2019 Resoconto regolare annuale – sintesi Resoconto regolare annuale del Difensore del Principio di Uguaglianza 2019 – sintesi Resoconto regolare annuale 2019 sintesi Lubiana, aprile 2020 III Miha Lobnik, Difensore del Principio di Uguaglianza Prefazione del direttore di Difensore del Principio di Uguaglianza Il Resoconto regolare annuale per il 2019 è stato redatto poco prima che ci colpisse l’epidemia del coronavirus e che la nostra vita cambiasse drasticamente. Pertanto, il presente resoconto parla del mondo com’era prima, un mondo in cui il Difensore del Principio di Uguaglianza si dedicava alle questioni delle pari opportunità, dell’uguaglianza e della prevenzione della discriminazione. Oggi, nella finalizzazione del resoconto per l’anno 2019 è già chiaro che l’epidemia ci ha portato sfide e compiti nuovi. Nel resoconto che avete dinanzi vi presentiamo le modalità di valutazione e accertamento dei singoli casi di sospetta discriminazione vietata dalla legge. Nel contempo, il resoconto presenta anche l’approccio più ampio, sociale e quindi sistemico del nostro operato. Questo mostra dunque al lettore in vari modi quali sono state le sfide in materia di tutela contro la discriminazione individuate in Slovenia nel 2019 e quali soluzioni a queste sfide siano state proposte dal Difensore. Nel terzo anno di attività dell’organo indipendente per la difesa contro la discriminazione è raddoppiato il numero di denunce ricevute e, parallelamente, anche il numero delle nostre indagini e delle relative soluzioni sistemiche sotto forma di raccomandazioni, proposte di misure specifiche e relazioni speciali. Con il bilancio rettificato del 2019 abbiamo investito nello sviluppo e stabilizzato le condizioni di lavoro. Purtroppo, anche nell’ultimo trimestre del 2019 non si è potuto fare a meno di inutili vincoli finanziari da parte del Ministero delle Finanze, il quale è intervenuto nel budget già adottato, limitando l’utilizzo di fondi già approvati. A causa di tale ostacolo al lavoro dell’organo statale autonomo, nel 2019 non è stato condotto il sondaggio nazionale dell’opinione pubblica sulla presenza della discriminazione lungamente pianificato. La prassi del Ministero delle Finanze è in contrasto con le raccomandazioni della Commissione Europea sulle norme riguardanti gli organismi per la parità del 2018 e le raccomandazioni del Consiglio d’Europa per la lotta contro il razzismo e l’intolleranza su scala nazionale. Assieme ai miei collaboratori, affrontiamo ogni giorno i problemi delle persone e abbiamo la possibilità di vedere quanto le persone abbiano bisogno di aiuto e sostegno quando si sentono trascurate ed escluse. Il presente resoconto offre il più articolato e approfondito metodo di discussione sulla discriminazione redatto in Slovenia fino ad oggi. Presenta in modo completo il contributo di questa istituzione a una società più giusta e solidale. Colgo l’occasione per ringraziare sentitamente il team altamente professionale, che ha contribuito con grande impegno a creare tutto ciò, e tutti coloro che sostengono lo sviluppo e il lavoro del Difensore del Principio di Uguaglianza. Il 2019 è stato un anno di crescita e sviluppo, ma anche un anno di perdite. Ricordiamo con gratitudine, per la sua energia positiva, la cara collega Zdenka Jagarinec, che purtroppo ci ha lasciati per sempre verso la fine del 2019. V A causa della crisi di quest’anno, il mondo e la società non saranno più com’erano prima. Tuttavia, in questa nuova realtà, il Difensore del Principio di Uguaglianza continuerà ad attuare i principi dell’uguaglianza sia esaminando i singoli casi di discriminazione, sia con proposte sistemiche per promuovere l’uguaglianza. Miha Lobnik DIFENSORE DEL PRINCIPIO DI UGUAGLIANZA Lubiana, aprile 2020 VI Difensore del principo di uguaglianza – Resoconto regolare annuale 2019 – sintesi VII Sommario del contenuto dei capitoli del resoconto VIII Difensore del principo di uguaglianza – Resoconto regolare annuale 2019 – sintesi Il resoconto regolare annuale è costituito da quattro sezioni, le quali sono inoltre distinte in 18 capitoli. La prima sezione presenta le informazioni generali sul funzionamento e l’operato del Difensore del Principio di Uguaglianza (Difensore) nell’anno passato, la seconda sezione espone il lavoro sui singoli casi, la terza sezione è dedicata alle attività nell’ambito delle soluzioni sistemiche nella difesa contro la discriminazione a livello sociale. Nell’ultima sezione vi sono due allegati: la traduzione della Relazione della Commissione Europea contro il razzismo e l’intolleranza in Slovenia e la sintesi delle raccomandazioni della Revisione Periodica Universale dell’ONU per la Slovenia del 2019. Nel primo capitolo della prima sezione, il resoconto definisce la base giuridica per l’istituzione del Difensore, presentando un esame cronologico della sua istituzione e delle sue attività nell’anno passato. Nell’ambito della detta sezione, il secondo capitolo include anche un riepilogo tabellare dell’attuazione dei compiti e delle attività sanciti dalla legge ai sensi dell’articolo 21 della Legge sulla tutela contro la discriminazione e svolti dal Difensore nel 2019. La seconda sezione del resoconto presenta i contenuti legati all’area dell’esercizio delle competenze di consulenza, informazione e supporto, nonché le procedure di accertamento dei casi di discriminazione. Tali contenuti si estendono dal terzo al settimo capitolo e rappresentano il lavoro dell’organo al livello dei casi individuali. Nel terzo capitolo è presentato un resoconto generale dell’operato del Difensore nei singoli casi, in cui è incluso, tra l’altro, anche un resoconto statistico completo sull’attività dell’organo nell’esercizio delle competenze di consulenza e supporto e delle procedure di accertamento dei casi di discriminazione. Successivamente, nel quarto capitolo è esposto più dettagliatamente il lavoro del Difensore nell’ambito della consulenza, dell’informazione e del sostegno alle vittime di discriminazione. Sono illustrati gli esiti possibili delle procedure di consulenza e una selezione di casi anonimizzati di consulenza, informazione e supporto. Nel quinto capitolo è descritto il lavoro del Difensore nell’ambito dell’accompagnamento e della rappresentanza legale. Il sesto capitolo tratta il lavoro del Difensore nell’ambito della redazione di valutazioni di disposizioni discriminatorie, ossia una precondizione per l’esercizio del potere di presentare istanze di revisione della costituzionalità e della legalità delle norme. Nel settimo capitolo segue la presentazione statistica e sostanziale dell’operato del Difensore nell’accertamento della discriminazione attraverso la gestione delle procedure amministrative nei singoli casi. Sono presentati gli esiti delle procedure di accertamento della discriminazione, seguiti da una selezione di casi anonimizzati di accertamento della discriminazione. In questo capitolo sono descritti anche i comportamenti che non corrispondono alla definizione giuridica di discriminazione secondo la Legge sulla tutela contro la discriminazione e sono definiti i casi in cui in base alla legge il Difensore non può accertare la discriminazione. Il Difensore ha svolto i propri compiti e le attività di difesa contro la discriminazione anche a livello sistemico o sociale, le quali sono descritte più dettagliatamente nella terza sezione del resoconto, ossia dall’ottavo al diciassettesimo capitolo. Sommario del contenuto dei capitoli del resoconto IX Nell’ottavo capitolo viene presentata la base giuridica per l’attuazione della difesa contro la discriminazione e la promozione dell’uguaglianza a livello sistemico o sociale, nonché il contenuto dei singoli capitoli. Il nono capitolo si concentra sulla presentazione e l’analisi dei dati e delle informazioni ottenute dal Difensore in base a richieste scritte finalizzate al monitoraggio dello stato della discriminazione nel Paese dai seguenti organi statali: ispettorati, Difensore Civico, Polizia, Procura generale e tribunali. Il decimo capitolo contiene le raccomandazioni emanate dal Difensore nel 2019, che rappresentano uno dei suoi strumenti chiave allo scopo di eliminare o impedire la discriminazione al livello sistemico. Le raccomandazioni sono rivolte a legislatori, dipartimenti governativi, enti locali e altri soggetti. Nell’undicesimo capitolo è presentato più dettagliatamente l’istituto delle misure specifiche, poiché in base all’articolo 21 della Legge sulla tutela contro la discriminazione, il Difensore ha il potere di proporre l’adozione di misure specifiche per il miglioramento della posizione delle persone per le quali è stato accertato che si trovano in una posizione meno favorevole a causa di determinate circostanze personali. I destinatari delle proposte di misure specifiche sono tutti i soggetti del settore pubblico e privato per i quali è in vigore il divieto di discriminazione ai sensi della Legge sulla tutela contro la discriminazione. Il dodicesimo capitolo si dedica alla presentazione di tutte le attività di ricerca e analisi svolte dal Difensore nel 2019 allo scopo di raccogliere informazioni e monitorare lo stato generale della difesa contro la discriminazione nel paese. Una particolare attenzione è devoluta al problema della carenza di ricerche appropriate e di dati sull’uguaglianza, carenza che ha una forte influenza sulla qualità della preparazione delle misure per la difesa contro la discriminazione al livello sociale e sul monitoraggio dell’efficacia dell’implementazione di tali misure. Il tredicesimo capitolo è una rassegna di tutte le forme di cooperazione con vari soggetti del settore pubblico. Una buona parte della cooperazione al livello dell’amministrazione pubblica è legata alla presentazione del lavoro e delle competenze del Difensore in occasione della presentazione del resoconto annuale sull’operato del Difensore per l’anno 2018. Il quattordicesimo capitolo è dedicato alla presentazione delle attività del Difensore nella società civile, in quanto egli è obbligato anche dall’articolo 15 della Legge sulla tutela contro la discriminazione alla cooperazione e consultazione nella definizione delle soluzioni e delle proposte per il raggiungimento degli obiettivi della Legge sulla tutela contro la discriminazione, o per la tutela contro la discriminazione e la garanzia della parità di trattamento. Attraverso varie forme di collaborazione, il Difensore svolge indirettamente anche altri compiti sanciti dalla legge, quali ad esempio l’informazione. Il quindicesimo capitolo è dedicato alla presentazione della collaborazione del Difensore con i rappresentanti del settore economico. In tre visite in loco effettuate nel 2019, ha organizzato anche incontri di lavoro con i rappresentanti dell’economia regionale. Le esperienze tratte dai detti incontri mostrano come i datori di lavoro necessitino di informazioni chiare e pertinenti su come agire preventivamente al fine di garantire la tutela contro la discriminazione. Per ottenere tali informazioni, il Difensore ha svolto una ricerca sulla gestione della diversità sul luogo di lavoro e sugli esempi di buone pratiche. X Difensore del principo di uguaglianza – Resoconto regolare annuale 2019 – sintesi Nel sedicesimo capitolo sono presentate serie di attività di sensibilizzazione, educazione e informazione del Difensore, con le quali svolge le proprie competenze ai sensi della legge e il compito di sensibilizzare il pubblico generale (articolo 21 della Legge sulla tutela contro la discriminazione). Nel diciassettesimo capitolo troviamo il resoconto di tutte le attività internazionali svolte dal Difensore nel 2019. La cooperazione internazionale del Difensore del Principio di Uguaglianza è sancita nel nono punto dell’articolo 21 della Legge sulla tutela contro la discriminazione, benché le attività del Difensore al livello internazionale siano notevolmente più estese. Includono la cooperazione nell’ambito di diverse organizzazioni multilaterali, lo scambio di informazioni, corsi di formazione internazionali nonché vari tipi di cooperazione bilaterale. L’attività internazionale del Difensore è atta a migliorare le conoscenze e le competenze dei collaboratori del Difensore, il che contribuisce considerevolmente a una maggiore efficienza dell’organo nell’esercizio delle competenze e dei compiti sanciti dalla legge. Inoltre, ciò influisce positivamente sulla reputazione internazionale dello Stato nel suo complesso. La quarta sezione del resoconto contiene il diciottesimo capitolo, in cui sono presentati due allegati molto attuali, ovvero la traduzione della Relazione della Commissione Europea contro il razzismo e l’intolleranza in Slovenia, pubblicata il 5 giugno 2019, e il riassunto delle raccomandazioni della Revisione Periodica Universale dell’ONU (novembre 2019), nonché la risposta del Governo della Repubblica di Slovenia a esse del 30 gennaio 2020. Sommario del contenuto dei capitoli del resoconto XI Indice XII Difensore del principo di uguaglianza – Resoconto regolare annuale 2019 – sintesi 1 QUADRO E ATTIVITÀ DELL’ORGANO 16 2 REVISIONE DELL’ESECUZIONE DI ATTIVITÀ E COMPITI AI SENSI DELL’ARTICOLO 21 DELLA ZVARD 20 3 PRESENTAZIONE DEL LAVORO DEL DIFENSORE CON I SINGOLI CASI 24 3.1 CONCETTI CHIAVE 26 3.2 COMPETENZE DEL DIFENSORE 28 3.3 STATISTICA DELLE CONSULENZE COMPLETATE E DEGLI ACCERTAMENTI DELLA DISCRIMINAZIONE 29 4 CONSULENZA, INFORMAZIONE E SUPPORTO 34 4.1 STATISTICA DI CONSULENZE, INFORMAZIONI E SUPPORTO 36 4.2 RIASSUNTO DEI CASI ANONIMIZZATI NELL’AMBITO DI CONSULENZA, INFORMAZIONE E SUPPORTO 37 5 DIFESA – RAPPRESENTANZA LEGALE IN PROCEDIMENTI GIUDIZIARI 38 6 VALUTAZIONE DEL CARATTERE DISCRIMINATORIO DELLE DISPOSIZIONI 40 7 ACCERTAMENTO DELLA DISCRIMINAZIONE – SINGOLI CASI 44 7.1 PROCEDIMENTI AVVIATI EX UFFICIO 46 7.2 STATISTICA DEI PROCEDIMENTI DI ACCERTAMENTO DELLA DISCRIMINAZIONE NEI SINGOLI CASI 47 PRESENTAZIONE DEI CASI ANONIMIZZATI NELL’AMBITO DELL’ACCERTAMENTO DELLA DISCRIMINAZIONE 48 8 TUTELA CONTRO LA DISCRIMINAZIONE A LIVELLO SOCIALE 50 9 DATI SUL TRATTAMENTO DELLA DISCRIMINAZIONE – ALTRI ORGANI STATALI 54 7.3 XIII 10 RACCOMANDAZIONI DEL DIFENSORE 58 11 MISURE SPECIFICHE E ALTRE MISURE PER LA PROMOZIONE DELLA PARITÀ DI TRATTAMENTO E L’ELIMINAZIONE DELLA DISCRIMINAZIONE 62 11.1 PROPOSTE DEL DIFENSORE PER L’ADOZIONE DI MISURE SPECIFICHE 64 11.2 PRESENTAZIONE DELL’ATTUAZIONE DELLE MISURE SPECIFICHE E DELLE ALTRE MISURE PRESSO I MINISTERI E GLI ENTI GOVERNATIVI 65 ANALISI DELLE RISPOSTE DEI MINISTERI DEGLI ENTI GOVERNATIVI IN RELAZIONE ALLE MISURE NORMATIVE 66 ANALISI DELLE RISPOSTE DEI MINISTERI DEGLI ENTI GOVERNATIVI IN RELAZIONE ALLE MISURE SPECIFICHE 68 ANALISI DELLE RISPOSTE DEI MINISTERI DEGLI ENTI GOVERNATIVI IN RELAZIONE ALLE MISURE PER GLI IMPIEGATI DEI DETTI ORGANI 69 12 ATTIVITÀ DI RICERCA E ANALISI DEL DIFENSORE 70 12.1 RICERCHE 72 12.2 STUDI 73 12.3 ANALISI 74 12.4 RICHIESTE DI INFORMAZIONI 75 13 COOPERAZIONE DEL DIFENSORE A LIVELLO NAZIONALE 76 14 COOPERAZIONE DEL DIFENSORE CON LA SOCIETÀ CIVILE 80 14.1 DIALOGO STRUTTURATO CON ORGANIZZAZIONI NON GOVERNATIVE 82 14.2 RIUNIONI CONSULTIVE E TECNICHE CON RAPPRESENTANTI DELLE ORGANIZZAZIONI DELLA SOCIETÀ CIVILE 84 15 COOPERAZIONE DEL DIFENSORE CON L’ECONOMIA 86 16 SENSIBILIZZAZIONE, ISTRUZIONE E INFORMAZIONE 88 11.3 11.4 11. 5 XIV Difensore del principo di uguaglianza – Resoconto regolare annuale 2019 – sintesi 17 COOPERAZIONE INTERNAZIONALE DEL DIFENSORE 92 18 ALLEGATI 98 18.1 RELAZIONE DELLA COMMISSIONE EUROPEA CONTRO IL RAZZISMO E L’INTOLLERANZA SULLA SLOVENIA (QUINTA FASE DI MONITORAGGIO) – RIASSUNTO 99 18.2 RIASSUNTO DELLA REVISIONE PERIODICA UNIVERSALE DELL’ONU E DECISIONE DEL GOVERNO DELLA REPUBBLICA DI SLOVENIA SULLE 157 RACCOMANDAZIONI CHE LA REPUBBLICA DI SLOVENIA HA RICEVUTO AL DIALOGO INTERATTIVO NELL’AMBITO DELL’ESAME UNIVERSALE PERIODICO DELLA SITUAZIONE DEI DIRITTI UMANI IL 12/11/2019 A GINEVRA 100 XV 1 QUADRO E ATTIVITÀ DELL’ORGANO 16 Difensore del principo di uguaglianza – Resoconto regolare annuale 2019 – sintesi Il Difensore del Principio di Uguaglianza (Difensore) è un organo statale indipendente, istituito per garantire l’esercizio dei diritti costituzionali della tutela contro la discriminazione. La Repubblica di Slovenia, con detto organo, garantisce anche l’adeguato esercizio della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea (UE) e delle direttive europee in materia di tutela contro la discriminazione. Prima dell’istituzione del Difensore, la tutela contro la discriminazione in Slovenia era garantita in base alla Legge concernente l’esercizio del principio di parità di trattamento (ZUNEO), tuttavia la legge non soddisfaceva i requisiti delle direttive europee sull’uguaglianza, il che ha portato all’avvio della procedura di infrazione del diritto dell’UE. La base giuridica per l’istituzione del Difensore è la Legge sulla tutela contro la discriminazione (ZVarD), entrata in vigore il 24 maggio 2016, la quale definisce dettagliatamente le competenze e i compiti dell’organo. Il direttore del Difensore viene eletto dall’Assemblea Nazionale in base alla proposta del Presidente della Repubblica di Slovenia. Il mandato del direttore è di cinque anni. Come primo direttore dell’organo statale indipendente, il 26 ottobre 2016, è stato eletto Miha Lobnik. Attività e funzionamento del Difensore nel 2019 Dapprima, fino all’ottobre del 2017, il Difensore svolgeva la propria attività presso il Ministero del Lavoro, della Famiglia, degli Affari Sociali e delle Pari Opportunità (MDDSZ), avendo a propria disposizione 250 mila euro di stanziamenti. Nel maggio del 2018, il MDDSZ ha smesso di fornire supporto amministrativo e tecnico al nuovo organo, quindi il Difensore ha instaurato una propria segreteria, una sede centrale, garantendo così lo svolgimento autonomo di servizi di bilancio, finanziari e di risorse umane e passando a operazioni di informazione indipendenti. Benché nel 2018 necessitasse di 1,1 milioni di euro per il funzionamento e l’esercizio dei compiti previsti dalla legge, l’organo ha ricevuto uno stanziamento di soli 500 mila euro. Nel 2019 il finanziamento minimo necessario per l’esecuzione dello scopo minimo dei compiti previsti dalla Legge sulla tutela contro la discriminazione è stato stanziato dal Governo al Difensore seguendo le Raccomandazioni della Commissione Europea sulle norme riguardanti gli organismi per la parità. Con il bilancio di rettifica, il Governo ha stanziato al Difensore i necessari 1,1 milioni di euro, ma a fine anno ne ha vincolato l’utilizzo, impedendo al Difensore di svolgere alcune attività già pianificate per il 2019. Si tratta di un’inammissibile interferenza nell’attività autonoma dell’organo statale. 1 Quadro e attività dell’organo 17 Nel 2019, il Difensore ha finalizzato la formazione dei dipartimenti per un’adeguata organizzazione del lavoro e ha rafforzato le proprie risorse umane (20 impiegati). Sono state aggiornate le attrezzature informatiche e per ufficio, si è avviato l’inizio delle operazioni di informazione e manutenzione in autonomia. L’organo ha svolto inoltre tutti gli obblighi concernenti le operazioni amministrative, la gestione del materiale documentario e altre operazioni generali. Nell’organo è stato regolamentato il settore della sicurezza sul lavoro, della promozione della salute sul lavoro, il registro dei rischi, il piano di integrità e la prevenzione dei conflitti d’interesse. Si è provveduto adeguatamente al rispetto di tutti gli altri obblighi legali concernenti il funzionamento dell’organo. Nel terzo anno di attività, il Difensore ha recepito il doppio delle segnalazioni di discriminazione rispetto all’anno precedente. Parallelamente è raddoppiato anche il numero delle raccomandazioni, dei suggerimenti di misure specifiche e delle raccomandazioni specifiche. Il Difensore svolge tutti i compiti previsti dalla legge, tuttavia per la mancanza di fondi e risorse umane, alcuni vengono svolti in misura molto limitata. In occasione della celebrazione del venticinquesimo anniversario dell’attività della Commissione Europea per la lotta contro il razzismo e l’intolleranza (ECRI) presso il Consiglio d'Europa, il Difensore del Principio di Uguaglianza Miha Lobnik ha incontrato a Parigi il commissario del Consiglio d’Europa peri i diritti umani Dunja Mijatović e le ha presentato i progressi del Difensore del Principio di Uguaglianza in Slovenia e il Resoconto regolare annuale del 2018. 