ACTA HISTEJAE10. ricevuto: 1994-01-27 UDK/UDC: 35.071:949.712 Capodistria"15/16" L'ISTITUZIONE DEL MAGISTRATO DI CAPODISTRIA NEL 1584. CONTRIBUTO ALLO STUDIO DEIRAPPORTITRA L'ISTRIA E LA REPUBBLICA DI VENEZIA NEISECOLI XVIE XVII Rolan MARINO dott., 34015 Muggia, P.O. BOX 2480, IT d¡pl. zgod, 34015 Milje, P.O. BOX 2480, IT SINTESI Con Vistituzione del Magislraio di Capodistria net 15S4, delegato alla discussions delle cause d'appello, si determinó nellapolítica veneciana la volontà di awiare nei confronii dell'Istria un processo di centralizzazione amministrativa che, facendo perno sulla nuova struttura giiidiziaria, avrebbe fatto di Capodistria il capoluogo dell'intera provincia, anche a scapito dei centri minori della penisola e dei residui margini di autonomía dei Consigli cittadini locali. II4 agosto 1584 una "parte" del Senato veneziano, pot ratiñcata il giorno successivo in Maggior Consiglio, impose un'importante revisione della procedura giudiziaria nei territori soggetti dell'Istria veneta. Si decise che, da allora in poi, sarebbe stato il Podestà e Capilano di Capodistria, coadiuvato da due Consiglie.ru anch'essi nobili veneziani, a giudicare in appello "tuttili atti si cïvili come criminali di tutti li retfori et jusdicenti dell'Istria niuno eccettuato" . E' noto che in Istria, in epoca veneta, tutte te cause, sia civili che criminali, venivano giudicate in prima istanza dai podestà locali o, in alctmi casi, da giusdicenti che rivendicavano attraverso investituredi tipo feudale ancora questa prerogativa oppure più raramente e solo ne! civile, da consigli cli giudici espressione delle Comunità". In secondo grado il giudizio passava al rettore se si trattava di sentenza emessa in questi ultimi casi, owero a Venèzia directamente aile magistrature degli Avogadort per le cause criminali, degli Auditori per le cause civili3. 1 Archivio di Stato di Venezia, Senato Mare, filza 87,4 agosto 1584. 2 Sulle procédure giudmarie nella Repubblica di Venezia, cfr. C.Povolo, Aspetti e problemi dell'amministrazione deila giustizia penale nella Repubblica di Venezia (secoli XV-XVIII), ini Stato, soaetà e giustizia ne!l a Repubblica veneta (sec. XV-XVfîI), a cura di G.Cozzi. vol. 1, Roma 1980,pp.l53-258. 3 Un quadro quanto mai cliiare di com'erano strutturate queste magistrature d'appello e della 117 ACTA 1IISTRIAF, III. Roinn MARINO: L'ISTITUZIONE DEL MAGISTRATO DI CAPODISTRIA NEL1584..., 1)7-122 Con le procédure introdotte nell'agosto 1584 si apporté quindi una soslanziale modifica e si diede inizio piuttosto ad un processo di centralizzazione amministrativa che avrebbe fatto del Magistrato di Capodistria, come si chiamô il nuovo ufficio, il centro politico-istituzionale per eccellenza délia provincia istriana, solido avamposto e perfetto esecutore delle clecisioni délia Dominante: progressivamente la nuova magistratura avrebbe allargato il suo potere in ogni settore délia cosa pubblica andando a toccare anche i residui maigini di autonomía amministrativa dei Consigli locali. In effetti la delibera del 4 agosto se formalmente appariva comeunaconcession« délia Serenissima mtesa a favorire le esigenze dei più poveii, impossibilitsti a sostenere le forti spese per gli appelli veneziani4, divenne uii mezzo per meglio con tro liare 1 'opérate di podestà e pubblici ufficiali dei centri minori le cui intempeianze e ruberie (spesso in combutta coi ceti dirigent! locali), oltrepassavano il limite délia deccnza e che ptoprio nell'amministrazione délia giustizia compivano gli abusi più