III. ANNO. Sabato 5 Agosto 1848. jg 43—44. . Lettera Autografa del Commendatore Conte Giovanni Rinaldo Carli. Fra le carte che abbiamo raccolto, vi ha una let-tera autografa del Commendatore Conte Giovanni Rinaldo Carli, la quale se e preziosa per 1' autore che la detto, onore deli' Istria, e fra i piu grandi ingegni del suo tempo, non e meno interessante per cireostanza di sua vita, che ci sembra ignota (diciamo cosi perche noi la igno-riamo) e che fa a lui grandissimo onore. Al nobile Sig. Sig. Pron. Colmo. il Sig. Marchese Girolamo Gravisi per Palma CAPODISTRIA Carisshno Amico Cttgino Milano 27 luglio 1783. Prima di tutto vi diro, essenni sin ad ora dimen-ticato di scrivervi d' avere in poter mio tutte le carte Grisoni, che a prima occasione mandero a Venezia. In secondo luogo vi diro ora il motivo del viag-gio intrapreso dalla S. Procuratessa Tron sino a 20 mi-glia di Milano; e questo servira a voi per un articolo di piu, nelle memorie che raccogliete dei fatti tniei. Nelle circostanze correnti si penso a Venezia di far T elezione di Consigliere di Stato, essendo Fracchia trop-po decrepito, ed essendovi bisogno, come dicevano, di persona politica, ed instrutta negli antichi e moderni affari. Eran per prendersi in maggio le infonnazioni ri-chieste dai rappresenlanti, ma ad alcuno venne in mente, che io sarei il piii opporluno di tutti. La Procuratessa dunque s' impegno di venire in persona a progettarmi la cosa, e persuadermi. Si sospesero dunque le informa-zioni e ia deliberazione sopra di esse, ed ella venne sin qua. Mi propose il progetto coll' esibizione di 5000 ducati d'argento: e tento tutte le vie onde persuadermi Ma io dovetti dispensarmene. II mio passato ministero, e piu ancora, P essere- stato partecipe di- qualche segreto di Stato, non poteva permettermi d' accettare un officio direttamente opposto. A lei non ho potuto dir tutto, ne posso dirlo neppure a Voi. Ma per 5000 ducati ne per lOOm. ali'anno, io non vendo il mio onore, e pero ho dovuto preferire piuttosto la mediocrita, in cui presentemente mi ritrovo, che lo stato comodo e decoroso, che mi era proposto. Mi dolse il cuore di non essere stato in grado di accettare una distinzione che la Repubblica mi dava onorando il fine della mia vita, come mi ha onorato al principio di essa, con 1' instituzione d' una nuova cattedra iri Padova che fini con la mia rinunzia. Ouesto certamente d un fatto, che se da una parte onorera la mia memoria, fara conoscere dali' altro, come talvolta gli uomini sono costretti, loro malgrado, a rinunciare la spon-tanea fortuna, ed a comparire ingrati. La Procuratessa s' adiro meco, non pote trattenersi dallo sfogo; e tanto le scappo dalla bocca, che la cosa si sparse, ed in Milano non e piu un mistero. Parti dunque malcontenta, i dopo 10 giorni, che siamo stati in Bergamasca; ma non pero meno amica. Ora a momenti si eleggera dunque un Consultore di Stato; e questo facilmente sara il Sig. Avv. Bricci ora Consultore ai confini. Sta bene, cio che avete disposto intorno ai crediti intesici. Ad ogni contamento che mi fara D. Giovanni sarete avvisato, e voi poi farete i conti, rimettendomi interamente a voi. Non ho nuove del fratello Conte Stefano, spero che stia bene, e sia ritornato in citta. Domattina parto per Cernobio, e mi ci tratterro facilmente tutto agosto. La nebbia non solo e stata per tutta Italia; ma in Francia, in Germania e sino a Costantinopoli. II feno-meno e straordinario; e da per tutto si e veduto il sole e la luna sanguigni, cagionando nel volgo grandissimo spavento. L' elettricita e stata grande e vicina alla su-perficie terrestre, quindi frequenti fulmini, con molta uc-cisione di persone ed animali. Convien dire che il globo abbia avuto delle gran flatulenze. Ora la nebbia e finita qui; le montagne si veggono: ma i temporali sono