ACTA HISTRIAE • 8 • 2000 • 2 (X.) ricevuto: 2001-09-07 UDC 173.347.63 FIGLI ADULTERINI O LEGITTIMATI: IL CASO DELLA DOTAZIONE DI ELENA GRIMANI (1797-1800)* Alessandra SAMBO Archivio di Stato di Venezia, IT-30125 Venezia, S. Polo 3002 e-mail: asve@beniculturali.it SINTESI Nel presente saggio si cercherà di evidenziare, tramite le scritture processuali, due diverse interpretazioni della condizione (e dei diritti) di figlia legittimata o adulterina di un patrizio veneto, giocate sui diversi valori assegnati all'unione di natura - sangue - onore contro sangue - lignaggio - onore alla fine del secolo XVIII, nel momento della crisi dell'Ancien Régime. Parole chiave: Venezia, patriziato, dote, legittimazione, fedecommesso, matrimonio, Repubblica di Venezia, Municipalità provvisoria, Governo austriaco Per l'impossibilitá di consultare gli archivi giudiziari, il lavoro e svolto solo su quanto conservato nell'archivio della famiglia, conservato in Archivio di Stato di Venezia. Il materiale documentario dell'archivio privato Grimani S. Maria Formosa e collocato nelle buste in modo totalmente incongruo e spesso descritto in modo erroneo o impreciso dall'inventario. Si segnalano per Chiara Corner ed Elena Grimani (per evitare problemi di identificazione, si riporta la descrizione dell'inventario): b. 1: 1778, 1 aprile, divisione di ereditá con inventario tra i fratelli Gian Carlo e Almoro; b. 4: sec. XVIII scrittura o sia consulto sopra il processo di nullitá di matrimonio della N.D. Chiara Corner Dolfin; 1782 10 ottobre, "per il N.H. ser Zan Carlo Grimani contro la N.D. Chiara Corner"; b. 5: 1778, 2 aprile sentenza a stampa di nullitá del matrimonio tra la N.D. Chiara Corner ed Alessandro Dolfin; 1668, 15 settembre ... disposizioni di diritto civile veneziano (14331788) dirette a risolvere le controversie tra congiunti; b. 7: 1757, 12 gennaio "per la cittadina Pisana Grimani ... contro la cittadina Chiara Corner"; b. 8: 1763-1800 processo a stampa delle NN.DD. Pisana ... contro il nob. sig. Antonio Sarcinelli; "Allegazione per la nobile signora Elena Grimani"; 1771, 9 aprile - 1798, 6 dicembre "per la cittadina Pisana Grimani ... contro la cittadina Chiara Corner". * 479 ACTA HISTRIAE • 8 • 2000 • 2 (X.) Alessandra SAMBO: EIGLI ADULTERIN O LEGITTIMATI: IL CASO DELLA DOTAZIONE ..., 479-490 Ismene: Ora siamo rimaste noi due sole. Pensa che brutta fine ci spetta se andremo contro le leggi e trasgrediremo l'ordine e l'autorità del re. Bisogna tener conto che noi siamo nate donne e che non possiamo contendere con gli uomini. I governanti sono più forti di noi e ci toccherà ubbidire a ordini anche più dolorosi. Io per questo chiedo perdono a quelli che stanno sottoterra, ma sono proprio costretta a fare queste cose e ad ubbidire a quelli che hanno il potere: fare cose al di sopra delle proprie forze non ha alcun senso Sofocle, Antigone Il giorno 9 agosto 1797 (ASV, Stampa, cc. 158-159) il Comitato di salute pub-blica della Municipalité di Venezia, considerando ch'è un attentato ai diritti materni il proibire a una madre di visitare i propri figli, decreta che non possa esser impedito dai parenti a una madre di vedere la propria figlia e ingiunge alle zie di non osta-colarne i contatti; ma pochi mesi dopo questa figlia risulterà alleata con le zie nelle cause contro la madre e la sorella sposata, rifiutando a quest'ultima il diritto alla dotazione in quanto figlia spuria. Come - e con che spirito - si puo essere giunti a questa lotta tra donne intimamente unite da legami di sangue? Madre Chiara Caterina Maria, la madre, è una donna che lotta per conquistarsi una condizione sociale più elevata. Era nata l'8 aprile 1756, da una famiglia di patriziato povero: il padre, Zan Bat-tista Corner di Zorzi, da S. Maurizio,1 che non solo non deteneva alcun immobile, non avendo presentato mai alcuna condizione di decima, ma che tra il 1757 e il 1764 aveva chiesto e ottenuto dal Senato due provvigioni per mantenere e dotare le figlie,2 la sposa quindicenne ad Alessandro Dolfin, famiglia di livello economico più elevato, 1 Il 3 marzo 1755 Zan Battista sposa Caterina Dall'Acqua a S. Vidal: Caterina non appartiene al patriziato, ma è stata approvata dal minor consiglio nel 1749 (ASV.AC, 110, c. 141r); avrà non meno di due figlie (Chiara e Teresa) e diversi maschi (1757 Zorzi, 1759 Alvise Vettor, 1761 Zan Antonio Maria, 1766 Vicenzo Maria); nel 1786 si risposerà con Antonia Elisabetta Bettini (ASV, Barbaro, reg. 19/111. c. 91). 