PROSPETTO DEGLI STUDI M/ ' 'i ■» " iSf V V **• •«. M: SEZIONE COMMERC1ALE / DELLA I. R. ACCADEMIA Dl COMMERCIO E NAUTICA (£■ V, d'/S1''- Y i ft.;P r PUBBLICATO DALLA DIREZIONE PER ’ L’ANNO SCOLASTICO 1911-1912. ■ vv -j~ fl i ^ 'v-iv >?.'•'vV jr ’ . ? •;> •■'v'. i/f > «V *• 'n i ‘ «■ ‘ .* » •rV*sivV' ■'*'•*' ‘ iL’**» v tl' •^KSt^ST'* it I. GUIDO dott. VOGHERA. — Ln teoria dei vettori.\ II. Notizie scolastiche. ED1TRICE la Sezlone commercia/e dell’i. r. Accademia ii di Commercio e Nautica di Trieste. u PROSPETTO DEGLI STUDI DELLA SEZIONE COMMERCIALE DELLA I. R. ACCADEMIA Dl COMMERCIO E NAUTICA PUBBLICATO DALLA DIREZIONE PER L AMINO SCOLASTICO 1911-1912. I GUIDO doti. VOGHERA. II. Notizie scolastiche. La teoria dei vcftori. TRIESTE iSfabilimento lipografico L. Herrinanstorfer GUIDO dott. VOGHERA ?.i vm Bl BL I OGK AK LA I. Numeri ad n unita e gruppi di trasformazioni. /7. Hankel■ — Theorie der komplexen Zahlen, Leipzig 1867. Fondamenti della teoria, defini/.ioni e suddivisioni. S. Lie e G. Sdyeffcrs. — Vorlesungen über kontinuirliehen Gruppe Leipzig 1893. Gruppi di trasformazioni con applicazioni geometriehe. — 11 Cap. 21 e una relazione dollo stato della teoria dei numeri complessi a quel tempo, E pertrattata perfettamente la dipen-denza dei numeri complessi dai gruppi di trasformazioni e la storia della teoria. — Tn fine una relazione sui nuovi Iavori. O. Stolz e A Gmeiner. — Theoretische Arithmetik, Leipzig 1902. Nel II. Vol., Cap. 10, sono contenuti i fondamenti della teoria, trattati eol massimo l'igore e alcuni teoremi sui quaternioni. ß. Peirce. — American Journal of Mathematics 1881 Vol. 4 p. 97 Le qualitä dei numeri ad n unita sono dedotte indipendento- mente dalla teoria dei gruppi. — Enumerazione dei sistemi a tre ed, in parte, di quelli a 4 unita. E. Study. Monatshefte für Mathematik und Physik 1890 Vol. 1, p. 283. Enumerazione dei numeri a 4 unita con un metodo partieolare. Mathematical Papers froin the Chicago Congress. New-York 1896 p. 376. Relazione sullo stato della teoria, importante in special modo per I’ interpretazione geometrica dcl gruppo dei quaternioni. Theorie der gemeinen und höheren komplexen Grössen. In : Enzyklopädie der mathematischen Wissenschaften Bd. I, A, 4. Da un riassunto complcto dcllc opere piü importanti apparse fino allora. L’articolo fu editonellatraduzionefranceseda E. Cartan. G. Scljeffers■ — Zurückführung komplexer Zahlensysteme auf typische Formen. In: Mathematische Annalen 1891 Vol. 39, p. 293. Classificazione dei sistemi secondo la teoria dei gruppi. — Enu-merazione dei sistemi a 5 unita. TI) Molien. — Über Systeme höherer komplexen Zahlen, ln: Mathematische Annalen 1893, Vol. 41, p. 83. 1 sistonii vengono trattati da un punto di vista dol tutto originale c si giunge ad una classificazione generale dei numeri ad n unita. H. E. Hawkes. — Transaotions of the American Mathematical Sooioty, Vol. 3. 1902, ]). 312. Mathem. Annalen, Vol. 58, 1004, p. 361. „ 00, 1905, „ 437. llicongiunzione dei lavori dei matematici tedeschi a quelli cU’gli inglesi e degli amoricani. — Enumorazionc (non perfetta) dei numeri a 6 unitä eon 2 o j>iii unitä equipotenti e dei numeri quaternionici a 7 unita. B. Starkweatfjer. — American Journal of Mathematics Vol. 21, 1800. ,, ,, ,, „ 23, 1001. Enumerazione dei sistemi a sei unitä con 1 unita equipotente e di grado 4. I. B. Sljaw. — Transactions of the Amorioan Mathematical Society. Vol. 4, 1903, p. 251 c 405. Derivazione della teoria dei numeri complessi da quolla dalle matrici. — Classificazione dei sistemi ad n unitä dividendoli in unitä assooiative. G. Vogfrera. — Denkschriften der mathematisch-naturwissenschaftlichen Klasse der k. Akademie der Wissenschaften in Wien 1008, Bd. 84/11. Enumerazione completa dei numeri complessi a sei unitä. Completamento dei lavori dei matematici inglesi. II. Quaternioni e teoria dei vettori. O. Bellavitis. — (Trad. di Läisant nei Nouveaux Annalcs de Matho-matique 2. Ser. T. 12 e 13, 1854). — ,,Nposiziono del metodo dolle equipollenze.“ A. F. Möbius. — Articoli vari nei Berichte der k. sächsischen Gesellschaft der Wissenschaf ton 1852-55. Trattamonto goometrieo della teoria dei vettori. H. Grassmann. — „Geometrische Ausdehnungslohre“ 1844. Definiziono del prodotto interno od esterno dei vettori, quindi nuove quantitä scalari e spaziali. W- Hamilton■ — Lectures on Quatemions, London 1853. Elements on Quaternions, London 18(i(i. In quosto o nello numerose edizioni o traduzioni successive sono contenuti i fondamonti della teoria, divenuti elassici. La loro importanza riguarda specialmento 1’aritmetica. Noll’intor-pretazione geometrica il (piaterniono e calcolato sempro quäle im operatore. G. Peano. — Calcolo goometrieo, Torino 1888. Importante per la doduziono assiomatiea doll’intorpretazione geometrica dei vettori. M. Abraham e A. Föppl. — Theorie der Elektrizität, Leipzig 1907. I. Abschnitt. E un breve riassunto della teoria dei vettori, come s’ inten de nella fisica moderna. E. Tirperding — Die Vektorenrechnung. In : Enzyklopädie der mathematischen Wissenschaften Bd. IV, B, 2, I. La teoria dei vettori e trattata anehe qui esclusivamente dal punto di vista della fisica. Gibbs-WUson■ — Vector Analysis, New-York 1901. E il piü perfetto libro di testo della teoria fisica dei vettori. Contiene la teoria dei dyadic, ma senza le applicazioni di essa al calcolo differenziale. E. Jafjnke. — Vorlesungen über die Vektorenrechnung, Leipzig 1905. 1 vettori sono trattati col metodo di Grassmann e moltc sono le applicazioni alla geometria e alla fisica. V. Fischer. — Vektordifferenziazion und Vektorintegrazion. Leipzig 1904. 15 1’ applicazionc dei dyadic al calcolo differenziale coli’ inter-pretazione gcometrica. Inoltre in quasi tutti i libri di fisica moderna si trovano ca-pitoli sulla teoria dei vettori. Riguardano in ispecie i quaternioni. F Klein A- Sommerfeld. — Über die Theorie des Kreisels, Leipzig 1897, 1 Vol. 1 Cap. S 7. E. Study. — Geometrie der Dynamon, Leipzig 1903. — Prefazio-ne o p. 596. ecc. Per la bibliografia completa delle nuove opere italiane sulla teoria dei vettori vedi : C. Burali-Forti. — Fondamenti per la geometria differenziale su di una superficie col metodo vettoriale generale. In : Rendieonti dei Cireolo matematico di Palermo, Tomo 32, 1912. p. 1. E perö insussistente l’asserzione ehe l'autore c Mar colo tu/o abbiatio dato i fondamenti di questa teoria. Anehe le omografie vettoriali, non sono di fatto che i dyadic che il Gibbs aveva trovati giä ne! 1881. In questa bibliografia mancano le opere degli inglesi o doi tedeschi: per non citarc altri, fra le piü recenti quelle del Gibbs e dei Fischer. 11 metodo poi dei Burali-Forti non si distingue gran che dagli altri ne per rigore aritmetico o assiomatico nei fondamenti della teoria, ne per un’analisi profonda delle cause dei ripetersi delle operazioni vettoriali. Una relazione completa sulla teoria dei vettori si trova in : Ant. Libicky. — časopis pro pestovani mathematiky a fysiky, Vol. XXXV, Praga 190«. PßEFAZIONE Nel trattamento sistematico dclla geomotria o della lisica teore-tiea occorrono sovente delle operazioni, ehe assumono in seguito al loro ripetersi una speciale importaiiza, in guisa da far ritenere noces-sario lo sviluppo di una nuova algebra, ehe .si oecupi di queste relazioni, come 1’ algebra comune si oceupa di esprimere simbolieamente le ope-razioni aritmetiche. Un esempio di queste rolazioni ehe rieorrono nella fisiea e la eomposizione secotido il parallolograinma delle forze. Tale legge e usata nelle composizioni delle strade, delle celeritA, delle aecelerazioni, dolle forzo, delle forze elettriche, delle attrazioni, delle onde, dei moti circolari, ecc.; c osi ehe etwa assurne un’importaiiza fondamentale e ehe sorge naturalmente il bisogno di trattarla una volta per sempre, in modo da poterla applicare poi formalmente ogni qual volta si verifieheranno quelle condizioni per le quali essa fu svi-luppata. Tale bisogno fu inteso fino dai primi tempi in cui la mecea-nica comineio ad essere trattata analitieamente, ma ebbe la sna ospli-cazione in due diverse direzioni nei lavori di Grassmann e di Hamilton. II primo eoneepisce il vettore come una quantitä spaziale, il secondo come un'operazione ehe si puö interpretare e rappresentare nello spazio. La «lifferenza fra le due coneezioni e foiidamentale e soltanto i risultati formali eoneordano fra loro. Di fatti il Grassmann partendo dalla sna eoneezione no n esita a introdurre nuove grandezze spaziali ogni qual volta esse .sJi rendano necessarie per una nuova operazione vettoriale; il Hamilton inveee ten to < li far rientrare anelie queste nella sna prima detinizione. La prima tendenza quindi sam piü rigorosa, la seconda dara un’ idea |>iu profonda silile eause del ripetersi dolle singole rtfgo-laritä. Ma un’altra tendenza si aggiunse a queste due, e rieollegandosi poi con esse venne a dare nuova luee a <]uesto campo della mateniatiea. Nel 18.'51 Gaus.s aveva pošto il (|iiesito : Perche i numeri eomplessi chiudono il campo delle operazioni algebriche La risposta a questa domanda fu data piü volte e in senso diverso, ina si puö-perö conden-sare il risultato ili tutti gli studi nell’ esprossione che qualsiasi osten-sione del concetto di numero complesso da dne a piü unitä ei costringe a rinunciare ad una delle leggi fondamentali deli’ aritmetiea. E oerto ehe questa risposta 11011 e ehe una constatazione e 11011 una spiegazione o ehe essa richiedo una giustificazione piü profonda nell’ analisi della seelta delle operazioni aritmetiehe, ma le rieerehe fatte in questo senso eomlussero il Ilnnkel nel J807 a porre le basi della teoria (lei numeri eomplessi ad» unitä eon una moltiplieazione distributiva eolla somma. Lo studio dei sistemi ehe risultano rinuneiando ad una delle