrive — per difendere la loro potenza economico drqpejrliali-sta nel quadro della ormai scredi- tata politica delle zone di influenza — cercarono, e cercano, di limitare o far fallire ; i risultati dei .negoli,affi paoiifiidi. L’hciaordo sul trattato di stato austriaco segnò un’ulteriore sconfitta della politica di Podsdam, così come l’accordo per la conferenza sull’uso pacifico del-l’eneiìgia aomica (iiialggiiunto nel quadro dell’jON'U) può xapptresen-tare una base per una battuta di airesto sulla pericolosa china dei conflitti atomici. Assieme agli sforzi dei popoli propugnanti ila sacrifica ooensistemza di tutti gli stati, gli armistizi di Corea ed Indocina, gli acoordi per l’Austria e per la conferenza di Ginevra rappresentano oggi un promettente periodo di transizione tra Potsdam e la coesistenza attiva La conferenza iniziata ieri a Ginevra, anche se non a soluzioni mi-raoolis'te. deve portare al seppellimento dei vecchi concetti di dieci anni or sono e porre le basi per d futuri metodi pacifici che dovranno permeare la politica intemazionale se (come hanno ammonito i premi Nobel nel loro appello) si vuole evitare la distruzione biologica del mondo un un apocalittico conflitto termonucleare che travolgerebbe tutti, vincitori e vinti, belligeranti e neutrali. Nell’ablbafodo-no della politica di Potiš,dam e nel ripudio dei metodi dei blocchi (già in atto sotto la spinta dei popoli) stanno le speranze che lioip'inione pubblica mondiale ripone nelle conversazioni al massimo livello in atto a Ginevra. Gli uomini, «Grandi!» o no’, ad un certo momento debbono piegarsi alla storia in cammino. Storia fatta dallo sviluppo della tecnica umana e dalla volontà dei popoli di godere pacificamente delle scoperte delle tecnica. Vi è motivo di credere che questa legge storica a-girà anche a Ginevra e contribuirà non poco a far sparire gli accenni polemici negativi, affiorati qiuà e là nelle posizioni delle quattro grandi potenze. (Mbtìivi polemici) che vanno dai pretesti Ideologici alle tendenze di supremazia1 poli-itioo-nmlitare flilno alfe velleità d,l intervenire, direttamente io attraverso negoziati, negli affari interni degli stati non rappresentati a Ginevra. Motivi polemici che rappresentano gli ultimi conati, duri a morire, della politica di Potsdam, di Hiroschima e dei blocohi. Motivi polemici ohe debbono essere superati, e che possono essere superati, se si vuole realmente • ohe ad un decennio di incubi e di pericoli, nati a Potsdam ed Hiroschima, segua un periodo di pace e di pacifica coesistenza che consenta all’umanità non solo di sopravivere all’era atomica e termonucleare, ma di fare di questa era lo stadio del più grande e pacifico peri-aldo di sviluppo sociale del mondo. Questo, senza soluzioni miracolistiche, i quattro grandi da Ginevra possono dare, corrispondendo alle aspettative deH’opinkme pubblica mondiale asseoondalndo lo spirito nuovo qhe ,si sità facendo strada nelle relazioni internaziona- li. In questo ragionato ottimismo, che si fonda sul cammino della storia, più grande dei »grandi«, e sulla volontà dei popoli, più forti degli stati «forti», sta la speranza che noi riponiamo nella conferenza di Ginevra. Del Consiglio d’Europa fanno parte, dalla costituzione, avvenuta nel 1949, soltanto Gran Bretagna, Francia, Belgio, Olanda, Lussemburgo, Svezia, Norvegia, Danimarca, Irlanda, Italia,. Grecia e Turchia. 1 Il Consiglio d’Europa si compone dell’ass'emblea consultiva e del comitato dei ministri, organo esecutivo. Negli intervalli fra le sessioni di questi organismi, funziona una segreteria generale. La costituzione del Consiglio d’Europa è il risultato da una parte del desiderio di dare una bas'e pratica al vecchio ideale dell’unificazione dell’Europa, ideale che, pur vivo da oltre un cinquantennio, non giunse mai a realizzazione a causa degli antagonismi egemonici che dividevano i paesi europei, e dalla altra della tendenza di realizzare questo ideale in una forma di integrazione, subordinata alle esigenze dell’Occidente nel non lontano periodo del rapido inasprimento dei rapporti internazionali. In un certo senso, ha influito inoltre sulla costituzione di questo organismo europeo anche la reazione suscitata dalla sempre maggiore influenza degli Stati Uniti nella vita post-bellica dell’Europa occidentale. Il negativo sviluppo della situazione internazionale non ha mancato di lasciar tracce anche nelle forme e negli organismi della collaborazione reciproca europea. Queste forme e questi organismi divennero, in altre parole, succubi della politica dei Blocchi. Ciò, d’al-Itro canto, ha influito negativa-mente anche sul funzionamento stesso del Consiglio d’Europa. La assemblea consultiva che dovrebbe essere l’organismo massimo è stata ridotta ad un ruolo secondario. Tutte le sue raccomandazioni hanno valore impegnativo soltanto se approvate dal comitato dei ministri. Sinora, su 160 raccomandazioni e risoluzioni dell’assemblea, il comitato ne ha respinte 100. E’ questo senza dubbio uno dei motivi principali per cui l’attività del Consiglio d’Europa, pur comprendendo i vari dibattiti alcuni aspetti particolarmente importanti della politica europea, non ha condotto a risultati notevoli, nè ha destato grande interesse nell’opinione pubblica mondiale. (Nonostante il Consiglio d’Europa, e in particolare la sua assemblea consultiva, hanno una non indifferente importanza IN BREVE BELGRADO — Gli apparecchi dell’Istituto sismologico di Belgrado hanno registrato ieri mattina l’inizio di un forte terremoto con l’epicentro a circa 1.150 Km a sud-est di Belgrado. * CALCUTA — Nella parte settentrionale dello stato di Bihar (India) * il fiume Kosi si è riversato dall’alveo inondando 900 villaggi su una area di 850 miglia quadrate. Sei milioni di persone hanno perduto o sono in procinto di perdere le loro case. MANILLA — Il Governo delle Filippine ha deciso di riconoscere il Viet Nam meridionale. BILANCIO SEMESTRALE della situazione economica GELOSIA DI MESTIERE «ROMA 9 luglio, notte. — La polizia è dovuta intervenire questa mattina nell’interno del campo profughi romano di Santa 'Croce in Ge-rusaleme, al quartiere Esquilino, dove si erano verificati gravi episodi di agitazione. Nel campo abitano circa tremila persone provenienti dall’Africa, dalla Dalmazia, cLaìl’I-striia e persino dai quartieri romani che furono danneggiati dai bombardamenti del’43 ... «Già da alcuni giorni i profughi erano lin fermento per il decreto ministeriale, che veniva a privare gran parte di essi del sussidio. Il fatto e-ra stato discusso a lungo, ma soltanto questa mattina il risentimento è scoppiato iin urta dimostrazione poiché era circolata la voce ohe le oase già costruite per i profughi del Comune di Acilia sarebbero state assegnate ai giuliani dèlia Zona B. che, dopo l’accordo per Trieste, avevano optato per l’Italia. —» (Dal «Corriere della Sera» del 10 corr.) ' Come precisa il precitato quotidiano, che gode fama di «ben informato», le cause del fermento dei profughi, locati nel quartiere Esquilino di Rotna, cioè su uno dei «fatidici sette colli» imperiali, derivavano dal fatto che, per recente decreto ministeriale, ai profughi, provvisti di impiego o di lavoro, cessa la corresponsione del sussidio. Ciò significa che prima ai profughi era stato promesso e garantito dagli organi statali non solo l’impiego e il posto di lavoro, ma anche il godimento incondizionato e illimitato nel tempo di un sussidio, quindi il diritto a sostituire gli italiani, non profughi, negli impieghi e nei posti di lavoro e il diritto perpetuo a beneficiare di una speciale indennità a carico dei contribuenti italiani. Così stando le cose, il fermento dì che trattasi è pienamente giustificato poiché a nessuno è lecito, neppure a un governo romano, ledere o conculcare un diritto sacrosanto, acquisito da chi «tutto ha sacrificato per l’Italia». Di contro non trovano corrispondente giustificazioìpe jil ‘risentimento e i gravi episodi di agitazione provocati dalla tema che le case del comune di Acilia sarebbero state assegnate ai giuliani della Zona B che hanno optato per l’Italia. Anzi questo fatto legittima il dubbio che la manifestazione stessa fosse originata da motivi di gelosia fra profughi per diversità di trattamento fra gli uni e gli altri. Può darsi però che i profughi del campo di S. Croce in Gerusalemme, sopratutto quelli provenienti dall’Africa e dai quartieri di Roma danneggiati dai bombardamenti del 43, non siano consci delle differenze fondamentali che intercorrono fra essi e i loro «fratelli giuliani» provenienti dall'ex zona B. Forse essi non sanno che i profughi dall’lstria e dall’ex Zona B appartengono ad una categoria extra perchè formata da super italiani, perchè costituente la massa di manovra del C. L. N. dell’Istria al quale, da quanto si rileva, sono siate conferite e, da parte sua, si è arrogato funzioni e facoltà superiori a quelle della rappresentanza ufficiale in Capodistria, per quanto concerne gli italiani dell’lstria. Come' tali, i profughi dell’Istria possono perciò vantare titoli di merito e diritti preferenziali superiori a tutti gli altri profughi e ai senza casa per eventi bellici. Essi infatti, attenendosi alle diretta e del C. L. N. e dai suoi rappresentanti — cui interessa dimostrare, attraverso una continua serie di atti ostili, che fra l’Italia e là Jugoslavia, permane lo stato di belligeranza, cioè Tunica condizione che spieghi l’assurdo della sopravvivenza di esso C. L. N. dopo il Trattato di pace con l’Italia e dopo il Memorandum d’intesa — si sono trapiantati a Trieste e in Italia a spese del popolo i-taliano con larga scorta dei beni mobili di cui erano provvisti. Con questo grosso trapianto il C. L. N. si è preso il gusto di fare un dispetto alla nemica Jugoslavia, illudendosi di lasciare la terra bruciata nelle cittadine costiere dell’Istria e il vesco-co Santin ha ritenuto di aver ricavato le prove, ingrossando il numero delle vittime delle sue malefatte, delle persecuzioni in Zona B, da lui per lunghi anni fabbricate e propagandate nel mondo in odio alla Jugoslavia. I primi a far le spese e a subire le conseguenze di questo trapianto di italiani a pagamento, sono stati i triestini «sventagliati» in Au-' stralia e in altre parti del globo per lasciare le loro case e cedere ì propri posti di. lavoro ai nuovi «martiri» dell’Italia. Valutando la situazione economioa dei primi cinque mesi del’anno corrente, sulla base della relazione recentemente presentata dal Consiglio Esecutivo all’Assemblea Federale, va messa particolarmente iin rilievo la principale caratteristica di tale situazione, data daU’auniento della produzione, di quella industriale in special modo, la quale segna una percentuale maggiore del 23 per cento nei confronti dello stesso periodo del 1954 e del 9 per cento nei confronti della media di quell’anno. Il ritmo sin qui iseguiito dalle attività industriali giustifica la certezza che la percentuale di aumento del 14 per cento, fissata dal piano sociale dell’anno in corso, sarà raggiunta quando nel secondo semestre avrà modo d’iinflùire sulla realizzazione complessiva la produzione deU’indu-stria alimentare e degli altri rami, la cui attività iè concentrata prevalentemente in tale periodo. U,n tanto per quanto riguarda la produzione industriale. Per quella a-gricola Invece, sarebbe azzardato o-gni pronastico, ooqrunque anohe da quesito ramo si possono attendere risultati lusinghieri, se oi basiamo e-siclusivamente sulTinteressaimenito notevole degli agricoltori per la produzione, manifestatosi! negli aspetti più diversi nel corso dei passati autunno e primavera. Quindi è fuor di dubbio che l’indirizzo fondamentale tracciato dal piano sociale viene evidentemente seguito. Però contemporaneamente sono venuti a rivelarsi certi fenomeni negativi, che, se presi iin se stessi, non significano anoora un sensibile discostamente da quelle che sono le disposizioni del piano. Rappresentano però un elemento di instabilità per il normale sviluppo dell’eoono- nell’ambito della politica europea, poiché, esprimendo i diversi atteggiamenti e le diverse tendenze interne dei vari paesi, esercitano una certa influenza sullo sviluppo di questi, sul loro avvicinamento reciproco e infine sul ruolo nel processo di-sviluppo generale delle condizioni europee e mondiale. L’attività pratica del Consiglio d'Europa ha molto sofferto dell’e-sclus'ivismo blocchista ed ideologico nel periodo della guerra fredda e, se nelle nuove condizioni, venisse seguito il vecchio binario degli slogans della difesa della civiltà occidentale e del consolidamento delia democrazia europea, questo organismo dì collaborazione verrebbe a perdere ogni significato e i vecchi metodi di attività nuocerebbero ad una reale, democratica collaborazione a parità di diritti fra i paesi indipendenti. Alla ultima sessione diell’assem-blea consultiva del Consiglio d’eu-ropa sono stati notati degli elementi che indicano come di tale pencolio s'i siano resi conto gli ambienti responsabili di quella organizzazione. Uno di questi elementi è rappresentato dal suggerimento di e-stendere tali forme di collaborazione ad altri paes'i europei, in particolare a quelli che, come la Jugoslavia, conducono una propria politica indipendente e rimangono fermamente fuori dai blocchi. mia e un pericolo potenziale per il mantenimento della struttura e della distribuzione del reddito nazionale, come pure per l’esecuzione del piamo sociale federale. Tali fenomeni si rivelano in partìcolar modo indila 'differenza esistente tra i consumi e la produzione, come anche tra rammento della produzione stessa e la contrazione de! quantitativi di merce e-sportata all’esltero. In base ai dati statistici si può difatti constatare che i 'consumi hanno avuto un aumento sensibilmente più rapido -e più notevole della produzione. Le uscite sono state in special modo sensìbili per quanto riguardo gli investimenti e il bilancio statale, però un aumento sensibile lo li è registrato anche nei consumi della popolazione, degli a-griooltori in modo particolare. Differenze di questo genere hanno per conseguenza non solo l’insta-bìlità del mercato e l’aumento dei prezzi, ma rappresentano anche la possibilità che il reddito nazionale sia distribuito in modo diverso da quello votato dall’Assemblea in occasione ddU’approvaziione del piano sociale dii quest’anno. Dall’altra parte la contrazione nel commercio di esportazione, inferiore di 2 miliardi allo stesso periodo dello scorso anno, potrebbe influire negativamente sul oors’o normale della vita produttiva nazionale e In partìcolar modo sul rifornimento dell’industria con materie prime d’iimportazione. Tale situazione richiede molto spesso misure urgenti, che il piano sociale non prevede e pertanto il Consiglio Esecutivo Federale ha chiesto all’Assemblea i pieni poteri in materia economica nel periodo che la stessa non potrà essere convocata a causa delle ferie estive. Ancora sangue nel Marocco Dopo un periodo di calma relativa ili terrorismo, i tumulti e la rivolta aperta sono ritornati a regnare nel Marocco francese. Dopo parecchi atti terroristici, registrati nel corso di tutta là settdmiana passata,,i Venere)! si è avuto l’iincidente più grave con lo scoppio di una bomba in turo deii più affollati caffè di Casablanca in conseguenza del quale perivano