novi
tednik Slovencev videmske pokrajine
ČEDAD/CIVIDALE • UEB. De Rubeis 20 • Tel. (0432) 731190 • Poštni predal/casella postale 92 Poštnina plačana v gotovini / abb. postale gruppo 1 bis/70% • Tednik / settimanale • Cena 700 lir
št. 21 (380) »Čedad, četrtek 28. maja 1987
NAŠI EMIGRANTI NAS POVEZUJEJO S SVIETAM
Tavorjana v Franciji
Od tistih parvih dielucu 50 liet od tega do pobratenja z občino Gueret
Začela se je žalostno, iz pomanjkanja an tarplienja, ratala pa je na koncu na liepa pravca. Pred zadnjo uojsko, v tridesetih lietih, je muorlo došt ljudi zapustit vas, družino an parjatelje an iti služit kruh v juške daržave. Zaki? Za puno od njih je bila velika revščina, mizerija, ki jih je potiskala v sviet; za druge so bli an politični problemi. Biu je v Italiji fašizem.
Takuo puno dielucu iz občine Ta-vorjane je emigralo v Francijo, v kraj Gueret. Bili so venč part «scalpellini», dieluc, ki so poznal kaman an ga znal dielat. Zatuo so gledal podobno dielo an so paršli v francuosko miesto .
Bli so dobri dieluci, pa tud mojstri v njih meštierju zatuo so jih vsi radi imiel, dobro so jih spariel an oni v telem kraju, ki je biu za puno aspektov podoben njih rojstni Tovarjani, so se počutili ko doma. Dost od njih se jih je potle varnilo damu, dost jih je ostalo pa gore an tu so si nardili družino. Povezava pa je le ostala z rojstno vasjo.
Lietos maja so v Gueretu praznoval 50. oblietinco od kar so zgradil sedež kamuna an šuolski center. Za njih praznik so napravli dost podub an je paršlo tudi do pobratenja, «ge-mellaggia» z občino Tavorjano. Takuo so francuoski parjatelji jim tiel pokazat hvaležnost za njih dielo pa tud spoštovanje za tele mojstre. Na starih slikah, ki sojih francuoski časopisi publikal, saj so dost prestora dali telemu dogodku, pa tudi na razstavi, v Gueretu, kjer se videjo dieluc, ki so zidal občino je bluo narvič ljudi pru iz Tavorjane.
Takuo 15., 16. an 17. maja je bila Tavorjana ko zapuščena, prazna. Vič ku 150 ljudi je šlo v Francijo, šli so tudi občinski možje s sindakam Sab-badinijem na parvem mestu.
Bli so sparieti po družinah, počutil so se med prijatelji. Marsikak je
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Il sindaco Sabbadini ed il collega di Gueret Andre Lejeune scoprono il monumento, dono del comune di Torreano
parvič sreču kakega strica an drugo žlahto. Zatuo je bluo dost veselja, padla pa je an kaka suza.
V petak so v Gueretu parpravli francuoski vičer, v saboto je biu ta-vorjanski, s plesom, laškim vinam,
gubanco an s piesmijo. Pejal so gor an njih zbor, ki se je komaj rodiu. U nedieljo je biu pa uradni del programa, ko so si dva župana, Sabbadini an Lejeune, dva kamuna izmenjala darila.
Del obiskovalcev na razstavi
V okviru čedajskega praznika vina so v saboto odparli na targu. Sv. Janeza razstavo diel v liesu an slik Giovanni Vogriča, pru v tistih prostorih, ki jih je z velikim dielam postroju an kjer je do konca njega življenja dielu.
Na razstavo, ki jo je družina Vogrig an v parvi varsti sin Valter, parpra-vla je paršlo dosti parjatelju prezgodaj umrlega slikarja. Bili so beneški umetniki, bili so tudi slovenski duhovniki an skupina šuolarjev iz Čedada, ki jo je vodil prof. Petricig. Niega dielo so na razstavi pohvalil an čedajski župan Pascolini an pokrajinski odbornik Mazzola.
VALLI DEL NATISONE
Artigianato in Fiera a Udine
Uno stand della Fiera di Udine che si aprirà la prossima settimana (dal 4 all’8 giugno) sarà riservato all’ar-tigianato della Benecia. Ne saranno titolari la Beneška galerija con la cooperativa Lipa che si propongono di effettuare un primo test all’interno di una grande struttura fieristica.
Lo stand della Beneška galerija presenterà solo alcuni settori di attività quali il tappeto e l’arazzo con le già affermate tessitrici d’arte Maria Rosa Crucil, Loredana Drecogna, Sandra Manzini, Antonella Pizzolongo e Andreina Trusgnach; il settore ceramica con Darko e Brunetta Di Le-nardo; il settore scultura/design con Gianni Osgnach; il settore restauro con Roberto Bianchini; il settore arredo con Dino Fasano, Paolo Jussig e Adriano Terlicher.
11 coordinatore prof. Paolo Manzini, presidente della cooperativa Lipa, che ha ancora curato l’allestimento dello stand, è fiducioso in un meritato successo promozionale.
MARINIG RISPONDE ALLE NOSTRE DOMANDE
Tutela degli sloveni e cooperazione internazionale Qui sta il futuro delle valli
Firmino Giuseppe Marinig, 47 anni, insegnante, sindaco di S. Pietro al Natisone, consigliere provinciale socialista e dall’ultimo congresso membro del direttivo regionale del PSI è candidato alla Camera nella nostra circoscrizione che comprende le provincie di Udine, Gorizia, Belluno e Pordenone. Unico candidato della Benecia in queste elezioni politiche, Marinig ha cosi risposto alle nostre domande.
Che cosa significa per te questa candidatura?
