Zorica Vučetič Filozofski fakultet, Zagreb CDU 805.0-024:801.25 CONTRIBUTO ALLO STUDIO DELLA SUFFISSAZIONE VERBALE NELL'ITALIANO CONTEMPORANEO Raffronto contrastivo 1. INTRODUZIONE La formazione delle parole comprende tre parti fondamentali: la formazione delle parole mediante suffissi (la suffissazione), la composizione delle parole nonché la formazione delle parole mediante prefissi (la prefissazione). I risultati di questi tre pro-cedimenti formativi sono rispettivamente il derivato o il suffissato, il composto o la parola composta e il prefissato (che puó essere derivato o composto). La suffissazione comprende le formazioni tratte dalle diverse basi (nominali, aggettivali e verbali); la tri-partizione é fatta prendendo in considerazione il punto di partenza del procedimento di formazione della parola, vuol diré considerando la base della nuova formazione: si hanno i suffissati denominali, deaggettivali e deverbali. Se si prende in considerazione il punto di arrivo del procedimento formativo si hanno ancora tre tipi di nuove formazioni; per quanto riguarda la categoría di arrivo si hanno i suffissati nominali, aggettivali e verbali. Riportiamo queste nozioni introduttive che sono conosciute a linguisti e a tutti coloro che studiano la formazione delle parole e il lessico di una lingua. Dato che nell'ámbito dello studio della formazione delle parole la terminologia differisce qualche volta da una scuola lingüistica all'altra e presenta spesso delle difficoltá nel capire a fondo il lavoro che tratta tale materia, abbiamo preferito aggiungere queste spiegazioni termi-nologiche necessarie per facilitare la lettura di questo articolo. 1.1. In italiano la formazione dei verbi riguarda innanzi tutto la suffissazione o la formazione mediante suffissi e la prefissazione o la formazione mediante prefissi (i prefissi e i suffissi sono chiamati ancora, tutti e due, affissi). Inoltre nella lingua italiana viene usata frequentemente la formazione parasintética dei verbi. Quindi la formazione dei verbi italiani comprende i seguenti procedimenti formativi: la suffissazione, la prefissazione e la formazione parasintética. La composizione dei verbi é poco sviluppata. 1.2. Per quanto riguarda la formazione dei verbi si tratta infatti di una bipartizione: a) i suffissati o i verbi formati mediante suffissi e b) i prefissati o i verbi formati mediante prefissi. Ma a questa bipartizione va aggiunta la formazione parasintética che é a cavallo tra suffissazione e prefissazione: il risultato di questo procedimento formativo é 83 il parasintético. La formazione parasintética è frequentissima nella formazione dei verbi italiani da basi aggettivali e da quelle nominali; essa consiste nell'aggiungere un prefisso e un suffisso sullo stesso livello o simultáneamente e distingue la formazione dei verbi da tutte le altre formazioni (dalla formazione dei nomi e da quella degli agget-tivi, dato che in esse i parasintetici sono rari: incappucciato, l'incappucciato). In altri termini, soltanto la formazione verbale presenta questo modo caratteristico di formare le parole - i verbi parasintetici oppure i parasintetici, mentre la formazione nominale e quella aggettivale presentano di regola due procedimenti formativi separati: la suffis-sazione e la prefissazione. 1.3. La formazione simultanea - parasintética, propria dei verbi, va studiata in-sieme con la suffissazione verbale, dato che gli stessi suffissi servono a formare i verbi parasintetici e i suffissati, e, in ambedue i casi il risultato del procedimento formativo è il verbo formato. Il parasintético è a metà strada tra suffissazione e prefissazione. 1.3.1.1 prefissi si distinguono dai suffissi in quanto precedono la base e soprattutto in quanto alcuni prefissi sono autonomi (fungono da preposizioni e da avverbi) e for-mano parole composte; per cui la formazione delle parole mediante prefissi appartiene alla derivazione e alla composizione. I verbi formati mediante suffissi sono dei derivati, mentre i verbi formati mediante prefissi possono essere dei derivati o dei composti; quindi si tratta di derivati o di composti parasintetici. 1.3.2. La formazione mediante suffissi ha la proprietà di transcategorizzare (nomi derivati tratti da aggettivi e da verbi, aggettivi derivati tratti da nomi e da verbi, verbi derivati tratti da nomi e da aggettivi). Nella suffissazione ci sono suffissati che non tran-scategorizzano (nomi derivati tratti da nomi, aggettivi derivati tratti da aggettivi, verbi derivati tratti da verbi). La formazione mediante prefissi non transcategorizza, fatta eccezione per i parasintetici. Nella formazione parasintética si ha simultáneamente la prefissazione e la suffissazione. La formazione parasintética transcategorizza, dunque la transcategorizzazione è ottenuta con il suffisso. 