leggi delle operazioni, per esempio alla commutativitä della moltiplieazione, si trova finito nello Stolz-G meiner „Theoretische Arithmetik“. Alla definizione generale dei numeri a piü unita si ricongiunge il teorema di Poincare (1884), ehe un sistema numerico associativo e di-strilmtivo ad n unita corrisponde ad ungruppo semplicemente transitive di trasformazioni lineari omogeneo ; teorema che mise in eongiunzione la teoria dei numeri a piü unita eon quella dei gruppi di trasformazioni di Lie, rendendo possibile in tal modo, applicando la teoria dei gruppi di trasformazioni, 1’ enuinerazione perfetta dei sistemi numerici. Tale enumerazione era gia stata tentata fino dal 1871 dal Peirce, ehe aveva desunto una serie di teoremi sulle unitä piü importanti dei sistemi di numeri eomplessi, e venne completata piü tardi, fondandosi perö sempre su teoremi della teoria dei gruppi di trasformazioni. Queste rieerehe dimostrarono che il sistema dei quaternioni di Hamilton 11011 e che un caso speciale di una serie di sistemi che godono dolle sue stesse qualitä, perö ehe esso desume la sua importanza dal fatto che le trasformazioni del suo gruppo sono in una relazione tissa eon le trasformazioni che subiscono le coordinate «lei punti dello spazio, calcolato come corpo solido, in seguito ad un movimento qualsiasi. Anche formalmente i quaternioni lianno una speciale importanza fra gli altri sistemi, che essi eondividono perö eon altri sistemi di n- unitä che il Molien cliiama primitivi. Oerto sareblte stata molto interessante la eontinuazione dello studio dolle rolazioni dei moti d’ 1111 piano a piü dimensioni coi sistemi primitivi di !), l(i ece. unitä, ma, a quanto mi consta, esso 11011 fu aneora tentato. ,So da una parte i risultati di i|iioste rieerehe furono molto importanti e diedero una piü eliiara idea dell’estensione del eampo di applicazione dei quaternioni, dall’ altra parte esse svilupparono la teoria soltanto unilateralinonte, perche il quaternione venne concopito sempre come operatore e mai come operando. In seguito a questo astrattizzarsi della teoria si formö, specialmente nol campo dei lisici, una tendenza op posta : quella cioe di servirsi delle formule sviluppate dai quaternioni, come tli regolaritä da usarsi in vari casi nella lisica e nella geometria, senza entrare piü profondamente nello studio delle cause per cui queste formule rieorrono tanto spesso : onde un mera-vigliarsi quasi ingenuo, ogni quäl volta veniva fatto di seoprire una nuova grandezza lisica a cui il calcolo dei vettori si potesse applicare, e il sorgere nel campo dei matematici teorici,
  • dimonsioni al quäle esso non sia applieabile portando delle sempliticazioni di formulazione ed in parte anche di concezione. Natu-ralmente devosi premettere un trattamento perfettamente rigoroso, trattamento dal quäle purtroppo siaino ancora molto lontani. Nel presente lavoro, limitato come esso e allo spazio e alle esi-genze di un programma di seuole medie, io intendo semplicemente di dare una deduzione aritmetica del calcolo vettoriale, con aleune ap-plicazioni alla geometria o alla fisica. In queste ultime šaro costretto a dare maggiore importanza alla deduzione formale dei risultati ehe a tentare un fondamento della teoria basato su assiomi fondameutali, e su deduzioni strettamente logiche da questi. Certo ehe un’ opera tale, che corrisponderebbe a quella fatta da Hilbert per la geometria, e da questa dovrebbe partire, rappre3enlorebbe un vero progresso per la meecaniea analitica (vem ^ <*'i — j **'2 ■— •*'2 * 3 — 3 .......... iVjj — h • II nome di eguaglianza per questa relazione di due numeri a. n unitä. deriva dal fatto ehe a' = oppure ^ a" se a' = a" a" = a' so a' = a" e a" = a“' a' = a'" lin numero ad n unitä e chiamato anche un vetlore dello spazio ad n dimensioni, in seguito ad un’ interpretazione geometrica ehe si puo dare di questo numero. Un eomplesso di numeri ad n unitä definito in modo ehe alle grandezze xt, x2... xn concepite come variabili viene attribuito un campo di variabilitä di modo ehe a un valore della prima variabile si possono congiungere, per formare un numero a n unitä, tutti o parte dei valori del campo di variabilitä deli’ x2 c cosi di seguito, si dice un campo di numeri ad n unitä: Se il campo delle variabili xit x2... xn e tul to il campo dei numeri reali (o complessi) e se a cia-seun valore del primo xt si puö far corrispondere qualsiasi valore doll’ x2 ecc., per la formazione del numero ad n unitä, il campo vetto-riale dieesi un sistema di numeri ad n unitä. La definizione data sopra deli' eguaglianza di due vettori corri-sponde all’identitä, perche essa riguarda tutte le qualitä comprese nella definizione (online e valore delle n indeterminate). Per il vettore ad 1 unitä cioe per 1 solo valoro, essa si riduce alla solita eguaglianza di due grandezze aritmetiehe. II vettore ad un’unitä si chiama s ca lan. Ad ogni numoro ad n unita corrisponde uno sealare che ha una speciale importanza, perchö esso e invariante rispetto ai moti del piano. Esso si ehiama la dis/amu o il tensore del vettore dato ed e definito da 11a formula | a j =•- \/ Xj* + x.f + .. xn2 Noi lo nomineremo, generalizzando una denominazione ehe vale per i numtri eomplessi, il valore assoluto di a. Un vettore si ehiama maggiorc di un altro se I a' > a" e nello stesso easo si dice anche a" minore di a' Se a' > a" a" > a“' a' > a"' ; ma esistono dei vettori tali ehe a' ^ a y„\ \ a ’ a ................. a ) so I) = (//, , //., .... ,(/„) L’ operazione inversa di sinistra, cioe a . x — b non ha una soluzione che nei casi in cui i • •&> xlt ~ y j . y£ yn Altre denominazioni che vengono usate sono le seguenti : Dati m vettori i loro rn. n scalari formano una matrice. Se X1 ~ (xlt > x12 •■■■ xln) — xk = (xkt > xk‘> — •r‘kn) — “ {xml ’ xmn)' la matrice e xm i = l , '2 .... n k = 1,2 .... m. Se tutti i determinanti di l" ordine di questa matrice scom-paiono, i vettori si dicono complanari l -1 ; complanari uno si dicono anche collineari, complanari due, sempliceinente complanari, ecc. complanari n anche linearmente imlipendenti. Ogni vettore si lascia espriinere linearmente a mezzo di n altri vettori linearmente itidipendenti, e ciö in nn solo modo. Dapprima lo si puo esprimere come somma di multipli di e( , e2 .... en : So x = (ccj . X.J .... xn) x = a:, e, + a:2 e2 + .... o„, sieno e t, e3'... en' gli n vettori con cui si vuol rappresentare l’x: e,' = an e, + a,2 e2 + ... ahl e„ e„' = a.o, +a2a e2 + ... a2„ on e„' = a„i o, + o., + ... a„„ on Essendo pero il determinante nik | ^ 0 i = 1,2 .... %, /c = 1,2 .... n segne ehe ealeolati gli c eome indeterminate si possono formalmente risolvere le equazioni i ti guisa ehe ri.suI ta e, — An e/ + A n e2' + ... A,„ e,/ e„ = A»/ o/ + A22 O./ + ••• ^2n °i/ Aik \ + ^ ni (>2/ + ”• St/ qnindi V V I / x = i xt e,. = An. xt ek i i, k ■' y t i o messo 1 ik I v — V / / A Ck La legittimitä di queste operazioni deriva dall’ossore la, molti-plicazione sealare distributiv» a destra e a sinistra, associativa e eommutativa, qualora nei prodotti di piii termini lino solo venga prešo eome vettore e gli altri sieno sealari. Difatti per defiiiizione e a . x = x . a Da alt ra, parto si vede tosto ehe (x . a) . p - x . (a . (i) e ehe x (a + jj) = x a + x [j o (x + y) a = x a -)- y a Preši d ie vettori x, y e dne sealari fissi mn. <)ilalsiasi a, ß ese-guendo 1’operazioue a x + ß y sin quando l’x e l’y sono espressi eoi nmneri e, ehe quando lo sono cogli e', il risultato (leve essore ideutieo. lisegnendo pero 1’ opera/,ione quando gli x e y sono seritti ncgli e' si osserva ehe, in base allo leggi flelle operazioni definite essendo ax + ßy = z risulta X = i Xj O, = Y Xt el y = 2 !/, e, = 2 Vi o,' z = 2 z, e, = 2 (ca-, + p?/,) e, = 2 (a.r/ + ßy/) e/ = 2 z/ e/ i i i i mantenendo quindi inalterate le regole del le operazioni si possono earatterizzare gli x non solo eogli xlt x« .... xn ma anehe eogli x/, x2' .... x,‘. Come eonseguenza possiamo notare ehe so vogliamo esprimere un vettore eogli e' e eogli e" si giunge allo stesso risultato seri- vendolo prima eogli e' e poi eogli e" ehe si ottengono dalle equazioni dogli e" negli o'. Sia D II) •' 0,-2 Aik ek' k e e,' = 2 na. ek k segne = ^ Bit otteniamo Se inveee sostituiamo III) x — 2 e," i ma lo stesso risultato otteniamo sostituendo nella II e,' = 2 a,, ek - ^ nik Bkl e,". L’ esprimere i vettori con un nuovo sistema di n unita da adito anehe ad una seeonda interpretazione. L’ x seritto negli e' e earatterizzato da altri n valori. Questi rappresentano negli e un altro vettore x', quindi 1' equazione ei = 2 Aik ek' k 6 una trasformazione lineare entro il eampo dei vettori x. Regue quindi da quanto fu detto ehe una trasformazione lineare di una trasformazione lineare da nuovamente una trasformazione lineare (il determinante non puö sparire per ehe e eguale al prodotto di dne determinanti ^ 0) e ehe 1’ operazione eomposta di somma e prodotto e invariante rispetto alle trasformazioni lineari. In generale un’ operazione ui ' - T (I.) , e' = '1’ (<■) - 'I' (a „ l>) T a o T I) T (a <> l>) , quando cio6 si puö scambiare 1'online doll' operazione e della tra- sformazione. La somma e l’unica operazione assoeiativa e eommutativa invariante col gruppo lineare di trasformazioni. Tn fatti sia a o |) c a' o h' = e' colla trasformazione ek = il Aa. e/, Aa. quolsiasi valore i 1) a — I) -- 0 <; = c' 4- 0, prendiamo o - e, e prendiamo una trasformazione <‘i — — Ati e,‘ An i I, Ajo .... Aln 4 0, i risulta c = 0 2) a e 1) sieno collineari ma uno dei due \ 0, ad esempio a ^ 0, se c non 6 collineare con a scegliamo a — e, e — e2 o la trasformazione <‘i «V e„ = 1 A2i Cj' + 1 . Agn A2„ + 0 risulta c — a a .'