anno x Capodistria, 16 Marzo 1876 N. 6 LA PROVINCIA DELL' ISTRIA Esce il 1° ed il 16 d'ogni mese. ASSOCIAZIONE per un anno fior. 3; semestre e quadrimestre in proporzione. — Gli abbonamenti si ricevono presso la Redazione. Articoli comunicati d'interesse generale si stampano gratuitamente. — Lettere e denaro franco alla Redazione. — Un numero separato soldi 15. — Pagamenti anticipati. DIETA PROVINCIALE Il giorno 7 marzo ore 12 mer. ebbe luogo l'apertura della Dieta in Parenzo e la prima Seduta. Il capitano prov. comm. Vidulich nel suo discorso accennava agli affari che saranno presentati nella sessione, la maggior parte dei quali risguardauti 1' amministrazione economica dei varj fondi provinciali. Rilevava che le leggi votate nella passata sessione riportarono la sovrana sanzione, meno quella sulla tutela dei campi e sul regolamento dell' Istituto provinciale di credito fondiario. Alludendo ai buon raccolto dell'anno decorso manifestava la fondata speranza di un miglioramento progressivo delle condizioni economiche della provincia che renda possibile senza misure coattive l'equilibrio del fondo di esonero seriamente compromesso negli anni decorsi. Nell'esprimere la soddisfazione per lo scioglimento della questione Risano conforme le deliberazioni della Dieta, manifestava la dispiacenza per l'ingiustificato biasimo inflitto dalla Delegazione municipale della città di Trieste, alla Giunta provinciale ed a più comuni dell'Istria, per l'opposizione da loro fatta alla progettata conduttura del Risano; soggiunse subito che questi momentanei risentimenti non possono però e non devono turbare le buone relazioni fra le due provincie sorelle e poneva in rilievo che in una recente sanzione le cordiali relazioni fra Trieste e l'Istria ebbero nuovamente campo di manifestarsi nella comune tutela di un ordine ben più elevato d'interessi, i quali da alcune disposizioni delle Autorità scolastiche corrono pericolo di essere seriamente compromessi, e che soltanto la comune concordia nelle vedute e nell' azione potrà mantenere incolumi. Faceva cenno della visita di S. M. l'Imperatore in alcuni punti della provincia e con le solite formule chiudeva il discorso. Presentato il commissario governativo questo rivolge parole di saluto all'Assemblea. Scusate alcuue assenze, accordato un permesso, partecipava il Presidente che ottenne la sovrana sanzione la legge sulla tutela della selvaggina; presentava uu istanza per sussidii di studenti bisognosi in Graz. La dieta passava quindi alla nomina di due segretarj: onor. Madonizza e Clarici e dei revisori onor. Bembo, Marotti, Bogovich, Venier, Spiricich, Grubissa. Venne eletto il comitato politico legale degli on. Boccalari — Vergottini — Scampicchio — Barsan. Il Comitato finanziario degli onor Polesini — Madonizza — Petris Marco — Rizzi — Campitelli — Sbisà — Clarici. Il comitato scolastico degli onor. Scampiccliio —- Barsan — Covaz. Il comitato agrario degli onor. — Madonizza — Flego — Lazzarini. Assegnati a questi comitati per la studio varii oggetti, la seduta venne sciolta. Belli Polesini — Sbisà Amministrazione provinciale Dalla relazione generale della Giunta alla Dieta provinciale togliamo ciò che riguarda l'amministrazione del fondo provinciale: Conto consuntivo. Anche nell' anno ora spirato la gestione del fondo provinciale si chiuse con un risultato abbastanza favorevole. Il prospetto di gestione il quale comprende il periodo di soli undici mesi, cioè dal 1 gennajo al 30 novembre p. p. addimostra un resto in contanti di fior. 6943. 43 1/2 ai quali si aggiungono altri fiorini 14,335.16 introitati nel successivo mese di decembre, giusta il relativo pareggio venuto a liquidazione appena nel mese successivo di gennajo dell'anno corrente, ottiensi il totale resto di cassa di fior. 22,278. 59 V,, il quale basterà in ogni caso al pagamento dei pendenti assegni, ed al saldo di tutte le altre spese, che potessero essere ancora messe a carico dell'esercizio dell'anno spirato. Questo risultato sarebbe stato di gran lunga più favorevole se nell' anno decorso il fondo provinciale non fosse stato aggravato della straordinaria spesa, che andò congiunta all' attivazione della stazione enologica e pomologica, non essendosi la Giunta provinciale prevalsa dell' autorizzazione accordatale dall' eccelsa Dieta nella seduta 8 settembre 1874, di contrarre a questo scopo prestanze da altri fondi; e se il fondo provinciale uon fosse stato del pari obbligato ad anticipare dai propri redditi l'altro considerevole importo di poco meno di f. 6000, per coprire la deficienza nell'entrata dell' addizionale dell' 8 per cento alle imposte dirette introdotta pella prima volta pei bisogni del fondo scolastico provinciale. Il conto preventivo è accompagnato alla eccelsa Dieta con la seguente relazione: Eccelsa Dieta! Nel presentare a questa Eccelsa Dieta il conto di previsione del fondo provinciale per l'anno 1877, la Giunta provinciale crede di dover anzitutto avvertire, cbe nella compilazione di questo conto si dovette per i necessari confronti valersi dei risultati finali del conto consuntivo pel 1874, essendoché quelli dell' anno 1875 non sarà possibile di conoscere che soltanto dolio la confezione del relativo conto consuntivo da effettuarsi con la fine del primo semestre 1876, e potranno servire di appoggio pel conto di previsione dell' anno 1878. Il nuovo schema di rubriche, di cui fa cenno la Relazione generale dell'anno corrente, nou permette poi di fare un giusto confronto coi conti precedenti, a motivo che alcune denominazioni cessarono del tutto, altre furono riportate