PROGRAMMA DELLA I. R. SCUOLA REALE SUPERIORE IN PIHANO PUBBL1CAT0 DALLA DIREZIONE ALLA FINE DELL’ANNO SCOLASTICO 1876 - 77 TRIESTE TIPOGRAFU JH r.ODOVICO Hl'.UKMANSTORPER 1877. Ä&yf/f j PROGRAMMA DELLA I. R. SCUOLA REALE SUPERIORE IN PIHANO PUBBLICATO DALLA DIREZIONE ALLA FINE DELL’ANNO SCOLASTICO 1876 - 77 TRIESTE TIPOQKAFIA DI LODOVICO ITEHKMAN3TORPKR i 877. BAROMETRO ANEROIDE COME ISTRUMENTO IPSOMETRICO L’ occasionc di dovermi impegnare in alcune ricognizioni ipsoraetriche nell’Istria, mi diede motivo di coordinare qualche ricordi di esperienze, clic in altro tompo mi sono fatto sull’ uso pratico deli’ Aneroide. Di questo interessante apparato, in moltissimi libri di fisica si trova la descrizione piü o meno illustrata, ma se ne dice poco riguardo all’uso nelP apprezzamento altimetrico del terreno. No-tizie piü frequenti si trovano riguardo all’ uso pneumatico ed al metcorico. Gl’Ingegneri e particolarmente quelli impiegati nelle ferrovie, hanno piü volte argomento di studiare le elevazioni relative, in zone di terroni montuosi, e 1’ Aneroide in simili rilievi puö essere adoperato con soddisfacenti risultati. Sc poi si considerano le difficolta ed i pericoli che s’incon-trano ncl valersi del barometro a mercurio per l’altimetria, e certo che tra gli apparati costruiti per tale scopo, il barometro metallico k da preferire; percliö di reale utilitii pratica, e come istrumento da viaggio. In oggi se ne costruiscono di tanto per-fezionati, da potersene valerc con bastevole fiducia. Se ne fanno di grandezza tascabile, comodissimi al tra-sporto, cosl al pari deli’ orologio sulla persona, non sono alterati da scosse clie le farebbero variare le indicazioni. A questo apparato si sono date varic forme c modifieazioni interne. Quello del Vidy e generalmente apprezzato per il rai-gliore, e questo solo viene qul assunto. § 1. Vidy circa 1848 ha immaginato il suo barometro Aneroide cioe senza liquido. Esso ti formato di una specie di scatola me-tallica nella quäle e fatto il vuoto. Una delle superfici 6 disposta in maniera ehe prova, con sensibilitä ammirabile, le variazioni della pressione atmosferica, colla quäle fa equilibrio median te la sua elasticita. Aumcntando o diminuendo la pressione, la super-ficie metallica concepisce dei piccoli movimenti in un verso o nell’opposto, i quali sono trasmessi ad un congegno e da queeto da una lancetta per cui vengono indicati sopra un circolo, comc nel barometro a quadrante. Sul circolo si segna la scala con un barometro campione. Siccome col tempo i corpi solidi tenuti costantemente tesi o compressi, variano nella loro elasticita; un tale effetto farebbe alterare i movimenti nella faccia elastica della scatola. Per cor-reggere 1’ errore che da ciö deriverebbe nclle indicazioni deli’ Aneroide, si č disposta una vite regolatrice del congegno, per rimctterc 1’istrumento in accordo col barometro a mercurio. E noto ehe la colonna barometrica conserva a livello del mare una media altezza di 760 millimetri, e siccome la pressione atmosferica decresce dal basso all’alto, cosl si deprime quella colonna, quanto piü cresce 1’ altezza a cui viene portato 1’ istru-mento. su questo prineipio ehe si applica il barometro a mercurio e quindi anche 1’ Aneroide, sebbene a minori limiti, per misurare le altezze assolute (altitudine), cioe rispetto al livello del mare, c le altezze relative, cioe rispetto ad un piano oriz-zontale dato. Poieliö dalla conoscenza altimetrica si possono dedurre le forme del terreno, ne emerge 1’ utilitä di questi istrumenti nei rilievi topografici. E conosciuto ehe la densitä deli’ aria decresce a misura ehe si considerano regioni atmosferiche piü elevate; ma se si consi-dera costante per pieeole altezze, siccome a 0° il rapporto fra la densitä deli’ aria e quella del mercurio 6 10466: l, 1’ abbassamento di un millimetro nel barometro portato ad una eerta elevazione, indicherebbe ehe la colonna d’aria ha diminuito di 0,001 X 10466, ossia di 10“,466; e cosl 1’ abbassamento nel barometro di n mil-limetri, portato a maggiore elevazione, determinerebbe la relativa localitk come elevata n volte 10m,466 sulla prima. * II calcolo diinostra ehe, supposta costante la densitk del-1’ atmosfera a tutte le elevazioni, le altezze della colonna baro-metrica diminuiscono secondo una progressione aritmetiea e le altitudini erescono in progressione geometrica. Ma siccome la densitä deli’ aria decresce dal basso all’alto, e nell’atmosfera si vcrificano altri mutamenti, non sarebbe am-missibile che per piccole differenze di altezze, 1’ induzione avvertita per il barometro a mercurio. Quando perö 1’ azione della temperatura non lo sconsigliasse. Una correzione relativa a questa causa e indispensabile, particolarmente allorquando si debbono paragonare letture baro-metriclie fatte in ore diverse cd in differenti localitk; perche es-sendo 1’ altezza baroinetrica in ragione inversa della densitk del mercurio, non avvenga che per differenti pressioni atmosferiche risultino altezze eguali o non perequate. Sostituendo il barometro Aneroide a quello a mercurio, per rilevare le non assai grandi differenze di livello, riesce pik spedita l’opcrazione: e escluso 1’errore relativo alla temperatura del liquido, come pure 1’altro dovuto alla depressione deli’altezza barometrica * Moraldi e Cassini pel sccondo millimetro, oltre i 10“,466, aggiungevano altri O“,15; pel terzo 0“,30, ccc. in causa della capilaritä; c di piü, puö csscrc fatta astrazione alla differcnza di temperatura nell’ aria, trasportando l’Aneroido come 1’ orologio in tasca e facendo le letture eon quella solleci-tudine che aequista la persona bene esercitata e pratica. Senza qul deserivere il modo di giovarsi del barometro a mercurio nel rilevare le differenze di livello, basti il ricordo che e necessario il eoncorso di due osservatori e l’impicgo di due barometri perfettamente paragonabili; mentre coll’Aneroide s’im-pegna un solo operatore a compiere tutte le misurazioni altime-triche, nei limiti proposti. Pel calcolo delle differenze di altezze col barometro torri-celliano, sono conosciute delle formate subordinate a tutte le avvertite correzioni, ed alla latitudine dei luogbi in relazionc all’ ampiezza delle variazioni barometrichc, la quäle aumenta dali’equatore ai pali; e per l’Aneroide (trattandosi dell’appli-cazione a riconoscere differenze di livello meno grandi, tra punti compresi in una limitata zona di terreno montuoso), soddisfa una formula assai semplice, basata nella relazionc tra la densitä doll’aria e quella dcl mercurio, e nella riduzione delle osserva-zioni ad una stessa ora (§ 3). § 2- Si ö avvertito ehe il barometro mctallico dev’ cssere gra-duato comparativamente con uno a mercurio. Se nel graduare 1’ Aneroide rispetto ad una localitii si fossero ridotte a 0" tutte lc altezze osservate nel barometro a mercurio, anche tutte le pressioni atmosferiche segnate nell’ Aneroide risulterebbero pure ridotte a 0°. Fatto poi riilesso che, nell’ istrumento, la scatola metallica a vuoto, non e soggetta per se a sensibili variazioni per effetto dclla temperatura nella brevc durata dclP osservazione; bisogna convenire la preferenza per 1’ Aneroide, specialmente nel rilievo delle piccole differenze di livello, per le quali il barometro a mercurio riuscircbbc facilmente illusorio; ed avuto anche riguardo agli incomodi che prcscnta, ed al maggior contcggio espresso dalla formola rclativa. Avvertiti ehe d’ordinario nel commcrcio si trovano barometri Ancroide di poca esattezza, sarii utile di ricordare le condizioni alle quali deve corrispondcre l’istrumcnto per giovarsene come intendiamo. Un barometro esatto deve essere costruito secoudo tabelle indicatrici calcolate sulla latitudine e con riguardo alle condizioni mcteorichc del paeso nel quäle deve servire. * Conviene intanto riflettere ali’indicazione esatta del varia-bile del luogo, per avere un Ancroide opportuno per uua data zona. I fabbricatori inglesi pift ehe altri, sembra chc abbiano data maggiore importanza allo stabilire il variabile, su cui si basa 1’apparato. Gli Ancroide costruiti dal Casella di Londra, sono stimati fra i piü perfetti. ** Questo istrumento non puo essere costruito ebe per una elc‘ vazione assai inferiore alla massima a cui segna regolarmente il barometro a mercurio, ehe 6 di circa 7500 metri. L’Ancroide quando avrä tesi al massimo i fili metallici, rimarrä insensibile al crescere della elevazione. E perciö che si dovrä regolarvi la graduazione in modo ehe riesca sensibilissimo alla massima ascen-sione nel paese in cui si deve operare con esso. Dal fin qul detto si conclude, ehe 1’ Ancroide per 1’uso pro-postoci deve soddisfare alle seguenti condizioni: * L’ siltezza del barometro a mercurio varia (la un gioruo ali’ altro nou solo, ma in uuo stesao giorno: la differenza