ANNALES ■ Ser. hist. sociol. ■ 11 ■ 2001 ■ 1 (24) relazione preliminare ricevuto: 2000-07-15 UDC 069:02:5(450.361) 069.5 (Moser) I REPERTI DI L. K. MOSER SCOPERTI NEL MUSEO CIVICO DI STORIA NATURALE DI TRIESTE Federico BERNARDINI IT-34100 Trieste, Via Romagna 141 e-mail: bernardinifederico @hotmail-com Ambra BETIC IT-34100 Trieste, Via Commerciale 156/1 e-mail: ambrabetic @hotmail-com SINTESI Si delinea sommariamente la storia delle collezioni del Museo Civico di Storia Naturale di Trieste dalla loro formazione fino al lavoro di riscoperta, riordino e catalogazione (Bernardini e Betic) che ha interessato il materiale rimasto per errore in seno all'istituzione dopo la creazione del Museo Civico di Storia ed Arte di Trieste. La ricerca museologica, spesso eccitante tanto quanto l'indagine archeologica sul campo, ha permesso di individuare un interessante insieme di reperti provenienti da scavi diretti da L. K. Moser. Per una parte di questo materiale vi sono difficolta, relative all'attribuzione del sito di rinvenimento e dubbi sull'autenticita di alcuni manufatti, che potrebbero essere superati se venissero trascritti e tradotti i diari dello studioso conservati negli archivi del Museo Civico di Storia Naturale di Trieste. The authors present a brief description of a few collections of the City Museum of Natural History in Trieste from their origin to their rediscovery during the renewed cataloguing of the materials that remained, purely by error, in the Museum of Natural History even after the founding of the City Museum of History and Art in Trieste in 1924. During the research that was carried out in the Museum of Natural History and was often as exciting as fieldwork, an interesting collection of objects was registered, clearly the result of the excavations carried out by L. K. Moser. For a part of these materials some problems still exist regarding the identification of the sites where excavated, while for some finds there are even doubts as to their origin. These debatable questions, however, would be to a great extent clarified if L. K. Moser's diaries kept by the archives of the City Museum of Natural History in Trieste were transcribed and translated. Parole chiave: ricerca museologica, collezione Moser, Ludwig Karl Moser REDISCOVERED FINDS OF L. K. MOSER IN THE CITY MUSEUM OF NATURAL HISTORY IN TRIESTE ABSTRACT Key words: museum research, Moser collection, Ludwig Karl Moser 181 ANNALES ■ Ser. hist. sociol. ■ 11 ■ 2001 ■ 1 (24) Federico BERNARDINI & Ambra BETIC: I REPERTI DI L. K. MOSER SCOPERTI NEL MUSEO CIVICO DI STORIA NATURALE DI TRIESTE, 181-186 PREMESSA STORICA Il Museo Civico di Storia Naturale di Trieste fondato nel 1846 è stato fin dalle sue origini attivo centro di studi e ricerche ed ha ospitato una consistente quantità di materiali di interesse naturalistico. Nel 1876 Carlo Marchesetti, laureatosi in medicina generale all'università di Vienna soltanto due anni prima, divenne direttore di tale istituzione a soli ventisei anni. La sua attività non si limito a quella di semplice botanico e naturalista ma, paral lelamente alla nascita del l'interesse per la preistoria a livello locale ed europeo, contribuí ampiamente ad arricchire le collezioni museali di reperti archeologici frutto delle sue indagini condotte sia per mezzo di scavi che di ricognizioni di superficie