18 Difensore del principo di uguaglianza – Resoconto regolare annuale 2019 – sintesi 1 Quadro e attività dell’organo 19 2 REVISIONE DELL’ESERCIZIO DI ATTIVITÀ E COMPITI AI SENSI DELL’ARTICOLO 21 DELLA ZVARD 20 Difensore del principo di uguaglianza – Resoconto regolare annuale 2019 – sintesi I compiti del Difensore del Principio di Uguaglianza sono definiti con precisione nell’articolo 21 della ZVarD. Nel quadro delle funzioni previste, svolge tutte e tre le funzioni principali che secondo le raccomandazioni della Commissione Europea e del Consiglio d’Europa devono essere svolte dagli organismi europei per l’uguaglianza: • • • indaga e monitora lo stato della discriminazione nel paese, formula raccomandazioni e proposte di misure specifiche alle istituzioni competenti, promuove la sensibilizzazione del pubblico sulla tutela contro la discriminazione e scambia informazioni all’interno dell’Unione Europea; offre informazioni, consulenze e sostegno alle vittime di discriminazione; accoglie denunce e accerta i casi di discriminazione. L’articolo 21 della ZVarD descrive dettagliatamente i compiti e le competenze del Difensore, pertanto al fine di garantire una maggiore trasparenza del lavoro svolto, per ogni obbligo definito dalla legge nell’art. 21, presentiamo una breve sintesi dei compiti svolti dall’organo nell’anno passato. 1. Nell’ambito del monitoraggio della situazione in materia di discriminazione in Slovenia, l’anno scorso il Difensore ha svolto 5 ricerche, studi e analisi indipendenti: una ricerca sulle buone pratiche della gestione della diversità e promozione dell’uguaglianza nelle piccole e medie imprese in Slovenia; uno studio sulla privazione del diritto di voto delle persone con disabilità intellettive e psicosociali; uno studio sulla situazione delle persone intersessuali nelle procedure mediche; un’analisi sulla tutela e sull’accessibilità dei diritti da parte dei bambini e un’analisi sulla posizione dei non udenti nell’istruzione universitaria. 2. Nel 2019 ha redatto il resoconto regolare annuale per il 2018 e ha iniziato a redigere due relazioni speciali che saranno finalizzate nel 2020, ossia: la Relazione speciale sulla privazione del diritto di voto delle persone con disabilità intellettuali e psicosociali e la Relazione speciale sulla posizione delle persone intersessuali nelle procedure mediche. In base alle proprie ricerche, alle denunce di discriminazione ricevute, alle indagini presso le istituzioni competenti e alla collaborazione con le organizzazioni non governative, nel 2019 ha formulato 27 raccomandazioni per la prevenzione e l’eradicazione della discriminazione. I destinatari sono stati prevalentemente i ministeri, sebbene il Difensore abbia emesso raccomandazioni anche a persone di diritto privato. 3. Nel 2019 il Difensore ha esaminato 134 proposte di accertamento della discriminazione e ne ha completate 63. Ha accertato dieci casi di discriminazione, quattro dei quali verranno statisticamente inclusi nel 2020, poiché le procedure nono sono ancora state completamente concluse (è in corso un contenzioso amministrativo presso la Corte amministrativa). Nelle procedure di accertamento della discriminazione ha emesso 36 decisioni di merito o procedurali al termine di procedimenti amministrativi e ha raggiunto quattro accordi nell’ambito della procedura. Il Difensore ha deferito a ispettorati e altri organi un totale di nove casi e ha sottoposto all’ispettorato competente due proposte per avviare procedure di infrazione. 2 Revisione dell’esercizio di attività e compiti ai sensi dell’articolo 21 della ZVARD 21 4. Nel 2019, il Difensore ha effettuato un totale di 902 ore di consulenza, in cui ha fornito assistenza legale indipendente a 139 persone; ciò comprende 112 consulenze telefoniche e 140 consulenze per iscritto o di persona. 5. Il compito di informare il pubblico è stato svolto dal Difensore in vari modi nel 2019. Le informazioni sulla discriminazione sono disponibili alla pagina web www.zagovornik.si, dove si trovano anche contenuti in lettura semplice. Ha emesso specifici opuscoli nelle lingue delle comunità autoctone che vivono in Slovenia (in italiano e in ungherese) e nella scrittura per non vedenti (braille). Il lavoro attuale del Difensore è presentato sui social media e con interventi del direttore nei media. Nel 2019, il Difensore ha svolto anche circa 20 diversi workshop, presentato le attività dell’organo a visite ufficiali alle comunità locali e partecipato a manifestazioni fieristiche legate a determinate circostanze personali. Ha condotto anche 13 laboratori educativi e 8 laboratori di sensibilizzazione per vari segmenti di pubblico, 4 visite in loco in diverse regioni e organizzato o co-organizzato 12 eventi. Nell’ambito delle attività di sensibilizzazione, il Difensore ha partecipato a tre grandi manifestazioni fieristiche legate alla circostanza personale dovuta all’età avanzata (anziani e bambini). Ai fini della sensibilizzazione, nel 2019 il Difensore ha svolto quattro dialoghi consultivi con organizzazioni non governative, partecipato a oltre 35 riunioni di comitati specialistici, conferenze e altri convegni specialistici ed effettuato oltre 60 diversi tipi di collaborazioni con i rappresentanti della società civile, del settore economico, dei partner sociali e delle istituzioni statali. Ha distribuito più di 10.000 opuscoli con le informazioni base sulla discriminazione, circa 1.000 resoconti annuali regolari per il 2018 e circa 200 resoconti in lingua inglese. 6. Nel 2019, il Difensore ha monitorato la situazione in materia di tutela contro la discriminazione con indagini che hanno incluso 74 differenti soggetti giuridici. Al fine di monitorare la situazione generale nel paese in materia di tutela contro la discriminazione, nel 2019 il Difensore ha effettuato anche quattro dialoghi strutturati con organizzazioni non governative. 7. Nel 2019 il Difensore ha emesso due proposte per l’adozione di misure specifiche finalizzate al miglioramento della posizione di un gruppo di persone con specifiche circostanze personali, le quali sono in posizioni meno favorevoli. Si tratta dell’Iniziativa del Difensore del Principio di Uguaglianza per l’adozione di misure specifiche finalizzate al miglioramento dell’equilibrio di genere negli organi di vigilanza e di direzione di imprese e delle Raccomandazioni riguardo all’adozione di misure specifiche finalizzate al miglioramento dello stato di salute dei membri della comunità Rom. Nel 2019 il Difensore ha effettuato anche l’analisi delle risposte ricevute da parte dei ministeri e degli enti governativi sull’attuazione delle misure specifiche. Dai dati risulta che i ministeri sono relativamente attivi nell’attuazione delle misure volte a garantire l’uguaglianza, tuttavia, alcune misure non rispecchiano sempre tutte le caratteristiche essenziali delle misure specifiche volte a garantire l’uguaglianza ai sensi della ZVarD. 8. Nel 2019 il Difensore ha iniziato la rappresentanza in giudizio del primo utente in un procedimento sulla discriminazione. 22 Difensore del principo di uguaglianza – Resoconto regolare annuale 2019 – sintesi 9. In ambito internazionale, nel 2019 il Difensore ha partecipato a 47 convegni specialistici, conferenze e altri incontri internazionali. Il Difensore ha svolto anche 17 mutui scambi di informazioni sulla discriminazione nell’ambito dell’Unione Europea e di organizzazioni internazionali. 10. Nel 2019 il Difensore ha esaminato 15 valutazioni di norme discriminatorie e ne ha completate 3. In uno di questi casi ha valutato la norma come discriminatoria, il che è stato preso in considerazione dal ministero competente, che ha rettificato adeguatamente la norma. 2 Revisione dell’esercizio di attività e compiti ai sensi dell’articolo 21 della ZVARD 23 3 PRESENTAZIONE DEL LAVORO DEL DIFENSORE CON I SINGOLI CASI 24 Difensore del principo di uguaglianza – Resoconto regolare annuale 2019 – sintesi L’atto di base ai sensi del quale il Difensore esercita le proprie competenze è la Legge sulla tutela contro la discriminazione (ZVarD), che definisce le competenze personali e materiali del Difensore. Le competenze personali si riferiscono alla questione di chi può avvalersi della tutela contro la discriminazione. Si tratta soprattutto di persone fisiche o gruppi di persone. Una persona giuridica può avvalersi della tutela contro la discriminazione solo se è vittima di discriminazione a causa di circostanze personali delle persone fisiche legate a detta persona giuridica (paragrafo 3 dell’articolo 1 della ZVarD), ad esempio in qualità di suoi membri, fondatori o dirigenti o gestori. Le competenze materiali riguardano gli ambiti in cui in Slovenia la discriminazione è vietata. La ZVarD definisce anche le competenze del Difensore e le singole forme di discriminazione, in relazione alle quali in Difensore può agire (art. 6–12). Oltre alla ZVarD, il Difensore fa ancora riferimento alla Legge concernente l’esercizio del principio di parità di trattamento (ZUNEO) per i casi pervenuti prima del 24 maggio 2016, quando è entrata in vigore la ZVarD. Le procedure di accertamento della discriminazione sono svolte dal Difensore ai sensi della Legge sul procedimento amministrativo generale (ZUP). 3 Presentazione del lavoro del difensore con i singoli casi 25 3.1 Concetti chiave Circostanze personali La ZVarD nell’articolo 1 definisce lo scopo e il contenuto della legge, ovvero la tutela contro la discriminazione in base a circostanze personali specifiche. La ZVarD riepiloga soprattutto le circostanze personali indicate nella Costituzione della Repubblica di Slovenia e nel Codice penale (KZ-1). Tali circostanze personali sono: genere, nazionalità o origine etnica, razza, lingua, religione o convinzioni personali, disabilità, età, orientamento sessuale, identità di genere ed espressione di genere, stato sociale, situazione economica, istruzione o qualsiasi altra situazione personale. Finora, il Difensore ha identificato come altre circostanze personali la cittadinanza (cittadinanza di un altro paese UE, cittadinanza di un paese terzo), la gravidanza, la genitorialità, le condizioni di salute, il luogo di nascita, il colore della pelle, il luogo di residenza. La tutela contro la discriminazione è garantita per legge anche alle persone connesse in qualsiasi modo (di diritto o di fatto) con una persona con una circostanza personale specifica, e alle persone discriminate perché una circostanza personale gli viene attribuita. Settori della tutela contro la discriminazione La ZVarD nell’articolo 2 definisce, ad esempio, i settori della vita sociale in cui ai sensi del diritto dell’Unione Europea è garantito un trattamento pari ed è vietata la discriminazione: Lavoro e impiego • le condizioni di accesso all’occupazione e al lavoro, sia dipendente che autonomo (compresi i criteri di selezione e le condizioni di assunzione indipendentemente dal ramo di attività e a tutti i livelli della gerarchia professionale, nonché alla promozione); • accesso a tutti i tipi e livelli di orientamento e formazione professionale, perfezionamento e riqualificazione professionale, inclusi i tirocini professionali; • condizioni di assunzione e condizioni di lavoro, inclusa la cessazione del contratto di assunzione e gli stipendi; Iscrizione alle organizzazioni sindacali • affiliazione e attività in un’organizzazione di lavoratori o di datori di lavoro o in qualunque organizzazione i cui membri esercitino una particolare professione, nonché alle prestazioni erogate da tali organizzazioni; Diritti sociali • tutela sociale, compresa la previdenza sociale; • benefici sociali; Assistenza sanitaria • Assistenza sanitaria; 26 Difensore del principo di uguaglianza – Resoconto regolare annuale 2019 – sintesi Educazione • istruzione e formazione; Mercato dei beni e dei servizi • accesso a beni e servizi disponibili al pubblico e la loro fornitura, inclusi gli alloggi. Accanto ai settori della tutela indicati nelle direttive 2000/43/CE e 2000/78/CE, la ZVarD protegge dalla discriminazione anche in tutti gli altri settori della vita sociale, nella realizzazione dei diritti umani e delle libertà fondamentali, nell’esercizio dei diritti e nell’adempimento degli obblighi e in altri rapporti giuridici in ambito politico, economico, sociale, culturale, civile o altro. Forme di discriminazione Le forme di discriminazione definite dalla ZVarD sono: • • • • • • • • discriminazione indiretta (secondo paragrafo dell’articolo 6 della ZVarD), discriminazione diretta (primo paragrafo dell’articolo 6 della ZVarD), molestie (primo paragrafo dell’articolo 8 della ZVarD), molestie sessuali (secondo paragrafo dell’articolo 8 della ZVarD), ordine di praticare discriminazione (articolo 9 della ZVarD), istigazione alla discriminazione (primo paragrafo dell’articolo 10 della ZVarD), giustificazione pubblica di discriminazione o disprezzo di persone o gruppi di persone a causa di circostanze personali (secondo paragrafo dell’articolo 10 della ZVarD), vittimizzazione (articolo 11 della ZVarD). La ZVarD definisce anche le forme gravi di discriminazione. Ai sensi del terzo paragrafo dell’articolo 39 della ZVarD, la definizione delle forme gravi di discriminazione è rilevante anche per determinare l’importo del risarcimento del danno morale subito nei procedimenti giudiziari. Infatti, per le infrazioni riconosciute come forme gravi di discriminazione, il legislatore ha fissato sanzioni pecuniarie più elevate, le quali possono essere irrogate dagli ispettorati competenti. Le forme gravi di discriminazione sono: • • • • • • • discriminazione multipla (articolo 12 della ZVarD), discriminazione plurima (articolo 12 della ZVarD), discriminazione ripetuta e prolungata (articolo 12 della ZVarD), discriminazione con conseguenze difficilmente riparabili (articolo 12 della ZVarD), discriminazione contro i bambini (articolo 12 della ZVarD), discriminazione contro altre persone vulnerabili (articolo 12 della ZVarD), espressione o diffusione di appelli che incitano al razzismo, alla discriminazione in base a religione, nazionalità e genere, istigazione, provocazione, incitamento all’odio e alla discriminazione e ampi appelli pubblici alla discriminazione (primo paragrafo dell’articolo 10 della ZVarD). 3 Presentazione del lavoro del difensore con i singoli casi 27 3.2 Competenze del Difensore Le competenze del Difensore in materia di trattamento dei singoli casi sono definite negli articoli da 33 a 44 della ZVarD e nell’articolo 21 della ZVarD. Possono essere distinte nei seguenti settori: • • • • • • • • • • fornitura di assistenza indipendente alle vittime di discriminazione per far valere i loro diritti in relazione alla tutela contro la discriminazione, intesa come consulenza e assistenza legale dei clienti in altri procedimenti amministrativi e giudiziari relativi alla discriminazione (quarto punto dell’articolo 21 della ZVarD), procedura di accertamento della discriminazione su proposta della persona discriminata (articolo 33 della ZVarD), procedura d’ufficio di accertamento della discriminazione (articolo 34 della ZVarD), richiesta di fornitura di dati e documenti necessari per l’accertamento della discriminazione (articolo 37 della ZVarD), presentazione di richiesta di valutazione della costituzionalità e legalità (articolo 38 della ZVarD), rappresentanza legale di clienti in procedimenti giudiziari (primo paragrafo dell’articolo 41 della ZVarD), accompagnamento di clienti in procedimenti giudiziari (quarto paragrafo dell’articolo 41 della ZVarD), ispezioni (primo paragrafo dell’articolo 42 della ZVarD), deferimento all’organo di ispezione competente se il procedimento presso il Difensore non ha motivo (quarto paragrafo dell’articolo 42 della ZVarD), deferimento all’organo di ispezione competente se l’autore dell’infrazione non rispetta la decisione del Difensore (articolo 43 della ZVarD). Fino al termine del 2019, il Difensore ha esercitato le seguenti competenze: fornitura di assistenza alle vittime di discriminazione; accertamento della discriminazione su proposta della persona discriminata; accertamento d’ufficio della discriminazione; richiesta di fornitura di dati necessari per l’accertamento della discriminazione; rappresentanza legale di clienti in procedimenti giudiziari; deferimento agli organi di ispezione competenti e deferimento agli organi competenti per l’attuazione dei procedimenti di infrazione. Nel 2019 ha valutato la possibilità di discriminazione di 15 norme, non ha tuttavia presentato ancora richieste di valutazione della costituzionalità e non ha ancora accompagnato clienti in procedimenti giudiziari. Nel 2019, in base alle proposte di accertamento della discriminazione pervenute e in procedimenti d’ufficio, il Difensore ha eseguito vari procedimenti amministrativi di accertamento. 28 Difensore del principo di uguaglianza – Resoconto regolare annuale 2019 – sintesi 3.3 Statistica delle consulenze completate e degli accertamenti di discriminazione Il trattamento di 74 casi è stato rinviato dagli anni precedenti al 2019, di cui 55 sono stati completati nel 2019. Nel 2019 il Difensore ha recepito 200 casi nuovi, di cui ne sono stati completati 103 nel 2019. Nel 2019, quindi, sono stati trattati complessivamente 274 casi. Tra questi, 158 sono stati completati, mentre 116 casi incompleti sono stati rinviati al 2020 (19 pervenuti nel periodo 2012 – 2018 e 97 ricevuti nel 2019). Casi rinviati al 2019 dal periodo 2012–2018: 74 Numero di casi nuovi pervenuti nel 2019: + Consulenza: 23 Accertamento: 51 200 Consulenza: 117 Accertamento: 83 Numero dei casi completati nel 2019: = 158 Consulenza: 95 Accertamento: 63 Numero dei casi pendenti il 31. 12. 2019: + 116 Consulenza: 45 Accertamento: 71 Circostanze personali di discriminazione dichiarate nei casi completati nel 2019 La circostanza personale di discriminazione più frequentemente dichiarata nei casi completati nel 2019, è stata il genere (14 percento). Segue la somma delle circostanze personali legate alla nazionalità, alla razza e all’origine etnica (13 percento). La circostanza personale di disabilità è stata dichiarata nell’11 percento dei casi, seguita dall’orientamento sessuale (5 percento), dall’età (5 percento), dalla religione o per convinzioni personali (4 percento), dal luogo di residenza (3 percento), dallo stato sociale (2 percento), dalla lingua (2 percento), dalla cittadinanza di un altro paese membro (2 percento) e dalla cittadinanza di un paese terzo (1 percento). Il Difensore ha esaminato anche un caso di discriminazione dichiarata a causa dell’identità di genere e un caso dovuto alla situazione economica (1 caso equivale a circa 1 percento). Nel 2019 non è stata completata alcuna proposta per l’accertamento della discriminazione, richiesta di consulenza o domanda in cui la discriminazione fosse dichiarata in base all’espressione di genere o all’istruzione. Nel 16 percento dei casi è stata dichiarata una seconda circostanza personale, ad esempio, la condizione di salute, la gravidanza e la genitorialità. 3 Presentazione del lavoro del difensore con i singoli casi 29 Nel 20 percento dei casi completati, la circostanza personale non era indicata o non era desumibile dalla descrizione del comportamento. In confronto al 2018, quando la percentuale di tali casi era stata superiore (53 percento), la percentuale di casi senza circostanze personali è dunque drasticamente diminuita. Tutto ciò indica che è aumentata la sensibilizzazione pubblica riguardo all’essenzialità della presenza di una circostanza personale ai fini dell’accertamento della discriminazione e dell’esercizio delle competenze del Difensore. Tabella: Circostanze personali di discriminazione dichiarate nei casi completati nel 2019 Circostanze personali di discriminazione dichiarate Consulenza, Accertamento Consulenza e Percentuale informazione della discrimi- accertamento totale nazione Totale (%) 1. genere 6 18 24 14 2. nazionalità 5 7 12 7 2.1 razza o origine etnica 5 6 11 6 2.2 lingua 1 2 3 2 3. religione o convinzioni personali 1 5 6 4 4. disabilità 10 9 19 11 5. età 2 6 8 5 6. orientamento sessuale 7 2 9 5 7. identità di genere 0 1 1 1 8. espressione di genere 0 0 0 0 9. stato sociale 1 3 4 2 10. situazione economica 0 1 1 1 11. istruzione 0 0 0 0 12.1 cittadinanza di un altro 2 1 3 2 paese membro dell’UE 12.2 cittadinanza di un paese terzo 1 1 2 1 12.3 luogo di residenza 3 2 5 3 altro 16 12 28 16 nessuna circostanza personale 31 4 35 20 30 Difensore del principo di uguaglianza – Resoconto regolare annuale 2019 – sintesi Settori della vita in cui si dichiara la presenza di discriminazione indicati nei casi afferenti al 2019 Nel 2019, il maggior numero di casi completati rientrava nel settore dell’assunzione e del collocamento: Il 16 percento dei casi riguardava il settore delle condizioni di assunzione e di lavoro, inclusi la cancellazione del contratto di lavoro e gli stipendi; il 13 percento riguardava il settore delle condizioni di accesso all’occupazione e al lavoro, sia dipendente che autonomo (compresi i criteri di selezione e le condizioni di assunzione indipendentemente dal ramo di attività e a tutti i livelli della gerarchia professionale, nonché alla promozione); lo 0,5 percento (un caso) apparteneva invece al settore dell’accesso a tutti i tipi e livelli di orientamento e formazione professionale, perfezionamento e riqualificazione professionale, inclusi i tirocini professionali. Il 20 percento dei casi riguardava l’accesso a beni e servizi disponibili al pubblico e la loro fornitura, inclusi gli alloggi. Al settore dell’istruzione apparteneva il 10 dei casi completati dal Difensore. Al settore della protezione sociale, compresa la previdenza sociale e l’assistenza sanitaria, invece sono stati il 9 percento. Segue poi il settore dell’accesso ai vantaggi sociali (3 percento). Il Difensore non ha esaminato alcun caso legato al settore dell’affiliazione e dell’attività in un’organizzazione di lavoratori o di datori di lavoro o in qualunque organizzazione i cui membri esercitino una particolare professione, nonché alle prestazioni erogate da tali organizzazioni. Il 28 percento dei casi riguardava altri settori non esplicitamente indicati dalla legge, tra cui il funzionamento dei tribunali, le attività delle autorità amministrative dello Stato, le condizioni dei bandi di concorso e il settore dei media. Tabella: Settori della vita dichiarati nei casi completati nel 2019 Settori in cui è dichiarata la discriminazione 1. Consulenza, Accertamento Consulenza e Percentuale informazione della discrimi- accertamento Totale (%) nazione Totale 7 11 18 13 0 1 1 0,5 18 5 23 16 Accesso all’occupazione e al lavoro, sia dipendente che autonomo (compresi i criteri di selezione e le condizioni di assunzione indipendentemente dal ramo di attività e a tutti i livelli della gerarchia professionale, nonché alla promozione) 2. Accesso a tutti i tipi e livelli di orientamento e formazione professionale, perfezionamento e riqualificazione professionale, inclusi i tirocini professionali 3. Condizioni di assunzione e condizioni di lavoro, inclusa la cessazione del contratto di assunzione e gli stipendi 3 Presentazione del lavoro del difensore con i singoli casi 31 Settori in cui è dichiarata la discriminazione 4. Consulenza, Accertamento Consulenza e Percentuale informazione della discrimi- accertamento Totale (%) nazione Totale 0 0 0 0,5 7 5 12 9 Affiliazione e attività in un’organizzazione di lavoratori o di datori di lavoro o in qualunque organizzazione i cui membri esercitino una particolare professione, nonché alle prestazioni erogate da tali organizzazioni 5. Protezione sociale, comprese la previdenza sociale e l’assistenza sanitaria 6. Vantaggi sociali 4 0 4 3 7. Istruzione e formazione 6 8 14 10 8. Accesso a beni e servizi disponibili al 12 16 28 20 23 17 40 28 pubblico e la loro fornitura, inclusi gli alloggi 9. 