Anno I. N. 20. Si pubblica il 1° e 16 d'ogni mese. Abbonamento annuo Cor. 4.— ; Singolo numero Cent. 20. UOV Inserzioni a prezzi da convenirsi. Redazione ed Amministrazione : TRIESTE Via S. MariaM.sup.N.1 II piano. Organo del partito democratico istriano. Per la Giustizia e per la Patria Elettori italiani dell' Istria alta, le linee che seguono sono per voi. Invano voi vi cercherete la frase sonora che insulta alla verità, l'ampia promessa che contrasta cinicamente con la nessuna attività proficua del passato, P esortazione alla concordia, mentre s' irride alla volontà di cittadini e si organizza con fredda premeditazione e si accende con l'astuzia la lotta fratricida ; e non vi leggerete il nome della patria preso a irriverente pretesto per asservirla all' inettitudine, mancipia di una camorra anonima, che uno spirito di assolutismo e di regresso consiglia e dirige. La camorra, che non ha nè intelligenza, nè energia sufficiente per vincere apertamente, ricorre, per agguantare il potere del quale è affamata, al colpo di mano, al giochetto, agli artifizi del bussolottiere. Si raduna un comitato elettorale numeroso quanto basta per moltiplicare e sminuzzare le responsabilità, così che non ne resti traccia e della premura che questi uomini, venuti senza saper bene perchè, hanno di sbrigare la faccenda, si approfitta per fare il giochetto; e il reverendo dott. Matteo Bartoli, della Compagnia di Gesù, lo eseguisce con disinvoltura e successo. Era necessario per segreti fini che la Direzione della Società politica potesse scegliere di suo arbitrio i candidati alla Dieta, e si è trovato il modo, che non è neppur spiritoso, di farla acclamare dittatrice da persone, ciascuna delle quali contava a rigor di termini per un elettore. Attesa la proverbiale impotenza della Società politica, bisognava che alla Direzione sua venisse data da qualche parte, anche se illegittima, un po' d'autorità ; nondimeno se prima essa era impotente ma onesta, ora non è nè onesta, nè potente. Potente no, perchè gli uomini della camorra quando non ne a-vranno più di bisogno, le daranno il calcio dell'asino, ed essa soccomberà sotto lo scorno ; onesta no, perchè essa volle parer potente e per parer potente dovette aggiogarsi al carro della camorra e vestirne la livrea. Ne volete le prove? Intanto, in seno al comitato generale, invano si sono elevate voci a chiedere che si proclamassero i candidati con un metodo meno spiccio ma più equo; invano si è domandato, che fosse tenuto conto della volontà degli elettori, appunto per non offenderne l'amor proprio, per evitare in tal modo le ire, i dissidii, le lotte intestine, il danno della Patria, insomma. Quanto si chiedeva — giudicate voi, elettori, se la domanda era ingiusta — era appunto quanto gli uomini della camorra non volevano; e la Direzione della Società politica, obbediente, si è affrettata a seguirne i comandi. Dunque, fatta bene o male dittatrice elettorale, essa ha scelto > i candidati partendo dal solo concetto di essere passiva esecutrice dei padronali desideri. Ed eccola disprezzare la volontà degli elettori. Da una parte, per eliminare l'uomo che fu capo della maggioranza dietale, quando essa riteneva opportuno di avere un cervello, la dittatrice proclama che le cariche di Podestà e di Deputato sono incompatibili, e dall'altra essa sceglie candidati che sono già Deputati a Vienna e Podestà, e che pertanto hanno o dovrebbero avere molto da fare, e ancora impone al Podestà di Capodistria di scendere in lizza nel collegio della città contro il dott. Gambini che gli elettori conoscono ed apprezzano da 18 anni. E poi, mantenuti i vecchi Deputati più innocui, essa sceglie a caso, domandando al prescelto non se sappia leggere e