Senz’altro ha un grosso significato. Rappresenta il riconoscimento di un impegno politico, ma credo soprattutto del mio impegno come amministratore. Non tanto come singola persona, come sindaco di S. Pietro, bensì come rappresentante di forze politiche diverse che, unite nelle liste civiche, rappresentano quell’aspetto nuovo che si è creato da una decina di anni a questa parte nelle valli. Questo è il punto più importante di tutta la nostra politica anche perchè modifica quella situazione di staticità e di emarginazione prodotta in tanti anni dalle amministrazioni DC e che noi vogliamo stimolare e sollecitare.
Sinteticamente, dove bisogna intervenire per invertire la tendenza al degrado e all’emarginazione delle Valli del Natisone, del Torre, di Resia e della Valcanale?
A livello locale come lista civica, abbiamo avviato una politica nuova di apertura verso la Slovenia ed il Friuli, creando strutture a capitale misto nel settore economico e favorendo incontri e contatti tra le amministrazioni della Benecia e quelle della Slovenia. Ma più in generale la nostra politica si dovrebbe incentrare su tre aspetti: 1) maggiore autonomia nella Regione Friuli-Venezia Giulia;
2) ripresentazione della legge sulla minoranza etnico-linguistica slovena;
3) legge sulle aree di confine, sulla cooperazione economica tra l’Italia da una parte, la Slovenia, la Jugoslavia e tutti i paesi dell’est dall’altra.
Finita la fase della ricostruzione dopo il terremoto infatti, ritengo che tutto l’asse portante del nostro impegno nella regione Friuli-Venezia Giulia dovrà basarsi sulla cooperazione internazionale e sul riconoscimento delle minoranze, da una parte quella slovena, dall’altra quella friulana e tedesca.
Rispetto alla legge per le aree di confine, come va definito secondo voi il territorio dove dovrebbe venire applicata?
Personalmente ritengo che per aree di confine si debbano intendere quelle zone del Friuli-Venezia Giulia che stanno a ridosso del confine e che vanno da Trieste fino a Tarvisio. Possono comprendere anche la Car-nia ma certamente non aree diverse. Questa proposta di legge — presentata prima dai Comunisti poi dal PSI e da altri parlamentari — è una conseguenza logica ed inevitabile, secondo noi, del Trattato di Osimo che aveva dimenticato per quanto riguarda la parte economica la provincia di Udine. Noi socialisti lo avevamo fatto presente già nel 1977 con un ordi-
ne del giorno presentato a livello di amministrazioni locali. La legge per le aree di confine è dunque un provvedimento molto importante per il nostro futuro e pensiamo che debba integrarsi con il progetto montagna della Regione.
Interrotta anzitempo la legislatura si è interrotto anche l’iter per l’approvazione da parte del Parlamento della legge di tutela della comunità slovena. Qual’è il vostro impegno su questo tema?
Certamente bisognerà ricominciare da capo. È chiaro che nessuna legge sarà perfetta e accontenterà tutti. Credo però che come primo passo sia necessario arrivare ad una legge del Parlamento che deve avere due requisiti fondamentali: riconoscere l’esistenza della minoranza slovena anche nella provincia di Udine e darle le prime possibilità finanziarie, assieme a strutture pubbliche, per avviare il processo di tutela. Su questa base si potrà cominciare a costruire.
Pretendere tutto e subito non è possibile, le forze politiche in Parlamento sono divise su questo tema e c’è quindi anche una questione di numeri. Il nostro impegno formale è quello di ripresentare la legge di tutela dandole un certo tono, cioè predisponendo una tutela di tutti gli aspetti culturali, linguistici, economici e sociali della popolazione che abita la fascia confinaria, garantendole la possibilità di vivere sul territorio dove è insediata da 1200 anni. Come si concilia il vostro impegno per la tutela della minoranza slovena con l’accordo con la Lista per Trieste?
Il Partito Socialista da un’ampia autonomia alle federazioni e la rispetta. Questa scelta è stata maturata dalla federazione triestina. Parte dalla
segue a pagina 2
V prihodnji številki bomo predstavili kandidate za Senat
Spomin	na	slika
dalla la pagina
Incontro con Marinig
INCONTRO A GRIMACCO
Il voto dato
è sicuro,	di
consapevolezza della debolezza del nostro partito a Trieste e dalla volontà di avere un rappresentante triestino socialista in Parlamento perchè porti avanti anche il problema della tutela della minoranza slovena. Si tratta quindi di una alleanza pura-
Zakonska zaščita Slovencev. To je bila tema tiskovne konference, ki jo je v torek sklicala v Vidmu furlanska federacija PSI, da bi predstavila slovenskega kandidata za poslansko zbornico Firmina Mariniga, špetrske-ga župana in pokrajinskega svetovalca. Prisotna sta bila tudi senator Castiglione in bivši podpredsednik deželnega odbora in kandidat za poslansko zbornico Renzulli.
Glavno besedo je na srečanju imel Marinig, ki je predstavil težak položaj Nadiških dolin in vse Benečije, predvsem na gospodarskem področju. V zadnjih časih, je dejal Marinig, smo priča določenim pozitivnim premikom, nastale so nove gospodarske podube z mešanim kapitalom. Po
Lettere al direttore
Spettabile direzione,
recentemente mi sono imbattuto in un uomo, Antonio Gramsci. Quest’anno è di moda: si «festeggia» il suo 50 anniversario... della morte naturalmente. Antonio era sardo ma poteva nascere a Montefosca od a Lusevera. Ha visto, fin da ragazzo, i drammi della sua gente, la vita di stenti e le ingiustizie. Si è dato da fare per svegliare quelli della Sardegna ma è andato oltre l’interesse del proprio campanile di: ha capito che erano problemi di tutti, ha superato con coraggio e concreto senso della realtà le chiacchiere degli sfaccendati e degli opportunisti che vedono la politica come un «business», un far soldi per sè e basta. Per questo è morto prima di tanti altri, i furbastri si salvano e prosperano, gli onesti sgobbano e crepano. Era un uomo, un padre affettuoso, capite! non era un santo, un asceta con la mente persa nell’ideale assoluto, credeva in ciò che diceva, scriveva e faceva.
