Anno I. .ok'KV. Si pubblica il I« ■ : 1D A' e 16 d ogni mese. OilO t 6 •H ib — ; jillo^bbonameufo' « iftuAuo- Cor. 4.— ; CVf8iigol.o numero in ; MsQmitì 20. tftrbfsi'b : OTO-ia; •.•': :.i t«iou ■ :.-» -ijJe fol:;iar,^.«:-.«.fal <;- soKoiloY -ìmoo t u «niaavè xsq 9 Trieste-Capodisttia, 6 Novembre 1901. N. 17. •.. iisfe . v^ì 4 WV ì i ( t4bto»o IH<< Vi MI JI ! -hi» viwrsiisuiì 1 .«»ibi» io «Ila Iaserzioni a prezzi da convenirsi. Redazione ed Aniministrazioite : TRIESTE ViaS, Maria M.sup. N.1 II piano. a< Organo del partito democratico istriano. maal ib slotb ' -laai ah oniitil ib «iisivons) en<>isjad8 b1 érioiM nvA ni! =s= === . - L e - Tornando > all' antico « -iaiib * ^t-iy. ;rr i'vOuì.d il La stampa provinciale.' sempre coli' orecchi«} aporto ai consigli della Direziono «lolla Società politica, e sempre pronta a seguirli ha — non è vero,? ^ fatto il vi^cV dell'armi Ma società nostra, ha gridato — nóh è-vero? ancora che le nostre teorie .erario óondaiina-tólbed eccitavano gir italiani eleit'Istria ad abbindoli airi, a lasciarci soli, por meglio diro, noi 'misfatto. Ebbene, eeoo qui: la Direzione g^tfa Società politica,, in vista delle prossime aleroni dietali, sdelibera di costituire un co-fnštato eentrale per de elezioni, del quale sai-anno membri tutti i podestà italiani della provincia o i presidi dei comitati elettorali locali e rappresentanti del; grande possesso e della Camera di commercio. » Ed i« tal ■ in odo -fenoli parrebbe quasi 'vero — si torna alle blVòiìe tradizioni antiche, quando la .Società jxjlitica aveva intendimenti démocratici ; si rifletè, insomma, su per .giù quanto, come presidente della Società politica, fece il Dr. SilVestrò Vèhier nel '95. E in tal modo — iifeé non ci . sienò restrizioni ritentali nella manifestazione recente della Direzione attuale fletta Società — sono proprio ,gli ,.scismatici {hifllmeno quelli così... chiamati da coloro che firitni hanno fatto deviare A partito dalla retta via, sono gli scismatici òhe "' hanniì ragione ora, come l'hanno avuta allora. Noi salutiamo questo. ritorno all'antico nome un lieto augurio. La Direzione della Sóeietà politica che pei' F occasione eccita i comprovinciali a costituire cbmifati elettorali locali nei luoghi ove questi mancano, sentirà, eno ' r.. +m -.i' ■.. ■. -, ssio>■. ■'< m h r • noi speriamo, ìf. bisogno dL promuovere la oostituzjone di t'ali comitati anche nella campagna e di dare possibilmente base, più larga ancora, al comitato centrale, avvicinandosi cosi sempre più al nostro programma, identificandosi anzi con esso. Questo risultato è; quanto mai salutare, per la causa comune. La concordia colla campagna l'abbiamo predicata. col gìorhale non solo, ma anche lo Statuto della nostra Associazione lo designa come uno de' primi scopi elio devono, essere 4a essa raggiunti'. E dopo le battaglie sostenute me&i or sonò-è confortante leggere la stampa provinciale, elio ora invoca anch'ossa, la concordia colla campagna ed eccita la .Direzione della Società politica a perdurare nel sistema felicemente iniziato di curarsi, a fatti non a parole, del benèssere della popolazione campagnuola! ' Comunque sia, noi siamo lieti di questa veramente patriottica resipiscenza; sinceramente lieti. Noi abbiamo liberamente manifestato le nostre idee per Conseguire una più "efficace difesa della ' italianità ; noi abbiamo criticato il partito, liberale che avocava a 'sfe l'esclusivo compito della difesa e qualche •volta vi- mancava;. ma' non abbiamo preteso con questo ai aver noi il monopolio della | saggezza politica, ma non .abbiamo coiti questo ! voluto demolire e niont'altro. Altri poteva amichevolmente insinuare che il movente