scrivere, ma se saprà dir di sì o di no a comando di bacchetta. Infatti, agli uomini che hanno preso al loro servizio la Direzione della Società politica, preme di avere una maggioranza d'incuranti e di fantocci. Gioverà parlar chiaro e dir tutto, in breve, se una maggioranza dietale assoldata a questo modo sia degna delle tradizioni provinciali, se così si provveda efficacemente ai bisogni nazionali ed economici della provincia, giudicate voi, elettori italiani. Ma quando si vuol dare 1' assalto all' amministrazione publica al solo scopo di favorire non palesabili interessi, è naturale che così si agisca, è naturale che si vogliano escludere dalle publiche cariche gli uomini che hanno intelligenza, attività, pratica degli affari. Il giacobinismo inintelligente che vuole sopraffare la provincia non tollera impicci. E non importa se si commettono ingiustizie, che si risolvono a danno del paese; importa sopratutto il successo. E fra gli esclusi, anzi fra coloro che si devono con ogni arma e con tutto il possibile accanimento combattere ; fra coloro che si devono sopprimere, non poteva mancare l'uomo veramente ed efficacemente attivo che vanti l'Istria, il dott. Pier'Antonio Gambini. Tutta la somma dell' attività politica ed amministrativa della Dieta nell'ultimo sessennio è per la massima parte opera sua; tutte le splendide penne di cui si ammantano i pavoni servitori della camorra sono strappate a lui. La ferrovia istriana, l'istituzione del ginnasio italiano a Pisino, la legge sui maestri, la bonifica della valle d'Arsa, la regolazione del Quieto, sono dovute alla attività, all'intelligenza di lui. C'è. motivo sufficiente perchè la testardaggine. di corta veduta, intesa al proprio interesse, non lo possa tollerare? C'è motivo sufficiente per ammazzarlo, un uomo siffatto ! Elettori di Capodistria, che conoscete il vostro Deputato da 18 anni, che sapete quanto egli ha fatto per voi ; elettori di Isola, di Muggia, di Umago, di Lovrana, che per le benemerenze sue avete nominato quest'uomo, vostro cittadino onorario, onore che non avete neppur pensato di dare agli stupidi ciarlatani feroci che oggi si vogliono imporre, voi cui stanno a cuore le sorti e la prosperità della Provincia e il suo carattere nazionale, voi certo vi opporrete affinchè non si compia l'ingiustizia che a danno del migliore vostro uomo politico è decretata dalla Direzione della Società politica, al servizio di una camorra anomima ma palese. Il giacobinismo di coloro che vi subornano a vostro danno è una bella uniforme di parata, ma nasconde la miseria del cervello e del cuore. Badate alla rovina che s'approssima, come s'approssima la folla degli inesperti, dei vanitosi, degli interessati. Ricordate, che se in Dieta non entra il dottor Gambini, nessun democratico v'entra, nessuno che ami il popolo sinceramente, bensì pochi padroni e molti servitori. E non abbiate paura se gridano alla indisciplina;, e non abbiate rimorso se vi chiamano traditori; veri traditori sono coloro che sacrificano la patria al vantaggio di pochi. Per difendervi dai satiri gazzettieri, candidati alla paralisi progressiva,, ci siamo noi. ONESTA Il popolo di Capodistria, convocato in Cor mizio, delibera che il suo Podestà o rinunci all'onore della Deputazione, o si dimetta dalla carica per combattere in armi pari il suo avversario. Baie; con chi crede questo popolo d'illusi di aver da fare ? Il Podestà di Capodistria, sa, com' il popolo ch'egli amministra e forse meglio di lui, che cosa voglia dire essere Podestà in tempo di elezioni, tanto più quando il candidato è lo stesso Podestà. Non ha forse il dott. Belli, in adunanza del Comitato elettorale, dichiarato solennemente ai nostri amici „che si sentiva salire sulla