Le sue lettere dal carcere non sono uno svago letterario o, tutt’al più un best-seller per «soli comunisti» da esibire nella libreria di casa; un padre manda il suo cuore e la sua vita ad un Figlio che non vedrà mai, di cui, però immagina i «perchè» e i «come»?. E con linguaggio semplice e chiaro dà consigli ed idee, si sente la persona sensibile che ama la natura e comprende la sofferenza altrui perchè è anche sua propria, intima, duramente vissuta, è quasi evangelico. Si, poteva veramente nascere in Benecia, non è vissuto solo per il piazzale del suo paese, lui era per gli emarginati, li voleva tutti uniti, per costruire insieme!, al di là delle stupide e squallide beghe personali con cui la gente stessa si divide dai fratelli, è uno tra i tanti, ha vinto il «mio» per il «nostro» per disoccupati, orfani, disabili, minoranze massacrate, gente dispersa, emigrati.
Lui ha studiato per migliorarsi e migliorare, non è andato in giro per il paese col naso all'insù dicendo: — Io sono studiato, voi no. Massa di ignoranti! —. Lui non ha dimenticato la sua gente perchè è uno di loro, una volta tanto i soldi delle borse di studio furono spesi bene.
Commemorando l’uomo ne offendiamo la memoria, lo trasformiamo in una cosa, morta ed inutile, lo affoghiamo nelle bicchierate solenni e nei discorsi. Lui ci ha insegnato ad agire sempre e nel presente, facciamolo, dunque.
Antonio Blcnio
mente elettorale che comunque tende anche alla riapacificazione degli animi superando il momento dell’urto e dello scontro. La nostra posizione sulla questione della tutela della comunità slovena comunque non cambia e rimane quella che ho esposto prima.
poti gospodarske okrepitve je treba nadaljevati, kajti prav na gospodarski osnovi temelji tudi jezikovna, kulturna in socialna zaščita. Zato ob zakonski zaščiti Slovencev je potrebna tudi odobritev zakona za gospodarsko sodelovanje ob meji, je nadaljeval Marinig, saj sta zakona vsebinsko povezana. Vsekakor zaščita mora biti globalna, je dejal Marinig, kar pomeni, da mora upoštevati vse aspekte življenja slovenske skupnosti.
Da se bo PSI zavzemala tudi v novi zakonadajni dobi za odobritev zaščitnega zakona za Slovence v duhu ustave, sta poudarila tudi Castiglione in Renzulli. Slednji je tudi dejal, da mora biti zaščitni predlog, kar se da realističen in obenem, da bo treba tudi glede tega vprašanja kot je bilo za obnovo po potresu, iskati sodelovanje vseh furlanskih senatorjev in poslancev, da ga bo parlament čimprej odobril.
Seveda so novinarji na tiskovni konferenci kot prvo postavili vprašanje sporazuma med PSI in Listo za Trst. Renzulli je v svojem odgovoru dejal, da je to rezultat razmer na Tržaškem in da gre izključno za volilno zavezništvo, kar ne bo pogojevalo stališč PSI do slovenske manjšine.
Smatramo, da je skoraj odveč ponovno podčrtati, da nas loči le nekaj dni do izteka vsakoletnih davčnih obveznosti. Na vsak način naprošamo zamudnike, da se zglasijo na uradih Združenja ali da sami uredijo vse potrebno v zakonskem roku.
Prvi dne junija naš čaka le mesečna prijava davka IVA za april 1987 in to le za podjetja, ki imajo dvostav-no knjigovodstvo.
Riteniamo che sia forse superfluo sottolineare, che mancano solamente alcuni giorni alla scadenza annuale della dichiarazione dei redditi. Comunque sia invitiamo i ritardatari a presentarsi immediatamente presso la sede delFURES oppure di sbrigare da soli — entro i termini previsti dalla legge — tutte le pratiche inerenti alla dichiarazione. Nei primi giorni di giugno dovremo affrontare la dichiarazione IVA per il mese di aprile 1987, ma questa scadenza è importante solamente per le aziende che hanno la contabilità ordinaria.
*♦*
Dežela že dalj časa načrtuje izdajo posebnega zakona, ki bi predvideval posebne posege za razvoj goratega predela dežele. Zakonodajalci so končno ugotovili važnost, da se posveti tudi tem zapostavljenim področjem večjo pozornost.
Zaradi tega je bila izdelana posebna študija, ki je izluščila vso krajevno problematiko. Za osnovo so bila vzeta področja zapopadena v okvire Gorskih skupnosti a ta so bila porazdeljena na gričevnata in gorska področja. Po podatkih državnega statističnega urada spadajo namreč med gorata področja le tista čigar nadmorska višina presega 700 metrov.
Dalla donna la forza dei contenuti. Così ha modificato uno slogan di questa campagna elettorale la prof. Silvana Schiavi Fachin, docente dell’Università di Udine e candidata come indipendente nella lista del PCI per la Camera, che ha avuto domenica mattina un incontro con gli elettori a Clodig, nel comune di Grimac-co, aprendo così la campagna elettorale del PCI nelle Valli del Natisone.
