* ORGANO DELL’UNIONE SOCIALISTA DEI LAVORATORI Anno VII. — N.° 333 Redazione e Amministrazione: CAPODISTRIA Via Santorio 36 - tei. 138 ☆ Unbuon'stimolo L’agricoltura, per la percentuale di persone che occupa e per il suo contributo al reddito nazionale, deve senz’altro essere considerata uno dei rami fondamentali dell’economia. Alla sua prosperità e al suo potenziamento sono strettamente legate alcune importanti industrie locali. E’ comprensibile, quindi, che il potere popolare abbia dedicato a questo ramo tutta la sua attenzione. Il concorso dello Stato s’era limitato finora al finanziamento delle aziende sodali e cooperativistiche, che offrono la miglior garanzia che il patrimonio popolare non serva au amccmimento dei singoli, impedendo loro di poter sfruttare la manodopera di terzi. Tale indirizzo si intende perseguire fondamentalmente anche nel futuro. Il piano sodale del CPD di Capodistria per il 1954 stanzia un importo di 151 milioni per il consolidamento del settore statale e co- Protagonisti a [Berlino I 3 OCCIDENTALI Anthony Eden Foster Dulles operatlvistTco nell'agricoltura. E' indubbio che da tale potenziamento deriverà un utile, sia diretto che indiretto, al settore privato che, benefieerà delle non indifferenti c-sperienze acquisite dalle stazioni sperimentali statali e, d’altra parte, potrà utilizzare « mezzi meccanici delle aziende statali e cooperativistiche. D’altro canto il settore privato dell’agricoltura rappresenta più del 90% delle economie agricole per cu» è necessario liberarsi di certi pregiudizi dogmatici ned suoi confronti, considerando che anche il medio e il piccolo contadino edificano il socialismo e come tali vanno aiutati. Naturalmente questa posizione non deve farci desistere dalla via più rapida per il conseguimento dei rapporti socialisti nell’agricoltura, via che si identifica nell’associazione degli agricoltori e nel settore socialista. In altra parte del giornale diamo notizia del cospicuo importo messo a disposizione per U concorso a premi, cui partecipano con uguali diritti tutti i tre settori dell’economia a-gricola del capodistriano. Questa somma rappresenterà indubbiamente un forte incentivo per lo sviluppo delle aziende agricole^, specie di quelle private. E’ un ottimo metodo per stimolare anche il singolo contadino a una maggiore e più razionale produzione. M. B. Prezzo 10 din — 30 lire ABBONAMENTI : TX.T. Zona Jugoslava e R.F.P.J,: annuo din. 430, semestrale din. 32(5, trimestrale din. 110 Spedizione in c. c. p. ☆ L'ASSEMBLEA POPOLARE DELLA R.F.P.J. INIZIA- LA SUA»ATTIVITÀ' -------—-----------*------------- ------—-- Plano sociale e bilancio all'esame dei Comitati parlamentari Lo sviluppo della nostra produzione industriale e prospettive per il suo aumento nel 1954 INVERNO PAZZO7GIORNI Costituitasi in seconda legislatura, l’Assemblea popolare federale ha iniziato la sua attività. Per domani 10. c. m. è stata indetta una riunione del comitato economico che esaminerà per primo il progetto legge del piano sociale federale per il 1954 e, quindi, alcuni provvedimenti legislativi in favore dell’agricoltura. Pure domani si riunirà il comitato per bilancio che discuterà sul progetto legge del bilancio federale per il 1954. Mentre nel 1952 la nostra produzione industriale in genere non s’era elevata rispetto al 1951, lo scarso anno ha registrato un notevole progresso. , Già al termtné del primo semestre, infatti l’indice produttivo industriale registrava un’aumento del 7% rispetto a quello dell’anno precedente per il medesimo periodo. Tale aumento era salito rapida^ mente nel secondo semestre, superando il livello produttivo, registrato nel medessimo periodo del 1952 del 36%. Ancor più significativo il fatto che tale progresso fu raggiunto in quasi tutti i rami dell’industria, in particolare di quelle mineraria, metallurgica, elettrica e alimentare. Lo sviluppo della produzione industriale nel dicembre 1953 è particolarmente significativo se si tien conto che esso è stato raggiunto nonostante la carenza di energia elettrica a causa della scarsità delle acque dei fiumi, ciò ohe ha provocato e provoca tuttora serie difficoltà, tanto che molte fabbriche hanno dovuto ridurre l’orario di lavoro. Si può ritenere pertanto certo che, se non fossero Intercorse quelle circostanze, il livello produttivo della nostra industria sarebbe risultato ancor più elevato. L’aumento della produzione in- dustriale di fine d’anno ha influito, poi, senza dubbio sui risultati ottenuti in media in tutto l’anno decorso. L’indice d’aumento del 1953 segna, infatti, il 12% in più rispetto a quello del 1952. L’aumento maggiore spetta all'industria alimentare (42%), seguita da quella elettrica (41%), mineraria (27%), metallurgica (20%), edilizia (17%) e chimica (13%). Un livello produttivo più basso è stato ottenuto uni-camentief dall’industria tessile (—2%) e da quella dei pellami e delle calzature (—10%), che però hanno colmato nell’etimo periodo dell’anno la maggior parte di uno svantaggio iniziale notevole. Dati questi risultati è logicamente prevedibile che la nostra produzione industriale, durante l’anno in corso, aumenterà ancora notevolmente con l’entrata in funzione dei nuovi obiettivi elettrici, minerari, metallurgies, ecc. Il progetto del piano sociale federale per il 1954 stabilisce infatti l’entrata in funzione nel corso di quest’anno delle hidrocentrali di1 Vlasima, Ovčar Banja, Medjuvršje, Vuzenica (secondo aggregato), Jablanica (due nuovi aggregati), Jajce IL, Una e Glava Zetska, nonché della centrale termica di Konjščina. Nell’industria mineraria il piano prevede l’entrata in funzione degli impianti elettrolittici a Kakanj, mentre a Bosanski Brad iniizieranno la loro attività gli impianti per la distillazione della nafta (produzione annuale dii 60 mila tonn.) e la fabbrica di parafina (produzione annuale di 960 tonn.). Anche l’industria pesante e chimica verranno notevolmente potenziate con l’entrata in funzione di obiettivi di gran mole, la cui costruzione è durata a lungo eharir chiesto grandiosi investimenti. Si da per certo l’inizio dell’attività degli impianti per il carbon coke (produzione annuale di 460 mila tonn.), -di. due nuovi aiutami (400 mila tonn.), di un forno Siemens-Martin (90 mila tonn.), di un laminatoio (700 mila tonn.) e di altri impianti presso il grande combinato metallurgico di Zenica in Bosnia. Nella ferriera di Smederevo (Serbia), poi, inizierà l’attività un nuovo laminatoio della capacità <, produttiva annuale di 16 mila tonn., Punto e a capo nel dialogo fra Occidente e Oriente1? SEGRETO A BERLINO TRA I.«SE» EI «MA» DEI k I quattro ministri degli esteri sembrano mettersi decisamente sulla strada delle precedenti conferenze del genere di quella berlinese. Difatti, dopo due settimane di lavori si trovano, almeno ufficialmente, allo stesso punto di partenza. Salvo alcuni «ammorbidimenti» di posizioni secondarie, che peraltro potrebbero esssre di capitale importanza per il successo e per il fallimento della conferenza. Molotov non rifiuta il principio di elezioni libere per tutta la Germania, il che potrebbe essere positivo, ma condiziona questa sua concessione con una 9erie di «se» e di (mai che lasciano le cose al punto di prima. Bidault, certo d’accordo con d suoi colleglli di Londra e Washington, presenta un piano dii compromesso sulle elezioni pantedesche che potrebbe rappresentare un punto di incontro con la tesi di Molotov, ma Dulles Ila fatto in precedenza delle «specificazioni» piuttosto ostiche al ministro sovietico il quale non ha certo bisogno ehe gli si ricordi il significato delle sollevazioni operaie dello scorso giugno nella zona tedesca sotto controllo russo. Con il che il problema della Germania, alla fine della seconda settimana berlinese, si è trovato alla vigilia di vedersi rinviato per dar posto all’esame della questione del trattato di pace austriaco. Così dopo aver «rinviato» l’esame del primo punto del loro ordine del ■giorno per passare alla discussione del secondo, i quattro accantonerebbero anche il secondo per passare al terzo. Il che significa: punto e a capo.. . senza aver ottenuto risultati positivi. Molotov ha lasciato però capire che prima di fare il «punto e a capo» sul problema tedesco era bene aspettare la seduta segreta-, cioè l’inizio della conferenza senza peli propagandistici sulle lingue diplomatiche. La seduta ha avuto luogo ieri e per quanto se ne sappia ufficialmente è poca cosa. Se la discussione sul problema tedesco non si arenerà sarà segno che a quattrocchi i ministri hanno intravisto una base sulla quale trattare. Se invece il problema tedesco sarà messo a dormire, ha incontrato difficoltà, anche se non eccessivi scrupoli. Ad ogni modo la riunione segreta di ieri dev’essere stata di capitale importanza per il futuro della conferenza poiché i quattro hanno preferito tenerla con parecchi giorni di ritardo piuttosto che affrontarla prima di aver messo a punto le carte da giocare per far valere le proprie posizioni ed à propri interessi. Non è da escludere che fra questi interessi vi sia anche quello di non far fallire la conferenza. Esattamente come è avvenuto a Londra dal 4 settembre al 2 ottobre 1945, allorché i quattro rinviarono tutte le discussioni che ripresero a Parigi, dal 25 aprile al 12 luglio 1946, con un’interruzione di un mese, per ritrovarsi poi alle prese con gli stessi problemi insoluti a New York, dal 4 novembre al 13 dicembre dello stesso anno. Da New York il problema tedesco e quello austriaco rimbalzarono alla quarta conferenza, tenuta a Mosca dal 10 maggio al 20 giugno del 1947, per vedersi rinviati a Londra il 25 novembre dello stesso anno, da dove il 15 dicembre vennero trasferiti alla discussione della sesta conferenza, quella di Parigi, durata dal 23 maggio al 20 giugno, per ritrovarsi negli stessi termini sul tappeto delle attuali discussioni berlinesi. Ed ora a Berlino si fà strada il pessimismo, ossia si pensa che non sia da escludersi un «aggiornamento» della discussione sul problema tedésco se non addirittura della conferenza. A questo proposito saranno indicative le riunioni che i quattro avranno questa isetttnmana e nelle quali si rifletteranno i risultati della seduta segreta di fieri. Se il problema tedesco non sarà lasciato cadere, se la questione del trattato di stato aiustàraeo non verrà oollegata ad altri problemi se Videa di una riunione a 5 con la Cina popolare, sia pure limitata al solo problema coreano, non verrà respinta a priori, allora vi sarà speranza che la conferenza di Berlino sia ancora vitale. In caso contrario ai quattro non resterà che far le valige. Ad ogni modo non e certo positivo che la sorte di una conferenza, dopo due settimane di seduta1, sia legata a tanti «se», come non è positivo che il destino delle discussioni pubbliche berlinesi dipenda dia ciò ohe i quattro ai sono détti, e si diranno, in segreto. La pace, nella giustizia per tutti i popoli, per essere servita positivamente deve basarsi su concetti e progetti, ned quali non vi sia nulla da nascondere a nessuno. Nei corridoi e nelle sale «segrete» vi è generalmente, posto solo per i mercati e non per i trattati. il significato di certi inviti NeH’iikimo numero dellWgano cominformista «Per una pace du-revole, per la democrazia popolare» è uscdito un articolo ohe tratta del caso Djòlas, sfruttandolo per una nuova macchinazione antijugoslava. L’articolo, nell’evidente tentativo di danneggiare il prestigio del nostro paese nel m-ondio, cerca dii intr a v vedere un ni avvicinamento dei nostro paese alla politica dell’Uiiione Sovietica. Il foglio cominf «ranista esprime la convinzione che «Ze masse popolari della Jugoslavia» lotteranno «.sempre più decisamente» per abbattere l’attuale sistema sociale e statale del paese e mutarne la politica estera. In effetti si tratta dii un vero e proprio invito alla ribellione, considerabile soltanto quale tent a vi vo aperto e violento di interferenza negli affari interni del nostro paese: in realtà, la continuazione della politica, inaugurata con la malfamata risoluzione del Commform. Se non oi fosse bisogno d’altro, basterebbe questo per dimostrare quanto falsa sia la propaganda di Mosca sulle sue intenzioni pacifiche, e dii quelle dei: paesi suoi satelliti nei riguardi del nostro paese. Simili articoli non possono che smascherare 1 veri scopi perseguiti dal Cremlino e i motivi per cui la normalizzazione dei rapporti fra il nostro paese e quelli del blocco sovietico — proposta ancora recentemente dal Maresciallo Tito e dimostrata dagli accordi già raggiunti con i nostri confinati su questioni marginali —* sia ri« mast a a mezza strada. Merita sottolineare infine che questo modo di agire è preor di-natamente ostile al nostro paese. La reazione intemazionale, infatti, si è già gettata allo sbaraglio con le sue acrobazie attorno a pireites/L «ria wicdnameniti»y «dimostrazioni;» e «sintomi)) di voltafaccia jugoslavi. La seconda ondata di maltempo di quest’inverno pazzo, scatenatasi la settimana scorsa sull’Europa e perfino sulle coste settentrionali dell’Africa (in Tunisia ha nevicato abbondantemente ! ), provocando gravi danni e numerose vittime umane, non ha risparmiato il nostro paese e le località dlella nostra zona. Chi più chi meno tutti ne abbiamo sofferto-. A Trieste 4 sono i morti, nu- merosi i feriti e notevoli i danni causati dalla violenza della bora, che ha raggiunto i 171 Km. orari, velocità mai registrata finora. Domenica, come se non bastasse, è riapparsa la neve, che ha. ammontato del. suo velo le nostre cittadine e le nostre campagne. La foto presenta l’impresionante scena della gigantesca gru abbattutasi sull’edificio dell’Istituto dei poveri in via Conti. SULLA CRISI DELLA VITA POLITICA ITALIANA MEZZO DI RIPIEGO ratinale orientamento D. C. Capitolazione dei socialcominformisti di fronte ai clericali in quella di Guštanj (Slovenia) un altoforno elettrico, che produrrà annualmente 10 mila tonn. di acetato magnetizzato, e un’altro della capacità produttiva annuale di 20 mila tonn. in quella di Store (Slvenia). ROMA — La nuova crisi di governo e quella precedente, determinata dall« dimissioni di Pella, indipendentemente dal loro significato di sintomi delle contraddizioni interne nel partito clericale, sono manifestazioni eloquenti della crisi politica ed economica dell’Italia. Solo se considerate sotto questo aspetto, le due crisi possono essere valutate o-hiettivamente. Le elezioni del 7 giugno hanno provocato una rottura, o quanto meno un’incrinazfione, nella classe dominante che, con le elezioni del 194<8, si era idem tifica ta pressoché totalmente con la D. C. Perduta ora la maggioranza assoluta al Parlamento, la D. C. si è trovata nell’impossi-bàldtà di esercitare il proprio monopolio politico. Tuttavia i clericali, simo all’avventura governativa di Fanfara, si 9uno sempre rifiutati di prendere atto della situazione determinata dalle elezioni dello scorso anno. 'Ora invece, dopo il fallimento Fanfara, la D. C„ per bocca di De Gasperi, ha .riconosciuto che non può più ricercare, con prospettive di successo, la formazione di governi monocolori e che. di conseguenza deve adattarsi ad una scelta di alleati, assieme ai quali poter marciare in futuro. Questo ' runico elemento nuovo della attuale crisi rispetto alle precedenti. E’ però un elemento nuovo di carattere soggettivo, il cui valore è strettamente legato alla conclusione che i democristiani riconoscono possibili due sole alleanze: i.l centro con i tre partiti minori e la destra con i monarchici, possibilmente attraverso i liberali. L'AIAKBICCO Sacra missione «Il Governatore di Roma alla Lega Nazionale di Trieste — Roma, là 10. 11. 