FORMULARI PROCESSIONALI PER IL CANTO DEL VANGELO LIBER GENERATIONIS ANNA VILDERA Conservatorio di música F.A. Bonporti di Trento Izvleček: Petje Kristusove genealogije (Mat 1,1—16) v božični noči je včasih povezano s petjem speva za procesijo (Hodie intacta, O mundi domina in drugi spevi). Razprava v tabelah izpostavlja primerjave iste melodije tako evangelija (I-Pc E 1, 1170; F-Pn n.a. lat. 1535, GB-WO F.160: 13. stoletje; Missale Strigoniense, pred 1341; transkripcije Josepha Pothierja) kakor sledečih spevov (HR-Zmk MR 72, 13. stoletje; A-KN 1010, A-KN 1013, F-Pn lat. 12044: 12. stoletje; A-Gu 29, CH-E 611: 14. stoletje; SI-Lna 18, 1491) z ozirom na njihov liturgični kontekst. Ključne besede: Božič, Genealogia Domini, gre-gorijanski koral, marijanski spevi, srednjeveško obredje Abstract: The singing of the Genealogy of Christ (Matt. 1,1-16) just after the end of Christmas first mass (missa in nocte) is sometimes associated with a processional chant (Hodie intacta, O mundi domina, and others). Tables in this article compare some melodies of both gospels (I-Pc E 1, 1170; F-Pn n.a. lat. 1535, GB-WO F.160, thirteenth c.; Missale Strigonienise, ante 1341; transcriptions by Joseph Pothier), and chants (HR-Zmk MR 72, thirteenth c.; A-KN 1010, A-KN1013, F-Pn lat. 12044: twelfth c.; A-Gu 29, CH-E 611: fourteenth c.; SI-Lna 18, 1491), with references to their liturgical contexts. Keywords: Christmas, Genealogia Domini, Gregorian chant, Marian chant, medieval rite Nella notte di Natale, a conclusione del Mattutino, i codici medievali prevedevano il canto solenne della prima pericope del vangelo di Matteo, Liber generationis (Mt 1,1-16), che documentava l'antico e nobile lignaggio di Gesu, discendente del re Davide. In molte comunitá secolari e monastiche il percorso rituale effettuato dal diacono diretto al pergum, o al pulpitum lectionum da cui doveva procedere all'intonazione della lettura evangelica, era spesso accompagnato da un canto ritenuto idoneo alla circostanza. Presso la cattedrale di Padova, ad esempio, era eseguita l'antifona Hodie intacta virgo (CAO 3104), come si evince dal suo Liber Ordinarius (I-Pc E57, ca. 1256-1275, c. 43v): Quo [= Ite brachioprotecti] finito, magister scolarum confert episcopo ANT Hodie intacta virgo. Et dum cantatur dicta antiphona, quidam diaconus vestibus sacris indutus ascendit pergum, precedentibus cereis et turribulo, et tunc dicit EV Liber generationis Iesu Christi. Un'analoga testimonianza e presentata da un Breviario padovano compilato forse alcuni anni prima dell'Ordinario: Hec antiphona statim ante evangelium, scilicet ANT Hodie intacta virgo1 Deum nobis genuit teneris indutum menbris quem lactare meruit omnes2 ipsum adoremus qui venit salvare nos. Qua dicta, incipiatur EV Initium sancti evangelii secundumMatheum. Liber gene-rationis Iesu Christi [...]. In questa fonte figura la melodia dell'antifona, che attesta la tradizione comune, nonostante le varianti: Tabelle 1a-1c: Antífona Hodie intacta virgo. N. delle sillabe 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 HR-Zmk MR 72 c hc a aG c d e c e d c a c e d F-Pn lat. 12044 c c hca a aG c d ed c de d ch aG c dc c A-KN 1010 F EF D DC F G aG F Ga G FE D F GF F Ho- -di- -e in- -ta- -cta vir- -g° De- -um no- -bis ge- -nu- -it 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 c d e c e d c a h c a a ca ha G c de e dc de d c c c c a b ca ba G F G a GF Ga G fe D G G E F GF DC D te- -ne- -ris in- -du- -tum men- -bris, quem la- -cta- -re me- -ru- -it: 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 c caG G c d e dc d c c d e c e d c cah G c d e dc d c c de e dc de d c gegf F D F G a GF G F F G a GF Ga G F om- -nes i- -psum a- -do- -re- -mus, qui ve- -nit sal- -va- -re nos. Il canto è costruito intorno ad una frase melódica che si ripresenta uguale in ognuno dei tre versi (c d e c e d c a), con un'unica eccezione in sede di cadenza finale, dove la nota a deve essere eliminata. Nel verso 2 occupa il primo emistichio, nel verso 3 il secondo emistichio: risulta quindi applicata in forma chiastica, istituendo una sorta di delimi-tazione tra gli emistichi dei due versi che sottolinea l'organizzazione metrica del testo (8+7, 8+7, 8+6 sillabe). Nel primo verso, invece, la medesima frase melodica è situata in 1 virgo] virgo Maria HR-Zmk MR 72. L'aggiunta testuale dello scriptor di HR-Zmk MR 72, priva di notazione musicale, è ignorata dal notator, e non figura neppure nelle altre fonti esaminate. 