Giulia Campanelli1 Francesca Nemore2 Giulia Villani3 (Italy) FROM THE ARCHIVE TO THE CHAIR: FIRST REFLECTIONS ON NINETY YEARS OF ARCHIVAL STUDIES IN SAPIENZA ABSTRACT The teaching of archival science at the Sapienza University of Rome is now over ninety years of history. A story that began with Eugenio Casanova and develops through teach- ings entrusted to leading representatives of the archival administration. The paper pre- sented here is intended to illustrate how this interpenetration between universities and archival administration has conditioned the development of the teaching of the discipline. In fact, if you analyse the course programs from 1925 to today, you will notice that, alongside the more purely theoretical aspects, ample space is left for practical ex- ercises at archival institutes, as if to reiterate the fact that archival science is a discipline that it requires skills that go beyond mere theory. Key words: Archival science, Scuola speciale per archivisti e bibliotecari, Eugenio Casa- nova, Sapienza University of Rome, teaching. DALL’ARCHIVIO ALLA CATTEDRA: PRIME RIFLESSIONI SU NOVANT’ANNI DI ARCHIVISTICA IN SAPIENZA SINTESI L’insegnamento dell’archivistica presso la prima università romana ha, ormai, oltre no- vant’anni di storia. Una storia che nasce con Eugenio Casanova e si sviluppa attraverso insegnamenti affidati ad esponenti di spicco dell’Amministrazione archivistica. Il paper, qui presentato, intende illustrare come questa compenetrazione tra Università e Ammi- nistrazione archivistica ha condizionato lo sviluppo dell’insegnamento della disciplina. Infatti, se si analizzano i programmi dei corsi svolti dal 1925 ad oggi ci si accorge che, ac- canto agli aspetti più puramente teorici, largo spazio è lasciato alle esercitazioni prati- che presso istituti archivistici, quasi a ribadire il fatto che l’archivistica sia una disciplina che richiede competenze che vanno oltre la mera teoria. Parole chiave: Archivistica, Scuola Speciale per archivisti e bibliotecari, Eugenio Casano- va, Sapienza Università di Roma, insegnamenti di archivistica. 1 Giulia Campanelli, Laureanda in Archivistica e Biblioteconomia, Dipartimento di Lettere e Culture Mod- erne, Sapienza Università di Roma. giulia.campanelli@uniroma1.it 2 Francesca Nemore, Ricercatrice, Dipartimento di Lettere e Culture Moderne, Sapienza Università di Roma. francesca.nemore@uniroma1.it 3 Giulia Villani, Dottoranda in Scienze documentarie, linguistiche e letterarie, Dipartimento di Lettere e Culture Moderne, Sapienza Università di Roma. giulia.villani@uniroma1.it 56 FROM THE ARCHIVE TO THE CHAIR: FIRST REFLECTIONS ON NINETY YEARS OF ARCHIVAL STUDIES IN SAPIENZA Giulia Campanelli, Francesca Nemore, Giulia Villani OD ARHIVA DO KATEDRE: PRVA RAZMIŠLJANJA OB DEVETDESETLETNICI ARHIVISTIKE NA UNIVERZI SAPIENZA IZVLEČEK Poučevanje arhivistike na Univerzi Sapienza v Rimu ima sedaj več kot devetdeset let zgodovine. Zgodba, ki se je začela z Eugeniom Casanovo in se razvija skozi nauke, zau- pane vodilnim predstavnikom arhivske uprave. Prispevek, predstavljen tukaj, naj bi ponazoril, kako je to medsebojno sodelovanje med univerzami in arhivsko upravo po- gojevalo razvoj poučevanja te discipline. Če dejansko analizirate programe tečajev od leta 1925 do danes, boste opazili, da je poleg povsem teoretičnih vidikov dovolj pros- tora za praktične vaje na arhivskih inštitutih, in s tem še enkrat poudarili dejstvo, da je arhivistika disciplina, ki zahteva spretnosti, ki presegajo zgolj teorijo. Ključne besede: Arhivistika, posebna šola za arhiviste in bibliotekarje, Eugenio Casano- va, Univerza Sapienza v Rimu, poučevanje. 