undici persone, mentre numerose 'altre rimanevano ferite più o meno gravemente. Gravi tumulti sono scoppiati ài 'funerali dei morti quando alcuni frati-cesi hanno cercato di schiaffeggiare il Residente generale Gilbert Grandval, mentre in altri quartieri avvenivano contemporaneamente dimostrazioni di gruppi di marocchini. A nuova Medina gli stessi hanno e-retito barricate e il comandante francese ha fatto intervenire reparti della Legione straniera. I manifestanti marocchini sono riusciti ad incendiare una clinica ed un magazzino adibito a deposito di zucchero. La sera i reparti della Legione straniera aprivano il fuoco sulla massa dei dimostranti, provocando complessivamente cinque morti. Nemmeno in Algeria la situazione si è tranquillizzata ed una pattuglia algerina delle forze governative è caduta iin una imboscata nelle zone montagnose del-l’Aures. Dei 20 uomini che componevano la pattuglia, sette, oltre al loro comandante francese, sono deceduti mentre altri undid sono mancanti. Il canto del cigno di Peron Dunque la situazione argentina è diventata chiara. La vittoria di Peron sui ribelli della sommossa del 16 giugno non è stata altro che una vittoria di Pirro. Anche se la rivolta è stata sedata, essa ha scosso in modo definitivo il regime peromista, salvo che non succedano altri e nuovi imprevisti, sempre possibili- in quei paesi dei «pronunciamientos». L’e-seroito che ha appoggiato il presidente Peron nel momento del pericolo, gli sta facendo ora bere un’amaro calice ed egli, volente o nolente, è costretto a farlo. I momenti che hanno oaraitterizza-to l’evoluzione della situazione argentina sono dati dalle diebiarazioni di Peron stesso a un gruppo di deputati e senatori appartenenti al suo partito, stando alle quali egli rinuncia alla carica di presidente del partito per dedicarsi interamente a queUa di Presidente della Repubblica. Questo passo di Peron sarebbe stato fatto perchè «il periodo rivoluzionario è ormai terminato» per cui «il paese inizia una fase costituzionale, assolutamente normale e comportante garanzie per tutti». Peron ha anche dichiarato ohe non accetterà di essere rieletto alla Presi-. denza della Repubblica alle prossime elezioni che dovrebbero essere tenute nel 1958, ma che si crede saranno sensibilmente anticipate. Ha dato inoltre ordini a tutti i funzionari che ricoprono contemporaneamente funzioni direttive nel partito e nel governo di dimettersi da quest’ultime. E’ stato infine abolito lo stato di guerra interno, proclamato Iin seguito a una sommossa del 1951, e in base al quale la polizia poteva procedere all’arresto e a mantenere in detenzione le persone senza limiti di tempo, a discrezione cioè delle autorità governative. Sii tratta, in sostanza, di un brusco ritorno alla situazione esistente, nel 1945. Chi ci rimetterà maggiormente saranno i «desoamisados», cioè gli operai di quelle industrie che il regime peronista aveva creato. MARTEDÌ’, 19. luglio 1957 Incremento agricolo nel Capodistriano CAPODISTRIA, 17 — E’ un fatto strano che malgrado le favorevoli condizioni climatiche e geoio- . giche di questa parte dellTstria la media del reddito agricolo per abitante sia inferiore a quella deda Slovenia in generale. Nel resto della Slovenia, infatti, il fondo di consumo è di 34.Stia din per ogni membro della popolazione agricola, mentre nel distretto di Capodistria è di appena 29.740 din. Ciò Sembrerà tanto più strano in quanto la fascia costiera è ricca di colture intensive, di vigneti e di orti, tutti a elevato reddito per il carattere primaticcio dei prodotti. Apparirà invece logico qualora si considera che le zone dell’altopiano e delle valli acquitrinose sono nella maggior parte prive di colture intensive e poco fertili. Dei 22.295 ettari disponibili nel distretto di Capodistria il 12% è costituito, infatti, da terreni improduttivi o poco fertili, mentre la percentuale di questi, nel resto della Slovenia, è solo del 6,7%. Compito delia Società è, quindi, valorizzare queste zone improduttive, aumentandone il fondo agrario ed elevandone il reddito. Molto è stato già fatto in questo senso. I primi risultati di quest’opera, perora ancora modesti, sono riscontrabili nelle zone dove molti ettari sono stati strappati alla boscaglia o alla piena dei fiumi. Gli effetti per portarla a buon fine saranno appariranno completamente solo fra alcuni anni, allorché le zone, riscattate alla coltivazione, saranno in pieno rigoglio. Si calcola, infatti, che il solo nuovo podere agricolo di Brič, aumenterà il reddito agricolo del capodisitriano di 100 milioni annualmente. Quella che soltanto un palo di anni fa era soltanto arida boscaglia è già ora un podere corrispondente in pieno ai dettami della 'moderna agrotecnica. Ai piedi delle sue ripide fal-de scorrevano limacciose le acque del Dragogna, ma il colle era magnificamente esposto al sole e, quindi, ideale per le colture più redditizie. Realizzare un tanto significava aumentare le possibilità di vita dei villaggi s'parsi nei dintorni. La col- Il 22 luglio nel Capodistrlauo CAPODISTRIA, 18 — La popolazione del distretto di Capodistria si prepara anche quest’anno a celebrare solennemente la data del 22 luglio, anniversario dell’Insurrezione in Slovenia. Nelle località maggiori e nei collettivi la ricorrenza sarà ricordata alla vigilia con accademie e riunioni celebrative, fuochi d’artificio eec. L’Associazione dei combattenti organizze-rà, in collaborazione con le organizzazioni giovanili, una marcia di pattuglie partigiane che, dalle singole località, affluiranno a] castello di Socerb, dove si svolgeranno competizioni di tiro a segno, giochi, un programma culturale e, in conclusione, una festa popolare fino a notte inoltrata. Per dar modo alla popolazione di affluirvi quanto più numerosa l’impresa autotrasporti «Slavnik» di Capodistria organizzerà speciali corse di autobus con numerose partenze a incominciare dal buon mattino. lina fu spianata con pesanti «Ansaldo». Gli sterpi sparirono per dar posto a 83 ettari di terreno coltivato a vigneto e frutteto. Ai limiti del podere saranno piantati poi ulivi. Le vivi, selezionate fra ie Specie più adatte, daranno due sole qualità di una bianca e nera. Ma il podere di Brič non è un caso isolato. Opere di miglioramento agrario sono attualmente in corso in altre zone depresse. Così, ad esempio, nella valle del Cornalunga, ad est di Capodistria. Sì tratta dt 270 ettari, in parte soggetti ahe piene del fiume e, in parte, permanentemente acquitrinosi. Il fondo terriero era frazionato in oltre 500 particelle, appartenenti a 270 proprietari. La prima parte di questa vasta opera di bonifica e di raggruppamento delle particelle in proprietà unite (accorpate) sta volgendo al termine. Finora ha richiesto una spesa di 33 milioni e necessari ulteriori 20 milioni, Ci sono poi, ancora in fase di studio, nuove opere di miglioramento agrario nelle zone di Puée-Costabona, Ancarano, Isola e Sic-ciole. In quest’uitima la cooperativa agricola locale intende valorizzare circa 50 ettari, di cui 30 nella parto già bonificata della valle del Dragogna, destinandola prevalentemente alla coltura degli ortaggi. Gli investimenti previsti allo scopo (.serre, impianti d’irrigazione, macchine agricole ecc.) ammontano a 17 milioni di dinari, aggiunti agli investimenti già fatti per la bonifica della valle. Il piano sociale di quest’anno stabilisce investimenti in opere di miglioramento del fondo agrario per l’ammontare di 65 milioni di dinari, il 90% dei quali verranno realizzati in zone e terreni ora improduttivi. L’ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO Bisogna perciò studiare un sistema nell’organizzazione del lavoro e dei rapporti fra i produttori tale da ottenere, sulle nuove terre, i risultati più proficui. In questa breve rassegna abbiamo fatto conoscenza con due tipi di proprietà: individuale e sociale, esistenti nelle zone in via di miglioramento e da. migliorare. La valle del Cornalunga è composa da piccole proprietà private, molto frazionate. Motivo per cui l’esistenza dei canali di scolo, dei futuri canali d'irrigazione, delle vasche per le riserve d’aqua e di tutte le altre opere di bonifica richiederà assolutamente la creazione, fra i proprietari, di un’organizzazione che assicuri la manutenzione e il funzionamento degli impianti. Il flusso stesso delle acque per l’irrigazione ad esempio, dovrà avvenire in logico accordo fra i produttori. Negli altri distretti della Slovenia si sono costituite allo scopo delle «comunità idriche», dimostratesi nella prassi molto efficaci. Da questa, o da una simile organizzazione fra gli interessati, limitata all’inizio magari al solo uso delle opere d’irrigazione, potrà sorgere e svilupparsi in futuro una comunità d’interessi molto più ampia e importante, nella quale potrà manifestarsi la collaborazione più stretta fra i singoli proprietari dello stesso ramo produttivo con piani di semina, Fus’d delle macchine agricole ecc. in comune. Nei casi del podere di Brič e di Sicciole siamo in presenza, invece, della proprietà sociale. E qui il problema è più complesso. Eliminato a priori il lavoro salariato sulla base delle otto ore giornaliere per il fatto che non corrisponde nè al nostro sistema sociale, nè alle specifiche esigenze del lavoro agricolo in genere, gli stessi produttori — nel caso di Sicciole i cooperatori — dovranno accordarsi su un ’organizzazione del lavoro tale da salvaguardare i loro interessi individuali in armonia con quelli collettivi, creando lo stimolo nel singolo a produrre il massimo e a usare nel modo più razionale i mezzi tecnici di produzione, messi a disposizione dalla società. SCUOLE E CULTORI! Sulla spiaggia di Umago UNA MISURA SANATRICE DEL TURISMO UMAGHESE L’amministrazione coatta in due aziende turistiche Il provvedimento ha posto fine a un profondo dissidio che avrebbe danneggiato seriamente il prestigio umaghesej La direzione coatta è uno dei provvedimenti più gravi che possano colpire un collettivo di lavoro, tanto più grave perchè è diretto contro tutto il collettivo, negandoli la capacità di poter assolvere i compiti fondamentali demandatigli dalla Legge sulla ge.stione operaia. Con decisione del Comitato Popolare Distrettuale di Buie, un tale provvedimento ha colpito due aziende turistiche di Umago: l’agenzia viaggi «Turist» e l’Impresa alberghiera «Jadran» che gestisce gli alberghi di Punta delle Rose. E’ naturale che un simile provvedimento abbia rappresentato una specie idi doccia fredda fra i dipendenti di entrambi i collettivi i quali continuano a vivere nella Convinzione di essere dalla parte della ragione e ritengono ingiustificata la direzione coatta. Eppure, in quella situazione che era venuta a crearsi più che nell’ambito dei due collettivi, tra i due collettivi stessi, nemmeno il .saggio Salomone avrebbe potuto trovare soluzione migliore. Il provvedimento nei confronti della «Turist» ufficialmente è stato motivato dall'incuria degli automezzi dell’azienda e dall’incapacità nella stipulazione dei contratti con agenzie turistiche, estere. Incuria degli automezzi c’è stata; guasti ed incidenti troppo frequenti sia delie tre autocorriere che del motoscafo di proprietà dell’azienda hanno caratterizzato la recente attività1 della stessa. C’è però un ma e il capo contabile ce l’ha fatto vedere, aprendo un armadio dell’ufficio contenente il suo guardaroba personale. L’ufficio è infatti la sua camera e le due poltrone il suo letto. In una situazione più o meno analoga si trovano gli altri. 16 dipendenti della «Turist». Gli autisti dormono negli autobus*. E’ fuor di dubbio che simili condizioni pregiudicano il possibile rendimento del lavoro dei dipendenti, accentuandone il menefreghismo. Tuttavia la mancata soluzione logistica, nei limili del possibile, è da addebitarsi, oltre che all’incomprensione dell’ufficio Alloggi di Umago, allo stato di isolamento in cui è stato ri- PROBLEMI DELL'ECONOMIA POLESE ARIA NUOVA ALLA „ELEKTROISTRA“ POLA, giugno — Non si può idire che in tutte le nostre imprese vengono legalmente rispettati i principi che garantiscono Fautoammi-nistrazione. Qua e là singoli passano sopra le decisioni collettive ed organizzano una sistematica difesìa della propria posizione, mettendo in primo piano gli interessi personali, spesse volte camuffati da «doveri e meriti». Apposite Commissioni nominate dal C.P.C. (consiglio dei produttori) controllano regolarmente nelle imprese l’attuazione dei giusti criteri autoamminis'tra-tivi. Se ha rilevato finora qualcosa che non andava effettivamente bene e non filava sul -binario della regolarità, questo era all’impresa «Elektro Istra» di Pola. Dal materiale raccolto dalla commissione, stralciano per i lettori i passi più salienti di questo soffocamento del diritto operaio, punito dalle autorità con severe mis’ure disciplinari. Irregolarità1 sono apparse nella contabilità materiali e finanziaria dell’impresa, dove molte documentazioni non sono state affatto firmate dal direttore o dal capocontabile e molti fogli d’uscita non sono stati vistati dal ricevente. Qli inventari annuali rispecchiano una notevole negligenza amministrativa. Elezioni suppletive a Capodistria Nella serata di venerdì sii sono svolte in alcune unità elettorali di Capodistria e nell’unità dii Loka Brezovica, nei pressi di Črni leal, i comdzii. .degli elettori per procedere alla designazione dei candidati alle prossime elezioni suppletive per il Comitato Popolare Comunale che si svolgeranno il 31 luglio. Nella prima unità elettorale i candidati sono: il compagno Pohar Lado, direttore della Stazione Radio e la professoressa Sardoč Sonja; nella terza unità: i compagni Visentin Ludvig e Cmoec Milan entrambi dipendenti della «Tomos»; alla IV unità elettorale: il compagno Bitežnik Bogomil direttore delle Assicurazioni Sociali e il dott. Kastelic, medioo. Nella località di Loka Brezovica a candidato è stato prescelto il compagno Jelačič Miro, attuale presidente del Comitato Popolare Distrettuale di Postumia. Non esiste il libro inventari e l’evidenza del capitale circolante. Incomprensibili ammanchi e ci-vanzi, ammontanti a vari milioni, precisamente nel 1953 2 milioni di ammanco e avanzo di 1.600.000 dinari, Senza -che alcuno si fosse interessato o avesse potuto sapere il perchè di questi fatti e le cause determinanti. In seno all’impresa molti problemi sorgono tra i membri del collettivo e concernenti il lavoro di installazione elettrica ed impianti. Questi problemi devono venir discussi in is’eno al Comitato direttivo ed al Consiglio operaio e devono venir risolti nel miglior dei modi, secondo le possibilità. Si può affermare però ohe le dodici riunioni del 1954 non sono state certamente sufficienti a risolvere le deficienze dell’anno. Tipico l’esempio di una di queste importanti riunioni con all’ordine del giorno ben 12 punti, durata la bellezza di 30 minuti. In questi 30 minuti non s’i è potuto sicuramente risolvere niente d’importante. Riteniamo opportuno soffermarci su di una disgrazia che ha impressionato i lavoratori polesi tempo addietro, alla Centrale elettrica, dove l’operaio concittadino Josip Vlah lasciava la vita ed alcuni bambini durante un incidente sul lavoro. Il Consiglio operaio in tale circostanza ha chiesto al direttore tecnico dell’impresa la presentazione di una dettagliata