media tra queste variazioni nou ü la medesima in ogni luogo: la posizione geografica influisse a modificare le in-dicazioni del barometro anche in riguardo ai venti freddi e pesanti, o caldi ed umidi, da cui ö dominato il paese, e per questa causa si alza o si deprime piü o meno la colonna torricelliana: 1’ altezza media annuale a livello del mare aumenta progressivamente colla distanza dali’ equatore: fra le latitudini di 30 a 40 gradi raggiunge un massimo di O'»,703, e dccresce nellc latitudini piü elevate. ** Hollettino del Club alpino italiano. „Essere graduato comparativamente alle osservazioni baro-metriche dclla localitä fissata per base dclla zona in cui deve servirc. „Essere corretto per la temperatura nel senso suespresso. „Essere regolato in modo che indiclii le maggiori pressioni per la localitä fissata per base, riservando cosi la maggior parte del campo del quadranto alle minori pressioni. „Essere graduato a millimitri per evitare conteggi di ridu-zione,,. § 3. Per quanto si espose emerge che il barometro Aneroide dovrebbe essere meglio accettato per giovarsene nell’ apprezzare le differenze altimetriche dei punti piü importanti di un terreno da riconoscere c rilevare con speditezza. ßiguardo al modo di dedurre le differenze di livello, viene qul seguito il metodo del Capitano inglese Faweet. Egli si appoggia nella semplicissima relazione fra la densitä deH’aria e del mercurio a 0°, mentre trattandosi di non grandi differenze di elevazione, tiene per base che per ogni millimetro di variazione nell’ istrumento corrisponda una differenza di livello di metri 10,466. Kiduce alla stessa ora le osservazioni, quindi ammette im-plicitamente per principio, che le variazioni diurne del barometro Aneroide, dalla massima alla minima altezza, succedano con re-golaritä. Questo principio non potrebbe essere ammesso per il barometro a mercurio nella nostra zona temp er at a; perchö le variazioni diurne non si possono facilmente constataro eome quelle regolari delle regioni equatoriali; tuttavia lo si puö, nel caso nostro, accettare per 1’Aneroide, eome piü sensibile alle variazioni di pressione, senza risentire gli effetti della temperatura, allorchö si facciano le osservazioni in giornata di piü calma e nelle ore piü opportune, cioö dopo le 9 ant. alle 4 pom., e va-riando alquanto nelle diverse stagioni. La riduzione alla stessa ora delle osservazioni e importante, poichö dalle lctture deli’ Aneroide fatte al punto di partcnza, nel partire e nel ritorno, si deduce la lettura che 1’ operatoro avrebbe fatta sullo stesso punto nell’ ora in cui era sull’ altro da para-gonare col primo; quindi si ha il vantaggio di non aver bisogno della contemporanea osservazione sui due punti. Ora prendiamo a considerare uho degli esempi scielti dal Capitano Fawcet. Egli fa la lettura prima di partire; ed il punto da cui parte 6 quello relativamente al quäle si vogliono ottenere le elevazioni di altri. L’ ora della prima osservazione essendo 9,50 ant., c quello del ritorno 1 pom. (ore piü propizie per la regolaritä delle va-riazioni). Prima di partire .... ore 9,50 ant lett. 0m,7493. Al ritorno................ „ 1 pom. ... „ 0™,75184. L’osservazione fatta sopra un altro punto alle ore 11 ant. ö Om,7747. Ne segue che dalle 9,50 ant. all’ 1 pom., per cause cstrin-seclie, 1’Aneroide ha variato di 0m,00254 ... * Alle 11 ant. la lettura alla stazionc di partenza sarebbc stata: Om 009^4. («)••• Ü» 7493 + -^^ XI “»,50. Ammettendo con cič> che lc variazioni deli’ Aneroide nella localitii di base succedano con regolaritä dalle ore 9,50 ant. all’1 pom. Ne consegue: che se in ore 3,50 si ebbe una varia- 0m 00254 zione di 0m,00254, in un’ora sarä prodotta quella di —— 0m 00254 o,jU cd in un’ora e mezza quclla di —’ ■ * X 1,50. E comc si fe prc- messo, qucsta ipotcsi puö ammettcrsi per 1’ Aneroide nelle giornatc piü calme c nelle ore piii propizie. * Si osserva che variazioni per cause intrinseche non potendosene pro-durre nell’istrumento durante le operazioni, 1’Autore ritiene che 1’Aneroide sia corretto per la temperatura. Ora eseguite nella (a) i conteggi indicati, risulta che alle ore 11 ant. la lettura alla stazione di partenza sarebbe stata di 0m,7503. La differenza delle letture colla quäle computare la difFercnza di livello dei due punti, sarä quella fra le due letture alle 11 ant. sui due punti stessi, cioč: Per la ricerca delle elevazioni non superiori a metri 300, puö essere all’Aneroide applicato il principio ammesso per il barometro a mercurio, ciofc: rappresentando con D la differenza cercata espressa in metri, e con d la differenza delle letture ridotte alla stessa ora ed espressa in millimetri, sarä: Questa k la formola .semplicissima, ovvero 1’altra (b) da adoperare nella ricerca delle elevazioni nci limiti avvertiti. Passiamo a casi particolari: 1.° Trovare la differenza altimetrica fra una data stazione, della quäle si conosca 1’altitudine di met. 835, ed un punto ad essa superiore. Operando coll’Aneroidc, si abbia p. es.: Alla staz. inf. prima di partire . . . ore 9,5 ant. . . . mili. 712,2 Riduccndo le due letture alla stazione inferiore ad una sola lettura alle ore 11, in cui si fece quella alla stazione superiore, si ba: 0“,7747 — 0m,7503 = 0m,0244. ossia D = d X : ovvero: D = “Yqqq- j 0 finalmente 10466 D~ 0,0955’ • • • • W „ „ al ritorno Alla stazione superiore . „ 1,5 pom. . . „ 714,2 „ *11 ant. ... „ 092,5 Staz. inf. orc 11 ant. 712,2 + — X 1,5 = mili. 712,95. ’ 4 ore ’ Ora si ricordi la formola D = uella quale la diffe- UjUJOD renza d delle letture nelle due stazioni alle ore 11, sarä: d — mili. 712,95 — mili. 692,50 = mili. 20,45. Quindi la differenza di elevazione ehe si domanda sarä: B=ö;594ä = 2Mm“,ri- L’altitudine della stazione inferiore essendo di met. 835, quella del punto ad essa superiore sarä: 835 + 214 — 1039 metri. Nei rilievi ipsometriei non 6 perö necessario di eonoscere 1’altitudine di uno dei punti del terreno, por ottenere la difie-renza di elevazione relativa con altri. 2.° Determinare l’altezza di una localitä relativamente ad una data situazione di minore altitudine: Situaz. inf. prima di partirc . . . ore 10,5 ant. . . . mili. 607,6 „ „ al ritorno.............. „ 2 pom. . . „ 609, Localitä superiore................... „ 11,5 ant. ... „ 594,6 Situaz. inf. alle 11,5 ant. 607,6 + ^ X 1 = 607,6 + 0,4 = 608. Quindi d — 608 — 594,6 = 13,4; e finalmcnte D = metri altezza cercata. Ora č facile comprendere che operando analogamente per localitä di 300 in 300 metri circa, successivamente pift elevate rispetto ad un piano di base; si poträ determinare con bastevole approssimazione una serie di punti corrispondenti ciascuno ad una equidistanza grafica, e pei quali passa una curva. Consc-guentemente č chiaro che l’Aneroide puo giovare nel rilievo della forma altimetrica di un terreno monteroso, con grande speditezza. Qualorä si dovesse far uso di un Aneroide soddisfacente a tutte le condizioni richieste, perö non costruito per un dato paese, sarä necessario di premettere la ricerca della correzione da farsi alle lctturc, con ripctnte c parecchic osservazioni comparate al barometro a raercurio. § 4. Quegli operatori ai quali piü dirottamante fu riferito 1’at-tualc tema, possono trovarsi anclic alla nocccssita di dover rico-noscere altitudini in limiti piü grandi dei sopra considerati. Sarebbcro quindi nel bisogno di giovarsi del proeedimento ordi-nario con due osservazioni contemporanee. Torna perciö utile ad essi, come al viaggiatore scienziato, di ricordare il modo di far uso, in simili casi, deli’ Aneroide in sostituzione del barometro a mercurio, inviando perciö lo stu-dioso ai libri nei quali trova materia per questo argomento. Tuttavia šara comodo di riunire qui, compendiosamente, cio ehe riguarda il tema ora proposto. Per pro ceder e con regolaritk in cosiffatte ricerehe, č me-stieri di avere due Aneroidi ben comparati, uno pošto alla sta-zione inferiore e 1’ altro alla superiore. Indi, in uno stesso mo-mento, due osservatori notano le letture indicanti la pressione atmosferica, ed anclie la temperatura deli’ istrumento c quella deli’ aria. * Con questi dati e mediante 1’ uso di tavole c formole cono-sciute, si calcola 1’attitudine cercata, o si trovano le differenze di altezze fra le due stazioni, le quali non devono essere molto lontane, affinche le indicazioni barometricbe non derivino da diverse condizioni atmosfericbe nei due luoghi di osservazione. E necessario di operare in giornatc serene, di calma c nell’ ora della pressione media diurna, cioe al mezzodi. Oltmanns costrusse tavole colle quali si calcola con molta semplicitä la differenza altimetrica fra due stazioni, c proposc * L’ Aueroidc per quest’ uso deve avere un termometro ccutigrado lisso al quadrante. Deve CBsere presente un termometro libero per la temperatura deli’ aria. una formola pure semplicissima, la quäle fu dedotta per il ba-rometro a mercurio e modificata nel sostituire 1’ uso deli’ Aneroide. A questa daremo la proferenza, sebbene anelie altre formole sieno pure comunemente accolte, come ad esempio quella di Laplace. Sia D la differenza cercata, e si rappresentino con D', D D1“ i valori approssimati per avere D corretta. Chiamando con II, II' il numero dei metri corrispondenti alle altezze h, h‘ delle colonne barometriche alle due stazioui inferiore e superiore, sarä per una prima approssimazione: D1 = H — ir Ma siccome ad ogni grado di differenza nella temperatura dci barometri, si lia una diminuzione di lm,45 nell’altezza, cosl chiamando T, T‘ le temperature corrispondenti dei barometri, sarä per una seconda approssimazione l’altezza data da D" — II — IT — lm,45 (T — T). Relativamente alla temperatura deli’ aria, risultando da espe- rienze che da 0° a 100°, per ogni grado la dilatazione dell’aria b di Vas o del suo volume, cosi il valore di D" sarä minore del reale, mentre per ogni grado accresce di r/2.