TASSA POSTALE PAGATA EDIZIONE DEL SABATO la nostra lotta TERRITORIO TRIESTE La nuova gara d'emulazione trimestrale chiuderà degnamente questo anno fecondo di opere. Lavoratori partecipatevi con entusiasmo. DIREZIONE — REDAZIONE — AMMINISTRAZIONE Riva Castelleone 2 — CAPODISTRIA, tele!. 170 ABBONAMENTI: Zona B e Jugoslavia anno: Din. 180, semestre Din. 90, trimestre Din. 50. anno L. 1400, semestre L. 740, trimestre L. 380. Zona A: DINARI 2. — LIRE 10. Conto cori, nella Banca Istriana DECISA RISPOSTA Dl KARDELJ A VISCINSKI LA JUGOSLAVIA E’ STATA ELETTA A MEMBRO DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA FLUSHING MEADOWS — Dopo essere stata oggetto di un ballottaggio, Jugoslavia è stata eletta a membro non permanente del Consiglio di Sicurezza con 39 voti contro 19 dati alla Cecolsovacchia. Flushing Meado’vs — L’elezione della Jugoslavia al Consiglio di Sicurezza è stata ottenuta al secondo scrutinio con 39 voti, cioè con una maggioranza di 2/3, contro 19. Durante il primo scrutinio la Jugoslavia non aveva ottenuto che 37 voti, mentre durante questo primo scrutinio l’India e l’Equatore erano rispettivamente eletti con 56 e 57 voti in sostituzione del Canadà e dell’Argentina. La reazione sovietica all’elezione della Jugoslivia è stata meno violenta di quanto ci si attendesse. Prima dell’inizio dello scrutinio il ministro degli affari esteri dell’U-RSS, Andrej Vishinsky ha chiesto la parola ed ha denunciato la candidatura della Jugoslavia che - secondo lui - era il risultato di uri complotto tra gii Stati Uniti, la Jugoslavia ed altri Paesi e hon era conforme alla tradizione secondo la quale il gruppo di Paesi appartenenti alla stessa regione geografica sceglie il candidato che desidera per rappresentarlo al Consiglio di Sicurezza. Il presidente Romulo ha interrotto l’oratore dichiarando che egli contravveniva alle regole di procedura sulle elezioni Dopo l’elezione della Jugoslavia Vishinsky ha preso la parola alla tribuna per condannare lo scrutinio che stava per aver luogo, affermando che era contrario alla Carta delle Nazioni Unite ed al «gentleman agrement» osservato fin dalla creazione delle Nazioni Unite. Vishinsky ha dichiarato che la delegazione sovietica non considererà mai questa elezione come valida e persisterà nel pensare che la designazione del Governo eli Belgrado costituisce una nuova violazione della Carta. La stessa opinione è stata espressa dalla delegazione polacca nella dichiarazióne scritt ae che protesta in base al principio della ripartizione geografica. Il delegato del Pakistan, sottolineando di aver votato per la Cecoslovacchia, ha affermato che reiezione della Jugoslavia ha avuto luogo a scrutinio segreto, ma ha appreso tuttavia che durante i due scrutinii la Granbretagna, Israele, Danimarca, Norvegia, India, Pakistan e probabilmente Nuova Zelanda ed Australia hanno votato per la Cecoslovacchia. Quest’ultima ha raccolto nel primo scrutinio 20 voti contro 37 per la Jugoslavia, mentre l’Afganistan e le Filippine avevano ottenuto ciascuna un voto. Questi due ultimi voti sono andati illa Jugoslavia nel secondo scrutinio, la quale ha ottenuto cosi la maggioranza di 2/3 richiesta, cioè 39 voti. L’Assemblea ha proceduto in seguito all’elezione del Consiglio economico e sociale, quando il delegato dell’Ucraina, Dimitri ManuVski ha annunciato alla Tribuna che ls’Ucraina aveva intenzione di votare a favore della Cecoslovacchia per queste elezioni. 11 presidente ha fatto notare che le elezioni sono segrete e che non si possono fare nomine anteriori. La Cecoslovacchia è stata tuttavia eletta, come pure il Messico, l’Iran, Stati Uniti, Pakistan, Canadà. Inoltre alla fine della seduta del mattino Argentina e Republica Dominicana sono state elette dall’Assemblea al Consiglio di tutela in sostituzione del Messico e della Costarica, membri uscenti, mentre l’Irak pure membro uscente è stato rieletto. PARLA KARDELJ Flushing Meadows — Dopo la riunione dell’assemblea generale il vice ministro degli esteri jugoslavo ha letto una dichiarazione del ministro jugoslavo degli esteri Kardely in risposta alle affermazioni di Vishinsky secondo le quali reiezione della Jugoslavia ai Consiglio di Sicurezza sarebbe contraria allo spirito ed alla lettera della Carta dell’CNU ed al «gentlemens agreement» che danno e ciascuna regione geografica il diritt > di scegliere il proprio candidato alle sedi divenute vacanti negli organismi delle Nazioni Uniti. Kardely osserva che il punto di vista sovietico equivale a privare la Jugoslavia del diritto stipulato nella Carta di far parte del Consiglio di Sicurezza. D’altra parte —-aggiunge il ministro jugoslavo degli esteri — «La nostra delegazione non venne consultata sulla scel- MOSTRA ISTRIANA Domani, 23 mese corrente la Mostra dell’attività economica aprirà i suoi battenti. Se da una parte l’aspettativa del nostro popolo lavoratore e di tutti i ceti produttivi è grande, dall’altra parte questa non andrà certamente disillusa, poiché la Mostra dovrà essere e sarà ypa immagine fedele di quanto nel breve volgere di un anno è stato realizzato in ogni campo dell’attività produttiva. Quando si voglia avere già in anticipo un quadro approssimativo di quanto si potrà vedere alla Mostra dell’Attività economica, è necessario riferirsi, seppur brevemente a quanto è stato detto in occasione dell’ottava Assemblea del Comitato Popolare Circondariale in data 20 luglio corr. anno. In tale occasione sono stati resi di pubblica ragione dati importantissimi in merito all’ascesa economica della nostra zona. Crediamo non inutile, ma di sommo interesse, riportare alcuni di questi dati. Dopo aver constatato che il grande progresso economico compiuto nel settore agricolo, aumento del 30 p. c. del numero dei bovini rispetto al 1947, miglioramento delle razze (bovini, suini, pollami ecc.). sviluppo del cooperativismo ecc., il relatore si è soffermato particolarmente sulla produzione industriale. Fabbrica Arrigoni: 169.307 kg di merce nel I.o semestre dell’anno scorso, 362.344 kg nel I.o semestre di quest’anno. Fabbrica Ampelea rispettivamente 49.355 kg e 100.286 kg. Fabbrica Delanglade: 19.293 e 38.765 kg. Complessivamente 237.955 kg di prodotti pescherecci contro 506.345, cioè più del doppio. Un progresso consimile si osserva nella pesca, nella costruzióne di obiettivi del!’industria alberghie-r» ree. L’approvvigionanaul > migliora giorno per giorno ed anche il commercio l'hero ha subito un grandioso incremento. La vendita dei tessili