ANNO XXIV. Capodistria, 1 Settembre 1890. N. 17 LA PROVINCIA DELL'ISTRIA Esce il 1° ed il 16 d'ogni mese. ASSOCIAZIONE per un anno fior. 3 ; semestre e qua-Irimestre in proporzione.— Gli abbonamenti si ricevono presso la Redazione. INDICE DELLE CAUTE DI RASPO (Archivio provinciale) Filza 4. (Continuazione vedi N.o 8 e seguenti) anni 1514, 1515, 1510 e 1517 pag. 1-62 Capitano Nicolò Zorzi Frammento di registro, quasi indecifrabile per cattiva conservazione delle carte, del dare e dell' avere dei soldati componenti la Compagnia di Raspo. anni 1514 e 1515 pag. 63-94 Capitano Nicolò Zorzi Registrimi litterarum et procìamationum PasindfììT~Téctores. Nomi dei rettori del Pasenatico e cltrè: Giovanni Alberto podestà di Isola, Angelo da Mula di P.rano, A-lessandro Quirini di Umago, Francesco Gaucho di Cittanova, Vincenzo Marcello di Montona, Gerolamo Segrado di Parenzo, Gerolamo Gradonico di Rovigno, Melchior Zeno di Valle, Marco Marcello di Dignano, Lodovico Soranzo di San Lorenzo, Alessandro da Molin di Grisignaua, Lodovico Foscarini di Albona e Fianona, Iacopo Bragadin conte di Pola. Questi nomi però, toltone il penultimo, sono cancellati e sopra essi appaiono altri nomi di podestà succeduti verosimilmente ai primi nel governo del rispettivo Comune. E sono : Pietro Barbaro podestà di Isola, Bartolomeo da Canal di Pirano, Marino Pisauro di Umago, Pietro Barbo di Cittanova, Marco (?) Zeno di Montona, Andrea Contarmi di Parenzo, Marco Magno di Rovigno, Leonardo Malipiero di Valle, Sebastiano Pisauro di Dignano, Lorenzo Orio di San Lorenzo, Giammaria Morosini di Grisignana e Antonio Badoer conte di Pola. Trascurata quindi l'indicazione risguardante Raspo, Pinguente, Draguch, Rozzo, Colmo, Racizze, è segnato Giovanni Paladino zupano di Verch e Benco zupano di Sovignacco. Forenses nostri. Nomi non decifrabili del podestà-capitano di Capodistria, dei podestà (?) di Portole, Buie, Due Castelli e dei feudatari (?) di Covedo e Popechio. — Giovanni Nicolò de Gravisi marchese di Pietrapelosa. — Nomi egualmente indecifrabili del podestà (?) e del questore di Veglia, del questore di Capodistria e del podestà (?) di Muggia. Forenses extranei. Nomi non leggibili dei capitani di Pisino, Fiume, Lupoglao, Castelnovo, Prem e Trieste. Lettera di Nicolò Zorzi al principe, di data Pinguente 11 luglio 1514, che lo informa di avere assunto il governo del capitanato in quel giorno medesimo e di avere anche ricevuto dal suo predecessore Francesco Marcello le chiavi delle munizioni, di cui manda la seguente nota : Falconeti do de bronzo da sie fornidi n.... Falconeti de tre de bronzo fornidi do n. .. Bombarde do de reparo de ferro grande «.... Bombarde do da reparo mezane de ferro «.... Mortaro uno de ferro n. 1 Code de le suprascritte Bombarde tra grande e picole n. 14 Articoli comunicati d'interesse generale si stampano gratuitamente. — Lettere e denaro franco alla Redazione. — Un numero separato soldi 15. — Pagamenti anticipati. Spingarde de ferro fornide con li cavaleti e zochi n. 12 ■ Coete (code ?) de spingarde computa quella de vecchio n. 27 iForchade de ferro de spingarde computa una rotta n. 11 SmCauichie de forchade n ... V Archibusi de ferro con li manegi computa uno rotto n. 4 . |Schiopeti de ferro con manegi e senza computa sie rotti n. 41 It. ale Guardie dela terra schiopeti n. 5 Barile quatordese de poluere da sie n. 14 ■ Balote de falconeti tra grande et pichole n. 364 ' Balote de piera de Bombarde arefuso • Balotte de spingarda de piombo n. 76 * Balotte de piombo de Archobuso tra grande et pichole . | n. arefuso , pezo uno de piombo — non integro —: non integro . par uno de forme de balote n. 1... - Balestre grande da molinello computa una desfornida