32 Altro Difensore del principo di uguaglianza – Resoconto regolare annuale 2019 – sintesi Forme di discriminazione dichiarate nei casi completati nel 2019 La ZVarD definisce diversi tipi di discriminazione. La forma di discriminazione più frequentemente dichiarata nei casi completati nel 2019 è stata la discriminazione diretta, con il 72 percento. La seconda forma più frequente di discriminazione è stata la discriminazione indiretta (14 percento), seguita da molestie (10 percento), incitamento alla discriminazione (2 percento) e vittimizzazione (2 percento). Nel 2019 il Difensore non ha completato alcun caso relativo al settore degli ordini di praticare discriminazione e di molestie sessuali. Tabella: Forme di discriminazione dichiarate nei casi completati nel 2019 Forme di discriminazione dichiarate Consulenza, Accertamento Consulenza e Percentuale informazione della discrimi- accertamento Totale (%) nazione Totale Discriminazione diretta 53 44 97 72 Discriminazione indiretta 10 9 19 14 Molestie 8 5 13 10 Molestie sessuali 0 0 0 0 Ordine di praticare discriminazione 0 0 0 0 Vittimizzazione 0 3 3 2 Istigazione alla discriminazione o gius- 0 3 3 2 plurima 17 24 41 / multipla 3 9 12 / tificazione pubblica di discriminazione o disprezzo Di cui: 3 Presentazione del lavoro del difensore con i singoli casi 33 4 CONSULENZA, INFORMAZIONE E SUPPORTO 34 Difensore del principo di uguaglianza – Resoconto regolare annuale 2019 – sintesi Il Difensore offre consulenze e supporto ai clienti per telefono, di persona, per iscritto o tramite posta elettronica. Le consulenze, l’informazione e il supporto degli individui comprendono innanzitutto l’esame della situazione della persona riguardo alla definizione del problema, quindi la determinazione se il caso è di competenza del Difensore. Se il caso è di competenza del Difensore – ossia se è indicata una circostanza personale e se il caso è relativo ai settori della vita previsti dalla ZVarD, il Difensore offre consulenza al cliente, spiegandogli le proprie competenze, le possibili azioni e i compiti e cercando con l’utente il modo più appropriato di agire. Nel caso il cliente sia già coinvolto in altri procedimenti giudiziari o amministrativi e la domanda rivolta al Difensore sial legata alla discriminazione, il Difensore consiglia all’utente come meglio evidenziare la questione della discriminazione nei procedimenti pendenti. Il Difensore può aiutare gli utenti anche con la redazione di altri scritti nei procedimenti di altri organi statali quando i detti procedimenti sono connessi alla discriminazione o potrebbero causare discriminazione. Quando i clienti non sono soddisfatti dell’esito dei procedimenti presso altri organi o pensano di essere stati discriminati, il Difensore li informa che l’esito di questi procedimenti può essere contestato solo mediante le vie legali previste in tali procedimenti. Il Difensore, infatti, non funge da organo con stato gerarchico superiore rispetto agli altri organi statali. Il Difensore segue attivamente il settore dell’assistenza istituzionale agli anziani. La direttrice dell’Istituto di accoglienza per adulti di Velenje Violeta Potočnik Kranjc ha presentato al Difensore il funzionamento dell’istituto e ha evidenziato che nonostante i gravi problemi finanziari cercano di prendersi cura adeguatamente delle persone affidategli. 4 Consulenza, informazione e supporto 35 4.1 Statistica di consulenze, informazioni e supporto Nel 2019 il Difensore ha effettuato 252 consulenze, informazioni e assistenze indipendenti individuali a diverse persone vittime di discriminazione, comprendendo 112 consulenze telefoniche e 140 consulenze per iscritto o di persona. Nel 2019, il Difensore ha effettuato complessivamente 902 ore di consulenze, in cui ha fornito assistenza legale indipendente a 139 persone. Nell’ambito dei casi esaminati, il Difensore ha informato i clienti sulle proprie competenze e sulle possibilità di cui dispongono nei casi di discriminazione, li ha consigliati nei loro procedimenti pendenti concernenti la discriminazione presso altri organi statali, e ha offerto sostegno nella redazione di richieste e della corrispondenza relativa alla tutela contro la discriminazione. Il Difensore può completare i casi seguiti come casi di consulenza, informazione e supporto in vari modi. Nei casi in cui riceve domande e richieste di consulenza, supporto o assistenza, prepara oralmente o per iscritto una risposta o spiegazione per gli utenti. Alcuni casi vengono risolti anche con una richiesta di informazioni del Difensore presso l’autore dell’infrazione, il che porta alla risoluzione del caso. 36 Difensore del principo di uguaglianza – Resoconto regolare annuale 2019 – sintesi 4.2 Riassunto dei casi anonimizzati nell’ambito di consulenza, informazione e supporto Tra gli utenti cui il Difensore ha offerto consulenza e supporto, vi sono stati: • • • un utente vittima di un attacco razzista a una manifestazione sportiva; utenti penalizzati nel processo di assunzione a causa di gravidanza, fruizione del congedo parentale, nazionalità, religione, disabilità, condizione di salute e attività sindacali; un’utente che come madre di un bambino con moderate disabilità motorie, impiegata nel settore pubblico, non ha potuto usufruire dei giorni di ferie supplementari che avrebbe avuto se fosse stata impiegata nel settore privato; utenti, partner omosessuali, che hanno incontrato difficoltà nell’iscrizione di entrambi loro nomi sul certificato di nascita del bambino; un utente, cittadino di un altro stato, risiedente in Slovenia in un’unione civile tra omosessuali, tenta di ottenere la cittadinanza slovena; un’utente che ha tentato di ottenere lo status di assistente personale della madre, di età superiore ai 65 anni, ma per la quale, a causa dell’età della madre, lo status è inaccessibile; un’utente che si è rivolta al Difensore con una domanda sulla disparità di trattamento a causa dell’istruzione applicata ad alcuni dipendenti pubblici, inquadrati in fasce retributive inferiori; un utente cittadino e residente di un altro stato membro dell’UE, impiegato in Slovenia, il quale non ha la possibilità di beneficiare delle agevolazioni fiscali per le persone a carico; un’utente che avendo inoltrato una richiesta di protezione internazionale, non ha potuto beneficiare dell’agevolazione sul prezzo dell’asilo; un utente che ha notato pubblicità discriminatorie per l’affitto di un appartamento. 4 Consulenza, informazione e supporto • • • • • • • 37 5 DIFESA – RAPPRESENTANZA LEGALE IN PROCEDIMENTI GIUDIZIARI 38 Difensore del principo di uguaglianza – Resoconto regolare annuale 2019 – sintesi La competenza di rappresentare e accompagnare le vittime in procedimenti giudiziari avviati sulla base dell’articolo 39 della ZVarD è definita nell’articolo 41 della ZVarD, il quale disciplina il ruolo del Difensore e delle organizzazioni non governative. Questa disposizione stabilisce le condizioni speciali che il Difensore deve rispettare per rappresentare le persone discriminate in ricorsi dinanzi ai tribunali. La legge stabilisce che solo persone impiegate presso il Difensore e che hanno superato l’esame di Stato in diritto possono compiere atti processuali a nome del Difensore (primo paragrafo dell’articolo 41 della ZVarD). Se il Difensore e la persona discriminata non si accordano per la rappresentanza, il Difensore può anche solo accompagnare la persona, a condizione che la persona abbia dato il proprio consenso. Non è necessario dimostrare l’accompagnamento con un’autorizzazione, bensì è sufficiente che la persona discriminata dichiari nel procedimento che una determinata persona impiegata presso il Difensore la accompagna e che desidera che sia presente durante le procedure. Primo caso di rappresentanza di un utente in tribunale Nel 2019 il Difensore ha assunto per la prima volta la rappresentanza di un utente che ha presentato un ricorso per discriminazione. Il ricorso è stato presentato il 03/10/2019 al Tribunale circondariale di Lubiana contro l’Associazione dei giudici del ciclismo della Slovenia, che non ha più permesso al ricorrente di essere giudice di gara per raggiungimento dell’età di 70 anni. Il limite di età dei giudici di gara nel ciclismo a 70 anni è stato inserito dal convenuto nel proprio statuto nonostante l’avvertimento del ricorrente. Nel farlo, il convenuto ha fatto riferimento al regolamento dell’associazione internazionale del ciclismo, che contiene lo stesso limite. Nonostante l’appello del Difensore, il quale ha accertato precedentemente la discriminazione in un procedimento amministrativo di accertamento ai sensi della ZVarD, il convenuto non ha modificato lo statuto discriminatorio. Nel ricorso, il Difensore ha sostenuto la tesi della discriminazione diretta fondata sull’età e ha richiesto di porre termine alla discriminazione (mediante modifica dello statuto e rilascio della licenza di giudice di gara ciclistica). Gli argomenti chiave evidenziati dal ricorrente nel ricorso riguardano il fatto che il convenuto non ha dimostrato quale obiettivo legittimo sia perseguito con l’inserimento del limite di età, né ha dimostrato che tale limite di età sia un mezzo adeguato e strettamente necessario per perseguire tale obiettivo. Il ricorrente ha sottolineato che secondo la giurisprudenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea il divieto di discriminazione fondata sull’età è un principio fondamentale del diritto dell’Unione. Ha osservato anche che il riferimento al regolamento dell’associazione internazionale del ciclismo non è opportuno in quanto il regolamento di un’organizzazione non governativa internazionale non può prevalere sul diritto nazionale né sul diritto dell’Unione Europea. Nel caso l’obiettivo sia di garantire che i giudici di gara siano capaci di svolgere la loro funzione, il ricorrente ha fatto notare che sarebbe molto più idoneo regolare la questione della capacità di svolgere la funzione tramite un test individuale delle capacità della persona. Il procedimento giudiziario è in corso e nel 2020 il Difensore continuerà a rappresentare il cliente nel caso presentato. 5 Difesa – rappresentanza legale in procedimenti giudiziari 39 6 VALUTAZIONE DEL CARATTERE DISCRIMINATORIO DELLE DISPOSIZIONI 40 Difensore del principo di uguaglianza – Resoconto regolare annuale 2019 – sintesi La disposizione dell’articolo 38 della ZVarD conferisce al Difensore la competenza di presentare istanze di revisione della costituzionalità e della legalità delle norme presso la Corte costituzionale della Repubblica di Slovenia. Se il Difensore valuta che qualche legge o altra norma sia discriminatoria, può informarne il proponente del procedimento per l’istanza di revisione della costituzionalità e della legalità della norma o dell’atto di portata generale emesso per l‘esercizio di poteri pubblici. Il Difensore esercita la disposizione in modo che prima di decidere sull’inizio del procedimento per l’istanza di revisione della costituzionalità e della legalità, effettua la valutazione del carattere discriminatorio della norma. Si tratta di un procedimento interno svolto dal Difensore che non segue la procedura dell’accertamento della discriminazione secondo il procedimento amministrativo, poiché il procedimento amministrativo non è finalizzato all’accertamento della discriminazione presente al livello di norme. La valutazione del carattere discriminatorio è effettuata dal Difensore di propria iniziativa o su iniziativa del cliente. Solo in base alla valutazione sul carattere discriminatorio della norma preparata, il Difensore decide se presentare istanza di revisione della costituzionalità e della legalità alla Corte costituzionale della Repubblica di Slovenia. Nel 2019 il Difensore ha effettuato 15 valutazioni di norme a carattere discriminatorio, di cui 3 sono state completate, mentre le restanti 12 sono state rinviate al 2020 per ulteriori procedimenti. In un caso ha valutato la norma come discriminatoria e ha inviato al ministero competente la raccomandazione per una modifica legislativa, in due casi completati non ha valutato la norma come discriminatoria e conseguentemente non ha deciso di proporre un’istanza di revisione della costituzionalità e della legalità. I casi completati riguardavano i seguenti temi: • Il Difensore ha esaminato la questione se il limite di età di 32 anni per la sovvenzione degli abbonamenti mensili dei trasporti pubblici per gli studenti sia conforme al divieto di discriminazione. Il Difensore ha valutato che la limitazione non è conforme al divieto di discriminazione dato che non soddisfa il criterio di proporzionalità. Ha raccomandato quindi al ministero pertinente di modificare adeguatamente la legge. La legge è stata opportunamente modificata. • Il Difensore ha esaminato le proposte di modifiche previste alla Legge sulle pensioni e sull’assicurazione di disabilità che il MDDSZ ha annunciato il 16/07/2019, verificando se implicano una possibile discriminazione degli uomini nei confronti delle donne. Il Difensore ha valutato che la proposta di modifica della legge non viola il divieto di discriminazione. • Il Difensore ha valutato la condizione che impone l’obbligo della conoscenza della lingua slovena per l’esame professionale per studenti di fisioterapia, verificando se essa implichi una discriminazione basata sulla lingua. Il Difensore ha valutato che l’obbligo giuridico volto alla protezione dei pazienti e l’adeguata attuazione dell’onere di esposizione non viola il divieto di discriminazione. 6 Valutazione del carattere discriminatorio delle disposizioni 41 I casi pendenti riguardano i seguenti temi: • • • • • • • • • • 42 Accesso alla riproduzione assistita per donne single; Accesso ai crediti al consumo; Naturalizzazione straordinaria per stranieri minorenni non accompagnati; Sospensione dell’obbligo di pagamento dei contributi della previdenza complementare aziendale; Esenzione dal pagamento delle tasse di cancelleria per stranieri; Condizioni per i direttori didattici delle scuole guida; Condizioni per l’esercizio del diritto all’assistenza personale (2 casi); Diritto alla pensione di invalidità; Considerazione degli obblighi alimentari nella valutazione del merito creditizio; Matrimonio tra persone dello stesso sesso. Difensore del principo di uguaglianza – Resoconto regolare annuale 2019 – sintesi 6 Valutazione del carattere discriminatorio delle disposizioni 43 7 ACCERTAMENTO DELLA DISCRIMINAZIONE – SINGOLI CASI 44 Difensore del principo di uguaglianza – Resoconto regolare annuale 2019 – sintesi L’accertamento della discriminazione si svolge secondo il procedimento amministrativo in base a proposte per l’accertamento della discriminazione ricevute dal Difensore da parte degli utenti (ai sensi dell’articolo 33 della ZVarD) e in base a procedimenti d’ufficio (articolo 34 della ZVarD). Per ogni proposta per l’accertamento inoltrata da un utente, il Difensore dapprima studia e verifica la presenza dell’onere di allegazione. Nella fattispecie si verifica: • • • • se sono forniti i fatti che giustificano la supposizione di violazione del divieto di discriminazione; se è indicata la circostanza personale in relazione alla quale si avrebbe un trattamento sfavorevole; se il trattamento in relazione al quale è stata inoltrata la proposta per l’accertamento è di tale natura che pregiudica diritti, libertà, vantaggi o benefici giuridici; e se esiste un rapporto causale tra la circostanza personale e il trattamento sfavorevole. Il Difensore verifica anche se sono presenti tutte le parti essenziali della proposta per l’accertamento definite nell’articolo 36 della ZVarD. Se l’onere di allegazione non è presente o se mancano elementi essenziali della proposta, si chiede all’utente di completare la proposta ai sensi delle norme che regolano il procedimento amministrativo. Ricevuta la proposta completa in cui è presente l’onere di allegazione, ai sensi dell’articolo 37 della ZvarD, il Difensore verifica le dichiarazioni presso il presunto contravventore o altri soggetti ai quali può richiedere i dati e documenti strettamente necessari, in base al principio di proporzionalità, per accertare la presenza di discriminazione nei singoli casi. Gli organi statali, le comunità locali, i titolari di un potere pubblico e le persone giuridiche e fisiche forniscono al Difensore su sua richiesta tutti i dati gratuitamente, compresi quelli personali, e i documenti che il Difensore necessita per accertare se nel caso in esame sia presente una discriminazione. Il Difensore non dispone di meccanismi previsti dalla legislazione o sanzioni per i casi in cui il presunto contravventore o altro soggetto non risponda alla richiesta di fornitura dei dati. Di regola, in pratica, tuttavia, i soggetti invitati a fornire dati e risposte collaborano prontamente nelle procedure. Quando non collaborano, il Difensore può solamente invitarli nuovamente e infine prendere la sua decisione in base ai dati e alla documentazione disponibili. La natura del procedimento di accertamento della discriminazione, in cui è fondamentale la regola dell’inversione dell’onere della prova, incoraggia i soggetti a collaborare nel procedimento in quanto, nel caso in cui sia presente l’onere di allegazione del proponente, l’onere della prova viene trasferito a danno dei soggetti, i quali devono dimostrare di non aver discriminato. Se i soggetti non usufruiscono della possibilità di dimostrare di non aver praticato la discriminazione, ciò può avere conseguenze negative per loro nel procedimento. Vale inoltre ricordare che le iniziative ricevute dal Difensore nel periodo in cui era ancora in vigore la ZUNEO, sono state valutate ai sensi della detta legge. Pertanto, nel 2019 ha eseguito anche procedimenti informali e preparato pareri ai sensi degli articoli 12–16 della ZUNEO, e non solo i procedimenti ai sensi della ZVarD e della ZUP. 7 Accertamento della discriminazione – singoli casi 45 7.1 Procedimenti avviati ex ufficio Nel caso in cui il Difensore avvii il procedimento di accertamento della discriminazione ex ufficio ai sensi dell’articolo 34 della ZVarD, l’accertamento dei fatti e la raccolta delle prove della discriminazione procedono allo stesso modo, ai sensi dell’articolo 37 della ZVarD e in conformità con la ZUP. Nel 2019 il Difensore ha condotto 16 procedimenti avviati ex ufficio. Tra questi, nel 2019 sono stati completati 7 procedimenti. Dei 16 procedimenti avviati ex ufficio il Difensore ha avviato 11 procedimenti in base a segnalazioni anonime, domande o segnalazioni di terzi (non la vittima della discriminazione), mentre in cinque casi ha avviato il procedimento su propria iniziativa. In 3 casi in cui vi è stata una segnalazione anonima o di terzi, il Difensore non ha