fre-quenli. Conservatevi sano. Vi abbraccio. Vostro alfez. Cugino Amico G. Carli. - Strade. In cent'anni e centa mesi L' acqua torna ai suoi paesi. Non e un. lustro che la strada ferrata Viennese-Tergestina agitava le menti in modo tale che Ia citta stava divisa in due opinioni; chi voleva che la strada calasse a Trieste dalla parte di Gorizia, chi voleva che calasse dalla parte di Basovizza e se fosse possibile ancor piu a levante; nell'agitazione delle menti pochi pen-| savano, che siffatto quesito doveva risolversi dagli inge-gneri in regione tanto alpestre che doveva prendersi per traverso dei filoni del Carso; i piu agivano di buona fede seguendo simpatie o timori, ma vi ha sospetto che da Carlo VI la condizione di emporio, presentavasi a lui un piano della citta ed in questo figurava la strada di Prosecco come strada d' Italia del futuro emporio. Gia nel 1729 (mille settecento ventinove) suggeri-vasi di ristorarla e da allora fino al di d' oggi la restituzione della strada di Prosecco. Intorno il 1820 le stop-pie presero fuoco, ma fu fuoco di stoppia; fu speso un centomila fiorini, si apri un varco fra le rupi, oveancor si legge incisa leggenda che ne tramandava ai posteri la memoria, ma 1' opera fu sui piu bello abbandonata, e gli sforzi per ripigliarla tornarono inutili, fu riproposta, fu ricusata a motivo d' impenetrabili selve, fu riproposta sotto altra forma; non ci fu verso. Molti pensavano che vi si opponesse la volonta degli uomini, ma noi pensiamo invece che il proverbio = in cento anni e cento mesi 1' acqua torna ai suoi paesi = fosse predestinato ad avere qui la sua applicazione letterale. Oggidi la strada di Prosecco e in lavoro, e gia si progredita, che vi ha spe-ranza di potervi transitare alla fine deli' ?nno, e che entro 1' anno venturo possa essere compiuta del tutto. Ci prende bizzarria di mostrare come nell' anno del Signore 1729, il Comune di Trieste pensasse sulle stra-de da aprirsi. Nella deficienza to tale di Ingegneri a quei tempi, si vede che 1' attenzione era precipuamente rivolta alla parte delle strade che e la precipua, a quella cioe che provvede per 1' effetto che devono portare nel rno-vimeato. Potrebbe mai attribuirsi 1' effetto spesso man-cato delle strade, a cio che predominando nel loro pro-gettarsi, 1' arte esecutoria, I' altra e considerata secon-daria o di scienza comunissima, e tale da lasciarsi a chiun-que? Noi non vorremmo dare sentenza; il risultato di molte strade la da; pero ben inteso, non intendiamo parlare di Trieste. Diamo il memoriale presentato al Reggimento e Camera Aulica di Graz; vi si cita un' apologia di Trieste, stampata nell' occasione della venuta di Carlo VI in Trieste che non conosciamo; ma č prova questa come nel-principio del secolo passato 1' intelligenza era considerata mezzo propizio di governo. qualcuno si gettasse in mezzo a quei parlari soltanto alla cieca, pel solo piacere di agitare; ma di questi tali ve ne erano pochissimi da non abbisognare le dita di una mano per contarli. La strada che doveva essere un fiume Pattolo (il quale nella Mitologia portava sabbia d'oro) non fu fatta, e se ne parla tuttora da alcuni come avvenimento prossimo immaucabile, da altri come speranze lontane, da altri coine lusinghe fallaci. Lasciamo la strada ferrata come e e come sara, ed occupiamoci piuttosto delle strade a ghiaia, perche potrebbe avvenire che venute in voga le strade ferrate, si dimettessero le. altre, le quali non sembra che si facciano con quella sollecitudine e sapienza che forse esigerebbe la condizione di citta e di Emporio. Passeremo per mano le strade antiche e le moderne, cominciando da quella che va per 1' Istria. Ouesta e ancora la strada che i Romani fecero or sono due mila anni, coll' unico divario, che sortendo dalla citta alla al-tura sotto il Duomo, non si aveva la šalita