2 omnes] om. HR-Zmk MR 72. Tale omissione è un ulteriore indizio della scarsa familiarità dello scriptor con il testo liturgico dell'antifona, la cui melodia è invece ben nota al notator, che inserisce i neumi nonostante l'assenza delle relative sillabe. posizione centrale, e attraversa entrambi gli emistichi mettendo in rilievo una parte del testo particolarmente significativa: "(in)tacta virgo Deum nobis." Se pero si considera soltanto la sezione melodica comune a tutti i tre versi (c d e c e d c), scopriamo che la conduzione dei neumi tratteggia il profilo di una "M": "M(aria)."3 La collazione con altri testimoni parrebbe confermare, per ora, l'unicitá della tradizione padovana: qualcuno, ad un certo punto, ha introdotto nella melodia di quest'antifona una lieve modifica, che fa pensare ad un consapevole intervento volto a fare emergere il simbolo mariano. Figura 1 Evidenziazione del símbolo mariano nascosto in HR-Zmk MR 72. Per quanto riguarda la trasmissione di Hodie intacta virgo, il confronto con un mano -scritto di area germanica (A-KN 1010), e uno di area francese (F-Pn lat. 12044), indica un allineamento alla seconda tradizione melodica piuttosto che alla prima: la comune intonazione di 6. modo, a Padova come in altre fonti prevalentemente francesi, franco-fiamminghe o fiamminghe,4 ma pure di altre regioni europee,5 appare infatti trasportata ad una quinta superiore. La città veneta non si conforma, dunque, alla tradizione di altri testimoni italiani,6 anche relativamente prossimi da un punto di vista geografico, come I-MAt 133 o I-PCsa 65: questi, infatti, assieme ad alcune fonti di tradizione aquitana,7 o del nord-est europeo,8 sono da aggiungere alla lista dei codici di ascendenza germanica.9 3 L'immagine che evidenzia il simbolo mariano (Figura 1) è una rielaborazione creata sulla base del manoscritto. 4 Si tratta dei seguenti codici segnalati in Cantus: B-TO olv 63, B-TO olv 64, CDN-Hsmu M2149. L4, F-AS 893, F-CA 38, F-CA Impr. XVI C 4, F-Pn lat. 12044, F-Pn lat. 15181, F-VAL 114, NL-Uu 406; aggiungo anche i manoscritti F-Pn n.a.lat. 1411 e A-Wn 1799**, i quali, pur prove-nendo rispettivamente da un'abbazia situata in Italia (S. Maria di Morimondo, Milano), e da un monastero austriaco (Stift Rein, Steiermark), attestano tuttavia una tradizione cistercense. Queste fonti sono consultabili in riproduzione digitale nei siti http://gallica.bnf.fr e http://ddmal.music. mcgill.ca/salzinnes, ai quali rinviano i link allestiti nel database Cantus, principale database di riferimento per questo articolo. 5 Cantus: CH-E 611, D-AAm G 20, D-W 32, GB-AB 20541 E, GB-WO F.160, I-Fl Conv. sopp. 560, MA Impr. 1537, PL-KIk 1, TR-Itks 42. 6 I-MAt 133, c. 29v. Cantus: I-CHV, I-Far, I-Lc 601, I-MC 542, I-PCsa 65, I-Rv C.5. 7 Cantus: E-Tc 44.1, E-Tc 44.2, F-Pn lat. 1085, F-Pn lat. 1090, F-Pn n.a.lat. 1535, F-TOm 149. 8 Cantus: CZ-Pu XIV B 13, PL-Kkar 2 (Rkp 14), PL-Kkar 5 (Rkp 13). 9 Cantus: A-Gu 29, A-KN 1010, A-KN 1011, A-KN 1013, A-KN 1015, A-KN 1017, A-LIs 290, A-SF XI 480, A-VOR 287, A-Wda C-11, A-Wda D-4, A-Wn 1890, CH-SGs 388, CH-SGs 390, Ancora una volta emerge dunque l'esistenza di un canale di comunicazione privilegíate tra il repertorio liturgico-musicale padovano e quello francese e franco-fiammingo, già rilevata in altri studi precedenti.10 La melodia intonata dal diacono per il vangelo Liber generationis nel XIII secolo, nella cattedrale di Padova doveva corrispondere, almeno in una certa misura, a quella conservata nel più antico codice liturgico della Biblioteca Capitolare della città veneta, il ms. E 1, datato 1170:11 si tratta di un Evangeliario impreziosito da miniature attribuite quasi all'unanimità allo stesso scriptor del codice, Isidoro, che si firma e si ritrae nel colophon. Nelle ultime carte il copista inserisce sia la Genealogia di Cristo secondo Matteo, sia quella secondo Luca per la notte dell'Epifania (Factum est autem cum baptizaretur, Lc 3,21-37), entrambe con notazione musicale.12 Se un certo numero di manoscritti che conservavano queste due intonazioni sono andati malauguratamente perduti - il "Liber cum duobus evangelis notatus in cantu" segnalato da un inventario veneziano del 1463,13 ad esempio -, l'Evangeliario di Isidoro rappresenta una confortante eccezione, e val forse la pena soffermarsi su almeno uno di questi due recitativi liturgici. Le seguenti tabelle registrano la melodia del Liber generationis mettendone in evi-denza i raggruppamenti melodici, contrassegnati da una lettera, un numero, o da en-trambi. Tali codici sono inseriti nella prima colonna di ogni tabella: 00a-00c contraddi-stinguono il rito d'introduzione al vangelo; le sigle A0, B0, C0, D0 individuano differenti frasi melodiche che, pur essendo spesso variazioni del medesimo materiale musicale, sono tuttavia difficilmente sovrapponibili. Le terminazioni di B0 divergono parzialmen-te, e quindi sono segnalate altrimenti (B01, B02, B03). Le indicazioni numeriche seguite da una lettera minuscola sono la guida per ricostru-ire l'ordine d'esecuzione dei segmenti melodici, ovvero dei versetti del testo (01a-41c). Tabelle 2a-2l: Liber generationis (I-Pc E 1, cc. 78r-81r). G G G GEF ED E 00a Do- -mi- -nus vo- -bis- -cum. F G D DE F D DE C DEF F F 00b I- -ni- -ti- -um san- -cti e- -van- -ge- -li- -i F F F G FE E 00c se- -cun- -dum Ma- -the- -um. A0 Ga E E E E G a E E F G E 01a Li- -ber ge- -ne- -ra- -ti- -o- -nis Ie- -su Chri- -sti A0 E EF F D EFG FG F F F FDE D 01b fi- -li- -i Da- -vid, fi- -li- -i A- -bra- -ham. D-B Mus. 40047, D-KA Aug. LX, D-KNd 215, D-Mbs Clm 4303, D-Mbs Clm 4306, D-MZb A, DK-Kk 3449 8o I, GB-Ob Can. Lit. 202, GB-Ob Laud Misc. 284. 