La Prof. Schiavi si è presentata, com’è sua abitudine, in modo franco ed immediato con una grande disponibilità al dialogo ed al confronto su quei temi di cui si occupa con passione, competenza e professionalità: il magico modo dell’infanzia, come lei stessa l’ha definito. La sua riflessione ha preso le mosse dalle esperienze e dai contatti avuti con la Benecia, con gli insegnanti, i genitori, gli organismi scolastici attraverso il centro scolastico bilingue di S. Pietro, con cui collabora dal suo nascere, ma anche la proposta dell’Università di Udine, finanziata dalla CEE per Savogna, non andata in porto.
È emersa l’immagine di una comunità che ha sempre vissuto come pesante fardello e con senso di colpa l’appartenenza ad una minoranza. Il recupero e la valorizzazione anche di piccole lingue — ha sostenuto la candidata comunista — significa recuperare un’immagine positiva di sè, svilupparla per essere protagonisti, ma anche per impadronirsi di quegli strumenti culturali che oggi sono indispensabili per evitare l’emarginazione.
Il problema dell’appartenenza ad
Presso la Regione è già da vario tempo in elaborazione una legge speciale per interventi nelle zone montane della regione stessa. Questo fatto dimostra che le autorità regionali si sono rese finalmente conto, che bisogna dare maggior attenzione a queste zone depresse. Per questo è stato redatto uno studio speciale che prende come base i territori della varie Comunità montane.
L’analisi però ha dovuto tener conto anche delle disposizioni dell’ufficio centrale di statistica (ISTAT) che considera quale zona montana solo, quei territori, che superano i 700 metri di altezza sul mare.
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Na podlagi analiz je prav gorat predel Nadiških dolin najbolj zapostavljen del v deželi: tu je še vedno prisotno veliko izseljevanje, prisoina je tudi dnevna migracija, ravno tako ugotovimo visoko stopnjo nezaposlenosti. Raztresena naselja so nepovezana a tudi zveze z dolino so dokaj slabe in neurejene. Zaradi tega se stalno slabša socialno stanje tukaj živečega prebivalstva.
Deželni načrtovalci so tudi ugotovili glavne smernice posegov, ki bi morali spremeniti tok dogodkov. Prvenstveno bi morali skrbeti, da bi se popestrile tako imenovane socialne usluge prebivalstvu: torej z izrednimi posegi bi morali urediti tudi stranske poti, ojačati bi morali javno prevozno službo. Drugi posegi bi morali razviti part-time kmetijstvo, ki bi moralo biti usmerjeno v visoko kakovostne kulture, ki jih krajevni trg potrebuje. Da bi dosegli ta cilj bi deželna uprava dala na razpolago posebne strokovnjake, ki bi preučili ce-
una minoranza investe la formazione e l’educazione del bambino e dei ragazzi in generale e pone quindi un problema di qualità della scuola. Non si tratta quindi di un problema marginale e nemmeno di un’espressione localistica, provincialistica. L’Europa di domani si basa sulla conoscenza reciproca, il rispetto e la convivenza fra tutte le comunità piccole e grandi che la compongono. I cittadini europei di domani dovranno avere sempre maggiori competenze, dovranno essere plurilingui — ha sostenuto la Schiavi — e per raggiungere questo obiettivo è necessario partire dal rispetto e dalla conoscenza della lingua che si parla a casa, in famiglia. Una riflessione quella della prof. Schiavi quindi di largo respiro che ha toccato anche altre questioni legate al futuro culturale ed economico del-
lotno problematiko. In končno so predvidene tudi pobude za ureditiev majhnih proizvodnih obratov, ki bi bili lahko povezani tudi z gospodarstvom sosednje države.
Dalle analisi della Regione risulta che sono proprio i territori montani delle valli del Natisone fra i più disagiati da un punto di vista economico: esiste ancora oggi un forte movimento migratorio come pure è presente una migrazione frontaliera, la disoccupazione è di gran lunga superiore alla media. Gli insediamenti abitativi sono sparsi e male collegati sia fra di loro che con il fondo valle. Per queste ragioni notiamo un forte impoverimento del tessuto sociale.
Nell’analisi sono previsti anche gli interventi necessari per mutare la situazione. In primo luogo si rende necessaria la ristrutturazione della viabilità anche secondaria e l’adeguamento del servizio di trasporto pubblico alle necessità della popolazione. Inoltre sono previsti degli interventi per sviluppare l’agricoltura part-time, favorendo le colture ad alto reddito, che potrebbero essere piazzate sul mercato locale. La Regione darebbe a disposizione tecnici
la nostra Regione.
La continuità dell’impegno del PCI sul tema delle minoranze, sulla questione della tutela della comunità slovena è stata poi ripresa nel corso dell’incontro dall’on. Lizzerò che si è sempre rivolto alla prof. Schiavi chiamandola onorevole. Il voto dato a lei è un voto sicuro in quanto è uno dei candidati forti del PCI e sarà eletta, ha dichiarato. Ma è un voto sicuro anche perchè valorizza il lavoro e l’impegno delle donne, non in termini generici, ma sul piano della competenza, della professionalità, dei contenuti. Naturalmente i comunisti non hanno mancato di sottolineare l’importanza di questa campagna elettorale che può portare la DC all’opposizione e determinare una reale possibilità di cambiamento e modernizzazione del paese.
specializzati che dovrebbero consigliare gli interessati. Inoltre è prevista la creazione di piccoli insediamenti industriali, che potrebbero essere collegati con le zone confinarie d’ol-tre frontiera.
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Kakor vidimo je bila študija zastavljena dokaj široko in so bili ugotovljeni problemi gospodarsko manj razvitih predelov.
Za izboljšave so predvideni tudi gospodarski posegi. Postavlja enostavno vprašanje in sicer, kdaj bo sledil zadevni zakon in kolikšna bodo sredstva na razpolago. Stanje se spreminja iz let v leto in vsako zavlačevanje bi bilo vsekakor škodljivo.