sotto rubriche più omogenee, e di più furono introdotti altri titoli, che in prima non apparivano nel conto. La Giunta provinciale ha ritenuto inoltre indispensabile di dividere tanto gli esiti quanto gì' introiti in ordinari e straordinari, e precisamente in quelli che si ripetono ogni anno stabilmente abbenchè con cifre differenti, e in quelli che sono richiesti da circostanze speciali, e cessano in un tempo più o meno lontano. Premessi questi cenni in sulle generali, la Giunta provinciale si ouora di offrire all'eccelsa Dieta una breve illustrazione delle rubriche del conto. I. Esigenza Rubrica I. "Spese dietali„. Questa voce era compresa per l'addietro nella rubrica Vili fra le spese di amministrazione; e l'importo ora proposto in fi. 7500 è uguale a quello stanziato a questo titolo nel conto per l'anno 1876. Rubrica II. Spese ti' Amministrazione, divisa in due titoli, cioè: Giunta provinciale ed offici ed istituzioni provinciali, presenta nel suo complesso, di confronto al preventivo 1876, Rubrica Vili una minore esigenza di fi. 815 dipendente dalla soppressione del posto di Controllore presso la Cassa provinciale, abbenchè porti un maggior esito di fi. 145 per aumenti quinquennali di salario a tre impiegati provinciali. Rubrica III. "Spese per isctfpi d'istruzione,, Tenute fermo le somme preliminate nei conti degli anni precedenti alla Rubrica Xllf, per gli stipendi e sussidi a studenti istriani con fi. 7000, ed il contributo di fi. 3000 per la scuola reale di Pirano, la Giunta provinciale riportò nel conto l'intiero contributo di fiorini 79.230 al fondo scolastico provinciale giusta il relativo conto preliminare compilato dal Dipartimento contabile provinciale in seguito ad incarico ricevuto dall' i. r. Consiglio scolastico provinciale. Questo contributo è di fi. 33U7 superiore a quello preventivato per l'anno 1876 e l'aumento dipende dall'istituzione di nuove scuole popolari, e dalla regolazione delle scuole ausiliarie. Anche per l'Istituto comprovinciale dei sordomuti in Gorizia si propongono fi. 500 in più dei fi. 3500 fis- sati pel 1876, a motivo del maggior numero di sordomuti istriani che si trovano ora ricoverati in quello Stabilimento. Questa rubrica porta, in fine, al titolo 5. sotto la voce "altre spese diverse, una esigenza di lì. 200 per quelle imprevedute spese che potessero occorrere a scopi d'istruzione. Rubrica IV. Spese sanitarie. L'importo di fi. 500, stanziato per spese di epidemie e di epizoozie, ritiensi sufficiente a sopperire all' esigenza ordinaria incombente ogni anno al fondo provinciale per tale titolo. Considerando però, che pur troppo di frequente si manifestano ora nell'Istria morbi epidemici ed epizootici, si credette di proporre la somma di altri fi. 500 per eventuali esigenze straordinarie. Nella rubrica XI del conto pel 1876 furono p:eveutivati a questo titolo fi. 1500, in vista ai maggiori dispendi occasionati dalla peste bovina diffusasi nella provincia durante gli anni 1874 e 1875. Inoltre vi erano preliminati fi. 100 per spese di diarie e viaggi al medico delegato dalla Giunta provinciale all'i, r. Consiglio scolastico provinciale. Tali spese, se si rendessero necessari», verranno ora esitate al titolo 3 della presente Rubrica IV. Per la vaccinazione figura la stessa cifra di fi. 3200 stabilita alla rubrica X del conto pel 1876. Nella Rubrica V. Istituti umanitari e di pubblica benificenza, si comprendono le spese che il conto di previsione pel 1876 accoglieva nelle due Rubriche IX e XII nell'eguale importo ora proposto in fi. 37200, appieno corrispondente ai dispendii sopportati negli anni decorsi per ammalati, maniaci, partorienti e trovatelli istriani. Parimenti la Rubrica VI. Costruzioni pnbliche, che abbraccia le due rubriche XX e XXI del conto pel 1876, offre la medesima complessiva esigenza di fi. 15000, mantenuta in generale pei motivi addotti nell'anno decorso, ed in particolare per operare le rifusioni delle anticipazioni eventualmente prese da altri fondi onde sopperire alle spese di costruzione della strade conducenti alle stazioni ferroviarie, a sensi della Legge provincia'e 8 novembre 1871, e per coprire la probabile spesa per la rilevazione d'un piano tecnico di dettaglio di regolazione delle acque nelle valle d'Arsa. Rubrica VII. Spese per iscopi agrari e di pubblica economia, corr spoudente alla Rubrica XXII del conto 1876. Essendo troppo recente l'istituzione della Stazione enologica e pomologica provinciale vi manca ancora una base positiva per istabilire la relativa spesa. La Giunta provinciale vi ha preliminato l'importo di fi. 9478, e precisamente fi. 6878 nell' ordinario, e fi. 2600 nello straordinario. Maggiori dettagli vengono offerti dal separato allegato di conto. Si mantengono eguali, come negli anni decorsi, le cifre di fi. 1000 pel sussidio alla Società agraria istriana, di fi. 100 per premi di di truzione di animali feroci, ed altri fi. 100 di premi peli'allevamento dei cavalli nell'isola di Veglia; e nulla si crede di proporre poi per titolo di sussidio ad un veterinario avvegnaché l'importo di fi. 400 che per l'addietro eravi preventivato, non sia stato pel fatto dispendiato negli ultimi due anni. Al titolo 4 di questa Rubrica, la Giunta provinciale pose fra le spese diverse l'esigenza straordinaria di fi. 800 per due stipendii enologici a fi. 400 l'uno, da conferirsi in conformità al deliberato dietale 3 De-bre 1872. — Questa proposta trova la sua giustificazione in quanto fu detto nella Relazione generale dell'anno corrente. La Rubrica Vili "Spese militari,, coutiene una parte della Rub. XV, e la