10 Toigo, "Tropi aU'introito." 11 Toniolo, "Evangelistario," 37-38. 12 Le due Genealogie sono copiate con la melodia anche in GB-WO F.160, cc. 110r-111v. 13 Marcon, "Codici," 195. B0 G G G G G G a Ga E F G 02a A- -bra- -ham 03a Y- -sa- -ac au- -tem 05a Iu- -das au- -tem 06a Pha- -res au- -tem 07a A- -ram au- -tem 08a A- -mi- -na- -bad au- -tem 10a Sal- -mon au- -tem 11a Bo- -oz au- -tem 13a Ies- -se au- -tem 14a Da- -vid au- -tem rex 16a Ro- -bo- -am au- -tem 17a A- -bi- -as au- -tem 19a Io- -sa- -phat au- -tem 20a Io- -ram au- -tem 22a Io- -a- -tham au- -tem 23a A- -chaz au- -tem 25a Ma- -nas- -ses au- -tem 26a A- -mon au- -tem 27a Io- -si- -as au- -tem 29a Et post trans- -mi- -gra- -ti- -o- -nem 31a Sa- -la- -thi- -el au- -tem 32a Zo- -ro- -ba- -bel au- -tem 34a E- -li- -a- -chim au- -tem 35a A- -zor au- -tem 37a A- -chim au- -tem 38a E- -li- -uth au- -tem 40a Ma- -than au- -tem 41a Ia- -cob au- -tem B01 G F E E F EG G EF D EG G E 02b ge- -nu- -it Y- -sa- -ac. 07b ge- -nu- -it A- -mi- -na- -bad. 10b ge- -nu- -it Bo- -oz- -de- -ra- -ab. 14b ge- -nu- -it Sa- -lo- -mo- -nem ex e- -a 16b ge- -nu- -it A- -bi- -am. 31b ge- -nu- -it Zo- -ro- -ba- -bel. B°.2 G F EF G E E F G E E EF D D EFG G 03b ge- -nu- -it Ia- -cob. 05b ge- -nu- -it Pha- -res et Za- -ram de Tha- -mar. 06b ge- -nu- -it E- -srom, 08b ge- -nu- -it Na- -a- -son. 11b ge- -nu- -it O- -beth ex Ruth. 13b ge- -nu- -it Da- -vid re- -gem. 14c que fu- -it U- -ri- -e. 17b ge- -nu- -it A- -sa. 19b ge- -nu- -it Io- -ram. 23b ge- -nu- -it E- -ze- -chi- -am. 27b ge- -nu- -it Ie- -cho- -ni- -am et fra- -tres e- -ius 29b Ba- -by- -lo- -nis 32b ge- -nu- -it A- -bi- -uth. 35b ge- -nu- -it Sa- -doc. 38b ge- -nu- -it E- -le- -a- -zar. 41b ge- -nu- -it Io- -seph vi- -rum Ma- -ri- -e, B03 G F EF E D EG G 16b ge- -nu- -it A- -bi- -am. 20b ge- -nu- -it O- -zi- -am. 22b ge- -nu- -it A- -chaz. 25b ge- -nu- -it A- -mon. 26b ge- -nu- -it Io- -si- -am. 34b ge- -nu- -it A- -zor. 37b ge- -nu- -it E- -li- -uth. 40b ge- -nu- -it Ia- -cob. C0 G G G G G a Ga G G 4a Ia- -cob au- -tem ge- -nu- -it 6c E- -srom au- -tem ge- -nu- -it 9a Na- -a- -son au- -tem ge- -nu- -it 12a O- -beth au- -tem ge- -nu- -it 15a Sa- -lo- -mon au- -tem ge- -nu- -it 18a A- -sa au- -tem ge- -nu- -it 21a O- -zi- -as au- -tem ge- -nu- -it 24a E- -ze- -chi- -as au- -tem ge- -nu- -it 27c in trans- -mi- 29c Ie- -co- -ni- -as ge- -nuit Sa- -la- 33a A- -bu- -ith au- -tem ge- -nu- -it 36a Sa- -doc au- -tem ge- -nu- 39a E- -le- -a- -zar au- -tem ge- -nu- -it C0 G F G G G GEF ED GFD GF E 4b Iu- -dam et fra- -tres e- -ius. 6d A- -ram. 9b Sal- mon. 12b Ies- -se. 15b Ro- -bo- -am. 18b Io- -sa- -phat. 21b Io- -a- -tham. 24b Ma- -nas- -sen. 27d -gra- -ti- -o- -ne Ba- -bi- -lo- 29d -thi- -el. 33b E- -li- -a- -chim. C0 G F G G G GEF ED GFD GF E 36b -it A- -chim. 39b Ma- -than. D0 G a Ga E G ED EFG G G a F Ga G 41c de qua na- -tus est Ie- -sus, qui vo- -ca- -tur Chri- -stus. Ognuno dei segmenti melodici parte da G, nota dominante: in B0 il cantor vi si sofferma per il tempo necessario all'intonazione di un nome proprio, cominciando ad articolare maggiormente la melodia a partire da "autem," mentre C0 fatica ad affrancarsi dal dominio della corda di recita. Le tre terminazioni di B0, cioè B01 [EF D EG], B02 [(E EF D) D EFG (G)], B03 [(E) D EG (G)], e le tre terminazioni di C0, cioè GFD E, (G G) GF E, GEF (ED) E, distribuite senza un criterio determinato, sono troppo simili per non supporre che la trascrizione del notator sia soltanto un'annotazione della limitata gamma di possibilità lasciate al cantor per l'improvvisazione di un lungo recitativo solistico, che 10 costringe a muoversi nell'angusto spazio di una quinta (D-a). L'esemplificazione dei meccanismi d'intonazione di questo canto rivela, dunque, la sua sostanziale povertà melodica, dovuta all'assenza di condizioni che ne favoriscano la sua evoluzione formale, gestita estemporaneamente dal singolo cantore secondo la sua esperienza e capacità, ma anche in base a disposizioni superiori volte a limitare oppor-tunamente lo sviluppo di un lungo recitativo. Nella basilica di S. Marco, per esempio, 11 Maestro di Coro doveva far cantare questo vangelo a un diacono (o a un suddiacono), vestito nei suoi paramenti solenni ("in superpelicio cum stolla transversa"); tuttavia le annotazioni del Cerimoniale