Navod k naueenju italijanskega jezika za slovenske ljudske šole. I. del. Spisal Anton Valentič. (Pregledano in popravljeno izdanje.) Velja vezan s platnenim hrbtom 40 vinaijev. Na Dunaju. V cesarski kraljevi zalogi šolskih knjig. 1897. Šolske knjige, v ces. kr. zalogi šolskih knjig na svetlo dane, ne smejo draže prodajati se, kot je na čelni strani postavljeno. Pridržujejo se vse pravice. I. Glasniki slovenskim enaki. i, u, e, o, a, b, d, f, l, m, n, p, r, t, v. ito, urh, era, oro, avo, uno, una, ala, avere, urto, urna, lene, love, rola, dom, dare, filare, fino, ieri, luna, muro, neve, pomo, rapa, tino, vino, uva, rotondo, unto, prato, remo, timore, timido, fedele, umile. La f arina , il filo, la lana, lavorare. 11 mare, la nave, il pero, la pera, la madre, il padre, la tdvola, la tela, il vetro, il limone. Il melo, la mela, l' dllero, la vena, la fune, l' erla. Andare, perire, dormire. Vedere, perdere, portare. Ida, Eva, Arturo, Bernardo, Ferdinando, Pilato. Pomni: la madre, mati; il padre, oce; l a tdvola, miza. Il, nn, nun, tt, rr, bb, dd. Pal-la, lal-lo, al-lora, mam-ma, am-monire, non-no, non-na, ot-to, tut-to, fat-to. 11 pollo, la villa, il lollo, il panno, la tabella, ammalato, l’ anno, l’ inno, benedetto, berretto, appalto, appello, appetito , padella, terra, terreno, abborrire, babbo, mantelh, anello, ombrello, adattato, addormentato. Pomili: il nonno, ded; il fr at e ll o, brat; (i, je. i* 4 uo, ud, ue, lo, la, ui, iu, ie. lo, mio, mia, tuo, tila, tile, bile, due, muoio, muore, mannaia, fui, aiuto, burna, premidto, nuovo, miele. Muovere, Jiato, ferraio, bottaio, nuora, ruota, milno, fiauto, Laura, piede, piano, Jieno, la jiera, niisi, tUOi, bUOi. Pomni: buono, dober (o); buona, dobra; mio, moj; til o, tvoj. 5 II. Glasniki od slovenskih različni. ce, ci; ge, gi. (če, ci; . . ) *) Cena, cenare, cibo, cima, Gigi, gelo, cera, gita, delo, giro, ginepro, gente, bacio, gengiva, baciare, tacere, geloni, gentile, girare, giubba. Cecilia, Giorgio, Giovanni, Beatrice. — Buon giorno! La cintura cinge. Leggete adagio! Leggi! Pioggia, peggio, la faccia, il braccio, accennare, accettare, acciaio. La gita e piacevole. Giovannina e gentile. Pomili: il giorno, dan; gentile, priljuden (a, o); piacevole, prijeten (a, o). ca, co, cu, cr, cl. (ha, ko, ku, kr, ki.) Il cane, il cdvolo, correre, il cuculo, la cuna, la cucina, il carro, la banca, il cranio, la crema, il clero, la barca, il tacco, il jico, il clima. — Caro amico! I cantori cantano in coro. Ti piace il canto? Fanciulli, non correte velocemente! Pomni: V a m i c o, prijatelj; caro, drag; il c a n e, pes; fedele, zvest. *) dže, dži za ital. ge, gi, je, se ve, da le približevalna izreka; prave izreke se bodo učenci naučili po učiteljevi živi besedi. Isto veljaj v izreki drugih glasov. N* N* 6 ga, go, gu, gr, gl. (ga, go, gu, gr, gl.) II gatto, la gola, il gomitolo, il guanto, la guerra, il gremo, il globo, il gigante, il gladiatore. Glicerina, negligente , geroglijico, ganglio. Congregare, conglo- merare, agguantare, raccontare, la cicala, la cicoria, cucire, cucinare, congetturare. — D arami i guantil Dove e il mar glaciale? Pomni: il gatto, maček; n on O, ni; gr and e, velik (a, o). l cg)? mm e ^enuie. ^uo- came e ya/'/o' nam gli. (Iji.) Gli, egli, eglino, giglio, tiglio, figlio, foglio, coniglio, taglio, orgoglio, taglictre, la foglia, le foglie, la jiglia, le Jiglie, famiglia, vaniglia, moglie, artiglio, ciglio. — La paglia e gialla. La maglia e di lana. Voglio impagliare le bottiglie. Il contadino taglia 7 gli dlberi. La battaglia e vinta. Migliorcitevi, čari fanciulli! II miglio e un grano. Colore vermiglio. Pomni: II f ig Ho, sin; la f ig li a, hči; l a f a m igli a, družina (obitelj). h v laškem nima glasu; torej: ho, ha, hai, ahime; (o, a, ai, aime.) h se rabi za: che, chi, ghe, g hi; (ke, ki, ge, gi.) II jico, i jichi, il rogo, i roghi; la cuoca, le cuoche; la lega, le leghe; il fuoco, i fuochi; il fungo, i funghi; la riga, le righe; il giogo, i gioghi; il pacco, i pacchi; la vacca, le vacche; iltacco, i tacchi. — La chiave e di ferro; il chiodo anche. Chi e vecchio? Il nonno e vecchio. Non tutti gli uomini diventano vecchi. Ecco una chicchera! Chiudi la porta colla chiave! I brucki 'j divorano le foglie degli dlberi. Mia madre cuce con la mdcchina. Pomni: anche, tudi; chi? kdo? vecchio, star; giovine (giovane), mlad. *) nel dialetto le rughe. 8 q, qu, cqu. (k, ku, kku.) Qua, qui, aquila, qual, quale, qualche, quando, quanto, quanti, quante, acqua, acqudtico, nacque, tacque, acquetare, equo, qualunque, querelct, quctderno, inquilino. — L’ acqua e limpida. 11 pigionale (o l’ in- quilino) paga la pigione. II liquore e Uquido. Anche il vino e liquido. Mi piace la quiete. Chi vuol com- perare un quaderno ? Ti piacque quell' acqua ? Quando vedremo quel quadro? La quercia produce ghiande. A chiunque piace la quiete. Quattro e guindici fanno diciannove. Ponmi: l'acqua, voda; V dquila, orel; C(ed),in; un, eden; leg g e, bere (cita). gn, gna, g ne, gno, gnu, gm. (nj, nja, nje, njo, nju, nji.) Legno, legna, bagno, pegno, pugno, pugni; ogni, compagno, ognuno, compagna, campagna, degna, degne; regno, regni; ragno, ragni; calcagno, calcagni. — II cigno e un uccello acguatico. Il padre ci guadagna il pane guotidiano.. Mi duole il calcagno. 9 L' agnello mangia l’ erha. Chi mangerebbe gnocchi? Angelina e una fanciulla benigna con tutti. La lavagna e nera. Quando avremo la cuccagna? La Dragogna e un fiumicello. Vergogndtevi di mentire! Pomni: il compagno, tovariš; l' agnello, jagnje; guieto, miren; l' uccello, ptic. JjAdyut?a e un aeeedAylane/e. miu cum/taanu nun e aaiedu. oA/jua ueee. mtu cunyiaynu nun e yuu ayneA?u e atuuune. C (oAt e 'Atu? ■? nunnu e la nunna. ( 2 AAeane er/t/ya//u. Qd-/^y/tu e /a y^yAa. oJAmtu-amieu Ayye. — / ( j y / le. aeaua e tt-au yuulnuyZaueuu na. oAaa nun e yen s = a) V začetku besed: Si, sa, so, su, sole, suo, sala, šale, la serva, il sarvo, santo, santa, salubre, il seno, stretto, sporco, sovio. Anno solare. Sono stufo. Sei sano? Si, sono sano. Hai sonno? Non sempre. 10 b) V sredi besed pred in za soglasnikom: Istro, maestro, mesto, maestci, la mineštra, la finestra, falso, senso, sensale, pensare, polso, il dorso, il corso, basta. — Trieste e una bella citta. Capo- distria e una citta istriana. 11 rastrello e un istru- mento. La maestra e severa. Il gatto e falso. Ti piace la mineštra? c) Pri zloženih besedah: Devesi (si c leve), portasi (si porta), parlasi, trdttasi, leggesi, dmasi, credesi, ciarlcisi. d) Ko sta dva s = ss. Posso, pctsso, gesso, messo, mosso, fisso, grosso, grasso, sasso, mdssimo, passeggio, pessimo, assoggettare, massa, messa, assalire. — Prendi il gesso! Il sasso e grosso. Salta la fossa! Non fissare il sole! Il mdssimo dispiacere per i genitori e avere figli ccittivi. S — slcoro kakor z med dvema samoglasnikoma in pred: b, d, g, l, m, n, r, v. La rOsCt, il nflsO, il vašo, il riso, il caso, la rasa, il fuso, il viso, amorosa, prešo, peso, inteso, lo sposo, la sposa, la chiesa, spaventoso, costoso; sbaglio, Sdegnare, Sffomento, slegare, S'Vrialtare, Silello, SVadicare, SVegliare. — Pisino e una citta deli' Istria. Rosina e una fanciulla amorosa. Il Risano e un fiumicello, che sbocca vidno Capodistria. I vestiti sono costosi. Senti! io t’ attesi diversi mesi. Dodiči mesi fanno un anno. La sposa veste un 11 abito costoso. Ti piace quel vestito di raso? La terrci e molto estesa. L' assassino e da tutti biasimato e condannato. Sta molto bene assicurare la časa. Siete confusi? Presso la nostra časa vi sono moltis- simi dlberi. Pomni: Si, da (ja); il maestro, učitelj; la časa, hiša; il gesso, kreda; no (n o n), ne. sce, sci. (se, si.) Pešce, scimmia (scimia), scena, uscio, asceso, disceso, la scintilla, le fasce, le fascine, la sciarpa, lo sciocco. — Le api scidmano. LLai gia veduto uno sciame di api? La scimia e guadrumane. Nessuno nasce perfetto. Vi piace il pešce? Questa pianta cresce lentamente. Ho una bella sciarpa. Non fare le cose a rovescio! Il ghiaccio si scioglie in primavera. Chiudi l' uscio! Pomni: Il pešce, riba; bianco, bel; studia, se uči; insegna, udi; Giovanni, Janez, (Ivan). Jce man e ■v€čc / /ičfj>. — 12 - le. ca&a e f/tan-ea. ZAZnefie veb&o- e jftfmeo-. o// ■c&m- ^lar/^o- nem e čimEea ^/et/e^e. ^(oA-i En&e^ma 9 &9u% znaetifao- mtd&e- a/faz &ufz ectA-a? //'Š& mzi- y/ea/s/a r/ys/e//ž e y/(a//lr< vat'a///, it e ^uterfa? ,_Sf& &ctP$Mq? Q^ty # fatauti-a e rpuzefo. -S=> ~r 22 IY. Esereizi nel leggere e nel parlare. 1. (|uello che si fa in iscuola. Gli scolari giungono. II maestro giunge. Tutti prčgano. L’ istruzione incomincia. II maestro in- segna. Gli scolari imparano. II maestro domanda. Gli scolari rispondono. II maestro comanda. Gli scolari ubbidiscono. Giuseppe scrive. Mai'ia legge. Giovannino conta. Annetta conteggia. Antonio sa la lezione. Francesca cuce. Tutti c&ntano. La scuola h finita. Gli scolari vanno a časa. Che fa il maestro? Chi scrive? *) 2 . Dopo la scuola. La scuola compita: Contenti contenti I čari parenti Corriamo a incontrar. Allegri cantando Le nostre canzoni Piti savi, pi ii buoni Ci possan trov&r. *) Taka vprašanja naj se dajejo pri vsakem stavku. 23 IV. Vaje v .branju in v govorjenju. 1. Kaj se dela v šoli. Učenci prihajajo. Učitelj pride. Vsi molijo. Nauk se pričnč. Učitelj uči. Učenci se učč. Učitelj izprašuje. Učenci odgovarjajo. Učitelj ukazuje. Učenci ubogajo. Josip piše. Marija bere (čita). Ivanek (Janezek) šteje. Ančika računi. Anton zna n&logo. Frančiška šiva. Vsi zapojejo. Sola je končana. Učenci gredd domu. 2. Po šoli. Končana je šola: Veselo veselo K roditeljem dragim Tecimo hitrč. Pev&je veselo Otročje te pesmi Modrejši in boljši čedalje bomo. 24 3. A časa. Quando ritorno dalla scuola, e giungo a časa. dico : „Buon giorno, čara mamina. Quando ritorno dalla scuola nel pomeriggio, e giungo a časa, dico: Buona sera, caro babbo! Vi prego di dar mi il pranzo . l ' Mangio volentieri d’ ogni cosa. Non dimando del vino. Bevo acqua pura. Ringrazio Iddio ed i genitori. Prendo il libro in mano. Studio la lezione. Scrivo adagio e con attenzione. Vado a saltare nel cortile. 