Associazione trimestrale Cor. 0.75 Stati dell'Unione postale Corone 1.50 Pagamenti antecipati. I manoscritti non si restituiscono. Redazione ed Amministrazione: Scrittoio della Tipografia Cobol & Priora. Il giornale si pubblica tutte le Domeniche nelle ore antimeridiane. Prezzo delle inserzioni per ogni riga di testo cent. 10 Comunicati cent. 20. Un numero separato o««t. <». Viva la M fll coscienza ! Una petizione e un tutore della.... legge. Il nostro gerente responsabile fu chiamato ieri dopopranzo dal Commissario distrettuale barone de Weissetnbach, e si sentì fare press'a poco il seguente meraviglioso discorso : «Questo capitanato distrettuale ha ricevuto giorni scorsi una petizione firmata da quasi cento cittadini, i quali domandano l'intervento dell' autorità contro un giornale ledente le loro cattoliche credenze. Ciò sapendo, io, rigido tutore della.... legge, mi credo in obbligo d'avvertir voi, gerente di quel giornale, che, per motivi d'ordine pubblico, sarem costretti a sequestrare eventuali ulteriori numeri che trattassero meno che cattolicamente — anzi clericalmente — della questione religi osa> . Sapevamo di essere in Russia, ma non sognavamo che fra il nostro popolo si trovassero cento cosacchi, nè lo crediamo tuttavia: noi crediamo che a Capodistria ci sia qualche prete — arcidegnissimo ministro d'un dio che dovrebbe essere d'amore e di pace —, il quale a de' poveri inconsci dà a bere che il professar una fede contraria alla loro costituisca un' offesa alle loro credenze. A tai preti non vogliamo dire in che conto li teniamo, perchè dovremo ricorrere ad un vocabolario che non è il nostro abituale. Ripetiamo al pubblico — se ce ne fosse bisogno — che naturalmente i minacciati sequestri — e sarebbero illegatissimi sequestri —, le bastonate che ci predice qualcuno, non ci faranno cambiar d'opinione, nè faranno mutar d'una linea l'indirizzo del nostro giornale. E se qualcuno fra i seguaci de' preti avesse il buon senso d'intenderci, vorrem chiedergli: Che cosa pensereste se noi volessimo propugnare le nostre convinzioni, anziché co '1 civile metodo della parola e degli scritti, co '1 domandare per esempio, all'autorità lo scioglimento del circolo cattolico del Beato Elio, oppure il... sequestro de' cento che han firmato la protesta famosa, i quali non solo offendono le credenze nostre, ma neanche le vogliono riconoscere? Ma vorrem dirgli del pari ehe una domanda siffatta, noi, scomunicati — che crediamo di essere a Capodistria in numero di per lo meno altri cento —, mai la faremo, perchè pensiamo che ogni credenza debba potersi e-splicare. E' solo col non formular così tale richiesta che possiamo prender pegno di non disturbare i sonni dell'ineffabile tutore dell' ordine ! Popoli e Governi Fra Giappone e Russia, per o- pera di Roosevelt — il presidente degli Stati Uniti —, corrono oggi trattative di pace. E i Ministri plenipotenziari de' due paesi si raduneranno a Washington. Non ostante la grande disfatta russa di Tson-Shima, non ostante le manifestazioni inteilie sempre più frequenti e significative, non ostante l'opinione pubblica mondiale; pure non sembra che lo Czar e la gente che lo contorna accetteranno cosi presto anche moderate pretese che a-vanzasse il Giappone. Vedremo ! Intanto — poiché l'armistizio per ora non fu accettato da' giapponesi — le notizie che vengono dalla Man-ciuria non sembrano dar troppo credito alla manifestata sicurezza di Lie-nevitcli: anzi! (n Italia, la pubblicazione della relazione della Commissione d'inchiesta su la Marina appurò gravi fatti su la maniera come si provvedono i materiali, su le forniture, su la costruzione delle navi, e specialmente su la fabbricazione delle corazze e i relativi rapporti tra le acciaierie di Terni e il governo. Non valgono — purtroppo! — gli attacchi ufficiosi contro quei «sovversivi» deputati e.... senatori che approvarono la relazione, non valgono a distruggere i fatti Saran solamente delle immediate radicali riforrme amministrative che salveranno la Marina italiana : questo rilievo s'impone oramai a tutti coloro che amano l'Italia. Ed è pur-nostro l'augurio che lo istesso senso doloroso che vien dall'apprendere i risultati dell' inchiesta, sia per giovare a' nostri fratelli. Alla Camera si approvò senza e-mende il bi-della guerra. E il ministro Pedotti ebbe