-0) quindi per D" diventa D" D“ + E siccome 1’ aria diminuisce di temperatura passando ttöU da uno strato inferiore ad uno superiore, cosl considerata questa variazione uniforme, si potrii assumere la temperatura media come costante. Indicando con t, e t‘ le temperature estreme, la media t + V sarä:------e quindi D“ diventa: D" + ^ — D“ + 2 (t + t‘) • 250 2 ~ 1000 ( eosicbč per una terza approssimazione, l’altczza sarä data da: D'" = 11-H1- lm,45 (T - T1) + ^ 2 (t + V); alla quäle aggiungeudo anche la correzione di Laplace, relativa alla latitudine, che indicheremo con L, si avrä 1’ altezza doraan-data, ciofc: D = H — H' — lm,45 (T— T‘) + ^ 2 (* + V) + L. Ma volendo adopcrare l’Aneroide, questa formola vienc modificata nel coefficiente relativo alla temperatura dei barometri. Da ripetute esperienze risulta che per ogni grado di temperatura dei barometri si ha la diminuzione di 0m,025; per cui dalla formola precedente si ha: D = H— H‘ — O“,025 (T - T‘) + 2 (t + t‘) + L. Vengono qul riportate due tavolo collc quali 6 assai facile calcolare questc formole. ■^.ltezze eoa:rispon.d.eiiti alle pression.1 Toarosn-etriclie. h a h MM a 37 419 212 58 3998 136 38 631 207 59 4134 134 39 838 201 60 4268 132 40 1039 197 61 4400 129 41 1236 192 62 4529 123 42 1428 187 63 4657 125 43 1615 183 64 4782 124 44 1798 179 65 4906 121 45 1977 175 66 5027 120 4G 2152 172 67 5147 118 47 2324 167 68 5265 * .... V , 116 48 2491 164 69 5381 115 49 2655 161 70 5496 113 50 2816 158 71 5609 111 61 2974 155 72 5720 110 52 3129 151 73 5830 108 53 3280 149 74 5938 107 54 3427 146 75 6045 106 55 3575 144 76 6151 104 56 3719 141 77 6255 102 57 38G0 138 78 6357 102 La colonna delle differenze d serve a calcolarc il valorc dei millimetri di baromctro, e ncllo stesso tcrapo da anclie 1’ al-tczza corrispondete a ciascun centimetro del barometro. II. Coirezioae relative, alle- latit-u.ca.lzic sossag-osimale del lvLogro. Altezza approsai-mata D'“ 0° 10° 20° 30° 40° 50° 55° m m ra m m m m m 200 1,20 1,20 1,00 0,80 0,60 0,60 0,40 1000 5,70 5,70 5,10 4,30 3,40 2,60 2,20 2000 11,60 11,50 10,40 8,80 7,00 5,10 4,20 3000 17,90 17,60 15,80 13,60 10,80 8,00 6,60 4000 24,60 24,00 21,90 18,70 16,10 4,20 9,40 5000 31,80 30,90 28,40 24,60 19,90 15,00 12,70 6000 38,50 37,50 34,60 30,00 24,60 18,50 15,70 Vogliasi determinare 1’ altezza di un luogo usando delle precedenti tavole, sapendo di essere in latitudine di 46°, e che la pressione indicata dal barometro nella stazione superiore ö 7t' = GO,70; alla staziono inferiore h = 76, o le temperature dei termometri eguali a quelle deli’ aria, T = t = 0°, T = t‘ =. 10° si avrä: Per h = 76,00 .....................................6151'“ = II „ h‘ = GO,00 ......................... 42G8m,00 0 70 X 132 ’ ............ 4360, 40 4360m,40 = II Quindi T)‘ =..........................................1790ra,60 0,025 (T — T) = 0,025 X — 10 — 0, 25 Sicclie D“ =.................... 1790”,35 2 _ 1790“,35 looo ^ — looo 21° — _i±jJ---------------------- Conseguentemente sarä D'" =........................ 1826m, 16 Per la correzione L dalla tav. II.................. 2, 60 Altezza domandata I) —....................... 1829“,76. Nel coordinare questa breve memoria ho utilizzate di mie annotazioni relative ad esperienze che in altro tempo ho avuto motivo di esercitare, ed approffittai anehe di puhblicazioni in diversi libri. Cosl mi pare compendiato quanto puö essere di guida al-1’operatore negli apprezzamenti ipsometrici in una zona montuosa. D.k F. LocATr. N0T1ZIE ÜELLA SCUOLA. PERSONALE INSEGN ANTE. XDir ettore. Lucati Dr. FranCOSCO, mcmbro tleli’ i. r. Consiglio Scolastico pro-vincialc dell’ Istria. Insegnö fisica in IV.0 c VI.0 corso — ore scttimanali 7. Docenti effettivi. Bertamini Albino, insegnö lingua tedesca in V.u e VI.0 corso — storia in IV.0 — geografia in I.0 e IV.0 — aritmetica in I.° — orc settimanali 16. Borri Luigi Prof., insegnö geografia in II.0 e III.0 corso — storia in II.0 III.0 V.0 VI.0 VII.0 — ore settimanali 17. de Hassek Oscarre, insegnö italiano e tedesco in VII.0 corso — francese in V.0 VI.0 VII.0 — ore settimanali 16. Katalinič Dr. Domenico, sacerdote secolarc, insegnö italiano in I.° II.0 IV.0 V.0 VI.0 corso — orc settimanali 17. Nicolich Emanuele, insegnö storia naturale in I.° e V.0 corso — ebimica in IV.0 V.° VI.0 VII.0 — orc settimali 16. Perko Ferdinando, insegnö disegno a mano dal II.0 al VII.0 corso e calligrafia in I.° — ore settimanali 20. Petronio Pietro Prof., insegnö matematica in V.° corso — geo-metria descrittiva in V.0 e VII.0 corso — geometria col disegno in I.° — orc settimanali 17. Spadaro Don Nicolö, catcchista, insegnö rcligione in tutti i corsi — italiano in III.0 — ore settimanali 15. Supancich Dr. Michele, insegnö geometria descrittiva in VI.0 corso — geometria col disegno in II.0 III.“ e IV.° — ore settimanali 12. — Ginnastica con ore settimanali 6. Zavagna EnriCO Prof., insegnö matematica in VI.0 e VII.0 corso — lisica in III.0 e VII.0 — ore settimanali 18. S-u.ppleaa.ti. Stefani Attilio, regolarmente abilitato per il magistero di storia naturale, matematica e fisica — insegnö storia naturale in II.0 VI.0 e VII.0 corso — lingua tedesca in I.° e III.0 — ore settimanali 17. Pregelj Valentino, insegnö lingua tedesca in II.0 e IV.0 corso — matematica in II.0 III.0 e IV.0 — ore settimanali 17. PIANO DIDATTICO. Religion«. 1—IV classe, in ogni classe 2 ore per settimana. La meta tleli’ insegnamento in generale e di ciascuna classe in particolare, viene fissata dalle Autorität superiori ecclesiastiche (per gl’ Israeliti dai Capi tlelle comunitii religiöse) e comunicata alle scuole reali dali’ Autoritä scolastica provinciale. Iiingna italiana. Meta deli’ insegnamento per la scuola reale inferiore. Lcggcrc e parlare corretto, sicurezza nell’ usare in iseritto la lingna ita-liana senza errori di grammatica e di ortografia; conoscenza della grammatica e della sintassi. Meta d’ insegnamento per la scuola reale completa Verša-tezza e correttezza di stile nell’ usare la lingua italiana a voce ed in iseritto rispetto a quelli oggetti, ehe stanno entro la cerchia tl’ idee degli scolari; cognizioni storiche ed estetiche dei punti piü educatlvi della letteratura italiana; earatteristica delle principal i forme espositive della prosa e della poesia, attinta per propria lettura. 1 classe, 4 ore per settimana. — Ripetizione delle parti regolari della grammatica, e delle irregolari i punti piii indispen-sabili. Proposizioni semplici e comjxtsie preše analiticamente da saggi ncl libro di lettura. Esercizi di lingua e di ortografia. Esporre a voce ed in iseritto semplici raceonti c brevi deserizioni pria lette o narrate. Ogni meso tlue temi domestici ed un tema scolastico. II classe, 4 ore per settimana. — Complctamcnto della gram-matica; proposizioni semplici e composte in base ad un testo di grammatica. Iiiproduzione a voce ed in iseritto di brani pivi estesi e completi e tratti dal libro di lettura o raccontati dal maestro. Imparare a memoria e reeitare brani di poesia e di prosa anteriormente spiegati. Ogni 14 giorni un tema domestico ed ogni quattro settimane una composizione seolastica. III classe, 4 ore per settimana. — La proposizione contratta e la composta. Diverse specie di proposizioni secondarie (dipen-denti), accorciamento delle medesime; la teoria delle interpunzioni nella sua relazione colle sintassi. Composizioni di varie specie, parte delle quali relative all’ insegnamento della storia, della geografia e delle scienze naturali. II numero dei lavori in iseritto come nella II classe. IV classe, 3 ore per settimana. — Ripetizione sistematiea della sintassi; del parlar figurato, tropi c figure retoriche. II piü importante delle diverse specie di poesie, della