prescrivevano che la melodia fosse intonata nel modo più semplice, in tono feriali (I-Vnm, Lat. III 172, c. 21v). La seguente tabella mostra invece differenti interpretazioni melodiche del Liber generationis, tra cui quelle trascritte da Pothier14: nonostante le divergenze, esse pre-sentano peró numerose analogie, oltre che una maggior apertura all'ornamentazione. L'intonazione identificata da Pothier soltanto come "la plus ancienne et la plus répandue" (4A) ha molti punti in comune con quelle degli Antifonari di Worcester (1) e Sens (2); il recitativo del Missale Strigoniense (3) sembra invece più affine alla melodia attribuita da Pothier all'uso domenicano (4B). Queste testimonianze, nondimeno, avvalorano l'ipotesi proposta: il cantore partiva da una determinata formula melodica, comune a molte chiese, riadattandola al testo in ogni esecuzione. Una simile prassi, possibile perché vi era coinvolto unicamente il solista, non permetteva certo che per questo canto si formasse e si trasmettesse una tradizione stabile. 14 Pothier, "Chant de la Généalogie," 66-67 e 70-71. Più distante dalle intonazioni proposte nelle Tabelle 3a-3j appare l'esempio che De Santi ("Rito e melodia aquileiese," coll. 519-520) trae da una fonte aquileiese, benché possa essere accostato alle fonti 3 e 4B. Tabelle 3a-3j: Melodie per il vangelo Liber generationis (versetti 1-5). 1 = GB-WO F.160, cc. 110r-111r 2 = F-Pn n.a. 1535, cc. 21r-21v 3 = MStr, c. 367r 4A = Pothier, "Chant de la Généalogie," 65-67 4B = Pothier, "Chant de la Généalogie," 70-71 1 G Ga ha Ga GFE E G Ga h a Ga GFE E 2 G a GF Ga GFE E 3 DF Ga a a aG F E DE D DF Ga a a G FG F E DE D 4A G a a Ga G F E E G a G a G G F E E 4B Da b a aG FG F E D E D Da b a a G FG F E D E D Do- -mi- -nus vo- -bis- -cum. Et cum spi- -ri- -tu tu- -o. 1 G G G G G G G G G G E Ge- -ne- -a- -lo- -gi- -a do- -mi- -ni no- -stri 2 E F E D E G a EFe DEG G G 3 Da cd c h ch a h a G a ac h a G F G Ga a 4A G G E E E E F E D EG G 4B a c cd d d c b a G c ahc a h a G F G G I- -ni- -ti- -um san- -cti e- -van- -ge- -li- -i 1 F E DE GG G Ga G G FE E 2 G F Ga GF E E 3 DF Ga a aG FG F E DE D 4A E F G G G F E E 4B DF Ga b a G FE FG F E D E D Ie- -su Chri- -sti se- -cun- -dum Ma- -the- -um. 1 G G a G a G FE E 2 3 DF Ga a a 4A G G a G a G G F E E 4B Da b a a aG FG F E D E D D Glo- -ri- -a ti- -bi, Do- -mi- -ne. 1 G E F E D E Ga E E G G E 2 G E E E D E G E E G a E 3 Da a a a a a aG a a cd dc cha 4A G E F E D E G E E G a E 4B Da b a a a G a c b a G a a c c d d Li- -ber ge- -ne- -ra- -ti- -o- -nis Ie- -su Chri- -sti 1 F E E DEG G EFG G G G F E 2 F E D DE G G F Ga G G F E E 3 ac h a G aF Ga a DF Gh a aG FG F E DE D 4A F E D EG G E F G G G F E E 4B c a b a G F GFG a DF Ga ba G FE FG F E D C D fi- -li- -i Da- -vid, fi- -li- -i A- -bra- -ham. 1 G G a G aG G G F E 2 G G a G a G G G F E E 3 G D a ac h a G F G G a 4A G G a G a G G G F E E 4B D D a a ab c b a G a G F G GF G a A- -bra- -ham ge- -nu- -it Y- -sa- -ac. 1 F E E DE G G EF G G G GF E 2 E E F ded C Ga h chG aF G 3 a a c dc d c h a G cd c h a G a 4A F E D EG G E F G G F E E 4B c c d c b a G a F G a cd c b a a [etc.] Y- -sa- -ac au- -tem ge- -nu- -it Ia- -cob. 1 G G cGa a G aG G G G G G FE DE E 2 E G aG„ F E F E D E G a F GF E E 3 Gc ch a Ga F G a DF Ga a a h a G a a aG FG F E DE DC 4A G a G a G a G G G F G G G F E E Ia- -cob au- -tem ge- -nu- -it Iu- -dam et fra- -tres e- -ius. 1 E E DED DC C G G G G G G Ga G FE DE E [etc.] 2 G a h G E F D E G G F a G G F E E [etc.] 3 D DE F DC Fa a a h a G a a a aG FG F E DE D [etc.] 4A EF D EG G E F G G G G F G G G F E E [etc.] Iu- -das au- -tem ge- -nu- -it Pha- -res et Za- -ram de Tha- -mar. [etc.] A pochi chilometri dalla città di Padova, l'abbazia di Praglia solennizzava la recita-zione della Genealogía di Cristo nella notte di Natale con un formulario différente, come lascia intendere un Consuetudinario della seconda metà del XII secolo (I-Pu 959, c. 19r), compilato da un monaco dell'abbazia di S. Benedetto di Polirone, già allievo deWarmarius Petrus a Cluny: Post Te Deum laudamus legitur evangelium Liber generationis. Collecta Deus qui hanc sanctissimam noctem. Et responso amen ad finem collectç, statim incipit armarius R Confirmatum est cor virginis, et itur ad processionem ad Sanctam Mariam. Collecta Deus qui salutis. V Postpartum virgo. Questo libro liturgico fu adottato dai benedettini di Praglia forse già nel XII secolo, e comunque non dopo il XIII, giacché il cenobio pratalense era una dipendenza di quello polironiano, aderente alla riforma cluniacense. È lo stesso formulario prescritto anche da un Antifonario processionale cinquecentesco proveniente dall'abbazia di S. Giustina (I-Pu, 1436, cc. 9r-10v), nel quale figurano i canti da eseguire a Natale nella processione dopo il Mattutino, con l'aggiunta peró di un'antifona: Ad S. Mariam