57FROM THE ARCHIVE TO THE CHAIR: FIRST REFLECTIONS ON NINETY YEARS OF ARCHIVAL STUDIES IN SAPIENZA Giulia Campanelli, Francesca Nemore, Giulia Villani 1 INTRODUZIONE Nella storia millenaria della prima università di Roma, accanto a corsi di studio e insegnamenti la cui storia può essere fatta risalire alle origini trecentesche della Sa- pienza (Di Simone 1980, Spano 2008, Renazzi 2011, Raffaeli 2011), si ritaglia un suo spazio quasi centenario anche l’insegnamento dell’archivistica (Carbone – Nemore 2017). Prima della creazione della cattedra universitaria di archivistica, avvenuta nel 1925, la formazione degli archivisti a Roma era stata appannaggio della Scuola dell’Archivio di Stato di Roma, istituita nel 1878, dove la formazione era basata sul- lo studio della paleografia e della diplomatica, a cui si aggiunse, agli inizi del No- vecento, l’archivistica. In quegli stessi anni anche il Vaticano aveva creato un corso di formazione per gli addetti all’Archivio Segreto Vaticano4, infatti nel 1884 papa Leone XIII aveva istituito una Scuola speciale di paleografia e storia comparata. In Sapienza, come detto, l’archivistica entra nel novero delle materie di insegnamento nell’anno accademico 1925-1926 quando Eugenio Casanova viene chiamato ad in- segnarla presso la Facoltà di Scienze Politiche. Da questa prima introduzione l’inse- gnamento si è protratto nel tempo fino ad arrivare ai giorni nostri, con un’unica in- terruzione che va dal 1935 al 1947. La particolarità che caratterizza l’insegnamento romano è il fatto che i docenti non sono stabilizzati fino al 1970, ma hanno contratti annuali e provengono tutti dall’Amministrazione degli archivi di Stato, mantenendo spesso la duplice funzione di archivista di Stato e docente universitario, anche sotto questo aspetto capostipite fu Casanova, che quando fu incaricato dell’insegnamen- to di archivistica applicata era direttore dell’Archivio di Stato di Roma e dell’Archivio del Regno. Questa sorta di osmosi che si è verificata tra l’Amministrazione archivisti- ca e la cattedra universitaria ha influenzato anche il modo in cui i corsi erano orga- nizzati e strutturati, come si vede esaminando i programmi degli stessi conservati presso l’Archivio storico di Sapienza. Quella struttura originaria ancora oggi segna l’organizzazione dei corsi di archivistica in cui la parte pratica di esercitazioni presso istituti archivistici si sviluppa in parallelo con la parte teorica del corso, evidenzian- do ancor di più, se necessario, l’aspetto pratico di una disciplina che, dalla gestione documentale alla conservazione e valorizzazione degli archivi storici, vive la neces- sità di una dimensione ancorata all’attività sul campo. 2 EUGENIO CASANOVA E L’ISTITUZIONE DELLA PRIMA CATTEDRA DI ARCHIVISTICA A ROMA «Questo volume contiene il corso, da noi professato nella Facoltà di scienze politi- che ed economiche della r. Università di Roma, sotto gli auspici dell’on. prof. Alberto De Stefani, benemerito preside della Facoltà medesima. Vede la luce per l’insistenza affettuosa, colla quale l’amata nostra unica sorella, Giuseppina, seppe vincere la nostra riluttanza e spingerci al lavoro, additandoci l’obbligo, impostoci dalla lun- ga serie di anni trascorsi nell’amministrazione degli archivi, di raccogliere, prima di chiuderla, le osservazioni, fattevi, da lasciare ai colleghi e agli studiosi come con- forto nella dura ascesa» (Casanova 1928, pp. VI-VII), così Eugenio Casanova nell’in- troduzione del suo manuale di archivistica, indicava sin da subito la duplicità del suo lavoro: essere un manuale teorico per gli studenti del corso di archivistica ma al contempo essere il frutto dell’attività pratica, svolta dall’autore, in tanti anni di lavoro presso gli archivi di Stato. 