?) a e 1) non sono collineari; a e, I) — o3 : se c non e complanare con a eh, c <‘;1 , presa la trasformazione e, e/ , e2 o.,‘ . o„ — ^ l.i, <'/, An * I . A:ll ■!,„ t 0 segne e = a a + ß h. In ogni easo risulta quindi e = a a + ß l> Per ogni coppia di valori esistono due scalari a ji ehe soddisfano a questa condizione. Ora si ptiö dimostrare ehe gli a e ß sono indipeiuksnti dagli a e b scelti. Sieno a e b collineari b = x . a a + 0 a o x a — a a o a' e l>' due altri collineari b' = x . a' a' 4 0 a' o x a' = a' a' risu 1 ta. a = a' per ogni x. Sieno a e b non collineari e a' e h' pure non collineari a. <> I) a. a + b ji a' o h' = a' a' + h' [3' segne, essendoci nna trasformazione ehe m uta a' in a. e b' in b : a = a' , jj = ji' . Per mettere in relazione questo a e ji coli’ a ehe vale per le coppie collineari bisogna ammettere anche quelle trasforraazioni e( Ü Aik ek' ehe cambiano gli e in e' ehe possono esserc non linearmente indipendenti; quindi anche Aik = 0, allora a e b si possono trasformare in qualsiasi coppia a' e b' anche se collineare, e a e ji sono determinati od eguali per tutte le operazioni. Le altre due condizioni sono a ii l> = b o a quindi a — ji (a <> b) <> c = a •> (boe) [« (a a 4- |3 h) + (■> c] = [a a + ji (a I* + |i c)] <|uindi a- = a , ji3 = ti , a — 0 , a 1 , ji = o , ji = 1. Quindi unendo le due condizioni o a = p = 0, o a •= ß — L La prima renderebbe 0 qualsiasi operazione, la seconda e a <> b — a •+■ b. Perehe un’ operazione sia invariante rispetto ali’ intiero grnppo lineare, basta che lo sia per le trasformazioni I e/ = a . e, , e2' = e2............. e„' = e„ JI e,' = ek , ek' = e, , et' - e, o„' = o„ ITI e,' = ox + es , a,' = o2 , ...... e„' = en Consideriamo la trasformazione ehe cambia e, in 2 Alk ek k Esiste almeno un minore degli Ank che non scompare. Sia esso quello di All(t 41 0 Ammettiamo di aver giä dimostrato il teorema por tutte le trasformazioni di n — 1 vettori e passiamo a dimostrarlo per quella di n vettori. Dimostriamo prima oho la trasformazione ehe eambia «1 e2 el °2 «k a ek «*n «n si compono di trasformazioni I, I I e Di fatti basta seguire lo schemn *'i °k «k a ek a ek a ek + i e. a «“k + P «i a ek + [i o, «i Oj " °2 P e, Pe, e2 o. <‘k «1 Pi (“i t>i «l ‘‘i a ek + p e «1 e; e2 °2 e.j °2 (\> «i n "1" ‘ ^ a a e« ®n-l **n-l ‘Ki-1,“ <‘n per successiva applicazioiio del teorema ausiliario «i e,' 4- -• 1,« e, ' «i' 1.« e« + - '!«« o« .. ek = 2 a, hk elk. Questa e 1’ operazione j»iii generale ehe sia distributiva eolla somma. 1 risultati di questa operazione eseguita mu tutti i vettori danno origine ad un .sistema di numeri a n" unita. Una trasformazione lineare guita su questa operazione lascia inalterato il risultato, ammessoclie per e/ ek' = eik' si intenda la trasformazione eseguita su c, ek = eik. Sia X aik ek' segue a' b' = S a, a„ nui dali’ altra parto e 'h «!■,„ = lk^„ «. 'h “it «(„, «m.' °ik ' ('i °k — |~ ail ai m °ln/ L’ linica operazione bilineare invariante por il gruppo lineare e a i> b = X u a a 1) -*f~ v b a -j- ; b l> I) a e b non collineari ; soegliamo a e, b = os, allora : Cj « v.j = c: . Eseguita la trasformazione (■j — c/ , ea i‘j' . cs = i':i' .... Oj 2 e,' o„ o„'; i .‘5, 4, 5 .... n , segue e,' o p3' = c' e causa 1’ invarianza e' = c . essendo o in generale c = -J c... i,k ,k V c' l,inj,k 1 V Cii- — cik ~ 1, m 0 "n (,i„k zione seritta sopra «„■ aH. , (|uindi : = «« "u '■,* 2 r.a., rv = 4 r„ e allora <:u = ra = 0. 11) a e b collineari : vale la stessa dimostrazione per i 2, .‘1 ... n III) a = 1, = O : vale la dimostrazione per i 1,2 .... n . La dimostrazione ehe gli a, p, • , sono indipendenti dagli a, b si fa nello stesso modo che per la somma. L’ operazione inversa tli destra o tli sinistia, ati esempio 2 aik elk ž a oppur b 8 2ait eik noji ha in generale una soluzione che per n = 2, altrimeiiti, essendo gli aik tli numero n1 , e gli e bk insieme 2 n 11011 e pos,šibile unade-terminazione tleli’ a e del b ehe in easi speciali. II. II vettore nello spazioe la trasformazione ortogonale. Nel eainpo vettoriale n — 3 esiste lin gruppo di trasformazioni lineari ehiamato ortogonale, ehe ha la proprietä tli laseiare inalterata una funzione scalare (legli «4- e tlei bk chiamata la tl ista n za . La funzione e di secondo grado, vale a (lire ehe si eompone lineannonte eogli «; e coi bk applieati 1’ mio snll’ altro. Per questo gruppo esiste un’ operazione inversa per ogni 2 aik eik , e, a mio avviso in questo sta 1’ importanza dello spazio a 3 tlimensioni in eonfronto a quelli a piii dimensioni. Sieeome la dimostrazione generale di questi fatti mi porterebbe troppo lontano dal mio compito, preferiseo di seguire la via inversa, cioe di dare le definizioni ad arbitri», tlimostrando poi in pratica 1’ utilita tlelle operazioni preseelte. Per trasformazione ortogonale intendo quella la eui inversa e oguale alla sua complementare, vale a tlire a quella ehe si ottiene seam-biando le righe eolle colonne e/ = 2 aik ek e,- = 2 aki ek' »Specializziamo al easo n = 3 e ammettiamo tihe da »ra in poi gli aki , come pure i eoefficienti ilei vettori sieno numeri reali. Eseguendo le due trasformazioni di seguito si ottiene la trasformazione identica. Quintli dal prodottu ilei determinanti segue e* = m °« “« °» 0(1 0'' = ci “«■ a'k °i' ossia 2 aH akl — 1 per l = i , = O per /;(: i liseguita questa trasformazione snll’ operazione 2 x„ e.jj risulta 2 x„ aik au ekl' 2 xi{ eu' P «'I $ X«. C|k ... ^ Xik aa akm elm' Definianio ora ., II) a X b = i («., b3 — a3 bg) + j (a3 b, — a, b3) + k (a, b., —a., bt) La seconda si puo scrivere anche simbolieamcnte k i a X b = ( l Ambedue sono distributive colla somma ; ad esempio : (a + b) . c = (a, + bj) Cj + (a2 + b2) c2 + (a3 + b3 c3) — (a, + a.j <\, + c.,) + (bj c, + b2 c., + b3 c3) = a . c + b . c (a + b) X c = i [(a2 + b2) c3 — (a:l + b:j) c2] + j [(«., + b3) c, - (a, + h,) c^j + k [(«, + l>,) c2 — (a2 + b2) Cy] = [i {ü., c3 — a3 c2) j(«., c, — a1 c3) + k (a, Ca - a., f;)] + [i (b2 c3 - b3 c2) + j (b3 ct — b, c3) + k (bt e2 — 62Cj)] a X c + b X c. Segue ancora che e lo seguenti tabelle di moltiplicazione in cui il moltiplicando c scritto sopra, il moltiplicatore a sinistra. = 0 „ i * k Le tavolo dolla moltiplicaxione, e quindi in seguito alla distri-butivita anchc la moltiplieazione J) rimangono inalterate per la trasfor-liiaziono ortogonale. e che a X b — I) X a 1) k H) ' J k i 0 k j j -k o i k j — i 0 i 10 0 j 0 10 k 0 0 1 Eseguita una trasformazione ortogonale i, l, k, m — 1, 2, .'5 quindi per i — k per i = k e,' X ek' = 0. Le tavole della II operazione si possono esprimere in breve i, k, l differenti fra loro o preeisamente si pronde il segno positive se la permutazione i, k, l e positiva, ossia contiene un numero pari tli trasposizioni vale a dire noi časi J 2 3 2 3 J :i 1 2 c il negativo liegli altri cioč in 1 3 2 3 2 I 2 I 3 II determinanto dolla trasformazione ortogonale e K-= I K=+1 e risolvendo quindi lo equazioni d/ci Uli = 1 oppure = 0, per l — i opjmre por l 4- i si ottiene K aki a.H cioe il minore complementare di aki in K ossia ehe essendo nol nostro caso per la regola doi determinanti + ol„ = ai2 ak:; ai3 ak= K au + a,, = akl n,, uk:. = K a,, + a,., - au ak:: ai3 akl = K preši i sogni seeondo la regola, seguo : e,' X ek' K (, !>., b3 — I). (c X a) -= c. (a X l>) ('j C2 f‘j i j ('j ('•) c3 Dimostro ancora ehe una trasformazione ortogonalo ehe tra- sf urina n— 1 vettori entro se stessi lase i a inalterato o rende negativo 1’ ultimo «i' = 3 au. ek i , k = 1,2... n I e,/ = £ A = 1 ,2 ... n L’ in versa suona : Cj = t aki ek' * = 1 , 2 ... M 1 . k - 1 .2 ... n c„ = «»» en* j quindi «„<• = <> per A: = 1 , 2 ... n - I e = , ann - + I «im La trasformazione dei n — 1 vettori e poi ortogonale, eome se-gue dalle formule. Si puö dimostrare analogamente il teorema per n—k e k vettori. Se una trasformazione ortogonale trasforma n—k vettori in se stessi, trasforma anehe gli altri k in se stessi e preeisa-mente ambedue le trasformazioni sono ortogonali. Dati due vettori qualunque esiste sempre una trasformazione ortogonale ehe eambia e, in a a a 2 a,- (■) = e/ e.j in -y -a + ß b ^ (•/ al + [5 b,) Cj = e,/ a e I) indipendenti basta seegliere e,' . e,' 1 a- il a-1 =1 a = + af* e./ . e._,' I •■22j o,2 + fj* 1 />fa 1 ' . e._,' O a ajbi + a ji H h-1 = 1 e determinare dalle due equazioni quadratiehe a o -/ . Per es' prendiamo + e/ X e2'. Ganibiando il segno ad un vettore di una trasformazione ortogonale essa rimane ortogonale seeondo la definizione, ma K eambia di segno. Consideriamo ora 1’ operazione definita prima a I) = I o, bk elk e ammettiamo da ora in poi soltanto trasformazioni ortogonali. Questa operazione non ammetto un’operazione inversa in generale. Se noi definiamo perö 1’ operazione inversa eome eik • CK = Cj elk . e, = 0 per £ 4 l e se ammettiamo in generale valida la legge di distribuzione resta dofinita e analogamente •r «ik ‘‘ik ■ Y «v «i = - ««• «H ei r3 a‘ l>‘ • ik e'k = ri. a‘ ehiamato A = 2 a,k ek A0 2 ak, e, A . a = a . A0 A si cliiama un äyadic secondo Gibbs. A0 il suo dyudic conjuyato. E’ da dimostrarsi ehe elk' . ek' = e,' olk'.e/=0 / V i e i = t btk °k cik; • ck' = bii bkm e]m . -j bkp ep — ^J>u bkm bkm e, = i* ei = >lr °r = imi b‘r l>hi l>,'> = 0: questa operazione litiea e invariante rispetto al gruppo ortogonalc,. Essa e distributiva ncll’ A e nell’ a : (A + B) . a = A a + B a A . (a + b) A a + A b. Essa e una trasformazione lineare (jenerale eseguita sul vettoro ope-ratore. L’ opera/Jono V ; /V N' V V i V — biL. Osi, . (a,m elm . ^ an e,J = b.,. . olk . — j k i* 1K H" I"» j, V P' i,k ** JK |,1H ““ U'iin (-l/»i. Ci = | hik Uk,n »m ®i ; definita da altra parte I’ operazione Olk • = ®lm l)el' k = l • = () lJel' ***• segue ehe (2 bik eik . 2 alm e, J . 