Rubrica XVIII del conto pel 1876, e conserva la stessa esigenza di fi. 2500. Nella Rubrica IX "Spese di sicurezza pubblica,, souo unite le lubriche XIV, XVI, XVII, ed uua parte della XV del conto pel 1876, le qua i rubriche presentano la complessiva esigenza di fi. 13700. Il minore dispendio proposto per l'anno 1877 proviene dalla cessazione di due posti di gendarmeria, e dalla diminuzione del prezzo di pigione per qualche caserma di gendarmeria, come si è anche accennato nella Relazione generale dell' anno corrente di modo che per l'acquartieramento della gendarmeria saranno sufficienti fi. 7000, anziché fi. 8000; preventivati pel 1876. Inoltre, pei corrigendi si propone una minore esigenza di fi. 560 in confronto dell'importo preliminato pel 1876 a motivo che pochi sono gl'individui istriani ora rinchiusi nelle case di lavoro forzato in Lubiana e Lankovitz, e taluno di loro essendo anche prossimo ad essere congedato. Pel trasporto di gendarmeria, per spese di sfratto e per la rimunerazione ai provveditori di vetture restano le cifre medesimo anteriormente preliminate; e soltanto nel trasporto di inquisiti e condannati fu elevata la esigenza da fi. 240 a fi. 280, tale aumento essendo giustificato dai risultati finali ottenuti negli anni precedenti. Nella Rub. X "Debito provinciale,, furono posti fra le esigenze straordinarie gli stessi importi preventivati alla Rubrica XXV del conto pel 1876 cioè, le rate convenute per l'estinzione delle antecipazione ottenute dallo Stato negli anni 1866 68 e 74, avvertendosi che i comuni ed i Comitati stradali devono restituire al fondo provinciale i danari rispettivamente ricevuti dall'ultima delle sud lette anticipazioni, dal che avviene anche che, 1 dispendio di fiorini 13333, trovi il suo cuoprimento nella Rubrica XXIII dell' introito. La Rubrica XI "Spese diverse in genere,, corrisponde alla Rubrica XXIII del conto pel 1876 ma comprende più titoli. AI titolo 1 "Storia e statistica,, prop(n,'onsi come pel 1876, fiorini 1500:— Il titolo 2 "Camini,, contempla l'impoito di fi. 50 per l'acquisto di moneta sonante d'argento, la quale rendesi necessaria ai pagamenti delle spese dovute ammalati istriani accolti negli ospitali esteri. Titolo 3 "Rifusioni di addizionali.,, Accade ogni anno di dover restituire qualche somma di addizionali alle imposte dirette per causa di rilasci o condoni, o d'indebite riscossioni: perciò si ritiene opportuno d'aprire anche per questo genere di uscite un'apposito titolo, preliminandovi l'importo di fi. 142, avuto riguardo ai risultati degli anni precedenti. Nel titolo 4 tributi e concorrenze, si prelimi-nano fi. 300 da investirsi a frutto nel fondo pensioni a sensi del deliberato dietale 26 Aprile 1875, ed altri fi. 658 a titolo di dotazione pel pagamento delle pensioni in corso. Titolo 5. "Stampe ad uso di vendita,. Molte sono le stampe che vengono fornite dalla Giunta provinciale, verso pagamento ai Comuni, e ad altre corporazioni Per le relative spese di stampa si preliminano a questo titolo, fi 300, i quali trovano però il loro coprimeiito nella Rubrica XXL e 3 d'introito. Al titolo fi. "Spese imprevedute,,, propongonsi, come pel 1876, fiorini 5000. La Rub. XIII. "Anticipazioni,, porta la stessa cifra che fu preliininata pel 1876 alla rnbrica XXVI, con fiorini 5000. II. C'opri mento La Rubrica XV, rendita del patrimonio provinciale, presenta fra le entrate ordinarie l'importo di fi. 1000, che si presume di poter ricavare dal predio agrario e dalla cantina, giusta il relativo conto di dettaglio. L'importo poi di fiorini 2000 da erogarsi dallo Stato in favore della stazione sperimentale, e che nel conto pel 1876 figurava alla Rubrica IV, fu ora posto fra le entrate straordinarie della presènte Rub. XV. La Rubrica XVII, "Crediti provinciali,,, che corrisponde in parte alla Rubrica VI del conto pel 1876 contiene fi. 1000 per interessi da restituirsi dai Comuni e da altre persone sui capitali dati a mutuo dal fondo provinciale per interessi sulle obbligazioni pubbliche appartenenti iu addietro all' or cessato fondo di coltura, — ed, infine, per interessi sugli eventuali denari dei fondi provinciali che vengono temporaria-mente investiti presso la Banca commerciale triestina ; viene poi una rata di capitale per fi. 400 scadibile entro l'anno 1877. Quest'ultimo importo, nonché una parte deismi-dótti interessi, vengono posti fra le entrate straordinarie. Rubrica XVIII "Rimborsi., Mantenuto l'importo di fi. 8400 a titolo rimborso di spese ospitali/,ie preliminate alla Rubrica II, del conto pel 1876, ed accresciuta di fi. 100 la cifra di fi. 400 ivi posta alla Rubrica III, per rifusione di spese di sfratto, la Giunta provinciale ha introdotto un titolo speciale pel rimborso delle spese di epidemia le quali finora si comprendevano fra le antidpi-zioni da riaversi. E per tale titolo propongonsi fi. 160, cioè, il terzo dell'importo proposto per le esigenze ordinarie alla Rnbrica IV. Spese sanitarie, iu conformità alla Legge provinciale 19 ottobre 1864 concernente la concorrenza nelle spese di epidemia. Alla Rubrica XIX. Contributi e Concorrenze, furono preliminati fi. 7000 qual contributo del fondo d'esonero del suolo per spese d'amministrazione, e fiorini 600 allo stpsso titolo dal fondo delle Confraterne, in accordo alla Rubrica IV, del conto pel 1876. Gl'importi poi di fi. 200, quale concorrenza della Società Agraria istriana pel veterinario, e di f. 2000 quale contributo dello Stato per la stazione enologica, i quali figuravano entrambi, pel 1876, nella Rubrica IV precitata, furono qui onnnessi andando il primo a