relazione sulle caus'e della disgrazia. Nessuno però ha mai potuto sapere qualcosa di questa relazione, nè l’ha mai vista. Bella serietà di -un dirigente d’impresa! A che sono serviti quindi all’Elekitro Istra .gli organi amministrativi operai, se questi sono stati completamente ignorati? D’altronde essi non sono mai stati nè rispettati sufficientemente e, a quanto pare, il direttore dell’impresa Ljubo Vučičić, ha fatto il «bel e brutto tempo», come afferma il collega Peko del «Glas Istre». Interessante è il fatto che la distribuzione di non esigui mezzi di investimento di questa grande impresa polese è .stata effettuata personalmente dal direttore, senza consultazione e regalare benestare del Comitato direttivo. E questi mezzi vanno, guarda un pò, spesi per scopi che non hanno niente a che fare con l’investimento. (Come le macchine fotografiche). E’ successo che anche le paghe stesse dei dirigenti dell’impresa non sono mai state ap- provate collettivamente dai Comitato direttivo, ma solamente «dal presidente del Comitato in parola». In genere queste mancanze sono già da sole sufficienti a mettere in croce una situazione che reclamava una revisione chiarificatrice per fissare le colpe ed appioppare le meritate punizioni a chi le ha meritate. Anche per il fatto che l’impresa non aveva ancora a disposizione un proprio regolamento e un regolamento del Consiglio operaio. Ora molte cose sono state messe in chiaro dalla Commissione del Consiglio dei produttori e i nuovi organi amministrativi del collettivo sapranno certamente, trarre e-sperienza dagli esempi vissuti, come saprà di ciò far tesoro il nuovo direttore, per il bene del collettivo e della città. Romano Farina dotto il collettivo dal suo ex-direttore con la rigidità e quasi ostilità delle sue posizioni, nei confronti dei consigli e delle proposte che gli pervenivano da parte degli organi economici del CPD, i quali, se informati della situazione, avrebbero potuto adottare i provvedimenti necessari per sanare la situazione logistica dei dipendenti la «Turist», come è stato fatto ora. La questione dei contratti con le agenzie turistiche estere Si presenta invece diversamente, ed è stata questa a causare il profondo dissidio fra la Turist e la Jadran o meglio tra le due direzioni, dissidio che, a nostro parere, sta alla base della disposizione adottata dal CPD. Durante io scorso inverno la «Turist» ha stipulato alcuni contratti, 0 meglio accordi,, con alcune agenzie turistiche estere, accordi concretizzati nel numero di turisti, date e giornate di soggiorno, a partire dal 15 maggio. Di conseguenza gli stessi accordi venivano stipulati fra la «Turist» e la «Jadran» che provvedeva a riservare il corrispondente numero di letti. Senonchè, in seguito alle sfavorevoli condizioni atmosferiche, le agenzie turistiche e-stere non hanno assolto i propri obblighi o lo hanno fatto solo parzialmente per cui è derivata una rivalsa della «Jadran» nei confronti della «Turist» per mancata adempien-za degli obblighi contrattuali, rivalsa che non poteva aver esito perchè nei contratti tra la «Turist» e le agenzie estere non era inclusa la clausula del pagamento di penali in caso di inadempienza per -cui la «Turist» non disponeva di mezzi. Il direttore della «Jadran», con poco senso commerciale, s era poi rigidamente puntigliato sui contratti cosi da rifiutare un gruppo di turisti in numero inferiore al previsto. La «Turist» li inviò a Porto-rose e poiché il suo direttore risiede in questa città, ciò diede l’avvio a un mucchio di chiacchiere s'ulla connivenza dello stesso con le aziende alberghiere Portorosine e da qui un ulteriore approfondimento del dissidio che sarebbe perdurato sino alla fine della stagione turistica, a tutto danno del turismo di Umago, se non fosse giunta la misura sanatrice dell’amministrazione coatta. E proprio in questo .sta tutta la giustificazione del provvedimento. Alla «Jadran» poi, tale provvedimento ha eliminato i profondi disaccordi esistenti nelFamfoito del collettivo stesso tra due gruppi alla testa di uno dei quali si trovava ìa direzione. Benché l’amministrazione coatta sia in atto da una decina di giorni 1 frutti cominciano già a vedersi. Tra le due aziende si è instaurata una collaborazione che da i suoi frutti nell’esaurito che registrano tutti gli alberghi umaghesi e nelle costanti gite che la «Turist» organizza per conto degli ospiti della «Jadran». Deficienze esistono ancora, ma queste potranno essere eliminate coordinando gli sforzi di entrambi i collettivi. Poiché molto si parla negli ambienti economici umaghesi della mancata inclusione della clausola riguardante le penali da parte delle agenzie turistiche estere (ed è stato questo uno dei motivi per il provvedimento nei confronti della «Turist») abbiamo voluto chiedere qual- che chiarimento ad alcuni esperti del nostro turismo. Secondo la più normale logica commerciale, sarebbe giusto che tale clausola fosse inserita nei contratti, poiché in Sostanza, impegnandosi ad inviare un determinato numero di turisti ad una data determinala, tali agenzie pratica-mente acquistano un posto-letto, mettendo gli alberghi nelle condizioni di non poter cedere tale posto ad altri eventuali clienti. In pratica succede però che le agenzie turistiche rifiutano Finclusione di questa clausola, in particolar modo per i mesi che precedono o seguono la stagione turistica e per le località turistiche che non sono oggetto di un grande interesse da parte dei turisti. Ne consegue quindi, che tale clausola potrà essere introdotta nei contratti quando l’interesse per le nostre1 località sarà tale che le agenzie estere potranno sempre completare i gruppi anche se qualche o parecchie prenotazioni venissero per un motivo qualsiasi disdette. M. Barak AVVISO L’avvocato Sedmak Alberto — Drago ha aperto il proprio studio legale in Pirano via Domenico Contento (dietro la trattoria «Alla nave»), SMARRIMENTO E’ stata smarrita a Isola la carta d’identità nr. 37170/27070 intestata a Valente Nicolò. Il rinvenitore è pregato di rivolgersi alla redazione. * j ■E’ stata smarrita il glorino 10 corr. nel tratto fra S. Nicolò e Puntagrossa, una carta d’identità e passaporto italiano e sloveno, intestati a Bertocchi Italo. Il rinvenitore è pregato di rivolgersi alla nostra redazione. Il Comitato distrettuale di Capodistria dell’Unione Socialista dei Lavoratori ha tenuto sabato 9 corrente una riunione nel cui ordine del giorno figuravano l’istruzione e la cultura. La relazione sull’istruzione e la cultura nei tre distretti è stata compilata, collegialmente, dai rispettivi rap.pres'entanti, e presentata dal compagno Srečko Vilhar. Dopo aver messo in risalto la funzione della cultura fra le masse, anche per quanto riguarda il suo apporto allo sviluppo economico, il relatore ha detto che se Fattività-delie società artistico-culturali è oggi molto più ampia e più vasta che negli anni scorsi, ciò è dovuto in molta parte allo appoggio finanziario degli enti pubblici. Non si può immaginare un nutrito e qualitativo lavoro culturale — egli ha Sostenuto — senza un adeguato finanziamento. Difficilmente le società artistico culturali e gli enti culturali, come il teatro, riescono a svolgere attività con i propri mezzi. Le quote sociali, gli incassi degli spettacoli e altri introiti sono molto lontani dal coprire le spese, anche perchè la partecipazione di pubblico è spesso minima. Passando a trattare della cultura nella campagna, il compagno Vilhar ha lamentato tutta una serie di deficienze, fra le quali ha elencato l’incapacità dei quadri preposti alla cultura a penetrare tra la massa ed attivizzarla, la mancanza di adeguati fondi, la poca cura nell’organizzazione di conferenze e spettacoli, che vengono pertanto disertati. Per quanto riguarda la scuola, che nei tre distretti conta ben 660 classi, la relazione faceva notare che non sempre il numero degli insegnanti è sufficiente. Se, per esempio, nel distretto di Capodistria c’è circa un insegnante per classe, lo stesso non si può constatare nelle altre località, dove il numero degli insegnanti è sensibilmente inferiore al necessario. Nel ■complesso la scuola nel Capodistriano conta ottimi insegnanti, buoni edifici, libri a sufficienza e pertanto svolge felicemente il ruolo cui è preposta. Purtroppo non si può dire lo stesso della scuola negli altri distretti. Concludendo, nella relazione si ravvisava la necessità di forzare lo sviluppo dell’organizzazione scolastica nei distretti di Sesana e di Postumia in modo da allinearli a quello di Capodistria. Nei villaggi quindi gli insegnanti dovrebbero guadagnarsi la fiducia e la simpatia della gente, attivizzarla e condurla all’amore per la cultura. Al fine di imprimere un impulso e risolvere le difficoltà in cui si dibattono gli enti e le società arti-stico-culturali, la relazione proponeva che si proceda a una revisione dell’organizzazione delle stesse. Ogni comune dovrebbe avere un comitato locale delle società arti-istico-culturali e quindi questi co-. mitati comunali dovrebbero venire rappresentati in un comitato del-FUnione distrettuale dei comuni. Quest’ultimo dovrebbe disporre di larghi mezzi finanziari con i quali soccorrere gli enti culturali. Anche i comitati comunali dovrebbero a-vere un fondo pro-cultura. In questo modo verrebbe risolto il più grosso dei problemi: quello del finanziamento. Con la riorganizzazione in parola, anche i quadri dei lavoratori culturali verrebbero ad essere meglio distribuiti. La relazione raccomandava infine che aziende e cooperative aiutino maggiormente Fattività culturale, l’is'ti- Cara «LA NOSTRA LOTTA» Essendo certo del tuo aiuto, faccio conoscere ai funzionari sindacali cittadini o distrettuali la pietosa condizione degli apprendisti occupati presso l’azienda «Forni Cittadini» di Capodistria. Non intendo specificare punto per punto, poiché occuperei troppo spazio. Mi limito a formulare delle domande alle quali gradirei una risposta da parte degli organi responsabili della precitata azienda. 1. Sfogliando il Boll. Ufficiale, forse questo prescrive che gli apprendisti prestino la loro opera quotidiana nell’azienda più di otto ore? 2. Quale importo di denaro viene pagato alla Cooperativa Facchini per trasportare le legna da ardere? Qualora i fachini siano occupati altrove, vengono sostituiti dagli apprendisti e quale importo viene corrisposto a questi? Sarà bene precisare inoltre che questo lavoro da parte degli apprendisti non è compreso nelle otto ore di lavoro giornaliero. 3. Vi siete forse dimenticati che in Jugoslavia ed in altri paesi del mondo è scoppiata la rivoluzione contro lo sfruttamento, e si è tot-tato per la parità dei diritti? 4. Sono certo che non manca la filiale sindacale. Si può sapere per quale motivo questa è stata formata e di che cosa si interessano i membri della stessa? F. S. tuzione di una tassa pro-cultura e la concessione di sconti sui trasporti delle compagnie teatrali e dei gruppi corali e folcloristici. Alla relazione è seguita una lunga e approfondita discussione. Il compagno Martin Greif, segretario del Comitato distrettuale del-l’USL, ha rilevato che,se la relazione è frutto collegiale dei lavoratori culturali dei tre distretti, allora essi stessi non sanno cosa vogliono. Secondo Lui, la relazione è lontana dal dare un quadro esatto della reale situazione, che è molto migliore di quanto non appaia. Ita preso quindi la parola il compagno Sturm, il quale s’i è di chiarato d’accordo col compagno Greif là dove questi rilevava che Fattività delle società artistico-culturali è buona. Circa il finanziamento delle stesse, egli diceva che i Comitati Popolari possono fornire i mezzi d’investimento, ma che non si può pretendere che essi finanzino perfino gli .spettacoli. Non occorrono grandi mezzi, egli ha detto, bensì la mobilitazione dei soci ispesso passivi. Bisogna che i soci si facciano un dovere di dare attività senza richiedere ad ogni passo, come ora fanno, onorari per ogni minima prestazione. Dissente un po’ il compagno Bukovec, affermando che ci sono società che non sono in grado di dare attività senza adeguati finanziamenti, in primo luogo il teatro. Tuttavia s anch’egli trovava che troppi fondi vanno sperperati in gite e banchetti. Intervenivano nella discussione i compagni Rado Pišot-Sokol e Albin Duje. Il primo parlava a lungo di una situazione anormale venutasi a creare in alcune località come Korte? Dekani, Costabona, dove il clero frena .lo sviluppo culturale delle masse. Anch’egli era del parere che non si possono negare gli aiuti finanziari alle società artistico-culturali, ma riteneva tuttavia che le stesse debbano procurarsi i mezzi anche in altro modo. Dati anaqiafa CAPODISTRIA NASCITE: Dudas Jadran di Ivan e Marinič Ana; Božič Ondina di Božič Paimira; Grbec Majda di Bruno e Grbec Franka; Grbec Igor di Jožef e Balič Livia; Ražman Nevia di Paolo e Sčukov Estera. MATRIMONI: Ražman Giuliano di anni 25, agricoltore, con Perini Anita di di anni 23, inserviente; Jesenik Janez di anni 23, operaia; Gluhan Izidor di anni 24, carpentiere, con Sahajnar Marija anni 29, autista, con Aotič Elvira di anni 21, operaia; Žerjal Jožef di anni 26, operaio, con Koran di anni 23, impiegata; Debernardi Gioachino di anni 25, insegnante, con Radovinac Marija di anni 24, insegnante; Bržan Marjo di anni 48, cantoniere, con Kranjc Ivana di anni 28, operaia; Vojnovič Branko di anni 30, Ufficiale dell’A. P. J., con Valentič Romana di anni 27, impiegata. ISOLA NASCITE: Zudič Fabio di Antonio e Tuljak Silvia. DECESSI: Contesini Antonio di anni 79. MATRIMONI: Musizza Giovanni di anni 30, elettricista, con Parma Emidia di anni 20, operaia; Bernardi Mario di anni 23, tipografo, con Grbec Maria di anni 20, operaia. PIRANO NASCITE: Rospet Branko di Jožef e Lahajnar Silvestra. MATRIMONI: Potočnik Alojz di anni 31, operaio, con Bodošek Angela di anni 23, operaia; Butala Adolfo di anni 25, agronomo, con Schiozzi Lucia di anni 22, maestra. BUIE NASCITE: Zborovac Giordano di Aldo e Mamilovič Teresa; Radislovič Gina di Pietro e Černač Lidia; Barnabà Nadia di Antonio 6 Cortese Maria; Vigini Ste-lio di Giovanni e Stipane.