ANNALES 8/ 96 izvirno znanstveno delo UDK 353(497.4 Slovensko primorje) 353(450.361 Trst) AUTONOMIA E DECENTRAMENTO DELLA POLITICA JUGOSLAVA ALLA FINE DEL SECONDO CONFLITTO MONDIALE. UN CASO SPEC1RCO: IL COMITATO REGIONALE DI LIBERAZIONE NAZIONALE PER IL LITORALE SLOVENO E TRIESTE Metka COMBAČ collaboratore scientifico, Archivio del i a Repubblica di Sloverria, Si-1000 Ljubljana, Zvezdarska 1 višji strokovni sodelavec, Arhiv Republike Slovenije, Si-1000 Ljubljana, Zvezdarska 1 SIN TES! L'articolo esamina l'intera attività de! Comitato regionale di liberazione nazionale per it Utorale sloveno e Trieste (CRLN), che possiamo suddividere in tre periodi: da! 15.9.1944 alia fine della seconda guerra mondiale, dalla liberazione alla firma dell'Accordo di Belgrado e dal 9.6.1945 a! 23.2.1947, quando il CRLN emise il proclama de! proprio sciogiimento. Dall'elezione in poi, il CRLN amministrô il Utorale, in quanto godeva delio status di massimo organo legislativo ed esecutivo, sino all'istituzione dell'Amminislrazione militare alleata neü'estate del 1945, quando perse le sue funzioni di potere. Dovette perciô conformare la propria attività aile nuove condizioni, dettate dall'Amministrazione militare alleata, trasformandos! in organo consultivo. La sua presenza era pero cosí forte e senüta che possiamo parlare dell'esistenza in quest'area di una diarchia sino al 23 fehbraio del 194?. Parole chiave: Comitato regionale di liberazione popolare, LiSorale sloveno, Trieste Ključne besede: Pokrajinski narodnoosvobodilni odbor, Slovensko primorje, Trst La coslituzione e il funzionamento del Comitato regionale di liberazione nazionaíe per il Litorale sloveno e Trieste (CRLN} tu soltanto una paite dell'intricato mosaico che si installó verso la fine del 1944 nelle regioni a ridosso deíle Alpi Giulie. I íatti presentati in questo disegno ebbero come protagonisti forze politiche diverse in un periodo di tempo molto ristretto e riuscirono a polarizzare su questa parte d'Europa l'at-tenzione sia dei fattori locali che deüe grandi potenze. Fu allora che per la regione, che alcuni chiamavano Venezia Gittlia, ma altri giá da un secolo Slovensko Primorje, inizió un periodo di incertezze dovuto al t'atto, che per la prima volta dalla fine della grande guerra ía futura apparlenenza stataie di queste zone fu messa in dubbio. Gia con la caduta del fascismo e con l'in-stallazione dell'Adriatisches Kuestenland fu da molti ripensata la soverenita italiana su Trieste, Gorizia e le zone contigue. Dal 29 1 1.1943 in poi anche la Jugo-síavia di Tito, con la dichiarazine iatta dal parlamento partigiano (AVNOI) a lajee pose una seria ipoteca su tutto il Litorale, sia quello sloveno che quello croato. La corsa verso Vienna e la regione danubiano-bal-canica intrigó puré glf alleati, che nef 1944 ancora pen-savano si potesse intraprendere un'azicine di sbarco militare in Istria. Negii ambienti diplomatici delle grandi potenze si capi súbito che il "problema triestino" sarebbe prima o poi riemerso, se non prima alia fine della guerra provocando non pochi grattacapí sia ai due contendenti diretli (Italia e Jugoslavia) che a loro stessi. Oei problemi strategici di rinnovamento delle zone d'influenza nel Mediterráneo e su! futuro della Jugosía-via si parió molto giá nel 1944 a Mosca. ín questo contesto si possono annoverare puré gli incontrí tenuti da Tito con Churchill ed il feldmaresciallo Alexander a 87 ANNALES 8/ 96 Metka COMBAC: AUTONOMIA t ÜECí-MTRAMENTO DELCA FOIITICA JUCOSIAVA . ., 87 110 Napoii nell1 agosto de! 1944. Fu soprattutto quest'uítimo 3 inquadrare i! problema de! le fu tu re zone di contaíto ira i due eserciti alleati, quello angloamericano e queüo jugoslavo, "congiunti", come diceva Tito "nell'azione of-ferssiva contra l'occupatore tedesco." Si ponevano a llora le basi per una linea di denwcazione ragionata tra i due eserciti, con conseguenze intrinseche puré alia questi-one fina le. Gli alleati insistettero molto sull'opportunita di occu-pare tutta la Venezia Giulia, soprattutto per attenersi agli obbiighi presi verso l'ltaíia. L'armistizio firniato con Badoglio nell'autunno del 1943 prevedeva infatti l'occu-pazione da parte de lie forze alleate di tutto if "territorio nazionale" fino ai confini strategici posti nel 1920 dal trattato di Rapallo. Tito si oppose ai piani di Alexander dichiarando che 'Tese re i to Jugoslavo avrebbe combat-tuto l'invasore tedesco fino alia vittoria finale". La discussione su questi temi continuo puré a Jaita nel febbraio del 1945, dove Edén - contrario alia r i proposta delhItalia a media potenza - delineo, forse nell'in-differenza totaie deí presentí, una linea di demarcazíone neila Venezia Giulia che era molto piíi a occidente di quella esistente prima deil'aggressione Italiana alia jugoslavia. Si prosegl poi alia riunione di Belgrado (dal 22 al 26 2. 1945) tra Tito e Alexander, dove quest'uítimo esigeva il vía libera per gli angloamericani fino a Trieste, e le comunicazioni verso nord est. Fu giá allora che Tito acconsentl a quest'ultima soluzione, ponendo pero la condizione che fossero i com/fati di liberazione nazio-nale a gestire la vita pubblica fino all'lsonzo. Questa revisione dei punti armistízíaii fu dovuto ali'evolversi delía situazione sul campo, dove le forze partigiane avevano conquistato, dopo una marcia a tappe forzate e grandi sacrifici (8.000 i caduti nella corsa per Trieste), territori che nell'ottica alleata non sarebbero mai dovuti appartenere agli jugoslavi. 11 CRLN giocó un ruolo di prim'ordine nell'at-tuazione dei progetto jugoslavo di annesstone del Lito-rale alia nascente federazione popolare jugoslava. 1! ruólo di quest'organo di polere rimane nella rico-struzione storica un pó ali'ornbra di altri avvenimenti e di altre istituzioni del potere popolare instaura!: in questa regiorie in alcune forme giá dal 1944 in poi. (I funzionamento del CRLN, delle sue divisioni, sezioni e commissionj formo assieme agli altri organi politici e di potere, seppure limitati nel tempo, un retirolato di gestione dell'amministrazione pubblica, alia qualie difícilmente ci si poteva sottrarre. Il ruolo dominante di quest'organizzazione, la sua influenza e la reputazione che riusci a conseguiré tra la popolazione slovena e quella italiana, si mantennero nel tempo fino alia fine del 1947, quando entrarono in vigore le clausole della conrerenza di pace. II CRLN fu uno dei protagonisti piü importarui della battaglia condona dagli jugoslavi sia per l'opzione dei nuovi confini, sia per la lotta di classe che si proponeva alie classi lavoratrici di Trieste, Monfaícone e Gorizia. L'installazione deí CRLN porto nel funzionamento della gestione pubblica molfi aspetti nuovi e sconosciuti in questa parle d'Europa. Era no espertenze che si erano ereditate da forme di gestione socialista sviluppatesi in Jugoslavia durante la lotta partigiana e che toccavano sia dicasteri economici che spettanze della sanitá, dell'istruzíone, della cultura e della prevideiiza sociale. Indagare sul funzionamento del CRLN vuol diré rimettere nel mosaico stonografico, fatto di storia política e diplomática, un importante taselio di storia vissuta, che la storiografia contemporánea aveva finora tralasciato. Fin dall'agosto del 1944 in Europa quando si aspet-tava l'apertura del cosiddetto "secondo fronte", si face-vano sentiré certe voci che propendevano per lo sbarco alleato in Istria. Fu un piano sostenuto soprattutto dagli Inglesi, che pensavano alia restaurazione delle proprie aree d'influenza nel bactno danubiano-balcanico Come risulta pure da studi recenti, fu questa la causa di una crescente attivita sia política che militare partigiana nel Litorale. L'esecutívo del Consiglio sloveno di libera-zione nazlonale {Predsedstvo Slovenskega narodnoosvobodilnega sveta-SNOS) delibero nei giorni dal 27 al 28 8. 1944 la formazione deí CRLN, come órgano autonomo di potere regionale svincolato dai legami verso l'esecutivo centrale caso gli alleatí sbarcando in Islria riuscissero a comprometiere i'unitá dei territori (l'lstria e il Litorale sloveno) dichiarati jugoslavi soltanto un anno prima a jajce. Sí decreto della costituzione del CRLN fu firmato dal segretario e dal presidente dello SNOS B. Kidrič e j. Vidmar e conteneva i seguenti articolí: art. 1) Per i territori del Litorale sloveno, per Trieste e la Slavia veneta si istituisce corne organo intermedio tra i distretti e la presidenza dello SNOS un organo di potere e cioé II Comiíato Regionale di liberazione nazionale per il Litorale sloveno. art. 2) II carattere e le competenze del CRLN sono definiti dalia risoluzione dei parlameno sloveno del 3 10. 