è passata dai 4,5 milioni di dinari a 24 milioni (sempre per semestre), quella delle calzature da 0,15 milioni a 5,4 milioni. Il quadro delle esportazioni si presenta cosi: JUGOSLAVIA I.o semestre 1948 Esportazione 407.215.864 Jlire Importazione 711.902.500 Jlire JUGOSLAVIA I.o semestre 1949 Esportazione 790.288,282 Jlire Importazione 993.653.987 Jlire ZONA ANGLOAMERICANA TLT 1.0 semestre 1948 Importazione 40.319.202 Mlire Esportazione 88.472.028 Mlire ZONA ANGLOAMERICANA TLT 1.0 semestre 1949 Esportazione 101.130.869 Mlire Importazione 60.530.215 Mlire Quantunque i dati riportati siano incompleti (mancano qui quelli relativi a molte altre attività) nondimeno è visibile il grandioso progresso che è stato fatto nel corso di quest’ultimo anno. Oggi nel circondario istriano non esiste disoccupazione, anzi la forza lavoro è ricercatissima. Tutte le attività industriali, edilizie, artigiane, pescherecce si sviluppano con un ritmo accelerato. A questo punto non dobbiamo dimenticare neppure i grandi progressi che vengono compiuti nell’agricoltura, sopratutto in relazione ai cambiamenti nella struttura produttiva della campagna. La tendenza alla produzione collettiva nelle campagne si accentua sempre più. Le cooperative di produzione che due anni fà erano pochissime, oggi sorgono ad ogni passo. Poiché la superiorità della produzione a carattere collettivo si è dimostrata ormai in maniera schiacciante, ogni aiuto viene dato alle cooperative di produzione agricola. La móstra darà un particolare risalto a questo aspetto originale della nostra produzione agricola. I visitatori avranno inoltre la possibilità di farsi una idea chiara degli sforzi che il popolo lavoratore del nostro circondario compie, attraverso il suo Potere e le organizzazioni di massa in ogni settore della nostra attività. Questa rassegna non sarà una esposizione arida di prodotti, ma terrà conto dello sviluppo materiale, tecnico, culturale del nostro lavoratore, della nostra gioventù, delle donne ecc. Abbiamo già rilevato il grande interesse che la mostra ha suscitato. Essa è stata organizzata in brevissimo tempo, ma ciò nondimeno già prima della sua apertura ha trovato una eco profonda in ogni settore produttivo. I lavoratori del-l’Istria sanno che questa è la loro mostra, immagine fedele e guida degli sforzi che essi compiono per assicurarsi un avvenire migliore. ta della Cecoslovacchia da parte delle Nazioni dell’Europa Orientale». Kardely dichiara ancora che seguire le argomentazioni dell’UR-SS e mettere l’ONU da parte nelle relazioni jugoslavo-sovietiche equivarrebbe a riconoscere l’egemonia dell’Unione sovietica nell’Europa orienta’e. Il ministro de- gli esteri jugoslavo smetisce del-tre le affermazioni di Viscinski secondo le quali la candidatura della Jugoslavia sarebbe stata il risultato di «manovre di corridoio» con il blocco americano ed afferma che questa candidatura è stata conforme al principio democratico dell’uguaglienza tra le nazióni. UN ARTICOLO DELLA „BORBA" DICHIARAZIONI DI PACE ED AZIONI DI GUERRA BELGRADO — In un articolo dal titolo «Dichiarazioni pacifiste ed a-zioni guerrefondaie» la «Borba» commenta i movimenti delle truppe sovietiche in Romania ed Ungheria e gli incidenti alle frontiere tra la Jugoslavia ed i Paesi a democrazia popolare. «Tra il 15 agosto 1948 ed il 15 sett. 1949 — scrive la «Borba» — gli ungheresi hanno effettuato 111 provocazioni armate alle frontiera ungaro - jugoslava, hanno violato per 10 volte lo spazio aereo ed hanno commesso 26 violazioni territoriali oltre ai numerosi arresti e maltrattamenti inflitti ai cittadini jugoslavi. Essi hanno inoltre violato l’accordo sul traffico ferroviario di frontiera». Quanto alla Romenia la «Borba» elenca per lo stesso periodo 53 «provocazioni armate» e 26 violazioni dello spazio aereo, per la Bulgaria 34 provocazioni armate, 13 violazioni dello spazio aereo e 35 provocazioni territoriali ed infine per l’Albania 69 provocazioni armate, 28 violazioni dello spazio aereo e 23 violazioni territoriali. «Poiché sono falliti tutti i tentativi dei Governo jugoslavo per formare delle commissioni miste che avrebbero avuto il compito di condurre un’inchiesta ogni qual volta si fosse verificato un incidente di frontiera e poiché nello stesso tempo le provocazioni di frontiere sono aumentate di numero e di entità mentre d’altra parte si continua ad inviare spie ed agenti in Jugoslavia,, le autorità jugoslave sono costrette a credere che i vicini della Jugoslavia abbiano un ordine esplicito da parte Sovietica di continuare questa politica. Un’altra prova rie sono ì movimenti ed i concentramenti di truppe sovietiche in Romania, Bulgaria ed Ungheria nonché altre misure di carattere militare che vengono adottate in tali Paesi, misure che dimostrano come il Governo sovietico non tema neppure di smascherarsi da solo come guerrafondaio di fronte all’opinione pubblica mondiale». La «Borba» elenca poi i movimenti delle unità sovietiche che, partendo da Costanza, attraversano la Romania e raggiungono nei pressi di Arat il territorio ungherese dove vengono dislocate lungo la frontiera ungaro-jugoslava nei pressi di Xomboli, Dinyas, ecc. La «Borba» parla quindi di concentramenti di truppe sovietiche e di unità dell’esercito e della polizia romena a Turn Severin, Crajova. Orseva e Timisoara. Lungo la frontiera si possono osservare preparativi militari, scavo di trincee, rafforzamento delle guarnigioni ecc. Lo stesso avviene nell’Ungheria do- ve le truppe sovietiche sono state dislocate a Cer, Fehervar, Vosprom e Kecskemet e dove sono stati osservati dei movimenti militari sul • le linee ferroviarie Budapest-Kis-kunhalas-Baja e Budapest-Segedin. In Bulgaria si è potuto osservare — continua la «Borba» — un afius-so notevole di istruttori ed esperd militari sovietici. Cosi, nel settem bre di quest’anno è giunto in Bulgaria il maresciallo sovietico Bulganin accompagnato da un folto stuolo di ufficiali. Anche qui si può osservare un dislocamento di umtà dell’esercito e della polizia, costruzioni di caserme lungo la frontiera, scavi di trincee ed opere di fortificazioni in genere. Da parte sua l’Albania procede, sotto la direzione di esperti sovietici alle fortificazioni della frontiera e sposta le sue unità militari verso i confini jugoslavi. Dappertutto esistono dei centri per il controllo delle regioni di frontiera. La «Borba» sottolinea che questi preparativi perseguono lo scopo di intimidare non soltanto i popoli jugoslavi, ma pure