prosodia e della metrica in unione e in base alla lettura. Lettura approfittando della materia contenuta nel libro di lettura, per imparare a conoscero miti antiebi. Imparare a memoria e porgere. Componimenti con riflesso alle seritturazioni piü usitato nella vita pratica; il quanti-tativo dei temi come nella II classe. V classe, 3 ore per settimana. — Primc idee della lettera-tura; i principali serittori dei secoli XIII e XIV con ispeciale riguardo a Dante, Petrarca e Boccacio. Lettura di saggi caratte-ristici dei migliori autori di questi due secoli. Ogni 14 giorni alternativamente un tema domestico ed uno scolastieo. VI classe, 3 ore per settimana. — I piü importanti poeti e autori del sccolo XV e XVI. Lettura analitico-estetica di aleuni canti deli’ Orlando furioso deli' Ariosto c della Gerusalemc liberata del Tasso e di saggi scclti fra i poeti del secolo XVI. Temi come nella V classe. VII classe, 3 ore per settimana. — Lettura ed interpreta-zione della Divina Commedia di Dante. Nozioni della letteratura dei secoli XVII c XVIII, attinte della lettura di saggi scelti fra i poeti c serittori di questi secoli. Temi come nella V classe. Ungmi tedvsca. Meta tl’ insegnamento per la scuola reale inferiore. Lettura spedita, pronunzia esatta, accento corretto; conoscenza di tutta la grammatica e delle piü importanti regolo della sintassi; spedi-tezza nel tradurre brani di lettura facili dal tedesco ed in tedesco ; imparare la copia dci vocaboli comnni della lingua ; passabile sicurezza nell’usare la lingua tcdesca a voce cd in iscritto senza errori gravi in fatto di acccnto, di grammatica, di ortografia e di interpunzioni. Meta d’ insegnamonto per la scuola reale completa. Picna conoscenza della grammatica e della sintassi; correttezza in fatto di grammatica e di stile nell’ elaborarc temi piuttosto facili; conoscenza delle produzioni letterarie piü importanti dci tempi moderni, acquistata col mezzo di scelte letture. I classe, 5 ore per settimana. — Leggere ed accentuare esattamente le parole, cognizione della parte regolare della grammatica, compresi i verbi piü usitati della conjugazione forte; il piti importante della sintassi e delle regole di costruzione della proposizione semplice. Imparare a memoria vocaboli; tradurre speditamente a voce ed in iscritto proposizioni semplici nella lingua tcdesca. Spessi dettati. Ogni 8 giorni un tema di tradu- zione piuttosto facile d’indole grammaticale. II classe, 4 ore per settimana. — Ripetizione e completa- mento della grammatica, esercizio nei verbi della conjugazione forte e della irregolare. Sintassi della proposizione semplice. Aumento della copia dei vocaboli con riflesso alla lingua usuale. Lettura, csercizt ortografici; spesse traduzioni dalla lingua d’inse-gnamento nella lingua tedesca. Ogni 8 giorni un tema domestico ed ogni 14 giorni un tema scolastico. III classe, 4 ore per settimana. — Completamento della grammatica. Formazione e connessione della proposizione compo-sta. Periodi. Imparare a momoria vocaboli e frasi. Leggere brani di prose e poesie. Raccontare ed imparare a memoria le cose lctte. Esercizt ortografici, temi di traduzione. Lavori in iscritto come nella II classe. IV classe, 3 ore per settimana. — Completamento della grammatica colle forme anomale meno usitate. La teoria dei casi, dei tempi e dci inodi. Raccolta ed esercizT di frasi faccndo confronti colla lingua d’insegnamento. Riproduzione a voce edin iscritto e ricostruzione di brani completi e tratti dal libro di lettura. Esercizt di stile con riguardo alla vita pratica. Ogni 8 giorni alternativamente un lavoro domestico od uno scolastico. V classe, 3 ore per settimana. — Ripetizione sistematica della grammatica; prosodia e metrica. Spicgare ed imparare a memoria brani di lettura. Esercizt di stile. Ogni 14 giorni un lavoro domestico ed ogni mese un tema scolastico. Lingua d’insegnamento la tcdesca prendendo iu ajuto la lingua d’insegnamento. VI classe, 3 ore pqr settimana. — Lettura esauriente con spiegazioni relative alla grammatica ed al contcnüto. Prospctto dclla moderna letteratura sino a Gothe c Scliillcr. Ogni 14 giorni alternativanicnte im lavoro domestico od uno scolastico. Lingua d’ insegnamento come nella V classe. VII classe, 3 ore per settimana. — 11 periodo dclla lette-ratura da Schiller e Göthe sino agli ultimi tempi con brani di saggi. Lettura interpretativa di singoli drammi od opere epiche dei citati poeti. Temi come nella VI, lingua d’ insegnamento come nella V classe. Lingua francettc. Meta deli’ insegnamento nella scuola reale completa. Ferfetta conoscenza della grammatica dclla lingua francese, passabile speditezza nel tradurre dalla lingua d’insegnamento a voce edin iseritto componimenti prosaici piuttosto facili, esatta intclligenza di opere francesi piuttosto facili. V classe, 4 ore per settimana. — Pronuncia, lettura ed accentuazione; grammatica compresi ipifi usitati verbi irregolari, difettivi cd impersonali; le piü importanti regole della sintassi. Imparare a memoria vocaboli c frasi. Ogni 8 giorni un lavoro in iseritto. VI classe, 3 ore per settimana. — Ripetizione di volo di quanto fu appreso nella V classe. Completamento della grammatica colle forme anomale delle parti del discorso tiessibili e colle parti inflessibili. Sintassi. Ogni 14 giorni un tema domestico ed ogni 4 settimane un tema scolastico. VII classe, 3 ore per settimana. — Ripetizione e completa-mento di tutto 1’ insegnamento dclla grammatica. Breve prospetto della storia della letteratura. Lettura di opere di maggiore im-portanza formanti un tutto. Temi come nella VI classe. Geograf la e stori». Meta deli’ insegnamento per la scuola reale inferiore. Cono-scenza della supcrficic terrcstrc secondo le sue divisioni naturali e politiche, precipuamente quelle della monarchia austro-ungarica. Prospetto degli avvenimenti piii importanti di tutta la storia universale. Meta per la scuola reale completa. Conoscenza della geografia topiča c politica deli’Europa, in ispecie dei rapporti geografici della monarchia austro-ungarica; nozione dei piii importanti rap- porti degli altri continenti. Conoscenza degli avvenimonti princi-pali della stori a dei popoli secondo il suo nesso prammatico, con ispeeiale riflcsso alla storia deli’ Austria-Ungheria. I classe, 3 orc per settimana. — Principi fondamentali della geografia in quanto che sieno indispcnsabili a comprendere la carta geografica e possono essere appresi in modo intuitivo Descrizione sommaria della superficie terrestre secondo le sue proprietä natu-rali con riguardo alla sua divisione in popoli e stati (coli’ uso continuo della Carta). II classe, 4 ore per settimana. — A. Geografia, 2 ore: geografia speciale dell’Asia e dell’Africa; descrizione estesa del suolo e dei fiiuni d’ Europa (facendo costante uso delle Carte geograliche seolastiche e murali); geografia deli’Europa occidentale e meri-dionale. B. Storia, 2 orc: Prospetto della storia deli’antichitä. III classe, 4 ore per settimana. — A. Geografia, 2 ore: Geografia speciale del rimanente di Europa e segnatameute della Germania. B. Storia, 2 ore: Prospetto della storia deli’ cvo medio con ispeciale rilievo dei momenti della storia patria. IV classe, 4 ore per settimana. — A. Geografia, 2 ore: Geografia speciale della monarcbia austro-ungarica, punti principali della dottrina della costituzione. Geografia deli’ America e del-1’ Austrulia. B. Storia, 2 ore: Prospetto della storia deli’ evo moderno con estensione particolare alla storia della monarcbia austro-ungherese. V classe, 3 ore per settimana. — Storia deli’ anticbitii con riguardo ai dati geografici ehe stanno in connessione colla me-desima e con particolare rilievo degli amminicoli di coltura. VI classe, 3 ore per settimana. — Storia dei secoli VI sino al XVII preša ncl medesimo modo. VII classe, 3 ore per settimana. — Storia dei secoli XVIII e XIX preša nel medesimo modo. Breve prospetto della statistica deli’Austria-Ungheria con speciale riguardo alla costituzioue dello stato. Matematiea. Meta d’ insegnamento per la scuola reale inferiore. Spedi-tezza nei calcoli colla cifre e segnatamente nella loro applicazione a casi pratici importanti. Sicurezza nelle prime quattro operazioni fondamentali con numeri generali, come pure nella loro applica-zione nella soluzionc di equazioni di primo grado con una c piü iucognite. Meta per la scuola reale completa. Conoscenza fondata della matematica elementare ed esercizio spedito nclla medesima. I classe, 3 ore per settimana. — Sistema deeadico. Le operazioni fondamentali in numeri astratti ed in concreti senza e con frazioni decimali. Norme principali della divisibilita, massimo divisore comune e minimo multiplo comune. Frazioni comuni. Trasformazione delle medesime in frazioni decimali e vicevcrsa. Calcoli con numeri complessi con adeguato riflesso alla cosiddetta pratica italiana (calcoli colle parti aliquote). Temi domestici secondo il bisogno; ogni sei settimane un tema scolastico. II classe, 3 ore per settimana. — Moltiplicazione c divi-siono abbreviata con numeri decadici. 