nel la regione del Caput Adriae. Oltre all'attività sul campo il Marchesetti pubblico importanti studi sulla base dei dati delle sue ricerche. Negli anni in cui fu direttore Carlo Marchesetti altri appassionati della nuova scienza paletnologica inizia-rono ad intraprendere numerosi scavi nel territorio della Venezia Giulia, in grotte, necropoli e castellieri. E il caso di L. K. Moser, professore delle scuole di lingua tedesca a Trieste, il quale condusse numerose indagini archeologiche in alcune fra le più importanti grotte del Carso Triestino e nelle necropoli della valle dell'Isonzo e dell'Istria. La sua attività fu supportata da gruppi di giovani appartenenti al Club dei Touristi Triestini, di cui egli stesso faceva parte e che non incontrava l'appro-vazione del Marchesetti. Sono stati avanzati dubbi ri-guardo alle sue capacità di studioso di preistoria dal momento che i suoi scavi sembrano essere stati final izzati soprattutto al recupero dei reperti piuttosto che alla comprensione e alla ricostruzione del contesto da cui essi provenivano. Tra le accuse che gli sono state mosse fin dagli anni della sua intensa attività c'è anche quella di aver attribuito ad un determinato sito di rinvenimento oggetti di tutt'altra provenienza e di aver presentato, in occasione di esposizioni, reperti risultati falsi. Inoltre i Fig. 1: Cartellino che riporta l'uguaglianza: "R. H. V. P. = Vlašca peci na". Sl. 1: Listek z zapisom, ki enači "R. H. V. P. = Vlaška pečina". materiali raccolti dal L. K. Moser non costituiscono una collezione unitaria ma sono attualmente divisi fra il Naturhistorisches Museum di Vienna, il Museo di Postumia e l'universitá di Padova e ció crea non pochi problemi per il loro studio. E anche probabile che parte dei manufatti da lui recuperati sia stato depositato presso il Club dei Touristi Triestini. Come auspicato da Marchesetti, nel 1924 il sindaco di Trieste dispose che le raccolte preistoriche conservate nel Museo di Storia Naturale venissero trasferite nel nuovo Museo di Storia ed Arte. Le collezioni vennero depositate nel nuovo museo senza la preziosa docu-mentazione di scavo: il Marchesetti era solito disegnare e collocare spazialmente gli oggetti rinvenuti piu signi-ficativi e registrare le sue osservazioni su un giornale di scavo. Non disponendo di queste informazioni fonda-mentali non fu possibile proseguire l'opera di cata-logazione scientifica fino agli anni sessanta, quando vennero riscoperti i manoscritti di Marchesetti. E stato necessario attendere quasi 50 anni per individuare il materiale documentario indispensabile per la con-testualizzazione delle collezioni. Dopo il pensionamento di Marchesetti non venne mai realizzata la catalogazione esaustiva del materiale archeologico rimasto nei depositi del Museo di Storia Naturale. Infatti il catalogo dei reperti paletnologici compilato in occasione del nuovo allestimento del museo nel 1968 riporta soltanto l'elenco degli oggetti esposti e di pochi altri manufatti senza renderlo noto al Museo di Storia e Arte. RISCOPERTA DEI REPERTI ARCHEOLOGICI DEL MUSEO CIVICO DI STORIA NATURALE DI TRIESTE La direzione del Museo Civico di Storia Naturale ci ha affidato l'incarico di ricercare, individuare e catalogare l'ampio numero di reperti archeologici ancora giacenti nelle collezioni del museo, in parte esposti nelle sale