occasione di dichiararsi contrario al reclutamento territoriale, da parecchi deputati d'ogni parte ormai propugnato: fece di poi la buona promessa di presentare un disegno di legge per la ferma biennale. Al bilancio della Marina, venuto poi in discussione, s' ebbero imporanti discorsi da varie pi?rti della Camera. Il ministro Mirabello cercò d'attenuare l'impressione prodotta da talune constatazioni dell'inchiesta; promette in pari tempo parecchie migliorie. In Au<» ria, s'è riaperta la Camera de' deputati. S'è discusso in prima lettura il disegno di legge per le congrue. L'oratore generale contrario al disegno dichiara a ragione che il mantenimento del clero è questione puramente interna della Chiesa cattolica; che lo Stato non deve pensarci. Si decide di rinviare il disegno di legge alla Commissione al bilancio. Degli scambi di invettive corsi fra i deputati viennesi — specie ad opera dell' ineffabile conte Sternberg non mette conto occuparsi. Il Governo contrario al concetto dell'umanità, al principio «Iella libertà e ai diritti della nostra esistenza nazionale. Tale si dimostra il Governo austriaco con i numerosi licenziamenti di operai italiani dall' imperiale e reale arsenale della marina a Pola. Questi poveri lavoratori hanno il torto di essere nati italiani e di avere una coscienza politica socialista indipendente, che in ispecie nelle ultime elezioni comunali si dimostrò decisamente contraria alla pericolosa potenza della marina ; non basta, questi operai usarono anche del diritto di liboro voto. Innanzi a simili colpe il Governo doveva senz' altro dimostrare quale, sia la sua coscienza quando si tratti di gente italiana, che non porti la «coda». Gli operai licenziati sono sostituiti da slavi e tedeschi, che ingrossano così la invadente fiumana straniera e che, assieme al resto, dovran mettere sull' attenti i nostri deputati al parlamento e le autorità dirigenti della nostra provincia. Tra le dolorose conseguenze di questo fatto deve notarsi la disoccupazione di molti padri di famiglia, i quali penseranno tristamente che in quest'Austria le leggi non servono a proteggere la gente italiana, che abbia la coscienza dei propri doveri sì, ma anche dei propri diritti. Che per vivere bisogna rinnegare la patria, soffocare i principi del cuore: E un tale governo pretende appartenere alle nazioni civili. Non siamo dimenticati. Per quanto i ministri cerchino d'illudersi, per quanto i governi vadano ripetendo che le alleanze sempre più si rafforzano, i popoli seguono l'impulso del cuore, che ancor palpita delle glorie del passato, che scatta per le ingiustizie del presente, che spera la felicità del futuro. Così i fratelli del Regno sono sempre con noi nei dolori, nelle speranze, e dalle menti illuminate degli scienziati e dei poeti e da quelle semplici dei popolani parte spesso un pensiero d'incoraggiamento per la lotta che noi sosteniamo innanzi alle crescenti ingiustizie che continuamente qui ci colpiscono. Un ultimo saluto ed augurio ci giunse da Padova, dall' aula magna di quell' Università, che generosamente accolse un tempo anche i nostri padri, in • i isioue dell'inaugurazione del vessillo che le donne triestine, trentine, istriane e dalmate, abitanti in quella città, donarono al Comitato della Dante Alighieri. Il nostro cuore esultante di gioia al pensiero che non siamo dimenticati, ripete con la contessa Dolfin-Boldù, presidentessa del Comitato, l'augurio che il vessillo rammenti «che alimentare e difendere il culto dell'«idioma gentil sonante e puro» è tener desto e fervido il genio italiano che fu e sarà nei secoli fiaccola di civiltà». Il sesto Comep distrettuale dei Comuni. Questo il programma del sesto convegno distrettuale dei Comuni che si terrà a Pola addì 21 giugno 1905 a ore 9.30 ant. nella sede del Gabinetto di Lettura. 1. La città e il distretto di Pola e la riforma del Regolamento elettorale provinciale; — 2. Per una riforma delle norme sull' esazione del dazio consumo erariale e delle addizionali comunali; — 3. a) Il riscatto delle prestazioni in natura ai parroci e curati; — b) Regolamento per le competenze di stola ; — 4. Per una cattedra ambulante d'agricoltura con la sede a Pola ; — 5. I mercati del pesce nei progetti di una legge e di un'ordinanza esecutiva concernenti la pesca marittima ; — 6. Per una modificazione dell' ora di presentazione dei coscritti e riservisti dei Comuni rurali; —. 