4 Oggi Archivio Apostolico Vaticano 58 FROM THE ARCHIVE TO THE CHAIR: FIRST REFLECTIONS ON NINETY YEARS OF ARCHIVAL STUDIES IN SAPIENZA Giulia Campanelli, Francesca Nemore, Giulia Villani L’Archivistica di Casanova nacque appunto per soddisfare le esigenze degli studenti del corso universitario da lui tenuto presso la neonata Facoltà di scienze politiche della R. Università di Roma. Casanova, direttore dell’Archivio di Stato di Roma e soprintendente dell’Archivio del Regno, era stato incaricato dell’insegnamento di “Archivistica” nell’an- no accademico 1925-1926 (AS Sapienza, Fascicoli del personale docente, Casanova, Eu- genio), su richiesta del collegio dei docenti della Facoltà di Scienze politiche che, nella seduta del 12 gennaio 1926, a proposito dell’istituzione di nuovi insegnamenti così si esprime: «si delibera di istituire quello [il corso] di Archivistica e diplomatica e di affi- darne l’incarico al Comm. Eugenio Casanova» (AS Sapienza, Facoltà di Scienze Politiche, Adunanze del Consiglio della Facoltà di Scienze Politiche, 1926). Come si evince dai suc- cessivi verbali (AS Sapienza, Archivio studenti, Adunanze del Consiglio della Facoltà di Scienze Politiche, 1926-1935) e dal Libretto delle lezioni di quell’anno accademico (AS Sapienza, Facoltà di Scienze Politiche, Libretti delle lezioni a.a. 1925-1926) il corso non prese il nome di Archivistica e diplomatica ma quello di Archivistica applicata. Il corso si svolgeva tre volte la settimana (lunedì, mercoledì e venerdì), ogni lezione durava un’o- ra (dalle 8 alle 9 del mattino), e il luogo deputato allo svolgimento del corso era l’allora sede dell’Archivio di Stato di Roma in via degli Astalli n. 155. Il corso, strutturato in 47 lezioni, così come il manuale, era ripartito in diverse sezioni e lezioni i cui argomenti principali erano: nozioni base di archivistica (definizione della materia, storia e sviluppo del concetto di archivio, materiali e supporti scrittori), for- mazione e gestione degli archivi correnti, tutela e conservazione degli archivi storici, legislazione archivistica, elementi di paleografia e diplomatica, tipologie di archivi de- finite in base al soggetto produttore e archivieconomia, termine con cui si identificano, ancora oggi, tutti gli elementi necessari per la corretta tenuta degli archivi, dall’arredo dei locali ai mezzi più idonei per preservare gli archivi dai danni dovuti agli agenti pato- geni (Casanova 1928). Una parte importante delle lezioni era dedicata alle esercitazioni pratiche e ai laboratori di restauro (AS Sapienza, Facoltà di Scienze politiche, Libretti delle Lezioni, a.a. dal 1925-1926 al 1934-1935). Nell’anno accademico 1927-1928 il corso di Casanova fu tenuto anche per gli studenti della Sezione Speciale per Bibliotecari e Archivisti, istituita nel 1927 (art. 126 dello Statuto dell’Università), per volere del diret- tore Vincenzo Federici, presso la Scuola di Storia Medievale e Moderna, della Facoltà di Lettere e Filosofia (Annuario della Regia Università di Roma per gli anni 1925-1928). L’insegnamento di Archivistica applicata si interrompe bruscamente nell’anno accade- mico 1934-1935, quando il Ministero dell’Educazione nazionale non consentì a Casano- va, che era stato collocato a riposo dall’Amministrazione archivistica, di continuare nel suo incarico in ottemperanza del r. decreto-legge 1° giugno 1933, n. 592 riguardante il divieto di assumere e mantenere in servizio non di ruolo personale in pensione. Il Con- siglio della Facoltà di Scienze politiche nella riunione del 16 luglio 1934 aveva espresso una «preghiera al Rettore di ottenere che l’incarico sia confermato, malgrado il colloca- mento in pensione del Casanova, trattandosi d’un insegnante specializzato nella mate- ria di grande valore» (AS Sapienza, Facoltà di Scienze Politiche, Adunanze del Consiglio della Facoltà di Scienze Politiche, 1934) e il Consiglio d’Amministrazione della R. Univer- sità di Roma, nell’adunanza del 19 luglio 1934 chiedeva, su indicazione del Rettore, che l’incarico per l’insegnamento di archivistica, anche se non fosse possibile darlo al Casa- nova, sia assegnato ad un altro docente (AS Sapienza, Fascicoli del personale docente, Casanova, Eugenio). Il Ministero dell’Educazione Nazionale con lettera del 28 agosto 1934 chiarisce che non risultando dimostrata l’insostituibilità di Casanova nell’insegna- 5 Oggi la sede dell’Archivio di Stato di Roma è nel Complesso di Sant’Ivo alla Sapienza in Corso del Rinasci- mento n. 40. 