2 Ambedue di 10 ducati al mese (ASV.ST, filza 2270, 1757, 12 gennaio m.v.), a favore di Chiara, e (ASV.ST, filza 2403, 1764, 5 dicembre), per il mantenimento dei figli. 480 ACTA HISTRIAE • 8 • 2000 • 2 (X.) Alessandra SAMBO: EIGLI ADULTERINI O LEGITTIMATI: IL CASO DELLA DOTAZIONE ..., 479-490 con una dote di soli 7.800 ducati, utilizzando le provvigioni sue e parte di quelle dei quattro fratelli e della sorella minore.3 Il matrimonio risulta fallimentare, tanto che nel 1774 Chiara presenta, a diciotto anni, consensualmente al marito, richiesta di an-nullamento per impotenza reciproca.4 Alessandro smette di mantenere Chiara, non percepisce altre rate della dote, parte per Novigrad, mentre lei va ad abitare con la madre a S. Maurizio. In breve lei tiene una relazione esplicita (evidentemente gia precedentemente iniziata), in completa o parziale convivenza, con Almoro Grimani di S. Maria Formosa, da cui nel 1776 ha una figlia, Elena.5 L'anno successivo il matrimonio con Alessandro viene pero confermato dal giudice ecclesiastico veneziano e solo in appello il vescovo di Treviso nel 1778 lo dichiarera nullo - dunque inesistente ab origine.6 Due mesi dopo Chiara puo cosí sposare il Grimani e l'anno successivo ha con lui una seconda figlia, Pisana.7 Il padre di Almoro, Michiel Grimani, e nel frattempo morto intestato nel 1775, lasciando una cospicua eredita, peraltro legata nella sua totalita attiva a diversi fidecommessi, che fanno sí che essa passi, implicitamente, al primogenito, Zan Carlo.8 Fatta la rinuncia dell'eredita paterna, estranea ai fidecommessi (e non pagati i debiti), non viene dai fratelli fatta alcuna netta divisione del patrimonio. Per Chiara 3 Il contratto, del 3 gennaio 1770 m.v., prevede una dote composta da 600 ducati di mobili piu le due provvisioni (quella di Chiara e per otto anni quella dei fratelli, per un totale di 7044 ducati e 15 grossi, cui vengono aggiunti altri 750 ducati); il matrimonio viene celebrato il 9 aprile 1771 a S. Maurizio con il ventiseienne Alessandro Dolfin di S. Margherita di Antonio e Chiara (ASV.AC, 95/VIII, c. 143; ASV, Stampa, cc. 52-53). 4 L'impotenza sembra scaturire dall'assoluta impossibilita per la coppia di avere rapporti sessuali per una sproporzione tra il pene di Alessandro e la vagina di Chiara, fatto che non impedira ai due successivamente di risposarsi e avere figli con altri partner. Il 24 maggio 1774 la diciottenne Chiara presenta in Curia patriarcale una petizione di nullita, nel giugno Alessandro ne avvalora le dichia-razioni, per partire poi nell'agosto provveditore di Novigrad, dove dovra risiedere fino all'ottobre 1776 (ASV, Stampa, cc. 53-60). 5 Elena (nome della zia paterna sposata Bentivoglio) nasce in casa a S. Maurizio in fondamenta Ca' Corner il 29 marzo 1776; queste situazioni di concubinato, nel caso specifico aggravate dal rischio di adulterio, come pure i matrimoni segreti, sono comuni nella Venezia del Settecento e non danno adito a scandalo; la mancata registrazione del battesimo invece probabilmente e dovuta alla volonta di evitare la menzione di figlia illegittima e adulterina che avrebbe potuto rendere piu laboriose future correzioni. 6 25 agosto 1777, sentenza del giudice veneziano; 2 aprile 1778, sentenza di appello di nullita del vescovo di Treviso; il 17 viene immediatamente fatta una convenzione notarile per la restituzione della dote entro il 1781 (ASV, Stampa, cc. 83-89). 7 21 giugno 1778 matrimonio a S. Maurizio col trentatreenne Almoro Grimani (ASV.AC, 95/VIII, c. 9); il 27 agosto 1779 nasce di Pisana, che porta il nome della nonna paterna (ASV, Stampa, cc. 89-90). 