- Lidia; Anto-nac Arduino di Mario -e Makavac Concetta; Rupena Rosa di Silvana; Pantelič Vladimir di Živorad e Kovačevič Branka. MATRIMONI: Cigni Antonio di anni 22, agricoltore, con Medica Maria di anni 20, casalinga. UMAGO NASCITE: Jurissevich Edoardo di Ste-lio e Viđale Silva. MATRIMONI: Mrau Danilo di anni 24, agricoltore, con Dodič Antonia di anni 22, casalinga; Giraldi Mario di anni 23, meccanico, con Sodomako Maria di anni 18, operaia. L’azienda artigiana ZVEZDA DI PIRANO CERCA URGENTEMENTE UN PASTICCIERE QUALIFICATO. GLI INTERESSATI SI PRESENTINO ALLA DIREZIONE DELLA STESSA IN CARRARA GARIBALDI n. 4 Augura nel contempo a tutti i clienti un fausto anniversario delFInsurrezione in Slovenia IL COMITATO POPOLARE DEL COMUNE di Capodistria PORGE I MIGLIORI AUGURI NELL’EDIFICAZIONE DEL SOCIALISMO A TUTTI I CITTADINI IN OCCASIONE DEL 14.mo ANNIVERSARIO DELL’INSURREZIONE DEL POPOLO DELLA SLOVENIA GIUNTO Al PIEDI DEL VRŠIČ L’XLOIRO DI CROAZIA E SLOVENIA Il lussemburghese Bolzan, detentore della maglia gialla ■ La Jugoslavia 1. conduce nella classifica a squadre MONDIALI Dl SLALOMI CANOA (Dal nostro inviato) L’undicas'ima edizione del giro ciclistico della Croazia e Slovenia, riservato ai dilettanti, si presenta quanto mai interessante e può essere annoverata senza dubbio fra le maggiori competizioni dilettantistiche in Europa. I girini, partiti da Zagabria sabato scorso, dopo aver toccato Fiume,- in una tappa hanno percorso il perimetro dell’Istria, quindi hanno raggiunto Bovec per godere dell’unica meritatissima . giornata di riposo. Domani, attraverso il valico del Vršič (1.100 m) si porteranno a Kranjska gora e, quindi, a Lubiana. Attraverso Maribor, saranno nuovamente a Zagabria venerdì 22 luglio e — la novità di quest’anno — in due tappe raggireranno poi Belgrado. Questo prolungamento del giro fino alla capitale viene accolto con Soddisfazione negli ambienti sportivi perchè segna di fatto il primo passo verso l’organizzazione di un Giro ciclistico della Jugoslavia. L’incontro dei ciclisti di 8 diversi paesi è stato veramente cordiale. Quest’anno per la prima volta sono presenti i Bulgari e i Danesi. Purtroppo, all’ultimo istante, era giunta la notizia che Girardengo, incaricato di comporre la squadra italiana, non è riuscito nel suo proponimento ed ha rinunciato a prendere parte a questo giro, sebbene i ciclisti italiani abbiano da difendere il prestigio di due vittorie individuali, conquistate nel 1949 con Malabrocca e nel 1950 con Fanti. ZAGABRIA - FIUME (km 180) Alle 10.30 di sabato scorso, in perfetto orario, ha preso il via dalla capitale croata l’XI. Giro ciclistico di Croazia e Slovenia. Alla partenza si allineavano 82 corridori. Mancava all’appuntamento il capodistriano Silverio Dellasanta, membro della prima squadra jugoslava, cui il medico vietava la partecipazione a causa di una foruncolosi. J1 percorso tra Zagabria e Fiume, lungo 180 chilometri, dava luogo a un’aspra battaglia. Il gruppo che aveva marciato compatto sino al 60.mo chilometro, si spezzava su un forte allungo del bulgaro Krstev. L’ottimo fondo della nuova strada favoriva un’andatura veloce. Si viaggiava perciò in anticipo sull’orario previsto. Pure in anticipo si arriverà a Fiume. Allo strappo di Krstev reagivano gli austriaci Rauner e Mueller, che gli si aggregavano subito, proseguendo assieme verso le rampe di Vrbovsko, in cima alle quali era posto il primo traguardo del Gran premio della montagna. I tre affrontavano ancora assieme la dura salita, mantenendo il contatto sino alla vetta, dove passava primo Krstev, seguito a ruota dai due compagni di fuga. Nella disces'a i due austriaci forzavano l’andatura e Krstev perdeva contatto, cosicché, al termine della salita dello Spljunak, secondo traguardo valevole per il Gran premio della montagna, le posizioni di. testa reano le seguenti: primo passava Mueller, secondo a ruota Rauner e terzo, nella loro scia, il lussemburghese Bolzan, che nel frattempo aveva sorpassato Krstev, il quale ultimo passava quarto, distaccato. La ripida discesa su Fiume veniva affrontata dai quattro fuggitivi alla massima velocità. Certamente attorno agli 80 orari. Il quartetto rimaneva tuttavia com- patto fino a qualche chilometro da Fiume, dove Rauner scattava, acquistando un leggero vantaggio che gli permetteva di tagliare primo il traguardo con qualche secondo di vantaggio su Bolzan, mentre Mueller giungeva terzo, attardato a oltre un minuto. Al quarto posto si piazzava Varga, che regolava in volata Krstev, raggiunto nel frattempo anche dal belga Van Meensel, che seguiva sesto a ruota. Poi, alla spicciolata, con notevoli ritardi, giungevano altri 75 corridori, essendosi Minic infortunato in uno incidente stradale alla periferia di Fiume. Settimo era Bajc (seconda squadra iugoslava), ottavo Wilson (Inghilterra) con lo stesso tempo a 2’ 34” dal primo. Petrovič era 17.mo ad oltre 7’ di distacco. Ecco l’ordine d’arrivo della prima tappa, la Zagabria—Fiume di , 180 chilometri: 1) Rauner (Austria) in 4:50’ 00”, alia media di 37,645 km orari; 2) Bolzan (Lussemburgo) a 25”; 3) Mueller (Austria) a 1’ 24”; 4) Varga (Jugoslavia) a 2’ 31”; 5) Krstev (Bulgaria) s. 't.; 6) Van Meensel (Olanda) s. t.; 7) Bajc (Jugoslavia II.) a 2’ 34”; 8) Wilson (Gran Bretagna) s. it.; 9) Johnson (Danimarca) a 2’- 38”; 10) Craennen (Olanda) s. t. Maglia gialla dopo la prima tappa era Rauner (Austria), mentre nella classifica a squadre conduceva il Belgio, seguito nell’ordine da Jugoslavia I., Bulgaria, Austria, Danimarca, Lussemburgo, Jugoslavia IL, Gran Bretagna e Croazia. Fiume - Capodistria (km 202) La seconda tappa si presentava assai difficile per la sua lunghezza e per la giornata eccezionalmente calda. I corridori hanno affrontato la massacrante fatica con coraggio e buona volontà. La media oraria parla abbastanza eloquentemente dell’elevato spirito agonistico che ha animato la corsa. Si partiva alle 10.45 da Abbazia. Prendevano il via 80 concorrenti essendosi nel frattempo ritirato anche l’inglese Wils'on. L’andatura si faceva subito molto sostenuta. Sulle prime rampe, dopo Laura-na, partiva come il giorno prima il bulgaro Krstev con alla sua ruota agganciato Ješič, della prima squadra jugoslava. I due proseguivano poi di concerto fino in cima : alla salita che porta a Barbana. li gruppo seguiva abreve distanza, ma già sulla vetta il fiumano Jugo riusciva a lasciare i compagni d’inseguimento e con un magnifico allungo a ricongiungersi ai due fuggitivi. Lo seguiva ben presto anche Petrovič che trascinava sulla sua ruota il lussemburghese Bolzan e il Bulgaro Ilijev. Da questo momento il grosso del gruppo che si era mantenuto fin qui compatto a ridosso dei fuggitivi, si spezza e, al passaggio per Pola, dove è situato un traguardo a premio, si sgrana a gruppetti distanziati l’uno dall’altro. A Pola Ješič batte in volata Krstev e Jugo nell’ordine, assicurandosi il cospicuo premio. La seconda parte della tappa da Pola a Capodistria — la corsa muta ancora fisionomia. Assai provati dallo "sforzo, i ritardatari non riescono a riorganizzare l’inseguimento dei tre fuggitivi fino a Porta Porton, dove finalmente vien fuori Petrovič e, aiutato da Bolzan e Ilijev, cui si aggregavano più tardi Varga e Mueller, riesce a prendere contatto con il terzetto di testa. A Buie è primo sul traguardo Juigo, seguito a ruota da Krstev e Ilijev. Poi Petrovič viene leggermente attardato da un guasto, ma riesc.e a ricongiungersi alla testa a Strugnano. Ad affrontare la salita di Pirano erano stati prima in tre soli: Varga, Krstev e Bolzan, essendo stato anche Jugo attardato per una caduta senza conseguenze. Da Strugnano Varga, Bolzan, Krstev e Petrovič procedono a pieni pedali sulla litoranea e, quando ormai appariva già probabile una volata a quattro per la conquista della vittoria di tappa, Petrovič allunga di prepotenza dopo Isola, piantando in asso i comoagni di fuga. Il traguardo di Capodis'tria 1q vede arrivare, molto apolaudito, solo soletto. A mezzo minuto circa arrivano Krstev e Varga e a oltre un minuto, il quarto fuggitivo Bol- zan, che nel finale crescente di Petrovič aveva perduto coniatto anche con gli altri compagni di fuga. In questa tappa Piciga e Bonin hanno disputato una bella corsali primo è stato visto sempre nelle prime posizioni, cedendo alquanto soltanto nel finale. Il secondo, malgrado una caduta abbastanza sena a Buie, è riuscito a conservare un piazzamento onorevole. Parecchio ritardato anche Brajnik, che ha disputato peraltro una gara reg Ja- VESELIN PETROVIČ vincitore della Fiume — Capodistria re, colpito anche dalla sfortuna di un guastcr alla macchina. Sene hanno reso anche i giovani Bajc, Žižek e Valant, mentre Visintin è stato costretto ad abbandonare per imperfette condizioni di salme. Ecco l’ordine d’arrivo della seconda tappa, la Fiume—Capodistria, di km 202r 1) Petrovič (Jugoslavia I.) in 6: 27’ 47”, alla media oraria di 33,245 km; 2) Krstev (Bulgaria) a 36”; 3) Varga (Jugoslavia I.) s. t.; 4) Bolzan (Lussemburgo) a 1’ 2”; 5) Mueller (Austria) s. t.; 6) Ilijev (Bulgaria) a 3’ 40”; 7) Jugo (Jugoslavia I.) s. t.; 8) Van Meensel (Belgio) a 5’ 34”; 9) Van Thour-nouth (Belgio) a 7’ 1”; 10) Ješič (Jugoslavia I.) a 9’ 11’. I capodistriani Piciga, Bonin e Brajnik si piazzavano al sedicesimo, diciassettesimo e quarantaseie-s'imo posto a, rispettivamente, 18’ 23” (i primi due) e 45’ 29” dal vincitore Petrovič. I polesani Ge-romella e Matticchio arrivavano, FRA LE TENDE DEL «CAMPING» DI LUBIANA I/ ESCURSIONISMO SPORT DI MASSA Ö5 I <*1» <{ 'àr « V v\va. LUBIANA, luglio — Ai piedi della pittoresca collina del Rožnik il verde del parco è interrotto dal colore grigio di tende da campo. E’ il HI. «camping» dell’Unione degli esploratori della Slovenia, organizzato in occasione del quinto anniversario della fondazione. Il 1. campeggio si era tenuto nel 1953 a Okroglica e il II. del 1954 a Ostrožno (Celje). L’organizzazione degli esploratori è ancora poco conosciuta da noi in Istrijß, tranne io Capodistria, e in genere limitata agli alunni delle scuole inferiori e agii àtiudenti. Tuttavia al campeggio di Lubiana cè una abbastanza nutrita rappresentanza: il gruppo «Gabbiano azzurro» di Capodistria. Il camping ospita, in 400 tende, 1300 giovani esploratori di tutta la Slovenia e piccole rappresentan- ze delle altre repubbliche federate. C’è anche un gruppo 1’«Onda azzurra») di Trieste, costituitosi da circa un anno. La vita al campo è molto varia, perciò divertente,[ ma nello stesso tempo istruttiva. 1 giovani hanno a disposizione una biblioteca di letture per la gioventù e stampa adatta. Anche la vita culturale è quanto mai intensa: ci si dedica all’attività filodrammaticia, al canto e alla recitazione) il itutto integrato', da visite d’istruzione ai monumenti culturali e storici della capitale slovena. Il camping è fornito anche di una stazione radiotrasmittente e ricevente, che trasmette informazioni, programmi eseguiti dagli ospiti e, in collegamento, quelli di Radio Lubiana. La parte diremo così del leone è •tenuta * 1 ‘tiaturalniente daWescupsio- nismo e dallo ìsport. Durante 41 campeggio sì svolgono gare nelle' specialità precipue deU escursioni A smo di massa, come l’erezione di tende, le Icorsa orientativa, la segnalazione ecc. Ecco i risultati ottenuti: Erezione di tende: Categoria A (masch.) — 1. «Gruppo del Drago», Lubiana; 2. «Gruppo del Pino», Ajdovščina, (femm.) — 1. «Gruppo della Quercia oscura», Hrastnik, 4. «Gruppo del Gabbiano azzurro», Capodistnili. Qdtegorial B (mascji.) —• 1. «Gruppo dei Tre abeti», Sevnica, 8. «Gruppo della Talpa», Idria. (femm.) — 1. «Gruppo della Quercia oscura», Hrastnik, Categoria C (masch.) — «Gruppo dell’Esploratore di montagna», Novo mesto. Corsa orientativa: Categoria A (masch.) 1. «Gruppo del Drago», Lubiana, 6. «Gruppo del gabbiano azzurro», Capodistria, (femm.) — 1. «Gruppo della Quercia oscura», Hrastnik, 3. ■«Gruppo del Gabbiano azzurro», Capodistria. Categorìa B (masch.) — 1. «Gruppo dell’Acciailo», Jesenice, (femm.) 1. «Gruppo del Fiume domato», Maribor. Segnalazione: Categoria A (masch.) — 1. «Gruppo dell Quercia oscura», Hrastnik, (femm.) — 1. «Gruppo della Quercia oscura», Hrastnik. Categoria B (masch.) — 1. «Gruppo del Venticello», Murska Sobota. (femm.) — 1. «Gruppo dell’esploratore di montagna», Novo mesto. Tiro all’aroo: 1. «Gruppo della Talpa», Idria, 2. «Gruppo della Bora», Postojna. invece, 47.mo e 55.mo a, rispettivamente, 46’ 29” e 54’ 38” dal primo. La maglia gialla era appannaggio del lussemburghese Bolžan, mentre nella classifica a squadre la Jugoslavia I. passava in testa seguita neH’ordine da Belgio, Bulgaria, Austria, Lussemburgo, Sio venia I., Olanda, Slovenia II., Jugoslavia II., Fotokemiika (Zagabria), Danimarca, Serbia e Croazia. Capodistria ■ Bovec (km 198) La partenza per la terza tappa, la Capodistria — Bovec, suddivisa in due semitappe (Capodistria — Tolmino e Tolmino — Bovec) è avvenuta alle 10 circa all’altezza di Crni Kal, avendo voluto gli organizzatori eludere le difficoltà sul tratto della nuova strada in costruzione. Fino a Rodik il gruppo procedeva compatto. Qui il solito bulgaro Krstev, animatore delle due tappe precedenti, allungava forte e acquistava un leggero vantaggio sul gruppo compatto. A Divača ve-nica però raggiunto da Jesič e Johnson (Danimarca), per cui a Razdrto i tre passavano soli con un leggero vantaggio sul gruppo inseguitore. Durante la discesa avveniva il ricongiungimento e i tre erano, riassorbiti dal gruppo. Una ventina di chilometri prima di Nova Gorica Jesič, attivissimo, s’involava con Cvejin (Jugoslavia II.) é Kuelers (Olonda), acquistando in breve un discreto vantaggio. Il terzetto pas'sava per Salca-no con 3’ di vantaggio sul gruppo. La maglia gialla Bolzan, nella stessa località era parecchio in ritardo per un- guasto alla macchina, ma, aiutato dai compagni, riusciva rientrare fra gli immediati inseguitori del terzetto di testa poco prima di Canale. I tre fuggitivi continuavano intanto a grande andatura verso il traguardo della semitappa, conducendo a turno fino a Doblari, dove Kuelers, provato dalla fatica perdeva contatto, mentre sopraggiungeva invece il danese Johnson che aveva ricuperato da solo. Jesič e Cvejin acceleravano intanto la pedalata, aiutandosi a vicenda, raggiungendo assieme il traguardo di Tolmino, dove il primo aveva la meglio nello sprint. L'ordine d’arrivo del primo tratto: 1) Cvejin (Jugoslavia li.) e 2) Jesič (Jugoslavia I.) in 4:32’34”, 3) Johnson (Danimarca) a 39”, seguito nell’ordine da Kuelers (Olanda) e Žižek (Slovenia I.) con lo stesso tempo. A quasi 10-’ sopraggiungeva il gruppo con tutti ihag-giori calibri, che veniva regolato in volata da Varga. Dopo una breve pausa i corridori hanno preso il via per la corsa a cronometro individuale sul tratto Tolmino — Bovec, di km 34. La vittoria in questa frazione è andata all’individuale Kulevski con 1:3’25”. Secondo a 56” era Jugo (Jugoslavia I.), seguito nell’ordine da Keulers (Olanda), Ješič (Jugoslavia I.) e Rauner (Austria), Piciga giungeva 18.mo. La classifica della tappa vedeva pertanto in teista Ješič (Jugoslavia I.), seguito da Johnson (Danimarca), Keulers (Olanda), Cvejin (Jugoslavia II.) e Žižek (Slovenia I.). Il fiumano Jugo era settimo, Piciga 20.mo e Bonin 25.mo. In classifica generale conduce perciò sempre Bolzan (Lussemburgo), dinanzi a Mueller (Austria), Varga (Jugoslavia I.), Krstev (Bulgaria) e Petrovič (Jugoslavia I.), quest’ultimo distanziato ad oltre 5 minuti. Nella classifica a squadre conduce la Jugoslavia I., Seguita da Bulgaria, Belgio, Austria, Slovenia I., Jugoslavia II. ecc. Oggi si riposa a Bovec, prima di affrontare, domani mercoledì, le a-sperità del Vršič (1.100 m). Le altre tappe BOVEC — LUBIANA (133 km) — Dopo la giornata di riposo odierno, il Giro si porterà domani a Lubiana. La tappa è suddivisa in due semitappe. Il primo tratto, Bovec — Kranjska gora sarà il più duro del giro, comprendendo la salita del Vršič (1100 m) e la ripida discesa s'u Kranjsèa gora. Da qui si raggiungerà Lubiana su un percorso in pianura su ottimo fondo stradale, per cui ci si può atten-. dere una media oraria notevole. LUBIANA — MARIBOR (137 km) — Giovedì la carovana lascierà la capitale slovena per raggiungere Maribor, percorrendo la tappa più breve del Giro. Si correrà su strada prevalentemente asfaltata e, eccettuata la breve rampa delle Trojane, tutta in pianura. MARIBOR — ZAGREB (148 km) — Anche il tratto fra Maribor e Zagabria è prevalentemente pia neggiante con ottime strade, interamente