cessare attesa la mancanza del veterinario, come fu ricordato alla precedente Rubrica VII ed il secondo venendo compreso nella Rubrica XV, come uua rendita straordinaria del patrimonio provinciale. La Rubrica XX. "Rifusione di conti,, conserva inalterata la cifra di fi. 500 accolta per 1' anno 1876 alla Rubrica XV, come una rendita straordinaria del patrimonio provinciale. La Rubrica XXI "Introiti diversi in «Tenere,„ corrisponde alla Rubrica VI del conto pel 1876, col-l'ommissione del titolo precedente per interessi che ora è compreso nella Rubrica XVII, e col cambiamento della voce generica dapprima usata "per iscopi agrari,, in quella più adatta "di multe per contravvenzioni a-grarie e forestali e di tasse per permessi di uccella-zione. „ Il titolo poi ora introdotto in vendita di stampe a Comuni e corpi morali sta in relazione col titolo 5 della Rubrica XI compensandosi, a vicenda i rispettivi importi di li. 300. L'introito contemplato nella presente Rubrica XXI, è eguale a quello approvato per l'anno 1876. Nella Rubrica XXIII. "Anticipazioni,, si propone un' entrata ordinaria di fi. 8000 per anticipazioni da restituirsi da individui e corpi morali, ed una straordinaria di fi. 12000, dovuti dai Comuni e dai Comitati stradali a rimborso delle sovvenzioni avute dal corpo dei fi. 40000 data dallo Stato nell'anno 1874. Questa Rubrica, che si riferisce alla Rub. X dell' Esigenza, corrisponde alla Rubrica VII del conto pel 1876, e presenta un introito complessivo di fi. 20000. La differenza in meno di fi. 1000 dalla somma preventivata per l'anno corrente deriva dal fatto, che alcuni comuni non hanno chiesto il pagamento delle anticipazioni loro accordate dalli fi. 40000 testé menzionati, vi rimase perciò per Cassa l'importo non di-spendiato di fi. 3900 il quale diminuisce conseguentemente anche l'ammontare complessivo delle rate di rifusione, che stanno a carico delle corporazioni sovvenute. Rubrica XXV. "Addizionali d'imposte.. Al titolo I. Addizionali sulle dirette in restanza si prelimina, come pel 1876 alla Rubrica I, l'importo di fi. 30000, che si crede di poter incassare dagli arretrati della sovrimposta del 16°/0 fissata dall'Eccelsa Dieta per iscopi scolastici e provinciali negli auni 1875 e 1876. Le Rubriche XII, XIV, XVI, XXII e XXIV del conto non sono nominate in questa relazione, non presentando le medesime veruu importo di uscita e d'introito. L'Esigenza, quindi, del conto di previsione del fondo provinciale per l'anno 1877 ammonta nel suo totale a......fi. 241,288 di confronto al coprimento di . „ 72,368 perlochè avvi una deficenza di „ 168,928 che la Giunta provinciale propone di coprire con le medesime addizionali approvate per 1' anno 1876, e cioè: del 16% sulle imposte dirette compresevi le addizionali dello 8tato, e del 75% sul dazio consumo delle carni, del vino, delle bibite spiritose e della birra. La Giunta provinciale si permette, per ultimo, di domandare all' Eccelsa Dieta 1' autorizzazione di girare in caso di bisogno le somme assegnate ai diversi titoli e paragrafi d' una stessa Rubrica del conto preventivo, escluso però il giro delle Rubriche principali fra di loro. Di spesso^ avviene diffatti il caso durante l'anno di gestione Che nella stessa Rubrica del conto un titolo presenti un civanzo, e siavi invece deficienza nell' altro titolo. In tal caso, ove non sia permesso il giro summenzionato, 1' emissione dell' assegno porta im- barazzi quantunque la somma totale della Rubrica non sia esaurita. Coli'accordare la chiesta autorizzazione sarebbe per lo contrario facilitata la relativa gestione, senza che da ciò derivi veruu pregiudizio alla evidenza dei conti, e non occorrerebbe altresì di giustificare che il solo sorpasso delle somme fissate nello Rubriche principali. In base pertanto all' esposto, la Giunta provinciale propone che l'Eccelsa Dieta voglia deliberare: 1. Viene approvato il conto di previsione del fondo provinciale per l'auno 1877, con una esigenza di fi. 241,288, ed un introito di fi. 72,360. 2. A coprire 1' ammanco di fi. 168,928 viene stabilita l'esazione di un addizionale del 16°/0 su tutte le imposte dirette, compresovi gli aumenti dello Stato e del 75°/0 sul dazio consumo delle carni, del vino, delle bibite spiritose e della birra, da percepirsi quest'ultima addizionale da quegli stessi esercenti al minuto, i quali sono legalmente obbligati a contribuire per gli articoli medesimi il dazio consumo erariali. 3. La Giunta provinciale è autorizzata al giro delle somme assegnate ai diversi titoli e paragrafi d' una stessa rubrica del conto preventivo, escluso però qualunque giro dulie somme delle rubriche principali, e quiudi nei futuri conti consuntivi dovrà giustificarsi soltanto il sorpasso che avesse luogo nel complesso della somma fissata, in una rubrica principale. Riassunto «lei Conto <11 previsione Esigenza Rubrica I Spese dietali ... fi. II Spese di amministrazione III Spese per iscopi d'istru- zione ..... IV Spese sanitarie . . . V Istituti umanitari e di pub- blica beneficienza VI Costruzioni pubbliche . VII Spese per iscopi agrari e di pubblica economia YIII Spese militari . . . IX Spese di sicurezza pubblica X Debito provinciale . . XI Spese diverse in genere XII Capitali attivi da investirsi XIII Antecipazioni . XIV Denaro effettivo per effetti di credito acquistati Proposta della Giunta per esigenze orrfin. stranrrf. TV*. 