1927 A. VI. «Non posso che congratularmi con Loro per l’opera svolta dalla «Lega.» ai confini della Patria, al fine di giungere ad una completa ed assoluta assimilazione delle minoranza alloglotte. «Opera santa di Italianità è co-destai ed fio .piando a Lor Signori dèlia Lega Nazionale ohe, alle acquisite benemerenze patriottiche durante la dominazione austriaca, altre ne aggiungono non meno fulgide, opponendo alla tenacia degli alloglotti ogni mezzo perché possa anche ;m essi sorgere un puro sentimento di devozione alla Patria, tornata pei volontà divina alle sue terre ricongiunte a prezzo di sangue e dopo secoli di martirologio. «La mia fede è con Loro nell’aspra battaglia ohe giornalmente si combatte, ad incitare perchè in questa opera non vi sia un’ora di smarrimento, nè un istante di sosta.» Questo Vesplicito ed inequivocabile riconoscimento del più eminente rappresentante di Roma delle alte finalità «culturali ed umanitarie» perseguite dalla «Lega Nazionale di Trieste». Come e con quali mezzi la predetta Lega abbia operato «ai confini della Patria la completa ed assoluta assimilazione delle minoranze alloglotte» è ormai easa trop- po nota e ben ricordata, sopratutlo da chi ne ha subito le peggiori conseguenze, perche. valga la pena dì portare nuovi vasi a Samo. Vicever-sa appar logico che, risorgendo l Italia con le idealità e protesa verso le mete di un tempo, rispuntasse agli albori del 1948 in Trieste anche la «Lega Nazionale». Pure questa nuova edizione della Lega non ha tardato a rendersi benemerita nei confronti di Roma, inviando sul-V«altare della Patria» le firme grossolanamente falsate dei fantomatici suoi aderenti,addolcendo le labbra ed i palati dei suoi simpatizzanti col mercimonio truffaldino dello zucchero ed assoldando con getto di biglietti da mille gli italiani di nuovo conio che «giornalmente combattono^ in Trieste «l’aspra battaglia che deve riportare la martoriata figlia in greinbo alla Grande Madre». Questi i titoli di merito passati e presenti che conferiscono alla «Lega Nazionale di Triesten il pieno ed indiscusso diritto di intervenire presso l’VNU affinchè alt It al in ed a Trieste sia «resa giustizia». Diritti acquisiti L’acuirsi della crisi triestina nel-l’ottobre-novembre scorsi si è accompagnato all’apertura in Alto Adige di un «secondo fronte» contro l’Italia. La solita storia, insomma, delle minoranze perseguitate, svilite e genocidi zzate.... del continuo disprezzo delle tradizioni e della lingua dei sudtirolesi, eccettera, ec-cettora. «Con qualche appropriata aggiunta dì insulti, simili accuse si sonn lette e si leggono a proposito delle minoranze slovene in Italia sui giornali belgradesi; e non solo su quelli, purtroppo». (Dal «Giornale di Trieste» del 4 corr.) Sembra che una «Nemesi storican si accanisca contro «t sacrosanti diritti delVltalian e la sua «missione civilizzatrice nel mondon attraverso l’amalgama delle genti che «convergono a Roma faro luminoso del cri-stianesimon Dopo la prima guerra mondiale, «le ali delVltalia vittoriosa!! vennero «tarpateli ed i governanti italiani, riscontrata l’inutilità della moltiplicazione del numero dei morti da far valere per «un posto al solen hanno dovuto sfidare il mondo, scatenando guerre a ripetizione. Dopo la seconda guerra mondiale■ £ diritti acquisiti dall’Italia con le sue sonanti sconfitte in cielo, in terra e sul mare vennero ugualmente conculcati ed i suoi governanti, rilevata l’inutilità della moltiplicazione delle carogne delle «foibe» nella rivendicazione di Trieste e delle «terre italianeil hanno dovuto prima scavare «le trincee della italianità» in Trieste e poi inscenare «le giornate di sanguen del novembre scorso. E’ la prima volta che la 1).(;. ammette ufficialmente la possibilità di una alleanza con le destre. Non ai tratta dii una indicazione teorica.. Infatti De Gasperi non si è fatto scrupolo di sostenere che l’unico ostacolo alla realizzazione dell’apertura a destra è rappresentato dal voto del consiglio n azi orna le dèlia D. C. per un governo dii centro. Da qui l’iniziativa di risuscitare il vecchio quadripartito,attraverso un compromesso con i socialdemocratici. Tale eventualità ha però carattere indubbiamente transitorio. La logica classista non consentirà una lunga sopravvivenza della formula quadripartita, possibile ora in quanto 10 spostamento D. C. a destra ha carattere evolutivo e per un certo tempo continuerà a contenere elementi centristi. L’alleanza del democristiani con i monarchici è, per i primi una via obbligata; a prescindere diali a soluzione dell’attuale crisi di governo e, d’altronde, il primo connubio fra i clericali e la destra è stato già consumato da ‘Pella sotto la maschera del «ministero d’affari» e della «provvisorietà»), impedita soltanto dalla resistenza in seno alla D. C. dalla corrente di «iniziativa democratica». Orai, dopo il. fallimento Fanfara, che però ha trescato con i monarchici, lo stesso De Gasperi è stato costretto ad ammettere che se 11 tentativo di risuscitare .il quadripartito si rivelasse effimero., alla D. €. non resterebbe che cercare l’accordo con i monarchici, modificando in tale senso il precedente voto del Consiglio nazionale del partito. In fondo, la questione essenziale .per i clericali è di guadagnare tempo, per poter più comodamente trattare con la destra 1 termini di un’alleanza. In questa situazione le manovre di Togliatti e di Nenmi per convincere la direzione clericale .a cercare a sinistra il necessario margine di sicurezza per la vita dii un governo, sono del tutto inutili. Sotto certi aspetti, ridicole e pericolose per la classe lavoratrice. E’ un fatto che, in nome della ooaidetta «distensione» interna; la sinistra ha frenato la lotta sindacale, costringendo la classe lavoratrice ed un’inutile e dannosa posizione d’attesa. La questione di Trieste ha offerto ai socialcominformisti l’oecasàone di ribadire i loro propositi oollaboraziionistici, giungendo persino alla votazione di una mozione unanime al Parlamento1. Va so'ttoleneato infine, che Togliatti e iNenni .offrono la lóro oollaborazione a condizioni che rappresentano una vera e propria capitolazione. La politica delle sinistre è dunque del tutto sterile e, a parte ogni altra considerazione, cozza contro la logica della classe dominante. L. V. Al momento di andare in macchina apprendiamo che il Presidente della Repubblica Italiana, Luigi Einaudi ha convocato al Quirinale l'ex ministro degli interni nel governo De Gasperi, Sceiba distintosi nelle repressioni poliziesche contro gli operai, affidandogli il mandato per la formazione del nuovo governo. LUNEDI’, 1 — A Berlino Molotov attacca la CED e propóne che, a una conferenza per il trattato di pace con la Germania, partecipino tutte le nazioni, i cui 'serciti hanno combattuto contro il nazismo. Dopo la caduta di Fanfani, il Presidente della Repubblica Italiana, Luigi Einaudi inizia nuovamente le consultazioni per il nuovo miniato. — Le truppe di Ho Chi Minh sfondano il fronte centrale indocinese, avanzando verso Luang Prabang. capitale del Laos. MARTEDÌ’, 2 Alla conferenza di Berlino, Foster Dulles, Eden e Bidault polemizzano con Molotov, respingendo la sua proposta del giorno precedente sul trattato dì pace germanico. Anche il Cancelliere tedesco, Adenauer respinge in una dichiarazione alla stampa la proposta del Ministro degli Èsteri sovietico. — Notevoli dissensi vengono alla luce in seno alla direzione della Democrazia Cristiana in una riunione del direttivo, durante la quale Togni, esponente della corrente 'irsi rista. auspica un avvicinamento con i monarchici, controbattuto da De Gasperi, Sceiba e Crono':!. — Il Presidente della Repubblica della Siria, Shishakli accusa il governo britannico di interferenze negli affari interni del suo paese e dell’organizzazione clandestina di un , complotto antigovernativoj — Il noto capo religioso persinnojKasharii accusa «. pertamente il Presidente del Censi-glio, gen. Zahedi e ì membri del sue gabinetto di essere degli agenti mi servizio degli inglesi. MERCOLEDÌ’, 3 — Malgrado l’imperversare del maltempo i lavoratori dei Cantieri triestini dimostrano per le vie e le piazze della città, reclamando dalla direzione dei CRDA energici a immediati provvedimenti per far fronte all’attuale crisi dell’industria navale. —. Le posizioni degli Occidentali e della delegazione sovietica alla Conferenza di Berlino permangono sempre opposte. Molotov propone un referendum popolare sulla questione dell’unità germanica che Èden, Diilles e Bidault si affrettano a respingere. — Secondo calcoli approssimativi 315 morti e qualche migliaio di feriti, più o meno gravi, sarebbe il tragico bilancio della prima giornata delle celebrazioni religiose ad Allahabad, la città santa dell’India, dove circa 5 milioni di fedeli sono convenuti da ogni parte del paese per compiere il tradizionale bagno nelle acque del «fiume sacro», Gange. GIOVEDÌ’, 4. — Il Presidente della Repubblica Turca, Celai Bayar, che si trova attualmente negli USA, sottolinea in un discorso alle organizzazioni degli emigrati greci dello stato dell’Hlinois, la saldezza dei legami di amicizia e collaborazione fra le nazioni del Patto balcanico. — Alla conferenza di Berlino Molotov respinge il progetto presentato alcuni giorni prima da Eden per raggiungere un accordo sull’unione delle du* Germanie e fa nuove proposte che ricalcano i vecchi motivi della politica estera sovietica nei riguardi del. problema germanico. Anche i social-democratici tedesaii, il secondo partito in ordine d’importanza dopo quello di Adenauer, respingono le proposte sovietiche. —- Le direzioni della Democrazia Cristiana, del Partito Socialdemocratico Italiano, del Partito Repubblicano e di quello Liberale raggiungono. un accordo su una comune piattaforma per la composizione della crisi governativa e per il programma del futuro governo. --Continuando nella loro avanzata le truppe del Viet Minh occupano importanti caposaldi, distanti appena 80 km. dalla capitale del Laos. VENERDÌ’, 5. — Il Presidente dela R.FJ’J., Maresciallo Tito riceve il gen. Peko Dapćević, che è poi partito a capo di una missione d’amicizia alla volta dell’Etiopia, latore di alte decorazioni per l’imperatore Hailé Selassié. — Di fronte all’opposizione degli Occidentali al suo progetto per il trattato di pace germanico, Molotov propone alla conferenza di Berlino alcune modifiche alla proposta, dopodiché, i 4 si accordano per una riunione ristretta da tenersi lunedì. — Il governo di Tokyo ordina uril inchiesi a sulla sparizione del seconda segr lario della missione sovietica in Giappone, Juri Rastovorov. SABATO, 6 — Di ritorna dalla Francia e di passaggio per il nostro paese, il Primo ministro greco, gen. Papagos, dichiara alla stampa che il problema di Trieste dovrà essere risolto nelFinteresse dei paesi intessati e che la collaborazione fra i paesi del Patto balcanico si sta sempre più intensificando 1 Alla Conferenza di Berlino gli occidentali propongono l’inizio delle discussioni sul trattato di palce austrìaco — Il Kashmir, territorio contestalo fra India e Pakistan, proclama la sua annessione all’Upione indiana, conservando un’autonomia regionale Un terremoto di.’ vaste proporzioni danneggia gravemente. alcune città del Messico, provocando numerose vittime. DOMENICA, 7 — Approfittando della pausa domenicale, i tre occidentali. s’incontrano in breve colloquio in vista delfa riunione segreta del giorno seguente —s Con una mezza rinuncia dei social-democratici alla collaborazione, la crisi governativa italiana subisce una battuta d’arresto• nella sua soluzione, mentre nei Circoli politici romani si fanno i nomi di De Gasperi e Pella per il reincarico nella formazione del Governo — A nord di Bombay affonda un piroscafo con 120 passeggeri, dei quali soltanto 18 possono essere salvati. Premi per agricoltori Il Gomitato Popolare Distrettuale Per quanto riguarda l’allevamento di Capodiatria, au proposta del Con- di mucche lattifere di razza bruno-aijjlio Economico della Federazione alpina, oltre ai quattro premi pei distrettuale delle cooperative e del le tre categorie, dei quali il massimo è dii 30.000 ed di minimo di 10 l'Istituto per Tineremento dell'eco-nomia, bandisce un concorso a prema per l’incremento della riti col tura, frutticoltura, allegamento del beatiame e silvicoltura. Al concorso possono partecipare fc oooperatire dii produzione agricola, quelle di tipo generale e gli agricoltori privati ohe entro .il 3] mila din. Terranno concessi, in base alla classifica^ altri 50 premi per un importo complessivo di 200 mila dinari. I migliori .allevatori di tori fruiranno di 5 premi per un importo oomplessiro di 200 mila dinari. I migliori alleratori dii tori fruiranno di 5 premi per un importo com- marzo delia, c. faranno namenit« plessi vo di 82 mila dinari e oon un _U_ _____. • r . .. _____::__J: on nnr» -J _________• •__ ■alla segreteria pier lletaonomia distrettuale le rispettive domande. I premi ammontano complessivamente a 3.507.000 dinari ed il concorso eoumprende la viticoltura, la frutticoltura, Folmcolitiura, l’alleva- massimo di 30.000 ed un minimo di 7.000 dinari. Le giovenche ed i torelli hanno a loro disposizione anche cinque premi per un importo complessivo dii 65 mila dinari. Per agevolare la valutazione e la classi- mento del bestiame (mucche latti- frazione, del bestiame, avranno luo-' " " " go nel distretto di Capodistria ap- poste mostre di bovini. fere e tori di razza bruno-alpina, torelli e giovenche )e e la silvicoltura. La maggior entità di premi verrà assegnata ai viticoltori per un importo complessivo di ld55.008 dinari da ripartirsi in quattro eate-fùrie: per vigneti superiori ad 1 na, rispettivamente a 0,5 a 0,4 e a 0,3 ettari. Il I premio per la prima categoria (vigne superiori ad I ha) è di 250.000 dinari ed il quarto premio è di 50.000 diri.. Nelle altre tre categorie ci sono tre premi pei ciascuna che vanno da un massimo di 120.000 ad un mìnimo di 10 mila dinari. La frutticoltura, con un monte di premi di 750.000 dinari, viene suddivisa in cinque categorie : frutteti oltre un ettaro, oltre 0,5 — 0,4 — 0,3 La silvicoltura benefioerà di un monte di premi ammontante a 500 mila dinari. Hanno diritto ai premi i concorrenti che nel termine stabilito per le (altre attività agricole, metteranno a dimora un minimo di 100 piantine forestali. Per ogni piantina è assegnato l’importo di dinari 10. Le piantine saranno distribuite gratuitamente a tutti i concorrenti. Tutte le aziende delle cooperative agricole di produzione e le .aziende private che avranno bene sistemate le stalle, le concimaie, i cortili, le costruzioni rurali, ,j vigneti, i frutteti., ecc. concorreranno a due premi e 0,2 ettari di superficie. I premi da 30 mila, a quattro da 15 mila, variano, da un massimo di 130 mila ed a 10 premi da 10.000 din. Per per la I. categoria ad un minimo questa parte del concorso non è ne-(per il III. premio) di 10.000 dinari, cessario alcuna iscrizione, ma tutti L’oliviooltura viene suddivisa in i nostri agricoltori e aziende agri-base alle piante: oltre 100 per la oole vi concorreranno automatica-prima categoria, oltre 50 per la IL mente ed i premi saranno assegnati ed oltre 20 per la terza. I premi va- in base alle constatazioni di apposi-riamo da un massimo di 100 mila le commissioni ei dici tecnici agri-dinari ad un minimo di 5000. eoli. Troppi infortuni E' ancora fresca la notizia, da noi no per la collettività. Non è qui il riportata lo scorso numero, dell'inci* caso di ricordare la necessità di dente capitato ajH’o.ptefraio Mu/ùzzti una polities dii severo risparmio, mentre lavorava in un grande edili- sulla quale da queste colonne ab-ciò di via dell’Armata Jugoslava, ed biamo più vrfte .insistito. Tuttavia ecco che ei giunge Teleneo compie- bisogna ricomosoere che si impongo-to degli infortuni sul lavoro degli no delle misure -atte a scongiurare ultimi tempi. In nove mesi ai sono avuti nel Distretto di Capodistria 172 infortuni sul lavoro per un totale di 46-370 giornate lavorative, coperte dalie varie imprese « dall’Istituto delle As-sicurazionii con 17.798.201 dinari'. Il danno subito dalla nostra economia è state di 73555.621 dinari fra infortuni e malattie spesso da questi derivato. Per far fronte allo proprie necessità 1« impreso hanno dovuto riempirò in vuoti causati dagli infortuni con un totale di 190546 ore straordinarie, il costo delle quali avrebbe consentito lampiego, per lo «tesso periodo, di altri 100 lavoratori. Ciò significa, calcolando che le ore straordinarie sono state eseguite in gran parie da manodopera non qualificata o semiqualificata pagata a 52 dinari Torà, un aumento dei coati di produzione di circa 4.867200 dinari. il ripetersi di tanti .infortuni. Anche a guardarla semplicemente dal lato umano, la cosa «d appare grave. Nonostante ohe il nostro sistema sociale, 'infatti, garantisca l’esistenza dei lavoratori infortunati, ogni infortunio rappresenta un caso di disagio, dii malattia^ se non addirittu-ra di mutilazione permanente. Occorre dire che il non sapersi adeguatamente protetto, rende i’operair sul lavoro affatto sereno, e che in caso di gravo mutilazione divento preda di complessi d’inferiorità? I Consigli operai e le filiali sindacali, in special modo1, si facciano dovere di vigilare affinchè tutto quanto può essere causa d’infortunio venga opportunamente eliminato: il pericolo rappresentato da macchine sooperte, da impalcature non troppo solide, eee. Il compito principale nelle prevenzione degl: infortuni spetterebbe agli ispettor; del lavoro, ma siccome di questi ab-Come si vede, «i .tratta di cifre biamo parlato a lungo la settimana espresse in miidoni, quindi di dan- scorsa, evitiamo . di ripeterei. IN DISCUSSIONE ALL’ASSEMBLEA DISTRETTUALE DI BUIE ninnili' mmimiii Più di 60 milioni investiti nel ramo - Crediti al settore privato - I quantitativi pescati in decrescenza CICLONE DI BORA Scoperchiaci alcuni edifici Sabato 25 gennaio ha avuto luogo a Buie la seduta comune delle due camere distrettuali. Tra gli altri argomenti figurava all’ordine del giorno la discussione sulPattività peschereccia del distretto. La relazione, presentata dal compagno Makovac Jure e la discussione che è seguita alla stessa meritano particolare conside-devozione per aver toccato a fondo vari problemi concernenti tale attività. Per non essere costretti a riassunti che non possono dare un reale quadro della situazione esistente in questo ramo ci ripromettiamo di trattare l’argomento in una serie di articoli che, ne siamo convinti, saranno d’interesse generale. In primo luogo va sottolineato quanto le autorità popolari hanno dato per potenziare l’attività peschereccia nel distretto di Buie, dove le condizioni naturali peT lo sviluppo di questa attività sono oltremodo favorevoli. Il concorso statale per 11 potenziamento della pesca s’inizia nell’anno 1950 quando il Comitato Popolare distrettuale stanzia un importo di 5 milioni di dinari. Nel 1952 l’ammontare sale rapidamente a 23,477.000 din. per l’acquisto dii due grandi nuove barche da pesca e della loro completa attrezzatura. Nel 1952 viene completata l’attrez-zatura delle barche preesistenti per un importo di 3,165.000 