e sopratutfo i popoli ai quali l’Unione Sovietica ha imposto dei rapporti di ineguaglianza, di sottomissione e di cieca obbedienza. Cosi — conclude la «Borba» — nulla ci può sorprendere poiché ci rendiamo perfettamente conto che tutte queste minaccie tendono a persuaderci che la libertà e l’indipendenza della nostra patria socialista rappresentano già di per sè stesse una diserzione del fronte socialista, l’abbandono dei principi del marxismo-leninismo ed il tradimento del movimento operaio internazionale. E’ l’impossibile però che i nostri popoli si convincano di ciò che non è vero e tanto meno con «l’aiuto» di simili strani procedimenti che non rappresentano nulla di nuovo nelle loro storia». DOMENICA APERTURA DELLA MOSTRA ECONOMICA INDISCUTIBILMENTE I FATTI CONVINCERANNO OGNI OPINIONE Semedella stà assumendo un tut-t’altro aspetto, da tranqueilla e piacevole località situata sul bivio della strada Trieste—Capodistria si è trasformata in un alveare brulicante di attività. L’edificio della Mostra si erge imponente, attorno ad esso centinaia di uomini, operai della nostro circondario, stanno dando gli ultimi rittocchi all’allestimento della stessa. A poche ore dall’apertura possiamo osservare come questi lavoratori stanno lavorando febbrilmente, dall’operaio all’ingegnere, dal muratore al dirigente tecnico, dal manovale all’artista, tutti sono orgogliosi di aver contribuito alla creazione di questa dimostrazione imperitura della capacità lavorativa delle genti istriane. I vari padiglioni sono ormai pronti, si stanno esponendo i frutti del nostro lavoro, i prodotti della nostra economia, i lavori eseguiti dalle abili mani dei nostri lavoratori della città e della campagna. Sono rappresentati i successi raggiunti nel rafforzamento dell’economia mediante grafici, raffigurazioni artistiche, pannelli murali ecc. II padiglione del folclore e turismo, decorato con artistiche raffigurazioni, attirerà da lontano l’attenzione dei visitatori, il suo interno ,è maggiore ben cinque volta di quello dell’anno scorso. II-noto pittore Spacai vi hà profuso le suo doti artistiche. Segue il paT diglione delle costruzioni, ricostruzioni e della elettrificazione, nel quale su un pannello grande 18 m. verranno esposte le fotografie dei lavori già realizzati nel circondario. Su un pannello, simboleggian-te il circondario, è raffigurata tutta l’attività edilizia nel circondario (opere in costruzione). Indi nel mezzo' dalla sala, su impalcature da muratore, verranno esposte foto delle maggiori opere. Al disotto gli eccellenti materiali da costruzione del circondario: la pietra estratta dalle note cave di Ma-russici e di Canegra, la sabbia di Ancarano. Verranno pure presen- FESTEGGIATO A BELGRADO L'ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE BELGRADO — A Belgrado hanno avuto luogo giovedì u. s. le grandi celebrazioni in occasione del V.o anniversario della liberazione della città. Tutti i giornali dedicano alla ricorrenza le loro prime pagine, riportando i dati sullo sviluppo della città negli ultimi anni. Sull’altra sponda della Sava sta sorgendo la nuova Belgrado che a-vrà 300.000 abitanti e che, assieme alla città esistente ed a Zemun formerà il centro di tutta la vita jugoslava e, a quanto si calcola, po- ©B@¥iwy e I NUOVI GIOVANI CAPITANI DIPLOMATI A PIRANO GUARDANO FIDUCIOSI ALL’AVVENIRE, SICURI DEL BENESSERE ASSICURATO DAI POTERI POPOLARI trà in un futuro non tanto lontano raggiungere un milione di abitanti Rendendo omaggio ai combattenti caduti nella lotta per la libertà, i membri della delegazione degli Continua in Il.a pag. I PARTIGIANI DEL TLT AL COMITATO DIRETTIVO DELL’ASSOCIAZIONE DEI COMBATTENTI — BELGRADO In occasione della giornata nella quale i combattenti dell’Armata Jugoslava e tutti i popoli jugoslavi festeggiano solennemente il V.o anniversario della liberazione della capitale della RFPJ — Belgrado, i partigiani ed i combattenti, membri dell’associazione partigiani del TLT, si uniscono alla loro letizia e porgono ad essi i più sentiti auguri. I partigiani del TLT i quali continuano ancora questa lotta alla testa delle masse lavoratrici triestine, sotto la guida del PC che li ha guidati anche nella lotta armata, in tale occasione protestano con indignazione contro i tentativi dei paesi a democrazia popolare con l’Unione Sovietica alla testa, nonché contro gli altri cominformisti dei vari Partiti comunisti, tendenti a negare il grande contributo dato dalla Jugoslavia nella lotta contro il nazifascismo ed a impedire ai popoli jugoslavi l’edificazione del Socialismo nel loro paese. I combattenti del TLT condannano severamente tali vili azioni, unitamente alla campagna di calunnie di cui è oggetto la Jugoslavia, campagna che ha già superato tutti i limiti di correttezza e di buon senso. Essi assicurano i combattenti jugoslavi di rimanere anche nel futuro, come lo sono stati • già nel periodo della lotta, i loro compagni più fedeli nella lotta comune per la vittoria della giustizia e della verità, ■ nonché per i giusti rapporti fra gli stati socialisti. tate varie specie di intonaco. Fra le quali attirerà certamente Tinte-resse una novità e cioè l’intonaco ricavato con scarti di bauxite (che ha il pregio della maggiore presa senza l’uso della calce e del cemento, ed in più ha una propria tinta che, amalgamata con altre, può dare buonissimi effetti). Sempre nel medesimo padiglione, due grandi plastici rappresenteranno la costruzione della scuola elementare cittadina italo-slava di Capodistria e quella della nuova fabbrica di cotto in costruzione a Sicciole. Su una altra parete verranno illustrati i lavori compiuti nel campo della elettrificazione, lavoratori d’assalto dell’edilizia, figureranno inoltre le foto dei Il padiglione della vinicoltura costituirà pure una attrattiva per il pubblico con il suo pergolato dal quale penderanno i migliori tipi di uve nostrane. Inoltre, su mensole disposte con gusto, ci saranno prodotti tipici vinicoli del circondario. Indi sulle pareti delle foto che indicheranno i lavori e la disposizione delle viti per ottenere i migliori prodotti. Nel padiglione dell’artigianato sono già esposti tipi di mobilio, un motore da barca dei meccanici di Isola e Pirano, nonché altri oggetti. Altre cose vorremmo descrivere, ma lasciamo ai nostri lettori la, possibilità di poter constatare con i loro occhi quanto sia stato fatto e cosa sia stato fatto, quali progressi sono stati raggiunti in questo anno di intensa attività opero; sa nel