processio post Matutinum. R Confirmatum est cor virginis, in quo divina misteria, angnelo narrante, concepit: que forma pre filiis hominum castis concepit visceribus. Et benedicta in eternum Deum nobis protulit et hominem. V. Domus pudici pectoris.15 V Post partum. OR Deus qui salutis. Processio ad S. Mariam. ANT O beata infantia, per quam nostrigeneris reparata est vita. O felices panni, quibuspeccatorum sordes extersimus. O gratissimi delectabi-lesque vagitus, per quos eternos ploratus evasimus. Opresepe splendidum, in quo non solum iacuit fenum animalium, sed cibus inventus est angnelorum, alleluia.16 V Post partum. OR Deus qui salutis. A Padova, dunque, coesistevano due tradizioni relative a tale formulario litúrgico, una secolare e una monastica, ma né l'una né l'altra penetro nell'uso delle comunitá francescane della cittá, avendo esse adottato l'ordo della Chiesa di Roma, il cui rituale natalizio non fece mai proprio l'inserimento del vangelo Liber generationis,17 Le chiese francescane di Padova, invece, potrebbero aver conservato delle tracce di tale rito nei programmi icono -grafici dei loro affreschi: ma e un tema da approfondire, e sará sviluppato in altra sede. Non solo a Padova, al termine del Mattutino di Natale, era enfatizzato il ruolo di Maria nella missione di Redenzione del Cristo, ma anche in area germanica e nel Patriarcato di Aquileia, come attesta un certo numero di fonti18 scelte a campione. L'Antifonario quattrocentesco della ecclesiaparochialis della cittá di Kranj e appunto fedele a tale consuetudine liturgica: il canto del vangelo Liber generationis, preceduto dalla prosa Quem ethera et terra - tropo dell'ultimo responsorio del Mattutino della notte di Natale (Verbum caro factum est, V In principio erat Verbum) -, e infatti seguita dall'antifona mariana O mundi domina (CAO 4048). Tabelle 4a-4d: Antifona O mundi domina (SI-Lna Rkp 18, c. 27r). 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 DF FE F D FD CD D DF D D D E F G G F E D DF D C O mun- -di do- -mi- -na, re- -gi- -o ex se- -mi- -ne or- -ta, 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 D CD D D F D D F D FF GaG aca ex tu- -o iam Chri- -stus pro- -ces- -sit al- -vo, 27 28 29 30 31 32 33 34 a G F FE DF F D F D C C tam- -quam spon- -sus de tha- -la- -mo: 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 F F F FE D FD CD DC CA C D F F F CF D hic ia- -cet in pre- -se- -pi- -o, qui et si- -de- -ra re- -git. 15 Cfr. CAO 6314; Cantus 602778, 602778a; I-MAt 133, c. 27v. 16 Cfr. CAO 3994. 17 Van Dijk, Sources of the Modern Roman Liturgy, 32-33. 18 A-Wda C-11, I-CFm XLVII, I-GO A, I-GO B, I-GO D, AA Impr. 1495, Messale della diocesi di Passau (ff. 9r-10v). La trasmissione della melodía di questo canto, annoverato tra le antiphone speciales (antiphone maiores), appare abbastanza stabile. La tabella che segue mostra ventuno varianti isolate a seguito di un confronto con una scelta di fonti, ordinate in base ad una loro maggiore o minore vicinanza all'Antifonario di Kranj: la piu vicina risulta essere la fonte di Einsiedeln (quindici varianti in comune con il testimone sloveno); la piu lontana e il Breviario di Padova (con otto varianti in comune). Tabelle 5a-5c: Varianti dell'antifona O mundi domina. N. DELLE SILLABE i 2 4 7 ii 14 25 SI-Lna iS (olim 17) DF FE F FD DF E F G G F E D FF CH-E 611 DF FE Fe FD DF E F G F E DC EF A-Gu 29 DF F FD DF E FG G F E F D FF A-KN iOiO DF E F F FD DF EFGGFED D FF A-KN iOU DF E F FD DF EFGGFED D EF HR-Zmk MR 72 CF F F F F E FG F E D EF O mun- do- re- se- or- al- N. DELLE SILLABE 26 2S 29 SO Si SS S5 SI-Lna iS (olim 17) GaG aca G F FE DF D F D C F CH-E 611 GaGaca Gf F FE DF D F D C F A-Gu 29 GaGaca a G FE DF DF EDC CF A-KN 1O1O GaG aca [u] F FE DEF DF D C D A-KN 1OU GaG aca aG G F DEF DF D C D HR-Zmk MR 72 GaG aha [?] G F FE DF DE D C C -vo, -quam spon- -sus de -la- hic N. DELLE SILLABE S7 SS 4O 42 46 47 4S N. identità su 21 varianti SI-Lna iS (olim 17) F FE FD DC CA F F CF CH-E 611 F F FD DF CA FE C CFe 15/21 A-Gu 29 F F FD DDEHC H A F C CF 12/21 A-KN 1O1O F F FD DFCD C H [u] [u] [u] 11/21 A-KN 1OU E F FD DFCD C H A F C CF O9/21 HR-Zmk MR 72 F F F D F C E S/21 -cet in -se- -o, -de- -ra re- L'Ordinario di Saint Arnould di Metz19 descrive brevemente anche la piccola pro-cessione associata al canto dell'antifona, effettuata a conventu ante altare Beate Virginis Marie, et abbas, ita casula super albam indu-tus, totum conventum precedat; et sic abbas thurificet altare Beate Virginis. Finita autem antiphona subsequatur versus Postpartum virgo et collecta de sancta Maria, scilicet Deus qui per beate virginis partum, ab abbate dicenda. Un collegamento tra questa tradizione e quella delle abbazie benedettine padovane 19 Liber Ordinarius der Abtei St. Arnulf, 82. e rappresentanto dall'Ordinario del