1.4. In questo articolo abbiamo esaminato insieme i verbi derivati tratti da basi nominali e da quelle aggettivali; i verbi vanno trattati insieme se si considera la formazione dei verbi dal punto di vista contrastivo, comparando i meccanismi formativi delle due lingue che si confrontano. Riteniamo che il metodo contrastivo sia capace di costi-tuire un quadro di riferimento per il problema che ci interessa in questo lavoro. La scelta del metodo contrastivo non comporta il rifiuto di altri metodi di ricerca, è sol-tanto una scelta operativa. Nella nostra analisi la lingua di partenza è il croato, mentre la lingua di arrivo è l'italiano, quindi dobbiamo cercare gli equivalenti italiani dei verbi croati: sono gli equivalenti semantici e formali dei verbi croati esaminati. Sono presi in considerazione solo i suffissi produttivi; i suffissi poco produttivi o non produttivi non si prendono in esame. 84 I verbi derivati tratti da nomi e da aggettivi presentano molte caratteristiche comuni, soprattutto per quanto riguarda gli equivalenti formali e semantici nella lingua che si confronta. E' la ragione principale per cui vengono trattati insieme i verbi de-nominali e quelli deaggettivali. 2.1 VERBI DENOMINALI I verbi tratti da basi nominali e formati mediante suffissi presentano una grande di-versitá di significati, ma in linea di massima essi indicano l'azione in relazione al nome che é la base del verbo. 2.1.11 suffisso croato -ati forma verbi tratti da nomi indicanti vari oggetti. I verbi croati e i corrispondenti verbi italiani indicano per lo piú l'azione fatta con il nome che é la base del verbo: batinati (da batina) - bastonare 'percuotere con un bastone'; blanjati (da blanja) - piallare 'lavorare, spianare e assottigliare con la pialla'; četkati (da četka) -spazzolare 'puliré con la spazzola'; grabljati (grablje) - rastrellare 'radunare in mucchio col rastrello'; mamuzati (dal nome mamuza) - spronare 'stimolare il cavallo con gli sproni'; šibati (da šiba) - vergheggiare 'percuotere con verga'. 2.1.1. II suffisso croato -ati forma frequentemente i verbi il cui significato viene espresso con un verbo transitivo e con il nome (base del derivato) in funzione di oggetto diretto: čipkati (da čipka) - merlettare 'applicare merletti'; listati (da list) - frondeggiare 'mettere fronde'; sedlati (da sedlo) - sellare 'mettere la sella'. In questo grappo possono rientrare pure i verbi skijati se (da skija) - sciare 'prati-care lo sport dello sci' e veslati (da veslo) - remare 'maneggiare i remi'. 2.1.2. Se la base del verbo é un nome che indica strumento musicale, il verbo significa 'suonare questo strumento': bubnjati - tamburare 'battere il tamburo'; frulati -pifferare 'suonare il piffero'. Gli equivalenti semantici e formali dei verbi croati formati mediante il suffisso -ati, sono i verbi italiani derivati da basi nominali mediante suffissi (-are, -eggiare). Pero molti verbi croati non hanno verbi equivalenti italiani, formati mediante suffissi, e il loro significato si puó esprimere con i verbi parasintetici: klupčati - aggomitolare 'av-volgere in gomitoli', oppure con i costrutti sintattici costituiti dal verbo e dal nome (solo o accompagnato da un complemento) che traduce la base del verbo croato: grudati se (da gruda) 'tirare le palle di neve', kaljužati se (da kaljuža) 'voltarsi nel fango, detto di maiali', kuglati se (da kugla) 'giocare alie bocce, fare una partita alie bocce', orgijati (da orgija) 'far baldoria', sunčati se (da sunce) 'prendere un po' di solé, prendere un bagno di solé, mettersi (o stare) al solé'. 2.2. II suffisso croato -iti forma verbi derivati da basi nominali. I verbi hanno significati molto diversi, ma tutti indicano l'azione in relazione al significato del nome che é la base del suffissato. I verbi si possono dividere, secondo il loro significato, in due grandi gruppi: il primo gruppo comprende i verbi derivati da nomi indicanti esseri 85 viventi - esseri umani e animali, mentre il secondo grappo comprende i verbi derivati da nomi indicanti oggetti concreti. 2.2.1.1 suffissati con base nomínale, indicanti esseri viventi - umani e animali, si-gnificano 'l'azione o l'attivitá propria degli esseri viventi'. Naturalmente l'ambito di questa attivitá é vasto e possiamo fare distinzioni ulteriori per quanto riguarda il signifi-cato di questi derivati i quali sviluppano significad particolari e differenziali. 2.2.1.1. II suffisso croato -iti serve a formare verbi che significano 'esercitare il mestiere' indicato dal sostantivo che é la base del verbo: gospodariti (da gospodar) - pa-droneggiare 'comandare/controllare qcn. o qc. come un padrone'; krijumcariti (da kri-jumcar) - contrabbandare 'introdurre una merce di contrabbando'. L'equivalente semántico e fórmale dei suffissati croati é il verbo italiano derivato, formato mediante un suffisso (-are, -eggiare). Pero molti di questi verbi croati non hanno verbi equivalenti italiani, e il loro significato deve essere espresso mediante uno dei costrutti sintattici costituiti da un verbo (essere o fare) e dal nome che traduce la base del verbo croato: drvariti (da drva) 'far legna', mesetariti (da mesetar) 'fare il sensale, fare da mediatore', piljariti (da piljar) 'fare il rivendugliolo', strazariti (da strazar) 'essere di guardia, fare la sentinella'. 