din. Lo scorso anno sono state acquistate altre due barche e sette 'battelli, con le rispettive attrezzature, per un importo di 14 milioni dii dinari. Altri 8 milioni, previsti per lo stesso anno, non sono stati ancora utilizzati. Si riatta quindi di un importo complessivo di 65,642.000 d'in. che indiscussamente dimostra come le autorità popolari dii Buie abbiano dedicato la loro attenzione particolarmente alla creazione della base materiale nel ramo peschereccio. Nella maggior parte tali mezzi sono stati messi a disposizione, o sotto forma di dotazioni o di crediti, dell’azienda peschereccia «Sardella» di Cittanova, e impiegati mell’acquisto di barche dia pesca d’alto mare, onde facilitare la pesca fuori dall’ambito territoriale e dare occupazione ai pescatori durante tutto Panno. E’ stata sollevata recentemente la questione della concessione dei crediti a pescatori privati, che la Banca rifiuta. L’Assemblea distrettuale di Buie, nelle sue decisioni conclusive, è rimasta sulla posizione che tali finanziamenti sono indispensabili poiché anche il settore privato contribuisce e in misura rilevante al potenziamento della produzione peschereccia. Il consiglio Economico è stato incaricato di addivenire ad un modus vivendi colla Banca affinché anche il settore privato possa beneficiare dei crediti. Con gli investimenti ristora stanziati, si può dire ohe la base mate-rale della nostra pesca è stata portata, se non a un grado ideale, per lo meno soddisfacente. Non si può dire altrettanto per quanto riguarda LA ’BELLAADDORMENTATA. attende il cinguettio delle rondini [Pubblichiamo qui di seguito una corrispondenza da Abbazia sui preparativa in corso per la stagione turistica di quest’anno, ripromettendoci di trattare prossimamente la preparazione in tal senso dèlie nostre aziende turistiche. ABBAZIA, febbraio — Siamo venuti ad Abbazia con il cappotto, con il cappello e con una sciarpa grossa fin sotto il naso, da far invidia ad un esquimese. Cose che succedono a febbraio, in un mese piccolo ma birbante che reca brividi e tanto freddo addosso. Oggi, del resto, fa fremere anche il moto incessante ondoso il fruscio degli alberi, sbattuti a destra e a manca dalla bora . Mah, sono cose che passano e che si dimenticano volentieri! Vediamo piuttosto Abbazia, queste «bella addormentatati che attende il cinguettio delle rondini per aprire la finestra e dare il benvenuto ai turisti di primavera; qu/esta perla del Quarnero o’ie fa parlare di se in tutte le lingue, che fa la «sirena» e attira tutti nel suo mare limpido e azzurro, nella pace di un’oasi che trova poche rivoli nel mondo. Troviamo sul lungomare un uomo: Hans. S’è trascinato dietro, dalla Germania, una sporta di buonumore che fa invidia; poi ha acquistato, ad Abbazia, un entusiasmo senza pari. Guarda la scogliera e r gabbiani che volteggiano, divora il paesaggio quasi fosse un pittore alla ricerca del motivo per il quadro. Fredda? Macche! Lui non lo sente neppure. E’ abituato a ben altre temperature lui, Parla di Abbazia, Laurana e dintorni con enfasi: «tuto pelo, luto... ja...» E quando ce ne andiamo, rimane ancora là, fintanto che lo stomaco prosaico non gli ricordi che bisogna andare in albergo a mettere sotto i denti una bistecca. Il turismo abbaziano ha fatto lunga strada. Quarantanni orsono segnò un indice strabiliante: 61,002 visitatori, tra i quali re, principi, imperatori, statisti. L’anno, alla memoria del quale abbiamo bevuto mezza bottiglia (l’altra, naturalmente, è stata dedicata al 1954) ha buttato giù dal piedestallo il 1913, strappandogli il primato. Perchè nella passata annata ad Abbazia hanno soggiornato 67.674 turisti, dei quali quasi trentamila stranieri. Parchi meravigliosi « ben curati, come si può osservare in poche parti d’Europa, con tante piante e-sotiche e nostrane. A fine marzo o nella prima settimana d’aprile, a seconda degli umori del tempo, il parco principale sarà rallegrato dalle note musicali che si espanderanno ai quattro venti, artefici gli orchestrali sotto la bacchetta del maestro. I dirigenti del turismo sono pron- Comunichiamo alla spettabile clientela e ai fornitori che oon dl 1. febbraio 1954 la mostra azienda è entrata in liquidazione. L’ultimo termine per la denuncia desi crediti e per i pagamenti è stato fissato al 28 febbraio 1954. Passato tale termine, non verrà accolta .alcuna richiesta mentre per la riscossione dei debiti si ricorrerà all’arbitragiio statale. Nei contempo ai avverte che sono state costituite due nuove aziende: NI "Z I VILA, „PRIMORKA., — Azienda per il Commercio di alimentari — Piramo — Azienda per il Commercio di articoli industriali — Piramo AZIENDA [OWIALE o PIRANO o IN LIQUIDAZIONE ti a dare tutte le spiegazioni che si desiderano: «Cosa faremo? E presto detto: Folklore, gite, manifestazioni sportive e divertimenti, concerti, cortei. E fin dall’inizio di aprile, quando converranno ad Abbazia circa 1200 turisti stranieri dalla Svizzera, dalla Germania occidentale, dall’Austria, della Scandinavia e da altre nazioni. In agosto grande rassegna del folclore nazionale, con probabile partecipazione di un complesso d’oltre confine. E in giugno? Sotto i caldi raggi del sole (giugno, fatti avanti!) ci sarà il corteo floreale, il primo dopo la liberazione. Prima ancora, a maggio, Abbazia ospiterà una mostra cinofila che si ripeterà a settembre. Sport : torneo calcistico iriternazionale giovanile, regate di canottaggio per la coppa «Abbazia», tornei internazionali di tennis e tennis da tavolo, ciclismo e circuito automobilistico di Preluca-Infine, a dicembre, «notti invernali», precedute, a fine stagione turistica, dalla mostra del vino. Ma c’è dell’altro. A maggio šarano ospiti settecento balneologi di tutto il mondo, che daranno vita al congresso internazionale; quindi i congressi mondiali delle organizzazioni igienico-sanitarie. Per gli investimenti sono a disposizione 80 milioni. Occorre provvedere alla manutenzione dei parchi e giardini, all’asfaltatura delle strade (ed era anche ora, con tante buche in giro!), e così pure a Volosca, alla canilizzazione, all’acquedotto, al rimodernamento del cinema per la proiezione dei films tridimensionali. Sono molti milioni di dinari che usciranno dalle casse di Abbazìa, ma altri ne entreranno e supereranno di gran lunga le uscite. E. M. Il bilancio comunale di Buie Sono in corso nel comune di Buie i comizi degli elettori nei quali viene discusso il bilancio di previsione ed il progetto di piano sociale per il 1954. Nel progetto del piano sociale è prevista, tra l’altro, la costruzione di uno stabilimento per la pastorizzazione del latte e la produzione dei latticini. In tale stabilimento affluiranno le eccedenze del latte prodotto nel distretto. La canalizzazione del capoluogo del comune, che assorbirà 8 milioni di dinari e la bonifica della Valle di Fernè (reàliizata la quale, oltre 100 ettari di terreno verranno lavorati a culture intensive) nonché l’elettrificazione di un villaggio rappresentano le opere maggiori. i materiali e i pezzi di ricambio, ma questo argomento io tratteremo in seguito. Nell’attrezzatura fonda-mentale vi è ancora una crepa consistente nella mancanza dii mezzi di trasporto del prodotto dal luogo di pesca ai porti. Il piano sociale di quest’anno tende a colmare tale vuoto stanziando un importo di 5 milioni di dinari per ‘l’acquisto di due grandi portola te. Prima di entrare nel vivo dei problemi peschereci, sarà opportuno riportare alcuni dati .riguardanti la produzione negli anni trascorsi. Nel 1949 il 'pescato ha [raggiunto le 618 ton.; nel 1950 1060 ton.; nel 1931 960 ton.; nel 1952 390 ton.; nel 1953 530 ton. Come si vedle, negli ultimi due anni la produzione peschereccia ha subito una preoccupante riduzione, preoccupante per di fatto iu se stesso, non però per le cause che l’hanno generata. Il 1952 e il 1953 sonn stati anni dii magra, e per di più i rispettivi dati non sono del tutto reali. Prima del 1952 i pescatori privati, denunciavano il loro pe- scato alle capitanerie diie porto dalle quali ricevevano il permesso per la pesca. Successivamente tale denuncia veniva fatta al Comitato Popolare Cittadino che era nell’impossibilità di controllare la veridicità dei dati forniti, dai pescatori e di conseguenza questi, o per trascuratezza o per timore di tassazioni, denunciavano quantitativi inferi ori .ai reali o non li denunciavano affatto. A tale proposito, dato che il metodo di denuncia alla 'Capitaneria di porto al momento del ritorno, s’è dimostrato più pratico e più reale sarebbe opportuno ripristinarlo. Dal 1949 ii pescatori di Ciittanova hanno realizzato un pescato dii complessive 2.812 tonn. di pesce; mentre quelli di Umago nello stesso periode figurane con 746 tonn. Balza evidente all’occhio la grande differenza tra queste due cittadine nelle quali le condizioni naturali per la pesca sono .pressapoco uguali. Sulle cause parziali rimandiamo il lettore al prossimo numero. NOTIZIE BREVI AL COMUNE DI PIRANO Giovedì sera il Comitato Popolare Cittadino di Pirano ha tenuto una riunione nei corso della quale é stato approvato il bilancio consuntive per il 1953, .ammontante a 42 milioni di dinari. Sono stati eletti i nuovi Consigli per l’eoomomiia, la cultura, rassicurazione sociale e la sanità. E’ stato deciso di liquidare l’Impresa commerciale cittadina e di riorganizzare la rete commerciale. A tale scopo è stata costituita una impresa per tessili e abbigliamento e una per la vendita di generi alimentari vari. NEL BiUIEiSE CONDANNATE LE CONCEZIONI DI DJILAS Nelle organizzazioni periferiche della Lega dei comunisti del Distretto di Buie prosegue lo studio del materiale della terza Assemblea plenaria del Comitato centrale della Lega dèi comunisti della .Jugoslavia e della relazione tenuta dal compagno «Cara «La Nostra Lotta.» — Capodistria, sdiamo tuoi abbonati ed assidui lettori e ti preghiamo volerei comunicare la data esatta oon cui il Bollettino Ufficiale della nostra Zona fissa il dazio che viene applicato ai mosti d’uva della decorsa vendemmia 1953. L’abbiamo iniziata il 28 settembre. Fino a quando, per quale data o per quanti giorni viene considerato il rioavato dell'uva mosto e perciò esente dal pagamento del dazio come vino ? Cooperativa Sociale Cittanova Il mosto d’uva non viene soggetto a dazio per cui non esiste nessuna disposizione a riguardo. Il dazio del vino viene regolato con la disposizione contenuta nel Bollettino Ufficiale della R.P.FJ. n. 55 che fissa anche la data dopo la quale il mosto deve considerarsi vino, data che però non può essere presa in considerazione per la nostra zona, dove la vendemmia ha luogo prima che nelle zone vinicole dell’interno della Jugoslavia. Gli organi esattoriali si attengono quindi al parere degli esperti agricoli, stando al quale, il mosto cessa di essere tale appena passata la fermentazione turbolenta e cioè dopo dieci giorni della pigiatura. Precisiamo che non esistono disposizioni scritte a proposito. Ravvisiamo perciò la opportunità che venga emanata una disposizione per sancire l’uso attuale o per fissare una data da cui il mosto deve considerarsi vino. Zvonko Brkič alla riunione del Comitato centrale della Lega dei comunisti della Croazia. I comunisti del. Bùiese condannano unanimi le idee esposte da Milovan Djilas nel suoi articoli. Entro il 15 marzo le organizzazioni periferiche eleggeranno i propri segretari ed i delegati per la conferenza distrettuale che avrà luogo -nel mese d.i aprile. Nella notte tra il 1 ed il 2 febbraio, preannunciato d'a una progressiva diminuzione della pressione atmosferica (il barometro della stazione metereol.ogica di Capodistria segnava 747,6 millimetri) se è scatenato nel distretto di Capodistria un ciclone dii bora di eccezionale violenza. L’anemometro della locale stazione, metereologica ha registrato una violenza media della bora sui 100 chilometri orari, mentre nella notte le raffiche avevano superato i 150 chilometri orari. La bora «scura.» ha causato notevoli danni ed ostacolato il traffico sulla litoranea , 'Capodistria—-Isola flagellata dai marósi e ghiacciata. Molto probabilmente, a causa della temperatura rigidissima! nei .giorni precedenti erano stati registrati sino 10 gradi sottozero) gli uliveti subi. ranno le conseguenze. Gli eventuali danni potranno .essere valutati solamente in primavera. La temperatura è rimasta costantemente sotto lo zero, da un massimo di —3 ad un minimo di —7,4 gradi centigradi. In conseguenza al freddo ed alla bora in una parte delia vai Stagno, il mare è ricoperto da uno strato di ghiaccio, cosa molto rara.- I pescatori di S. Pieri ricordano un fenomeno analogo solamente nell’inverno del 1929. Ritornando alle malefatte della bora, forniamo un breve elenco. La rete elettrica, telegrafica e telefonica ha subito danni, risultando divelti numerosi pali ed atterrati diversi cavi. Hanno risentito special, mente Isola, Dekàni Ancarano ed altre località esposte. A Sopffie un.a raffica più violenta delle altre ha abbattuto H muro di una casa (l'abitazione. A link a ni un refolo di eccezionale violenza ha scoperchiato una casa dove era alloggiata la famìglia di un ufficiale dell’APJ ricoveratasi poi presso dei conoscenti. Anche a Šmarje la violenza dèi. vento ha causato lo sco-perchiamento di un edificio d’ahita- g#r0NA£H£TTi RADIO gl, martedì, alle ore 11, gli alunni delle elementari potranno gustare, nell’angolo ad essi dedicato dalia nostra Radio, la tavoletta «Come Torco diventò buono.». Seguono, alle ore 11,30, un concerto del complesso corale «Marco Garbin» di Rovi-gno ed alle 12 «musica per voi» cri suo programma di canzoni e brani musicali preferiti dai radioascoltatori con lo scambio dei loro messaggi augurali . Alle ore 20 il a Rigaietto» di G. Verdi, eseguito dal coro c dai solisti del teatro «La Scala» di Milano. Domani, mercoledì, alle ore 12, ritmi e canzoni cui seguiranno, alle ore 12.15 «itinerari jugoslavi» mollo interessanti ed utili per la conoscenza degli usi, dei costumi e delle varie località del nostro Paese. Alle 20 suona Torchestra Pippo Bairzizza cui faranno seguito, alle 20.30 «O-rizzonti» ossia lil radiogiornale. Giovedì, alle ore 11, la «Sinfonia fantastica» dii Hector Berlioz, seguita alle 11.40 dalFangolo dei ragazzi ed alle 12.10 da una parata d’orchestre. Alle ore 20, le più belle canzoni richieste dai .radioascoltatori con lo scambio dei loro messaggi augurali. Seguono, alle ore 21, pagine scelte: «Honorèe du Balzac» di Stefano Swerg. Venerdì, alile 12, ritmi e canzoni. Alle 20 .suona .l’orchestra Sciorilli, cui farà seguito, alle 20.30, la rassegna settimanale dei problemi sociali e politici nel mondo del lavoro. Sabato, alle .ore 11, Teatro dei piccoli; alle 11.30 di opera in opera; alle 12 «asterischi'» della scienza e dèlia cultura ; alle 12.10 parata d’orchestre. Alle ore 20 suona l’orchestra Angelini, seguita, alle 20.30, da una radiorivista di varietà. LETTERE ALLA REDAZIONE VEiRTENEGLIO Nascite: Spiz Clara dii Vittorio e P ire vie Amelia. Matrimoni : Benulič Jakov, di anni 24, .agricoltore oon Buroilo Evelina, di 27 anni, casalinga. UMAGO Nati: Bernič Diego di Maria; Bertok Walter di Giuseppe e Busletta Norma. “ Decessi : Manzutto Giovanna, di 78 anni. Nel locale ambulatorio sono stati medicati: Muisiizza Milan, operaio della «Primorje» che, trasportando del materiale con un Barrinola, sul tetto dii un edificio iin costruzione ad Um-àgo, svi volava precipitando da un’altezza di 15 metri e riportando una ferita lacero contusa alla fronte ed aille labbra, escoriazioni alla faccia e la frattura del. braccio sinistro. Titonel Egidio, operaio della Vino-Export, che, cadendo dalla bicicletta, si è prodotto una distorsione, con probabile frattura dei metacarpo del pollice sinistro. PIRANO Deoessi: Predonzani Nicolò dii anni 84; Jerek nata Luft, Annamaria di anni 81. Matrimoni: Zudié Albino, di 23 anni, operaio con Celega Anna, di 23 anni, operaia. BUIE Matrimoni: Vidoniis Peter, di anni 28, agricoltore con Bemič Maria, di 30 anni, casalinga; Veselica Josip, di 31 anni, impiegato con Travas Zorica., di anni 18, impiegata. Decessi: Krevatìn, nata Potleka, Mara, di anni 88; Vaseotto, nata Go-dias, Maria, di 68 anni; Buzdakin, mata Perič, Lucia, di 79 anni. Nati: Rakar Fiorello, di Ivan e Radojkovič Ruža; Pacchienti Rita, di Ennio e Bizjak Teresa; Buršič Oliviana, di Milan e Zigante Maria; Buzaii Maria, di Antonio e Buzai Valerla; Kraljevič Nada, di Petar e Soàa Mania; Rakar Claudio, di Josip e Grdina Maria.; Kozlovič Walter, di Bruno e J erehiea Adelina ; Sirotič Bruno, di Mate e Benčič Veronika; Bembič 'Nebni, di Lidia; Marinčič Claudio, di Antonio e Sabadin Celestina ; Sferko Liviana, di Josip e 'Sferko Anna ; Giurgevič Silvano, di Josip e B.assanese Letizia ; Richter Mario, di Peter e Di on is Rita; Sinkovič Jolanda, di Umberto e Gržinič Antonia; Makovec Vlado, di Roncegno e 'Knez Draga. ISOLA Decessi : Sehiulaz, vedova Stoffe, Maddalena dj .anni 84; Zaro Anto mio, di anni 76; Veljak Jurij, di an ni 59 ; Pugliese Antonio, di anni' 70 Contrariamente a quanto era pre vedibile ed è successo in altre lo calità, la bora ed il gelo hanno cau sato ben pochi incidenti. Infatti nel locale ospedale è stata ricoverata una sola persona, Degrassi Tito da Isola, che, in seguito ad uno scivolone sul ghiaccio, ha fatto una brut- CHI PERDE E CHI TROVA E’ stato rinvenuto nella zona di Siedale un sacco pieno di carne. Chi l’ha perso? Probabilmente qualche nostro agricoltore che, di ritorno dal mercato col suo carretto, avrà fatto i propri acquisti, tra questi lo carne. L’asinelio sarà stato in vena di emulare qualche puro sangue e si è messo a trotto e il sacco, non visto, è sgusciato a terra. Probabilmente un austita sbadato-, come il nostro, ha seminato pet strada una cassetta, contenente gli attrezzi del suo mestiere. Fortuna-mente, sia la cassetta che il sacco, di carne, hanno avuto un onesto rin-venitore e sono finiti al posto giusto. 