nostro era personale e quindi egoistico, che noi agitava 'l'ambizione o il dispetto, che la nostra azione doveva necessariamente riuscire esiziale alla causa nazionale ; a noi la coscienza nulla rimordeva perchè eravamo ; convinti di essere superiori a coloro che non comprendono come si possa disinteressatamente, anzi con proprio danno, volere il vantaggio della patria. Ed ecco ora, calmati gli animi, vedendo prossimo di fronte il pericolo delle elezioni, i giornali avversari nostri raccomandare una più vivace azione e lodare-la Direzione del partito liberalo che voluto costituire su base democratica il Comitato elettorale centrale, venendo in tal modo sulla strada, per la quale noi consigliammo si avviassero tutti gli italiani dell" Istria. Scrive ancora la stessa stampa, che i postulati di dieči anni fa non sono più sufficienti a formare la base del programma del partito liberale nazionale, ma che esso deve muovere coi tempi, che un nuovo alito di vita moderna deve informarlo tutto, pena l'i-solamento e la disfatta. E sta bene. Gioverà quindi, che la Direzione della Società politica non; S'arresti a metà e, comprése le esigenze dei tempi nuovi, dia nel caso che la vittoria le arrida un' altra fisonomia alla maggioranza dietale. Certo se. noi dassimo il consiglio di appoggiare ,i candidati in tutte le classi sociali, ' purché' siano i migliori uomini della provincia, "senza badare se essi sono al caso democratici, o perfino socialisti, essa turerebbe le orecchie ed esclamerebbe : Apage Satana! Eppure, il consiglio non è cattivo ; eppure, se anche la Direzione della Società politica non lo seguisse da per sé, dovrebbero indurla a seguirlo gli elettori italiani, perchè noi non possiamo più prenderci il lusso di fare gli schizzinosi, nè i testardi, nè i ohinesi, perchè la provincia deve saper scegliere — lo dice anohe l'Istria di Parenzo — tutte le migliori intelligenze e l'energie più salde e darsi una maggioranza dietale, composta sì di italiani, ma anche, e sopratutto, di uomini, atti a far fronte alle tristi condizioni del presente e a scongiurare le minaccio gravissime dell' avvenire. La traslazione della salma del compianto Francesco Vidulich a Lussinpiccolo, fu davvero una solennità fastosa e commovente insieme : degna dell'illustre e benemerito trapassato, e della forte patriottica città, che ha il, vanto di avergli dato i natali. Fu una manifestazione di dolore rinnovatasi con affettuosa spontaneità di sentimento dopo dodici' anni dacché le care spoglie avevano avuto riposò nel camposanto di Parenzo, e fu anche un pietoso tributo, d' onoranza a chi aveva tanto amato questa nòstra travagliata provincia. Nei tempi grossi e fortunosi che attraversiamo, ci riesce di conforto il ricordare l'opera di Francesco Vidulich tutta intesa a rialzare le sorti civili ed economiche della Provincia, quando, lui duce e maestro, cooperavano cpn lui un'elètta schiera di ingegni di primo ordine, oggi per la maggior parte estinti, ma ricordati anche essi con sentimento di memore riconoscenza, per quella gran fiamma di amor di patria, da cui volevano fosse illuminata ogni istituzione d'interesse provinciale. Di Francesco Vidulich, conoscitore profondo delle condizioni della provincia, da lui studiate con assidua diligenza e con particolare, acume, non è compito facile il ricordare tutti gli svariati titoli di benemerenza civile, che vanno a lui dalla riconoscente posterità attribuiti. Diremo soltanto che nelle nostre istituzioni provinciali non ve n' ha una, che non porti l'impronta e il ricordo della sua eminente operosità, del suo ingegno versatile e pratico, di una mente serenamente equilibrata. Onore alla memoria