ANNO XXIV. Capodistria, 16 Novembre 1890. N. 22 LA PROVINCIA DELL'ISTRIA Esce il 1° ed il 16 d'ogni mese. ASSOCIAZIONE per un anno fior. 3; semestre e qua-irimestre in proporzione. — Gli abbonamenti si ricevono presso la Redazione. DIETA PROVINCIALE Seconda sedida. Presenti il capitano provinciale presidente, il commissario governativo cav. Eluschegg, e 23 onor. deputati. 11 segretario onor. Vergottini legge il protocollo della precedente seduta; 1'on. Volali6 parla in lingua slava; il protocollo viene approvato. 1. punto dell' ordine del giorno. Il presidente da parte dell' indirizzo presentato a S. M. l'Imperatore in occasione delle nozze dell' arciduchessa Maria Valeria ; — invitata la dieta al solenne ufficio celebrato il giorno dell'apertura della sessione, ha ringraziato il rev.mo Ordinariato vescovile di Parenzo ; — mons. Glavina, vescovo di Trieste-Capodistria, ha scusato la sua assenza alla Dieta; — fu accordato un permesso di otto giorni agli on. Craglietto e Jenko; — 1'on. Stanger si è annunziato impedito per affari comunali fino al 18 corr.; — furono distribuite relazioni e conti agli on. deputati. La dieta accorda un permesso fino al 27 corrente all' on. Sbisà Francesco. Secondo punto dell' ordine del giorno. La giunta provinciale, la presidenza del consiglio scolastico provinciale, la presidenza del uonsiglio agrario provinciale, hanno presentate le loro relazioni e resoconti. — La commissione d'imboschimento del Carso istriano ha prodotto un memoriale sulla necessità di sistemizzare in via legislativa l'amministrazione e la sorveglianza dei boschi comunali e consortali. — Furono prodotte suppliche e petizioni per sussidi e sovvenzioni. Terzo pnnto dell' ordine del giorno. Ganibini riferisce a nome della giunta provinciale e propone: 1. Viene convalidata l'elezione del dott. Andrea Stanger nel collegio della città di Volosca con Castua, Lovrana e Moschenizze; 2. Viene istituita una commissione di cinque membri allo scopo di esaminare e riferire sulle elezioni ; a) di don Matteo Mandic ed Augusto Ienko nel collegio dei comuni foresi di Volosca e Castelnuovo; b) di Leopoldo Marinoni nel collegio delle città di Dignano e Pola. Accolte le proposte, vengono eletti a formare la commissione gli onor. Franceschi, Scampicchio, Stameli, "Wassermann, Dukic. Articoli comunicati d'interesse generale si stampano gratuitamente. — Lettere e denaro franco alla Redazione. — Un numero separato soldi 15. — Pagamenti anticipati. Quarto punto dell' ordine del giorno. Amoroso propone di istituire tre commissioni ; accolta la proposta vengono eletti per la commissione finanziaria: Amoroso Dr. Andrea, Babuder cav. Giacomo, Bubba Dr. Giuseppe, Doblanovich Domenico, Vergottini Dr. Tomaso, Venier Dr. Silvestro, Marinoni Leopoldo, Vclaric Dr. Francesco, Flego Francesco. Per la commissione scolastica: Babuder cav. Giacomo, Costantini Dr. Francesco, Scampicchio Dr. Antonio, Tamaro Dr. Marco, Mandic Matteo. Per la commissione politico-eeonomica: Fragiacomo Dr. Domenico, Lius Dr. Giacomo, Costantini Dr. Francesco, Stameli Dr. Domenico, Laginja Dr. Matteo. A queste commissioni vengono deferiti gli atti presentati. La seduta è levata alle ore 12 % pom. Terza sedida. Parenzo, 21 ottobre, ore 6 pom., presidente il capitano prov., comm. gov. cav. Eluschegg, presenti 26 on. deputati. Ordine del giorno: 1. Comunicazioni — 2. Relazione della commissione alle verifiche a) sulle elezioni nel collegio dei comuni foresi di Castelnuovo e Volosca b) sull' elezione nel collegio della città di Dignano e Pola — 3. Relazioni della commissione di finanza. Letto ed approvato il protocollo della antecedente gli on. Stanger e Ienko prestano la solenne promessa. Amoroso presenta la seguente interpellanza all'imperiale governo : 1. Per quali ragioni di servizio venne trasferita la maestra Populini dalla scuola popolare femminile di Albona a quella di Montona? 2. Da quali considerazioni fu indotta 1' eccelsa i. r. Autorità scolastica provinciale per ritenere che quelle stesse cause che la determinarono a togliere la Populini dalla scuola di Albona, non militino eziandio contrariamente al collocamento di quest'ultima alla scuola di Montona? 3. È disposta l'i. r. autorità scolastica provinciale di sospendere P esecuzione di questo trasferimento almeno fino a tanto che l'eccelso i. r. ministero del culto e dell' istruzione non abbia deciso sopra il ricorso interposto contro il medesimo dal municipio di Montona ? L'interpellanza firmata da cinque deputati, viene passata al commissario governativo. Primo punto dell'ordine del giorno. La commissione finanziaria nominò preside Amoroso, vice presidente Venier, segretario Vergottini; la scolastica: Scampicchio, Costantini, Tamaro; la politico-economica Stanich preside Lius segretario ; quella alle verifiche, a preside de Franceschi, segretario Stanich. Furono distribuiti resoconti e relazioni. Mons. Ferretich, vescovo di Veglia, ha scusato il suo non intervento alla dieta; mons. Flapp, vescovo di Parenzo, si scusò di non poter sempre intervenirvi. L' on. Scampicchio per ragioni di salute non potrà essere a Parenzo prima del 23 corr. L' on. Craglietto per ragioni di salute domanda un permesso per tutta la sessione. La dieta accorda il permesso. Viene ad urgenza deferita alla commissione politico—economica la Nota della Luogotenenza con la quale