avviato un caso ex ufficio. I casi completati nel 2019 dal Difensore riguardavano i temi seguenti: • • • • • • • 46 Pubblicità per ingresso gratuito esclusivamente per donne a un evento sportivo; accertata discriminazione in base al genere; Condizione della cittadinanza slovena per cantanti al concorso per la canzone dell’Eurovisione; la discriminazione in base alla cittadinanza non è stata accertata; Mancata attuazione della decisione della Corte costituzionale sul finanziamento delle scuole private senza concessione; la discriminazione in base alla scelta della scuola e alla religione non è stata accertata; Cambiamento delle norme per lo spostamento di una persona disabile in case di riposo; la discriminazione in base alla disabilità non è stata accertata; Accesso all’energia elettrica con condizioni agevolate per membri di sindacati; la discriminazione non è stata accertata; Trattamento di una persona transessuale in un’istituzione sanitaria; la discriminazione in base all’identità di genere non è stata accertata; Rifiuto di seppellire le vittime di massacri bellici e postbellici di nazionalità Rom; la discriminazione in base alla razza non è stata accertata. Difensore del principo di uguaglianza – Resoconto regolare annuale 2019 – sintesi 7.2 Statistica dei procedimenti di accertamento della discriminazione nei singoli casi Nel 2019 il Difensore ha esaminato 134 proposte per l’accertamento della discriminazione. Tra questi ne ha completati 63, mentre 71 sono ancora pendenti. Nelle procedure di accertamento della discriminazione ha emesso 36 decisioni di merito o procedurali in procedimenti amministrativi e ha raggiunto 4 accordi nell’ambito della procedura. Altri tipi di conclusioni del procedimento includono: deferimento agli organi di ispezione, non luogo a procedere, risoluzione informale del caso, chiarimenti scritti, deferimento al dipartimento sistemico, mancata reazione del cliente. Il Difensore ha deferito a ispettorati ed altri organi 9 casi e ha sottoposto all’ispettorato competente 2 proposte per avviare procedure di infrazione. In 10 casi completati dal Difensore con l’emanazione di una decisione la discriminazione è stata accertata, in 8 casi la discriminazione non è stata accertata, in 6 casi invece è stata emanata una decisione di rigetto. Tabella: Conclusioni dei procedimenti del Difensore nei casi di accertamento della discriminazione nei singoli casi completati nel 2019 Conclusioni dei procedimenti in presenza del Difensore Numero Percentuale (%) decisione – accertamento – discriminazione accertata 6 9 decisione – accertamento – discriminazione non accertata 8 13 decisione – rigetto – non si tratta di una questione di discriminazione 6 9 decisione di non luogo a procedere 2 3 decisione di rigetto per motivi procedurali 1 2 deferimento agli organi di ispezione 1 2 risoluzione informale del caso 3 5 consulenza – chiarimenti scritti 21 33 mancata reazione del cliente 9 14 valutazione del carattere discriminatorio 1 2 opinioni 4 6 deferimento al dipartimento sistemico 1 2 63 100 TOTALE 7 Accertamento della discriminazione – singoli casi 47 7.3 Presentazione dei casi anonimizzati nell’ambito dell’accertamento della discriminazione Il Difensore, tra l’altro, ha accertato la presenza di discriminazione nei casi seguenti: • Le condizioni del bando di concorso per ricercatori all’inizio della carriera erano discriminatorie in base alla circostanza personale della gravidanza o della genitorialità. Il bando di concorso era rivolto alle giovani generazioni di ricercatori, che si trovano in un periodo in cui si creano una famiglia; i termini del bando che non consentono di prolungare il periodo di finanziamento in caso di sospensione del lavoro sul progetto durante l’assenza, implicano la discriminazione in base alla genitorialità o gravidanza e anche in base al genere: solo le donne restano infatti incinte e, allo stesso tempo, secondo i dati pubblicamente disponibili, nella maggior parte dei casi, sono le donne a decidere di prendere il congedo parentale. • Il trattamento di uno straniero di colore da parte del servizio di vigilanza in un negozio di alimentari è stato discriminatorio. Il Difensore, in base a tutte le prove ottenute, ha valutato che la circostanza personale della razza del proponente è stata un fattore importante che ha influito sulla decisione dei servizi di sicurezza di esercitare contro il proponente misure ai sensi della Legge sui servizi di vigilanza, con cui sono soddisfatti i segni di discriminazione diretta in base alla razza. • Le condizioni del bando di concorso per il cofinanziamento dei programmi di attività delle comunità Rom (associazione Rom) nel 2019 erano discriminatori rispetto all’intersezione tra razza e luogo di residenza. Secondo uno dei criteri per l’assegnazione dei punti, a un’organizzazione registrata in un comune avente un membro del consiglio comunale Rom sono stati assegnati cinque punti aggiuntivi. Il criterio menzionato non era soddisfatto dalle organizzazioni con sede in aree in cui la comunità Rom è considerata autoctona. • I commenti degli utenti di un portale web che istigavano all’odio e all’intolleranza dei Rom rappresentano una disparità di trattamento nella forma di invito alla discriminazione, il quale è vietato dalla ZVarD. Il contravventore è stato identificato nel gestore del portale, il quale nonostante l’invito del Difensore non ha eliminato i commenti. Nella motivazione della decisione, il Difensore si è basato anche sulla sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo relativa al caso Delfi AS v. Estonia e sulla Legge sui media, che prevede l’obbligo di ritiro dei commenti controversi. 48 Difensore del principo di uguaglianza – Resoconto regolare annuale 2019 – sintesi • Il Difensore ha ricevuto la proposta di accertamento da parte di un proponente che ha stipulato un contratto con un’agenzia pubblicitaria. Nel contratto le parti si sono accordate sulla creazione di un messaggio pubblicitario da affiggere a un mezzo del gestore del trasporto pubblico per un periodo di due mesi. Il messaggio pubblicitario è stato collocato sul mezzo di trasporto pubblico, ma è stato rimosso in anticipo a causa dell’indignazione del pubblico per il fatto che si fosse affisso un messaggio pubblicitario, per quanto neutrale, di un’organizzazione contraria all’aborto. Il Difensore ha constatato che la rimozione anticipata della pubblicità equivale alla discriminazione del proponente a causa della sua circostanza personale basata sulla religione o sulla convinzione personale. • Il Difensore ha ricevuto una proposta di accertamento della discriminazione di una persona che vive con l’hiv da parte di un’istituzione sanitaria in cui il personale sanitario si è comportato rivelando il suo stato di HIV-positivo e offendendo la sua dignità. Il Difensore ha constatato che l’istituzione sanitaria ha infranto il divieto di discriminazione. • Il Difensore ha ricevuto una proposta anonima di accertamento della discriminazione in un’azienda privata. L’azienda ha stabilito i criteri per il diritto dei dipendenti alla retribuzione per i risultati aziendali positivi in modo che la percentuale del premio diminuisse secondo una scala predeterminata a causa di qualsiasi motivo di salute, congedo di maternità, paternità e congedo non retribuito. Con i criteri suddetti, l’azienda mirava a diminuire le assenze dei dipendenti dal posto di lavoro, il che può essere un obiettivo del tutto legittimo, tuttavia, il Difensore ha valutato che i mezzi per ottenere lo scopo non sono idonei e strettamente necessari. Conseguentemente ha accertato la discriminazione a causa di genitorialità, genere e stato di salute. • Il Difensore ha ricevuto una proposta anonima per l’accertamento di una presunta discriminazione diretta in base al genere, la quale sarebbe avvenuta in relazione con le condizioni per la partecipazione di un evento ricreativo giornaliero. Il proponente ha indicato nella proposta che in base alle pubblicazioni sull’avvenimento, l’iscrizione era gratuita solo per le donne. Con tali pubblicità, l’azienda conseguiva un obiettivo legittimo, ovvero aumentare la partecipazione all’evento, tuttavia i mezzi prescelti non erano adatti e non erano strettamente necessari per raggiungere l’obiettivo. Conseguentemente il Difensore ha accertato la discriminazione in base al genere. 7 Accertamento della discriminazione – singoli casi 49 8 TUTELA CONTRO LA DISCRIMINAZIONE A LIVELLO SOCIALE 50 Difensore del principo di uguaglianza – Resoconto regolare annuale 2019 – sintesi Il Difensore esegue i compiti e le competenze relative alla tutela contro la discriminazione ai sensi della ZVarD anche a livello sociale, ovvero al livello della posizione dei gruppi sociali e dei rapporti sociali in relazione all’ordinamento e alla regolamentazione dei sottosistemi sociali. A questo proposito il Difensore pubblica ogni anno un resoconto annuale e rapporti speciali volti a evidenziare singole questioni incentrate su un solo tema legato alla discriminazione o sui suoi singoli aspetti. Poiché gli organi statali, le comunità locali, le comunità nazionali autogestite e i titolari di un potere pubblico hanno il dovere di garantire la parità di trattamento alle persone con diverse circostanze personali ai sensi della ZVarD, il Difensore può anche svolgere analisi sulle loro misure, in quanto ciò rientra nelle sue competenze e nel suo compito di seguire la situazione generale della tutela contro la discriminazione nel paese. Di seguito sono evidenziate le disposizioni della ZVarD in base a cui il Difensore garantisce la tutela contro la discriminazione a livello sociale. Ai sensi dell’articolo 21 della ZVarD, il Difensore ha le seguenti competenze e compiti nell’ambito della tutela contro la discriminazione a livello sociale: • • • • • • • svolge ricerche indipendenti sulla situazione delle persone con una determinata circostanza personale, particolarmente il genere, la nazionalità, la razza o l’origine etnica, la religione o la convinzione personale, la disabilità, l’età e l’orientamento sessuale e le altre questioni relative alla discriminazione di persone con una determinata circostanza personale; pubblica rapporti indipendenti e redige raccomandazioni per gli organi statali, le comunità locali, i titolari di un potere pubblico, i datori di lavoro, gli operatori economici e altri soggetti in relazione alla situazione constata delle persone con una determinata circostanza personale, volte a prevenire ed eradicare la discriminazione, adottare misure specifiche e altre misure per eliminare la discriminazione; sensibilizza il pubblico sulla discriminazione e sulle misure per prevenirla; monitora la situazione generale nella Repubblica di Slovenia in materia di tutela contro la discriminazione e le condizioni delle persone con determinate circostanze personali; propone l’adozione di misure specifiche per il miglioramento della posizione delle persone che a causa di determinate circostanze personali si trovano in una posizione meno favorevole; garantisce lo scambio di informazioni disponibili sulla discriminazione con gli organi dell’Unione Europea; esegue altri compiti definiti da questa legge. Ai sensi del primo punto dell’articolo 22 della ZVarD, il Difensore “riferisce all’Assemblea Nazionale della Repubblica di Slovenia con resoconti annuali regolari o rapporti speciali sul proprio operato e sulle osservazioni sull’esistenza della discriminazione di specifici gruppi di persone con una determinata circostanza personale.” 8 Tutela contro la discriminazione a livello sociale 51 Secondo l’articolo 15 della ZVarD, il governo e gli altri organi statali hanno l’obbligo di collaborare con i partner sociali e le organizzazioni non governative: “...nella creazione di soluzioni e proposte per raggiungere gli scopi della presente legge collaborano con i partner sociali e le organizzazioni non governative che operano in materia di parità di trattamento, salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, tutela contro la discriminazione dei gruppi vulnerabili o assistenza legale o sociale alle persone discriminate.” Perciò il Difensore in qualità di organo statale rivolge particolare attenzione al dialogo con le organizzazioni della società civile. Ai sensi dell’articolo 16 della ZVarD, il Difensore ha la competenza e il compito, accanto agli organismi di ispezione competenti, di raccogliere “...dati anonimizzati sul numero dei casi di discriminazione trattati in relazione alle singole circostanze personali, alle forme di discriminazione e alle singole aree di discriminazione enumerate nell’articolo 2 della presente legge. Gli organismi di ispezione comunicano una volta all’anno tali dati al Difensore.” Lo scopo di tale raccolta di dati, come risulta dal secondo punto del detto articolo della ZVarD, e anche di “monitorare, pianificare e condurre una politica non discriminatoria”. Il monitoraggio della situazione, come definito nell’articolo 16 e nell’articolo 21 della ZVarD, non è uno scopo del Difensore in sé, bensì si tratta di un metodo di lavoro. Si tratta di una serie di attività svolte dal Difensore al fine di raccogliere, ottenere informazioni e conoscenze, il cui scopo è di ottenere una comprensione quanto più profonda della discriminazione a livello sociale, incluse le sue varie forme di espressione, le cause e le origini, nonché i processi sociali che generano la discriminazione. Il monitoraggio include altresì la raccolta di informazioni sulla risposta della società alla discriminazione, alle normative e prassi dei sottosistemi sociali in materia di tutela contro la discriminazione e alle mutazioni del sistema di valori della società. 52 Difensore del principo di uguaglianza – Resoconto regolare annuale 2019 – sintesi 8 Tutela contro la discriminazione a livello sociale 53 9 DATI SUL TRATTAMENTO DELLA DISCRIMINAZIONE – ALTRI ORGANI STATALI 54 Difensore del principo di uguaglianza – Resoconto regolare annuale 2019 – sintesi Ai sensi della Legge sulla tutela contro la discriminazione (ZVarD), il Difensore del Principio di Uguaglianza (Difensore) monitora la situazione della discriminazione in Slovenia in vari modi, anche tramite il monitoraggio di altri organismi. L’articolo 16 della ZVarD incarica espressamente il Difensore e gli organismi di ispezione competenti di raccogliere dati anonimizzati sul numero dei casi di discriminazione trattati, articolati in relazione alle singole circostanze personali, alle forme di discriminazione e ai singoli settori di discriminazione. Gli organismi di ispezione sono obbligati a fornire questi dati al Difensore una volta all’anno. Tali dati vengono raccolti e usati ai fini del monitoraggio, della pianificazione e della gestione di una politica non discriminatoria, nonché ai fini della ricerca scientifica. In quest’ottica, il Difensore ha indirizzato la richiesta di dati sulle denunce di discriminazione nel 2019, articolate nella stessa maniera, anche ad altri organi competenti in materia di tutela contro la discriminazione: la Polizia, la Procura Generale, tutte le Corti e il Difensore Civico. Il Difensore constata che la Polizia e gli organismi di ispezione utilizzano diversi sistemi di registrazione dei casi di discriminazione. Si tratta del problema dell’assenza di una banca dati strutturata unitaria, articolata secondo le condizioni determinate dalla ZVarD: in base alle circostanze personali, ai settori e alle forme di discriminazione. È necessario regolare e unificare in maniera sistemica il metodo registrazione dei casi di discriminazione. Le informazioni riguardanti le denunce di discriminazione ai singoli organi presentate di seguito, pertanto, non sono sufficientemente comparabili a causa delle differenze nel metodo di raccolta e articolazione dei dati. Il Difensore ha inviato richieste di informazioni a 25 organismi di ispezione. Dalle 18 risposte ricevute risulta che anche nel 2019 (come nell’anno precedente) 13 organi non hanno trattato nessun caso. Gli esempi di discriminazione sono stati trattati da cinque organismi di ispezione, due in più rispetto agli anni 2017 e 2018. Complessivamente gli organismi di ispezione hanno comunicato in maniera utile informazioni su 34 casi di denunce e 17 casi di discriminazione accertata. Il maggior numero di denunce di casi di discriminazione si registra nel settore dell’assunzione e dell’occupazione (dove nella maggior parte dei casi non si registrano le denunce, bensì solamente i casi di infrazioni accertate), seguono i settori dell’accesso a beni e servizi e dell’istruzione. Nel settore dell’istruzione il numero delle denunce è notevolmente calato, mentre è aumentato il numero di denunce nel settore dell’assunzione e dell’occupazione, della difesa e dell’accesso a beni e servizi. In singoli casi, gli ispettori hanno accertato casi di discriminazione in base a gravidanza, maternità, genitorialità, età, disabilità, stato di salute, situazione familiare, cittadinanza e altro. Un esame più attento delle prassi evidenzia differenze nell’approccio alla registrazione dei casi. L’Ispettorato per il lavoro della Repubblica di Slovenia non dispone di alcun registro o banca dati sui casi trattati, bensì sui casi constatati di infrazione alle norme della legislatura in materia di tutela dell’occupazione. I registri e le statistiche non sono registrati secondo le circostanze personali che hanno portato alla discriminazione. Sono stati registrati complessivamente 16 casi di violazione del divieto di discriminazione nell’assunzione e occupazione. La maggior parte delle violazioni è stata accertata presso datori di lavoro nel settore privato. Due casi riguardavano la discriminazione di candidati per l’assunzione, gli altri 15 casi evidenziati invece riguardavano la discriminazione durante il periodo di occupazione. Tra gli altri casi, è stata accertata la discriminazione in base alla disabilità, alla cittadinanza (violazione dei diritti degli stranieri), allo stato di salute, in un caso invece per varie circostanze contemporaneamente: gravidanza, maternità, genitorialità, età, disabilità, stato di salute 9 Dati sul trattamento della discriminazione – altri organi statali 55 o condizioni familiari. L’ispettorato per la difesa ha trattato cinque casi di discriminazione legati all’attuazione della legislazione settoriale nell’esercito sloveno, tra l’altro a causa della disparità di trattamento delle donne nel dispiegamento e a causa dello status del soldato dopo i 45 anni di età, tuttavia non ha rilevato discriminazione ad eccezione di un caso. L’ispettorato per l’istruzione e lo sport della Repubblica di Slovenia ha esaminato da solo i casi denunciati in base alla legislatura settoriale e non differendoli più al Difensore, come negli anni precedenti. Le segnalazioni riguardavano tra l’altro la discriminazione diretta di alunni/studenti a causa della loro nazionalità, disabilità e di caratteristiche personali; per quanto concerne le forme di discriminazione si registrano sospetti di molestie e giustificazione di discriminazione o disprezzo di persone o gruppi di persone a causa di circostanze personali. L’Ispettorato del commercio della Repubblica di Slovenia esegue controlli relativi all’accesso a beni e servizi disponibili al pubblico solamente in base a denunce, quindi non ex ufficio. Nel 2019 si sono registrati casi di sospetto di discriminazione riguardo alle condizioni per garantire i servizi e al rifiuto di esercitare servizi, tra l’altro in base alle condizioni familiari, alla cittadinanza (rifiuto di apertura di un conto bancario a uno straniero) e al luogo di residenza. L’ispettorato della salute della Repubblica di Slovenia ha trattato un caso. Il Difensore Civico ha esaminato 70 casi pertinenti in questo periodo. Tra i casi esaminati, i più frequenti sono quelli dove la competenza del Difensore Civico non era indicata o le condizioni necessarie per una valutazione di merito non erano presenti per altri motivi. Il Difensore Civico ha giudicato giustificati dieci casi di discriminazione, quattro di cui in base a disabilità, quattro casi legati alla comunità Rom o ai suoi membri e due in base alla cittadinanza (stranieri). Il Difensore Civico esamina anche numerosi casi in cui è presente una presunta discriminazione in procedimenti decisionali in materia di affidamento di minori con mantenimento e visita. Il Difensore monitora i casi noti di sospetto di discriminazione nelle attività della Polizia in base alle infrazioni e reati speciali. Ai sensi dell’articolo 20 della Legge sulla tutela dell’ordine pubblico (ZJRM-1), sono definite come infrazione speciale dell’istigazione all’intolleranza altre infrazioni commesse allo scopo di istigare intolleranza in base a nazionalità, razza, genere, etnia, religione, politica o orientamento sessuale. Nel 2019, la Polizia ha imposto provvedimenti in 53 casi di contravvenzioni ai sensi dell’articolo 20 della ZJRM-1, ovvero sette casi in più rispetto al 2018. Il maggior numero di violazioni dell’articolo 20 della ZJRM-1 è stato commesso in relazione all’articolo 6 della ZJRM-1 (comportamento e minaccioso). È diminuito il numero di violazioni dell’articolo 12 della ZJRM-1 (danneggiamento di iscrizione, marchio o decisione ufficiale), mentre è aumentato il numero di casi di violazione dell’articolo 13 (imbrattamento di edifici) e 15 (danneggiamento di emblemi dello Stato) della ZJRM-1. La disposizione 131 del Codice penale (KZ-1) stabilisce il reato di violazione dell’uguaglianza, che viene perpetrato da chi, in base a una circostanza personale, nega a qualcuno un diritto umano o una libertà fondamentale, ne limita tale diritto o libertà o conferisce a qualcuno diritti o privilegi speciali in base a tali differenziazioni. Nel 2019, la Polizia ha esaminato nove casi di tali reati e ha presentato al Pubblico Ministero quattro denunce e cinque rapporti. L’articolo 297 del Codice penale (KZ-1) definisce il reato di istigazione pubblica di odio, violenza o intolleranza, che è commesso da chi inciti o fomenti odio, violenza o intolleranza. Nel 2019 la Polizia ha esaminato trentanove casi di tali reati e ha presentato al Pubblico Ministero sedici denunce e ventitré rapporti. 