7500 — 26740 — 93430 — 3800 500 37200 — 15000 — 7500 26740 93430 4300 37200 15000 8078 3400 1147* 2500 — 12180 -• 2500 12180 7950 — 5000 — 18010 18010 7950 5000 Totale dell'esigenza fi. 219378 21910 241288 Coprimento XV Rendita dal patrimonio provinciale ... fi. XVI Diritti utili ed equivalenti XVII Crediti provinciali . . . XVIII Rimborsi-spese ospitalizie, di epidemie e di sfratto XIX Contribuiti e concorrenze XX Rifusioni di conti . . . 1000 2000 3000 870 530 1400 9060 __ 9060 7600 — 7060 500 — 500 XXI Introiti diversi in genere 800 — 800 XXII Capitali passivi assunti e e prestanze avute . — — — XXIII Anticipazioni conseguite e riavute..........8000 12000 20000 XXIV Danaro effettivo per effetti di crediti venduti . —• — — XXV Addizionali d'imposte in restanza..... 30000 — 30000 Totale del coprimento fi. 57830 14530 72360 Posta a confronto 1' esigenza di contro con .... 219378 21910 241288 Risulta una deficienza di . . 161548 7380 168928 che si propone di coprire: a. coli'addizionale del 16 °j„ sulle imposte dirette compresi gli aumenti dello Stato da introitarsi alla rubrica XXV, tit. 1, la quale con riguardo alle depennazioni ed alla sua non piena realizzazione, offrirà uu incasso di....... 78928 — 78928 b. coli'addizionale del 75 0\0 sul dazio consumo delle carni, del vino, delle bibite spiritose e della birra da introitarsi alla Rubrica XXV, tit. 2. con un incasso di........ 90000 — 90000 Totale fiT168928 — 168928 NOTIZIE E DOCUMENTI per la conoscenza delle cose istriane Dei Podestà veneti dell'Istria e di Giammatteo Bembo Podestà e Capitatilo di Capodistria negli anni 1541-42 (Cont. V. pag. 1791) In adempimento alla promessa fatta nel principio della presente memoria, darò qui per chiusa alcune Note sui Podestà-Capitani di Capodistria che salirono alla dignità suprema di Dogi, e lo Elenco di quegli altri dei quali ho potuto vedere le Relazioni. Secondo le Indicazioni dell'infaticabile Kandler, (Indicazioni per riconoscere le cose storiche del Litorale Trieste. Lloyd 1855; V.'u Nomi dei Podestà di Capodistria pag. 141 e seg:), cinque sarebbero stati i Podestà Capitani di Capodistria divenuti poi Dogi, cioè: 1° Giovanni Dandolo Podestà Capitano nell'anno 1279. 2° Pietro Gradenigo Pod : Cap: una prima volta nel 1280, una seconda nel 1289. 3° Francesco Dandolo Pod. Cap : una prima volta nel 1321, una seconda nel 1325, uua terza nel 1328. 4° Bertuccio Gradenigo Pod: Cap: nel 1336. 5° Giovanni Gradenigo detto Nasone Pod: Cap: nel 1352. Senonchè circa il primo, Giovanni Dandolo, il fat- to non sembra bene sicuro. Il diligentissimo Marin Sanudo, tanto più vicino all' epoca del Dandolo, nelle sua-Vite dei Dogi-appoggiandosi a Cronache molto più vecchie, lasciò scritto, che quando lo elessero era assente dalla Città, Ambasciadore, chi dice fuori per la Repubblica e altri dicono ch'egli era Conte ad Ossero. E Messer Francesco Sansovino nella sua Venetia .... descritta (lib. XIII delle vite de' Principi) dice Giovanni Dandolo . . . era Conte a Cherso. Ad onta di queste due autorità contrarie però, io penso non sia da rigettarsi assolutamente l'asserto del Kandler, perchè la conoscenza che ho delle opere, degli studii, dei metodi, della vita, delle intenzioni del benemerito uomo ini persuade che il di lui asserto debba pur a-vere qualche fondamento. L'essere stato Ambasciatore, o Conte di Ossero e Cherso non impedisce che possa essere stato prima o dopo, o anche contemporaneamente Podestà Capitano di Capodistria, e ciò non solo per la lag'one generale che gli Ufficii pubblici, e nella Dominante e fuori, erano tutti di breve durata, e gli uomini di valore non si lasci ivano oziosi, ma si mandavano d'una in altra Carica, d'uno in altro luogo, ma per la ragione più speciale ancora che l'isola di Ossero e Cherso a quell'epoca non era possedimento assoluto della Republica ina semplice feudo del Comune di Venezia o del Doge, e i Conti d'Ossero quindi non erano Officiali dello Stato, ma semplici Signori feudali, in secondo grado, dell'isola. Essi ricevevano la investitura dai Dogi, ai quali dovevano pagare regalie, non avevano 1' obbligo della residenza, e facevano solitamente amministrare la giustizia da un loro Delegato col titolo di Visconte. Il Cav: Federico Stefani in una quanto breve altrettanto diligente e dotta Memoria sui Conti feudali di Cherso ed Ossero, stampata nell'Archivio Veneto (1872. T. Ili P. I) ricorda tra gli altri un Pietro Tiepolo Conte d'Ossero che fu Podestà di Treviso negli anni 1234 e 36, e poi nel 1237. Podestà di Milano ; nonché Giovanni Tiepolo di lui fratello, anch' esso Conte di Ossero, e insieme Podestà di Treviso negli anni 1263 e 64. È probabile che in questo Archivio di Stato si racchiudano sufficienti prove od almeno indizii per risolvere la questione, ma essendo essa di secondario interesse per rispetto ad altre ricerche e verificazioni, io non potrei indugiarmi in essa senza mancare a doveri più positivi e stringenti. La terrò per altro aperta sul mio tavolo, e se mi verrà fatto di scoprire qualcosa lo riferirò subito ai lettori della Provincia, come si fa in famiglia senza riserve o riguardi, devoto sempre alla massima dell' amicus Plato sed magis amica veritas. Ma contemporaneamente propongo il dubbio e quesito a quante sono le persone colte in Capodistria ed in Cherso ed Ossero persuaso che non solo fra le carte dei rispettivi Archivii Comunali, che pur sono molte, ma anche fra carte private e d'epoca assai posteriore, se ne potrebbero incontrare dei buoni indizii. So si potessero scaturir nuovi brani delle Memorie del Petronio, è probabile, anzi è certo, eh' esse risolverebbero ogni dubbio. Sotto il dogado di Giovanni Dandolo ci fu lunga guerra (di 8 anni e 7 mesi secondo il Sanudo,) colla città di Trieste, col Patriarca di Aquileia Raimondo ') (1) Noto a titolo di curiosità storica che il Patriarca Raimondo della Torre ebbe nel 1285 per suo Vicario iu Istria un Gino Capponi. o col Conto di Gorizia per il possesso dell' Istria, guerra narrala dallo stesso Sanudo abbastanza distesamente. Aquistata Pirano dai Veneziani, si fece, secondo il Sansovino, la pace. — Durante lo stesso dogado Venezia corse pericoli e sofferse danni gravissimi per escrescenza straordinaria di acque e per terremoti, tanto che il Mutimi nel suo IMicalis Uegiae c Lararium s ve Principimi Icones et Elogia . . . . scrisse — Liquidis Cataclysmi machinis, — Marmorea pene est evulsa Civitas, — Et tremendo Telluris tremore — Excussae moles corruere. — Il dogado di Giovanni Dandolo va segnalato poi anche per esservisi battuto la prima volta il ducato d'oro, ossia lo zecchino. 