monastero di Rheinau (sec. XII), che aveva aderito alla riforma di Hirsau: Evang. Liber generationis. Oratio Deus qui hanc sacratissimam noctem. Interim ponuntur duo candelabra super gradum, cum quibus mox finita oratione ad S. Mariam procedatur lectore evengelii cum suis coadiutoribus exitum conventus in sanctuario expectantibus. Canitur illuc R Confirmatum est, ac subsequenter / armarius imponit Ant. O mundi domina, et sacerdos adiungit V Post partum virgo.20 L'uso cluniacense sembra qui sovrapporsi a quello diffuso nelle aree d'influenza germanica, e conferma la tenacia del rito del canto del vangelo Liber generationis seguito da un'antifona o un responsorio mariano (da entrambi, in questo caso). Una rapida verifica conferma tale osservazione e identifica altre specificitá di tale formulario, sintetizzate nell'ultima tabella di questo contributo. Tabella 6: Formulan per il canto del vangelo Liber generationis. Lg = Liber generationis; TD = Te Deum B-TO olv 63, c. 48v; B-TO olv HY Lumen clarum rite fulget Lg TD 64, c. 36v D-KNd 215, c. 22r Lg TD ANT O mundi domina F-Pn lat. 12601, c. 115r R Felix namque es sacra virgo. V Ora pro populo interveni Lg [TD] F-TOm 149, c. 79v Prosa Facinora nostra relaxari Lg TD GB-WO F.160, c. 15v [...] Post ewangelium ad processionem in vestiario ANT O beata infantia - La presente ricerca lascia parecchi vuoti, dal momento che si e limitata quasi esclu-sivamente ai testimoni dell'Ufficio trascurando, tra l'altro, un confronto diretto con i testimoni del Patriarcato di Aquileia. L'indagine sarebbe invece da estendere anche ai libri per la Messa, nei quali questo formulario e spesso inserito, perché collocato tra il Mattutino e la prima Messa di Natale; quanto alle fonti aquileiesi, la loro collazione con i testimoni sloveni potrebbe ulteriormente arricchire le conoscenze sul loro reciproco rapporto. Sono queste sicuramente delle evidenti omissioni, ma nello stesso tempo rappre-sentano un invito ed un augurio per una ricerca comune e, quanto piu possibile, "corale." Manoscritti liturgici äntifonari A-Gu 29 = Graz, Universitätsbibliothek, 29, sec. XIV, abbazia di St. Lambrecht (Steiermark, Austria). A-KN 1010, A-KN 1013 = Klosterneuburg, Augustiner-Chorherrenstift-Bibliothek, 1010, 1013, sec. XII. 20 Rheinauer Liber Ordinarius, 52. A-KN 1011, A-KN 1015 = Klosterneuburg, Augustiner-Chorherrenstift-Bibliothek, 1011, 1015, sec. XIV. A-KN 1017 = Klosterneuburg, Augustiner-Chorherrenstift-Bibliothek, 1017, sec. XIII-XIV. A-LIs 290 = Linz, Oberösterreichische Landesbibliothek, 290 (olim 183; Gamma p. 19), sec. XII, abbazia di Kremsmünster. A-SF XI 480 = St. Florian, Augustiner-Chorherrenstift-Bibliothek und Musikarchiv, XI 480, sec. XIV. A-VOR 287 = Vorau, Stiftsbibliothek, 287 (olim XXIX), sec. XIV. A-Wda C-11 = Wien, Diözesanarchiv, C-11, sec. XV, Kirnberg. A-Wda D-4 = Wien, Diözesanarchiv, D-4, sec. XV, Kirnberg. A-Wn 1799** = Wien, Österreichische Nationalbibliothek - Handschriftensammlung, 1799**, Ordine Cistercense, sec. XIII, Steiermark, Stift Rein. A-Wn 1890 = Wien, Österreichische Nationalbibliothek - Musiksammlung, 1890, sec. XII, Germania del Sud / Austria. B-TO olv 63, B-TO olv 64 = Tongeren (Tongres), Onze-Lieve-Vrouw-Kerk (chiesa di Notre Dame), 63 (olim V), 64 (olim IV), sec. XIV ex. CDN-Hsmu M2149.L4 = Halifax (Canada), St. Mary's University - Patrick Power Library, M2149.L4 1554, Ordine Cistercense, 1554-1555, abbazia di Salzinnes, Namur, diocesi di Liegi. CH-E 611 = Einsiedeln, Kloster Einsiedeln - Musikbibliothek, 611, sec. XIV. CH-SGs 388 = St. Gallen, Stiftsbibliothek, 388, sec. XII. CH-SGs 390 = St. Gallen, Stiftsbibliothek, 390, ca. 990-1000. CZ-Pu XIV B 13 = Praha (Praga), Národní knihovna Ceské republiky (Biblioteca Nazionale), XIV B 13, sec. XIV, monastero di S. Giorgio. D-AAm G 20 = Aachen (Aquisgrana), Domarchiv, G 20, sec. XIII. D-B Mus. 40047 = Berlin, Staatsbibliothek zu Berlin Preußischer Kulturbesitz, Mus. 40047, sec. XI, Quedlinburg. D-KA Aug. LX = Karlsruhe, Badische Landesbibliothek - Musikabteilung, Aug. LX, sec. XII, Zwiefalten. D-Mbs Clm 4303, D-Mbs Clm 4306 = München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 4303, Clm 4306, 1459, Augsburg, monastero benedettino dei SS. Ulrico e Afra. D-MZb A = Mainz, Bischöfliches Dom- und Diözesanmuseum, A, 1430, Mainz, ad uso dell'Ordine Carmelitano. D-W 29 = Wolfenbüttel, Herzog August Bibliothek - Musikabteilung, 29. Helmst., 1507, monastero di Heiningen. DK-Kk 3449 8o I = K0benhavn (Copenhagen), Det kongelige Bibliotek Slotsholmen, Gl. Kgl. S. 3449, 8o I, ca. 1580, Augsburg. E-Tc 44.1= Toledo, Catedral - Archivo y Biblioteca Capitulares, 44.1, ca. 1020-1023, copiato a Sant Sadurní de Tavèrnoles per l'abate Ponç alla corte reale di Sancho III Garcés di Navarra, detto il Grande; notazione aquitana semidiastematica. E-Tc 44.2 = Toledo, Catedral - Archivo y Biblioteca Capitulares, 44.2, ca. 1095, catte-drale; notazione aquitana. F-CA 38 = Cambrai, Bibliothèque municipale, 38 (olim 40), ca. 1230-1250, cattedrale. F-Pn lat. 1085 = Paris, Bibliothèque nationale de France - Département des Manuscrits, lat. 1085, sec. X4/4, monastero di St.