asfaltate. ZAGABRIA-SLAVONSKI BROD (190 km) — La tappa sarà divisa in due semitappe: la Zagreb—Po-povača e la Popovača—Slavonski Brod. Percorso molto simile alle due precedenti, tutto sull’autostrada Zagabria—Belgrado. SLAVONSKI BROD - BELGRADO (205 km) -— E’ la più lunga del Giro. Il percorso si snoda sull’autostrada, tutto pianeggiante, tranne la rampa finale di Belgrado, dove è posto il traguardo finale. Prevedibilmente i corridori produrranno l’ultimo sforzo. Dal 29 al 31 c. m. si svolgeranno a Tacen, nei pressi di Lubiana, i Campionati mondiali di slalom in canoa. Hanno preannunciato finora la loro partecipazione le seguenti nazionali: Germania, Austria, Cecoslovacchia, Danimarca, Francia, Svizzera, Gran Bretagna e Jugoslavia. In tutto 180 canoisti e canoiste. ATLETICA LEGGERA Lorger lfi"3 sui 110 ostacoli LUBIANA, 17 — Si è svolto qui rincontro di secondo turno del Campionato jugoslavo di atletica leggera fra le squadre del Kladivar di Celje, del Ljubljana di Lubiana, della Dinamo di Zagabria e della Mladost. Ha vinto il Kladivar con 25712 punti, dinanzi a Ljubljana (25288). Dinamo (24.838) e Mladost (23953). I migliori risultati sono stati ottenuti nei 110 a ostacoli. Lorger, arrivato primo, ha segnato un ottimo 14”3, mentre il secondo, Puc ha fatto registrare un promettentissimo 14”8. I 100 m piani sono stati vinti pure da Lorger (10”7), i 200 m da Osiaković (22”4), i 400 m da Zupančič (50”4), gli 800 m da Vipotnik ( 1 ’52 ”6 ), i 1.500 da Murat (4’00”), i 5 mila da Škrinjar (15’29”6), i 400 m ostacoli da Zupančič (55”8) e la staffetta 4x100 dal Ljubljana (43”6). Nel salto in alto ha vinto Miller (1-80), nel lungo ancora Miller (6.47), nel salto con l’asta nuovamente Miller (3.80), PIENO RICONOSCIMENTO AL CALCIO JUGOSLAVO 6 GIOCATORI JUGOSLAVI NELLA ROSA DEI.T.fl nONTINENTftLE I designati sono: Beara, Horvat, Čajkovski, Boškov, Yukas e Zebec BELGRADO, 18 — Il Commissario tecnico della rappresentativa nazionale jugoslava ha designato a far parte della rosa dei candidati alla formazione della F.I.F.A. che incontrerà nell’agasto prossimo la rappresentativa della Gran Bretagna, i seguenti giocatori: Beara (portiere), Horvat (centromediano), Čajkovski e Boškov (mediani), Vu-kas e Zebec (attaccanti). La designazione dei sunnominati giocatori ha avuto luogo su richiesta formale del Comitato selezionatore della F.I.F.A., incaricato di preparare la rappresentativa continentale per il tradizionale incontro sull'isola britannica. I. LEGA JUGOSLAVA Al 21 agosto prossimo Finizio del campionato BELGRADO, 19 — Brevi saranno quest’anno le vacanze estive dei calciateci di I. Lega. La Federazione calcio della Jugoslavia ha deciso, infatti, che il Campionato 1955/56 della massima divisione, abbia inizio ài 21 (agosto' prossimo, stabilendo altresì;, il seguente calendario: I. GIORNATA (21 agosto) Budućnost - - Crvena zvezda, 'Partizan — Zagreb, Hajduk — Saraje-vo, Spartak — Proleter, Željezničar — Vojvodina, Dinamo —■ B. S. K., Radnički — Velež. IL GIORNATA (28 agosto) Crvena zvezda — Velež, B. S. K. — Radnički, Vojvodina — Dinamo, Proleter — Željezničar, Sarajevo — Spartak, Zagreb — Hajduk, Budućnost — Partizan. III. GIORNATA (11 settembre) Partizan — Crvena zvezda, Hajduk — Budućnost, Spartak -— Zagreb, Željezničar — Sarajevo, Dinamo — Proleter, (Radnički — Vojvodina, Velež — B. .S. tK. IV. GIORNATA (18 settembre) Crvena zvezda — B. S. K., Vojvodina — Velež, Proleter — Radnički, Sarajevo — Dinamo, Zagreb — Željezničar, Budućnost — Spartak, Partizan — Hajduk. V. GIORNATA (25—28 settembre Hajduk — Crvena zvezda, Spartak — Partizan, Željezničar — Budućnost, Dinamo —• Zagreb, Radnički — Sarajevo, Velež — Proleter, B. S. ,K. — Vojvodina. VI. GIORNATA ( 9 ottobre) Crvena zvezda — Vojvodina, Proleter — B. S. K., Sarajevo — Velež, Zagreb — Radnički, Budućnost — Dinamo, Partizan — Željezničar, Hajduk — Spartak. VII. GIORNATA (16—23 ottobre) Spartak —• Crvena zvezda, Željezničar — Hajduk, Dinamo — Partizan, Radnički — Budućnost, Velež — Zagreb, B. S. K. — Sarajevo, Proleter — Vojvodina. Vili. GIORNATA (13—16 novembre) Crvena zvezda — Proleter, Sarajevo — Vojvodina, Zagreb — B. ■S. K. , Budućnost — Velež, Partizan —■ Radnički, Hajduk — Dinamo, Spartak — Željezničar. IX. GIORNATA (20 novembre) Željezničar — Crvena zvezda, Dinamo — Spartak, Radnički — Hajduk, Velež — Partizan, B. S. K. — Budućnost, Vojvodina — Zagreb, Proleter — Sarajevo. X. GIORNATA (27 novembre) Crvena zvezda — Sarajevo, Zagreb — Proleter, (Budućnost — Vojvodina, Partizan — B. S. K., Željezničar — Dinamo, Spartak — Radnički. XI. GIORNATA (4 dicembre) Dinamo — Crvena zvezda, Radnički — Željezničar, Velež — Spartak, B. S. K — Hajduk, Vojvodina — Partizan — Budućnost, Sarajevo — Zagreb. DOPO LA XII. TAPPA DEL «TOUR DE FRANCE» Ancora a Rolland la maglia gialla Il Giro di Francia ha fatto martedì 12 una puntatina in Svizzera, da Colmar a Zurigo (km 195), dove la vittoria è toccata inaspettatamente al francese Darrigade, davanti allo svizzero Kübler che si è fatto battere s'ullo striscione d’arrivo quando già sembrava aver la vittoria in tasca. La classifica generale rimaneva quasi imputata. Mercoledì s’è corsa la settima tappa, che ha portato i corridori nuovamente in Francia, a Thonon Les Bains, molto impegnativa (275 km). Vinceva l’olandese Hinisen su Fantini (Italia), Caput (Francia) e un gruppetto di altri sette corridori. La maglia gialla passava per soli 25” all’olandese Van Est, essendo Rolland giunto in ritardo, mentre Fantini conquistava il quarto posto in classifica. L’VIII. tappa, la Thonon Les Bains — Briancon di 253 km, portava mutamenti più sensibili nella classifica generale. Primo sul traguardo era il lussemburghese Gaul con 13' 43” di vantaggio su Kübler e un gruppetto di altri sei corridori, fra i quali Fornara, Louison Bobet e Coletto. La maglia gialla ritornava a Rolland, seguito nell’ordine da Van Est, Gaul e Wagtsman, mentre Fornara passava al quinto posto e Fantini scompariva nel centro classifica. Nella IX. tappa la Briancon — Monaco di 269 km, il lussemburghese Gaul per poco non ripeteva la prodezza del giorno precedente. Egli fuggiva solo, ma gli inseguitori si organizzavano compattamente raggiungendolo a pochi chilometri da Monaco. Primo sul traguardo della riviera: Geminiani. Ròlland conservava ancora la maglia gialla. Fornara occupava il secondo posto' a 11’03” dal primo, dinanzi a Louison Bobet, svantaggiato di 30” nei confronti dell’italiano. Sabato a Monaco, prima giornata di riposo, giunta molto gradita e ben sfruttata dagli atleti. Domenica, 17: X. tappa, la Monaco — Marsiglia di 241 km., senza troppe emozioni. Vinceva il francese Lazarides, davanti allo spagnolo Alomar. I grossi calibri arrivavano assieme a circa un minuto di distacco. La classifica generale pertanto non subiva mutamenti di sorta. Rolland era sempre maglia gialla, seguito nell’ordine, e con i medesimi distacchi del giorno pre-. cedente, da Fornara e Louison Bobet. Quarto era ancora il lussemburghese Gaul, la rivelazione di questo Giro di Francia. Ieri si è corsa l’undioesima tappa (Marsiglia — Avignone, di 198 km). Primo al traguardo è giunto il campione del mondo, Louison Bobet (Francia) con 49’ di distacco Sul secondo, il belga Brankart. Seguivano nell’ordine Fornara e Coletto (Italia) a 55” e, quindi, Astrua a 1’, Wagtmans a 5’40” e Rolland con oltre 6’ di ritardo. La classifica generale è pertanto la seguente: 1) Rolland (Francia), 2) L. Bobet (Francia) con 49” di distacco sul llìa) a 6’18”. Astrua (Italia), è sesto a 12’44”. Oggi i corridori percorreranno i 236 km della XII. tappa, la Avignone — Millau. A il. GIORNATA (11 dicembre) Crvena zvezda — Zagreb, Budućnost — Sarajevo, Partizan — Proleter, Hajduk — Vojvodina, Spartak — B. S. K., Željezničar — Velež, Dinamo — Radnički. XIII. Giornata (18 dicembre) Radnički — Crvena zvezda, Velež — Dinamo, B. S. K. — Željezničar, Vojvodina — Spartak, Proleter — Hajduk, Sarajevo — Partizan, Zagreb — Budućnost. CALCIO GIOVANILE Alla Crvena zvezda il torneo di Pola POLA, 17 — Si è concluso oggi il torneo internazionale giovanile di calcio, organizzato in occasion? del Festival cinematografico. Ha vinto la Crvena zvezda di Belgrado, ripetendo così il successo già ottenuto al torneo precedente di Fiume. L'incontro di finale, per il primo e secondo posto, ha visto di fronte Crvena zvezda e Partizan di Belgrado. E’ riuscita a spuntarla di misura la prima (1:0) dopo che il primo tempo s’era chiuso con il medesimo punteggio. La modestia del punteggio non rivela però chiaramente la superiorità. dei vincitori che hanno dominato per la gran parte dell’incontro. 1) Crvena zvezda, 2) Partizan, 3) BSK, tutte e tre da Belgrado, 4) Tekistilac di Varaždin, 5) Wacker di Vienna, 6) Scoglio Olivi di Pola, 7) Zenica di Zenica, 8) Rudar di Arsia, 9) Rapid di Vienna. PROMOZIONE Nova Gorica - Rudrr (Trbovlje) 5:1 (4:1) NOVA GORICA, 17 — Nell’incontro di ritorno per le qualificazioni al Campionato di zona, la squadra locale, vincitrice del Girone occidentale del Campionato Sloveno, ha battuto con largo punteggio il Rudar di Trbovlje, capolista del Girone orientale. L’incontro è stato veloce e combattuto. I padroni di casa forzavano l’andatura sin dall’inizio, assicurandosi subito un largo vantaggio. Il primo tempo si concludeva in loro favore per 4:1. Avendo perduto la partita d’andata a Trbovlje per 4:1, il Nova Gorica rimetteva così in parità le sorti della promozione, assicurandosela poi di diritto nel Secondo tempo con un quinto goal. Il Nova Gorica si è qualificato pertanto nella categoria superiore, dove giocherà in compagnia dell’Odred e del Ljubljana di Lubiana, del Rijeka di Fiume, del Branik di Maribor ecc. ELIMINATORIE Stil:Aurora 3:2 (3:1) CAPODISTRIA, 17 — Nelle eliminatorie per la Coppa Jugoslava la Stil ha battuto l’Aurora per 3:2. Primo tempo 3:1. Le due squadre hanno dato vita a un incontro fiacco all’inizio, ma che è andato via via movimentandosi. Per prima andava in vantaggio la Stil, ma veniva raggiunta poco dopo dall’Aurora. Poi la Stil segnava ancora due volte, complice il portiere aurorino, che non fermava due elementarissimi e fiacchi palloni da lontano. L’Aurora si riscuoteva e contrattaccava, ma invano fino alla ripresa. Il secondo tempo s’è giocato quasi tutto nella metà campo della Stil, ma gli attacchi dell’Aurora non approdavano a nulla. L’Aurora riduceva le distanze alla mezz'ara. IL COLLETTIVO DELL’AZIENDA OKRAJNI VODOVOD CAPODISTRIA si felicita con i lavoratori degli altri collettivi e con tutta la porzione in occasione del I4.mo anniversario dellTnsurrezione del popolo sloveno CONSERVIFICIO E LANGLADE Q Capodistria Q PRODUZIONE DI PESCE CONSERVATO DELLA MIGLIORE QUALITÀ’ IN OCCASIONE DEL 22 LUGLIO, GIORNATA DELL’INSURREZIONE DEL POPOLO DELLA SLOVENIA, AUSPICA A TUTTI I LAVORATORI I MIGLIORI SUCCESSI NELL’EDIFICAZIONE DEL SOCIALISMO Falegnameria artigiana “HIVOH CAPODISTRIA Esegue ogni lavoro di falegnameria. Lavorazione solida e a prezzi modici Porge a tutti i propri clienti i migliori auguri in occasione del 14.mo anniversario dell’Insurrezione del popolo Sloveno CAPODISTRIA ESPORTAZIONE LEGNAMI ED AFFINI, VENDITA ALLTNGROSSO ED AL DETTAGLIO LEGNA E CARBONE DA ARDERE. FILIALI DI VENDITA AL MINUTO DI LEGNA E CARBONE DA ARDERE A CAPODISTRIA, ISOLA E PIRANO. PRESSO LA I FILIALE DI CAPODISTRIA VENDITA DI MATERIALE EDILIZIO ELAMARIS ISOLA Esportazione di pesce conservato e di altri prodotti dell’industria conserviera I più sentiti auguri in occasione della Giornata dell’Insurrezione della Slovenia OUias-lsola IMPRESA PITTORI E DECORATORI Esegue ogni lavoro di pittura edile, decorazioni, reclame stradale, tabelle, ecc. Chiedete i nostri preventivi! A tutti i lavoratori formula i migliori auguri in occasione del 22 luglio, Giornata dell’Insurrezione Slaščičarna - Pasticceria CAPODISTRIA Paste e dolciumi della migliore qualità In occasione della Giornata dell’Insurrezione del popolo sloveno invia alla propria clientella i più4 sentiti auguri La tipografia DI CAPODISTRIA GIORNALI A ROTOCALCO, OPUSCOLI, LIBRI, RECLAMES TURISTICHE, MODULI E STAMPATI DI OGNI GENERE A PREZZI MODICI i&mm 99 IN OCCASIONE DEL 22 LUGLIO --GIORNATA DELL’INSURREZIONE DEL POPOLO SLOVENO, INVIA A TUTTO IL POPOLO LAVORATORE I MIGLIORI AUGURI Impresa “BAUXITI,, Umago esprime i migliori auguri a tutto il popolo lavoratore in occasione del 27 luglio, Giornata dell’Insurrezione del popolo croato Vi Splošna trgovska ii Import - Export Capodistria ESPORTA ED IMPORTA OGNI PRODOTTO TECNICO, CHIMICO, ALIMENTARE E AGRICOLO PORGE ALLA CLIENTELA I MIGLIORI AUGURI IN OCCASIONE DEL 22 LUGLIO, GIORNATA DELL’INSURREZIONE DEL POPOLO SLOVENO » KAMENOLOM, BUIE Impresa per l’estrazione e la lavorazione della pietra e dei marmi. Cantieri a Marušiči e a Canegra Porge i più sentiti auguri a tutto il popolo in occasione del 27 luglio, Giornata dell’Insurrezione del popolo croato Conservificio MPELEA ISOLA Produzione pesce, frutta e verdura conservata / migliori auguri al proprio collettivo e a tutti i lavoratori in occasione dei 22 Luglio, giorno in cui ebbe inizio il [cammino ascendente del popolo della Slovenia Impili-Export esporta ogni genere alimentare e prodotto della terra, importa macchinari e ritrovati chimici per l’agrióolitura BUIE In occasione del 27 luglio, Giornata dell’Insurrezione del popolo della Croazia, invia i più .sentiti auguri a tutti i propri clienti' e committenti Ü ISTRANKA 99 Azienda per La lavorazione e il commercio dei cereali UMAGO Produce, fra l’altro, paste alimentari della miglior qualità e in grande assortimento, compresa la pasta «Bologna» fi quattordicesimo anniversario dell’Insurrezione dal popolo croato ci s'ia di Ulteriore sprone a fare meglio e di più nell’edificazione del socialismo IL COMITATO POPOLARE DEL COMUNE DI BUIE INVIA A TUTTI I CITTADINI I PIU’ SENTITI AUGURI IN OCCASIONE DEL 27 LUGLIO, GIORNATA DELL’INSURREZIONE DEL POPOLO DELLA CROAZIA IL COMITATO POPOLARE DEL COMUNE DI BUIE :IN OCCASIONE DEL 27 LUGLIO, GIORNATA IN CUI SII UNIZIO’ LA LOTTA DEI POPOLI DELLA CROAZIA PER UNI AVVENIRE MIGLIORE, PORGE A TUTTI I CITTTADINI E A TUTTI I LAVORATORI I PIU’ SENTITI AUGURI GLOBUS J Casa distributrice films - Capodistria le migliori pellicole di produzione nazionale ed estera Evviva il 22 luglio, Giornata dell’Insurrezione del popolo sloveno Il mobilificio ■PROLETEfl, BUIE esegue lavori di falegnameria edile, mobili per uffici a prezzi convenienti A tutto il popolo lavoratore porge i migliori auguri in occasione del 27 luglio, Giornata deU’Insurrezione del popolo della Croazia LA FEDERAZIONE Cooperative del distretto DI BUIE Augura a tutti i cooperatori ed agricoltori i migliori successi nell'edificazione del socialismo “Jadranka,, Isola Vendita generi alimentari e coloniali Alla propria clientela ogni migliore auspicio per il 22 luglio, Giornata dell’Insurrezione del popolo sloveno H ©DA ISOLA II più ricco assortimento di confezioni e tessuti negozi di Isola e di Pirano I migliori auguri in occasione del 22 luglio, Giornata dell’Insurrezione del popolo sloveno iHlezzo di t (Nostra corrispondenza) anche direttamente in fiaehre Quest’anno si celebra il in un’ora e mezza, oppure a „„quanitesimo anniversario piedi, in tre ore. Faceva pu-j purismo in Istria e nel Li- re servizio la nave due voljne (1905—1955). L’anni- te al giorno, alle 