ANNO VII. Capodistria, 1." marzo 1873. N. 5. Giornale degli interessi civili, economici, amministrativi DELL'ISTRIA, ed organo ufficiale per gli atti della Società agraria istriana. Esce il 1 od il 16 d'ogni mese; ASSOCIAZIONE per un anno f.ni 3; semestre e quadrimestre in proporzione. — Gli abbonamenti si ricevono presso la Redazione. ATTI UFFICIALI DELLA SOCIETÀ AGRARIA. La ferrata nell' Istria. Alcuni giornali e particolarmente il Tergesteo hanno annunziato che il Ministero ha sottoposto alle camere un progetto di legge per la costruzione di una ferrata Pola - Divaccia. — La linea proposta fu chiamata, nel commento, istriana, ma da chi non conosce o non vuole conoscere le nostre condizioni. Se le nostre informazioni sono esatte, la via per cui si chiede il voto del parlamento, è precisamente quella che noi negli articoli " Sulla ferrata Laak in relazione agli interessi istriani„ abbiamo chiamato linea alta, cioè quella clic, passando presso Pisino - vecchio, lascia ad occidente di se ed: in basso, tutto il buono ed il meglio dell'Istria, e conduce, pel desolato suolo dei C/xci} la locomotiva a fischiare alle nostre speranze, speranze di poca e povera gente.. Preme assai su questo argomento non farsi illusioni ne lasciarsi illudere; una ferrata la quale ci voglia essere data come istriana deve servire davvero ai nostri interessi, qualunque altra potrà essere utile per altri e come tale da altri applaudita, ma noi non potremo vedere in essa che un7 Articoli comunicati d'interesse generale si stampano gratuitamente. — Lettere e denaro franco alla Redazione. — Un numero separato soldi 15. — Pagamenti anticipati. _ ironia per la quale al lagno nostro di essere senza comunicazioni, si possa rispondere che l'Istria sente pur sul suo dorso correre la macchina al pari di altri paesi. La linea che potrebbe farci risorgere sarebbe quella che congiungesse diretta-mento Pola a Trieste, la linea che potrebbe essere accettata quale arra dell' appagamento dei nostri desideri, sarebbe quella che, pur andando per ora diritta a Divaccia, corresse per luoghi fecondabili dalla mano dell'uomo e siffittamente si approssimasse a Trieste da rendere possibile il tronco di congiunzione con quella città, per mezzo di una speciale, breve, diramazione, oppure mediante l'incrociamento con altra linea che, uscendo da Trieste, si dirigesse al nord. A queste troppo giuste esigenze corrisponderebbe la linea Pola-Divaccia che noi, nei citati aTticoli abbiamo chiamato bassa, essa toccherebbe le più fertili situazioni della penisola e con, lieve mutamento, potrebbe essere condotta a Borst dove incontrerebbe la progettata Laak, *) la quale col tratto Borst-Trieste, costituirebbe la congiunzione di Pola a quel centro e, col tratto Borst - Divaccia, formerebbe *) Progetto così, ridotto secondo le idee governar ti ve. il completamento della linea ciré 'dà Pola si vuole diretta all'interno dell'impero. Ma acciocché queste idee, che sono le proficue per noi, trovino eco, è necessario siano esposte presso il corpo legislativo, è necessario che colà qualcuno dica quali sono le nostre giuste esigenze, quali le condizioni del loro appagamento. Lo stabilire la percorrenza della linea nell'Istria è questione di vita o di morte economica per-buona parte di noi ed in colali argomenti è giusto che il giudicando esprima il proprio parere. Mai abbastanza sarà condannato il mutismo o 1 apatia di chi è chiamato a vegliare sui nostri interessi, in siffatte circostanze, perchè se pure avenisse che l'esposizione del proprio voto non giovi, sarà coli'esprimerlo) par lo meno, causata l'onta del non aver mosso parola. Ogni istriano, che sia tale in modo da poterlo dire, si sarà fatta diggià una chiara idea del come possa essere provveduto al bene dell'Istria mediante una ferrata ed avrà, se non fummo illusi, conchiuso come noi abbiamo conchiuso che, cioè, la linea unica che per noi possa dirsi vantaggiosa, sia quella che metta l'Istria produttiva interna a contatto di Trieste. Ora in presenza dal progetto proposto alle camere, in presenza della fabbrile e-nergia con cui Trieste lotta perchè la linea di Laak resti preferita a quella del Predil, è doveroso l'esprimere com3 la linea Pola - Divaccia, per essere da noi accettata quale iniziamento della congiunzione con Trieste, debba essere quella che da Pola a Pisino da questo a S. Martino di Pinguente ed indi per Caresana si accosti a Borst per poi, in nome di altri interessi, procedere fino a Divaccia ma lasci nudo a che la ferrata Laak, di invocata approvazione, provveda al congiungimento di Borst con Trieste e serva anche di supplemento al voluto tronco Borst-Divaccia. Botto questo punto di vista il progetto della ferrata di Laak provvede direttamente ai nostri interessi e per tale ragiona nuovamente eccitiamo chi ci sta a capo di procurar modo che il voto della nostra provincia giunga a conoscenza del potere legislativo. Noi non possiamo, onestamente, scrivere sulla nostra bandiera la stoica frase "Ne pred listi nè laachistiv dobbiamo essere laachisti e per sentimento verso Trieste ed in nome del nostro tornaconto. Venne già commentato, in qualche giornale e specialmente nel Tergesteo, l'avvenimento della linea ferrata P ola-Divaccia, come proposta dal Ministero; colà la si disse istriana ed utile, noi, fino a che è tale, non la potremo considerare nè istriana nè vantaggiosa. E la congiunzione di Pola a Trieste, resa possibile con una deviazione della