Come possiamo rilevare l’analisi è stata abbastanza approfondita e sono stati rilevati i problemi delle zone economicamente sottosviluppate. Si pone però una domanda logica e cioè quando sarà promulgata la legge e quali finanziamenti sarebbero disponibili. La situazione muta di anno in anno e ogni ritardo nella ralizzazio-ne del progetto sarebbe deleterio.
(zk)
Slovensko deželno gospodarsko združenje Unione regionale economica slovena
in Patronat INAC
hanno la loro sede / imata sedež a CIV1DALE - v ČEDADU via / ul. Manzoni, 25 Tel. 730153
Orario /Urnik 8 - 12,30 / 14 - 17,30
SOCIALISTI O ZAŠČITI SLOVENCEV
Predstavitev	Marin
VOTA
Za gospodarstven Per gli operatori
28. maja
Stran 3
RECENSIONE
Per ricor Olivo Pielci
24 - VIAGGIO NELLE TRADIZIONI POPOLARI
La Sedon Salvadie: come far vivere e conoscere la musica popolare
Negli ambienti della ricerca etno-musicale ci si è sempre chiesti se è possibile svolgere correttamente ricerca e documentazione sulla musica popolare e contemporaneamente riproposta o «revival», com’era di moda dire una quindicina d’anni fa quando si è cominciato diffusamente a prendere coscienza del patrimonio musicale tradizionale.
La recentissima uscita di una cassetta ad opera della Led Records, etichetta locale di cui abbiamo già avuto modo di parlare su queste pagine, sembra gettare nuova luce sull'argomento, proponendo all’attenzione pubblica un gruppo di giovani musicisti e ricercatori friulani, la Sedon Salvadie.
Il gruppo, già in parte conosciuto per i diversi concerti tenuti un pò ovunque in regione ma anche in alcune manifestazioni nazionali e all'estero, con questa prima produzione, «Il Gri e la Moscje», si impone per la vastità e l’accuratezza della ricerca tematica, sono infatti presenti musiche di tutte le componenti etniche del «Friuli storico» compresa Resia e Benečija, e per l’originale soluzione che vede musicisti professionisti accanto agli autentici portatori locali nell’esecuzione di molte tracce registrate.
Così ad esempio vediamo suonare la Sedon Salvadie musiche resiane accanto ed assieme a suonatori resiani, così come è anche presente la fisarmonica di Liso per un’altro brano proveniente dalle Valli del Natisone.
Il prodotto che ne esce è un invi-
tante assieme di autentico spìrito popolare, espresso attraverso uno stile rigorosamente rispettoso della tradizione, e di tecniche e capacità professionali che una volta tanto anche in produzioni di carattere locale emergono e si evidenziano.
«Il Gri e la Moscje» è il risultato finale di alcuni anni di ricerca che il gruppo composto da Andrea Del Fa-
LED/U
vero, Giulio Venier, Marisa Scunta-ro, Lino Straulino ed altri importanti compagni di viaggio come Glauco Toniutti e Emma Montanari, ha compiuto in lungo e in largo nella nostra regione.
Il metodo usato è sicuramente un pò originale, molto dispendioso, ma comunque estremamante valido: ascoltare, registrare e poi suonare e risuonare con i vari musicisti popolari.
E’ un metodo che si è rivelato utilissimo, soprattutto per la musica di Resia e della Benečija, provenienti da un patrimonio culturale diverso da quello di formazione dei giovani ricercatori friulani. In pratica ogni occasione è risultata utile a suonare con «Liso», «Gusto» o i «resiani» e la continuità di questa pratica ha permesso loro di imparare non solo i temi musicali, le arie, i testi, ma anche, cosa ben più importante, le tecniche che più o meno ortodosse, più o meno personali, hanno aiutato la Sedon Salvadie a capire le pecularità delle varie espressioni della musica popolare.
In conclusione dobbiamo riconoscere nella Sedon Salvadie l'unico gruppo di ricerca e riproposta di musica popolare nella nostra regione che abbia saputo fondere il sapere tradizionale con le moderne esigenze del consumo del prodotto musicale, il tutto alla luce dei più corretti criteri d’indagine e di raccolta. E non sembri poco la capacità di portarsi sul palco o in sala di registrazione un qualche vecchio suonatore tradizionale, non sembri poco la disponibilità ad imparare da questi ultimi testimoni della nostra cultura popolare i «trucchi» del mestiere, e soprattutto non sembri poco il faticoso lavoro di riproposta ad un pubblcio assai vasto e molto spesso ignaro, del nostro patrimonio tradizionale proprio nelle sue forme più autentiche, originali e arcaiche.
Valter Colle
IL POETA DEL NATISONE
Roberto Vaitori Editore
In mezzo ad una copertina chiara di un libro esposto nelle vetrine delle cartolerie spicca l’immagine di Olivo. Il titolo del libro esposto è II poeta del Natisone e la foto ci richiama: ma come, ti sei dimenticato che Olivo non lo si incontra più per le strade di Cividale?
Cosi è: un libro ha anche questo di importante, quello di richiamarti alla mente il ricordo di persone che sono state immancabili nel teatro della vita. La scena è — questa volta — la città di Cividale con le sue strade, le viuzze, le sue nobili piazze.
Olivo che recitato a lungo su quella scena vera, e mettendoci molto di suo, di autentico, di inventato, di improvvisato in una recita che non è altro che la realtà. Di proprio ed autentico, messo in scena attraverso una dichiarata ed ingenua ottica di classe, Olivo ha mostrato (oltre se stesso come figura e come coreogra-
fia con il carretto, i cani con il fazzoletto rosso e le galline) una visione sociale e politica della vita.
In essa, prima di tutto, ci sono gli uomini, divisi purtroppo in ricchi e poveri, in potenti e deboli.