4. Il campagnuolo. Il campagnuolo si alza a buon’ ora e da da mangiare al bestiame. Egli attacca i buoi e porta col carro il letarne sul campo. Lo distende, e pol subito comincia ad arare. I buoi tfrano 1’ aratro. Giaminaria guida i buoi ed il padre tiene e dirige 1’ aratro. Sul campo si sparge la semente. Poi col- 1’ krpice s’ appiana la terra. Iddio manda la pioggia e il sole. Egli fa crčscere il grano. 5. La sorella va a sarchiare il frumento. Quando & maturo, vengono le mietitrici a segarlo. Esso viene legato in covoni. Il fratello vi ene col carro, li carica e li mena a časa. I covoni si stčndono sull’ aia e vbngono battuti coi coreggiati. Poi il grano si accumula e si monda. Finalinente il padre lo deposita nel granaio. La paglia ser ve per alimento al bestiame e per strame. 6 . E giunto il desiderato autunno. L’ uva e gia matura. Il padre dice: „Domani cominceremo a 25 3. Doma. Ko se vrnem iz šole, pridem domov, pozdra¬ vim: „Dober dan, ljuba mati. Ko se vrnem po¬ poldne iz šole domov, pravim: dober večer, dragi oče; prosim kosilca! w Rad jem od vsega. Vina ne prašam. Pijem čisto vodo Zahvalim Boga in starše. Vzamem knjigo v roko. Učim se n&logo. Pišem polagoma in pazljivo. Grem skakat na dvorišče. 4. Kmetovarec. Kmet zgodaj vstaja in poklada živini klajo. On vpreže vole in pelje gnoj na njivo. Raztrosi ga in začne precej orati. Voli vlečejo oralo. Mice goni vole, oče pa drži in vodi oralo. Njiva se poseje sč semenom. Potem se zemlja poravnA z brano. Bog pošilja dež in solnce. On daje žitu rast. 5. Sestra gre pšenico plet. Kadar je zrela, požanjejo jo ženjiee. Zvežejo jo v snope. Brat pride z vozom, naloži snope in jih pelje domu. V skednju se snopi raztegnejo in se omlatijo s cepci. Zrnje se potem spravi na kup in očisti. Slednjič ga oče spravi v žitnico. Slamo porabijo za klajo in za steljo. 6 . Prišla je zaželjena jesen. Grozdje je dozorelo. Oče pravi: „ Jutri poj demo trgat. u Takoj naložč 26 vendemmiare." — Subito si appronta il carro e vi si c&ricano gli occorrenti arnesi, come: tini, brente, mastelli ecc. — I)i buon mattino il famiglio attacca i cavalli, e via nella vigna! Che piacere! Gli uni raccolgono 1’ uva bianca, gli altri la nera. An che noi fanciulli diamo loro una mano. I piti grandi- celli raccolgono e sc41gono i grappoli; noi altri piccini raccogliamo i granelli caduti. Durante qnesto lavoro sogliamo cantare allegramente. 7. Al lavoro! Sorgiamo col mattino, Andiamo a lavorar : Il raggio porporino Ci venne a risvegliar. Gik il cibo pei suoi figli Cercando va 1’ augel, E tra le rose e i gigli L’ ape raccoglie il miel. Cantando in. lieto snono Andiamo a lavorar: Il pan mi sa piti buono, Se 1’ ho da guadagnar. 8. lo vedo. Io ho due occhi lucenti, che posso volgere da tntte le parti. Vedo i flori, gli Alb eri, i cespugli ed anche 1’ azzurro cielo. Il caro Iddio mi diede la vista, e tutto cib che vedo, h suo. 27 na voz potrebno posodo, kakor: kadi, čebre, kablje itd. Zjutraj zgodaj hlapec vpreže konje in hajd v vinograd. To je veselje! Eni trgajo belo grozdje, drugi črno. Mi otroci tudi pomagamo. Večji trgajo in odbirajo grozde; mi drugi manjši pa pobiramo padle jagode. Med tem delom navadno veselo prepevamo. 7. Na delo! Vstanimo zjutraj rano, Na delo treba it’: Ker zlati solčni žarek Priščl nas je budit. Že mladim svojim živež Gre ptičica iskat, Po lil’jah in vrtnicah Gre čbel’ca strdi brat. Pojoč vesele pesmi Na delo treba it’: Mi kruh je bolj okusen, Če znam ga pridobit’. 8. Vidim. Imam dve svetli očesi, kateri morem obračati na vse strani. Vidim cvetice, drevje, grmovje in tudi višnjevo nebo. Ljubi Bog mi je dal vid, in vse, kar vidim, je njegovo. 28 9. Io odo. Ho due orecchie, colle quali odo. Odo quando la mamma m’ insegna a pregare e parlare com- postamente. Odo quando la campana ci chiama in chiesa, od in iscuola. Odo 1’ ameno canto degli uccelli. Ascolto con piacere la nnisica armoniosa. Odo quando il padre mi chiama: „Vieni qua, mio caro figliolino !" 10. Io parlo. Ho una bocca ed in essa la lingua, colla quale parlo. Posso domandare ci6 che desidero. Posso anche rispondere quando sono interrogato. Posso esprlmere i miei pensieri. Posso ridere, cantare e pregare Iddio. 11. Io sento. Ho un cuore in petto. Esso p&lpita di gioia. Arno il padre e la madre. Iddio mi ha dato il cuore, 1’ amore e la vita. Adoro Iddio. — Sento anche il freddo, il caldo ed il dolore. 12. Iddio b da per tutto. Dovunque il guardo io giro, Immenso Dio, ti vedo : Neli’ opre tue t’ ammiro, Ti riconosco in me. La terra, il mar, le sfere Pžrlan del tuo potere ; Tu sei per tutto, e noi Tutti viviamo in te. 29 9. Slišim. Imam dve ušesi, s katerima slišim. Slišim, kadar me mati uči moliti in spodobno govoriti. Slišim, ko nas zvon vabi v cerkev, ali v šolo. Slišim prijetno (mično) ptičje petje. Rad poslušam ubrano godbo. Slišim, kadar me oče kliče: „Pridi sem, dragi moj sinček!" 10. Govorim. Imam usta in v ustih jezik, s katerim govo¬ rim. Lahko poprašam, kar želim. Tudi morem odgovoriti, če sem vprašan. Morem razodeti svoje misli. Morem se smejati, peti in Boga mčliti. 11. Čutim. Imam srce v prsih. Ono mi utriplje veselja. Ljubim očeta in mater. Bog mi je dal srce, ljubezen in življenje. Častim Boga. čutim tudi mraz, gorkoto in bolečino. 12. Bog- je povsod. Naj kamorkoli pogledam, Neskončni Bog, te vidim: Te v delih tvojih zapazim, Te v sebi tudi spoznam. Tud’ zemlja, moje in zvezde Mogočnost kažejo tvojo; Povsod ti bivaš, in mi V tebi živimo vsi. 30 13. Sii obbediente! Cirillo fa sempre volentieri e presto ci6 che i genitori gli com&ndano. Pietro non eseguisce quello che gli si ordina. — Cirillo & obbediente, percib tutti lo 16dano e pr^miano. Pietro & dis- obbediente, perci6 b biasimato e castigato. 14. Sii diligente! Emilia s’ alza di buon’ ora; si veste e si lava ben bene. Prega ed impara volentieri. Essa viene a tempo d^bito in cbiesa ed in iscnola. In časa eseguisce puntualmente e con piacere ci6 che le si comanda. Orsola poi non vuol imparare le lezioni, nk lavorare. Emilia b diligente; Orsola in- vece & pigra e negligente. 15. Sii attento! Vincenzo sta attento a tutto quello che il maestro dice ed ordina. Matteo ha sempre i pensieri e gli occbi altrove. Non segue mai 1’ insegnamento col pensiero. Vincenzo b attento, percio risponde sempre bene. Matteo & sbadato e non sa nulla. 16. Sii pulito! Federico ha sempre la faccia e le mani lavate, i capelli pettinati, i vestiti spazzolati. Biaggio e tutto arruffato e coperto di sucidume. Federico b pulito, percib tutti lo vogliono appresso. Biaggio b siicido, sporco e tutti lo schivano. 31 13. Ubogaj. Ciril vedno rad in brzo stori to, kar mu starši zapovejo. Peter ne izpolni tega, kar se mu ukaže. Ciril je ubogljiv; zato ga vsi hvalijo in obdarujejo. Peter je nepokoren; zato je kregan in kaznovan. 14. Bodi priden! Milica zgodaj vstaja; takoj se obleče in čisto umije. Moli in uči se rada. O pravem času pride v cerkev in v šolo. Doma natančno in z veseljem stori, kar se ji zapovč. Urša pa se noče učiti in noče delati. Milica je pridna; Urša pa je lena in nemarna. 15. Pazi! Vinko pazi na vse to, kar učitelj reče in ukaže. Matevž vse drugo misli in gleda; nikoli ne sledi z mislijo nauku. Vinko je pazljiv; zato pa vselej dobro odgovarja. Matevž je raztresen in nič ne zna. 16. Bodi snažen! Miroslav ima vedno umiti roki in obraz, lase počesane, obleko izščetano. Blaže je pa ves raz- česan in umazan. Miroslav je snažen, zato ga imajo vsi radi pri sebi. Blaže je pa umazan, nesnažen in vsi se ga ogibljejo. 32 17. Sii sincero! Felice dice sempre la verita; quand’ d inter- rogato, egli confessa anche le sue maneanze. Giorgio dice spesso cid che non d vero; egli nega e nasconde i suoi falli. Felice d sincero, Giorgio bugiardo. A Felice tutti credono, quando dice qualche cosa. A Giorgio ali’ incontro nessnno črede, se anche talvolta dice la verita. 18. Sil fedele! Giovanna non prende mai cosa alcuna senza permesso e di nascosto. Lucrezia prende ed intasca di soppiatto tutto cid che pud. Giovanna k onesta, fedele. Lucrezia h infedele, ladra. 19. Sii cortese! Ogni qualvolta Emilio incontra il signor par- roco, o il podesth, si leva il cappello e li saluta rispettosamente. Egli dimostra rispetto, sommessione ai maggiori ed ai superiori. Egli d gentile con tutti. Martino invece non leva il berretto nd porge il saluto al signor pdrroco nd agli altri superiori. Emilio d cortese, civile; Martino incivile e rozzo. Emilio d amato da tutti quelli che lo conoscono, tutti invece biasimano il contegno di Martino. 20. Sii pia! Luigia ama di cuore i suoi genitori, i suoi fra- tellini e le sorelline; piu di tutti perd ama Iddio. Ella prega spesso e divotamente e da volentieri 33 17. Bodi odkritosrčen! Srečko govori zmeraj resnico; kadar je vpra¬ šan, izpovč celo svoje pomanjkljivosti. Jurij govori večkrat, kar ni res; on taji in zakriva svoje nre- greške. Srečko je otkritosrčen, Jurij pa lažnivec, Srečku vsi verjamejo, kadar kaj povč. Juriju pa nobeden ne verjame, če tudi včasih govori resnico. 18. Bodi zyesta! Ivana ne vzame nikoli niČesa brez dovo¬ ljenja in na skrivnem. Lukrčcija vzame in pobaše vse, kar more skrivaj dobiti. Ivana je poštena, zvesta; Lukrčcija je nezvesta, tatica. 19. Bodi priljuden! Ko sreča Milanek gospoda župnika ali župana, se lepo odkrije in spoštljivo pozdravi. On izkazuje spoštovanje in vdanost starejšim in višim pogla¬ varjem. On je z vsemi prijazen. Martine pa se še gospodu župniku in drugim višim ne odkrije. Milanek je priljuden, omikan; Martine je pa neo¬ mikan in sirov. Milanka ima vsak rad, kdor ga pozna; vsi pa grajajo Martinkovo obnašanje. 