IL POTERE Sabato POPOLARE 18 Sic. è garanzìa dì 1948 pace e dì pro- Anne 1 gresso. n. 16 TASSA POSTALE PAGATA ESCE 1E SABATO La nostra Lotta ORGANO. DELL'U. A. I. S. DEL CIRCONDARIO .ISTRIANO - TERRITORIO DI TRIESTE Rafforzici la fratellanz italo-sìava. DIREZIONE - REDAZIONE - AMMINISTRAZIONE: Riva Castelleone 2 — C.-PODISTR1A, tei. 9 ABBONAMENTI: Zona 8: anno JugL 300; semestre jugl. 170; trimestre jugl. 90. Zona A: anno L. 700; semestre U 370; trimestre L. 190 — Jugoslavia: anno din. 90; semestre din. 48; trimestre din. 25 JGl 7. ■ L. 15, - DIN. 2 E NON SI TRADISCA _ I MARTIRI _ Nell’anniversario della morte di Pino Tomasi e dei suoi compagni Simon Kos, Ivan Ivancic, Ivan Vadnal e Vilko Bobek, le organizzazioni democratiche di Trieste insieme a delegazioni del Circondario istriano hanno voluto onorare la memoria di questi martiri, riunendosi sulle loro tombe e sul Poligono di Opirìna. 11 saluto tributato alle vittime della ferocia fascista assume specialmente ciuest’anno un particolare significato. Quantunque stano passati già’ piu’ di tre anta dacché’ Tapparato militare nazista e fascista e’ stato polve-rizzato dalle forze democratiche, quäntumiue Milioni di eròi e di martiri siano caduti per affermare la volontà’ dei popoli amanti dèlia liberta’ e della pace, nondimeno assistiamo oggi a continui tentativi di riabilitazione del fascismo, dei siioi metodi e dei suoi esponenti. Tale tentativo di riabilitazione e’ specialmente appariscente nella zona anglo-americana del Territorio di Trieste, dove il fv«nte della reazione, debole malfermo nel passato malgrado le iniezioni dì quattrini e di prapafteMa nazio-nàlsciovinista, ha ricevuto un inaspettato aiuto dai traditori del movimento democratico e o-peraio di Trieste, che si raccolgono intorno all’agente dell’imperialismo Viđali, Ti tradimento di ouesta gente e’ ormai comprensibile a tutti, purché’ si voglia analizzare un po’ attentamenté la lnno-a catena dei loro atteggiamenti a partire dal periodo delle lotte per una giusta soluzione dell’appartenenza statale della nostra regione e poi su, attraverso le giornate dello ; sciopero generale del 1946. attraverso alle lotte contro il fascismo risorgente, per un’annijcazione conseguente delle decisioni del trattato di pace, fino ad oggi, (mando con pretesti onerili e provocatori si vuol convincere la popolazione democratica di Trieste a sancire, essa stessa, le violazioni al trattato di pace perpetrate dal GM della Zona anglo-americana. Quantunque questi traditori siano stati già’ definitivamente smascherati, pere essi continuano a vomitare il loro veleno represso sul sangue e sulle vittime, sul nostro nonni o e sugli eroici popoli jugoslavi. Benebe’ sappiamo di non trovare credito presso la nostra popolazione che la Jugoslavia la conosce bene perche’ le vive vici"«, nodalmente si peritano di pubblicare menzogne e panzone. Tutto ciò’ in perfetta malafede e con termini che tradiscono il suo esusoera*o nation o i - scio v> n‘ «m n. d<“rno soltanto dei criminali del CLN istriano. Come se ciò’ non bastasse lo agente Viđali ed i suoi degni servitori trovano il coraoo'o di ricordare il sacrificio di Pino Tomasi e dei suoi cownaenL Lo fanno perche5 sanno che dal cuore del nostro popolo non e’ possibile sradicare nues< a nro*o"da devozione per i suoi fidi migliori. Lo fanno per in asciare il piu’ nero tradimento che essi commettono nronrio contro Pino Tomasi e gli altri martiri che Insieme a lui h»”"a sacrificati! le loco vite. Pino Tomasi non e’ una figura che pòssa andar be-le e per coloro che lottano in offesa della nace e della fratellanza qui da noi, e ner oneili che al servizio delTimn"”iai'- gtTpn*AVf' y/vèvlioTtr» In Kle per la popolazione italiana di Trieste. , Quando noi si esamini attentamente l’azione dell’agente della reazione nelle file del movimento operaio e democratico di Trieste, non vi scorgiamo piu’ nemmeno un’ombra di quanto ha pensati» e concepito Pino Tornasi. Anzi, e’ il contrario che avviene: liquidazione del ruolo combattivo delTUÀIS, del classismo dei Sindacati Unici, appoggio alle forze che vogliono la revisione del trattato di pace, una campagna frenetica contro la Jugoslavia che costruisce II socialismo per . sradicare dalla coscienza del nostro popolo la convinzione che soltanto i piu’ stretti legami con il naturale retrotetre. possono garantire ad esso prosperità’ e sviluppo. Non safa’ certo pero’ con simili gherminelle che traditori el ennort unisti riusciranno ad accalappiare il nostro popolo. Pino Tomasi ed i suoi compagni le migliai- di morti e tutti i combattenti della lotta di liberazione, i democratici onesti e gli assertòri della fratellanza italo-slava hanno combattuto per quelli obbiettivi che sopra sono stati riportati, non già’ per dare la possibilità’ a Viđali di snuta-re sul sangue e sili sacrifici e per aiutarlo a far rinsaldare ancora una volta quelle catene che con i sovrumani sforzi ha spezzato, una volta per sempre, fi bene che i traditori se lo ricordino. ALLA III CONFERENZA DEL P.C.T.T. DEL CIRCONDARIO ISTRIANO Per la fratellanza italo-slava in difesa del trattato di pace Si è tenuta questtogg a ' Capo-' Comitato Popolare distria nella sala della Mostra la III conferenza del PC del TLT per il Circondario dellTstria. £-rano presènti circa 450 delegati e 260 imvitat. La sala era addobbata con fasci d bandiere delle tre nazionalità conviventi nel nostro territòrio. Grandi ritratti di Markos e di Mac Tze Tung a-lati dell© pareti. Sul palcoscenico, ornato di rosso, altre bandiere spiegate; quind sullo sfondo tre .grandi bandiere Rosse con gli emblem: del proletariato. Due. sculture di Lenin e Stalin erano poste al fianco del tavolo di lavoro,, to mezzo un gran ritratto del Mare-sc alio TITO. Alle ore 10 «; inizia la conferenza, sul palco della presidenza siedono i componenti a Comitato Circondariale per Bistri a del PC TLT con il segretario comp. Beltram G ulio, n comp. Beltram apr© la conferenza e saluta 1 delegati intervenuti; quindi propone 1 seguente ordirne del giorno che viiene. accettato alla unanimità: 1) Relazone politica 2) Relazione organizzativa 3) Discussione suite relazioni 4) Varie 5) Conclusioni e deliberazioni. Quindi il comp. Beltram fa la relazione poi tica. In cui chiusura viene accolta da un caloroso applauso della massa dei delegati. Si passa ora lettura di un messaggio inviato dai giovani dei collettivo di lavoro che lavorano sulla strada in costruzione Isola Barredo. U messaggio esprime la fiducia incrollabile che anima la noàtra gente verso il .PC, e salutando- il congresso, termina con La promessa- de: menzionai giovani di dare tutte le loro forze per il compimento dea piano annuale. ■ - * ■- __ ... Appena finita fa lettura, entra nella safe una 'delegazione del d: Capodistr a, con Distrettuale j seguono il - comp. Jakomin e la a capo il compagna Cepak Anita di Buie comp. Fonda da Pirano, il quale che porge 11 saluto del Comitato porta ’ una bandiera rossa. Dopo avere salutato i delegati alla conferenza, egli consegna la fiammante bandiera a nome del CPD di Capodistr a. al rappre-sentant: del PC del TLT. Tutti i delegati scattano in piedi e ap-plaudono il ■' comp. Beltram, quando a nome dei Comitato Circondar ale del PC, rigmanzia la delegazione per il dono. Prende quandi fe parola il eomp. Vilhar Srečko il quale de-linea le prospettive del piamo, annuale di ricpstruz one economica. Conclusa la sua relazione, altre delegazioni entrano sala e portano gli. auguri di un buon lavoro da. parte delle loro Organizzazioni. Prim' seno i perseguiteti politici, seguono' t part giani po gli altri. S alza in seguito il comp. Medica accenna ai comp ti alle funzioni del cooperativ’smo per il piano annuale. Al comp. Med ea segue -fi- comp, Vatovec il qual© prospetta un quadro di cut si serviranno delle manovre 1 reazionari e i frazionisti nel tentativo di sabotare il nostro piano dì ricostruzione economico. Indica come bisognerà smascherar© questi nemici interni, ed esterni affin-eh* non possano nuocere. Entra . nella sala in questo frattempo una staffetta dei costruttori do’la casa cooperativistica di Monte di Capodistria che porta gli auguri ed i saluti dei giovani che lavorano d’assalto alla edificazione di questo importante obiettivo, economico. Il comp. Beltram ringrazia ed a mezzo delia stessa staffetta, invia la promessa che il PC darà tutto l'appoggio possibile alia popolazione di Monte c-he sta risollevandosi dalle rovine e distruzioni - causate dai tedeschi e dai fascisti. Prende in seguito la parola il comp. Petfarin ;_ì| qua’’« . tratta della tutela della legalità nel Circondario. Al comp. Pertanto La relazione politica del comp. Beltram Il nostro compito: rafforzare il potere popolare Il comp. Beltram inizia la sua compiti in tal maniera da poter-, in cui versano oggi l’Italia e la relazione con le seguenti parole: «L’odierna conferenza dei delegati del PC del TLT del circondario istriano si svolge in un periodo particolarmente importante, cioè’, quando vengono fissati i nuovi compiti relativi all’atti-vita’ in tutti i settori dell’economia e della cultura nel prossimo anno. L'odierna conferenza ha perciò’ il compito di esaminare bene gli ultimi avvenimenti f^e“ne"ìre'próprie fo*rze. da noi alla luce delle nuove prò-1 spettive del rafforzamento gene-! La nuova conferenza deve turale del potere popolare. i scutere poi del lavoro svolto ne li risolvere e se i provvedimenti I Inghilterra, proprio a causa delfinom presi nei confronti degli la politica che viene condotta scissionisti, dei disgregatori e dei dalle classi dominanti. Trattato liquidatori del nostro Partito sono stati abbastanza decisi ed efficaci. Nell'odierna conferenza il Partito deve inoltre riesaminare gli avvenimenti nel loro sviluppo con la prospettiva di migliorare 1’esistenza del popolo lavoratore, di sviluppare le conqui- ( ste democratiche e rafforzare la che ebbe del problema tedesco e dopo aver messo in rilievo l’atteggiamento conseguente della Unione sovietica, il comp. Bei-tram ha sottolineato gli sforzi che oggi i popoli jugoslavi fanno per costruire i1 socialismo: «In Jugoslavia malgrado tutto si costituisce incontestabilmente li socia ismo. Nella realizzazione del piano quinquennale i popoli jugoslavi superano ogni diffieol gli ultimi mesi, della, efficacia ta con ammirevole spirito Ji sa-L’odierna «inferenza ha sopra* provvedimenti presi; deve ac- crificio. In essi domina la «o-tutto il compito di accertare se i certare dove stanno gli errori, scienza di creare per se’ e per i provvedimenti finora presi sono anaij2Zarjj5 eliminarli ed fmpe- loro posteri una vita migliore e giusti, se 3L Partito ha esamina- ' djre che se ne commettano dei che i loro sacrifici saranno alato abbastanza profondamente, s}mj]i nell’avvenire. Nello stesso piamente ricompensati, chiaramente e con prospettiva j jeve esaminare se la nostra H- Tutta la campagna co ltro la del futuro gli avvenimenti, se nea e’ stata giusta nei confronti Jugoslavia^ si e’ isterilita in frasi uitzi—ic uc, ha calcolato le fo^ze e le possi- delle masse democratiche, spe- vuote ed i popoli jugoslavi sono ehe il nostro popolo si e’ conqui- bilita’ per poter fissare i nuovi cialmente verso l’elemento ope- pit uniti che mai. Alcuni gioi- raio delle cittadine costiere per nali continuano la campagna ed Distrettuale dell’UDAIS di Buie Entra in questo frattempo una delegazione degli operai delle fabbriche Arri,goni ed Ampeleà di Isola accolla dagli applausi dei presenti, n capo- di questa delegazione saluta la conferenza e augura ai delegati un buon lavoro e manifesta la fiducia ohe hanno gli operai di Isola per il PC. Il comp. Bertram ringrazia la delegazione e quindi dichiara che il PC non tradirà mai gli interessi della classe operaia, «Con '1 lavoro costruttivo e la dedizione della classe operaia egli afferma, si marnerà a grandi pa&l sulla via del progresso e del migliore avvenire». Poi aggiunge: «La classe operàia di fiala ha sempre fiducia nei suoi dirigenti, èssa sa -ohe la linea giusta è la nostra e perciò non si lascierà fuorviare dai frazionisti di Viđali». Alia delegazione degli operai di Isola segue quella degli, studenti di 'Capodistria ed altri. Nella discussione che risulta ampia ed interressaritè intervengono diversi compagni 1 qual! prospettano vari problem: ed e-iprimono le loro vedute. Nei mentre parla il comp. Grassi Mariano da Umaga, eh.ra nella sala una delegatetene inviata dagli o-perai dei Cantieri Piranesi. Le delegazione, guidata dal comp Bonifacio organizzatore della rivolta delle navi alfe Bocche di Cattare nel 1921, porta i saluti degli operai. Il Compagno Bèi-tram, a nome dei presenti e die! Comitato Circondariale del PC per ristala, ringrazia la delegazione e incarica la stèssa di portare agl! operai del cantiere navale di Pirano rassicurazione ohe il PC continuerà conseguentemente fe lotta per il migliore avvenire. Seguono le delegazioni della scuola agraria e degli studenti ehè recano i,n dono un album. Il camp„ Bertram ringrazia e-, riyo1,-gsndo ai rappresentanti della - sovente studentesca, dice fero: «D vostro compito è quello di studiare poiché voi formerete I quadri futuri dèlia nostra vita econòmica . Come tali dovete aseol tare le parole del comp. Lenin «studiar e studiare». Poiché sono fe ore 14 30 viene fari a una breve pausa per la colazione. Alla riprésa il comp. Gino Gobbo fa la relazione organizzativa. Altre delegazioni salutano il congresso. Sono molte e tutte manifestano la fiducia e lo attaccamento della popotezione del Circondario istriano verso ü PC da cui è s'ata guidata nella lotta contro Soppressore nazifascista e da cui è ora guidata nella lotta per migliori condizioni di vita; nella feria per il rafforzamento dell’economia che è la f ase per la costruzione de, socialismo. ' Alla refezione organizzativa segue la discussione. Par prima in- terviene la comp. Ziva che paria dei compiti affidati alle donne ed ai membri del PC n eil’attuazio-ne del piano annuale di lavoro da ■ compiere per l’eleminazione e lo smascheramento degli agenti deU’imperialismo e della reazione nazional-sciovinista che si sono infrii'.rati nella attività e-conomica, del Kulak contro i quali dovrà essere intrapresa una lotta serrata, poiché cercano già Ora di sabotare SI piano economico. Alla comp. Ziva segue il comp Dušan Ferlan che parla sull’elevamento ideologico dèi membri dal PC, elevamento indispensabile per intraprèndere sul ' campo pratico rivoluzionario contro i frazionisti e per l’attuazione dai plano annuale. Seguono i comp, Pečarič, Kastelic e il comp. Agarinìs che illustra i compiti affidati ai .Sindacati per l’attuazione del piano annuale di ricostruzione economica. Ha quindi la parola il comp. Berto ed infine il comp Buie membro del CC del PC del TLT che analizza i compiti delle. UAlS per l’attuazione del piano Compito principale sarà quello della mobili.azione della popolazione e degli iscritti al Fronte Popolare, per una azióne concorde nel campo Lavorativo richiesta dal piano di ricostruzione e-Conomica. C^iindè il comp. Vouk fa Un breve sunto dei problemi della gioventù e dei compiti che essa deve risolvere per l’adempimento della .missione affidatale. Altri due . compagni, e precisamente il comp. Maraspin di Pirano e Kralj Franc di Capodis'ria parlano sui problemi inerenti: al piano con accenni del comp. Kralj alla lotta contro fe sciovinismo eoe. La discussione ha così termine. H comp. Pettarin Stanco fa le conclusioni. Con l’approvazione dei delegati presenti vengono Inviati messaggi dì saluto ai compónenti il Cmìiato dello sciopero Con l’armata liberatrice cinese PAN DEL. A ABATO ai generali Msrkos e al comp. Mao Tze Tung. Grandi acclamazioni accolgono la proposte dèlio invio di quésti, messaggi. In chiusura il comp Beltram prende la parola, e dice! . «Alla fine della III Conferenza del PC del TLT per l’Istria, dobbiamo affrontare il compito di continuare e di intensificare il nostro lavoro per il miglioramento della nostra e-conomia con la integrale esecuzione del piano di lavoro. Sofe-mehte rafforzando il Potere . Popolare, noi potremo assolvere questo compito II nostro partito ha