allestite nel 1968, in parte rimasti nei depositi. Il materiale archeologico e stato da noi ritrovato spesso all'interno di casse contenenti resti paleontologici e umani o altre volte non frammisti ad altri resti. A causa della mancanza di ordine nella collocazione dei reperti siamo stati costretti a verificare il contenuto di ogni singola cassa. In un secondo momento abbiamo prov-veduto al raggruppamento dei reperti per sito di provenienza e per area geografica quando la scarsitá di pezzi rendeva piu logico il raggrupparli secondo tale criterio. La sola interpretazione dei cartellini si e dimo-strata impegnativa a causa della grafia difficilmente leg-gibile, del loro stato di conservazione e talvolta per la presenza di piu indicazioni contrastanti per l'errata tra-scrizione del testo. Abbiamo inoltre raccolto il materiale senza precise indicazioni di provenienza ma con sigle che devono ancora essere interpretate e quello del tutto privo di ogni riferimento. Il nostro catalogo e stato 182 ANNALES ■ Ser. hist. sociol. ■ 11 ■ 2001 ■ 1 (24) Federico BERNARDINI & Ambra BETIC: I REPERTI DI L. K. MOSER SCOPERTI NEL MUSEO CIVICO DI STORIA NATURALE DI TRIESTE, 181-186 Fig. 2: Coli. M.C.S.N. di TS archeo 19; disegno M. Mondo. - Trascrizione del cartellino: "Moser"; siglato: "V.P.". Sl. 2: Mestni naravoslovni muzej Trst arheo 19; risba M. Mondo. Napis na listku: "Moser" z oznako "V.P.". compilato specificando ove possibile la descrizione, eventuali riferimenti a pubblicazioni già esistenti e il testo dei cartellini più significativi. Abbiamo deciso di raggruppare secondo una nuova suddivisione quanto abbiamo raccolto nelle casse preesistenti in cui i reperti risultavano conservati senza criterio e lasciando per ora nella stessa cassa quanto poteva fornire riferimenti utili sull'altro materiale presente. Da tale catalogo emerge: una notevole quantità di crani e ossa umane provenienti da varie necropoli; il frutto del le ricognizioni condotte da Carlo Marchesetti soprattutto nei castellieri - che consiste generalmente in pochi frammenti ceramici non significativi e resti di pasto - e degli scavi praticati principalmente in grotte del Carso Triestino e dell'Istria-di cui ci rimangono abbondanti resti di fauna e alcuni manufatti degni di nota -; una grande abbondanza di ossa e corna lavorate probabilmente rimaste nei depositi dopo il trasferimento del 1924 perché facilmente con- 183 ANNALES ■ Ser. hist. sociol. ■ 11 ■ 2001 ■ 1 (24) Federico BERNARDINI & Ambra BETIC: I REPERTI DI L. K. MOSER SCOPERTI NEL MUSEO CIVICO DI STORIA NATURALE DI TRIESTE, 181-186 5 cm Fig. 3: Coli. M.C.S.N. di TS archeo 19; disegno di M. Mondo. - Trascrizione del cartellino: "HAMMER AUS HIRSCHGEWEIH, AN DER LOCHUNG GEBROCHEN RH"; traduzione: "martello di corno di cervo rotto pres-so la perforazione RH". Sl. 3: Mestni naravoslovni muzej Trst arheo 19; risba M. Mondo. Listek z napisom: "HAMMER AUS HIRSCHGEWEIH, AN DER LOCHUNG GEBROCHEN RH" (Kladivo iz jelenovega roga, pri perforaciji počeno RH). fondibili con resti di fauna; il materiale esposto ancora secondo l'allestimento del 1968, in gran parte pub-blicato dallo stesso Marchesetti e considerato perduto dagli specialisti in materia probabilmente per la man-canza di un contatto tra il Civico Museo di Storia Naturale e il Civico Museo di Storia e Arte. Nel corso del la nostra