20. Bodi pobožna! Lojzika presrčno ljubi svoje roditelje, svoje brate in sestrice! črez vse pa ljubi Boga. Ona moli pogosto in pobožno, ter rada daje ubogim Navod k naueenju ital. jezika. (I.) 3 34 1’ elemosina ai p6veri e bisognosi. Quando & in chiesa, sta quieta e prega divotamente colle mani giunte, come un angioletto. Luigia e pia e caritatbvole. Cosi dobbiamo 4ssere tutti. 21. A Dio. Padre, cbe stai nel cielo, Che tutto vedi, ascolti, e tntto puoi, Danimi quel santo zelo, Qnel bel candor degli angioletti tuoi; Perchfe con lor possa lodarti anch’ io E rip4terti sempre: „Io t’ amo, o Dio! 22. I giorni della settimana ed i mesi deli’ anno. Sette giomi e sette notti fanno lina setti¬ mana. Ciascun giorno della settimana ba un nome diverso. Chi sa nominarli tutti? II primo si chiama Lunedi, il secondo Mar- tedi, il terzo Mercoledi, il quarto Giovedi, il quinto Venerdi, it sesto S4bato, il s4ttimo Do- m4nica. Trenta giorni formano un mese. I mesi si clii&mano : Gennaio, Febbraio, Maržo, Aprile, Maggio, Giugno, Luglio, Agosto, Settembre, Ottobre, No¬ vembre, Dicembre. Dodiči mesi fanno un anno; sei mesi mezzo anno; tre mesi la quarta parte deli’ anno, ciob un trimestre. Quanti mesi ha un semestre? 35 in potrebnim miloščino. V cerkvi moli mirno in pobožno s povzdignenima rokama, kakor angelček. Lojzika je pobožna in milosrčna. Taki moramo biti vsi. 21. Bogu! Oče, ki v nebesih si, Ki vidiš vse, poslušaš ino moreš, Daj ono sveto pridnost mi, Ono čednost tvojih angelov, Da ž njimi jaz bi tudi mogel te slaviti: „Ljubim te, o Bog! 4< vedno ponoviti. 22. Dnevi tedna in meseci leta. Sedem dni in sedem noči je en teden. Vsak dan ima drugačno ime. Kdo jih zna imeno¬ vati vse? Prvi se imenuje ponedeljek, drugi vtorek, tretji sreda, četrti četrtek, peti petek, šesti sobota, sedmi nedelja. Trideset dni je en mesec. Meseci se imenujejo: Januar, februar, marec, april, maj, junij, julij, avgust, september, oktober, november, de¬ cember. Dvanajst mesecev je eno leto, šest mesecev pol leta, trije meseci ena četrtina leta, to je en tri- mester. Koliko mesecev je en semester? 3 * 36 Un a rm n ha pure cinquandatue settimane, o trecento sessantacinque giorni; talvolta trecento sessantasei. Le maggiori solennita della chiesa si chia- mano Natale, Pasqua, Pentecoste. Trenta di conta Novembre, Trenta April, Giugno e Settembre, Di vent’ otto ve n’ ha uno; Tutti gli altri n’ han trentuno. 23. Le stagioni. Vi sono quattro stagioni, e si chihmano: Prima- vera, Estate, Autunno e Inverno. La primavera cade nei mesi di Maržo, Aprile e Maggio; 1’ estate n quelli di Giugno, Luglio ed Agosto; 1’ autunno in quelli di Settembre, Ottobre e Novembre; 1’ in¬ verno in quelli di Dicembre, Gennaio e Febbraio. La piti bella stagione h la primavera. Nei campi, nei prati e ne’ boschi tutto si rinnova, Erbe e fiori spiintano in ognidove. Gli alberi s’ adornano di foglie e fiori. II sole splende piu caldo; gli uccelli tornano dai paesi lontani, cantano lietamente e fanno i loro nidi nei prati, negli orti, nei campi e nelle selve. Alla primavera segue 1’ estate. I giorni divhntano piu caldi e noi amiamo di cercare la fresc’ ombra. II grano matura e gli hib eri si chricano di sugose frutta. Tutti gli hsseri si rallhgrano dei doni, con cui il buon Dio benedice la terra. Ma qualche volta scoppiano temp orali con tuoni, lampi e 37 Leto ima tudi dva in petdeset tednov, ali tristo pet in šestdeset dni; včasih tristo šest in šestdeset. Največji cerkveni prazniki (slovesnosti) so: Božič, Velikanoč, Duhovo. Trideset dni ima november, Junij, april ino september, Osem in dvajest ima le eden: Drugi pa vsi trideset in eden. 23. Letni časi. Imamo štiri letne čase; imenujejo se: pomlad, poletje, jesen in zima. Meseca marcija, aprila, in maja je pomlad; junija, julija in avgusta je poletje; septembra, oktobra in novembra jesen; decembra, januarja in februarja je pa zima. Najlepši letni čas je pomlad. Na polju, po travni¬ kih in gozdih se vse ponovi. Povsod se prikazujejo trave in cvetice. Drevje se ozalša z listjem in cvetjem. Solnce sije gorkeje; ptiči se vračajo iz daljnjih dežel, ter veselo prepevajo in gnezdijo po travnikih, vrtih, njivah in logih. Pomladi sledi poletje. Dnevi so čedalje topleji in radi iščemo si hladne sence. Žito zori in drevesa so obložena sč sočnatim sadjem. Vse^stvari (bitja) se veselč darov, s katerimi Bog zemljo oblagodarja. — Včasih pa nastane nevihta z gromom, bliskom in 38 gr&ndine, eui sčguono forti acquazzoni. I temporali purlficano 1’ aria; la pioggia feconda la terra. D op o 1’estate viene 1’ autunno. I giorni si fanno pid brevi, le notti pid lunghe e 1’ aria diventa pid fresca. Le frutta sono mature. Colle uve si prepara il vino. Le rondini, gli usignuoli e tntti gli uccelli di passaggio si r^cano in paesi pid caldi. Le frondi ingialliscono e vanno a poco a poco cadendo. Neli’ inverno fa freddo. Le foglie, i fiori e 1’ erbe spariscono, 1’ acqua si gela, i monti e le valli si cdprono di neve. Tuttavia, čari fanciulli il Padre celeste non ritira da noi la ben^fica sua mano. Per il pane invernale egli ha provveduto colle raccolte deli’ autunno. 39 točo, kateri sledi silen naliv. Nevihta čisti zrak; dež pa daje zemlji rodovitost. Za poletjem pride jesen. Dnevi se krajšajo, noči se daljšajo in zrak prihaja vedno hladneji. Sadje je dozorelo. Iz grozdja se napravlja vino. Lastovke, slavčki in vsi selilni ptiči odletavajo v gorkejše dežele. Perje orumeni in polagoma odpada. Po zimi je mraz. Listje, cvetice in trave izginejo, voda zmrzuje, gore in doline so sč snegom pokrite. Vendar, dragi otroci, nebeški Oče ne odtegne od nas svoje dobrotne roke. Preskrbel nam je zimski kruh z jesenskimi pridelki. 40 V. Vaje v jeziku. (Esercizi di ling-ua.) 1 . Določni spolniki. (Articoli determinativi.) il, il maestro, učitelj; il libro, knjiga; il calamaio, černilnik; la, la maestra, učiteljica; la sedlar a, učenka; la penna, pero. Opomnja. Il devamo pred moške, la pred ženske samostalnike. Srednjega spola italijanski jezik nima. 2 . lo, lo scolaro, učenec; lo studio, učenje; lo specchio, ogledalo; 1’, V amico (namesto lo amico), prijatelj; l’ dlbero (namesto lo albero ), drevo; l’ amica (nam. la amica ), prijateljica. Opomnja. Lo stoji pred moškimi samostalniki, kateri se začenjajo se s pred soglasnikom (s impura); V stoji namesto lo ali la pred samoglasnikom. 41 3 . Nedoločni spolniki. (Artlcoli indeterminativi.) un, un giardino, (en, neki) vrt; un orto n n » una tavola, (ena, neka) miza; uno, una, un. uno scolar o, (en, neki) učenec; uno specchio, (eno, neko) ogledalo; un’ amica, (ena, neka) prija¬ teljica. Opomnja. Un stoji pred moškimi samostalniki, una pred ženskimi; uno pred onimi moškimi, ki se začenjajo se s pred soglasnikom (s impura); un pred ženskimi samostalniki, kateri se začenjajo sč samoglasnikom. 4 . Io ho, jaz imam; tu hai, ti imaš; egli ha, on ima; ella (essa) ha, ona ima; e (pred samoglasnikom ed), in; il fratello, brat; la sorella, sestra; idile, koristen. Io ho lin libro ed una penna. Tu hai un fratello ed una sorella. II maestro ha un giardino. Egli ha un libro. Lo scolaro ha un amico. La scolara ha un’ amica. La maestra ha uno specchio. Lo studio 6 idile. Egli ha un albero. Imam (en) črnilnik in (eno) pero. Učitelj ima (enega) prijatelja. Učiteljica ima (eno) prijateljico. Imaš ti (en) vrt? Ima (on) (enega) prijatelja? Ona ima (eno) prijateljico. Ti imaš (eno) ogledalo. Imam (enega) brata in (eno) sestro. 5 . Ednina. (Annmero singolare.) La scuola, šola; la panca, klop; alto, visok; basso, nizek; altro a, drugi, draga; diligente, priden; paziente, potrpežljiv; c, je, anche (pure), tudi; veduto , videl. 42 La scuola 6 alta. L’ albero e alto. II maeStro e paziente. Anche la maestra 6 paziente. Lo scolaro e dili- gente. La panca 6 alta; anche 1’ albero 6 alto. Una panca h bassa e 1’ altra h alta. Tu hai una penna. Ho. veduto uno scolaro . . . Učiteljica je potrpežljiva in pridna. Učenec je priden. Tudi učitelj je priden in potrpežljiv. Drevo je visoko; tudi klop je visoka. Jaz imam (en) črnilnik. Brat je potr¬ pežljiv, sestra tudi. 6 . La carta, papir; nuovo, nov; vecchio, star; V ombrello, dežnik; la matita, svinčnik; nero, črn; bianco, bel; comprato, kupil; venduto, prodal, prodajal. La carta e bianca. La tavola č nuova; anche il libro d nuovo. L’ ombrello e nero. Ho comprato una matita ed una penna. Lo scolaro ha comprato un libro nuovo. Una panca č bassa e vecchia, 1’ altra e alta e nuova. Tu hai venduto uno specchio. Tabla je nova. Pero je novo. Miza je nova in visoka. On ima (enega) prijatelja. Ona je kupila (eno) ogledalo. On je kupil (en) vrt. Ena miza je stara. Sestra je pro¬ dala vrt. Učenje je koristno. 7. La stufa, peč; la riga, ravnilo; la linea, črta; non e, ni; caldo, gorek; retto, diritto (dritto), raven; mrvo, kriv (krevljast); non ha, nima. La stufa e calda. Essa non e fredda. La riga e diritta; anche la linea č diritta. Una linea e curva 1’ altra e retta. Io ho comprato una penna nuova. Lo specchio non e nuovo. Ž1 nera la carta? La carta non e nera; essa č bianca. Egli non ha comprato il libro. Ella non ha venduto la s'tufa. 43 m Imam (eno) novo knjigo. Ravnilo je ravno, in svinčnik tudi. Peč je nova. Ona je kupila eno ogledalo. Ti si kupil eno ravnilo. On ni kupil svinčnika. Učenec nima knjige. assai (molto), dosti (zelo, jako, prav); ancora, še. Opomnja. Pridevniki s končnico o izpremene v žen¬ skem spolu o v a, oni s končnico e obdrže jo tudi v ženskem spolu. II padre č buono, la madre č buona. L’ albero 6 alto; anche la scuola e alta. II fratello h amorevole; anche la sorella e amorevole. Lo scolaro e molto diligente; anche la scolara č molto diligente. La penna č catti, ■<: ia matita non b cattiva. Una penna č vecchia e cattiva, 1' altra ’e nuova e buona. II padre non e ancora vecchio. Egli non ha ancora 50 anni. Io ho comprato la carta. Hai venduto lo specchio? Peč ni še gorka. Učitelj je potrpežljiv, in učiteljica /e tudi potrpežljiva. Oče ni še star. Prijatelj nima papirja. Kupil sem (eno) slabo pero. Učenec ni hudoben. Imaš (eno) dobro in ljubeznivo mater. Brat je dober, sestra je tudi zelo dobra. Črta ni kriva; ona je ravna. 