il compito di rganizzare il lavoro e di smascherare tutte fe manovre della reazione imperialista. Conclude inneggiando al: PC del TLT con a capo Branko Babic ed al PCJ ed al PC B. La conferenza si chiude mentre i delegati cantano ^«Internazionale». La settimana degli insuccessi diplomatici si potrebbe chiamare quella tèste decorsa; insuccesso completo a Londra, dove si era riunita ancora una volta la «Conferenza della Ruhr»; insuccesso totale derte molteplici : iniziative italiane per . otenere dagli angloamericani una soluzione diversa da quella ormai ufficialmente resa pubblica, circa il futuro destino dèlie Colonie italiane; insuccesso altrettanto completo, anche se non definitivo, di tutti gli sforzi compiuti dai neutrali per cercare di aprire un» via di uscita al Complicato problema : di Berlino, ' e fiasco totale, generalmente - riconosciuto,, dopo quasi tre mesi di riunioni e di aspri dibattiti, dell’Assemblea . Generale delle Nazoni Uhite. Il destino futuro, e. l’ordina-mèn'o economico-politico da darsi . al grande ’ bacino industriale dèlia Ruhr è stato ridìseussò in una nuova riunione dei membri partecipanti alla «Conferenza» dèlia Ruhr convocati appositamente a Londra; Tirrigidaménto èelrtAmerìea sulle sue" posizioni e l’intransigente decisione di questa potenza’ dii--riconsegnare tut-te-lè industrie di quella impór- sehi, 1% fatto fallire ogni tenta vo francese di riesaminare, su un piano più realistico, basato soprattutto sulla.. sicurezza - generale futura dell'Europa, li grave problema. Non è a dirsi. quale inaspettato mutamento sia avvenuto neìl’opi-nione pubblica francese, nei confronti della repubblica stellata, a motivo della decisione unilaterale dell’America dii riconsegna-re tutte le : industrie e tutte le miniere della Ruhr, al vecchi proprietari tedeschi i quali, notoriamente, rappresentavano per Hitler, la colonna vertebrale della potenza militare del Reich. L’altro complicato e pericoloso problema tedesco, quello di Berlino, assume ogni giorno piò lo aspetto di un trimeerone avanza to angSo americano, dal quale gli «occidentali» continuano a lanciare dardi cartacei contro la paziente ' opera di pacificazione e di organizzazione intrapresa dal-l’Unione Sovietica nel territorio tedesco da -essa amministralo. Qualcuno ha fatto circolare, recentemente, la voce che l’Un’ions Sovietica, sollecitata dalle organizzazioni politiche e sindacai! tedesche della sua zona, aecon sentirebbe a dare il suo assenso alla proclamazione di una Repubblica Popolare tedesca, i cui organi centrali di governo assumerebbero il potere in nome di tutto il popolo tedesco. Sarebbe questa la risposta della maggioranza del popolo tedesco alle recenti elezioni organizzate nei se* tori occidentali di Berlino, dagli anglo-americani. Come si vede, l’affare germanico Va assumendo aspetti sempr* più gravi e complicati. Infatti, anche da parte francese qualcuno ha voluto puntare i piedi per dare una risposta aìrtattèggi*-mento americano nei riguardi della Rulli-. Se ne è incaricato i* generale Koenig, comandante della zona francese' di occuparlo- -ne della Germania. Egli ha;: Vietato ogni attività, nella sua zon», a ,ben dodici comnagnie. di navigazione fluviale tedesche, le quali hanno le lóro sedj nella bi- tarite lreg-:®ne ari capitalisti, tede- ’i zona -Ipigìo-america.na. Con que-schi. feti fatto fallire ofinì tentati- sto ' atto rispunta sll’orizzonte, dopo armi di letargo, anche- la vessate questióne della .navigazione sul Reno. Liti e dissidi- «uniscono» la famiglia degli occidentali.' L’insuccesso delle iniziative italiane por ottenere un riesame del problema delle colonie è stato altrettanto completo. L’Inghilterra, appoggiata . per dovere dì reciprocità dall’America, non intende modificare il suo piano di «assegnazione» delle colonie italiane; a nulla è valso l’intervento dello ambasciatore Tarohiani presso ü Presidente Tnanan, come pure inutile è stato il passo ufficiale intrapreso dal generale Marras U quale, per o'enere per il suo Paese l’amministrazione fiduciaria della Tripo-litania, offriva, io qu«é territori,. basi .militari navali ed aerei agli Stati Uniti. ■ - -............. .........sa (continua in IV. Pag.) SULLA RELAZIONE ’A.M.A.J. POPOLARE Le industrie più importanti dèi-. la zona jugoslava sono, toanzi-1 COSTRUZIONI L’aittliviità costruttiva Iha pre- tutto, quelle alimentàri, e preci- ] sen'.ato un carattere particolar- I grandemente l’industria locale e immediato avvenire se non dd piano Mar- verranno intrapresi immediata-■ shall s?n paesi che ne «benerieia- e con successo dei prov- no».. Dopo aver aifermato che v<,dìmeitti per elevare la citta* tutti questi tentativi non salve- jj suo territorio circostante», ranno il cmitaìfemò am»'icano jn g(1£?uito la refezione sottoli-da una crisi tremenda, egli si e nea ]e cause una tale situa- soffermnto ancora nella descn--------------------- . --------------— zìons delle terribili condizioni! (continua in IV. pag.) le distillerie. A Capodiistrte; vi è una impresa òhe lavora alla conservazione del pomodoro. L’indu-strìa del pesce Ln scatola si è trovaita dopo fi 15 settembre 1947 in una si.nazione difficile. Oggi però i problemi più importanti sono stati, risotti. Si è cominciato inoltre a utilizzare l’industria conserviera pear la lavorazione di prodotti agricoli. 1 risultati sono steri eccellenti. H numero degli operai nell’industria della conservazione del pesce è aumentato quasi del 100 per 100. Oggi vengono lavorate circa ' 800 - ton. di pesce. Anche le distillerie continuano ad aumentare la loro produzione. , Fra 1 cantieri navali è da rammentare quello di S. Giusto a Pirano. Questo, cantiere produce navi in legno fino a 720 ton. Ormai può dirsi, gafaaf'to adesso un lavoro continuo. Nella zona esistono anche due officine per la produzione del gas. Ad ambedue è stata assicurata una quantità sufficiente di antracite e di combustibile. Imperante per la zona è anche la produzione. del sale.. Sono in corso studi per miigliorare il processo dèlia produzione ed aumen-.tai-rte il livello. Una particolare attenzione è stata dedicata al turismo. La zona possiede numerose località dhe si prestano a-tale industria: Sai--vore, Umago, Cì taóova, Pirano, Strugnano, Anoarano, e, specialmente Portorose. La guèrra ha molto danneggiato quésti obbiettivi. E’ stato calcolato che la loro riparazióne richiede circa due mirtardi di lire. E' State ricos'rutto il bagno di S. Nicolò di grande importanza per fe popolazione triestina, mente importante, tanto dal punto di vista economico quanto per soddisfare le necessità culturali della popolazione. A motivo delle distruzioni e dei nuovi bisogni si doveva provvedere alla immediata esecuzione di determinati lavori. Sono state mobilitate sia le Imprese di costruzione sia tutte le forze, di lavoro a deposizione, specialmente i quadri tecnici. La ricostruzione dell© case e di altri obbiettivi è stata eseguita nella misura del 45% Per la ricostruzione e per la manutenzione delle strade sono state spasi 64 milioni ‘di lire La viabilità è oggi in buone condizioni. Grajode attenzione è stata dedicata anche, alla costruzione di scuòle italiane slovene e croate. Fino ad oggi, •sono state costruite 5 ed in costruzione se ne trovano altre 3. Si procede al miglioramento del servizio sanitario con la costruzióne di nuovi ospedali ed altri obbiettivi del genere. E’ aumentata anche Tattivì-tà costruttrice privata. Sono in costruzione sette case del cooperatore; il rinnovamento dei bagni di Ancaranò, la ricostruzione della. fabbrica per la lavorazione dei, pomodori, un magazzino per le verdure, una latterìa moderna ecc... Si costruisce anche una grande autorimessa che occuperà ima superficie complessiva di 5.180 metri quadrati. Il problema più importante', quello dei rifornimenti del materiale necessario, è stato risorto con le importazioni dalla Jugoslavia. PESCA Per quanto riguarda, la pesca, la situazione si è rivelata molto diffìcile dopo il settembre del ’47. La diffieol'à maggiore era rappresentata daU’acquisto del materiale necessario. Anche l’esporta-zìone del peace pregiudicava poiazione. Questi problemi sono stati risolti soddisfacentemente. Sono stati adottarti provvedimenti per assicurare all’industria locale 1 quantitativi di pesce necessario. ANNONARIA La zona jugoslava del territorio di Trieste ha carattere prevalentemente agricolo con una e-levata produzione ortofrutticola. Ne deriva ohe la produzione interna , copre in misura eccedente il fabbisogno di tali generi. Viceversa il fabbisogno deli* alimentazione deve essere completato specialmente1 di grano, grassi e carne. Opportuni provvedimenti hanno fatto si che I« spese dalla popolazione ned campo alimentare risultino sensibilmente più basse db© non nella zona angloamericana. La quantità degli alimenti distribuiti, con fe tessere è pro porzionale all© diverse ea.egorie dei lavoro professionale. I lavoratori medio pesanti hanno ricevuto, nel mese di giugno, viveri corrispondenti a cireà 2.192 calorie giornaliere. Ite spesa rela iva ammontava a 7,6% del salario. , Specialmente nei primi masi dopo la costituzione dal TLT si è verificata ih questa zona ..una notevole mancanza' di prodotti industrial L Perciò si è dovuto provvedere alla distribuzione tesserata. Men .re in precedenza tali prodotti venivano importati da Trieste, poi a causa gli impediménti frapposti dall’Amministrazione Militare di quella zona, hanho dovuto essere importati dalla Jugoslavia. Negli ul'.lmì mesi è da registrarsi un notevole m’glioramento anche in questo campo. COMUNICAZIONI La zona jugoslava del territorio libero di Trieste non possiede «xaunfeazieiy. ferroviari«. La arteria stradale principale, Trie-ste-Poia, tea subito durante la guerra, ed anche dopo danni no» tavoli, la manu.enzione di essa non è stata curata, essendo essa l’arteria principale per le comunicazione dell’esercito angio-ame-rieamo con Pola. Anche le altre strade sì trovavano in cattive condizioni. Gli automezzi sonori-masti molto danneggiati da tali condizioni. Il trasporto dei prodotta dalla Jugoslavia veniva ef» fettuato via Trieste. Dato un simile stato di fatto si doveva necessariamente ricorrere al trasporto marittimo del prodotti. H trasporto dei viaggiatori è stato curato con l’istituzione di nuove linee. ( Per fronteggiare l bisogni del trasporti, l’Amministrazione Militare Jugoslava ha inaiato le costruzione di una moderna officina «utomecoanica e SemedeMa in cui potranno effettuarsi tutte fe riparazioni di motori e di carrozzerie. E’ stato riorganizzato al traffico marittimo, la capitanerie di Pirano è sta a promossa a capitaneria di primo gredo della zona jugoslava del TLT. Sono state Inoltre effettuate notevoli riparazioni di obbiettivi marittimi, POSTE E TELEGRAFI La situazione di questi servizi era quanto mai deplorevole dopo la fine della guerra. Già al tempo dell’Italia fascista il servizio postale era pessimo. Il servizio telefonico si trovava nelle mani di una ditta privata fe Telve, L’Amministrazione Militare del-’-l’Armata Jugoslava ha creato ia corrispondenza con le nuove necessità. un ispettorato delle posta telegrafi e telefoni con sede a Capodistria. Questo,, ha riorganiz-zato tutti ì servizi. H rifornimento dell© PTT dèi materiale neces» sarto è reso difficile, dagli ;m-pedinanti e divieti di acquisi^ (scatto««, àa IV La nostraLotta Nuova ordinanza sociale Pop. Ciro, dell’ Istria /ER LA SICUREZZA DEI FICLI sistemata la corresponsione degli assegni In baa* all’art, 87, punto 1 del di lavoro all’Istituto per le As Decreto suU'esaicurazIone so- sicuraz onl Sociali, ciale obbligatoria del 14.9. 1947, il Com tato Esecutivo del Comitato Popolare Circondariale dell’I-str a emana la seguente ORDINANZA sull« corresponsione degli assegni pat I «gli Art. 1 Hanno dir t.to «gli assegni per i figli, ai sensi delle disposizioni della present« ordinanza, le persone che sono obligator amente assicurate contro le malattie presso l’Istituto per le Assicurazioni Sociali e le persone che ricevono dall'Assicura* one social« la pansione d'invalidità o vec-ch'aia, oppure le rendite d'infortunio per la capacità lavorai va diminuita per più di 2/3. Le persone indicate nei capoverso precedente non hanno diritto egi' assegni per j figli, ai sensi delle disposizioni della pre sente ordinanza qualora, in base al loro rapporto di lavoro, abbiano diritto a ricevere dal dat tor« di lavoro, oltre alla paga o pensione, anche gli assegni per i figli. Nei caso che siano occupati il padre e la madre, U diritto agli assegni per 1 figli spetta, d. regola, al padre. La donna coniugata ha diritto agli assegni nel caso abbia a carico figli conviventi. Art. 2 L’assegno per i figli spetta a-gli assicurati nell’Importo d: Lire 32. — giornaliere oppure, quan do rassicurato ha lavorato tutto il mese, nel l’importo di Lire 900.— mensili per ogni figlio. Questo assegno base v'ene maggiorato di Lire 4.—, 6.—, 12.—, 18.—, eoe. giornaliere, rispettivamente di Lire 10O,—, 200.—, 300.— 400.—, ecc. mensili, per ogni fi gl 'o qualora l’assicurato abbia a carico due, tre, quattro, cinque ecc figli. Gli assegni per 1 figli vengono corrisposti agli assicurati. 1) per le giornate di lavoro effettivo come pure per le altre giornate per le qual1 spetta allo operaio od allo Impiegato il diritto al salario, rispettivamente allo stipendio; 2) Per le giornate di permesso causa malattia, finché dura la inabilità al lavoro e '1 diritto aliti sovvenzione di malattia (per il periodo d cure ospedaliere sanatoriali, termali e climatiche). 3) Per le giornate della licenza ipettante alle partorienti, — sei settimane prima e sei settimane dopo il parto, — eenza riguardo al fatto se la partoriente ha il diritto alla sovvenzione di parto; 4) Per il periodo del permesso non pagato, quailora, a norma delle disposizioni sull’assicurazione sociale, non venga Interrotta l’ass'curazlone. Nel periodo del permesso d' ma’attia, della licenza di parto e del permesso non pagato, vengono corrisposti gli assegni per i figli tutte per le giornate lavorative. So ctueste condizioni durano tutto il mese calendario, gli assegni vengono liquidati per tutto ì! mese, senza riguardo al numero delle giornate lavorative nel s -golo mese calendario. La d aoosiziore deb primo, se-, condo, . terzo canoverso vengono analogamente applicato ai Pensionati e beneficiari do’le rendite ai anali sp»tta. a' sensi delle d spo«i2ioni della presente ord'-r.e.nza, il diritto agli asssgtni per l figli. Art 3 B diritto agli assegni per ! fi; eli spetta al rassicurato per ogn; rlsCio legittimo illegittimo, ad-dottivo. per i f glia.strl e gli orfani. conv venti ed a carico dell’assicurato. G’i asse-eni vengono corrisposti fino al 17 o anno del figlio-Veneo-o corrisposti gl' assegni, dal 17.0 seno compiuto fino ai 23.0 compiuto per 1 figli che fre-quento.no la scuola. Per i fig'i, divenuti permanen temente invalidi per malatte mentale o fisica, o difetto, prima del compimento del 17.o anno d' età, rispettivamente prima del 83.0 ano di età, quailora abbiamo frequentato la scuola, spettano gli assegn' anche dono compiut-' 17. rispettivamente. 23 anni di età, finché dura tale invalidità. Art. 4 li diritto agli essagi-l per t figi i viene comprovato: 1) con il certificati- di nascita e documento cm^-^undente, 2) con :1 certlf'cato d, convivenza del figlio a carico, 3) per i f g'-' maggiori d' anni 17, con il certtt'c-vto di frequentazione della scuola. 