7. Vari lavori pubblici d'interesse distrettuale o locale. Oltre ai membri della Commissione permanente agli affari comunalii sotto invitati al Convegno la Giunta provinciale, i deputati italiani al Parlamento, i deputati della Dieta provinciale eletti nel distretto politico di Pola, i podestà e i membri delle Rappresentanze comunali del distretto politico stesso e della città di Rovigno che aderiscono all' opera della Commissione, e i presidi o loro sostituti dei Consigli d'amministrazioni comunali. Ciarle Settimana/i — ....E' una piccola casetta posata nel centro d'un anfiteatro di colline coperte d'olivi; di faccia à il mare, su cui lo sguardo spazia libero fino agli estremi punti dell'orizzonte. Quando il cielo è sereno, lontano lontano si vede il campanile d'Aquileia e la fuga di collinette che vanno a sparire a perdita d'occhio là dove cominciano le ubertose pianure del Veneto.... Quante volte alla sera, seduto nel piccolo chiosco di viti selvatiche davanti alla casa, mentre su dal mare mi giunge la brezza leggera di levante e sento giù nella valle di fra le acace gorgheggiar l'usignuolo, e tutto è pace nella campagna, la mente dimentica gli affanni della vita, le lotte per la conquista dell' ideale, e il mio pensiero vola là sulla regina dell'onde.... Sogno allora serenate al chiaro di luna; vedo gondole leggere col felze chiuso scivolar silenziosamente per i rii traquilli; mi figuro Venezia superba e festante accoglier con inni di gioia le sue galee colme delle spoglie dell'inimico, preparar trionfi ai suoi eroi vincitori dei turchi... Passano gli anni... La vedo, cinta d'assedio, resistere impavida alla fame e a tutte le furie del morbo che decima i suoi difensori più delle palle nemiche... Il fiero leone cede finalmente; ma per poco... In un giorno _ di sole, in una gloria di inni festanti, fra il rombo delle artiglierie e al suono di mille campane, spezza i suoi ceppi mentre la folla esultante saluta con grida di gioia sovrumana la bandiera che sale mae- stosa sulle antenne di piazza S. Marco, quella bandiera fra le cui pieghe avevano salutato la patria con l'ultimo palpito del loro cuore generoso tanti eroi sconosciuti, il sogno e la speranza di tanti martiri che pagarono sul patibolo o nelle celle d'un carcere oscuro in terre straniere l'amore all'Italia.... Mi passano innanzi alla mente le figure più belle della sublime epopea; vedo le camicie rosse slanciarsi alla baionetta a un cenno del biondo nizzardo sorridenti alla morte... e un sospiro mi sale dal petto e una mestizia profonda m'invade l'anima, mentre una lagrima involontaria mi scende giù per le gote... — Dica, cavaliere, da quando in qua è diventato poeta? Io poeta ? non lo sono stato mai, signore mie. Ma certe volte, e a certe ore specialmente, quando si è soli con i propri pensieri, quando l'anima è compresa dalla mestizia e si trova in un momento di dolce abbandono, chi non si sente poeta? Ci sono nella vita degli istanti che fanno dimenticare all'uomo tutti gii affanni, in cui non ricorda più sè stesso, in cui la natura sola può ridestare in lui le care e sante, emozioni della gioventù, l'ebbrezze deliranti che gli facevano palpitare il cuore nei giorni più belli... Oh, ecco che ci casco di nuovo. Di grazia, dove eravamo restati, signore mie ? — Eh, chi vuole che se lo ricordi?... Dopo quel pò pò di chiaccherata che ci ha fatto!.., Òli, si si; mi pare che parlasse della sua villetta, da dove si gode uno stupendo panorama.... e dove in due si starebbe cosi bene. :— Questo di sicuro non l'avrò detto io.... Chi le dà il permesso, signorina Nora, di far sempre di queste supposizioni sul mio conto? Badi che un giorno o l'altro non mi arrabbi sul serio e non le dica il fatto suo. — Come se la prende, il signore. Che male poi sarebbe se ci fosse qualcosa di vero in ciò? Ce l'à pur detto lei che tutti ci devono cascare... Crede forse d'essere un'eccezione? — Se è proprio scritto nel destino... (perchè sorride così lei laggiù?...) se è proprio nel destino che dovrà essere come dice lei, ebbene m'inchinerò anch'io alla legge e glielo assicuro che sarò un marito proprio.... — Proprio che cosa? Come l'intende lei l'amore? Ecco ecco un argomento sul quale non abbiamo ancora sentito il suo