8 . Moški spol: Buono, dober; cattivo, hudoben (slab); vecchio, star; obbediente, ubogljiv; amorevole, ljubezniv; il padre, oče; Ženski spol: buona, dobra; cattiva, hudobna (slaba); vecchia, stara; obbediente, ubogljiva; amorevole, ljubezniva; la madre, mati; 9. 11 fanciullo (ragazzo), otrok (deček); la fanciulla (ragazza), deklica; 44 il figlio, sin; la figlia, hči; giovane, mlad; Lorenzo, Lovrenec; chi? kdo? che? (che cosa?) kaj? si da (ja); ■ no (non), ne. Chi č giovane? II figlio e giovane. E giovane la figlia? Si, la figlia e giovane. Lorenzo non č ancora molto vecchio. Che cosa e hassa? La panca č bassa. Che cosa e cattiva? La penna e cattiva. II figlio non e cattivo; egli e molto buono. E vecchio il fratello? No, egli e ancora giovane. Anche la sorella 6 giovane. Chi e paziente ed amorevole? Chi ha comprato il giar- dino? La scolara d una buona fanciulla. Il ragazzo non e vecchio. Učenec je mlad. Je-li hči pridna? Da, (ona) je pridna. Ena knjiga je stara, druga je nova. Je hudoben brat? Ne, (on) je dober. Kdo je hudoben? Kaj je staro? Kaj še? Kaj je slabo? Kdo je mlad? Lovro je mlad. Kdo še? Kaj je visoko? Kaj nizko? Imam (enega) potrpežljivega očeta. Imaš dobro mater? Da, ona je prav dobra in ljubezniva. Deček je mlad. 10 . 11 nonno, ded (stari oče); la nonna, stara mati; lo zio, stric (ujec); la zia, teta (strina, ujna); Giuseppe, Josip; Antonia, Antonija; grande , velik; piccolo, majhen; nessuno, noben; tutti, vsi. Chi e, vecchio? Il nonno e vecchio. Lo zio non 6 vecchio. La nonna e molto paziente. Anche la madre h paziente. Giuseppe č piccolo, Antonia non e piccola. Chi e grande? Il fratello? Si! Chi h buono? Lorenzo e buono. Chi e cattivo? Nessuno. La zia č ancora giovane. Ella ha comprato un ombrello ed ha venduto un orto. 45 Antonija je ubogljiva; tudi Josip je pokoren. Kdo je hudoben? Nobeden! Šola je velika. Kaj je majhno? Otrok je majhen. Imam (eno) dobro teto. Tudi hči je dobra in potrpežljiva. Kdo je še dober in potrpežljiv? Vsi? Ne vsi! Strina je kupila (en) dežnik. Kdo je velik ? 11 . La časa, hiša; il calzolaio, črevljar; mio, il mio, moj; noi abbiamo, (mi) imamo; voi avete, (vi) imate; essi, (esse) hanno, (oni, one) imajo; di, od (rodilnik); questo, ta, to; tuo, il tuo, tvoj; suo, il suo, svoj (njegov); di mio padre, (od) mojega očeta; di questo c/iardino, (od) tega vrta; d’ uno scolaro, (od) enega učenca. Opomnja. 1. Pred samoglasnikom dobi predlog (preposizione) di navadno apostrof = d’. 2. Pri rodbinskih imenih se spolnik pred svojilnimi zaimki v ednini izpusti, ako le ni kak pridevnik zraven; to pa ne velja za zmanjševalne ali povekševalne oblike. Mio padre e amorevole. Tua madre e buona. La tua časa e alta. Il suo libro e nuovo. Giuseppe k il iiglio di mio zio. Antonia e la figlia di tua zia. Noi non abbiamo il libro di tuo fratello. La časa nuova non e di tuo padre. Suo nonno non ha ancora comprato la časa di mio padre. Avete voi comprato il giardino di mio zio? Anch’ essi hanno comprato un orto. Questo e il calzolaio di mio nonno. Questa 6 la sorella di tua madre; ella d tua zia. Il tuo fratellino e buono. Moja mati je hči moje stare matere. Tvoj oče je sin tvojega deda. Josip je sin tvoje tete. Oni so kupili vrt tvojega strica. To je sin tvoje tete. Tvoja hiša je velika, 46 njegova je majhna. Imate dežnik? Moj brat nima dežnika. Oče tega tečka je zelo star. Ta knjiga je (od) enega učenca. Kdo je ta deček? 12 . 11 cugino, bratranec (sestra- nec); la cugina, bratranka (se- stranka); o, ali; seritto, pisal; la lettera, pismo; Maria, Marija; ma, pa (ampak); dato, dal; prestato, posodil; ricevuto, prejel (vzprijel); a (pred samoglasnikom ad) dajalnik); a mio padre, mojemu očetu; a guesto fanciullo, temu otroku (dečku) ; ad uno straniero, enemu ptujcu. Mia cugina ha seritto una lettera a sua zia. Mio cugino ha venduto la sua časa a tuo padre. Ho dato il mio libro a tua sorella. Tu hai prestato il tuo ombrello a mia cugina. Abbiamo seritto una lettera a suo nonno. Hai tu dato un libro a questo fanciullo? La maestra ha dato un libro a tua cugina. Giuseppe ha prestato il suo lapis ad uno scolaro. La tua časa e bassa od alta? Essa non e bassa, ma 6 alta. Lorenzo e un buon fanciullo, ma Antonia e una cattiva fanciulla. Io non ho ancora ricevuto la lettera. Marija je pisala (eno) pismo svoji stari materi. Moj stric je posodil svoj dežnik tvojemu očetu. Dal sem nje¬ govemu bratu eno novo pero. Je tvoje pero dobro ali slabo? Moje ni slabo, pa njegovo je zelo slabo. Si po¬ koren? Da, sem pokoren. Prejel sam papir in knjigo. Si vzprijel pismo? Mi smo prodali tvojemu očetu (en) vrt in (eno) hišo. Dove č (dov’ č) tuo padre ? Egli e in chiesa. Dov’ č lo scolaro ? Lo scolaro e in iscuola. Chi e nell’ orto ? Nessuno. Dov’e Giovanni? Dov’ č Annetta e dove Maria? Giovanni e in iscuola, Annetta e in chiesa e Maria in časa. E bello il tuo giardino? Esso non e bello, e molto brutto. Io bo veduto tuo zio in chiesa. Egli ha veduto uno straniero. Kje je njegova hiša? Kdo je v hiši? V hiši je mati in na vrtu je ded. Kje je tvoja mati? Ona je v cerkvi. Je lepa njegova hiša? Da, je lepa, pa nizka. Ne visoka? Ne. Hči tvojega črevljarja je v šoli. Ona je (ena) pridna učenka. Si videl mojega bratranca? Tvoja sestranka je kupila eno hišo in je prodala vrt. 14. 11 servo, služabnik (hlapec, sluga); la serva, služabnica (dekla); arrivato, došel, dospel (prišel); e amato, je ljubljen (priljubljen); odiato, sovražen; Pola, Pulj; uomo, (mož človek; Gorizia, Gorica; donna, žena; da, od (iz), donde, od kod? Io ho ricevuto uu libro ed una penna da mio fra- tello. Hai ricevuto la lettera da tuo zio, a da tua zia? Giovanni b amato da suo padre e da sua madre. Ho ricevuto un’ ombrella da Giovanni. II tuo servo e arrivato da Pola e la serva da Gorizia. Questa donna e la serva di mia cugina, Ella ha venduto il suo ombrello. Quest’ uomo - 48 — e il calzolaio di tuo cugino. Donde e arrivato il servo? E la serva? . . . Prejel sem (en) svinčnik od (da) mojega očeta. Nisem prejel pisma od tvojega brata. Josip je ljubljen od vseh. On ni sovražen od nobenega. Prejel sem knjigo od tega moža. Moja teta je došla iz (da) Gorice. Ta žena je došla iz Pulja. Ti si prejela to pismo od (ene) prijateljice tvoje sestre. Tvoja služkinja je posodila mojemu slugi (hlapcu) en dežnik. 15 . Spolnik združen se samostalnikom. (L’ articolo unito col nome nel discorso.) a) Chi? kdo? di chi? od koga? (čigav?) a chi? komu? da chi? pri kom? con chi? s kom? chiamare, klicati; portare, nesti; passeggiare, izprehajati se; il quaderno, zvezek; meco (con me) z menoj. Il fratello e diligente.(Chi . . .?) Questo libro č del fratello. (Di chi... ?) Porta il quaderno al fratello. (A chi... ? Chiama il fratello! (Chi . . .?) O fratello, vieni meco a pas¬ seggiare! Ho ricevuto questo libro dal fratello. (Da chi?) Sono stato in chiesa col fratello.(Con chi . . .?) Opomnja. Italijanski jezik nima sklanjatve. Kar izraža slovenščina s posebnimi oblikami v raznih sklonih, to izraža italijanščina z besedicami di, a, da združenimi z določnim spolnikom; ta se z onimi besedicami zvari v eno besedo; tako namesto di il reče se del, namesto a il = al, namesto da il = dal itd. b) Eicco, bogat; la citta, mesto. Lo zio h ricco. Queste čase sono dello zio. Porta allo zio questa lettera! Chiama lo zio! O caro zio! Sono amato dallo zio. Sono stato in citta collo zio. 49 c) Sincero, odkritosrčen; la sincerita, odkritosrčnost; piace, dopade; regalato, podaril. L’ amico 6 sincero. La sincerita deli’ amico piace a tutti. Ali’ amico ho regalato un libro. Ho veduto 1’ amico. Come sei buono, o caro amico! Dali’ amico bo ricevuto questi libri. Coli’ amico vado a passeggiare. d) Amorosa, ljubezniva; V amore, ljubezen. La madre e amorosa. L’ amore della madre e grande. La figlia e ubbidiente alla madre. La figlia ama la madre. Come sei amorosa, o madre! Io sono amata dalla madre. Vado in chiesa colla madre. e) Gentile, priljuden; la gentilezza, priljudnost; salutare, pozdraviti; attendere, pričakovati; il regalo, dar; appartiene, spada (pripada). L’ amica č gentile. La gentilezza deli’ amica piace a tutti. 