-Martial di Limoges, ecclesia Sancti Salvatoris Mundi. F-Pn lat. 1090 = Paris, Bibliothèque nationale de France - Département des Manuscrits, lat. 1090, 1190-1200, Marsiglia, cattedrale; notazione aquitana. F-Pn lat. 12044 = Paris, Bibliothèque nationale de France - Département des Manuscrits, lat. 12044, sec. XII in., monastero di St. Maur-des-Fossés. F-Pn n. a. lat. 1411 = Paris, Bibliothèque nationale de France - Département des Manuscrits, nouv. acq. lat. 1411, Ordine Cistercense, post 1174, Milano, abbazia di S. Maria di Morimondo. F-Pn n.a. lat. 1535 = Paris, Bibliothèque nationale de France - Département des Manuscrits, nouv. acq. lat. 1535, sec. XIII in., Sens, cattedrale. F-VAL 114 = Valenciennes, Bibliothèque municipale, 114, sec. XII, monastero di St.-Amand. GB-AB 20541 E = Aberystwyth, Llyfryell Genedlaethol Cymru (Biblioteca Nazionale del Galles), 20541 E, secundum usum Sarisburiensem, ca. 1320-1390, chiesa della diocesi di St. David (?). GB-Ob Can. Lit. 202 = Oxford, Bodleian Library, MS. Canon. Liturg. 202 (olim 19314), sec. XIII, Germania meridionale > Sondrio, chiesa di S. Pietro (sec. XIV). GB-Ob Laud Misc. 284 = Oxford, Bodleian Library, MS. Laud Misc. 284, sec. XII, Würzburg. GB-WO F.160 = Worcester, Cathedral Chapter Library, F. 160, ca. 1230, aggiunte del sec. XIV, cattedrale; cursus monasticus. I-CHV = Chiavenna, Tesoro della Collegiata di S. Lorenzo - Museo Capitolare, s.s., sec. XI, Chiavenna. I-CFm XLVII = Cividale del Friuli, Museo Archeologico Nazionale, XLVII, sec. XV. I-GO A = Gorizia, Biblioteca del Seminario Teologico, A, sec. XIII. I-GO B = Gorizia, Biblioteca del Seminario Teologico, B, sec. XIII-XIV. I-GO D = Gorizia, Biblioteca del Seminario Teologico, D, sec. XIV. I-Far = Firenze, Biblioteca Arcivescovile, s.s., sec. XII, cattedrale. I-Fl Conv. sopp. 560 = Firenze, Biblioteca Medicea-Laurenziana, Conv. sopp. 560, sec. XII ex., monastero di Vallombrosa (Firenze). I-Lc 601 = Lucca, Biblioteca Capitolare Feliniana e Biblioteca Arcivescovile, 601, sec. XII in., in uso presso il monastero camaldolese di S. Pietro di Pozzoveri (Lucca). I-MC 542 = Montecassino, Monumento Nazionale di Montecassino - Biblioteca, 542, sec. XI; notazione beneventana. I-Rv C.5 = Roma, Biblioteca Vallicelliana, C.5, sec. XI ex., Roma, monastero benedettino di S. Sisto > monastero di S. Eutizio da Norcia. NL-Uu 406 = Utrecht, Universiteitsbibliotheek, 406 (olim 3 J 7), sec. XII, aggiunte dei secc. XIII-XV, chiesa di S. Maria. PL-KIk 1 = Kielce, Biblioteka Kapituly Katedralnej, Ms. 1, 1372. PL-Kkar 2 (Rkp 14) = Kraków (Cracovia), Klastor OO. Karmelitów na Piasku (Convento dei Carmelitani), Ms. 2 (rkp. Perg. 14), 1397. PL-Kkar 5 (Rkp 13) = Kraków (Cracovia), Klastor OO. Karmelitów na Piasku (Convento dei Carmelitani), Ms. 5 (rkp. Perg. 13), sec. XV. SI-Lna Rkp 18 = Ljubljana, Archivi dell'Arcidiocesi, 1491, Kranj, ecclesia parochialis. TR-Itks 42 = Istanbul, Topkapi Sarayi Müzesi, Deissmann 42, ca. 1360, Esztergom. Breviari D-KNd 215 = Köln (Colonia), Erzbischöfliche Diözesan- und Dombibliothek, 215, Breviarium Franconicum, secc. XI3/4, XII2/4, Lüttich (?), Würzburg (?). F-AS 893 = Arras, Bibliothèque municipale, 893 (olim 465), sec. XIV, monastero di St.-Vaast. F-Pn lat. 15181 = Paris, Bibliothèque nationale de France - Département des Manuscrits, lat. 15181, sec. XIV in., cattedrale di Notre Dame. F-TOm 149 = Tours, Bibliothèque municipale, 149, sec. XIII-XIV, basilica di St.-Martin. HR-Zmk MR 72 = Zagreb, Metropolitanska Kniznica, MR 72, I-II, ca. 1270, I, Padova. I-MAt 133 = Mantova, Biblioteca Comunale Teresiana, n. 133 (A.V.3) [olim n. 25 e n. 53], sec. XII, S. Benedetto di Polirone. Altre tipologie di manoscritti liturgici A-Wn Vindobon., Ser. n. 206 = Wien, Österreichische Nationalbibliothek, Cod. Vindobon., Ser. N. 206, Sacramentario Adelpretiano, 1160-1170, diocesi di Trento. I-Pc E 57 = Padova, Biblioteca Capitolare, E 57, Liber ordinarius, sec. XIII (ca. 1256-1275), cattedrale. I-Pu 959 = Padova, Biblioteca Universitaria, 959, Consuetudinario, sec. XII, abbazia di S. Benedetto di Polirone (Mantova, S. Benedetto Po) > abbazia di S. Maria di Praglia (Padova, Teolo). I-Pu 1436 = Padova, Biblioteca Universitaria, ms. 1436, Antifonario processionale con orazioni, sec. XVI, abbazia di S. Giustina. I-PCsa 65 = Piacenza, Basilica di S. Antonino - Biblioteca e Archivio Capitolari, 65, sec. XII, Antifonario del Liber officiorum, cattedrale. I-Vnm, Lat. III 172 = Venezia, Biblioteca Nazionale