1 proprietari possono ritirare i loro averi presso la Sezione Affari Interni del C. P. D. in piazzale De-rin a Capodistria. — Che odorino quella carne! direte. No, ta carne è stata venduta e il proprietario potrà ritirare il corrispettivo del suo valore. .riportando una frattura alla tibia sinistra.. ta caduta, complicata Altri infortuni : Vesnaver Enrico da Montiamo, caduta dalla bicicletta — diagnosi ferite lacero contuse e escoriazioni al viso, nonché commozione cerebrale; Kancler Jožefa, da Capodistria, per una caduta — frattura dell’avambraccio destro; Pre-gaTac Fabio, da Finguente, caduto malamente a terra — frattura del femore destro; Marnilo vie Milan, da Buie, frattura della tibia destra, riportata in seguito ad un capitombolo; Chicco Maria, da Isola, per la caduta di un peso sulla maino sinistra — frattura della I falange del-Findioe. Buršič Ivan, da S. Pietro dell” Amata, frattura del malleolo dèlia gamba destra. Chiude la serie degli .infortunati, »Filipič Nazario, da Risano ohe si è fratturato il radio della mano sinistra, in seguito ad una classica «tombola». * • CAPODISTRIA Nati: Pavletič Ego, di Edo e Ukmar Olga; San Tullio, di Tullio e Požar Lidia; Kravanja Sonja, dii Andrea e Mask Sonja ; Viiezzoli Giorgio, di Giorgio e Bernardi Nicolina ; Barbo Silvana, di Ondina; Glavina Danilo, di Daniele e Baboc Maria; Križman Giuliana, di Ivan e Sirotič Angela; Bordon Milan, di Milan c Vatovec Vilma; Babič Boris, di Rudolf è Pucer Zora; Žiber Silvana, di Peter e Novak Maria; Pucer Miriama, di Angel, e Ulcigrai Carmela; Vatovec Nadia, di Mario e Karmelj Jelka. Decessi: Pavletič Vojko, di giorni 3; Peroša Jožef, di 65 anni; Mako-rac, nata Visentin, Maria, d.i anni 77 ; Lovrečič Maria, di anni 70. zione. Più serio il danno riportato dalla casa del cooperatore di Corte d’isola, .ove i refoli hanno scoperchiato il tetto per un ampiezza di 12 metri quadrati, e danneggiato-gravemente il resto deLl’edificio. Il danno supera, secondo le prime valutazioni, i 250 mila dinari. A Capo d Istria è stata scaraventata in mure la baracca del «Vela club» che si trovava sul molo. Una barca è .affondata nel porto di Isola. I refoli hanno fatto strage di comignoli, tegole e lastre. Fortunatamente non si registrano gravi incidenti alle persone. Solamente una operaia diciasettenne di Isola, certa Marin Maria, è stata scaraventata a terra da una raffica di bora e sbattuta contro una staccio nata. Realtà romanzesca e valvole radiofoniche Sotto la Tuhrica «Qui il •pubblico.», nello scorso numero è stato pubblicato un .racconto che toccava fatti e avvenimenti concreti, precisa-mente l’offiein.a riparazioni radio sita in Calegaria a Capodistria e il suo metodo di vendita delle valvole par il cui ricambio è necessario portare l’apparecchio nella predetta officinal. Il gerente dell’officina stessa ha tenuto a precisarci che sono costretti ad agire in questo modo perch" esiste uno stuolo abbastanza numeroso di .radiotecnici non autorizzati ad effettuare riparazioni i quali, attraverso i possessori degli apparecchi radio, ricorrono aLFacquisto di parti di ricambio (difficilmente reperibili èssendo mence d'importazione) per effettuare le riparazioni. Tutto ciò a scapito dell’officina che rimane senza lavoro mentre deve pagare le tasse, a differenza dei radiotecnici abusivi che non le pagano. D’altro .Iato, altri distretti e altre zone scarseggiano o addirittura mancano del materiale di ricambio per apparecchi radio, comprese le valvole, per cui si profila la possibilità di speculazione a danno degli utenti radiofonici del nostro distretto., speculazione che viene in gran parte evitata se l’offidina effettua i ricambi direttamente suH’apparec-chio abbisoignevole. zzi In un nostro precedente articolo dedicato alla criminalità giovanile abbiamo accennato, tra le sue cause, alla trascuratezza di alcuni genitori per Ferine azione dei loro figli. Ora dobbiamo citare un caso concreto a Pirano. Si tratta del diciasettenne Ferruccio Gardina e dèi suo quattordicenne fratello Luai.ano. Il primo inviato per ben tire volte al lavoro nei Cantieri Piranesi Io abbandonava, preferendo gironzolare per le vie dt Pirano e dedicarsi negli ultimi tempi, anche a piccoli furti. Entrambi poi appaiono ni uno stato di completo abbandono sia per quanto riguarda la pulizia che il nutrimento. Naturalmente del fatto va incolpata la madre Pavlič Giuseppina in Gardina la quale, abbandonata dal marito, ha trascurato completamente redueazionè e la cura dei *uoi due figlioli. Da parte delle autorità popolari più volte richiamata, le è stato anche offerto un aiuto soeiale ohe essa, inspiegabilmente, ha rifiutato. Ad evitare che i due ragazzi divengano dei rifiuti viventi ai margini della società, le autorità comunali hanno deciso, nonostante l’npposizione della madre, di inviare il primo in un riformatorio per minorenni e il seoond'o nel l’Istituto Grisoni di Capo distra. GRUPPO DI CONTRABBANDIERI PROSSIMAMENTE PROCESSATI A PI,RANO Il 15 corrente verrà celebrato a Pirano un processo nei confronti di un gruppo d'i 6 persone imputate di commercio .illecito e compilici nei reato. Fanno parte della eomhriccola Benedetti Daria e Benedetti Marcella da Portorose, Finderle Giuseppe, Giraldi Luigi, Pagliaro Mario e Božič Brano da Pirano. Le due donne, aiutate validamente dagli altri componenti il grappo, esercitavano dal 1951 sino al 1953, il commercio illecito per proifessiome. L’attività di questo grappo di persone si svolgeva tra Trieste la nostra zona e Fiume, ove venivano smerciati gli articoli d.i largo consumo contrabbandati dalla zona A. Capigrappo, se eosì si possono chiamare, erano le due donne, che tenevano le redini dellValtienda» mentre i quattro uomini, marittimi, imbarcati sul piroscafo «V irla», erano d cosidetti «uomini di fatica» e cioè s’incaricavano del trasporto dei materiale contrabbandato da Trieste nella nostra zona. Durante l’istrattoria è stato accertato che l’imputata Benedetti Daria ha commerciato laillangrosso smerciando a compratori diversi, un intero bazar di articolili d.i largo consumo., per un valore complessivo di 813.360 dinari. Che la stessa ha esercitato il cambilo illegale di -valuta, cambiando in più riprese 130 dollari per 80.600 lire e 274 mila dinari per 319 mila lire. Che si è resa oom-plice nei reato di commercio illecito per aver consegnato a varie persone di Fiume, un ingente quantitativo di articoli di largo consume consegnatile da certa Bressi Maria di Trieste. La seconda componente del gruppo, Benedetti Marcella, da quanto risulta dal capo di imputazione della Pubblica accusa distrpttuale dii Capodistria, ha operato su scala ancor maggiore. U volume degli «affari» da lei proficuamente conclusi ammonta a 2 milioni 250 mila dina- ri. Pure su lei grava ,1’aocusa di compLidità nel reato per aver .concorso oon la Benedetti Daria nello esercizio del commerciò illecito. Gli altri quattro imputati hanno trasportato, per conto delle due faccendiere, una seni« di pacchetti ricevendo in compenso delle loro «prestazioni»: il Finderle 18 mila lire e 60 mila dinari, il Giraldi 20 mila lire, il Pagliaro 3000 lire èd infine il 'Božič 2000 lire e 5000 dinari, rendendosi così colpevoli di correità nel commercio 'illecito. Dei componenti l’associazione a delinquere la sola Benedetti Daria ha riconosciuto le colpe attribuitele. Questo processo è atteso con grande interesse a Pirano, ove l’attività della eambriceola era notoria. S. 5 MESI PER VILIPENDIO L’umaghese Muggia Luigi è stato ’Condannato d'ai giudici del tribunale distrettuale di Buie a 5 mesi di carcere per vilipendio all’Armata Popolare Jugoslava. AUTISTI NEGLIGENTI Tali Brljavec Elio e Mihac Emilio, ambedue operai dell’impresa «Primorje» di Umago, sono stati chiamati a rispondere dinanzi ai giudici di Buie, del reato dii violazione alle norme ehe regolano il traffico.! due conducentio un automezzo dell’impresia a velocità eccessiva e con noncuranza della guida, provocavano il ribaltamento della macchina, causando in tal modo alla impresa un danno di 40 mila dinari. Il Brljavec è stato condannato a 6 mesi e il Mikac a 2 mesi di carcere. Ad i ambedue gli imputati è stato concesso il beneficio della condizionale. CLANDESTINI Sono stati processati e condannati a4 mesi di carcere tali Benčina Renato e Muženič Marian di Capodistria che hanno varcato recentemente la linea Morgan per recarsi a trovare dei parenti in zona A. SUPPLEMENTO DI CRONACA SPORTIVA ALL’ORGANO DELL’UNIONE SOCIALISTA DEI LAVORATORI No. 333 MARTEDÌ’, 9 FEBBRAIO 1954 — BRUTTO ACCIDENTI!! (vedere alla pagina seguente). DINAMO - RACING 3 • 0 Scorrettezze inspiegabili degli Argentini Trenta mila spettatori si sono dati appuntamento la scorsa domenica al Maksimir di Zagabria per assistere all’atteso incontro internazionale fra la locale Dinamo e la squadra del Racing di Buones Aires. Tutti si aspettavano una prestazione all’altezza del grande nome degli ospitanti, ma essi, col loro tipico bollente spirito sudamericano, hanno fatto degenerare l’incontro nel secondo tempo, dando luogo ad una serie di incidenti piuttosto gravi, che nulla hanno a che vedere con lo sport e che gettano una cattiva luce sul calcio argentino. Dopo il finale a tono di dramma giallo di Zagabria, detto per inciso, ci siamo involontariamente ricordati della partita che, un mese fa, ha visto di fronte a Buenos Aires, Racing e Partizan, incontro conclusosi in favore degli argentini per 2 a 1. Allora il Partizan fu ridotto a sette uomini per gli infortuni accorsi a Cajkowski I, Zebec, Minda Jovanovič e Spajič. Speriamo, comunque, che gli argentini rimettano a posto i nervi per rincontro che si svolgerà domani a Belgrado con la Crvena Zvezda e che cancellino, almeno in parte, la cattivissima impressione lasciata negli sportivi a Zagabria. La partita è stata giocata in condizioni atmosfericamente sfavorevoli. Il campo era coperto da uno spesso strato d/i neve, che ha continuato a cadere per tutta la durata dei due tempi. Questo fatto ha probabilmente influito sul rendimento e sulla disposizione d’animo degli argentini. L’inizio dell’incontro aveva dato addito alle più ottimistiche speranze. Le azioni si susseguivano alterne e veloci da ambo le parti. Il gioco aperto e ad alta levatura tecnica mandava in sollucchero il pubblico, nonostante il freddo intenso. Nel complesso, per tutti i primi quarantacinque minuti le squadre si sono equivalse. Nella ripresa, la Dinamo, sostenuta a gran voce dal proprio pubblico, riyelava agli avversari il proprio gioco. Tuttavia erano gli argentini ad operare la prima pericolosa azione al 3’ con Pizzuti, che sbagliava nettamente bersaglio. Da questo momento la Dinamo prendeva slancio, predominando per tutto il rimanente della gara. Al 9’, la prima rete sembrava cosa fatta, ma Benko calciava male, mandando alto da distanza ravvicinata. La Dinamo insisteva, ma il suo gioco, spezzettato da troppi passaggi anche in aera avversaria, non dava i risultati sperati sino al 20’, quando Cajkowski II, ricevuto un bel passaggio da Sikič, superava di slancio due avversari e allungava a Cono che dava di precisione a Osojnak in posizione favorevole. Tiro al volo, e palla nell’angolino sinistro basso della rete di Dominguez. La rete dava luogo al primo incidente : Dominguez, punto nel vivo per la rete subita, si lanciava contro Osojnak colpendolo volontariamente. Tumulto generale, presto sedato. La Dinamo, spinta dall’euforìa del primo successo, continuava ad attaccare incessantemente, ma Cajkowski II, prima e Conč e Dvornič, poi sciupavano alcune buone occasioni, tirando malamente a lato. Sull’ultima di queste, il portiere argentino si lanciava nuovamente contro Dvornič, lontano da lui almeno una decina di metri, colpendolo inaspettatamente con un pugno. Altro assembramento generale tra i fischi laceranti delia folla, inasprita dal comportamento scorretto del portiere ospite. Calmati gli spiriti bollenti,-il gioco riprendeva. ÀI 30’ seconda rete della Dinamo. Dvornič partiva da metà campo. Con dribbling perfetti superava quattro avversari e passava la palla a Benko, che insaccava imparabilmente con un perfetto tiro al volo, lasciando stupefatto il focoso portiere avversario. Al 39’ bellissimo intervento di Dominguez, su un tiro angolato di Benko, che per poco non aumentava il punteggio di un’altra rete. .A un minuto dalla fine della partita, la Dìnamo conduceva l’ennesimo attacco, che si concludeva con la terza rete, segnata di testa da Dvornič. Di bel nuovo il portiere argentino si lanciava furiosamente, questa volta contro l'arbitro Podubski, tentando di colpirlo senza però riuscirvi, perchè trattenuto dai propri compagni e dagli avversari- Vista l’impossibilità di ristabilire l’ordine, l’arbitro chiudeva rincontro con grande sollievo dei giocatori e del pubblico, ormai sovraecitati per le continue ed inspiegabili scorrettezze. P. POLDA, 3TEFE, KUNSIC, HLEBANJA, BIRKOMŽUPaMCiC E L’ENOTNOST NDOVI TITOLATI INTENSA ATTIVITÀ' DEI NOSTRI SCIATORI CONCEUSASI CON I CAMPIONATI EEDERAEI Nelle giornate dì venerdì, sabato e domenica si sono svolti i campionati jugoslavi in varie disvi pi ine sportive invernali. SCI A Jahorina si sono dati appuntamento d discesisti che, in numero superiore a 100, si sono dati battaglia per tre giovai consecutivi. Venerdì si è disputato lo slalom gigante, conclusosi, secondo le pre- .sioni, con il predominio di Slavko Štefe, il migliore in senso assoluto, che si è cosi aggiudicato il primo titolo. Secondo finiva Lutane, seguito da Magušar. Fra le donne, si imponeva la favorita Župančiče vai. Le prime sorprese si avevano nella giornata di sabato con la disputa dello slalom. Il favorito numero 1, Šitefe, cadeva nella prima provai, lasciando oosi via libera al giovane Kunšić, che vinceva il suo primo titolo nazionale. Secondo finiva Stefe, terzo e molto distanziato Krmelj. Fra le donne nuova affermazione della Župančič, che con il tempo di F38” superava di ben 3” la seconda piazzata, Urbar. Nuovo ritorno alla normalità nelle gare di discesa libera, nelle quali si imponeva nuovamente Stefe, seguito da Kunšić e Križaj. Sabato a Mrtopolje si è disputata la gara di fondo su un percorso di 15 km, vinta dal solito Hlebanja nel neva la Birko in 43’06” distaccando di quasi due minuti la Belaj e la Vodenlic. Nella staffetta i lubianesi dell’E-notnost si imponevano sud percorso 4x10 km nel tempo di 2 ore 12’21”, seguiti dal Jesenice e dalla loro seconda squadra, mentre le staffette delle rimanenti repubbliche finivano molto lontane. Attesa era la disputa del campionato di salto, che doveva far conoscere lo stato di forma dei. nostri migliori atleti in vista dei prossimi campionati mondiali. Il grande favorito Janez Polda ritornato da poco alle gare, si è imposto nettamente oon salti di m. 45,45 e 44,5, totalizzando punti 206,7 davanti a Langus e Gašperšič. BOKEY SU GII ACCIO A Belgrado, dopo una settimana dii gare, si è concluso il campionato nazionale dii hekey su ghiaccio, vinto per la quarta volta consecutiva dal Partizan di Belgrado che ha totalizzato 10 punti, vincendo tutti gli incontri, davanti a Jesenice oon punti 8, Zagreb e Mladost con punti 4, Spartak con punti 0. Salta immediatamente agli occhi la mancanza in classifica della Ljubljana che era, assieme al Partizan, una delle favorite del campionato. Il Ljubljana, almeno stando alle notizie della radio, nell’incontro deci- PARTITE RIMANDATE Domenica sul campo del Verteneglio avrebbe dovuto aver luogo rincontro di semifinale della Cappa dTnvemo. I giocatori diel Verie-neglio erano già In campo, pronti per l’imiizio della partita. Ma i buiiesi non si sono fatti vedere: mezz’ora prima della loro partenza un telegramma del centro calcio dì iPola li avvisava che la partita era rimandata a venerdì, 12 corr. A Verteneglio tale, telegramma non era prevenuto. Entramb eie isquadre si erano preparate con meticolosità per questo incontro e viva era anche l’attesa regnante fra i tifasi di ambedue le cittadine. L’inopportuno rinvio a una giornata feriale, quando gran pairte del pubblico e dei giocatori sano occupati, ha provocato il più vivo malcontento negli ambienti sportivi di Buie e di Verteneglio. La supposizione più diffusa che correva sui motivi del rinvio' era : gli arbitri se ne sono andati a vedere Racing—'Dinamo, e di fronte a questo la nostra partita non ha 'alcuna importanza. Non sappiamo se tale supposizione sia o meno reale, comunque il oentro calcio: di Pola dovrebbe prestare maggiore attenzione affinchè il lamentato rinvio di domenica non si ripeta per non rimetterci in serietà. tempo di 50 37” davanti a K-ordr/ e Pavčič. Le donne si misuravano sui 10 km e, alla distanza, si impo- II. GIORNAT/ ^ DI RITORNC ) DEL CAMPIONATO ITALIANO HÜ PE lN FA' !R COI riCATO 1 «SERVAR I0LT0 E IL I I FIO >RED RENTINI OMINIO sàvo con il Partizan ha abbandonato ingiustificatamente il campo, per la qua1, cosa è stato sospeso dalla Federazione e tolto dalla classifica generale, sebbene avesse