di quest'uomo che, nato dal popolo, ebbe sempre dinanzi agli occhi il bene del popolo ;- onore all' illustre cittadino che per lunga serie d'anni fu davvero il genio tutelare di questa cara Istria nostra, la quale nel ricordo di sue elette virtù trovi lena e conforto a combattere le presenti aspre battaglie della sua civile e nazionale esistenza. * * * L'assessore provinciale Dott. Gambini, inviò la mattina del 31 ottobre p. p. al Municipio di Parenzo il dispaccio seguente: •„Spiacentissimo non poter partecipare ceri-emonie funerali compianto Francesco Vidulich, ^illustre patriota, carissimo collega in Giunta ^provinciale sino sua morte, depongo memore un „fiore sull'esumata sua salma e in ispirito dolente „la accompagno all'estrema dimora." DIETA PROVINCIALE DELL' ISTRIA Seduta del 20 settembre, ore 10 ant. Presiede il capitano provinciale comm. Campiteli, fuuge da commissario governativo il consigliere di Luogotenenza cav. Luigi Fabiani. Sono presenti 19 deputati italiani, 7 slavi. Ordine del giorno: 1. Lettura del verbale della anteriore seduta ; 2. Comunicazioni ; 3. Relazione della Commissione agraria e II lettura del progetto di legge sulla regolazione delle acque del bacino del Quieto ; 4. Relazione della Commissione di finauza sulla domanda della Luogotenenza per concorrenza nel servizio idrografico ; 5. Svolgimento della mozione Costantini sulla stazione ferroviaria di Pisino ; 6. Detto, detto Rizzi sull' erezione di un Liceo femminile a Pola; 7. Relazione della Commissione finanziaria sulle suppliche di: 1. Attilio Fonda; 2. Antonio Battistin; 3. G. Batt. Zarotti ; 4. Massimo Pugliese; 5. Alessandro Voltolina; 6. Enrico Polla; 7. Comitato centrale per la tenuta del VII congresso enologico austriaco a Znaim; 8. della Società di soccorso dei ciechi a Vienna; 9. della Presidenza del Comitato centrale austriaco per la tutela degli interessi agricoli e forestali all'atto della conclusione dei trattati di commercio ; 10. dell'Associazione di soccorso per studenti della facoltà filosofica di Vienna; 11. della Società di soccorso degli studenti di medicina a Vienna ; 12. della Società di soccorso per studenti dell' i. r. Scuola agraria superiore di Vienna ; 13. di Fanny Weissmann direttrice della Pia Casa „Sacra famiglia" per domestiche disoccupate a Trieste. 8. Detto, detto sulla domanda di sussidio delle sorelle Sussa ; 9. Detto detto sulla domanda di Maria Le-govich per continuazione di graziale ; 10. Detto detto sulla domanda di sovvenzione della deputazione di Verteneglio per costruzione d'uua strada allo scalo nel porto di Dada. Il Presidente, dopo approvato il verbale della seduta antecedente, rivolge brevi parole al publico delle gallerie, esortandolo a mantenersi tranquillo. Indi fa leggere in' interpellanza, con cui l'on. Spincic chiede al Governo se sia disposto a tener conto dei bisogni intellettuali della località di Santa Lucia, presso Albona, istituendovi una scuola popolare. Inoltre chiede se il Go-verno conosca le condizioni infelici della canonica di Santa Lucia di Albona e se intenda di riformarla e di ampliarla. Altra interpellanza fa l'on. Mandic. Egli narra che ad una festa degli agenti di commercio di Pola, intervenne la banda dell' i. r. Marina, la quale fra gli altri pezzi del concerto eseguì le canzonette patriottiche italiane : Nela patria de Rossetti no se parla che italian, l'Inno della Lega Nazionale ed altre simili. Dott. Rizzi. Questa è delazione ! Dott. Bennati. È far la spia! (Altri deputati italiani gridano": Spie, spie, mentre le gallerie rumoreggiano e qualcuno, da quella delle signore, scaglia improperi contro la minoranza slava) L'interpellante conchiude, se