11 fazzoletto appartiene ali’ amica. Ho salutato 1’ amica. Come sei gentile, o amica! Dali’ amica attendo un regalo. Vado a passeggiare coli’ amica. fJ II giorno, dan; la settimana, teden; il mese, mesec; Z' anno, leto; la part e, del; il cavallo, konj; il cane, pes; il vidno, sosed. La settimana č una parte del mese. Questa donna e la sorella del calzolaio. Avete voi veduto il cavallo del Navod k naueenju ital.'jezika. (I.) 4 50 mio vidno? E questa 1’ amica della serva? II cane e 1 ’ amico deli’ uomo. Ho veduto tuo padre e lo zio del mio amico. Lorenzo č il cugino del tuo vidno. Ho dato un piccolo cane al figlio ed alla figlia della tua vicina. Hai ricevuto dallo scolaro il tuo libro? Tvoj oče je prijatelj mojega soseda. Moja mati je prijateljica tvoje sosede. Dan je del tedna. Mesec je del leta. Marija in Antonija ste pisali (eno) pismo materi mojega strica. Moj sosed je prejel (enega) velikega psa od (da) tujčevega hlapca. Janez je dal črevljarjevemu otroku (eno) pero. Sestra tvojega soseda je dospela iz Pulja. Videli smo tujčev vrt. inquieto, nemiren; Com’ č questo ragazzo? Egli e inquieto. E anche la fanciulla inquieta? No; ella e quieta, ma tu sei inquieto. Dov’ e Lorenzo? Egli e qui e suo fratello e la. Il cane č utile ali’ uomo. Questa č la figlia del tuo sarto. Ho prestato il mio temperino a tua sorella. Com’ e il tuo cane? Esso e molto bello. Lo straniero e arrivato da Gorizia. Chi e arrivato? Donde e arrivato? Anica je mirna deklica, pa Marija ne. Kakšen je tvoj brat Josip? On je majhen in dober. Njegova hiša je lepa in visoka^ Kakšna je ta tukaj? Kje je tvoj ded? On je tam v hiši. Dan je del tedna, meseca in leta. Ta mož je došel iz Pulja. Oče je kupil svojemu sinu (en) lep nožič. Mi smo kupili (eno) velika hišo. 9 ) 11 sarto, krojač; il temperino, nožič (žepni); quieto, miren; com e? kakšen je? qui (qua), tukaj; la (cola), tam. 51 16. Množina. (Numero plurale.) a) Moški spol. (Genere maschile.) II cappello, klobuk; il muro, zid; lo scultore, kipar; V uccello, ptič; ammalato, bolan; sano, zdrav; cortese, priljuden; capace, zmožen; CappeUo nuovo. Scultore capace. i cappelli, klobuki; i muri, zidovi; gli scultori, kiparji; gli uccelli, ptiči; ammalati, bolni; sani, zdravi; cortesi, priljudni; capaci, zmožni. Cappelli nuovi. Scultori capaci. Opomnja. 1. Spolnik il ima v množini i, n lo n n » f/H' „ l „ „ „ gli. 2. Moški samostalniki se v množini končujejo sploh na i z malimi izjemami. 17. Pomožni glagol biti. (Verbo ausiliare essere .) Določni način. (Modo indicativo.) Sedanji čas (tempo presente). lo sono, (jaz) sem; tu sei, (ti) si; egli e, (on) je; ella (essa) e, (ona) je; noi siamo, (mi) smo; voi siete, (vi) ste; essi (eglino) sono, (oni) so; esse (elleno) sono, (one) so. come sono? kakšni so? Io sono ammalato *). Noi siamo ammalati. Il cappello e grande. I cappelli sono grandi. L’ uccello e utile. Gli *) Učitelj vpraša: Chi e ammalato ? . . . sano . . . ? Com’ e lo scolaro? . . . itd. 4 * 52 uccelli sono utili. Lo scultore e capace. Tu sei sano. Voi siete sani. Lo scolaro e diligente. Noi siamo buoni fan- ciulli. Essi sono ragazzi sani e Cortesi. Io sono sano. Come sono gli uccelli? . . . Učenec ni hudoben. Učenci niso hudobni. On je priden in ubogljiv. Oni so pridni in ubogljivi. Kje je moj klobuk? Kje so klobuki? Očetje so ljubeznivi in potrpež¬ ljivi. Zidovi so beli. Ptiči so koristni. Vsi? Ne vsi. Klobuk je visok. Klobuki so visoki, tudi zidovi so visoki. Krojači so pridni. Kdo je kupil ta nožič? Dečki so ubogljivi. Mi nismo veliki, smo majhni. 18 . 11 mio, moj; il tuo, tvoj; il suo, svoj (njegov); i miei, moji; i tuoi, tvoji; i suoi, svoji (njegovi). Opnmnja. Svojilni zaimki imajo v množini vselej pred seboj spolnik. L’ occhio, oko; l’ agnello, jagnje; il sold ato, vojak; mansueto, krotak; fedele, zvest; T animale, žival. Il mio agnello e giovane. I miei agnelli sono giovani. Il soldato č fedele. I soldati sono fedeli. L’ agnello e un animale mansueto. Gli agnelli sono animali mansueti. Il tuo occhio e grande. I tuoi occhi sono grandi. Il suo maestro e paziente. I suoi maestri sono pazienti. Mio fra- tello e giovane. I miei fratelli sono giovani. Com’ e 1’ agnello ? Come sono gli agnelli ? . . . Moji bratje niso hudobni. Oni so mirni in ubogljivi otroci. Tvoji konji so prodani. Njegovi psi so zvesti. Moja jagnjeta so mlada in nemirna. Moji bratranci so videli mnogo (dosti) vojakov. Moje oči so zdrave. So vsi učenci tukaj? Tam ni nobenega. 53 b) Ženski špo La signora, gospa; la vidna, soseda; poveva, uboga; ricca, bogata; čara, draga; 19 . . (Genere femminile.) le signore, gospe; le vidne, sosede; povere, uboge; ricche, bogate; čare, drage; >, malo. Opomnja. Ženski samostalniki, kateri se končajo v ednini na a, izpremene v množini končnico a sploh v e. La scuola b alta. Le scuole sono alte. La signora b ricca. Le signore sono ricche. La mia vicina e povera. Le mie.vicine sono povere. Dove sono le tue zie? Le mie zie sono in chiesa. Sono alte le chiese? Qucsta chiesa e poco alta. Le penne sono čare. Come sono le scuole? . . . Deklice niso hudobne. Tete so bogate. Ta žena je uboga. Te žene so uboge. Kje so uboge učenke? Hčere moje sosede so zelo uboge. Svinčniki niso dragi. Vse učenke so dobre. Mi nismo bogati. One so bogate. Kjegove hiše so stare. La falce, nož (krivec); la volpe, lesica; la mano, roka; V dcqua, voda; V erba, trava; verde, zelena; astuta, zvita; fresca, hladna. le falci, noži; le volpi, lesice; le mani, roke; le dcque, vode; l’ erbe, trave; verdi, zelene; astute, zvite; fresche, hladne. kateri se v ednini Opomnja. Ženski samostalniki, končajo na e ali o, dob6 v množini i. La madre e buona. Le madri sono buone. La volpe e astuta. Le volpi sono astute. La mia falce e vecchia. Le mie falci sono vecchie. La mano b calda. Le mani 54 sono calde. Tua sorella e cortese. Le tue sorelle sono cortesi. L’ erba e venle. L’ erbe sono vcrdi. Come sono le tavole? E l’erbe? Le sue zie sono molto amorevoli. Chi e diligente? Le scolare sono diligenti. Come sono le scolare ? ... Roke so gorke; tudi peči so gorke. Matere so lju¬ beznive. So tvoji dežniki zeleni? Moji dežniki niso zeleni, oni so črni. Tvoja peresa so v mizi. Kakšne so lisice ? So bogate njegove strine? Da; njegove so bogate, pa moje so uboge. Tvoje sestre so ubogljive deklice. Kdo je bolan? Nobeden! 20 . a) I fratelli sono diligenti *). Questi libri sono dei fratelli. Porta i quaderni ai fratelli. Chiarna i fratelli! O fratelli, venite meco a passeggiare! Ho ricevuto questi libri dai fratelli. Sono stato in chiesa coi fratelli. b) Gli zii sono riccbi. Queste čase sono degli zii. Porta queste lettere agli zii! Chiamate gli zii! O čari zii! Siamo amati dagli zii. Siamo stati in citta cogli zii. c) Gli amici sono sinceri. La sincerita degli amici piace a tutti. Agli amici abbiamo regalato dei libri. Abbiamo veduto gli amici. Come siete buoni. o amici! Dagli amici abbiamo ricevuto questi libri. Andiamo a passeggiare cogli amici! d) Le madri sono amorose. L’ amore delle madri e grande. Le figlie sono ubbidienti alle madri. Le figlie amano le madri. Come siete amorose, o madri! Noi siamo amate dalle madri. Andiamo in chiesa colle madri. *) Učitelj vpraša: Clii e diligente? Di chi sono questi libri?... itd. 55 e) Le amiche sono gentili. La gentilezza delle amiche piace a tutti. Questi fazzoletti appartengono alle amiche. Abbiamo salutato le amiche. Come siete gentili, o amiche! Dalle amiche attendiamo un regalo *). 11 metallo, kovina; il leone, lev; il ve, kralj; la vita, življenje; f) contento, zadovoljen; sempre, vedno (zmeraj); spesso, večkrat (pogosto); corto (breve), kratko. Opomnja. L’ v,orno ima v množini gli uomini. I cavalli dei soldati sono molto belli. I fanciulli dei poveri sono spesso molto contenti. Tutti gli scolari non sono sempre diligenti. I metalli sono utili. I cani sono fedeli. Giovanni ha venduto i libri e le penne del suo amico. Abbiamo scritto molte lettere agli amici di nostro padre. Ho prestato le mie falci ai iratelli del mio amicg. Ho ricevuto quest’ ombrello dalle figlie dello scultore. Il leone e il re degli animali. La vita degli uomini e breve. Pisali smo bratom in sestram Josipa. Lovrenec je prejel od (da) deklic tvojega bratranca ene lepe bukve. Prejel sem ta mesec eno pismo od svojih prijateljev Goriških. Zado¬ voljen sem s temi otroci. Videl sem v cerkvi tvoje sestranke. Letos (to leto) sem večkrat pisal svojim prijateljem vojakom, človeško življenje je pogosto zelo kratko. Hiše njegovih sinov so jako lepe in drage. Učitelj je večkrat zadovoljen sč svojimi učenci. 21 . 11 nostro, naš; il vostro, vaš ; il loro, njihov (svoj); i nostri, naši; i vostri, vaši; i loro, njihovi (svoji). *J Vsi ti stavki naj se postavijo zopet v ednino. 56 questo, ta; guello, tisti (oni): guesta, ta; quella, tista (ona); il giardiniere, j v . 7 ( vrtnar L ortolano, ) gnesti, ti; guelli, quei, tisti (oni); gueste, te; cpielle, tiste (one); lungo, dolg; pigro, len. Questo scolaro b diligente. Questi scolari sono diligenti. Questa madre b buona. Queste madri sono buone. Quel fancinllo 5 obbediente. Quei fanciulli sono obbedienti. Quella donna b ammalata. Quelle donne sono ammalate. Questo e il nostro giardiniere, quello b il vostro. Le nostre čase sono molto vecchie. Questa b la loro madre. Queste sono le loro madri. Quei cavalli sono molto pigri. Ho veduto una panca molto lunga. To pero ni dobro. In tisto, kakšno je? Naši dežniki so'vsi novi. Vaši so stari; njihovi so črni, tisti so zeleni. Tista voda je hladna, ta je gorka. Ti dečki so sinovi vašega strica. Tiste deklice so sestre vašega vrtnarja. Kdo so ti učenci? Kje so njihove knjige? Tukaj so vaše, tam so naše. Naša jagnjeta so bolna. Ta cerkev je visoka, tista ne. Konji našega gospoda so večkrat leni. Ta mesec je zelo dolg. 22 . 11 mantello, plašč; il fazzoletto, robec; il pomo, la mela, jabolko; la pera, hruška; amo, ljubim (rad imam); V asino, osel; forte, močan; debole, šibek; ilfiore, cvetica. Amo i miei fratelli e le mie sorelle. Amo anche le mie cugine ed i mei cugini. I tuoi fiori sono belli; anche i miei sono belli. Quest’ uomo ha veduto i suoi amici. Non abbiamo ancora venduto i nostri fazzoletti. Giovanni ha dato le sue pere e le sue mele ai fanciulli di questa 57 povera donna. Abbiamo ricevuto i nostri mantelli dal nostro sarto. Grli asi ni sono forti, gli agnelli sono deboli. Avete ricevuto i flori dal vostro giardiniere? Jaz ljubim tvoje brate in tvoje sestre. Jaz sem dal svoje hruške Josipu in jabolka Ančiki. Mi smo dali svoje knjige in svoja peresa ubogim otrokom našega soseda. Kje je kupil te robce? Kje si videl moja prijatelja Josipa in Ivana? Jaz sem prejel ta pisma od svojih hlapcev in dekel. Naši bratje in sestre so prišli ta teden iz Gorice. 