10 di mat- CURIOSITA’ PER TUTTI r i s ;v' LEGALE LA POLIGAMIA? ersario lo si fà coincidere itina ed alle 15 del pomerig-' n la fondazione della prima gio. Non erano 'Collegamenti ;aione turistica per l’istpia. trascurabili, per i tempi che realtà il turismo sulla no- correvano, anche se oggi i *a costa ha cominciato a svi- battelli partono e ritornano Apparsi molti anni prima. I ogni mezz’ora, ed ininterrot-rjini gruppi di turisti giun- tamente corrono gli autopull-ono in Istria già nella se- mans. Già nel 1885 gigjjsero alida metà dello .scorso seco- ad Abbazia tanti turisti che Vengono sopprattutto per non trovarono tutti un .jjSrti aì mare. Nel 1886 si alloggio e molti dovettero lubrica a Fiume un opusco- tornarsene donde erano ve-\ sui benefìci dell’aria di àliti. Per vitto, alloggio e Lj* e dei bagni. ;Si spezza- gita in barca, a quei tempi, ]e prime lancie in favore si spendevano 6 fiorini al lei poteri terapeutici del re- Quell’anno giunsero j0 di Nettuno, fjnp allora alla riviera albergo, ornali di allora. Poi si men- Nello stesso anno a Selce, og-:.onano Buccari, Selce, Novi, colonia internazionale, si fa il bagno con dieci cabine. Si sviluppano anche Laurana e Lussino. Buocari riceve la luce elettrica nel 1895 ed il ti in tale senso. Mentre il _____^_______________________________________________________________________ numero dei bambini è rima- n , . . ' . . . ... . .sto immutato dal 1901 ad og- Foderose interpretazioni di vecchi attori e rivelazione di giovani forze - Cineasti stranieri e critici nostri,-gi, quello degli adulti è au- -« n 1 n» 4-a - _• *1 11 • TTnmi/r • 11 HP * A. „ —. «oo rri n ti nvn n n» i nn n I mi ne superano gli uomini per nello tra i denti, essa fa mol-una cifra di 1,747.000. Le ci- ti lavori ad acquarello e ad fre che riportano la popola- olio ed è già .stata premiata zione francese per età non più volte in varie mastre ar-rispecchiano sufficientemente tistiche. Ha bisogno dì un mela composizione degli abitan- se per eseguire una pittura piacevolmente sorpresi per il progresso del nostro cinerpa - II Maresciallo Tito presenzia domenica al ^0e0^ta^° ^J^fQ0'000 a 27 900 film in cinemascope U primo che volle fare Abbazia ua stazione ter- bagno" -ale terapeutica fu il melo Djuro Matija Sporer che D’all’inizio di questo secc- ane considerato appunto tutte le località del- I* • - ’ , , .ruriovo nvonrlnnr\ n cirri- jo dei promotori dell’at- riviera prendono a ,svije Abbaz'iaV'ìn questa" lo- Appare le proprie attrezza-:lità, dopo il 1844, esisteva lure . turistiche, accoglien-ja sola villa, la «Angeli- ospiti da ogni parte a fatta costruire da un pa- d Europa: Ar.be, Baška, Ma- ---- ---- huška. Baška, sull’isola di Veglia, viene «scoperta» da FOLA, luglio — Con il fe- Nel corso dì questa rivista stivai del cinema nazionale, {li pellicole, nelle quali per jz Pola si è affermato un nuo- \a maggior parte dei casi soli o tipo di manifestazione del (io stati, trattati temi caratte-genere, molto più utile de- vistici tolti dalla Guerra dì, gli ormai sfruttati grandi fe- liberazione o della vita in stivai internazionali, dove determinati luoghi della no-fiesce molto più dificile crea- ftra terra, sono stati sfrattati \e il vivq contatto, tra pra- fenz’altro buoni scenari; al-Huttori, interpreti, registi, puni di questi hanno rivelato scenaristi e pubblico. All’A- gna realizzazione che ha rena ciò è stato raggiunto in raggiunto la maturità delle ti, che accanto ai già «bai- [elle (osservata la sua rasso-tezzati» attori, quali Zivano- \niglianza con Amedeo Paznic, Todic, Dragomir Foiba, zari) si è guadagnato con ciò Stane Sever, Marijan Lovrič, {mehe i galloni sul campo Ilija Djuvalékovski, anche per espressione, naturalezza e nel nostro film sia sorta la carattere, nuova guardia, promettenti:,- Tra i registi hanno avuto sima, che si identifica prit-- ' fortuna Mitra Mitrovič, Fe cfpalmente in Relja Bacii * ’ ’ «ijzio fiumano. Nel 1871, orer presenta un suo pronto per fondare un Istitu- cecoslovacchi nel 1909. Tale L marino balneologico con- Geistlich, da Praga, la scrofolosi a Fiume. scrlYe una lettera chieden-er lunghi anni egli invia c*° ^formazioni. Ottiene la ani, progetti e proposte a se§uente risposta. «Qui non erma per aprire cliniche c ® nuHa> nè alberghi, nè rimari ad Abbazia, ma le staranti, nè bagno.» Egli giunge iniziative non approda- §e lo stesso e trova «mare, :o a nulla. Alcuni fiumani clel°> sole e colline, una na-■jtlavia, fecero propri i suoi l-ura come da tempo .sognami ed ottennero il permes- vo.>>' ® ^ inizio lo adi costruireqnbagno. Al- sviluppo turistico di Baška. :jhè la Società Anomina * aie Ferrovie Meridionali Le località turistiche «s’co-quistò la Villa Angelina, il perte» dopo la liberazione so-Jluglio 1882, venne costruì- no invece Rovigno, Parenzo, « anche il primo albergo Portalbona e altre. L’mpulso ‘attuale «Kvarner») inaugu- dato a tutte queste località ato il 24 marzo 1884. Da al- costiere, da capo Promonto-::a molti presero a interes- re fino a Capodis’tria, la co--usi di ‘Abbazia. Già ottan- struzione di nuovi alberghi, i anni fa essa era divenuta risltoranti, stabilimenti baL .mai famosa jn tutto il mon- neari, la costituzione di so-k Un servizio giornalistico cietà turistiche, l’introduzio-illa riviera scrisse nel 1885 ne di una sviluppatissima a scrittore zagabres’e Ivan rete di traffico automobili-tàan sul «Vjenac» deffi- stico e marittimo in ulterio-sndo Abbazia «verde oasi re corso di incremento, l’orai mare adrìatico». Risale ganizzazione di «camping» e quello stesso anno la pri- cittadine «weekend», hanno a poesia dedicata ad Abba- fatto si che le bellezze naturi. Venne scritta in tedesco rali della costà e l'incanto i un italiano. perenne' del nostro mare ri- * chiamassero ogni anno sem- . Fiume in quei tempi, Pre ™°ve migliaia di turisti, giungeva ad Abbazia con non soltanto da ogni parte della Jugoslavia ma anche da numerasi Paesi d’Europa. GIACOMO SCOTTI questi otto giorni di intensa atmosfera. Poche occasioni durante l’annata offrono, come il concluso festival, l’oc- inematografie più sviluppa-e della nostra e ciò è stato constatato in «La fanciulla e la quercia» del regista Kreso castone di dare agli esperti, Golik e con interpreti Ljubo ai critici, ed agli spettatori Tadic e Tarnata Markovič, un quadro fedele a conclusione di un anno produttivo. Una dozzina di film ed una freritina di documentari e cortometraggi proiettati sullo schermo panoramico, per la prima volta uistg a Pilla, hanno raccolto nell’imponente cornice dell’Arena e di quindi in «Due di loro», ed in «Cammino di sangue», film di coproduzione jugo-norvegese, nei quali due ultimi per l’ennesima volta è emerga la figura e l’arte di un nostro grande attore, Milivoje Zitxìnovic. In genere, mentre non è ancora stato migliaia di spettatori, tutta ben scelto il tema della conila grande famiglia cinemato- media («Il giubileo del sigrafica delle nostre Repub- gnor Ikl», del regista Vatro-bliche, in un’atmosfera calda jlav Mimica e con^ interprete e cordiale, senza la rigidezza Ant:un Nalis) ci possiamo plei frack e riviste di forzate dichiarare a buon punto con pose, in questo modo, nello il trattamento della novellai scambio di opinioni, che du- (Tre racconti, della «Vesna rante tutte le ottg giornate {Um», Lubiana) che abbiamo si é effettuato nel corso delle trovato perfetto sotto tutti i conferenze di tutte le case punti di ^ vista; molto possia-produttrici, ci si è avvicina- raggiungere nello Svolgiti di molto alla soluzione dei meno (definito da Jean Pier Au moht, per la parte di «Milioni sull’isola», un nostro futuro «primo piano»), in Tama ra Markovič, in- Saveta Ma-Unska, diciassettenne protagonista di «Notte da hipi», ■in Miliceciv, riuscitissimo nel suo ruolo di Josko in «Cammino di sangue», senza parlare di Bert Sotler, carattere già affermato nella seconda novella di «Tre rac-oonti». E dimenticavamo ancora la Milena Dapcevic di «Anikina vremena». Una sorpresa per tutti, i ruoli sostenuti da Severin Bijelio in quattro pellicole presentate pi Festival, un record del genere in questa settimana ji Pola.Vessenziale è che Si- tanti che hanno superato il sess'antacinquesimo anno di ALCUNE INTERVISTE età è aumentato da 3,155.000 JEAN PIER AUMONT: a 4,900.000. Se tale sviluppo «Sono felice di esser tra di dovesse continuare, la Franco!. Sono rimasto colpito dal- eia dovrebbe avere, nel 197Q, la grandezza di un simile 46 milioni di abitanti. spettacolo. Effettiva,rwnjte la Interessanti sono le cifre Jugoslavia e bella come me che parlano della composi-, , l ha descritta Ü signor Lepro- zione sociale dei francesi. 'dor Handzekovic, Vladimir h(m ch? ™ accompagna Mi Dal m6 al 1954 si sono tra_ Pogačić, Kreso Golik, mentre sono piaciuti il documentano, sferjti dai villaggi nelle cit- rimandiamo ad altra òccasio- a CC^°J} ed u f%ìm dei due tà circa 91 mila abitanti. Dei Vaffermazione di Branko contadini. Credo che da voi 42 milioni 942 mila abitanti alla quale lavora tre ore al giorno. Essa mescola i colo' ! con l’aiuto di uno speciale apparecchio fabbricalo per lei da suo padre. Questa pittrice, invalida, mantiene sè stessa ed aiuta i propri genitori con il ricavato della vendita dei suoi quadri. Il Senato americano ha deciso all’unanimità di concedere una pensione agli ex presidenti degli USA per un importo di 22.500 dollari all’anno. Gli ex presidenti a-vranno pure il loro ufficio con segretarie e potranno u-sufruire gratis dei servizi telefonici. Harry Truman e Rauer, Vatroslav Mimica' ed cedro cose che non m aspel- deua Francia (cifra che com- Herbert Hoover sono gli uni fc INVITO problemi che ancora assillano il nostro cinema. IL CONGRESSO INTERNAZIONALE DEGLI UFFICI DI RITAGLI STAMPA I treno fino à Mattugiie e qui in fiaehre, iri mez-Ma si poteva andare -na grande coltivazione di ne dei frutti») va assumen-*»anas in Malesia. L’ananas do un’importanza _d* primo • he viene chiamato «pavo- piano tra i consumi f rutticoli di temi dinamici, il che viene confermato dall’applaudita proiezione di «Lo squadrone del dr. M». Logicamente critici e ~pubblico guardano il film in modo differente, da due diversi punti di vista; in questo neutro festival, pubblico e cri-Londra, luglio (tea non si sono però distar,- Alla presenza dei delega- ziati di molto, a conferma ti di 26 uffici di ritagli di della maturità raggiunta dai-stampa rappresentanti 13 di -do spettatore in materia di verse nazioni, si è chiuso il cinema. (terzo Congresso annuale del- Opinione generale è, infatua Fédération Intemazionale des Bureaux d’Extraits de Press’e (F.I.B.E.P.) nel corso del quale si è svolta anche l’Assemblea Generale della Federazione stessa. Sono stati discussi problemi vari d’ordine tecnico interessanti la categoria, e sono sitate accettate fra l’altro, le domande di ammissione presentate da 4 nuovi .uffici di ritagli stampa, uno inglese , uno danese e due israeliani. Nella votazione per reiezione del nuovo Comitato E-secutivo della Federazione è stato rieletto a Vice Presidente il Collega Umberto Fru-giuele Direttore dell’Eco della Stampa di Milano. E’ stato deciso che il Congresso del 1956 abbia luogo \in Germania ed è stata passata allo studio la richiesta avanzata dai rappresentanti del Brasile perchè il Congresso del 1957 venga tenuto a Rio de Janeiro. / Vi invitiamo a visitare la Mostra repubblicana di fotografie artistiche allestita nella Casa del popolo di Portorose. La mostra rimarrà aperta fino al 22 luglio, ogni giorno dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 20. 15 dinari d’ingresso der a-dulti, 5 per bambini. Non trascurate l’occasione di vedere questa bella e moderna mostra fotografica. Unione Foto-cine Amatori della Slovenia Ilitri, almeno per quanto riguarda la cornice del Festival. Nella tecnico, ha meravigliato j critici stranieri la nastra fotografìa; -il lirismo g la profonda espressività delle inquadrature e poi, una cosa nuova, i’ alla musica, e ne dei cortometraggi istruttivi e culturali, Punti, neri invece, l’inconsistènza del trucco che talvolta fa sorridere 10 spettatore (non una stilla di sudore sul viso spaventato di un fuggitivo nell'incandescenza della Lika sassosa, curata e fresca la mano di una vecchia conladina, ecc.) e nel tono, spesso troppo rigido e vibrante Ottanta spettatori, settecento cineasti e critici nostri ed esteri, tante piacevoli sorprese nel progresso del nostro cinema; l’avvento del cinemascope a schermo panoramico e plasticità di. suono, incontro cardiale dei lavoratori nella settima arte nazionale, a dichiarazioni favorevoli di pubblicisti e, cineasti i-taliani, francesi, tedeschi, russi, ungheresi ed americani, questo il bilancio del II. Festival polese. Ed ora attendiamo con fiducia quello che ci prepara 11 1956. tav0->> prende pure 1,546.000 stranie- ci ex presidenti d’America vi- MIROSLAV PEJIC, direi- ri) 19 milioni e 200 mila per- vi. Vive sono pure le tre ve-tore dell UFUS: «E stata ve- s’one sono impiegate. Per dove degli ex presidenti ame-ramente la nostra serata, Pre- professioni, la popolazione ricani Wilson, Coolidge e pariamo un piano di allarga- francese si divide così: ope- Roosevelt. mento potenziale. Collaboria- rai 6 milioni 454 mila, agri- * mo con i francesi nel film coltori 3 milioni 985 mila, A Vienna le alunne della «Smarrii» di Robert Darertj braccianti 1 milione 153 mila, IV classe del Liceo Scienti-colore, oltre c^e sa™ interpretato da Juan impiegati 2 milioni 80 mila, fico femminile hanno avuto la composizio- Marais, oltre a preparare «La amministratori, commercianti modo quest’anno di tornare sposa venduta» con i _ germa- ed artigiani 2 milioni e 300 nici. Ambedue i film saranno mila, quadri medi (insegnan-in cinemascope ed a colori, ti, tecnici ecc.) 1 milione 144 Abbiamo aperto la nostra mila, appartenenti a libere rappresentanza a Parigi e ci professioni 557 mila, servitori in case private, caffè ecc. 1 milione 8 mila, altre categorie (appartenenti alla polizia, esercito ecc.) 527 mila disoccupati 330.700. ■ La più alta torre televisiva del mondo sorgerà nel Belgio. Questa torre sarà due ad una vecchia usanza: mettere la bandiera bianca sull’edificio scolastico nel caso di successo assoluto agli e-sami di maturità. Questo è piuttosto raro, dato ' che ci Sono poche scuole nelle quali tutti i candidati vengono promossi. In questo liceo, non solo le alunne non hanno riportato nemmeno una insufficienza, ma un quarto dì esse hia maturato conseguendo la media di ottimo! PROSSIMAMENTE Sui nostri schermi MADAME X lavoro di quest’ultimo comin- Irene ed Etiènne, due gio- ciano a prenderlo in giro a vani che si amano pazzamen- causa di Irene, te, vivono ore felici a Stade Nonostante tutto, la vita prode Colombe dove si sono co- cede tranquilla fino al gior-nosciuti tre mesi fa. Irai la- no in cui Irene si accorge che Società Elettrotecnica ■ ISOLA iSj'* IAJPI /V SOrnlLT3 & ' % L’attrice greca Lidia Stefani-ci nel film jugo-greco «Due acini d’uva». . sarà più facile . stringere contatti per il progresso della nostra casa», vora come falegname artistico a Saint-Antoine, lei è cameriera della signora Voisen-ne—Lariva, moglie di un ricco editore parigino. Al ricevimento dei Voise-ne-Larive, vediamo fare gli onori di casa la stessa Irene: l’editore se l’era sposata dopo averla avuta per segretaria in quanto le sue grazie ed intelligenza gli facevano comodo. Irene sapeva organizzare ottimamente una festa e tenere testa ad ogni conversazione. Dal momento FEDOR HONDZEKOVIĆ, che l’amore non c’entrava as- mgista, presidente deilla società lavoratori cinematografici della Croazia: «Il Festival è un vivo contatto tra tutti i lavoratori del cinema tra di loro e con il pubblico. Da qui dovrà scaturire solutamente in questo matrimonio, l’incontro con Etiènne aveva avuto un grande Si- sta per avere un bambini. La donna raoconta tutto al marito che decide di mandarla in una clinica svizzera. 