già conquistato 5 punti in tre delle cinque partite in programma con duie vittorie ed1 un pareggio. Per lo ätesso motivo la commissione preposta alla formazione della rappresentativa per i prossimi campionati mondiali, non ha selezionato alcun giocatore del Ljubljana, benché della squadra facciamo parte ben quattro nazionali. Dopo la dura sconfitta peggiorata la posizione alabardata Anche questa seconda giornata non ha registrato granché di nuovo. Vittorie e sconfitte più che normali, se si eccettua l'incontro della Fiorentina, a\e ha dovuto sudare contro una Roma accanitissima. Comunque i viola sono riusciti a mantenersi in testa. Passando a piè pari in coda vedremo che il Legnano ha potuto finalmente passare il finalino all’Ata-lanta. Chi domenica ha perso le penne è stata la Triestina che ha dovuto incassare quattro reti senza poter realizzare il punto della bandiera. Con questa sconfitta ali alabardati sono stati posti (anche per quoziente reti) a due possi della coda. La maggior parte degli incontri si sono svolli su campi gelati che hanno menomato sia la vivacità che la tecnica del gioco. Ad esempio la partita Juventus—Genoa, a causa del pantano, ha avuto in certi momenti più la caratteristica della pallanuoto che del calcio. Ed ecco in sintesi la cronaca degli incontri. BOLOGNA — TRIESTINA 4 : 0 3:0) — Facile vittoria del Bologna che nello spazio di sette minuti ha messo a punto nel I. tempo ben tre reti, risolvendo pratica-mente l’incontro. Al 17’apre la segnatura Cervellati. Il Bologna insiste all’attacco e segna al 21’ con IMike. La terza rete, al 24’, è di Pi-vatellr, che segna da pochi metri. Anche la ripresa registra il costante dominio dei rossoblu. Al 15’ Mike realizza la quarta rete su calcio di rigore, per fallo del triestino Ganzer ai danni dii Cervellati. Arbitro V aisecchi ; spettatori 10 mila; calci d’angolo 6 a 3 per il Bologna. INTER — ATALANTA 3 : 1 (2:0) —- Assicuratosi un vantaggio dd due reti nel primo tempo, ITnter nella ripresa non ha forzato l’attacco, tenendo a bada invece l’Atalanta, ohe ha svolto un gioco discreto, ma non troppo penetrante, anche per la solidità difensiva de campioni. Una terza rete delllnter, nel IL tempo, è stata subito seguita dall’unico goal atalantino. Al 17’ di gioco, su punizione battuta da Nesti, viene Palizzata la prima rete degli ospiti. Al 31’ seconda rete nero-azzurra, segnata da Armano. Nella ripresa, i campioni marcano l’ultima rete al 33’ con Brighenti su passaggio di Nyere. Al 35’ goal della bandiera atalantina, ad opera di Rasmussen. Spettatori 15 mila; calci d’angolo 6 a 3 a favore del-l’Inter; arbitro Maureli. JUVENTUS — GENOA 3 :1 (1:0) -— Il terreno, causa il disgelo, era ridotto in pessime condizioni. I bianco neri hanno dovuto ricorrere a molti,spostamenti per un infortunio di Bertucelli, nel I; tempo, che è passato prima all’ala destra, poi alla sinistra nella ripresa. La Juventus ha segnato la prima rete al 13’ dd gioco, con un forte tiro di Hansen. Il Genoa è riuscito a pareggiare al 13’ della ripresa, grazie a Bennike. La Juventus si è riportata in vantaggio al 34’ su punizione, battuta da Hansen. Al 43’ i bianco-neri consolidavano il vantaggio con un forte tiro dii Macor. Calci d’angolo 9 a 6 a favore del Genoa; spettatori 8 mila; arbitro Massai. KISU IVI ATI Bologna — Triestina 4-0 Inter — Atalanta 3-1 Juventus — Genoa 3-1 Legnano — Lazio 2-1 Napoli — Torino 2-2 Novara — Milan 1-1 Sampdoria — Spai 0-0 Roma — Fiorentina ✓ 1-2 Udinese — Palermo 1-0 LEGNANO — LAZIO 2 : X (0:1) — La Lazio, partita velocissima, ha tenuto il campo per tutto il I. tempio, pervenendo a segnare al 17’ con una bella rete di Fontanes! Nella ripresa, il Legnano, forse più fresco, raggiungeva il pareggio al 17’ con Ejdefiäll. Al 37’, su punizione calciata da Manzardo, Berkarić segnava dd testa la rete della vittoria. Calci d’angolo 3 a3; arbitro Liverani ; spettatori 4 mila. i NAPOLI — TORINO 2 : 2 (1 :1) — Maio velocissimo del Napoli, ma è ili Torino che va per primo in vantaggio. Al 5’, su punizione calciata da Moltrasio, Buhtz mette in rete il primo punto. Forte reazione dei partenopei ohe raggiungono il pareggio due minutai dopo con Jep-pson, che raccoglie la palla in una mischila sotto porta. Al 13’ della ripresa, il Napoli va in vantaggio con Viney, che segna dii testa. A due minuti dalla fine, i granata raggiungono il pareggio su punizione realizzata da Biaigiolì. Angoli 12 a 2 per il Napoli; arbitro Belle; spettatori 25 mila. NOVARA — MILAN 1:1 (0:0) . — Il Milan, non troppo brillante all’attaoco, ha faticato per frenare gli 'azzurri e si deve alTottimo comportamento della sua mediana se è riuscito a conservare il pareggio. Dopo un I. tempo a reti inviolate, durante il quale i novaresi hanno avuto una buona prevalenza, la ripresa ha visto i rosso-neri andare in vantaggio al 22’ con una rete di’ Bergamaschi. La risposta novarese non si faceva attendere e al 25’ iFiola, ottimamente lanciato, realizzava il pareggio. Calci d’angolo 5 a 2 a favore del Milan; arbitro Agnolin; spettatori 5.500, , I SAMPDORIA — SPAL 0:0 — La Spai, benché priva dii tre titolari (fra i quali il portiere Berlocchi), si è battuta con impegno ed il pareggio da essa conquistato è ben meritato. Gioco disordinato ed impreciso in entrambi i tempi; raramente le due reti hanno corso .seni pericoli. Calci d’angolo 4 a 3 favore della Spai; arbitro Rigatto; spettatori 12 mila. ROMA — FIORENTINA 1 :2 (0 : 0) — Vittoria alla distanza della squadra che per un’ora aveva subito la pressione offensiva degli avversari. Dopo un primo tempo concluso a reti inviolate, la Roma è passata in vantaggio nella ripresa, al 2’ su colpo di testa dii Galli. Dopo una debole reazione dei viola, culminata con un tiro di Green, i giallo-rossi hanno insistito all’attacco sfiorando più volte la seconda rete. In un improvviso rovesciamento di fronte, la Fiorentina pareggiava al 26’ con un forte tiro di Grat-ton da fuori area. I viola hanno intensificato le azioni, pervenendo al 33’ al secondo goal, realizzato da Green. Calci d’angolo 5 a 2 a favore della Roma; arbitro Joni; spettatoli 75 mila. UDINESE — PALERMO 1 :0 (1 :0 ) — L’Udinese, è apparsa più efficente all’attacco, anche se agli avanti ha fatto difetto il tiro a rete. E’ stato Virgili, dopo quattro infruttuosi calci d’angolo contro il Palermo, a segnare la rete della vittoria al 29’. Nella ripresa, l’Udinese attaccava sino alla mezz’ora, mancando però favorevoli occasioni; poi ili Palermo aveva un buon ritorno e per poco mancava il pareggio. Sette angoli a zero per l’Udinese; arbitro Coppa; spettatori 4 mila. LE CLASSIFICHE CAMPIONATO ITALIANO DI CALCIO Il.a giornata di ritorno Fiorentina 19 12 6 1 31:12 39 Inter 19 12 6 1 35:15 30 Juventus 19 12 5 2 35:16 29 Milan 19 9 6 4 38:21 24 Napoli 19 7 7 5 27:19 21 Roma 19 7 7 5 31:23 21 Bologna 19 7 5 7 28:25 19 Sampdoria 19 7 5 7 22:23 19 Torino 19 5 8 6 21:26 18 Lazio 19 6 5 8 23:23 17 Novara 19 5 7 7 20:25 17 Genoa 19 7 3 9 21:28 17 Spai 19 4 7 8 20:30 15 Udinese 19 4 6 9 21:31 14 Palermo 19 6 2 11 23:38 14 Triestina 19 4 6 9 20:34 14 Legnano 19 3 6 10 24:37 12 Atalanta 19 3 5 11 25:39 11 distica 1954. A loro avviso sarà rannata delle rivoluzioni e dei miracoli, non si farò più posto per gli assi quest’anno perche gli atleti che si sono affacciati alla ribalta nella scorsa stagione prenderanno il loro posto. La sola eccezione, dicono, sarà ancora Coppi, ma anche per Fausto la vita sarà molto dura. Interrogateli e vi rispondono senza esitazione o’ie i nuovi assi saranno gli Anquetil, Hassenforder, Fore-stier, Darrigade, Bober*Stanislao, Ba-stinanelli, Tonello in Francia; Sćhils, Van Looy, De Walk, Brankart e Janssen nel Belgio; Filippi e Nencini in Italia. Gli assi di ieri, vale a dire i Bobet, Geminiani, Magni, Petrucci, Van Est, Derycke, Van Steenbergen, Ockers, Kubier e Koblet potranno vincere qualche volta ancora. DISPARITA’ DI SOMME Ci sono statq comunicate in questi giorni le previsioni dei comitati popolari del distretto di Capodistria per le sovvenzioni alle attività sportive. A dire il vero soddisfazione c’è stata solamente a Capodistria, dove si sono registrate le seguenti buone quote: 400 mila ìin. per le due società e 100 mila dinari per la sistemazione del dampo. cjuest uitjmo importo può considerarsi sufficente data la possibilità di utilizzare materiale già usato nella attuale tribuna. Non altrettanta soddisfazione abbiamo riscontrato a Pirano, ove gli sportivi speravano di ottenere una sovvenzione ag-girantesi sui 500 mila dinari. Il Comitato del luogo ci ha invece comunicato che è disposto a concedere per questa voce del bilancio comunale un massimo di 100 mila dinari. Come si vede un altissimo divario tra desideri e possibilità. Può darsi che il Comune consideri le necessita nette società pjranesi e decida all’ultimo momento di stanziare una somma maggiore. Ad Isola la quota è stata ancor minore e si parla addirittura di uno stanziamento provvisorio per il I. trimestre di 50 mila dinari. Qui però la decisione deve considerarsi ancora in alto mare, data anche la temporaneità del finanziamento, che potrà venir ingrossato con le quote dei successivi trimestri. In margine ci sono giunte pure le cifre stanziate a favore dell’UCEF e della Tecnica Popolare. La prima riceverà un’ammontare di 7 milioni di dinari, la seconda 2 milioni. Ci auguriamo che l’UCEF sappia per il 1954 distribuire equamente i fondi in sua mano in maniera tale da sviluppare pienamente la nostra attività sportiva che a dire il vero sta attraversando in questo momento un notevole periodo di crisi. "'ili Mi -v,- -, m NON STRETTAMENTE CALCISTICO Nello sport, talvolta, la foga spin ge ì giocatori ad agire sconvenientemente. Sono azioni che devono v enir tollerate e comprese. Ossorvate per esempio questa scenetta svoltasi recentemente allo stadio di Gla-scew. L’unica reazione del giocatore «spellato» è stata una bella risata Colò "l'escluso,, trionfa aliAbetone Il redivivo ex campione olimpionico Zeno Colo, ritom alo dopo due anni di inattività alle gare sciistiche, si è dimostrato ancora una volta il miglior discesista italiano in senso assoluto. Zeno Colò, infatti, si è imposto facilmente e con grande distacco in tutte e tre le prove dei campionati italiani; slalom gigante, slalom e discesa libera. Malgrado questa affermazione, il direttivo della Federazione Italiana Sport Invernali ha deciso di non includere Colè nella rosa degli atleti che difenderanno i colori italiani alle prossime competizioni dei campionati del mondo. La Federazione ha motivato la sua deliiberarnione con il fatto che Colò, negli ultimi dine anni, si è dato a pratiche che nulla hanno a vedere con il dilettantismo. A ISOLA BUONI PROPOSITI PER ALLARGARE LO SPORT L'ANNUALE RIUNIONE della nautica "G. Delise Crepuscolo di assi I nostri colleghi francesi hanno molta fantasia e si abbandonano facilmente alla speranza con disinvolta ... allegria. Se li sentite in questi giorni, nei quartieri di allenamento, vi fanno sorprendere con le loro previsioni sulla stagione ci- Si e tenuta domenica mattina Van-Jiuale riunione sociale della S. N. «G. Delisey). Alla riunione erano presenti rinviato della Federazione sportiva della Slovenia, dr. Giovanni Ferri, ed il rappresentante delVUCEF, Živec Žarko. La riunione si e aperta con la relazione presentata dal presidente della sobrietà, Adriano Štolfa. Egli, dopo aver sottolineato che Vanno passato non è stato troppo propizio alla società, si e soffermato più a lungo sulla relazione delle due regate svoltesi a Bled e a Sebenicco. A proposito egli, ha sottolineato che Farmo isolano si è piazzato secondo in ambedue le competizioni ed ha ceduto soltanto di fronte all’otto con timoniere del «Mornar» di Spalato. Il presidente ha continuato la sua relazione rilevando che a differenza delle altre società, generalmente formate da studenti ed impiegati, la «G. Delisey) e composta quasi esclusivamente da operai e questo e un fattore che per ovvie ragioni impedisce un allenamento sistematico. A conclusione sono stati citati ad esempio i migliori atleti della società: Livio Castro, con 93 uscite, Marco Dudine, Bruno Kovačič, Antonio Pugliese, Malvino Štolfa ed altri che, per mancanza di spazio, siamo costretti a tralasciare. Nella discussione si è rilevato che, quest’anno, la società è molto più attrezzata grazie dell’aiuto ricevuto dalVUCEF. Si è notato però che in tutti gli armi, specialmente nell’otto con timoniere, ci sono elementi che si possono dire ormai veóchi, e che perciò sarà bene sciogliere l’armo e preparare piuttosto un buon quattro con timoniere, oppure introdurre elementi giovani. Si e rilevato inoltre che tra i fattori che hanno contribuito a sviluppare la società e stata l’affluenza dei giovani. Ciò si deve sopratutto al compagno Malvino Štolfa UJIZ>RJIN££' FENOMENI Il aLe Soìd>, di Bruxelles, La svolto un'inchiesta sui migliori atleti viventi attenendo il seguente esito: primo il cecoslovacco Emil Zatopek, seguono : Paavo Nurmi, il fenomeno finlandese, Jessie Owens il ccnegro volante >), lo svedese Gunnar Haag e Rudolf Harbig, quattrocentista tedesco. GROSSI E PICCOLI Le società calcistiche italiane di Serie A hanno reso noto l’ammontare complessivo dei propri incassi al termine del girone d'andata. Fra i «grossi» figura in testa la Roma (202 milioni), seguita da Inter (172,5), Lazio (138), Napoli (121) e Fiorentina (118). La Juventus ha incassato 88 milioni e il Milan appena 56. Fra i ((piccoli)) la Triestina (32) precede il Novara (31), il Legnano (25), l’Atalanta (25) e, cenerentola di coda, l’Udinese (24). SCI D’ORO Il grande quotidiano sportivo parigino, aUEquipe)) ha indetto una competizione annuale fra i migliori sciatori per la conquista dello ((Sci. d’oro)). Ai fini del piazzamento verranno considerati i risultati di ogni singolo campione nelle gare internazionali di Wengen, Kitzbüchel, Are, Gar-misch Partenkirchen, Chamonix e Cortina. Dopo le prime due prove la classifica è la seguente: Maschile: 1. Pravda (Austria), 2. Spiss (Austria), 3. Strplz ( Austria ). F e m minile : 1. Mahringer (Austria), 2. Kle-cker (Austria), 3. Bert\Lod (Svizzera ). CANE CAMPIONE Il record inondiate del salto in alto (m. 2,12), stabilito alcuni mesi fa dall’americano W. Davies, sarebbe stato clamorosamente battuto da un certo «Buttons». Lo ha comunicato il «World Post)), rivelando pure che il neo-primatistai è un autentico .... cane lupo, i cui salti per raggiungere il cibo portogli dal padrone dall’qlto di una scala, hanno raggiunto a più riprese 6 metri e 50 centimetri. UFFICIALI E SFIDANTI L autorevole rivista americana, ((Ring)) ha compilato una graduatoria dei migliori, pugilatori professionisti : pesi m o s c a , campione Yosili Shirai, sfidante Jake Tali.: pesi gallo, campione Sandy Saddler, sfidante Willie Pep ; pesi leggeri, campione Jimmy Carter, sfidante B. Smith; pesi welter, campione Kid Gavilan, sfidante Carmen Basilio ; pesi medi, campione Bob Olson, sfidante Rocky Cai stelloni; pesi medio m'assi-mi, campione Archie Moore, sfidante Harold Johnson; pesi massimi, campione Rocky Marciano, sfidante Nino Valdes. RIENTRATI «Partizan» e «Crvena Zvezda» Sono rientrate dalle loro tour-nèes all’estero le due squadre belgradesi del «Partizan» e delia «Crvena Zvezda». ☆ Il Partizan dopo più di un mese di permanenza nel Sud-A-merica ha totalizzato un bilancio di otto partite svolte sui campi del Cile, Uruguay, Brasile e Argentina. Sebbene i risultai')) conseguiti non siano molto brillanti purtuttavia l’undici belgradese ha lasciato negli sportivi di quel continente, in generale molto esigenti, un’impressione più che ottima. I risultati sono stati i seguenti: un incontro vinto, due pari e cinque persi. Bisogna però notare che i risultati migliori sono B stati conseguiti proprio con le squadre più importanti quali il uPenarol» di Montevideo, il «River Piate» di Buenos Aires e il «Colo-Colo» di Santiago del Cile; da considerare poi che iuest’ultimo è sceso in campo con ben nòve giocatori nazionali. D’altro canto gli incontri disputati con le squadre minori hanno visto un «Partizan» menomato nei -suoi quadri. Infatti Cajkowski, Zebec, Jovanovič, Golič e Klajič, sono rimasti fuori gioco a causa di infortuni più o meno gravi verificatisi sui terreno. I migliori in campo, anche dal punto di vista delle reti segnate, sono stati Milutinovic (5), Velisavljevič (4), Herceg (2) e Jočić (1). Ad attestare la stima del pubblico sudamericano, dimostrata nei confronti della nostra squadra, basti dire che agli incontri hanno assistito più di 350 mila spettatori. La «Crvena zvezda» si è invece trattenuta in Africa per 41 giorni nel corso dei quali ha disputato 15 incontri (5 in Egitto, 6 nel Sudan e 3 in Etiopia) di questi essa ne ha vinto 13 e pareggiato uno. Il quindicesimo incontro, pure vittorioso, è stato disputato nell’isola di Cipro. II bottino conseguito: 52:13. IN UN PICCOLO ANGOLO SPERDUTO DELLA SVEZIA Preparazione jugoslava per i mondiali della neve I 100 METRI PIANI DEL FAKIRO Belgrado, febbraio — Puntate un dito sulla carta geografica d’Europa e andate su, sempre su fino a quan-no quasi non esiste più quel brume- 10 che indica la terra e arriverete in Svezia. E qui conviene fare tappa a Stoccolma, perche anche se oltre si può sempre andare in questa terra piena di foreste e di neve, certamente non si possono distinguere le due cittadine di Falun e di Are, dove si svolgeranno i prossimi campionati del