circondario. La Mostra delle attività economiche rappresentererà certamente per tutta la popolazione del circondario e per gli ospiti un quadro sintetico della capacità e volontà di creare che anima la classe lavoratrice del circondario, che lavora e consolida il Potere Popolare con la edificazione di un migliore domaiii. Per i reazionari di tutte le tiqte la mostra rappresenterà un altro duro colpo inferto dai lavoratori istriani ai loro secolari nemici: gli sfruttatori. \/UUaU LA MOSTRA DELL'ATTIVITÀ1 ECONOMICA DELLA ZONA JUGOSLAVA DEL TERR. LIBERO DI TRIESTE APERTURA DOMENICA 23 OTT. CONSTATERETE DA VOI I SUCCESSI CONSEGUITI NEL CAMPO ECONOMICO DURANTE L'ANNO LA MOSTRA SARA* ACCOMPAGNATA DA VA-RIE MANIFESTAZIONI CULTURALI E SPORTIVE DAL 23-X AL 30-X 1949 VELENOSE SI, MA GAFFES! ATTENZIONE LaToLO! DAL «PRIMORSKI DNEVNIK Dopo essersi lungamente spremute le meningi, il direttore de «l’Unità» di Milano, organo del PCI, si è fatto vivo. Come il suo solito, non ragiona ma abbaia. Questo è logica e naturale del resto. Ragionare può solamente chi ne è capace e sopratutto chi si trova nel giusto. Sbraita cho ha torto; più torto ha più da in escandescenze. Ulisse, esasperato per essere stato punto nel vivo, ancora una volta dà saggio del suo forbito frasario. Frasario da lupanare, tanto per intenderci. Noi giustifichiamo Ulisse in quanto comprendiamo il suo caso. Sappiamo cioè che la mentalità di un uomo è il risultato dell’ambiente nel quale esso si è formato. Il direttore de «l’Unità» di Milano, organo del Partito comunista I-taliano, si è formato nel lupanare fascista. Logico perciò che usi il linguaggio ivi appreso. Nonostante tutto però, strano che ciò sia approvato dalla direzione del Partito comunista italiano. Detto questo, si potrebbe anche chiudere. Non lo facciamo perchè la sua risposta ... a scoppio ritardato, si presta a qualche ulteriore considerazione. Notiamo subito che Davide Lajo-lo risponde non più in prima pagina, da dove cioè solitamente lancia i suoi fulmini di marca musso-liniana — e che in quanto tali, fanno lo stesso effetto di quelli del suo maestro ■— ma con un corsivetto di seconda pagina, tra la Cronaca di Trieste. Non ci vuole molto acume per scoprire il perchè. Infatti per rispondere alle accuse a lui rivolte, accuse in Italia conosciute anche dai sassi, alle quali del resto si guarda bene dal rispondere direttamente perchè non può, — tanto sono reali — per non farsi ridere da tutti coloro che lo conoscono, si limita all’uso della pagina che compare solamente a Trieste, cioè su un numero irrisorio di copie. Questo nella speranza che a Trieste lo si conosca un po’ meno. Il che rappresenta una ritirata. Vero signor Ulisse? Ancora una cosa da notare. Ad un certo punto, parlando di Tito e dei «titisti» dice: «... hanno tradito i loro stessi meriti partigiani». Male, signor Ulisse! Molto male! esprimersi in cotal maniera. Lei dimostra di non conoscere la linea del Cominform e pertanto rischia di perdere il posto. Non lo sa forse che se avesse pronunciato una frase simile a Trieste sarebbe stato tacciato da trgzkista? Peggio se la avesse pronunciata, poniamo il caso, a Budapest o Sofia, a quest'ora sarebbe sotto processo con l’imputazione di spia di Tito e conseguentemente condannato- a morte. Si vede dunque che Lei non sa ancora che Tito ed i «titisti» non hanno alcun merito partigiano. Bastava del resto consultarsi con Viđali o leggere il resoconto delle dichiarazioni di Vishinski all’ONU per non cadere in simile controsenso. E’ ammesso perdere il lume della ragione, cosa che ad Ulisse accade abbastanza spesso, ma non fino al punto di negare quanto il Cominform ha stabilito. Molto meglio dunque per il signor Davide Lajolo, incompresibilmente direttore de «l’Unità» di Milano, organo del PCI, rientrare nel suo guscio e starsene tranquillo perchè a cimentarsi con i «piccoli uomini titisti» è molto duro. Perchè questi «piccoli uomini titisti» sono comunisti d’un pezzo. Cioè troppo duri per i suoi denti. La Nostra Lotta Cronaca del Circondario UNA NUOVA GARA DI EMULAZIONE VEDRA' ANCORA IL 1949 GRANDE SVILUPPO DEI COLLETTIVI AGRICOLI CONTÌNUA L’ adesione al cooperativismo lo sforzo costruttivo del popolo DI NUMEROSI PROPRIETARI PRIVATI La volontà della popolazione democratica del circondario di realizzare quanto prima gli impegni per il programma annuale di sviluppo economico, ha fatto si che sia già stata iniziata una nuova gara di e-mulazione, per il quarto trimestre dell’anno in corso, L’iniziativa partita dalle nostre masse lavoratrici 6 stata accolta con comprensione e sollecitudine dal Comitato Circondariale dell'UA IS. I membri delle organizzazioni democratiche del circondario, nella riunione di massa hanno elaborato i* piani di lavoro di base e di settore, impegnandosi di portarli a termine entro il trimestre. Questi programmi di lavoro prevedono la partecipazione in tutto il circondario di migliaia e migliaia di persone che eseguiranno decine di migliaia di ore lavorative. Programma davvero imponente e per la cui realizzazione dovranno essere tesi tutti i nostri sforzi. Ma l’alto livello di maturità politica delle masse popolari del circondario è la garanzia che questo programma verrà realizzato prima del termine prestabilito. La popolazione italiana, slovena e croata del circondario, seguendo la via tracciata al II.o Congresso del PC TLT, compatta interverrà al lavoro portando un ulterione contributo al consolidamento della nostra economia, base fondamentale per elevare lo standard di vita della popolazione tutta. Sinora ci sono pervenuti gli impegni di lavoro dalle seguenti basi: DISTRETTO di BUIE La base di Buie mobiliterà 390 persone per lavori alla casa del cooperatore. Ore previste 3.180. Uma-go si impegna di mobilitare 2000 persone che effettueranno 5.900 ore di lavoro pro casa del cooperatore. S. Lorenzo darà 320 compagni che lavoreranno per 2000 ore pro Casa del cooperatore. Verteneglio vuole essere il miglior settore del circondario e mantenere la bandierina transitoria. Infatti la popolazione si è impegnata di mobilitare 900 partecipanti al lavoro d’assalto che effettueranno ben 9.200 ore di lavoro. Ciò per la costruzione della strada e per la riparazione ed allargamento del campo sportivo. La base dell’UAIS di Verteneglio si impegna di iscrivere all’UAfS 209 nuovi membri. Madonna del Carso mobiliterà 410 partecipanti all’opera di ricostruzione che lavoreranno per 4.6O0 ore pro casa del cooperatore. Cra-sizza si