8 Il 24 agosto 1775 era morto Michele Grimani: poi che la cospicua eredita e legata a diversi fede-commessi, viene ripudiata l'eredita preso i Savi sopraconti il 19 settembre. Dal matrimonio con Pisana Giustinian Lolin di Almoro erano nati Zan Carlo (1739) Almoro (1744), Vicenzo (1748 premorto), Elisabetta, Maria ed Elena, che vengono accasate in quegli anni, piu Caterina (1749) e Anna (1741) che rimangono in casa nubili (ASV, Barbaro, reg. 20/IV, c. 146). 481 ACTA HISTRIAE • 8 • 2000 • 2 (X.) Alessandra SAMBO: EIGLI ADULTERIN O LEGITTIMATI: IL CASO DELLA DOTAZIONE ..., 479-490 comunque e un notevole avanzamento di status sociale, anche se la coppia non vive nel palazzo di famiglia. Almoro muore nel 1782 a Padova, intestato,9 lasciando una situazione familiare assai intricata: Chiara aveva cercato prima che morisse di farsi fare una carta dotale per 10.000 ducati, da lui rifiutata e limitata a un atto notarile per 5.000; Almoro per incuria non aveva mai chiarito la situazione di Elena, pur essendo a conoscenza che il suo battesimo non risultava registrato dal parroco. Chiara percio si presenta dal Patriarca, chiedendo venga sanata la mancata registrazione; e esaminato anche lo zio paterno, il quale conferma di conoscerla per figlia del fratello e di desiderare che segua il registro nelle forme solite, onde poter darle il necessario collocamento. Per decreto del patriarca viene scritto che vengono supplite le sacre cerimonie bat-tesimali di Elena del fu Almoro e Chiara sua legittima consorte, ... la qual fu privatamente battizzata.10 E importante questa filiazione per subsequens, in quanto i figli, nati fuori dal matrimonio da genitori liberi da vincoli matrimoniali ma che successivamente si sposino, sono dal diritto veneto legittimati - e quindi equiparati in tutto ai figli legit-timi, eccetto che dall'automatismo nell'eredita fidecommissaria.11 Non risulta invece alcuna azione per rendere Elena idonea a matrimoni con patrizi, forse per negligenza e forse dando per implicita la sua appartenenza a questo ceto. Chiara presenta vadimonio, tramite testimoni, per 10.000 ducati,12 che solo due anni dopo, al suo nuovo matrimonio con Alvise Querini, viene querelato dal cognato, 9 Probabilmente il 9 agosto 1782, a Padova; da testimonianze processuali sembra abbia trasmesso al fratello la richiesta di saldare alcuni debiti, anche per fabbriche, ricordandogli l'esistenza delle due figlie e raccomandandogli la moglie; un inventario delle poche cose in ASV.Pet., filza 477/142, n. 28 1782, 29 settembre. 10 Chiara si presenta in Curia patriarcale il 6 ottobre, due giorni dopo vengono interrogati i testimoni, che dichiarano che il piovano di S. Fantin ha battezzato Elena in casa, il 13 lo zio Zan Carlo dichiara che da Almorè e Chiara sono nate due figlie, una comprovata dalla fede di battesimo, l'altra mancante di requisito che era fino d'allora stato omesso, ma esserlo per averglielo lui stesso significato prima di morire e raccomandate le due bambine, e di desiderare che segua il registro nelle forme solite onde poter darle il necessario collocamento; il giorno successivo il patriarca Giovannelli decreta la registrazione del battesimo nella chiesa patriarcale di S. Pietro con celebrazione delle cerimonie battesimali, essendo nata nel 1776 e privatamente battezzata in casa, specificando inoltre essere procreatam cum ... inter quos matrimonium subinde initum fuit (ASV, Stampa, cc. 91108). 11 La legge del Maggior Consiglio 21 maggio 1617 in materia di fedecommessi e testamenti (poi inserita nella Correzione Bembo degli Statuti) specificava che i figli legittimati per susseguente matrimonio venghino alla successione ne' beni del padre ab intestato et nei testamenti et ultime volontà di essi padri come figlioli legittimi, poiché per tali dalmedesimo padre con il matrimonio sono stati dechiariti et siano admessi come se fussero di legittimo matrimonio stat conforme alle leggi della Repubblica nostra, ma non siano de coetero admessi nelli fideicommissi etiam de padri, né meno nelle ultime volontà di quelli che mancaranno di vita per l'avvenire, se non quando saranno con parole espresse nominati (ASV, Stampa, cc. 160-161). 12 13 e 16 ottobre 1782, testimonianze ai Giudici del Proprio a favore di Chiara per 10.000 ducati. 