sopraccennata linea, che costituirebbe la utile ferrata istriana e quindi nè il commercio nè l'agricoltura e man-co la cultura generale nostra avvantaggeranno se la locomotiva lunge da Trieste correrà diritta pel Carso a raggiungere Divaccia. Congiunta Pola a Trieste riescirà utile il tronco Canfanaro- Rovigno ; così il mare e due vie convergenti interne offriranno all'Istria tutta facilità di concorrere al grande mercato triestino e, per questo, a-gli altri del nord e dell'occidente e ßovi-gno avrà un mezzo di risorsa più reale di quello non sia la "già accentrata esportazione dei vini „ che il Tergesteo ha sognato, ma che noi dobbiamo pur confessare, mai abbiamo saputo esistere. Ci parve debito nostro il dire ciò che abbiamo detto. ÄIcMiie notizie e rimessioni riguardanti V orticoltura ed il giardinagio, la preparazione e conservazione di sementi nonché il commercio con semi e piante. Il celebre generale Marchese Monteccucoli dettando la sua opera dell'arte di lare la guèrra, disse essere necessarie tre cose per poter gareggiare cioè: denaro, denaro e denaro. Un scrittore francese che pubblicò un trattato dell'orticoltura e giardinagio imitò il generale, dicendo che per ben coltivare tiri orto o' giardino sinno pure neccessarre tre cose: acqui, acqua ed acqua. Siccome in Istria vi 5 grande scarsezza d'acqua, e ne' mesi estivi vi regna ordinariamente siccità, si comprende che l'orticoltura ed il giardinagio non possono fiorire in questo paese. Il territorio di Capodistria pertanto ne fa un eccezione i quantunque in generale non possa disporre di acqua, quanta si richiederebbe per esercitare l'orticoltura senza qualche interruzione tutta la stagione estiva; mercè la sua popolazione.intelligente ed industre la coltivazione delle primizie vi è:gi ulta già a .tanta estensione e perfezione da provvedere gran parte del mercato di Trieste e da formare un ricco provento del possidente e del colono di quel contado. L'orticoltura non serve soltanto a fornirci d'erbari e frutti per la nostra tavola, essa compio altresì l'importantissima missione d'essere la scuola dell'esatto lavoro agricolo, l'osservatorio ove si studia l'indole delle piante, le qualità del terreno e ile' concimi, essa offro i mezzi di produrre vigorose semenze per PagricoTfura. Dacché è riconosem-to in t-fittff il itìondrì civilizzato che P agri col tura intensiva possa unicamente dare una rendita, l'agricoltore è costretto ci' imitare il perfetto lavoro dell' ortolano, ed in quanto manca la mano d' opera, s'inventarono e giornalmente si perfezionano macchine per avvicinarsi a tale perfezione. Per riuscire- bene in agricoltura bisogna aver praticata l'orticoltura, imitare sempre questa, avuto riguardo ai mezzi di cui si può disporre ed al tornaconto. — Senonchè i lavori agricoli richiedono tanta attività ed assistenza che riesce impossibile a molti possidenti di dedicarsi con impegno anche all'orticoltura, alcune piante danno in un dato clima e terreno ottima raccolta senza produrre perfette, semenze così in quasi tutti i paesi del nord con terreno adattato i trifogli danno un grande pro- dotto in foraggio, ina in conseguenza del gran u-mido che vi regna, poche volte riesce di ottenere una perfetta semenza, questa viene prodotta in paesi più meridionali ed asciutti.—Molte piante dn-generano in un paese se non si ritrae ogni terzo anno nuova semenza da luoghi ove meglio riescono. Da ciò nacque una divisione di lavoro ed i1 commercio con piante e semenze è diventato ort mai indispensabile per l'agricoltura: Vi so.no Case di commercio che fon no acqui sto di una o l'altra semenza all'ingrosso p. e. Se menza di trifoglio o Semenza di alberi forestali <, le somministrano o ad altri negozi o a possessori di. lati fondi. — Queste^ case hanno relazione coi più accreditati produttori: dell' una o dell' altra specie di senrenz'e. Vi sono negozi che fanno acquisto o-direttamen-te dai produttori o dai negozianti all' ingrosso di semenze e le vendono in dettaglio. Vi sono poi degli ortolani e giardinieri' di professione che esercitano anche il sudescritto commercio in dettaglio dedicandosi inoltre alla produzione d' una o 1' altra specie di erbaggi o per' predilezione o perchè meglio da loro riesce. — La loro principale occupazione consiste peraltro nella propagazione ecl innesto di piante arboree da frutto e da ornamento, di arbusti e di fiori col sussidio di sene e stuffe per le piante esotiche. — Chi ha un orto o giardino ed ha bisogno di semenze o piaute ricorre a questi giardinieri, e se non si tratta di grandi quantità, avendo bisogno nella sua economia rurale di qualche semenza per i suoi campi ricorre a questi stabilimenti per non cercare altri corrispondenti ed in generale la differenza di orezzo non è grande, — e si viene discretamente e prontamente serviti. Questa or descritta industria non viene esercitata in nessun paese del mondo da sì numerose Ditte od in sì grandi dimensioni che a Erfurt città e fortezza prussiana. — Gran parte di questi orti è nel recinto della fortezza ove è vietato di ergere edifizii. Chi ha cognizione di orticoltura, chi sa quanto le specie di erbaggi e principalmente di cavoli siano soggette all'ibridismo quando vengono coltivate troppo in vicinanza l'una dell' altra, non potrà mai credere che tutte le semenze che ci vengono somministrate dalle Ditte di Erfurt siano anche tutte prodotte ne' loro orti; e così è realmente, vi è dell'orticoltura1 é giardineria