n. 13 jj Cargadori quatro de falconetti n. 4 (?) fotariori da falconetti Balestre da lieva con le sue lieve tra fornide et non con lieve n. 17 (?) It balestre quatro con lieve... ser Bernardin Zudese n. 4 (?) Vno fusto de azal nudo n. 1 Archi de nasso con corda e senza n. 35 Gaveti de spago de far corde de balestre et archi n. Veretoni de balestra mal conditionadi cassa n. 1 (?) Curazine de monition tra bone et triste n. 65 Targoni vechij computa tre rotti n. 20 Casse de freze de Archo parte piene et parte non are fuso n. 15 Casse de veretoni de sie (?) arefuso n. 4 Celadoni de ferro Antigi n. 33 Lanze de albeo tra noue et uechie n. 119 Partisane tra noue et uechie n, 50 Ronche da Golia noue et uechie computa una rotta n. 13 Caui de corda uechij tristi n. 5 pezi de menali computa una sorta (?) «.... Lumiere de ferro n. 6 Buzolai de pegola a refuso — a refuso Badili manegadi n. 16 Maze varie do picole et do grande n. 4 Chiodi grandi arefuso Una taga (targa?) de ruza (?) n. 1 Taule de albeo tra bone et triste n. 50 Barilette de solfore n. 2 Barilette de sai nitro n. 2 pegola Spagna n. 57 pignate de mistura n. 198 arefuso Trombe de fogo n. 12 Formento grosso uechio n. 30 Proclama del nuovo capitano letto sulla piazza di Pinguente il 16 di luglio 1514. Vieta la bestemmia e il lavoro in giorno di festa. — I capi famiglia del Castello di Pinguente devono presentarsi entro tre giorni dinanzi al capitano e denunciare i domestici e 1' età loro. — I deputati alla guardia della piazza o delle porte del Castello non possono abbandonare il posto loro assegnato, pene a coloro che si rifiutassero di prestare il detto servizio. Chi provvede poi tali guardie è tenuto di dare ogui sera al Capitano i nomi di coloro che saranno stati scelti a fare la guardia la notte seguente. — Vietato di vendere a peso o misure che non siano bollate. — I debitori del governo paghino i loro debiti entro il termine fissato. — Chi lavora terre di San Marco è tenuto entro un mese di presentare nell' ufficio del capitano una nota di dette terre. — Nessuno porti via calce della fornace del Comune nè ardisca passare oltre le mura di Pinguente o d'altro luogo murato della giurisdizione. — Eccettuati gli ufficiali della Corte, nessuno deve portare arme di giorno nè di notte. — Di notte, dopo il suono della terza campana, le taverne hanno da esser chiuse; e vietato dopo quell'ora girare per le vie del Castello senza lume. — Proibita l'esportazione dal capitanato, senza il permesso del capitano, di biade, vino, olio, bestiame. — Il pane che si vende in Castello deve avere il peso approvato dai giustizieri del Comune. — Ai tavernieri è permesso di comperare in Castello solo tanto pane quanto può bastare alla gente che si trova nella taverna. — Infine le vettovaglie non possono vendersi che in piazza. Lettera del capitano Nicolò Zorzi al principe, di Pinguente 11 luglio 1514. Dice avere osservato lo logo preditto (Pinguente) esser assai forte a natura et poi assai ben monito de Arteglia-rie. ma se molto più fòsse in ordine di zente et monitione non poria patir assedio de tre hore per non haver aque ne logo de ripor aqua alcuna. E però supplica che gli sia concesso di costruire una cisterna. Prega anche si voglia provvedere dei pali di ferro assai necessari e alquanti veretoni. (Continua) G. V. — Portole --—---—Wi----- La sostanza iella Sciolta Società Pro Patria Nella seduta della Delegazione municipale del 12 corrente, il presidente ricordò il deliberato preso dalla Delegazione in data 31 luglio p. p. per cui la Delegazione municipale, facente per il comune di Trieste adottava di accettare in consegna dal dottor Cofler il capitale della disciolta Società Pro Patria per amministrarlo