1943 e si regolario conformemente al senso del decreto emesso dalla Presidenza dello SNOS sulla legislatura dei poten locali. ait. 3) Le elezioní per il CRLN si svolgono in base alie proposizioni ed i procedimenti dettati dal Comitato provincial« dell'OF per ií Litorale sloveno. art. 4} II decreto entra in vigore immediatamente.1 Si delibero inoltre in seguiío all'tmportanza delle questioni suddette, di inviare in viaggio per ii Litorale una delegazione di personalitá della cultura e della política molto in vista tra ia popolazione lócale, come 7 Arhiv R Slovenije (AS) (giá Arhiv Instituta za novejšo zgodovino). Partizanski arhiv (Pa), fase. 540A;!, Decreto dei 28 8. 1944. 40 ANNALES 8/'9ft Mç&a COM&AČ AUTO NOM! A G DECENT RAME NÏO DEU.A POUTICA JUGOSLAVA ..,87-110 ÎH- P5»jtnl> »•t-v.l iJinft« t mua 'Xutà'a BîJi.fMi!' i«iÇ îvrlf-t» • OD'ba^a r a >HP>f.("n fl' lti 51»'»tli ^.fi.lQVj If-I ip»y |nr 0 Dut>'«rj 'Cjjjl'jr.ii P^IJM Cill e»' j k • tW-A^^A / > O V "nT"/'' vt«w J /š/ r«i Vrh M«e0'l:<5« ta'«»*« llÊffiS?- jrtkaiic» ô a "Vl J ¿POSTOJNA Sa. y i,i O.Jt:fi<3 fJjJi.Me ^¿»Bww« 1 f'ttctoti» d.fc.rO. > \ ta a W ¿3 reffe det Comitati Regionali di Liberazione Nazionale nei quatro distretti dd Litorafe e a Trieste ncl 1944. Mreža krajevnih narodnoosvobodilnih odborov v vseh Štirih primorskih okrožjih in v Trstu i 1944, 89 ANNALES 8/'9ft Mctto GOM8AČ: AUTONOMIA t PECCNTRAMENTO DELIA rOUTiCA JUGOSLAVA .... 87-110 lo scrittore F. Bevk, e due fídatissimi funzionari di partilo, L. Šentjurc e M. Marinko.2 Il 15 9. 1944 si terme a Velike Lažne presso Čepovan un'assemblea elettorale alla quaíe parteciparono 155 delegati eletti dai comitati local i del Litorale per eleggere l'esecutivo del CRLN. Come presidente fu eletlo lo scrittore France Bevk, con due vicepresidenti Branko Babič e Lavo Čermelj. Come segretario fu eletto Joža Vilfan.3 Tutti questi prowedimeni erano il segno deli'impor-tanza che l'esecutivo sloveno dava alla questi o ne del Litorale alia vigilia di importanti avvenimenti che si sarebbero succeduti nella primavera del 1945. Ammini-strativamente il territorio che corrispondeva al Litorale sloveno fu diviso tra i seguenti distretti; Litorale del sud, Litorale centrale, Litorale occidentale, Litorale del nord e il Distretto di Trieste. Dove fu possibile (tranne che neile grandi città e nelle postazioni militari) si tennero le elezionî nei comitati ¡ocali di liberazione nazionale (settembre-ottobre 1944). Si tennero pure assemblee distrettuali che delibera-vano su argomrnenti disparati tra i quali pure la nomina dei tribunali popolari. Le efezioni dei delegati si tennero ovunque dall'lstria a Bovec e da Pivka fino alla Val Resia. Fino al novembre del 1944 il Litorale tu coperto da un reticolato di comitati popoiari locali e distrettuali che amministravano il territorio. Ai comitati dell'OF erano rimaste solíanlo funzioni politiche.4 Le elezionî nei Comitati locali di liberazione nazionale furono dirette, segrete e a suffragio universal«. Agli albi elettorali erano ammessi tutti gli adulti e per la prima volta votarono anche le donne. Da queste ele-zioni in poi ¡I CRLN diresse l'amministrazione dei Litorale vertical mente con sezioni (assessorati), reparti, commission) e referati singoii. Orizzontalmente quest'organo funzionù con distretti, uffici circondariali e uffici locali. Il CRLN istituï delie sezioni per í'approv-vigionamento, per il commercio, per i'agricoltura, l'artigianato e ¡'industria, per f'economía forestale, per la sanità, per il traffico, per la previdenza sociale, per la ricostruzione edile, pet le finanze, per la scuola, per la magistratura, per gli affari interni, e per l'edificazione dei poteri popolari. Si organizzô pura la difesa popolare che doveva seguire lo sviluppo del l'edificazione del nuovo sistema. Un ruolo importante fu pure quello demandato alla Commissione per i'accertamento dei crimini di guerra e la Commissione per la gestione del patrimonio popolare. Fu istituíta pure la filiale della Banca centrale di stato siovena che opero nei Litorale fino a ottobre del 1945.5 La nuova gestione política e statale cercava di consolidare l'amministrazione pubblica con decreti, dispo-sizioni e istruzioni con funzione leggisfativa, cercando di risolvere i moltissimí problemi non risolti in diversi settorí, dall'economia alie questíoni umanitarie e naturalmente alia política. Gli organi del potere popolare erano molto attentí alie questioni delie zone ancora occupate, planificando l'estensione delle loro funzioni anche in queste zone. Nei marzo del '1945 Boris Kraigher, uno dei maggiori funzionari della lotta partlgiana siovena, raggiunse il gruppo dirigente che da alcurii mesi si dava da fare per porre le basi all'annessione del Litorale. lí Kraigher oramai portava in tasca le credenziali per organizzare Ja rivolta armata a Trieste, Gorizia e nelle maggiori cittá del Litorale. La dirigenza siovena, rendendosi conto della situazione deiieata nella quale sarebbe venuta a trovarsi la regione Giulia delego alia soluzione finale di questo problema i suoí quadrí migliori e píü quotati. La primavera del 1945 confermó questa íesi e ií gruppo dirigente formato da B. Kraigher, L. Šentjurc, F. Bevk, J. Vilfan, V. Tomšič, 8. Babič, L. Čermelj {un gruppo politicamente non omogeneo) ebbe moltissimo da fare per raccogliere attorno alia piattaforma delle reeri-minazioni jugoslave un vastissimo pubbÜco, sia da parte siovena che italiana. I! consenso di tutte le ciassi e di tutte le nazionafitá triestine avrebbero influito sulla soluzione finale all'appartenenza di queste terre a uno dei contendenti. ín questo senso si potenzió la funzione dell'organizzazione denominata Unitá operaia-Oelavska enotnost che fu una trasmissione deíl'OF e del Partito comunista sloveno e che contribuí iri modo decisivo al successo dell'insunrezione di massa contro i tedeschi e i collaborazionisti italianí e sloveni che popolavano le caserme c.ittadine.6 Alia fine di marzo del 1945 il CRLN decise in atiesa di avvenimenti importanti di cooptare neil'esecutivo tre nuoví membri e cioé il dr. Bogdan Brecelj, il dr. Aleksej Bebler e lo stesso Boris Kraigher/ Facevano parte dello stesso progetto i cambiameníi proposti per equilibrare la presenza di rappresentanze nazionali in seno all'ese- 2 T. Ferenc, "Ljudska oblast na Slovenskem 1941-1945", n. 3. "Mi volimo", Ljubljana 1991, pag. 322-323, 326. 3 T. Ferenc, "Ljudska oblast...", op. c.it„ pag. 323-324. AS/Pa iasc. 540M, Relazione del dr. J. Vilfan, segretario del CRLN, (Poročilo dr. J. Vifana, tajnika PNOO). 4 T. Ferenc, "Ljudska oblast...", op. cit., pag. 348. 5 AS/Pa, fasc. 540/111, a) La situazione nei dip3rtimeiiti del CRLN per il Litorale (Stanje odsekov pri PNOO za Slovensko Primorje, b) A tutti i comitati circondariali, distrettuali e locali, istruzioni de! 25 10.1944 {Vsem okrožnim, okrajnim in krajevnim odborom, 25 10. 1944 (navodila), c) A tulti i comitati circondariali, distrettuali e locali di liberazione nazionale, 6 11. 1944, (istruzioni}, (Vsem okrožnim. okrajnim in krajevnim NOO, 6.11. 1944), (navodila). 6 N. Tre, ha, "Aretacije, deportacije ir» usmrtitve v Julijski krajini", Ršvi sta: "Razgledi", n. 17, 16 9. 1994. 7 AS/Pa, fasc. 585/V, Ai Comitati circondariali di liberazione nazionaie, 28 3. 1943, (Okrožnim NOO), 28. 3. 1945. 90 ANNALES 8/ 96 M«Hka OOMBAČ: AUTONOMIA i DECtNTRAMENTO DELIA POtlTiCA JUGOS!.AVA .... B7-11 CI cutivo. Il 27 4. 1945 fisiono nominati membri di quest'organismo due rappresentanti deila resistenza italiana Mario Fantini-Sasso ed Eugenio Laurenti. La segreieria del CRLN fu affidata a lulij Beltram ed a B Brecelj giacché il dr. J. Vilfan lascid il Litorale per Belgrado, dove fu nominato pubblico rninistero delia República federale jugoslava.8 Cli ultimi giorni di apriie e i primi di maggio de! 1945 portarono alia caduta del nazismo e del coi-laborazionismo italiano e síoveno nel Litorale e a Trieste. Le unità dell'esercito regolare lugos lavo, i parti-giani sloveni de! IX Corpus e il Comando delta città di Trieste erano riusciti a liberare Trieste ed aîtri important centri regional i ad est dell'lsonzo ed a precedere le forze angloamericane dell' VIH armata nella grande corsa per Trieste. Il CRLN si Irasferi assieme ad altre istituzioni e uffici a Trieste e si installé nella sede deí governatorato in Piazza Grande. Inizio cosí per quest'organo un periodo molto intenso che aveva come fine l'istftuzione di un'amministrazione regionale di classe nelle zone liberate dei Litorale. Si doveva cos¡ supplire a quella in vigore dal 1920 al 1943 e a quel la dal 1943 alia liberazione. In artesa di assumere compiti împortanti su! piano dell'amministrazione civile, del la legislatura e dell'esecutivo il CRLN si riorganizzô riu-nendo tutti i dicasteri in due commission!, quella am-ministrativo-politica e quella economico-politica. A capo della prima fu nominato il dr. B. Pue e a capo del la seconda il dr, S. KovaCiC. Si definí in modo nuovo le relazioni tra il CRLN e il nuovo Governo federale per la Slovenia. Si decise che ía funzione del CRLN nel-l'interegno che doveva durare dall'occupazione alia conferenza di pace, rimanesse quella di organo regionale amministrativo autónomo per il Litorale e che funzionasse as sol uta mente indipendentemente dall'ejecutivo di Lubiana e dai suoi ministeri che non avrebbero dovuto avere più nessuna ingerenza nella problemática deile zone in questione, Le direttive demandate da Lubiana dovevano venir presentate come "applicazione autonoma di queste in mérito alla situations specifica delle zone annesse".'3 Fu già i i 6 S. 194S che il CRLN per ¡I Litorale e Trieste (prima della liberazione del capoluogo veníva definito soltanto come CRLN del Litorale) introdusse (decreto del 12 5. 