molto elevata, gli allievi di Erfurt sono i più istruiti li "8 ortolani e giardinieri, ma l'essenziale è la vasta corrispondenza, la cognizione delle migliori fonti per avere buone semenze, e la indispensabile Reclame. Molti de' nostri simili stabilimenti pretendono d'essersi emancipatidaErfurt,ediconosceredasestessi le fonti dirette per ritirare le migliori semenze, alcuni perfino pretendono di mandare a Erfurt delle sementi dall' Austria ; sarà tutto vero, ma resta pur vero che l'estensione del commercio con sementi che esercita Erfurt non ha ancora rivali e ciò è frutto di lunga, diligente attività e non può esser privo di reale merito. Erfurt ritrae semenze da tutte le parti del mondo, dall'Inghilterra, dall'Olanda, Francia, Italia. Gli Ortolani di Quedlinburg, città pure prussiana rivalizzano con quei di Erfurt, si pretende che la maggior parte di semenze da orto provengono da Quedlinburg; senonchè dietro investigazioni fatte sopra luogo dal professore Marek vi concorre anche Aschersleben e Thienitz nonché Reideburg. 10 credeva di potermi recare in quella regione, ma per combinazioni il viaggio è tramontato, non posso dunque dare un giudizio che su quelle osservazioni che potei fare in Austria e queste non hanno potuto contribuire ad alterare la buona opinione che ho degli stabilimenti di orticoltura giar-dinagio e commercio di piante e sementi di Erfurt; le vaste relazioni, la grande pratica, la vicinanza de principali luoghi di produzione sono vantaggi e pregi innegabili. Di simili case di Erfurt io conosco per semenze ritirate Friedrieh Sorge. — poi T. C. Ilc-ine-mann Dalla nostra Società agraria ricevetti semenze colla firmi Lorenz di Erfurt. — 11 Direttore dell'Istituto provinciale di frutti — e viticoltura a Marburgo sig. Göthe allievo di Erfurt mi favorì un Catalogo di piante e sementi della Ditta Ilaage e Schmidt di Erfurt p. l'anno 1871. Il numero corrente delle piante e sementi, senza le così- dette novità (:le quali stesse contano qualche migliajo:) ascende all'imponente cifra di 15924. — J Stabilimenti Austro - Ungarici che visitai e dai quali ritirai semenze sono i seguenti: A Lubiana Mayr et Metz. — Il signor Metz e giardiniere di Erfurt, lo stabilimento è nuovo, l'anno scorso ricevette questa Ditta un gran assortimento di fruttai da Orleans in Francia, si occupa principalmente di pomologia. A Graz Franz Matern mio fornitore; da molti anni si occupa moltissimo di fruttai, fiori, arbusti, piante esotiche e somministra semenze per orto, giardino e campo. A Graz pure Franz Saschner esclusivo negozia semenze (esclusi fiori) molto riputato. - Esso vende anche gelatina per chiarire vini, ha il negozio in Casa Girstmaier Contrada Briickenzirle. A Vienna Gebrüder Boschan Scrittejo Stern-gasse N" 6 2' piano. Negozio sementi all'ingrosso qualche genere anche al minuto, esclusivamente per agricoltura ed orto. A Pest Frommer A Ilerrmann negozio sementi all'ingrosso ed in dettaglio comprese quelle di fiori. A Linz Isidoro Schopper negozio in dettaglio sementi comprese quelle di fiori. L'illustre e benemerito Cavaliere Dr. Hlubek di Graz mi comunicò un suo cenno, che pubblicò anche nel giornale agrario della Stiria, ove indica le migliori fonti per ritirare buone piante e semenze. — Attesa la vicinanza della Stiria e la comunicazione colla ferrovia credo opportuno di trascrivere qui tali indicazioni: Alberetti di pomo selvatico si possono avere in grande quantità dall'amministrazione del bene di Lannach. Incalmelle di qualità nobili di pomi e peri da Francesco Stampfel a Marburgo, dalla direzione della scuola agraria di Grottenhof e dal Cav. Hlubek stesso. — Un distinto vivajo di alberi da frutto tiene il sig. Guglielmo Winter a Vasoldsberg con 14,000 pomi e peri nobilitati, tengono pure simili vivai l'Amministrazione del bene Castello Schleinitz,il sig. Francesco Matern a Graz, il sig. Giorgio Geyer a Videm presso Gurkfeld. Rinomati pomi e peri da mosto (:cidro:) possiedono l'amministrazione del bene di Stainz,quella del bene di S. Giorgio presso Wildon, il sig. Paolo Wieden negoziante a Mooskirchen (: filiale Voitsberg:) ed il sig. I. Rusitzka giardiniere del Conte Ilenkel a Wolfsberg in Carinzia, dal quale si possono ritirare genuini peri da mosto della Valle di Lavant. Per viti morte vengono raccomandati: l'Amministrazione del bene di Pikern della Contessa Meran ( Posta Marburgo : ) le vigne che sono sotto la direzione dell'i, r. Consigliere superiore di finanza Weisz a Graz, quelle del Dr. Dissauer avvocato a Graz, quelle del Cavaliere Dr. Hlubek uso Il viaggio non andò effettuato in questa direzione, io pertanto mi diedi premura di raccogliere in Carniola, Stiria od Austria delle informazioni onde poter meglio fare i miei- studi in Germania ed i confronti fra quella industria e la nostra. Ciò elle ho potuto raccogliere non è gran cosa, ho creduto peraltro che anehe queste mie osservazioni ed esperienze possano riuscire utili al pubblico agricoltore- dell' Istria, e perciò scrissi il presente Articolo per quanto riesca mcomplfeto. —- La missione del commerciò con-semi è dico-noscere le fonti ove si producono di qualità distinta e diffonderli fra gli agricoltori ed orticoltori, così p. e. trovandomi a Kitzingen non lhngi da Wiirzburgo vidi delle bellissime barbabietole giallo e fui informato- che si: fà- gran commercio con semenza» di' queste, nominatamente- ne va metta'a Erfurt. — Se l'Istria- offre poca opportunità per simili