59FROM THE ARCHIVE TO THE CHAIR: FIRST REFLECTIONS ON NINETY YEARS OF ARCHIVAL STUDIES IN SAPIENZA Giulia Campanelli, Francesca Nemore, Giulia Villani mento dell’archivistica non ritiene necessario inoltrare la richiesta di deroga al capo del Governo che aveva l’ultima parola su tali richieste (AS Sapienza, Fascicoli del persona- le docente, Casanova, Eugenio). Nonostante il Consiglio d’Amministrazione e lo stesso Ministero si esprimano nel senso di conservare attivo l’insegnamento dell’archivistica all’interno dell’Università romana, tale parere rimane inapplicato e dall’anno accade- mico 1934-1935 l’insegnamento scompare sia dalla Facoltà di Scienze politiche sia dalla Sezione speciale per bibliotecari paleografi e archivisti paleografi, dove rimangono at- tivi gli insegnamenti riguardanti le biblioteche e le discipline medievistiche. All’interno della Sezione il corso per archivista paleografo era di durata biennale ed accessibile, previa dimostrazione di conoscere il latino, il francese e un’altra lingua straniera, ai laureati in lettere e in giurisprudenza. Il curriculum era orientato principalmente alle discipline medievistiche (paleografia e diplomatica, cronologia, cartografia medievale e storia delle istituzioni medievali), con un unico insegnamento di archivistica, quello appunto tenuto da Casanova, che fu eliminato nel 1934. Tuttavia, all’interno della Se- zione speciale si mantennero e si diede grande importanza alle esercitazioni pratiche da svolgersi presso l’Archivio di Stato durante le vacanze autunnali. Alla fine dei corsi dovevano essere sostenuti gli esami nelle materie impartite ma non era previsto un esame finale per il conseguimento del diploma. Con il regio decreto 26 ottobre 1940, n. 2069 il curriculum per archivista paleografo per essere ripristinato con il DCPS n. 1758 del 31 dicembre 1947 che istituiva una Scuola speciale per Bibliotecari e Archivisti Pa- leografi, con lo scopo di «fornire la preparazione scientifica e tecnica, particolarmente paleografica, a coloro che intendono dedicarsi al governo delle biblioteche e degli ar- chivi pubblici, e altresì di perfezionare coloro che, appartenendo al personale di questi istituti, già possiedono tale preparazione» (Pratesi, 1992, p. 20). 3 LA SCUOLA SPECIALE ARCHIVISTI E BIBLIOTECARI L’insegnamento dell’archivistica era quindi già stato formalizzato durante il periodo fa- scista, per essere poi soppresso quando il suo docente di riferimento era stato mandato in pensione. Dopo il decennio casanoviano si devono attendere gli anni ’50 del ‘900 per vedere istituzionalizzato dal punto di vista accademico l’insegnamento dell’archivistica. È soltanto con l’istituzione della Scuola Speciale per Archivisti e Bibliotecari (DPR 19 settembre 1952, n. 1697) a cui viene riconosciuta la fisionomia di una facoltà e viene dotata di un proprio organico, che l’insegnamento dell’archivistica si stabilizza e di- venta un elemento caratterizzante del corso di studi. La SSAB prevedeva tre distinti curricula: archivista paleografo, bibliotecario e conservatore di manoscritti. L’accesso alla Scuola, almeno per i suoi primi anni di vita, era consentito ai laureati in lettere, giurisprudenza e scienze politiche6, inoltre, per gli iscritti che non avevano conseguito la maturità classica era prevista una prova preliminare per verificare la conoscenza del greco (Carbone e Nemore 2017). Anche all’interno della SSAB, che pure nasce con il compito di formare anche archivisti, l’insegnamento dell’archivistica vive e sopravvive attraverso l’affidamento di incarichi di insegnamento a archivisti di Stato che hanno ottenuto l’abilitazione alla libera do- cenza, è il caso ad esempio di Leopoldo Sandri e Leopoldo Cassese, o ad ex archivisti di Stato che insegnano discipline affini presso altre università, si può citare ad esempio Giorgio Cencetti. 