2.2.1.2. II suffisso croato -iti serve a formare verbi che significano 'comportarsi come l'essere umano o animale' indicato dal nome che é la base del verbo croato: cjepidlaciti (dal nome cjepidlaka) - pedanteggiare 'fare il pedante'; kopuniti se (da kopun) - pavoneggiarsi. Gli equivalenti formali e semantici dei verbi croati sono i derivati italiani con base nomínale formati mediante il suffisso -eggiare. Alcuni verbi croati di questo sot-togruppo semántico non hanno forme verbali equivalenti, ma i loro equivalenti sono i costrutti sintattici italiani che traducono il significato del verbo croato: kicositi se (da kicos) 'fare il bellimbusto, fare lo zerbinotto'; tvrdiciti (da tvrdica) 'fare lo spilorcio'. 2.2.1.3.1 suffissati croati in -iti che significano 'far diventare' quello che indica il nome che é la base del verbo non hanno forme derívate equivalenti in italiano; i loro equivalenti sono i costrutti sintattici italiani che sono costituiti dal verbo transitivo che significa 'ordinare, consacrare' e sim. e dal nome che traduce la base del verbo croato: dakoniti (da dakon) 'ordinare qcn. diácono'; popiti (da pop) 'ordinare qcn. prete'; vladiciti (da vladika nella chiesa cristiana ortodossa) 'consacrare qcn. vladika, vescono'. Tutti e tre i verbi esaminati appartengono alia terminología ecclesiastica. 2.2.1.4. II suffisso croato -iti forma verbi che significano 'diventare quello che indica il nome' che é la base del verbo; questi suffissati croati non hanno forme equivalenti fórmate mediante suffissi in italiano. L'equivalente semántico del verbo puó essere il costrutto sintattico italiano, costituito dal verbo divenire, diventare e sim. e dal sostantivo che traduce la base del verbo croato: popiti se (da pop) diventar prete'; vladiciti se (da vladika) 'diventar vescovo'. 86 2.2.1.5. Il suffisso croato -iti serve a formare verbi che significano 'figliare detto di animali'. Il croato forma con facilità questi suffissati, mentre l'equivalente italiano è il verbo figliare usato da solo o accompagnato dal nome dell'animale giovane: la mucca ha figliato, la scrofa ha figliato i maialini. L'esemplificazione è numerosa, perché si vuole mettere in risalto la differenza nell'esprimere gli stessi concetti nelle due lingue: janjiti se (dajanje) 'figliare detto di pécora'; koziti se (da koza) 'figliare detto di capra'; maciti se (dal nome maca) 'figliare detto di gatta', prasiti se (da prase) 'figliare detto di scrofa', šteniti se (da štene) 'figliare detto di cagna'; teliti se (detto di mucca), ždrijebiti se (detto di mucca). Come risulta dagli esempi citati la lingua croata è più ricca délia lingua italiana in questo settore. Forma con facilità i termini che appartengono alla vita contadina e alla vita degli animali. 2.2.2. Il suffisso -iti forma verbi tratti da sostantivi e indicanti oggetti concreti. I verbi hanno significad diversi e formano vari sottogruppi. 2.2.2.1. Alcuni verbi significano 'l'azione fatta con il nome': bradviti (da bradva) -asciare 'sgrossare con l'ascia'; jedriti (da jedro) - veleggiare 'navigare a vela'. Alcuni verbi croati in -iti non hanno suffissati equivalenti italiani, ma soltanto co-strutti sintattici costituiti da un verbo transitivo e dal nome (che traduce la base del verbo croato) preceduto dalla preposizione con; oppure dei verbi parasintetici: kundačiti (da kundak) 'battere col calcio (del fucile)'; krečiti (da kreč) 'imbiancare con calce' o il parasintético incalcinare, formato dal nome calcina mediante il prefisso in- e il suffisso -are. 2.2.2.2. II suffisso croato -iti forma verbi denominali che significano 'fornire o daré l'oggetto che è la base del verbo' o 'coprire con tale oggetto': biberiti (da biber) -pepare 'condire con pepe; gnojiti (da gnoj) - concimare/letamare 'spargere il concime/il letame sul terreno'; hraniti (da hrana) - alimentare 'daré alimento'; soliti (da sol) -salare 'trattare un cibo con sale'; šeceriti (da šecer) - zuccherare 'rendere dolce con lo zucchero'. Molti verbi derivati, formati mediante il suffisso -iti da basi nominali indicanti vari oggetti concreti, non hanno forme equivalenti derivate nella lingua italiana. Sono per lo più i suffissati croati che appartengono al settore dell'agricoltura, dell'agronomía, della zootecnia e delFeconomia in generale. Il croato è molto più ricco dell'italiano in questo settore, e forma con facilità i verbi con questo significato, mentre l'italiano non ha spesso la possibilité di tradurre questi verbi con un verbo formato, derivato o composto; ma dobbiamo ricorrere a forme analitiche, vuol dire a vari costrutti sintattici (verbo seguito dal nome con, o senza, preposizione): krmiti (da krma 'foraggio') 'daré il forag-gio al bestiame'; lojiti (da loj) 'ungere di segó'; mastiti (da mast) 'ungere con grasso', mediti (da med) 'addolcire con miele'; pepeliti (da pepeo) 'coprire/imbrattare/spargere di cenere' (o il parasintético incenerare che è abbastanza raro); zobiti (da zob) 'daré l'avena al bestiame'; žiriti (da žir) 'ingrassare con ghiande'; živičiti (da živica) 'cingere di siepe (viva)'. 