11 piü importante della dottrina delle misure e dei pesi, del denaro e delle monete. Ridu-zione delle misure, dei pesi e delle monete. Teoria dei rapporti e delle proporzioni. Catena; calcoli del percento, d’ interessc sem-plici, del disconto, del termine medio; regola di partizione. Temi in iscritto come nella I classe. III classe, 3 ore per settimana. — Avviamento alle prime quattro operazioni fondamentali in numeri generali. Portare un binomio alla seconda e terza potenza; estrarre la radice quadrata e la cubica da numeri speciali. Ripetizione del quantitativo del-1’ aritmetica finora trattato c fondato esercizio nel medesimo mediante tomi adatti. Calcolo degl’ interessi composti. Temi in iscritto come nella I classe. IV Classe, 4 ore per settimana — Teoria scientificamente svolta delle prime quattro operazioni fondamentali con numeri generali. Massimo divisore comune e minimo comune multiplo. Teoria delle frazioni comuni. Equazioni di primo grado con una e piü inco-gnite. Soluzione delle cosiddette equazioni in parole Ripetizione del quantitativo deli’ aritmetica finora prešo ed esercizi fondati nel medesimo mediante temi analoghi. Temi in iscritto come nella I classe. V classe, 5 ore per settimana. — Aritmetica generale, 3 ore per settimana: Ripetizione connessa del quantitativo deli’ aritmetica generale finora prešo. I sistemi numerici in generale ed il decadico in particolare. Oivisibilitä dei numeri. Frazioni decimali. Potenze c radici. Numeri immaginari e complessi c le quattro operazioni fondamentali coi medesimi. Rapporti c proporzioni. Logaritmi. Geometria, 2 ore per settimana. — Planimetria. Temi domestici secondo il bisogno; ogni 6 settimane un tema scolastico. VI classe, 6 ore per settimana. — Aritmetica generale, 3 ore per settimana: Frazioni continuc. Equazioni quadrate con una incognita. Equazioni esponenziali. Equazioni diofanticho. Progression! aritmetiche e gcometriche. Calcolo degl’ interessi coniposti. Tcoria dellc combinazioni. Teorema sui binomii. Geometria, 3 ore per settimana. — Goniometria, trigono-metria piana, stereometria. Lavori in iscritto comc nella V classe. VII classe, 5 ore per settimana. — Aritmetica generale, 2 ore per settimana: Teorie fondamentali del calcolo di probabi-litä con applicazione ad una tabella sulla mortalitä. II piü importante snlle serie aritmetiche di ordine superiore con riilesso alle iuterpolazioni. Geometria, 3 ore per settimana. — Trigonometria sferica con applicazione a quesiti della stereometria e deli’ astronomia sferica. Geometria analitica del piano e segnatamente le rette, il cer-chio e le linee della sezione conica prese analiticamente. Ripeti-•zione per via di numerosi temi del quantitativo d’ aritmetica e geometria insegnato nelle classi superiori. Lavori in iscritto come nella V classe. lMscgno geometrico c geometria rappreseutativa. Meta d’ insegnamento per la scuola reale inferiore. Cono-scenza degli elementi della geometria e della teoria dellc costru-zioni geometricbe. Speditczza nel disegno lineare. Meta d’insegnamento per la scuola reale completa. Cono-scenza della tcoria della projezione e sicurezza nell’ applicarla alla teoria delle ombre ed alla prospettiva. I classe, 6 ore per settimana. — Teoria della geometria in-tuitiva. Disegnare forme geometriche piane a mano libera secondo i modelli cbe il maestro progetta sulla tabella, accompagnandoli di brevi spiegazioni necessarie a comprenderli, cioč disegni di linee rette e curve, di angoli, triangoli, poligoni, cercbi, ellissi e combinazioni di queste figure. Ornato geometrico, disegno di figure geometriche occupanti spazio, a mano libera e secondo le norme della prospettiva, eseguito dietro adattati modelli di filo di me-tallo o legno nell’ ordine seguente: linee rette e curve, poligoni, cerchi, corpi stereometrici. II classe, 3 ore per settimana. — Planimctria, la linea retta illimitata e il tratto in lunghezza; teoria degli angoli; sime-tria e congruenza di figure piane; proprietä del cerchio, posizione dellc rette rispetto al cerchio, angoli nel cerchio, vicendevole posizione di due eerchi. — Spiegazione dei requisiti pel disegno lineare, uso dei medesimi. Esercizio nelle piü importanti costruzioni planimetriche con adeguato riguardo all’ ornamento costruttivo. III classc, 3 ore per settimana. — Continuazione della pla-nimetria; misura c proporzionalitä dci tratti in lunghczza; somi-glianza di figure piane a linee rette ; calcolo deli’ arca delle figure piane; semplici casi di trasformazione c divisione delle mede-sime. Principi fondamentali della stereometria in riguardo alla vicendevole posizione delle rette e dei piani nello spazio; pro-prietä dei corpi piü importanti e rappresentazione dei medesimi nella loro base, nel loro spaecato e nelle loro reti; calcolo del-1’ area e dei contenuto cubico. IV classe, 3 ore per settimana. — Le operazioni algebraiche fondamentali in via grafica applicandole a temi concernenti la divisione di superficie e la trasformazione di figure piane. Deter-minare la posizione di un punto nel piano e relativa applica-zione a casi pratici. Teoria della costruzione delle piü importanti curve piane (linee della sezione conica, linee a rigiro, spirali). V classe, 3 ore per settimana. — Teoria della projezione ortogonale; punto, retta, piano; vicendevole relazione fra questi tre elementi spiegata per via di temi adattati (riferendosi sempre ai rispettivi teoremi di stereometria). VI classe, 3 ore per settimana — II triangolo materiale (cubico), projezione di corpi confinati da superficie piane; sezioni di corpi coi piani, vicendevoli sezioni di corpi confinati da superficie piane. II piü necessario sulla rappresentazione di linee curve; produzione e rappresentazione delle piü importanti superficie curve che piü spesso occorrono in pratica. VIIclasse, 3 ore per settimana. — Sezione piana delle piü importanti superficie curve, piani tangenziali sopra le superficie curve. Alcuni temi semplici sulla determinazione deli’ ombra nel-1’ illuminazione a raggi paralleli. Projezione centrale (prospettiva) limitata all’ essenza ed alla costruzione di alcuni temi elcmentari. Ricapitolazione di tutta la materia col mezzo di temi. Ntoria naturale c lisica. Meta d’insegnamento per la scuola reale inferiore. Cono-scenza delle principali forme dei mondo organico cd inorganico, basata sull’ intuizione cd esercitata nel distinguere. — Conoscenza dei fenomeni naturali facilmente intelligibili e delle loro leggi, acquisita per via di esperimenti, con riflesso alle applicazioni pra-ticlie che piü facilmente si comprendono. Meta d’ insegnamento per la scuola reale completa. Prospetto sistematico dei gruppi di animali e di pianto in base alla conoscenza dei fatti piü importanti sulla loro anatomia, fisiologia e morfologia. Cognizione delle forme e tlelle proprietä dei minerali di maggiore importanza, nonchfe dei fatti piü rilevanti sul campo dclla geologia. — Intelligenza dei piii importauti fenomeni natu-rali e leggi naturali col mezzo di esperimenti e di dimostrazioni in quanto ehe a ciö basti la cognizioue dclla matematica elementare. I classe, 3 ore per settimana. Istruzione intuitiva avente per oggetto la storia naturale e segnatamente I semestre: ani-mali vertebrati; II semestre: animali invertebrati. II classe, 3 ore per settimana. — Istruzione intuitiva avente per oggetto la storia naturale e segnatamente I semestre: mine-ralogia; II semestre: botanica. III classe, 3 ore per settimana. — Fisica esperimentale: proprietä generale dei corpi, calorico, elcttricitä, magnetismo. 