1945) un nuovo schéma ammint-strativo-territoriale. La Regione deí Litorale sloveno e Trieste si divise in tre circondari: quello di Gorizia, quello di Trieste e quello dello Città autonoma di Trieste. La dellmitazione tra i due circondari (di Gorizia e di Trieste) corrispondeva al confine che divideva prima i circondari de! Litorale centrale (srednjepri-morsko okrožje) e deí Litorale del nord (seveinopri-morsko odkožje) con quello deí Litorale del sud (južno-primorsko okrožje), tranne alcune eccezioni: il territorio degli ex comuni di Duino-Aurisina e di Sgonico e il distreito di Sesana, tranne l'ex comune di Štanjel furono inclusi nei Circondario di Trieste. Furono comassati nel stesso circondario pure l'ex comune di Štjak e il Distretto di Podnanos. il territorio del Circondario di Trieste divenne cosí strumento delle atiese Jugoslave di annettere questa unità amministrativa alla Slovenia. Anzî, il 21 5. 1945 con un successivo decreto questa zona si allargô al distretto di Monfalcone. li Circondario di Trieste si divise in 9 Comitati di liberazione distrettuaii; Duino-Aurisina, Muggia-Dolina, Eipelle-Ko-ztna, lliiska Bistrica, Capodistria, Pirano, Postumia, Sesana e Monfalcone. Il Circondario di Gorizia, formatosi dal distretto del Litorale del nord, dal Litorale occidentale e dalla maggîor parte del Litorale centrale, si divise in 16 Comitati di liberazione distrettuaii: quelli di Bovec, Caporçtto, Tolmin, Cerkno, Idrija, Vipava, Črniče, Gr-gar, Kanal, Gorizia, Miren, Komen, Gradišča, Kormons, Tarcento e il Coglio. La città di Trieste (Consiglio di liberazione di Trieste) con ii circondario piu stretto, venne divisa in 5 Comitati rionali, in quello di Optcina e in 10 Comitati locaíi.10 Fino alia liberazione ¡I sistema dei poteri popolari a tutti i livelli funziono in gran parte del Litorale tranne che nelle grandi città. Il potere político e amministrativo venne assunto dagli organi popolari eletti sia su base locale che su quella provinciale e regionale. Con la vittoria suíle forze tedesche ma pure sulie formazioni militari e paramilitari ilaliane, che come risulta dalle ncerche degli storici, erano al comando della Repub-blica Sociale Italiana e in collegamento con organi governativi di Roma, i poteri popolari si estesero pure alie zone liberate nei primi giorni del maggio 1945. Le assemblee distrettuaii nel Circondario di Gorizia furono eíette molto prima della liberazione del capoluogo ison-tino. Fu cosí possibile eleggere l'assemblea circonda-riale già in data 8 5. 1945. L'esecutivo fu nominato alcuni giorni più tardi in occasione del consiglio circondariale. J. Štrukelj fu eletto presidente, I. Sirk 8 AS/Pa, fasc. 540/11, Verbale della riunione del CRLN pet ii Lttoraie, 27 4. 1945 [Zapisnik seje PNOO z» Slovensko Prhnorje, 27 4. 1945}. 9 AS/PNOO-CRLN, fasc. 1/1, CRLN per ii Litorale e Trieste, Verbale di riunione del 16 5. 1945, (PNOO za Slovensko Pri morje in Trsi, Zapisnik seje 16. 5. 1945). 10 M. Gombač, "Gradivo Okrožnega NOO Trst in okrajnih NOO tržaškega okrožja", Rivista: "Prispevki za zgodovino delavskega gibanja", n. XX, Ljubljana 1980, pag. 143-163. T. Ferenc, "Razvoj ljudske oblasti v Slovenskem Primorju 1941-1947°, Catalogo "Publikacija Pokrajinskega arhiva Koper", tomo 6. AS/PNOO-CRLN, fasc. 28/111, Gazzetta Lifficiale del CRLN, anno I, n. 1, Trieste, 9 6. 1945, (Uradni list PNOO, leto I, S*. 1, Trst, 9. 6. 19451. 91 ANNALES 8/'9ft Metka GOM13AČ AUTONOMÍA £ DLCCNTR AMENTO PEU.A POHTÍCA lUCOSLAVA ., S7-110 divenne vicepresidente e 8. Vt2inlin fu nominafo segre-tario. Nell'esecutívo si riservarono puré 4 posíi per i rappresentanti italiani. La nuova giunta circondariale si msedió nell'edificio prefetlizio iniziando un lavoro di riorganizzazíone dei singoli dicasteri. Si procedette puré aif'elezione del tribunale circondariale popolare ed alfa nomina di 140 delegati all'assemblea regionale.11 Nel Circondario di Trieste l'esecutivo rimase ío • stesso. La giunta del Litorale del sud dunque continuo nel suo lavoro fino alie elezioni nelle assemblee distrettuali, che sí tennero nella seconda meta dei mag-gio 1945. L'assembíea circondariale triestina si tenne il 1 6. 1945 e allora si elesse puré la giunta circondariale. Come presidente fu eletto F. Ambrollé, come vicepresidente Miglioni e come segretario A. Crmek. Puré nel Circondario di Trieste fu eletto il Tribunale circondariale popolare ed eletti 175 delegati all'assemblea regionale del CRLN. Alia citta di Trieste venne conferita una posizione autonoma. Durante gli ultimi mesi di occupazione nazista non fu possibile proseguiré nella progettata ele-zione elegí i organi di potere lócale (circoscrizionali o rionali). A liberazione awenuta il potere militare-político dell'esercito lugoslavo demando i poteri civili al Comando della citta di Treste. Quest'ultimo lo conferí [13 5. 1945) ai Consiglio di liberazione di Trieste. Que-sto continuava il lavoro del l'esecutivo dell'Unione antifascista italo-slovena della citta di Trieste, che fu ¡stituito un mese prima dalle seguenti organizzazioni; dall'OF, daíl'Unita operaia, dal PCI, dai Democratici indi-pendenti italiani, dalla Cioventü antifascista italo-slovena e dall'Unione donne antiíasciste itaio-slovene. II presidente del Consiglio di liberazione di Trieste divenne il noto antifascista triestino C. Pogassi e questo organo di potere cittadino incominció (inmediatamente il proprio lavoro nella síera civile triestina. II 17 5. 1945 si tenne l'assembíea dei deputati del popoío che elesse temporáneamente la Consulta come massimo organo dei poten popolari cittadini. Si deliberó dell'importanza di Trieste e della su a apparterienza alia Repubblica federativa Jugosíava. A Trieste i decreti e le leggi regionali e circondariali venivano interpretati solamente come riferimento generale e i rappresentanti del Consiglio di liberazione potevano (iberamente accettarli op-purc- no in riguardo alta specifica posizione triestina.52 La legislatura regionale di questo periodo puó essere divisa in tre sezioni: la prima serie di decreti si riferiva alia lotta contro i centri di resistenza nazisti e fascisti presentí nella regione, la seconda regolava l'econorriia regionale e le questioni della ricostruzione, la terza tnvece si riferiva ai problemi delia cultura. In questi tre segmenti si include l'insieme delle attivita" dei CRLN e dei suo i organi nel maggio e giugno 1945. Questo reticolalo di attivita, ma soprattutto la delimitazíone tra sfera civile e sfera militare, ií problema delíe comuni-cazioní, del traffico marittimo, dei canlieri navaii, dell'approvígionamento, dell'industria e delí'artigianato, del/'eríiiízía, del commercio, furono oggetto di minuziöse pianíficazioni ai quali presero parte sía esperii militad del IX Korpus, che esperti civili di tutti i rami in questione. A conferma di quanto detto si possono citare aletini decreti e leggi speciali del CRLN per il periodo maggio-gíugno 1945 e pubblicatt nella Bollettino Uf-ficiale del CRLN per ii Litoraíe sioveno e per Trieste, pubblicato sia in lingua slovena che italiana.1-' Nella prima serie di decreti si inseriscono quelli in relazione alia temporánea confisca dei beni del Reich (11 5. 1945), dei beni di cittadini tedeschi che non a ve va no collaborato con la resistenza e dei beni dei criminali di guerra. Entravano a far parte di questo fondo pure í beni attribuibili a persone assenti per motivi legati alia collaborazione. Erario importanti pure i decreti che víetavano la costituzione di organizzazioni e di partiti fascisti, il decreto sulla notifica presso le autoriia preposte delle persone e dei beni, e ií decreto sulla fondazione dell'Ufficio stampa dei CRLN. I decreti inerenti all'economia facevano parte di un secondo gruppo di leggi. II CRLN tolse i posti di blocco militari eretti attorno a Trieste e alie altre citta del Litoraíe per aílevtare la carenza del commercio di generi alimentan (22 5. 