23 ap ep = 2 bik akm elm 2 ap e„ = = 2f>ikakme j, • (juindi (A . B) . a = A . (B . a). L’ operazione ehe si ottiene esoguendo di soguito due trasforma-zioni lineari e la trasformazione earatterizzata dali’ operazione : eik • eim = elm, oppure = 0. E faeile dimostrare ehe anche questa e invariante rispetto al giuppo ortogonale. Sieno o/ e o/' due paia di n vettori qualsiasi: ei' = U (lik‘ °k ’ C" = iA a*k“ °k rt e*' °k" • r a'e‘ = ,.Ä» a« “*«" °«m • 7? aP °» ; -"»* cl Y °|/ ek" • *j* al °l) Y a‘l' ' ®' ' m **"<" tt'« ~ i, k J, m aü (llcl" a"> 0*' Quindi in qualsiasi forma sia seritto un dyadic, applieando allo stesso sia a destra ehe a sinistra (|ualunque eambiamento di eoordinate, la operazione in versa definita consiste nelF eseguire a destra (a sinistra) la moltiplicazione scalare doi secondi vettori del dyadic per il vettore dato. In ispeeie qualsiasi dyadic si compone di n copie di prodotti generali si puö comporre comesomma dimeno di n prodotti e si dice incompleto. Se il dyadic consta, ridotto al suo minimo numero, di k prodotti si dicc planare k, se k = 2, semplicemente planare, se = 1 lineare. La Serie dei vettori di destra o quella di sinistra se il dyadic e completo si puö dare in qualsiasi modo, altrimenti devono assere o complanari k coi vettori giä scritti, o almeno contenere k di questi vettori. II dyadic ehe lascia inalterato qualsiasi vettore si ohiama unita. bsso e 1 = — e» i Un dyadic completo ne ha sempre uno invorso vale a dire uno ehe soddisfa all’ equazione : Un dyatlie e determinato quando sono dati i vettori che risultano applicandolo a destra o a sinistra su n vettori linearmente indipendenti. Di fatti essendo fissati i b l>i viene trasformato in na. bk b, 2 e da queste n equazioni di n vettori si possono determinare gli aik E’ faeile dimostrare anche ehe A ~ a, b, + n., b2 + Segli at dg .... o i ht b2 .... hn sono linearmente dipendenti il diadic A' . A = A . A' = I . Basta di fatti risolvere 1’ equazione e'l = Ck °« ek P°1' ek- perche (A . B)' - B' . A' B' . A' . A . B = I eseguendo prima Toperaziono interna, il ehe e löeito ossendo i prodotti eosi definiti assoeiativi. Anche per i dyadic coniugati vale la stessa legge (A . B)0 = B0 . A0, bosta dedurlo col teorema ora dimostrato dalla definizione a. N = N,,. a applicata per tre vettori indipendenti o per il vettore generale : a . (A . B) = (A . B)0 . a = (A0 . a). B = (B0 . A0) . a. Ancora abbiamo : (A + B)(J = A(, -f B0 come segne direttaniente dalla definizione. Se A = A0 il dyadic si dice autoconiugoto, se A — — A,, il dyadic si dice antiautoconiugato; per il primo easo «,* = 0. Un dvadic si dice ortogonale se la sna matrice da nna trasfor-maziono ortogonale, (leve essere qnindi ()0 = O' In generale e An' - (Ar,)' -- (A')(, perche da A' . A = I segue A(.. (A')0 — I,, — I ma e ancora per definizione a0 . (A,r - r quindi (A0)' = (A')0. Segue percio che anche Oc e ortogonale. Sieno O e P due dyadic ortogonali, anche O . P 6 ortogonale, perche (O . P)r, - Pr ()0 , (O . P)' - P'. . quindi (O . P)0 = (O . P)'. I IT. Alcune applicazioni all’analisi. Promotto alcuni teoremi snl vnlore assoluto ; in ossi i vettori c i relativi dyadic possono internier,si in qualsiasi piano, ma i eoofti-cienti sono valori reali. a X <>, 1) £ bk ck a,- , V > o e da dimostrarsi che a + 1> > a + l> Partiamo dali’ ineguaglianza j («, K - >i) ä > ° il segno di somma osteso su tutto le combinazioni senza ripetizione per i, k dei numeri da I lino ad n; segue — a-1 b.- > 2 - « n,. bi bk i, k 1 * i, k ' * * * il segno di somma di sinistra vale ora per tutte le variazioni, quello di destra per tutte le combinazioni senza ripetizione di 1 fino ad n ; sommata da ambe le parti la — a- risulta 3 ar . 2 h;- > (- a, bx- i i j ' Ustratta la railice volte 2 e sominato da ambe lo parti 2 «,•* + 2 />■-v a* + s V + 2 1 2«,*. ] 2 b? > 3 ar + X br + 2 2 b, Estratta la radice 1/f«.-2+l/fv "Vt(«.•+'>.)2 a + b > a +1) Dimostriamo ancora ehe j a . b < I a b Partiamo dali’ identitä i; o *. s & • = s «2. v * * i ' i * i ' i * v ar h* < o o sottraiamo v i, k * '* la somma estesa su tul te le variazioni sen za ripetizione di i, k = 1 fino ad n , risuita ; 1 a* h? < 2 2 . 2 A2 i ' ' i ' i ' ed estratta la radice | a . b < a b Si dimostra in pari modo ehe V ,, 2 -J (1:1. i, k '* la somma estesa o ra su tu iti quei prodotti in eni le $ l , eseguita la sottra/.ione v O ‘> «-■ V •» V o — a, ,. . a,r < — a.,. . — ar i, k * I, k '* I ' A . a < A a Sia a un vettore di un piano a n dimensioni, il quäle possa va-riare entro un campo bone definito. Allora se ad ogni valore assunto da a corrisponde uno ed un solo valore di un altro piano a m dimensioni a', diciamo t;li(> a' e fun/.ione vettoriale ad m unittV del vettore ad n unita a. In speeiale a puo peroorrere tutto il piano ad n dimensioni. i . a < A a A = i y . k <*ib °!k ■ ? a? = v Srni i, k «,*2 • s «i2 V" 2 . ar > 0 § (Jasi speciali di questa definizione sono dati : I. Da m = « e allora la funzione e il vettore indipendente apparten-gono al medesimo piano ad n dimensioni. II. La variabile indipendente appartiene ad un piano ad 1 dimensione. La funzione dicesi allora funzione vettoriale d’ uno scalare. III. La funzione appartiene ad un eampo ad I dimensione e si chiania funzione scalare d’ un vettore. Nel priino caso puö avvenire ehe la funzione non sia definita per tutti i valori del vettore indipendente, ma soltanto per un eampo dogli stossi. Puö darsi in ispecie che questo eampo sia definito da un’ ultra funzione vettoriale ad n unitä di una variabile vettoriale a m unitä, m < n. Ora si puö passaro a definire il limite. Sia a0 un valore del piano £ e prendiamo un aggregato di tali valori a. Diremo allora ehe la funzione ha per limite un valore A„ , passando per la variabile a, attraverso ai valori considerati nell’ aggregato, al limite a„ , qualora messo A ^ f (a) per qualsiasi valore fiss« g , esiste sempre un valore i tale ehe por tutti gli a deli’ aggregato per eui vale la diseguaglianza, a„ — a e segne A — A„ S . Tale relazione si denota lini A = A„ . a = au La denotazione pero non e determinata ehe quando e dato 1’ aggregato a ehe tende indipendentemente verso a„ . Se tale aggregato e eom-posto da tutti i valori di un intorno di a0, cioe se esiste un a tale ehe tutti gli a per eui a0 — a \ a appartengono ali’ aggregato eonsiderato, si diee semplieemente ehe il limite <1 i A per a — aD d A(1 , segnando Lini A = A(1 A — f(a) . a = a„ Questa definizione e perfetta dato f (a) , a0 e Au. • Le operazioni che .si definiscono solitamente per i limiti delle fun-y.ioni valgono anche per questi limiti, perche esse .si baaano sulle dise-guaglianze dimostrate sopra. Diremo continua una funzione vetto-riale nel punto a„ per il quäle ossa e (lefinita, .se A„ = f (a„). Eatendendo ora il coucetto di dyadic anche al caso, in cui il primo vettore sia ad m, il secondo ad n dimensioni abbiamo A = 2 aik elk i = L , 2 .... m , k ■— 1, 2 .... ■n e mantenondo inalterato le dofinizioni colla dobita entensionb, in ispeoie essendo A . a = tijic ak üi > a = 2j m iv» e r e i d 1 e Oggetti d’istruzione IA C L A S S I IB II III IV Assieme Lingua italiana 2 6 3 3 2 16 Lingua tedosca o corrispondenza (3 2 4 4 4 20 Lingua inglese ,, ,, 4 4 4 4 4 20 Geografia commerciale o politica i 2 2 2 8 Storia universale e commerciale 1 2 2 2 8 Algebra od aritmetica politica . . 2 2 2 2 8 Aritmetica commerciale .... j 3 3 3 11 Geometri« j — _ — 2 Storia naturale — — 3 Fisica — — — 3 1 Chimica e tecnologia chimica . . — — 2 2 — 4 Morciologia e tecnologia mecc. . — — — 2 2 4 Scienza di commercio 1 2 — — 4 Corrispondenza commerciale . — — 2 2 2 IS. 5 Contabilitä — — 2 3 4 IS. 7 Banco model lo — — — — (> II S. 3 Diritto cambiario — — — 1 — 1 Diritto commerciale e marittimo — — — — 2 2 Economia politica — — — — 2 2 Calligrafia 2 2 — — 4 Stenografin — — 2 2 1 5 Dattilografia — 2 2 Somrna 32 32 32 34 142 Oggetti liberi. Lingua c corrispondenza francese — — 4 4 4 12 Lingua neoellenica — — 2 2 2 6 Esercizi pratici di chimica anal it. — — — 2 2 4 Eseroizi pratici di morciologia . . — — — 2 2 4 Contabilita di Stato — — — 41/., *7, PIANO DIDATTICO della Scuola Biennale Femminile di Commercio. II I Corso 11 (!orso 1 Sem. 11 Sem. 1 Sem. II Sem. a) Materie obbligalorie : Lingua d’ istruzione Lingua todesca Corrispondonza todosca Aritmetica commercialo Dottrina del commercio o doi ca m hi Corrispondenza e lavori di serittoio . Toni tura di libri Esercizi di banco Goografia e istituzioni civili Stenografia Calligrafia 3 0 5 3 3 1 '2 4 2 4 2 2 2 4 •) t> 3 2 •» «) 4 2 2 1 b) Materie liber e : Dattilografia i 2 PERSONALE INSEGNANTE. DIRETTORE. Bronzin Vincenzo, prof. (VII l.); vice-presidente dell’ i. r. Commis-sione esaminatriee per le scuole cittadine e membro tli quella per il inaqiste.ro commerciale; insegnö aritmotica nol III, IV corso maschile, nei corsi fcmminili e noi corsi sorali speciali (oro l!l). DOCENTI ORDINARI. Čubretovič Stefano, prof. (VIII ct.); insegnö goografia o storia in tutti i corsi masoliili (oro 1(5). Garzancich Giovanni, prof. (IX cl.). capoclasse nellu III; insegnö lingua e corrispondenza inglese in tutti i corsi maschili (oro 20). Medanich Giorgio, prof. (VIII cl.) membro tleli’ i. r. Gommissione esaminatriee per le scuole cittadine e di qvella per il magistero commerciale; insegnö storia naturale nolla I, chimica nella II e III, merciologia nella III e IV, diresse gli esercizi di clii-mica analitica e di microscopia nella 111 e IV (ore 19). Naef Enrico, prof. (VIII cl.), membro dell’ i. r. Commissione esamina-trice per il mat/i utero commerciale, capoclasse nella IV ; insegnö lingua e corrispondenza tedesca nella I A, 1 B, II o nella IV, lingua e corrispondenza francese nolla II, I II o IV (oro 28). Quarantotto Giovanni, prof. (IX cl.), membro dell’i. r. Commisrionc esaminatriee per il Magisle.ro nautico, capoclasse nella II; insegnö lingua o letteratura italiana in tutti i corsi