1V classe, 3 ore per settimana. — Fisica esperimentale: sta-tica e dinamica dei corpi solidi, fluidi gocciolanti e aeriformi; suono, luce. V classe, 3 ore per settimana. — Storia naturale: Idee fon-damentali anatomico-fisiologiclie dei regno animale con ispeciale riflesso agli animali di ordine superiore; ordine sistematico degli animali. VI classe, 6 ore per settimana. — A. Storia naturale, 2 ore per settimana : Idee fondamcntali anatomico-fisiologiclie dei regno vegetabile. Ordine sistematico dellc piante, facendo emergere le famiglie piü importanti. — B. Fisica, 4 ore per settimana: Qua-litä generale dei corpi, i cosiddetti effetti delle forze molecolari, meccanica, acustica. VII classe, 7 ore per settimana. — A. Storia naturale, 3 ore per settimana: mineralogia, elementi di geologia. — Fisica, li. 4 ore per settimana: Magnetismo, elettricitä, calorico, luce-Teorie fondamentali dell’astronomia. Chimica. Meta d’ insegnamento per la scuola reale completa. Intelligenza fondata delle leggi cliimichc acquisita mediante esperimenti; cognizione delle materie prime di maggiore rilievo e delle loro j>iä importanti combinazioni con riflesso al luogo in cui si trovano cd alla loro importanza risjietto ai fenomeni della natura e all’iu-dustria. IV classe, 3 ore per settimana. — Prospetto delle materie prime piii importanti e delle loro combinazioni di maggiore intcrcsse per la vita pratica. V dasse, 3 orc por scttimana. — Leggi chimichc. Mctalloidi; inctalli leggeri. VI classe, 2 orc por scttimana. — Mctalli pesanti. Combinazio-ni del ciano. Idrati di carbonio ed i loro primi derivati. VII dasse, 2 ore per scttimana. — I semestre : Continuazio-ne c chiusa della chimica organica. II semestre: Ripetizione con-nessa di tutta la chimica con breve acccnno alle moderne teoric chimiche. (Lavori pratici nel laboratorio, ai quali prendouo partc sola-mente gli scolari piü bravi senza trascurare gli altri doveri loro imposti dalla scuola, vengono fatti in ore non obligate alPinse-gnamento). Discgiio a mano libera. Sccondo il piano didattico dei 9 agosto 1873, N. 6708, D., perö limitando l’istruzione nella VI e VII classe a 2 ore per scttimana per ciascuna classe. — II modellare rimane riservato alla libera partecipazione degli scolari piü bravi. Calligrafia. Meta deli’ insegnamento. Una calligraiia leggibile e piaccvole ali’ occhio. I a II dasse, in ciascuna 2 ore per scttimana. — Esercizi sccondo saggi escludendo ogni specie di serittura artificiosa. Oinnastica. Meta. Graduato rinvigorimento e convcniente coltura del corpo allo scopo di acquistare agilitä nei movimenti. Consolida-mento della salute e della freschezza dcllo spirito, cccitamento e sviluppo della forza volitiva, della perseveranza e del sentimento per 1’ordine. Esercizi. Graduati alle diverse etä degli allievi, e consisto-no in movimenti ordinati vi ed in esercizi elementari, cio&: colle baccbette — salti di fune — trave d’ equilibrio — scala orizzon-tale, verticale, obbliqua — pertiche di šalita — parallele — cordiuo volante — cavallina — sbarra — anelli — passo di volo. OKAKIO * a tenore del piano didattico per le Scuole reali deli’ Istria. MATERIE C 0 K S I OS a a I II III IV V VI VII m Religione 2 2 2 2 1 1 1 n Lingua d’insegnamento . . 4 4 4 3 3 3 3 24 Lingua tedesca .... 5 4 4 3 3 3 3 25 Lingua francesc .... — — — — 4 3 3 10 Geografia e storia . . . 3 4 4 4 3 3 3 24 Matematica 3 3 3 4 5 6 5 29 Disegno geometrico e geo-metria rappresentativa . 6 3 3 3 3 3 3 24 Storia naturale .... 3 3 — — 3 2 3 14 Fisica — — 3 3 — 4 4 14 Chimica — — — 3 3 2 2 10 Disegno a mano libera . . - 4 4 4 4 2 2 20 Ginnastica 2 2 2 2 2 2 2 14 Totale Ore . . 28 29 29 31 34 34 34 219 Seconda lingua 1 italiano . 4 4 4 3 3 3 3 24 del paese j slavo . . 4 4 4 3 3 3 3 24 LIBRI D’ INSEGfNAMENTO DEI QUALI SI FECE USO. Per la riottrfna religiosa. I e II Corso Catechismo maggiore. III „ P. Cimadomo, Catcchismo (lel culto cattolico. IV „ Schuster, Storia sacra deli’ antico c del nuovo Tc- stamento. V „ Scliiavi, Dogmatica generale. VI „ „ Dogmatica spccialc. Vil „ Martin, Morale cattolica. l*er la lingna italiana. I e II Corso Demattio F. Grammatica elementare. I „ Libro di lettura per le classi dei Ginnasi inferiori, parte prima. II „ Libro di lettura per le classi dei Ginnasi inferiori, parte seconda. III „ Demattio, Sintassi della lingua italiana. Libro di lettura per le classi dei Ginnasi inferiori, parte terza. Manzoni, Promessi Sposi. IV „ Demattio, Sintassi come in III corso. IV Corso Libro di lettuva per le classi dei Ginnasi inferiori, parte quarta. Carrara, Antologia, parte prima. V „ Picci, Guida allo studio delle belle lettere. Carrara, Antologia, parte seconda. Ariosto, Orlando furioso, edizione läolza. VI „ Picci, come in V corso. Carrara, Antologia, parte terza. * Tasso, Gerusalemme liberata. Maffei, Storia della letteratura. VII „ Picci. Carrara, Antologia, parte terza. Dante, Divina Commedia. Maffei, Storia della letteratura. Per la lingua tcdcsca. 1 e II Corso Clauss, Grarnmatica della lingua tcdesca. III „ Fritsch M., Grarnmatica della lingua tedesca. Dizionario tedesco - italiano e viceversa, di G. Maschka. IV „ Fritsch M., come in III corso. Libro di lettura, Clauss, Antologia tedesca, parte I. Dizionario, Maschka. V „ Fritsch M., come in III corso. Libro di lettura, Neumann, und Gehlen Deutsches Lesebuch, parte II. Dizionario, Maschka. VI „ Fritsch M., come in III corso. Libro di lettura, Neumann, parte III. Dizionario come sopra. VII „ Fritsch M. Libro di lettura, Neumann, parte IV. Dizionario, Maschka. Per la liiigiia IVaiucs»'. V, VI e VII Corso Ahn Dr., Nuovo metodo per imparare la lingua francesc. Libro di lettura, Telemaquc de Fenelon. Ocograiin c Stori». I e II Corso Bellinger, Elementi di Gcografia. Berghaus, Atlante scolastico di Geografia fisiea e politica, cdizione italiana. II „ Weiter, Storia del tempo antieo. Menke, Atlante del mondo antico. III „ Klun, Gcografia universale, parte III. Berghaus, Atlante come sopra. Weiter, Storia del medio evo. Spruner, Atlante storico geografieo. IV „ Klun, Geografia universale, parte III. Klun, Geografia speciale deli’Austria, parte II. Berghaus, Atlante. Plitz, Storia, parte III, per lc classi inferiori, evo moderno (edizione anteriore al 1873). Spruner, Atlante, come nel III corso. V „ Pütz, parte I, Storia universale per le classi superiori, evo antico (edizione anteriore al 1873). Spruner, Atlante storico, come sopra. VI „ Plitz, parte II, medio evo, Storia universale per le classi superiori (edizione come sopra). Spruner, Atlante storico. Tomek, Storia austriaca. Vil „ Plitz, parte III, evo moderno, Storia universale per le classi superiori (edizione come sopra). Spruner, Atlante. Tomek, Storia austriaca. Per la Natcmatica. 1 c II Corso Močnik, Manuale di Aritmetica per la prima c scconda elasse ginnasiale. 111 e IV „ Močnik, Manuale di Aritmetica per le classi terza e quarta ginnasiale. I, II, III e IV „ Močnik, Elementi di Gcometria per le scuolc Reali inferiori. V, VI e VII „ Močnik, Elementi di Algebra ad uso dei Gin- nasi superiori. Močnik, Geometria per i Ginnasi superiori. Tavole logaritmiche-trigonometriche, Močnik, edizione italiana. Per 1» Ocometriii «leserittiva. V, VI c VII Corso. Per ora seritti del Doccnte. Per la Storia naturale. I Corso Pokorny, Regno animale, edizione illustrata italiana. II „ Pokorny, Regno minerale e Regno vcgetale, edizioni illustrate italiane. V „ Schmarda, Elementi di Zoologia. VI „ Manganotti, Botanica. VII „ Lanza, Mineralogia. Per la Fisica. III e IV Corso Schabus, Principi fondamentali di Fisica. VI e VII „ Ganot, Elementi di Fisica. Per la Chimfca. IV, V, VI e VII Corso Roscoe, Lezioni di Chimica elementare. TEMI SCOLASTICI NELLA LINGUA D’ INSEGNAMENTO ELABORATI M KI TRE CORSI SUPERIORI. V CORSO. J. Pier delle Vigne c Federico di Svcvia. 2. Attilio Rcgolo, o la forza del sacrifizio. 3. La cittä e la campagna. 4. Lodi della sobrietä. 5. Uso del tempo. 6. Quali sono le gioie piü nobili dei giovanetti? 7. Quali circostanze favorirono presso i Fenicii la navigazionc ed il commercio ? 8. La gratitudine. 9. In quäle senso le scoperte avvcnuto nel secolo XV.° torna- rono utili alla letteratura. 10. Data una esatta definizione della storia, sc ne dichiarino i caratteri intrinseci c si stabiliscano le norme ehe deve sc-guire clii si proponc di serivere una storia. VI CORSO. 1. L’efficacia della parola. 2. Consolazioni cui reca seco la beneficenza. 3. La pazienza ö virtü delle anime forti. 4. Toccati di volo gli esereizi ginnastici dei Grcci e dei Ko- mani, se ne dimostri 1’ utilitk. 5. Quäle e il vero scoj)o deli’arte drammatica? G. La scienza 6 la piii durevole riechezza. 7. Si ragioni sullo studio dcllc lingue stranicre; c si dimostri quali fra queste tornerebbcro piü utili agli abitanti del-1’ Istria. 8. A quäle carriera vi sentite voi raaggiormente inclinato ? E quali fra le materie d’ inscgnamento avrebbero un rapporto piü stretto col vostro seopo? 9. Quali attinenze hanno le arti del disegno colla poesia, e quali sono i caratteri distintivi delle une e dell’altra? 10. Importanza oggettiva delle seienze naturali. VII COIISO. 1. Quali siano le risorse industriali e commerciali che il mare puö ofFrire all’Istria. 2. Quali siano le ragioni per cui i Promessi Sposi del Manzoni divennero in cosl breve tempo un libro tanto popolare non solo in Italia, raa anche all’estero. 3. Influenza delle crociate sulla eiviltä europea. 4. Timori e speranze di uiio študente all’ avvicinarsi dell’esame di maturitä. (Lettera ad un amieo.) 5. Quäle fu il processo storico di formazione della lingua ita- liana ? 6. 6 un conforto l’avere dei compagni nella sventura. 7. La vita cittadina considerata nel suo lato buono. 8. Qualitü doll’ uomo ehe vuol cssere rieonosciuto per colto. 