fronte il rossore al solo pensare che potessero nascere screzi in città per l'elezione del Deputato" e non ha nondimeno accettato una candidatura, che è fonte di mai vedute cittadine discordie? Non ha dichiarato a galantuomini, che dovevano riferircelo, che se dovesse accettarla, si dimetterebbe in ogni caso tosto da Podestà, e non è invece ancora al suo posto, malgrado la popolare volontà? Se non fosse vero parrebbe inverosimile che la Direzione della Società politica, cui appartiene il dottor Belli, onnipotente coni' è, si servisse d' armi disoneste per combatterci. Non ce ne duole per noi ; fossero le armi sue cento volte peggiori, noi non ci scosteremo dalla nostra via e, qualunque sia il futuro, la Direzione della Società politica ed i suoi padroni se ne accorgeranno. Ma, domandiamo, cotesti onnipotenti avversari hanno perduto così ogni pudore ? Il fatto è " che padroni e servitori, procaccia e sensali, agenti e galoppini, scribi e farisei, non pretendono niente affatto di essere senza macchia e senza paura. Per esempio, il Comitato cittadino, che porta il dott. Gambini, è sedicente; quello dei signori, formatosi più tardi, è naturalmente legittimo. Ma non sanno questi rivoluzionari, formassero èssi pur tutta la cittadinanza, che i signori di Capodistria hanno diritto all' oligarchia, e che il popolo non pub avere altri diritti all' infuori di quelli che gli sono da loro consentiti, pena l'essere un sedicente popolo, in realtà un branco di ribelli? Pertanto, l'onorevole Istria di carta — per carità il dott. Tamaro non voglia offendersi dell'aggettivo, perchè sarebbe un affare serio — che quando si acquetano i palpiti del suo core per tutto quello che odora di autorità e di officiosità, sa scrivere con alquanto senno, muta, appena i rivoluzionari intorbidano il lago del cheto vivere, parere e chiama anonimo il Comitato cittadino di Capodistria e addossa ad esso la responsabilità nel dissidio. Ma, onorevole Istria di carta, chi al giuoco cambia le carte, si chiama in buon italiano baro. Per la verità e per l'onestà osserviamo, adunque, che l'anonimo Comitato cittadino di Capodistria si è presentato a due, in cifra 2, publici comizi, ai quali il Comitato proponente Belli non ha avuto il coraggio d; intervenire. Ancora: il proclama, con cui il Comitato cittadino propone il dott. Gambini, è una copia esatta di quello, con cui nel 1895 il Comitato elettorale così detto locale, per autorizzazione della Società politica, raccomandava lo stesso dott. Gambini. Vi furono aggiunte le ultime parole: a quelle di Deputato da tre legislature furono sostituite le altre equivalenti da 18 anni; al vocabolo locale fu sostituito il vocabolo cittadino e basta. Fu anche ommessa la autorizzazione della Società politica e in verità non ci poteva stare. E perchè un altro Comitato, alcuni giorni più tardi, ha proposto il dott. Belli, chi è che crea lo screzio, che vuole il dissidio, che accende le lotte cittadine? Chi, dite, chi? Coloro che portano un uomo che fu già Deputato, con licenza de' superiori (vi piace così?) per 18 anni, o coloro che all'ultimo momento presentano un Deputato che ha la licenza dei superiori, ma non accomoda alla cittadinanza? Siate onesti, per il buon nome dell'Istria italiana; e diciamo anche a voi, onorevole Istria di carta. Non c' è chi ragionevolmente possa contraddire a questo assioma: quando gli elettori non mutano parere, ha torto di mutar parere chi li dirige. Pare, intanto, che la Direzione della Società politica vendendosi abbia presunto troppo di sè e che la camorra, comperandola, l'abbia stimata troppo. Infatti, gli elettori sono malcontenti dei candidati. Malcontento e molto a Buje, Visinada, Portole, Montona per la imposizione di