impegna di organizzare 5a0 compagni al lavoro volontario che daranno 4.400 ore per la casa del 1,700 ore pro casa del cooperatore cooperatore. Villanova darà 450 compagni e 3400 ore di lavoro pro casa del cooperatore. Martinčiči mobiliterà tutta la popolazione, cioè 300 persone che effettueranno 3000 ore per la riparazione delle strade locali. Baredine, 200 partecipanti e e riparazione strade. Dai programmi sinora pervenutici, rileviamo che il distretto di Capodistria mobiliterà 3470 compagni che effettueranno 71.895 ore lavorative. E’ da notare che non ci sono ancora .pervenuti i piani di lavoro di 26 basi. Il distretto di Buie mobiliterà al lavoro 9.090 partecipanti che effettueranno 66.836 ore. Nell’ambito circondariale ben 138.721 dovranno essere le ore di lavoro volontario da realizzare entro questa gara. Come sopra accennato i lavori si svolgeranno esclusivamente su o-biettivi di pubblica utilità: case del cooperatore, ricostruzione, strade, canalizzazione ecc. Le masse democratiche, strette nella UAIS, simbolo dell’unità e della fratellanza fra i popoli, lotteranno e conseguiranno certamente la vittoria in questa nuova gara d’emulazione. La cooperativa agricola di produzione «I Maggio» a Buie, procede nel suo rapido sviluppo, dimostran do l’utlità del lavoro collettivo. Benché l’annata sia stata sfavorevole per l’agricoltura causa la siccità, i componenti la cooperativa hanno avuto la possibilità di evitare il peggio. Qualcuno si chiederà: perchè hanno potuto evitare questo? Semplicissimo! Essendo i terreni della cooperativa variati ed e-stesi, in certi posti il raccolto è stato maggiore ed in altri minore, poiché certe parti della campagna hanno sofferto gravi danni dalla siccità ed altre meno. Lo stesso dicasi della grandine che in certi posti ha causato danni ingenti ed in altri nemmeno si è vista. Alla resa dei conti il terreno con maggiori o minori prodotti, suddividendo il raccolto ha dato a tutti una buona resa. Questo è una sola parte dei vantaggi del lavoro collettivo, che ne porta tanti altri, come per esempio la riduzione della fatica e la redenzione dalla schiavitù della terra: vantaggi già da noi accennati in articoli precedenti. Con il lavoro collettivo della ter- ALLA SCUOLA PER APPRENDISTI A SEMEDELLA Non serve all' educazione giovanile la trascuratezza ed il disordine DISTRETTO di CAPODISTRIA Base di S. Antonio, 188 partecipanti che daranno 9024 ore di lavoro pro casa del cooperatore. Decani, 250 partecipanti e 6000 ore pro casa cooperativistica. Bertocchi si impegna di mobilitare 510 partecipanti che effettueranno 3.700 ore di lavoro volontario. Obiettivo casa del coop. Malio, 200 partecipanti e 1600 ore di lavoro pro ricostruzione. A Costabona lavoreranno 400 persone che daranno 1900 ore di lavoro per la riparazione di strade. A Puzzole 425 compagni daranno 1700 ore pro casa coop. Segue Babici che raggrupperà 380 paesani i quali effettueranno 2950 ore pro casa del cooperatore e 4000 ore per la riparazione della strada. A Monte verranno mobilitati oltre 1000 compagni che daranno circa 9000 ore lavorative in lavori vari. A Centurie 117 compagni effettueranno 1700 o-re di lavoro per la riparazione delle strade locali. Negli ultimi tempi la stampa na-zionalcominformista di Trieste e quella dei paesi a democrazia popolare fa un gran parlare di «forze sane» bestialmente perseguitate in Jugoslavia e nella zona B. Circa tali «persecuzioni» ecc. noi non intendiamo dilungarci essendo ben noto a tutti il recente decreto del ministro degli interni della RPFJ con il quale sono stati liberati centinaia di detenuti aderenti all’UI che avevano scientemente sabotato l’edificazione del socialismo in Jugoslavia. Ben nòte pure a tutti sono le voci del «terrore impervesante nella zona B», ove la popolazione sta pacificamente edificando una nuova vita, con grande dispetto dei comin-formisti e della reazione di tutte le tinte. Veramente questi signori non hanno tutti i torti poiché nella zona B esiste un certo «terrore» ma limitato a coloro i quali tramano alle Spalle del popolo lavoratore, esiste per i sabotatori della nostra economia, per gli speculatori, per i vari criminali terroristi del CLN Istriano ecc. Se poi fra questa gente ci sono delle «forze sane» della specie di certo Valentie Mario da Decani, ebbene anche per questi signori il terrore esiste. Tracciamo un po’ la figura di questa «forza sana» e cioè Valentie Mario da Decani, il quale durante la lotta di liberazione disertò dalle file partigiane per poi andare a lavorare alla TODT ecc. Questo tipo, per meglio dimostrare il suo contegno antipopolare, si mise in contatto nel 1947 con certe persone di Trieste reclutando nella zona B su loro direttive, giovani per inviarli nelle file della Polizia Civile. Nel 1948 per tale sua attività gli fu ritirata la tessera dell’Associazione partigiani che illecitamente deteneva. Viene la risoluzione del-l’IJI ed il nostro «bravo» Valentie diventa ad un tratto il più «strenuo difensore» deH’internazionali-smo nella zona B. Divengono noti i suoi contatti con elementi comin-formisti di Trieste, le visite da lui avute ecc. Ma non viene ancora Dovunque è noto lo sviluppo assunto nel nostro circondario dal lavoro ricostruttivo. Predomina in esso quello dall’edilizia, necessaria sia perchè si è presentato al PP, il grave problema della ricostruzione di tutto quanto era stato distrutto dai nazifascisti, sia perchè doveva essere realizzata un’imponente mole di lavori di pubblica utilità, lavori dei quali era sentito urgentemente il bisogno. Per la realizzazione di questo vasto programma di lavori vennero mobilitate tutte le forze disponibili — cioè i lavoratori dell’edilizia — e venne iniziato il lavoro. Man mano che sorgevano nuovi impellenti bisogni, si incominciò a sentire la carenza di mano d’opera specializzata, il che costituiva un serio intralcio all’ulteriore sviluppo dei lavori. Carpentieri, muratori non ce n’erano. Come crearli? «perseguitato». Intanto si maturava il fattaccio. Tempo fa il Valentie presenziò ad una riunione dell’AP a Decani durante la quale vennero distribuiti i distintivi dell’associazione. Il Valentie ne pretese uno che naturalmente gli venne negato dal presidente. Questo rifiuto scatenò il furore del Valentie che usci con invettive contro i partigiani presenti .contro il Potere Popolare ecc.' Minacciò inoltre di spezzare con u-na bottiglia i quadri di Stalin e Tito appesi al muro. Terminò urlando: «Se non mi date il distintivo’ dei partigiani, mi metterò quello dei fascisti». Per questi ed altri fatti, il Valentie è stato condannato alla pena detentiva per mesi tre ed alla ammenda di .500 din. Ora naturalmente si parlerà di «persecuzione» di «forze sane», poiché risulta che il Valentie è membro del cosidetto PC di Viđali, partito che rivela cosi il suo carattere contando fra i suoi componenti simili «forze sane» e fra i alleati delle spie. 1) 22 ottobre concerto vocale del coro della filarmonica Slovena diretto da Rado Simonitti. Il concerto si svolgerà a Pirano nel Teatro Tartini alle ore 20. 