gravi5. La riforma del 1584 puô essere vista allora œme un momento importante délia poîitica veneziana nei confronti deU'Istria: la Serenissima si prefiggeva, più concretamente, Pobiettivo di una riforma dell'apparato burocrático con un ridimensionamento delle prérogative dei rettori minori einsieme vi eralanecessità di contrastare il malessere sociale aggravato dalla persistente crisi economica e dalla difficile integrazione di etnie diverse, dopo l'immigrazipne forzosa di popolazioni greche e morlacche nella parte méridionale délia penisoJa6. Si apriva, nei conterapo, una fase nuova nella strategia veneziana tesa a ri determinare il ruolo deiristria, anche nei più ampio contesto europeo, alio scopo di date ai possedi-menti istriani una migliore struttura organizativa accompagnata da un accentramento delle coinpetenze Ln un'unica sede poJitico-amministrativa e ad un progressivo svuota-mento dei poten locali. Da quel momento, per Venezia, Plstria assunse con maggiore chiarezza una sua organicità di provincia, sarebbe importo il cui capoluogo, Capodistria, si di fatto sui centri minori, ma pur importanti, del resto della penisola, anche attraverso le funzioni della nuova magistratura. loro evoluzionenel corso del'SOOe del'600 e' in: C.Caro Lopez, GM AuditoriNovi eil Dominio di Terraferma, in: Stalo, sodetà e giusíi¿iK..., cit. pp. 259-316; Idem, Di alcurie magistrature minori veneziane, "Studi Veneziani", N.S. 1 (1977), pp. 37-67; A.Viggiano, Istituzioni e poîitica del diritto nello Stato territoriale veneto del '400, in: Crimine, giustizia e società veneta in età moderna, a cura di LBerlinguer-F.Colao, Milano 1989, pp.309-356. 4 Su questi. aspetti si sofferma soprattutto il consulto richiesto dal Senato, in occasione dell'approvazione della "parte" del 4 agosto, a Nicoló Donà già rettore a Capodistria nei 1579-1580 e che poi sarebbe stato uno dei più convinti sostenitori della riforma. 5 SullescoiTettezzeanmînistmtiveddpodestàmmoridell'lstria veneta,insistono,rtel corso del XVI secolo, sia le relazioni che i rettori capodisiriani presentavano alla fine del loro mandato, sta le relazioni dei magistrati itinérant! (Sindsci inquisitori, Pnoweditori), inviali in Istria sostanzialmente con il compito di controllare lo stato dell'amministrazione pubblica e di reprímeme gli abusi. 6 Ch., ha gli altri, B.Benussi, L'istria nei suoi due millenni di storia, Trieste 1924, pp. 338 segg. 118 ACTA IliSTRIAE III. Rola» MARINO: L'ISTITUZIONE DEL MAGISTRATO Di CAPODiSTRJA NEL 3584..., 117-122 Per la Serenissima, tra la Cine del '500 e gli inizi del '600, si faceva pressante infatti l'esigenza di una "Provincia deU'Istria" riordinata nelle sue strutture amministrative, ricollocata nel suoruolo, ridefinita nelle sue realtà locali, sia rispetto alie scelte dipolitica interna che coinvolgevano i rapport! tra centro e periferia, sia sul più ampio scacchiere internazionale soprattutto nelle relazioni con la Casa d'Austria7. Le preoccupazioni di Venezia, in questo periodo, erano ancora rivolte a mantenere saldamente la posizione di dominio incontrastato sull'Adriático: il possesso istriano le consentiva punti di appoggio a presidio di quel "Golfo" che da sempre rappresentava il naturaleriferíraentoeconomico e di sicurezza militare, indispensabile alia stessa soprav-vivenza delia Repubblica8. Queste preoccupazioni si accentuarono immediatamente dopo la conclusione della guerra di Gradisca e la stipula della pace di Madrid con gli Asburgo d'Austria, nel settembre 16179. Intorno agli ansi '20 del