dichiara in relazione al voto dietale del decorso anno di non poter far luogo alle domande della Rappresentanza comunale di Veglia e abitanti di Orlez, per questioni forestali ; Furono presentati e passati alle rispettive commissioni per esame e riferta parecchie relazioni, petizioni e suppliche. Dall' on. Costantini e comp. venne presentata la Bissoluzione : "Resta incaricata la giunta provinciale di avanzare domanda all' i. r. ministero della giustizia affinchè in relazione ad esecuzione della legge 25 maggio 1883 N. 74 B. L. I. venga mediante ordinanza dichiarato, che quale lingua usitata nel paese, di cui le parti ed i loro patrocinatori devono, a sensi del § 14 Regolamento giudiziario servirsi uei loro atti, sia per ora nei Giudizi dell' Istria da considerarsi soltanto la lingua italiana,. Propongono che la presente sia rimessa alla commissione politico-economica per studio e riferta. 11 presidente si riserva di portare la mozione all' ordine del giorno nella prossima seduta. Secondo punto dell'ordine del giorno. Wassermann per la commissione alle verifiche, riferisce e propone: "Voglia l'eccelsa dieta convalidare l'elezione suppletoria dei due deputati nel collegio dei comuni foresi di Vo-losca e Castelnovo avvenuta li 25 agosto a. c. nelle persone degli on. Augusto Jenko e don Matteo Mandid,. Il presidente constata che la dieta non è in numero legale, essendo usciti dalla sala durante la lettura della relazione 15 deputati della maggioranza; si riserva di portare l'oggetto all' ordine del giorno in una prossima seduta. Terzo punto dell' ordine del giorno. Ritornato il numero legale, Vergottini a nome della commissione di finanza riferisce e propone ; e la dieta approva : a) piaccia all' eccelsa dieta approvare il resoconto del fondo depositi e denari altrui per 1' anno 1889 nel complessivo importo introito f. 257589,40 l/2 ; esito f. 20773,12 % ; eivanzo di f. 236816,28 da riportarsi in conto 1890. b) Piaccia all'eccelsa dieta approvare il conto consuntivo delle confraterne localizzate dell' Istria ex veneta per l'anno 1889, con un introito di f. 59674,47 72» un esito di f. 54474,67, un eivanzo di f. 5199,80 ',/2 da riportarsi nel conto del 1890. c) Piaccia all'eccelsa dieta di approvare il conto consuntivo per Panno 1889 e quello di previsione per 1' anno 1891 del fondo pensioni degli impiegati provinciali. d) Babuder a nome della stessa commissione propone, e la dieta approva: "piaccia all'eccelsa dieta di prendere notizia, con aggradimento, del buon andamento dell' Istituto di credito fondiario e del suo progrediente sviluppo." Quarto punto dell' ordine del giorno. Babuder per la commissione scolastica, riferisce e fa proposte intorno a domande di sussidii, graziali, trattamenti in via di grazia a maestri e orfani figli di maestri. Gli on. Laginja e Volaric parlano in lingua slava dopo di che tutte le proposte della commissione furono accolte. La seduta è levata alle 7 e un quarto. Sesta seduta, Parenzo 25 ottobre, ore 6 pom., presidente il capitano provinciale, comm. gov. cav. Eluschegg, presenti 25 on. deputati. Ordine del giorno: 1. Mozione dell'on. Costantini e soci per l'uso esclusivo della lingua italiana nelle pertrattazioni presso gl'ii. rr. giudizi dell'Istria. — 2. Relazioni delle commissioni di finanza. — 3. Relazione della commissione scolastica sulla petizione delle maestre delle scuole popolari perchè i loro emolumenti sieno pareggiati a quelli del personale insegnante maschile. Letto ed approvato il protocollo della antecedente, il presidente comunica essere stati distribuiti stampati di relazioni agli onor. deputati — che accordò un permesso di otto giorni all'on. Jenko, — che l'on. Lajinja ha scusato il suo non intervento alla seduta odierna. L'on. Commissario governativo premessa una dichiarazione in lingua croata ed in lingua italiana dei motivi pei quali il Governo risponde in lingua italiana anche alle interpellanze prodotte in altra lingua, risponde all'interpellanza presentata l'anno decorso, nella seduta 7 novembre, dall'on. Volaric e compagni riguardo il contegno di alcuni i. r. funzionari durante le elezioni provinciali nel distretto politico di Lussino. Il presidente, comunica che gli furono presentate due interpellanze dirette all'imp. Governo, l'una dall'on. Mandic e comp. „riguardo i provvedimenti presi dai preposti delle i. r. autorità distrettuali per soddisfare ai bisogni della popolazione mancante d'acqua", l'altra dall'on. Dr. Volaric e compagni: „1. sul modo in cui vengono portate a conoscenza di Sua Maestà le pertrattazioni della dieta provinciale a sensi del § 40 Reg. prov. ; 2. se Sua Maestà non venne finora informata su quanto venne trattato in lingua croata, quali disposizioni intende di prendere onde Sua Maestà possa essere informata di tutta 1' attività della Dieta. Gli on. Mandié e Volarié, danno lettura delle interpellanze in lingua slava, e poscia vengono passate al Commissario governativo. L'on. Dukic e compagni presentano la seguente mozione: a S'invita l'eccelso i. r. Governo: 1. a) di nominare presso tutti gli i. r. uffici politici, finanziari e di posta esistenti nella provincia dell'Istria soltanto impiegati, i quali conoscano perfettamente la lingua croata, conoscenza questa che dovrebbero comprovare all'occasione del relativo esame pratico presso Pi. r. direzione di Finanza e delle Poste e Telegrafi; b) di vigilare acchè tutte le i. r. autorità della provincia negli affari trattati colla popolazione croata si servano a voce ed in iscritto della lingua croata. 