e per soddisfarne gli impegni entro il limite delle forze del patrimonio stesso. In quella seduta si chiedeva l'indicazione dell'ammontare del fondo sociale e della qualità ed entità degli obblighi inerentivi riservandosi di sottoporre alla deliberazione del Consiglio la domanda relativa alla eventuale istituzione di una fondazione qualora entro il termine di due anni non avesse a sorgere un'altra società con gli stessi intendimenti della disciolta. Il presidente diede comunicazione di una lettera datata 4 agosto 1890 del signor Attilio dott. Cofler, cessato presidente della Società Pro Patria. In questa lettera vengono date le chieste indicazioni sullo stato patrimoniale della disciolta società dal quale emerge che vi sono : Fior. 8448 in contanti e carte di publico credito depositati presso la Banca popolare. Fior. 8230 in contanti e carte di pubblico credito depositati presso la Banca commerciale triestina. Fior. 45CO in contanti e carte di pubblico credito depositati presso la cassa di risparmio di Rovereto e Trento. Fior. 4000 sequestrati dall'autorità politica di Zara. Fior. 1000 sequestrati dall'Autorità politica di Spalato. Fior. 9820 in fondi ed edifizi. Fior. 1500 credito per migliorie di stabili scolastici verso il proprietario alFepoca dell'affittanza. Fior. 1000 in libri ed arredi di scuola. Fior. 1936.67 di esistenza in cassa. Assieme fior. 40524.67. Di fronte a queste attività, vi sono passivi di : Fior. 5851.26 nella sezione di Trieste. Fior. 4000 nella sezione di Trento, compresi fra questi i sussidi scolastici in corso per l'anno 1890-91. Il dott. Cofler fa poi presente che per conseguire da parte della Luogotenenza lo svincolo della sostanza è necessario che il precedente deliberato delegatizio venga completato nel senso che sia indicato lo scopo cui la sostanza accettata dal Comune sarà devoluta. Dichiara quindi che nella sua veste di ultimo presidente della disciolta Società Pro Patria ed in forza delle facoltà ed autorità consentitegli dall'art. 27 dello statuto sociale, cede al Comune di Trieste tutto il patrimonio dovunque sito e comunque composto spettante alla predetta Società Pro Patria, a condizione che l'inclita rappresentanza della Città di Trieste convenga e si obblighi : 1. di rispettare e soddisfare, entro i limiti della sostanza ceduta, gli impegni contrattuali incombenti alla diciolta Società Pro Patria non esclusa la continuazione di stipendi e sussidi scolastici a studenti bisognevoli fino all' esaurimento delle condizioni di concessione. 2. di devolvere 1' eventuale civanzo delle rendite aunue del capitale ceduto a profitto di bisognevoli studenti di scuole magistrali, teologali ed universitarie di nazionalità italiana pertinenti alle provincie di Trieste, Trento, Istria, Gorizia o Dalmazia. 3. di istituire col capitale sociale, depurato da ogni obbligo proprio, una fondazione perpetua a profitto di studenti bisognevoli, di nazionalità italianji, pertinenti alle provincie di Trieste, Trento, Istria, Gorizia e Dalmazia, qualora entro due anni da oggi non venisse a sorgere in una di queste provincie una società cogli stessi od analoghi intendimenti della disciolta Società Pro Patria, nel qual caso la sostanza stessa verrà consegnata alla rappresentanza della nuova Società non appena essa sia legalmente costituita. La Delegazione addotto quindi all'unanimità di accettare 1' offerta alle condizioni sopra esposte per quanto sta nelle sue attribuzioni e di presentare 1' oggetto al Consiglio della città per quanto oltrepassa la competenza della Delegazione. -S^SKy^gp^®----- Abbiamo ricevuto e pubblichiamo la circolare appello dello spettabile comitato provinciale per il centenario „Tartini". Nel vario