4) per i fieli adottivi com la prova de’l’ador.ione. 5) per g'i orf- nt con il cert'fi-eato che non hanno genitori e che sono a carico dell’assicurato 6) per i figli maggiori di anni 17. rispett vamente di 23. permanentemente invalid’ con la dichiarazione de! medico de’l’Ist -tuto per le Assicurazioni Sociali in mer lo all’imvalld tà permanente. Il certificato d convivenza del figli a carico viene rilasciato su richiesta dell’assicurato da! Corn tato Popolare LocalP. oppure dela sua organizzazione sindacale. Art. 5 Gl' saseg-M per 1 figli vengono corrisposti, dì regola, alle persone occupate, dai loro datori di lavoro, e. preg'same-.te, all’atto del pagamento de] salar o, rispet t:-’"mente dello «ti,pendio. Gli assegni per i figli vengono corrisposti a carico dei contributi versati, a tate scopo, de: datori Art. 6 Le autorità pubbliche, le istituzioni pubbl.che e cooperativi stiche, decidono da sole sul diritto agli assegn, per ì figli « corrispondono gli assegni alle persone occupate alle loro dipendenze senza decls one particolare dell’Istituto per le Assicura zioni Sociali. L’Istituto per le Ass'curazioni Sociali può permettere anche agli altri dattori di lavoro, obbligati a presentare mensilmente 1-resoconti dei contributi assicurarvi, di decidere sul diritto agli assegni per l figli e di corrispondere, gl' assegni nel modo stabilito dal eapoverso precedente. Se necessa rio, l’Istituto per le Assicurazio-zioni Sociali può Imporre, a tali datori di lavoro, questo come abbi go, I datori di lavoro, lnd;cati nel primo e secondo capoverso, sono tenuti a conservare tutti t documenti in base ai quali vengono corrisposti gli assegni per tutto il per odo dell’occupazione dello operaio e impiegato alle loro dipendenze. Alla cessazione dei rapporto del lavoro, il datore de) lavoro è tenuto a restituire tutti 1 documenti all’operaio o impiegato. Art. 7 I datori d lavoro che non sono obbligati, rispettivamente non sono autorizzati, a norma dello art. precedente, a decidere da soli sul diritto agli assegni per 1 tigli, corrispondono tali assegni in base alla decisione spec’ale dell’Istituto per le Assicurazioni Soc’ali, la quale viene emessa per ogni singolo assicurato. L’Istituto per le Assicurazioni Sociali emette la decisione sul diritto degl: assegni per 1 figli, in base alla notifica compilata dal-fase leu rato, ai sens; delle pre sent! disposizioni, « presentata, con 1 richiesti certificati, allo Is'.'uto per le Assicurazion* Social'. La decisione viene rimessa all’assicurato ed al datore dii lavoro. Ir. brse alle decisioni di cu nel capoverso precedente il datore di lavoro è tenuto, a .’etto del prossimo pagamento del salario, rispettiva mente stipe.", dio, a liqu dare gli assegn per I figli per tutto il periodo della occupazione dell’operaio od impiegalo alle sue dipendenze. Se ’ opera o, rispettivamente sii’impiegato, cessi il lavoro prima che sia rimessa al datore d: lavoro la decisione deU’Istitoro per le Assicurazioni Scoiali sugli assegni per i figli, gli stessi vengono liquidati direttamente dalla Istituto ;n base alla dichiarazione del daicre di lavoro che all’opera o, rispettivamente all’impiega to, non. sono stati liquidati gli assegni per i figli. L’Is. luto par le Assicurazioni Sociali può, in casi eccezionali, quando lo richiedono gl: interessi delle persone occupate, co"rispondete gli assegni per i figli direttamente agli operai ed m piegati, occupati alle dipendenzt dei datore di lavoro di cui nei primo capoverso, avvisandone pr ma il rispettivo datore di la voto. Il datore di lavoro è tenute a comunicare tale decisione a) propri dipendenti Interessati. I pagamenti degli assegn' pei i figli devono essere registrati dai dator- di lavoro, di cui l’art 6, sui fogli di pagamento; dagl' altri datori di lavoro, sui libri di controllo, rispettivamente nella evidenza delle persone occupate I controllori, inv ati dall’Istituto per le Assicurazioni Sociali, sono autorizzati a controllare su! i luogo stesso, presso il datore di lavoro, tutte le evidenze relative alle liquidaz oni degl; assegni per i figli, come pure ì documenti in base ai quali tali assegni vengono corrisposti. Art. 9 II resoconto degli assegn' per t figli, è presentato dai datori di lavoro insieme con il resoconto dei contributi. I datori di lavoro che presentano i fogl' di pagamento conteggiano, Insieme con i contributi, gli assegn; per i figli per il relativo periodo d paga. Art. 10 Gli operai e gli impiegati che ricevono assegni per 1 figli sono obbligati a not ficare ogni carla-zione che influisce sul loro dirit- to agii assegni per i figli (la morte del figlio, l’iin zio e la cessazione della frequentazione delia scuola, la cessazione della convivenza a carico, la nascita del figlio e simili) e precisamente entro 8 g orni dalla variazione verificatasi. La variazione deve essere notificata al datore di lavoro, il quale è obbligato a trasmetterla, entro ulteriori 8 giorni, all’Isti'tuto per le Ass curazio-ni Sociali, se quest’ultimo ha e-manato la decisione sul diritto a-gli assegni. Nel caso che l’Istituto per le As-eieurazion Sociali abbia emessa la decisione sul diritto degli assegni per 1 figli, emette pure la decisione relativa ad ogni vacazione notificata. La decisione sulla variazione è rimessa all’assicurato ed al datore di lavoro. Art. 11 L’operaio, ranetti vamente lo impiegato, è obbligato a rifondere all’Istituto per le Assicurazioni Sociali tutto il danno verificatosi per non aver not ficato a tempo la variazione che influisce sui diritto agli assegni per 1 figli, oppure per aver presentato documenti falsi. L’Istituto per le Assicuraz’onì Sociali ha diritto a richiedere il rimborso degli assegni per 1 figli, l'quidatì erronea mente, ed e riscuoterli iin via amministrativa (colla detrazione sugli assegni scaduti alle prossime liquidaz on; dello stipendio o salario, rispettivamente col pignoramento della paga dell’assicurato). Qualora il danno s; è ver'fica to per colpa del datore di lavoro, oppure qualora l’operaio o l’Impiegato non sia stato lo grado di destituire l'importo ricevuto pei colpa del datore di lavoro, è obbligato 1 datore di lavoro stesso a risarcir« Li danno all’Istituto per le Assicurazioni Sociali. Tale rimborso è effetuato in via amministrativa, cioè con detrazione sull'importo degli assegni per 1 figli, conteggiati e con l’ordine di pagamento. Art. 12 Gli assegni per 1 figli durante il periodo di malattia, connessa con l’imbiilità al lavoro e con 11 diritto alla sovvenzione di malattia (durante 11 periodo di cura 0' spedaliera, sanatoriale o climatica) come pure durante il periodo di sovvenzione per parto, vengono corrisposti dall’Istituto per le Assicurazioni Social; dal giorno quando è cessato il diritto dello operaio o Impiegato alla paga totale e parziale, tn base alla dichiarazione del datore d. lavoro per quali figli sono stati corrisposti gli assegni e fino a che giorno. Art. 13 Ai pensionati, rispettivamente ai beneficiari delle rendite, vengono corrisposti gli assegni per i figli dall’Istituto per le Assicurazioni Sociali all’atto del pagamento mensile della pensione, rispettivamente della rendita. Art. 14 Se l’operaio, rispettivamente l’impiegato, non gradisce la decisione del datore di lavoro eul diritto agli assegni per 1 figli* può chieder all’Istituto per le Assicurazioni Soc.ali che gli emetta la decisione sul diritto agli assegni per i figli. Avverso le decisioni dell’Istituto per le Ass curazioni Sociali sul diritto agli assegni per i figli, gli assicurati hanno diritto di ricorso. Questi r. corsi vengono risolti dagli organi competenti pei la definizione delle controversie sui diritti spettanti agli assicurati dall'Associazione Sociale. Avverso le decisioni con cu! viene rifiutato ai datori di lavoro il rimborso totale o parziale degli assegni conteggiati sul foglio paga, come pure avverso l’ordine di pagamento di cui alTert. 11 della presente ordinanza, è ammesso il ricorso al Dipartimento del Lavoro del Comitato Popolare Circondariale per l’Istria. Per la risoluzione di tali ricorsi, si applicano le disposizioni vigenti per la risoluzione dei ricorsi avverso gli ordini di pagamento in merito al versamento di contributi ed altri crediti all'assicurazione sociale. Art. 15 I singoli importi per gli assegni per 1 figli si prescrivono entro un anno dalla fine del mese In cui questi importi dovevano essere corrisposti all’assicurato. Questo vale anche se la richiesta per il riconoscimento del diritto agli assegni per i figli sia stata presentata con ritardo. Art. 16 Lo disposizioni della presente ordinanza entrano in vigore col 1 gennaio 1949. Sulla strada Monte -lavora la brigata Villanova „Babič“ Nonostante le cattive condizioni atmosferiche, la hrigata Branko Babic- continua il suo lavoro sulla strada Monte-Vilianova. Il lavoro che compiono questi giovani va assumendo un ritmo quasi febbrile., Già nei primi giorni sono statò ottenuti risultati veramente sorprendenti. Lo slancio lavorativo che anima questi lavoratori volontari, si manifesta nelle gare di emulazione che si svolgono fra le due compagnie, fra squadra e squadra e fra i singoli giovani. Finora si sono distìnti fra tutti, i compagni Nemac Serafino di 18 anni da Puce e Kociancic Francesco di anni 20 da Lopario. i quali hanno dimostrato di possedere capacità non comuni, d: essere diligenti e disciplinati. Nelle prime 10 giornate di lavoro : giovani della brigata hanno lavorato sulla strada per 3100 ore lavorative impiegate nello escavo di materiali e per il lore trasporto. Complessivamente sono stati scavati 464 m cubi di materiale vario. Mentre i giovani lavorano negli scavi, i muratori elevano muri e scarpate di sostegno e costruiscono due ponti. Sebbene intensamente impegna ti nei lavori, i giovani della brigata non trascurano le sane attività sportive e la cultura fisica Da alcuni giorni essi stanno pro cedendo allo spianamento de) terreno per scavarne un campo per il gioco de! calcio. Anche la attività culturale non è dimenticata, e neppure trascurata; i giovani leggono e discutono il contenuto dei libri di cui è fornita la biblioteca della brigata. Gior- nalmente viene dedicata un’ora alia lettura dei giornali, affinchè i giovani siano al corrente dei vari problemi ed avvenimenti politici ecc. La popolazione locale vive a contatto dei componenti la brigata, e specialmente la gioventù con la cui collaborazione verranno organizzate gare sportive ecc In una riunione di massa, gli a-bi-tanti di Costabona hanno deciso di partecipare con il lavoro volontario alla costruzione della strada assieme ai giovani della brigata, e cosi una volta per settimana essi lavoreranno sulle strada fianco a fianco con quelli L’attività politica dei giovani è ugualmente vasta. Vengono tenute ore politiche ecc. Nella giornata di venerdì 10, sono stati e letti tre compagni quali delegati alla conferenza Circondariale dei PC tenuta il 12 corr. mese a Capodistria. I nominativi di questi giovani sono: Kociancic Maria Viler Guido e Mados Celestino I giovani della brigata desidererebbero che il comp. Branko Babic venisse a trovarti, dato che la brigata porta LI suo nome. Guardina salutare La D. P. di Strugnano ha fer mato e trattenuto in caserma pei una giornata, certo Rottar Aifre do di quella località, il quale trovandosi nel bar della Casa dei Popolo, aveva abbondantemente alzato il gomito e, in preda a' fumi del vino vecchio e nuovo infastidiva i presenti. Le dodi ore passate fra le mura delia cella, risultarono bastanti per lo smaltimento della sbornia e per farlo rinsavire in modo da non causare molestia al pros simo. Speriamo ohe la lezione serva. NEL CAMPO SINDACALE Nell’ultima riunione di massa dei membri dei SU della scuola agricola di S. Canziano, è stato deciso di lavorare d’assalto pei la u.-Umazione della semina prevista. Il piano annuale di ricostruzione economica. Essi hanno assunto l’obbligo di portare a compimento la semina di ÌOOO kg di grano entro il '2 die., giorno Je!'.a confereiza dei tC TLT zo-‘ na B. Questo compito è stato portato a termine con il lavoro d’assa'to al quale hanno partecipato circa 50 persone che hanno compiuto 200 ore lavorative. In tal modo i membri della filiale sindacale della scuola agraria lavorano per il presente e per il futuro, per un migliore avvenire, consci che i loro sforzi frutteranno grandi benefici alia collettività. Nel distretto di Buie i sindacati stanno lavorando assiduamente pei la risoluzione dei problemi di loro competenza. Nel campo organizzativo è stata creata l’unione delle filiali sindacali- di Gamboci ed à stata attuata la unione della casa cooperativistica alla sezione comunale dei S U. di Buie. Sono state create filiali sindacali fra i lavoratori misti, gli impiegati, i maestri, gli addetti alla PTT ecc. La sezione comunale ha organizzalo 64 riunioni di massa. Nel campo del lavoro attivo, la sezione comunale ha risolto circa 215 controversie contrattuali ed altre. La sezione comunale ha assolto in pieno il compito affidatole nel plenum dei S.U. e cioè l’organizzazione di cooperative a-gricole di produzione. Infatti è stata croata la cooperativa agricola di produzione di Buie, nella quale sono entrate 42 famiglie Questa cooperativa dispone di 22 capi di bestiame je dei mezzi meccanici necessari alla lavorazione di 130 ettari di terreno che essa coltiva. Ma ciò non e tutto, infatti per iniziativa della sezione comunale sono stati costrutti anche 20 locali per l’allevamento dei suini. Cosi in tutti i campi del lavoro i S.U. di Buie si preparano ad affrontare con garanzia di successo, il piano annuale di ricostruzione economica, Vaccinazione antitubercolare gennaio 1949 sarà effettuata nel circondario istriano la vaccinazione antitubercolare con il siero B C G. Detta vaccinazione è obbligatoria per gli studenti ed i bambini compresi fra i 2 ed t 18 anni di età. La vaccinazione sarà praticala negli ambienti scolastici predisposti allo scopo. Questa vaccinazione viene disposta ad iniziativa del centro internazionale BCG di Copenhagen. E’ stata già effetuata in vari stati d’Europa e d’America. Il siero viene chiamato «Bacillo Calmette Guerin» dal nome de! suo inventore; è assolutamente innocuo ed è uno dei più potenti ritrovati per la lotta contro la tubercolosi. Con la vaccinazione BCG vengono iniettati nel corpo umano i bacilli negativi della tubercolosi, che compongono una delle più forti antitossine contro l’infezione. Dette antitossine permangono costantemente nel corpo umano e formano la vigile difesa contro il bacillo di KOCH latente in ogni corpo umano. Si è constatato che in 20 anni dall’inizio della vaccinazione con il siero BCG ai ragazzi, una minimissima percentuale di essi è risultata affetta dal terribile morbo, mentre la percentuale di infetti fra coloro che non sono stati vaccinati, è in costante aumento. Con la vaccinazione BCG sarà compiuto un gran passo innanzi nella lotta contro la tubercolosi nel circondario istriano. E’ quindi opportuno ohe tutti i bambini vengano vaccinati ed in queste modo avremo figli sani. Pubblicheremo in seguito altri articoli sulla vaccinazione con il BCG. Per le modalità della vaccinazione verranno emanate special: disposizioni dalla Sezione Sanità del Comitato Popolare Circondariale per l’Istria. ----Q----- Caduta fatale La giornata domenicale è risultata fatale a certo San;pizza Giovanni da Bosa Draga (Capodistria) il quale, data la festa, aveva alzato troppo il gomito. Rientrato in casa a notte tarda, egli barcollante per di vino bevuto, cadeva dalle scale. Nella caduta batteva il capo contro lo spigolo di uno scalino e si fratturava il cranio. Trasportato all’ospedale ivi decedeva nella mattinata d' lunedì senza aver ripreso cono scénsa. Due osti speculatori La D.P. di Sicciole ha denunciato certi Pita eco Libero e Fior-deimondo Giuseppe, osti di Sic-cioie, perchè vendevano vino a prezzi superiori a quelli fissati e perchè non tenevano nel loca e Furioso denunciato Codarin franeesco da Sitztole è un individuo eccittabìlissdmo Per fargli saltar la mosca al naso, basta che alle -uè sensibili orecchie giunga l’eco delle grida dei bambini intenti ai loro giuochi, ed, in quel momento, il Codarin perde l’uso della ra g-ione. Prova ne sia che giorni fà pet infuriarlo bastò il chiasso dei figli del contadino Budniè Francesco, suo vicino di casa, i qual: accompagnavano i loro giuochi coi consueti gridi. Il Codarin, infuriato, si precipitò nella casa de. Bubnič, dove afferrato ü !2enne figlio di questo, Umberto, lo tempestò di schiaffi all« presenza della madre alla qua.e somministrò il resto di percosse per chè intervenuta in difesa del figlio. La D. P. ha denunciato il Codarin, il quale dovrà ora e-spiare il castigo che lo attende pet le malefatte della sua furia. AVVISO Sez. Sanità Dato il verificarsi di casi isolati di febbre melitense nel circondario istriano, la Sezione Sa nità rende attenta la popolazioni acciocché si attenga alle seguenti norme igieniche che evitano il diffondersi di questa malattia, e precisamente: 1) Bollire il latte per almeno 10 minuti e mescolare la -panna; 2) evitare dì mangiare formaggio; 3) il burro deve essere cucinato e non mangiato tresco. Solamente in questo modo verrà eliminato il pericolo del contaggio. Monumento a Pobeghi La gioventù di Pobeghi ha voluto assumersi il compito delle costruzione di un monumento per i Caduti nella lotta di liberazione. A tale scopo dodici giova ni del posto hanno già preparate sei camion di pietra e di materiale vario. Con il progettato monumento. che sorgerà quanto prima, la gioventù di Pobeghi col concorso e con il contributo delia popolazione e delle organizzazioni di mas sa locali, vuol ricordati perenne-mente coloro che versarono il loro sangue, coloro che Immolarono la loro vita per la libertà « per un avvenire migliore degli eredi del loro supremo sacrificio Nessuno potrà mai obbliare questi eroici e gloriosi figli dell* Istria caduti per assicurare un felice e prospero avvenire, nella libertà e nel progresso, alle nuove generazioni. Per il Natale del Bambino Circa 12.00 piccoli beneficieranno quest’anno dei doni del Nata; le del bambino. Essi sono stati divisi in tre categorie e cioè meno abbienti, medi e benestanti Tutti parteciperanno al festeggiamenti indetti per il Natale, il Comitato Circondariale per il Natale del Bambino ha già raccolto 12.000 metri di stoffa, 300 ma glie, 3000 paia di calze ecc. Sono stati raccolti inoltre 12 q di biscotti, 8 q. di mele ed altri generi che saranno distribuiti nella domenica del 19 dicembre ai piccoli. La raccolta continua ...........