stabilimenti essa produce semenze di qualche pregio, i grani sono straordinariamente-pesanti,..l'orzo di- Digna.no è distinto, non vi è miglior seme per piselli primaticii che quello di Càpodistria, e la lente invernale che io mandai a Zagabria1 ha molto incontrato e si vende a prezzo molto più caro che in Istria. — Non- trovo nel prezzo corrente- di Bhhlsen citato l'orzo-Chevalier ma bensì in quello di fratelli Boschan al prezzo- di f. 6 il Motzen ed in quello di Frammer A. Ilerrmann di Fest al prezzo di f. i> il metzenr 4 metzen corrispondono, a. 3 staja veneti. All'esposizione- di Vienna si; potranno fare degli utili studi, in- questo proposito; Giuseppe Sùsanni'. ine .omMoiiaq hgiga isimoo I > Notizie e tfocuiueirti per la conoscenza delle cose istriane. Ilelatione «lei Moliel Uomo Ser Nicolo Loredan ritornalo Capitano di llaspo.. ((ìontinuazione e fine, v«di d. 4i)s Ritrovai1 poi- elio il Conte Bànissa* et Consorti che-furono eredi, del Conte- Piexro Crusich, quali erano iu quelli giorni possessori de Lupoglaoj aveano rotti, li confini della Serenità: Yostra. a tempo del processor mio, et deguastade biave, et feni, et perohè a me fu bisogno mautenir quelli confini; et mandado asemenarrparse alli preditti, rompendo-.' iterum; li. confini: die sfagar li subditi de Vostra Serenità, et fuor a quelli li buoi, carili semenza, et altro, et so- non fuzivano, li averebbeno morti. Per il cho (lovende io< mantenir li ditti confini et far refar li; poverini, do soi danni, nel far la provvisione fu morto uno-de-quelli de Lupoglao, et feriti doi a marte, et fu ferito-uno do soldati do Raspo. Fu poi refatti, li subditi de Vostra» Serenità* et per me fu fatta lai compositione come por mie Ietterò do 10 et 17, et 23., Aprii 1543,- il tutto- a. quella, cum la solita reverenda mia, feci saper. Della qual composiitione la Serenità1 Vostra, con lo Excellonrissimo Senato ne restò satisfatta, et por suo: de. LI, masso* 1548, me ne dette notitia. I T" aJ'<:l. ''"•'MUVc-i'I filQirOB lìllOD 0H0IS91U) La Serenità, Vòstra' con li Lxcellentissimi Signori Capi dello Illustrissimo Conseglio- di X, mi scrisse suo lettere de 24, Zéner 1Ò42, ad instantia de .Messer Zuan Antonio* Sbampichio et Consorti da >lontona patroni, come se- diee della Villa dej Zumesco, in materia de alcuni danni« seguiti fra quelli do Pisino et) de Monto -' na,. alle qual avendo io eon la solita reverenda mia per mie- de 13, marzo 1543, dato la risposta, quella poi con ( il suo Excellentìssimo Conseglio de Pregadi per parte presa in quello alli 2,. de.Zugno 1543, mi dette Carico ; et Autorità de terzo juajce- fra ditti déMontona et de Pisino-, dovendo esser eXè'gùito'ìn ditta materia il Capitolo* della Sententia de Trento; siccome la Serenità [ Vostra per lettere- suo- da- del ditto* mese mi dette la Commissione,. Le qual ricepute et subito informatomi ; di quanto- a me parve* esser de- bisogno, ricercai con ogni studiò et diligentia mia de óxóguir quanto clic si con-teniva nella ditta commissione-, cosb sollecitato etiam da quelli* di Montona, nò- mai fu- possibile che il Capitano : di Pksin» volesse lai expeditione come quello come si dice che è ih, possesso di quanto è in difficultà, et ha alquanti animali grossi de poveri subditi de Vostra Serenità, et è potentissimo. Et sebben con mie lettere et altri mezzi io- cercai chel si desse- principio alla expeditione, semper el ditto Cäpitaneo è restato nella sua opinione di- non volere, itache quelle cose sono in peg-gior termine che mai siau state.. STc- a me par restar de diro alla Serenità Vostra die il; ditto- Càpitano de Pisino si. fece lecito de impadronirsi. nelle jurisditione- et territorio de Valle, et citada et poi sententiada quella. Comunità, come se di quella fusso- stato- superior et patron absoluto, fu poi per il Rettor di quel tempo et per li Agenti de ditta Comunità data, obbedienza alla ditta sententia, cosa de non poca-cousideratioue. De-chè io avendo data sempre- particolar notitia a Vostra Serenità, si per mie de 2' et 4. Zugno et 13 Luio 1543, come per altre subseguente, nè avendo mai avuto risposta non poti far alcuna, provisione;. Dirò ancora che- avendome comesso la Serenità Vostra per sue de 2-Zugno-1542, che io dovessi pagar li 1Ü fanti in Càstelnovo> sopra il Càrso, il che avendo io exeguito; et per mie de 20, octobrio 1542, dato la risposta, facendo saper alla Serenità Vostra che quella spesa, de fanti 10* quella. Camera de Raspo non.la.po- nella Valla di Sansai (indirizzo Graz:), quelle dell'Abbazia di Adraont (:indirizzo al Pater Fe-lia Stranzel a liadkersburg:), quelle del sig. de Hodolitsch pure a Radkersbug, quelle del Duca della Grazia (: Amministrazione del bene di Brunii-sec:) del sig. Giuseppe Pann in Gonobitz (:al più qualità Kauka ed uva cannella turchina:) del sig. Gottlich Beyer in Giesskühl e del sig. I. Pauer a Gutenhang.. Barbatelle- di viti si possono ritirare dalla direzione della scuola agraria di Grottanhof, dalla direzione della scuola provinciale di frutti - e vi-nicoltura a Marburgo (: nella primavera del 1873 saranno a disposizione soltanto barbatelle d'un anno:) dalla simile scuola esistente a Klosterneu-burg d'ogni, possibile specie, dal sig. Riccardo de Kodolitsch (:la più parte Wälschriesling:), dal sig. Giorgio Geyn in Videm, dall'Amministrazione del bene di Stainz (: soltanto qualità di Wild-bach:) La pianta più ricca da foraggio è il Mais a-mericano chiamato dente da cavallo, si può ritirarne la semenza genuina da fratelli Bòschan di Vienna e da E, Bàhlsen di Praga. (NB. dietro il prezzo corrente che ricevetti pochi-giorni or sono dalla Casa Boschan il Centinajo di questa semenza costa fni.14. presso frommer A Hermann f. 10 il Cento. Il miglior granone nano ossia Cinquantino, che in Stiria, benché seminato in giugno, arriva a maturazione si può ritirare dalla regione di Verona fino a Mantova. —■ La società agraria di Graz ottenne questa semenza mediante la Casa T. Kochel a Graz. Segala della Prepositura (..