9. La nave in mezzo al mare, immagine della vita deli’ uomo. 10. Importanza dell’invenzione della stampa. NOTIZIE STATISTICHE. MATERIE CORSI 2 3 1 11) 3 1 2 15 1 2 1 3 8 5 1 2 11 08 11 12 4 1 Eta degli Scolari alla fine deü’axmo. CORSI III VII AUMENTI ALLE COLLEZIONL Biblioteca. Boccardo, lisica del globo, v. 1. — Da Passano, geografia astronomica, v. 1. — Wagner, chirnica industriale, v. 2. — Mllnch, lisica, edizioue tcdesca, v. 1. — Verri, notti romane, v. 2. -Shakespeare, opere, v. 3. — Shakespeare, teatro, v. 7. — Lioy, eseursione in ciclo, v. 1. — Tomasco, Dizionario della lingua italiana, fino alla dispensa 174. — Botta, guerra deli’indipen-denza degli Stati uniti d’America, v. 7. — Tomaseo, hcllezza educatrice, v. 1. — Smiles, carattere, v. 1. — Supplemcnto pe-renne alla nuova enciclopedia popolare italiana, fino alla dispensa 1G8. — Altavilla, emulazione, v. 1. — Amico della gioventü, v. 3. — Biblioteca rosa, v. 20. — Besso, invenzioni e scoperte, v. 1. — Bodin, le grotte, v. 1. — Bruni, vera civiltä, v. 1. — Murton, i Mormoni e la cittä santa, v. 1 — Carraud, racconti, v. 1. — Cantü, Carlambrogio, v. 1. — Cantft, esempi di bontä, v. 1. — Carcano, dodici novclle, v. 1. — Celoria, comete, v. 1. — Clava-rino, polverc da cannone, v. 1. — Clodds, infanzia del mondo, v. 1. — Colet, infanzia di uomini celebri, v. 1. — Carnot, selva nera, v. 1. — Celler, settimana santa, v. 1. — Duplissis, inci-sione, v. 1. — Depping, le mcraviglic della forza c della destrezza, v. 1. — De Fonvielle, mondo invisibile, v. 1. — De Coster, la Zelanda, v. 1. — De Amicis, ricordi di Londra, v. 1. — Dargand, la Danimarca, v. 1. — Delcssert, manuale deH’uomo onesto, v. 1. — Franceschini, farfalle, v. 1. — Franck, morale per tutti, v. 1. — Galleria storia morale, v. 1. — Garelli, la forza della coscienza, v. 1. — Gouraud, i racconti di un fanciullo, v. 1. — llayes, terra di desolazione, v. 1. — Lcsagc, Gil Blas, v. 1. — Issel, viaggio nel mar rosso, v. 1. — Marion, meraviglic della vegetazione, v. 1. — Mouhot, viaggi nei regni di Siam, v. 1. — Monnier, Pompei c Pompeiani, v. 1. — Milani, primo passo alla scienza, v. 1. — Macö, servitori dello stomaco, v. 1. — Macö, storia di un boccone di pane, v. 1. — Magne Reid, naufraglii deli’ isola Borneo, v. 1. — Neri, Giannino, v. 1. — Pique, atmosfera, v. 1. — Paccini, racconti, v. 1. — Pera, esempi di virtü cristiane, v. 1. — Paglia, la camiscia, vol. 1. — Poussielgue, la Florida, v. 1. — Paravicini, Giannetto, v. 3. — Racconti morali, v. 1. — Robinson lo svizzero, v. 2. — Sogni dorati, v. 1. — Scarahelli, opere di misericordia, v. 1. — Smiles, viaggio di un ragazzo, v. 1. — Smiles, chi si ajuta Dio l’ajuta, v. 1. — Smiles, risparmio, v. 1. — Smiles, storia di cinque lavo-ranti, v. 1. — Stanley, ricerca di Livingstone, v. 1. — Savio, prima spedizione italiana nell’ interno del Giappone. — Touar, Racconti, v. 1. — Tomaseo, nuove letture, v. 1. — Viardot, mera-viglie della pittura, v. 1. — Vigneaux, viaggio del Messico, v. 1. — Vambery, viaggio d’un falso Dervisch, v. 1. — Koldewey, Naufragio della Sansa, v. 1. — Zoncada, racconti, v. 1. — Blanc, i prigionieri di Teodoro, v. 1. — Omboni, Geologia popolare, v. 1. — Stoppani, Geologia e Geografia fisica dell’Italia, v. 1. — Azeglio, Ettore Fieramosca, v. 1. — Azeglio, Nicolö de Lapi, v. 1. — Lacordaire, Elogi funebri, v. 1. — De Tedesco, crema-zione dei cadaveri, v. 1. — Hof- und Staats-Handbuch der Oester-reicliisch-Ungarischen Monarchie 1877. ID O 3ST I, Dali’Eccelso Ministcro del Culto ed Istrusione: Jahresbericht des k. k. Ministeriums für Cultus und Unterricht, für 1876. Oesterreichische Botanische Zeitschrift (fino alla dispensa N. 6 del 1877). Grundsätze der perspectivischen und Beleuclitungs-Erscheinungen, ecc. von Prof. Anton Andel. Camera di Commercio ed industria, resoconto del 1873 e 1874. Vienna. Dali’ 1. B. Istituto Geografko militare in Vienna: Die astronomisch-geodetischen Arbeiten 1875 e 1876. Dali' Eccelsa I. Ii. Luogotcncnza: Navigazione e commercio in porti austriaci 1876. Acta et Diplomata e Regio Tabulario Veneto. — Minotto. Dalla Giiinta Provinciale dell’ Istria: Notizie storiche di Pola. Notizie storiche di Montona. Ntoria naturale. Strix bubo — Caraho cormoranus — Numenius min. — Ardea minuta — Turdus pilaris — Fringilla canaria — Pcrdix cinerea. Chelonia imbricata. Squilla mantis — Scyllarus. Madrepora prolifera. Geodia placenta. Echinus esculentus (grande esemplare). Aracnidi 15 osemplari. Quattro grandi tavole colorite, montate in tcla, rappreseu-tanti l’anatomia delPuomo. Fislca. Due speccbi concavi sferici di mctallo, con carro a slitta per il loro movimento. Porta oggetti per gli speccbi. Lucimetro di Rumford. Spettrografo Preparati microscopici. Termometro Reaumur. „ Celsio. „ Fahrenb eit. Igrometro di Saussure. Dischi di vetro per esperienze di adesione. Sistema di carrucole, una lissa e 1’ altra mobile. Mortajo di porcellana — 4 bicchieri a piede. Pila termo-elcttrica del Nobili sopra sostegno. Pila di Volta di 50 coppie a piattello. Ruota di Barlow. Galvanometro multiplicatore. Elettroscopio a pendolino. Assortimcnto di lili conduttori. Apparato d’ induziono di Gaiffe. Due grandi tavole murali colorite e montate in tela, rap-presentanti una maccbina a vapore di alta pressione, con sezioni a dettagli. Chimica. Fu istituito quest’anno il laboratorio di chimica, dotato dai seguenti oggetti: a) Apparat/ cd utcnsili: Campana d’assorbimento di Geissler. Apparato d’ assorbimcnto di Licbig. Apparato essicatore di Bunscn. N.u 15 crogiuoli di porcellana a fondo rotondo. N.° 8 crogiuoli di porcellana a fondo piatto. N.° 20 coperchi per i suddetti crogiuoli. Uu apparato per distillare l’etere. Duc apparati a bolle per analisi organica. Lampada di Berzelius. Refrigeratore a serpentina di vetro. Due bottiglie di Bunsen per lavare i gas. Vasca idropneumatica di legno foderata di zinco, tinta ad olio. Vaschetta idropneumatica di metallo, tinta. Pressojo di oliva per le prove della porositä. Fornello di terra cotta. Tre bagni d’ arena, di ferro. Tubo ferruminatorio con due becclii a platino. Una capsula di platino. Porta provette per 24 pezzi. 4 dozzino di provette, assortite. 2 spazzole per le provette. 1 spazzola per i bicchieri di Berzelius. 24 bicchieri di Berzelius da 1" a 4" di diametro. 4 bicchieri di Berzelius a becco. 2 porta störte e filtri. 2 lampade a spirito. 13 capsule di porcellana di assortite grandezze. 4 crogiuoli di terra refrattaria. 4 crogiuoli di grafite. 2 tanaglie per provette (di legno). 2 tanaglie per crogiuoli (di ferro). 1 grande tanaglia di ferro. 1 tanaglia per tappi. Assortimento di tappi gutta-perca. Filo di platino. Lamina di platino. 3 Kil. di tubi vetro assortiti. Un fascio di bastoncini di vetro. Cinque tubi di sicurezza semplici. Cinque tubi di sicurezza composti. 10 lastre di vetro per coprire. Un trepiede di ferro solido. Duo trepiedi di lamerino. Un areometro per liquidi pift pesanti deli’acqua. Un areometro per liquidi piii leggieri. Una portaburette per due pczzi. Buretta di Gay Lussak. Buretta a rubinetto di Mohr. Buretta con morsette. 9 pipctte marcate. Una grande forbice. 6 tubi per assorbimento. 3 tubi a bolla pel cloruro di calee. 6 tubi due bolle. 3 lime tonde. 2 raspe. 3 lime triangole. Una morsa da banco. 6 morsette di Mohr. 3 pinzette. 2 trivelle. 12 matracci. 3 balloni semplici. Un foratappi di sei pezzi. 2 mortai di porcellana. 2 balloni di collodio. Un cucchiaio di ferro per il fosforo. Un tubo d’asciugamento. Un tubo grande per raccogliere gas. 4 balloni a due colli. Una casseruola di porcellana con copcrchio c legno. Reti di filo di ferro (assortite). Vasca di porcellana. Due forti fiasche. Una bolla a due colli. Una bottiglia di Woulf a due colli. Cinque bottiglie di Woulf a tre colli. Una campana di vetro. Un sostegno a forchetta. Un tavolino per sostegno. Due cilindri con piede, di vetro. Due cilindri senza piede, di vetro. Un cilindro di vetro con tappo. Un cilindro graduato, di vetro. Un sifone a pipetta. 4 capsulc di vetro. 5 triangoli di ferro per fornello. Un sostegno di ferro, con anello e trepiede. Un tcrmometro a due scale, Celsio e Rcaumur. 7 störte, duc delle quali con turacciolo. \ manico di Duc tubi di porcellana per analisi. Buretta semplice con due valvole. Un tubo graduato per 25 c. c. Una bottiglia a due colli per acqua distillata. Uu grande biecbiere a becco. Due bicchieri a piede. Un candeliere di ottone. 6 grandi vasi di vetro con turacciolo smerigliato. 