po ARCHITECTURA PERENNIS a \X y> M na 3CIF 1941 RIASSUNTO DEL TRATTATO SLOVENO SULL'ARCHITETTURA PERENNE Dl FRANCESCO STELE II volume «Architectura perennis», pubblicato dal comune di Lubiana per il Natale dell'anno 1941, contiene prevalente- mente i progetti non realizzati del piu insigne architetto slo- veno, Giuseppe Plecnik; le incisioni che accompagnano il testo e le figure in rotocalco annesse riproducono anche quelle sue opere principali, che furono eseguite. II primo movente di questa edizione era di pubblicare le opere dell'architetto Plecnik, cittadino onorario di Lubiana. II testo con le figure intercalate ha inoltre I'intenzione di mettere in rilievo I'importanza dell'architettura nella vita e di palesarla nello spirito dell'opera complessiva dell'architetto Plecnik, come attivitd di pieno valore artistico e come espressione della sua concezione del mondo. II trattato, scritto dal pro- fessore Francesco Stele dell'university di Lubiana, si appog- gia, nella sua parte filosofica, ad un parallelo tra filosofia ed arte, tracciato dal docente dell'universita lubianese Anto¬ nio Trstenjak, che in questo volume segue il trattato princi- pale sotto il titolo «Philosophia perennis — ars perennis». L'architetto Giuseppe Plecnik e nato nel 1872 a Lubiana ed e discepolo del grande propugnatore dell'architettura moderna, il Viennese Ottone Wagner; a Vienna egli lavoro nello studio del Wagner, poi vi si stabill come architetto e vi rimase fino al 1911. Negli anni 1911—1920 insegno archi- tettura alia scuola delle arti di Praga, dove, dopo la fonda- zione dello stato cecoslovacco, il presidente T. G. Masaryk gli affido I'adattamento architettonico del castello di Hrad- cani a residenza del presidente della repubblica. Nel 1920 fu nominato professore d'architettura alia facolta d'ingegneria dell'universita di Lubiana, dove svolge tuttora la sua atti- vitd. Plecnik e di massima importanza per lo sviluppo della architettura slovena non soltanto per aver formato una gene- razione di attivissimi giovani architetti, ma anche per aver influenzato in varie maniere il miglioramento del gusto nell'artigianato artistico, e in primo luogo nella mobilia, nella lavorazione della pietra e dei metalli, nell'oreficeria, nella de- corazione del libro e nella grafica di stamperia. Egli ha impresso, con le sue idee urbanistiche, addirittura una nuova faccia alia citta di Lubiana, cosi che questa merita nel pieno senso della parola la denominazione di «Lubiana del Plecnik». Le principali opere eseguite dal Plecnik sono: il palazzo Zacherl nel l° rione di Vienna, una delle maggiori opere dell'architettura wagneriana; la chiesa di S. Spirito a Vienna (XVI 0 rione), uno dei primi tentativi di architettura ecclesia- stica in cemento armato, che abbia avuto esecuzione coe- rente; i cortili, i giardini, le scalinate e gli interni del castello di Hradcani; la chiesa del Sacro Cuore ai Vinohrady di Praga; la chiesa di Bogojina; il palazzo della Cassa di risparmio po- polare a Celje; la chiesa di S. Antonio a Belgrado; in Lu¬ biana: le chiese di S. Francesco a Sisca e quella di S. Michele sul Barje, lo Stadio, il palazzo delle Mutue Assicurazioni, la Biblioteca universitaria, il ginnasio delle madri Orsoline, il mercato dei macellai e le cosidette Zale, complesso di cappelle mortuarie al cimitero civico centrale di S. Croce. L'alta concezione che Plecnik ha dell'architettura si mani- festa nella maniera piu bella nelle parole, con le quali egli ha concluso I'Architectura perennis: «Nel mezzo della volta della Sistina, nella Genesi, e raffigurata pure la Creazione del primo padre. Stanco come la terra di primavera si desta il corpo d'Adamo giacente, e bramoso leva la mano verso la destra stesa e dominante del Creatore, sostenuto dagli angeli. L'indice di Dio Padre tocca quello d'Adamo — la scin¬ tilla della vita e donate all'uomo —