mondo. Nemmeno due punticini piccolissimi dicono 11 posto dove queste due località sono dislocate, perchè sono tanto piccine che il geografo si è dimenticato di annotarle. Eppure esse stanno per diventare celebri, in quanto proprio su quei terreni nevosi i migliori sciatori del mondo tra breve si daranno aspra battaglia nelle discipline alpine, in quelle nordici1 le e nel salto. Vi domanderete certamente dove si trovano dunque queste due località. E siccome ogni curiosità va soddisfatta vi diremo che Falun si trova a quattro ore di treno da Stoccolma, che ha diciasettemila abitanti e che è al centro della regione di Delerkarijen. Falun, in ultima analisi, rappresenta qualcosa, mentre Are invece è un villaggetto che dispone di un unico albergo e che si trova a ben 680 chilometri da Stoccolma. Per raggiungerlo bisogna viaggiare per ben undici ore partendo sempre da Stoccolma. E scusate se è poco con questo freddo che i-nonda tutta l’Europa e che, in Svezia, deve essere qualcosa di terribile, sempre che la carta geografica non sbagli nell’assegnarle una posizione tanto settentrionale. Dunque a Falun e ad Are si disputeranno i campionati mondiali, a Falun il fondo maschile dì g'.Uo-metri 15, 30 e 50, il fondo femminile di chilometri 10 e la staffetta 3 X10 chilometri maschile e quella 3x5 femminile. Il tutto dal 13 al 21 febbraio. Il salto verrà disputato invece a tre chilometri più a sud di Falun, sul trampolino di Kallvikbak-ken. Le discipline alpine invece si disputeranno dal 27 febbraio al 7 marzo ad Are. Questo il programma dei mondiali, mondiali che vennero disputati l’ultima volta nel 1950 con l'affermazione dei seguenti atleti: MASCHILE : discesa libera: Colò (Italia) ; discesa obbligata: Schneider (Svizzera) ; combinata alpina (discésa e slalom): ^dolò (Italia); combinata nordica (fondo e salto): Campionato federale di scacchi a Zagabria Domenica nei locali dell’Unione scaiochistica della Croazia sono starti estratti di 'numeri per il torneo scacchistico valevole agli effetti del campionato nazionale. Ratear ha avuto il nr. 1, Fuderer il 2 e Pire il 3. Di conseguenza gli incontri verranno suddivisi : Fuderer—Pire, Ratear—Fuderer, Pire—Ratear, Pire —Fuderer, Fuderer—Ratear e Ratear —Pire. Le partite verranno giocate senza interruzioni con un solo giorno di libertà prima dell’ùltimo girone qualora fosse necessario per terminare le partite incompiute. Alle ore 16 si è 'iniziata già la prima partita Fuderer — Pire. Pire ha adottato il proprio metodo personale di difesa, mentre Fuderer ha adottato la variante già una volta ©sperimentata nei confronti dello stesso Pire. Ad apertura conclusa, Fuderer in vantaggio, pe- rò quando il giovane scacchista intemazionale -teneva già il fante al lato del re per l’attacco, perdeva una mossa e Pire con forza risolveva la situazione nel centro. Nel momento in cui Pire minacciava di muovere ì propri fanbi al centro, Fuderer sacrificava una figura per due fanti. Tale mossa lo metteva in condizione idi legare le figure di Pire aprendosi nello stesso momento la possibilità di avanzare con i propri fanti lungo il lato della regina, conseguendo parecchie probabilità di vittoria. Ma Pire si difese benissimo ed ebbe la -fortuna di penetrare con la propria regina nel campo avversario. Quando Fuderer restituì la figura sacrificata, Pire lo minacciò nuovamente di scacco, per cui Fuderer offrì il remi che fu accettato da Pire. Hasu (Finlandia) ; fondo chiloinetri 18:. Aastron (Svezia); fondo chilometri 50: Erikson (Svezia); salto: Bjornstad (Norvegia); staffetta 4x10 chilometri: Svezia. FEMMINILE: discesa Ubera: Jo-chum Beiser (Austria); discesa obbligata: Dagmar Rom (Austria); Combinata alpina (discesa e slalom): Dagmar Rom (Austria). I mondiali di quest’anno vedranno una partecipazione quanto mai elevata, la più elevata da quando sono stati istituiti: oltre 500 atleti in rappresentanza di ben 27 Nazioni, A questi campionati prenderà parie an ce le Jugoslavia. Purtroppo però numerosi incidenti hanno decimato in questo ultimo tempo le file jugoslave, per cui saranno in gara solamente fondisti e saltatori. Dicevamo di incidenti,. E li specifichiamo subito. Il più volte complotta jiigoslavo di discesa Tine Mulley si è procurato una slogatura ad un piede in una gara in Austria. Pure Janka Šteje, altro campione nelle discipline alpine, si è slogato una mano. Infine il saltatore Karel Klančnik, che l’anno scorso si era ferito piuttosto gravemente a Planica, ho deciso definitivamente di abbandonare lo sport attivo. A quadri quindi ridotti la Jugoslavia presenterà ai campionati mondiali. La commissione per la preparazione degli sciatori ha infatti proposto che la Jugoslavia sìa presente alVimportante competizione solamente con i seguenti atleti: salti: Janez Polda, Albin Rogelj e Jože Zidar o Jože Langus; fondo: Zdravko Hlebanja, Matevž Kordež, Vinko Rožič, Franc Kandare, Janez Pavčič o Anton Pogačnik. Questo il lotto di atleti per i mondiali, B senz’altro la prima sorpresa che coglie scorrendo questo elenco di nomi, è data dal trovarsi quel Janez Polda, che proprio agli inizi di stagione aveva dichiarato solennemente ed esplicitamente di voler abbandonare lo sport attivo per dedicarsi esclusivamente alla preparazione dei giovani. Ma si sa che spesse volte quello che si dice non viene mantenuto, specialmente quando la passione sportiva arde dentro le vene e fa scorrere un sangue vermiglio di giovinezza, ano’ie se gli anni ormai sono andati un po'co in avanti. E Polda è ritornato sulla sua decisione prima ed eccolo che alcune settimane or sono si è stretto nuovamente gli sci sugli scarponi e se ne è andato a gareggiare in Austria per incontrarsi, niente di meno con quel Bradi, che ancora oggi è senza dubbio il migliore saltatore Centro europeo e che detiene anche un primato mondiale nella specialità conquistato nel 1939. E nel fondo che cosa possono fare gli jugoslavi? Qui non si può dire niente di preciso in quanto troppo ristretta è stata la loro attività internazionale in questo inìzio' di stagione. Tuttavia nel fondo di 15 chilometri di Badgastein Hlebanja terminò al nono posto assoluto e Matevž Kordež fu dodicesimo. Da te nere in debito conto che in gara era no atleti italiani, austriaci, francesi finlandesi, svizzeri e tedeschi. E s vedrà allora che questi piazzament proprio non sono da buttar via Sempre a Badgastein la staffetta ju goslava ottenne un ottimo sesto po sto, superando quelle di Germania Finlandia e due formazioni. dell’Au stria. Con questi risultati, gli jugoslavi vanno ai mondiali. E da essi non si attende che una buona prova tra centroeuropei, specialmente nel salto dove hanno tutte le buone possibilità per riuscirvi. O.R. PROMESSA LA SOVVENZIONE FEDERALE ASSEGNATI 250 MILIONI PER LO SPORT POPOLARE Intenso sviluppo alla base materiqle La pirim a ■conferenza dell «Unitone degli Sport della Jugoslavia (tenutasi recente mente a Belgrado) discutendo sulla difficile situazione materiale delle organizzazioni sportive nel Paese, ha accolte una propesta secondo la cruiale tutte le questioni fin n amarle e materiali, riguardanti le necessità sportive dici cittadini, dovrebbero essere risolte dai comuni. Le organizzazioni sportive dovranno segnali are le loro necessità aii propri rappresentanti politici prescelti, 'affinchè tali necessità venga- CONTINUA IL CAMPIONATO ITALIANO DI PALLACANESTRO Il Borletti marcia sicuro alla conquista del titolo L'incontro diretto con il Gira è servito a chiudere i conti ■ Altre cronache Anche l’atteso confronto di domenica scorsa tra il Borletti, di Milano ed il Gira, di Bologna è finito con la vittoria dei campiioni milanesi. Per la prima volta, da chissà quanto tempo, dopo aver visto una infinità di incontri con la coppia scatenata del duo d’eccezione, il. Borletti ha vinto una gara con l’accortezza e la compattezza dello schieramento difensivo. Era un incontro che si sarebbe vinto col cervello, cioè un’incontro più studiato che combattuto. Infatti il Gira aveva puntato su un gioco guardingo ed di Borlotti ha dovuto adeguarsi alla fisionomia che la partita aveva preso Lo schieramento difensivo del Gira era impostato in modo tale da scongiurare i cinquanta punti domenicali del duo Stefanini—Romanutti. Nel complesso non è stata una grande partita e nemmeno si è visto del gioco trascendentale; causa anche la forzata assenza di Mascàoni, colonna e cervello co- ordinatore dei bolognesi e malgrado l’eccellente esibizione di Maeoratti, il migliore dn campo assieme a Rubini. Degli «al tri incontri il più interessante è stato quello tra Vàrtus e. Varese, terminato con la vittoria dei bolognesi, più veloci .all’attacco e più riflessivi nei ripiegamenti in difesa. La partita tra la Roma e ia J un g-h a n s si è risolta in un facile allenamento dei romani, che hanno disposto degli avversari. La Re yer ha vinto, ina non convinto con un Pavida alquanto abulico. Il derby dsontiimo, tra Goriziana e Itala-, si è risolto fin vece con una facile vittoria dei goriziani, che hanno dato il colpo di grazia aH’ultimia speranza gradiscane — Le partite di domenica 31 gennaio si sono concluse tutte secondo le previsioni : Borletti e Gira hanno facilmente disposto del B e n e 11 i e della G laHziam a ; la V i r t u s ha battuto lo J u n gh ans con un punteggio che non ammette discussioni. Il Pavia ed di Varese hanno regolato Roma e Triestina, mentre Rincontro 11 a 1 ia—iR e y e r è stato sospese per impraticabilità del campo. Torneo a Ned igiomi 16, 17 e 18 c. m. avrà luogo ;a Viareggio il tradizionale torneo internazionale di pallacanestro, valevole per la «Coppa Carnevale di Viareggio» al quale parteciperanno i Leghorn Lions (USA), vincitori del torneo 1953, la Crvena zvezda di Belgrado, campione jugoslavo, lo Sporting Club di Viareggio ed il B orletti jQliimpia, campione d’Italia. IMPEGNATIVO PROGRAMMA PRIMAVERILE DELLA NOSTRA RAPPRESENTATIVA IN MARZO EGITTO ED ISRAELE Inghilterra e Belgio in maggio Bane Sekulič nuovo allenatore dei nazionali Mentre la maggior parte delle nostre maggiori società calcistiche sta affiliando le armi — non come il Partizan, naturalmente che dovrà pensare a guarire dalle ferite riportate nella onerosa tournée sudamericana — i membri della commissione tecnica, preposta alla -formazione della nostra rappresentativa, in vista dei difficili cimenti che ancora la attendono prima dei campionati mondiali, non dormono di certo sonnii, tranquilli. Arsenijevió e Tir-nanic, assieme al neo allenatore Bane Sekulič, che sostituisce Toni Pogačnik, partito con un contratto di tre anni verso i paesi dell’Asia sud-orientale, stanno già preparando i loro piani per le prove che attendono le nazionali A e B. Il primo incontro, che si disputerà in marzo, vedrà la nostra rappresentativa opposta alla nazionale greca e sarà valevole quale eliminatoria del Campionato del mondo. L’incontro d’andata, come si ricorderà, è stato vinto dalla nostra rappresentativa a Belgrado con il minimo dello scarto (1:0). Ad Atene, e non vogliamo essere incolpati di ecces- MOMMO DELLA MONTAGNA (Segue dal numero precedente ) Bisogna aver provato il trionfo della montagna per comprendere tutto ciò. E se comprendete questo ardimento potrete con maggiore adesione approvare un’altra magnifica idea, un’altra coraggiosa impresa pianificata dagli alpinisti sloveni. Ecco, vi lascio leggere quanto ha detto il compagno Marsel: — Quest'anno organizzeremo un'escursione sulle Alpi francesi per la scalata delle vette più pericolose di quel sistema. Quali vette, non sappiamo. I piani tecnici e logistici sono in cantiere. Vi posso dire soltanto che la spedizione partirà in luglio od agosto, sarà composta da 12 membri guidati dallo studente Igor Levstik, La spedizione durerà da tre a quattro settimane. Ci occorreranno un milione e mezzo di dinari. Un milione lo possediamo già, il rimanente non ci verrà a mancare ... — Ma, vorrei chiedere ... — Comprendo, comprendo ... sorride Marsel, non vi ho detto tutto. La scalata alle vette delle alpi francesi rappresenta solamente un trei-ning per la nostra spedizione alpinistica ohe ha deciso di tentare la scalata al Tetto del mondo, all’Himalaja. No, l’Everest non abbiamo intenzione di disturbarlo. Ci mancano i mezzi. Ma la bandiera jugoslava sulVHimalaja per la prima volta nella storia, ce la vogliamo piantare noi. L’abbiamo deciso e lo faremo. Faccio presente al compagno Marsel una serie di difficoltà. Risponde che tutto è stato attentamente vagliato. Fisicamente gli alpinisti sloveni sono a posto, capacissimi. Lo ha confermato anche il maggiore fVyle, membro della spedizio- ne inglese che ha scalato lEverest e che ha tenuto qualche mese addietro, a Lubiana, una conferenza sull’impresa che ha meravigliato il mondo intero. Wyle, lasciata Lubia- na, è proseguito appunto per l Himalaja per fini di studio. Agli sloveni ha promesso l’aiuto delle società alpinistiche inglesi per il buon successo dell’azione in programma. Hitlary in Inghilterra Ospiti della «.Outward Bound Mountain School» di Eukdale, nel Cumberland, i membri della riuscita spedizione britannica sull’Everest hanno potuto godersi i «primi due giorni di pace dopo esser partiti da Katmandu», Essi sono stati invitati dal Rettore della Scuola, Eric Shipton, la cui ricognizione degli accessi dell’Everest, nel 1951, aprì la strada che fu poi seguita dalla spedizione svizzera e britannica. In questa foto si vede Eric Shipton (terzo da sinistra) assieme ai suoi ospiti; da sinistra a destra essi non nell’ordine: Band, Word, Loive, Bourdillon, Sir Edmund Hillary e Wetmacott. Durante il perioda do tiposo alla Scuola, i conquistatori dell’Everest hanno compiuto qualche ascesa di montagna con gli studenti. La scalata all’Himalaja verrà data, dagli sloveni, fra cinque anni. Con varie iniziative, in questo periodo, verranno raccolti i fondi finanziari. Per l’equipaggiamento si sono già ora offerte con entusiasmo le fabbriche. — Quale fine vi proponete con questa impresa? A questa domanda il compagno Marsel ha risposto recisamente. — Vogliamo che una volta per sempre si affermino i valori del nostro alpinismo! E chiudiamo questa rubrica dei programmi con un’altra novità. Gli alpinisti sloveni hanno deciso pure di dare la scalata alle Ande, la catena più alta e spettacolare del Sud America. Quando? E’ l’unica domanda che non trova risposta precisa. Fra qualche anno... RIFUGI ALPINI La «Matica» degli alpinisti sloveni conta nelle sue file e fra i più attivi, numerosi uomini della vita politica e culturale della Repubblica. Il presidente fa i nomi del dott. Brecelj vicepresidente della Repubblica, e del dott. Potočnik deputato■ popolare e membro del Comitato legislativo uno degli scalatori degli strapiombi del Tricorno. La «Matica» alpina amministra e cura la manutenzione di numerosi rifugi alpini fra cui. la Kredarica (2515 ni.) Il rifugio presso i laghi del Tricorno (1683 ni.), Dom na Komni (1525/ Kamniška Bistrica punto di incontro' delle gite dei lubianesi, il bivaccai sulla Savica e la punta alpina svdla< Smarna Gora. GIACOMO SCOTTI sivo ottimismo, di risultato dovrebbe essere ancora più netto in nostro favore. Infatti!, oltre ohe essere nettamente superiori per classe, i nostri calciatori si troveranno di fronte ad un undici completamente rinnovato, giacché tutti ài 14 giocatori della nazionale greca sono stati squalificati per periodi molto lunghi, certuni addirittura a vita,, per avere tentato di ricattare la propria federazione Sii occasione dell’inoontro con l’Israele. Vincendo questo inoontro i nostri calciatori si .assicureranno il biglietto di viaggio per la Svizzera, dove le loro prime due avversarie, grazie all’inaudita scelta delle .teste di serie, saranno Francia e Brasile. Otto giorni dopo rincontro dii A-tene, la nostra nazionale si sposterà a Tel Aviv, dove l’attende il secondo incontro con Israele, battuto nei-precedente di Skoplje per 1:0. Anche questo secondo Confronto non dovrebbe rappresentare un’ostacolo troppo arduo per i nostri atleti. Le dolenti mote avranno inizio in maggio, e precisamente il 16, giornata nella quale ile duo nostre rappresentative, A e B. si troveranno impegnate con le rispettive formazioni dell’Inghilterra a Belgra-grado e Zagabria. Quello di Belgrado sarà l’incontro di rivincita. I nostri infatti riuscirono a lasciare Londra onorevolmente, con il risultato 2:2, sfiorando anzi, per il solito pelo., la vittoria, che poi arrise pochi mesi più tardi alla più forte squadra del momento, FUngheria. I due àncortri con 1 Flnghilterra sono senza pronostico.. Ambedue le squadre hanno le carte in regola per prevalere. Vincerà chi saprà imporre all’avversario il proprio ritmo di gioco. Dopo questo inoontro potremo vagliare le possibilità che ambedue avranno ai prossimi Campionati del mondo. Come ultima avversaria, prima della partenza per Zurigo., verrà a Belgrado la squadra belga già nettamente battuta sul suo terreno, che costituirà pure il’ultimo .allenamento impegnativo della nostra nazionale prima del riposo, in aspettativa dei-rincontro con la Francia, primo confronto che i nostri dovranno affrontare ad Campionati del mondo, il 16. giugno a Lugano. P. MALGRADO LA BUFERA Nonostante V imperversare del maltempo Fausto Coppi, attuai-mente ton il suo gruppo sulla Riviera Ligurie, sta allenandosi seriamente per la prossima stagione ciclistica. Il 2 c. m. egli, con i suoi «levrieri», ha percorso ben 100 Km., sfidando una bo-fera di neve. SI FA O NON SI FA? L’incontro Francia—Ungheria sarà rinviato probabilmente «sine die». 