-viene dal Schleswig ^Holstein.:) svedese e russai dai fratelli. Bo-schan. Segala di St.. Giovanni^ frumento della Pre-positura, del Ballato e di Saudomir dall' Amministrazione del bene di' Lösch presso Brünn. L'eccellènte Orzo — Chevalier può esser fornito dal negozio^ semenze Bahleeir di Praga. — La Stiria produce eccellente qualità diiAve-na ( :detta. di. Obdach:)* come pure di seme di trifoglio;.— Le ditte Assmann,, T.' Kochel e Hanninger di Graz possono corrispondere ad-ogni, relativa ricerca nellh, provincia! Qjiesie medesime Ditte spedirono all'estero molte migUaja. di. quintali di semenza di. trifoglio^ — , Non meno distinti, sono ii oapucci di: Prem-etätt e di: Maria-Zeli, semenza de'quali è' vendibile al negozio di Francesco Taschner all' insegna del rafano nero a Graz..^II; in i _ i ■>>._, La lettura di queste indicazioni non. ò punto dilettevole, è'una serie di nomi per lo più ignoti, ma considerando che il Cavaliere Hlubek, Vice-Presidente della Società agraria di Graz, è u-na celebrità agronomica, lè sue raccomandazioni acquistano grande valore e possono servire di gui-: da ad ogni agricoltore. Esse danno pure testimonianza del grande sviluppo che ha preso l'agricoltura nella Stiria menv principalmente do comizi agrari,, che li chiamano filiali della Società agraria, tanti anni e con tanto zelo e cognizione di cosa stata presieduta dal defunto benemerito Arciduca Giovanni. — È innegabile che il Régno d'Italia può fornirci diipiante e semenze molto adattate al nostro clima, ; e che vi sono anche de bene-forniti negozi di semenze, dei rinomati istituti di pomologia e giardina-l gio, ma d' un commercio molto esteso in semi non vi è traccia come p. e. quello dei giardinieri di \ Erfurt o (;per semi d'economia:) la Ditta fratelli Bòschan a Vienna; molti miei, amici trovano più il lóro conto di servirsi in Austria ed anche in: Germania che p. e. nel' Vèneto.— Trieste ha poco o niente in: questo genere, e I prezzi fuor di misura, causa ed: effetto di pochi j affari.. A Gorizia non mi consta che vi sia qualche ! grande stabilimento; ili Direttore dell'istituto de' : sordo - muti M. R. Dòn Pàuletig, si occupa di pomologia e spediva alberetti in Dalmazia. Anche in. Istria- vi è qualche Curato che può i cedere delle barbatelle di qualche specie di viti. Uno ' stabilimento pomologico con grandi vivai con negozio semenze da orto e giardino etc., come i sopra descritti, forse non: reggerebbe an-; coraj. I comizi agrari potrebbero' attivare vi vaj per viti,, alberi fruttiferi e forestali. — É'principalmente di vivai di viti che abbiamo un sentito bisogno — per arrivare alla classificazione ed: autentica denominazione delle specie onde-poter impiantare viti d'una specie sola in un dato vignalè, condizione- senza lacuale non è possibile una positiva osservazione ed. un. reale progresso in viticoltura: — In. questo giornale si; ha lètto l'anno scorso che io era destinato di viaggiare conino stipendio del Ministero'd'agricoltura principalmente nella Germania settentrionale per'dedicarmi a studi di orticoltura, giardinagio, preparazione^conservazio-ne e commercio, di. stmenzre.. teva far, -quella per sue de 2, decembre 1542, mi co-messe che tenendo in ditto Castello cinque delli miglior tanti, licentiar io dovessi li altri ^cinque, il che da me fu exequito, et per spacio de circa uno anno non fu in ditto Castello se non li ditti fanti cinque. Et perchè poi seguì certe differentie fra li Gavardi patroni del ditto Castello et il Caoitano de Postoina Bernardino Ma-nensis, come per molte mie, semper con la solita ri-verentia mia ne avvisai Vostra Sereuità, fu rimesso altri fanti tre iu ditto Castello, così di voler et ordine di quella; et fina al partir mio ne erano al n° de otto. Et essendo tenuti ditti otto fanti et pagati de ordine de Vostra Serenità in ditto Castello, territorio et Juris-ditione della Serenissima Maestà del Re de Romani, la Serenità Vostra po cum sua eapentia considerar de quanta importantia sia, et se è cosa degna de bona con-sideratione, perchè è forsi causa de qualche mala operatone de sudditi regii. Per la Sententia de Trento si po judicar come questa cosa debba esser regulata, et certo ha bisogno de regulatione. Et a me par esser de non poca importantia dir della rcpresaglia che fece il Conte Bulfang il qual essendo stato alla Serenità Vostra, et partito da lei non contento, dapoi pochi giorni fece la represaglia delli ven-tidoi Cavalli cargi de biave de poveri subditi de quella habitanti in la villa de Bergodaz sopra il Carso territorio de Raspo, come per mie de 23, et 26. Mazo et IG Luio 1544, il tutto feci noto a Vostra Serenità; li qual poveri subditi restano fin fiora damnizati et rui-; nati. Ivè il ditto Conte volse a rechiesta delle lettere del Magnifico Messer Nicolò Michiel, per me a lui man-dade de ordine de Vostra Serenità, restituir cosa alcuna, immo ha manazado de molti danni universalmente a sudditi