Seiccnto, tra Paltro, si fece più forte la pressions austríaca verso la Spagna perché fosse contcstato anche giuridicamente il diritto veneziano al 10 « controllo della navigazione in Adriático . Una política di contrasti ed insofferenze, tra la Serenissima Repubblica e la Casa d'Austria, che si intensifico tra il 1620 e il 1630: cosí il 9 gennaio 1621 il Senato veneziano, particolarmente allarmato, chiese all'amba- sciatore presso l'lmperatore, di verificare la notizia (difñisa in Istria) della cessione alia Spagna di Gorizia, Gradisca e Trieste possedimenti austriaci11; nell'agosto 1629 un dispaccio dell'ambasciatore in Germania ai Senato faceva sapere che, nell'eventualita di "aperta rothira con austriaci, grande vantaggio della Repubblica saria Pacquisto di 7 Un tjuadio orgánico della política estera della Serenissima tra '5Q0 e '600 si pao trovare nel contrifauto di G.Cozzi, Venezia nello scenario europeo (1517-1699), in: G.Cozzi-M.Knapton-G.Scai'abello, La RepubbEca di Venezia nell'etá moderna. Dal 1517 alia fine deüa Repubblica,- Tonino 1992, pp. 5-183. Per una lettura sintética delle vicende e dei problemi della Casa d'Austria nefla prima meta del '600, cfr.: II dominio asburgico dal 2618 al 1657, in: Storia del mondo moderno. La decadenza della Spagna e la guerra dei Trent'anni, a cura di J.Cooper, vol 4, Milano 1971. 8 Venezia, fin dai tempi piü antiebi, aveva imposto per le merci traspórtate in Adriático, tasse e dazí che venivano pretesi con estrema decisione. Alio stesso modo le navi da carico che incroáavano in acque istriane, dirette o provenienti dal porto austríaco di Trieste e che erano tróvate senza "mandato di transito", vedevano le loro mercanzíe sequestrate dalle barche veneziane di stanza a. Pirano e Capodistria: neí casi piü gravi il naviglio veniva incendíate e la ciurma condannata alia galera. Sul predominio veneziano in Adriático e sul "diritto" a considerarlo suo "Golfo" naturale cfr.; R.Cessi, La Repubblica di Venezia e il problema Adriático, Napoli 1953. 9 Alia guerra di Gradisca (ma soprattutto alie cause e conseguenze per Tlstria véneta della lotta contro i pirati uscocchi) é dedícalo il saggio di M.Bertosa, La guerra deglí useocebi e la rovina dell'economia istriana, "Atti del centro di rioerche storiche diRovigno" (d'ora ínpoi ACSR), 5 (1974), pp. 35-127. 10 La posizione veneziana era stata fatta prapria anche da ira' Paolo Sarpí. Cfr., in particoiare: P.Sarpi, Dominio de! nía re Adriático, a cura di R.Cessi, Padova 1945; Idem, La Repubblica di Venezia, la Casa d'Austria e gli Uscocchi, a cura di G. e L.Cozzi, Barí 1965. 11 Senato Secreti, Cose delTIstria, vol. 117,9 gennaio 1621, "Attie memorie della SorieLáistriana di Archeologia e Storia patria" (d'ora in poi AMS1), 7 (1891), p. 47. 119 ACTA HISTRIAE 111. Kölau MARINO: LTSTTIU/IONEDEL MAGISTRATOül CAPODISTR1A NEL1584..., 117-122 Rani delte mura medievali di Capodisiria (Archivio regionale
  • ijo koprskega magistrata leta 1584 kotprizivnega sodišča je beneški politiki uspela uve!javite\> centralizirane uprave v Istri, ki naj bi na podlagi novega ustroja sodne oblasti ustvarila Koper za glavno mesto celotne pokrajine, pa četudi na škodo manjših centrov na polotoku in ostankov avtonomije lokalnih mestnih svetov. 16 Ibidem, pp. 316-317 17 Cfr.,txa glialtri.isaggtdi G.Cervani-B.DeFrp.nceschi, Fattoridispopolamento nell'Istria veneta nei secoli XVI e XVII, "ACSR", 4 (1973), pp. 105 segg. e di M.Bertosa, L'ïstria veneta nel Cinquecento e Seicento, "ACSR", 7 (1976-1977), pp. 139-160. 122