—o------ Pure il paese di Padana ha voluto contribuire, nei limiti dei suoi mezzi, alla buona riuscita del Natale del Bambino. Così in una riunione di massa, alla quale hanno partecipato tutte le donne, è stata organizzata una raccolta di denaro, e generi alimentari per portare un sorriso sulle labbra dei nostri bambini E’ stata raccolta la somma di lire 5.035, che non è poca cosa per un paese che conta 70 famiglie. Sono stat; raccolti generi vari inviati poi al centro raccolta. Padena sta organizzandosi per ben festeggiare questa data ed i ragazzi si preparano attivamente con le assidue cure della maestra. Ricostruzione nel Circondario A ritmo incalzante nasce il superbo magazzino Proseguono in ogni dove i lavori di ricostruzione e di costruzione di obiettivi economici resi indispensabili per il nuovo impulso dò vita del circondario istriano. Nuovo impulso che è stato dato dal Potere Popolare per il rafforzamento della economia. Oltre agli obiettivi già in costruzione, è stata iniziata, da circa tre settimane, la fabbricazione di un grandioso magazzino destinato all’ente OMNIA. La costruzione del magazzino, che sarà il maggiore del circondario, si effettua nello spiazzo antistante al mare e di fianco ai magazzini della ditta PRERAD. I lavori vengono eseguiti dall’EDILIT, con l’impiego di 32 operai sotto la guida del comp. Prasel Aloys I lavori di costruzione sono a buon punto, essendo state già gettaate le fondamenta. Ora si provvede al riempimento del materiale poiché il piano magazzino è stato elevato di un metro per i casi- di forte mareggiate. Immediatamente dopo la fabbricazione dello stesso, verrà iniziata la costruzione di un molo al quale potranno attraccare motovelieri carichi di merci ecc che saranno trasportate entro il magazzino con appositi vagoncini. Tutt’attorno al magazzino cor-terà una strada sufficientemente larga per il passaggio di due autotreni. II magazzino avrà la larghezza di 21 metri circa e sarà lungo 96 metri; avrà un piano di altezza e sarà costruito esclusiva mente in cemento armato. La capacità del magazzino è di 16.000 m. cubi. Per la costruzione dello stesso saranno necessari 350 m cubi di pietre, 20 vagoni di cemento, 850 cubi di ghiaia, 477 q di calce viva, 70 m cubi di sabbia, 205 m cubi di travature ecc materiale che viene importato e-sclusivamente dalla Jugoslavia Il ritmo del lavoro aumenta progressivamente; così gli operai addetti alla costruzione hanno superato la norma del 30"/» per quanto concerne il getto delle tondamenta. Perdurando favorevoli condizioni atmosferiche, la costruzione potrà essere ultimata entro il mese dì aprile; in caso contrario entro giugno. Con la costruzione di questo grande magazzino l’ente OMNIA centralizzerà il suo sistema di magazzini finora dispersi in varie partì delia città e difficilmente raggiungibili con macchine pesanti (autotreni ecc.). Verrà così concluso un altro obiettivo eco* nomico di grande Importanza pet la rinascita del circondario istriano. ...—"O— 1 Sind. Unici al comp. Tito Al Comitato Circondariale dei Sindacati Unici di Capo distria, è pervenuto il seguente telegramma di ringraziamento dai compagno Tito: «Ringrazio di cuore pe* gli auguri Inviatimi in occasiona della data del 29 novembre». Presidente della R.F.P.J, Maresciallo di Jugoslavia Josip Broz Tito ■ .o--—..... Delegate dell’UDAIS in Slovenia Si apprende che al Congresso delle donne Antifasciste slovene che sarà tenuta fra breve, parteciperà pure una delegazione del-l’UDAIS del Circondario istriano. Formeranno la delegazione 1« compagne Crollimi Elia, segretaria del Comitato Circondariale dell’UDAIS; Gobbo Graziella, segretaria dell’UDAIS del distretto di Capodistria; Sossa Maria, seg, com. distrettuale UDAIS di Buie, ed inoltre le compagne De-lise Rlsmonda da Isola, Fonda Lucia da Pirano, Cernac Valeria da S. Lucia, Giassì Amalia da Strugnano e Kovačič Vesna da Capodistria. Le menzionate compagne porteranno il saluto e lo augurio delle donne istriane allo donne antifasciste slovene. ...o----- Smarrimenti e rinvenimenti La compagna Debemardi Amalia, nata Bonin, da Padamo, ha smarrito in quel di Scolile la sua carta d’identità ohe è stata poi rinvenuta da membri della local« D.P. La smarritrice può ritirarla presso il Reparto P.S. della D.P. Distrettuale di Capodistria. -----o----- Il Comitato Circondariale dello UAIS ha elargito la somma di lire 50.000 prò Natale del Bambino, Continua ( emulazione per la conferenza territoriale del PC TLT GARA DI EMULAZIONE Il settore di BORST GLEM ha portato a termine il piano di lavoro che si era assunto li compiere entro il 12 die.; giornata della conferenza del PC del TL/I zona B. Già tre giorni prima del termine prestabilito 1 giovani e la popolazione tutta hanno ultimato i lavori. Alcuni dati indicano gli sforzi compiuti da questi democratici i quali senza badare nè alla mole del lavoro nè alla fatica da sobbarcarsi, hanno impugnato i picconi e 1« pale e si sono accinti alacremente al lavoro, consci che i loro sforzi vanno a beneficio della collettività tutta. Già durante la gara di emulazione bimestrale il settore Giern-Borst ai era rivelato uno dei migliori del Circondario istriano ed ora ha dimostrato di essere alla testa di tutti. La statistica del lavoro effettuato in occasione della conferenza del PC TLT zona B, fornisce i seguenti dati: Sono stati scavati complessivamente 605 me di terra e 115 me di pietre per la riparazione delia strada Babici-Borst; sono stati inoltre trasportati 20 me d: terra e 10 me di pietre per colmare lo stagno situato nelle vicinanze del paese di Bost. Negl: stessi giorni venne la raccolta d: denaro e generi alimentari pro Natale del Bambino. La popolazione di Borst Giern ha approvato il piano di lavoro annuale per il settore. Piano vastissimo il compimento del quale richiede la mobilitazione di tutte le forze del paese. Il plano è 10 seguente: Costruzione e ricostruzione: riparazione di 10 km di buoni a prezzi collegati per un valore di lire 6000 circa e la carta di identità. L’onesto rinvenf-tore è pregato di riportarlo pressa la redazione del nostro giornale. il listino dei prezzi. -------□------- E’ stato depositato presso la Sez. Pubblica Sicurezza del Comando Distrettuale D.P. di Capodistria, un portafoglio contenente documenti intestati a certo Magi izza Antonio abitante a Trieste in via Cadorna 5, nonché un importo di denaro. Lo smarritore è invitato a provvedere al ritiro. strade, costruzione di 3 acquedot ti; colmazione di una fossa nel paese di Borst. Verrà iniziata inoltre la costruzione della casa cooperativìstica per l’edific-azione della quale occorreranno 345 me di pietre, 180 me di sabbia, 9C me. di legname, 80 q. di cemento, 22 q. di ferramenta, 22.000 tegole, 45 me di travature, 200 kg. di chiodi, 200 kg. di pittura ad olio e 350 mq.‘ di vetro. Nei campo cooperativistico verrà organizzata una cooperativa agricola. Questo è il piano di lavoro annual« per il rafforzamento della economia locale che il settore di Borst-Glem si è assunto di compiere. Siamo sicuri che, con lo slancio dimostrato fin’ora dalla popolazione, questo piano verrà compiuto nel termine stabilito ed anche prima. Cosi sarà fatto un gran passo innanzi per il miglioramento dell’economia collettiva del Settore e del Circondarlo. D... Sistemazione di giardini Per iniziativa del Comitato Po- Ermanis Just, da Capodistria, accusai di sabotaggio econo- Malattie infettive Durante il mese di novembr* 1948 sono stati registrati nel distretto di Capodistria: 1 caso d! febbre melitense e 2 casi di tifa addominale. -----□---- Contro 0 sabotaggio Si è svolto presso il Tribunale Popolare Distrefuale il processo Bollettino di stato civile del distretto di Capodistria In detto periodo sono state registrate 4 nascite, 12 matrimoni e 3 decessi. Nascite: Zudic Violetta di Andrea da Noseda; Kr-mac Sonia di Zelìhota da Centurie; Perossa Maria di Luciana da Sicciole; Pitòcco Anna di Dino da Sicciole. MATRIMONI TRASCRITTI. Jerman Silvestro, contadino, da Srmi-n con Umer Miranda, casalinga, da Rojci; Cosina Luciano, operaio, da Scoffie con Cerque-nie Zora, casalinga, da Maresego; Mozonìc Emil, contadino, da S. AntoVo con Bordon Iua, casalinga, S. Antonio; Viler Giuseppe, contadino, da Srmin con Valer Jolanda, casalinga, da Costabona; Koren Augustin, contadino, da Vanganel con Koren Liudmila, casalinga, da Maresego; Tu-Ijak Marco, contadino, da Mondano con Goiob Anna, casalinga, da S. Bartolo; Angelini Santo, contadino, da Ancarano con Dille Stefania da Costabona, casalinga; Stokovie Ernest, conta-din, da Sicciole con Jurjevič Erna casalinga, da Lonzano; Spadurc Tarcisio, contadino, da Sicciole c-on Krzmanoic Maria, casalinga, da Lonzano; Sac Aldo, contadino, da Costerlago con Deilore Sil- vana, contadina, da Costerlago. DECESSI. Ftóbac Maria, ved Lovre ic, d' 79 »-a .ta federa Grizon Anna, ved. Gorela, di 15 anni da S, Pietro; Perossa Alma, di 5 mera, da Monte di Capodi-s-trià. PUBBLICAZIONI DI MATRIMONIO. Zucca Pietro, contadino e Zorzet Anna, casalinga; Bo-skin Antonio, salinaro e Bonifacio Lidia, casalinga; Puzer Gio vanni, contadino, e Grison Maria, casalinga; Glavina Lazzaro contadino e Bonifacio Alessandra;, sarta; Bankovic Antonio operaio e Radin Gilda, operaia, Kociancic Antonio, operaio e Radln Pierina, casalinga; Paicìc Carlo, impiegato e Prodan Vaie ria, casalinga; Viler Renato, contadino e Perossa Palmira, casalinga; Medica Antonio, contadino e Marsig Rosa casalinga; Go rela Mattia contadino, e Grizon Maria, casalinga;, SI effe Paolo, contadino e Korenic Maria, operaia; Umer Giovanni, contadine e Umer Maria, casalinga; Pucei Emil. contadino e Baruca Maria, casalinga; Bonazza Emilio, contadino e Isepon Erminia casalinga; Benedetti Bortolo, marinaio e Kal« Sofia casalinga. giardini cittadini, ohe erano in stato di abbandono fin daU’inizio della guerra. Naturalmente, dopo la liberazione ben altri e più impor’.anti problemi sì imponevano all’attenzione delie autorità popolari con precedenza assoluta della estestica cittadina. Ma ora, dopo aver provveduto alle più urgenti necessità, sì può pensare anche ad abbellire un po’ la città. Ed infatti sono già all’opera due esperti giardinieri ohe lavo rano sui vari giardini cittadini. Il primo lavoro iniziato è la zappatura del terreno. Seguirà l’interramento delle piante da spalliera e poi in primavera piante ornamentali. Gli alberi saranno potati a regola d’arte. In tal modo, con li prossimo estate, la nostra città risulterà arricchita di verde ed i nostri ragazzi potranno giocare all’ombra delle piante lungo il Belvedere. ------o Partita a scacchi simultanea Si è svolto nei locali del club della VUJA un’incontro di scacchi simultaneo in cui il compagno Rudi Kali'iè ha affrontato 12 concorrenti ottenendo come risultato 7 partite vinte, quattro perse ed una alla pari. L’interessante incontro è stato seguito da numerosi appassionati. Il portafoglio e la carta Il comp. Krìbac Michele ha smarrìlo nei pressi di Monte d: Capodistria il suo portafoglio contenente la c-omaaa di lire 4.306 mico. L’Ermains inoltre era accusato di avere con. il suo servizio di autista minacciato la vita e la incolumità di 60 persone che si trovavano a bordo del suo camion, nonché di aver investito un ragazzo di 12 anni, certo Mahoreic, schiacciandogli una gamba. Iniziatosi il processo viene interrogato lo Stem bera er che riconosce di essere colpevole del reato a lui attribuito, però la colpabilità è estesa pure all’Er-manis Just che tenta di ribattere alla confessione del coimputato. In seguito viene interrogato l’Ermanis che nega la sua colpevolezza per quanto concerne il reato di sabotaggio economico, per quanto concerna il pericolo ed investimento del Mahoreic dichiara di essere colpevole solo in parte e cioè di non essersi accertato che i freni ad aria compressa avessero le atmosfere necessarie per il loro funzionamento, nel caso del Mahoreic egli dichiara di .-non essersi accorto di nulla dì quanto succedeva dietro alla macchina. Prende la parola in seguito il P.A. che chiede la condama dei due Imputati per i reati loro attribuiti. La corte dopo essersi ritirata in camera di consiglio pronuncia la sentenza con la quale condanna il Jermanis alla pena di mesi 3 di lavoro obbligatorio. ed alla multa di lire 1000 nonché alla rifusione dei danni ammontanti in lire 31.000, lo Stemberger viene condannata all’ammenda di lire 1000 ed alla rifusione dei danni consistenti in lire 15.000. La nostra Lolla 1 ACInl 0 PA Ero Invitato dai morti. Tutto si svolse in una vasta cripta, assai pulita. Alcune bare erano già ardivate. ma di posto se ne trovava ancora parecchio: c’erano due bare scoperchiate e presentavano all’interno il disordine de. letti disfatti. Un po’ in disparte — e perciò non lo aveva notato subito — un uomo dal corpo imponente sedeva dietro uno sor t-toio: nella mano destra stringeva una penna come se avesse ’là scritto e proprio in quell’istante avesse terminato; la sinistra si trastullava con una catena d’orologio che brillava sulla giacca e la testa s’inchinava profondamente verso questa mano. Una serva scopava per terra benché non ci fosse proprio nulla da scopare. Non so bene quale curiosità mi spinse a tirarle il fazzoletto che le copriva il capo e metteva un’ombra sul suo v.so. Solo allora mi riuscì di vederla, era una g’ovane ebrea che un tempo avevo conosciuto. Aveva il viso bianco e grassoccio e gli occhi s'.retti e cupi. S crome si mise a ridire scoperta in quell’abbiglia- Racconto di Franz Kafka mento di stracci che la rendeva simile ad una vecchia, le dissi: «Qui mi pare che state recitando una commedia». «Su, rispose, in certo qual modo. Te ne intendi davvero!». Poi mi additò l'uomo Ch'era 11 seduto allo scrittoio: «Ora va a salutare laggiù quell’uomo. E' lui il padrone qui den-ro». «E chi è, dunque?», chiesi a bassa voce. «E’ un aristocratico francese», rispose lei. «SI chiama de Poiton». «DI dove è venuto?», chiesi io. «Non te lo so dire. Qui c’è una confusione del diavolo Noi aspettiamo qualcuno che ci metta un po’ d’ordine. Sei tu, per caso?». «No, no,», mi affrettai a rispondere. «Va bene, allora», disse lei. «Ora. però, va a salutare il padrone». Ci andai dunque e mi inchinai. Ma quello non alzò il capo — altro non vedevo che un arruffio di capelli bianchi — e allora dissi: — «Buona sera». Tuttavia il capo di lui non si mosse; un gattino prese a correre sull’orlo dello