23. Stopnjevanje pridevnika. (Gradi di comparazione deli’ aggettivo qualificativo.) I. stopnja: bello, lep ; brutto, grd; allegro, vesel; infedele, nezvest; di, od, nego, kot, ko; meno, manj; II. stopnja: piti bello, lepši; „ brutto, grši; „ allegro, veselejši. la persona, oseba; la cosa, reč (stvar). III. stopnja: a) b) il piu bello, najlepši; J bellissimo, prav lep ; il pik brutto, naj grši; | bruttissimo, prav grd; il piu allegro, najveselejši; allegrissimo, prav vesel. Questo cavallo e piu bello di quello. Quell’ uomo e molto alto; egli č piu alto di quella donna. 11 vostro cane e piu brutto del nostro. Il suo eavallo č forte, il tuo č piu forte, ed il mio e il pid forte. Quel muro e piu lungo di questo. Giuseppe e una buonissima persona. Giovanni č un uomo debolissimo. 11 nostro servo e meno fedele del vostro. I miei agnelli sono inquieti; essi sono i piu belli. 58 Naš črevljar je najveselejši človek. Moj dež ni k je lepši nego tvoj (od tvojega). Drevesa mojih sosedov so višja kot vaša (od vaših). Kdo je ta človek? On je najpriljudnejša oseba. Tisto drevo je prav šibka stvar. Ta cerkev je daljši od njihove. Naš ded je starejši ko tvoja stara mati. Sestra tvoje dekle je mlajša od vaše Ančike. Kdo je v šoli mirnejši ko tvoj brat? Vsi! On je prav nemiren učenec. Naša služkinja ni nezvesta, pa vaša Tončika je malo zvesta. 24 . Polpretekli in pretekli čas. (Tempo passato imper- fetto e passato prossimo.) Io era, io sono stalo, tu eri, tu sei stoto, egli era, egli č stato, ella era, ella e stata, bil-a-o sem; bil-a-o si; bil-o je ; bila je; Andrea, Andrej; Biaggio, Blaž; il pastore, pastir; stanco, truden; il contadino (campagnuolo), kmet. Questa scolara era pid 'diligente di quella. Quel cavallo era fortissimo. Tu eri poco attento. Io era sempre ammalato. Biaggio era pastore, anche tu sei stato pastore. Io era stanco. Giovanni era ammalato. Questo mese egli h stato debolissimo. Blaž je bil kmet. Andrej je bil (en) bogat gospod. Bila sem uboga. Bil si truden. Janez je bil zel6 bolan. Konj mojega strica je bil prav močen. Tisti teden je bil dolg. Pretekli mesec je bil kratek. 59 Noi eravamo, voi eravate, essi erano, esse erano, noi siamo stati, voi siete „ essi sono „ esse sono stote, bili-e-a smo; bili-e-a ste; bili-a so; bile so. San Pietro, sv. Peter; San Paolo, sv. Pavel; Sant' Antonio, sv. Anton; Santo Stefano, sv. Štefan; apostolo, apostol; V ammalato, bolnik; impaziente, nepotrpežljiv; attento, pazljiv; umile, ponižen; afflitto, žalosten ; bravo, vrl (prav dober); V eremita, puščavnik; il martire, mučenec. Noi eravamo attenti. Voi non eravate attenti. Erano essi contenti? Gli ammalati erano spesso impazienti. II padre e la madre sono stati contenti. Noi siamo stati sempre umili. I vostri cavalli sono stati giovani. Questi fanciulli erano sempre diligenti. I ragazzi del nostro cal- zolaio sono stati i piii umili. San Pietro era apostolo. Bilo smo potrpežljivi. Moji bratranci niso bil izadovoljni. Bili ste vedno zdravi. Sestre tvojega prijatelja so bile zelo bogate. Najbogatejše so bile one. So bili doma vaši konji oni teden? Vi niste bili še tukaj. Sv. Peter in sv. Pavel sta bila apostola. Ti bolniki niso bili žalostni. Naši vojaki so bili vedno zvesti. Sveti Anton je bil puščavnik, sv. Štefan pa mučenec. 25 . Prihodnji čas. (Tempo futuro semplice.) Io šaro, bodem (bom); tu sarai, bodeš (boš); egli (ella) šara, bode (bo). noi saremo, bodemo (bomo); voi sarete, bodete (boste); essi (esse) saranno, bodo (bojo). sii tu! bodi! sia egli! bodi! — 00 — Velelni način. (Modo imperativo.) i! siamo noi! bodemo! si at e voi! bodite! siano essi! naj bodo! grato, hvaležen ; ingrato, nehvaležen; felice, srečen; inf elite, nesrečen; ilpiacere, veselje(prijetnost); piacevole, prijeten. Io šaro diligente e cortese. Noi saremo contenti. II piacere šara grandissimo. Gli ammalati saranno molto afflitti. Qui šara una časa nuova. Sarete grati? Antonia ed Annetta saranno sempre fanciulle cortesi. Fanciulli, siate grati ai vostri maestri! Figlio mio, sii obbediente a časa (doma) ed in iscuola! Queste fanciulle saranno sempre allegre. Tuo fratello sia sempre bravo e buono! Gli scolari siano sempre diligenti ed obbedienti! Voi sarete felici, noi saremo infelici. Bodi priden! Bodem ubogljiv in priden. Bodeš hva¬ ležen očetu in materi? Boste priljudni? Mi smo in bodemo hvaležni otroci. Naše veselje bode prav veliko. Dnevi bodo prijetni. Otroci, bodite vljudni! Naši psi bodo zmeraj zvesti. Mi ne bomo nehvaležni. Mi bomo pazljivi v šoli. Oni bodo srečni. Vi boste vrli možje. Pomožni glagol imeti. (Verbo ausiliare avere .) Določni način. (Modo indicativo.) Sedanji čas. (Tempo presente.) 26 . Io ho, imam; tu hai, imaš; egli ha, (on) ima; ella ha, (ona) ima; il piede, noga; negligente, nemaren; vi sono, je, so; la cassettina (il cassettino), predal (miznica); 61 uno, eden (en); due, dva; tre, tri; quattro, štiri; cinque, pet; sei, šest; sette, sedem; otto, osem; nove, devet; dieci, deset. Io ho un cavallo. Tu hai dne agnelli. Egli ha tre asiiii. Egli ha guattro ombrelli. II cavallo ha quattro piedi; anche 1’ asino ha quattro piedi. Mio zio ha cinque cappelli. Questo fancmllo ha sei libri nuovi. Quel ragazzo ha sette penne. Nostra zia ha nel suo orto dieci žlberi. In quelia scuola vi sono dieci panche. II loro nonno ha nove figlie. I) figlio del nostro vicino ha dieci anni e cinque mesi. II loro giardiniere ha otto alberi giovani. L’ uomo ha due piedi e due mani. Ti imaš šest lepih konj. Ona ima (enega) zvestega psa. Jaz imam dve črni očesi. Kdo ima (enega) dobrega sina? Njegov oče ima najboljšega sina. Naš učitelj ima dosti pridnih učencev. Ima tudi vaša učiteljica pridnih učenk? Tista učenka ima pet knjig. Kje imaš svoje reči? Imam vse svoje reči v miznici. V tej šoli je pet namarnih učencev. Noi abbiamo, imamo; voi avete, imate; in tutto, vseh; sono, ci sono, je; essi hanno, oni imajo; esse hanno, one imajo; quanto-i ? koliko ? quale? che? kateri, kakšen? do e, to je; i genitori, starši (roditelji). Quanti anni hai? Io ho dieci anni. Mia sorella ha otto anni e sette mesi. Noi abbiamo sei cavalli bianchi. Quanti cani avete voi? Noi non abbiamo nessun cane. Quante serve hanno esse ? Esse hanno tre serve. II nostro cavallo nero ha guattro anni e tre mesi. Noi abbiamo sette animali : guattro cavalli, due asini ed un cane. 62 Koliko dreves imate v vašem vrtu? Pet je mojih, dve ste mojega brata in tri so očetova. Vseh je deset. Naša teta je prav bogata; ona ima osem lepih, visokih hiš. Koliko oseb imate v vašej hiši? Tri moške, štiri žene in dva dečka; to je devet oseb. Vaša hiša je lepša nego naša (od naše). Štiri in štiri je (fa) osem. Kje imaš svoj klobuk? Moj je tukaj; tam imaš ti svojega. Tukaj so moji roditelji; oni so srečni. Polpretekli in pretekli čas. (Tempo pass. imperfetto e pass. prossimo.) Io aveva, io ho avuto, imel-a-o sem; tu avevi, tu hai avuto, imel-a-o si; egli aveva, egli hs^avuto, imel-o je; ella aveva, ella ha avuto, imela je. La herretta, kapa; Z’ oro, zlato; Z’ argento, srebro; perduto, izgubil; trovato, našel; una volta, enkrat. Io aveva un bel cappello nuovo. Tu hai avuto un berretto nero. Mio fratello aveva molto argento. Sua nonna ha avuto in mano questo libro. Egli aveva un cane di due anni e dieci mesi. Chi ha trovato il mio temperino? Tua zia aveva perduto il suo ombrello. Biaggio ha trovato un cappello nero. Quante volte hai avuto quest’ ombrello ? Kdo je imel lepšega konja, ti ali tvoj brat? Jaz sem imel dva lepa jančka (dve jagnjeti). Ti si imel (en) velik vrt. Naš oče je imel mnogo zlata. Kdo je imel lepšo knjigo? Tvoj brat je imel dosti dreves. Pretekli teden sem imel dva lepa ptiča. Tvoj stric je imel najvrlejšega sina. 63 Noi avevamo, noi abbiamo avuto, voi avevate, voi avete „ essi avevano, essi hanno „ esse „ esse „ „ imeli-e-a-smo; imeli-e-a ste; imeli-a so; imele so. 11 frutto, sad; le foglie, perje (listje); i flori, cvetice (cvetje); il prato, travnik; il ramo, veja; il fieno, seno. Noi abbiamo avuto molti animali. Voi avevate un servo fedele. I miei zii hanno avuto un bel giardino; eglino avevano in esso molti alberi e molti flori. Quell’ al- bero aveva molti flori, ma pochi frutti. I vostri alberi non avevano frutti. I loro prati hanno avuto quest’ anno molta erba. Gli alberi dei vostri cugini hanno avuto molti rami. Quei prati hanno dato moltissimo fieno. Mi smo imeli največjo hišo. Imeli ste veliko veselje in mnogo lepih dni. Njegove sestre so imele mnogo srebra. Tudi bratje našega gospoda so imeli mnogo srebra in zlata. Kmetje niso imeli zlata; oni niso kupili travnikov. Kdo je imel najvišja drevesa? Vaša so bila visoka, nji¬ hova še višja, in naša najvišja. Trava vaših travnikov je lepa in zelena. Ta drevesa so imela prav dosti sadja. 27 . La contadina, kmetica; la giardiniera, vrtnarica; il carro, voz; savio, moder; generoso, radodaren; laborioso (attivo), delaven; la carrozza, kočija; a, v. Questo signore era molto ricco; egli ha avuto otto cavalli e due carrozze. La signora del nostro vidno č molto generosa. 11 nostro contadino e la nostra con¬ tadina sono e saranno laboriosi. Il loro nonno era sempre un uomo savio ed umile. Quei contadini hanno avuto molti animali. I fanciulli del vostro sarto non erano 64 savl. Le sorelle del mio amico e le figlie di tuo zio sono molto attive. 