ricerca, al l'interno dei de-positi, sono stati individuati manufatti studiati e ripro-dotti nelle relazioni annuali degli scavi condotti e nei volumi degli Atti del Museo Civico di Storia Naturale di Trieste, recuperando in tal modo importanti dati scien-tifici e la tangibile testimonianza del mirabile lavoro dei primi studiosi della preistoria locale. Sarebbe auspi cabile che il catalogo venisse pubblicato per permettere agli specialisti e agli appassionati di conoscere il contenuto delle collezioni, in gran parte inedito o considerato perduto. REPERTI PROVENIENTI DA SCAVI CONDOTTI DA L. K. MOSER Sono stati scoperti anche materiali del tutto inediti di grande interesse, in particolare una consistente quantité di manufatti in corno di cervo e in osso, resti di fauna e reperti malacologici, che provengono dagli scavi condotti da L. K. Moser in alcune grotte del Carso tri-estino. La presenza di questo materiale all'interno del Civico Museo di Storia Naturale, per quanto a noi è dato di sapere, non è testimoniata da nessun documento e rappresenta una novità inaspettata visto che L. K. Moser era solito inviare quanto da lui ritrovato al Naturhistorisches Museum di Vienna. I reperti che rivestono maggior interesse sono numerose parti di corna di cervo lavorate che dovrebbero provenire dalla grotta del Pettirosso. Tali manufatti pre-sentano sigle diverse: alcuni sono accompagnati da car-tellini che riportano l'indicazione di provenienza "ROT-GARTL" (denominazione tedesco della grotta), "VLASKA PECINA" (nome sloveno della grotta), "NABRESINA MOSER" (Aurisina, localité del Carso triestino), "MOSER R.H." (R.H. dovrebbe corrispondere a Rotgartlhöhle), altri soltanto la scritta "MOSER". Tutte le corna presentano su un punto della loro superficie la sigla "V.P." (Vlaska Pecina), che con tutta probabilita deve essere stata fatta in un momento successivo alla siglatura primaria poiché, in un caso, essa appare tracciata su una frattura recente del manufatto (sicuramente posteriore al rinvenimento dello stesso). Questa ipotesi sembra trovare una con-ferma dal testo di un cartellino particolare "Moser R.H. V.P. Vlasca pecina", in cui alla scritta MOSER R.H. è stata aggiunta l'uguaglianza alla sigla V.P. Quindi se Rotgartlhöhle = Vlaska Pecina tutti i reperti siglati "V.P." dovrebbero provenire dalla grotta del Pettirosso. Per quanto riguarda gl i altri reperti non possiamo attribuirli con sicurezza alla grotta del Pettirosso dal momento che riportano soltanto il troppo generico "MOSER" e "MOSER NABRESINA" e che nei dintorni di Aurisina vi è almeno un'altra grotta scavata da L. K. Moser e cioè la Pecina na Dolech o grotta Moser e che lo stesso studioso scavo altri importanti siti del carso triestino (tra cui la Grotta Teresiana e la Grotta Cotariova). Problemi analoghi si pongono per il resto del materiale, costituito in gran parte da ossa animali e resti malacologici. Quelli che presentano cartellini chiari provengono da vari siti di rinvenimento: "Vlaska Pecina", "Fuchsloch" (Grotta Teresiana), "Catra Jama", "Pocala Moser", "Gabrovizza Moser" e "Pecina na Dolech". Si segnala, inoltre, la presenza di due vertebre umane pro-venienti probabilmente dalla Grotta del Pettirosso. II Museo di Storia Naturale di Trieste conserva alcuni diari manoscritti dello studioso tedesco, alcuni dei quali trattano