6 fiaschette a doppio turacciolo, di vetro smerigliato. Una palla di gomma elastica. Una campana di vetro con collo a turacciolo smerigliato. Un martello di ferro. Una bottiglia con tubo al fondo. Tubi di guta-perca (vario diametro). b) Preparati reagenti: Acido idroclorico puro. „ „ comune. „ nitrico puro. „ „ comune. „ solforico comune. „ acetico glaciale. „ „ venale. „ arsenioso. „ carbolico. „ idrofluosisico. „ ossalieo. „ solforico puro. „ solforico fumante. „ tartarico. Ammoniaca comune. „ pura. Bicarbonato di soda. „ di potassa. Borace raffinato. Carbonato d’ammoniaca. „ di potassa. „ di soda pura. Cianuro di potassio. Clorato di potassa. Cloroformio. Cloruro di calce. Cloruro di cario. Cloruro di cromo. Cloruro di mercurio. Ferrocianuro di potassio. Fosfato di soda. Loduro di potassio. Carbonato di magncsio. Solfato di magnesio puro. Perossido di manganese puro. Mercurio. Molibdonato d’ argonto. Nitrato d’ ammoniaca. „ di barite. „ di stronziana. „ di potassa. Ossido di rame. Permanganato di potassa puro. Potassa caustica. Soda caustica. „ calcinata. „ cristallizzata. Solfato ferroso puro. „ di rame puro. „ di ferro. Zinco privo d’arsenico. „ comune. Solfo in canna. Alcool assoluto. Collodio. Parafina. Bcnzolo. Anilina. Naftalina. Indaco. Tannino. Rame. Glicerina. Fosforo. Iodio. Magnesio in filo ed in nastro. Scansia con N.° 30 bottiglie a turacciolo smerigliato, con reagenti per uso alla mano. DiMCgno gcoinctrico o«l a mano libcra. Studio di disegno geometrico, tav. 40. — Prof. Antonio Andel, Ornamenti, tav. 64. — Modelli di disegno a mano libera litografati di vario genere o diversi stili, tav. 40. ESA Ml Dl M ATIJ RITA Si presentarono agli esami di maturitä sette candidati pub-blici di questa i. r. Scuola Reale Superiore, ed lino privatista. I temi di clausura si elaborarono nei giorni 20, 21, 22, 23 e 25 Giugno, e furono proposti: 1. Per la lingua italiaua. Si desuma dagli insegnamenti della storia politica, quali possano essere, in generale, le cause interne della deCadenza degli stati. 2. Per la lingita tedeNca. Die Neapolitaner di J. W. von Göthe. — Tutta la pagina 95 sino ali’ottava linea della pag. 96. 3. Per la lingua Iranee.se. La condition des grands, par Pascal. — Dal principio a pag. 146 fino alla fine a pag. 148. — Ploetz. 4. Per la matematica. Si stabiliscano i valori dalle incognite dallo seguenti oqua- zioni: In una sfera di raggio R si fora un buco della forma di un cono diritto, il cui asse passa pel ccntro della sfcra, ed il vertice si trova sulla superficie di quclla. II raggio della base del buco e eguale a 4/s & Si domanda in quäl rapporto sta il volume del cono a quello della sfera. Quäle ö la durata del giorno piü lungo e quäle quella del piü corto a Graz (47°, 4', 20" lat. 33°, 6', 26" long.), se l’ob-bliquita deli’eclitica importa e = 23°, 27', 30"? 5. Per la gcoiuctria dcscrittiva. Determinare lo sviluppo di un prisma triangolare parallelo al primo piano di projezione. Costruire la sezione prodotta da un piano obbliquo ai piani di projezione in un paraboloido di rivoluzione. Una sfera poggia sul centro della faccia superiore d’ una piastra quadrata che trovasi sul primo piano; si costruiscano le possibili ombre nella ipotesi che i raggi luminosi paralleli abbiano una direzione arbitraria. Grli csami a voce si tennero ncl giorno 31 Luglio, sotto la presidenza deli’ I. K. Ispettore scolastico provinciale sig. Dr. Ernesto Gnad. Intervennero il sig. Pietro Vatta Podestä di Pirano, ed il sig. Carlo cav. de Foregoni. Prima deH’esame si ritirarono duc dei candidati pubblici, ed il candidato privatista. Furono dicliiarati maturi quattro, ed uno fu rimesso a nuovo esame dopo sei mesi I dicliiarati maturi sono: Albanese Sebastiano, Benvcnuti Nicolö, Ivancich Alberto, Puntcr Giacomo. CEONACA DELLA SCUOLA. Quest’ anno la scuola conta il sesto di sua istituzione, e presenta per la qnarta volta allievi all’esame di maturitä. Alla fine dell’ anno 1875-76 sortirono dal corpo insegnante i maestri supplenti Sig.‘‘ Benvenuti Carlo e Viezzoli Francesco, perchc, in conseguenza di concorsi, furono nominati a Maestri effettivi i Sig.rl Bertamini Albino e Nicolich Emanuele. In principio dell’anno la scuola popolare, che occupava il pian-terra deli’ Istituto, passö in altra casa, restando cosi a dispo-sizione della Reale Superiore i locali per istituire il laboratorio di chimica, la biblioteca ed il salone della ginnastica. In causa di molte riparazioni occorse e di riforme neces-sarie a ridurre quei locali rispondcnti alla destinazione, non si 6 potuto attivare regolarmente la ginnastica che in Febbraio, e la biblioteca solo in secondo semestre. A tale ritardo contribul il tempo occorso a costruire gli oggctti ginnastici, cd i mobili della biblioteca la quäle fu aperta con 438 volumi, in due sezioni, cioe: la giovanile e del corpo insegnante. Alle accennate esigenze veniva negli anni passati soddisfatto compatibilmente alla mancanza di locali idonei. La grave diffi-coltä a provvedere altrove per le scuole popolari, fu il ragione-vole motivo di ritardo a sistemare le ridette occorrenze nella Scuola dello Stato. La frequenza degli scolari alle letture fu soddisfatissima ed ha mostrato un vero interesse per 1’ offerto mezzo di coltura e nobile diletto. Nel 26 Maggio, dopo le lezioni pomeridiane, S. E. il Sig.r Ministero Stremayr onorava di sua visita questo Istituto, ispezio-nando in dettaglio tutti i locali, i mobili, e particolarmente le collczioni nei gabinetti, laboratorio chimico, biblioteca c le carte geografichc c storiche nci corsi. Espresso piü volte la sua piena soddisfazione. Era accompagnato da S. E. il Sig. Luogotenente Barone de Pino c dai Sig.ri Ispettori scolastici provinciali Dr. Gnail e Rlodič. La gentilezza e cortese afiabilitä dei modi di S. E. il Sig. Ministro, lo distinguono Dignitario sapiente, e standovi insieme si resta attratti da affettuoso rispetto. Nei giorni 28, 29 e 30 Maggio, 1 e 2 Giugno, 1’ Imp. Reg. Ispettore scolastico provinciale Sig. Dr. Gnad fece 1’ annuale visita alla Scuola, formandosi esatte notizic sull’ andamento didat-tico c disciplinare della medesima. Nel giorno 2 Giugno tenne conferenza col corpo insegnante, nella quäle espresse la propria soddisfazione riguardo al progresso ed alla morale degli allievi, nonche per lo stato in generale deli’ Istituto apprezzando 1’ ope-rosita di tutto il personale docente. L’ Eccelso I. R. Consiglio Scolastico prov. nella sedata del 5 Luglio preše a grata notizia il rapporto deli’ I. R. Ispettore scolastico prov. snllo stato didattico e disciplinare di qnesta Scuola, e con Dispaccio 9. d. m. N. 1053 espresse la sua piena soddisfazione al Direttore ed al Corpo docente per 1’ indelesso ed efficace adempimento dei propri doveri. II Maestro supplente Sig. Attilio Stefani, nel 28 Giugno a. c. ha completato 1’ abilitazione al magistero dclla Storia naturale, colla fisica e matematica ed in Luglio fu nominato a maestro elfcttivo. In principio dcll’anno s’inserissero 119 scolari pubblici, e due si presentarono privatisti. Nei pubblici fu compianta la morto di Giovanni Topich del III.“ corso avvenuta nel 12 Dicem-hre 187G. — Ai funerali preše parto 1’ intero Istituto e nella Cbiesa del inedesimo fu celebrata una messa funobre in suffra-gio deli’ anima del defunto. Furono quest’ anno graziati dalla Giunta provinciale del-1’ Istria, collo stipendio di tior. 100, cinque allievi di questa scuola, ed uno col sussidio di f. 40. In Aprile il Docente Sig. Oscarrc de Ilassek fu nomipato membro dell’i. r. Accademia degli Agiati in Rovereto. Con Dispaccio 28 Luglio deli’ Imp. Reg. Consiglio scolastico provinciale fu comunicata la nomina del prof. Sig. Enrico Zava-gna alla Scuola Reale di Stato in Trieste. PUBBLICAZIONI DELL’ AUTORITA. Ordinanza Ministeriale 27 Diceinbre 1876 N. 18740, colla quäle sono fissate le norme secondo le quali dev'essere, per l’avvenire, regolata la pratica che devono fare i candidati al magistero per le scuole medie, prima di venire impiegati in un Istituto. Ordinanza Ministeriale 30 Aprile a. c. N. 6332, colla quäle si prescrive che per ottenere la dispcnsa dagli esercizi ginnastici e necessario un’ attestato medico legalmente emesso o confermato dali’ I. R. Fisico distrettuale. AVVISO. L’ iscrizione degli scolari sarä nei giorni 30 Settembre, 1 e 2 Ottobre p. v., dalle ore 8 alle 11 ant. e dalle 2 alle 4 pom. Tutti gli scolari che per la prima volta vengono iseritti, pagano la tassa di f. 2.10 all’atto deli’iscrizione. La tassa didattro 6 di f. 8 per ogni semestre. Gli esami di riparazione devono essere fatti prima del 5 Ottobre. Dalla Direzione deli’ I. R. Scuola Reale Superiore. PlRANO, 26 Luglio 1877. i 11 Direttore OD.® LOCATI. / INDICE 11 Barometro Aneroide come istrumento ipsometrico . pag. 3 Personale insegnante 20 Piano didattico 23 Libri d’insegnamento dei quali si fece uso . . . • n 34 Temi scolastici nella lingua d’ insegnamento . . . T> 38 Prospetto statistico degli scolari 40 Aumento alle collezioni 42 Esami di maturitä 49 Cronaca della scuola 51 Pubblicazioni delle Autoritä 53 Avviso per il prossimo anno scolastico • n 54 • te ' . i i -