scrittoio, era sbucato «letteralmente» dalle ginocchia del padrone e vi rientrò subito: forse lo sguardo di lui non fissava la Catena dell’orologio ma un punto sotto lo scrittoio. Mi accingevo a spiegare come avevo fatto ad arrivare fin li, quando la mia compagna mi tirò di dietro mormorando: «Basta ora». Pai contentissimo, mi voltai verso di lei e continuammo a braccetto la nostra passeggiata nella cripta. La scope mi infastidiva. «Butta via quella scopa!», esclamai. «No, ti prego», rispose. «Permett imi di tenerla. Ammetterai tu stesso che scopare da noi non è nient’effatto un compito gravoso, e però mi procura certi vantaggi ai quali non posso rinunciare. D’altra parte hai forse Intenzione di restare qui?». «Per te resterei volentieri», dis- Un manifesto intemazionale c Al FILM i s ft R A DI GUERRA X cineasti sovietici, americani, inglesi, francesi, italiani ungheresi, austriaci, polacchi e brasiliani presenti al Congresso degli Intellettuali per la Pace a Wroclaw hanno redatto un manifesto. Questo manifesto dice: Semplice, diretto e di larga diffusione, il Cinema può sostenere, nella vita Intellettuale contemporanea, una parte più importante che la letteratura, il teatro, o qualunque altra forma d’espressione. A seconda di quelli che lo concepiscono e lo realizzano esso è diventato una forza considerevole per il bene o per il male. I lavoratori dei film di tutto il mondo possono, quindi, anche essi servire la pace, purché con e-nengia e senza stanchezza, facciano causa comune con tutti gli intellettuali progressivi dei loro rispettivi paesi. Scienziati scrittori, pittori» attori, musicisti, registi, tecnici", artigiani! Il mondo ha bisogno della vostra unione, per fare del Cinema un’arma potente nella lotta per lo sviluppo della cultura dei popoli, ■ nella lotta per sopprimere la discriminazione razziale che disonora il genere umano, nella lotta contro le forze che preparano una nuova guerra. Lavoratori del film! Misconoscere le nostre responsabilità, tradire la verità, è mancare al nostro dovere verso l’umanità. Noi ci eleviamo contro i film destinati a creare il sospetto e lo odio tra le nazioni, a incoraggiare i pregiudizi razziali, a proga-gare l’idea di guerra. Noi invitiamo tutti i produttori e tutti i nostri colleghi artisti e tecnici, a rifiutarsi di collaborare a tali film. Invitiamo i distributori, i noleggiatori e il pubblico a ostacolarne la diffusione. Invitiamo coloro ohe, sotto qualunque a spelto, fanno parte del ci remato grafo, a orientare 11 loro talento e il loro lavoro verso tutto e.ò che fortifichi il progresso e la amicizia tra le nazioni. Il dovere di ciascun uomo progressivo è di contribuire, non soltanto nei grandi paesi, n\a nei piccoli, alla creazione e allo sviluppo di un’industria cinematografica indipendenle, capace di diventare un mezzo d’espressione nazionale. Così soltanto potrà sbocciare questa grande forma dì civiltà, fatta della libera emù tortone di tutte le culture nazionali. Il manifesto è firmato da registi come Pudovkin e Wanda Ja-kubowska, da teorici e critici come Leon Moussìnac e Umberto Barbaro, da compositori come Eis’.er e scrittori come Amado (bandito il primo dall’America del Nord, il secondo daH’Amerie» del Sud),’ da produttori come io inglese Ivor Montagu e da organizzatori come il polacco Toe-plitz, segertario generale di quel-l’Unione Mondiale del Documentario, che ultimamente s’è costituita in Cecoslovacchia con finalità analoghe a quelle enunciate in questa dichiarazione. Anche neU’lntervis’a pubblicata dal settimanale «L’Eoran frangala», Pudovkin ha ribadito che le nazioni, grandi o piccole che siano, debbono sviluppare per proprio conto e nel loro ambito, una coscienza cinematografica nazionale. Soltanto raggruppandosi attorno ad «enti collettivi indipendenti», i cineasti democratici che intendono servire onestamente la verità, riescono a difendere nel proprio paese la loro libertà di azione, il loro lavoro. E’ difficile non essere d’accor-dc/con Pudovkin n regista delia «Madre» (che tra l’altro ' è presidente dell’Associazione sovietica per ì Rapporti culturali con l’Estero, sezione Cinema) ha fatto cenno del Messico, per indicare un paese il quale «ha saputo creare un’arte umana, profonda veramente nazionale». E panando dell’Italia .egli ha dovuto so‘torneare le «gravi difficoltà» in cui si dibatte attualmente la nostra e------«„---.«-a «-»''iva com“ quella francese, dell’espansionismo economico straniero. Sappiamo noi, che ei siamo dentro, Se queste «difficoltà», cioè se questa condizione innaturale, antinazionale di sempre maggiore sudditanza nei confronti degli Stati Uniti, non mina cci ormai di distruggere, in breve tempo, anche il ricordo delle conquiste cinematografiche dello immediato dopoguerra. Ma c’è un altro pericolo, ancor più grave: il pericolo che l’opinione pubblica di questi paesi resti «strozzata» dalla propaganda dei film reazionari. Mobilitazione pronta e organizzata di artisti, tecnici e spettatori del cinema — questo chiedono in sostanza i cineasti progressivi. Tutti devono rifiutarsi di appoggiare i film ohe incitano dirutamente alla guerra, o quelli che — con non minore efficacia, anche se con meno evidente Spudoratezza — i reazionari Imbastiscono per addormentare le coscienze». in previsione di un’eventuale conflitto da loro provocato e voluto. La stampa, 1 giornali democratici con ogni loro sforzo, i oriti ji dei fogli reazionari con l’onestà di cui qualcuno è ancora capace, (aggiungiamo noi), denuncino a-pertamente, coraggiosamente ai lettori le falsità, le incongruenze, le brutture della «psicosi» che, favorendo la incomprensione tra gli Stati, giiusilfica i massacri dei popoli. Smascherino questi pericoli e, nel contempo, difendano a spada tratta i film che su basi umane chiedono '.a reciproca collaborazione tra le nazioni. E il pubblico, questo granfe pubblico sempre così docile e supino, si svegli una buona volta dal buio delle sale cinematografiche, si unisca al coro di protesta, prenda posizione nelle sue associazioni culturali, professionali, giovanili, sindacali, difenda se stesso dagli attentati alla pace e alla verità, faccia sentire — organizzandosi nell'ostruzionismo e Se occorre, nel boicottaggio — il suo peso incalcolabile ai mercati dì pellicole e di cannoni. UGO CASIRAGHI si lentamente. Andavamo stretta- mente avvinti come una coppia di innamorati. «Oh!», esclamò la ragazza. «Resta, resta; ho desiderato tanto che tu venissi. E poi questo luogo non è terribile proprio come tu temi. E che c’importa di ciò che accade intorno a noi?». Per un istante camminammo in silenzio, le nostre braccia s’erano sciolte e ci tenevamo ora allacciati. Andavamo nell’androne principale fiancheggiato da feretri a destra e a sinistra. La cripta era grandissima, o almeno era molto estesa in lunghezza. S’era fatto buio, ma non del tutto, c’era un’atmosfera di crepuscolo che si illuminava un poco nel posto d’ove eravamo e in un pallido raggio intorno a noi. Improvvisamente la ragazza disse: «Vieni, ora voglio mostrarti la mia bara» Queste parole mi sorpresero. «Sei già morta, tu?», le chiesi. «No, rispose. «Ma per dirti la verità non so di preciso a che punto mi trovo. Proprio ner questo sono contenta del tuo arrivo. Ffa breve tu capirai ogni Cosa. E’ probabile che tu veda già più chiaro di me. Comunque sia, io ho una bara». Andammo per un passaggio di traverso sempre in mezzo a due file di bare. Questo posto nella sua disposizione generale mi ricorda un grande sotterraneo che visitai una volto. Superammo camminando un ruscelletto largo un metro appena che scorreva rapidissimo. Arrivammo ben presto alia bara di lei. C’erano grandi cuscini ornati d merletti. La ragazza sedette e mi invitò ed imitarla con io sguardo più che col cenno del suo indice alzato. «Cara, cara la mia piccola», dissi io. Scostai il suo fazzoletto e immersi la mano nella massa morbida dei "apolli. «Non posso starmene ancora vicino a te. In questa cripta c’è qualcuno cui devo parlare. Vuoi aiutarmi a cercarlo?». «Hai forse lo obbligo di parlargli? Qui gli obblighi non hanno valore», disse lei. «Ma io non sono di qui». «Credi allora che riuscirai ad andartene?» «Certo», risposi. «Tanto meno dovrai sciupare i’ tuo tempo», disse allora. Po: frugò il mucchio dei cuscini e tirò -uorì una camicia. «E’ la mia camicia di morte», disse. «Ma non la porto indosso». -----a---- Miliardi per la faccia NEW YORK. — La cattedrale cattolica ha ricevuto il più importante lascito che sia mai stato fatto ad una chiesa. Il miliardario Edward 3 Browes ha regalato nel testamento 2.874.765 dollari poco meno di due miliardi di lire per «abbellimento alla facciata». , NELLA GERMANIA OCCIDENTALE TRA GLI ALTRI „LICENZIATI“ c’è pur Guglielmi Teli AMBURGO, ottobre — Tutta la stampa tedesca controllata dalie Tre Potenze occidentali 'salta da quasi tre anni il regime instaurato nelle tre zone al dii qua dell’Elba come un’oasi della libertà, un ordine sociale che salvaguarda la dignità umana e preserva la Germania dal pericolo di ricadere in una nuova forma di totalitarismo assali peggiore di quello nazista. I giornalisti cosiddetti «indi-pendenti» che da Francoforte o da Berlino occidentale scrivono delle corrispondenze sul «terrorismo bolscevico» imperversante nella Germania orien’ale, non riescono mai a suffragare l loro articoli con dei fatti precisi e probanti. Ma per documentare la attività neonazista dei tre comandanti occidentali della Trizo-na io non ho che l’imbarazzo della scelta e la difficoltà dello spazio. Con il solo materiale che ho raccolto in dieci giorni di soggiorno clandestino nella Bizona potrei scrivere un memorandum di 500 pagine! Ma cominciamo con gli esempi concreti. Nelle zone occidentali di lavoro SED-KPD, e cioè delle Giunte di rappresentanti del partito socialista unificato di Berlino e della .zona orientale e del partito comunista delia Trizona è stata dichiarata «illegale e passibile di severissime sanzioni penali» da parte ded tribunali militari franco-angloamericani. Pretesto: «Non s: desiderano imposizioni tendenti all’unità politica e sindacale della classe operaia tedesca». I generali occidentali si sono naturalmente ben guardati dal dire òhe queste «imposizioni» avevano per esempio nella sola regione del Nordrhein-Westfalen il suffragio di 130.000 lavoratori ! quali avevano liberamente apposto la loro firma a una petizione che chiedeva al generale R° bertson l’autorizzazione per la costituzione del SED, il partito unico dei lavoratori tedeschi. Dal 1947, ài dirigenti politici del SED, non solo a Pieck e Gro-tewohl, ma anche ai dirigenti minori, è stata sistematicamente r: fiutata l’autorizzazione di recarsi nelle zone occidentali: sono «indesiderabili» perchè hanno troppo successo e parlano di unità nazionali tedesca, di unione di tutte Ut forze democratiche, dicono eh» abolire il «sipario di ferro» è una questione vitale per la Germania e la pace del mondo. Ma queste sistematiche misure poliziesche e neonaziste non si limitano ai dirigenti e alle organizzazioni operaie. I giornali comunisti o anche semplicemente democratici che ai sono pronunciati per l’unità nazionale tedesca sono proibiti; la diffusione di libri antinazisti è vietata. Il governatore francese della Saar è giunto perfino a proibire la vendita di «Guglielmo Teli» di Sdhiller! Nella Ruhr e in tutta la zona britannica i più importanti giornali del Partito comunista: «Freiheit», «Hamburger Voikszeitung» e il «Westdeutsches Volksecho» sono proibiti dall’anno scorso; a n e h e la «Niedersaechsìsche Volksstimme» ha dovuto sospendere le pubblicazioni per molt, mesi in seguito a una ordinanza del generale Robertson che non si. è neppure degnato di motivare la propria decisione. L’Alto Comndo britannico credeva cosi di togliere al Partito comunista la possibilità di rivolgersi ai suoi due centri vitali tradizionali; la Ruhr e Amburgo. Ma nelle miniere della Ruhr e nelle officine di Amburgo la voce del Partito comunista continua ad arrivare attraverso fogli clandestini. Nella 2ona americana la situazione del Partito comunista è ancora peggiore: il P. C. non ha il diritto di pubblicare giornali, i pochi giornalisti comunisti che collaboravano a organi «indipendenti» sono stati licenziati su ordine del generale Clay. Idem nella zona francese. Nella Saar vera «oasi della libertà» dei nazì e dei «col-labos» francesi, l’Associazione delle vittime del nazismo, la «OFN», è stata dichiarata illegale da coloro che improvvisamente si sono eretti a maestri di democrazia, «occidentale», beninteso! Nelle librerie e nelle biblioteche della zona britannica, esattamente come ai tempi di Goebbels (continua Pulse e vere CHICAGO. — Due vedovi, Margaret Redden di 82 anni e John Lewis di 81 anni, che net precedenti matrimoni avevano realizzato complessivamente, venticinque figli, hanno deciso di unirsi in matrimonio solo per farsi compagnia e senza nessuna altra conseguenza. NEWPORT. — La polizia ha sguinzagliato tutte le sue forze per cercare e dare aiuto ad un uomo che aveva telefonato di essersi rotta una gamba. E’ stato scoperto che un certo David Williams di 50 anni, aveva sferrato la sua gamba di legno cadendo dalie scale. Il medico dello ospedale ha dichiarato, Che non si nota nessun pericolo di infezione. BULAWAYO. — Un contadino ha perso, mentre lavorava In un campo una moneta da venti franchi, per ritrovarla ha dato fuoco a cinque ettari di prato ed è stato condannato a pagare una multa di 3000 franchi per incendio doloso. L’infelice non aveva nemmeno ritrovato la moneta perduta. % UN CLANDESTINO NELLA GERMANIA DI MARSHALL si sviene per la fame -J MONACO, ottobre — Per recarmi da Honnover a Monaco salii sul rapido Mare del Nord-Alpi, che parte dal porto dì Brema e giunge a Monaco via Hannover - Francoforte, Mannheim e Stoccarda. E’ il treno modello, l’orgogl o della Germania occidentale. Il rapido è frequentato quasi esclusivamente da funzìo- tetto? nari, industriali e commercianti. I naco un aspetto spettrale, tutte le chiese della Baviera sono già ricostruite o in ricostruzione. Non s: parla qui contro la ricostruzione delle chiese, ma non sarebbe più cristiano se i pochi mezzi a disposizione servissero anzitutto a metter al riparo i bambini e le famiglie senza Alcuni tennero a farmi sapere Qtt0 e mezzo ^ sera per le vie ohe andavano a Garmisch a spen- deserte e morte di Monaco. L’ul-derv. una parte del denaro gua- {;mo tram parte alle 20.30 da dagnato abbastanza facilmente stachus, il centro di Monaco da con le «compensazioni», il merca- cuj diramano tutte le linee. Si to nero. «La vita bisogna pur parlava di istituire un servizio goderla dopo tante catastrofi e tranviario serale sino alle 22; ma che avevo conosciuto a Berlino nel 1947 e che è segretario degii scrittori bavaresi, aveva scritto proprio un articolo nel «Sued-deutsche Zeitung» in cui diceva: «Una cricca panciuta di speculatori, un onnipotente gruppo di burocrati della incompetenza, teste di legno, intriganti e creature i corruttibili ci rendono la vita ;m-E’ triste passeggiare dopo le possibile. Con la loro incapacità, prima che scoppi la terza guerra mondiale!». Il rapido ci mise 18 ore per arrivare a Monaco, l’ex «capitate del movimento» nazista. Le prime impressioni di una città si da quando i tranvieri hanno fatto uno sciopero di protesta contro la fame e il troppo lungo servizio (con 120 marchi di stipendio mensile mangiano al mas- j i simo una settimana e fanno 60 studenti costretti a scegliere, hanno sempre all’uscita dada sta- ' ore di servìzio settimanali) l’am- j quest’epoca della corruzione tortone, e in Germania il quartie- ministrazione democristiana ha ; „„„„ opportunismo, presunzione e vi' gliaeoheria sconvolgono e terrorizzano questo paese. Incontrai Gunther Groll in un caffè; non aveva una camera ove ricevermi da solo. Groll mi parlò delle «circostanze vergognose» in cui vivono i professori dell’Università di Monaco: «Molti non hanno neppure una sola camera sufficientemente ammobiliata. Chi può protestare se gli ,n re della stazione è di regola *1 più bombardato. A Monaco queste devastazioni assumono oro-porzioni spaventevoli; anche il centro è distrutto co: suoi musei e monumenti. Si direbbe che la aviazione americana l’ha fatto apposta: l’industria bellica e le più mostruose costruzioni nazi- iaseiato cadere la proposta: non vuole assumere nuovo personale, il deficit è già salito a cifre spaventevoli. „ I teatri di Monaco hanno una illustre tradizione. Colsi l’invito di un compagno giornalista e mi reca; ad una rappresentazione di Zuckmayers: «Il generale del dia- ste come la Feldherrnhalle sono volo». I. dramma era abbastan-intatte; invece Pinacoteca, Teatro della Residenza, Residenza, un mucchio di macerie. tale, fra il mercato nero e la fame, scelgono il mercato nero? Ma i professori non possono fare il mercato nero, non sono capaci di vendere acquavite, sigarette, bollini falsi di pane e di grassi. Gli studenti corrotti, i professori affamati e miserabili, ecco la situazione!». Le stesse accuse dì Groll le udii più tardi dalla bocca dei professori delle università di za ben costruito, con dialoghi frizzanti ed arguti che avrebbero . „ .Heidelberg e d: Goettingen. Che potuto co.pire l’animo sopratut-1 .... , ,. . , ,, y I differenza fra la condizione degli ,A Monaco trovare una camera to dei giovani, incitarli a pensa-, . . , - . , f. , , ...... ... . i „ , ., mteGettuali de.