87 2.2.2.3. II suffisso croato -iti serve a formare verbi che significano 'fare l'oggetto' che é la base del derivato verbale: gnijezditi se (da gnijezdo) - nidificare 'fare il nido' o il verbo parasintético annidarsi 'farsi il nido'; poditi (da pod) - pavimentare 'dotare di pavimento o fare il pavimento'; rubiti (da rub) - orlare 'fornire di orlo'; e il verbo tavaniti (da tavan) - soffittare 'muñiré del soffitto o fare il soffitto'. Molti di questi verbi non hanno suffissati equivalenti in italiano, ma dobbiamo ri-correre a costrutti analitici o a verbi parasintetici: mostiti (da most) 'gettare un ponte'; plastiti (da plast 'mucchio di fieno') 'ammucchiare il fieno'; snopiti (da snop) 'riunire e legare in covoni o accovonare' o 'legare in fascio o affasciare'; žljebiti (da žljeb) 'fare la grondaia' o 'scanalare'. Sono termini del settore dell'agricoltura, dell'edilizia e dell'economia in generale. 2.2.2.4. II suffisso croato -iti forma verbi che significano 'diventare nome/come nome o simile al nome' che é la base del derivato: lediti se (da led) - gelare, gelarsi, ghiacciare, ghiacciarsi; rojiti se (da roj) - sciamare 'formare un nuovo sciame detto delle api'; zrniti se (da zrno) - granire 'fare i chicchi, i granelli, detto del grano o di altri cereali'. Alcuni di questi suffissati non hanno verbi equivalenti in italiano, formati mediante suffissi, ma soltanto vari costrutti sintattici o verbi parasintetici: jatiti se (da jato) 'adunarsi a stormi'; kameniti se (da kamen) - 'divenire pietra o come pietra e il parasintético 'impietrire'; prištiti se (daprišt) 'coprirsi di pustole'. 2.2.3. Aggiungiamo ancora alcuni verbi con significati particolari: parničiti (da parnica) - processare; plijeniti (da plijen) - saccheggiare; temeljiti (da temelj) - basare, fig. fondare.1 Alcuni di questi verbi croati non hanno forme equivalenti formate mediante suffissi nella lingua italiana, ma solo dei costrutti sintattici o dei verbi parasintetici: okviriti (da okvir) 'incorniciare, intelaiare'; taboriti (da tabor) 'mettere/ far alloggiare in campo o accampare'; trubiti (da traba) 'suonare la tromba o strombettare'; zvoniti (da zvono) 'suonare la campana o scampanare'. 2.2.4. Menzioniamo ancora un gruppo di verbi tratti da basi nominali indicanti concetti diversi: cariniti (da carina) - daziare 'gravare di dazio'; graničiti (da granica) -confinare; štetiti (da šteta) - danneggiare 'far danno'. Alcuni verbi che appartengono a questo gruppo non hanno suffissati verbali equivalenti in italiano, ma solo dei costrutti sintattici che traducono il significato dei verbi croati formati: kulučiti (da kuluk) 'fare lavori tributari o faticosi' (oppure i verbi parasintetici usati in senso figurato: 'sfacchinare, affacchinare'); il verbo sjedničiti (da sjednica) tradotto con 'passare/trascorrere il tempo alie sedute'; e il verbo croato stoti-niti se (da stotina) 'moltiplicarsi a centinaia'. 1 Vequivalente fórmale e semántico del verbo pecatiti, tratto dal nome pecat, é il verbo italiano sigillare. La coscienza lingüistica del parlante di oggi sente il legame di questo verbo con la base sigillo. 88 2.3. II suffisso croato -irati serve a formare verbi tratti da basi nominali straniere. 2.3.1. Un gruppo di verbi indica l'azione esercitata dal nome che é la base del verbo: harpunirati (da harpun) - arpionare 'colpire con l'arpione'; telefonirati/telegrafi-rati (dai nomi telefon e telegraf) - telefonare/telegrafare 'comunicare col telefono/telegrafo'; torpedirati (dal nome torpedo) - silurare 'colpire con siluro; sponzorirati (da sponzor) - sponsorizzare 'finanziare con intento pubblicitario'. 2.3.2. Un gruppo assai numeroso é costituito da verbi che indicano l'azione del verbo transitivo (accompagnato dal nome in funzione di oggetto diretto): akcentirati (da akcent) - accentare 'mettere l'accento'; anketirati (da anketa) - inchiestare 'fare un'inchiesta'; intervjuirati (da intervju) - intervistare 'fare un'intervista.2 2.4. II suffisso -ovati/-evati forma verbi che indicano varié azioni in rapporto al significato della base del verbo: gozbovati (da gozba) - banchettare 'partecipare a banchetti'; putovati (da put) - viaggiare 'fare viaggi'; stupnjevati (da stupanj, stupnja) -graduare 'dividere in gradi, ordinare per gradi'.3 Alcuni verbi croati non hanno in italiano verbi equivalenti formati mediante suf-fissi: hladovati (da hlad) 'stare aü'ombra, pigliare il fresco'; mirovati (da mir) 'starsene in pace, star quieto e ferno'; školovati (da škola) 'far studiare, mandar alie scuole, mandar agli studi', e l'equivalente del verbo riflessivo školovati se é il suffissato italiano 'studiare'; zavjetovati se (da zavjet) 'far voto di qcs.'. 