E qui non è poi detto, nel messaggio dì Olivo, che questi ultimi, i poveri e i deboli, debbano proprio essere più infelici degli altri, i ricchi ed i potenti. Proprio a questo punto all’idea comunista viene in soccorso — nel modo di pensare di Olivo — quella cristiana.
Altro punto. Olivo, poeta, scriveva per il popolo, per la gente di Cividale, per i ragazzi, per i lavoratori. Scriveva perciò in friulano ed esponeva le sue poeie a tutti, disseminate sotto i vetri lungo il fiume fi-sate con un pò di gesso, perchè tutti le leggessero. Il libro riporta molte di queste poeie friulane di Olivo, con la traduzione italiana.
Il libro si chiude con il funerale di Olivo, al quale sembrò mancare solo lui stesso in persona. C’erano tanti bambini ed una folla grandissima (lo. ricordiamo tutti) con quel sommesso e possente inno a bocca chiusa sull’aria di «Bandiera rossa».
Il libro racconta la vita, le idee e la felicità di Olivo Pielci. L’autore, Brunello Pagavino, osserva con ammirazione la semplicità, la coerenza, la «alternatività» di Olivo con i suoi valori utopistici, ma veri e capaci di riempire una vita, tutta al di fuori delle convenzione.
P.
Brunello Pagavino. Il Poeta del Natisone - Vattori Editore - Udine 1987 - L. 7.000
I RISULTATI la Categoria
Valnatisone-Azzanese 1-1
2a Categoria
Lauzacco-Audace 0-3
Esordienti
Audace-Percoto 0-1 (recupero)
CSI
Valnatisone-Lessi Gemona 3-0
Pallavolo femminile
Pol. S. Leonardo-Rivignano 0-3
PROSSIMO TURNO
la Categoria Tamai-Valnatisone
2a Categoria Audace-Serenissima
CSI
Comunale Faedis-Valnatisone (27 maggio - ore 18.45) Valnatisone-Plaino (3 giugno -18.45)
Pallavolo femminile
Pol. S. Leonardo-Comeglians
LE CLASSIFICHE la Categoria
Spilimbergo 40; Valnatisone 37; Pro Fagagna 35; Codroipo 34; Tamai 32; Azzanese, Cividalese 31; Flumigna-no 30; Torreanese, Tavagnàfelet, Torre 29; Julia 28; Pro Aviano 26; Pro Tolmezzo 22; Olimpia 21; Spai Cordovado 10.
2a Categoria
Serenissima, Sangìorgina 39; Bressa 36; Aurora L.Z. 35; Corno 31; Audace,Lauzacco, Natisone 30; Stella Azzurra, Asso 27; Union Nogaredo, Gaglianese 26; Colloredo di Prato, Dolegnano 25; Paviese 24; Azzurra 14.
Under 18
V alnatisone 44; Bearzi 39; Donatello 38; Bressa 35; Olimpia 31; Rizzi 29; Forti & Liberi 25; Torreanese 24; Nuova Udine 23; Aurora L.Z. 22; Stella Azzurra, Chiavris 16; Marti-gnacco 11 ; Comunale Faedis 7.
TUTTOSPORT VSE O ŠPORTU
Il punto	sui
Genitori...	travo
È svanito un sogno
Si è concluso domenica alle ore 18, al termine della gara interna con l’az-zanese, il sogno della Valnatisone di conquistare la promozione.
Lo Spilimbergo ha travolto il Tamai portando a tre le lunghezze dalla formazione sanpietrina, conquistando cosi la matematica promozione alla categoria superiore.
Un vero peccato in quanto dopo la sconfitta rocambolesca di una settimana addietro, la Valnatisone poteva già nel primo tempo chiudere la gara con l’Azzanese, ma gli attacan-ti hanno buttato al vento una manciata di palle gol. Allo scadere del primo tempo c’è stata la rete su punizione degli ospiti. Solo alcune prodezze del portiere ospite ed un paio di sviste arbitrali non hanno permesso alla formazione allenata da Valter Barbiani di ottenere immediatamente il pareggio. L’arrembante finale ha portato la rete di Daniele Spe-
Esordienti (classifica finale)
Aurora L.Z. 31; Manzanese 28; Serenissima 27; Cividalese 25; Gaglianese 21; Percoto 15; Buttrio 13; Valnatisone 9; Azzurra 5; Audace 4.
CSI
Valnatisone 10; Comunale Faedis 9; Torreanese 6; Piaino 2; Lessi Gemona 1.
Pallavolo femminile
Rivignano 24; Cassacco 18; Come-glians 16; Apicoltura Cantoni Pol. S. Leonardo,Remanzacco 12; Bressa 8; Arteniese 6; Lavoratore 0.
cogna che ha permesso alla formazione di concludere la gara in parità.
Audace... pirata a Lauzacco
Con un risultato che non ammette discussioni, l’Audace ha conquistato una rotonda vittoria sul terreno di Lauzacco. Dopo la rete del primo tempo di Alberto Paravan, nel secondo quelle siglate da Stefano Dugaro e Walter Chiacig non hanno fatto altro che ribadire che la formazione aveva tutte la carte in regola per disputare un campionato di alta classifica.
Domenica a Scrutto L’Audace ospiterà la formazione della Serenissima di Pradamano, capolista del girone.
Esordienti/Pulcini ancora una vittoria
Mancano ancora tre turni per concludere la fase eliminatoria del campionato Esordienti/Pulcini per la Valnatisone, guidata da Paolo Caffi; il traguardo delle semifinali è sempre più vicino. La formazione è riuscita a vincere il suo primo incontro casalingo. Passata in vantaggio il primo tempo con una rete di Michele Vidic, ha arrotondato il risultato nel secondo con due reti di Michele Osgnach.