1945). Il decreto del 27 5. 1945 definí che tutta ('industria do ve va passare dall'am-ministrazione militare a quella civile. Con un decreto successivo (15 5. 1945) si istitul II demanio foréstale del Lstorale. Nel terzo gruppo di decreti si annoveravano gil ordinamenti inerenti alia cultura, ai beni cuSturali e alia scuola e coi decreto del 24 5. 1945 sí decise che ¡a scuola elementare debba finiré le lezíoni in data 15 6. 1945, per quelle medie invece si prorogava la durata dell'anno scolastico 1944/4S fino al 15 10. 1945.14 Come abbiamo giä accennato, la Citta di Trieste non I I AS/PNOO-CRLN, fase. 377/lfl, Relazione deil'esecutivo dei Comitato circoricteriaie di Gorizia dal 1. 5, al 28. 8. 1945, ¡Poročilo o delu okrožnega izvršnega odbora za CoriSko oti t. 5. do 28 6. 1945). 12 AS/PNOO-CRLN. fasc. 1/1, Verbale detia seconda assembJea regionale per il LiforaJe sioveno e Trieste, S. 6. 1945, (Zapisnik d:uge Pokrajinske skupščine za Slovensko Primorje in Trst, 5. 6. 1945. 13 AS/PNOO-CRLN, fas c. 118/t, Delimitazione delle competenze tro la sfera militare e queda civile alia conquista del potere, maggio 1945, {Razmejitev kompetenc vojske in civilnega sektorja pri prevzemu oblasti, maj 1945). AS/Pa, fasc. '¡53/1, Appelfo a tutte le unitá delle retrovie sul territorio del IX Corpus in data 26. 4.1945, (Vsem zalednim enotam na teritoriju IX. Korpusa), 26. 4. Í945. 14 AS/PNOO-CRLN, lase. 23/111, Cazzetta Ufficial« del CRLN. anno I, n. 1, Trieste, 9 6. 1945 (Uradni list PNOO, L I, št. I) Trst, 9. 6. 1945. 92 ANNALES 8/ 96 Mctfci GOMBAČ: AUTONOMIA F DECfNTRAMENTO PFl! A POLITICA IUCOSLAVA ..., B7-I lo Sede det CRLN a Trieste in Piazza Unita' dal 1. maggio ai 12 giugno 1945. Sedež PNOO v Trstu na Trgu Unitá od 1. maja do 12. juniju 1945. veni va inclusa neí funzionamento di questi decieti che valevano per le due province. Il Comitato di ¡iberazione nazionale triestino e la Consulta legíreravano in modo autonomo. La Consulte come oiga no supremo de) po-tere civile triestino, aveva emesso (21 5. 1945) un decreto sull'isíituzione e il funzionamento del Tribunale popolare che doveva accertare le colpe di eventual! criminí perpetuati da fascístí o da collaboratori nazístí sulla popolazione civile. Emanó pure un decreto sulla formazione e sul funzionamento di commissioni per l'epurazione dei fascistí negii stabilimenti triestini. Euro-no eletti i membri del tribunale e delie commissioni suddette. Si organizzo puré un tribunale popolare per le contese d'alloggio. Si decisero puré questioni in mérito alia vendita di generi alimentan, alia massimalizzazione dei prezzt, ed a una política fiscale che copiava quella giá esistente. Con due decreti si intervenne puré sulla política anagrafica e cioé con il decreto del 24 5. 1945 si decise i'obbligo di díchiarazione di residenza e con quello de! 1 6. 1945 si notificó i'ordinamento sulle carte d'ideníitá.15 In tutto il territorio del Litorale sloveno e di Trieste si erano istituití gli organi piü svariati del potere popolare, che veniva effettuato pira mida! mente, attraveiso i Corrti-tati di liberazione, passando da quelli locaIs attraverso quelli distrettuali e circoncfariaíi fino a quelli regionali. Il controllo sul funzionamento di tutti gli organi di potere veniva effettuato daH'istituzione della Procura di stato che fu istituíta giá durante la guerra di líberazione. Anche questa funzione si effettuava verticaímente dalia regione ai due circondari, alia Cittá di Trieste, ai dislretti e via di seguíto. La Procura del CRLN per il Litorale e Trieste si írasfen nel maggío del 1945 negii uffici del Procuratore distrettuale di Trieste, sostituendolo. La Procura ebbe funzione di controllo di tutti gli organi poltici ma ebbe puré un'importanza vítale nelle questioni penalí, in quelle ci vi i r mantenendo puré i collegamenti con il tribunale militare operante in zona."' A liberazione avvenuta il CRLN si adoperó immediatamente alia riuscita di elezioni libere nel Litorale sloveno e a Trieste. Si doveva votare in tutti gli organi del potere popolare, sia perché si pensava che le elezioni effettuate durante ia guerra, portassero il segno di una evidente provvisorietá, sia per organizzare un piü forte consesenso popolare. il Dipartimento agli interni per gli affarí civili presso il CRLN inizió da fine maggio del 1945, in collaborazione con gli organi provincial) c-quelli distrettuali, a compilare le liste eSettorali che dovevano essere la base per !e elezioni in tutto il territorio del Litorale sloveno.1' ll Dipartimento agli interní per gli affarí civili aveva puré un órgano esecutivo, la Milizia popolare, orga-nizzata in comandi focali, distrettuali, provincial! e regionali. A Trieste questa unitá venne organizzató all'inizio del 1945, mentre riel Litorare funzionava giá dall'autunno del 19-14 in poi. Alia fine di aprile del 1945 la Milizia popolare occupó a liberazione avvenuta, le sedi della polízia tedesca e italiana e al- 15 AS/PNOO-CRLN, fasc. 28,'lit, Caz2etta Ufflciale anno 1, n. 1, Trieste, 9 6. 1945, (Uradni list PNOO), i. i, št. 1, Trst 9. 6. 1945. AS/PNOO-CRLN, fasc. 1/1, Verbaje della seconda assomblea regionafe per ¡1 Lštorale sloveno e Trieste, 5 6. 1945, (Zapisnik druge pokrajinske skupščine ¿a Slovensko Pri morje in Trst), 5. 6. 1945 16 AS/PNOO-CRLN, fasc. 12/1, Relazion« sul lavoro della Cornniissione di controilo, 19 12. I94S. {Poročilo o delu nadzornega referata), 19. 12. 1945. 17 AS/PNOO-CRLN. fasc. 34/2, Relazione suII operato del potere popolare in senso stretto Riuestioni interne) dal 1 5. 1945 al 31 8. <945 tri dala I 9. 1945, {PoroCiio o delovanju organov Narodne oblasti v ožjem smislu (notranje uprave) od 1. 5. 1945-31, S. 1945), z dne 1. 9.1945. 93 ANNALES 8/ 96 Mellta C.OMBAČ; AUTONOMÍA E DECf NTRAMf NTO DElt.A POliTlCA JUGOSLAVA .... 87-110 l'inizio di tmaggio contribuí al mantenimento dell'ordine pubbfico a Trieste e a Gorizia La Milizia popolare arresto moite bande di criminal"! comuni, che erano accusale di sciacallaggio. Ma la mano délia giustizia popolare riusci a arrestare su ordine del procuratore generale molti fascisti e collaborazionisti. All'inizio di giugno del 1945 il Dipartimento agli interni formô pure 'un reparto di polizia crimínale. A dirigerlo fu il dr. M. Matera che aveva a disposizione 26 esperti del settore, tra i quaíi alcuni giuristi e due medici e un gruppo di 30 agenti scelti.18 Il funzionamento délia Milizia popolare nelle mag-giori città del Litorale e le conseguenze intrinseche che ancora oggi impegnano la fantasia di molti, dovrebbe far parte di uno studio sistemático a se che in questa sede non è possibile fare. Si dovrebbe, per maggior chiarezza saper distinguere tra l'operato délia Milizia popolare e quelle, délia polizia segreta militare, POzna. E' significativo in questo senso rivedere un telegramma di B. Kraigher segretario del CRLN al presidente del governo sloveno B. Kidrič e al responsabile deil'Ozna per la Slovenia I. Maček, datata maggio 1945 nel quale si condannava certi eccessi dell'OZNA (arresti, con-usche, irruzioni), chiedendo un mínimo di rispetto per i poteri civili costituiti (i Tribunah popolari e la Difesa del popolo), ai quali queste azioni portavano un grande danno morale e di imrnagine.^ Il CRLN pose le bast al sistema giudiziario nella regione seguendo il sistema tn vigore in Slovenia già dal 1944 in pot. Si prese come punto di partenza il decreto dell'esccutivo legislativo sloveno, (lo SNOS-Slovenski narodnoosvobodilni svet-Consiglio di liberazione nazio-nale sloveno) che decretó l'organizzazione dei tribunal! popolari già nel setiembre del 1944 definendo il loro campo d'azione. I tribunah funzionavano in assemblea e giudicavano con un sistema di senati. A scegliere i giudici popolari erano i comitati di liberazione nazio-nale. Nel novembre del 1944 fu eletta in seno al CRLN la Corte superiore della magistratura del Litorale sloveno e il dr. B. Pue ne divenne il primo presidente. Il funzionamento piramidale dei tribunali a tutti i livelli si puô seguire attraverso lo studio del materiale d'archivio chela giustizia aveva prodotto e che ora viene conservato nel fondo del CRLN presso l'Archivio di Stato sloveno. In accordo con la riforma amministrativo-terrítoriale del maggio 1945, furono istituiti presso i due circondari (quello triestino e quello goriziano) due tribunaii con sede a Trieste e a Gorizia. Furono istituiti pure tribunali distrettuali. Per la città di Trieste ¡a Consulta delibero un decreto che in data 29 5. 1945 regoíava temporáneamente ¡I lavoro dei tribunali popolari e dei magistrat!. A Trieste e a Gorizia furono istituiti accanto ai tribunali ordinari pure dei tribunali spécial i per i crimini fascisti ma a funzionare fu soltanto quello triestino.