IN QUESTO NUMERO POTRETE LEGGERE 1. pagina: La partenza deila Brigata giovanile La; campagna degli acquisti Secondo congresso giornalisti in Jugoslavia t 2. pagina: Buone prospettive per j nostri pescatori Riunione degli elettori a Momiano La nostra attività edile 3. pagina: Anche Piero ha capito. (Racconto) Epopea eroica dell'Armata Popolare I coniugi Curie scopritori del Radio 4. pagina: La farsa di domenica ad Isoia Affermazione della squadra del T.L.T. nell’incontro triangolare Direzione - Redazione - Ammiri. R. Castelleor.e 2 - Capodistrla tei. 170 ANHO IV. m. 190 Capodistria, Mercoledì, 16. maggio 1951 3 Din. - 15 LIRE La campagna iiiiiiiiiiiiiiimiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiHimmumidiiiimiiiiiiiiiiiiiii acquisii La campagna acquisti dei prodotti agricoli è stata già iniziata dalie cooperative agricole in tutto il Circondario tìeITJstria secondo nuovi sistemi che hanno semplificato l’organizzazione. snellendola dagli ostacoli sinora frapposti. Tutto ciò attuando nuovi sistemi di vendita e dj prezzi. Sinora i prezzi di acquisti dei prodotti ortofrutticoli venivano fissati dal competente ufficio prezzi ed 1 produttori agricoli erano tenuti a consegnare i loro prodotti aiìe cooperative agricole d’acquisto. Viceversa, con l’adozione del nuovo sistema, 1 prezzj saranno iiheri, ossia risulteranno regolati sul mercato secondo la legge della domanda e deil’ofterta, Ogni contadino potrà vendere i suoi prodotti direttamente sui mercati al consumatori, alle cooperalive, ecc. In tal modo si eliminano gli intermediari fra produttore diretto e consumatore che, spesse volte, influiscono sen. sibiìmente sui prezzi dei prodotti ortofrutticoli. La cooperative agricole, a loro volta, dovranno prima soddisfare al fabbisogno del mercato locale, rifornire le mense, le istituzioni sanitarie, le pensioni, gli alberghi, le colonie di ragazzi, ecc. quindi potranno vendere le eccedenze agli enti incaricati dell'acquisto e dell’esportazione dei prodotti delia nostra agricoltura. I contadini che venderanno alle co. operative i prodotti agricoli più ricercati, bene assortir! e curati, oltre ricevere il prezzo stabilito dal mercato, otterranno in premio buoni d'acquisto a prezzi collegati per articoli industriali. Con l’adozione di questi nuovi sistemi, disposti dai potere popolare nel campo deU’agnicoltura, i nostri contadini ricevono Io stimolo a produrre di più ed a migliorare anche la qualità per realizzare maggiori guadagni. Naturalmente con l'immissione sui mercati di maggiori quantità di prodotti agricoli, si formerà un giusto equilibrio fra domanda e offerta, quindi, un giusto rapporto anche nei prezzi. Le cooperative agricole di produzione, a loro volta, funzioneranno quali elementi moderatori dei prezzi. Siccome l’economia del nostro Circondario è prevaientamente legata all’agricoltura, queste innovazioni sì so. no, dimostrate necessarie per eliminare le barriere che sinora hanno frenato, se non ostacolato, l’incremento della produzione agricola di certi generi di maggiore consumo. Riprendendo l'argomento della cam. pagina acquisti, già iniziata, aggiungiamo che ora vengono acquistati in prevalenza prodotti ortofrutticoli e precisamente: piselli, verdure, ecc. Gii agricoltori portano i loro prodotti nelle tasi d’acquisto organizzate dalla cooperative agricole in tutti i centri. Anche il servizio dei trasporti è stato organizzato con nuovi sistemi, valendosi cioè delle esperienze acquisite negli scorsi anni per eliminare le tìeficenze rilevate aiiora. Per i prodotti maggiormente deteriorabili, è previsto il trasporto immediato,, anche se trattasi di piccole quantità. I prodotti più ricercati, per i