482 ACTA HISTRIAE • 8 • 2000 • 2 (X.) Alessandra SAMBO: EIGLI ADULTERINI O LEGITTIMATI: IL CASO DELLA DOTAZIONE ..., 479-490 il quale dichiara la cifra falsa e che comunque non le deve nulla, non essendogli pervenuti i beni dal fratello, ma invece essendo legati ai fidecommessi, domandandosi se fosse possibile un rovinoso spoglio de' beni stessi, oltre al gravoso peso, volon-tariamente e cavallerescamente assuntosi da esso N.H. col proprio, della nobil educazione e provvedimento delle due figlie del fratello deffonto, senza aver con-seguito cosa alcuna di ragione del medemo, e tutti gl'altri spontanei ed esuberanti sacrifizi a quali s'era indotto anco rapporto ad essa N.D., per onor di famiglia e che vengono in presente ingratamente retribuiti.13 La storia muore, successivamente Chiara dichiarera di aver sospeso il pro-cedimento per il bene delle figlie, lasciate in casa Grimani. Elena e Pisana vengono poste in convento. Nel 1791, Zan Carlo si sposa,14 a 52 anni, e riesce ad mettere al mondo l'anno successivo l'erede, Michiel, per poi morire meno di due mesi dopo. Vedova e sorelle nubili subentrano nella gestione del patrimonio come tutrici di Michiel; l'eredita viene accettata con beneficio di inventario, al solito si registrano solo i fidecommessi, evadendo tasse e debiti.15 Figlia Nel 1796 Elena, che ha ormai 20 anni, da poco uscita dal monastero in cui e stata educata, contrae matrimonio con Antonio Sarcinelli, nobile famiglia di Conegliano. Il contratto, redatto da Elena in prima persona e non dalla madre o dalla famiglia, costituisce una dote tramite un vitalizio annuo di 300 ducati, riscuotera dalla famiglia sua Grimani, ridotta a capitale di 6000 ducati, per cui se ne forma lo sposo debitore; la madre Chiara, gia nuovamente vedova, si impegna per altri 10.000 ducati; in cambio zii e fratelli Sarcinelli, qualora si separassero dalla comun unione e convivenza di mensa e domicili, si impegnano a dare cadauno annui ducati 150 per poter con onore e decoro sostenere li pesi di suo matrimonio (ASV, Stampa, cc. 151-156).16 13 L'11 marzo 1784 avviene il matrimonio tra la ventottenne Chiara e il trentaquattrenne Alvise VI detto Zan Battista Contarini della Madonna dell'Orto, che sembra coabitasse con Almoro (ASV, Barbaro, reg. 18/II, c. 516; ASV.AC, 96/IX, c. 101); il 5 agosto Zan Carlo querela Chiara in Avogaria per comprovazione della dote di 10.000 ducati (ASV, Stampa, cc. 109-121). 14 Il 5 luglio, con la diciannovenneVirginia Chigi di Sigismondo, che porta una dote di 76.000 ducati (ASV.AC, 96/IX, c. 162). 15 Il primo agosto 1792 nasce Michiel, Zan Carlo muore il 26 settembre a Padova, intestato; il 22 ottobre viene fatta dalle tutrici (madre e zie) l'accettazione di eredita con beneficio di inventario, immediatamente prodotto (ASV.Pet., filza 487/152, n. 25). 16 Il 9 aprile 1796 viene contratto matrimonio tra la ventenne Elena e il ventiduenne Antonio Sarcinelli della nobilta di Conegliano, il 28 dicembre 1798 Antonio entrera nel Consiglio di Conegliano (ASV.CA, b. 77). 483 ACTA HISTRIAE • 8 • 2000 • 2 (X.) Alessandra SAMBO: EIGLI ADULTERIN O LEGITTIMATI: IL CASO DELLA DOTAZIONE ..., 479-490 Caduta la Repubblica l'anno successivo, la madre Chiara, perse le due provvigioni e in una situazione di sbilancio per la dotazione della figlia, chiede un giudizio arbitrario per il pagamento dai Grimani dei 10.000 ducati di dote; quindi intenta una causa compromissoria, che si protrarrà con vari ricorsi fino al 1800, ma ottenendo sempre giudizio a lei favorevole. Di conseguenza le cognate (e zie delle figlie) le impediscono di vedere l'altra figlia Pisana, uscita dal convento, e pagano i 300 ducati annui a Elena solo come graziosa donazione e non come obbligo dotale. Pertanto Chiara ottiene dalla Municipalità un decreto per avere l'accesso alla figlia nubile, Pisana, mentre Elena, tramite il marito, intenta causa per il riconoscimento di una congrua dotazione: in quanto successo Zuan Carlo nell'intera facoltà della famiglia Grimani, ha riconosciuto il dovere di prestare a dette figlie il necessario decente alimento e collocamento, ... per i riguardi dovuti alla memoria di un