parere.... -— Questo è un argomento sul quale non si può mica pronunciarsi lì lì su due piedi... Come intendo io l'amore? Non mi daranno dell'ingenuo è vero? Ebbene, sentano.... L'unione di due anime che conduce poi fatalmente, per una via piena di dolci e sante emozioni, all'unione di due corpi. Non credo all'amore improvviso, non credo che si possa chiamar così il tumulto di passioni che ci fanno correr il sangue impetuoso nelle vene, quando siamo colpiti da un viso di Venere, da un corpo dalle forme scultoree.... L'anima e il cuore allora non c'entrano. I sensi prendono il sopravvento e l'uomo non è più tale: sente soltanto ridestarsi gl'istinti a-niinali, nascosti sotto una scorza di educazione e di rispetto umano. L'amore come l'intendo io invece, come 1' ò sognato non solo quando arrossivo davanti a una bella donna, ma anche più tardi, ma anche adesso che conosco un po' più la vita, è diverso, ma molto diverso da quello che forse molti miei amici, molti uomini si figurali?. Infatti, signore mie, che cosa sarebbe di due anime legate a passare tutta la vita in un'unione indissolubile, se non ci fosse la fiducia reciproca? che cosa sarebbbe l'amore se ciascuno non considerasse nel suo amante una parte di sè stesso, un secondo io, che, unito al proprio, serve a superare tutte le lotte, tutti i dolori della vita?... Non posso ammettere che un' amante abbia dei segreti per l'altro. Devono considerarsi reciprocamente come gli unici confidenti dei sogni più belli, di tutte le gioie, delle speranze, dei dubbi e delle incertezze dell'anima. L'uomo deve considerar la moglie non come una macchina produttrice, ed essa a sua volta veder nel marito non l'utile che questi porta in un contratto, ma il padre dei propri figli, la sua guida e il suo sostegno.... — Chi avrebbe mai detto che il signor cavaliere avesse di queste i-dee.... — Come non convengono con me? — Ma, sa che non c'è da fidarsi? Se la pensasse come dice lei, sarebbe una vera eccezione, e crediamo invece che abbia parlato cosi piuttosto per farci dei complimenti che per intimo convincimento. — Ecco la loro riconoscenza!.... Perchè allora m'ànno domandato il mio parere? Aspettino che un'altra volta saprò ben io vendicarmi.... Il cavaliere. Gl'Italiani all'Estero all' Esposizione di Milano liH><>. Abbiamo già pubblicato una relazione sugli intenti che mossero il Comitato promotore dell' Esposizione milanese, nell'accogliere il concetto d'aprir una mostra degli Italiani al-1 estero. Or pubblichiamo più dettagliato programma. E daremo in se guito anche i maggiori ragguagli dieci verran comunicati. Intanto vogliamo ripetere appello a quanti nell' Istria - corpi morali e privati — amano la patria italiana, di far quel che possono perchè a tale Mostra non manchi il concorso di questa nostra terra. L'opera degli italiani all'estero. — Notizie illustrative e statistiche, fotografie e piante di edifici e di aziende, campioni di prodotti, ecc. Classe I. Scienze, lettere, arti, viaggi, beneficenza, vita pubblica. Classe II. Esplorazioni geografiche, idrografiche, etnografiche, scientifiche ecc. Classe III. Agricoltura, aziende coloniali e minerarie. Classe IV. Industrie e commerci. a) Opera delle Camere di Commercio italiane all'estero, dei Regi Consoli, delle Agenzie commerciali, ecc. b) Banche e Casse di risparmio i-taliane. c) Iniziativa e lavoro dei privati. Classe V. Opere pubbliche, vie di comunicazione di terra e d'acqua, ecc. Classe VI. Emigrazione. 1. Istituti di previdenza e protezione, governativi e privati, nel Regno e all'estero. 2. Agenzie di emigrazione, servizi di trasporto, ecc. 3. Statistiche, studi e monografie. Classe VII. La stampa italiana all'estero. 1. Riviste e giornali politici, commerciali, letterari, ecc. che si stampano all'estero. 