56 Difensore del principo di uguaglianza – Resoconto regolare annuale 2019 – sintesi La Procura Generale (VDT) ha presentato i dati sui procedimenti giudiziari in base all’articolo 297 della KZ-1 e all’articolo 131 della KZ-1. La VDT segna nel registro solo i dati relativi ai reati commessi, tuttavia non segna mai il motivo che ha portato il perpetratore a commettere il reato, eccetto nei casi in cui il motivo è un elemento qualificante ed è un elemento costitutivo del reato. Com’è noto, la KZ-1 non riconosce in genere il cosiddetto reato di odio. Pertanto, la VDT non ha potuto fornire i dati articolati in base alle circostanze, alle forme e ai settori di discriminazione. Comunque, ha inviato i dati su trentasei denunce ricevute, le relative risoluzioni (24 denunce respinte, 2 atti di accusa depositati) e le sentenze pronunciate (2 sentenze di emissione di decreto penale e 3 sentenze di rigetto) per il reato soprammenzionato. Le tendenze sono particolarmente interessanti riguardo al reato di istigazione pubblica all’odio, violenza o intolleranza. Dalla statistica degli ultimi undici anni risulta dapprima un aumento del numero delle denunce sporte per questo reato dal 2008 al 2012, quando il numero dei casi trattati ha raggiunto il massimo (83 denunce, 13 sentenze di condanna). Segue un notevole calo nel periodo 2013-2019. La tendenza è attribuibile alle modifiche della legislatura (KZ-1) e della politica in materia di azione penale, legate all’interpretazione della legislatura. Nel 2013 la Procura Generale ha adottato una posizione giuridica di principio in base alla quale l’“incitamento all’odio” è punibile in tutte le sue forme di esecuzione solamente se la conseguenza di tale comportamento rappresenta una minaccia o un disturbo all’ordine pubblico, o la possibilità e anche la probabilità che tale turbamento dell’ordine pubblico possa avvenire. L’interpretazione e il conseguente orientamento ha influito in modo evidente sulla politica più restrittiva dell’azione penale. Il numero delle denunce è diminuito sensibilmente, e drasticamente è calato anche il numero dei procedimenti penali conclusi, il numero delle sentenze di condanna e dei decreti penali. Nel 2019, su proposta del Procuratore Generale nell’interesse della legge, la Corte Suprema ha emesso la sentenza no. I Ips 65803/2012, con la quale ha adottato una posizione diversa sull’interpretazione delle condizioni e delle modalità di esecuzione del reato, secondo cui non è necessario l’esame della violazione dell’ordine pubblico per i casi eseguiti usando minacce o insulti e nemmeno per gli altri casi non è obbligatorio che sia presente una minaccia concreta all’ordine pubblico. Il Difensore ha esaminato i dati sulle sentenze degli organi giudiziari passate in giudicato ai sensi dell’articolo 14 della Costituzione della Repubblica di Slovenia, della ZVarD, della ZUNEO, degli articoli 6, 6.a, 27 e 133 della Legge sull’occupazione, dell’articolo 6 della Legge sulle pari opportunità per le persone con disabilità e dell’articolo 3 della Legge sulla libertà di religione (ZVS). Il Difensore ha raccolto i dati sulla giurisprudenza dapprima tramite l’accesso alla banca dati della Procura Generale della Repubblica di Slovenia. In tal modo ha identificato 42 sentenze rilevanti nel periodo in esame, di cui 16 erano tali da permettere l’identificazione di una circostanza personale, negli altri invece i ricorrenti sostenevano la discriminazione in modo generico, senza definire la circostanza personale e soddisfare gli altri elementi dell’onere di allegazione. Il Difensore ha richiesto dati anonimizzati sulle sentenze passate in giudicato anche direttamente a tutte e 66 le corti. Ha ricevuto 55 risposte di corti, tra cui 11 hanno indicato di aver trattato casi di discriminazione nel 2019. Dalle restanti risposte delle corti risulta che non hanno trattato casi di discriminazione o non possono ottenere tali dati in modo semplice in quanto le corti non registrano i casi secondo le categorie esposte (base giuridica, circostanze personali, settore della vita sociale e forma di discriminazione). Il numero delle sentenze identificate è comunque maggiore rispetto al 2018 (quando erano stato identificate nove sentenze). 9 Dati sul trattamento della discriminazione – altri organi statali 57 10 RACCOMANDAZIONI DEL DIFENSORE 58 Difensore del principo di uguaglianza – Resoconto regolare annuale 2019 – sintesi Il Difensore usa le raccomandazioni agli organi statali, alle comunità locali e ad altri soggetti giuridici quando desidera far notare che la legge, norma o misura che stanno preparando o che è già in vigore potrebbe avere o ha già un effetto discriminatorio a causa di una disparità di trattamento. Consiglia alle persone giuridiche destinatarie di eliminare le disposizioni, le condizioni, i criteri o le situazioni già prima dell’entrata in vigore dell’atto giuridico o della misura in questione (nel qual caso si tratta di prevenzione di discriminazione), o nel periodo in cui sono già in vigore (nel qual caso si tratta di eliminazione della discriminazione). Il Difensore usa le raccomandazioni anche nei casi in cui in base al monitoraggio della situazione rileva una disparità effettiva di un determinato gruppo di persone che hanno in comune una o più circostanze personali espressamente tutelate contro la discriminazione. In tali casi raccomanda l’attuazione di misure speciali volte a garantire la parità o altre misure volte a eliminare la discriminazione. Le raccomandazioni seguono le attività precedenti del Difensore, come ad esempio i procedimenti completati di accertamento della discriminazione, le constatazioni risultanti dalle proprie analisi e dalle ricerche altrui, il monitoraggio della situazione generale in materia di tutela contro la discriminazione, la collaborazione con i partner o la collaborazione internazionale. Quando i destinatari ne tengono conto, le raccomandazioni hanno un effetto sociale ampio, avendo un impatto sistemico su un vasto numero di individui o gruppi sociali contemporaneamente. Non è altresì trascurabile il valore simbolico dei cambiamenti positivi che una tale sistematica eliminazione o prevenzione della discriminazione comporta. Nel 2019, il Difensore ha emesso 27 raccomandazioni. Tra queste, 16 raccomandazioni erano relative alla legislatura (9 raccomandazioni per progetti di legge e 7 raccomandazioni per leggi in vigore e altre norme) e 11 raccomandazioni riguardavano altre misure (6 raccomandazioni per l’eliminazione di discriminazione accertata e 5 raccomandazioni per la promozione della parità di trattamento). Nel 2019 il Difensore ha emesso raccomandazioni sui seguenti progetti di legge: • • • • • • • • • Legge sulla protezione dei dati personali; Legge sul trattamento dei bambini e adolescenti con problemi e disturbi emotivi e comportamentali; Legge sulla regolamentazione del mercato del lavoro; Legge in materia di alloggi; Legge sui media; Codice penale; Legge sul Consiglio per i disabili della Repubblica di Slovenia; Legge sulle pari opportunità di donne e uomini (la raccomandazione è stata presa parzialmente in considerazione); Legge sul trasporto stradale (la raccomandazione è stata presa in considerazione). 10 Raccomandazioni del Difensore 59 Nel 2019 il Difensore ha emesso raccomandazioni sulle disposizioni contenute dalla legislatura vigente e dalle altre norme in materia di: • • • • • • • esenzione dai contributi degli imprenditori autonomi; regolamentazione delle uniformi della polizia; assistenza istituzionale degli anziani; ottenimento dello status di collaboratore familiare; sovvenzioni del trasporto degli studenti (la raccomandazione è stata presa in considerazione); convenzione tra la Repubblica di Slovenia e la Repubblica di Croazia diretta a evitare doppie imposizioni; criteri di ammissibilità all’esenzione dall’imposta annua sugli autoveicoli. Nel 2019 il Difensore ha emesso raccomandazioni in base al procedimento di accertamento della discriminazione per i seguenti casi: • • • • • • invito inclusivo alle manifestazioni degli asili pubblici (per tutti i genitori e tutti i gradi di parentela) (la raccomandazione è stata presa in considerazione); discriminazione nel settore dell’assunzione (la raccomandazione è stata presa in considerazione); incitamento all’odio su un portale web (la raccomandazione è stata presa in considerazione); co-finanziamento dei programmi di attività delle organizzazioni delle comunità Rom; inserzione per un’occupazione disponibile (la raccomandazione è stata presa in considerazione); incitamento all’odio su un portale web (la raccomandazione è stata presa in considerazione). Nel 2019 il Difensore ha emesso raccomandazioni per la promozione della parità del trattamento nei seguenti casi trattati: • • • • • partecipazione al Gruppo di Lavoro UE ad alto livello per la non discriminazione, l’uguaglianza e la diversità e in relazione alla creazione di un punto di contatto per la coordinazione delle politiche antidiscriminatorie del governo; posto di lavoro dell’Esercito Sloveno; progetti nel campo delle pari opportunità di donne e uomini; progetto Stanza sicura (per i consumatori di sostanze stupefacenti); concorso per la canzone per l’Eurovisione (la raccomandazione è stata presa in considerazione). Sul totale delle raccomandazioni, 22 erano indirizzate ai ministeri, 5 invece ad altre persone del diritto privato o pubblico. Le circostanze personali più frequentemente menzionate erano il genere e la nazionalità/etnia (in cinque casi), seguite dall’età e dal luogo di residenza (quattro casi), in due casi si trattava di disabilità e stato di salute, in un caso invece di genitorialità, orientamento sessuale e cittadinanza. 60 Difensore del principo di uguaglianza – Resoconto regolare annuale 2019 – sintesi Le raccomandazioni che il Difensore ha redatto nel 2019 sono state prese in considerazione in 8 casi e in 1 caso sono state prese parzialmente in considerazione, mentre in 16 casi non sono state prese in considerazione. La maggior parte delle raccomandazioni prese in considerazione, ben 5 di 6, erano parte dell’insieme di raccomandazioni con cui il Difensore ha richiamato l’attenzione sulla necessità di risolvere le irregolarità e/o l’approvazione delle misure appropriate per la prevenzione di ulteriore discriminazione dopo ila conclusione del procedimento di accertamento della discriminazione. Le raccomandazioni complete sono disponibili alla pagina web del Difensore www.zagovornik.si. 10 Raccomandazioni del Difensore 61 11 MISURE SPECIFICHE E ALTRE MISURE PER LA PROMOZIONE DELLA PARITÀ DI TRATTAMENTO E L’ELIMINAZIONE DELLA DISCRIMINAZIONE 62 Difensore del principo di uguaglianza – Resoconto regolare annuale 2019 – sintesi Ai sensi della ZVarD, il Difensore ha il compito e la competenza di proporre l’adozione di misure specifiche per l’eliminazione della discriminazione a tutte le parti interessate del settore pubblico e privato che sono obbligate alla tutela contro la discriminazione (articolo 2 della ZVarD). Nelle proprie relazioni indipendenti riferisce o formula raccomandazioni anche in relazione all’adozione di misure specifiche e altre misure per eliminare la discriminazione. Le misure specifiche per garantire la parità (articolo 17 della ZVarD) sono temporanee e “ ... hanno lo scopo di garantire la realizzazione del diritto alla parità di trattamento, alle pari opportunità o alla parità di fatto e alla partecipazione nei settori della vita sociale delle persone”. Nella ZVarD sono definiti due tipi di misure specifiche: • Misure specifiche di incentivazione, che portano particolari vantaggi o prevedono incentivi specifici per i gruppi in posizioni meno vantaggiose. • Misure specifiche positive, che favoriscono le persone con una determinata circostanza personale e possono essere usate specialmente quando per queste persone esiste un evidente squilibrio nella possibilità di esercizio dei propri diritti, beni, servizi o vantaggi. L’articolo 18 della ZVarD impone agli organi statali, alle comunità locali autogestite, ai titolari di un potere pubblico, ai datori di lavoro, alle istituzioni scolastiche, agli operatori economici e ad altri soggetti l’adozione di misure specifiche. 11 Misure specifiche e altre misure per la promozione della parità di trattamentoe ... 63 11.1 Proposte del Difensore per l’adozione di misure specifiche Nel 2019 il Difensore ha preparato due proposte per l’adozione di misure specifiche: • Per un maggiore equilibrio di genere negli organi di vigilanza e di direzione di imprese. Alla consultazione pubblica del Progetto di Legge sulle società (ZGD-1K), elaborato dal Ministero per lo sviluppo economico e la tecnologia (MGRT), il Difensore ha proposto l’adozione di misure specifiche. Ovvero che il MGRT renda possibili pratiche nuove, progressive e inclusive nella nomina di membri di organi di vigilanza e di direzione delle società. Ha proposto di seguire la legislatura, che prevede una soglia di un minimo del 40 percento per ovviare alla sottorappresentazione. Tale obbligo sarebbe vincolante per gli enti di interesse pubblico. Ha proposto un periodo di transizione triennale e la durata della misura specifica di 10 anni. • Per il miglioramento dello stato di salute dei membri della comunità Rom. In base alla ricerca dell’Istituto Nazionale per la Salute Pubblica, il Difensore ha proposto al Ministero della Salute (MZ) le seguenti attività: svolgimento di una ricerca sulle cause e i fattori di influenza sugli indicatori delle condizioni di salute della comunità Rom (se necessario), inclusione della comunità Rom e delle altre parti interessate nella preparazione di misure specifiche per il miglioramento delle condizioni di salute dei membri della comunità Rom, monitoraggio dell’efficienza dell’attuazione e nomina del coordinatore specifico al livello del ministero. 64 Difensore del principo di uguaglianza – Resoconto regolare annuale 2019 – sintesi 11.2 Presentazione dell’attuazione delle misure specifiche e delle altre misure presso i ministeri e gli enti governativi In conformità con l’articolo 14 della ZVarD, gli organi statali, le comunità locali, le comunità nazionali autogestite e i titolari di un potere pubblico sono obbligati a creare condizioni per la parità di trattamento di tutte le persone, a prescindere da qualsiasi circostanza personale, e possono perseguire lo scopo tramite la sensibilizzazione e il monitoraggio della loro posizione, nonché con misure di natura normativa e politica. Un obbligo particolare è imposto ai ministeri e agli enti governativi che nell’ambito delle proprie competenze devono preparare proposte di misure nel proprio settore di lavoro. Il Difensore ha redatto uno speciale questionario ai fini di ottenere dati più precisi. Ha chiesto ai rispondenti di riferire in merito alle tre serie di misure adottate nel 2019: • • • misure di natura normativa e politica (policy), destinate a gruppi di persone con una determinata circostanza personale o al pubblico generale; misure speciali per garantire l’uguaglianza; misure destinate agli impiegati di singoli organi. 11 Misure specifiche e altre misure per la promozione della parità di trattamentoe ... 65 11.3 Analisi delle risposte dei ministeri e degli enti governativi in relazione alle misure normative Un’attività chiave dei ministeri e degli enti governativi, ai sensi dell’articolo 14 della ZVarD, è la pianificazione e l’attuazione delle misure di natura politica e normativa nel settore della tutela contro la discriminazione e della promozione dell’uguaglianza, inclusi la sensibilizzazione e il monitoraggio della posizione di persone con determinate circostanze personali nei settori rilevanti della vita sociale. Tra le misure normative si enumerano per esempio leggi, regolamenti, altre norme giuridiche, risoluzioni e dichiarazioni. Tra le misure politiche (policy) troviamo invece ad esempio azioni esecutive, progetti, bandi pubblici, richiami, strategie, piani d’azione, sensibilizzazione del pubblico, ricerche e studi. Dopo un esame dei contenuti, il Difensore ha analizzato le risposte valutando la completezza dell’inclusione delle circostanze personali e dei settori con le misure dei ministeri ed enti governativi. Nello specifico si è concentrato sui punti seguenti: • • • circostanze personali nominate nel maggior numero delle misure riportate; settori in cui con le misure riportate si è affrontato il maggior numero di circostanze personali; i più frequenti punti di intersezione di circostanze e settori nominati nelle misure riportate. In base alle singole circostanze personali risulta che i rispondenti abbiano riportato il maggior numero di misure legate alle circostanze personali della razza/nazionalità/origine etnica/ lingua (35 misure), dello stato di salute (30 misure) e dell’età (29 misure). La circostanza personale più frequentemente citata è anche nel secondo punto di intersezione più frequente, ovvero il settore dell’istruzione (10 misure nell’intersezione). Le misure relative a quest’intersezione sono state eseguite dal Ministero dell’istruzione, della Scienza e dello Sport (MIZŠ) (8) e dal Ministero della pubblica amministrazione (MJU) (2). La seconda circostanza personale più frequentemente citata, lo stato di salute (30 misure) è anche nel terzo punto di intersezione più frequente, ovvero il settore dell’assistenza sanitaria (9 misure nell’intersezione). Le misure a quest’intersezione cono state eseguite dal Ministero della sanità (MZ) (8) e dal MJU (1). La terza circostanza personale più frequentemente citata è l’età (29 misure) ed è anche nel punto di intersezione più frequente, il settore “altro”. Il maggior numero di misure in quest’intersezione è stato riportato dal MJU (10). 66 Difensore del principo di uguaglianza – Resoconto regolare annuale 2019 – sintesi A proposito di questa parte, il Difensore constata e sottolinea anche i seguenti punti: • • • • • Numerosi rispondenti hanno indicato come una delle misure l’esistente divieto costituzionale di discriminazione e la legislatura volta alla tutela contro la discriminazione (ZVarD). Il rispetto delle norme non rappresenta una misura ai sensi dell’articolo 14 della ZVarD. Il Difensore ritiene che tali risposte indichino una scarsa comprensione dei compiti dei ministeri e degli enti governativi, il che dovrebbe essere affrontato con l’adeguata istruzione e formazione dei dipendenti. Alcuni rispondenti non differenziano tra le misure indirizzate agli impiegati e le misure che rappresentano la politica pubblica del ministero o dell’ente governativo. Alcuni rispondenti hanno riportato misure che avevano pianificato ed elaborato, ma per la natura del procedimento della loro adozione esse non sono (ancora) state attuate. In tali casi si tratta invero di una determinata attività del rispondente, tuttavia gli effetti (previsti) della misura sono ancora incerti. Alcuni rispondenti (MJU, MK) hanno riportato misure relative al settore dell’attuazione efficiente del bilinguismo in relazione alle comunità nazionali autoctone ungherese e italiana. Tali misure appartengono al settore più ampio della tutela delle minoranze e derivano dagli obblighi dei ministeri ai sensi della legislatura nazionale, europea o internazionale contro la discriminazione. Nessuna delle misure riportate affronta l’istigazione alla discriminazione (articolo 10 della ZVarD) come forma di discriminazione particolare che nel contesto più ampio si colloca nel settore dell’incitazione all’odio. Va aggiunto tuttavia che le autorità competenti sono state attive in questo segmento. 11 Misure specifiche e altre misure per la promozione della parità di trattamentoe ... 