fratello, alla situazione delle nipoti, al decoro di sua famiglia, considerandole come individui di quella; omise persino di separarne il patrimonio, di formar inventario, ... confuse le azioni; si formo responsabile dell'esser loro civile, le riconobbe appartenenti alla nobile casa Grimani e adotto quasi come figlie, collocandole in monastero; costituendosi in tal modo responsabile, assunse in sé il dovere di provvedere loro (ASV, Stampa, cc. 163-172).17 Le tutrici di Michiel Grimani si difendono, sostenendo che l'intiero di lui stato non già dalla paterna facoltà, ma dalle provide disposizioni de suoi maggiori, e che ne avrebbe danno se una esuberante e cauta direzione facesse si che loro l'utilizzassero per fini impropri. Affermano che Elena è nata in costanza di altro matrimonio, ma, prescindendo da ogni ulteriore esame e censura, esse hanno continuato a supplire il mantenimento, e, passata in matrimonio, hanno continuato a corrispondere ducati 300, pari all'importo del dispendio della di lei educazione. Alimenti si, per buon cuore, obblighi dotali no. Difesa del fedecommesso, ma ancora nessun giudizio sulla condizione civile della nipote (ASV, Stampa, cc. 173-179).18 A questo punto la linea dell'avvocato del Sarcinelli, Rigamonti, propone un primo salto qualitativo, tentando una ridefinizione dei ruoli e dei rapporti familiari sulla base di altri valori: antepone e utilizza il tema della filiazione, dell'appartenenza alla Casa, facendo perno sull'onore, sia della stessa Elena che della casa Sarcinelli che, infine, della madre di Elena, per ottenerne il riconoscimento alla dotazione; più avanti contrapponendo anche la forza del diritto canonico alla "logica economica" del diritto civile e alla "passione" dell'interesse privato; ponendosi infine come paladino del riscatto della condizione femminile. La difesa invece continuerà a limitare (e ci riuscirà) la discussione all'estraneità del fedecommesso a questi obblighi. 17 Tra settembre e ottobre 1797 viene presentata la domanda giudiziale al Buró e poi al R. Tribunale civile di I istanza, quindi l'opposizione e la scrittura di risposta; il 3 novembre la scrittura regolativa. 18 L'11 novembre viene consegnata la risposta avversa alla regolativa, un mese dopo viene formalmente data notizia della causa a Pisana (ASV, Stampa, cc. 179-180). 484 ACTA HISTRIAE • 8 • 2000 • 2 (X.) Alessandra SAMBO: EIGLI ADULTERINI O LEGITTIMATI: IL CASO DELLA DOTAZIONE ..., 479-490 K S Ü a •S S a O s .g o s g I a S ¡S o ^ a s ^ K O •S« £ 485 ACTA HISTRIAE • 8 • 2000 • 2 (X.) Alessandra SAMBO: FIGLIADULTERIN O LEGITTIMATI: IL CASO DELLA DOTAZIONE ..., 479-490 Protesta dunque Sarcinelli, volendo coll'uso regolare delle proprie ragioni mari-tali, indignato, in quanto si pone in dubbio, si spoglia del sacro carattere di filiazione autorizzato da più sacri documenti, ... si aggiunge alla negativa della dotazione anco l'acerba ingiuria di negare alla sfortunata figlia Elena sua moglie persino la nascita e lo stato, ponendolo in contingenza con modi indiretti, ma sarà ben compatito se, posto in necessità di difenderlo, ha dovuto implorare il giudizio come in esso primo capo, e chiede che vengano riconosciuti della moglie la filazione da Almord oltre alla congrua dotazione; quanto al secondo capo ricorda che chi ha dato essere alla prole deve cooperare alla sussistenza, naturali sono ambedue le azioni; la dotazione è un dovere uguale all'alimento, in grazia del quale trafonde nel marito l'obbligazione (ASV, Stampa, cc. 180-183). Le nobildonne cercano di bloccare il primo punto dichiarandolo ultroneo e impro-ponibile, chiamando anche in causa la sorella Pisana, probabilmente per necessità succube delle zie,19 assolvendosi dal secondo, essendo eredità per azioni fideicom-missarie. La sentenza di primo grado è totalmente favorevole ai Grimani,20 ma viene immediatamente appellata (2 aprile 1799) (ASV, Stampa, c. 207). Interessante è l'attacco: l'azione che hanno tutti i figli di conseguire gli alimenti, l'educazione, lo stato da chi si ha dato l'essere, è dipendente dalla conjunzione la più stretta di sangue ed è consacrata dalle voci