maschili e fcmminili (ore 25). Subak Dr. Giulio, prof. (Vlil el.), membro deli'i. r. Gommissione eaaminatrice per il magiste.ro commerciale e di quella per le scuole citladine, bibliotecario della Biblioteca erariale, segretario della Societä Internazioncde per il promovimento deli insegnarnento commerciale, capoclasse della l A e 1 li femminili; insegnö lingua o corrispondenza tedesca nol III corso maschile, o noi corsi fem-minili, corrispondenza italiana nel IV corso, corrispondonza tedesca commerciale e bancaria nei corsi serali special i (ore 2(5). Voghera Dr. Guido, i. r. rnaest.ro effetlivo, (IX el.), cajmclasse del J corso maschile; insegnö algebra in tutti i oorsi maschili, goo-metria o fisica nel I maschile, aritmctica commerciale nel I e II corso maschile, dattilografia nel II femminilo (orc 20). SUPPLENTI. Ricamo Vittorio, candidato ni magislero commerciale, capoclasse ne.lla 11 jemminile ; insegnö scienza di commoreio nel I, contabilita c banco modello nel IV corso maschile, corrispondenza e lavori di serittoio nolla I A o II femminile, contabilitA od esercizi dj banco nella II femminile (orc 17). Teja Antonio, candidato al magislero commerciale ; insegnö dottrina del commercio e contabilitä nella I A e 1 B femminile, contabilitiV nolla II o III maschile (ore 15). DOCENTI AUSILIARI. Du Ban Dr. Guido, vk.esegrela.ru> magislratuale, docente della Scitola Superiore di commercio Fondazione Revollella; insegnö Stenografin nel II, III, IV corso maschile o noi oorsi femminili (ore 11). Castellanovich Giovanni, coni. sup. alla Hanca Union; insognö corrispondenza o lavori di serittoio nella I B femminile, contabilitn commerciala o bancaria noi corsi serali special i (ore 5). Corsich Carlo, (Ums. sup., i. r. Direttore contabile i. p., membro della Gommissione per le qualifiche nella. contabilitä di stato; insognö contabilitä di Stato (ore 4%)• Hernl Adele, docente liceale; insegnö goografia commerciale nei corsi femminili (orc (i). Hess Gustavo, prof. della civica scuola reale s a p.; insegnö calligrafin nel 1, II corso maschile o nei corsi femminili (orc !)). Krammer Dr. Enrico, i. r. cons. prov. i. y., avrocato, membro delV i. r. Commissione esaminatrice per il magistero commerciale; itisegn« dottrina dol commercio nel I I masohile e nel II femminile, diritti nel III, IV corso mascliile, economia nazionale nel IV corso maschile (ore 9). Loly Gustavo, capo corrisp. alla Hanca Union; insegnö corrispon-denza conuneroialc italiana nella II o III, corrispondenza ita-liana (commerciale e bancaria) nei eorsi serali speeiali (ore (>)• PERSONALE DI CANCELLERIA. Antonaz Arturo, i. r. officiante. PERSONALE DI SERVIZIO. Šuligoj Luigi, i. r. bidello. Mihočič Giuseppe, inserv. effeUivo. arläetto al servizio della Dire.zione e della Biblioteca erariale. Lodovich Francesco, inserviente effettivo, portiere. Presse! Ernesto, inserv. promjisorio, addefcto al gabinetto chimico. Lodovich Carolina, inserviente ausiliaria, addetta alla scuola femminilo. Burlin Luigi, inserviente effettivo nella Sezionc Nautim, addetto al gabinotto merciologico. CRONACA DELL’ ISTITUTO L'anno scolastico 1911-12 si apriva con lo consuoto modalita al 14 Settembro od al 21 principiava 1’istruzione regolare nci corsi maschili. Nei giorni 18 o 1!) .si teiino il secondo turno degli csami d’am-mission« alla scuola biennale femminile (il primo turno avea giä, avuto luogo nei giorni 10, II e 12 Luglio); 1’insegnamento regolare oblic principio al 2 di Ottobre. In questo giorno incominciarono pure le Iti/,ioni di Contabilitä di Stato e quelle doi corsi sorali speciali. + * * II di 4 Ottobre, ricorrendo V Onomastico di S. M. V augustisaimo Imperalore, il corpo insegnante o la scolaresca assistettero ad un solenne ufficio divino nella chiesa dolla B. V, del soceorso con canto dol Tedeum e dell’inuo popolare, * * * Cosi pure il 1!) Novembre, festa di S. Elisabolta, nella chiesa istessa si assisteva ad un funebre ufficio divino in commemorazione di »S. M. la dejunl/t Tmperalrice. * * * (}ia nel eorso dollo racanze il prof. Costantino Leyerer, dopo 8 anni di indcfessa c proficua attivitä, česnava di appartenere al corpo insognanto di questa sozione, porchö chiamato a coprire la cat-tedra di scienzc commerciali ali’i. r. Accademia di Bruna; in sun voce furono assunti quali supplenti i candidati al magistero signori Antonio Teja c Vittorio Ricamo. Alla fino
  • E OJ 1 11 III IV '(Š) «c 1. Numero degli scolari: Alla fino dell'anno 1910-1011 27 22 32 33 1 14 Inscritti al principio dol 1911-1012 35 25 18 32 110 doi quali: nuovi inscritti — — — 32 ripetenti 3 1 — — 4 promossi — 24 18 32 74 usciti durante 1’anno . 7 3 — — 10 entrati ,, „ ... 1 — — — 1 rimasti alla fino deli’ anno 1911-1912 29 22 18 32 101 2. Degli scolari rimasti alla jine dell’anno sono : Nati a Trieste 22 17 13 22 74 in Istria 2 2 1 4 9 a Gorizia o nol Friuli .... 1 1 1 3 in Dalmazia 1 1 1 3 in altro province doll Austria 2 •) 2 0 in Ungheria — 1 1 fuori dollo Stato austro-ungarieo 1 2 1 1 5 Sudditi austro-ungarici .... 23 19 14 29 85 „ chtori 6 3 4 3 16 3. Lingua materna : Italiana 26 22 15 25 88 Tedesea 1 2 3 Serbo-Croata 1 1 Greca 1 1 2 Slovena •> 1 3 (i Inglese — — — 1 1 4. Religione : Cattolioa . 22 18 13 23 76 Greco-orientale . •> 1 1 L 5 Evangolioa 1 . 2 3 Israolitica .... 4 3 3 6 16 Senza religione — — 1 — 1 (J 0 R S 0 u 1 I II III IV C/3 C/3 5. Etä: Di anni 15 4 — — 4 „16 !) 4 — — 13 „ „17 8 3 — 20 „ „18 7 7 8 9 31 „ „1!* — 3 2 10 15 „ „20 — — 2 7 !) 21 ff ff w*. • • • — — 3 5 8 i ,, „ 22 o piü — — — I 1 0. Secondo il domicilio dei genilori: Domiciliati a Triestc 20 20 10 28 !)() Domiciliati fuori 3 2 2 4 1 1 7. Secondo la profe/snione dei genilori; Figli di impiegati pubblici . . . 5 4 2 8 1!) „ privati . . . JO I 1 0 12 3!) „ ,, coramercianti 7 2 10 8 27 „ „ industrial i 2 1 — 4 7 „ oporai ....... 3 — — 5 „ „ privati e possidenti. . . 2 2 — — 4 Altri — — — — — 8. ClassificMzione: Alla lino doU’aiino scol. 11)10-Li) 11 ConeoHüi esami di riparazione . !) 4 10 0 2!) Corrisposero 9 4 10 0 2!) Non corrisposero — — — — — Non comparvero — — — — — j Risultato finale pol li)Ll-li)L2 Prima classe con eminenza . . 3 — — 5 8 Prima 17 21 12 27 77 Seconda (i 1 3 — 10 Torza — — — — — j Ammessi ad nn esame di ripara- zione 3 — 3 — 0 Non classificati (: o h so u E a* 1 II | m TV i/> t/3 9. Tasse : Furono dispensati dalla tassa por il I semestre 7 14 2 14 37 per il II semestre 11 14 3 10 38 Perdettero il diritto all’esen/.ione nol II semestre — i — 5 (> 10. Frequentazione detle malerie Ubere : j Lingua franeese L 7 !) 1 1 37 Cliimica aualitiea — — 10 (i Ki Mieroscopia — (j 4 10 Lingua greea-modema . • . . . — — — — — Contabilitä di Stato — | — i S t i p e n d T. Furono stipendiati 22 allievi giusta il sčguente prospetto: Importo w j M mero Titolo dcllo stipendio Decreto di conferiinento parz. compl. ö Z C. c. C. c. i 1 V. Tomassioh Luogoten., Trioste, 20 10 11, VTI-12U1 1-11 400 400 — i 1 G. o A. Vlismft Coraunitb gr. or., 1 10 11, N. 10094 800 — 800 — i Cost. bur. do Roy or Deputaz. di Borsa, 17 1*2 11, N. 5301 300 — 600 — i l Lcop. do Goldschmiodt „ „ 1 5 12 N. 1902 500 — 500 — i l Banca Austro-Ungarica Luogotcncn/.a, Triesto 210 — 240 il 1 G. o A. Vlism& OomunitA gr. or,, i i 10 10, N\ 7< > V 800 — 800 li l (Jost. bar. do Reyer Doputaz. di Borsa, 17.12 11, N. 5301 100 — 100 ir l „ ,, „ „ 17 12 11, N. 5361 300 — 300 — n 1 Ant. cav. do Vicco 27 1 12, N. 351 300 — 300 — li 1 Carlo bur. do lioinelt 15 1 12, N. 239 12 300 — 300 — n l Giuseppe Rcdaclli „ „ 7 2 12, N. 050 43(5 80 436 80 ii 1 Marco Levi Magistrat o Civico, 28 2 12, VIII-551 39 400 — •100 — m 1 Cost. bar. do Royer Doputaz. «li Borsa, 17 12 11, N. 5361 300 — 300 — IV i Nicolö Tommasco Ma^iatrato Civico, 8 11 09, Vil 1-922 352 80 352 80 IV 1 San Demotrio Curatorio S. Demotrio, Zara, 0 U 08 N. 118 1000 — 1000 — 1 IV 1 Marco Lovi Maf»istrat<* Civico, 7 1 09, V111-34 400 — 100 — IV Cost. bar. do Roycr Doputaz. di Borsa, 17 12 11, N. 5361 •100 — 800 — IV 1 Loop. do Goldschmiodt 22 U U, N. 5101 500 — 500 — IV l Tomaso Pravica Luogotononza, 9 2 12, VII-1087 6 170 — 176 — IV 1 Marco Levi Magistrate Civico, 8 1 12, VIII-551 36 400 400 9405 60 S u s s i d I. Classe D E C R E T 0 Numero Importo parziale 1 totale C. c. | C. c. r Ueputaziono
  • 27 104 si ritirarono durante 1'anno .... 11 2 2 15 rimaste alla fino dell’anno 1911-1912 . 40 24 25 89 a) sono nate a Trieste 35 Hi 21 72 a Gorizia e nel Krilili . 1 4 — 5 in Istria 3 1 4 in Dalmazia 1 ] 2 nolle altre provincie — 1 1 all’estero 1 •> 2 5 b) hannoPotadi 15 anni .... 14 (i _ 20 1<> 18 10 9 37 17 „ 7 3 10 20 18 „ — 3 4 7 19 ,, e piii . 1 2 2 5 r) hanno a lingua materna: 1’ italiana 33 23 24 80 la tedesea 2 — — 2 la slovena 5 1 — (> la greoa — — 1 1 CORSO S 'S ! IA J IB II /. < d) soho suddito austriache .... 34 21 I 1 19 i 74 ,, ostoro (i 3 (> 15 c) professano la roligione cattolica . 39 24 24 87 ,, ovangolica . — — — — ,, greco - oriont. I - — 1 1 ,, israolitica ! 1 — — I /) sono figlie di possidenti .... 2 2 „ commercianti ,, industriali .... 4 3 I 8 „ impiegati pubblici . 5 6 5 16 ,, ,, pri vati . 7 4 4 15 „ eserconli (> 1 3 10 „ o po ra i c artiori . tj) furono disponsato dal la tassa sco- 18 8 12 38 lastica : por il 1 semestre .... « 3 Hi 25 per il J J semestre . H 9 Ki 36 h) Riportarono alla fine dell’anno sco-lastico ia nota di : Prima con emincnza . I 4 (i 10 Prima 24 12 K) 52 Seconda 6 7 13 Torza •> - 2 Ammesso ali’osamo di ripaiuzione . 