¿0 Se da una parte turto il periodo in questione fu caratterizzato da un grande fervore diplomático, non si puó dall'altra omettere il lavoro frenetico del CRLN in tutti i campi dell'interesse pubblico. II CRLN forte del suo status rivoluzionario, che riuniva in un organo único le funzioni di assemlea, di esecutivo e di potere legislativo, fu per tutto il periodo in questione il principale organo statale e di amministrazione per il Litorale. Dopo la líberazione deile grandi città si cap] subito che l'assetto deü'organico e l'azione política dei CRLN non potevano sostenere il peso della gestione di una realtà cosí vasta e cosí complessa come fu queda che si pre-sentava nel Litorale all'inizio di giugno 1945. Si convocó allora (5 6. 1945) la seconda sessione dell'As-semblea generale del CRLN, alia quale presero parte i deíegati di tutta la regione. Si procedette all'elezione di un nuovo comitato, allargato a 60 membri dei quall 2/3 appartenenti alla nazionalità slovena e 1/3 a quella italiana. L'assemblea efesse come presidente ií poeta F. Bevk. I tre vicepresidenti furono U. Zoratti, L, Peterin e B. Kraigher. Si nominarono pure due segretari (B. Bre-ceij, D. BenciC). L'assemlea approvô un decreto in mérito alia presidenza del CRLN, che poteva legiferare in assenza del comitato esecutivo allargato. Questa riforma amministrativa ebbe lo scopo di allargare la base del consenso popolare nella regione.2' A occupare i dicasteri su tutti i livelli del CRLN furono soprattufto esperti ed intelettuali, non legati stret-tamente alia política ma piuttosto alla propria proffesio-ne e alla propria istruzione. E fu grazie a loro che l'am-ministrazione jugoslava civile del Litorale poté funzionare senza grossi problemi. Dopo ie distruzioni della guerra e deiJe lotte per la íiberazione del Litorale, le difficoità maggiori si incontravano soprattutto nel campo 18 AS/PNOO-CRLN, (ase. 2/1, Relazione sul lavoro delta Commissiorie di controllo, 19. 12. 1945, {Poročilo o delu nadzornega referata), 9 12. 45. AS/PNOO-CRLN, fasc. 34/11, Relazione sul|'operato del potere popolare... (Poročilo o delovanju organov Narodne oblasti...) op. cit. nella nota 17. 19 N. Troha, "Politično življenje v coni A Jtiljiske krajine z vidika italijansko slovenskega sodelovanja" tSIAU od osvoboditve do uveljavitve mirovne pogodbe), tesi post faurea non pubblicato, Filozofska fakulteta, Lubiana 1993, pag. 83-83. 20 AS/Pa, fasc. 553/1, tstruzionl per il procedimento dei rapprese rita riti delle autorita civili e militari nella presa in consegna di edifici pubblici e di materiale d'archivio, catastrale ecc. in data 10 4. 1945, (Navodila o celotnem postopanju vseh predstavnikov vojaških in civilnih oblasti pri prevzemanju in čuvanju sodnih zgradb, zaporov, kazenskih zavodov in drugih predmetov, (arhivov, spisov, zemljiških knjig itd.), z dne 10. 4. 1945. dr. B. Puc, "Civilno sodstvo v Slovenskem Primorki med NOB". Rivista; "Pravnik", n. 9/1964, pas- 360. AS/PNOO-CRLN, fasc. 28/1, Cazzetta ufficiale CRLN - Uradni list PNOO", op. cit. nella nota 15. 21 AS/PNOO-CRLN, fasc. l/l, Verbale della seconda assemblea... (Zapisnik druge pokrajinske skupščin« ..), op. cit. nella nota 15. 94 ANNALES 8/'9f> Metka GOMBAČ: AUTONOMIA £ DECE NTR AMENTO DEUA POLITICA IUCOSLAVA ... 37-110 dell'economía. I problemi furono affrontati in base ai piarti predisposti gia nell'autunno del 1944. In seno alia Commissione politico-economica de) CRIN avevano preso a funcionare diversi repartí e sezioni eos) strut-turate: per il commercio e l'approvvigionamento, per ¡ industria e per l'industria mineraria, per i'agricoltlira, per ¡'economía foréstale, per il traffico, per il cooperativismo, per l'edilizia e per i) servizio veterinario. L'attenzíone maggtore veniva riposta alia ricostruzione dell'economia devastata dalla guerra. 5i dovette pensare al ripristino delí'infrastruttura stradale e ferroviaria che in guerra avevano pagato ii prezzo piü alto. Nel mese di giugnodei 1945 iniziarono i lavori sulle linee ferroviarie Trieste-Fiume, Trieste-Pola e Trieste-Monfalcone. Sí pensó espressamente puré al ripristino del le linee marit-tíme, chiuse a causa dei sistemi di mine e dalla dístru-zione di alcuni porti. H traffico stradale si intensificó dopo la decisione del C1RLN di liberare il trasporto su strada per i bisogni dell'industria, dei commercio e dell'approvigionamento. Si procedette puré all'instaura-zione dei collegamertli tra le cittadine del Litorale, istituendo un regolare servizio pubblico. Incominció a funzíonare puré il servizio póstale.22 La ristrutturazione industríale, anche per questioni legate ail'ideologia della lotta di classe, (che avevano infiammato al sistema jugoslavo il proletariato t destino), ebbe la precedenza assoluta nelia ricostruzione del sistema economico. II 10 S. 1945 fu indetto un incontro con gli industrlali triestini, al quale parteciparono i rappresentanli di tutti i maggiori rami d'industría della regione. Si formó una commissione economico-tecnica, che ebbe il compito di risolvere i problemi strategici dell'industria regíonale da Trieste a Monfalcone, ac-ctocché questa incominciasse a funzíonare e a produrre. La maggior attenzione fu dedícata alia cantieristica per recuperare le navi danneggiate o affondate. Nella fabbrica macchine di S. Andrea si prevedeva la ripa-razione di 5 locomotiva e di altre commissioni ¡ndustríali. Furono messi aH'esame della commissione suddetta i dati inerenti ai danní subíti dai maggiori cantieri navali da Muggia a Trieste e a Monfalcone. Si studíarono le possíbilitá di ripresa della ferriera deü'llva di Trieste e alcuní ordíni erano giunti alie rafínerie di Aquílínia e di S. Sabba. Inizió puré lo sfruttamento del potenziale minerario e foreslale regionale, con le miníele di Idria, le foreste di ¡lírska Bistrica e le saline di Sicciole.23 Puré l'edilizia aveva un posto di prioritá nell'eco-nomia del dopoguerra 1 problemi inerenti alia man-canza di abitazioni, dovevano essere aboliti immediata- mente. Nella ricostruzione stradale si ini2ió con la riparazione deíle arterie principal:, del muro di cinta deila strada nuova per Opicina e delle vie che col-legavano il Carso a Trieste. La Capitaneria del porto, che pure faceva capo al CRLN doveva pensare al restauro del portofranco e dei cantieri regional i Uno dei problemi assillanti píü era la questione del-l'approvvigionamento. Dopo un lunghissimoinvemo fat-to di offensive e controoffensive sul fronte tedesco-parti-giano, l'entroterra del Litorale si presentava depredato. II dicastero economico profuse in questa lotta contro la fame nelle grandi cittá moltissime energíe. La relazione del Dipartimento per l'alimentazione di Trieste parla di 11 vagoni di generi alimentan giunti in cittá il 10 5. 1945. La grande concentrazione urbana rendeva quasi impossibile un approvigionamento regoiare e poco a valsero i 363 vagoni di generi alimenari giunti a Trieste dal 10 al 30 maggio 1945. L'economía restava un'economia di guer-ra che difícilmente si riusciva a risolvere, Nel settore del commercio si stava concludendo, nel giugno del 1945, un inventarío fatto tra i mercanti al!' íngrosso e al minuto delle me re i b fócate e razionate. Tutte le riserve erano strettamente controllate dal Dipartimento per l'approvvigionamento e il commercio. Era quest'ultimo che piü collaborava con il Dipartimento per í'agricoltura, che si dava molto da tare per riusetre ad approvvigionare gli agricoltori, soprattutto nelle derrate allimentari e nella viticoitura. Si stava preparando un'ordinanza per la razionalizzazione dei bem di prima necessitá e una sulla costituzíone di cooperative di produttori direttí.24 Il CRLN aveva dei compiti istituzionalí anche nella salvaguardia di beni mobili e immobíli di persone colpite da confische per motivi razziali e politici o penali prima del 1 ruaggio 1945. fn base alia prassi alieata di confiscare i beni del Reich e in base al-l'istituzíone di una Commissione per í'amministrazione del Patrimonio nazionale la KUNI (Komisija za upravljanje narodne imovine) che aveva pure secondo lo statute del 22 9. 1944 competenze di confisca di beni collaborazionísti e fascisti, si formó un vastissimo fondo di beni mobili e immobili amminisirati appunto dalia KLj'NÍ. Questa si serví di un vasto retícolato di orga-nizzazioní rionali e círcoscrizionalí, che conoscendo la situazíone lócale, poterono proteggere i beni di persone internate o arrestate, beni di famiglie ebree ecc. con un con t ro H o m el I col o s I ss i m o I prími provvedímenü amminístiativi facen ti capo alia KUNI che secondo lo statuto poteva pure nazio- 22 AS/PNOO-CRLN, fase. 1/1. op. cit. nella nota 15. 