2°. Pietro Gradenigo. Il Sanudo 1. c. scrive Fu cognominato Perazzo (Pietraccio) che così era il suo nome. Quindi soggiunge: Era Podestà e Capitano in Capodistria. Fletto . . . furono armate dieci galere per pochi giorni, e mandato a levarlo di Capodistria, venne .... Secondo il Sansovino, che lo dice corto huo-mo, prudente, d' animo invitto, et mollo eloquente, quando ascese al Principato aveva l'età di 38 anni, e dogò dal 1288 al 1311. È noto che sotto di lui e a principalissima opera sua furono fatte delle grandi riforme; fra queste la serrata del Gran Consiglio. Avvennero quindi le congiure di Marin Bocco o Bocconio e di B;ijamonte Tiepolo, e fu instituito per la prima volta il Magistrato straordinario dei dieci col titolo di Savj. Sotto Pietro Gradenigo fu anche ammesso finalmente iu Venezia il Santo Ufficio, ma nello ammetterlo gli pose tali freni, quali nessun altro Governo fu capace d'imporgl eli. Basti aver ricordato questi fatti per far conoscere che uomo fosse il Gradenigo, e quante cose non deve egli aver mosso nella città e nella provincia lorcliè fu ivi Podestà e Capitano, tanto più che vi fu due volte. 3". Francesco Dandolo. (1328-1330) cognominato Can per soccessione dell'avo eh'hebbe nome Francesco Can e del padre Giovanni Can . . . così il Sansovino. Anche il Sanudo avverte che fu cognominato Cane o lo dice uomo di gran coraggio e valoroso d'animo. Eletto nel 1328, anche questi dev'essere passato dal seggio podestarile di Capodistria immediatamente al trono ducale. Il Sanudo scrive di lui. — In questo tempo (nel 1330) la Città di Pola, che sotto vincolo di fedeltà era stata per lo passato co' Veneziani, lasciò il Patriarca d'Aquilea, e si diede liberamente alla Signoria nostra, e vi fu mandato Conte. E cosi fece il castello di Valle. E più avanti : Sotto questo Doge, del 1333, fu principiato a fare que' del Consiglio de' Dieci, per elezione d'i Gran Consiglio. I quali principiarono a farsi del 1310, ma si chiamavano Savj. Ora si chiamano del Consiglio di Dieci. 4°. Bertuccio o più esattamente, Bartolomeo Gradenigo (1339-1343). Il Sanudo dice di lui che dogò pacificamente, e il Sansovino, detto che fu assunto al ducato iu età di 76 anni, soggiunge, che fu liberale, pieno di bontà naturale et discreto. Anche sotto il costui dogado ei furono inondazioni, fame e peste. Il Sanudo scrive : a' dì 25 Febbraro 1340, per tre giorni continui crebbero l'acque, e la notte venne grandissima pioggia e tempesta • cosa inudita. E fu tanta fortuna, che l'aequa crebbe tre eubiti più che mai fosse cresciuta in Venezia, e soggiunge che nel suo tempo fu quasi sempre fame e carestia. Bartolomeo Gradenigo non ebbe guerre in Istria, ma queste scoppiarono appena morto, sotto il di lui successore che fu il celeberrimo Audrea Dandolo. 5. Giovanni Gradenigo (1355 - 1356). Succedette a Marin Faliero. Quando fu assunto era vecchio (così il Sanudo) d'anni 76 ... . savio e dotto sì nelle divine come nelle umane Lettere.....veniva chiamato il Nasone perche aveva gran naso .... fu uomo molto conservatore delle cose del Comune e de'denari pubblici. Il Sansovino andando più avanti scrive, che fu di profonda memoria, peritissimo nelle leggi, intanto che alcuni dicono eh'egli fosse Dottore et amantissimo della patria, ma però notato d'avaritia et di sgarbatezza nella persona.....haveva certi modi spiacevoli co' quali somigliava Giovanni Dandolo Doge, suo avo materno. Nel suo dogado, di un solo anno o poco più, ebbe guerre aspre in Dalmazia ed in Istria con Lodovico Re d'Ungheria, aiutato dai duchi d'Austria, dal Patriarca d'Aquileia e dai Carraresi. Dei fasti di questi cinque dogadi mi sono limitato a notare quei soli eh' ebbero più stretta relazione coli'Istria, e poterono più direttamente influirvi: perchè chi desiderasse conoscere le guerre esterne e tutti gli altri avvenimenti di dette epoche ben può trovarli distesamente narrati in tutte le Venete istorie. Ai nominati cinque va aggiunto Nicolò Dona o Donato che fu Podestà o capitano di Capodistria negli anni 1579 e 80. Questi però fu eletto Doge appena 28 anni dopo uscito dal Reggimento di Capodistria; cioè soltanto nel 1618, essendo assai vecchio e non durò nel dogado che 33 giorni o a un bel circa. — Ad ogni modo è celebre per fatti anteriori e per cariche ordinarie e straordinarie sostenute in Istria, in Dalmazia, a Vicenza a Brescia, in Friuli e nella Dominante. Conservò sempre affetto per Capodistria e per l'I— -stria e fu a merito di lui che in Capodistria venne instituita la Magistratura alla quale dal 1584 in poi non più per eccezione o per privilegio, ma per regola e legge si potè, da tutti i luoghi della provincia, o da tutte le classi di persone, appellarsi in civile ed iu criminale contro le sentenze dei Rettori e degli altri