-la Bizona e delia per passare la notte è diffidassi- re. Ma recitato da una decina di mo. In ogni alloggio vivono d - j «eroi della Luftwaffe», schierati sul palcoscenico, il dialogo sì esauriva in una serie di massime proferite sentenziosamente. Ma la maggior parte degli spettatori era in estasi alla vista di quelle impeccabili uniformi che ricordavano «ì bei tempi» e gli ap- verse famiglie: in media tre, quattro persone per camera. Per ottenere un letto bisogna presentare un mucchio di permessi, certificati, compilare formulari, eccetera. In confronto le condizioni di abitazione d: Berlino so- zona orientale! I professori, docenti e studenti della zona britannica compilarono alcune settimane fa un manifesto che riunì alcune migliaia di firme, e venne quindi trasmesso al lati-fondista-nazi Schlange - Schoe-ningen, ministro alla Alimentazione ed agricoltore della Bizo-• na. Il manifesto-protesta conciti- no un lusso. In tutta la Baviera plausi suonavano come un earn® si ricostruiscono nè si ripa-, luto nostalgico al Reich, sia al j ^cTkl^e'^guanto^E’ rano case, ma solo chiese e con- ; li che al III Alle afferma*«®: | 0 che la Vost:ra opera venti. Ecco le statistiche del ma- antinaziste del dramma nessuno badava ascoltarle senza protesta-re era una specie di tributo da pagare aU’oceupante. Dopo il secondo atto il compagno mi presentò ad un attore. Questi parlò naturalmente della miseria degl: artisti e degli intel-ecc. 34 - lettuali in genere:,! paria delia j Germania occidentale. L’attore ; perfettamente la polìtica uffteia-d’abitazìone 2 per mi raccontò che sui palcoscenici j'e in Bižonesia: a tut.e le prote-‘ di Monaco non erano rari gli i sto e accuse di incapacità si ri- i verso gli intellettua’i delle ione ' occidentali si esaurisca nell’as-serzione: «nella zana sovietica la situazione è così terribile che nella Bizonia ci si può permettere di trascurare i bisogni vitali degl: intellettuali». , Questo manifesto caratterizza feriale da costruzione impiegato in Baviera dopo la fine della guerra : , per la ricostruzione di chiese 45 per cento ; per il governo militare 10 per cento; per ponti, fabbriche, per cento; per case cento. - Ma se si 'analizza questo mise- ! svenimenti per fame e mi citò sponde agitando lo «spauracchio rabile 2 per cento si trova che il nome dei teatri che dovettero bolsevico». si tratta es.uus vamen :e di ville chiudere perchè gli attori non Ma 1 problemi nè affrontati nè e di tabarins! Mentre le nere oc- avvano più la forza di recitare. risolti ritornano ogni giorno a chiaìe delle case bruciate conte- j I suicìdi sono nm erosissimi fra riporsi più gravi e minacciosi di riscono a interi quartieri di Mo- I gli intellettuali. Günther Groll, I prima. A Monaco ci sono oggi 100 mila disoccupati, in primavera saliranno a 130 mila: nella zona orientato non c’è un disoccupato. A Monaco le razioni ammontano al massimo a 1040 calorie al giorno; nella zona sovietica 1650 calorie giornaliere. A Monaco le razioni son distribuite irregolarmente (media delle calorie giornaliere: nella prima settimana di agosto 1191, che scendono nella seconda settimana a 630, nella terza a 777, nella quarta a 711); nella zona orientale le distribuzioni sono regolari. A Monaco le razioni alimentari lungi dal migliorare sono diminuite, nella zona orientale sono tn leggero ma costante aumento. A Monaeo i criminali di guerra ed i nazi sono alla testa delle Industrie, delle banche; in compenso nelle carceri il numero dei comunisti supera il migliaio. Nella zona sovietica in prigione ci vanno solo i nazi ed i delinquenti. Per questo la stampa americana ed il cardinale di Monaco parlano di oppressione della dignità umana nella zona orientale. Ma m Baviera i profughi sono oltre due milioni e non hanno nè terra, nè casa, nè lavoro. Il loro posto non è in Baviera; su motti ristoranti ho letto la scritta: «Solo per cattolici!». Mi sembrava una riedizione dei noti cartelli hitleriani «Solo per ariani!». I tedeschi protestanti dell’est vadano a mangiare donde sono venuti, il loro posto non è nella Baviera americana e cattolica. Il cardinale di Monaco non ha forse minacciato di scomunica chi parla di riforma ag-ragria? LUIGI CAVALLO, Al Teatro del Popolo di Fiume IL „TARTUFO” DI MOLIERE Jean - Baptiste Poquelin (in, come attore arte Moliere) nacque a Parigi, drammatico. e come autore nel 1622. Suo padre Jean Poque lin era tappezziere di corte. Moliere studio’ nel collegio parigino di Clermont e dai gesuiti ebbe un solido fondo dì čutura umanistica. Per accontentare il padre fece gli studi di diritto e divento’ avvocato, ma sin da giovane si rivelo’ in lui una tendenza di spirito libero e spregiudicato. Nel 1643 costituiva un piccolo gruppo d’attori sotto il nome di «Illustre Theatre». L’esito artistico fu mediatore, quello finanziario disastroso: l’impresa era gravata di debiti e Moliere nel 1645 fu per questo condotto in prigione. Il padre regolo’ la cosa. Non pertanto Moliere si scoraggio’, continuo’ a recitare in provincia e a Parigi con alterna vicenda finche’ ottenuta la protezione dell’unico fratello di Luigi XIV pote’ aprire al pubblico il teatro del Petit-Bombon. Da qui ebbe inizio la sua ascesa Le principali sue opere sono: «Le preziose ridicole», «La scuola dei mariti», «L’Avaro», «Il malato Immaginario», «Giorgio Dan-din», «Medico suo malgrado» ed altre. Al centro di questi suoi capolavori sta gloriosa la triade dei capolavori psicologici: «Misantropo», «Don Giovanni» e «Ta-rtufo». In quest’ultima sua commedia Moliere ritrae in una linea originale il contrasto fra la verità’«e la finzione nei rapporti umani. Tartufo e’ l’ipocrita che si am- E per ualche anno ci riuscì’. In seguito per l’interessamento del Re tale lavoro fu ripreso, «Tartufo» e’ una commedia di carattere dove Moliere tocca il vertice dell’arte sua. Il dramma italiano del Teatro rei Popolo di Fiume sta alacremente provando sotto la regia di Piero Rismondo. Tartufo che avra’ a protagonista l’attore Sandro Bianchi rivelerà’ maggiormente le qualità’ di questo simpatico attore che in tale difficile lavoro Sara’ «intorniato nelle parti principali da tutto il complesso artistico fra cui in primo piano Nereo Sca- manta di una morale religiosa glia, Carlo Montini, Raniero per sfogare le sue basse cupi- Brumini, Giana Depoli, Ada Maci igie e rivela poi una fosca e scheroni, Maria Piro ed altri, spietata malvagità’. i La «premiere» di uesto atteso La satira con la quale Moliere lavoro si avra’, compatibilmente colpiva i falsi devoti desi’ in- alle esigenze artistiche, verso la quietudine nel clero e la Compagnia del Santo Sacramento — segreta e potente — fece di tutto per far proibire la commedia. fine del corrente mese o ai primi di gennaio p. v. Ne riparie remo. BRUNO PICCO V ARTISTA nel scctallsme La diffusione dell’arte, come quella dell’automobile, del telefono e della radio e’ certo uno degli indici del benessere di una nazione. Tuttavia molti, con mentalità’ retrograda, considerano ancora oggi l’arte un’articolo di lusso, voluttuario e non come il pane dello spirito. Questo e’ giusto nei regimi borghesi dove arte e artisti sono al servizio di una classe privilegiata. Gettiamo uno sguardo sulla letteratura moderna borghese. Vedremo che ogni romanzo e ogni dramma e’ uno studio di vizii piuttosto che di virtù’, una analisi di sentimenti anormali, piuttosto che di sentmenti normali, un’opera insomma che invece di sciogliere un facile inno a ciò’ che e’ buono e bello, descrive ciò’ che e’ brutto, morboso o malvagio. Se leggiamo i romanzi del Bourget, del D’Annunzio, le liriche del Baudelaire, del Verlaine vediamo in essi rispecchiarsi tutta la malsana figura del corpo sociale. Delitto, prostituzione, vagabondaggio, alcoolismo, ogni forma di miseria e di degenerazione si ritenevano troppo comodamente effetti della libera volontà’ dell’individuo. Oggi il marxismo, la scienza che studia i mali che affliggono l’uomo, ne ricerca le cause e propone i rimedi, ci insegna che essi sono, nella grandissima m »gioranza, il risultato fatale di una società’ guasta, creata sulla ingiustizia, di un ambiento morale legato alle condizioni economiche piu’ disagiate. L’artista nell’ordine socialista contribuisce con i suoi mezzi alla creazione di un mondo migliore e piu’ giusto. Ha sempre da* (continua La relazione organizzativa comp. GOBBO Contro ogni frazionismo l’unità ideologica ed organizzativa del P. Ail’kiizio della sua relazione il compito principale affidato al PC della zona B dal congresso costitutivo dell’agosto 1947, è il suo compagno Gobbo rileva che 1! rafforzamento. Dopo aver datta-gliaiamento analizzato tl miglioramento delle condizioni da un anno a questa parte ed il profondo mutamento verificatosi a tale riguardo, afferma: «Quantunque i success! nel nostro lavoro siano statt soddisfacenti, non dobbiamo dimenticarvi le difficoltà incontrate e dovute ad alcuni dif-fetti nella nostra organizzazione». Per individuale questi errori è necessario esaminare 1 compiti ed il ruolo del Partito nei confronti del PP Perchè il PP pos sa svolgere con successo la sua azione ha bisogno dt due cose Una dirigenza capace e adegue-te organizzazioni di massa. La dirigenza è data dal reparto di avanguardia della classe lavoratrice, da quel reparto che, nella lotta dt liberazione, si è rivelato l’unico capace di dirigere, senza compromesso, la lotta contro 1 nemici dei lavoratori, l’unico che sia; seguito da tutto il popolo oppresso e sfruttato». Ed ancora: «Dalla buona direzione e dal suo collegamento con le altre organizzazioni, dipende il buon funzionamento del PP». Da qui la necessità di un Partito forte e bene organizzato. Una delle condizioni indispensabili perdhè il Partito sia tale, sta nella preparazione teorica e nell’elevamento ideologico dei membri del Partito!'Collettivamente ed individualmente 1 membri del Partito devono studiare i testi del marxismo-leninismo e tutta la letteratura di cui il Partito dispone. La .lettura della stampa è altresì in-diàpansabile. Sono da biasimare coloro che, con la scusa di essere, oberati dal lavoro, non si dedicano allo studio «Un comunista che pretende di svolgere bene il suo compito senza studiare, è simile a colui che vuole vivere senza mangiare». «Questa tendenza, che si chiama praticismo, porta al peggioramento qualitativo di nostro lavoro. Non è detto che un membro del Partito il quale lavori molto, lavori anche bene. Ciò avviene di certo se non accompagna il suo lavoro pratico con una costante preparazione teorica». La preparazione teorica dei membri del Partito non deve però a limitarsi esclusivamente al campo politico. Essa deve abbracciare anche quello tecnico ed Bùunìnistratìvo. Disciplina cosciente tin seguito il relatore esamina il problema della disciplina come «requisito necessario al rafforzamento del lavoro. Non si possono affrontare compiti difficili senza una ferrea disciplina. Questa non deve essere imposta, ma derivare dall’attaocamen-to. ai Partito. La disciplina si rivela nel membri del Partito attraverso il loro lavoro, attraverso l’applicazione delle direttive e anche nel portare a termine i compiti* entro il tempo stabilito, La disciplina si manifesta nella frequenza alle riunioni, nel pagamento delle quote e nell’atteggiamento verso il Potere Popolare e ni confronti delle sue leggi». E più oltre: «Disciplina vuol dire studiare le direttive, farle proprie, applicarle e difenderle contro chiunque». In seguito il relatore esamina i oasi più frequenti. di indisciplina. Il non portare a, termine i compiti nel tempo stabilite, costituisce un caso molto diffuso. Questa specie di indisciplina può avere talvolta effetti contrari a quelli previsti dalla azione». Il relatore analizza certi rapporti sbagliati fra compagni, in seno alle cellule, e nei confronti dei dirigenti. 'La relazione si occupa quindi della (inclusione nel Partito di «quelle forze sane formatesi durante le varie azioni della Io ta. Esse sono all’avanguardia, le più attive, le più attaccate, dimostrando la loro completa dedizione al PP ed al Partito». Si rile« va a tale proposito che l’ammissione di nuovi candidati è risultata ridottissima a causa del settarismo delle cellule. La lìnea politica, a tale riguardo, deve essere , radiòam’mente cambiata. H compagno Gobbo così si esprìme «Oggi, nel periodo dell’edifica-eiorie economica, coloro che sono S.più attivi nella trasformazione delle nostre cooperative, nella costruzione delle case cooperativistiche. coloro che organizzano il lavoro volomtarlo, e la trasformazione. dell’agricoltura, coloro òhe educano gli altri agricoltori al progresso agricolo, coloro che smacherano nelle riunioni di massa i Kulak speculatori rifiu-tantisi di pagare le giuste tasse-cöloüro ohe nelle fabbriche pii" gliòrano e rinnovano la produzione; gli udarniki'; coloro che in qualsiasi modo sono all’avanguardia nella produzione, nella lòtta economica In qualunque campo; coloro che sono i -migliori nelle organizzazioni antifasciste, coloro che nella loro attività si ispirano alle direttive de! nostro Partito, al marxismo-leninismo tutti questi sono gli elementi più vicini al Partitò. L’atteggiamento per scoprire, queste forze, deve essere concentrata specialmente sulle città della costa tra gli operai. Quindi il compagno Gobbo parla del!’accettazione dei candì data e delle cure che devono essere consacrate ad essi: «Non bi sogna credere che i comunisti s fabbrichino, bell’è pronti, oppure che si facciano da sè». Il segretario di cellula . dev’essere, oltre a tutto, anche un buon educatore Un’altro compito che spet'a a' Partito è quello dell’intensificazione delia vigilanza «per epu rare il Partito dagli elementi nocivi». A auesto proposito: il eomip Gino rammenta il tentativo che fecero alcuni elementi nocivi pei disgregare fi Partito e -Uq.iijjar* la sua linea rivoluzionar.a, ap profittando dei dissìdio ideologico tra il Comihform e il PCJ. La azione dii. questi elementi viene esaminata attentamente, metten do in rilievo il fatto òhe le tendenze liquidatrkä esistevano già al tempo del Congresso costitutivo del PC del TLT. «Tutti quésti elementi fanno . og|i parie delia frazione e sono diventati i nostri nemici aperti. Ciò significa che quantunque il Congresso avesse segnalato questi perìcoli, non ab* biamo esercitato una vigilanza sufficiente per eliminarli - alle loro radici». Allargamento dei quadri Nelì’aWenire perciò il Partito dovrà consacrare la massima attenzione a questo problema. Proseguendo, 11 relatore tratta der mètodo dii lavoro nei Partito: «Nel nostro Partito la distribuì zione del lavoro, l’assegnazione dei compiti ai singoli membri e del termine dell’esecuzione, fanno parte del metodo del nostro lavoro. .Ciò non è possibile senza il controllo, senza la critica e la autocritica. Il controllo deve essere inteso, nel senso dell’aiuto della collaborazione, nel caso