23 AS/PNOO-CRLN, fase. 1/1, op. cit. nella nota 15, 24 AS/PNOO-CRLN, fase. 1/1, op. cir. nella nota 15. 25 AS/PNOO-CRLN, facs. 169/1, Orel ina me rito, (Pravilnik), 22. 9. 1944. AN NALES 8/'% Metka COM6AÍ: AUTONOMIAC DtCENTRAMENTO DELIA POLITICA lUGOSLAVA .... «MIO Leto Anno POKRAJINSKI NARODNO OSVOBODILNI ODBOR ZA SLOVÉNSKO PR1MORJS IN TRST COMITATO REGIOHALE Di UBERAZIONE NAZIONALE PE8 IL UTORALE SLOVENO S DI'TRIESTE St. No. ra TríaSko okroije, Gorlžko okrolje lo mesto Trst d« I Circondarto di Trlesto, di Gorizía a dalla citíá ci Trieste. ttrcdiilMva i» uprava: Trg Un iti št, 4 TRST, aobola 9 Junija JS45. Tisll Smolars - Cena í.— r,it Rí'dalione e Amjnin.t P iza Unitü K. < TRIESTE, saMtO 9 giusno 19ii. Tip.: Smúiarí í'razto S.— Lit Si 1-B POKHAJTNSítl NARODKO OSVOBODIM COTBOB ZA SIOVERSKO PMMORJE IN TRST N." I-r COMlTflTP REGIOHALS t>I I,!ÍERA»ONE KAZIONAn: psa V. irroftAiE SLOYENO Z TRIESTE ODLOK Cl l. Z današnjim dn&m »» ustanovila pri ?ok* al »tiskom naredi osvobodilnem odboru ta Slovensko Primorje in Twl, UrodnJ Usl, v kotorstn to bodo objnvHala avtentična btm-odila vdoK odlokov, na-r«idl> in pravilnikov t»i odredb« tn druge» objavo Pokrtriin®k»qa narodno-oivohodjlnetjo odbor« za &lover>iko Ptlmori» ln Trit Osvobodilnega Sveta sa Tml. z bo&odil» eta avtentični * (h. 5, Odlok stopi tako) v voUavo. Tre«, dn« 30, meda 1943. Tajnik > dr. Bogdan Brecsll. \ r. Prvdsodnlk : Franco B®»k 1. i- št. 2-u KONZUL* A MESTA T R 3 S Tfmeljem sklepa skupščino írmela Trst z dne 17. mala 1945. |o forcaultct masla T'rst fta svojem íborovonfu v roesinl drw> 29.. ai ajo 19-Í5. sprejela fcleckčj DECRETO Art L Col glorio á'oggi vleiw "»Multo prosso ü Comital© n> gionai» di lib»icziWio nailonale per U UioraJo Sbvono o Trícate U BolloJttiio uJOríaJa, nol guala vejran.RO p«bbü«jti I to&ti auumúd di tu«» | dec t« ti, crcJiocauo o regolarownti o lo dispceliioiú e gil allrf avvlel del Comitate roglonale di UbaraxIo«& naitoTiate per 11 Literata Sloven© o Trieste, dol Conslglío di Uborazlcne di 7rte»te, 4*1 Circón-darlo di Gorida e d»J Orcen dado dJ Trbslo. AxL Da ara Vn pal dovono voalr pubbllcatJ bu qus&!o Bol-iotUno ttJücialo tutú gü crtá poi ralücacia giiuidica d&l quail o no coa tarfa. In bina alte diap^sUloni vigonU ic pubblic cuJono. Aft 3. tu reóazloa« dwl BaJJutüno nífidala puó, d'ciwcPido cclle «ut&rila corftp6iexiS. ptibbücaf» utrtitio^l o inHrprefcukin! ¿«i ¿n^oll p»r la concita applicasione dol doctesi a do líe nitro (Jlapoalalooi. Ari. 4. II BolUlfino ulficiole *sdatl Ung«a nkivona o t (aliona. EnfrartiLi l tosití eoat> autentíct. Ad S. H prou^nte docroto ontra uublto ln vigoro. Trieste. 3D mayglo 13^5, U Segretarto t ü Pr&tldenl» j dr. Bogdan Bieccli, m. p. Frunce Dovic, ni. p, N.° 2-r CORBULTA KtU COTA" DI THrSSTE. In tcp» a\ia r-üfce-m-.irr--. deü'Asai^bíecr dsHcf CltiQ di dol n iñuyijic Í94S CVteailti CSHa di Trissts. radunolou! 11 gio.Trf] ?S tftogq]^ nfft Pcüasxo di Olio, h« tífrpiovolí/ Ü (pgyame ODLOK u jmcosti! uredti^i na^dnih sodlži in o narodnih scirinifclh. Člen 1. Na teritoriju m^sia Trei izvršui^a sodna oblast narodna sodišča v vseh civilnih., pravnih iti nepiavil^h ter v kazenskih zadevah, v kolikor nLso 3 pODt-britinl dc-icchami pridržane» d/uglc? aodižfeift. Narodna acdiiia 40: rajonske: nat^diia sodita metlno narodno lipove v Vi^h jadavah sodstva in nadiorsSvo nad pode--vonjem iodi&č vodi odtei. za sc-duvc pri Osvobodilna SvalvL maeia Trst. Sodlsia Tokcrili-o. Sodbe in rešil ve i 2r alta jo narodu^ si>- dii-lc. v tmem: nereda. , Sodniko voli okupičlnc tnsstn Trsi. Sodnik» »o ncodvisnE in ne-□da!av;ji,vi. OdjwkJliw Jih 1« flktipeiLnn nn/ota Trul. Člen 2. Vsa naročja codiŠča eo 7.fc2cwx. Rajonska narodna cedi Jen: In me«sino narodna «oditč^ sedifo v iencrtth treh sodrjikov, od katerih naslapa i>den kol predsednik. " Pri rn«?stnoTn narodri©m sodišču mora biti predsednik coRala sodnik -v pmvfilk. DECRETO concerneale U prowisorlo Ordícamcnlo dei Tribu noli pop^Iari e gh:dlcl popotef.. Ar«'3- ' I gludkd ven«?ono «loíl» datt'Assembieo dolía OUa di Trieste. I aiudlaL fono Indtpandentl ad inamovlbill. Solíanlo dolía Cilla di Trisco puA rovoearlL Ailicolo 2. Tullí \ Tribuneü. pepotori sano cQ^F-gW*. I Tribvnall pepotari rlcnall o il Tribunal© popular^ urbaco gio-dlcaxto in eenali di tro «jiudlci doí quali una fungo da presUien'd., I? pre-sldante di «enalo presso il Tribunal« popolcr® urbano ^devo giudica^iurlsta. 96 ANNALES 8/ 96 Metka COMBAČ; AUTONOMIA E OECENTRAMSNTO DELLA POLITICA lUGOSlAVA .... 87-1 TO nalizzare i beni di produzione, colpirono diversi grossi stabilimenti trieslini. La Kuni entro come gestore dirello in alcune aziende. banche, stabilimenti e istituti finan-ziari dove installô i propri comissari. Si effetuó la requisizione di beni nazisti come il materiale ediíe e il macchínario delía Todt, i beni deli'azienda di approv-vigionamento "Adria Guterverkehrgesellschaft", si fece lo stesso con l'azienda Kuhne Nagel e si prelevó ('inventario e i beni del!' Ente Rinascita Agraria per le tre Venezie. Si riiex'6 l'azienda Tolazzi, la stazione radio e molte aziende medie e mediopiccole, abitazioni vuote ed edifici, che appartenevano alia categoría suddetta.26 L'ottica deH'amministrazione popolare socialista non tralascio neppure la gestione degli istituti bancari. Apposite commission! avevano rilevato le banche contrallando i depositi il che fu sempre accompagnato da verbali compiiati meticolosamente e poi inoltrati alia centrale della Banca di Stato con sede a Lubiana (Banka Slovenije). Ad ogni transazione di beni mobili o im-mobili fu redatto un verbale, che conteneva dati e infor-mazioni che venivano poi spediti agli organi superiori. íl materiale d'arcbivio che traita questi due interes-santissimi problemi è moho ben fornito ed ancora ines-plorato e permetterà di intervenire suil'argomento in un'altra occasione.27 Le questione delle finanze pubbliche fu una delie quesíioni più difficili da amministrare. Secondo i dati in possesso, si puô dedurre che i nuovi poteri popolari fecero uso in questo settore delle tecniche e dei quadri deli'epoca fascista e non ebbero il tempo per rifare un sistema fiscale nuovo e rivoluzionario. Le tasse, sia quelle dirette che quelle indirette, venivano liscosse a Trieste, Corizia, Monfalcone e nei centri dell'entroterra secondo il vecchio método italiano, che era poi quello più efficace. Esisteva nei piani jugosíavi pure un progetto di cambiamenía del sistema fiscale, ma il tempo non era favorevoîe a soluzioni più eque e nei 40 giorni ie cose non cambiarono ne per te tasse, ne per i bolli, ne per i dazi che rimasero gíi stessi di prima.20 Nei campo delle riforme sociali íe ambizioni del nuovo regime furono le più grandi. Il dicastero deíla previdenza sociale si assunse un progetto di previdenza totale e non è che nelle grandi citîà e nei circondario duramente provati dalla guerra, i problemi in questo senso fossero pochi. II dicastero si serviva di organiz-zazioni su base rionale, circoscrizionale e locale. Un relatore rispondeva poi delle questioni non risolte e più impellenti. Saiedo la scala amministrativa si incontra-vano settorí delía previdenza sociale comunali, provinciali e regionali. Furono istituiti uffici delía previdenza general!, di invalidité, di previdenza giovanile e un fondo pensiont. II dicastero della previdenza sociale era orgánicamente legato a quello per ía sanità. L'apparato deíla previdenza sociale iniziô subito a raccogiiere infotmazioni sulla popoîazione a rischio. Furono impar-tite immediatamente le istruzioni necessarie per í'asseg-nazione di sussidi in denaro ed in vtveri. Fu possibile accedere aile cure in ospedali ed istituti termali, ma la gran parte di mezzi fu demandais alla provvidenza giovanile.29 Il dicastero all'istruzione e alla cultura del CRLN si prese cura delí'amministrazione scolastica di tutta la regione del Litorale. Si istituirono due provveditorati su base provinciale e un provvedïtorato per la città di Trieste. Il progetto di rinnovamento dell'istruzione pub-blica prendeva lo spunto dall'organizzazione creatasi durante la lotta partigiana. A Trieste si istituirono due provveditorati, uno per la scuola slovena ed uno per quella autonoma italiana. Nell'edificazione di una scuola nuova si prevedeva la collaborazione attiva sia dei genitori che deíla popoîazione presente nef circondario. Era ormai dal lontano 1924 che la riforma Gentile aveva radiato la madreiingua dalle scuole slovene e molti, pur intendendo lo sloveno non sapevano più usare la propria lingua per operazioni più complesse. Nei mag-gio del 1945 si cerco di evidenziare tutte le scuole slovene radíate daí fascismo, di evidenziare gli aíunni e le maestranze e di ricostruire il sistema scolastico. Si organizzarono pure due assemblee pubbíiche di inse-gnanti, che si tennero ¡I 2 ed ¡i 5 giugno 1945 a Trieste e a Gorizia per proporre ('apertura di scuoíe slovene per l'anno scolastico 1945/46. Ben sapendo che i maestri e i protessori sep-pure sloveni non avevano le nozioni ne-cessarie per insegnare nella propria lingua, si istituirono 26 AS/PNOO-CRLN, tasc. 135/1, II funzionamento delta KUNI dal 15 5. 