2) 23 ottobre «Brsko opasilo», danze folcloristiche in piazza Tito alle ore 15. — Alle ore 20 nel Teatro di Capodistria concerto vocale della filarmonica Slovena. 3) 25- ottobre «Tosca» di Puccini, data dall’opera di Lubiana al Teatro di Capodistria. 4) 26 ottobre concerto del complesso orchestrale dell’opera di Lubiana nel Teatro di Capodistria alle ore 20. 5) 27 ottobre ripetizione dell’o- Per sopperire a questa mancanza il Potere Popolare, ad iniziativa del Dipartimento Costruzioni, ha organizzato una scuola per apprendisti muratori. Scuola teorica e pratica che funziona nell’ambito dell’Auto Garage Semedella ove gli apprendisti, meglio che in qualunque altro posto, possono apprendere il loro mestiere. Questa scuola incominciò a funzionare il mese di agosto dell’anno corrente. Ad essa si iscrissero 40 apprendisti i quali iniziarono ben presto l’istruzione. Giornalmente lo studio è diviso e cioè alla mattina: lavoro pratico sotto la guida di elementi specializzati, ai pomeriggio studio teorico e cultura generale. Ogni allievo deve apprendere le lezioni elementari di matematica, storia, geografia, lingue italiana e slovena, chimica e fisica, nonché lo studio politico e la conoscenza delle norme sociali che regolano la vita nel nostro circondario.. Nello studio teorico gli apprendisti si sono più 0 meno impegnati ed hanno ottenuto risultati soddisfacenti. Non cosi, purtroppo nel lavoro pratico. Su 40 apprendisti solamente 15 si sono dimostrati capaci e cioè hanno appreso il mestiere mentre gli altri sono al dissotto delle loro reali possibilità. A chi attribuire la colpa? Il motivo principale lo si deve ricercare nel fatto che all’inizio la direzione aveva trascurato di ben disporre affinchè gli allievi si sviluppassero secondo la loro naturale inclinazione. Si deve dire che gli apprendisti erano lasciati in disparte. Fra gli allievi regnavano l’indisciplina e l’irrequietezza, ciò perchè 1 responsabili, o erano oberati dal lavoro, oppure non si curavano affatto di essi e lasciavano che si sviluppassero simili tendenze negative nella collettività. Parte di colpa va attribuita alla filiale sindacale che sembrava ignorasse praticamente l’esistenza della scuola apprendisti. Altrettanto dicasi della organizzazione giovanile che dovrebbe occuparsi maggiormente dei giovani curando la loro istruzione professionale, quella politica, ideologica e culturale. Dovrebbero essere formati eruppi di studio ecc., nei quali trattare i problemi della scuola. Invece si vedono alla sera gli allievi gironzolare per la città, nei caffè, nelle osterie e nei cinema. Questo stato di cose non può continuare. Ultimamente per ovviare a questi deplorevoli inconvenienti è stato no-Iminato responsabile del corso il pera «Tosca» nel Teatro di Capodistria alle ore 20. 6) 29-<‘ottobre «serata allegra», partecipano Fr. Milčinski ed il quartetto sindacale. 7) 30 ottobre «serata di solisti», concerto del virtuoso del violino Rupel di Lubiana, accompagnato dal professore Lipovšek e della soprano Valeria Heybalova. 8) Dal 23 al 30 ottobre nel museo civico di Capodistria «Palazzo Tacco» avrà luogo la mostra etnografica. N. B. In caso di maltempo «Brsko opasilo» si svolgerà il giorno 28 ottobre nel Teatro Ristori di Capodistria alle ore 20. compagno Furlan: Egli dovrà lavorare molto per estirpare le pessime tendenze manifestatesi tra gli apprendisti. ORARIO AUTOTRASPORTI PER LA MOSTRA Il Comitato Distrettuale per la Mostra comunica che in occasione della mpstra delle attività economiche sarànno a disposizione dei partecipanti i mezzi di trasporto ilei seguenti centri: Scoffie L - Blocco, Ancarano, Decani, S. Antonio, Pobeghi, Bivio Babici, Vanganello, Puce, Carcasse, Villanova, bivio Monte di Capodistria, Corte, Saredo, Bivio Sicciole, Sicciole, Bändel, S. Bortolo e Spugnano. Per le località della costa il trasporto verrà, eseguito via mare e via terra dai seguenti centri: Portorose, Pirano ed Isola. I trasporti incominciano dalle o-re 8 in poi. — O — Domenica, 16 ottobre, nel paese di Gazon si è svolta una solennità in occasione dell’inaugurazione del monumento ai partigiani caduti. La popolazione ha contribuito ai lavori per il monumento con particolare impegno dimostrando di saper apprezzare il sacrificio di coloro che per la libertà hanno combattuto immolando la propria vita. NOTIZIE In occasione della Mostra delle attività economiche del Circondario l’UCEF per l’Istria in collaborazione con il comitato Coordinatore per la Mostra ha organizzato una settimana sportiva. Settimana nella quale si svolgeranno importanti gare. Il programma è vasto ed interessante cosi da attirare tutti gli sportivi Capodistriani. 23 ottobre — Criterium ciclistico internazionale. Circuito di Seme-delia, giri 40 pari a km 120. In precedenza al Criterium verrà disputata sul massimo percorso una gara per esordienti dotata pur essa di premi. In questa gara le matricole del circondario si impegneranno al massimo per poter vincere. Il percorso sarà di 40 km pari a 12 giri. Gli esordienti potranno concorrere con bici da corsa o da passeggio. 24 ottobre, lunedi — Torneo volante di scacchi. Alle ore 20 nei locali della mostra si svolgerà il torneo volante di scacchi fra il Club Scacchistico di Capodistria e quello di Trieste. 25 ottobre, martedì — Torneo volante di pallavolo. 10 squadre sindacali del circondario scenderanno in lizza per il torneo volante. La «Jadran», la squadra Circondariale, quella del distretto di Capodistria, gli apprendisti di Buie, inoltre quelle più: quotate del Partizan, del-l’AJ, Mario Moro di Isola, Scuola Nautica di Pirano, Zvezda di Pobeghi, Buie, Stella Rossa ecc., contribuiranno a rendere più avvincente questo torneo. 