che le difficoltà incontrate dal singolo nel portare a termine il compito, lo richiedano. Sì deve sviluppare inoltre una sana Critica ed autocritica. Il relatore rileva che l’autocritica è troppo poco in uso e che eSsa «educa il compagno a porre gli interessi del Partito e del popolo al disopra dei pròpri». Nella buona organizzazione del nostro Partito, consìste la possibilità di realizzare la linea politica dello stesso, prosegue la relazione, mettendo in evidenza che uno dei principali difetti ornale imoiego dei quadri, nella cattiva distribuzione del lavoro, nel cattivo collegamento tra gli organismi del Partito e tra il Partito ed altre organizzazioni. La deffioienza dei quadri non è una scusa sufficiente. Infatti bisogna pensare che molti dei nostri migliori elementi sono utilizzati in poèti ove delle persone normali e di minore capacità politica porrebbero trovarsi a loro agio. E’ finito il tempo in cu il lavoro consisteva in semplici agitazioni, oiggi i nostri comniti sono rivolti a problemi ben più importanti nel cantino economico. Non si lavora quindi più per improvvisazione, ma con un sistema organizzato estremamente collegato. Il sistema di lavoro dovrà venir sveltito, ma non trascurato. La miglior soluzione perciò sarà rappresentala dall’istruzione diretta degli addetti alla produzione In questa maniera si verificherà automaticamente il necessario collegamento con la ba- I/ ARTISTA nel seciallsmv (continua dalla tenia pag.) vanti a se’ un nobile scopo morale e sociale. Non fa l’arte per l’arte. Non fa l’arte per soddisfare il senso estetico di una ristretta cerchia di pseudo-intellettuali aristocratici. L’artista di nuovo tipo — attraverso l’opera-d’arte — suscita nelle larghe masse popolari il senso del bello e del buono, spinge alla emulazione piu’ nobile, esalta la nuova civiltà’ basata sul lavoro fecondo. L’artista socialista e’ un lavoratore che non e’ e non vuol essere il «superuomo» staccato, isolato dai suoi simili, ma l’artefice che trae ispirazione dal popolo e col popolo soffre, lavora e lotta per una vita migliore, degna di essere vissuta.. Sandro Bianchi se. Bisognerà aver cura dei rap porti con i compagni, tener conto delle lóro osservazioni e colia-bar are in tutto e dapertutto con essi, elim nando in tal maniera il nocivo assolutismo. Altra grave manchevolézza, registrata sinora, è stata quella di dare delle direttive di lavoro senza: constatare ;in seguito i risultati, In questa maniera molti avori venivano . mal eseguiti a non ' erano completati nel tempo necessario La ragione dii tale deficienza stava briricipalmerite neU’aecertamento ièlle direttive da parte dei segretari che prete rivano addossarsi la maggior parte dèi lavori piuttosto che attivizzare ogni membro del Comitato sulla direttiva.. dell’applicazione A quésto Concetto dovrà essere contrapposto quello della decentratone verso la base; in ciò starà la soluzione dei vari difetti dii collegamento sinota riscontrati Gli organi addetti alla soluzione da' questi importanti problemi saranno le cellule delle varie istituzioni e paesi. Il comp Gobbo ha accennato però anche ai lati buoni, soprattutto alla ammirévole dedizione al lavoro del nostri distretti. Altro compito che spetterà alle, cellule dii. base, sarà quello.di propaganda nei singoli posti. di produzione. Il loro piano si baserà soprattutto sull’aumento della produzSohe. Ciò vuol dire che essi dovranno guidare le organizzazioni sindacali càie abbracciano tutti i lavoratori. lì lavoro del Partito, dunque, dovrà servire da esèmpio e di sprone. Non bisognerà però cadere anche qui nel difètto di ima azione unilaterale di esclusiva richiesta nei confronti,delle masse lavoratrici, ma bisognerà anche aumentare i benefici in loro favore, special-ménte nel campo de-iràpprovvi-igìefte e, se possibile, anche nel problèma degli alloggi. Oltreciò, bisognerà aumentare l’attività posf-’.avorà'.iva, organizzando svaghi educativi, culturali e Sportivi. ili compagno Gobbo ha continuato luci andò le cellule ad una sorveglianza sempre più forte sull’attività disgregatrice della produzione, mezzo sicuro par un progressivo miglioramento delie condizioni economiche. . Quanto sopra va riferito pure agli impiegati che lavorano nei vari uffici amministfativii, ove dovrà venir eliminata ogni forma di burocrazia. Ogni impiegato dovrà venir sistemato nel posto di lavoro ad-datto .per lui. nel quale possa rendere »1 massimo sènza ritardate minimamente il lavoro, eliminando, in.tà! maniera, oltre la burocrazia, anche lo spreco dei materiali. Così frenato si eleverà il senso della responsabilità individuale , ne confronti del lavo fo, con risultato immediato di Un disbrigo delle pratiche in tempi utile e nella miglior manièra Dovrà essere questa la caratteri stica del Potere Popolare. Si dovranno curare in specia modo i nostri quadri amministra bivi.. I membri dovranno parted pare ai corsi di specializzazione Bisognerà inoltre lottare per U eliminazione del bùrocratismc negli ufflc< poiché questo non i altro che un rimasuglio della vi ta borghese, tie cellule degli 'ul tici dovranno provvedere all’elì orinazione di simili deficienze. Un importante particolare hanno da noi le cèllule della cam pagna, per ottenere maggior possibilità dii sviluppo della no stra economia con l’«elevazione della tecnica agricola e la razlo nalìz2az:óne delle colture. Le cèllule dovranno mettersi alla direzione della lotta per la produzione. Bisognerà dar maggior sviluppo alle cooperative agricole. Cosi elimineremo il perìcolo degli sfruttatori. Le cellule della campagna dovranno dirige re la lotta contro i Kulak che costantemente sabotano il Potere Popolare Si dovrà curare una gius: a applicazione imposte differenziate ammassi regolari ecc le cellule dovranno curare che io ogni paese vengano formate le commissioni di sémina. Collegamento fra Partito e masse L’UÀIS, quale organizzatore di massa e sostegno principale de! Potére Popolare, avrà il compitò di educare la popolazione nei problèmi politici, ed economici del Potere. Per assicurare , alle masse l’educazione politica e necessario un assiduo lavoro del Partito nell’UAIS. - I sindacati. abbracciano tutti 1 lavoratóri sui pošto di' produžio ne p consentono la loro mobilitazione, j loro contatti con II P nella lotta per la realizzazione del piano di ricostruzione economica, In passato, per colpa dei dirigenti frazionisti i sindacati erano trascurati. Ora essi stanno m’glforsndó. Per migliorare ultimamente l’organizzazione sinite cale saranno necessarie due cose principali. I membri del P dovranno comprendere bene la funzione dei Sindacati te noi. 1 membri del P .devono spiegare continuamente agli ’operai che 1! miglioramento delle loro condizioni di vita dipende dalla produzione. dal ritmo di ricostruzione nell’ambito del Potere Popolare». Bisogna lottare contro la buro- crazia negli uffici amministrativi ed economici per la soluzione dei problèmi ohe interessano l’appröv-vigionamento del nostri operai Agendo in questo modo 1 Sindacati saranno la vera «scuola del comuniSmo». Speciali cure il Partito le dovrà dédicare ella gioventù comunista; compito fondamentale di questa è di diffondere fra la gioventù la cultura marxista-leninista, togliere la gioventù dall’oscurantismo ed attivizzarla nel campo della ricostruzione. Così pura dovrà stabilire maggiori contatti in tutti i campi delle attività culturali e sportive. Essa deve essere la prima nei campo della istruzione professionale. La gioventù comunista è la fucina de! quadri del Partito. Per la risoluzione di questi compiti la G.C dovrà avere il massimo appoggio dal partito. Un ostacolo al collegamento del P con le masse e costituito dallo scarso numero di donne nel P Ciò è una conseguènza dell’in-comprensione del ruolo che hanno le donne nella nostra lotta. Bisogna far entrare nel Partito le donne che ài distinguono nella, lotta giornaliera. Bisognerà far funzionare 'maggiorine*.»*« i consigli degli . elettori, tdiscutere i differii dèll’amministrazìóne del P. Tali riunioni servono a col-'.egare, maggìdrrnéhte il Potere con la base e sviluppare il lavoro dal basso in alto. Per risolvere il problema fondamentale della nostra attività e tìonómica e cioè il programma'di ricostruzione economica previsto per il 1949 , bisognerà tener presenti due fattori: conoscere ad Ogni momento a Ohe punto stiamo con il lavoro, ed essere. ' in grado di prèndere immediati provvedimenti per-il maggior, svi luppo dì esso. Per risolvere il problema della mancanza di mano d’opera specializzata dovremo procedere all'impiego razionale di essa, 'crea re i nuovi quadri proven! ènti dàlie file dell’apprendistato, Organizzare corsi di specializzazione in quei rami di lavoro che ci seme più necessari. Bisogna pres'are- la massima cura ed attenzione all’elevazione di nuovi quadri del P, dare maggior impulso ai giovani che hanno dato prove di attaccamento durante la lotta e dopo, dare ad essi posti dì responsabilità. Per i . nuovi quadri dovranno essere scelti quei posti di lavoro che meglio rispondono ad essi. H comp. Gino conclude la sua relazione inneggiando all’URSS al PC del TLT al coitt-p. Tito e ài comp. Stalin. Grandi applausi accolgono la fine - di questa relazione. Sulla relazione dell'AM A J (continua dalla prima pag. ) | dell’amministrazione militare an-glo-americana di Trieste. , Tutto il materia'e necessario Viepe irò- f portalo dalla Jugoslavia. Fino ad oggi sono " stati riparati o rlco-’ strutti 146 km. di linee telegrafiche o telefoniche. Il servizio telefonico è migliorato notevolmente! ! Il numero degli abbonati è oggi dopp'o di quello al tempo dell’Italia fascista, ' —— I rraportì fra ìamminóstrazi Dopo l’entrata in vigore del trattato di’pace con l’Italia è stato créa o il TLT. L’Amministrazione Militare dell’Esercito Jugoslavo era del parére che, malgrado la divisione' amministrativa, le due zone -costituissero una unità Per .talc ragióne l’Amministrazione militare ha proposto al GMA la costituzione, dì un Comitato comune incaricato della risoluzione dei problemi che interessavano le due zone. «Questa proposta — dice la relazione — è stata rigettata dall’Amminlstra-Ziotie Militare angloamericana, la quale ha aderito soltanto alla formazione di Comitati speciali dio-gni . amministrazione militare, da riunirsi varie volte. In queste riunioni là Commissione Jugoslava deli’Amministrazione Militare, tenendo .presente che il TLT costituisce una unità, ha sostenuto decisamente i punti di vista della libertà di. movimento, della libertà dei traffici, della libertà di occupazione ecc... fra le due zone». L’Amministrazione militare an-glo-ämericairia ha invece sostenuto che le due zone sono due territori diversi Od ha perfino iden tlficató la : zona jugoslava come lino stato Straniero. L’Ammìni-Š trazione Militare Jugoslava ha j nelle riunioni ' ha posto all’ordi- j ne del giórno 1 seguenti problemi: «‘fnsffióo di merci fra le due I zone, libertà di movimento, mo- j vimento degli autoveicoli fra le due zone, rego’.anien'o del traffi- ! co postale, impiego della popolazione dèi TLT in una qualsiasi zona, uso della stazione radio di Trieste de parte del popoli della Sona jugoslava, modi di collegaménto, transito di merci provenienti dalla zona jugoslava attraverso quella anglo-americana del TLT ed una serie di altri problemi, minori. L’Amimnistrazìone militare allea’a non ha posto qua- . sì nesàutt problema di principio. I ; La Amministrazione Militare dell’Armata' Jugoslava ha posto morire sul tappeto anche Ü problema del libero traffico delle merci. Il GM ha sostenuto le limitazioni del. traffico da una zona all’altra. richiamandosi alle prescrizioni vigenti in Italia. Esso ha respinto la proposta jugo* slava. Riguardo a una, lista contenente l’elenco di merci disponibili per Tesportazlone, Sl GM ha alla fine, .dichiarato di non poterla compilare perchè «prati-camen'e non possiede nulla che possa essere esportato nella zona jugoslava. Sì potrebbe inve- ce asportare, ad esempio, Ü marmo, ü cemento e la calce. fUla proposta del GM anglo-americano, relativa ai comuni diritti di pesca, l’Amministrazione Militare dell’Armata Jugoslava ha rispo sto di èssere d’accordo in linea di principio,,ma di ri.eneretta libera esportazione del pésce come equivalente alla libera esportazione, ed importazione di tutte le altre merci. Su tale base essa è disposta a ’ continuare le trattative. Anche nei riguardi dei pagamenti, -TAmministrazione Militare .dell’Armata Jugoslava ha sostenuto il principio dell’unità del territorio. I1GM angloamericano ha respinto la proposta jugoslava. Si è addivenuti poi ad un accordo, ma, subito dopo, è stata vietata ogni esportazione di merci '.dalla zona angloamericana. Nei, riguardi del libero movimento della popolazióne, delle due zone, l’Amministrazione Militare . dell’Armata Jugoslava ha sostenuto II '.principio dell’unita del territorio. IL GM esigeva invece la acCettàzione di clausole restrittive, con netto carattere politico. L’Amministrazione Jugoslava. ha, respinto - tali, clausole e si mantiene sèmpre sulla posizione del libero movimento fra le ‘due zone. Anche il principio del libero impiego della forza lavóro di qualsiasi parte .del territorio, è stato respinto dal GM In sèguito la relazióne tratta degli incidenti verificatosi sulla linea di demarcazione dal 1947. in poi. «Vari organi del GM anglo-americano hanno preparato uns serie di incidenti sulla linea di demarcazione» — dice la relazione. Solo'alcuni soho stati riconosciuti' dal GM, quantunque esistano per tutti dei solidi argomenti probatori. Nella relazione viene inoltre menzionata la violazione degli accordi bilaterali e del- Trattato di pace con l'Italia, perpetrata dal GM il 1. maggio 1948 con il divìe o e la sospensione assoluta dei movimenti attraverso la linea ■ di demarcazione Per risolvere il problema degli. incidènti l'Amministrazione Militare jugoslava ha proposto una commlsisone Che operasse.in-dagini sul posto. Il GM non ha accettato quésta proposta. Più tardi ’ tale problema • è stato ■ risolto con un nuòvo esame di tutta la linea di demar,-azione. SITUAZIÓNE POLITICA NELLA ZONA JUGOSLAVA del TLT Da. ultimo, la relazióne tratta dell’attività • delle masse popolari precedènte nel. corso della guerra di liberaz one ed attuate per una confacente .Soluzione di tutti i problemi che sono emersi dopo la conclusione dèi Trattato rii pace L’UAIS, come la , più. forte orga-nizzagione.politica, riceve un particolare riconoscimento per la azióne te essa, svolta, assumendo,' fra. l’altro una posizione positiva- nei controre i del Trattato dì pace. La reazione sottolinea Inoltre che l’autogovèrno della popolazione ha assunto un tal sviluppo da ridurre al minimo lo apparato della Amministrazione Militare. L’apparato della sicurezza pubblica è mìnimo, la criminalità k in netta discesa e gli incidenti politici sono poco numerosi e provocati, per lo più, dal di fuori. A tale proposito 1* relazione cita la dichiarazione fattami Congresso costitutivo dei Par ito del «Partito repubblicano d’Azione della Venezia Giulia», a Trieste nell’ottobre del ’46...» devono subito essere messi in azione — per il momento per ovvi* ragioni in forma clandestina **• gli uomini adatti». Dopo aver messo In evidenza l’inanità delle provocazioni, la relazione sotolinea la funzione positiva dei SU ed il continuo I progresso che si verifica nella zona amministrala, quindi condii* de: «L’Amministrazione Militare ì dell’Armata Jugoslava che ha cu* ' rato, in accordo degli impegni assunti con il Ttrattato dì pace, la sicurezza pubblica della popolazione, rendendo possibile una vera democratizzazione della vita pubblica; ritiene d’aver risolto con successo e con sodisfazione di tutta la popolazione,, i compiti che 1® sono stati affidati». Panorama del Sabato (continua dalla prima -pag. ] Degne di rilievo le dichiarazioni fatte dal generale Marras, a Fort Knox, ad un rappresentante dell’Aèsoeia'ed Press; il Capo di-Stato Maggiore delTEsercito Italiano ha dichiarato che «’.Italia dovrèbbe avere il più. forte esercito che possa esserle consentito», ri nuòvi scandali per evasioni fiscali