delle sue ricerche e dei numerosi scavi praticati nel Carso triestino e in Istria, mentre altri si riferiscono ad argomenti che esulano dall'archeologia. Dopo lo sciogli- 184 ANNALES ■ Ser. hist. sociol. ■ 11 ■ 2001 ■ 1 (24) Federico BERNARDINI & Ambra BETIC: I REPERTI DI L. K. MOSER SCOPERTI NEL MUSEO CIVICO DI STORIA NATURALE DI TRIESTE, 181-186 Fig. 4: Coll. M.C.S.N. di TS archeo 19; disegno di M. Mondo. - Trascrizione cartellino: "NABRESINA MOSER". Sl. 4: Mestni naravoslovni muzej Trst arheo 19; risba M. Mondo.- Listek z napisom: "NABRESINA MOSER". mento del Club dei Touristi Triestini, parte della loro biblioteca e dei fondi documentari venne ceduta al museo triestino di storia naturale: e probabile che i diari del L. K. Moser, membro dell'organizzazione sopracitata, facessero parte di questa ereditá. Essi sono completamente inediti sebbene meriterebbero di essere studiati, trascritti e pubblicati per contribuire da una parte ad approfondire lo studio delle metodologie di indagine e della personalitá di questo studioso e, dall'altra, a tentare di chiarire molti punti oscuri relativi ai contesti e alla provenienza dei materiali rinvenuti dal L. K. Moser e oggi divisi fra varie istituzioni. RINGRAZIAMENTI Si ringrazia la direzione del Museo Civico di Storia Naturale di Trieste per averci concesso di prendere visione del materiale giacente nei depositi, all'amico dott. Ruggero Calligaris per averci sempre sostenuto nel corso delle nostre ricerche, il dott. Matej Župančič per la sua cortese disponibilitá, Martina Mondo per i disegni. PONOVNO ODKRITE NAJDBE L. K. MOSERJA V TRŽAŠKEM MESTNEM NARAVOSLOVNEM MUZEJU Federico BERNARDINI IT-34100 Trieste, Via Romagna 141 e-mail: bernardinifederico @hotmail-com Ambra BETIC IT-34100 Trieste, Via Commerciale 156/1 e-mail: ambrabetic @hotmail-com POVZETEK Avtorja na kratko opisujeta nekatere zbirke v tržaškem Mestnem naravoslovnem muzeju od nastanka do njihovega ponovnega odkritja ob urejanju in katalogizaciji gradiva; omenjeno gradivo je pomotoma ostalo v sestavu Naravoslovnega muzeja tudi po nastanku Mestnega muzeja za zgodovino in umetnost v Trstu leta 1924. Muzejska raziskava, dostikrat prav tako razburljiva kot terensko delo, je med drugim omogočila evidentirati zanimivo zaključeno enoto predmetov, ki so plod izkopavanj L. K. Moserja. Za del gradiva še vedno ostajajo težave pri določanju najdišč, pri nekaterih celo dvomi o originalnosti. Omenjeni dvomi in nejasnosti bodo v mnogočem razjasnjeni, ko bi uspeli prepisati in prevesti dnevnike L. K. Moserja, ki jih hrani arhiv Mestnega naravoslovnega muzeja v Trstu. Ključne besede: muzejska raziskava, zbirka Moser, Ludwig Karl Moser 185 ANNALES ■ Ser. hist. sociol. ■ 11 ■ 2001 ■ 1 (24) Federico BERNARDINI & Ambra BETIC: I REPERTI DI L. K. MOSER SCOPERTI NEL MUSEO CIVICO DI STORIA NATURALE DI TRIESTE, 181-186 BIBLIOGRAFIA AMCSNT - Atti del Museo Civico di Storia Naturale di Trieste. AMCStAT - Atti del Museo Civico di Storia e Arte di Trieste. BSASN - Bolletino della Societa Adriatica di scienze naturali in Trieste. MPK - Mitteilungen der prähistorischen Kommission. MAG - Mitteilungen der antropologischen Gesellschaft. SPPFVG - Societa per la Pre- e Protostoria della regione Friuli-Venezia Giulia. Barfield, L. H. (1999): The Moser collection in the Naturhistorisches Museum, Vienna. Trieste, Atti SPPFVG, 