2. Lo stesso deve valere anche riguardo alla lingua slovena pei distretti abitati da popolazione slovena. Dal punto di vista formale si propone che la presente mozione sia passata alla Commissione politico e-conomica pello studio e riferta. Si domanda inoltre che la presente sia trattata di urgenza." Votata l'urgenza, la mozione viene passata alla Commissione politico-economica. L'on. Dukic e compagui presentano quest' altra mozione: „S'invita l'eccelso i. r. ministero di giustizia: 1. di nominare presso tutti i giudizi inferiori e superiori, la di cui competenza si estende alla provincia dell'Istria, soltanto giudici ed impiegati tali che conoscano perfettamente in parola ed in iscritto la lingua croata e rispettivamente slovena, conoscenza che i medesimi dovranno comprovare all' occasione dell' esame pratico dinanzi regolare commissione ; 2. di istituire presso uno dei giudizi collegiali del Litorale una separata corte di Assise per la popolazione croata e slovena dell' Istria ; 3. di vigilare acchè: a) tutti gli atti presentati presso gli i. r. giudizi in Istria, vengano evasi nella lingua, in cui sono compilati e che tutte le sentenze siano pronunciate nella lingua in cui è estesa la petizione ; b) le istanze tavolari compilate in lingua croata o slovena non vengano soltanto evase ma siano anche riportati i relativi decreti nel libro fondiario nella stessa lingua ; c) i protocolli presso gli i. r. giudizi in affari civili e penali con parti croate e slovene vengano assunti nella lingua delle parti stesse ; d) i dibattimenti penali vengano trattati e le relative sentenze proferite nella lingua parlata dall' accusato. 4. Si raccomanda all'i, r. ministero di giustizia che nell' interesse dell' amministrazione della giustizia e dell1 equiparazione delle lingue venga istituito nella città di Lubiana un Tribunale d'Appello pelle provincie del Litorale, la Camicia, la Stiria inferiore e la Carintia inferiore con un senato italiano. Dal punto di vista formale si propone che la presente mozione sia passata alla Commissione politico-economica pello studio e riferta. Si domanda inoltre che la presente venga trattata d'urgenza." Votata l'urgenza, la mozione viene passata per studio e riferta alla commissione politico economica. Tamaro e compagni presentano la seguente mozione: ,,Viene interessato l'imperiale Governo di riaprire un ginnasio a Pisino con lingua d'insegnamento italiana ; o quanto meno di creare delle classi parallele italiane nell'i, r. ginnasio tedesco di Pola. Resta incaricata l'inclita giunta provinciale di far pervenire questo voto all' ecc. i. r. ministero del culto e della pubblica istruzione a Vienna, perchè voglia compiacersi di esaudirlo al più presto." I sottoscritti propongono che in via d'urgenza la presente mozione venga deferita per esame e riferta alla commissione scolastica. Votata l'urgenza, la mozione viene passata alla commissione scolastica. Fragiacomo e compagni presentano la seguente mozione : „Resta incaricata l'inclita giunta provinciale dell'Istria di rinnovare ali1 eccelso Governo la domanda che venga creata un'università in lingua italiana, o per lo meno una facoltà legale, colla sede in Trieste." Propongono che passi d'urgenza alla commissione scolastica. Votata l'urgenza, la mozione viene passata alla commissione. Primo punto dell'ordine del giorno. Costantini parla in appoggio della mozione presentata, e propone che sia demandata per esame e riferta alla commissione politico-economica. La proposta è accolta. Secondo punto delt' ordine del giorno. Venier per la commissione di finanza propone: «Viene accordata la sanatoria pei sorpassi riscontrati nell'esito del fondo agrario provinciale per Panno 1889 alle rubriche 1, tit. I, IV, V, tit. 2, IX. _ „Viene approvato il conto stesso con un introito di fiorini 7777.30 e con pari esito." Parlano in lingua slava Mandic e Piego; dopo di che le proposte sono accolte. Lo stesso relatore propone: ,1. Viene approvato il conto preventivo del fondo agrario provinciale per Panno 1891, coli1 esigenza di fior. 9800 e con eguale introito ; ,o 2. Viene fissato il contributo del fondo provinciale per Panno 1891 a fior. 5100, da erogarsi a seconda dei bisogni del fondo agrario provinciale ; 3. Viene incaricata la giunta provinciale di rilasciare al direttore dell1 istituto agrario provinciale prof. Carlo Hugues, decreto di riconoscimento de1 suoi speciali meriti per la piena riuscita della mostra istriana ali1 esposizione agricola industriale di Vienna." Parlano in lingua slava Manditi e Flego. Manditi presenta una proposta in lingua slava senza la traduzione italiana, perciò il presidente non è in grado di portarla alla pertrattazione dietale; quindi le proposte del relatore sono approvate. Bubba per la commissione di finanza propone: 1. Viene accordata la sanatoria ai sorpassi che, di confronto al conto di previsione per I1 anno 1889, emergono alle rubriche I, IV, V, X, XI, XII, XIII e XIV, nel complessivo importo di fior. 163,905.5772- 2. Viene approvato il conto consuntivo del fondo provinciale per Tanno 1889 con un introito di fiorini 532,007.78%, con un esito di fior. 482,965.311/2, con un civanzo di fior 49,042.47. Flego parla in lingua slava, quindi le proposte sono accofte. Vergottim per la stessa commissione propone; 1, Viene approvato il conto consuntivo del fondo scolastico provinciale per l'anno 1889 con un introito di fior. 162,142.55, un esito eguale, e un civanzo sopra il preventivo di fior. 20,652.45. 