67 11.4 Analisi delle risposte dei ministeri e degli enti governativi in relazione alle misure specifiche Quattro ministeri hanno riportato l’adottamento di misure specifiche, ovvero il Ministero del Lavoro, della Famiglia, degli Affari Sociali e delle Pari Opportunità (MDDSZ), il Ministero dell’infrastruttura (MzI), il Ministero dell’agricoltura, della silvicoltura e dell’alimentazione (MKGP) e il MZ. Dopo un esame dei contenuti, il Difensore evidenzia le seguenti osservazioni e commenti. La comprensione del concetto delle misure specifiche da parte degli esecutori dei compiti ai sensi della ZVarD rimane scarsa, poiché alcune misure non soddisfano le condizioni previste dalla legge per le misure specifiche. Inoltre, alcuni rispondenti che l’anno precedente avevano debitamente riportato le misure specifiche alle indagini del Difensore, nell’indagine di quest’anno non le hanno menzionate affatto. Il Difensore constata che la mancanza di un punto di coordinazione per la tutela contro la discriminazione al livello governativo (policy) rende tanto più importante le conoscenze e le competenze degli impiegati in questo settore, il che potrebbe garantire un trattamento sistematico e completo della questione della non discriminazione e della promozione dell’uguaglianza nelle politiche pubbliche. Il Difensore ritiene che la mancata applicazione delle misure specifiche sia causata anche dalla grave indisponibilità di dati sull’uguaglianza, in base ai quali sarebbe possibile constatare la disparità effettiva di alcuni gruppi sociali nell’accesso ai propri diritti. 68 Difensore del principo di uguaglianza – Resoconto regolare annuale 2019 – sintesi 11.5 Analisi delle risposte dei ministeri e degli enti governativi in relazione alle misure per gli impiegati dei detti organi Dopo un esame dei contenuti delle misure per gli impiegati, il Difensore evidenzia le seguenti osservazioni e commenti generali. Alcuni rispondenti hanno indicato come misure il mero svolgimento delle attività che di fatto riguardano la condizione delle persone con una determinata circostanza personale, ma sono definite come obbligatorie già dalla legislatura in materia di occupazione. Alcuni rispondenti hanno indicato tra le misure i corsi di formazione professionale degli impiegati nel settore della prevenzione e del contrasto del mobbing. In merito il Difensore evidenza che tra il mobbing e la molestia (come forma indipendente di discriminazione) sussistono importanti differenze. Alcuni rispondenti riportano specificamente sull’adempimento delle quote di riserva per portatori di handicap ai sensi della Legge sulla riabilitazione professionale e l’assunzione dei disabili. Nessuno dei rispondenti usa nella sua politica di assunzione misure specifiche per garantire l’uguaglianza. Inoltre, la maggior parte dei rispondenti praticamente non riporta corsi di formazione professionale nel settore della tutela contro la discriminazione. 11 Misure specifiche e altre misure per la promozione della parità di trattamentoe ... 69 12 ATTIVITÀ DI RICERCA E ANALISI DEL DIFENSORE 70 Difensore del principo di uguaglianza – Resoconto regolare annuale 2019 – sintesi Ai sensi della ZVarD, una delle competenze del Difensore è anche lo svolgimento di inchieste indipendenti (primo punto dell’articolo 21 della ZVarD) sulle condizioni delle persone con determinate circostanze personali e su altre questioni legate alla discriminazione. Grazie all’attività di ricerca e analisi, il Difensore ottiene anche dati sull’uguaglianza (equality data). Questi dati rivelano le effettive disparità tra i diversi gruppi sociali e sono di vitale importanza per un’efficiente tutela contro la discriminazione e per la promozione dell’uguaglianza, nonché per l’identificazione delle tendenze in questi settori, in particolare: • • • • accertamento e comprovazione della discriminazione indiretta; monitoraggio e controllo dell’attuazione dei diritti umani e delle libertà fondamentali dal punto di vista dell’uguaglianza; elaborazione e attuazione delle politiche pubbliche di tutela contro la discriminazione e adozione, attuazione e valutazione delle misure specifiche volte a garantire l’uguaglianza. Il Difensore svolge le proprie attività di ricerca e analisi su vari livelli di complessità, ossia al livello di ricerche, studi e analisi. 12 Attività di ricerca e analisi del Difensore 71 12.1 Ricerche Grazie alle analisi è possibile ottenere una conoscenza complessa di un determinato problema o fenomeno sociale con strumenti scientifici. Nel campo della ricerca, nel 2019 il Difensore ha svolto le seguenti attività: • In collaborazione con Šentprima – Istituto per la riabilitazione e l’istruzione ha svolto la Ricerca sulle buone pratiche di gestione della diversità e la promozione dell’uguaglianza nelle medie e piccole imprese in Slovenia, scaturita dal bisogno percepito nella collaborazione con il settore privato nell’ambito delle visite in loco del Difensore. La ricerca indica che negli ultimi anni l’ambiente di supporto sloveno ha promosso e attuato numerose buone pratiche e misure nel settore della parità tra uomini e donne e dell’equilibrio di genere, della disabilità, dei diritti LGBTI+, nel settore dell’equilibrio tra attività professionale e vita privata ovvero del sostegno alla genitorialità e dell’età. Il settore dell’uguaglianza e dell’equilibrio di genere è uno dei settori più riconosciuti nell’economia. Si nota tuttavia l’assenza di una sistematica raccolta di buone pratiche nel settore delle circostanze personali basate su nazionalità, razza o origine etnica, lingua, religione o convinzione personale, situazione economica e istruzione. • In collaborazione con l’Agenzia pubblica per le attività di ricerca della Repubblica di Slovenia, il Difensore ha concluso tutti i procedimenti di cofinanziamento di due progetti specifici mirati di ricerca biennali intitolati “Discriminazione strutturale come ostacolo al conseguimento dell’obiettivo di una vita dignitosa per tutti” e “Riduzione ed eliminazione della discriminazione in base all’origine etnica, razza o religione”. Si tratta di due ampi progetti scientifici dedicati a due aree ancora inesplorate in Slovenia, i quali includeranno anche la redazione di resoconti per le parti interessate al fine di attuare le opportune misure. • Il Difensore aveva pianificato la realizzazione di due indagini pubbliche: una sulla percezione e le esperienze del pubblico con l’incitamento all’odio e una sulla percezione e le esperienze con la discriminazione. Quest’ultima sarebbe stata la ripetizione di una ricerca del Difensore del 2017, la quale era stata segnalata tra gli esempi di buone pratiche nella raccolta dei dati sull’uguaglianza dall’Agenzia dell’UE dei diritti fondamentali. Poiché alla fine del 2019 il Ministero delle Finanze è intervenuto nell’indipendenza del Difensore e non ha conferito il consenso per l’utilizzo dei fondi già riservati a tale scopo nel bilancio del Difensore, il Difensore non ha potuto svolgere le due ricerche. • Con il Punto di contatto per la promozione della parità di trattamento dei lavoratori dell’UE (EURES) il Difensore ha collaborato alla progettazione della ricerca sull’integrazione dei lavoratori di altri stati membri dell’UE in Slovenia. • Il Difensore ha iniziato la preparazione di una rassegna sistematica delle ricerche esistenti sul tema della discriminazione usando uno strumento di mappatura diagnostica (diagnostic mapping tool) creato dal Gruppo di Lavoro UE ad alto livello per la non discriminazione, l’uguaglianza e la diversità. 72 Difensore del principo di uguaglianza – Resoconto regolare annuale 2019 – sintesi 12.2 Studi Con gli studi, il Difensore ottiene una conoscenza più profonda e completa sullo stato attuale in merito a un determinato settore tematicamente delimitato della tutela contro la discriminazione. Gli studi terminano di norma con la redazione di una relazione speciale. Nel 2019 il Difensore ha eseguito due studi nei settori seguenti: • Privazione del diritto di voto delle persone con disabilità intellettuali e psicosociali: Il Difensore ha studiato in merito la situazione di 2035 persone a cui non è permesso partecipare alle elezioni poiché in base alla legislatura vigente sono stati privati del diritto di voto a causa delle loro disabilità. La normativa nazionale vigente sulla privazione del diritto di voto in Slovenia è in contrasto con il divieto di discriminazione diretta in base a disabilità. Dopo aver esaminato le vie possibili per la tutela del diritto di voto delle persone con disabilità intellettive e psicosociali il Difensore constata che la tutela del diritto di voto è garantita tutt’al più in teoria, ma non nella pratica. Anche per coloro che hanno il diritto di voto, in pratica il diritto è irraggiungibile ovvero non lo possono realizzare in modo parimenti efficiente e informato. Oltre alle persone con disabilità intellettive, il gruppo include anche persone anziane affette da demenza, persone con disturbi psichici, persone con disturbi cognitivi temporanei causati ad esempio dall’uso di farmaci, e altri. Pertanto, è necessario disciplinare servizi di supporto decisionale, assicurare il completo accesso alle procedure elettorali e ai materiali, informando e responsabilizzando questi elettori. Nella relazione speciale, il Difensore cerca in primo luogo di aprire un dibattito sul tema nell’Assemblea Nazionale, ma anche tra il pubblico generale. • Situazione delle persone intersessuali nelle procedure mediche: Su iniziativa di un gruppo di organizzazioni non governative, il Difensore ha studiato la situazione delle persone intersessuali nelle procedure mediche per sospetta violazione dei loro diritti umani o di trattamento discriminatorio in base alla circostanza personale delle caratteristiche sessuali. Ai fini dello studio il Difensore ha inviato 31 richieste scritte alle istituzioni sanitarie più importanti e agli organi statali competenti. I risultati dell’indagine indicano tra l’altro la scarsa conoscenza delle parti interessate dei casi di trattamento medico di persone intersessuali, l’ambiguità e inconsistenza degli interventi medici non essenziali nelle caratteristiche sessuali delle persone intersessuali e l’affidamento al giudizio soggettivo sull’“accettabilità sociale” quale criterio decisionale sugli interventi non essenziali della rettificazione anagrafica del sesso. 12 Attività di ricerca e analisi del Difensore 73 12.3 Analisi Con le analisi, il Difensore articola e riconosce le caratteristiche chiave di una questione più circoscritta o più concreta legata alla discriminazione. Nel 2019 ha eseguito analisi nei seguenti settori: • Protezione e accessibilità dei diritti dei bambini: i bambini sono soggetti a tutela contro la discriminazione con particolare attenzione e cura; anche la ZVarD riconosce espressamente la discriminazione dei bambini come una delle forme più gravi di discriminazione. La legislazione slovena in materia di capacità contrattuale e processuale dei soggetti limita la possibilità di azioni autonome dirette dei bambini come utenti in procedimenti amministrativi e altri, anche nel procedimento di accertamento della discriminazione di fronte al Difensore. I risultati preliminari dell’analisi mostrano che importanti questioni nella sfera dei diritti del bambino sono scarsamente regolamentate anche dal punto di vista della chiarità, della certezza e della precisione della regolamentazione. Tranne con una complessa interpretazione giuridica, è spesso difficile determinare chiaramente persino il contenuto o la portata dei diritti dei bambini (e nel contempo i limiti dei diritti dei genitori o tutori). Un ulteriore problema è la frammentazione della regolamentazione dei diritti e delle condizioni del bambino in numerose leggi. La conseguenza di tale contenuto e modalità della regolamentazione giuridica è che sono sicuramente proprio i bambini quelli che capiscono meno la propria posizione giuridica. • Situazione dei non udenti nell’insegnamento superiore: i dati sulla struttura dell’istruzione dei non udenti in Slovenia mostrano che la percentuale di non udenti con un’educazione superiore è solo l’1%, in confronto al 23,7% della popolazione totale del paese. Ciò è una conseguenza di una discriminazione (istituzionalizzata) strutturale e sistemica storica e dell’indecisione e inefficienza nella sua eliminazione e nell’eliminazione delle sue conseguenze. Nell’analisi, il Difensore constata che i non udenti in Slovenia fino a poco tempo fa erano soggetti a tentativi di assimilazione linguistica. Sebbene questo settore oggi sia oggetto di regolamentazione, le violazioni del diritto di usare la lingua dei segni slovena non sono trattate con la dovuta serietà. Dal punto di vista dell’attuazione del diritto all’istruzione si delinea pertanto il sospetto di violazione del divieto di discriminazione. Gli sforzi per un progressivo bilinguismo nel settore scolastico sono aumentati notevolmente negli ultimi anni, tuttavia tali politiche sono assenti proprio nel settore dell’istruzione superiore. 74 Difensore del principo di uguaglianza – Resoconto regolare annuale 2019 – sintesi 12.4 Richieste di informazioni Una delle basi dell’attività di ricerca e analisi del Difensore sono le richieste di informazioni presso le parti interessate. Nel 2019 il Difensore ha eseguito complessivamente 120 richieste di informazioni scritte. Tra queste, 53 richieste sono state fatte entro la raccolta di dati sulla discriminazione in altri organismi statali, 18 invece nell’ambito della raccolta di dati sulle misure adottate nel 2019 in materia di tutela contro la discriminazione e promozione dell’uguaglianza dai ministeri e dagli enti governativi. Inoltre, il Difensore ha effettuato ulteriori 49 ricerche in materia dei settori seguenti: • • • • • • • esistenza di un divario retributivo di genere, età e situazione occupazionale nel settore pubblico; situazione delle persone intersessuali nelle procedure mediche; privazione del diritto di voto delle persone con disabilità intellettive e psicosociali; questioni di pari trattamento nel settore dell’ambiente, dello spazio e delle politiche abitative; funzionamento dei centri polifunzionali Rom; sicurezza nella scuola e nel settore dell’istruzione; garanzia del diritto all’uso della lingua dei segni slovena nel settore sanitario. 12 Attività di ricerca e analisi del Difensore 75 13 COOPERAZIONE DEL DIFENSORE A LIVELLO NAZIONALE 76 Difensore del principo di uguaglianza – Resoconto regolare annuale 2019 – sintesi Nel 2019 il Difensore ha intensificato la cooperazione con tutte le parti interessate, tutti i poteri dello Stato e gli organi indipendenti al livello nazionale. Così facendo ha spesso conseguito vari obiettivi diversi o svolto compiti e competenze ai sensi della ZVarD, specialmente in merito al monitoraggio della situazione generale della tutela contro la discriminazione che richiede il mutuo scambio di informazioni (articolo 21 della ZVarD) e la sensibilizzazione del pubblico generale sulla discriminazione (articolo 21 della ZVarD). Tutti gli incontri del direttore del Difensore Miha Lobnik sono stati di natura ufficiale (ad esempio con ministri, segretari di stato, direttori di altri organi statali indipendenti). Essi riguardavano soprattutto la presentazione del resoconto regolare annuale del Difensore per l’anno precedente ed avevano come scopo lo scambio di informazioni sulle tematiche comuni attuali, ad es. sui casi di discriminazione sistemica percepiti, commenti o necessità riguardo all’aggiornamento della legislatura, alla tutela delle condizioni di lavoro dell’organo, ecc. In qualità di organo indipendente e autonomo, il Difensore collabora attivamente al monitoraggio della situazione nel settore della tutela contro la discriminazione, in special modo nei rapporti del paese sull’adempimento degli obblighi internazionali in materia di tutela dei diritti umani, e inoltre collabora anche, ad esempio, in gruppi di lavoro interministeriali e diversi consigli; alcuni tipi di cooperazioni sono poi completamente basati su progetti o temi. Tra le forme di cooperazione, si annoverano anche esempi di partecipazione del Difensore ad alcuni eventi pubblici di singoli organi particolarmente importanti che erano legati ai compiti e alle competenze del Difensore. La presentazione del resoconto regolare annuale al pubblico è un procedimento annuale centrale che il Difensore svolge ai sensi di legge. Nel maggio del 2019, il direttore del Difensore Miha Lobnik ha consegnato il Resoconto regolare annuale per il 2018 al Presidente dell’Assemblea nazionale della Repubblica di Slovenia. In quest’occasione ha espresso soddisfazione sullo sviluppo istituzionale dell’istituzione, ma ha esposto anche che nel processo di costituzione dell’organo dalla sua fondazione del 2016 sono state svelate delle carenze della ZVarD. Nel luglio del 2019, il resoconto è stato esaminato dai membri della Commissione dell’Assemblea Nazionale per il lavoro, la famiglia, gli affari sociali e i disabili e dalla Commissione dell’Assemblea Nazionale per le petizioni, i diritti umani e le pari opportunità. Il Resoconto regolare annuale per il 2018 è stato consegnato dal direttore anche al Presidente del Consiglio di Stato della Repubblica di Slovenia e presentato ai membri della Commissione per la sicurezza sociale, la sanità e i disabili nonché ai membri del Consiglio di Stato alla sua 19a riunione. Il Resoconto regolare annuale per il 2018 è stato consegnato dal direttore anche al Presidente della Repubblica di Slovenia. Nel novembre del 2019 ha partecipato al ricevimento del Presidente in occasione della Giornata mondiale dei bambini e al 30° anniversario della Convenzione sui diritti del fanciullo. 13 Cooperazione del Difensore a livello nazionale 77 Foto: Bor Slana/STA Durante la presentazione del Resoconto regolare annuale per il 2018, il Difensore del principio dell’uguaglianza Miha Lobnik ha spiegato al Presidente della Repubblica di Slovenia Borut Pahor lo sviluppo e i progressi compiuti. Nell’ambito della cooperazione con il Governo della Repubblica di Slovenia, alla fine del 2019 il direttore del Difensore ha incontrato il segretario di stato del Primo Ministro e il capo del gruppo di progetto per la coordinazione dei preparativi e dell’attuazione della presidenza del Consiglio dell’UE nel 2021. Nel corso dell’anno si è incontrato con alcuni ministri cui ha presentato alcune importanti questioni sistemiche legate ai loro ambiti di attività. Si è incontrato con i capi del MDDSZ, del MIZŠ, del MzI, del MP e del MZZ. Il Difensore ha discusso delle questioni sistemiche attuali anche con gli alti rappresentanti del MJU, del MORS e del MOP. Nel 2019 le forme di cooperazione regolare si sono svolte anche: • • • • presso la Commissione interministeriale per i diritti umani, presso il Gruppo di contatto del Piano d’azione nazionale per i diritti umani nell’economia, presso il Consiglio di esperti sulla parità di genere che opera presso il MDDSZ, e presso il Consiglio del Difensore Civico. Su richiesta di alcuni ministeri, specialmente il MDDSZ e il MZZ, il Difensore ha partecipato alla preparazione e alla compilazione dei questionari e alla raccolta dei dati ai fini della redazione dei rapporti della Slovenia sulla realizzazione dei vari obblighi internazionali in materia di tutela dei diritti umani per gli organi dell’ONU, dell’OCSE, del CdE e di altri, nonché per necessità interne di analisi della situazione in questo settore. Ha partecipato ad alcuni dibattiti sul contenuto nell’ambito dell’Ente governativo della Repubblica di Slovenia per lo sviluppo e la politica di coesione dell’UE (ad es. in relazione alle preparazioni per il riesame nazionale volontario degli obiettivi di sviluppo sostenibile secondo l’Agenda 2030 per lo sviluppo 78 Difensore del principo di uguaglianza – Resoconto regolare annuale 2019 – sintesi sostenibile). Due rappresentanti del Difensore si sono incontrati nel Centro di accoglienza di Lubiana con la direzione dell’Ufficio del Governo della Repubblica di Slovenia per l’assistenza e l’integrazione dei migranti (con particolare attenzione per l’esercizio dei diritti dei bambini nei procedimenti per ottenere lo status di protezione internazionale, particolarmente per i minorenni non accompagnati). Nel 2019 i rappresentanti del Difensore hanno preso parte in sei eventi dell’Ufficio del Governo della Repubblica di Slovenia per le nazionalità (UN) che si sono svolti nell’ambito del progetto Rafforzamento del processo di consultazione nazionale in Slovenia tramite la continuazione e l’ampliamento della Piattaforma nazionale per i Rom. Il Difensore ha collaborato anche con la Polizia. Nell’ambito della cooperazione del Difensore con altri organi statali indipendenti, il direttore si è incontrato e ha discusso di tematiche comuni anche con il presidente e il segretario generale della Corte costituzionale della Repubblica di Slovenia. Ha ospitato anche il direttore del Difensore Civico e si è impegnato per il rafforzamento della cooperazione tra le due istituzioni. Il direttore del Difensore ha ospitato anche la direttrice del Commissario per l’informazione, con la quale ha discusso della questione della base giuridica per la raccolta sistematica e periodica di dati sull’uguaglianza, necessari ai fini del monitoraggio, dell’attuazione e della valutazione delle politiche antidiscriminazione pubbliche. Tra l’altro, il Difensore ha cooperato anche con l’Agenzia pubblica per l’attività di ricerca della Repubblica di Slovenia, con la RTV Slovenia e ha ospitato un incontro con i parlamentari europei sloveni. Nell’ambito di queste visite in loco nel 2019 il Difensore si è incontrato tra l’altro anche con numerosi sindaci delle regioni visitate (la Šaleška dolina, la regione Koroška e la regione Goriška). Il Difensore del Principio di Uguaglianza Miha Lobnik, durante la visita in loco nella regione Koroška, ha ringraziato la direttrice del Centro per la formazione, l’occupazione e la tutela di Črna na Koroškem, Dalja Pečovnik, per l’impegno e la cordialità che investono nella tutela dei più deboli della società. 