quali ie cooperative agricole sono autorizzate a concedere premi qua!ora be. ne assortiti e curati dai produttori, sono: piselli, patate primaticcie, ginepro nero e rosso. I primi quantitativi (li prodotti ortofrutticoli sono già stati acquistati dalia «Fructus» e dagli altri enti incaricati dsll’aqquisto. Con l'adizione di questa innovazione e di altri provvedimenti di grande importanza che sono in corso di studio presso gli organismi competenti, la nostra agricoltura verrà ulteriormente incrementata, cosa che si rifletterà in maniera positiva sullo standard di vita della nostra popolazione lavoratrice che lotta per la realizzazione dei compiti pianificati e per la costruzione di una vita più felice. «PARTIGIANI» della fjoce Si sano «inclusi a Chopenaghem i lavori dell’ultima sessione del Consi. gtio mondiale dei coaidettì Parfciigia-p|( della Pace. La riunione del Comitato idipiisoate «Sellila, nota organizzazione pseudo pacifista, strumento delle manovre prc-pajssadteticlie del Cremlino, ;ha cica ibernile di indire una vasta raccolta idi firmerà sostégno di un appetito icon il quale si chiede -la convocazione di una canferenza fra i Ministri degli Esteri delle cinque maggiori potenze e la sti.puil-azioine dii un patto idi Pace 'fra j* stesse. e; hi ter essamente ri&evaré che la r’««stane di Chop&raaghea si è svolta mel,io stésso momento in cui a Parigi itorappr esentante -dii Mosca, G.•omika, iWoacici'.a, cQrt il suo atteggiamento de' tutto 'negativo, di far fallire la Confer etnia del quattro sostttuti., Questa cómstatozione rende u$i pò difficile erodere lalia Sincerità de»l istanza che viene -prcscGitata -aiTocànionfi pubblica mondiale dai ecisidetti Partigiani dèlia Pacej su cridirne di Mosca, mentre nell? 'Sterro toapo -il rappresentante -uff-iciia.'c ded Governo (lei Cremlino si comporta a Parigi io maniera tale idi ppca-iJdiesine ’e pojttMiiiià di uà laccG'.-dio -tra le «uabtro grandi Poteč ze. La proposta, a vai: ’.vota da Mosca, tramite il Cqr.eslio 'dai Partigiani della Pace, moia è muova: essa fu già presentata -dal rappresentante sovietico (Continua in IV pag.) A fianco dei fratelli jugoslavi nell'edificazione socialista PARTITA LA BRIGATA 6I0VAMLE PEB U COSTRUZIONE DELIA DOBOJ-BANJAISSA 1 100 volontari salutati domenica scorsa a Capodistria dai rappresentanti del P.C. e delle organizzazioni di massa Domenica mattina, nella sala maggiore del C.P. C. di Capodistria, sfi sono trovati riuniti i 100 giovani compagni' formacij la prima brigata della Gioventù Antifascista «Compagno Pe-tekn, che nei pomeriggio è partita per dare il suo contributo volontario nella costruzione delia ferrovia Do-boj—Banja Luka. I brigadieri, provenienti anche da Pirano, Isola e d'intorni, arrivarono cantando canzona di lotta, accompagnati da alcune fisarmoniche. Nei loro occhj sì leggeva l’impazienza di partire per raggiungere quanto prima l’obbiettivo di lavoro. Verso ie 10, dopo i’appeiio che segnò tutti presenti, venero rivolti loro i saluti da parte dell rappresentantj delle varie Organizzazioni. Per primo ha parlato il eomp. Sokol a nome del Partito Comunista il quale ha augurato ai brigadieri un prosperoso lavoro che var-rà a dimostrare come essi non solo hanno costruito ia ferrovia, ma la ferrovia stessa avrà costruito loro, facendoli ritornare più temprati e con basi atte a seppellire tutte ie calunnie die continuano a lanciare i com informisi, Ja reazione e il C. L. N. Ha preso la parola Poi, -il comp. Vuk I lavoratori dell’impresa Edile «Progres» di Umaigo, la maggiore idei distretto dii Buie, stanno portando' a -termine i lavori di costruzione -djj 13 obbiettivi, (fra i quali primeggiano il giin-nae-io croato di