6 Il numero delle lauree ammissibili aumentò nel corso degli anni fino ad includere tutti i laureati in disci- pline umanistiche ed anche in alcune materie scientifiche, come matematica. 60 FROM THE ARCHIVE TO THE CHAIR: FIRST REFLECTIONS ON NINETY YEARS OF ARCHIVAL STUDIES IN SAPIENZA Giulia Campanelli, Francesca Nemore, Giulia Villani All’inizio la Scuola riscontrò numerose difficoltà a veder riconosciuto il suo valore for- mativo per gli archivisti da parte del Ministero dell’Interno, da cui allora dipendeva l’amministrazione archivistica, tanto che nell’adunanza del 31 gennaio 1955 il Consiglio della Scuola pregò il Ministero dell’interno «nell’intento di mettere l’istituzione sempre meglio in grado di assolvere ai suoi compiti peculiari di formazione tecnico-scientifi- ca, [di] studiare l’opportunità di prestare fattiva collaborazione alle sorti future della Scuola» (Archivio storico SSAB, Verbali delle adunanze, 1953-1970). Nonostante l’inte- ressamento per lo sviluppo dell’insegnamento dell’archivistica all’interno della Scuo- la espresso dal ministro dell’Interno Fanfani, il consiglio della Scuola ritiene non sia il caso di assegnare i due posti di ruolo assegnati alla SSAB nel 1954 ad «insegnamenti esclusivamente tecnico-professionali, anche se specifici, come l’Archivistica generale con esercitazioni e legislazione comparata degli archivi […] mentre un insegnamento quale l’Archivistica speciale con esercitazioni e storia degli archivi dovrebbe essere pre- sa in considerazione in quanto ha autonomia scientifica» (Archivio storico SSAB, Verbali delle adunanze, 1953-1970), si decise quindi di assegnare un posto all’Archivistica spe- ciale e l’altro alla Storia degli ordinamenti. La decisione presa dal Consiglio della Scuola prevedeva l’attribuzione delle due cattedre per trasferimento, per quella di Archivistica speciale fu presentata una sola domanda da parte di Ruggero Moscati, che peraltro ave- va tenuto il corso di Archivistica con esercitazioni nel 1950-1951 (AS Sapienza, Scuola Speciale per Archivisti e Bibliotecari, Libretti delle Lezioni aa. 1950-1951), mentre per Storia degli ordinamenti le domande furono due e questo scatenò un’aspra battaglia accademica che comportò il congelamento di entrambi gli affidamenti (Paoloni 2011, pp. 78-79). Facendo un passo indietro e tornando al momento della nascita della Scuo- la, la situazione degli insegnamenti di archivistica era la seguente: Leopoldo Sandri era incaricato dal 1952-1953 dell’insegnamento di Archivistica generale e legislazione com- parata e Giorgio Cencetti di quello di Archivistica speciale e storia degli Archivi, oltre che di quello di paleografia latina di cui lo stesso Cencetti era professore ordinario all’Uni- versità di Bologna. Nel 1955 Cencetti decise di lasciare il corso di Archivistica speciale e per questo la SSAB si vide costretta a cercare un nuovo docente questa volta stabile per la materia, ma, come detto, la chiamata di Moscati si impantanò e quindi a sostituire Cencetti fu chiamato Leopoldo Cassese. Passando ad analizzare i contenuti dei diversi corsi è possibile affermare che il principio del doppio binario, teorico e pratico, dell’insegnamento di archivistica stabilito da Casa- nova nel 1956 fu mantenuto dai suoi successori. Infatti, il