Giusdicenti. La propose nella sua Relazione dei 7 nov. 1580, e consultato più tardi (1584) mentr'era A-vogador di Comun, fu egli che colla sua diligente e partic lareggiata Informazione, e col suo sodo e stringente ragionamento, determinò il Senato e il Maggior Consiglio, ad onta di qualche parere contrario, a i adottarne la massima, e iustituire la Magistratura suddetta. Essa fu un vero beneficio per la provincia, inquantochè pose freno a prepotenze ed abusi scandalosi e dannosi, e assicurò, a guarantigia specialmente della classe povera, una più equa e più retta amministrazione della giustizia. — Delle circostanze minute che qui accenno ne ho vedute recentemente le prove iu questo Archivio di Stato, nel Registro del Maggior Consiglio intitolato Frigerius, nel Registro 46, del Senato Mar, e specialmente nella Filza 87 parimenti del Senato Mar. Inoltre in un volumetto di carte 71 scritte, e 17 bianche intitolato: Raccolta delle ragioni del Magistrato della città di Capodistria, seguita da Raccolta di tutte le Parti, Ducali, Lettere dell' Illustrissimo Officio delli Avogadori, Spedittioni, Terminationi et altre Scritture citate nella questione agitatasi gli anni 1624 e 25, in punto di giurisdizione o competenza gerarchica tra il Podestà di Dignano Iseppo Balbi e il detto Ma- I gistrato Superiore di Capodistria. Tacio poi delle azioni e dei ineriti speciali del I Donato come Podestà - Capitano di Capodistria, per-I che ne ho parlato già molto distesamente iu altra mia I corrispondenza inserita nella Provincia anno 1874, I pag: 1539-40, e 1544-45. E basti oggi dei Podestà - Capitani divenuti Dogi. Mi resta a dare per ultimo l'elenco di quegli altri Podestà Capitani dei quali ho potuto finora vedere le Relazioni. — Dico finora, perchè il moto progressivo degli ordinamenti dell'Archivio porta sempre a nuove scoperte. Nel 1872, (V. Provincia pag: 1004) delle Relazioni in discorso non se ne conoscevano che 68, ora se ne conoscono 80, e non è improbabile che se ne scaturiscano delle altre. Cosa sieno le Relazioni mi pare di averlo spiegato in qualche altro mio scritto. A differenza dei dispacci eli' ei ano semplici lettere scritte dai pubblici Rappresentanti in o fuori dello Stato, durante la gestione del loro officio, di volta in volta che si presentava il bisogno di dare un avviso al Governo, di fare una comunicazione, o di chiedere una istruzione, un assegno, un appoggio, le Relazioni sono le Informazioni finali che Podestà, Capitani, Sindici, Provveditori e in generale tutti i pubblici Rappresentanti dello Stato dovevano leggere e lasciare poi in iscritto al Collegio o al Senato entro un breve periodo di tempo dopo ritornati dalla loro carica o missione. Esse dovevano abbracciare tutti i rami, tutti gli oggetti a loro commessi, e quindi contengono, più meno, la descrizione materiale, morale ed economica del paese e [ delle popolazioni, notano le mancanze, i bisogni, i disordini, e additano necessariamente anche i lavori, le discipline, le leggi, le riforme, i provvedimenti che sarebbero da introdursi a giudizio del Relazionante. Se le Relazioni degli Ambasciatori, e Residenti Veneti, presso le Corti straniere godono di una meritata celebrità, queste dei Rappresentanti ed Agenti del Governo nello Stato furono finora immeritamente dimenticate, cbè nella loro cerchia più ristretta, per la conoscenza cioè delle cose interne sono importanti non men delle prime nella loro sfera più vasta. Certo che non tutte hanno l'eguale interesse, il quale, se ha suo principal fondamento nella importanza del paese o dei fatti ai quali si riferiscono, dipende in parte anche dal senno, dalla sagacia, dall'abilità oratoria, e dalla lealtà di chi le redige. — A giudicare però da quelle che sono rimaste negli Archivii, e dell'Istria e d'altre provincie, sembra che le poco importanti, o vane o meno sincere, venissero, subito gettate in un canto, perchè queste che restano non può dirsi che non abbiano, o sotto l'uno o sotto l'altro aspetto, interesse. — Avverto poi che le Relazioni dei Podestà Capitani di Capodistria non si limitano già alle cose della città e suo immediato territorio, ma si estendono alle cose di tutta la provincia, sulla quale, o per istituto primo e costante, o per delegazione temporanea, essi Podestà-Capitani ebbero sempre più o meuo ingerenza. Quindi se in esse sono esposte anzi tutto e sotto ogni aspetto le condizioni e le vicende varie della città, dei suoi istituti, della sua popolazione, sono trattati poi anche gli argomenti più generali dei sali, dei boschi, della sanità, dei confini, delle Ordinanze o Cernide, dei Comuni, dei Fondachi, dei Monti di pietà, delle Scuole laiche di tutta la provin- eia, nonché della Camera fiscale, dei dazii, dei banditi, dei contrabbandi, dei nuovi abitanti, dei Castelli di confine, della pubblica sicurezza, della pubblica prosperità, dei rapporti interni coi Vescovi, esterni cogli Austriaci e colle Signorie limitrofe, e in taluna non mancano avvertenze ed osservazioni molto particolareggiate pel contado di Pisino, sulle vicende dei commerci e sullo sviluppo della vicina Trieste. Detto ciò a lume di chi fosse meno pratico della materia, ecco senz'altro l'elenco dei Relazionanti colle date delle rispettive Relazioni e qualche brevissima nota sul loro contenuto. (Continua) NOTIZIE La Giunta prov. nella Seduta 11 febbrajo p. p. ha deliberato di procedere tosto alla costruzione delle strade di accesso alle stazioni ferroviarie di Cosina, Herpelle e di Podgorie, in conformità ai piani e fabbisogni assunti dall'ingegnere provinciale, aggiudicandone l'impresa a due assuntori, di cui sono approvati i relativi contratti di appalto; fissando la concorrenza al relativo dispendio secondo la regola stabilita dal §. 