1 magiari, infatti, lumno respinto la proposta della federazione calcistica francese per un incontro da svolgersi nell’ottobre prossimo a Parigi. Puskas e compagni ritengono di avere il diritto di giocare a Budapest, dato che gli ultimi tre incontri fra le due nazionali si sono svolti tutti in terra francese. no prospettate nelUanabito del' Comitato Popolare Comunale e trattate alla stregua degli à%ri problemi comunali-, come gli allogai, de comunicazioni ecc. Questa .šara ,là base per affrontare tutte lef néioesàita degli sport c dell’educazióne Tisica 1 r,d! futuro. Taili necessità ' Vèitrp'nrnrio già quest’anno nei piatff äodikK annuali cittadino, distrettuaTe,' repùbblicana e federale. "t ’ ,t‘-> Alla delegazione fdqlFCniene degli Sport delia Jugoslavia,. intervenuta presso i rappresentanti responsabili del Consiglio Esecutivo .Federale, è stato promesso un importo da 150 a 250 milioni di dinari, provenienti da fondi federali per Jo sviluppo dello sport in genere e in. partùeolar modo della sua base materiale. Dato che la costituzione di campi e di attrezzature sportive si -trova in ritardo e poiché ancora ‘non osane state costruite le opere «chiave dello sport jugoslavo nelle goriaudi - città, opere dalle quali si, possono ■ ottenere delle entrate, il Consiglio. Esecutivo Federale h a concesso, un , gin to straordinario di 60 ( milioni di dinari per favorire tali ■ costruzioni- nel corso di quest’anno...-.-. , , , ,..<0 Riguardo alle altèe necessità dèlie organizzazioni sportive) >la Conferenza delFUnione degli Sport ha accolto le seguenti decisioni t: le Sditole! per allenatori e istruttòri ' spòrtivi saranno ulteriormente finanza àte dallo Stato; gli incontri 'Sportivi riamona-li verranno finanziali dàlie organizza zioni stessè mentfè: Ile'Sjàébè pei lo più, coperte con dotarifvni. La attività sociale deMet--■ organizzazioni dovrà svolgersi andre con mezzi propri mentre per Fapquisto degji attrezzi e indumenti .j^ppxiivj, si .chiederà l’aiuto dei copuli., Per attrezzature speciali che, dovranno essere importate ilallVstcr,u, -iirà pratica tu una riduzione delle..tariffe, doganali. Dalla , conferenza,, è.. risultato che delle 17 federaziyaii associate 'all'Unione degli spotL-lù hanno chiesto un aiuto «he ..ppmpljessiyaiuente ammonterebbe a 6^ milioni, eli dinari'* , . owibkLip i r Sono stati inoltre. .Approvati' lo statuto e il regolamento dall’Uni one. A presidente è stato ©letto il, deputato Miliari Neonióié e ,,a yice-iW^tii^ente, dopo dote votazioni, il presidente dolila federazione , piigilistiipa Jugoslava, Gustav Vlaboy.: • La rosa dei selezionali Belgi Bruxelles - La Commissióne Tecnica della Federazione belga ha selezionato un gruppo dà trenta elementi in vista delle partite ./del -turno finale del campionato tlel mondo : Pontieri : Gernaye, Meert, Geert, Ausloos. '• g il ö V Terzini: Diriex, Dries, Via Brandt. , Devries. , f ' ,f' i; Mediani : Huysmans, Carré, Mens, I IL Tr. 1 S ■ •* At2-r,- La notizia del ritiro della squadra isolana B dal campionato del Centro 'Calcio C apodi - stria è stato tutto un «bluff» dovuto alFirrèsponsabiliità dà tWele-mento. Infatti la Segreteria dii detto Centro ha comunicato che a suo tempo era effettivamente pervenuta una telefonata da parte di un certo Giliante appartenente al sodalizio isolano, con cui veniva comuni- Europei femminili in Jugoslavia? Secondo notizie da fonte uffici ale la Federazione jugoslava ha ricevuto invito formale dalla Federazione Internazionale di organizzare il campionato .europeo femminile. Sembra però che gli organizzatori preferirebbero continuare ad organizzare la «Coppa di Belgrado» che tanto successo ebbe lo scorso anno. In sostanza ci sono due correnti : una che vorrebbe gli «europei» con la ovvia presenza dii squadre ottime e di squadre scadenti e con relativo aggravio finanziario e l’altra invece la «Coppa» con la sola partecipazione delle migliori e eon sicuro successo finanziario. Per ora non si sa nulla di positivo, la lotta continua ... BREVI SPORT — L’asso dei fondisti norvegesi, Magnar Estenstaid, si è rotto una gamba durante la gara di fondo dei trenta chilometri, che, stava vincendo. Efjtenstlaid ha lilncfilampato contro un cespuglio a poco più di mille metri dai traguardo. — La squadra di Budapest, comprendente diversi1 giocatori della Nazionale ungherese: che sconfisse lT'mghi'l'terna a Wembley,' ha ieri battuto la rappresentativa die! Cairo per 2-0. Il primo, tempo, si era chiuso col punteggio di 1-0. — LTntematiohal Motor Šports .Shaw si -aprirà questi giorni al Waldorf Astoria di New York, e terrà aperti i suoii battenti fino ài 14 febbraio. In questo Salone verranno espo-tse le più recenti creazioni automobilistiche americane ed europee. Lamberechls, Ciirbcs:!.. KillefflSv. A-noul, Janssens, Jagot, Mordant, Van Steen, Van den Bosch, V«n (Jils, Perot, Deeorte. ’’ I (renila giocatoti,, .selezionati so-sterraiio an periodo dà allenamento collegiale per due,,, «settimane nella seconda metà di marzo. Per ii mese dà aprile verrà tenuta una seduta collettiva dà allenamento settimanale. La frequenza d«i raduni diverrà successivamente bisettimanale,. Una serie di incontri di, ■ all mamento contro squadre straniero vè «.prevista,.,per il mese di maggia,.,,,a,, ©on.eludio.ne della preparazione. SENZA CONSEGUENZE UN GESTO IRRESPONSABILE SMENTITO IL RITIRO della squadra Isola R coita la notizia die! ritiro. Naturah mente la Segreteria prendeva atto della cosa come avvenuta. Risulta ora che il Giliante dichiarava quanto sopra dii testa propria, senza consultarsi con gli altri componenti la direzione. Il Centro calcio Capodiistria ha confermato ora che l’Isola B giocherà nel girone dii ritorno del campionato distrettuale di calcio. Brutto accidenti I • Utiuj ■ vi).' u giovanotto v£ne si lascia scappare lesclamazione non è altro che uno sportivo di Ver-teneglio che, leggendo, il nostro numero precedente, aveva creduto sconfitta la squadra del suo cuore. Infatti,nonostante la vittoria del Vertenegiio il Austro foglio riportava il seguep-;e titolo: «L’Umpgo, strappa là zittoria con lo scarto di un calilo». L’equivoco, .dovuto ad uno errore di trascrizione,, è stato iterò subito chiarito e ci è stato perdonato di tutto cuore dagli .portivi vertenegliesì. Anche per il fatto che la partita si è‘svolta lealmente su di un piano di completa parità tecnica delle due brave squadre. '«■ : - Noi però vogliamo àpprofitta-rè dell’occasione «per narrarvi una vecchia tradizione gibrnali-stica nata forse con il primo giornale uscito su questa terra. Èssa dice che ÙùàlSiasì nuova pagina venga aHa luce coti Un grosso errore sarà senz’altro una pagina fortunata fe 'ricca di successi. Considerato che quella dell’altra ’ settimana etti la nostra prima edisiiohè e éhe l’errore è stato veramente orribile, ci auguriamo che ‘questa tradizione valga ätifehe pèd ndi. si '.:t> ite big: ---------------'—~~~t,—yiN'T-;------ BALLO UNIVERSITARIO Gli studenti uiiilifersiit&ri ài- Ca-podilstria organizsino per'sabató 13 oorr. un grande veglione danzante ned locali dell’albèrgo Triglav, veglione che sarà allietato 1 da una sceltissima orchestrina.- -» ----------------.................... Direttóre 7* LEO FUSILLI Vicedirettore responsabile. A MARIO BARAK ,1 Stampato presso lo. stabil, tipograf. «JADRAN» Gapodlstrta Pubblicatone autorhnats VENTANNI DI STORIA DEI RAPPORTI TRA ITALIA E JUGOSLAVIA IL PATTO DI LONDRA E LE SUE CONSEGPEKZE IMMEDIATE Le pretese imperialiste di Roma nascondevono l’incapacità della borghesia italiana all’interno, creando le premesse del clima in cui si sviluppò più tardi il fascismo Per meglio comprendere e valutare le diverse situazioni che si determinano nei rapporti fra gli Stati e la reale portata di certi avvenimenti, è indispensabile la conoscenza degli elementi essenziali e degli orientamenti nella storia di tali rapporti. Così questo breve studio, raccolto in alcuni articoli, vuol essere un modesto contributo a una giusta chiarificazione degli attuali precari rapporti tra Italia e Jugoslavia, alla luce della storia e della politica seguita sin qui dall’Italia verso il nostro Paese. ^ Sono ancora molti oggi coloro che si meravigliano delle difficoltà di un accordo tra i due paesi per una soluzione della questione dì Trieste. A costoro la questione della città adriatica appare essenziale. In realtà non e così. Essenziale è invece stabilire rapporti del tutto nuovi, poiché dietro la questione di Trieste c’è, infatti, il ben più importante problema della tendenza espansionistica di Roma verso i Balcani, verso la Jugoslavia in particolare. Tutta la storia della politica, condotta dalla classe dirigente italiana vèrso la Jugoslavia, è infatti una serie di manifestazioni di questa tendenza. Ricordare brevemente questo passato per meglio valutare il presente, è appunto lo scopo di questi articoli.. 1. La tendenza espansionistica italiana verso i territori slavi à -precedente alla eostiituziome dello Stato jugoslavo. La sua prima manifestazione, in sede diplomatica, si eibbe infatti nel patto di Londra (26 aprile 1915) nel quale venne (fissato il prezzo «dia* pagarsi 'all Italia per il suo (intervento in .guerra, a fianco -deiLIntesa, (contro, le [Potenze Centrali. Secondo tale (trattato, concluso tra Inghilterra, Francia e Italia, a quest’ul-tima, in caso di vittoria, dovevano essere assegnati: a) il Tren tino b) le città dii Gorizia, -di Trieste e defflstria occidentale c) 1 Alto Adige, il retrotèrra di .Gorizia, Trieste e della costa istriana e) una notevole «enclave;» nella Dalmazia settentrionale e molte delle isole prospicenli la costa dalmata f) mano ,libera in Albania g) equi compensi coloniali per gli acquisti che Inghilterra e Francia avrebbero -fatto nel Medio Oriente e in Africa. Alla fine della guerra, però, 1’applicazione dei punti b), d), e) incontrò un’impirevisto (ostacolo: la formazione dello Stato jugoslavo (Regno Unito dei Serbi, Croati e Sloveni) e il conseguente smembramento del* ITmpero -austro-ungarico. Sommilo, il ministro -degli esteri italiano che aveva negoziato il patto dii Londra, aveva fondato -i suoi piani sul presupposto che la guerra sarebbe finita senza lo smembramento dell’Impero austro-ungarico e 9enza la -completa sconfitta della Germania. Se gli alleati dellTtali-a non1 si fossero attenuti a-gli impegni di Londra, Sonnino pensava di poterli minacciare associandosi contro di loro in una -nuova triplice -alleanza con una 'Germania ancora formidabile ed un’Austria Ungheria ancora petente». (1). Alla 'Conferenza -della pace invece, i governanti italiani si trovarono di: fronte non TAustria-Ungtheria sconfitta, m-a il nuovo Stato degli Slavi del sud, a carico del quale si sarebbe dovuto pagare gran parte del prez*. zo chiesto dallTtalia per il suo ingresso in guerra. Le tene che dovevano essere -assegnate all’Italia in base ai punti -b) ed -e) -del trattato di Londra erano -abitate infatti -da popolazioni nella stragrande maggioranza slave. Ad accrescere poi le difficoltà dei negoziatori italiani pensarono i nazionalisti della penisola sollevando la questione di Fiume, -abitata in parte da popolazione italiana. Attorno a questa questione-, -che era tut-t’-altro ohe di -grande importanza, si scatenò una violenta e-ampagna sciovinista, iil cui -obiettivo era evidèntemente quello di impressionare i governi -dei paesi firmatari del -Fatto di Londra, e »la Jugoslavia. Un giornalista americano -dell’epoca osservò a proposito della campagna italiana per Fiume, ohe gli Italiani strillavano per un’arancia nelirAdriiatioo, dimenticando che (altrove erano -disponibili miniere d’oro. Sta di fatto che, mentre la classe dirigente italiana impazziva per Fiume e pretendeva la Dalmazia, l’Inghilterra e la Francia inghiottivano 282 milila e rispettivamente 140 mila miglia quadrate -di colonie -germaniche in Africa e si dividevano i -territori del Medio -Oriente, già 'appartenenti alla Turchia. Una volta dii più la borghesia italiana dette prova di quella miopii-a e di quel provincialismo ohe l’hanno sempre -caratterizzata. Anziché preoccuparsi della spartizione dèi bottino coloniale -alla Conferenza della Face, Sonnino e di primo ministro 'Orlando -continuavano ad esigere l'integrale -applicazione dei punti -europei del trattato dii Londra, oltre a.l-lannessione di Fiume non prevista d-a-l trattato. E$si invocavano gli impegni di Londra per avere l’Istria e la Dalmazia, ignorandoli per Fiume, e invocavano il diritto di nazionalità su Fiume, dimenticandolo per TIstria -e La Dalmazia! Sonnino ed Orlando .riuscirono, alla fine, ad ottenere soddisfazione per il punto b) del patto londinese (trattato di Saint Ge.rm-ain, 10 settembre 1919), ma il problema del retroterra di Gorizia, di Trieste e del* 1 Istria e -quelli della Dalmazia e di Fiume rimasero in sospeso1. Il maggior oppositore alle pretese italiane fu il Presidente degli Stati Uniti, Wilson -dhe, non -a-vendo firmato iil patto di Londra, non era impegnato dalle promesse dn esso contenute. -Da parte Loro Lloyd George e Clemenceau se ne lavarono -le mani. E’ a questo punto che in Italia venne scatenata quella violenta campagna nazionalista che creò il mito delia «vittoria mutilata« e delia «pace perduta dopo la -guerra vittoriosa». La resistenza opposta agli appe- titi imperialisticii del Governo italiano dette alla borghesia della penisola il’ooeasLone di assumere ridicoli atteggiamenti di vittima e di determinare quella particolare atmosfera di «-diritti calpestati» e di «giuste rivendicazioni 'insoddisfatte» che doveva nascondere la sua incapacità 'aiH’iintertiò -e gettare le premesse del clima in cui si sviluppò poi -il fascismo. La smania impaziente -di impossibili successi, accoppiata -al ricordo e alla nostalgia dell’impero romano (il cancro romano-imperia-ile come fu definito da qualcuno), tipica malattia della classe dirigente della penisola dopo il 1870, non trovò mai espressione così violenta come negli anni susseguenti la prima guerra mondiale. «Si compì un miracolo senza precedenti. Lltalia, o quanto meno l’elite intellettuale e politica a cui l’avverso destino aveva affidato lTtalia, trasformò sostanzialmente una vittoria in un disastro ... La nazione colpita -da ma-soèhÌGmo-, esultò nel flagellairsij»^2) La più clamorosa manifestazione di questo stato di vittimismo e di diissenn-at'O -parossismo mazionalista fu l’avventura fiumana di D’Annunzio. 1 2 (1) G. Salvemini, «Mussolini diplomatico'», pag. 18. (2) Borgese, «Goliath», pag. 149. CHE SETE...! «Cara «Qui iil pubblico», eccoci nuovamente assieme. Sano rimasto molto soddisfatta étto tu abbia pubblicato la mia ultima novellina e .mi abbia incoraggiato a venuti a tra-vare. Ti ringramo di cuore. Ho preparato perciò un’altro raccontino che spero apprezzerai come il primo. Certamente mi muoversi delle critiche, ma fallo pure senza ritegno poiché ad esse ci tengo molto. Mi piacciane, addirittura ! Non so se il tema prescelto sia buono, comunque, credo non ti dispiacerà. Questa volta ti permetto di .pubblicare il anno nome perdi* tanto vaJje ohe, detto scherzando, un «porane di Isoiki il cui cognome «*-mirrala con Fri... aia appunto Fdluga Emilio, Lo hanno indovinato subito i miei compagni di scuola, ma non .ti serbo rancore por questo. Aver» messo ,lo pseudonimo soltanto per far loro una beffa; ài Fel..., invece, ha . beffato me. (Beh, ora non ho altro da dire e Si invio i più cordiali salirti». Grazie dei saluti b tante scuse per la... beffa. «Qui il pubblica» tara sempre lieta di ospitare nella sua colonnina anche le lettere dei propri affezionati lettori e collaboratori, consigli, critiche e suggerimenti. E con ciò passiamo al nostro «grande» Concorso, dando seguito al secondo pazza in programma e ai desiderata di Fclbtge Emilio» suo autore. Atto eroico No! Si tratta di indigestione e una buona dose di olio di ricino fa bene anche all’ippopotamo 'L’incendio era divampato in un batter d’occhio, propagatosi da un fuoche rello abbandonato dietro la casa. Il vento aveva portato qualche scintilla nel vicino fienile, che in pochi minuti era diventato una brace. Hai fienile il fuoco ri era esteso alla vicinissima casa con una tal« rapidità da non permettere che ls famiglia di contadini, che ivi abitata, potesse salvarsi. La notizia dell’incendio ri era sparsa, come succede dappertutto, rapidamente in tutto il borgo, e 1« grida di: al fuoco! avevano fatto radunare davanti alla casa >una grande folla ohe tentava, in attesa dei vigili del vicino paese, di spegnere le fiamme con i pochi mezzi rudimentali a disposizione. Urla semi-soffocale dal fumo giungevano dalla casa. A una finestra del seconde piano apparve una donna. Era quasi irri cono scibile, dalle vesti ardenti che le avevamo hruciaoohiato il vd- PAGINE NON SEMPRE NOTE SULLO SFONDO DELLA LOTTA DI LIBERAZIONE NAZIONALE IN JUGOSLAVIA CRIMINALI, SPIE E TRADITORI ASSICURATI ALIA GIUSTIZIA PEL POPOLO Altri, fra i Quali Alte Pavelič, usti massacratori ustascia e alti ufficiali degli eccupateri nazifasciitì godono la protezione di circoli interessati, o addirittura, cerne in Italia, di onori e posti di responsabilità (NOSTRO ESCLUSIVO) La ^Intelligence Service» Britannica e la FBI Americana non si possono dare pace per quello che i loro bravi agenti considerano uno smacco e che consiste nel non essere venuti a conoscenza del come Draža Mihajlović, il