13 Cooperazione del Difensore a livello nazionale 79 14 COOPERAZIONE DEL DIFENSORE CON LA SOCIETÀ CIVILE 80 Difensore del principo di uguaglianza – Resoconto regolare annuale 2019 – sintesi Secondo la ZVarD, il Difensore ha l’obbligo di cooperare con le organizzazioni della società civile che operano in materia di parità di trattamento, salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, tutela contro la discriminazione dei gruppi vulnerabili o assistenza legale o sociale alle persone discriminate. Queste organizzazioni rappresentano per il Difensore una preziosa fonte di informazioni, poiché entro il proprio ambito operativo riconoscono i problemi chiave e le necessità sia al livello sistemico che individuale. Richiamano l’attenzione sulle questioni attuali riguardanti la parità di trattamento, perciò per il Difensore rappresentano dei partner strategici nell’attuazione dei suoi compiti di monitoraggio della situazione ai sensi della ZVarD nell’ambito della tutela contro la discriminazione nel paese e di formulare soluzioni e proposte per l’attuazione delle misure per la prevenzione e l’eliminazione della discriminazione. Il Difensore coopera in vari modi con le organizzazioni della società civile, ovvero mediante: • • • • dialoghi strutturati; riunioni consultive e tecniche; partecipazione a eventi e organizzazione di eventi; e lettere di sostegno ai loro progetti. 14 Cooperazione del Difensore con la società civile 81 14.1 Dialogo strutturato con organizzazioni non governative Nel 2019 il Difensore ha organizzato quattro dialoghi strutturati a tema. In tal modo il Difensore conosce sistematicamente le sfide principali nell’ambito della discriminazione affrontate dai membri inclusi nel dialogo strutturato, i quali appartengono a organizzazioni della società civile e a gruppi destinatari che beneficiano delle attività di queste organizzazioni. Il Difensore inoltra sempre l’invito al dialogo strutturato a tutte le organizzazioni della società civile più importanti del settore, sebbene le risposte agli inviti siano varie. Nel 2019 il Difensore ha svolto dialoghi strutturati con: • organizzazioni dei membri delle nazioni e nazionalità dell’ex Iugoslavia. All’incontro hanno partecipato rappresentanti delle unioni di associazioni montenegrine, croate e macedoni in Slovenia e i rappresentanti dell’Unione delle unioni delle associazioni culturali delle nazioni e nazionalità costitutive dell’ex Iugoslavia in Slovenia (EXYUMAK). All’incontro, gli interlocutori hanno evidenziato soprattutto il problema dell’assenza della regolamentazione della posizione collettiva e dei diritti (culturali) delle comunità dei membri delle nazioni e nazionalità dell’ex Iugoslavia nella legislazione slovena e la loro sensazione di emarginazione derivante da tale situazione. • chiese e comunità religiose registrate: all’incontro hanno partecipato i rappresentanti di 11 delle 54 chiese e comunità religiose invitate. All’incontro gli interlocutori hanno evidenziato diverse sfide, tra cui la necessità di un trattamento non discriminatorio delle piccole comunità religiose da parte delle istituzioni pubbliche, la questione della fornitura di assistenza spirituale ai militari e nelle carceri, la sensazione di discriminazione nella vita quotidiana e la necessità di garantire pasti nelle scuole che siano consoni alle convinzioni religiose di alunni e studenti. Come risultato del dialogo strutturato, è stata presentata al Difensore una proposta concreta per il trattamento della discriminazione legata all’alimentazione dei bambini nel sistema scolastico. Attraverso il procedimento di accertamento della discriminazione e con l’intervento del Difensore i genitori e la direzione dell’istituto si sono avvicinati a una possibile risoluzione in base all’accordo previsto. • nell’ambito dei diritti dei bambini: delle 20 organizzazioni non governative invitate che operano in questo settore, hanno partecipato al dialogo strutturato 8 organizzazioni. Alla consultazione, i loro rappresentanti hanno posto particolare attenzione sulla disparità della posizione dei bambini che vivono in povertà, dei bambini Rom, dei bambini dei migranti e dei bambini con esigenze speciali. Hanno sottolineato, inoltre, la mancanza di competenze degli insegnanti per affrontare la discriminazione e dell’ignoranza sistemica della problematica da parte delle scuole e dei ministeri competenti. Hanno evidenziato anche il problema del bullismo nel senso di molestie come forma di discriminazione. Essi sono dell’opinione che le organizzazioni non governative che attuano la tutela in questo settore non abbiano fondi sufficienti. 82 Difensore del principo di uguaglianza – Resoconto regolare annuale 2019 – sintesi • nel settore della parità di genere: a causa delle numerose parti interessate e dei disparati contenuti evidenziati, il Difensore ha deciso di organizzare più incontri separati di dialogo strutturato. Al ciclo introduttivo di consultazioni ha partecipato il personale di Rdeča zora, attivo nel campo della sensibilizzazione della parità di genere. All’incontro è stata sottolineata la necessità di un approccio completo all’eliminazione del problema del sessismo e della violenza sulle donne. Sono state evidenziate anche alcune questioni sulla discriminazione intersettoriale. Nel secondo caso i collaboratori del Difensore hanno effettuato una discussione approfondita tra esperti con rappresentanti della sfera accademica, più precisamente del campo delle scienze sociali, in materia del trattamento della discriminazione di persone con la circostanza personale del genere a livello sociale. 14 Cooperazione del Difensore con la società civile 83 14.2 Riunioni consultive e tecniche con rappresentanti delle organizzazioni della società civile Nel 2019 il Difensore ha ospitato nove riunioni consultive e tecniche con organizzazioni della società civile. A tali incontri il Difensore apre questioni attuali relative alla tutela contro la discriminazione che gli interlocutori percepiscono direttamente sul campo e identifica le possibilità di future collaborazioni e sostegno alle attività di singole organizzazioni della società civile. Nel 2019 il Difensore ha svolto tali incontri nei seguenti settori: • Sensibilizzazione del pubblico generale sulla discriminazione: Con il suo ruolo di consultazione, il Difensore ha ospitato numerosi incontri nell’ambito del progetto “Za vse/4ALL”, realizzato dall’Associazione degli operatori della riabilitazione professionale nella Repubblica di Slovenia in partenariato con l’istituto VOZIM e l’associazione Slovenska filantropija. Lo scopo del progetto è l’attuazione di una campagna completa di sensibilizzazione sulla discriminazione, il cui destinatario sono le organizzazioni non governative. Alla consultazione con la Sezione terminologica dell’Associazione sociologica slovena, il Difensore ha aperto la questione della differenza tra la comprensione sociologica e giuridica del concetto di discriminazione e della sua influenza sulla concezione e la direzione delle attività di sensibilizzazione e sulle strategie comunicative. • Desiderando avvicinarsi ai propri fruitori, il Difensore, in collaborazione con l’organizzazione rappresentativa dei disabili con disturbi allo sviluppo intellettivo, l’associazione Sožitje, ha preparato informazioni selezionate sul lavoro del Difensore e sulle modalità di denuncia della discriminazione di lettura facile, le quali sono state testate anche da persone con disabilita intellettive. • Urgente situazione di disuguaglianza della comunità Rom: Il Difensore ha ospitato in diverse riunioni di lavoro i rappresentanti dell’Associazione dei Rom della Slovenia, dell’associazione Rom Anglunipe e di Amnesty International Slovenia. Agli incontri sono state evidenziate tematiche comuni come la necessità di un radicale cambiamento della legislatura, i problemi e la discriminazione nel sistema scolastico primario e l’incitazione all’odio contro i Rom. • Tutela dei diritti delle persone intersessuali nelle procedure mediche: Il Difensore ha incontrato un gruppo di organizzazioni non governative slovene per i diritti delle persone LGBTI+ e il rappresentante dell’organizzazione non governativa internazionale Organisation Intersex International Europe in riunioni distinte. Tema degli incontri sono state le esperienze di cooperazione delle organizzazioni che lottano per i diritti delle persone intersessuali con il settore medico. Agli incontri si è sottolineata l’importanza del trattamento delle persone intersessuali dal punto di vista dei diritti umani (human right based approach). 84 Difensore del principo di uguaglianza – Resoconto regolare annuale 2019 – sintesi • Privazioni del diritto di voto alle persone con disabilità: All’incontro con l’Associazione Sonček – l’unione delle associazioni per la paralisi cerebrale della Slovenia – il Difensore ha scambiato informazioni nel contesto degli sforzi per l’eliminazione delle conseguenze della privazione del diritto di voto alle persone con disabilità intellettive e psicosociali. Inoltre, gli interlocutori hanno presentato al Difensore le esperienze delle persone dichiarate incapaci o con autorità genitoriale estesa. Nel 2019 il direttore del Difensore e i suoi collaborati hanno partecipato anche a 21 eventi organizzati dalle organizzazioni della società civili, a molti di cui hanno anche partecipato in qualità di relatori attivi. Tali eventi erano incentrati sui seguenti settori: • • • • • • • diritti dei bambini e inclusione sociale dei giovani; pregiudizi ed esclusione degli anziani (“ageism”); incitazione all’odio online e notizie false; equilibrio tra attività professionale e vita professionale; diritti delle persone intersessuali; manifestazioni solenni in occasione delle commemorazioni di giornate internazionali; lotta all’antiziganismo. Oltre a quanto indicato sopra, nel 2019 il Difensore ha stilato lettere di sostegno con cui ha sostenuto nove proposte di progetti con cui le organizzazioni della società civile hanno concorso a bandi pubblici per fondi nazionali ed europei. 14 Cooperazione del Difensore con la società civile 85 15 COOPERAZIONE DEL DIFENSORE CON IL SETTORE ECONOMICO 86 Difensore del principo di uguaglianza – Resoconto regolare annuale 2019 – sintesi La ricerca del Difensore sulla percezione della discriminazione eseguita nel 2017 ha mostrato come ben metà degli intervistati che sono stati oggetto di discriminazione, la hanno subita proprio nel campo dell’occupazione e dell’assunzione. Pertanto, nel 2019 il Difensore ha rafforzato le attività di cooperazione con il settore economico privato. A tal proposito, il Difensore ha tentato di sottolineare che per la tutela contro la discriminazione non è importante solo scoprire e accertare la discriminazione, bensì soprattutto prevenire il verificarsi della discriminazione. La conoscenza degli obblighi e delle possibilità stabilite dalla legislazione contro la discriminazione è il primo passo verso un ambiente di lavoro inclusivo e la diminuzione dei rischi aziendali relativi alla violazione del divieto di discriminazione. Nel 2019 il Difensore ha cooperato con il settore economico soprattutto nell’ambito di tre visite regionali in loco. In tali occasioni ha preparato anche incontri con i rappresentanti delle associazioni di categoria e delle aziende. Con consulenze giuridiche pratiche ha illustrato ai rappresentanti aziendali la prevenzione della discriminazione sul luogo di lavoro anche come occasione e non solo come obbligo. Nell’anno passato il Difensore ha svolto la Ricerca sulle buone pratiche di gestione della diversità e la promozione dell’uguaglianza nelle medie e piccole imprese in Slovenia, parte di cui è anche un utile e pratico riassunto delle misure per migliorare la gestione della diversità per le aziende. Il direttore del Difensore Miha Lobnik ha partecipato al Forum sulle pratiche aziendali responsabili e sui diritti umani nell’economia, organizzato il 31 maggio 2019 dal Ministero degli Affari Esteri in collaborazione con la Camera di Commercio e Industria della Slovenia. Il Forum è stato organizzato nell’ambito del Piano d’azione nazionale per il rispetto dei diritti umani nel settore economico, il cui compito prioritario è la prevenzione della discriminazione e la promozione delle pari opportunità nel luogo di lavoro. Al fine di monitorare le tendenze e le novità sulla situazione dei diritti umani nel settore economico il Difensore, dal 2 settembre al 3 settembre 2019 ha partecipato al Forum Strategico di Bled intitolato “Risorse di (in)stabilità” (in inglese ‘(Re)sources of (in)stability’). Al Bazar dei Bambini, i collaboratori professionali del Difensore del Principio di Uguaglianza hanno discusso con i bambini e i loro genitori sulla discriminazione e hanno fabbricato badge sul tema dell’uguaglianza. 15 Cooperazione Del Difensore con Il Settore Economico 87 16 SENSIBILIZZAZIONE, ISTRUZIONE E INFORMAZIONE 88 Difensore del principo di uguaglianza – Resoconto regolare annuale 2019 – sintesi Nel 2019 il Difensore ha svolto numerose attività mirate a sensibilizzare, istruire e informare il pubblico generale e il pubblico interessato selezionato. Il contenuto e gli scopi di queste attività corrispondono alle disposizioni del quinto punto dell’articolo 21 della ZVarD, che definisce come uno dei compiti e competenze del Difensore la sensibilizzazione del pubblico generale sulla discriminazione e le misure per la sua prevenzione. Allo scopo di sensibilizzare il pubblico, il Difensore ha eseguito quattro visite di lavoro in loco, nell’ambito delle quali ha effettuato colloqui e consultazioni con vari gruppi interessati; ha visitato le seguenti località: • • • • la Šaleška dolina; la regione della Koroška; la regione della Goriška; l’abitato Rom di Brezje – Žabjak. Nell’ambito delle attività di sensibilizzazione, il Difensore ha partecipato attivamente a tre grandi manifestazioni fieristiche legate alla circostanza personale dell’età avanzata (anziani e bambini) e della genitorialità: • • • le Giornate della convivenza intergenerazionale, dal 14 al 16 maggio 2019 presso il Gospodarsko razstavišče di Lubiana; il Bazar dei Bambini, il 14 e 15 settembre 2019 presso il Gospodarsko razstavišče; e il Festival della terza età, dal 1 al 3 ottobre 2019 presso il Cankarjev dom. Si è unito anche alla campagna d’informazione Giornata dei cambiamenti – Parliamo di discriminazione!, organizzata il 6 aprile 2019 dalla Slovenska filantropija per la decima volta in tutta la Slovenia. Il Difensore considera anche gli sforzi volti a migliorare la propria accessibilità, particolarmente quella comunicativa, tra i compiti di sensibilizzazione previsti dalla legge. Può infatti avvicinarsi a gruppi di pubblico specializzato quali le persone con disabilità o i gruppi vulnerabili (bambini, donne incinte) solo garantendo a tali gruppi informazioni e contenuti accessibili e comprensibili o adattate. Nel 2019 il Difensore ha pubblicato il suo opuscolo informativo base nelle lingue delle comunità autoctone – l’ungherese e l’italiano – e nella scrittura per non vedenti (braille). In forma elettronica, il Difensore ha pubblicato uno speciale opuscolo informativo sui diritti dei bambini, delle donne incinte e dei genitori o delle famiglie in materia di tutela contro la discriminazione. 16 Sensibilizzazione, istruzione e informazione 89 Nel 2019 l’opuscolo informativo con le informazioni base sulla tutela contro la discriminazione è stato tradotto in lingua ungherese e in lingua italiana. Nel 2019 il Difensore ha pubblicato anche l’opuscolo informativo in braille e uno speciale opuscolo intitolato “Diciamo no alla discriminazione delle donne incinte e dei genitori sul luogo di lavoro”. La lettura facile è l’espressione regolarmente usata per un particolare modo di stilare testi (informazioni), in cui accanto al testo in una forma particolare e con contenuti accuratamente verificati sono presenti anche immagini. I materiali in lettura facile garantiscono la comprensibilità a tutti, anche alle persone con disabilità intellettive e psicosociali, persone con disturbi allo sviluppo intellettivo, anziani, nonché alle persone che stanno ancora imparando la lingua slovena (bambini, stranieri). Il Difensore ha preparato i seguenti materiali in lettura facile: • • • presentazione base dell’organo e dei compiti e competenze previsti dalla legge, modulo per la denuncia della discriminazione e istruzioni per la compilazione del modulo. Nel 2019 il Difensore ha ricevuto numerosi inviti a partecipare a manifestazioni e campagne preparate da altri organismi statali o da enti pubblici o organizzazioni della società civile. Il Difensore ha partecipato a cinque tali manifestazioni o eventi pubblici. L’istruzione in materia di diritti umani è la base per il loro rispetto. Ciò vale anche per il settore della tutela contro la discriminazione. A tale scopo il Difensore istruisce e sensibilizza il pubblico generale sulla discriminazione e sulle misure per prevenirla. L’istruzione comprende tutte le attività svolte dal Difensore negli usuali metodi didattici (per es. lezioni, workshop) allo scopo di portare i messaggi chiave sul proprio lavoro e sulle proprie competenze, nonché sulla tutela contro la discriminazione e la promozione dell’uguaglianza a determinati gruppi di pubblico interessato. Si tratta di eventi che il Difensore stesso ha organizzato oppure eventi organizzati da altre parti interessate cui ha partecipato. Tali attività educative, a cui i suoi collaboratori hanno istruito (e indirettamente sensibilizzato) determinati gruppi di pubblico interessato, nel 2019 sono state tredici. 