4 4 1 9 Non classifieate 1 1 2 3 F o n d o di soccorso per scolari poveri della sezione commerciale: Fondo intangibile Esistenza alla fine delPanno scolastico 1910-11: 11 Obbligazioni di rendita austriaca in carta al 4% con tagliandi 1/3, 1/9 da nominali Cor. 200 1’ una, nominali............................................... Oblazione deli’ ill.mo sig. Comm. Oscarre Gentilomo in occasione del 50° anniversario di servizio e della sua uscita dali’ accademia : Obbligazioni conie sopra da uom. Cor. 100 I’ una l)i nuovo acquisto : Obbligazioni eomo sopra da nora. Cor. 200 1’ una, nominali Assieme I Čor’ c. 2200 — 5U0 — 400 — 3100 — Fondo di movimento Cor. C. Coi. (J. Entrata: 1’reesistenza libretto No. 177015 della Causa di risparmio triestina Civanzo cassa della gestione 1U11-1012. 32o o o o> O 00 o f-H o o f-H -h co o 1—1 »o >o r—H f-H '■d o £3 o N a a > z "d 0) .2 ’o s-t a> a a ” Ö o ^ S 2 Wl i CÖ .s _a> H O o d e o 'aJ P a O -O a P-< K*" v: h-1 S T 4; P-t "3 Tj cC / 'D ct m r' a> 2 / n S cC O <] PQ Vi <& l> ö S o ^ N 03 cC O |a -O ^ rn ec o Ph C/J "3 S "2 ^ S S c3 O S M M Trieste, 30 giugno 1912. Guido dott. Voghera 111. p. S. Čubretovič 111. p. Dott. Giulio Subak m. p. Elenco dei libri posseduti dalla „Bibliotheca Pauperum“. AUTOHE T1TOLO DELL OPERA Prezzo C. c. Nuni. do Ho copie 1. Cacoini Giovanni . Esercizi di Stenografia . ] 50 7 2. Curto Oirolamo Grammatica dclla lingua italiana 2 s 3. Chizzola Orazio Proso e poesie dei socoli XIII o XIV 3 20 0 4. Defant Giuseppe . Corso di lingna tedesca; part e 1 2 80 n 5. Defant Giuseppe . . Corso di lingua tedesca; part o II 2 80 10 (>. Du Ban Gnido Let turo stenografichc ; T]J par te 1 — :!0 <> 0. Haborer-Buchta Scienza di cominercio r> 20 17 , 10. Hassek Osearre Antologia di proso e poesie italiane : 1' 800 .... 4 4 r> (i 1 1. Kleibel Anion . Lehrbuch der Handels-Kor- respondenz 5 20 G 12. Kozonn Atlante goografico 8 1 13. Maddalena Edgare!o . Raccolta di prose o poesie italiane 3 70 4 14. Mayr Richard . Deutsches Lesebuch für hö- horo Handelsschulen . 4 80 1 15. Münch Pietro Trattato di fi»ica 4 50 1 10. Noe Enrico .... Manualo di stenografia 2 2 17. Noe Enrico .... Antologia todosca ; part o II 30 1 ! 18. Oppolt Rodolfo Trattato di chimiea orga- nioa 9 — 5 11). Sauer I. lulius Englisches Lesebuch 4 50 3 20. ttchigut Eugen . Leitfaden dor Handelskor- respondonz; I. Td . 1 20 12 21. Schigut Eugen. Leitfaden der Handelskor- respondenz ; II. Td. . 1 — 11 22. Ströll Antonio . Elementi di geometria . 3 20 ! 23. VidoHsich Giuseppo . Compendio di storia no 1’Istiluto |)rinm dolin, fini' m enmlloro inarento. 27 Polacco Edoardo *28 Psylas Alossandro 2!» Puppis Renato 30 Rodriguez Angelo-Oarlo 31 Samoo Giovanni 32 Silvestri Virgilio 33 Singer Mario 34 Streinz Giorgio 35 Welponer Pietro *3(i Zherne Duiiio Lnbiana Triesto 1 2 3 4 5 (i 7 8 9 10 *1 1 12 13 14 15 l(i 17 18 1!) *20 21 22 23 24 *25 Cupoelns^o: I*rof. < Barič Giovanni Bartak Enrico Borich Alessandro Bulaich Gnido Codrig Paolo Cozzi Paolo Cuttin Ovidio Derosa Ettoro Gerstel Vittorio Ivo Mario Kienreich Eugenio Kollmann Giuseppe Krapf Ernestu Lovi Alberto Linassi Mario Novello Pasqualc Pincherle Bruno Retta Luigi Rizzotti Germanu Rožanc Giuseppe Schekuri Raffaele Tamaro Pietro Toplisoheg Giusopjie Trojan Giovanni Zernitz Attilio II. CORSO. liovamii ^uarfintotto. da Borgo Erizzo (Zara) Triosto Pola Triosto Cairo Trioste Valparaiso Capudistria Triesto Pula Triesto 1 2 3 4 r> o 7 8 S) 10 11 12 13 14 15 16 17 IS I 2 3 4 5 (i 7 8 !) 10 II 12 13 14 15 Clipoclasso : Colombari Alberto DalFOste Bruno Danneker Raimondo Fazzini Oscarre Gazulli Pilade Ghersiach Bruno Gortan Mario Grioni Giacomo Klepač Francesco Lokar Vladimiro de Luyk Sergio Mandler Isidoro Katissa Modesto Reich Bruno Rimini Silvio Spitzer Bruno Stokol Guglielmo Tovini Pietro III. COMMERCIO. Prof. Glovannl C arzan o le 11. Trieste Napoli Trieste Prezid Aidussina Trieste Pirano Zagabria Trieste Capoclosso ; Altaras Clemento Bak Carlo Bianchi-Biele Alfredo Borme Francesco Cosmini Massimiliano (k>sulich Roberto Desenibus Luigi Di Demetrio Adonis de Gironcoli Guido de Grazio Ferdinande Klun Pietro Levi Raimondo Liebmann Piotro Marizza Ermanno Merlato Giovanni IV. COMMERCIO. Prof. Rurloo Ntief. da Trieste liovigno Trieste Aosta (Piemonto) Parenzo 'Pries te 16 Peinkhofer Bruno da Trieste 17 Perhavec Vladimiro „ Comen 18 Perič Francesco Trieste l!) Prodam Amedeo ,, Fiume 20 Puppis Carlo „ Trieste 21 Rohnnann Giovanni „ Lubiana 22 Rossi Ricciotti „ Trieste 23 Schönstein Arnoldo ,, Leopoli 24 Seppele Federico ,, Trieste 2f) Sossich V'ittorio tf >> 2« Strudthoff Edoardo „ Muggia 27 Tamaro Luigi ,, Pitano 28 Tolentino Raffaello-Vita „ Curzola (Dalmazia) 2!) Tomasi Ottocaro ,, Trieste 30 Vizzi Romano t 9 > * 31 32 Weis Ferdinando Zeller Ottone »* >> A L LI E V E inscritte al principio dell’anno scolastico 1911-1912. I. CORSO A. Capoclaeso : Prof. I>r. Giu.Ho ftjit.*l»n it. * 1 Borella Enrioa 2 Borsieri Bruna * .'! Boso Pia 4 Bruni Eugonia 5 Castellani Maria ö (Jastoll iz Aurelia 7 Cecchetti Maria 8 Oheracci Gemma !) Crooi Carla in Feriancich Rosina IL Gorolini Romana *12 Giassi Lucia 13 Gridolli Adelia 14 Hatze Maria 15 Hrovatin Maria 10 Kiss Olga 17 Korbach Olga 18 Koshovitz Maria 1!) Kosmač Alida 20 Kralj Maria 21 Löwenthal Elisabetta 22 Lužar Valeria 23 Maroevich Maria *24 Mora Alessandra 25 Mraoh Maria 2<> Novello Mida Maria NB. Le scolftro HCgnato con * abbandona deli’ mino. — Le eininenliste vongono Hognato < Triesto Pirano Triesto Dignano (Istria) Trcviso (Udino) ono 1’ Istituto prima dolla fin<' mi carallori' maroato. 27 Obst Wanda 28 Otali Maria 2!1 Pastori Pia ‘50 Pest Lucia 31 Plaper Ottilia 32 Požrl Fosca 33 Preuer Giovanna 34 Proksel Maria *35 llaggiotto Carmola 36 Ramroth Anna 37 Rizzola Maria 38 Roth Pia *3!) Sajina Maria 40 Schwab Emma 41 Tominz Aurelia *42 Urban Amalia 43 Vallon Francesoa *44 Voltolina Ernesta *45 Woiss Elena *40 Weisenfeld Anita 47 Wittman Jolanda 48 Wohl Flora 4!> Žiberna Anna 50 Zidar Giovanna *51 Zotti Pia >* tf ,, Capodistria ,, Trieste ,, Nabresina „ Triesto „ Pola ,, Muggia ,, Trieste Lussinpiccolo I. CORSO B. Capoclusso: l-*!'«»-!?. 1>1'« <5Iv*lio idlXlU. 1 Borsatto Ferdinanda 2 Castellani Lidia 3 de Colombani Gemma 4 Dolpin Severina 5 Dughieri Anna 0 Franchin Maria-Teresa 7 Grego Ines 8 Ianni Maria !l lersottig Bianca 10 Kaltenbrunner Maria da Triesto Gorizia Trieste Napoli Trieste 11 Lokar Anna ci 12 Marinello Antonia 13 Mlad Giuseppina 14 de Mottoni Emma 15 Musizza Maria 16 Nonvoilor Maria 17 Pel osi Isabclla 18 Polonio Emira *L!) Potozhnik Lidia *20 Richar Maria 21 Rossi Iole 22 Scala Stefania 23 Škodnik Maria 24 de Steinkühl Maria 25 Verzegnassi Marina 2(> Zhebej Cornelia II. CORSO. Capoclasso: Vittorio lViomiio. 1 Biasutti Maria da Padova 2 Boccassini Elona ,, Trioste 3 Buker Anna >* ff 4 Centis Komana • > yy 5 Cesaratto Gisella f* »j » 7 Dorissa Giovanna 8 Hartman Adele M J> !) Kralj Elda ,, Spalato 10 Lughero Luigia ,, Trieste 1 l Miazzi Massimiliana »» >> 12 Penko Carmen ,, Fiume 13 Pertot Maria „ Trieste 14 Pintar Anglista ti 15 Pirotti Carmela 10 Psyllas Maria ,, Morsi no 17 Roeco Giulia ,, Trieste 18 Rovere Ada ** n l!) Savio Marghorita m m Aidussina Trieste Spalato Gorizia Visignano (Istria) Trieste >> f* Costantinopoli Trieste tf Gorizia Trieste 20 Soli bara Carla 21 Škamperle Carmela 22 Sosič Anna *23 Tomažič Antonia *24 Urbančič Lidia 25 Urbančič Maria 2ina 10 Rizzotto Anita . 11 Säger llario 12 Seopinich Giulio . 13 Tobien Klsa . . . 14 Vigurich Giorgio . . Totale . Contabilitä comnierciale e bancaria Aritmetica i .S r -*■> X --c Corrispon-denza tedesca 2 frequentanti; di questi cossaiono di frequentare Le lezioni ebbero principio il giorno 2 ottobro 1!)I1 o termi-narono il 27 giuguo 11)12. Lingua neo-ellenica. Non essendosi presentato nessuno all’ iserizione, (jucst’anno non venue aperto il corso. nol I semestre rimasero quindi alla fine deH’aniio . 7 15 assieme 22 40 froquentanti. Atti ed ordinanze. 1. Min. G. e I. 18/8/11 No. 27001: Trasferimento del prof. Costantino Leyerer all' i. r. Accademia di Bruna (int. Luog. 21/8/11, No. VII—17/86). 2. Min. 0. e I. 11/9/11, No. 38194: lil ver t. imen to delle ore d' istruzione di lingua italiana nella scuola biennale femminile (int. Luog. 16/9/11, No. VII—972/1). 3. Deputazione di Horsa, 12/10/11 No. 4208 : Comunica la rielezione dei sigg. Dr. Alessandro Afenduli, Oscarre Comm. Gentilomo e Vittorio Venezia n a delegati della Camera di Commercio presso questa Sezione. 4. Min. Commercio, 20/10/11 No. 3554: Cambiamento delle vigenti modalita circa il conferimento di borse di pratica ali' estero (int. Luog. 5/11/11, No. VII—1436-11). 5. Min. C. e I. 17/11/11 No. 46972; accorda 1' apertura d’ una elas.se parallela nella I femminile (int. Luog. 7/12/11, No. VII— 1021/4-11). 6. Min. C. e I. 25/12/11 No. 8377 : promovimento dei pro-fessori Enrico Naef e Giorgio Medanich nella VIII Classe di rango a datare dal 1° Gennaio 1912 (int. Luog. 12/1/12, VII—322/1-11). 7. Min. C. e I. 1/1/12, No. 31068: Obbligo della clausola d’approvazione nei libri di testo per gli scolari (int. Luog. 2/2/12, No. VII—269-12). 8. Luog. 8/2/12, No. Vil—1494/1-10: approva 1'assunzione dei supplenti sigg. Antonio Teja e Vittorio Racamo. 9. Luog. 19/2/12, No. Vil—388-12 : approva 1' assunzione della docente Sig.na Adele Hernl. 10. Min. C. e I. 5/4/12, No. 14822: disposizioni circa la du-rata dcll’anno seolastico (int. Luog. 25/4/12, No. VII—749-12). 11. Deputazione di Borsa, 3/5/12, No. 1582: Notifica 1' isti-tuzione di 2 borse di studio da Cor. 1000 por scolari di quosta •sezione, che volessero frequentare il IV Corso in una Accademia tedesca, e di 1 borsa di studio da Cor. 1500 per un licenziato di (]iiesto istituto o della ,,Revoltolla“ che volesse recarsi per un anno a Liverpool ai Corsi dello ,.Skerry-College.“ Aumenti nelle collezioni scientifiche A) Gabinetto di fisica. OonBervutoro : Maestro oflett. Dr. (illirio VojjIlCttl. I. apparato di fonetica esperimentale. 1 lampadina Bunsen sistema Teclu. L apparato generale per la meccauica. 1 macchina centrifugale. L vaso