corso di archivistica generale e legislazione comparata degli archivi tenuto da Leopoldo Sandri dal 1951-1952 al 1982, anno in cui fu collocato a riposo per raggiunti limiti di età (AS Sapienza, Fascicoli del personale docente, Sandri, Leopoldo) era previsto tre volte alla settimana per un totale di 46 ore di lezione annuali, nel primo anno le lezioni furono 58, al cui interno trova- vano spazio sia gli aspetti teorici sia quelli pratici della disciplina. L’insegnamento era articolato in: definizione della disciplina e sue applicazioni, riordinamento e inventa- riazione degli archivi pubblici e privati, conservazione e restauro dei documenti antichi, legislazione archivistica italiana ed estera, storia degli archivi, esercitazioni pratiche presso l’Archivio di Stato di Roma e visite di studio presso archivi istituzionali (AS Sapien- za, Scuola Speciale per Archivisti e Bibliotecari, Libretti delle Lezioni aa. dal 1951-1952 al 1966-1967). Avendo avuto diversi insegnanti nel corso degli anni l’insegnamento di Archivistica speciale e storia degli archivi cambia i contenuti teorici a seconda delle in- clinazioni del docente ma costante rimane l’aspetto pratico del corso. Per fare alcuni esempi l’insegnamento di Cencetti era improntato su lezioni di bibliografia degli archi- vi, e sull’illustrazione degli archivi notarili e universitari (AS Sapienza, Scuola Speciale per Archivisti e Bibliotecari, Libretti delle Lezioni aa. 1952-1953). Quello di Sandri era 61FROM THE ARCHIVE TO THE CHAIR: FIRST REFLECTIONS ON NINETY YEARS OF ARCHIVAL STUDIES IN SAPIENZA Giulia Campanelli, Francesca Nemore, Giulia Villani prevalentemente rivolto allo studio degli archivi degli stati preunitari, concentrando anche l’attenzione sugli archivi ecclesiastici (AS Sapienza, Scuola Speciale per Archivisti e Bibliotecari, Libretti delle Lezioni aa. 1953-1954). Il corso tenuto da Leopoldo Casse- se nell’aa. 1957-1958, era incentrato sul rapporto tra storia istituzionale e archivi, sulla storia degli archivi e dell’archivistica in cui ampio spazio era dedicato alle teorizzazioni di Bonaini e Cencetti, oltre che all’evoluzione della disciplina archivistica nel corso di particolari periodi storici come durante la Rivoluzione Francese (AS Sapienza, Scuola Speciale per Archivisti e Bibliotecari, Libretti delle Lezioni aa. 1957-1958). Il passaggio da questi primi docenti di archivistica ai loro successori, anch’essi prove- nienti in larga parte dall’amministrazione archivistica, come Elio Lodolini e Paola Ca- rucci, non comportò grossi mutamenti all’interno degli insegnamenti, se non per l’a- deguamento della disciplina ai mutamenti legislativi, come ad esempio il passaggio dell’amministrazione archivistica dal Ministero degli Interni a quello dei Beni Culturali, e tecnologici, come l’avvento dell’informatica che però assunse un peso maggiore solo a partire dagli anni 2000, anche se già alla fine degli anni ’90 del ‘900 si ebbe l’intro- duzione dell’insegnamento di “applicazioni tecniche agli archivi e alle biblioteche”, un’ulteriore spinta verso la contemporaneità si ebbe tra il 2000 e il 2007 quando furono istituiti gli insegnamenti di informatica per gli archivi e di archivistica contemporanea, ma qui già si è andati oltre il periodo di Lodolini e Carucci, per arrivare a quello di Marina Raffaeli e Giovanni Paoloni. Oltre ad una riorganizzazione della didattica in chiave più contemporanea nel periodo compreso tra il 1997 e il 2010 l’assetto e l’esistenza stessa della SSAB sono rivoluzionati, infatti, in seguito alle leggi di riorganizzazione dei percorsi formativi universitari (l. 15 maggio 1997, n. 127, e dm. 3 novembre 1999, n. 509) nell’anno accademico 2001-2002 presso la SSAB fu istituito il corso di laurea triennale in Scienze archivistiche e librarie, poi