autorevoli di natura, senza gravissima ingiuria ai legami cotanto sacri che la rendono impreteribile (ASV, Stampa, cc. 208212). Come pure la difesa delle Grimani - ora esplicitamente difesa del lignaggio, di cui sono sinonimi sangue e famiglia -: altro è che un figlio stretto da una famiglia con vincoli di sangue, di società e di religione ripeta alla medesima stato, educazione, alimento ed altro che è un individuo, a cui tutte le leggi moderatrici dell'importante materia nel confronto dell'osservabili circostanze di sua filiazione e dei più certi documenti di fatto tolgono di figlio il prezioso carattere e persino il nome, voglia, a pretesto di una filiazione astrattamente proposta e non concretata, condursi a molestare una famiglia con riflessibili pretese (ASV, Stampa, cc. 213-216). Anche l'appello viene perso (17 agosto 1799) (ASV, Stampa, cc. 217-218) e si ricorre infine al Tribunale revisorio, con il cavillo della assunzione in causa, mal gestita dalle zie, della sorella Pisana contro Elena. 19 Il 18 dicembre c'è l'assunzione di giudizio di Pisana, che verrà assunta in causa anche nei confronti delle pretese materne, a rappresentare l'unità della Casa contro qualsiasi manovra eversiva; nel periodo immediatamente successivo, per dimostrare l'impegno della famiglia nell'educazione delle due ragazze, verranno esibite la testimonianza della badessa del monastero di S. Biagio della Giudecca, ricevute e lettere delle zie, nel giugno dell'anno seguente altre di Pisana alla sorella. 20 18 marzo 1799: regezione del I capo (filiazione), assoluzione del II (congrua dotazione) (ASV, Stampa, cc. 205-206). 486 ACTA HISTRIAE • 8 • 2000 • 2 (X.) Alessandra SAMBO: EIGLI ADULTERIN O LEGITTIMATI: IL CASO DELLA DOTAZIONE ..., 479-490 Nella scrittura di ricorso il marito chiede un nuovo giudizio, appunto perché li giudizi deffinitivi emanati da Tribunali di giustizia decidono dell'interesse dello Stato e dell'onore degl'uomini e non hanno altro vindice fuorché la mano omnipossente del sommo creatore. La difesa Grimani, tendente in parte ad offendere lo specioso carat-tere di filazione della propria moglie, da tutta la famiglia in ogni tempo religiosamente rispettato, ed in parte a negargli qualunque dote colpretesto de' fideicommissi della famiglia medesima, lo ha costretto a iniziare la causa.21 L'assegno è precario, essendosi il marito costituito debitore di equivalente capitale; le successive dichiarazioni delle tutrici che definiscono l'assegno come dono sono una spiegazione ingiuriosa: la nipote non è più tale, si negano dotazione, il carattere di zie e la relazione di sangue e i moti della natura; si richiamano i tribunali a spezzare vincoli formati dalla natura, consacrati dalle leggi, resi indissolubili dalla ragione, non infrangibili da forza umana. L'origine di figlia, riconosciuta da solenne decreto, diventerebbe (cosí) arbitraria asserzione - offesa atrocissima, che pone in dubbio il suo stato civile, che vuole strapparla dal ceppo di quella famiglia:... malignando sulla filiazione, si compromette il suo onore; l'ingiuria estende gli effetti sul casato Sarcinelli; si detrae l'onorata memoria, si turba sin nel sepolcro le ceneri e la quiete del padre. Cosí si condanna a perpetua infamia madre e figlia, le si nega il nome di figlia. Il legame biologico viene assunto come elemento preponderante per il giudizio; non solo, ma il disconoscimento di questo valore trasferisce l'offesa dell'infamia dalla donna alla casa che l'ha accolta col matrimonio. ... Comunque non si tratta di una figlia che nella contingenza debba riconoscere il padre: è nel pieno possesso del di lei stato e sa di appartenere a cospicua famiglia, di procedere da illustre lignaggio. Se l'interesse, il capriccio, possono rapire ai figlioli quel posto, converrebbe toglier alle leggi, alla religione, al social ordine il deposito inviolabile dell'esser degli uomini per rimetterlo alle passioni; chi potrebbe allora garantir ad essi la più intangibile proprietà, chi preserverebbe al figli il padre. ... Ora i parenti vogliono seppellirla, dopo quattro e più lustri di ricono-scimento, nell'oscurità. Importante