ammontanti a miliardi * di lire. e. ■ ■ Ma il fallimento più clamorosa della settimana è stato quello dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. I rappresentanti delle 38 nazioni si sono dati appuntamento 8 New York, per l’aprile del 1949. Palazzo Chaìllot ha chiuso 1 battènti. Dopo quasi tre mesi di riunioni e sedute, del rumoroso ed agitatissimo mondo ufficiale, diciamo così, delle. Nazioni Unite, non rimane che 11 ricordo; nessun accòrdo è stato raggiunto sul quattro o cinque grossi problemi! dai quali dipendono la pace e la prosperità del mondo. Aride ; discussioni hanno sottolinea’o . il profondo disaccordo che regna nell’ambiente delle Nazioni Unite, dove la volontà sincera di «►operazione fra i popoli, per M raggiungimento di una vera e duravo’e pace, è stata manifestata soltanto dai rappresentanti della Russio Sovietica e dal suoi amici. ti nostro compito: rafforzare il potere popolare (Continua dalla prima pag. ) ziòne. Esse derivano dal fatto che la vicinanza di Trieste come centro economico e commerciale impedisce con la sua concorrenza lo sviluppo dell’industria a Capodistria. Malgrado la vicinanza di Trieste, la campagna capodistriana che si e’ avviata alla cultura intensiva, ha dovuto soggiogare alla concorrenza di prodotti che varie imprese della Italia piazzano a Trieste a prezzi piu’ bassi. Era inevitabile — continua la relazione del gerarca fascista — che finisse l’epoca fiorente che derivava da combinazioni artificiali e menzognere. Il fatto pero’ che l’agricoltura locale ebbe- un durissimo colpo, ne e’ prova irrefutabile il numero impressionante che si registra gì* da vari aititi, degli incanti immobiliari che per essere nella maggior parte promossi da Istituti Fondiari di Credito e dà altri Istituti di Credito, non e’ da ritenere ché possano essere a-scritti ad atti vessatori di creditori esosi. io coloni che proprietari” E’ fuori dubbio che certe proprietà’ e’ meglio che vadano eliminate, sia nell’interesse della economia generale,, sia anche a vantaggio del contadino il quale dopo un primo momento di avvilimento, troverà’ la vita mano dura quale colono senza la preoccupazione delle imposte, spese per fertilizzanti ecc, che quale proprietàrio' opprèsso dai debiti. Ma e parimenti fuori dubbio che nella maggiore parte dei casi occorre impedire che le nostre unita’ poderali, tutte a cultura in- » tensiva, vadano scomparendo». Dopo aver rammentato che ogni anno un centinaio di persone veniva costretto dalle condizioni ad emigrare, il gerarca concludeva: «Meglio coloni senza la preoccupazione di dover pagare le imposte che proprietari della terra». Prendendo lo spunto da questa relazione, il comp. Beltram afferma che soltanto la lotta decisa della popolazione istriana ha potuto risolvere una tale situazióne. Grazie al potere popolare, molti dei problemi, indicati dal gerarca fascista sono stati già’ risolti. Molti pero’ si pongono oggi davanti alle masse popolari. Tutte le organizzazioni democratiche dovranno considerare come loro compito d’onore la risoluzione di questi problemi Giunto a questo punto, il relatore inizia l’esame della situazione politica nel circondario dellTstria. Da una parte vi sono le masse popolari ché fanno ogni sfòrzo^ per far progredire le condizioni del circondario, dall’altra vi sono gii sfaccendati che vigono nella speranza di tempi migliori per loro e con-il sussidio che ad essi passa il CLN istriano (leggi De Gasperi)». Vi e’ poi un terzo gruppo, < quelli cioè’ che piu’ o meno lavorano, ma che sono fortemente convinti che lo attuale potere ha da essere sfasciato e creato uno nuovo che legherebbe il suo destino con la Italia. Questi sono ! vidaliani». Oltre a questi vi sono gruppi legati al Partito socialista ed agli indipendentisti. Quindi il relatore parla della azione dei vidaliani. «Questi deboli sono rimasti isolati ed oggi vivacchiano e complottano contro il potere popolare. Nelle loro riunioni segrete si trovano in tre o quattro per realizzare le direttive dell’agente dell’imperialismo Viđali e deliberano scioperi nelle fabbriche per dimostrare che gli operai sono contro il potere popolare che sono malcontenti, ecc.». Ma gli operai non abboccano. Troppi fatti hanno loro aperto gli occhi. I tentativi di dimostrare il terrore nella zona B sono miseramente falliti. Jacksetićh disse ad un’emissario di Viđali che andava chièdendogli prove sul «terrore»; «Ma che Cosa pensa Viđali Debbo io battere. la testa contro il mttro per spaccarla e dimostrare in tal maniera che nella zona B esiste il terrore?». La faccia dei traditori In seguito il relatore passa all’esame della situazione dei Sindacati Unici a Trieste. «Nella Sua relazione il generale1 Àirey dice che in questo periodo, cioè* dal luglio al settembre, non vi sono stati perturbamenti ne’ scioperi nel territorio. Analogamente uh corrispondente del giornale americano «Morning Post» ha comunicato da Trieste che la piu’ forte organizzazione comunista che contava 80.000 mèmbri e che era in grado ogni momento di mobilitare per le vie 50.000 persone e che noh era possibile costringerla ad alcuno controllo e’ oggi la piu’ debole. «La organizzazione comunista e’ oggi un’ombra della, sua forza passata» dice il corrispondente. Destradi in risposta alla delegazio- SPORT-SPORT- SPORT- SPORT- SPORT-SPORT- SPOR Ne campiona.o di calcio 4U TLT la squadra Aurorìna si è za »" . di Isola. La Ser volana ha diviso la posta con la Muggesana ed è distaccala di due punti. La F. Macdhìne, battendo o. o ■ mente • «• i» fiancata, e punta decisamente verso la vetta delia classifica Nei settore di centro, la Costa-lunga ha pareggiato con il Pira' no in una brutta partita rovinata dall’arbitro sceso in campo li non perfette condizioni- tisiche Nel settore di coda, notevole è stato lo sbalzo della Medusa che ha battuto la pur ottima squadra dell’OMMSA, Il fanalino è mantenuto dalla Ro a tese che « però-in netta ascesa e che ha osto non poco da fare all’Aurora Domenica prossima verranne disputate le seguente partite, cor. l’incontro di cartèllo Aurora -Arnioni, CAMPIONATO T.L.T. Costs’unga - Piran 4-4; A-', ara-Roianese 2-1; Fabb. Mach.-Uma go 4-1; Portuale - Arrigoni 0-0 OMMSA - Medusa 1-3; Mu.gi.-a Servolana 1-1 ; Ponzlana - Dreher rinvia'a; Maddalena - -S,- An na 3-1. XI giornata Auròra 11 8 2 1 34 6 18 Arrigoni 11 7 3 1' 24 7 lì Servoiana 11-7 2 2 28 11 le F Macchine 11 7 2 2 21 8 16 Muggìa 11 5 4 2 22 8 .14 Céstaiunga 10 5 3 2 26 15 13 OMMSA 11 6 1 4 13 16 1? Umago '1 5 2 4 23 22 15 Pìrano . 11 4 3 4 21 20 11 Maddaler.. li 4 1 6 12 29 8 S. Anna 10 3 2 5 17 21 8 Portuale 10 2 3 5 8 15 7 Medusa 10 2 1 7 11 30 5 Drsher 10 1 3 6 5 13 4 Ponziana 10 1 2 7 7 18 4 Roianesi 11 0 2 9 U 44 2 CAMPIONATO DI ZONA Nel campionato di zona, continua la regolare ascesa della squadra Vertenegliese, tallonata da' Cittanova. Segue il Fiorini l’Arrigoni B che ha subissato Bo to una valanga di reti -la squa dra dell’Ümago; ; quindi , a Partizan che ha due ’ partite in meric e si dimostra l’avversario più pe-rico’óso per il Verteneglio. Nè; settore di centro Stel'a , Rossa, Buie-ed Aurora B. Il fanalino dì Coda è tenuto anche .questa ,vo’-ta dalla . squadra Medusa B dì Gapodistria. Nella prossima giornata di campionato avremmo l’incontro d: cartello Cittanova-Partizan. Néla-erC Rrst ID R et àhéettè CAMPIONATO DI ZONA Arrigoni - Umago B 10-2; Me duša B - Verieneg’io 0-4; Citta nova - Aurora 2-1; Fiorini - Pe tronio 2-1; Pìrano B - Jadran D Z. 2-0; Stella Girone Verteneglio : Cittanova Fiorini Arrigoni B Partizan Aurora B , Bùie Stélla Rossa Petrovia Umago B Jadran DK O* 1 impia Medusa B Rossa-Olimpia 9-1 dì andata 6 6 0 0 22 7 5 11 5 4 10 6 4 0 2 4 3 0 1 5 2 2 1 6 2 2 2 5 2 12 6 2 0 4 7 12 4 7 115 5 10 3 6 0 1 5 17 8 17 4 26 6 9 6 8 ; 6 6 16 14 12 7 10 7 20 7 16 5 23 3 16 XD GIORNATA DEL CAMPIO NATO DI CALCIO DEL TLT Ore 8.30 Bagnoli, Dreher-Mug-gia; 12.30 Bagnoli, Servolana-Co-sta’unga; 14.30 Bagno’i, S. Anna-F. Macchine; 10,30 Trebieiano Roianese-Maddalena: 14 Iso’a, Ar-rigoni-Aurora;. 14 Capodistria fìeduS&-Ponziana;14 Pìrano, Pi- rano-Portuale; 14 Umago, Umago-OMMSA. PARTITE DI CALCIO PER LA OTTAVA GIORNATA DEL CAM PIONATO'DI ZONA. A Ci tanova ore 14, Cittanova-Partizan; a Buie ore, 14, Buìe-Ar-rigoni; a Umago ore 12.30, Uinà-go B-Fiorini ; a Petrovia . oge • 14. Petrovia-Pirano B; a Decani or« 14, Jadran-Medusa B; a Vertene-g’io ore 14, ! Verteneglio-Stella Róssa; a Capodistria ore 10, Aurora-Olimpia. - - Businia 5 5 0 0 13 0 1C Seghetto 6 4 0 2 9 6,8 Scuola Naut. 4 2 1 1 10 4 5 Sa’vore 513 1 7 9 5 Jadran S.L 5 2 0 3 6 il 4 Daila 6 1 1 4 7 9 3 Fèrbulana 1 1 0 0 5 0 2 Villania 4 1 0 3 2 7 2 Vertèneglio R 2011 12 1 Materada 4Q04 113 l ne dei nostri S.U. che a nome dì 13.000 membri ha protestato nell’ultimo congresso illegale dei Š. U. ha dichiarato: Noi spazzeremo questi trotzkisti, cominciando dalla loro delegazione». In seguito il comp. Beltram tratteggia chiaramente l’azione traditrice e provocatrice di Viđali che ha avuto il suo culmine nel sequestro giudiziario di enti che servivano la stampa democratica La relazione dèi comp. Bei-tram prende quindi in considerazione «qeulla parte della popolazione che ncora sta passivamente a parte»,- (e di questi ce ne sono ancora ? parecchi nelle citta’ costiere) e che e’ spiritualmente collegata con il partito democristiano in quanto questo abbraccia soltanto gli esponenti in vista: il clero nonché’ i magnati che sfruttarono, prima indisturbati la popolazione dellTstria. Sfanno con il Partito Democristiano in uanto esso ha assunto in proprio tutto ciò’ che rappresenta la tradizione e la mentalità’ lasciate ; dal fascismo e di cui specialmente l’elemento borghese difficilmente si libera. Il relatóre vére nel rafforzamento della fratellanza italo-slava uno dei mežzi principali per lottare contro il nazional sciovinismo promesso dagli elementi di cui sópra. A proposito delle basi ideologiche del CLN dellTstria, che sono state messe a fuòco dallo ultimo processo contro il gruppo Drióli, la relazione cori si e-spfime: «Attravers le dichiarazioni personali degli esponenti del CLN, smascherati, si viene ala conclusióne che questa organizzazione e’ una normale organizzazione criminale di spionaggio e di terrorismo mirante a distruggere, con la forza e con una catena di delitti, il sistema sociale esistente ed , il Potere Popolare coinè espressione della volontà’ di un libero popolo democratico. L’aiuto che questi terroristi ricevevano da Trieste o direttamente da De Gasoeri, chiarisce gli elementi ed i metodi di cùi si serve la reazione pur di dimostrare, di fronte al mondo, che da no esiste quella situazione che da essa e’Assiderata. Tutti onesti tenutivi sono stati, smascherati grazie alla vigilanza degli organi d“l Potere e dall’unita’ della popolazione. Essi sono falliti ed i provocatori, insieme ai loro padroni, sono stati messi' alla gogna. Con il processo Drioh’ e’ stata fnal-m£htè liquidata la grande menzógna è la rirovo'-i rione del cosiddétto CI N deli’lstria, raopre-seotànte a loro dire, un «movimento di liberazione dell’Ts+ria». La liquidazione e’ avvenuta in mepier» ingloriosa oer tutta la banda, a partire dal suoi gregari, e noi su’, attraverso «La Voce libera» e Santin, fino a De Gasneri. Oltre alla reazione dell’ele-mento italiano, bisogna pero’ prender in considerazione anche fumila ritea'ri”**«* nelle campagne in mezzo agli slovenie ai croati, quantunque questa sia di gran lunga meno importante. Sono singoli speculatori che Si erigono contro le iniziative popolari, ma beh presto essi vengono smascherati, Vi soho inoltre «eleménti del clero italiano che,, con inganni, influiscono sui genitóri croati, perche’ mandino i loro bambini nelle scuole italiane. Tale azione e tale specie di nemici e’ molto piu’ condannabile in quanto da noi non sono state ancora cessate le conseguenze delTónnresSione nazionale. Simi-, li casi dovranno essere denunciati nel .futuro e - rigorosamente puniti. Evidentemente si tratta di direttive impartite da Santin a cotali rappresentanti del clero. La relazione prende auindi in esame il problema degli operai che lavoranoa Trieste. Il cambio dèlie diecimila. metrolire e’ - un provvedimento «sotto ogni aspetto giustoe legale», tenuto conto del fatto che i lavoratori occupati a Trieste e abitanti in questa zona, beneficiano qui di tutte ile provvidenze del Potere Popolare, ma che in nulla contribuiscono ai nostri sforzi oer il bene della comunità’. Al > coro dei «difensori» reazionari della categoria in argomento, si sono uniti anche Viđali e la sua cricca. Tutta questa gente unita, ha tentato di provocare disordini e, s’intende, : di screditare con questi il Potere Popolare. Noi diciamo a simili traditori d astenersi dal dare insegnamenti al Potere Popolare su rio’ che e* giusto o ingiusto, su ciò* che e’ di interèsse comune o meno. Sempre a tal proposito la relazione rile- va che nel mentre il denaro guadagnato a Trieste ha un valore speculativo in questa zona, a Trie/te nelle misure delle paghe ai lavoratori, e’ sufficiente a malapena per far vivere tuia famiglia alla giornata. In, seguito il compagno Bei-tram mette in rilievo il grande slancio delle masse lavoratrici di tutte le nazionalità’ nella costruzione di un migliore avvenire. La lotta contro la speculazione adotterà’ misure sempre piu* severe. In tale situazione «e’ necessario che il nostro partito sin a conoscènza di tuto ciò’ perché1 davanti ad esso stanno ancora gravi e difficili compiti, compiti che esso potrà’ facilmente e positivamente rsolvere se avra’ una esatta prosnettva di tutto e se non si adagierà’ sui risultati già’ conseguiti. Armato con l’ideologia marxista, idelogia che deve far sempre piu’ propria e concretizzando i conseguenti insegnamenti che derivano da questa, evitando, d’altra parte, di adagiarsi troppo farilmente sui risultati ottenuti nel periodo dei successi e di perdere la fiducia nel periodo degli insuccessi, Il nostro Partito sapra' senza dubbio affrontare tutti i compiti che saranno posti davanti a lui Esso ha già’ dimostrato la propria capacita’ di guidare le wisse popolari nella lotta pèr il Potere Popolare, nella lotta per la formazione e il consolidamento dello stesso. Su questo cammino e alla testa delle masse, il Parti-to deve proseguire per un migliore avvenire». LE CONCLUSIONI del comp. Beltram alla conferenza Mentre si sta’ concludendo questa terza conferenza del Par-' tito ritengo necessario sottolineare che essa riveste un grande significato per la nostra futura atticità’. E’ stata rilevata la necessita’ del rafforzamento del P. Ciò’ significa concretamente rafforzamento e sviluppo della nostra economia; rio’ significa creazione di una base materiale che , metterà’ in grado il Potere di assicurare un migliore avvenire, ài nostro, popolo ' lavoratóre, A tal uopo saranno necessari sforzi maggiori, hnà migliore organizzazione,' Un senso di responsabilità’ e rendimento dei singoli. Il nostro Partito deve esternare tutte le sue forze, ricercare nuovi e migliori metodi di maggióre effetto, è di insegnare con.il proprio esempio alle masse lavoratrici includendole attivamente nella nostra produzione. In tal modo si altarghéra’ continuamente la cerchia dei membri della nostra comunità’ Proprio a eausa di questa atti-vita’ nell’esecuzione da! nastri compiti, andranno invece se pre piu’ smascherandosi gli s culatori, i nemici delle masse ; polari e del loro potere ed i botatóri. A questi elementi uniranno come forza diretti anche i sostenitori dell’agen di VidalL Bisogna costring questi elementi a scoprire i li scopi. H loro isolamento sign ca allargamento del fronte i mocràtico. nonché’ il raffor mento di questo. Bisogna e sacrare una maggiore attend ne ail’edncaziótie ideologica, l’unita’ ideologica ed organiz tiva del Partito ed alle orgatl za-ioni dj massa. Bisogna r forzare il .nos+ro Partito con elementi migliori. Conte crrte di accettazione deve servire attività’. Molti compiti, compagni, stanno di fronte. Questi com? li porteremo a tarmine pere siamo uniti, perche’ nossedia un Partito unitario. Bisogna cHercre ima lotta ad oltraT ai lionirlctori, smascheranti davanti alle maat».