2. Periodici (stampati in Italia) e libri (stampati in Italia e fuori) a uso delle colonie, degli emigrati, ecc. Classe Vili. Monografie che illustrano le colonie e le collettività italiane nei singoli paesi esteri, la loro vita, i loro commerci (specialmente d'importazione e di esportazione e colla Madre Patria). Classe IX. Le Società italiane all' estero, di mutuo soccorso, di beneficenza, di previdenza, cooperative, ricreative, ginnastiche, ecc., Consolati del Touring, Circoli italiani, Ospedali ed altri istituti italiani di beneficenza. — Statuti e regolamenti, relazioni, statistiche, fotografie e piani di edifici, pubblicazioni diverse, ecc. Classe X. Le scuole italiane all' e-stero, governative, sussidiate, private. a) Biblioteche, gabinetti di lettura e altre istituzioni complementari della scuola. Classe XI. L'opera della «Dante Alighieri» e delle istituzioni congeneri dirette alla difesa dell'italianità a) nel Regno, b) fuori del Regno. Classe XII. L'opera degli italiani all'estero nel passato. — Documenti e ricordi, ritratti, disegni, pubblicazioni storiche. Disegni, fotografie e modelli di monumenti onorari. LA COLONNA DELL'AGRICOLTORE Cantina sociale „civile"? «Forse» — asserisce 11 signor Giovanni Festi da Buie, In una sua replica al D.r Cucovich, su '1 giornale vinicolo di Casalmonferrato —, «le cantine sociali di Parenzo e Capodistria, forse, potranno dirsi cantine sociali civili — la nostra soltanto — quella buiese — è una cantina sociale cooperativa: la prima del genere che sorge nell'Istria Cara». Noi -- ci permettano i due contradditori — noi — cui niun pretesto alimenta pruderie di primato — e non si scopre perciò in così fatto solletico il movente altrui — entriamo terzi nella disputa — che «forse» onn è i-nopportuna — anziché dalle colonne del vecchio giornale piemontese, da nella più modesta, ma più alla portata de' veri interessati, chi c'offre un giornale paesano. E saremo tentati d'entrarci co' le esclamazioni interrogative che il nostro intimo amico Cino Borella — socio della cantina sociale capodistriana, e in quest'epoca co' la mente piena —- oltreché di carote — di corazze Terni, di navi e d'arsenali — faceva a sè stesso letta appena la prima parte dell'asserzione del Festi: «Toh! Dove son capitato! Dunque la nostra potrebbe anche essere una cantina sociale militare?!» Ma gli amici dell' Egida — persone serie e posate — non concedono gli scherzi nemmeno innocenti, altro che a Cino Borella in persona — e quando scrive di patate o di cavoli o di rape. Ond'è che imprendiamo a ragionar gravemente. «Cantina sociale civile» ; «cantina sociale cooperativa» : tolto il «forse» la prima pe '1 Festi sarebbe — così egli scrive — una cantina sociale non riconosciuta dalla legge, gli statuti della seconda avrebbero avuto il graziosissimo «visto» del Ministero di Vienna Tanto la cantina capodistriana quanto quella buiese — ammenocchè il signor Festi e gli altri quasi duecento consoci ninno eccettuato, tutt'assieme o con vece assidua non lavorino l'uva e il vino —, in quest'ameno impero dovran pagare un'imposta che il proprietario da solo non paga : l'imposta industriale. La seconda sarà tassata su 'l'utile effettivo risultante da' bilanci annuali; la prima su quello supposto dall'ispettore delle imposte. — Così almeno ci dissero uomini di legge, e, se così è, senza far torto al professor Puschi noi pensiamo che in questo riguardo anch' egli non ne abbia saputo di più. Ma noi crediamo di comprendere dove voglia arrivare il signor Festi con quell'insistenza su '1 «carattere cooperativo» che avrebbe soltanto la cantina sociale del suo cuore. Egli bada agli scopi morali di codeste associazioni; e siccome non osiamo supporre che il signor Festi ritenga che per esempio il permesso dell' autorità d'eleggersi una presidenza costituir possa gran vantaggio morale a favore delle società legalmente costituite noi, che che avemmo contezza del come esplichino la loro attività — benefica attività — egli ed i suoi amici di Buie —, nè possiamo ammettere eh' egli non conosca — come altri dovrebbe conoscere quello della cantina buiese — il nostro statuto, e siccome alfine non è detto che noi in seguito s'abbia intenzione di rimanere senza veste legale — anzi è vero giust'appunto l'opposto—; così dobbiamo concludere che il «genere» di cantina sociale fondato a Buie è pel Festi diverso dal «genere» di cantina sociale fondato a Parenzo e a Capodistria solo perchè il numero de' soci a Buie è di quasi duecento, nell'altre di poco oltre una decina. Certo è, se la cantina sociale buiese avrà la ventura di confezionar bene e di vendere a buone condizioni i sette od otto mila ettolitri di vino che si prepara a produrre, certo è che avrà ottenuto d'un subito — pe' 1 numero de' soci e per l'entità del lavoro — risultati materiali e morali ben maggiori di quelli che noi oggi potremmo conseguire. E non facciamo nemmeno l'ipotesi — pure del resto affacciatesi — che a Buie succeda il contrario. Qui a Capodistria — per non parlare che di noi — si opinò più prudente cominciare con poco e andar innanzi pian piano. E' differenza di «genere» codesta? Manca perciò la cantina nostra «del carattere essenziale e fors'anche elementare della vera cooperazione» ! Noi o voi, egregio Festi, abbiam scoperto un genere nuovo di cantine sociali? 