2.4.1. Quando la base del verbo é un nome indicante persona, il verbo significa 'essere tale persona o vivere, comportarsi, agiré come tale persona': agovati (da aga) 'esercitare il potere di agá'; banovati (da ban) 'essere baño'; biskupovati (da biskup) 'essere vescovo'; djevovati (da djeva) 'essere ragazza, vivere da ragazza'; knezovati (da knez) 'essere principe (o conté)'; papovati (da papa) 'essere papa'; pašovati (da paša) 'essere pasciá'; popovati (da pop) 'essere prete, esercitare il ministero del prete, fare il prete'; šegrtovati (da šegrt) 'fare l'apprendista'; učiteljevati (da učitelj) 'fare il maestro/l'insegnante, essere maestro/insegnante'. Come risulta dagli esempi citati il croato sembra piü ricco dell'italiano nella for-mazione di tali verbi; l'italiano impiega vari costrutti sintattici per esprimere il significato di questi suffissati croati. 2.4.2. Alcuni verbi indicano l'azione del verbo transitivo (accompagnato dal sostantivo in funzione di oggetto diretto): filmovati (da film) - filmare 'girare un film'; objedovati (da objed) - pranzare 'consumare il pranzo'. II croato forma con facilita i verbi con questo significato, ma solo pochi verbi croati hanno verbi equivalenti formati 2 II verbo croato kuvertirati, tratto dal nome kuverta, non viene incluso in nessun gruppo semántico. Viene tradotto in italiano con il verbo parasintético imbustare, formato dal sostantivo busta mediante due affissi (il prefisso im- e il suffisso -are) o con il costrutto sintattico 'mettere in una busta'. 3 La coscienza lingüistica del parlante di oggi sente il légame di questo verbo con la base grado da cui deriva. 89 mediante suffissi nella traduzione italiana. II verbo croato viene tradotto con diversi costrutti sintattici: božicevati (da Božič) 'festeggiare/passare il Natale'; doručkovati (da doručak, doručka) 'fare colazione'; korjenovati (da korjen) 'estrarre la radice'; pirovati (da pir), svadbovati (da svadba) 'celebrare le nozze'; uskrsovati (da Uskrs) 'festeggiare/passare la Pasqua'. 2.4.3. Se la base del verbo é il nome che indica il tempo, allora il verbo significa 'passare/trascorrere il tempo' indicato dal nome. Di solito gli equivalenti dei verbi croati sono diversi costrutti sintattici: danovati (da dan) 'passare/trascorrere la gior-nata'; ljetovati (da ljeto) 'passare/trascorrere l'estate'; vjekovati (da vijek) passare i propri giorni'; zimovati (da zima) 'passare/trascorrere l'invemo' o il verbo parasintético svernare formato dal nome verno (aferesi di invernó) mediante il prefisso s- e il suffisso -are. 3.1 VERBI DEAGGETTIVALI I suffissati con base aggettivale si dividono in due grandi gruppi per quanto riguarda il loro significato: a) il primo gruppo é costituito da verbi che significano 'rendere qcs. conforme al significato dell'aggettivo' che é la base del derivato. b) il secondo gruppo é costituito da verbi che significano 'diventare aggettivo' che é la base del derivato. 3.1. II suffisso croato -ati serve a formare verbi con base aggettivale i quali hanno i due significad menzionati. 3.1.1. I verbi del primo gruppo (a) significano 'rendere aggettivo': svjetlati (da svjetao) - lucidare 'rendere lucido', lustrare 'rendere lustro'; velicati (da velik), in senso figurato - magnificare 'rendere magnifico, esaltare con lodi'. 3.1.2.1 verbi del secondo gruppo (b) significano 'diventare aggettivo': bredati (da breda) - diventar incinta, gravida; gorcati (da gorak) - diventar amaro. 3.1.3. Alcuni verbi croati hanno tutti e due i significati, e l'aggettivo che é la base del derivato é al grado comparativo: kracati (da kraci) 'divenire piú corto', 'farsi piú corto'; laksati (da laksi) 'facilitare',' rendere piú facile'; ljepsati (da ljepsi) 'rendere piú bello, abbellire', 'diventar piú bello, abbellirsi'. L'equivalente italiano é il verbo formato mediante un suffisso (svjetlati - lucidare, lustrare, laksati - facilitare), il parasintético (duljati - allungare, allungarsi, ljepsati - abbellire, abbellirsi) e il costrutto sintattico (gorcati - divenir amaro, ljepsati - rendere piú bello, divenire piú bello).4 4 E' da notare che l'aggettivo (bello) del verbo parasintético italiano é al grado positivo (a- + bello + -iré), mentre nel costrutto sintattico italiano l'aggettivo é al grado comparativo (rendere/diventare piü bello); quindi il costrutto sintattico italiano traduce molto meglio il significatro del verbo croato. 90 3.2. I verbi croati formati mediante il suffisso -iti si dividono in piü gruppi riguardo al loro significato. 3.2.1. II verbi del primo gruppo significano 'far diventare aggettivo, rendere agget-tivo': bijeliti - imbiancare 'rendere bianco'; bistriti - chiarificare/purificare 'rendere chiaro/ puro/limpido; črniti - annerire 'rendere nero'; rosso'; čistiti - nettare 'rendere netto'; kiseliti - acidificare 'rendere acido'; mlačiti - intiepidire 'rendere tiepido'; pitomiti - addomesticare 'rendere domestico'; prazniti - vuotare 'rendere vuoto'; zeleniti 'coloriré o tingere di verde, rendere verde'; žutiti 'coloriré o tingere di giallo, rendere giallo, ingiallire. Come risulta da alcuni degli esempi citati il verbo derivato italiano formato mediante un suffisso é l'equivalente semántico e fórmale del verbo croato: bistriti - chiarificare/purificare, kiseliti - acidificare; čistiti - nettare, prazniti - vuotare. L'equivalente semántico e fórmale del verbo croato é spesso il verbo parasintético italiano: bijeliti - imbiancare, črniti - annerire, mlačiti - intiepidire, pitomiti - addomesticare, žutiti - ingiallire. Inoltre il verbo croato viene tradotto con un costrutto sintattico analitico che contiene 1'aggettivo che traduce la base del derivato croato: zeleniti 'coloriré o tingere di verde, rendere verde', žutiti 'coloriré o tingere di giallo, rendere giallo'.5 3.2.2. II suffisso croato -iti forma verbi che significano 'diventare aggettivo o come aggettivo': čelaviti - incalvire; matoriti - invecchiare; mlohaviti - illanguidire/ infiac-chire; slabiti - indebolire; truliti - marcire, ukočiti se - irrigidire (irrigidirsi). L'equivalente semántico e fórmale del verbo croato é il suffissato italiano (truliti -marcire) o il verbo parasintético formato dall'aggettivo che traduce la base del verbo croato mediante un prefisso (in-/il-/im-/ir-) e un suffisso (-are/-ire): čelaviti - incalvire, matoriti - invecchiare, mlohaviti - illanguidire/ infiacchire, slabiti - indebolire, ukočiti se - irrigidire (irrigidirsi). Inoltre il significato del suffissato croato viene espresso mediante vari costrutti sin-tattici: čelaviti 'diventar calvo', matoriti 'diventar vecchio, mlohaviti 'diventar fiacco', slabiti 'diventar debole'. In croato i verbi riflessivi formati mediante il suffisso -iti possono avere questo significato: bližiti se - avvicinarsi; dlakaviti se 'divenir peloso, coprirsi di peli'; grbaviti se - ingobbire, ingobbirsi 'divenir gobbo'; mladiti se - ringiovanire 'ritornar giovane'; vedriti se - rasserenarsi, 'diventare sereno, ritornare sereno' ,6 5 Come risulta dagli esempi citati appare chiaro che la base dei verbi é costituita molto spesso dagli aggettivi di colore. 6 II prefisso ri- appare spesso integrato ad un altro prefisso come in rasserenarsi (a-) e ringiovanire (rin-). Se i verbi si considerano in una prospettiva diacronica si ricollegano con i verbi asserenare (non usato piü, in Zingarelli) e ingiovanire (raro, in Zingarelli). La coscienza lingüistica dei parlanti di oggi considera questi verbi come dei verbi parasintetici, formati dagli aggettivi sereno e giovane, con doppio prefisso. 91 3.2.3. II suffisso croato -iti serve a formare suffissati che significano 'essere agget-tivo o come aggettivo': goropaditi se - smaniare, infuriare 'essere furioso/smanioso'; lakomiti se 'essere avido/ingordo di qcs.'.7 II verbo equivalente italiano é il verbo parasintético (goropaditi se - infuriare) o il verbo deri vato formato mediante un suffisso (goropaditi se - smaniare). Se non si hanno a disposiszione i mezzi lessicali, si puó ricorrere a vari costrutti sintattici (lakomiti se - essere avido/ingordo di qcs.). 3.3. II suffisso croato -jeti forma i suffissati con base aggettivale i quali indicano 'diventare quello che significa 1'aggettivo': hladnjeti - raffreddare 'diventare freddo'; tamnjeti - oscurarsi 'diventare oscuro'. La base dei verbi croati e dei verbi italiani é costituita molto spesso dagli aggettivi di colore: bijeljeti (da bijel) - imbiancare/imbianchire 'diventare bianco'; crnjeti (da crn) - annerire 'diventare ñero'; crvenjeti - diventare rosso; plavjeti (da plav) 'diven-tare/ritornare azzurro'; rumenjeti (da rumen) 'diventare rosso'; zelenjeti (da zelen) -verdeggiare 'diventare verde'; žutjeti (da žut) - ingiallire 'diventare giallo'. L'equivalente semántico e fórmale del verbo croato é il verbo derivato italiano, formato mediante un suffisso (zelenjeti - verdeggiare). II verbo parasintético italiano é molto spesso l'equivalente fórmale e semántico del verbo croato: bijeljeti - imbiancare/imbianchire, crnjeti - annerire, hladnjeti - raffreddare, žutjeti - ingiallire. II costrutto sintattico, costituito dal verbo diventare e dall'aggettivo che traduce la base del verbo croato, esprime bene il significato del suffissato croato: rumenjeti 'diventare rosso', plavjeti 'diventare/ritornare azzurro', rumenjeti 'diventare rosso'. 3.3.1. Va messo in rilievo che i suffissati croati in -iti e in -jeti, formati dagli aggettivi di colore, possono avere spesso significato uguale e vengono usati con il pronome riflessivo: crnjeti 'črniti se', crvenjeti 'crveniti se', plavjeti 'plaviti se', zelenjeti 'zeleniti se', žutjeti 'žutiti se'. Prevalgono di gran lunga i verbi che indicano i colorí. 3.3.2. Va sottolineato che esiste spesso l'opposizione tra verbi in -iti e verbi in -jeti: bijeliti - imbiancare (v.tr.) 'far diventare/rendere bianco' bijeljeti - imbiancare/imbianchire (v.intr.) 'diventare bianco'. Dunque esiste spesso l'opposizione tra verbi in -iti e in -jeti (e verbi in -iti im-piegati con il pronome riflessivo) indicanti vari colorí: črniti - annerire (v.tr.) 'rendere/far diventare ñero', 'coloriré di ñero' crnjeti 'črniti se' - annerire (v.intr. v.intr.pron.) 'diventare ñero' zeleniti - 'rendere/far diventare verde', 'coloriré di verde' zelenjeti 'zeleniti se' - verdeggiare (v.intr.) 'diventare verde' 7 II verbo croato é tratto dall'aggettivo (goropadan), mentre i verbi equivalenti italiani (infuriare e smaniare) sono tratti da nomi (furia che forma il verbo parasintético e smania che forma il suffissato), anche se il significato dei verbi viene piuttosto collegato dai parlanti di oggi con gli aggettivi furioso e smanioso. 