Rimangono da giocare due incontri infrasettimanali: il primo mercoledì 27 a Faedis; mentre domenica 31 effettueranno la giornata di riposo, per concludere le loro fatiche mercoledì 3 giugno sul campo B a S. Pietro, ospitando il Piaino, alle ore 18.45.
Si è svolta l’ormai tradizionale gara fra i genitori ed i figli della categoria «giovanissimi» della Valnatisone. Dopo un primo tempo concluso in parità, usciti i due uomini di «peso», i genitori nel secondo sono stati surclassati dai figli col risultato di 4-1.
Le squadre prima della sfida; in piedi da sinistra a destra: Paolo Caffi, Paolo Osgnach, Alberto Dorbo-
lò, Aldo Sturam, Paolo Corredig, Fulvio Degrassi, Renzo Del Medico, Ferruccio Clavora, Ezio Marchig, Nicola Sturam, Michele Becia, Adamo Marchig, Marco Marinig; accosciati: Angelo Specogna, Valter Barbiani, Gianfranco Becia, Gabriele Becia, Cristian Onesti, Renzo Birtig, Cristian Osgnach, Michele Osgnach, Cristian Mulloni, Emiliano Dorbolò, Stefano Selenscig, Mauro Calvora, Cristian Birtig, Ivan Del Medico.
I carabinieri sono più forti
Si è disputata giorni fa la gara fra i Carabinieri di S. Pietro al Natisone ed i dipendenti del Comune e della Comunità Montana. Hanno vinto meritatamente i primi per 3-2, anche
se gli avversari hanno cercato in tutti i modi di portare il risultato in parità. Nella foto Renzo Vogrig, in perfetto stile, «ferma» elegantemente un avversario.
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novi matajur
28. maja
Podsrednje - Toljan Rodiu se je Nicola
Vsak otrok, ki se rodi, parnese v družino veliko veselje an puno življenja. Takuo je bluo an za Maurizia Vogrig an Simonetto Cottes, ki par dni odtuod sta ratala tata an mama. V nediejo 17. maja se jim je rodiu liep puobič, Nicola.
Z mladim param se veseli vsa žlah-ta an še posebno noni Adriana Po-stregna - Kozličjova iz Podsriednje-ga an Eliseo Vogrig iz Zverinca. Družini, ki živi v Toljanu čestitamo, majhnemu Nicolu želmo pa puno sreče,zdravja an veseja.
Novi Matajur
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Urad za zaposlovanje so preložli v Čedad
Zadnje dni obrila so zaparli urade za zaposlovanje (ufficio di collocamento) v Sovodnjem, Špietru, Pod-boniescu an Prapotnem. Vse tele ufi-cihe so združili samuo v adan, ki je v Čedadu. Novico so adni lepuo spa-riel, drugi so se pa jezlil še posebno, ker pari, de se nie viedelo, de se tuo-le parpravja. Dieluc iz Sovodnjega, Špietra, Podboniesca an Prapotnega se muorajo od parvega maja obračat v Čedad.
Muormo poviedat, de so uficihi na placu Sv. Frančiška, kjer je bila ank-rat stacion od korier. So blizu cierk-ve an so odparti v pandiejak, sriedo, četartak an petak od 9. do 12. ure. Za vsakomesečni pregled (revisione mensile) je trieba iti na urad za zaposlovanje v Čedad od 15. do 30. vsakega miesca.
Dežurne lekarne Farmacie di turno
Od 30. maja do 5. junija
Čedad (Fontana) tel. 731163
Manzan tel. 754167
Moimah
Zaparte zaradi počitnic
Od 1. do 14. junija
Garmak
Ob nediejah in praznikah so od-pane samuo zjutra, za ostali čas in za ponoč se more klicat samuo, če ričeta ima napisano «urgente».
SOVODNJE
SREDNJE
SPETER
Mečana
Slaba cesta in premalo vode
Zopet se oglašamo iz naše vasi, ki leži nasproti Landarju v Nadiški dolini. Skoraj bi lahko rekli, da smo tudi mi Matajurci, saj je naše naselje na sončni strani v vznožju Matajurja, v nadmorski višini manj kot 500 metrov.
Nekoč, ko je tod divjala vojna in so bili partizani redni obiskovalci naših domov, je bilo v vasi veliko ljudi in na splošno veliko pomanjkanje vsega, od hrane do obutve in obleke. Danes je naše hramovje v glavnem obnovljeno in olepšano a ima žalostno malo stanovalcev.
Cesta iz Petjaga v Mečano (3 km.) je silno obrabljena, ozka in na več mestih zelo nevarna, to posebno nad prepadi, ker nima prav nobene zaščitne ograje. Marsikje se vidno hitro useda in prav gotovo se bo čez nekaj časa tudi udrla nizdol v globoki potok. Na nekaterih mestih se teren iznad ceste plazi na vozišče tako, da se ne more peljati mimo z vozilom, dokler kdo ne odstrani gmote. Posebno so pokvarili našo pot težki tovornjaki, ki so privažali semkaj grad-
bene stroje, cement in šoder, ko so letošnje pomladi popravljali gozdno cesto izpod vasi proti Gorenjemu Barnasu.
Naslednje vprašanje velike važnosti za Mečano je vodovod. Ko je le majhno pomanjkanje dežja, nimamo vode in jo mora občina dobavljati za. težke vsote denarja — na račun vsega prebivalstva. Zgleda, da je bilo samo lanskega poletja čez 20 milijonov lir stroškov za dobavo vode v Mečano. Trdno smo prepričani, da je to popolnoma zgrešeno, kajti v mesecih obilnega dežja je pri nas vode več kot preveč. Samo ti milijoni litrov vodnega presežka se prosto stekajo v potok namesto, da bi se voda zbirala v velikem dodatnem rezervarju, katerega je nujno potrebno že zgraditi. Verjetno bi šlo za uresničitev tega dela manj denarja, kot ga je potrebno odšteti za dovažanje vode v Mečano v enem samem poletju.