di quella, avendo etiam scritto al Clarissi-mo Podestà et Capitaneo de Capodistria presente, con I molta alterezza, del che il ditto clarissimo Rettor ne i dette notitia a Vostra Serenità. — Per la Serenità Vostra mi fu scritto in diversi tem-I pi in materia del mandar li remi a marina che erano i tagliati per 1' Arsenal, nel che io usai ogni diligentia I mia, ita che li mandai tutti, et se non fu con quella prestezza, come mi fu commesso, li tempi, che tanto \ cattivi regnano, ne fu causa, come sempre, con la so-! lita reverentia mia, ne detti avviso a Vostra Serenità. Et perchè terzo giorno mi fu dimandato se in quelli i boschi del Carso de Raspo li sono gran quantità de remi da tagliar, et che etiam questo io devesse metter in scrittura, io dico che nel bosco de Lanischia sopra I il Carso, essendo grandissimo, li è gran quantità de legnami da remi, ma per quello che io ho inteso et veduto, gran parte de quel bosco, che era sotto la villa de Lanischia territorio de Raspo, è sta usurpato da confinanti regii ; et questo è seguito perchè dappoi che de ordine de Vostra Serenità fu brasato el Castello de Raspo sopra il Carso loco comodissimo alla conserva-tione et defensione de quelli lochi et confini, et posta la residentia a Pinguento, loco alquanto luntano da li Carsi et a stramano, è sta usurpado gran parte del dit- to bosco, et li regii dicono quel territorio esser suo de uno altro loro bosco della Villa de Mane, che confina con ditto bosco de Lanischia ; et molti hanno ditto non esser cossi, et etiam delli proprii subditi regii. Et perchè la conservation de quelli lochi dell' Istria è star al-li confini, però quando la residentia del Capitaneado era nel Castello de Raspo, loco sopra il Carso alli confini et sul passo, semper ogniuno stava nelli soi termini. Et etiam in ogni occurentia de bisogno impizando-si una meda seu monticello de fieno, ower di paglia, et dando uno colpo di artellaria, tutto il paese era ad-\ertido, nè cosa alcuna si perdeva, nè andava di male, et tutto il paese era difeso, il che non si po far a Pinguento per esser situato in una Valle al basso sopra uno monticello fora di mano Et perchè a me par esser de importantia dir a, Vostra Serenità coma si attrova ora potente il Capitano de Pisino nominato Christophoro Moschon, il elio per più mie a quella ne he data notitia, et maxime per quella de S April 1545; dico, che essendo lui posses-sor de tutto il Contado di Pisino già molti anni, et a-vendo l'anno passado aguistà dalla Regia Maestà do Romani il Castello di Lupoglao, con il territorio di quello, è ora patron de quasi tre fiade de tanto territorio quanto è tutto il Capetaniado de Raspo, il qual suo territorio è bonissimo all' ordine, et sopra quello oltra il Castello de Pisin, qual è fortissimo fortificato per lui, et per il quondam suo padre, li sono Castelli, 15, muradi ben in ordine, ben munidi, et ben custodi-di, secondo il paese dell'Istria, li qual sono Vermo-Cliringa - Tignana - Lindar - (ialiguana - Zumin - Bre-sehz - Gardorsel - Treviso - Pedena - Lourana - Vepri-naz - Bogiun - Vragna et Lupoglao. Il qual Capetaneo per relation che mi furono date, per giuditio mio, con verità, lia modo de armar dusento homeni a cavallo alla leziera, cento in arme bianche, et cento conlanza et targa, de soi cavalli et de Cavalli che ha per il suo paese; et po armar seicento et più pedoni. Il che essendo sta da me considerato fu causa che tante fiade io scrissi riverentemente che l'ussero rinnovate le mu-nitione, et veduto etiam che il Castello de Pinguento era come è molto debile, et considerato che era corno è bisogno farli qualche provisione, et ritrovandosi in Montona il Magnifico Messer Lunardo Loredan come Patron all'Arsenal, et essendo con soa Magnificentìa Messer Leonida Atar Inzegnero, feci venir a me il ditto Messer Leonida, et fattoli tuor in disegno il Castel de Pinguento cum quanto fu de bisogno, ritrovai che con poca spesa della Serenità Vostra si pctìsa metter in bona securtà il detto Castello; il che etiam feci rispetto a lettere di Vostra Serenità, et del tutto per mie de 7. Mazo 1514, a quella, oon la debita riveren-tia mia, diedi notitia, et alli Clarissimi Signori Provveditori sopra le fortezze, et con quelle mandai il des-segno; nè essendo stà opera cosa alcuna, io dico, pur cum la solita riverentia mia, che ad ogni modo è de bisogno, o metter in qualche securtà il Castello de Pinguento, ovvero refabbricar il Castello di Raspo, il qual si refaria cum pochissima spesa, et iu loco socurissimo, siccome io ne ebbi bona consideratone, et intbrmatio-iio: il qual saria la protezione, conservatoli et de-fensione de tutto il Carso delli boschi, et altri lochi de Vostra Serenità, et la Serenità Vostra potria fair ite-rum Podestà de Pinguento a benefitio de servitori di quella alla bona gratia della qual uniolmentenne rico-. mando. Io Nicolò Loredan sopradittu sottoscrissi.. ■ ►La j"/io '-3'jr.u li" oilui .