11, 19-60. Bernardini, F., Betic A. (2000): Catalogo dei reperti archeologici del Museo Civico di storia Naturale di Trieste: depositato presso la Direzione del Museo. Bertarelli, L. V. e Boegan, E. (1926): Duemila grotte. Milano. Calligaris, R. (1999): 1999 - Ritorno in Pocala, Atti della TAVOLA ROTONDA "Un importante sistema carsico dei Monti Lessini (VR): i Covoli di Velo, Verona. Guidi, P. (1996): Toponomastica delle grotte della Venezia Giulia. Trieste, Quaderni del catasto regionale delle grotte del Friuli-Venezia Giulia, n. 6. Marchesetti, C. (1883): La necropoli di Vermo presso Pi- sino nell'Istria. Trieste, Estr. BSASN, Trieste, 8, 265-298. Marchesetti, C. (1885): Nuove ascie-martelli di pietra levigata. Trieste, Estr. BSASN 9, 174-176. Marchesetti, C. (1886): Necropoli di S. Lucia presso Tolmino. Trieste, BSASN 9, 94-162 Marchesetti, C. (1889): Ricerche preistoriche nelle caverne di S. Canziano presso Trieste. Trieste, BSASN, 11, 1-19. Marchesetti, C. (1889): Relazioni sugli scavi praticati nel 1887 nella necropoli di Caporetto. Trieste, Estr. BSASN, 11, XXXIII. Marchesetti, C. (1890): Relazioni sugli scavi preistorici eseguiti nel 1889. Trieste, BSASN, 12, XVIII-XVII. Marchesetti, C. (1895): Alcuni oggetti preistorici trovati in una voragine presso Povir. Trieste, Estr. AMCSNT 9, 257-260. Marchesetti, C. (1895): La Grotta Azzurra di Samatorza. Trieste, AMCSNT 9, 249-255. Marchesetti, C. (1896): Relazione sugli scavi preistorici eseguiti nel 1894. Trieste, BSASN 17, XXII. Marchesetti, C. (1899): Relazione degli scavi eseguiti nella necropoli di S. Lucia negli anni 1897 e 1898. Trieste, BSASN 19, 153-158. Marchesetti, C. (1900): Relezione sugli scavi preistorici eseguiti nel 1899. Trieste, BSASN, 20, 23-27. Marchesetti, C. (1903): Relazione sugli scavi preistorici eseguiti nel 1902. Trieste, BSASN 21, 225-227. Marchesetti, C. (1903): I castellieri preistorici di Trieste e della regione Giulia. Trieste, AMCSNT 4, 1-206. Marchesetti, C. (1903): Relazione sugli scavi paletno-logici eseguiti nel 1903. Trieste, Estr. BSASN 22. Marchesetti, C. (1906): Relazione sugli scavi paletno-logici eseguiti nel 1904. Trieste, Estr. BSASN 23. Moser, L. K. (1887): Ausgrabungen in der Theresian-höhle bei Duino im Küstenland. Wien, MPK 1. Moser, L. K. (1892): Bericht über vorgeschichtliche Funde in der Höhle von Sgonik bei Prosecco im österreichischen Litorale. Wien, MAG 24, 31- [32]. Moser, L. K. (1894): Über Höhlenfunde in der Umgebung von Nabresina. Wien, MAG 24. Moser, L. K. (1899): Der Karst und seine Höhlen. Trieste. Moser, L. K. (1903a): Untersuchungen prähistorischer und römischer Fundstätten in Küstenland und Krain. Wien, MPK 1, 6-32. Moser, L. K. (1903b): Die Ausgrabungen in der Höhle "Jama (Pejca) na Dolech" nächst der Eisenbahnstation Nabresina. Bericht über die Jahr 1902 in Österreich durchgeführthen Arbetein. Wien, MAG (1902) 33, [69] -[75]. Mezzena, R. (1988-89): Relazione sullo sviluppo del Museo Civico di Storia Naturale e sue dipendenze (Orto Botanico, Aquario Marino, Museo del Mare) negli anni 1958-1987. Trieste, AMCSNT 42/2. Montagnari Kokelj, E. (1996): Brevi note su Carlo Marchesetti e la preistoria. Bollettino dell'Associazione Archeologica Romana, 17-28. Ruaro Loseri, L. (1970): Le raccolte preistoriche dei Civici Musei di Storia ed Arte. Trieste, AMCStA. 6, 69-74. 186