92 zutiti - ingiallire (v.tr.) 'rendere/far diventare giallo', 'coloriré di giallo' zutjeti 'zutiti se' - ingiallire (v.intr.) 'diventare giallo'. Queste opposizioni vengono espresse in italiano con l'uso del verbo transitivo (an-nerire - il fumo annerisce le pareti; ingiallire - ingiallire i capelli) oppure con l'uso del verbo intransitivo (annerire - le pareti anneriscono; ingiallire - le biade ingialliscono). Viene impiegato il costrutto sintattico 'rendere/far diventare aggettivo' per esprimere il significato del verbo transitivo (rendere/far diventare ñero, giallo, verde) o il sintagma 'diventare aggettivo' (diventare ñero, giallo, verde) per esprimere il significato del verbo intransitivo. 3.4. II suffisso croato -ovati forma verbi derivati che possono avere significati di-versi, ma prevale il significato 'essere aggettivo': mladovati 'essere giovane'. L'equivalente semántico e fórmale di alcuni verbi croati é il verbo italiano derívate, formato mediante un suffisso (-are, -eggiare): ludovati - folleggiare, mudrovati -filosofeggiare, vrednovati - valutare. Ma questi verbi croati vengono tradotti molto spesso con costratti sintattici. II croato sembra piü ricco dell'italiano nella formazione dei verbi tratti da basi aggettivali, e forma con falicitá i verbi in -ovati, i quali vengono tradotti spesso con costratti sintattici: dobrovati 'essere buono', mladovati 'essere giovane', plahovati 'essere tímido', tvrdovati 'essere avaro o spilorcio'. 3.5. II suffisso croato -izirati forma verbi tratti da basi aggettivali straniere. Gli equivalenti italiani sono i derivati formati mediante il suffisso -izzare, che forma verbi italiani derivati da basi aggettivali.8 Cosi si hanno i verbi: banalizirati - ba-nalizzare, centralizirati - centralizzare, modernizirati - modernizzare, normalizirati -normalizzare, stabilizirati - stabilizzare. II significato del verbo croato formato mediante il suffisso -izirati viene tradotto in italiano con i sintagmi verbali ('rendere aggettivo' o 'diventare aggettivo'): banalizirati v.tr. 'rendere banale', v.intr.(pron.) 'diventare banale'. 4.1 VERBI USATI IN SENSO FIGURATO I verbi derivati possono essere usati puré in senso figúrate e formare delle strutture fraseologiche. 4.1. II verbo italiano bastonare. derívate dal nome bastone, é l'equivalente semántico e fórmale del verbo croato batinati. II verbo puó essere impiegato in senso figúrate, e allora perde il significato proprio 'percuotere con un bastone', perché la base del verbo (il nome bastone) perde il significato proprio: non é piü 'mezzo con cui si per- 8 Per il verbo in -izzare derivato dalla base nomínale vedi 2.3.1. nome inglese sponsor. - il verbo sponsorizzare, derivato dal 93 cuote/batte qualcuno físicamente'; quindi il verbo significa 'attaccare con critiche violente': con poche parole l'hanno bastonato. 4.2. II verbo italiano spronare. derivato dal sostantivo sprone, traduce il verbo croato mamuzati, derivato dal sostantivo mamuza. II verbo puó perdere il significato proprio: 'stimolare il cavallo con gli sproni per incitarlo a correre', e il nome sprone non é piu 'oggetto con cui si sprona il cavallo'; quindi il verbo viene usato in senso figurato per stimolare qualcuno in un'attivitá: spronare qcn. a studiare (alio studio) significa 'stimolare, incitare, indurre qcn. con esortazioni a fare qcs.'. 4.3. II verbo italiano remare, derivato dal sostantivo remo, é l'equivalente semántico e fórmale del verbo croato veslati e significa 'maneggiare i remi al fine di imprimere il movimento ad una imbarcazione'. II verbo puó perdere il significato proprio, e allora il sostantivo remo non é piü 'oggetto con cui si compie l'azione espressa dal verbo'; e il verbo remare, impiegato con l'avverbio contro, forma la struttura fraseológica remare contro 'ostacolare o rallentare dall'interno l'attivitá di un gruppo o di una organizzazione'. 4.4. II verbo italiano filtrare, derivato dal nome filtro, traduce il verbo croato filtrirati. II verbo puó perdere il significato proprio 'passare un liquido, un gas e sim. attra-verso un filtro per purificarli' e puó essere usato in senso figurato 'elaborare mentalmente': filtrare un'esperienza, filtrare un avvenimento. Nel linguaggio giornalistico viene usato in senso figurato 'riuscire a passare, a trapelare': per quanto segreta, la notizia filtró ugualmente (vijest je procurila). 4.5. II verbo italiano silurare. derivato dal nome siluro, é l'equivalente semántico e fórmale del verbo croato torpedirati 'colpire con siluro'. Se il verbo silurare perde il significato proprio, viene usato in senso figurato e allora puó significare 'mandare a monte qcs., far falliré qcs.': silurare una proposta di legge. 5. CONCLUSIONE 5.1. In questo articolo vengono esaminati i suffissati verbali tratti da basi nomi-nali e aggettivali. L'approccio é contrastivo, croato - italiano, quindi, vengono confrontad i meccanismi formativi delle due lingue. 