11 nostro contadino ha comprato un carro nuovo. Koliko dni ima en teden? Koliko služabnic imate? Moja mati ni bila zadovoljna se svojo deklo; ona nima nobene. Služkinja mojega strica je bila jako delavna in zvesta. Kje je imel vaš gospod svoj dežnik? Tukaj, v tej hiši ni imel nobenega. Jaz sem imel v Pulju eno grdo, staro hišo. Nimate nobene služabnice? Imeli smo dve: Tončiko in Marijo. Tončika je bila mnogo zvestejša nego (kot) Marija. Mi smo bili veseli in zadovoljni. La citta, mesto; il villaggio, vas; il cittadino, meščan; il villico, vaščan; Trieste, Trst; Prosecco, Prosek; Santa Croce, sv. Križ; Servola, Ščedna (Skedenj); che, kateri (ki); ogni, vsak; ne ha, jih ima; a&ič » 55 1 55 55 5 ) • 77 Opomnja. Pretekli čas slovenskih nedovršnih glagolov izraža se z laškim „imperfetto“, dovršnih pa s „passato prossimo“ Volentieri (zon piacere), rad; la mattina (il mattino), jutro; la sera, večer; cancellare, izbrisati; io posso, morem; ti, te (4. sklon; voi (vi), vas; lo, ga (4. sklon); li, jih; la, njo (4. sklon); le, je; cio cke, kar; perchef zakaj? percid, perche (poiche), zato, ker. Un padre lodava di spesso suo figlio, ina il maestro non lo ha mai lodato in tutto il mese. Tu lodavi tuo fratello, perch’ egli era buono. Noi abbiamo sempre lodato le nostre sorelle. Voi lodavate sempre i vostri cavalli. Tuo zio ti lodava, ma i tuoi maestri non ti hanno mai lodato. Biaggio č uno scolaro molto cortese e diligente, io T ho sempre lodato ed amato. Tutti i buoni fanciulli sono amati e lodati. I fanciulli pregano ogni mattina ed ogni sera. Vsak dan sem te pohvalil. Vi ste vsak teden hvalili svoje konje. Hvalili smo vas, ker ste bili pridni. Zakaj ne poješ? Zato ker ne morem. Tvoja sestra ne poje rada. Njene učiteljice je niso nikoli pohvalile, ker je bila lenobna. Ta učenka je bila mnogokrat pohvaljena. Tisti deček se rad pohvali, zato (percid) mi ne dopade. Ta učenec je izbrisal vse, kar je bil narisal. Bolan sem, ne morem jesti niti delati. Prihodnji čas. (Tempo futuro semplice.) Io porterd, bodem nosil (ponesem); tu porterai, bodeš nosil (poneseš); egli (ella) portera, bode nosil-a (ponese); noi porteremo, bomo nosili (ponesemo); voi porterete, boste nosili (ponesete); essi (zsse) porteranno, bodo nosili-e (ponesejo). 78 11 medico, zdravnik; lafamiglia, družina (obitelj); ascoltare, poslušati; mandare, poslati, pošiljati; sperare, upati; chiamare, klicati; offari, opravila; pensare, misliti; cercare, iskati; a me (mi), meni (mi); a te (ti), tebi (ti); che, da; se, ako (če); la compagma, družba; il flore, cvetica. Velelni način. (Modo imperativo.) Manda tu ! pošlji Mandl egli! pošlji mandiamo noi! pošljimo mandate voi! pošljite mandino essi (esse)! pošljejo naj. Manda questi fiori a mia madre! Cerchiamo la com- pagnia dei buoni! Parlero oggi al signor N., che e arrivato con sua sorella. Penserete voi ai miei affari? Questi giovani penseranno piu spesso ai loro piaceri che ai loro affari. Iddio amera sempre i buoni. Canterai tu oggi? Presterč il mio libro a tuo cugino. Mia madre comprera una camicia per mia sorella. Compreremo questi fazzoletti, se non sono troppo čari. Speriamo che nostro zio arrivera ancora questa sera (necoj). Mangerete voi un poco di questa čarne? Non mangerč niente; sono ammalato. Mandate a chiamare il medico! Ascolta molto e parla poco! Spero che non mi cbiamerai ancora. Pošiljali bomo tej ubogej družini vsak teden denarja in kruha. Jutri pošljem svojemu bratu knjig, jabolk in cvetic. Bodeš govoril danes sč zdravnikom? Govorili bomo še pogosto o tem mestu in o tej stvari. Komu posodite (prihodnjik) vašo italijansko knjigo ? Vaš oče je kupil hišo in vrt vašega soseda. Ne boste nič jedli? Matevž in 79 Matija prideta jutri. Kdo te pokliče jutri zjutraj? Nobeden me ne bode klical. Tvoja mati ti pošlje (jutri) mnogo hrušek. Vedno bom mislil na svoje drage roditelje. Iskali bomo izgubljen denar. Pokličite me jutri! 38 . II. sprega, (n. coniugazione,) Vendere, (prodati, prodajati); venduto, prod&l, prodajal, prodan. Določni način. (Modo indicativo.) Sedanji čas. (Tempo presente.) lo vendo, prodam, prodajam; tu vendi, prodaš, prodajaš; egli (ellaj vende, proda, prodaja; noi vendiamo, prodamo, prodajamo; voi vendete, prodate, prodajate; essi (esse) vendono, prodajo, prodajejo. arrivare, priti, dospeti; A quanto vendete voi il metro questo panno nero? Lo vendo a sei fiorini il metro. Questo č troppo caro. Ecco un altro panno, cbe e quasi cosi fino come quello, e che non costa tanto. Ditemi 1’ultimo prezzo di questo panno! Vendiamo questo panno a quattro fiorini e mezzo 11 panno, sukno; il prezzo, ceno (kup); tanto, toliko; perdere, izgubiti; rispondere, odgovoriti; ridere, smejati se; arrivato, došel, prišel; ditemi, povejte mi; fino, lično (tanko); cosi, tako; come, kakor; a quanto? po čem? (po kakem kupu?) ecco! evo! (tukaj je!); quasi, skoraj. 80 il metro. Che cosa hai perduto ? Tu perdi sempre qualche cosa. Io non perdo mai niente. Questi ragazzi perdono sempre le loro penne. Noi perdiamo il nostro tempo. Perclie ridete voi? Non rido. Questi fanciulli ridono sempre. Kdo prodaja te lepe robce ? Prodaš to nemško knjigo ? Jaz ne prodajam nič. Tvoj brat proda vse svoje ptiče; tudi mi prodamo svoje. Moj bratranec proda svojega psa. Čigava (di chi) je ta knjiga? Povejte mi, čigava je ta hiša? Zakaj se smeješ? Zakaj ne odgovoriš? Ta otrok ne odgovori nikoli. Je došel vaš stric? On pride jutri zjutraj ob (alle) šestih. Mi prodaš hišo? Ne morem je dati za to ceno. Pošlji klicat svojega očeta. Ni ga doma. Upam, da bo doma. Polpretekli in pretekli čas. (Imperfetto e pass. prossimo.) Temere, bati se; temuto, bal. Io temeva, ho temuto, bal sem se; tu temevi, hai „ bal si se; egli (ella) temeva, ha „ bal-a se je; noi temevamo, abbiamo temuto, bali smo se; voi temevate, avete „ bali ste se; essi (essej temevano, hanno „ bali-e so se. Imperfetto: Io vendeva, tu vendevi, egli fella) vendeva, noi vendevamo, voi vendevate, essi (esse) vendevano, prodajali-e-a smo; prodajal-a-o sem; — 81 - Passato prossimo: Io ho venduto, prodal-a-o sem; tu hai venduto, „ „ „ si; egli (ella) ha venduto, „ „ „ je; noi abbiamo venduto, prodali-e-a smo; voi avete venduto, „ „ „ ste; essi (esse) hanno venduto, „ „ „ so. II tuono, grom; la grandine (gragnuola), toča; la pioggia, dež; il castigo, kazen; la domanda, vprašanje; letto, bral, čital; che sia, da je; conoscere, poznati; quando 1 kdaj (kadar)? intiero, cel; ora (adesso), zdaj; vero, res; hene, dobro; credere, verjeti (meniti); malcontento, nezadovljen. Una volta io temeva il tuono, ma adesso non lo temo piu. I contadini temevano nella settimana pas- sata la grandine. Gli scolari negligenti hanno temuto tutto 1’ anno il castigo. Tuo fratello ha venduto tutti i suoi cavalli. Io ho bevuto deli’ acqua freschissima. Sono stato a Gorizia; colh nessuno mi conosceva. Io rispondeva sempre bene alle domande del mio maestro. Una volta amavate troppo il giuoco: perdevate spesso tutto il vostro danaro. E vero, io perdeva molto, era spesso malcontento. Je došel vaš stric? Menim (čredo), da je včeraj prišel. Tega nisem nikoli verjel. On se ni bal dežja. Jaz sem izgubil svoj dežnik, bojim se dežja. Si poznal (ti) mojega deda? Jaz ga nisem poznal, ker sem premlad. Tisti gospod je izgubil v igri mnogo denarja. Meni ne dopada nobena igra. Ko (kadar) smo bili v vrtu, prebiral sem neko italijansko knjigo. Nekdaj (enkrat) smo mnogo brali, zdaj beremo še in bomo brali vedno. Ko smo bili v mestu, nismo še poznali tvojih bratov. Menil sem, da je tvoja mati danes prišla. Navod k naučenju ital. jezika. (I.) 6 82 Prihodnji čas. (Futuro semplice.) Io venderd, tu venderai, egli (ella) vendera, noi venderemo, voi venderete, bom prodajal-a-o (prodam); boš prodajal-a-o (prodaš); bo prodajal-a-o (proda); bomo prodajali-e-a (prodamo); boste prodajali-e-a (prodate); essi (esse) vendercmno, bodo prodajali-e-a (prodajo). Prendere, vzeti (jemati); l’ amicizia, prijateljstvo; la medicina, zdravilo; il mercante, trgovec (kupec); l’ anello, prstan; stasera, nocoj, danes zvečer; il bambino, dete; crescere, rasti; un pajo, dvoje (dva); il bue (i buoi), vol (voli); il caffe, kava; l’ attenzione, pazljivost. Velelni način. (Modo imperativo.) Brendi tu! vzemi! prenda egli! vzemi! prendiamo noi! vzemimo! prendete voi! vzemite! prendano essi (esse) ! naj vzemo! Prendi il libro e leggi con attenzione! Ora prendete la penna e scrivete! Venderete il vostro cavallo? Non vendero il mio cavallo, ma mio fratello vendera il suo. Venderemo i nostri uccelli. Lorenzo eBiaggio venderanno i loro cani. Bispon- der6 ancora oggi a questa lettera. Se non pagate il panno, perderete 1’ amicizia del mercante. Leggero domani un libro italiano. L’ anno venturo (futuro) leggeremo libri tedeschi. Prendero volentieri la medicina. Tua cugina vendera il suo anello d’ oro. Il nostro contadino vendera un paio di buoi e comprera un cavallo. 83 Danes zvečer bom pisal svojemu bratu v Pulj. Jutri bomo pisali svojemu stricu. Moje sestre bodo pisale danes svoji prijateljici. Izgubimo prijatelja Antona, ker on je zelo bolan. Bojim se, da to dete ne bo več rastlo, ker je tako močno bolno. Dragotin je zelo majhen, on ne bo več rastel. Vzamete eno kavo? Pil bom eno z mlekom, kajti črna mi ne dopada. Kdaj bodeš pisal svojemu stricu? Pišimo pazljivo! 