  • parato per 1’evaporazione di (Jriffin. C) Geografia. Conservatoro : Prof. Stefauo Čubrctovič. I Prof. Dr. Franz Heiderieh : Carta isocroniea doll’Austria-Ungheria (dono dell’Accademia di Esportazione deli’ i. r. Museo comnior-oiale di Vienna). BIBLIOTECA ERARIALE. (Bibliotecario il prof. Dr. Giulio Subak) ALIMENTI tlell’anno scolastieo 191M91S. •>°o A. Copie d’ obbligo, d’ ufficio e doni. I. Leggi ed ordinanze. REICHSGESETZULATT FÜR DIE IM REICHSRATE VERTRETENEN KÖNIGREICHE UNIJ LÄNDER. Jahrgang 1911. Wien 19J J. Ans dor kais. köu. Hof- und Staatsdruckerei. GESETZE UNI) VERORDNUNGEN DER LANDESBEHÖRDEN FÜR DAS ÖSTERREICH!SCH-1LLYRISCHE KÜSTENLAND. Jahrgang 1911. Triest, 1912. Buchdruokerei des Österreichiselion Lloyd. BOLLETTINO DELLE LEGGI ED ORDINANZE PER IL LITORALE. AUSTRO-1LLIRICO. Anno 1911 Ttieste 1912. Tipografia del Lloyd Anstriaeo. ZAKONIK IN UKAZNIK ZA AVSTRIJSKO ILIRSKO PRIMORJE. Tofaj 1911. V Trstu, 1912. Tiskarna Avstrijskega Lloyda. VERORDNUNGSBLATT DES K. K. JUSTIZMINISTERIUMS. XXVII. Jahrgang 1911. Redigiert im k. k. Justizministerium, Wien 1911. Druck und Vorlag dor k. k. Hof- und Staatsdruckerei. Coyli alleyati : SAMMLUNG VON ENTSCHEIDUNGEN DER K. K. GEWERBEGERICHTE. Herausgegeben vom k. k. Justizministerium. XII. Band. — Nr. 1742 bis 1911. Wien. Aus dor kais. königl. Hof- und Staatsdruokerei 191 I. ENTSCHEIDUNGEN DES K. K. OBERSTEN GERICHTS-ALS KASSATIONSHOFES, veröffentlich von der k. k. Generalproku-ratur. Fortsetzung der von Dr. Rudof Nowak begründeten Sammlung der Plenarbeschlüsse und Entscheidungen des k. k. Obersten Gerichts-uls Kassationshofes. Neue Folge, XIII. Band. (Entscheidunjgen Nr. 3732-3851. ) Wien, 1912. Manzsche k. u. k. Hof-Verlags- und Universitäts-Buchhandlung. ENTSCHEIDUNGEN DES K. K. OBERSTEN GERICHTSHOFES IN ZIVIL- UND JUSTIZVERWALTUNGSSACHEN, veröffentlicht von diesem Gerichtshöfe. Fortsetzung des von Dr. Rudolf Nowak begründeten Sammlung von Entscheidungen des k. k. Obersten Gerichtshofes in Zivilsachen. Neue Folge, XII. Band. Wien, 1912. Manzsche k. k. Hof-Verlags- und Universit&ts-Buehhandlung. VERORDNUNGSBLATT FÜR DIE KAISERLICH-KÖNIGLICHE LAXDWKHR. Zweiund vierzigster «Jahrgang. (Jänner bis Knde Dezember 191 I). Nr I bis 25. Wien, 1912. Aus der k. k. Hof- und Staatsdruckorei. VERORDNUNGSBLATT FÜR DIB KAISERLICH-KÖNIGLICHE GEN-DARMERIE. Sechsunddrei !.'. Mil I Unterrichtsblatt. Triest 1911. Redaktion und Vorlag der k. k. Staatsbahndirektion Triest. Druck von Stab. Tip. E. Menogholli & Co. BEILAGE ZU DEM VERORDNUNGSBLATTE FÜR DEN DIENST-BEREICH DES KAISERLICH-KÖNIGLICH EN FINANZMINISTERIUMS. (Nr. J bis inklusive 8). Redigiert bei der k. k. Generaldirektion der Tabakregie. Jahrgang 1911. Wien, 1911. Aus der k. k. Hof- und Staatsdruckerei. II. Pubblicazioni di Accademie e Istituzioni scientifiche e letterarie. SITZUNGSBERICHTE DER PHILOSOPHISCH - HISTORISCHEN KLASSE DER KAISERLICHEN AKADEMIK DER WISSENSCHAFTEN. Hundertviel undseclizigster Band. (Mit. 31 Textabbildungen.) Wien, 1010 In Kommission bei Alfred Holder. — Hundertfünfundseehzigstor Band. (Mit 13 Tafeln und 2 Textabbildungen). — II undertsiebenundseehzigster Band. (Mit 10 Tafeln). 1911. SITZUNGSBERICHTE DER KAISERLICHEN AKADEMIE DER WISSENSCHAFTEN. Mathematisch-naturwissenschaftliche Klasse. H undort-neunzehnter Band. Abteilung 1. (M it li Doppeltafeln, 25 Tafeln und 75 Textfiguren). Abteilung 11a. (Mit 7 Karten, 16 Tafeln und 05 Textfiguren). Abteilung II b. (Mit 2 Beilagen, I! Tafeln und 50 Textfiguren). Abteilung III. (Mit 20 Tafeln und 20 Textfiguren). Wien 1910. Aus der kaiserlich- königlichen Hof- und Staatadruckerei. In Kommission bei Alfred Holder. DENKSCHRIFTEN DER KAISERLICHEN AKADEMIE DER WISSENSCHAFTEN. Mathematisch-Naturwissenschaftliche Klasse. Fünfundaeht-zigster Band. Wien. Aus der kaiserlich-königlichen Hof- und Stuatsdruckoroi. 1910. — Sechsundachtzigster Band. 1. Halbband 1911. DENKSCHRIFTEN DER KAISERLICHEN AKADEMIE DER WISSENSCHAFTEN. Philosophisch-hin torische Klasse. Vierundfünfzigster Band. Mit 91 Abbildungen im Texte, 2 Tafeln und I Karte. Wion, 191 I. ln Kommission bei Alfred Holder. REGISTER ZU DEN BÄNDEN 111 BIS 115 (1002 BIS 1000) DER SITZUNGSBERICHTE DER MATHEMATISCH-NATURWISSENSCHAFTLICHEN KLASSE DER KAISERLICHEN AKADEMIE DER WISSENSCHAFTEN. XVI. Wien 1907. Aus der kaiserlich- königlichen Hof- und Staatsdruckerei. ALMANAt’H DER KAISERLICHEN AKADEMIE DER WISSENSCHAFTEN. Einundsochzigster Jahrgang. 1911. Wien. Aus der k. k. Hof- und Staatsdruckerei. 1911. REGISTER ZU DEN BÄNDEN l-I.X (JAHRGÄNGE I«r> 1 -1 S) 10) DES ALMANACHS UNI) DER FEIERLICHEN SITZUNGEN DER KAISERLICHEN AKADEMIE DER WISSENSCHAFTEN. Wien 1011. In Kommission bei Alfred Holder. ARCHIV FÜR ÖSTERREICHISCHE GESCHICHTE. Horausgegeben von der Historischen Kommission der kaiserlichen Akademie der Wissenschaften. Hunderterster Band. Wien, 1911. In Kommission bei Alfred Holder. DIE LANDESFÜRSTLICHEN GESAMTURBARE DER STEIERMARK AUS DEM MITTELALTER. Im Aufträge der kaiserlichen Akademie der Wissenschaften in Wien unter Mitwirkung von Dr. Alfred Mell herausgegeben von Alfons Dopsoh. (österreichische Urbare. Herausyeyehen von der kaiserlichen Akademie der Wissenschaften. I. Abteilung. : Landesfürstliche Urbare. 2. Band). Wien und Leipzig, 1910. Wilhelm Braumüller. NUNTIATURBERICHTE AUS DEUTSCHLAND NEBST ERGÄNZENDEN AKTENSTÜCKEN. Zweite Abteilung I5(i0-l.r>72. Herausgegoben von der Historischen Kommission der kaiserlichen Akademie der Wissenschaften. Erster Band: Die Nuntien Hosius und Delfino 1500-1501. Bearbeitet von S. Steinherz. Wien. In Kommission bei Karl Gerold's Sohn. 1897. — Dritter Band : Nuntius Delfino 15(12-1563. Bearbeitet von S. Steinherz. Ibid. 1903. KAISERLICHE AKADEMIE DER WISSENSCHAFTEN. DER RÖMISCHE LIMES IN ÖSTERREICH. Wion und Leipzig, Alfred Holder. Heft III. Mit 13 Tafeln und 29 Figuren im Text. 1902. — Heft IV. Mit 3 Tafeln und (>« Figuren im Text. 1903. — Heft V. Mit 2 Tafeln und 70 Figuren im Text. 1904. — Heft VI. Mit 2 Tafeln und 109 Figuren im Text. 1905. — Heft. VII. Mit. 2 Tafeln und 75 Figuren im Toxt. 1900. — Heft VIII. Mit 3 Tafeln und 85 Figuren im Text. 1907. — Heft IX. Mit 5 Tafeln und 58 Figuren im Toxt. 1908. — Heft X. Mit 3 Tafeln und 05 Figuren im Text 1909. DER SANDSCHAK BERAT IN ALBANIEN von Karl Patsch. Mit, 180 Abbildungen und einer geographischen Karte. (Kaiserliche Akademie der Wissenschaften. Schriften der Balkankommission. Antiquarische Ableiluni/. Hl). Wien 1904, Alfred Holder. ANTIKE DENKMÄLER IN BULGARIEN. Unter Mitwirkung von E. Bormann, V. 1 )obrusky, H. Egger, H. Hartl f, V. Hoffiller, J. Oeliler, K. Skorpil, A. Stein, J. Zingerlo bearbeitet von Ernst Kalinka. Mit einer Karte und 102 Abbildungen. (Kaiserliche, Akademie der Wissenschaften. Schriften der Balkankommission. Antiquarische Abteilung. TV). Wien 1900, Alfred Holder. ZUR GESCHICHTE UND TOPOGRAPHIE VON NA RONA von Karl Patsch. Mit 3 Tafeln und Ö(> Abbildungen im Text. (Kaiserliche Akademie der II isaenschaften. Sehrif ten der Balkankommission. Antiquarische Abteilung. V). Wien 1007. In Kommission boi Alfred Holder. DAb DALMATISCHE. Altromanisehe Spraehroste von Voglia bis Ragusa und ihre Stellung in der Apennino-balkanischen Romania von Dr. Mattco Giulio Bartoli. I. Einleitung und Ethnographie Tllyrions. Mit einer Karte. II. Glossare und I exte. Grammatik und Lexikon. (Kaiserliche Akademie der Wissenschaften. II. Romanische Dialektstudien. Heft Heft II. — Schriften der Balkankommission, Linguistische Abteilung, IV., F.). Wien 190«, Alfred Holder. MITTEILUNGEN DER K. K. ZENTRALKOMMISSION FÜR DENKMALPFLEGE. Herausgegeben im Aufträge des Präsidiums von Sektionsrat Dr. Max Bauer. Dritte Folgo, zehnter Band. Mit 9 Tafeln und 287 Textabbildungen. Wien, 1911. In Kommission bei Anton Schroll & Co. MITTEILUNGEN DER ANTHROPOLOGISCHEN GESELLSCHAFT IN WIEN. XXXXI. Band. (Der dritten Folgo XI. Band). Mit 63 Abbildungen im Text*' und 10 Beilagen. Wien, 1911. In Kommission bei Alfred Holder. MITTEILUNGEN DES K. u. K. MILITÄRGEOGRAPHISCHEN INSTITUTES. Herausgegeben auf Befehl des k. u. k. Reichskriegsministoriums. XXX. Band 1910. Mit 11 Tafeln. Wien, 1911. Verlag des k. u. k. Militärgeogra-phisehen Institutes. MITTEILUNGEN DER NATURFORSCHENDEN GESELLSCHAFT IN BERN AUS DEM JAHRE 1910. Nr. 1740-1769. Redaktion: I. H. Graf. Bern. Druck und Verlag von K. J. Wyss. 1911. — Id. aus dom Jahre 1911. Ibid. 1912. BOLLETTINO DELLA SOCIETA' ADRIATICA DI SCIENZE NATU-RALI IN TRIESTE. Redatto dal Segretario Antonio Valle, eonservatore del Museo Civico di Storia Naturalo. Volume XXV. Trieste 1911, Tipografia dol Lloyd. ARCHEOGRAFO TRIESTINO. Raccolta di memorie, notizie, docu-menti, particolarmento per servire alla storia della Regione Giulia. Editriee la Soeietä di Minerva. Vol. VI della III serie, XXXIV della Raccolta. Trieste, Sta-bilimento Artistico 'l'ipogralico G. Caprin, MCMXI. 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(Spezialhandel) II. Band. (Vormerkver-kehr-Durchfuhr). III. Band. (Verkehr mit den einzelnen Herkunfts- und Bestim-mnngrtländern). IV. Band. (Hauptergebnisse-Hafenverkehr). Wien 101 I. Druck und Verlag der kaiserlich-königlichen Hof- und Staatsdruckoroi. STATISTISCHE ÜBERSICHTEN, BETREFFEND DEN AUSWÄRTIGEN HANDEL DER WICHTIGSTEN STAATEN IN DEN JAHREN 1905-1909. Herausgegeben vom Handelsstatistischen Dienste dos k. k. Handelsministeriums. Wien 1912. Aus der k. 1c. Hof- und Staatsdruckerei. BOLLETTINO STATISTICO DEL COMMERCIO E DELLA NAVIGA-ZIONE DI TRIESTE. Compilato dal Museo commerciale con la eooperaziono doll' i. r. Capitanato del porto di Trieste. Anno IV. Trieste. Slab. 'Pip. Uniono E. Meneghelli & C., 1911. Edit. il Museo Comm. STATISTIK DES BERGBAUES IN ÖSTERREICH FÜR DAS JAHR 1909. Als Fortsetzung des Statistischen Jahrbuches des k. k. Ackerbauministeriums 2. Heft : „Der Bergwerksbetrieb Österreichs.