soppresso e nel 2004-2005 il corso di laurea magistrale in Archivistica e biblioteco- nomia. Nel 2010 con decreto rettorale n. 770 del 21 dicembre le attività della SSAB sono state sospese e tutto il suo personale (docente e non) e l’offerta formativa sono stati fatti confluire nell’allora Dipartimento di Scienze Documentarie, Linguistico-Filologi- che e Geografiche7. Attualmente sono attivi il corso di laurea magistrale in Archivistica e biblioteconomia e la Scuola di Specializzazione in Beni Archivistici e Librari, oltre al Dottorato di Ricerca in Scienze Documentarie, Linguistiche e Letterarie. 4 L’ARCHIVISTICA IN SAPIENZA OGGI Dal 2008-2009, un anno prima della definitiva cessazione della SSAB, era stata attiva la Scuola di Specializzazione in Beni Archivistici e Librari. La Scuola è un corso di diploma universitario di durata biennale a cui si può accedere dopo aver conseguito una laurea specialistica, magistrale o di vecchio ordinamento in discipline umanistiche e in seguito al superamento di un concorso per l’ammissione. All’interno della Scuola sono attivi diversi curricula, alcuni che in modo più esplicito si ri- chiamano alla vecchia SSAB come quelli per conservatori di manoscritti e per archivista paleografi, altri come quello per archivista contemporaneo, più aperto allo studio delle nuove tecnologie informatiche applicate agli archivi. Nel corso degli anni anche la Scuo- la di specializzazione ha subito modifiche dell’offerta formativa che intendono venire incontro alle necessità degli studenti ma anche alle richieste provenienti dal mondo professionale verso la formazione di un professionista degli archivi più duttile e aper- to alla gestione informatizzata della documentazione e degli archivi. Sono stati quindi 7 Oggi Dipartimento di Lettere e Culture Moderne 62 FROM THE ARCHIVE TO THE CHAIR: FIRST REFLECTIONS ON NINETY YEARS OF ARCHIVAL STUDIES IN SAPIENZA Giulia Campanelli, Francesca Nemore, Giulia Villani attivati gli insegnamenti di “gestione e conservazione degli archivi digitali” destinato allo studio delle fasi di gestione dell’archivio corrente e alla conservazione di archivi nativi digitali, “strumenti e metodi per la ricerca archivistica” che intende fornire una disamina degli strumenti di ricerca tradizionali e informatizzati oltre a fornire nozioni sulla loro ideazione e strutturazione, “teoria e tecnica della descrizione archivistica”, che è andato a sostituire ed a integrare il precedente corso di “archivistica generale”, e “tipologie archivistiche pubbliche e private”, che costituisce l’evoluzione disciplinare dell’insegnamento di “archivistica speciale”, rimangono inoltre attivi tutti i corsi riguar- danti le applicazioni informatiche e la legislazione per gli archivi. Ma l’insegnamento dell’archivistica in Sapienza non si limita alla Scuola di Specializza- zione in Beni Archivistici e Librari e nel corso di Laurea Magistrale in Archivistica e Biblio- teconomia ma si estende a singoli insegnamenti di archivistica generale istituiti all’in- terno dei corsi di studio in Storia contemporanea, in Lettere moderne, Musicologia, oltre alla possibilità per altri studenti dei corsi di laurea della Facoltà di Lettere e Filosofia di inserirlo all’interno del proprio piano di studi. FONTI ARCHIVISTICHE Casanova, Eugenio, Fascicoli del personale docente, Archivio Storico (AS) Sapienza. Sandri, Leopoldo, Fascicoli del personale docente, AS Sapienza Cassese, Leopoldo, Fascicoli del personale docente, AS Sapienza Facoltà di Scienze politiche, Libretti delle Lezioni, aa. dal 1925-1926 al 1934-1935, AS Sapienza Scuola Speciale per Archivisti e Bibliotecari, Libretti delle Lezioni aa. dal 1952-1953 al 1966-1967, AS Sapienza Facoltà di Scienze Politiche, Adunanze del Consiglio della Facoltà di Scienze Politiche, dal 1925 al 