0 non si tratta piuttosto, se mai di adattamento d'ambiente? E a questa stregua non potremmo noi di Capodistria - se avessimo quella tale pruderie - dire che pur la nostra è prima cantina sociale del genere che sorge nell'Istria? — è qualcosa di diverso — non foss' altro P apprezzamento dell'uve — con Parenzo Paremmo! Anzi, se è vero quel che ci fu detto, una differenza di genere c'è... fra noi e Parenzo: a Parenzo i soci concorrono con quantità d'uva press'a pocoeguali, qui ognuno sottorisse per quel quantitativo che volle o meglio pe '1 prodotto di quelle vigne che volle ; a Parenzo il denaro occorrente "si prese dalla Cassa rurale, a Capodistria quest' anno lo versarono i soci. Ma non crediamo per questo che a Paronzo o a Capodistria non si sia fondato una cooperativa. Ovvero è la presunta qualità de' nostri soci che non garba al Festi? — Eppure noi gli possiamo assicurare che a Capodistria già contiamo fra i soci anche qualche «paolano» ; e che su tal punto non abbiamo nel-P animo, come non segnammo nel patto, limitazioni di sorta. Anzi ! Gli è soltanto — ripetiamo — che credemmo prudente — e in parte noi a Capodistria dovemmo crederlo per forza — di non avere all' inizio gran numero di soci. Andrà bene — abbiam fede , ma se l'impresa il prim'anno fallisce, l'idea coperativa non sarebbe «forse creduta altrettanto fallace da soci di fode mal sicura, sì che stenterebbe più di prima ad inoltrarsi? x * * * Prezzi de' prodotti agricoli del ca- podistriano su '1 mercato di Trieste. Nella passata settimana s'ebbero le variazioni seguenti: Patate: da corone 8-14 — media 11 circa. Piselli: i piselli verdoni fecero intorno le 12-18 corone. Fagiuoli: s'ebbe un forte ribasso ne' prezzi su la antecedente sett i inaila, e si giunse negli ultimi giorni a corone 20-30 il quintale con variazioni a secoda delle qualità. Ribes : ne andarono grosse partite ed i prezzi discesero ormai su le 30-40 corone il quintale. Ciliege: il maltempo rovinò gran parte delle ciliege a polpa dura; i prezzi, anche perciò, si portarono su le 16-20 corone il quintale e anche meno, Oa,pod.istrisi Pervennero al nostro gruppo della Lega nazionale Cor. 8 dal Signor Antonio Bartolich Podestà di Pau-gnano, quale ricavato dell'affitto del fondo di ragione della «Lega» a Gasoli ceduto ad uso sala da ballo il 4 corr.. Incendio. Durante la scorsa settimana la cronaca cittadina ha potuto registrare tra altro la distruzione, dovuta al fuoco, della tessitura Benvenuti, sita sotto il penitenziario lungo la riva dei cantieri. L'incendio ebbe principio al pianterreno e, distrutto lo scrittoio, la scala ed il soppalco del primo piano, arrivò ben presto al tetto, che sprofondò in vari punti lasciando al fumo ed alle fiamme d'innalzarsi nell'aria tranquilla. Ben poco poterono le pompe contro il tremendo incendio, che minacciava una maona nuova, posta nell' attiguo bacino. Dal tetto del penitenziario si cooperò con la pompa allo spegnimento del fuoco, che dell'opificio lasciò soltanto le parte delle quattro muraglie. Luce elettrica. Dal giorno 15 funziona in città la luce elettrica, che, come abbiamo detto altra volta, abbisogna di qualche ritocco ; speriamo che il comune vorrà mettersi tosto all'opera per togliere quei difetti che in un impianto elettrico sono inevitabili, ma che purtroppo sollevano aspri giudizi popolari, sempre pronti a dir male, assai male, di quanto vien fatto dalle autorità dirigenti. Noi non risparmiamo certo nessuno quando si tratti di dire il vero ; però non stimiamo neanche la critica severa, fatta soltanto per desiderio di veder tutto attraverso una lente pessimista, e di dir male di tutti. Solito difetto delle piccole città. Scuola industriale. Oggi alle 9 ant. si chiude P anno d'istruzione della scuola industriale con la premiazione degli allievi migliori. I lavori e disegni degli alunni saranno esposti al pubblico nei