sia noto al Governo tale fatto e se sia disposto ad impedire che la banda della marina partecipi a simili festività e compisca di-quelle dimostrazioni. Dott. Bennati. Ma se è vostra quella banda ! Il Dott. Dom. Trinaistic interpella la Giunta, per sapere quali passi abbia fatti per dare esecuzione alla proposta dell' avvocato Costantini riguardo la costruzione di un tronco ferroviario da Pisino a Montona, per la congiunzione di Pisino con la nuova ferrovia Trieste-Parenzo. Comparò interpella la Giunta sul fatto che il podestà di Decani, benché abbia ricevuto da 20 su 30 rappresentati di quel Comune un voto di sfiducia, rimanga ancora in carica. L'interpellanza dice che quel voto fu determinato da malversazioni commesse a danno del Comune, ed enumera tali malversazioni. Si dice, fra altro, che la tolleranza verso quel podestà la si deve alle bottiglie di vino del Comune, che il podestà inviò al Capitano distrettuale Schaffenhauer-Neys. Dott. Bennati. Questo è vero spionaggio. Altre voci: Ma questo è enorme! Si fa proprio la spia! Roba da procura di Stato! Dott. Bennati. E strano tanto accanimento contro un podestà slavo! Comparì. No, non è slavo. È diventato vostro amico! Dott. Bennati. Ah, è diventato italiano ! Mandic. Tiene per voi altri perchè lo difendete. Bel galantomo! Voci (dai banchi della maggioranza): Servizio di Polizia! Vigliacchi! I deputati slavi protestano vivacemente. Il publico rumoreggia, apostrofando i deputati della minoranza. II Presidente dice che è stata avviata una procedura contro il podestà di Decani, epperciò è superflua tale interpellanza. Poi comunica che 1' on. Comparì ha presentato un' aggiunta al progetto sulla regolazione del Quieto, con la quale chiede che vengano presi eguali provvedimenti anche per le acque di Besca, di Verbenico e di Castelmuschio (isola di Veglia), della Foiba, della Rosandra, del Dragogna ecc. Ili punto dell'ordine del giorno. Venier dà lettura della relazione della Commissione che accompagna il progetto per la regolazione del Quieto. Loda 1' opera della Giunta e ringrazia il Luogotenente per la parte presa nella soluzione della questione, così importante per l'avvenire di così vasta parte della provincia. Trinaistic, parla in islavo. Le gallerie fanno rumore. Gli slavi protestano. I rumori continuano. 11 Presidente fa infine sgombrare la galleria di sinistra. Il Dott. Bennati svolge una mozione con cui, in appendice alle proposte della Commissione, chiede che la Giunta avvii pratiche per la regolazione del torrente Cornalunga e del fiume Risano. L'ass. Tornasi a nome della Giunta ringrazia la Commissione per le lodi tributatile. La legge sulla regolazione del Quieto viene quindi approvata a voti unanimi Il Dott. Canciani propone: „La Dieta provinciale dell' Istria sollecita l'imperiale Governo di avviare indilatamente la regolazione del fiume Quieto, in consonanza alle dichiarazioni del rescritto luogoteneuziale dd. 27 giugno 1901 N. 15306 e d'iniziare i lavori di sistemazione dei torrenti appena approvata la legge relativa." L'ass. Tornasi. Si associa a nome della Giunta. La Dieta approva quindi, senza discussione, l'ordine del giorno Canciani, la mozione dell'on. Comparè e quella dell'on. Bennati, il tutto a unanimità. Spincic propone d'urgenza che sia accordato un sussidio a Verbenico e ad altri comuni dell' isola di Veglia, danneggiati dalla grandine. La Dieta approva unanime. li' punto dell'ordine del giorno. Il Dott. Bubba relatore, la Dieta accoglie la domanda della Luogotenenza, di assumere per l'anno 1901 il contributo di cor. 858 per il servizio idrografico della provincia. V punto dell' ordine del giorno. Il Dott. Costantini