Marciana, lat. III 172 (= 2276), Cerimoniale antico, 1564, basilica di S. Marco. MStr = Bratislava, Capital City Archives, EC.Lad.3; Trnava, Spolok sv. Vojtecha (St. Adalbert Society), Missale Strigoniense, ante 1341, Esztergom > Pozsony, cattedrale di S. Martino. Fonti liturgiche a stampa AA Impr. 1495 = Vesperale di Augsburg. Augsburg: Erhard Ratdolt, 1495. F-CA Impr. XVI C 4 = Antifonale di Cambrai. Paris: Simon Votre, ca. 1508-1518. MA Impr. 1537 = Antifonario di Münster. Cologne: Hero Alopecius [Fuchs], 1537. Messale della diocesi di Passau. Wien: Winterburger, 1512. Edizioni in facsimile, monografie, articoli, database Cantus: A Database for Latin Ecclesiastical Chant. http://publish.uwo.ca/~cantus/. De Santi, Angelo. "Rito e melodia aquileiese pel canto del 'Liber generationis.' " Rassegna Gregoriana 6 (1907): coll. 517-520. Der Liber Ordinarius der Abtei St. Arnulf vor Metz: Metz, Stadtbibliothek, Ms. 132, um 1240. A cura di Alois Odermatt. Spicilegium Friburgense 31. Freiburg: Academic Press Fribourg, 1987. Der Rheinauer Liber Ordinarius: Zürich Rh 80, Anfang 12. Jahrhundert. A cura di Anton Hänggi. Spicilegium Friburgense 1. Freiburg: Academic Press Fribourg, 1957. Il "Liber Ordinarius " della Chiesapadovana: Padova, Biblioteca Capitolare, ms. E 57, sec. XIII. A cura di Giulio Cattin e Anna Vildera. Fonti e ricerche di storia ecclesiastica padovana 27. Padova: Istituto per la storia ecclesiastica padovana, 2002. Marcon, Susy. "I codici" In Musica e liturgia a San Marco: Testi e melodie per la liturgia delle Ore dalXII al XVII secolo, Serie IV: Collezione speciale per la musica veneta, A, a cura di Giulio Cattin, vol. 1, 189-272. Monumenti, 4 voll. Venezia: Fondazione Levi, 1990-1992. Missale notatum Strigoniense ante 1341 in Posonio. 2 voll. A cura di Janka Szendrei e Richard Rybaric. Musicalia Danubiana 1. Budapest: Magyar Tudományos Akadémia, Zenetudományi Intézet, 1982. Pothier, Joseph. "Chant de la Généalogie à la nuit de Noël." Revue du chant grégorien 6, no. 5 (1897): 65-71. Toigo, Diego. "I tropi all'introito nella tradizione padovana." Rassegna veneta di studi musicali 11-12 (1995/1996): 91-175. Toniolo, Federica. "1. Evangelistario. Padova, Biblioteca Capitolare, ms E 1." In La miniatura a Padova dal Medioevo al Settecento, a cura di Giovanna Baldissin, Giordana Mariani Canova e Federica Toniolo, 37-39. Modena: Franco Cosimo Panini, 1999. Van Dijk, Stephen J. P. Sources of the Modern Roman Liturgy: The Ordinals by Haymo of Faversham (1233-1307) and Related Documents. 2 voll. Studia et documenta franciscana 1 e 2. Leiden: Brill Archive, 1963. PROCESIJSKI FORMULARIJIEVANGELJSKEGA SPEVA LIBER GENERATIONIS Povzetek Zaključku božičnega matutina je vsaj do tridentinskega koncila v liturgiji običajno - z izjemo rimsko-frančiškanske liturgije - sledil obred procesije, ki je vključeval evangelij Liber generationis. Nekatere cerkve in samostani so evangeliju dodali Marijin spev (antifono, responzorij, himno ali prozo). V padovanskih virih iz 13. stoletja (HR-Zmk MR 72; I-Pc E 57) se ta obred začenja z antifono Hodie intacta virgo. Pričujoča razprava melodične različice tega speva primerja z dvema rokopisoma iz 12. stoletja (A-KN 1010, F-Pn lat. 12044) ter vpeljuje domnevo o hipotetični povezavi s francosko-flamsko tradicijo. Kostumarij iz 12. stoletja, ki so ga za clunyjsko rabo kompilirali menihi sv. Benedikta v Polironeju (Mantova), v rabi pa je bil v opatiji sv. Marije v Praglii blizu Padove (I-Pu 959), v isti liturgični kontekst postavlja responzorij Confirmatum est cor virginis. Ta izbira je morda blizu opatijam, ki so sledile monastičnim reformam (Liber ordinarius iz Rheinaua, 12. stoletje; I-Pu 1436, 16. stoletje). Nemška in oglejska tradicija sta za spev procesije raje izbrali antifono O mundi domina: ta običaj izpričuje tudi antifonar iz Kranja (SI-Lna 18, 1491), katerega melodične različice so v razpravi primerjane še z drugimi viri (A-Gu 29, CH-E 611: 14. stoletje; A-KN 1013, 12. stoletje). Izpostavljena je njegova tesnejša povezava z benediktinskim virom iz 14. stoletja (CH-E 611). Razprava prav tako analizira melodični okvir padovanske intonacije evangelija Liber generationis (I-Pc E 1, 1170) ter jo nato primerja z drugimi viri (F-Pn n.a. lat. 1535, GB-WO F.160: 13. stoletje; Missale Strigoniense, pred 1341) in s transkripcijami, ki jih je uredil Joseph Pothier. Različice intonacije imajo očitno skupen izvor, toda oblikovne razlike in asimetrije nakazujejo melodični razvoj, ki je bil odvisen od improvizacijske prakse solistovega petja. Kratek seznam nadaljnjih virov kaže, da se je obred, ki se nanaša na Liber generationis, tudi na splošno širil z drugimi spevi: himno Lumen clarum rite fulget, responzorijem Felix namque es sacra virgo, prozo Facinora nostra relaxari in antifono O beata infantia.