è perciô che a monte stia il capitolo che le appartenga la denominazion di casato. ... Se infine si diversifica giudizio civile e religioso, la nipote è legittimata dal sacramento e non garantita dal contratto, è accettata dalla religione e allontanata dalla società. ... Placato l'odio della religione sarà adunque implacabile quello degli uomini? E mentre è dato ai genitori d'alternare gli affettuosi nomi di marito, di moglie, sarà tolta alla prole la dolce compiacenza di usar quelli di padre, di madre, di figlio? Quel perdono che all'uomo veracemente pentito de' suoi trascorsi accorda l'Ente Supremo, vedrem noi negato al frutto dei suoi errori? Anzi il perdono me- 21 20 agosto 1800, n. 2977, il 25 viene presentata una aggiunta (ASV, Stampa, cc. 231-252). 487 ACTA HISTRIAE • 8 • 2000 • 2 (X.) Alessandra SAMBO: FIGLIADULTERINI O LEGITTIMATI: IL CASO DELLA DOTAZIONE ..., 479-490 desimo ch'Egli ad entrambi plenamente concede, potra essere dalle leggi, dalla societá ricusato, e scritta a caratteri indelebili da esse quella marca ingiuriosa che il sacramento ha di sua man lacerata? Infine Sarcinelli, vestiti i panni di (interessato) paladino della difficile condizione femminile in questo momento di crisi dei valori dell'Antico regime, domanda: se anche il fidecommesso copre l'intero patrimonio, resterebbero i tribunali, per definire se possa esser giusto che una figliola di cospicua illustre casata debba mirare li maschi possessori, fortunati di tutto, e costretta esser dovesse di passar alle nozze alla condizione dell'orfana la piu miserabile ... Quante infelici figlie rimanersi senza collocamento o senza dotazione, necessitate senza colpa a mirare da presso un fortunato erede possessore delle doviziose sostanze della famiglia, da cui e uscita e alla quale a dispetto d'ogni ripulsa appartiene? A tal crudeltá non arriva la mente dei testatori, che, per salvare il decoro del loro casato, non si fanno per tal via a calpestarlo nella forma piu ingiuriosa; e se pure l'umana passione a tal passo giun-gesse, l'umanitá, la religione, le leggi giammai abbandonano queste vittime scia-gurate, né si fanno ministre delle passioni medesime ... (ASV, Allegazione stampa). Natura-sangue-onore contro sangue-lignaggio (-e comunque implicitamente sempre anche onore). Non conosciamo l'ultimo giudizio (la sede sussidiaria dell'Archivio di Stato di Venezia, dove e conservato il materiale giudiziario del secolo XIX, rimane ancora inagibile), ma probabilmente continuera ancora a vincere il lignaggio. L'oblio ha comunque coperto il nome di Elena e della figlioletta, che, ahime, Antonio Sarcinelli non ricorda vent'anni dopo, quando chiedera al Governo austriaco la conferma del proprio titolo nobiliare (ASV.CA, b. 77)22 - dimensione d'altronde forse non molto diversa da quella che un'altra donna descrive e lamenta quasi un secolo dopo: Io sono soltanto te! Sono tua, sono parte di te, sono tua moglie e non conosco altra vita. Non posso pensare, non posso far nulla; ci siamo "noi", ma io non ci sono; e quel che e peggio, quando tu mi baci tutto questo mi sembra giusto Anonima (da Sheila Rowbotham, Esclusa dalla storia) 22 Anche Pisana svanisce dalle carte, gia nel 1805 non e con le zie nel palazzo Grimani, forse morta, forse sposata, forse rientrata in convento (AMV). 488 ACTA HISTRIAE • 8 • 2000 • 2 (X.) Alessandra SAMBO: FIGLIADULTERUI O LEGITTIMATI: IL CASO DELLA DOTAZIONE ..., 479-490 NEZAKONSKI OZIROMA POZAKONJENI OTROCI: DOTA ELENE GRIMANI (1797-1800) Alessandra SAMBO Državni arhiv v Benetkah, IT-30125 Venezia, S. Polo 3002 e-mail: asve@beniculturali.it POVZETEK Elena se je rodila leta 1776 kot otrok Chiare Corner in Almorda Grimanija, ko njena starša še nista bila poročena, saj je bila Chiara tedaj v prizivnem postopku za razveljavitev zakonske zveze z Alessandrom Dolfinom zaradi obojestranske impotence. Elenin krst so torej vpisali šele nekaj let kasneje, po razveljavitvi te zakonske zveze in po poroki Chiare in Almorda, in sicer leta 1782. Konec stoletja pa so skrbnice sina Michela (dediča premoženja, v celoti vezanega s fidejkomisi) po očetovi smrti in tudi po smrti