svolge la sua proposta perchè la stazione ferroviaria di Pisino sia inalzata a stazione di II classe e le sia unito un magazzino corrispondente ai reali bisogni del movimento merci. Il Dott. Trinaistic D. parla in islavo. Il publico, rientrato nelle gallerie, rumoreggia. La proposta Costantini è approvata ad unanimità con l'aggiunta che sia provveduto anche alla creazione d' un magazz'no per il sale, fatta in slavo e tradotta in italiauo da Trinaistic. Spincic presenta una mozione d'urgenza, con cui esorta la Giunta a concedere ai comuni sussidi più generosi per la costruzione e manutenzione delle strade. L'ass. Cleva dichiara che la Giunta non ha mai negato sussidi per strade. Spincic parla in islavo. Il Dott. Rizzi. Se la mozione vuol essere una critica all'operato della Giunta, non la voterà. L'ass. Cleva. La Giunta accetta la mozione purché sia modificata nel senso d'una raccomandazione. Spincic (in italiauo). Va bene, sia come raccomandazione. La Dieta approva la mozione con tutti i voti. VI punto dell'ordine del giorno. Il Dott. Rizzi motiva la seguente proposta fatta nella seduta 17 settembre p. p : „L' Eccelsa Dieta voglia deliberare: I. Viene istituito nella città di Pola un Liceo provinciale femminile con lingua d'insegnamento italiana e col piano d'istruzione fissato nel dispaccio del Ministero dell'istruzione dd. 11 decembre 1900 N. 34551. II. Alla relativa spesa, da sostenersi dal fondo provinciale, contribuirà il comune di Pola somministrando gratuitamente i locali e provvedendo gratuitamente alla loro calefazione, illuminazione e nettezza, contribuendo inoltre cou un terzo alla spesa d'impianto (provvista dei mobili e suppellettili ecc.) e con un terzo alla spesa anima per mantenere la scuola (emolumenti al personale insegnante, dotazione della biblioteca e dei gabinetti eco.) III. La Giunta provinciale viene incaricata di fare sollecitamente le pratiche colle Autorità scolastiche e col Comune di Pola per l'istituzione del detto liceo, e di stanziare nel prossimo bilancio la spesa necessaria. Il Dott. D. Trinaistic parla in slavo, mentre le gallerie rumoreggiano. Non volendo finirla il Presidente le fa sgomberare, ma alcuni fatti uscire dalla galleria di sinistra appariscono subito dopo nella destra. Mandic. Il solito gioco. Si esce da una parte e si entra dall'altra. Spincic parla in slavo. Nuovi rumori per cui il Presidente grida fra il frastuono: Esorto i vigili di guardia alle gallerie di non lasciar entrare i disturbatori. Mandic. Ma se tutti (volto al Presidente) si burlano di lei e le gallerie la trattano da pulcinella. Voci dai banchi della maggioranza: „La rispetti il Presidente. È inaudito tale procedere" e simili. Mandic. Che presidente, è un pulcinella. Nessuno lo ascolta. Il Presidente richiama vivamente all' ordine il Mandic, tra le approvazioni della maggioranza. Mandic dice alcune parole in slavo inchinandosi ironicamente verso il Presidente. Fra le due parti della Dieta si incrocia un nutrito scambio di apostrofi. Dott. D. Trinaistic: Che chiamate all'ordine! Se Mandic non ha che constatato un fatto. Anche voi (volto agli italiani) lo sapete, ma vi sta bene negarlo e nasconderlo. Chetato il tumulto la mozione Rizzi viene approvata coi voti degli italiani. L'ass. Cleva comunica il dispaccio ministeriale relativo alle modificazioni da introdursi allo statuto riformato dell' Istituto di Credito fondiario. Viene passato alla Commissione di finanza. VII, Vili e IX punto dell' ordine del giorno. Il Dr. Bubba relatore per la Commissione finanziaria propone : la Dieta delibera di rimettere alla Giunta, con speciale raccomandazione, le domande di sussidio di Attilio Fonda di