Če naj ostane naš kraj naseljen tudi v prihodnosti, je skrajno nujno urediti cesto v Mečano in enako nujno je zgraditi že en velik nabiralnik vode.
Nujno je izboljšati javne naprave našim gorskim vasem prej, ko bo zares prepozno.
Anton Birtič
ČEDAD
V PETAK, SABOTO AN NEDIEJO NA LIESAH
XIV. Senjam	b
Pogledmo na hitro kake so piesmi lietos
Mašera
Vse narbuojše Monica
Liepa an vesela čičica na sliki je Monica Massera, ki je v saboto 23. maja praznovala nje parvi rojstni
dan. Vse narbuojše v življenju, ki ga ima pred sabo ji želijo mama Franca, tata Renato, noni an vasa druga žlahta, ki se je zbrala go par Mašerah za ji pomagat ugasnit parvo svečo, candelino.
Da bi bila nimar takuo vesela an z nasmejanim obrazam, ko na sliki, ji voščimo tudi mi od Novega Matajurja.
Kuo se more
Rad bi biu, de bi bilo an dan sonca tudi za me, za me, k’ se čujem žalostan. Velika voja za piet je v mene an vietar mi parpeje glas, an glas, ja, je pru tuoj.
če bo mier...
Ljubezan se šier
Suoji
Potle, naše srečanje blizu rieke, ist an ti, sama,
šum od uode an od travice, od drevi, vargli smo se tu uodo, občutljivo smo se objel, an poljubček an potle...
Al pa niesam bla nič
Sam te videla le tam, tam na tistim prestoru, kjer srna se ušafala parvi krat.
Ujokane so toje oči, ujokane tudi moje, blizu tebe sam paršla an usedinla sam se.
Ist živin samuo za te
Mislen na tist dan, ki san te zapoznala, kuo j’ bluo lepuo, vesela san bila.
Sonce v nebu čisto je svetilo, bli smo sami an gledal smo se.
Zmieram ljubim te
Zaki misleš, de nie vič prestora za te blizu mene,
zaki misleš, de nie vič prestora v mene za toje sarce, tudi ist bi tiela ti guorit, pa ti videš, de na bo nič, an ist v sarcu ljubem te.
Suza
Ljubica jo vriska «Juhej», kar marve pograbi naprej in čaka, de se nardi nuoč, de fanta objeme na muoč.
In kadar nuoč je paršla, dobila sta mlada se dva, pod glasam sta se obljubila, de nimar se bojo ljubila.
Gori an naše sarce
Parve zarje sonca
padajo dol na me,
nieki mi stisne sarce,
bi ti tiela nieki ree,
pa besiede mi na gredo uoz ust,
kapje potu mi tečejo dol po harbatu,
vse, kar primem, mi pade na tla...
Kuo mi je gorkuo!
pa so zmieram problemi
An kar te na bo vič
An kar te na bo vič, ka nardim pa ist, an kar te na bo vič, kam puojdem potle.
Gledala bom v nebo sonce, kar dol gre, ku de bi ti drug dan tle nazaj paršu.
in če ne!
Nebuo pada
Jest san biu, jest san biu na karvi, jest san biu, kjer vse se zavija.
Jest san biu, kjer lipa na cvede. Jest san biu, kjer nebuo pada.
Brez tebe
Tudi ist bi jokala ku otrok, de bi imiela še suzi, pa tele sviet star in buogi m’ je posušu oči...
ki se morejo rešit...
Dielal ne bomo vič
Čuj, moja ta mlada, uone naj daž pada, dielal na bomo nič; gospodar naj čaka, ko nam miesac plača, dielal na bomo nič.
Si nateguvala pried ko je uon šla; nimar san se bau, de jo na bo doma.
Beneški tango
O dekle moja, brez tebe žalostan sam,
o dekle moja, pridi na Liesa v senjam,
plesala borna beneški tango, ki godli bojo Guido in Franco
Milan
To so bila ves tazadna dni tuw jasane,
ziirna na uzè zihalà tuvv noče; pojiitréh slano na pusciiewalà tana zamje.
Iti din usa Rezià na sa svitila Kot ti polednulà ékuw taba suza sama ni so ti saspustila.
— Viide či ti maš tise...
— Stiisnisa bé bliizu tah mie...!
— Daleč en ve Milan, tešku ta nahan.
Mier
Kuo.j’ lepuo videt adnega otroka, kar norčuje an na misle na nič.
Be še tielo bit nimar mikani ku on za na tarpiet vsak dan.
Tan par studence
Veselo pojejo, kar hodijo po uodo, od suojih liepih puobiču med njim se menajo.
Liepa je mladuost, puna je sladkuost, donas vse sanje morjo bit, vsi trošti ze zvaršit.
bomo še veselo živiel...
Za mojo te malo
Dietece moje mikeno ti, stisni očace tvoje in lahno zaspi.
Tle bo pa mama varvala te, de bojo narlieuš tvoje sanje:
Ta mala
Ist ta mala sam tu hiš in norievam tud brez miš.
Vsak an cajt z mano škerca, huduo je, kar se uštufa. Mama die, tle nie meru, tata prime se za uhuo.
Stric zaueče ku hudič, biež čez prag, čene jih udobiš.
Al boš jubca moja
Ti si nimar doma, ti na hodeš vič uon; nies takuo garda, de se muoreš parkrit. So lepi toji lasje, so čarne toje oči; ogledni se na me: al boš jubca moja?