očetovega brata Zan Carla zavrnile uveljavitev Elenine dote, ki se je poročila z Antoniom Sarcinellijem. Skrbnice so namreč zatrjevale, da je Elena nezakonski otrok, saj se je rodila v času, ko je bila poroka Corner - Dolfin še vedno veljavna. Elena se je nato, preko moža, pritožila z utemeljitvijo, da gre za zakonito stanje, saj je bila zakonska zveza razveljavljena ab origine in ona sama za tem pozakonjena. Ta primer, ki se je odvijal v kriznem obdobju starega režima, je zanimiv predvsem kar zadeva utemeljitve, ki sta jih obe stranki navajali med zagovorom svojih trditev. Medtem ko se je družina Grimani zavzela predvsem za obrambo svojega porekla, a je bila vezana na fidejkomise, je družina Sarcinelli skušala uveljaviti ponovno definicijo družinskih vlog in odnosov in sicer na osnovi drugačnih vrednot; odločilno vlogo pri sojenju naj bi prevzele biološke vezi in moralne vrednote, v oporo pa naj bi bila tudi vloga časti - tako časti Elene same kot njene matere in nazadnje tudi hiše same, ki jo je s poroko sprejela. Narava - kri - čast proti kri - poreklo (- in seveda implicitno vedno tudi čast). "Ko se je umirilo sovraštvo vere, bo človek razvnemal svoje sovraštvo? In medtem ko si starši lahko izmenjujejo priljubljena moževa in ženina imena, njihovi otroci ne bodo smeli ljubeznivo izrekati očetovega, materinega in otrokovega imena? Ne bo oprostitev, ki jo je Bog izrekel resnično skesanemu človeku za njegova pretekla dejanja, priznana plodovom njegovih napak? Bosta zakon in družba to oprostitev, ki jo On v celoti dopušča obema, celo zavrnila in z neizbrisnimi črkami nanje vtisnila tisto žalitveno znamenje, ki ga je Zakrament sam uničil? " Ključne besede: Benetke, patriciat, premoženje, pozakonitev, fidejkomisi, zakonska zveza, Beneška Republika, začasna občinska oblast, avstrijska vlada 489 ACTA HISTRIAE • 8 • 2000 • 2 (X.) Alessandra SAMBO: EIGLI ADULTERINI O LEGITTIMATI: IL CASO DELLA DOTAZIONE ..., 479-490 FONTI E BIBLIOGRAFIA AMV - Archivio storico municipale di Venezia (AMV), Anagrafi, 1805, Castello, G -R. ASV, Allegazione ms. - Archivio di Stato di Venezia (ASV). Archivio privato Grimani di S. M. Formosa, b. 8, Allegazione del nobile signor conte Antonio Sarcinelli uxorio nomine in prima istanza (Regio Tribunale civile di prima istanza). ASV, Allegazione stampa - ASV, Archivio privato Grimani di S. M. Formosa, b. 8, Allegazione per la nobile signora Elena Grimani fu di Almoro consorte del nobile signor conte Antonio Sarcinelli, Francesco Andreola, cc. 1-46 a stampa (Regio Tribunale di appello, appello alla sentenza di prima istanza 1799, 18 marzo). ASV, Barbaro - ASV. Miscellanea Codici, serie I, M. Barbaro, Arbori de' patritii veneti. ASV, Stampa - ASV, Archivio privato Grimani di S. M. Formosa, b. 7, Stampa NN.DD. Pisana Grimani quondam Almoro, Virginia Chigi rel. Z. Carlo Grimani, Cattarina ed Anna sorelle Grimani tutte tre tutrici e curatrici del N.H. Michiel Grimani contro il nobile signor conte Antonio Sarcinelli uxorio nomine, Giovanni Graziani interveniente e procuratore per Sarcinelli contro i giudizi 18 marzo e 17 agosto 1799, cc. 1-252. ASV.AC, 110 - ASV. Avogaria di Comun (AC), b. 110, Partium declarationum liber. Propter matrimonia nobilium cum mulieribus non patritiis. ASV.AC, 95/VIII - ASV. AC, reg. 95/VIII, Libro d'oro, Matrimoni. ASV.AC, 96/IX - ASV.AC, reg. 96/IX, Libro d'oro, Matrimoni. ASV.CA - ASV. Commissione araldica. ASV.Pet. - ASV. Giudici di Petizion, Inventari. ASV.ST - ASV. Senato Terra (ST). Ferro, M. (1778-1780): Dizionario del diritto comune e veneto. Venezia, Modesto Fenzo, ad voces "Bastardo": I, 217-224; "Legittimazione": VI, 375-388; "Naturale": VII, 291-297. Menegon, L. (1996-1997): I figli naturali: un aspetto della famiglia patrizia a Venezia (meta sec. XVI - meta sec. XVII), tesi di laurea (relatore C. Povolo). Venezia, Universita degli studi di Venezia, Facolta di lettere e Filosofia. Menegon, L. (1997): I figli naturali nell'ambito della famiglia patrizia veneziana in etä moderna. Un primo approccio. Terra d'Este. Rivista di storia e cultura, 13 (gennaio-giugno 1997). Este, Gabinetto di lettura, 73-95. 490