2. Viene data la sanatoria al sorpasso di spesa nel complessivo importo di fior. 3,302.18. 3. Viene autorizzata la commissione di finanza di apporre ad esso conto consuntivo la rispettiva clausola di approvazione. Stanger parla in lingua slava; le proposte sono accolte. Venier per la stessa commissione propone : Viene approvato il consuntivo del fondo di esonero del suolo dell'anno 1889 con un introito di fior. 162,282.94V2, un esito di f. 144,228.47V2, un civanzo di fior. 18,065.47, da portarsi nell' introito dell'anno 1890." DuhiC e Volaric, parlano slavo, dopo di che le proposte sono approvate. Lo stesso relatore propone: 1. Viene approvato il conto preventivo del fondo esonero del suolo per l'anno 1891 con un introito di fior. 95,281, eguale esito. 2. Viene approvata l'esazione per l'anno 1891 di un' addizionale del 10% su tutte le imposte dirette, comprese le addizionali straordinarie dello Stato che vengono pagate nella provincia, per fare fronte alla deficienza del fondo. Mandic' e Duldc parlano slavo, il primo presenta una proposta che il presidente non può portare in discussione perchè scritta in slavo, senza traduzione italiana. Le proposte del comitato vengono accolte. Terzo punto dell'ordine del giorno. Babudcr per la commissione scolastica propone: «Voglia l'eccelsa dieta passare all'ordine del giorno sulla petizione delle maestre delle scuole pubbliche popolari dell'Istria, tendenti ad ottenere il pareggiamento degli emolumenti del personale insegnante femminile a quegli del personale insegnante maschile." La proposta viene accolta. Il presidente indice la prossima seduta per il giorno 28 corr. alle ore 6 p. m. coli' ordine del giorno: 1. Relazione della commissione scolastica: a) sul conto di previsione del fondo scolastico provinciale per l'anno 1891 ; b) sul conto di previsione del fondo generale di pensione dei maestri delle scuole popolari per l'anno 1892; — 2. Relazione della commissione politico-eco-nomica sul rapporto del consiglio agrario per l'anno 1890. La seduta è levata alle ore 9 p. m. __-- INDICE DELLE CARTE DI RASPO (Archivio provinciale) Filza 4. (Continuazione vedi N.o 8 e seguenti) anno 1515 pag. 977-980 Capitano Nicolò Zorzi Processus civilis inter Iacobum Sau de villa dolt et Iacognam de Bachitovich Frammento di processo. Iacopo Sau chiede sia ingiunto al Iacogna di rilasciare certi beni legati da persona defunta e da lui indebitamente occupati. anno 1516 pag. 981-984 Capitano Nicolò Zorzi Processus confinium Grisignane et Pedemontium Sentenza pronunciata dal capitano in Pinguente il 13 di luglio 1516. Per la quale egli, in qualità di giudice delegato, vo-1*ndo metter fine alle differenze esistenti tra Grisignanesi e Pie- montesi a cagione di confini, vista certa sentenza di un capitano di Easpo sullo stesso argomento, visto un amichevole accordo celebrato fra le parti, esaminati i luoghi della quistione, udite più volte le parti che ora si trovano insieme su idi te di San Marco, decreta dover esse da ora in poi vivere in buon accordo pascendo e recidendo legua per i loro bisogni in conformità dell'accordo accennato, non derogando in alcuna parte di esso; e ciò sino a tanto che non venga provveduto altrimenti dal governo. anni 1515 e 1516 pag. 985-1006 Capitano Nicolò Zorzi Processus civilis inter heredes q. Valentis Marotich Lite per la sostanza lasciata da Valente Marotich morto intestato. Poiché il Marotich ebbe quei beni a titolo di eredità paterna, è sentenziato dover essi appartenere per intero ai discendenti della linea mascolina. anno 1515 pag. 1007-1038 Capitano Nicolò Zorzi Processus civilis consortum molendinorum ami M.o Domino Andrea Ferro I proprietari dei molini posti sul fiume della valle di Pinguente, ritenendosi danneggiati, danno querela a Andrea Ferro patrizio veneto che fabbricò sul detto fiume una schiusa contro alle disposizioni del Consiglio de' Dieci, le quali vietano di chiudere le acque pubbliche o di fabbricare sopra le medesime. (Proc. non esped.) anno 1515 pag. 1039-1044 Capitano Nicolò Zorzi Processus Zanini Begutii cum M.o Domino Andrea Ferro Frammento di processo. Andrea Ferro in base a carta stipulata in Capodistria nell' anno 1508 s' era obligato di pagare a Zanino Riguzio di Parenzo 135 ducati e aveva offerto a titolo di ipoteca un molino di sua proprietà posto nel territorio di Pinguente supra flumine magno eh' avrebbe dato un reddito annuo di sedici ducati. anno 1516 pag. 1045-1050 Capitano Nicolò Zorzi Processus civilis inter consortes de Bachitovich cum Datiariis Pinguenti Iacopo Apollonio e consorti della villa di Rachitovicli, ter- ' ritorio di Capodistria, presentano appellazione contro la sentenza pronunciata dal capitano in favore del daziaro di Pinguente, per la quale essi dovrebbero pagare le imposizioni stesse cui sono sottoposti i vicini di Pinguente. (Proc. non esped.) anno 1514 pag. 1051-1068 Capitano Nicolò Zorzi Processus civilis inter D.rn Catarinam pedissequam q. Clarissimi Domini Angeli Auris ex una et ser Hieronimum Pengaricli ex alia occasione