90 Difensore del principo di uguaglianza – Resoconto regolare annuale 2019 – sintesi In merito all’informazione, che il Difensore interpreta come un elemento fondamentale e integrante di tutte le attività di sensibilizzazione, nel 2019 è riscontrabile un sensibile aumento nel settore dei media, sia per quanto riguarda la presenza nei media classici sia nei social media. Quanto al contenuto, nella maggior parte dei casi le domande dei giornalisti riguardavano le seguenti questioni: • • il lavoro svolto dal Difensore (decisioni in casi specifici, consulenze, raccomandazioni sistemiche e presentazione del primo ricorso) e eventi attuali nella società (attacco al club Tiffany, rifiuto del servizio taxi di trasportare migranti, ecc.). Nel 2019 il Difensore del Principio di Uguaglianza ha mandato 19 messaggi per il pubblico ai media, il direttore del Difensore Miha Lobnik ha rilasciato 39 dichiarazioni per vari media radiofonici e televisivi, i quali il più delle volte riguardavano: • • • • • • casi di discriminazione accertata; casi di presunte azioni discriminatorie in base a circostanze personali; giornate internazionali; presentazione del primo ricorso del Difensore presso il Tribunale circondariale di Lubiana per discriminazione in base all’età; visite in loco; e competenze e attività dell’organo Per informare meglio e in modo più aggiornato i media, il Difensore ha iniziato nell’ottobre del 2019 a pubblicare uno speciale resoconto del lavoro svolto (Novičnik), e per gli individui interessati anche un riepilogo elettronico delle notizie riguardanti il suo lavoro (eNovice). Le informazioni per il pubblico generale sono state pubblicate nel 2019 dal Difensore sulla pagina web www.zagovornik.si e sui social media Facebook e Twitter. Il direttore dell’ufficio della Commissione Europea in Slovenia, il dr. Zoran Stančič, si è congratulato con il Difensore del principio di uguaglianza Miha Lobnik a nome della Commissione Europea per l’istituzione dell’organo e il lavoro svolto negli ultimi tre anni. 16 Sensibilizzazione, istruzione e informazione 91 17 COOPERAZIONE INTERNAZIONALE DEL DIFENSORE 92 Difensore del principo di uguaglianza – Resoconto regolare annuale 2019 – sintesi Le attività del Difensore al livello internazionale nel 2019 hanno incluso sia gli scambi stabiliti dalla legge di informazioni sulla discriminazione con gli organi UE sia altre forme di cooperazione. Nel 2019 il Difensore ha partecipato a 47 convegni specialistici, conferenze e altri incontri internazionali. Nell’ambito di attività internazionali bilaterali ha cooperato e ospitato 6 incontri con rappresentanze diplomatiche di altri Stati in Slovenia e con organi simili per l’uguaglianza di altri stati europei. La cooperazione internazionale permette al Difensore una maggiore visibilità e un coinvolgimento più ampio nel contesto internazionale. In tal modo rafforza anche le competenze professionali dell’organo sia nel campo dello sviluppo della legislatura antidiscriminatoria sia nella definizione di politiche di tutela contro la discriminazione e di promozione dell’uguaglianza. Il Difensore ha partecipato a 15 incontri nel quadro della Rete europea di enti nazionali per le pari opportunità – Equinet, la quale unisce 47 organismi nazionali per l’uguaglianza di 37 stati europei. Lo scopo degli incontri è l’apprendimento tra pari in base alle buone pratiche e alle sfide che gli organi per l’uguaglianza devono affrontare nell’esercizio dei propri mandati al livello nazionale. Il Difensore ha partecipato attivamente ai gruppi di lavoro per le seguenti questioni: • • • • • • elaborazione delle politiche, diritto della parità, parità di genere, strategie comunicative, ricerche e raccolte di dati; e libertà di movimento. Ha partecipato anche a numerosi seminari e altri eventi internazionali promossi da Equinet. Il settore della tutela contro la discriminazione nell’ambito della Commissione Europea (CE) è di competenza del Direzione Generale della Giustizia e dei Consumatori. Nel 2019 il Difensore ha partecipato a due incontri del Gruppo di lavoro ad alto livello per la non discriminazione, l’uguaglianza e la diversità (High Level Group on Non-Discrimination, Equality and Diversity) presso la CE. Il Difensore, in qualità di rappresentante dell’organismo nazionale per l’uguaglianza, ha partecipato all’HLG come membro secondario, in quanto questo gruppo è destinato principalmente alla cooperazione tra i rappresentanti dei governi nazionali o degli organi di direzione (policy-making). Il Difensore ha partecipato inoltre a quattro attività internazionali sotto gli auspici della CE, organizzate sia dalla CE che da partner come la presidenza finlandese del Consiglio dell’UE, ha incontrato anche il direttore della Rappresentanza della CE in Slovenia, il dr. Zoran Stančič. L’Agenzia dell’Unione Europea per i Diritti Fondamentali – FRA (Fundamental Rights Agency) ha lo scopo di fornire alle istituzioni e agli stati membri UE assistenza indipendente e consulenza in materia di diritti fondamentali. L’Agenzia organizza conferenze annuali sui diritti fondamentali, a cui partecipano centinaia di specialisti e altre parti interessate. Il Difensore ha partecipato alla conferenza organizzata dalla FRA, dalla CE e dalla Presidenza Finlandese del Consiglio dell’UE. 17 Cooperazione internazionale del Difensore 93 Il direttore del Difensore Miha Lobnik ha partecipato alla sessione annuale dell’assemblea generale di Equinet a Bruxelles, dove è stato eletto membro del Comitato esecutivo per il mandato 2019 – 2021. Alla sessione annuale dell’Assemblea generale di Equinet il Difensore del Principio di Uguaglianza Miha Lobnik è stato elettro membro del Comitato esecutivo per il periodo 2019–2021. La usa elezione è un riconoscimento importante per i progressi compiuti nell’istituzionalizzazione della tutela contro la discriminazione in Slovenia. Sono stati eletti membri del Comitato esecutivo anche i rappresentanti degli organi nazionali per l’uguaglianza (nella foto da sinistra a destra): Konstantinos Bartzeliotis (Grecia), Valérie Fontaine (Francia), Rhoda Garland (Malta), Patrick Charlier (Belgio), Kirsi Pimiä (Finlandia), Laurence Bond (Irlanda), Tena Šimonović Einwalter (Croazia) e Sandra Konstatzky (Austria). Nel 2019 il Difensore ha partecipato a tre incontri di due piattaforme operanti nel coordinamento del partenariato del Consiglio d’Europa (CdE) con FRA, Equinet e la Rete europea delle istituzioni nazionali per i diritti umani (ENNHRI). La prima è la Piattaforma Operativa per l’uguaglianza dei Rom (OPRE), la seconda invece la Piattaforma collaborativa per i diritti economici e sociali (CPSER). Alle riunioni partecipano i rappresentanti delle dette organizzazioni e gli esperti degli organi nazionali per l’uguaglianza e delle istituzioni nazionali per i diritti umani. Il Difensore ha partecipato a tre conferenze organizzate dal Dipartimento del CdE per la non discriminazione, la Commissione per la lotta contro il razzismo e l’intolleranza del CdE e il Dipartimento per i diritti delle persone indipendentemente dalle loro preferenze sessuali e identità di genere (SOGI) presso il CdE. Ai margini della conferenza ad alto livello il direttore del Difensore Miha Lobnik ha incontrato il Commissario del CdE per i diritti umani Dunja Mijatović, la direttrice esecutiva della Commissione per la parità dell’Irlanda del Nord Evelyn Collins e il membro del Comitato esecutivo di Equinet Valérie Fontaine dell’ente per l’uguaglianza francese. 94 Difensore del principo di uguaglianza – Resoconto regolare annuale 2019 – sintesi A margine del Forum Strategico di Bled, il direttore del Difensore Miha Lobnik ha incontrato anche l’Alto Commissario delle Nazioni Unite (ONU) per i Diritti Umani Michelle Bachelet. L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani Michelle Bachelet si è congratulata con il Difensore del Principio di Uguaglianza Miha Lobnik al Forum Strategico di Bled per i progressi compiuti nello sviluppo e nel lavoro dell’organo. Ha comunicato al Difensore che durante il suo mandato saranno messi particolarmente in evidenza la crescente intolleranza per i migranti, gli sforzi nell’ambito della parità di genere, la discriminazione degli anziani e dei disabili e la lotta contro l’incitazione all’odio. Su sua iniziativa, il Difensore ha avuto un incontro di lavoro anche con la rappresentante dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) Riike Peltonen Quijano, incaricata di seguire la situazione in Slovenia. Il Difensore collabora intensamente anche nello scambio di opinioni e informazioni con altre organizzazioni internazionali. Complessivamente nel 2019 ha effettuato 17 mutui scambi di informazioni in materia di discriminazione. Nell’ambito del Gruppo di lavoro Equinet per il diritto della parità ha ricevuto 11 richieste di informazioni su come siano regolati determinati settori in Slovenia. Inoltre, il Difensore ha risposto a sei altre ampie indagini o questionari internazionali di diverse organizzazioni internazionali, di cui due della FRA (contributo per la terza Ricerca sulle minoranze in UE e sulla discriminazione (EU MIDIS III) e contributo nazionale alla Relazione annuale FRA per il 2020), due dell’ONU (contributo per la relazione speciale dell’Esperto indipendente dell’ONU per l’orientamento sessuale e l’identità di genere (SOGI) e contributo per l’indagine sul tema delle nuove e nascenti tecnologie in relazione ai diritti umani), e due di Equinet (contributo relativo al ruolo degli organi per l’uguaglianza nel discorso pubblico in materia di intelligenza artificiale, processi decisionali algoritmici e discriminazione e contributo per la triplice indagine sull’attuazione della direttiva sull’uguaglianza 17 Cooperazione internazionale del Difensore 95 razziale, la direttiva sulla parità in materia di occupazione, le Raccomandazioni della CE sulle norme per gli organismi per l’uguaglianza, e le tematiche centrali dei documenti strategici in materia di uguaglianza e non discriminazione che dovrà stilare la nuova CE). Nel 2019 il Difensore ha presentato una formale richiesta di adesione alla Dichiarazione sulla cooperazione degli organismi per l’uguaglianza nell’Europa sud-orientale, alla quale hanno aderito finora otto organismi per l’uguaglianza di Albania, Bosnia ed Erzegovina, Montenegro, Croazia, Macedonia del Nord e Serbia. Nella dichiarazione gli enti partecipanti si sono impegnati alla cooperazione in base ai principi del rispetto reciproco, alla coordinazione, al partenariato, all’uguaglianza, alla programmazione congiunta all’armonizzazione delle proprie attività e al dialogo continuo. Il direttore del Difensore Miha Lobnik ha partecipato alla Quarta conferenza regionale degli organi per l’uguaglianza nell’Europa sud-orientale. I partecipanti alla 4a conferenza degli organismi per l’uguaglianza nell’Europa sud-orientale hanno discusso di temi legati alla tutela contro la discriminazione nella regione, tra cui gli stereotipi etici e religiosi e i pregiudizi e le questioni dell’indipendenza degli organismi per l’uguaglianza. Nel 2019 il direttore e i collaboratori del Difensore hanno inoltre partecipato e preso parte attivamente ad altri 12 eventi internazionali che si sono svolti al di fuori dell’ambito delle organizzazioni multilaterali sopra elencate. Nell’ambito della collaborazione bilaterale, nel 2019 il Difensore ha ospitato o partecipato a 6 eventi. 96 Difensore del principo di uguaglianza – Resoconto regolare annuale 2019 – sintesi Il direttore Miha Lobnik ha ospitato l’incontro con gli ambasciatori degli stati membri dell’UE nella Repubblica di Slovenia e il direttore della Rappresentanza della CE in Slovenia. All’incontro hanno partecipato gli ambasciatori e altri rappresentanti diplomatici dell’Austria, del Belgio, della Bulgaria, della Francia, della Grecia, della Croazia, dell’Irlanda, dell’Italia, della Germania, dell’Olanda e della Polonia, nonché la titolare della Rappresentanza della CE in Slovenia. Ha ospitato anche la delegazione della Commissione per i diritti umani del Parlamento del Montenegro. In qualità di partner nel progetto dell’Ambasciata d’Italia in Slovenia e della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Lubiana, ha partecipato alla collaborazione della tavola rotonda “30 anni della Convenzione sui diritti dell’infanzia”. Il direttore del Difensore si è incontrato con l’ambasciatrice del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord a Lubiana. Un collaboratore del Difensore ha partecipato con un contributo alla conferenza dell’ufficio di Bruxelles della Camera federale del lavoro (AK Europa) presso la Rappresentanza permanente della Repubblica d’Austria nell’UE a Bruxelles. Nella ricerca delle soluzioni migliori nel campo della tutela contro la discriminazione il Difensore fa affidamento anche allo scambio delle migliori pratiche con gli ambasciatori stranieri in Slovenia. Nella fotografia, dalla sinistra alla destra: l’ambasciatore della Repubblica d’Irlanda Myles Geiran, l’ambasciatrice della Repubblica d’Austria Sigrid Berka, l’ambasciatore della Repubblica di Polonia Paweł Czerwiński, il Difensore del principio di uguaglianza Miha Lobnik, Blanka Mekinda Vidmar della Rappresentanza della Commissione Europea in Slovenia, l’ambasciatore del Regno dei Paesi Bassi Bart Twaalfhovn, il rappresentante diplomatico del regno del Belgio Adrien Vernimmen, l’ambasciatore della Repubblica Italiana Paolo Trichilo, la rappresentante diplomatica della Repubblica Francese Katharina Bartsch, il rappresentante diplomatico della Repubblica Ellenica Grecia Stamatios Messinis e il rappresentante diplomatico della Repubblica Ceca Jan Beneš. 17 Cooperazione internazionale del Difensore 97 18 ALLEGATI Il Resoconto regolare annuale per il 2019 include anche due allegati: La Relazione della Commissione Europea contro il razzismo e l’intolleranza sulla Slovenia (quinta fase di monitoraggio) e decisione del Governo della Repubblica di Slovenia sulle 157 raccomandazioni che la Repubblica di Slovenia ha ricevuto al dialogo interattivo nell’ambito dell’Esame universale periodico della situazione dei diritti umani il 12/11/ 2019 a Ginevra. Di seguito sono presentati i riassunti di entrambi i documenti. 98 18.1 Relazione della Commissione Europea contro il razzismo e l’intolleranza sulla Slovenia (quinta fase di monitoraggio) – riassunto La Commissione Europea contro il razzismo e l’intolleranza (ECRI) ha pubblicato nel 2019 un nuovo rapporto sulla Slovenia (quinta fase di monitoraggio). L’ECRI è un organismo specializzato del Consiglio d’Europa per il monitoraggio della situazione dei diritti umani negli stati membri che si concentra sulle questioni della lotta al razzismo, alla discriminazione basata sulla razza, sull’origine etnica o nazionale, sul colore della pelle, sulla cittadinanza, sulla religione o sulla lingua, sulla xenofobia, sull’antisemitismo e sull’intolleranza. Nell’ambito delle proprie attività, l’ECRI svolge il monitoraggio dei singoli stati, nei quali analizza la situazione normativa e pratica e propone specifiche raccomandazioni relative ai problemi identificati nel campo del razzismo, dell’intolleranza e della discriminazione. Nell’ambito della visita in loco effettuata dalla delegazione della ECRI nell’aprile 2018 al fine di preparare l’ultima relazione sulla Slovenia, si è svolto anche l’incontro con il direttore del Difensore. La relazione sulla Slovenia è stata adottata il 3 aprile 2019 e pubblicata il 5 giugno 2019. Nella relazione, l’ECRI consta che la Slovenia ha compiuto progressi in numerosi settori della lotta contro il razzismo e l’intolleranza, ma alcune questioni irrisolte, come la lacuna nel settore dell’impunità dell’incitamento all’odio, suscitano tuttavia preoccupazione. La relazione sottolinea tra l’altro anche che la ZVarD garantisce un’adeguata protezione contro il razzismo e la discriminazione razziale in tutti i settori della vita quotidiana. Inoltre, la relazione riscontra che il Difensore rappresenta un’istituzione la cui base giuridica è conforme alle raccomandazioni dell’ECRI sulle norme per gli organismi nazionali per l’uguaglianza. In particolare, la relazione evidenzia anche le disposizioni dettagliate sull’incitamento all’odio – ovvero all’istigazione alla discriminazione prevista nella ZVarD. A prescindere da questo sviluppo positivo, tuttavia, l’ECRI sottolinea nel contempo che alcune questioni irrisolte suscitano preoccupazione, tra cui le incoerenze e ambiguità nella ZVarD, particolarmente in relazione alle competenze e ai poteri del Difensore in relazione alle altre istituzioni come ad es., gli organismi di ispezione. Le conclusioni dell’ECRI relative ai singoli settori della lotta contro il razzismo, la discriminazione e l’intolleranza in Slovenia sono serviti da guida al Difensore, nel 2019, per l’identificazione delle lacune nella tutela contro la discriminazione in Slovenia e da punto di partenza giustificato per il monitoraggio della situazione e la preparazione di relazioni più dettagliate per gli organi statali responsabili dei miglioramenti sistemici. Di alcune delle conclusioni dell’ECRI il Difensore ha tenuto conto nella preparazione di numerose relazioni presentate nel presente resoconto regolare annuale del Difensore. Rapporto completo ECRI sulla Slovenia (quinta fase di monitoraggio) https://www.coe.int/en/web/european-commission-against-racism-and-intolerance/slovenia 18 Allegati 99 18.2 Riassunto della Revisione Periodica Universale dell’ONU e la decisione del Governo della Repubblica di Slovenia sulle 157 raccomandazioni che la Repubblica di Slovenia ha ricevuto al dialogo interattivo nell’ambito dell’Esame universale periodico della situazione dei diritti umani il 12/11/ 2019 a Ginevra La Revisione Periodica Universale dell’ONU (RPU) è un meccanismo unico di controllo interstatale per il monitoraggio dell’attuazione dei diritti umani e delle libertà fondamentali a cui partecipano tutti gli stati membri dell’ONU. La RPU rappresenta un particolare procedimento effettuato sotto gli auspici del Consiglio dell’ONU per i diritti umani e offre agli stati la possibilità di verificare, in questo esame, in dialogo con lo stato, le aree chiave della tutela e della promozione dei diritti umani entro questo stato. L’esame di ogni stato si basa su tre serie di documenti: • • • la relazione nazionale dello stato in esame; le informazioni del sistema ONU che includono le relazioni dei cosiddetti procedimenti speciali, le relazioni degli Organi dei Trattati ONU per i diritti umani e altre informazioni degli organi dell’ONU; le informazioni delle parti interessate esterne, incluse le istituzioni nazionali per i diritti umani e le organizzazioni della società civile. Il procedimento dell’esame è gestito da 47 stati membri del Consiglio dell’ONU per i diritti umani che operano nell’ambito di uno speciale Gruppo di lavoro per la RPU, ma nel dibattito o nel dialogo interattivo con lo stato in esame può partecipare qualunque stato membro dell’ONU. Tale dialogo rappresenta una parte chiave dell’esame in cui gli stati partecipanti presentano le proprie opinioni sul progresso dello stato in esame e le offrono eventuali raccomandazioni per il miglioramento della situazione della tutela e della promozione dei diritti umani. Dopo la conclusione dell’esame in Gruppo di lavoro per la RPU, si prepara un documento finale in cui si riassume il contenuto dell’esame ed si elencano le raccomandazioni consegnate allo stato in esame. Lo stato in esame deve di norma pronunciarsi in relazione alle raccomandazioni entro la prossima riunione del Consiglio dell’ONU per i diritti umani. Lo stato può accettare il singolo rapporto oppure “prenderne atto”, il che significa che lo rifiuta. 100 Difensore del principo di uguaglianza – Resoconto regolare annuale 2019 – sintesi Il 12 novembre 2019 la Slovenia ha partecipato al terzo ciclo della RPU, avendo eseguito i primi due negli anni 2010 e 2014. Durante l’esame, mediante il dialogo interattivo con la Slovenia, gli stati partecipanti hanno riconosciuto il progresso in alcuni settori dei diritti umani, molti di loro hanno segnalato come grande passo in avanti l’istituzione del Difensore. Tuttavia, il dialogo ha evidenziato anche settori in cui il margine di miglioramento è ancora ampio. La Slovenia ha ricevuto complessivamente 215 raccomandazioni per il miglioramento della situazione dei diritti umani, tra cui 58 ne ha accettate immediatamente, mentre sulle restanti 157 si è pronunciata dopo una successiva considerazione. Tra queste 157 raccomandazioni, la Slovenia ne ha accettate altre 124 e ha “preso atto” di 33. Alla fine del procedimento, la Slovenia ha accettato 182 delle 215 raccomandazioni, mentre di 33 ha “preso atto”. Numerose raccomandazioni si riferiscono alla tutela contro la discriminazione delle persone o gruppi di persone con una particolare circostanza personale in base alla quale secondo la legislatura slovena e internazionale la discriminazione è vietata. Queste raccomandazioni si riferiscono ad esempio alle questioni della parità di genere, della disparità di persone con disabilità, anziani, Rom e altri gruppi etnici, migranti, LGBT e persone intersessuali. In relazione a questi gruppi, in passato, il Difensore ha già fornito raccomandazioni sull’adozione di misure normative, politiche e specifiche. Relazione della Revisione Periodica Universale sulla Slovenia – relazione del gruppo di lavoro https://undocs.org/A/HRC/43/15 Allegato - Risposta della Repubblica di Slovenia alle raccomandazioni ricevute https://undocs.org/en/A/HRC/43/15/Add.1 18 Allegati 101 Resoconto regolare annuale del Difensore del Principio di Uguaglianza 2019 – sintesi Editore Difensore del Principio di Uguaglianza della Repubblica di Slovenia Rappresentato da Miha Lobnik, Difensore del Principio di Uguaglianza A cura di mag. Karmen Merlov Autori dei contenuti Miha Lobnik, mag. Karmen Merlov, dr. Neža Kogovšek Šalamon, mag. Jelena Aleksić, Samo Novak, Nevenka Prešlenkova, dr. Alja Žorž, Boštjan Vernik Šetinc, dr. Matevž Kokol, David Kovič, Nika Stroligo Urankar, Majda Hostnik, Črt Kaker, Sergeja Oštir, Mojca Šmid, Aljoša Gadžijev, Danilo Hovnik Resoconto redatto in collaborazione con Katja Grubar, Maja Rangus, Urška Osterc Fotografie Archivio del Difensore del Principio di Uguaglianza, se non e specificato diversamente Traduzione Alkemist, prevajalske storitve, d. o. o. Autore del progetto grafico Luka Pajntar, kaloop.si Impaginazione e preparazione per la stampa Blaž Rat, IDEJA.si Stampa CICERO, Begunje, d.o.o. Tiratura 100 Lubiana, 2020 L’uso del contenuto del resoconto è permesso con la citazione della fonte. Il genere grammaticale usato nel resoconto indica qualsiasi genere. Questa pubblicazione è gratuita e accessibile a tutti. I resoconti annuali regolari e le relazioni speciali del Difensore del Principio di Uguaglianza sono pubblicati sul sito internet www.zagovornik.si Edizione stampata ISSN 2738-4179 Edizione online ISSN 2738-4837 Il Difensore del Principio di Uguaglianza è l’organismo statale indipendente contro la discriminazione nella Repubblica di Slovenia. È stato istituito nel 2016 in base alla Legge sulla tutela contro la discriminazione, con la quale la Slovenia ha implementato la direttiva europea sulla parità. Il Difensore del Principio dell’Uguaglianza è membro della Rete europea degli organi per il principio dell’uguaglianza – Equinet. www.zagovornik.si