Tornasi; moltissimo a Pola, per la candidatura di Davanzo anziché di una delle città nel grande possesso. Idem fra membri della Camera di commercio, che vogliono eletti a Deputati due commercianti o industriali; non due avvocati. La scelta è stata fatta dalla Società politica col consenso del solo Presidente e della sola Giunta della Camera, che hanno creduto di poter fare a meno del parere di que8t' ultima e, senza che nessuno per questo diventi slavo, potrebbero avvenire delle sorprese. Muggia voterà pel dott. Gambini e malcontenti sono pure gli elettori di quel collegio — formato da Isola, Pinguente e Muggia — per la scelta del candidato nella persona del Podestà, so-sostenuta unicamente perchè gli elettori di Isola, che hanno tanto caro il loro concittadino dott. Gambini, gli votino contro od almeno si astengano di fronte alla candidatura del Capo del comune. Lasciamo i confronti per ora. Noi scriviamo in fretta ed i confronti bisogna farli esatti, affinchè i disonesti non ci chiamino maligni. Per oggi basterà rilevare che la semenza gettata dalla Direzione della Società politica ha avuto per prima messe il malcontento, che degenererà in lotte cittadine, in odi, in tutte quelle belle cose che piacciono tanto alla camorra. E di chi sarà la colpa? Della Società politica ? Oibò ! Del popolo che non vuol essere pecora, s'intende. E Videa Italiana, la Maddalena di Rovigno, già di- mentica del pentimento, affetta com' è di stereotipa costipazione, tossisce: indisciplina, indisciplina.... e per chi.... per chi ha dato, sì, una ferrovia che costa allo Stato oltre a sei milioni, ma non ha mai fatto, in 18 anni, altro di bene. Ma che chiacchera di riconoscimenti e di ribellioni e di colpi di testa e di meriti e di demeriti costei? Stia zitta, la baldracca! Al papà del suo direttore il dott. Campitelli, Podestà allora di Rovigno, ha messo un giorno una, piuttosto ordinaria, ma bella livrea celeste con tanto di bottoni sopraffini di latta; stia cheto, il suo direttore merita di averne un'altra e l'avrà. Il dottor Bartoli, Podestà di Rovigno, attese le condi- zioni finanziarie del suo Comune, che sotto la sua saggia amministrazione s'indebita allegramente, farà ridurre alle dovute proporzioni la paterna livrea e la consegnerà al figlio con solennità di apparato. Del resto, bisogna Compatirla Videa Italiana di Rovigno, la Maddalena costipata; il padrone s'irrita che non tutti trovino lecite e oneste le sue gherminelle, si irrita che ci sia della gente capace al caso di tirargli il mustacchio, ed essa si irrita di rimando, la poveretta! Luigi Damiani, direttore. Francesco Penco, editore e redattore responsabile. Tip. Socie à dei Tipografi. — Trieste. Elettori del Collegio di Città! Sabato 7 Decembre avrà luogo alle ore 9 ant. nel Palazzo Tacco, l'elezione di un deputato dietale, che Capodistria ha il diritto di nominare. Nell'interesse della Provincia ed in quello della Città accorrete all'urna numerosi per dare il voto al candidato del Popolo Avvocato Pier'Antonio Dr. Gambini. Non badate ad agitazioni contrarie; pensate al vero interesse del paese, corrispondendo compatti al nostro invito. Chi sia l'Avvocato Gambini sapete. Per tre legislature Egli ha corrisposto alla vostra fiducia, nè vi è ragione che affidiate a mani meno esperte l'incarico di difendere i vostri interessi. Votate per l'uomo generoso e disinteressato, per il concittadino caritatevole, che nell'ambito delle proprie forze è venuto sempre incontro ai bisogni di tutti coloro che a Lui ricorsero per appoggio o consiglio. „YIRIBUS UNITIS." PER IL COMITATO ELETTORALE CITTADINO ZjA. F> Fi E SIID ENZA Nazario De Mori, Antonio de Gavardo, Andrea Marsich fu Giov. Maria, Paolo Pizzarello, Bortolo Sardotsch.