26 ottobre, mercoledì — Alle ore 15 nello stadio di Capodistria si in- DISERTORE E TRADITORE SMASCHERATO Sono questi i „fedeli“ alla causa „internazionalista“ FIOGRfiDinm CULTURALE PER LA MOSTRA ra abbiamo la completa redenzione dell’agricoltore. Questa realtà è provata dal continuo aumento dei membri delle cooperative e l'aumento delle stesse verificatosi questo anno. Alla cooperativa «I Maggio» di Buie-Brazzania, si sono aggiunte quest’anno altre 10 famiglie. Altrettanto è successo alla cooperativa di Terrebianche il cui numero di famiglie è salito da 18 a 25 e poi a 35. E’ intuitivo che se questi lavoratori della terra non avessero constatato un miglioramento delle loro condizioni nel lavoro collettivo essi certamente non passerebbero ad ingrossare a loro danno le cooperative. Questi sono fatti inconfutabili che ognuno ha la possibilità di controllare. I componenti la cooperativa «I.o Maggio» anche quest’anno malgrado i danni causati dalla siccità si sono suddivisi un discreto raccolto aumentando il numero del bestiame con altri due cavalli e 101 pecore. Altre 50.000 viti saranno piantate quest’anno oltre alle 300.000 esistenti. Quest’anno sarà adottato un sistema di lavoro più razionale, sia nei vigneti come in altre colture, nelle quali sarà eliminato il più possibile il lavoro manuale. La cooperativa si è provvista di un grande trattore per le colture profonde nonché di una trebbiatrice. Per le semine sono stati messi nel piano 30 ettari di terreno e sono già in atto i lavori. La cooperativa «Primo Maggio» è in pieno sviluppo dimostrando la marcia progressista nella -mostra zona. ATTIVA L'U.D.A.Ì.S. Le donne antifasciste del Circondario hanno compreso l’importanza della loro doverosa collaborazione per il consolidamento del Potere" Popolare e si sono messe a l’opera con l’entusiasmo~caratterist!co femminile. Nei rami economico e politico prestano la loro opera ben 1.560 donne. Per l’elevamento professionale delle stesse il Potere Po- polare ha organizzato vari corsi d’istruzione nei quali le donne hanno dato ottime prove delle loro attitudini e volontà per il lavoro e lo studio. Anche nel campo del lavoro volontario l’attività delle donne non è stata indifferente. Esse hanno voluto dare il loro valido contributo alla costruzione delle case del cooperatore, alla riparazione delle strade, alla riparazione delle scuole e asili nonché ad altri lavori vari. A tal uopo di propria iniziativa hanno costituito le brigate femminili del lavoro che già si sono distinte nel buiese e nel capodistriano. Nella gara d’emulazione precongressuale esse hanno realizzato ben 30.141 ore di lavoro volontario. Anche nel campo sociale le donne sono state attive. Sono stati costituiti il giardini d’infanzia, un a-silo e tre consultori pediatrici. 1160 bambini del circondario sono stati inviati alle colonie in Jugoslavia. Nella scorsa settimana è stata aperta la casa del pioniere a Capodistria. Pure nel campo culturale si è svolta una proficua attività facendo scendere il numero degli a-nalfabeti mediante corsi serali e corsi di cultura. Nei vari comitati settoriali le donne guidano gruppi filodrammatici e partecipano allo sviluppo culturale generale. Va rilevata però anche qualche deficenza nel lavoro. Poco è stato fatto per attivizzare le donne delle città costiere, lacuna che deve essere evitata nel futuro. Uno dei compiti che le nostre donne devono portare a termine è quello di collegare le donne della città con le donne della campagna. Altro compito quello di incanalare e di mobilitare le donne nell’attività produttiva della nostra industria non trascurando nel contempo le madri lavoratrici. Per tale scopo dovranno essere aperti altri asili, altre case del pioniere, altri giardini d’infanzia ecc. Nei paesi dell’interno si dovranno indirizzare le donne a prestare la loro attività nelle cooperative agricole di produzione. Agendo in questo modo, si realizzeranno i compiti fissati dal Partito alle donne democratiche del circondario. LE FORZE PIU1 SANE DEL NOSTRO CIRCONDARIO E’ doveroso rendere onore a questi lavoratori che, con il loro contributo, hanno avvantaggiato l’incremento della produzione e lo sviluppo della nostra economia. I lavoratori d’assalto sono le migliori forze del nostro circondario. Ad essi vada la riconoscenza della popolazione lavoratrice. All’EDILIT di Capodistria sono stati proclamati lavoratori d’assalto i seguenti compagni: Valentie Giovanni da Decani, bracciante; supera la norma stabilita per i manovali del 100 p. c. Esempio di dedizione al lavoro, incita gli altri lavoratori all’emulazione. Lukac Vittorio da S. Canziano, bracciante; supera la norma. Ha elevato la produttività del suo gruppo del 60 p. c. SPORT centreranno l’undici del Medusa con la quotatissima squadra dell’Armata Jugoslava. E’ fuor di dubbio che la partecipazione dei tifosi sarà massima poiché potranno assistere ad uno spettacolo di bel gioco. 27 ottobre, giovedì — Alle ore 15 stadio' di Capodistria incontro di calcio fra la squadra dell’Aurora di Capodistria, campione del TLT, con il Branik di Maribor della I lega della Repubblica Slovèna. I tifosi potranno presenziare cosi ad un incontro con fasi altamente emotive dato il valore e la levatura tecnica di entrambe le squadre. 28 ottobre, venerdì — Gare di atletica leggera per esordienti. Parteciperanno a queste gare di massa popolari tutte le filiali sindacali del circondario, con il maggior numero di partecipanti. Il -programma comprenderà tutte le gare ed i concorsi. Da questa gara potranno senza altro rivelarsi buoni elementi e nuove forze giovanili per l’atletica leggera. In ogni caso staremo a vedere. 29 ottobre, sabato — Ore 14, finali di pallavolo. Si incontreranno le finaliste del torneo volante di pallavolo 30 ottobre, domenica — Ore 10 gara di marcia partigiana, con la partecipazione delle varie filiali sindacali e degli atleti di Trieste e dell’Istria —• Ore 15 incontro di calcio fra le squadre dell’AJ di Portorose ed il Branik di Maribor. Incontro interessante nel quale vedremo di fronte due squadre che praticano il sistema. — Ore 19 staffetta notturna sul circuito di Semedella. Bertok Mario, fabbro da Pobeghi, lavoratore d’assalto per l’economiz-zazione del 50 p. c. Umer Mirko, bracciante, viene proclamato per la seconda volta lavoratore d’assalto; supera la norma del 70 p. c. ed è di esempio agli altri. Babuder Zelko da Monte di Capodistria, bracciante, lavora sulla Monte-Villanova, ha portato il suo gruppo a superare la produttività dell’80 p. c. E’ di sprone agli altri operai sul lavoro volontario. Sgolfo Giovanni da S. Daniele del Friuli (Italia), muratore specializzato, lavora sulla Monte-Villanova. Sorpassa la norma