1 Irene dà alla luce una bambina, Agnese. Etiènne è felice ed Irene decide di chiedere il divorzio. Nel frattempo Etiènne viene a trovarsi in difficoltà perchè lo zio non può pagargli la somma promessa. Il marito di Irene chiede a questa di organizzare un ricevimento nella loro lussuosa villa e lei accetta di comparire per l’ultima volta nel suo ruolo di padrona di casa. Quella sera, èssendosi la piccola Agnese ammalata, gnificato per Irene. Non vo- Etiènne si reca alla villa per avvisare Irene ed apprende così il vero essere diramante Disperato, torna dalla lendo che tale relazione distruggesse la sua posizione, la donna si era fatta passare una migliore prospettiva per per una semplice cameriera, bambina che muore poco do-superare tutti i punti morti, A Saintvie trascorrono mo- po all’ospedale. questa sarà la rivista di ùn menti indimenticabili. Etièn-anno di lavoro e le premia- ne fa piani per il futuro. zìoni non avranno veste di Quando si sposeranno? Ma creare gli artisti, ma di sti- Irene, con abilità, elude la molarii, senza mondanità* domanda. Essa è divisa tra snobismo e malsana pubbli- la vita matrimoniale e quel-cità.» la con Etiènne. I compagni di b i, 01 NON RIMASE DI AGATA CHRISTIE domandò ansiosamente: —Ma non è davvero molto perico* ‘0 quello che sta facendo Biore? Nel senso che intendete voi, no, non Credo che lo sial Arm-non è armato, e ad ogni modo Biore vale due volte l’altro. *ànto a forza fisica, e sta molto in guardia. E comunque è una ^ lontana possibilità che Armstrong si trovi in casa. Io so che ^ o’è. Ma . . . quale altra soluzione ci sarebbe? Philip disse piano: *— Ci sarebbe Biore. Oh, voi davvero pensate P Sentite, ragazza mia. Voi avete udito il resoconto di Biore. & la verità, dovete ammettere che io non posso aver avuto nulla fare con la sparizione di Armstrong. La sua stessa storia libera 5 da ogni posibile sospetto. Ma non libera lui. Noi abbiamo solo * Parola di lui per Credere che ha udito dei passi ed ha intravisto Uomo scendere le scale ed uscire dalla porta d’ingresso. Tutto j^ebbe essere Una bugia. Invece lui stesso può essersi sbarazzato ' Armstrong Un paio di ore prima, j "■* Ma come? Lombard si strinse nelle spalle. —* Questo non io sappiamo. Ma chiedete a me, noi abbiamo un solo pericolo da temere: e IH> pericolo ò Biore! Che sappiamo di quell’uomo? Meno di Jentej Tutta questa sua storia di ex poliziotto mi sembra una mon-1 Lui può essere chiunque: un milionario pazzo, un evaso I prigioni di Broadmoor. Una cosa è certa. Lui potrebbe aver ,0fn»nesso tutti i delitti compiuti qui, ad uno ad uno! ^era si era fatta piuttosto pallida. Disse con la voce leggermente >hita: - E se ... se ci coglie? Lombard si palpò il revolver in tasca, e disse piano: — Io mi -Merò cura molto bene perchè non ci riesca. — Poi la guardò irosamente. — Non è commovente la fiducia che avete in me. ^ Siete proprio sicura che io non vi spari? ^era replicò: •>— Bisogna pure aver fiducia in qualcuno . . . ma credo che abbiate torto circa Biore. Io penso ancora che sia Armstrong. — Gli si rivolse improvvisamente. — Non avete la sensa-tzione, qualche volta, che ci sia qualcuno, qualcuno che stia a spiarci e che aspetta? Lombard osservò lento: — Nervi, solo nervi. Vera riprese con calore: — Allora anche voi l’avete provata questa sensazione? — Rabbrividii Gli si. avvicinò leggermente. — Ditemi, voi non credete ... — S’interruppe e continuò: — Ho Iettò una volta un racconto, di due giudici che andarono in una piccola «città americana, mandati dalla corte suprema, amministravano la (giustizia, l’assoluta giustizia. Perchè . . . non venivano da questo [mondo . . . Lombard sollevò le sopracciglia. Disse: — Visitatori del cielo, eh? No, non credo nel soprannaturale. Questa nostra faccenda è umana quanto basta. Vera fece a voce bassa: - Qualche volta . . . non ne sono si-ictira ... Lombard la guardò. — Questa è la coscienza ... — Dopo un momento di silenzio riprese, Con tutta calma: * Così voi avete affogato quel bambino, dopo tutto? Vera si ribellò con veemenza: — No, non l’ho fatto! Voi non avete alcun diritto di dirlo 1 Lui ridacchiò piano. — Oh, si, voi l’avete fatto, mia cara ragazza! Il perchè non lo so. Non posso immaginarlo, probabilmente c’erà un uomo di mezzo. Era Cosi? Un improvviso senso di stanchezza, di estrema spossatezza, invase tutto il corpo di Vera. Disse, Con unà voce senza espressione: —■ Si . . . c’era un uomo di mezzo ... Lombard fece, a bassa' voce: — Grazie. E’ quanto volevo sapere ... Vera si raddrizzò d’un tratto, esclamando: — Cos’è questo? Un terremoto? Lombard rispose: — No, no. Strano però ... una specie di tonfo Che ha scosso il terreno. E ho Creduto . . . Non avete sentito voi una specie di grido? Io l’ho sentito. Guardarono verso la casa. Lombard disse: E venuto da lì. E meglio che andiamo a vedere. — No, no, io non vengo. — Come volete. Io vado. Vera disse, disperata: — Va bene allora. Vengo con voi. Fecero la salita. La terrazza aveva un suo placido e innocuo aspetto sotto il sole. Esitarono 11 un momento, poi invece di entrare (per la porta principale, fecero un cauto giro intorno alla casa. Tro- varono Biore. Era disteso a terra con le braccia allargate sul terrazzo in pietra dell’ala verso est, con il capo fracassato in una poltiglia da un grande blocco di marmo bianco. Philip guardò su. — Di chi è quella finestra qua sopra? Vera rispose con un filo di voce rabbjrividente : — E’ la mia, e questo è l’orologio sul mio caminetto ... lo ricordo ora. Ere modellato in forma di orso ... — ripetè con la voce tremante a sbalzi: 1— Era modellato in forma di orso 0 0 0 Philip afferrò la ragazza alle spalle. Disse, con la voce feroce e piena di calore: — Questo decide tutto. Armstrong si nasconde in .asa. Io vado a scovarlo. Ma Vera si aggrappò a lui. Gridò: — Non fate pazzie. Tocca a noi, ora! Noi siamo i prossimi! Egli vuole che noi lo cerchiamo! Ci conta! Philip si arrestò. Osservò pensoso: — C’è qualcosa di vero. Avete ragione. Vera gridò di nuovo: — E ad ogni modo, ora ammettete che avevo ragione. Lui annuì. — Sì, vincete voi! E’ Armstrong, e non c’è dubbio, ma dove diamine si nasconde? Abbiamo rastrellato tutto, e isola e casa, come con un pettine fitto! Vera replicò con angoscia: — Se non l’avete trovato ieri sera, non lo troverete adesso! Questo è semplice buon senso! Lombard riluttante: — Sì, ma . » . —* Deve essersi preparato fin da prima un nascondiglio, è naturale, era per lui la cosa più ovvia" da fare. Una specie di trabochetto invisibile, come nei vecchi manieri. — Quésta non è una casa del genere. — Potrebbe sempre averne fatto Costruire uno. Philip Lombard scosse il capo. Insistè: — Abbiamo perfino misurato tutta la casa, quella prima mattina. Potrei giurare che non c’è un solo spazio di Cui non ci si possa renderò conto. — Ci deve essere. —* Vorrei proprio andare a vedere ... Vera gridò, interrompendolo: — SI, voi vorreste vedere, e lui lo •sa! Lui è lì che vi aspetta! Lombard disse, tirando fuori a mezzo dalla tasca la rivoltella: — Ricordatevi che io ho questa. — Voi avevate anche detto che Biore poteva ritenersi sicuro cho Armstrong non ce l’avrebbe fatta con lui. Fisicamente si, e Biore stava anche molto in guardia. Ma voi non vi rendete conto che quell’Armstrong è matto! E un pazzo ha tutti i vantaggi dalla sua parte. E* furbo e ingegnoso due volte più di quanto un sano possa essere. Lombard spinse di nuovo in fondo alla tasca la rivoltella. Disse: — Andiamo, allora. o o.o Lombard domandò infine: — Che faremo quando giungerà la notte? Vera non rispose. Egli continuò, con un tono di accusa: — Non ci avete pensato? Ella disse, sconsolatamente: — Che possiamo fare? Oh, mio Dio, io sono terrorizzata . . . Philip Lombard pensò ad alta voce: — Il tempo è bello. Ci sarà la luna. Troveremo un cantuccio su in cima alla scogliera. Potremo star seduti lì ad aspettare il mattino. Non dobbiamo dormire . . . Dobbiamo vegliare tutto il tempo. E se qualcuno viene verso di noi sparo! — Fece una pausa: — Voi, avrete freddo, forse, con quel vestito leggero . . . Vera disse, con un riso rauco: — Freddo? Avrei più freddo se fossi morta! Philip Lombard approvò tranquillo: — Già, questo è vero . . . Vera si agitò irrequieta. Disse: — Divento pazza se sto qui seduta ancora un po’. Giriamo. Va bene, giriamo. Misurarono lentamente in su e in giù la scogliera che sovrasta ripida il mare. Il sole calava verso occidente. La luce era soffice e dorata. Li avviluppava in una gloria di raggi d’oro. Vera disse, con una piccola smorfia nervosa: — Peccato che non possiamo fare un bagno . . . Philip stava guardando il mare. Disse brusco: — Che è quello là? Guardate, vicino a quel grosso scoglio. No, un po’ più in la, verso destra . . . Vera trasalì, disse: —- Sembrano dei vestiti . . . — Un bagnante, eh? — Lombard rise. — Strano, credo invece che siano soltanto alghe. Vera propose: — Andiamo a vedere. — Sono vestiti — ammise Lombard mentre si avvicinavano. — Un mucchietto di vestiti. Quella è una scarpa. Andiamo, caliamoci fino a 11. Si oalarono lungo gli scogli. Vera si arrestò aH’improvviso. Disse: — Non sono vestiti ... E’ un uomo . . . L’uomo era stato spinto fra' due rocce, trascinato lì dalla marea del pomeriggio. Si chinarono esterrefatti: un viso e sfigurato: un mostruoso viso d’affogato . . . Lombard mormorò: — Mio Dio! E’ Armstrong ... ' J Al cimitero Etiènne dice ad Irene che ha scoperto tutta la sua falsità e che non desidera vederla più. Nei giorni che seguono Irene cerca inu-tilmente di trovare Etiènne: tutto è finito. Completamente fuori di sé, Irene fa ritorno alla villa del marito dove, in occasione della festa di Capodanno, deve recitare ancora una volta la sua parte di signora. i Stane Sever in «Attimi decìsivi» realizzato da František Čap L’attore jugoslavo ha [interpretato pure il primo episodio del film omnibus «Jrs racconti» TERZO PIANO SUL BALLATOIO RACCONTO DI - ALBERTO LECCO. Arrivò a stabilire un minimo di dodici visite fatte e arrestarsi un attimo col naso per aria, incantato sul numero d’un portone, moltiplicò, per dodici una certa cifra e ottenuta un’altra cifra, che lì per lì gli parve molto grossa e che avrebbe incassata nella primavera di quello stesso anno, entrò. «Rossi?!» chiese alla portinaia con voce allegra. «Terzo piano, sul ballatoio, scala H». Riaprì l’ombrello nel cortile. e poi ancora sul ballatoio che era molto lungo e stretto, con la ringhiera di ferro da una parte e una fila di porte e vetri dall’altra, e sul fondo il casottino del gabinetto di decenza. A lato di ogni porta cera una piccola targa d’ìpttone [incisa d’un cognome, delle iniziali d’un nome e qualche volta di tutto il nome per esteso, e il dottore, arrivato a quella con su scritto R. Rossi, battè sui vetri. Apoggiò rombrello chiuso alla ringhiera, attese un attimo e come non udì nessuna risposta, essendo la stanza illuminata, girò la maniglia adagio e chiedendo: «Si può?» sgusciò dentro. «Ah è lei dottore», e un uomo sui sessant’anni si fece avanti con le mani tese come per aiutarlo a cavarsi il cappotto. La stanza era più lunga che larga. Un grande paravento di tela azzurra la divideva in due; alla sua destra cerano molti letti e anche un piccolo materasso per terra, alla sua sinistra la cucina, un grande tavolo e quattro o cinque sedie di legno grezzo impagliate. Come il vecchio si accorse che il dottore sì guardava intorno: «Siamo qui .in *cinque, come vede», disse. «Mia moglie sta bene per grazia di Dio», e indicò una vecchietta raggomitolata accanto alla stufa. «Ma mia figlia è sempre malata e suo marito, Toni, guadagna poco», cjosfij disse. «Guadagna poco con tutto il lavoro che fa!». «Sta zitto tu», brontolò la vecchia. «Non vedi che il dottore ha fretta!?». «E già», replicò, cercando nella madia il libretto dell’assistenza sanitaria. «E la bambina chi latterie tutto il giorno, eli?!». «No, no, io non ho fretta», sorrise il' dottore. «Dunque signora», cominciò poi accostandosi alla malata che cercava di mettersi seduta sul letto puntellando i pugni sui cuscini. «Allora signora», ripetè. «Quando è comiiiciata?». «L’altro ieri, ma è un pezzo che sta male», brontolò il vecchio sbirciando da dietro il paravento. «Cosa centri tu», disse la malata. «Non gli dia ascolto dottore, è solo un po’ d’influenza». «Così ha cominciato anche l’altro figfèp», continuò il vecchio, rivolto alla moglie, questa volta. «Andate via tutti, anche tu!» gridò la malata alla bambina che la guardava con tanto d’occhi. «Dottore è solo un po’ d’influenza, ce nè tanta in giro, no?!» disse. «Già, ce nè molta», sentenziò il dottore e piegandosi sulla schiena della, malata col fonendoscopio infilato nelle orecchie, rimase un attimo a considerare la sua magrezza e gli sembrò di udire il vecchio masticare . una bestemmia e poi dire sottovoce alla moglie: «Non può andare a lavorare conciata così», e la moglie rispondergli: «Ma ",se non va la licenziano». «Su respiri bene, a bocca aperta», comandò allora. «Su, giù, su, giti», e dopo un discreto numero di su e giù e di trentatrè, gli prese un gran rimorso per quella mol-tiplicacazione di poco prima. «Va bene», disse, appoggiando il fonendoscopio sul comodino. La malata lo guardava, tutta sbiancata in volto, le mani lunghe, marmoree, aperte sul risvolto del lenzuolo, e le gote leggermente arrossate. «E’ solo un po’ d’influenza, no?!» bisbigliò poi, soc-chiudendo gli occhi. «No, non solo», disse il dottore, riponendo ogni cosa nella borsetta. «Che cosa allora?!» chiese sottovoce la malata. Il dottore restò lì un attimo a darsi da fare con gli occhiali che non volevano entrare nell’astuccio, poi biascicò: «Bronchite. Sì, è una bronchite», ripetè. «Un po’ di bronchite; bisognerà stare a letto e prendere molte medicine». «Oh per un po’ di bronchite!» sorrise la malata. «Sì, ma queste forme sono molto tenaci, lunghe, noiose», disse il dottore. «Quanti giorni?». «Quindici, venti, un mese anche, chi può dirlo, secondo come ci si cura»; «Ma non a letto, vero?!» chiese la malata. «Certo, a letto!» esplose il dottore. «E dove vuol andare?! Ci mancherebbe altro!» e dopo essersi lavate accuratamente le mani, sciorinò sul tavolo le sue carte e cominciò a scrivere ricette su ricette. «Ma non mi sembra persuasa di questo, vero signora?!». «Di cosa?» bisbigliò la malata. «Ma di stare a letto, dico». «No, no, per carità, lo sono sì persuasa. Ma vede, il fatto è che ...». «Non c’è nessun fatto. A letto e basta», la fermò il dottore e uscì infilando di sbieco la porta. Come fu per le scale, sentì qualcuno avvicinarsi, a piccoli passi, dietro a lui. Si voltò e intravvide nella semioscurità, due gradini più su, la bambina. «Ciao», le disse. «Ciao dottore, come sta la mamma, lo sai che ci va lo stesso