5.2. La nostra analisi di suffissati esamina i verbi croati con base nominale e con base aggettivale e cerca gli equivalenti italiani. I suffissati croati presentano una grande diversitá di significati. Gli equivalenti italiani esprimono tutti i loro significad; le cor-rispondenze sono valide dal duplice punto di vista: fórmale e semántico. 5.3. A un'unitá lessicale croata corrisponde spesso piü di un'unitá lessicale italiana: un sufíissato e un parasintético. Gli equivalenti semantici e formali dei verbi croati formati da basi nominali e aggettivali mediante suffissi sono: 94 5.3.1. I verbi italiani formati mediante suffissi: -are (bastonare, lucidare) -eggiare (danneggiare, verdeggiare), -ificare (nidificare, acidificare), -iré (marcire), -itare (facilitare), -izzare (sponsorizzare, modernizzare). 5.3.2.1 parasintetici italiani, tratti da nomi e da aggettivi e formati mediante affissi (prefissi: a-, in-/il-/im-/ir-, ri-, s- e suffissi: -are, -iré): accampare, aggomitolare, illan-guidire, imbiancare, imbianchire, ingiallire, irrigidire, rasserenarsi, ringiovanire, sver-nare. 5.4. A un'unitá lessicale croata corrisponde molto spesso un costrutto sintattico-semantico. II costrutto sintattico é l'equivalente semántico del verbo derivato croato. 5.4.1. II costrutto sintattico-semántico é costituito dal verbo e dal nome (con o senza preposizione) che traduce la base del verbo croato, se si tratta di verbi denomi-nali: danovati 'passare/trascorrere la giornata', kundaciti 'battere col calcio del fucile', orgijati 'far baldoria', stotiniti se 'moltiplicarsi a centinaia'. 5.4.2. II costrutto sintattico-semantico é costituito dal verbo e dall'aggettivo che traduce la base del verbo croato, se si tratta di verbi deaggettivali: dobrovati 'essere buono', mladovati 'essere giovane', duljati 'divenntare piü lungo', kracati 'diventare piú corto'. 5.5. II croato é piü ricco dell'italiano in alcuni settori e forma con facilita suffissati denominali e deaggettivali: 5.5.1. Nel sottocodice ecclesiastico: dakoniti 'ordinare qcn. diácono', papovati 'essere papa', popiti 'ordinare qcn. prete', popiti se 'diventare prete', popovati 'essere prete, fare il prete'. 5.5.2. Nel sottocodice della vita contadina e della vita degli animali: jatiti se 'adu-narsi a stormi', kuluciti 'fare lavori tributari', janjiti se, koziti se, maciti se, prasiti se, steniti se, teliti se, zdrijebiti se 'figliare detto di pécora, capra, gatta, scrofa, cagna, mucca'. 5.5.3. Nel settore dell'agricoltura, dell'agronomía, della zootecnia, dell'edilizia e dell'economía in generale: krmiti 'daré il foraggio al bestiame', mediti 'addolcire con miele', mostiti 'gettare un ponte', zobiti 'daré l'avena al bestiame, ziriti 'ingrassare con ghiande', ziviciti 'cingere di siepe (viva)', zljebiti 'fare la grondaia'. 5.5.4. II croato é piü ricco dell'italiano nell'esprimere il modo di comportarsi e di agiré della persona che svolge una certa attivitá: agovati 'esercitare il potere di agá', banovati 'essere baño', knezovati 'essere principe/conte', nonché nell'esprimere il modo di passare varié feste: bozicevati 'passare/festeggiare il Natale', pirovati/svad-bovati 'celebrare/festeggiare le nozze', uskrsovati 'passare/festeggiare la Pasqua'. 95 6. BIBLIOGRAFIA Anič,V.(1994) Rječnik hrvatskoga jezika, Novi Liber, Zagreb. Babic,S.(1991) Tvorba riječi u hrvatskom književnom jeziku. Načrt za gramatiku, Hrvatska akademija znanosti i umjetnosti, Globus, Zagreb. Cortelazzo,M.,Cardinale,U.(1988) Dizionario di parole nuove 1964-1987, Torino. Dardano,M.(1978)La formazione delle parole nell'italiano di oggi, Bulzoni, Roma. Deanovic,M.-Jernej,J.(1992) Talijansko-hrvatski rječnik, Školska knjiga, Zagreb. Deanovic,M.-Jernej,J.(1991) Hrvatsko-talijanski rječnik, Školska knjiga, Zagreb. 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Oblikovno in pomensko so hrvaškim izpeljanim glagolom ustrezniki italijanski bastonare, lucidare, danneggiare, verdeggiare, nidificare, acidificare, marcire, facilitare, sponzorizzare, modernizzare, pogostoma pa tudi parasintetične tvorbe, kot accampare, aggomitolare, imbiancare, imbianchire, injuriare, ingiallire, incalvire, rasserenarsi, ringiovanire. Velikokrat pa hrvaški izpeljani glagol v italijanščini nima ustreznice v izpeljanem glagolu, pač pa v raznih sintagmah, kjer ob glagolu najdemo samostalnik ali pridevnik, tako danovati 'passare/trascorrere la giornata', kundačiti 'batiere col calcio del fucile', mladovati 'essere giovane', kračati 'divenirpiü corto'. Iz nabranega gradiva je mogoče trditi, da je hrvaški jezik v nekaterih pojmovnih poljih bogatejši, tako v religiozni terminologiji (papovati, popovati), pa tudi v izrazih iz kmečkega življenja in živalskega sveta (kolučiti, teliti se), iz poljedelstva, pastirstva, gospodarstva (krmiti, mostiti, zobiti, živinčiti). Hrvaščina tudi laže tvori glagole, ki pomenijo obnašanje ali neko dejavnost (agovati, banovati, knezovati, pašovati) ali pa izražajo neko praznovanje (božičevati, pirovati, svadbovati, uskrsovati). 96