mutui Catterina, massaia del q. Angelo Orio, chiede a Gerolamo Pengarich di Pinguente la restituzione di trentadue ducati ch'essa avrebbegli dati a prestito nell'anno 1512. (Proc. non esped.) anni 1514, 1515, 1516 e 1517 pag. 1069-1106 Capitani N. Zorzi e O. Giustinian Pignorum primus Registro di pignorazioni fatte dal cavaliere d' ordine dell'ufficio capitanale ad istanza del daziaro o di private persone e in vigore di sentenze. Sono attrezzi rurali, mobili, utensili di casa, vestimenta, griso, vino, armi, biade, alveari, cavalli, case, campi. Codesti pegni sono venduti all'incanto oppure restituiti alle parti verso il pagamento del debito e delle spese. (Continua) G. V. — Portole --—-- ^T o tizi e Riportiamo dall' Indipendente di sabato 8 p. d. : «Oggi si compiono venticinque anni dal giorno in cui l'egregio dottor Moisè Luzzatto entrò a far parte del consiglio della città, di cui è primo vice-presidente. „Venticinque anni di integra ed intelligente operosità a vantaggio della pubblica cosa gli assicurarono la riconoscenza dei cittadini e la stima affettuosa dei colleghi i quali oggi a mezzogiorno gliene diedero atto nel presentargli le loro felicitazioni. „Moisè Luzzatto assieme a quella schiera di eletti ingegni che furono e sono la forza ed il vanto del nostro partito, cooperò efficacemente alla mirabile evoluzione che assicurò nella patria rappresentanza e nella coscienza del nostro popolo il trionfo dell' idea nazionale, dei principii di progresso e di libertà. „In questo giorno che ricordandogli il suo ingresso nella vita pubblica evocherà al suo pensiero un passato di lotte feconde, l'Indipendente che in quelle lotte ebbe sempre parte, gì'invia una cordiale parola di felicitazione e d'augurio." Ci associamo all' egregio confratello, e mandiamo anche noi all'intemerato patriotta, cordiali felicitazioni ed auguri. Il circolo accademico italiano in Vienna, ha pubblicato il suo rapporto annuale del IX anno amministrativo, dal 30 ottobre 1889 al 15 ottobre 1890. ,11 circolo accademico italiano in Vienna, creato or sono nove anni dalla santa idea di affratellare i giovani di Trieste, Trento, Gorizia, Istria e Dalmazia che qui si recano per dedicarsi agli studi superiori, offrir loro materia perchè con intelletto di amore si coltivino nelle varie discipline letterarie e scientifiche, di venir in soccorso agli indigenti, contava il primo semestre 78 soci, il secondo 64. Educati alla carità ed all' amor di patria; ispirandosi nelle gesta e virtù dei maggiori, negli esempi dei contemporanei; come figli di una stessa famiglia, tutti cooperarono al benessere, alla prosperità del sodalizio. La concordia e l'unione fra gli studenti italiani a Vienna regnarono sempre; e la vita del Circolo ha corrisposto quest'anno, come corrispose e corrisponderà, speriamo, all'alto scopo di sua esistenza." Abbiamo riportato questo primo capoverso della relazione, nel quale si compendia la vita del Circolo ; e che alle parole abbiano corrisposto i fatti, lo prova la descrizione della attività sociale, dalla quale si rileva il degno modo con cui venne festeggiato da quella brava gioventù il giubileo artistico di Giuseppe Verdi; il concorso per il monumento a Dante in Trento, la partecipazione ai funerali di Giuseppe Revere, le relazioni amichevoli con altri circoli ; la formazione del gabinetto di lettura. Il circolo ebbe un introito di fior. 662.78, ed un esito di fior. 589.24, quindi un civanzo di fior. 73.49. Da oblazioni private si sono incassati fior. 565 e lire italiane 10. II presidente nella chiusa della sua relazione implora l'aiuto di tutti i patrocinatori perchè meno difficoltosa sia l'opera per raggiungere il fine cui tende la società ; e noi con le più calde parole d'incoraggiamento ai giovani di proseguire, ci rivolgiamo ai comprovinciali esortandoli sorreggere nelle ardue difficoltà i figli, che si prefiggono il nobile scopo di tener alto il nome italiano nella capitale dell'impero, In proporzioni più modeste ma con eguali nobili intendimenti si regge la società accademica italiana di Graz; facciamo voti la testé eletta direzione procuri un maggiore sviluppo della società. Presso l'università di Graz c1 è pure una commissione sussidiatrice per studenti italiani, la quale in questi giorni ha presentato il suo reso-conto; ha speso fior. 176.50 quasi tutti in sussidi, ed ha incassato fior. 186.49. Ha un patrimonio di fior. 1687.45, Raccomandiamo anche questa filantropica istituzione ai comprovinciali. Dalla presidenza del comitato provinciale pel centenario „ Tartini", abbiamo ricevuto la seguente: „A1 comitato pel monumento a Giuseppe Tartini pervennero da parte del sig. Michele'Novello fior. 80 quale ricavato netto di un concerto musicale che ebbe luogo a Muggia la sera del 1. Novembre. , 11 comitato nel mentre porge le più vive grazie agli organizzatori del concerto, è lieto di constatare che l'idea d' onorare l'immortale Tartini trova dovunque proficuo appoggio." Il municipio di Dignano ha votato l'importo di fior. 50 pel momumento a Giuseppe Tartini, su proposta dell'on. Bembo appoggiata dall'on. Boccalari. L,' Istria del 8 novembre ha pubblicato in apposito supplemento il protocollo della seduta della Camera di commercio e d'industria tenuta in Rovigno il giorno 13 ottobre. Rileviamo, tra altro, che in quella seduta venne nominato, con fiorini 1200 