domani a lavorare?» disse tutto d’un fiato. «Tu sei brava eh?!» mormorò il dottore, passandole una mano fra i capelli, «Guarda che la mamma prenda le medicine, hai capito, ciao, ciao», le disse. «Ciao dottore!», gridò la bambina e rimase lì, appoggiata alla ringhiera a guardare in giù succhiandosi il pollice. DENUNCIATI ALL’ONU I MISERABIL NEGRIERI COMMERCIO DI SCHIAVI PIENO VENTESIMO SECOLO Venduti per armi e munizioni vengono posti in schiavitù' dai signorotti 4M U1W, -Vkm \\\ üllll - »ìssRs «ilalSÄÄ Il cantante americano Bil Bill Ramsey che si è fatto applau- con Louis Armstrong e per la sua caratteristica voce, é dire recentemente dal pub- stato denominato il «caatan- blico della capitale slovena. Egli, per la sua somiglianza te bianco dalla voce di negro» E’ passata da un pezzo l'epoca in cui venne scritta «La capanna dello zio Tom», ma, da quanto pare, non è cessato ancora l’uso di commerciare esseri umani. I giornale «Afrique Nou-velle» di Dakar ha riportato recentemente un episodio che non può non provocare sdegno e orrore negli onesti: una piccola comunità del Ca-merun, situata nel bosco, nei pressi del lago Ciad, fu improvvisamente svegliata a notte fonda da un rumore di foglie smosse. I miseri negri stettero per un pò in ascolto finché riuscirono a percepire il crepitio dì legna secca che arde con violenza. Spaventati, abbandonarono il giaciglio e uscirono dalle capanne davanti alle quali videro delle grosse torce piantate nel terreno. Alcuni uomini, armati di fucile sbucarono da dietro i cespugli, scelsero due giovinetti e otto adulti, fra i quali due donne, e li spin- sero davanti a loro nel fitto del bosco, minacciandoli con le armi. Dapprima, i vecchi della comunità pensarono che si trattasse di Mau Mau. Non è così. Niente Mau Mau, ma negrieri che in pieno 1955 o-perano mentre nessuno al mondo sospetta neppure lontanamente Resistenza di mercati di schiavi. Il giornale aggiunge ancora che i prigionieri, legati fra loro con corde, furono trasportati in un grande campo di concenti-amento nel massiccio del Tibesti, nelle vicinanze della frontiera libica. E’ appunto qui che gli schiavi, provenienti da varie regioni, quali il Camerun, la Nigeria, l’Africa occidentale francese, il Marocco meridionale, l’Uganda ecc., vengono fatti riunire dai miserabili grossisti di merce umana. Non valgono molto: tre donne per un fucile ultimo modello, un uomo per una cassa di ALLA FIERA DI LUBIANA LUBIANA, luglio — Alla Fiera di Lubiana è stata organizzata la prima Mostra turistica col fine di mettere in evidenza l'importanza del ramo turistico nell’ambito della nostra economia. L’esposizione coincide con il cinquantenario dell’Unione turistica della Slovenia; si festeggia quindi anche la nascita di tale organizzazione. La Slovenia è' per sé stessa una località turistica. Le sue bellezze e la possibilità che offre allo straniero di passare in uno stesso giorno dai monti al mare, la rendono molto adatta allo sviluppo del turismo. Nemmeno la Svizzera, che pas'sa per il più bel paese del mondo, è in grado di offrire tanto. Naturalmente ci vogliono ànco- ra molti sacrifici per far si che il turismo da noi possa offrire tutte quelle comodità che sono caratteristiche dei Paesi maggiormente progrediti. La fede in un siculo successo ce la danno gli stessi stranieri che ogni anno giungono più numerosi a bearsi delle, bellezze naturali che offrono i nostri luo-gi- In realtà la mostra turistica di Lubiana si compone di più esposizioni. Tra le moltissime carte geografiche che rappresentano le vie aeree, ferroviarie e stradali della Jugoslavia, ci sono pure quelle delle più note località turistiche con fotografie e schizzi. Tale mostra ci porta da una repubblica all’altra del nostro Paese. Grande in-tresse hanno destato i modelli in plastica dell’Istria e Primorje sloveno. L'esposizione alpinistica e sportiva conta numerose fotografie di vita sportiva. Vi è un’esposizione di affreschi di costumi in istile gotico e rinascimentale della regione di Lubiana. Nell'ambito della mostra vi è pure un padiglione internazionale di manifesti di tutto il mondo messi a dispos'izione della Fiera dallTstituto peile comunicazioni tra i popoli di Stuttgart. Anche le nostre imprese hanno esposto i propri prodotti sia che si tratti di tessili che di generi alimentari. Tra queste si trovano pure la «Delamaris» e la «Mehano-tehna» di Isola. I visitatori si soffermano volentieri davanti al televisore (che trasmette regolarmente i programmi) esposto da una Casa austriaca. Nei locali della Fiera è stata organizzata inoltre una sfilata di modelli ed ha avuto luogo la rappresentazione dell’operetta «Melodie del cuore» per a regia di Emil Frelih. Splošna plovba Koper Navigazione generale [apodislria con sede a Pirano Esegue trasporti marittimi con imbarcazioni di piccolo, medio e fungo cabotaggio. Augura a tutti i lavoratori sempre maggiori successi nell’edificozicne del socialismo in occasione del 22 luglio, Giorno dell'Insurrezione del popolo sioveno QUAL’E LA GIUSTA? 1) Se per gonfiare un pallone si impiega gas elio (due volte più denso dell’idrogeno) è necessario che il pallone abbia un volume doppio per sopportare lo stesso carico? 2) Gli anelli di Saturno sono solidi, liquidi o gassosi? 3) A mezzanotte il pianeta Venere è visibile al polo, a Roma o all’equatore? 4) Per andare dalla Terra al Sole un V 2 che voli alla velocità costante di 6000 km h, impiegherebbe tre giórni, tre mesi o tre anni? 5) La distanza dalla Terra alla Luna tende a crescere o a diminuire? 6) Un uomo di 60 kg sulla superficie della Luna peserebbe 10 kg, 40 kg, 100 kg? 7) In un autoveicolo in marcia avanti il moto della vettura tende a ricondurre il volante alla posizione centrale dopo una curva. Accade altrettanto in caso dì retromarcia? di rotazione fosse invertita rispetto al senso di marcia. Così accade appunto nella retromarcia. Questo effetto risulta spesso attenuato dal fatto che l’asse di rotazione della ruota è inoltre inclinato nel piano dell’assale, verso l’interno (angolo detto di inclinazione, da non confondere con l’angolo di carrozzeria, esistente tra l’assale e l'orizzonte). Q casto fatto dà luogo, nella retromarcia come nella marcia avanti, ad un effetto di richiamo delie ruote. Ma i due effetti, si sommano nella marcia avanti, si sottraggono nella retromarcia. 8) Uu figlio su due, in media, sarà clmofilico; gli altri sani. L’emofilia è una malattia che si trasmette, seguendo le leggi dell’eredità, secondo la presenza o l’assenza di un particolare «gene» che può essere portato dai cromosomi di tipo X. La donna ha due cromosomi X, l’uomo ne ha uno solo. Egli trasmette quindi il «gene» emofilico a tutte le figlie, ma non ai figli. Se i maschi sono emofilici, essi non possono esserlo per causa sua. Potranno tuttavia ereditare il «gene» emofilico con una probabilità su due se la madre è portatrice. 8) Una doima portatrice di emofilia e un uomo emofilico avranno: tutti figli emofilici; un figlio, su due, emofilicio, in media; tutti i figli sani? 9) Un proiettile tirato verticalmente a grande altezza e senza vento ricadrà entro la canna che lo ha lanciato? AVETE RISPOSTO COSI’? 1) No; invero, a parità di forza ascensionale, il -'Glume di gas elio necessario è superiore al volume di idrogeno solo del-1 otto per cento, come risulta dal ben noto principio di Archi-mede, in conseguenza del quale la forza ascensionalejii 1,1 di idrogeno immesso nell’aria è la differenza tra il peso del litro d’aria (1,29 g) e il peso del lit.ro di idrogeno (0,09 g), cioè .1,2 g all’incirca. 2) Sono formati da una nube di piccoli satelliti, sembra ricoperti o addirittura formati dal ghiaccio. 2) Venere è un pianeta inferiore che dista cioè dal Sole meno della Terra. Per un osservatore terrestre, esso non si scosta mai dal Sole di oltre 48° ed è quindi visìbile soltanto poco prima del suo sorgere oppure poco dopo il suo tramonto, e non mai a mezzanotte, salvo per le regioni polari all’epoca del Sole di mezzanotte. 9) No, perchè la Terra ruota su se; stessa. Il proiettile, liberato da ogni contatto e da ogni influenza terrestre, tranne quella della forza di gravità, che l’attira verso il centro della Terra, obbedisce alle leggi della gravitazione e, in particolare, alla leggo delle aree, la quale vuole che qualsiasi corpo, sottoposto ad una forza unica passante per un punto fisso, assuma un movimento tale che le. aree percorse in tempi uguali dal segmento che collega il corpo col punto fisso siano uguali. Ciò premesso, se il proiettile viene sparato all’Equatore, la sua velocità di rotazione angolare di rotazione intorno al centro della Terra, che, al momento della partenza, è uguale alla velocità di rotazione della Terra, scema a mano a mano che aumenta la sua distanza, per poi riprendere il suo valore inizialo ricadendo; il proiettile subisce quindi, rispetto alla rotazione della Terra, un certo ritardo: esso viene deviato verso ovest. Il fenomeno è generale in qualsiasi punto del globo, e solo un proiettile sparato verticalmente ad uno dei poli ricadrebbe, teoricamente, nella bocca da fuoco. 4) La distanza^ media della Terra al Sole è di 149 milioni di chilometri. 5) Il moto delle maree tendo a frenare la rotazione della Terra e quindi ad aumentare la velocità lineare della Luna. Quest’ultima tende perciò ad allontanarsi dalla Terra affinchè la sua orbita si mantenga stabile.- 6) L’intensità della gravità sulla Luna è un sesto di quella della Terra. 7) No. L’asse di rotazione della ruota non è situato, per costruzione, nel piano verticale dell’assale; esso è inclinato all’indietro di un, certo angolo, intorno ai due 2—3 gradi. Questo angolo stabilizza Io sterzo richiamando le ruote in un piano parallelo alla direzione della vettura, nella marcia avanti. La divergenza verrebbe invece aumentata se l’inclinazione delTasse Horatio Horyblower» apparso recentemente sui nostri schermi munizioni, un ragazzo per una pistola. Questi i prezzi base. Ma che cosa ci si può aspettare di meglio da due ex—SS? L’immondo traffico, infatti, è diretto da due individui di tale risma. Essi hanno i loro uffici al Cairo e alla Mecca e sulla loro attività è già stato compilato un rapporto dalla commissione dei Diritti dell’uomo dell’O.N.U. I miserabili sono perfettamente organizzati. Dispongono di quindici grossi autocarri, s’ui quali gli schiavi vengono caricati e trasportati, attraverso il Sudan e l’Eritrea, fin sulle sponde del Mar Rosso. II mare viene traversato di notte e la partenza ha luogo . da una località presso Massaua. Finalmente gli schiavi, giunti a destinazione, vengono venduti. Non tutti assieme però: l’ordine è certamente una qualità degli inumani razzisti: le donne a Gedda, gli uomini alla Mecca e a Medina. Pare però che anche là la bellezza femminile sappia farsi valere. Infatti, mentre per un uomo si pagano circa 1500 rials, per una graziosa fanciulla se rie sborsano fino a 3000 (700 mila lire). Per l’accaparramento di schiavi, non si ricorre sempre alla violenza; ci sono metodi più astuti e più semplici. Un ex schiavo Senegalese, fuggito miracolosamente dall’Arabia, ha spiegato davanti a un magistrato di Bamako il modo con cui era stato venduto. Mohamed All ag Ataher, uomo potente e ricco, assunse un giorno Avan el Giud (cosi si chiama l’ex schiavo) in qualità di domestico. Contemporaneamente passarono al servizio del riccone un uomo con moglie e bambino. In occasione del pellegrinaggio alla Mecca, i quattro seguirono il loro padrone nel lungo viaggio. Giunti alla Mecca, Mohamed Ali disse ai suoi servitori che, non essendo riuscito a trovar loro alloggio, lì affidava al suo amico, il principe Abdullah Faycal. Dopo un pò di tempo, il principe annunciò ai miseri che erano sua proprietà, avendogli egli comperati prima che Mohamed Ali ripartisse per l’Africa. «Passarono alcuni mesi — narrò il senegalese — quando una sera due robusti aiu- tanti del principe mi condussero fuori del palazzo e mi fecero salire su una vettura. Dopo una lunga corsa attraverso tortuose stradette, la macchina mi depose in prossimità di una piccola piazza piena di gente. Compresi immediatamente che si trattava di un mercato di schiavi. Nonostante l’indebo-limento provocato in me dalle frustate ricevute in casa di Abdullah, ebbi la forza di reagire. Fu un attimo: diedi uno strattone e sfuggii ai miei aguzzini. Imboccai una calle e corsi finché ebbi fiato in corpo, poi mi lasciai cadere sfinito persuaso di aver fatto perdere le mie tracce. Riuscii quindi ad abbandonare il porto di Gedda su una motobarca ed approdai sulla costa del Sudan da dove raggiunsi casa mia dopo una o-disSea che non vi narrerò. Chiedo a voi che Mohamed Ali venga punito e che risarcisca il danno subito da me e dalla mia famiglia». Naturalmente la cosa di-venne ben presto di dominio pubblico, dilagando oltre l’aula del tribunale di Bamako. Il problema che si poneva davanti al magistrato non era di facile soluzione dato che la legge non contempla il delitto di commercio di schiavi. Si trovò perciò una Soluzione di compromesso e Mohamed Alì venne condannato per «mancata cprresponsione di salario». Un membro dell’Unione francese, la Gravière, inviò un rapporto all’Assemblea di Parigi, iniziando contemporaneamente un’inchiesta per proprio conto. Ben presto scoprì l’esistenza di un terzo metodo adottato dai negrieri: i mercanti di Gedda inviano propri emissari in Africa. Questi si presentano ai negri come missionari ed invitano le loro vittime a visitare i luoghi santi. Tratti in inganno, i miseri vengono trasportati a spese dei falsi missionari in Arabia, dove vengono venduti al miglior offerente. E’ evidente quindi che parecchie centinaia, e forse più, di uomini vengono mercanteggiati in questo-turpe traffico. Speriamo che l’ONU riesca a far qualcosa per im-, pedire che una simile vergogna abbia a continuare in pieno ventesimo secolo. IMPRESA COMMERCIALE JESTVINA CAPODISTRIA Dai nostri negozi, le massaie non escono insoddisfaillte In occasione del 22 lùglio — Giornata dellTnsurre-zione del ■ popolo sloveno — i migliori auguri a tutto il popolo lavoratore Gregory Peck nelle vesti del capitano Horatio e Virginia Mayo in quelle di Lady Barbara Welleslèy, sono stati gli interpreti del film «Capitan UN FELICE 22 LUGLIO AUGURA AL PROPRIO COLLETTIVO L’IMPRESA RUDA - di Isola NELLO STESSO TEMPO PRESENTA E RICORDA ALLA PROPRIA CLIENTELA IL SUO SEMPRE MAGGIORE ASSORTIMENTO DI MATTONI IL COMITATO POPOLARE DELLA CITTA' DI ISOLA IN OCCASIONE DEL 22 LUGLIO — GIORNATA DELL’INSURREZIONE DEI POPOLI DELLA SLOVENIA — AUSPICA A TUTTI I LAVORATORI I PIU’ LUSINGHIERI RISULTATI NELL’EDIFICAZIONE DEL SOCIALISMO LAMMINISTDAZIONE DISTRETTUALE DELLE BONIFICHE CAPODISTRIA IMPRESA SPECIALIZZATA PER LAVORI DI BONIFICA ED IRRIGAZIONE E PER LA MANUTENZIONE DEI RELATIVI IMPIANTI IN OCCASIONE DEL 22 LUGLIO, PORGE A TUTTI I LAVORATORI I MIGLIORI AUGURI IN OCCASIONE DELLA RICORRENZA DELL’INSURREZIONE POPOLARE DELLA SLOVENIA, LE SALINE PIHANO DI PORTOROSE o AUGURANO A TUTTI I LAVORATORI PROSPERITÀ’ E SUCCESSI GRANDI MAGAZZINI Trgovski dom IL PIU’ VASTO ASSORTIMENTO DI MERCI DI OTTIMA QUALITÀ’ LO TROVERETE NEI NOSTRI STANDS. VISITATECI! ☆ A TUTTI I NOSTRI CLIENTI E A TUTTI I LAVORATORI I MIGLIORI AUSPICI IN OCCASIONE DEL 22 LUGLIO — GIORNATA DELL’INSURREZIONE DEL POPOLO SLOVENO