«nßUüHu il» «. • ti»t* on« obnsb io Pubblichiamo il seguente appello pervenutoci da Vienna, e. lo raccomandiamo •allo spirito di benefieienza dei nostri comprovinciali, dichiarandoci pronti a ricevere le loro oblazioni a sollievo degli studenti ■bisognosi che si trovano-' a Vienna. •a JO jin/ui i)lora Jìiy offitri'I ib ohßtrtoö li otòui 9& Vienna il 1 febbrajo 1873. i oi'ioti'nsì li noo- .ojjlsfxjm l ib cIIoìkuO li inf>fno/I CoitciìtaiHiii, Memori della tre ne ros ita Vostra, di cui d'osto ijl'uri > ^re; che ben sapea, per uno spai-dto sentimento di umanità, far suoi i patimenti degli ait a ilati afa Liti alle zelanti sue mediche prestazioni, il Da' VWiqi veniva universalmente invocato con quel sentimento di fiducia, che solo talora vale a procurare ua ineffabile conforto a» ehi si trova nella ddorosa necessità di ricorrere alla melica assfetertii. Amoroso dello studio, non per menarne vanto iuiiaitzi a una turbi, troppo soesso numerosissimi, di alulatori, ma per sincero e,l intimo amore del prossimo, egli si diede fino agli ultimi giorni con assiduo zelo e attività alle meliche discipline, lasciando per tal maniera un nabile ammaestramento a quei tanti, cui sembri ohe il ^riferimento della laurea infonda loro il non p'us ultra detla scienza, e che perciò si danno poca o nessuni briga di sviluppare ulteriormente, con un continuo esercizio mentale quelle cognizioni, di cui ricevettero poGo più che il germe nei corsi universitari. Come cittadino amò sinceramente la sua patria, ne sostenne con zelo e dignità le precipue cariche, e volle lasciarle anche dopo la sua morte uno splendido attestato del suo affetta col legare al Comune la copiosa sua raccolta di libri, che vauiio a riempiere una lacuna nella nostra civica biblioteca, finora quasi affatto priva di opero, eh" trattino di materia medica. — I suoi concittadini vollero tributare all'illustre e compianto trapassato il dovuto omaggio di affetto e riconoscenza coli' accompagnarne numerosi le spoglie mortali all' ultima dimòra. -nrttenoD uTHi oFir-ieiuontoo oool 08?#U i x; > ■ L l'irano, febbraio 1873.:. L. il fìi> otmtflifl otosoplfi oaoi fotti3»ani'.I jì *.x , 'jWì-.-ji Polizie. La Delegazione Municipale di Trieste in fine [della riferta sopra i provvedimenti eli acqua ha [formulate le seguenti proposizioni: I. II Consiglio della città riconosce un radicale e duraturo provvedimento d'acqua per la città ed il porto di Trieste, quale oggetto di urgente pubblica necessità e di generale benessere; dichiara la conduttura dell'acqua del Risano, siccome l'unica che fra tutti i progetti presi in disamina riunisce le qualità volute al pieno raggiungimento dello scopo, e delibera la esecuzione della conduttura del Risano in conformità al progetto in presentazione. II. L'orgat.o esecutivo viene incaricato di ripetere a sensi di legge dal Governo la concessione e rispettiva investitura di 30,000 metri cubici giornalieri d'acqua delle sorgenti del Risano, a condizione, che di questa quantità sia riservata la sesta parte per la dispensa agli abitanti lunghesso il Risano ,in caso di verificabile bisogno. III. L'organo esecutivo è pure incaricato di in-leammiiiare tosto presso il Governo le necessarie pratiche per il pronto avviamento della procedura di e-Epropiiazione a termini di legge. IV. Alla parziale espropriazione dell'uso dell'acqua degli opifizi e molini lungo il Risano dovrà preterirsi l'acquisto in via amichevole degli opifizi e mo-Bini stessi, ove ciò possa conseguirsi in modo conveniente. . V. Il Consiglio della città adotta in massima 1' attivazione di una nuova canalizzazione sulla base del listema dello sciacquamento. VI. 11 consumo dell'acqua peli'uso domestico, entro la cerchia del provvedimento, è gratuito. 11 modo di fruirne ed il riparto dell'acqua verranno fissati da apposito regolamento. \ li. Per far fronte alle necessarie spese della conduttura accoppiata al sistema dello sciacquamento, saia da contrarsi un debito pubblico di f. 4,500,0{)0 in effettivo, o l'equivalente in banconote, rimessa la Commissione municipale di finanza a presentare quanto prima le modalità del prestito e del suo cuopriinento. V III. La Delegazione municipale è incaricata di presentare un progetto di dettaglio di una nuova canalizzazione sulla base del sistema dello sciacquamento. IX. Per far fronte alla spesa del progetto di canalizzazione, di cui al punto precedente, vengono pla-cidati f. 6000. X. Ottenuta la Sanzione Sovrana ai punti 1, 2, 3, I e 7, ed esaurite le pratiche di legge per conseguire 'uso dell'acqua, verrà iudilatamente dato principio ai lavori della conduttura. XI. La municipale Delegazione è incaricata della esecuzione dei precedenti deliberati. XII. Verranno restituiti ai petenti i progetti pre-......lì 1 ■■ ■ ' Trieste 5 febbrajo 1873. Togliamo dal Bollettino agrario di Zara 1 feb-braro a. c. la seguente notizia sul merito di una qualità di patata, che stimiamo possa tornare uti* le ai coltivatori di questo tubero e, al caso, essere provato e introdotto anche in Istria. Nel riprodurre le sottoposte notizie sulla patata Early- Uose, introdotta dal locale Comizio Agrario nel suo distretto, premettiamo come dalle varie esperienze eseguite l'anno scorso, abbiamo rilevato che le dette patate maturano da noi nel termine di 7 od 8 settimane; che danno un abbondante prodotto (in alcune località il 17 per ,,/•>); che, ripiantate, producono in autunno un secondo raccolto; che in fine, esperiti diversi mezzi per conservarle, si trovò, ci.e tenute distese su grati-cii, o nella paglia, ributtarono al principio dell'autunno, ma si conservarono ottimamente, sepolte nella cenere. la patata Eai-ty - Eloéé. v L'ape di Praga « foglio agricolo., riporta i stupendi e sotto ogni aspetto non/superati risultati ottenuti dal sig. Sàmal di M. Boleslav in Boemia colla coltivazione di una varietà di patate denominate la Rosa di Early (Early Rose), che destarono ovunque la-più grande sensazione e meritano nel sommo grado la nostra attenzione. Seeondo la prova di coltivazione durante tre anni susseguenti i quali erano in generale astai sfavorevoli alle patate comuni, rileva il sig. Sàmal particolarmente i seguenti risultati. 