del molino a vento, la quale e opera deli'architettura moderna della fine del secolo passato. La strada per le alterazioni su-bite in tanti secoli, e a pendenze e contropendenze, spesso slretta, piu che non conviene. Questa strada serve precipuamente alla citta, non venne mai in mente di farla per 1' emporio ned e il caso; da cinquant'anni si parla di regolarla, e le campagne del suburbio mostrano nei fre-quentissimi segni a calce, i moltissimi studi fatti, per ri-durla ali' odierno bisogno, studi che speriamo vedere giunti a suo tempo a maturita. Altra strada e principale veniva da Fiume, e pie-gando sulle alture di S. Lorenzo sopra Fiinfenberg scen-deva dolcemente fino alle Campanelle e per la valle di Rozzol entrava nella citta bassa. E questa era pur opera di 2000 anni, perfezionata or saranno cento, sostituendo alla discesa per costa di monte, la ripida discesa del cosi detto Klutscb, e come questa fosse non sufficiente si tralascio la valle di Rozzol per profittare della discesa del molino a vento. Ouesta strada serviva precipuamente per la citta, ma in qualche parte per 1' emporio, unendo Trieste a Fiume. Ouesta ora viene perfezionata tiran-dola per nuovissimo tratto in lavoro, dalle alture di Ba-sovizza fino alla gran girata della strada di Opchiena. La terza strada si era quella pel Monte Spaccato, romana pur questa la quale direttamente metteva a Lu-biana, e fu questa la strada principale deli' emporio nei primi tempi di sua esistenza; ma fu intralasciata preferendo quella di Cattinara, che in fatti od era. o sembrava piu ripida. La strada Oggidi la vecchia) di Opchiena che era destinata precipuamente ali' emporio, venne aperta nel 1778, e riusci si perfetta, che corre memoria avere escla-mato Giuseppe II vedendola = due bovi lasciati a loro medesimi avrebbero scelto miglior linea; che tosto si comincio a pensare di farne una nuova (aperta nel 1830) ed e 1' attuale, unica deli' emporio, uniea che sia di arte, e migliore sarebbe stata se si avesse preso riguardo ai venti che predominano. Un'altra strada v'era per Italia la quale per Gretta, Prosecco andava a Duino e Monfalcone, perilCarso an-dava a Gorizia, a Canale, a Tarvis di Carintia, questa era per la citta, ma poteva anche essere per 1' emporio. Allorquando il Comune di Trieste si faceva ad implorare Ecc.si CesRegimtoet Aulica Cam.a "Habbiamo riceuto con umilta il Gratioso ordine di cotest'Ecc. Ces. Regimto. et Aulica Cam. delli x passatto xbre. scorso anno 1729, in virtu di Clem. Resolutione di Vienna delli 19 9bre., con comando, che per prosegui-mento del commercio, sopra il motiuo della noua fiera dichiarata in questa Citta, si deua accudire, che sopra la strada da Trieste a Goritia uenghi provisto d' oslarie, et alloggi per comodo de passeggieri, e traficanti, e che uenghi in tutto il rimanente intrapreso cio che pruden-temente puo souenire, et esser vtile al principal fine del commercio, e della fiera. „Per quanto s' estende il breue termine del nostro territorio uerso Goritia, ch' e sino alla uicina Signoria di Duino sotto il S. Co: Fillippo della Torre, i passeggieri e traficanti sono per incontrare comode e buone ostarie per alloggio non solamente loro, ma anco d' anitnali, ma il piu necessario, e da prouedere nella detla Signoria di Duino, sino alli confini del contado di Goritia per terra. „E perche noti solo, e ottimo, ma necessario, che da tutte le parti uenghino aperte le strade per comodo del commercio, e respetiuamente della fiera, mentre d' o-gni parte si deue attendere il concorso, e che questo sia per la pili uicina, e comoda strada, senza che i tra-ficanti, ne con le persone, ne con le loro merci siano obligati per la difficolta delle strade andar in giro con maggior dispendio, e perdita di tempo, cause principali d'impedire i commercij, et i concorsi, si