di emolumento, a segretario effettivo della Camera il sig. Giorgio Volpi, avendo questo signore corrisposto dopo un anno di prova, pienamente alle aspettative, col dimostrare attitudine al posto, e col palesarsi animato da non comune zelo e diligenza. Il conto preventivo per Panno 1891 venne approvato con fior. 5812.12 di spese, da coprirsi mediante addizionali sull'imposta d'industria. Il fondo pensioni, pure approvato, presenta un introito di f. 1776.14y2 ed un esito di f. 1753.76. ----- Appunti bibliografici Ancora del Prontuario del Signor Gonan. Non bis in idem dice un proverbio. Ma un altro proverbio soggiunge: Ogni regola ha la sua eccezione; e che in questo caso ci voglia il bis, vedrà il benigno lettore. Prima di tutto ringrazio il signor Gonan di avere cortesemente risposto sul Giovine Pensiero di Pola N. 124 a' miei appunti. Così mi ha reso due servigi in una volta: mi ha procurato la compiacenza di sapere per mezzo suo, che io non sono ritenuto in Provincia un critico burbanzoso al quale non è lecito rispondere senza arrischiare la pelle ; e in secondo luogo con le sue contraosservazioni mi ha fornito l'occasione di chiarire meglio i miei intendimenti, e i concetti in materie pedagogiche. L'egregio L. G. mi accusa fino dalle prime linee del suo articolo „di avere adoperato più che la zampa unghiata del critico" ma di averlo addirittura messo in canzone, sotto la figura di un monello, spianandogli le corna. L'accusa è grave; e per chi non ha letto l'appunto sulla Provincia, il povero P. T. è bello e spacciato. Si consolino però gli amici: P. T. non morì unquanche, „E mangia e bee e dorme, e veste panni" e non ha neppure per un momento perduta la sua consueta giovialità. Sta il fatto invece che l'appunto comincia da un' ampia lode, poi vengono le osservazioni tutte ragionate; solo in ultimo c' è una strigliatina non al maestro ma al metodo. E il metodo col consueto stile è posto in ridicolo, e perciò solo alla chiusa il monello viene in scena per quella tale faccenda. Ho voluto adunque dimostrare quali siano gli effetti del metodo sopra i monelli; non per questo si potrà dire che il critico sia un monello Un vecchio brontolone, passi; un incontentabile che monta sui trampoli per cogliere i fichi in vetta, anche si concede; ma un monello! Via, la è un po' grossa. Il critico si è semplicemente investito della sua parte, ha preso a cuore le condizioni dei poveri fanciulli condannati al martirio delle articolazioni, ha fatto parlare e agire il monello, come i monelli-pur troppo parlano e agiscono. Se una tale vivezza di stile non si concede allo scrittore, allora addio stile! Anche Dante sarebbe un sacrilego, un bestemmiatore, perchè nel canto XXV dell' Inferno descrive il ladro che fa con le mani un atto ancor più sconcio, Gridando: togli, Dio, che a te le squadro. Quanto poi a quell'altra insinuazione dell'aver 10 battuto la sella, per risparmiare il cavallo, stia pur tranquillo il signor maestro : l'umile sottoscritto ha già dato prove di saper battere il cavallo, anche se forte, e fino a riceverne qualche morsicatina guaribile in mesi due. Batterlo poi al sicuro, e dietro una muraglia, pare a me e ad altri molti viltà. Ma lasciamo queste questioni personali, di poco o nessun interesse pel rispettabile pubblico, e veniamo alla questione pedagogica. Veramente la povera Istria ne ha abbastanza di sopraccapi; e si potrebbe risparmiarle la noja di una disquisizione sui metodi per insegnare a leggere. Ma poiché l'Istria è oggi sulla breccia per difendere la propria nazionalità, certo le starà a cuore di sapere come i suoi figliuoli si educano nelle scuole fino dai primi anni; e non godrà certo di vedervi infiltrato il Germanismo anche per mezzo de' suoi migliori maestri. E fra questi 11 Gonan, che è dei nostri, che ama il paese, e con buoni scritti lo ha altre volte provato. Perciò gli duole di passare per tedesco, e risponde che non ha fatto studi particolari sui metodi tedeschi, e che il suo metodo fonico non ha nulla che sia contrario all' indole del fanciullo italiano. Se non che qui la contraddizione è evidente, poiché lo stesso signor Gonan nella prefazione al suo libretto ha scritto che nella Germania, la terra classica della pedagogia, grande importanza viene data al primo anno di scuola in cui gli scolari imparano, relativamente, certo più che gli studenti nel primo corso universitario. Ora il troppo storpia; ed è appunto questa piccola enciclopedia elementare il guajo della scuola moderna in generale, e del metodo del Gonan in particolare. Ma io non nego, lo si noti bene, i ineriti della Germania nel campo pedagogico: solo ho sostenuto e sempre sostengo che tutto ciò che è buono pel fanciullo tedesco non è buono per l'italiano, e non già perchè i nostri fanciulli sieno inferiori ai tedeschi, ma perchè d'indole diversa. Il tedesco piii riflessivo, e portato all'analisi minuta terrà dietro con amore al maestro che per fargli pronunziare la parola nonno gl'insegna a numerare le articolazioni, e a rendersi conto di tutti i movimenti della lingua ; l'italiano immaginoso, fervido e più inclinato alla sintesi, ed ai fatti compiuti si annojerà di tutte queste manovre foniche, e desidererà naturalmente un metodo più spiccio, meno arido, più intuitivo ed esteriore, ed una calda parola che educhi il sentimento. E qui sarebbe luogo di notare