5 della legge 8 novembre 1871; cioè ponendo a carico della provincia le spese per opera d'arte (fi. 522) oltre a quelle per l'occupazione dei fondi e di sorveglianza tecnica, ed a carico dei distretti interessati di Capodistria e Castel nuovo in parti eguali il rimanente dispendio per manualità e cariaggi (fi. 1637. 29), da rifondersi dai singoli comuni locali entro 1' anno corrente al fondo principale, dal quale il detto importo viene frattanto anticipato. — La commissione provinciale per la regolazione dell'imposta fondiaria si è raccolta a seduta il giorno 13 coir, in Parenzo. ______ Leggiamo nell 'Isonzo dell'8 corr. Il precedente numero dell' Isonzo fu sequestrato per ordine della procura di stato che ritenne il tenore dell' articolo intitolato Gorizia riprodotto dal periodico milanese L'Illustrazione popolare, soggetto a sanzione penale. Un tanto ci fu raccontato ieri dal proto della nostra tipografia, chè questa volta, non sappiamo per quale motivo si omise d'intimarci il rispettive decreto. Per riguardo ai nostri associati della provincia ed esteri che non poterono ricevere ii numero sequestrato replichiamo quest'oggi la chiusa del racconto interessante pubblicato nella nostra appendice. TEODORO nob. TODERINi Mentre la Provincia stampava la relazione del libro testé pubblicato dai Comm." Toderini e Cecchetti, i giornali di Venezia ci portavano un annunzio ben triste. Il Commendatore Teodoro nob: Toderini, direttore di queir Archivio di stato e Sovrintendente agli Archivii veneti, veniva rapito, da morte prematura ed impreveduta, la mattina dei 29 Febbraio. Facendo eco ai giornali della sua nativa Città deploriamo in lui la perdita di un uomo costantemente modesto, gentile, schietto, leale, e insieme di uu pubblico funzionario integro, coscienzioso, zelante, ricco di cognizioni e di pratica nelle cose venete, largo delle proprie cognizioni con tutti ed attaccatissimo all'importante Istituto che presiedeva. Deploriamo in lui anche la perdita di un Veneziano egregio, che aveva altre volte visitato 1' Istria nostra, e che. avendo nell' Archivio continuamente sot-t'occhio i documenti piò certi della sua storia, conosceva perfettamente in qual conto fosse stata tenuta da quella sapiente Repubblica, e la intendeva quindi, e l'amava, e s'interessava con affetto fraterno delle sue sorti. Unendoci perciò alla schiera dolente dei molti suoi amici, deponiamo anche noi un mesto fiore sulla sua tomba, e vi versiamo sopra la lagrima* della gratitudine e dell'affetto. La Redazione Cose locali Il signor F. M. Carali, proprietario delle ville di S. Michiele, inviava al podestà di questo Comune l'importo di fior. 50, perchè ne fosse distribuita una metà al civico Ospedale e l'altra ai poveri ricoverati. Giovanni Madonizza, morto il giorno 25 del p. p. febbraio, ha lasciato in eredità a questo civico Ospedale la sua casa di abitazione, ed alla Chiesa concattedrale una cospicua facoltà con l'obbligo di adoperarla nel miglioramento delle condizioni materiali di quel monumento. Sono queste prove non dubbie dell' affetto eh' egli portava a questa città sua patria, per cui il suo nome sarà ricordato con gratitudine. Pubblicazioni E uscito il primo numero del giornale della Società agraria istriana che comprende i mesi di Gennaio e Febbraio, ritardato per la malattia del sig. segretario della società stessa incaricato della compilazione. Esso contiene la statistica dei raccolti dell'Istria nel 1875; varj articoli d'interesse agrario; una commemorazione dei socj morti; varietà; e dà priucipio alla pubblicazione degli Appunti sulla storia geologica dell'Istria e delle isole del Quamero del prof. Torquato Taramelli. — Il giornale viene distribuito gratuitamente a tutti i socj ed ai comizii agrari e Municipii della Provincia. Per gli altri il prezzo di abbonamento per un anno, compreso il porto posta è di fior. 2. Varietà Chi lesse il manifesto per la soscrizione del monumento a Gino Capponi, si sarà di leggeri accorto com'esso nella robusta sua concisione accidentalmente racchiuda alcune iscrizioni, che con lievissime varianti imposte dalla eufonia epigrafica, si ridurrebbero alle seguenti, salva la più esatta spezzatura dei singoli periodi: I Gino Capponi primo cittadino nella sua firenze secondo a nessuno nello amore della patria nella dignità della vita nella coltura delle lettere. II Nato patrizio ebbe cuore di popolano nè popolo nè principi adulò. III Alto d'animo semplice di costumi fu segretamente benefico apertamente cristiano. IV Connazionali e stranieri che hanno caro il nome di Lui gl' innalzeranno in Santa Croce un monumento onorato e pietoso I SEPOLCRI E LE MEMORIE dei grandi italiani. FRA G. Ville del territorio di Capodistria Nomi Nomi corrispondenti del secolo XIV del secolo XIX Antignani Antignano Hospo Ospo Gabraice ......9 Rosalo Rosariol ? Bisvizi .....? Saxi Xaxid o Saxid Crovedo Covedo Lazarum Lazzaretto contrada sub.? Perinum Perariol contrada sub.? Popechio Popecchio Avviso al lettore Per inavvertenza venne ommesso di pubblicare nell'ultimo numero, prima della corrispondenza da Ossero: scrivono all' Adria. Con ciò intendiamo far sapere a quei lettori che si erano diretti alla redazione per ulteriori notizie sugli scavi intrapresi in quelle località, che la corrispondenza non era diretta a noi. Ci siamo data premura però di informarci in proposito e speriamo di poter pubblicare qualche più estesa notizia nei prossimi numeri.