1945 al 16 6. 1945, (Delovanje KUN! od 15. 5. 1945 do 16.6. 1945. AS/PNOO-CRLN, tasc. 141/1, Relazione sulic intenzioni. sulla struttura e sul iunzionamento della KUNI presso il CRLN per il Litorale sioveno e Trreste, presentato ai GMA ii 30 6. 1945, (Referat o namenu, ustroju in delovanju KUNI pri PNOO za Slovensko Primorje in Trst. predložen ZVU 30. 6. 1945). AS/PNOO-CRLN, fasc. 169/1. Accordo stipulato il11 6. 194S tra i rappresenfanti de|l'Armata jugoslava e la KUN! presso il CRLN in merito alta cusfodia e alla gestsone det bottino di guerra di proprieta dell'.Armata jugoslava, come segue dagti ordini del Comando delia citta di Trieste in dota 10 6. 1945 e del Comando generale della IV armata deli'£sercito jugoslavo, (Dogovor sklenjen dne 11. 6 1945 med predstavniki jugoslovanske armade in KUNI pri PNOO v zadevi čuvanja in upravljanja vojnega plena last jugoslovanske armade, v smislu ¡¡¡danega pooblastila Komande mesta Trst z dne fO. 6 1945, te; Slaba IV Armije jugoslovanske armade z dne 8. &. 1945, 27 Metka Gombat, "Denarni zavod Slovenije - podružnica za Slovensko primorje 1945", Pubblicazione: Zgodovina denarslva in bančništva na Slovenskem, Ljubljana 1987, Societa storica slovena (Zveza zgodovinskih društev Slovenije), pag. 119-123. 23 AS/PNOO-CRLN, fasc. 1/1, Verbale della seconda assemblea..., (Zapisnik druge pokrajinske skupičine.,.), op. cit. nelia nota 15. 29 Metka Gombač, "Socialno varstvo v Slovenskem Primorju in Trstu 1945/47", Rivista: "Arhivi", anno VIII, n. 1-2, Ljubljana 198S, pag. 13-14. 97 ANNALES 8/'9ft Metki» COM8AČ; AUTONOMIA E DECEMTRAMENTO DEC LA POLITICA ¡UGOSLAVA .., »7-110 corsi professionali aggiuntivi per l'apprendimento della lingua slovena. la Commissione scolastica presso ii CRLN organizzô una ríunione congiunta di professori sloveni e ¡taiiani, per pramuovere l'íntroduzione nelle scuoíe del Litoraie l'insegnamento di tutte e due le lingue regionali. II 6 6. 1945 si tenne una riunione di tutti i rappresentanti delle scuole italiane della regione. í delegati venivano da Trieste, Pola, Gorizia e Fiume e delíberarono sui programrni bilinguí da íntrodurre nelle scuole italiane dopo la fine del conflitto.30 La situazione política e diplomática a fine magglo del 1945 divenne incandescente e i riflessi si facevano sentire drammaticamente pure nel Litoraie. Soprattutto nelle grandi città esisteva una dicotomía non indifférente tra i poteri popolari jugoslavj e l'amministra-zione militare alleata. Dopo fortisstme pressioni sugli (ugoslavi, che sfiorarono un conflitto armato tra gli alleati di ieri, si giunse alia firma del trattato di Belgrado (9 f>. 1945} e alP imposizione alie forze jugoslave di lasciare i territorí a occidente della linea Morgan. Queste zone entravano a far parte del Governo militare alleato. Le cose cambiarono molto velocemente anche per il CRLN che dovette adattarsi alia situazione e interrompe«; l'attuazione dei programmi intrapresi 40 giorni prima. Inizio cosi per il CRLN il terzo periodo di attività che abbracciava un arco di tempo da! 12 6. 1945 al 23 2. 1947 II territorio del Litoraie venne diviso in due zone, quella denominata zona A, sotto la giurisdizione del GMA e quella B, sotto l'occupazione militare jugoslava. Soprattutto per la zona A si poté assistere ad una amministrazione sovrapposta. Da una parte a quella del GMA e dalí'altra a quella del CRLN. Delle vecchie strutture popolari rimasero operanti il Comitato circondariale goriziano, il Comitato circon-dariaie triestino che copriva i distretti di Sesana, di Duino-Aurisina, di Muggia-Dolina e di Monfalcone e il Comitato della città di Trieste. II Comitato circondariale goriziano copriva ancora i distretti di Bovec, del Cogíio, di Gorizia, di Kobarid, Komen, Miren, Gradišča e Cornions. A causa della divisione del Litoraie in due zone d'occupazione il CRLN, che rimaneva saldamente anco-rato alla zona d'occupazione alleata, non poteva furtzi-onare nella sua funzione civile anche nella zona B. Eu allora costituito un Commissariato del CRLN per la zona B (litoraie occidentale) con sede ad Ajdovščina che si attivô nel mese di giugno 1945, e che funzíonó autónomamente. Come segretario generale fu nomina to F. Perovšek. Nei mesi di giugno, luglio e agosto del 1945 si tennero diversi incontri tra i rappresentanti dei GMA e del CRLN, dove si discusse sull'amministrazione in vigore a ovest della linea Morgan. If punto di vista slo-veno era chiaro: il GMA doveva, secondo un' interpre-tazione lógica del trattato di Belgrado e secondo le clausole di diritto internazionale (che prevedevano l'ac-cettazione incondizionats, da parte di un governo militare, dell'amministrazione civile trovata in loco), accet-tare i poteri civiii popolari sloveni i poteri amministra-tivi locali dovevano dunque, secondo l'interpretazione jugoslava, mantenere la propria autonomía anche dopo la presa di potere dei GMA. Eventuali revisioni potevano verificarsi soltanto in base a cambiamenti repentini della situazione o dovuti a incombenze militari, oppure per ¡ncompetenza delle autorita locali.31 Ma le cose non andarono proprio secondo i piani delle autorita jugoslave. La sera dei 13 6. 1945 (un giorno dopo il ritíro delle truppe jugoslave) il comando del GMA comunico al comando della Milizia popolare della cittá di Trieste che si vietava a queste unítá tutte le operazioni di pubblíca sicurezza. Inoilre, prosegulva il comunícate, queste unitá dovevano venir disarmate al piü presto possibiJe. Seguirono alcuni giorni di grande tensione, che sfociarono poi nell'arresto del capoufficso della Milizia popolare M. Abram e di alcuni ufficiali. Il 23 6. 1945 l'ufficio del generale Harding comunicava a tre recapiti, al capoufficio per gli affari interni de! CRLN, al referente per gíi affari interni del Comitato di liberazione cittadino e al capo della Milizia popoiare triestina che La Milizia popolare veniva sciolta irtever-sibilmente. Nella primavera del 1945 inizio cosi un lento processo di smantellamento di organizzazíoni e istituzioni fórmate dal CRLN e dalla societá civile risorta dopo i! ventennio fascista. II 24 6. 1945 in occasione di una parata militare, un ufficiale della R.A.T. il brigadiere Eve, comandante de! 55 dipartimento invitó i membri della Milizia popolare "in nome della buona collaborazione che si ebbe in passato" a entrare a far parte della nuova Polizia civile sotto il comando del GMA. Si tennero in questo senso puré alcuni incontri per facilitare I candidati ai bandi di concorso. Se da una parte era comprensibile ii desiderio dei funzionari del CRLN a far entrare in questa nuova struttura di poiizla il numero piü alto di partigiani, non si puo, dalí'altra, non intravvedere ii lavoro deila destra triestina a convincere gli alleati a desistere da questo intento. Era questo il primo di una lunga serie di contatti intrattenuti tra le due autorita, caratterizzati sempre piü 30 AS/PNOO-CRLN, lase. 12/1, Ccii!oc¡uii con il GMA della commissione scuola, (Razgovori í ZVü - delovanje Prosvetne komisije v spSoinem). AS/PNOO-CRLN, fasc. 1/1, Verbale della seconda assembles..., (Zapisnik druge pokrajinske skupščine za,-.), op. cit. nella nota 15. AS/PNOO-CRLN, fasc. 13/fli, Verbale della II riunione del CRLN, del 2 2. 1946, (Zapisnik II. seje PNOO), 2. 2. 1946, AS/PNOO-CRLN, fasc. 259/1, La collaborazione cultúrale e didattica fra gli Slovení e gli Italiani a Trieste, (Prosvetno sodelovanje med Slovenci in Italijani v Trstu). 31 AS/PNOO-CRLN, fasc. 13/1 IS, Verbale della li riunione..., (Zapisnik II. seje...), op. cit. nella nota 30. 98 ANNALES 8/ 96 Metka GOM8AČ: AUTONOMIA E DECtNÏRAMENTO DELLA POLITICA IUCOSI.AVA - , R7-110 da una dicotomía ne! pensiero e neila prassi alteate che difícilmente si riesce a capirere. Il CRLN si aspettava fcrse l'instaurazione di un rapporto paritetico con il GMA, convinto di rappresentare la società civile che si doveva rispettare sia secondo gîi accordi bilateral i che in base al diritto internazionale. Ma già in quell'oc-casione gli alieati dimostrarono un pregiudizio insor-montabile verso t poteri popolari. Si capí che le rela-zioni tra i due organi non sarebbero stati ideali e che il futuro presentava incognite e asprezze difícilmente riconciliabili.3* La mossa successiva che mirava soprattutto allô srnantellamento delle istituzioni jugoslave era destínala al sistema giudiziario popolare installato nei Litorale daí 1 S. 1945. in un colloquio con il referente giudiziario del GMA, Ainsliu, dove si discuteva del sistema giudiziario regionale, il presidente del tribunale circon-dariale jugoslavo F. Venturini venne a sapere che il GMA pensava ad una revistone dei tribunali istituiti dal CRLN. A questo primo íncontto ne seguí uno successivo al quaíe furono presentí accanto al Venturini pure il dr. 8. Pue e il dr. J. Ferfolja, massimi esponenti del sistema giudiziario del Litorale sloveno. Venne loro notifícate che il GMA voleva tornare al piíi presto al sistema giudiziario italiana in data 8 9, 1945. Il colonnellû Dawson senza mezzi termini rese loro noto che il GMA dal 3 7. 