come la dotta Germania, appunto conoscendo l'indole de' suoi ragazzi, abbia proscritto dall'asilo l'insegnamento della lettura, riserbandolo per la scuola elementare e non prima dei sette anni. In Italia invece i fanciulli si sviluppano assai prima, ed ardono dal desiderio d'imparare presto a leggere e scrivere : se si intrattenessero fino ai sette anni coi soli giuochi di FrObel, manderebbero al diavolo asticelle e palline, e gli asili rimarrebbero deserti: ed ecco quindi la necessità dell'asilo misto. Il signor Gonan però potrebbe, e con ragione, rispondermi, dipendere questo dal piano regolatore. Verissimo; ma appunto per questo deve il maestro italiano a Trieste seguire un metodo piii spiccio, per riacquistare il tempo perduto. È tale quello proposto dall' egregio Gonan ? No certo, perchè va per le calende greche, e perchè si occupa esclusivamente del leggere e dello scrivere, „dove il cuore ci entra ben poco, ma molto la mente, alla quale devono essere dedicate le cure così il Gonan. Preziosa confessione, che mostra il lato debole, anzi il vizio organico del metodo di- ventato sistema. Come? Nell'alba della vita, nel primo anno di scuola, in cui il fanciullo non tanto dovrebbe sentire il distacco dalla famiglia, e dai giuochi dell' asilo, di un balzo lo si condanna al supplizio di squartare parole e di analizzare i movimenti delle labbra, e della lingua; mentre la naturale curiosità lo spinge a conoscere il mondo esteriore, a godere della vita che così bella gli arride dinanzi, a udire le mille voci delle cose che „alla meusa d'amor gli fanno invito." È buona pedagogia questa ? Dove, dirò così, Y affiatamento, lo sviluppo armonico di tutte le facoltà, senza di cui, per sentenza degl'illustri pedagogisti tedeschi, italiani, moderni ed antichi di tutte le nazioni, non è possibile una buona educazione? Tra un metodo che insegna al fanciullo di leggere mamma con un lungo dialogo, facendo rilevare la posizione delle labbra e il numero delle vocali e delle consonanti, e l'altro metodo che, fatto pronunziare il suono naturale dell' emme, subito subito senza altri colibeti fonici 1- unisce all' a, pronuncia mamma e dice : ecco la più cara delle parole, ecco la prima parola che userai scrivendo, quando sarai grande, una lettera alla mamma, chi non preferisce il secondo? Con questo panni di aver chiarito che cosa 10 intenda per metodo fonico, e con quali riserve da venti e più anni l'insegni nella scuola normale. Giacché così vogliono i più oggi, si accolga adunque 11 buono del metodo fonico, o meglio del misto. Non per P acca per esempio, che non ha alcun suono da sè, e per cui necessariamente si deve ricorrere al metodo sillabico. Ma per rilevare il suono delle consonanti, non è necessario assoggettare il fanciullo all'analisi del suo apparato glottologico ; basta che l'insegnante pronunzi il suono. E se, specialmente nelle campagne, trova delle difficoltà in alcune consonanti che da sè sole appena hanno un suono percettibile, come c, g, io ho sempre insegnato di saltare la sbarra e di appoggiare subito la consonante alla vocale. Certo anche l'egregio Gonan sarà persuaso che il metodo fonico non è poi accettato da tutti; e saprà che molti pedagogisti italiani lo combattono a spada tratta. Cito fra molti il Cavezzali che si usa in molte scuole normali italiane. „Pur rispettando, scrive questi, l'opinione dei fautori del metodo fonico, noi siamo d'opinione diversa, perchè crediamo coll'Utini, e con mille altri, non si possa proferire nessuna consonante senza unirla ad una vocale italiana o straniera, e che perciò il metodo fonico tenda ad avvici-»arsi bel bello al metodo alfabetico, mentre pare -voglia allontanarsene. Noi consigliamo adunque ai maestri il metodo sillabico, perchè lo crediamo fondato su di un principio vero, perchè è, se non andiamo errati, il metodo naturale" (Cavezzali. Pedagogia. Milano, Massa editore, pag. 130). Non sottoscrivo in tutto a queste conclusioni ; altra via ho seguito nel mio libro di Didattica — L' amico del maestro ; — solo sostengo che non si ha a credere all'infallibilità del metodo fonico, e meno che meno, di quello proposto dal Gonan ; metodo che non sarà forse tedesco, ma che non è certo italiano. Ancora un'osservazione. Il signor Gonan dice che così si apprende a leggere e a scrivere contemporaneamente. Sono ben lontano dal negare la bontà di questo metodo ; anzi lo impongo calorosamente nella scuola. Ma per ottenere ciò non è già necessario che il fanciullo apprenda tutti i movimenti dell'apparato glottologico; basterà rilevi il suono rudimentale della consonante, anche dalla semplice voce del maestro. Per dimostrare il contrario bisognerebbe prima provare che tra la figura del segno, e la figura della posizione della bocca nell' esprimere il suono ci sia una strettissima relazione; il che quanto sia assurdo ognun vede. Anche col metodo sillabico, persino con l'alfabetico si può dopo tutto, insegnare a leggere e a scrivere contemporaneamente. Con tutto quanto si è detto, non voglio finalmente negare i miracoli ottenuti dal signor Gonan nella sua scuola. Egli è maestre» segnalato tra i migliori nostri insegnanti, e ci ha dato non dubbie prove di mente eletta e di cuore. Io credo sinceramente tutto ; perchè se è vero il motto da lui prescelto: La virtù del maestro sta nel metodo, anche è verissimo l'opposto — La