giorni 20 e 21 corr. dalle 10 alle 12. Calzoleria traslocata. Il bravo sig. Giov. Scher ha traslocato la sua calzoleria nell' ex negozio del signor B. Lonzar, disponendo ogni cosa con buon gusto, sì da meritare l'appoggio e la lode dei concittadini. Elezione. Nella votazione, seguita lunedi, da parte dei nostri industriali, venne rieletto di pieno accordo il sig. Pietro Mamolo fu Giov. a loro rappresentante in seno alla nuova Giunta della Scuola industriale di perfezionamento. Corpo Musicale. Questa sera alle 9 i filarmonici del Corpo Musicale Ca-podistriano si produrranno sotto la direzione bel nuovo maestro sociale sig. Giuseppe Mariotti sulla piazza del Duomo, col seguente programma : 1. Frosali — Stamura — Marcia. 2. Pedrotti — Tutti in maschera — Sinfonia. 3. Beccucci — il ventaglio della Regina — Valzer. 4. Ponchielli — Scena Duetto e Terzetto finale «Gioconda» atto 4. 5. Issler — Thun-nersee — Marcia. Dopo il concerto vi sarà una passeggiata musicale per le vie principali della città. Oggi non possiamo dire di più, e ci riserbiamo di parlare al prossimo numero più diffusamente sul concerto; frattanto ci sentiamo in dovere di fare un caldo appello alla cittadinanza tutta di aiutare moralmente e materialmente la Società del Corpo Musicale cittadino e ciò a decoro della città nostra. Visita gradita. Veniamo informati che domenica 25 corr. la Società Filarmonica Popolare di Rovigno intraprenderà col piroscafo «Risano» una gita di gala nella nostra città, a restituzione della visita fatta dal Corpo Musicale nell' anno 1899. Errata corrige. Neil' ultimo numero fu erroneamente pubblicato che il concorso al posto di segretario della Kanca Popolare Capodistriana resta aperto fino al 21 corr. mese; si doveva invece pubblicare che il concorso resta aperto lino al giorno 22 corrente (vedi comunicato) Da Pisino: Giuseppe e L. Camus per onorare la memoria della loro zia Vincenza Ved. Ivancich cor. 30. — Ignazio Gherbetz in sostituzione di un fiore sulla bara dell' a-mato cognato G. Dobrilla cor. 10. — Teodoro Barissich pel titolo stesso cor. 10. — Guido Pattay senior per onorare la memoria del suddetto defunto cor. 10. — Enrico Sbri-zai per una differenza di un conto in una birraria cor. —.70. Da Graz: Giovanna ed Elisa Camus per onorare la memoria dell' amato cognato e fratello Lodovico Brunetti cor. 50. Da Rovigno: Giovanni Camus, Vittorio Mrach e Dr. Piccoli per onorare la memoria del compianto Lodovico Brunetti cor. 60. — Per un' apostrofe non gentile, che il delegato Giov. Tromba, tessendo l'elogio funebre del defunto, scagliava ai socialisti tli Rovigno, alcuni devoti alla memoria di L. Brunetti Cor. 6.40. Da Pola : Giuseppe Prof. Vattovaz cor. 2. COMUNICATO *) E' aperto il concorso sino al giorno 22 corr. mese, al posto di Segretario della Capodistria 11 giugno 1905 Italiesi popolare Capodistriana *) La Redazione si dichiara estranea tanto riguardo alla fonua quanto al contenuto e non assume alcuna responsabilità fuori di quella voluta dalla legge. 'nano Per lodevole intraprendenza dei ^UOVa Società Citt. (lì NavipziOIlC a Vapore mnri Trrnnopsr-n Onriiissn ed Animi in ° t Signori Francesco Coniisso ed Antonio Pavan lo stabilimento balneare alla «Riviera» è un fatto gompiuto. Da domenica scorsa venne aperto al publico e corrisponde appieno a tutte le moderne esigenze. Sito in posizione sana, in vicinanza della città, arredato con buon gusto, dispone di undici stanze, di molte cabine e di un elegante salone ad uso «Ristoratore». Augurandogli prospere sorti, attendiamo che la stagione si rimetta finalmente al bello per vederlo animarsi e dar vita all' opera sua di cosi civile importanza troppo o lungo desiderata. * * * Apprendiamo con piacere che il Sig. Francesco Confisso accettò la rappresentauza della «Banca popolase capodistriana» e siamo certi che tale agenzia apporterà dei vantaggi, non solo in città, ma ben anche nel vasto nostro territorio. fra Parenzo La squadra di ginnasti parentini, che si portò al concorso ginnastico regionale, ch'ebbe luogo a Padova nei giorni 10 e 11 corrente, conseguì la massima onorificenza nella gara di ginnastica naturale per squadra. Nella gara artistica (juniores) i Signori Giuseppe Vergazol e Luigi Ugo ebbero la grande medaglia; in quella atletica (juniores) Giuseppe Nenga-zol e Marcello Ugo ottennero la