del 70 p. c. E’ di esempio agli altri o-perai. Bonifacio Vittorio da Pirano, bracciante, supera la norma dell’80 p. c.; è di esempio agli altri per la sua assiduità e volontà. Vuk Giovanni da Caldania, supera la norma del 70 p. c. assieme al suo gruppo. Nezic Antonio da Castelvenere, bracciante, supera la norma del 60 p. c., esempio ai compagni. Alla «GORIVO» di Capodistria. Vattovaz Pio da Cesari, operaio; di esempio ai compagni per la sua assiduità e volontà sul lavoro. FRUCTUS di Capodistria. Delise Olivo da Isola, dirigente tecnico, per la sua capacità e volontà ha portato all’aumento della produzione della fabbrica del 115 p. c.; contribuendo notevolmente allo sviluppo della nostra economia. CASA del COOP. S. Antonio. Gregorič Giuseppe da S. Antonio, a-gricoltore, dirigente delia cava, ha c n: -ibuito nelFaupc-ric dell'estra-zL. per il : » p. c. ila dato inoltre un contributo di 120 ore di lavoro volontario. RUSSIAN Capodistria. Korda Nicola da Scoffie, muratore qualificato, supera la norma dal 30 al 40 p. c. Verch Federico da Isola, autista, viene proclamato per la seconda volta lavoratore d’assalto, supera le norme dal 20 al 30 p. c. ed economizza materiale nella misura del 10 p. c. Augusto da Krmci, autista. Supera l’evidenza del lavoro del 30 p. c, e-conomizza materiale nella misura del 15 p. c. Dobrina Giuseppe da Lopari, muratore, di anni 76. Nonostante la sua avanzata età svolge il suo lavoro con alacrità, eleva nuovi quadri, incita al lavoro. Ha superato la norma del 15 p. c. ed economizza nella, misura dei 10 p. c- E' già stato proclamato lavoratore d’assalto il I Maggio 1949. D’esempio a tutte le maestranze del circondario. Con il presente elenco abbiamo ultimato la pubblicazione dei nominativi dei lavoratori d’assalto proclamati nella gara precongressuale. Anniversario della liberazione di Belgrado Continua dalla I.a pag. ■ ex partigiani italiani che soggiornano in Jugoslavia in qualità di o-spiti dell’Unione dei combattènti della guerra di liberazione nazionale, hanno deposto nel quinto anniversario della liberazione di Belgrado, una corona sul sacello del milite ignoto. In onore degli ospiti italiani è stato più laidi offerto un solenne ricevimento al Comitato Centrale dell’Unione dei combattenti nella guerra di liberazione nazionale. Parlando nel corso dei ricevimento, Giuseppe Maras, capo della delegazione italiana e comandante della brigata partigiana «Italia», ha dichiarato: «Siamo venuti in Jugoslavia, per vedere con i nostri occhi come stanno le cose, per venderci conto di tutto quanto avviene qui. In Italia ci si dice, e lo dice pure la stampa del Cominform bureau, che in Jugoslavia tutto va a rovescio. Ne] corso del nostro soggiorno in Jugoslavia abbiamo visto molte cose, eppure abbiamo visto solamente una parte di quanto si sta costruendo. Un lavoro cosi entusiastico e pieno di abnegazione non può attuarsi che in un Paese in cui il popolo edifica coscientemente il socialismo. Ci siamo resi conio che tutto quanto qui sì costruisce deve servire al popolo, ad una sua vita migliore e più felice. In Jugoslavia non c'è capitalismo. Tutto quanto qui esiste e si costruisce rappresenta il vero ordine socialista. Le grandi ricchezze della Jugoslavia non sono più in mano dei privati ma sono patrimonio del popolo tutto. Ciò che creano i popoli della Jugoslavia è completamente contrario a quanto dicono sulla Jugoslavia il Cominform e la propaganda imperialista. Qui c’è il socialismo: AI nostro ritorno in Italia diremo ai nostri compagni ed amici, a tutti coloro con cui avremo occasione di intrattenerci, la verità sulla Jugoslavia. Diremo loro di venire in Jugoslavia perchè si convincano della realtà socialista che^ regna in questo paese. Sarà un nostro obbligo verso i popoli della Jugoslavia, verso il popolo italiano ed inoltre verso il movimento opeiaio internazionale, e noi lo assolveremo». La brigata partigiana «Italia» di cui Giuseppe Maras fu il comandante, venne formata da numerosi operai e contadini italiani che membri delle truppe di occupazione italiane in Jugoslavia, rivolsero le armi contro il comune nemico dei popoli d’Italia e di Jugoslavia ed entrarono a far parte dell’esercito di liberazione popolare e dei reparti partigiani di Jugoslavia. Nell’ottobre 1944 la brigata degli antifascisti italiani «Italia» partecipò ai combattimenti per la liberazione di Belgrado. A SEGHETTO il campo sportivo Nella cooperativa di Produzione «Unità e Fratellanza» a Seghetto è sorto un grande campo sportivo, costruito col lavoro volontario. I soci della cooperativa e particolarmente gli sportivi, si sono adoperati con Iena per portare a termine questi lavori, sebbene ora in autunno siano molti i problemi da risolvere nella cooperativa, circa il raccolto ed altri. Con ciò i membri della cooperativa hanno dimostrato di essere consci che lo sviluppo dello sport e della cultura fisica deve essere curato pure nelle piccole località. Il campo è quasi ultimato, mancano i lavori di rifinitura. Oltre al campo per il calcio, si vede una pista per le corse, lunga 100 m.,.una fossa per i salti, una pedana pei i lanci ed un campo di pallavolo, nello spazio vicino al campo di calcio. Il campo verrà inaugurato con la partita del Campionato di I.a Categoria, nei quale la squadra di calcio di Seghetto si è guadagnata nella stagione 1948-49 la targa di Disciplina. Questo trionfo dei giovani atleti è un vanto per tutta la popolazione del paese. Al lavoro volontario per la costruzione di questo campo sportivo, hanno partecipato 72 sportivi e -44 membri della cooperativa. Gli ultimi hanno contribuito particolarmente con i carri per il trasporto della terra ecc. Finora per la costruzione di tale campo sono state effettuate 620 ore di lavoro volontario, e sono stati trasportati 50 m. c. di terra. I compagni che maggiormente si sono distinti nei lavori per la costruzione del campo sono: Marcello Vuch, Tomasich Antonio e Forta Umberto. La Gioventù al lavoro Pure la gioventù del distretto di Buie ha voluto contribuire concretamente al plebiscito di fiducia ed attaccamento al Partito Comunista e perciò col 1. settembre ha iniziato il lavoro volontario. I vari settori hanno mobilitato 2436 giovani i quali hanno effettuato circa 28.000 ore di lavoro volontario. I migliori settori si sono dimostrati quelli di Matterada, di Verteneglio, Crasizza e Umago. I giovani del settore di Buie hanno dato oltre 3000 ore di lavoro, seguiti dai giovani di S. Lorenzo con oltre 2000 ore.