virtù del metodo sta nel maestro. Egli certo con la viva parola saprà temperare la sterilità del sistema, scemare la prevalenza del principio autoritario sopra il dinamico pur tanto raccomandato dai moderni pedagogisti della scuola del Pestalozza, il quale, con qualche errore, ha pur detto delle grandi verità. Mi concederà però che P esame di un metodo esposto in un libro, vuol essere giudicato dalle parole del libro stesso, e non dalle pratiche modificazioni; e che io nel giudicare il suo Prontuario non ho scelto parole qua e là come fa la critica gesuitica; ma gli esempi da lui riferiti a spiegare il metodo stesso. Sì, lo torno a ripetere, egli potrà anche ottenere qualche frutto, perchè la virtù del metodo sta nel maestro. Ma si metta in mano di un insegnante di poca levatura il Prontuario, e se ne sentiranno di belline. Poveri ragazzi, condannati alla ginnastica della lingua, delle labbra, dei denti, del naso, e a ripetere papa-gali escaraente ciò che vorrà far dire loro il maestro, e ad apprendere in fatto di glottologia assai più di quello si apprende nei corsi universitari. E se allora un ragazzo di spirito si ribella, di chi la colpa? Le modificazioni poi, le correzioni pratiche diminuiranno nella scuola guidata da un bravo insegnante i danni del metodo; ma questo rimarrà sempre sbagliato. Io non so di preciso se sia un metodo tedesco. Sarà probabilmente una caricatura del metodo ; perchè sta in natura che gli imitatori esagerino sempre, e accrescano i piccoli difetti dell' imitato. Gioverà in proposito rammentare il celebre detto di quel filosofo tedesco che de' suoi scolari diceva : Nur einer hat mich verstanden, und dieser liat mieli misverstanden. Uno solo mi ha capito; e questi mi ha frainteso. Punto, ed ho finito. P. T. ___^^StSP57®—- PUBBLICAZIONI Archeografo Triestino, edito per cura della società del gabinetto di Minerva. Nuova serie, volume XVI, fascicolo 1 gennaio-giugno 1890. — Trieste, Stabilimento Artist. Tipogr. 6. Caprin 1890. Contiene : Joppi dott. Vincenzo — Documenti goriziani del secolo XIV (continuazione). — Swida dott. Francesco — Regesto dei documenti conservati nel Museo provinciale di Gorizia (cont.) — Pavani Eugenio — Cenni storici intorno alla seta in Gorizia, nell'Istria e in Trieste. — Vassilich Giuseppe — da dedizione a dedizione, appunti storico-critici sulle isole del Quarnero ; sec. XII-XV (cont.) — Caprin Giuseppe — Documenti per la storia di Grado. — Tomasin dott. Pietro — Biografia del sacerdote triestino Don Pietro Mainati, plagiario delle opere di fra Ireneo della Croce. — Mor-purgo Alessandro — Lettere inedite del conte Domenico Comelli, ciambellano del re Stanislao Poniatowski, circa ai fatti di Polonia dal 1792 al 1793 — Gregorutti dott. Cario — L'antico Timavo e le vie Gemina e Postumia. — Puschi Alberto — Edificio romano scoperto a Bar-cola; relazione degli scavi eseguiti per cura del civico Museo d'antichità negli anni 1888 e 1889, con tavola. — Lorenzutti dott. Lorenzo — Relazione dell'annata LXXX della società di Minerva, letta dal Presidente nel Congresso del 22 giugno 1890. --.——.-- INDICE DEGLI SCRITTI DI P. T. NELLA PROVINCIA II LINGUA E LETTERATURA*; F. Fanfani Pietro. Novelle e Ghiribizzi Ap. P. T. XIII, 12. — Item. Lessico dell' infima e corrotta itali anitiLAj^F^J^ "CAPODISTRIA, Tipografia Cobol-Priora. Giusti annotate per cura dei non Toscani. Ap. P. T. XV, 23. Favilla (La) di Trieste e i suoi compilatori. XII, 23. Ferrari. Vedi Tedeschi. Fichert Luigi. Emancipatele! Satire. Ap. P. T. XIV, 16. — Item. Italia e Slavia, Francia e Germania. Cantiche. Ap. P. T. XXIII, 10. Filzi I. R. Della educazione pratica e morale, e del valore della lettaratura d'Omero. Ap. P. T. XXIV, 17. Fogazzaro Antonio. Daniele Cortis. Romanzo. Ap. P. T. XXI, 13. Fontana Ferdinando. Vedi Papa Dario. Foscolo. Letteratura foscoliana. Ap. P. T. XII, 24. Franzutti Nicolò. Trattato di diritti e doveri. Ap. R. XVIII, 8. Fucini Renato. Cento sonetti in vernacolo pisano. Ap. P. T. XIII, 3. Fusinato Erminia. Scritti letterari. Ap. P. T. XVII, 9. G Garzolini Giuseppe. Macchiette campagnole. Ap. P. T. XVI, 13. G. 0. La chiesa di Semedella. Terzine. Boi. bibl. XVI, 17. Gavardo Alessandro. La Rinaldeide. Corrispondenza da Parenzo. M. Tamaro. XV, 13. Gazzetti Francesco. Le passeggiate col nonno. Ap. XVIII, 8. Gelcich E. La scoperta d'America di Cristoforo Colombo nella letteratura moderna. Ap. P. T. XXIV, 12. Giacosa Giuseppe. Storia delle marionette. Conferenza. Ap. P. T. XV, 24. Gianelli Matteo. La voce del dovere. Racconto. Ap. P. T. XVII, 12. — Item. Materialismo e dolore. Racconto. Ap. P. T. XXII, 5. Gianelli Elda. Riflessi. Poesie. Ap. P. T. XXIII, 20. — Item. A Beatrice Portinai-i. Ap. P. T. XXIV, 14. Giuliani G. B. Dante spiegato con Dante. Ap. P. T. XVII, 21. — Item. La Vita nuova di Dante interpretata e migliorata. Ap. P. T. XVIII, 1. Giusti. Vedi Fanfani. Glezer Felice. Notizie degl' Istriani viventi nel 1829 del Can. Stancovich. Ap. P. T. XIX, 1. — Item Memorie di Rovigno. Ap. P. T. XIX, 10. Gravisi (de) Federico. Poesie. Ap. P. T. XVI, 6. Grego Nicolò Maria. Studio critico e commento perpetuo sugli Inni Sacri del Manzoni. Ap. P. T. XXIII, 11. Gonan Lorenzo. Prontuario per l'iuseguamento simultaneo della scrittura e della lettura. Ap. P. T. XXIV, 20 e 21. _ (Continua) Pietro Madonizza edit. e redat. responsabile