grande modaglia e nel sollevamento di peso il Signor Marcello Ugo fu classificato terzo con medaglia di bronzo. Tali risultati meritano il più sincero plauso a vada la speciale nostra ammirazione all'egregio maestro Signor Angelo Marzochetti ed ai bravi suoi allievi. Colmo I fanciulli, che frequentano la scuola croata, dipinta in bianco rosso e bleu tanto da sembrare un gran bandie-rone, che certo non urta le autorità come potrebbero farlo altri tre colori, che in quest' Austria felice è quasi pericoloso il nominare, si portano in corpore, accompagnati dal maestro, ogni domenica alla messa; ma sono anche validamenti difesi contro l'ira dei cittadini — così la pensa l'Autorità — dalla gendarmeria di Rozzo. Strana misura questa, per non chiamarla sciocca, poiché i colmani non pensano certamente di prendersela con dei fanciulli, i quali non possono neppur sognare di quanta viltà siano capaci i loro padri, e più che questi quei quattro demagoghi mangia italiani, che si fan forti del colare da prete per mettere in bocca a Cristo non già la parola di pace che lui predicava, ma l'astio vile, di cui essi soltanto sono capaci. I gendarmi in parola non si sono soltanto accontentati di accompagnare trionfalmente i futuri fedelissimi alla chiesa; ma hanno creduto anche opportuno di esaminare due campagnuoli di qui perchè avevano sgridato a due croatini, che per recarsi alla scuola avevano attraversato un campo messo a coltura. L'Autorità in difesa dei sacri diritti degl' italiani, con la solita generosità che usa verso di noi, respinse a limite tutte le rimostranze presentate dalla popolazione e da questo consiglio d' amministrazione comunale. CAPODISTRIA-TRIESTE Col giorno 15 Maggio 1905 fino a nuovo avviso i piroscafi sociali seguiranno (tempo permettendo) nelle gite giornaliere il seguente orario nei giorni feriali : Da Capodistria per Trieste I corsa ore 5.30 aut., II corsa ore 7 ant., Ili corsa (post.) ore 9 ant., IV corsa ore 1.30 pom., V corsa (post.) ore 4 pom., VI corsa ore 8.30 pom. Nei giorni festivi : I corsa ore 5.30 ant., II corsa ore 7 ant., Ili corsa (post.) ore 9 aut., IV corsa (post.) ore 5 poni. Da Trieste per Capodistria Nei giorni feriali : I corsa ore 7.45 aut., II corsa ore 10.30 aut., Ili corsa (post.) ore 12.05 mer., IV corsa ore 2.45 pom., V corsa ore 6.30 pom., IV corsa ore 9.30 pom. Nei giorni festivi : I corsa ore 7.45 ant., II corsa ore 10.30 aut., Ili corsa (post.) ore 12.05 mer., IV corsa ore 6 pom. Prezzi di passaggio : I posto cent. 40 — II posto cent. 20 indistintamente. Ragazzi fino ai 10 anni pagano la metà. Accettazioni e nolo delle merci da convenirsi col capitano. — Il punto d' approdo a Capodistria è il Porto, a Trieste la Riva della Sanità. Facilitazioni doganali accordate col decreto dell'I. R. Direzione di Finanza dd. Trieste 28 marzo 1902 N. 11277. Capodistria, 8 Maggio 1905. LA DIREZIONE Stabilimento Vinicolo Giuseppe Cobol Capodistria Prezzi per Ettolitro in Città a Trieste Vino nero da pasto Vino Bianco » Cor. 40 „ 40 Cor. 64 „ 64 Prezzi per Bottiglia in città a Trieste Refosco dolce Moscato dolce C. 1.60 C. 1.60 C. 2.— C. 2.— Franco domicilio. La Lega JTazionale ha grande bisogno di essere aiutala nella sua opera di carità ciò ile. Indirizzi raccomandati Orel e Vouch — Capodistria Stoffe da uomo e donna, coltrinaggi, tappeti, camicie, colli, cravatte e busti. Articoli minuti e guarnizioni. Italo Marzari — Capodistria Assume nel suo lavoratorio di oreficeria qualsiasi lavoro a prezzi di assoluta con- correnza. 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O ;fi a.i D © © o © o > ci OD ■ S 'co "Č3 © O TU - i—i oc © OB © co O m tu C3 M N © SŽ © © C3 O © "o 02 a S 'tu ai cž cž f—H S O © © © n: N O fl eS N a © G © a o © si cS A • i—< © © SH c3 A O a © o Ttl w. © T3 a a SH O (S -tJ © &b > Achille Piacentini redattore responsabile. Capodistria, Tip. Cobol & Priora. Parere del Sig. Dott. D. C. COMPERTS, PARAVI A RIBO (Surinam). Signor J. Serravallo — Trieste. Il sottoscritto prescrive Vino di China ferruginoso Serravallo quale tonico e si è convinto della sna efficacia. Specie i fanciulli lo prendono volentieri in causa del sapore squisito. Paramaribo, 5 Marzo 1904. DPisino Società sussidiatrice per studenti poveri del ginnasio reale provinciale di Pisino. E-largizioni pervenute: Dott. D. C. Comperts.