trouiamo obligati dal Zelo di ueder promosse le clem. Intentioni del-1' Augustissimo Sourano riuerentemte. di nominare le strade per le quali tutto it concorso deve influire e concorrere in Trieste. „Queste strade dunque sono tre; prima per il mare; 2a. la strada da Trieste a Lubiana, et e contro; e 3a. la strada da Trieste a Goritia, o di lei. contado, et e contro. „La prima del mare, e gia per se apperta, et e li-bera, comoda, e sicura a tutte le nationi anche piu lon-tane, e remotte, come piu uolte fu umilmte. informato, et e stato particolarinente dimostrato nell'Apologia, ch'e statta stampata, con 1' occasione della venuta della Msta. Sua in Trieste. „La seconda da Trieste a Lubiana e ridotta gia a perfettione, e cosi da Lubiana piu oltre nelli Statti Au-striaci; spandendosi per tutta la Oroatia, e parte del Regno d' Ongheria dalla parte meridionale, et dalla parte setentrionale per le Prouincie di Stiria, Austria, e piu -oltrej e parte della Carinthia Superiore, che confina con Cragno, e Stiria. „La terza strada e quella da Trieste a Goritia,. e j suo contado, e questa e di conseguenza tanto conside-rabile, che per introdurre secondo 1' intentioni Ces. vn florido commercio, e render abbondante, e rica la noua fiera, neccessarijssima, perche per questa strada si deue hauer la communicatione con la Carinthia inferiore, che confina con la Ponteba, statto Veneto, e d' indi per detta Carinthia inferiore dalla parte che riguarda 1'Italia con il Tirolo, e col statto di Trento, e dalla parte superiore uerso la Germania, con il Ducato di Bauiera, et altri statti, e prouintie a quella contigue, dalle quali tutte non ui e strada piu breue, che per Goritia, e suo contado uerso Trieste. „Hora per ridure la strada del contado di Goritia, e da Goritia stessa uerso la Carinthia inferiore, e d' indi piu oltre verso i statti sopranominati, bona, comoda, e praticabile come quella da Trieste, a Lubiana, sara parte della Somma prouidenza deli' Augustissimo, e de Suoi Ecc. Consegli ordinar il piu proprio oue s'aspetta: In-tanto per quello riguarda la strada da Trieste, sino a Goritia, e suo Contado, due sono le strade, che si pono intraprendere; Vna tutta per terra, e 1' altra parle per terra, e parte per mare; La strada tutta per terra si potrebbe fare da Trieste per la uilla di Proseeho sogetta a Trieste, che deue 1' esatorato riparare perche risquote la Zola; d'indi per la uilla di san Pellaggio della Si-gnoria di Duino sotto il S. Conte della Torre, e poi a Castagnouizza, e Meren sottoposto al Contado sino a Goritia stessa, qual strada, e la piu breue, ma cosi di-sastrosa, et alpestre, che senza riparatione, et accomoda-mento non pud essere praticata con carri, e massime dalla detta uilla Triestina di Proseeho uerso Goritia sino aila vlila di Meren. „Ma meglio assai sara, se questa strada nel partire da Trieste per andar uerso la nominata uilla di Proseeho, si prendera per la stessa strada reggia, che conduce a Lubiana, et ariuati per quella sopra il monte del Carso, subito declinar, et girar a sinistra per le uille di Gro-pada, Trebichian, et Opchiena sino uicino aila suddetta di Proseeho, e piii oltre per san Pellaggio del S. Conte della Torre, Castagnovizza, e Meren, a Goritia; Ouesta strada riuscira bensi piu lunga circa mez' hora di viag-gio, ma ali' incontro ariuati in Carso per la strada reggia, tutto il resto sino a Proseeho e piano, e di facile riparatione, ma da Proseeho a S. Pellaggio, et oltre, e cattiua, et alpestre impraticabile con carri, se non viene accoinodata. „La strada parte per mare, parte per terra e; Che imbarcandosi nel Porto di Trieste si ua per il corso di tre buone lege sino a S. Giovanni di Duino sotto detto S. Co: della Torre, oue sbarcandosi si proseguisce la strada per terra, e transitandosi il cosi detto vallone, si sboca a Rubia