Pi-rano, Antonio Battistin di Albona, Enrico Polla di Pola, studenti all'Accademia di Belle Arti a Venezia; di Giovanni Zarotti di Pirano, allievo del Museo d'arti e d'industria di Vienua ; di Felicita Pugliese d'Isola, candidata al magistero; di Alessandro Voltolina di Lussingraude, studente di legge; e per eventuale presa in considerazione varie domande di sussidi di Comitati e Associazioni di soccorso di Vienna, e dell'Asilo per domestiche disoccupate, di Trieste ; e di concedere un sussidio alle orfane di un direttore contabile provinciale, e di continuare una graziale al figlio di un cursore provinciale. Le proposte sono tutte accolte coi voti degli italiani. X punto dell'ordine del giorno. La Commissione di finanza a mezzo del Dr. Venier• raccomanda alla Giunta la domanda del Comune di Verteneglio tendente ad ottenere una sovvenzione per la costruzione d'una strada da Verteneglio al porto di Daila. Approvato coi voti degli italiani. Mandic interpella il Governo per sapere se è a cognizione delle deplorevoli condizioni sanitarie del comune di Cherso. Narra che un curato prossimo a morire mandò a chiamare il medico di Cherso. Il medico non volle saperne, essendo la località alquanto lontana. Gli fu offerto di andarvi a cavallo. Rispose: „Mi no so cavalcar!" Gli fu messa a disposizione una barca. Rispose: „No voio 'negarme!" Intanto il curato mori. L'interpellante non mette tale morte a carico del medico ; ma constata il fatto. Il Commissario imperiale risponde alla interpellanza Ghersa, non esser vero che il Governo abbia mutato la grafia nel repertorio dei nomi di località. Il Governo nega quanto fu asserito, che di 1890 nomi italiani contenuti nel Repertorio del 1880, ne furono omessi, nel Repertorio del 1890, 1696, aggiungendovi invece 432 nuovi nomi slavi, e che si siano fatti 1017 cambiamenti al Repertorio del 1869. Da un esame degli elenchi ufficiali delle singole località risultò che non fu smesso alcun nome italiano. Però, dove erano in uso, al nome italiano fu aggiunto quello slavo. Riguardo il cambiamento di alcuni nomi nel comune di Portole, il Governo dichiara di non poter tollerarlo. Il Commissario imperiale risponde alla interpellanza Comparè, sulla ritardata convocazione del Consiglio scolastico distrettuale di Capodistria, per trattare la questione della scuola di Plavia, che quel ritardo fu puramente casuale. La riunione del Consiglio avvenne il 19 agosto. Spincic incomincia a parlare in islavo. Presidente. Il regolamento non permette che si discutano le dichiarazioni del Governo. Spincic, ad onta di ciò. insiste a parlare. La maggioranza rumoreggia, coprendo la voce dell' orarore. Il Presidente, legge l'articolo del regolamento, che interdice la discussione sulle dichiarazioni del Governo. Spincic: Ma voglio fare soltanto una dichiarazione.... Presidente: Le tolgo la parola. Il Commissario imperiale dice che l'onorevole Spincic non discusse le sue dichiarazioni, ma protestò perchè egli comunicò alla Dieta le risposte del Governo in lingua italiana. L'onor. Spincic apprenderà dai verbali del 20 gennaio 1894 e poi in altri, perchè il Governo usa la lingua italiana nelle comunicazioni in questa Dieta (bene). Presidente: Vista l'ora tarda, rimetto il seguito dei lavori a domani, sabato, alle 9l/2 aut. Dott. Stangher: Siccome domani mattina seguiranno i funerali di mons. Sterk, che fu anche membro della Dieta, credo sia conveniente sospendere la seduta di domani, e di tenere seduta lunedì. Presidente : Fa una proposta ? Dott. Stangher : Sì. Presidente: Metto a voti la proposta Stangher. (Resta in minoranza). Presidente : Ècaduta e domani terremo seduta. La seduta viene quindi levata.