“ Dritte Lieferung : Die Gebarung und dio Ergebnisse der Krankheit«-, Mortalität«- und Invaliditätsstatistik der Bergwerksbruderladen im Jahro 1908. Zugleich als Bericht vom Minister für öffentliche Arbeiten dom Reichsrate in Gemäßheit des Gesetzes vom 28. Juli 1889, R. E. Bl. Nr. 127 mitgeteilt. Herausgegeben vom k. k. Ministerium für öffentliche Arbeiten. Wien 1911. Druck und Verlag dor k. k. Hof- und Staats-druekorei in Wien. STATISTIK DES BERGBAUES IN ÖSTERREICH FÜR DAS JAHR 1910. Als Fortsetzung des Statistischen Jahrbuches des k. k. Ackerbauministeriums, 2. Heft: „Dor Bergwerksbetrieb Österreichs“. Erste Lieferung : Die Bergwerksproduktion (mit Ausschluß der Naphthagowinnung). Zweite Lieferung: Betriebs- und Arbeit er Verhältnisse beim Bergbau. Naphthastatistik. Herausgego-ben vom k. k. Ministerium für öffentliche Arbeiten. Wien, 191 1. Druck und Verlag dor k. k. Hof- und Staatsdruckerei. STATISTICA DELLA NAV1GAZIONE E DEL COMMERCIO MARIT-TIMO NEI l’ORTI AUSTRIAC1 PER L'ANNO 1910 compilata sulla baso di dati ufficiali e pubblicata per incarico doll' i. r. Ministoro del Commercio a cura della Camera di Commercio e d' Industria di Trieste. — STATISTIK DER SEESCHIFFAHRT UND DES SEE HANDELS IN DEN ÖSTERREICHISCHEN HÄFEN IM JAHRE 1910, im Auftrago «los k. k. Handels- Ministerium« auf Grund amtlicher Daton, zusammengostellt und horausgogeben von der Handels -und Gewerbekainraor in Triest. Trieste, Tipografia Morterra & Co. 1011. Dali' Uffi- oio Statistico della Camera di Commercio o d'Industria, Editore. Nel Dioembre 1011. MOVIMENTO DEI NAVIGLI NEL PORTO DI TRIESTE NEL 1011 A CON FRONTO CON GLI ULTIMI QUATTRO ANNI. MOVIMENTO DEI NAVIGLI NEL PORTO DI „S. SABBA“ NEL 1011 A CONFRONTO CON GLL ULTIMI QUATTRO ANNI. — MOVIMENTO COMMERCIALE DI TRIESTE MEDIANTE FERROVIA NEL 1011. CONFRONTO CON GLI ULTIMI CINQUANTA ANNI. Dali* Tfficio Statist-ico della Camera di Commercio e <1' Industria, Editore. Febbraio 1012. ÖSTERREICHISCHE STATISTIK. Herausgegeben von der k. k. Statistischen Zontralkoimnission. LXXXVII1. Hand. Wion, aus der kaiserlich-königlichen Hof- und Staatedruckerei, 1011. — Id. XC. Band. Ibid. 1012. STATISTISCHES JAHRBUCH DER STADT WIEN FÜR DAS JAHR 1000. 27. Jahrgang. Bearbeitet von der Magistrats Abteilung XXI. für Statistik. Wien 1011. Verlag des Wiener Magistrates. Anos 1007-1908. ANUARIO ESTADISTICO DE LA REPUBLICA ORIENTAL DEL URUGUAY CON VARIOS DATOS DE 190!) Y 1910. Libro XXI del „Anuario“ y XXXV do las publicaciones do la Direcei6n general do Estadistica. Director general de ostadistica : Ramön Löpez Lomba. Tomo II., |iarto I. Montevideo, Imprenta artmtica y enouadernaeion, do Juan J. Dornaloehe, 1911. IV. Giornali e Riviste della Regione. L' OSSERVATORE TRIESTINO. Anno CXXVIT. Triesto, Tipografia del Lloyd Austriaco, 1911. Soziono lotterario-artisl.ica del Lloyd austriaco, odit. 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Tjednik za brodogradnju, burzu, industriju, izseljivanje, nov-rarst vo, obrt, osjeguranje, poljodjelstvo, pomorstvo, poStarstvo, promet, pros-vjetu, ribarstvo, rudarstvo, šumarstvo, trgovinu, uljarstvo, vinogradarstvo, vo-6arstvo i sve ostale struke narodnog gospodarstva. Godina IX. Vlastnik-i/.dava tol j Fran Kudinifl. Trst, Tiskam Prve t.rščanske tiskarsko-litografičko udruge u Trstu 1911. MITTEILUNGEN AUS DEM GEBIETE DES SEEWESENS. XXXIX. Hand. Horausgogebon vom k. u. k. murinotechnischen Komitee Marinebibliothek. Jahrgang 15)11. Pola 11)11. Druck von Jos. Krmpoti6. Kommissionsverlag von Karl Gerolds Sohn in Wien. LA CODA DEL DIAVOLO DI TRIESTE. Giornale politico con carica ture. Anno IV. Stab. Tipografico (i. Werk. Trieste, 11)11. Editore Vitt. Cuttin. IL METALLURGICO. Organo regionale bimensile per le province ita-liane della Federazione fra operai metallurgici in Austria. Anno 11. Editore-Pro-prietario : Lodovico Exner. Trieste, 1911. Tipografia Moderna M. Susmel rra & C. 1011. Editrice la Camera di Commercio o d" Industria in Trieste. SITZUNGS-PROTOKOLLE UND GESCHÄFTSBERICHTE DER HANDELS- UND GEWERBEKAMMER IN TRIEST FÜR DAS JAHR 1011. Herausgegoben von der Handels- und Geworbekammor in Triest. (Übersetzung aus dem Italienischen). Stab. 'Pip. Unione E. Meneghelli & C., Trieste. Camera di Commercio e d’ Industria doll’ Istria in Rovigno. PROTOCOLL1 DELLE SEDUTE E RELAZIONI SULL’ ATTIVITÄ DELLA CAMERA. 1011. SUMMARISCHER JAHRES BERICHT DER HANDELS- UND GEWERBEKAMMER IN OLMÜTZ ÜBER DIE TÄTIGKEIT DER KAMMER UND DIE WIRTSCHAFTLICHEN VERHÄLTNISSE DES KAMMERBEZIRKES IM JAHRE 1010. Olnnit/.. 101 I. Eigentum und Verlag der Handols-und Gewerbekainmer in Olmiitz. BERICHT ÜBER DIE INDUSTRIE, DEN HANDEL UND DIE VERKEHRSVERHÄLTNISSE IN NIEDERÖSTERREICH WÄHREND DES JAHRES 1010. Dem k. k. Handelsministerium erstattet von der Handels- und Geworbokammor in Wien. Wien 1011. Verlag der niederösterr. Handels- und Gewerbe kammor. SUMMARISCHER BERICHT DER HANDELS- UND GEWERBE-KAMMER IN BRÜNN OBER DIE GESCHÄFTLICHEN VERHÄLTNISSE IN IHREM BEZIRKE WÄHREND DES JAHRES 1011. Brünn, 1012. Eigentum und Verlag der Briinner Handels- u. Gewerbekammer. TRATTAZIONI DELLA CAMERA DI COMMERCIO E D’ INDUSTRIA IN GORIZIA. 1011. — XU — IZVEŠTAJ TRGOVAÖKO-OBRTNIÜKE KOMORE U ZAGREBU O NARODNO-GOSPODARSTVENIM PRILIKAMA SVOGA PODROČJA U GODINI J 010. Zagreb 1912. Nakladom TrgovaiSko-obrtniüke Komoro. VERHANDLUNGEN DER HANDELS- UND GEWERBEKAMMER IN BOZEN, 1911. LA DIREZIONE DI BORSA. LISTINO UFFICIALE DEL LA BORSA DI TRIESTE, coinpilato cou la cooperazione li Giovanili e Femminiii Socialisti italiani della regione Adriatica. Triest*'. Tip. Brunner & C., 1911. Eugenio Paulin. EDUCAZIONE FISICA V Triesto ,Stab. Tip. Unione E. Meneghelli & C., 1912. Attilio Tamaro. PER LA LEGA NAZIONALE. Discorso tenuto il 22 di-cembre 1911 nel Toat.ro Comunale di I’irano. 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KVOCIJENT DALJINA OD DVIJU ČVRSTIH TAÖAKA STALNE VRIJEDNOSTI. I. r. Ginnasio superiore iH UlauiKeBHM »k (Jioju.ioir.opHCT, - . Kojiecca. lipo BipmoBy i})opMy noe3HH M. IlIauiKeBiiwa. - Ct. JIkvikcbhm. Iloeam'i M. UlauiKeBima B My3HU,H. I. r. Accademia di commeroio i.wi!w (Leopoli). Dr. Stanislaw Pawlowski. NIEKTORE KANALY SPLAVVNE NA ZIEMIACH I’OLKICH. — Antoni Pawlowski. 1 ’RA KTYCZNE ZASTOZOWANLE KSIAZKOWOSCI POJEDYN-CZEJ DO MALEGO WARSZTATU REKODZIELNIKA. Handelsakademie in Linz und die mit ihr verbundenen Schulen. Theodor Schneller, ZUM KAUFMÄNNISCHEN RECHNEN: DISKONTO RECH NUNC. — REDUKTION DER WECHELKURSE. — TERMINRECHNUNG, — Dr. Konrad Gläser, EBENE KATAKAUSTEN. Staatlich subventionierte Kaiser Franz Josef I. Jubiläums-Handelssclmlo in Lustenau (Vorarlberg). Dr. F. Falger, DF.R SCHWEIZERBERG, geologische Skizze. Deutsche Handelsakademie in Olmütz. Professor W. M. Franke, GROSZBRITANNIENS HANDELSPOLITIK. Kaiser Franz Joseph Deutsche Handels-Akademie in Pilsen. 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Beiblatt zur „Zeitschrift“ für Handelswissenschaft und Handelspraxis. Herausgogobon von Arthur Schröter, Leipzig. I. Jahrgang 1011-12. Leipzig. Vorlag Karl Ernst Poeschel. Dr. A. PETERMANNS MITTEILUNGEN AUS JUSTUS PERTHES’ GEOGRAPHISCHER ANSTALT. Horausgegobon von Prof. Paul Langhans. 57, Jahrgang — 1011. I. 11. Halbband. f>8. Jahrgang, 1012. I. Halbband. Gotha: Justus Perthes. DIE NEUEREN SPRACHEN. Zeitschrift für den nousprachlichon Untorricht. In Verbindung mit Franz Dörr und Adolf Ramboau horausgegobon von Wilhelm Vietor. Neunzehnter Band. (Phon. Stud. Bd. XXV, N. F. Bd. XIX). Marburg in Hessen, N. G. Elwert’sche Verlagsbuchhandlung. 1911—1912. GENERALREGISTER ZU DEN NEUEREN SPRACHEN, Zeitschrift für don neusprachlichen Unterricht. 111 Verbindung mit Franz Dörr und Adolf Rambeau herausgegeben von Wilhelm Vietor (Band XIH.-XVJIi. und Ergänzungsband 1910, FESTSCHRIFT Wilhelm Vietor). Bearbeitet von Wilhelm Kroitz, Marburg, N. G. Elwert’sche Verlagsbuchhandlung. 1912. 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Aldo Luzzati. Serie II. Vol. III (Vol. XXX dolla Collo-zione). Torino. Unione Tipografieo- editrice Torinese, Milano-Roma-Napoli, 1911. PH YSIKALISCHE ZEITSCHRIFT. Unter ständiger Mitarbeit für den referierenden Teil von Professor Di*. M. Abraham, Professor Dr. L. Ambronn. Professor Dr. H. Borut,tan, Professor Dr. A. Coohn, Prof. Dr. Th. Des Coudros, Professor Dr. A. Johnson, Professor Dr. W. Kaufmann, Professor Dr, II. Lorenz, Professor Dr. E, Meyer, Professor Dr. L. Rhumbler, Professor Dr. K. Schaum, 'Professor Dr. G. C. Schmidt, Professor Dr. K. Schwarzschild, Professor Dr. E. Wiechert, Professor Dr. E. Zermelo. Herausgegeben von Dr. E. Riecke und Dr. H. Th. Simon .Redaktion: Professor Dr. F. Krüger in Danzig-Langfulir. Zwölfter Jahrgang. 1911. Mit neunzehn Tafeln. Leipzig, Verlag von S. Hirzel, 1911. KRITISCHER JAHRESBERICHT ÜBER DIE FORTSCHRITTE DER ROMANISCHEN PHILOLOGIE. Unter Mitwirkung von etwa hundert Fachgenossen herausgegeben von Karl Vollmöller. -Mit redigiert von G. .Baist, V. Rossi, C. Salvioni. XI. Band. — 1907-8, teilweise bis 1909 und 1910. Erlangen 1911. Fr. Junge. LA COMMEDIA di Ireneo Sanesi. Volume primo. (Storia dei Genen' Letterari Italiani). Casa editrice Dottor Francesco Vallardi, Milano. LA CRITICA LETTERARIA. (Dali’ Antichitä classica al Rinascimento) di Orazio Bacei. (Storia dei Generi Letterari Italiana). Casa editrice Dottor Francesco Vallardi, Milano. IL POEMA EPICO E MITOLOÖICO di Antonio Belloni. (Storia dei Generi Letterari Italiani). Casa editrice Dottor Francesco Vallardi, Milano. ARCHIV FÜR DAS STUDIUM DER NEUEREN SPRACHEN UND LITERATUREN. Begründet von Ludwig Herrig, herausgegeben von Alois Brandl und Heinrich Morf. LXV. Jahrgang, CXXVI. Band, der neuen Serie XXVI. Band. — LXV. Jahrgang, CXXVII. Band, der neuen Serie XXVII. Band. Braunschweig, Druck und Verlag von George Westermann. 1911. 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