1945 aboliva tutti i tribunali popolari presentí nella zona A. Alia riunione si creó un'atmosfera pesante e piena di tensíoni. II dr. Í3. Puc protestó nel modo più assoluto contro "queste impûsizioni antidemocratíche". II dr. Ferfolja (presidente del Consigíio superiore della magistratura del Consíglio di liberazione triestinoi espresse ií proprio diniego e pose al colonnello Dawson íre domande; 1) quando avrebbe avuto inizio parte degli alleatí un'azione di pulizia degli elementí fascisti presentí neí tribunali dei la zona A; 2) che ne sarebbe stato delíe leggi fasciste razziaií e antinazionali; 3) che fine farà la lingua slovena nei tribunali. il colonnello Dawson rispóse che: "i tribunali avreb-bero funzionato senza epurazioni e processi a quelli che si erano compromessi con il fascismo e che per caso erano ancora impiegati nei tribunali Socaíí. Gli ordini superiori non dovevano venir messi in discussione". Dawson continuó che "le leggi fasciste sarebbero state messe al vaglio di commission! di espertí, che avrebbero radiato tutte le leggi razziaii". In mérito afl'uso della ¡íngua slovena il colonnello non si pronunció perché "non aveva ricevuto ordini".33 Una nota scrítta di protesta verso l'aboiizione dei tribunali popolari fu spedita anche dai CRLN. Nelia missiva fu accentuata una ferma opposizione ail'abo-iizione antidemocrática di "una giustizia che aveva come base la volontà popoíare". Si protestó inoífre contro l'intenzione aíleata di íntrodurre in una zona libérala e oramai priva di sovranità italiana il sistema giudiziario fascista che provocó danni ¡rreparabüi alia comunità slovena del Litorale. "Era questo un precedente inamissibile" continua va la nota del CRLN. "che avrebbe pregiudicato la vittoria alleata contro il fascismo ma che soprattutto introduceva l'ítalia in questi lerritori ancor prima della conferenza cli pace". Per supliré a queste rimozioni nella magistratura locale ¡I CRLN si riorgamzzó trasferendo fe ístanze superiori deí- II dr. Joža Vilfan, primo segretario del CRLN dalla costituzione al febbraio 1945. Dr. Joža Vilfan, prvi tajnik PNOO od ustanovitve do februarja 1945. 32 AS/PNOO-CRLN, fasc. 34/11, Relazione suH'operato... (Poročilo o delovanju organov...), op. cit. nelia nota 18. AS/PNOO-CRLN, fasc. 13/SII, Verbale detla II riunione-..., {Zapisnik If seje...), op. cit. rušita nota 30. 33 AS/PNOO-CRLN, fasc. 27/111, Co!loquio (Razgovor}. 99 ANNALES 8/ 96 Melks COMBAČ: AUTONOMIA C DEC ENTRAMENTO OFI.t.A POLITICA SUCOSLAVA . ., 37.] 10 la magistratura popolare da Trieste a Postumia. Jn mérito alla collaborazione di giudici sloveni ai sistema giudiziario alleato se ne discusse soprattutto per il Circondario di Gorizia. i colloqui erano stati intrap-presi da luglio in poi dal dr. S. Pornazaric e dal dr. J. Gruden. La contraparte alleata era rappresentata dal colonnelio Dawson che in un primo momento aveva accettato una lista di giudici sloveni e aveva promesso che il senato délia Corte di cassazione sarebbe stato prevalentemente sloveno. to stesso ven iva promesso per fa cassazione di Trieste. Erano state date dunque le garanzie necessarie per l'effettuazíone di tutto Citer giudiziario in lingua slovena. La cassazione di Trieste., memore di altri tempi.. si oppose ferinamente a queste proposte bilingui e il C.MA si adeguô, lasciando cadere questi buoni propositi di convivenza 34 Il G MA nomino con un decreto del 7 8. 1945 nei tribunali goriziani pure alcuni giudici sloveni. All'atto dell'assunzione il presidente del tribunafe goriziano Peteani informo i colleghi sloveni che "i verbali e le sentenze dovrebbero venir redatti in lingua italiana". Il decreto verme interpretato da parte slovena corne un'irigiustizia che ricordava i tempi del fascismo e di conseguenza i giudici sloveni rinunciarono ai propri incarichi. Da parte alleata si défini questi fatti come una prova di non cooperazione da parte slovena e il collonnello Dawson ebbe nuovamente a ridire su! comportamiento délia controparte che secondo lui "non sarebbe mai ríusciía a vincere cerfe fobie estremistiche". Con l'abolizione dei tribunati popolari molti giuristi persero il proprio lavoro. Molti vennero indirizzati verso uffici di consultazione presso gli organi del CRLN, altri si trasferirono nelia zona a est délia linea Morgan e altri ancora presero parte aile Commissioni di epurazioni alleate. A seguito del verdelto assolutivo al collabora-zionisla C. Pagnini molti di quelli che erano entrati nella Corte d'Assise diedero Se proprie dimissioni a causa del "procedímentó scandaloso".35 il decreto più traumático per i poteri popolari fu il decreto numero 11 del 11 8. 1945 che regolava ¡n modo nuovo l'amministrazione locale. Gli alleati copia-rono la situazione dell'alta Italia, dove vennero esauto-rati tutti i comitati di liberazione nazionale e anche ai Comitati di liberazione sloveni venne tolta la funzione di potere statale e amministrativo. Vennero istituiti nuovamente i comuni e le province. Vennero nominati i Consigii comunali e i loro presidenti in tutta ía zona A. Le nomine furono eífettuate dal GMA. La zona A venne divisa in due province, quella di Gorizia e quella di Trieste e in un comune, quello di Pola. II provvedimento sollevô grandi masse di dimostranti che manifestarono la loro ferma opposizione in Piazza Grande a Trieste e davanti al Duomo di Gorizia. Nelle localité minori le dimostrazioni durarono anche alcuni giorni. fl CRLN invio ai governi della Gran Bretagna e degli USA delle note di protesta, apoggiate da risoluzioni e sottoscrizioni di massa. I responsabili del GMA capirono che sarebbe stato impossibile radiare di tutto punto il reticoiato di oiganizzazioni che erano state disseminate dai poteri popolari nel Litorale nel periodo di maggio-gíugno del 1945. La grande partecipazione popoíare che ebbe il suo ápice nei 40 giorni di amministrazione jugoslava aveva lasciato indubbiamente il segno. Le valenze ideologiche e nazionali intrinseche alia lotta di liberazione erano fortemente presentí nella popolazione locale e diffici¡mente ¡I GMA sarebbe ríuscíto a vincere la forte voglia di autonomía presente sia Ira le masse citladine che tra quelle del circondario. Era questa una constatazione alleata, che venne fatta in base a una meticolosa analisi della situazione locale. 5e nelle grandi città ci sarebbe stata ancora qualche possibilité a radunare le persone necessarie per ricoprtre tutti i posti vacanti necessari al funzionamento della vita política e amministrativa, nei cent.ri minori e nel circondario questo non sarebbe mai stato possibile. II GMA cercó in tutti i modi di sorpassare questo impasse político alquanto scomodo. Si creo, per un verso, una campagna stampa per dimostrare la demo-craticità del decreto n. 11. Si invitó poi moltissimi ap-parlenenti ai Comitati di liberazione a passare la bar-ricata e a lasciarsi candidare negli organi del GMA, sia perché la differenza tra le due istituzioni sarebbe stata mínima, sia per la democraticità de! sistema occidentale I rappreseníanti del CRLN non intendevano inter-rompere le relazioni con il GMA e non intendevano boicottare le nuove nomine. Anche loro, dopo due mes; di coabitazione, avevano capito l'importanza dei com-promesso. Si erano fatti invero guardinghi e sí erano circondati con una barriera di sospetti e di precauziom non inutili, conoscendo {a seguito dell'abolízione della Milizia popolare e dei tribunali) la capacita di media-zione dei propri avversari. Del problema della collaborazione con il GMA che si presentava cortamente di primaría ¡mportanza, si discusse nella riunione della Presidenza del CRLN del 20 7. 1945. Vennero vagliate attentamente Se proposte del colonneilo Armstrong che prevedevano una collaborazione attiva dei due poteri. Queste proposte consistevano ¡n alcuni punti: si pro-poneva per esempío !a costituzione di un orgario arnmi- 34 AS/PNOO-CRI.N, fasc. 2 7/11 i, Relazione de» dlpartîroenîo sulla gjustizia e sut tribunali nel Litorale sioveno dalla iiberazione 1 5. 1945 ai 19 12. 194.S, (PoroCilo referata o sodstvu in sodiščih v Slovenskem Priimorjii