succedersi di fortunose vicende, in mezzo alle quali l'Istria si dibatte, supremo conforto le deriva dal rivolgere lo sguardo al suo glorioso passato, che non si distrugge nè per violenza di uomini, ne per avversità di destini, nè per urto di fazione, nè per decorso di tempi. Miserabile conforto — diranno taluni — quello di cullarsi beatamente nelle memorie degli avi, quando il presente incalza ed obbliga e spinge d' ogni parte ad uua sollecita attività, matura di consigli o d'opere feconda. Eppure anche nel tumultuare delle passioni, che tanta testimonianza rendono della grande famiglia a cui apparteniamo, accade non di raro, che il ricordo d'altri tempi ci sia sprone a serietà e fanciulle 16 sotto i sette anni. — Nata morta 1 femmina. — Trapassati-. 14, Riosa Caterina Ved. del fu Doni, d'anni 90; — 15, Romano Domenico fu Valentino d'anni 60 ; — 18, Perentin Fra Pietro (frate) d'anni 77, d'Isola ; 23, V. C. (Carcerato) da Lovico (Trento) d'anni 56 ; 30, Bertetich Giovanni di Giovanni d'anni 12; — più fanciulli 16 e fanciulle 16 al di sotto di 7 anni, nonché 1 femmina nata morta. — Matrimoni nessuno. — Polizia : denunzie per trasgressioni agli ordini di polizia 4; — certificato di buona condotta 4, d'indigenato 3 ; — permessi di ballo 1. — Usciti dall'i, r. Casa di pena 12, dei quali 2 triestini, 7 dalmati, 1 stiriano, 1 cragnolino, 1 italiano ; — sfrattati 2. — Insinuazioni di possidenti per vendere al minuto il vino di proprio prodotto 1, per litri 22, prezzo al litro soldi 36. — Certificati per spedizioni di vino 2, per colli 6 di 246 chil.; di sardelle salate 5, per barili 50 del peso di chil. 1785; di sardoni salati 6, per mastelle 245 del peso di chil 4810; di Salamoja 5, per colli 6 del peso di chil. 271; — di Pomodoro 7 del peso compressivo di chil. 19650; — di Patate 2, del peso complessivo di chil. 5200; — di Fagiuoli 1, del peso di chil 100; — di Uva 2, del peso complessivo di chil. 3950; di Angurie 1 per 300 pezzi; — di Cappucci 2 per teste 200: — di Prugne bianche 1 per chil. 100; — di Pesche 1 per Chil. 20; — di Poponi 1 per 20 pezzi; — di Pomi 1 per chil. 500. — Rilascio di libretti di lavoro 6. — Licenze industriali 1. — Animali macellati: buoi 40 del peso di chil. 9189; con 311 chil di sego; — armente 25 del peso dì chil. 3417, con 189 chil di sego; — Vitelli 24; -- Castratti 55; — Agnelli 5. Bollettino delle malattie zimotiche Capodistria — Scarlatina: rimasti colla fine del mese di Giugno casi 30; durante il mese di Luglio aumentarono casi 33, assieme 63, dei ijuali guarirono 39, morirono 10, e rimasti in cura 14. — Lazzaretto: nulla. -----« . . ..------ - PUBBLICAZIONI Atti e Memorie della Società Istriana di archeologia e storia patria. Volume VI fascicolo 1 e 2. Sommario: Direzione: Senato Misti — Cose dell' Istria (fine). — Direzione : Relazioni dei podestà e Capitani di Capodistria (continua) — Tamaro Dr. Marco: Di un grammatico istriano. — Giovanni Moise — Benussi Dr. Bernardo: Il „Postel"ossia di UQa chiave romana rustica usata nella campagna di Rovigno (con una Tavola). ---:----- Pregati pubblichiamo : RINGRAZIAMENTO Vivamente commossi dalle molteplici dimostrazioni di sentito cordoglio loro dirette in questi tristi giorni, e dall' affettuosa compartecipazione al lutto che li colpì per la perdita della loro amatissima figlia Teresa, i sottoscritti, nell' impossibilità di corrispondere a tante e sì gentili attestazioni di sincera condoglianza esternano la loro maggior riconoscenza agli amici di qui, a quelli della provincia e di Trieste, nonché a tutti quei pietosi concittadini, che con delicato sentire lenirono il loro immenso dolore. Capodistria 20 agosto 1890. Giulia Garbini-Marsich Andrea Marsich fu Giammaria