1. Str aordinarlo prodotto. Furono raccolte da una pianta 18-22 patate e fra queste alcune del peso di 13-15 lotti, ossia sopra una pertica quadrata, in medio 48 libbre di Vienna, dunque per Iugero, a 1GOO pertiche l'uno, 708 centinaia, nel mentre il raccolto delle altre specie coltivate nella stessa epoca e nel fondo di eguale qualità, fu solo di 14 Libb. per ogni pertica quadrata: quel prodotto fu dunque oltre il triplo di questo. 2. La conservazione de'la patata. Si mantiene buona sino al nuovo successivo raccolto. 3. L'insensibilità per il freddo tinto come tubero in cantina quanto come pianta in campagna. Nella primavera dell'anno 1870, seminò il sig. Sàmal (dopoché gli strati superiori di tutte le altre qualità si erano gelati nella cantina e la Rosa di Early" era conservata pienamente sana), contemporaneamente queste e le altre varietà di patate. Una brinata primaverile rovinò tutti i fusti delle patate ad eccezione della specie Early, che rimase fresca e sana. 4. Lagrande quantità di amido. Osservato il peso straordinario, face esperimenti il sig. Sàmal anche in questo riguardo e trovò ehe contengono 25,,/' di amido di qualità soprafina. Osservò inoltre che la Rosa di Early non fu mai ammalata, tanto in cantina come in campagna, anche in allora quando tutte le altre specie sui campi limi- irofi furono distrutte dalla malattia, e che per tempo; matura (in 8-9 settimane di vegetazione ), innalza il suo pregio un sapore delicatissimo,, non posseduto dalle altre varietà. Siccome poi viene anche- in brevissimo tempo cotta, e si distingue per una- corteccia finissima e per la. bianchezza tutta sua propria, si può, con ogni fondamento asserire, che la sopra detta, specie di patate- conta tutte le qualità favorevoli desiderate, ed alla stessa dovranno cedere il posto tutte le altro varietà di. patate,, compresa quella comune da noi. coltivata.. Inerentemente al deliberato preso dalla Dieta provinciale nella seduta del 19 novembre 1.872, viene definitivamente conchiuso il contratto fra la Giunta provinciale ed il sig.. Tomaso Luciani, il quale si obhliga di dedicarsi alle consuete ore giornaliere-di lavoro* pel. corso non interrotto di 10 anni, decombili dal giorno in cui sarà definitivamente uscito dall' impiego, che occupa oggidì, alla raccolta di materiali storici dell' Istria, nei pubblici arehivii di Venezia, verso la retribuzione fissata dalla Dieta provinciale.. Il Municipio di Parenzo ha conchiuso definitivamente il contratto di mutuo con la Giunta provinciale, per fiorini 5000, per 10. anni, verso la corrisponsione dell'interesse del 5 per cento su fiorini 4000 al fondo delle confraterne e sui rimanenti fiorini 1000 al fondo provinciale, con idonea epoteca.. Sàppiamo da fonte sicura che la Giunta provinciale è intenta a prendere tutti i provvedimenti necessari perchè quanto prima sia organizzata la scuola, agraria. Venne impartita la sanzione sovrana al progetto di legge concernente le scuole reali, votato dalla Dieta provinciale nella seduta 25 novembre 1872; ed anche al progetto di legge votato dalla Dieta= nella seduta 15 dicembre 1872, risguardante la modificazione del regolamento elettorale provinciale in ciò che concerne la composizione della Commissione elettorale per la elezione del deputato provinciale nel distretto elettorale Pinguento, Isola e Muggia. Rileviamo- dal verbale della seduta della Giunta provinciale 17 gennaro a- c., che furono fatti i passi necessarii perchè possibilmente ancora, quest' anno sia aperto il ginnasio reale inferiore a Lussinpiccolo, il cui Municipio s' assume di provvedere i necessari locali e TIP. DI GIUSEPPE TONDELLI. di concorrere con annui fiorini 1000 al mantenimento dell'istituto. Il Consorzio dei Sali di Capodistria ha deliberate nella seduta del 22 p. p. di contribuire la somma di fior, 100-per 1' anno in corso a favore dell' Asilo infantile ehi sta per essere riaperto ; ricordandosi di prendere deli berazioni dr anno in anno, sull' importo da assegnarsi per lo stesso scopo. La sera dei 15 gennaro p. p. dopo il terzo giorno di- luna, piena, con un atmosfera grave, griggia e bassa, il nostro zelante sig. F: deliberò di non accendere i fanali nelle vie di Capodistria, e si dovette camminare al bujo fino dopo le sette, quando un debole raggiti di luna ruppe modestamente le tenebre. Neil' ora passato febbraro poi il suo zelo andò più oltre, tenendoci al bujo per sei sere consecutive. Raccomandiamo a chi tocca onde non abbia a ripetersi questo metodo di illuminare la città, che oltre riesciri di sommo incomodo ai Cittadini può dar luogo a gravi inconvenienti.. Ci venne partecipato in lingua slava la morte de! sig. Antonio Rubessa Deputato della Dieta istriana e podestà di Castua avvenuta, li 18 febbraro p. p. --LI - il Il devotissimo sottoscritto non manca di prevenire l S, aver egli fornita la sua Tipografia di caratteri del tutto nuovi e di gusto moderno, nonché di torcili di ferro di ultimo perfezionamento, per il che può ora eseguire qualunque lavoro gli venisse ordinato. Egli raccomanda quindi alla S. I di volerlo onorare di sue ambite commissioni, e promette esattezza nel lavoro e mitezza nei prezzo, Capodistria, 26 febbraro 1873. Giuseppe ToudelH tipografo. NICOLÒ de MADONIZZA Redattore.