39 . III. sprega (m. coniugazione). Sentlre (čutiti). Določni način. (Modo indicativo.) Sedanji čas. (Tempo presente.) Io sento, čutim; tu senti, čutiš; egli (žila) sente, čuti; noi sentiamo, čutimo; voi sentite, čutite; essi fesse) sentono, čutijo. II calore (caldo), gorkota; il freddo, mraz; il dolore, bolečina; la malattia, bolezen; il Sovrano, vladar; la patria, domovina; ildispiacere, nevolja (žalost); il male, zlo (slabost), hudo; dormire, spati; servire, služiti (rabiti), streči; la morte, smrt; fedelmente , zvesto. Io sento un gran caldo per tutto il corpo. Ella ha il mal di capo. Noi sentiamo dispiacere per la morte del nostro nonno. Oggi non sentite tanto freddo. I fanciulli dormono tutta la notte. Io dormo bene soltanto, quando sono molto stanco. La penna serve per scrivere. Io servo volentieri i miei amici. Tua sorella b arrivata oggi; ella 6 * si sente male. Dorme ancora il tuo bambino V Soho debole; temo ima lunga malattia. Čutim ueko bolečino v prsih. Čutimo mraz, gorkoto, bolečino, žalost in veselje. Je (sono) že osma ura, pa še spiš! Tebi dopade preveč spati. Za kaj se rabi mleko? Ono se rabi tudi za kavo. Mi služimo radi in zvesto svojemu cesarju. Vsak vrl vojak služi z veseljem svojej domovini. Finire (končati, izvršiti). Io finisco, konč&m; tu finisci, končdš; egli finisce, konča; noi finiamo, končamo; voi finite, končate; essi ( esse) finiscono, končajo. Punire, kaznovati; mentire, legati se; ubbidire, ubogati; ca/pire. razumeti; il padrone, gospodar; ragionevole, pameten; non ama, ne ljubi, nima rad. Perche mentite? Io non mentisco. Lo scolaro ubbi- disce al maestro, il servo al padrone. Ubbidisco ai miei genitori. Se non ubbidisci a Dio, sarai infelice. Iddio punisce i cattivi. I padri ragionevoli puniscono i loro figli. Capite voi la lezione? Non la capisco ancora. E tu la capisci ? Razumeš italijansko? Jaz govorim slovensko, pa razumem tudi italijansko. Kdo razume nemško? Ti go¬ spodje pišejo in govore nemški. Jaz se ne lažem. Bog nima rad (ne ljubi) otrok, ki se lažejo. Ubogaš svoje roditelje? Da, gospod; jaz ubogam rad svoje roditelje in učitelje. Učitelji kaznujejo tiste učence, ki se lažejo. 85 Polpretekli in pretekli čas. (Tempo pass. imperfetto e pass. prossimo.) Finito, končal (izvršil). Imperfetto: Io finiva, sem končaval-a tu finivi, si „ „ egli (ella) finiva, je „ „ noi finivamo, smo končavali-e voi finivate, ste „ „ essi (esse) finivano, so „ „ Passato prossimo: Io ho finito, sem končal-a tu hai finito, si „ „ egli (ella) ha finito, je „ „ noi ahbiamo finito, smo končali-e voi avete finito, ste „ „ essi (esse) hanno finito, so „ „ -o; )■) 5 » 5 a; -o; U 1 n i a; » * Fartire, oditi (odpotovati); fuggire, bežati (ogibati se); fdcile, lahko; difficile, težko; la regola, pravilo; il compagno, tovariš; grazie! hvala! Buon giorno, signore; avete dormito bene? Sl, grazie; ho dormito molto bene. E Voi? Anch’io ho dormito abba- stanza bene. Chi dormiva ancora in questa časa? Nessun altro. Hai tu finito il tuo compito (tema) ? Quando eravamo nell’ orto di nostro zio, Giovanni finiva il suo compito. Il nostro maestro era sempre contento degli scolari; mai non li puniva. Ubbidivamo ai nostri genitori ed amavamo i nostri maestri. Adesso ho finito un tema, ch’ era diffi- cilissimo. Carlo non era attento in iscuola, non ha ancora finito il suo tema. Avete finito il vostro lavoro? Perchč fuggite ? 86 Je končal Peter svojo nalogo? Tudi jaz sem že nehal pisati. Ste razumeli to pravilo? Imel sem tovariša, kateri ni nikoli nič razumel. Kdaj ste končali to delo? Včeraj sem čutil še bolečino v glavi, danes pa ne več, hvala Bogu! Ta krojač mi je dobro postregel; zadovoljen sem. Zakaj ste zbežali, ko je bil čas govoriti? Jaz sem bil pri vas, kadar (ko) ste vi še spali. Kdo je že izvršil nalogo ? Prihodnji čas. (Futuro semplice.) Io finiro, tu finirdi, egli (ella) finird, noi finiremo, voi finirete, essi (esse) finirdnno, bodem končaval a-o (izvršim); bodeš „ „ „ (izvršiš); bode „ „ „ (izvrši); bodemo končavali-e-a (izvršimo); bodete „ „ ,, (izvršite); bodo „ „ „ (izvršijo). La scrittura, pisanje; il disegno, risanje; alcuni, nekateri (neki); sino (fino), do; Vienna, Beč (Dunaj) ; Venezia, Benetke; Roma, Rim; I Fiume, Reka, Velelni način, (Modo imperativo.) Servi tu ! služi! serva egli! služi! servictmo noi! služimo! servite voi! služite ! servano essi (esse)! naj služijo! Io finird il mio compito questa sera, Voi finirete il vostro domani. Finisci tu pure il tuo! Quando partirete (voi) per Vienna? Io partirb questa settimana per Roma; mio fratello non partira ancora. Domani partiremo per Venezia, se il tempo šara bello. Finirete oggi il vostro disegno? Non so se lo finiro oggi, perchč č rnolto difficile. 87 Questi servi ubbidiranno ai loro padroni. Noi non mentiremo mai. Iddio punira i cattivi. Se riceveremo oggi la lettera da Fiume, partiremo gib, qnesta sera. Fuggi i cattivi compagni! Fanciulli, servite fedelmente a Dio e ubbidite ai vostri maestri! Alojz je bil vedno priden deček; on je zmeraj delal, igral ni nikoli in je vselej prvi končal svojo nalogo. Ti učenci bodo vedno pridni dečki; oni bodo zmeraj delali, igrali ne bodo nikoli in bodo vedno prvi končali svoje naloge. Jaz bom vedno ubogal svoje starše. Jaz bom že razumel to pravilo; ono ni pretežko. Ce boste pridni, izvršite že jutri svoje risanje. Prihodnji teden odrine naš gospodar v Beč. Videl boš moje pisanje. Nekateri učenci končajo že do osme ure svojo nalogo. Mi se bomo ogibali hudobnih tovarišev. Pametni starši bodo vselej kaznovali tiste otroke, ki se lažejo. Otroci, ne lažite se! La campagna, polje; la terra, zemlja; zappare, kopati; arare, orati; sarchiare, pleti; seminar e, sejati; il frumento, pšenica; la segala, rž; il grano turco, koruza (turščica); il grano saraceno, ajda; i fagiuoli, fižol; i piselli, grah; le rape, repa. Sedanji čas: Io sono contadino, zappo od aro la terra, poi semino frumento, segala, grano turco, grano saraceno, fagiuoli, piselli, rape ed altro. Tu sei contadino; tu zappi . . . . . Egli č „ .. Noi siamo contadini; . Voi siete „ ........ Essi sono „ .. — 88 — Pretekli čas: a) imperfetto. Io era contadino; io zappava Tu eri „ tu ... . Egli era „ egli . . . . Noi ...... Voi. Essi. b) passato prossimo. Io sono stato contadino; io ho zappato . Tu sei „ „ . Egli. Noi ..... Voi. Essi. Prihodnji čas: Io šaro contadino; io zappero .... Tu. Egli. Noi ..... Voi ..... Essi : . 41 . 11 coltivatore di alberifrutti- feri, sadjerejec; piantare, saditi; trapiantare, presaditi; peri, hruške; pomi, jablane; ciliegi, črešnje; susini, češplje; albicocchi (nel dial. armel- potdre (tagliare), obrezovati; innestare (nel dial. incal- mare), požlahtniti (cepiti); fruttifero, sadno; peschi (nel dial. persici), breskve; noči, orehi; mandorli, mandeljni. linij, marelice; 89 Sedanji čas: Jaz sem sadjerejec; jaz obrezujem in požlahtnujem sadna drevesa, sadim in presajam jablane, hruške, mare¬ lice, češplje, črešnje, orehe, mandeljne, breskve in druga drevesa. Ti si sadjerejec; ti obrezuješ. On. Mi. Vi .. Oni. Pretekli čas: a) in b) Jaz sem bil sadjerejec; jaz sem obrezoval . . . Ti. On. Mi. Vi . Oni. Prihodnji čas: Jaz bom sadjerejec; bom obrezoval. Ti boš ... . On .... Mi .... Vi .... Oni .... 11 viticoltore, trtorejec; legare, vezati; nettare, čistiti; zolfare, žveplati; la vendemmia, trgatev; raccogliere, trgati (brati); T uva, grozdje; la vite, trta. 90 Sedanji čas: Io sono viticoltore; io zappo, ploto, lego, netto e zolfo le viti. Tu sei . . . . . Egli d. Noi.. Voi. Essi. Pretekli čas: a) imperfetto. Io era viticoltore, zappava . Tu.. Egli. Noi ...... Voi. Essi. b) passato prossimo. Io sono stato viticoltore . Tu. Egli.ecc. Prihodnji čas: Io šaro viticoltore; zappero . Tu. Egli.ecc. 43 . le carote, korenje; le patate, krompir; l’ aglio, česen; la cipolla, čebula; innafjiare(annafjiare), zalivati; gli ortaggi, vrtnina. L’ ortolano, vrtndr; la lattuga (1’ insalata), solata; il radicchio, radič; il prezzemolo, peteršilj; le barbabietole, 91 Jaz sem vrtnar, sejem solato, radie, peteršilj, peso, korenje; sadim krompir, česen in čebulo, zalivam vrtnino. Ti si vrtnar;. On. Mi. Vi. Oni. Pretekli in prihodnji čas? maturo, zrelo; producono, pridelajo; l’ abbondanza, obilnost; da j)er tutto, povsod; potrete, morete; ricavare, izkupiti (dobiti); su, na (po); tagliare, kositi, rezati, žeti; asciugano, posuše; farmo, napravijo; danno da mangiare, po- conducono, vozijo; kladajo; asciutto, suho; T inverno, zima. Le contadine sarchiano il frumento e la segala. Chi e ragionevole, coglie 1’ uva, quand’ č matura; perche T uva, se non e matura, non da buon vino. I figli del nostro vieino sono ortolani; essi coltivano molti ortaggi. Mio fratello ha imparato dal maestro a piantare e ad innestare alberi fruttiferi. Egli ne ha innestato ed impiantato tanti, che in breve avremo frutta in abbondanza. Che piacere impiantare ed innestare alberi fruttiferi e raccogliere frutta! Ragazzi, piantate da per tutto alberi, e avrete frutta che potrete mangiare e vendere e ricavarne molto danaro. Kmetovavci so na polju; oni kopljejo in orjejo, sejejo rž, koruzo in drugo ; plevejo pšenico, požanjejo jo ter z voli 92 vozijo domu. Drug krat gredo na travnike travo kosit; posuše jo ter napravijo mnogo sena. Seno pokladajo živini. Sadjerejec pridela mnogo sadja, kakor: jabolk, hrušek, črešenj, češpelj, breskev itd. in dobi zanje obilo denarja. Suho sadje je zelo zdrava jed za zimo. — Opomnja. Imena nekaterih sadnih dreves so moškega spola, kakor: il pero, il ciliegio, il melo, il pesco, il noče, T albicocco itd., njih sad pa je ženskega spola, kakor: la pera, la ciliegia, la mela, la pešca, la noče, T albicocca itd. 93 Kazalo. Stran I. Glasniki slovenskim enaki.3 II. Glasniki od slovenskih različni . 5 III. Vaje v hranju ........ ■. ....... 16 IV. Vaja v hranju in v govorjenju ....-.• .23 1. Kaj se dela v šoli.— 2. Po šoli.— 3. Doma.25 4. Kmetovavec. — 5 .- 6 .— 7. Na delo!.27 8. Vidim.— 9. Slišim .29 10. Govorim.— 11. čutim. — 12. Bog je povsod.— 13. Ubogaj.31 14. Bodi priden! .... — 15. Pazi!.— 16. Bodi snažen.— 17. Bodi odkritosrčen!..33 18. Bodi zvesta!. — 19. Bodi priljuden!.— 20. Bodi pobožna!.— 21. Bogu! ..35 22. Dnevi tedna in meseci leta.— 23. Letni časi.37 V. Vaje jezika (esercizl di lingua).40 94 Indice. IV. Esercizi nel leggere e nel parlare 1. Quello che si fa in iscuola 2. Dopo la scuola 3. A časa . . . 4. II campagnuolo 5. 6 . ... 7. Al lavoro! 8. Io vedo . 9. Io odo 10. Io parlo . 11. Io sento 12. Iddio 6 da per tutto 13. Sii obbediente! 14. Sii diligente! 15. Sii attento! 16. Sii pulito! 17. Sii sincero! 18. Sii fedele! 19. Sii cortese! 20. Sii pia! 21. A Dio 22. I giorni della settimana ed i mesi deli’ anno 23. Le stagioni Natisnil Karel Gorišek na Stamperia di Carlo Gorischek Dunaju, in Vienna. .y NARODNA IN UNIUER2ITETNA KNJIŽNICA 00000099848