criminale di guerra e traditore serbo numero uno, resosi malfamato nella seconda guerra mondiale, sia stato catturato dagli organi deìl’UDBA. Al pari di Draža sono stati catturati e consegnati, alla giustizia del popolo altre centinaia di criminali di guerra e traditori del nostro Paese, spie dell’occupatore e torturatori dei propri connazionali. In questo senso l’UDBA ed il KTSOJ hanno svolto ,dal 1944 al 1950, una lotta instancabile e non sempre nota. Numerosi sono però i criminali, i traditori e le spie della Seconda guerra mondiale in Jugoslavia che sono riusciti a. fuggire dal Paesé, ritirandosi insieme con i resti delle truppe d’occupazione naziste nel maggio del 1945. Il Governo jugoslavo, per ottenere la consegna dei criminali di UN PROBLEMA SPESSO TRASCURATO E CHE, ANCHE SE NON SEMBRI, INTERESSA TUTTI l’importanza dellimballaggio nel trasporlo e nella vendita della aeree E’ generalmente noto che Timbal-1 aggio costituisce un fattore di primaria importanza nel commercio, una seria preoccupazione dii chi vende e unWigenza d'i ehi compra. Senza !:Timballaggio, Infatti non è possibile pensare a.1 commercio, particolarmente quando ai tratta di fai arrivare la merce in una località lontana, per non parlare di quelle AUMENTARE LA STATURA all mio bambino non diventa alto. Rimarrà, dunque, sempre così?» Questa è la domanda che sì pongono molti genitori, o1 le vedono crescere i loro bambini con eccessiva lentezza. Una risposta a questa domanda richiede uno studio approfondito di tutte le cause dipendenti dal sesso, dalla razza, delle condizioni sociali, dallo stato del bambino al momento della nascita, da certi disturbi digestivi respiratori e da alcune malattie delle ossa, che intervengono nel processo della crescita. Ma, quasi sempre, è passibile far riprendere al bambino il processo di crescita. Come? GUARIRE, la grande rivista di divulgazioni mediche dedica a questo argomento un lungo e documentato articolo. GUARIRE, oltre a questo, contiene anche altri interessanti articoli sui seguenti argomenti : Deplorevoli effetti del freddo alla testa ed ai piedi — Nove volte su dieci Vuomo è responsabile della freddezza della donna Difendiamoci dai rigori della stagione —- La sciatica — La nevralgia facciale — La medicina sociale — La tubercolosi del rene — Mamme, attenzione alle malattie dei bambini! — L’identifića-zi.one del sangue — Malati $ medici della Bastiglia — I cappelli si nutrano attraverso la bocca — Per mantenere la fresd.ezza del viso — Ogni donna deve essere anche una brava infermiera -Che cosa si deve fare in questi casi? — Questo regime assicurerà loro una lieta vecchiaia — Ricette di cucina — Rubrica sulla previdenza sociale — Il tiglio. d’oltremare. Non c’è articolo», infatti, che possa -giungere Intatto al consumatore senza un conveniente imballaggio. E non basta. D-adTimb-al lagngiio si richiede molto -dii più. Con l’ampieigo nei traspoirtii dei mezzi meccanizzati e dell’aviazione, F imballaggio ha dovuto -adattarsi alle nuove esigenze di -tempo, spazio e peso. Esso è importante anche ai fini della buona conservazione dei prodotti deperibili per effetto dei rapidi mutamenti delle condizioni d’i clima e d’ambiente. Lo sviluppo deH’imbal'laggio subì anche l’influsso di altre esigenze di -earattere igienico ed estetico proprie di -una nuova mentalità, creatasi fra gli acquirenti -con -il rapido progresso della civiltà. In molti paesi, infatti, sta -di casa l’opinione che Timbal-■lagorio faccia vendere la merce. Un tanto è stato sperimentato -dai nostri esportatori .sin dalFmiaio. Non fu la qualità a difettare -ai nostri articoli, ma una veste attraente del loro imballaggio, dimodoché spesso merce estera qualitativamente scadente ma meglio presentata dalTdm-ballaggio, riusciva a batterci nella conquista dei mercati stranieri. LA MOSTRA NAZIONALE Nell’autunno dello scorso anno si tenne a Lubiana la prima «Mostra Jugoslava delTImbaLlaggio» in cui si è potuto constatare che i no- stri produttori hanno affrontato se-riiameinte il problema, tanto da—non distanziarsi più molto dai risultati raggiunti dalTimbali-aggio estero più progredito. Alla mostra parteciparono 40 espositori nazionali, i migliori dei quali risultarono: la «Saturnus» e la «Karbonažna tvornica» di Lubiana -che, fra l’altro, confezionano l’imballaggio per il saponificio «Salvetti» di Tirano e per i conservifici ex «Arriigoni e ex «Ampe-lea» di Isola, la «Jugovinil» di Spalato e alcune fabbriche di Zagabria e Osijek. Nell’ambito delle manifest a zio mi della mostra si proiettarono -anche film a colori britannici e americani sullo sviluppo delTindu-stria de ITI imbaill-aggio in Gran Bretagna e negli USA. Si -tennero altresì consultazioni e riunioni di Studio che rilevarono una serie di de-licenze e di necessità, come ad esempio la mancanza di pubblica-ziiomi adatte -a far conoscere ai nostri produttori i progressi conseguiti d'al'l’imb allaggio nel mondo, cosa che talvolta ha arrecato notevoli danni ai nostri esportatori. Tali esperienze sono state salutari* La mostra di quest’anno, infatti, promette molto, tanto p-iù che, compresa finalmente l’importanza del-l’imballaggio, le materie prime pei la confezione no ed mancano. MAViIL nazionalità jugoslava, rifugiatisi all’estero•* ha compiuto negli anni scorsi i necessari passi diplomatici presso i Governi interessati. Insieme al materiale d’accusa per i maggiori colpevoli, è stato consegnato anche quello probatorio. Ma i risultati sono stati scarsi. Dei 1828 criminali di guerra jugoslavi, di cui è stata fatta richiesta di consegna, soltanto 208 sono stati consegnati. Tra i vari fattori, che si sono opposti acche questi criminali pagassero il fio deh le loro colpe il più sintomatico è il Vaticano con le sue agenzie reazionarie, e fasciste sparse nel mondo. Interessante è la constatazione che mentre l’Austria ha consegnato 10 criminali di guerra jugoslavi rifugiatisi in quel paese, l’Italia, alla quale era stata chiesta la consegna di 65 tra i maggiori criminali jugoslavi, rifugiatisi sul suolo dello penisola, non ne ha consegnato alcuno. Liberi sono pure i criminali ustascia e cetnici — fra cui Artuko-vic e Pavelič — che hanno trovato asilo in Argentina, Brasile, Francia e Svizzera. Per i criminali di guerra di nazionalità straniera, la richiesta di consegna ai tribunali jugoslavi è stata avanzata, dal nostro Paese tramite Vapposita commissione dell’ONU. I risultati? Eccoli. L’Italia non ha consegnato alcuno dei criminali di guerra richiesti dalla commissione delVONU. E quando la Jugoslavia si è successivamente limitata a richiedere la consegna di 49 tra i responsabili maggiori, Ut risposta è rimasta sempre negativa. Moltissimi dei criminali di guerra di nazionalità italiana godono addirittura in Italia, oggi, di onori ed occupano posti di responsabilità. L’Austria o la Germaia hanno consegnato 22-5 criminali, l’Ungheria ne ha consegnati 24 (su 158 richiesti). Fra i Criminali di guerra, spie e traditori che hanno pagato il fio delle loro colpe — dopo essere riparati attesterò e ^successivamente riconsegnati alla Jugoslavia ■— -iti trovano Milan Nedič ex capo del governo marionetta serbo, creato dai tales chi e massacratore di circa 20 mila persone (Serbi democratici ed Ebrei), Slavko Kvaternik, fondatore dello stato ustascia di Croazia, doglavnik e mano destra di Ante Pavelič, Leone Rupnik, il traditore numero uno del popolo sloveno, Dragomir Jovanovič eoć ministro e capo della polizia segreta serba, organizzatore dei, campi di sterminio, Vladimir dott. Kosak, ex ministro delle finanze del governo ustascia e ambasciatore straordinaria a Berlino, Božidar Bečarević ex capo della polizia speciale di Belgrado e attivo spione della Gestapo, quindi i tedeschi Dankelman Heinrich ppia della Gestapo e trucidatore di Ebrei, Serbi e Zingari, Meysner August collaboratore di Himmler, Neuhausen Franz capo di un centro di spionaggio e terrorismo in Serbia ed altri meno noli. NON HANNO PAGATO IL FIO Godono invece ancora la libertà all’estero — fra i numerosi criminali di guerra e spie jugoslavi, tedeschi e italiani non consegnati alla Jugoslavia — il traditore numero uno del popolo croato, Ante Pavelič; il dottor Moto Frkovié, uno dei più attivi collaboratori di Pavelič: Beslagič H Umi ja Muhamenov, ex ministro del governo ustascia; Rup- čić Dragutin, generale dell’aviazione, comandante delle forze aeree dello stato ustascio e giudice de! tribunale di guerra di Zagabria; Jozo Rukavina, capo della polizia ustascia a Zagabria; Beljak Ventura capo della guardia del corpo di Pavelič, trucidatore di Serbi ed Ebrei, in Montenegro; il capo della Gestapo di Belgrado, Brandt; Mario Ro-atta, generale d’armata, comandante della li Armata in territorio occupato della Dalmazia e Slovenia; Mario Robotti generale cTarmata, comandante dell’Xl Corpo d’armata a Lubiana e della 11 Armata a Swt-sak; Umberto Spiga, generale di divisione comandante del XVIII corpo d’armata d’occupazione in Jugoslavia; Giuseppe Bastianini, ex governatore della Dalmazia. Quando pagheranno il fio dei loro misfatti costoro? GIACOMO SCOTTI Wmmrnm Massacratori fascisti, all’opera: Un gruppo di camicie nare sghignazza per Huda Južna (distretto di Tolmino) portando infisso a un palo il capo mozzato del comandante partigiano Črt (26. XI. 1942) so « ài corpo, « gridava : «Salvatori, aiuto. Minateci I » Una vampata la investì costringendola a ritirar«, urlando frasi che giungevano alla folla come sordi muggiti. Ad' un tratto ecco giungere finalmente i vigili del fuoco. Erano dei tragao« ben .piantati, ma certamente non attrezzati nel modo dovuto. Tuttavia erano noti per la bravura dimostrata in parecchi (incendi, che ha quei paesi ai verificava«* molte spesso. In tutti questi «nterveuti avevano dimostrato un coraggio da leomi. GH abitanti di quelle tonalità » andavano fieri. Scesero dall'auto ed im memo di due minuti avevamo già ristornato 5 loro attrezzi attorno «llWàfiei© is fiamme. Uno di loro, salendo bat« la sella »’era introdotto in etto. Era Giovanni, un ararne alto suSa quarantina, conoseiutisrimo per i sue) otti di valore, compiuti in rimili frangenti. Dopo un pò apparve olla finestra con qualcosa somigliante ad tu involto ìa bracato. Era la damma. L’aveva trovata svenuta o l'affidò ad uu’altro vigile pronto sulla scala, che la portò in salvo. Pochi tostanti dopo riapparve ancora. Anche stavolta aveva qualcosa fra 1« braccia: il marito che, ned tentativo di mettersi in salvo, sfarà rotta una gamba ed era rimasto imprigionate sotto il peso di una trave cadutagli addosso. New appena Giovanni ebbe «essai sicuro le due persone, il eapo dei vigili comandò di ritirare immediatamente la scala. L’edifici— sa rebb- i-rollato a momenti. Allora un grida lacerante partì dalla AaUa : «Lasciate la scala dove, in casa c’è ancora mia sorella t» Era £1 fratello, un vagamo di quattordici anni. Quel giorno era uscito di casa per recami rii villaggio vicino e «olla via del ritorno seppe delHtocrmdto to basa sua. Aveva percorso tutto d"un fiato il tratto di strada, giungendo appena in tempo per vettore eh» ri stavano per ritirare la scale e sapere ehe soltanto la mamma e 11 pepò eram« stati tratti to salv». Fu allora che lanciò il gride eh» faas rabbrividire la folla. ., Si avvinino al capo dei vigili senza proferir parola, ma ài suo sguardo diceva tutte. «Rogamo, è impossìbile! La casa crollerà a momenti» — gK rispose. «Ci vado io» — disto il ragazzo— «purché lasciato a posto la «mia!». — «Sei impanai*«», fu b risposto. —- «-Un momento signor capitano — Giovanni ri fece «vanti •— 1asolate la seab dev’è. Ci vado io!». «Sei impazzito anche *n» — soottò ài capo — «la casa non tarderà a crollare. Te lo proibisoo! Non posto permettere una cesa storile.» Non terminò 1« frase. Un pugno tonda»nt* lo investì to piena taccia, facendolo Stramazzare al suolo. Giovanni, dopo aver ordinato ai vigili dd star pronti con il telone e di tenersi prudentemente lontani dal muro, salì «fi corsa la scala seampvrend* tra la fiamme. La folla, «he aveva assistito stupito a quella scena repentina, ora osservava strabiliata ed animatoli la quell’atto (fi sfida olla potenza del fuoco. Tutti speravano di vedere Gàovomri useire illeso dalla fiamme, ma erano quasi aeriti eh« stavolta non avrebbe: più fatto intornio. Improvvisamente tra lo hngue «A fuoco, «ho si incrociavano davanti alla finestra rendendola «arreco (fi un quadro «paventosa, apparve Giovanni o lo si sesti gridare: «11 telone preste!». Giovanni baciò cadere la barn bàtta quari esanima e d rivolse verso la scala. Udo scroscio (fi applausi «heg» giù tu tri niamo, ma le grida di gioia ri tramutarono in un urlo di dolore. Una parte del tetto crollò nello stesso istante e un'attinto più tardi l’edificio tutto s’accartocciava in un cumulo di materia infuocata, seppellendo ehi aveva sfidato «1 pericolo e ri era sacrificato da eroe in un otto generoso di altruismo. FELLUGA EMILIO Novità deli’EDIT LA BI06RAFIA DI TITO di Vladimir Badijmr li padiglione della fabbrica imballaggi «Saturnus» alla Mostra jugoslava dell’imballaggio a Lubiana Prima edizione della EDIT di Fiume in lingua italiana la «Biografia dii Tito») di Vladimir Dedijer, libro che ormai ha percorso tutti i paesi ed è stato tradotto in quasi tutte le lingue parlate nel mondo. Ed anche un’edizione elegante, provvista di ima copertina oltremodo significativa, corredato da numerose fotografie su carta lucida. Tessere una lode della veste tipografica e citare l’ottima traduzione — effettuata da Erio Franchi, Eros Sequi e Giacomo Räumlich — è cosa di carattere secondario perchè il libro trova il suo alto valore in quel susseguirsi di note biografiche, che accompagnano la vita del compagno Tìito e lo mostrano nei vari aspetti della sua esistenza e della sua lotta per il trionfo del socialismo. Ovviamente, il volume è a tratti scheletricamente biografico. Tuttavia, anche se l’opera inquadra o meno in modo esteso i singoli avvéniménti, traccia con fedeltà la vita e la personalità di Tito, dalla sua infanzia fino alla lotta di Liberazione, alla lotta ingaggiata e vinta contro il Comünform. Ed è questa personalità ohe giganteggia nelle pagine del volume e ohe è presente in ogni riga, in ogni espressione. Anche se il tono letterario è posto come »n un canto,' Te- so quasi scheletrico per le esigenze autobiografiche, disadorno nelle espressioni, questo non è un difetto perchè meglio serve a far comprendere con semplicità la vita dii un uomo semplice, di un uomo che ha dato tutta la sua vita per il trionfo del socialismo e peT l’abbattimento di ogni tirannia. Spesso la penna di Dedijer lascia il posto ni racconto vivo, immediato di Tìito, e allora è una visione piiù specifica delle cose che penetra nel lettore: «La mia infanzia è stata dura... In famiglia cerano molti figli e non era facile bastare loro. Spesso non c’era neppure pane a sufficenza e perciò capitava che la mamma, per distribuire giustamente le riserve di farina gialla dii cui disponeva, doveva chiudere a chiave la dispensa dove si trovava il pane...» Con queste parole Tito ricorda la sua infanzia, un’infanzia dura, piena di patimenti. Poi la scuola, la delusione per il primo mestiere, operaio metallurgico, membro de), partito social-democratico, il primo sciopero. La sua vita si allarga e non ha più argini nel suo flusso prepotente. E la guerra, l’arresto a Pe-trovaradiin per propaganda antimilitare, la prima ferita, la prigionia in Russia, i 30 colpi di frusta ricevuti dai cosacchi, la rivoluzione di febbraio, gli operai che lo liberano dalla prigionia, la Rivoluzione d’ottobre, il ritorno in patria, .tutte tappe della sua giovinezza, una giovinezza limata come il farro, indirizzata e precisa come una linea retta. Stringerà legami stretti con ringoili uomini progressisti, verrà riformata l’oirganizzazione del Partito, si incontrerà con Ljubo Radovanovič e gli dirà: «Con questa direzione il Partito della Jugoslavia non arriverà mal al potere». E continuerà nel ano lavoro profondo e senza soste nella fabbrica dove lavora, diverrà segretario del Comitato Locale del partito di Zagabria, sarà membro deU’Ufficio politico del C.C. del P. C. J. Intanto però al suo nome ha aggiunto quello di Tito. 'S’era nel 1934 ed allora Josip Broz aveva il nome illegale di Rudi. Tale nome però era adoperato an ehe da un’altro membro del Comitato centrale, per cui ad evitare inutili complicazioni, assunse quello di Tito, un nome frequente in Croazia e specialmente nello Za-goTje. Segue il lavoro nel Comintern, reiezione di Tóto a segretario organizzativo del C.C. del P. C. J., la sua partecipa zi one alla guerra di Spagna ed infine la sua elezione a segretario del C.C. del P. C. J. Ma ormai la seconda guerra memi-diade batte alle porte, gli occupatovi hanno invaso il Paese, ed ecco il Partito comunista proclamare la resistenza armata, raccogliere i migliori figli nelle file partigiane, che poi dovranno divertire divisioni ed armate, a combattere per la 'libertà della propria terra. Giornate epiche di lotta: la prima offensiva nemica, la quarta offensiva, Mosca ri rifiuta da porgere qualsiasi «iute, quinta offensiva, Tito è ferita. E la lunga via, thè porta olla libertà, continua ancora in tante tappe. Poi la guerra ha termine, il Paeer- è liberato e comincia la lotta per il socialismo. .Una lotta dura, accaniita, profonda che Tito *uida ed attua. Poi il colpo a tradimento delPURSS e dei paesi satelliti. Il diktat