1934, AS Sapienza Scuola Speciale per Archivisti e Bibliotecari, Verbali delle adunanze del Consiglio della Scuola Speciale per Archivisti e Bibliotecari, 1953-1970, AS SSAB Dipartimento di Lettere e Culture Moderne BIBLIOGRAFIA Annuario della Regia Università degli Studi di Roma aa. 1927-1928 (1929). Roma: Tipo- grafia ditta Pallotta Atti del seminario ANAI “La formazione professionale degli archivisti”, Erice, 2-4 novem- bre 2006, in Archivi, a. II, n. 1 (gennaio – giugno 2007) Bonfiglio Dosio, G. (2014). La formazione degli archivisti, in Archivistica. Teorie, metodi, pratiche, a cura di Giuva, L., Guercio, M., Roma: Carocci, pp. 311-335 Capo, L., Di Simone, M.R. (a cura di) (2000). Storia della Facoltà di Lettere e Filosofia de “La Sapienza”, Roma: Viella. Carbone, F., Nemore, F. (2017). Dove si creano gli archivisti: dalla pergamena al bit, in Atlanti, vol. 27 (2017), n. 2, pp. 43 - 51 Casanova, E. (1928). Archivistica, Siena: Lazzeri Arti Grafiche, 1928; Cencetti, G. (1952). La preparazione dell’archivista, in Notizie degli Archivi di Stato, a. XII, pp. 15-34 Comitato Nazionale per le Celebrazioni del 25° anniversario della Scuola Speciale per Archivisti e Bibliotecari (1993). Roma: Litograph ’82 snc tipolitografia 63FROM THE ARCHIVE TO THE CHAIR: FIRST REFLECTIONS ON NINETY YEARS OF ARCHIVAL STUDIES IN SAPIENZA Giulia Campanelli, Francesca Nemore, Giulia Villani Di Simone, M.R. (1980), La “Sapienza” romana nel Settecento: organizzazione universi- taria e insegnamento del diritto, Roma: Edizioni dell’Ateneo Duranti, L. (2008). La figura dell’archivista nel mondo contemporaneo. Riflessioni a margine della lettura di un recente volume, in Archivi, a. III, n. 1 (gennaio – gi- ugno), pp. 47-57 Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica (2001). La riforma dell’Università. Le regole dell’autonomia, Roma: Salerno Editrice Lancaster F. (a cura di) (2003). Passato e presente delle Facoltà di Scienze Politiche Mi- lano: Dott. A. Giuffrè Editore Paoloni G. (2010), Il periodo romano, in De Negri F., Pennella G., Rossi L. (a cura di) Leop- oldo Cassese. Archivista e organizzatore di cultura. Seminari di studio in occasione del cinquantesimo anniversario della scomparsa. L’Aquila, 18 giugno 2010 - Saler- no, 29 ottobre 2010 Atripalda (AV), 29 ottobre 2010, Roma: Ministero per i beni e le attività culturali. 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(2000), Sul mestiere dell’archivista, in Binchi, C., De Zio, T. (a cura di) L’archivista sul confine. Scritti di Isabella Zanni Rosiello, Roma: Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ufficio Centrale per i Beni Archivistici, pp. 371-388 SUMMARY The paper aims to illustrate how over time there has been a sort of osmosis between the State archives and the University of Rome and how this continuous passage has con- stantly marked the teaching methods of archival science. In fact, analyzing the course programs held by teachers, who were or had been State archivists, such as Casanova, Sandri, Cassese, Lodolini, Carucci just to name a few, we realize that particular attention is always given to the functional aspect of the discipline, just a demonstration of how the professional practice of teachers has influenced their way of conceiving the subject. All this is even more evident if we analyze the history of the Scuola Speciale per Archi- visti e Bibliotecari who since the beginning tries to establish collaborative relationships and obtain recognition of the training offered by the Ministry of the Interior, from which, from the Unit to 1974, the archival administration depended. Typology: 1.01 Original scientific research 64 FROM THE ARCHIVE TO THE CHAIR: FIRST REFLECTIONS ON NINETY YEARS OF ARCHIVAL STUDIES IN SAPIENZA Giulia Campanelli, Francesca Nemore, Giulia Villani