Buie, la scuola di S. Giovanni e il bagno pubblico di Buie) la cut consegna è prevista nel corrente mese di maggio. Gli, obbiettiva chiave, la cui costruzione è stata -iniziata nel 1950, e cioè il; garage distrettuale di, Umar go;, le case operaie, i magazzini del-l’i,impresa commerciale distrettuale, le attrezzature di 5 alberghi ecc. verranno ultimati pure nelTanno 1951. L’impresa svolge inoltre luna serie di lavori fuori piano. Questo è un, accenno generico degli obbiettivi per la cui conclusione entro quest’anino si è impegnato il collettivo di lavoro. Diamo, ora uno sguardo a come procede la realizzazione del piatto. II piano d-investämeinti, è stato superato anziché procedere di pari passo con quello della realizzazione materiale. (Perché un tanto? Il motivo principale, lo Si, deve ricercare nella defi-cenza di manodopera, -polche mentre l’impresa dispone di -un numero suf-fiicenie eli lavoratori specializzati, e tecnici, mancano almeno un centinaio dii manovali. Il Consiglio operaio si è già adoperato in questo senso, ma troppo poco è stato fatto. Altro fattore che ostacola la realizzazione del piano materiale è quello della meccanizzazione del lavoro. In vari cantieri necessitano verricelli e betoniere, che renderebbero dispo- IWario, del Comitato Circondariale del. la Gioventù Antifascista, che, tra l’altro, ha detto: «La Gioventù jugoslava si è prefissa di costruire la ferrovia Do'ooj—Banja Luka -e la nostra gioventù, per dare il suo aiuto, ha formato questa Brigata che vaie a dimostrare come siamo tutti uniti per il socialismo, non sedo con le parole, ma anche con t fatti, sotto la guida del comp. Tito. La reazione ha già cominciato a calunniare dicendo che i giovani sono stati obbligati; ad appartenere alla Brigata: ma i presenti possono affermare se c'è stato qualche obbligo. Tutti sono volontari e convinti di affrettare in tal modo la ricostruzione socialista poiché, polcjica-mente ed economicamente siamo uniti ai popoli deila Jugoslavia. Sono certo che tutti darete il vostro valido aiuto e che farete il massimo per ritornare lavoratori d’assalto». Vivi applausi hanno accolto ie parole dei comp. A nome dell’Unione deglj Italiani del Circondario deHTstria, ia comp Scher Lucia ha rivolto ai giovani brigadieri i più fervitìj saluta: ed auguri per un sempre maggiore successo socialista. Quindi la comp. Bette Ernesta ha nibili almeno, una -ventina di operai da impiegarsi .in altri lavori. Anche i rapporti verso il lavoro da parte degli operai sino a ipoco fa non erano 1 migliori, le percentuali delle assenze si aggiravano sul 20—25 %. Con un 'deieiiso Intervento dei consiglio o-peraiio e della direzione presso gli organismi sanitari, è stato possibile eliminare alcuni simulatori ohe erano di cattivo esempio attenterò collettivo. Merita un particolare rilievo la noncuranza assoluta dei caipieautiere e dei, tecnici per Tin, ventar io loro affidato. Viene sciupato materiale; in special modo legname da costruzione. Con un pò di cura s.i potrebbe risparmiare molto. Basterebbe seguire l’esempio del capocantiere Lenarduzzi, il quale, curando l’inv'entario, ha ridotto al minimo gli sprechi Il Consiglia degli operai dovrà Iniziare una serrata lotta per Telimi-na-zione degli sprechi. Anche il mancata arrivo di materiale da costruzione ha ostacolato la attuazione del piano. Che dire poi dell’arrivo di 500.000 mattoni il 40 % dei quali erano inutilizzabili? Per migliorare l’effetto lavorativo è stato introdotto dall’impresa il sistema di lavoro per accordo (cottimo). S inora nove brigate lavorano coin questo sistema. Questa la situazione alla «Progres». Certamente verranno prese tutte le misure per eliminare le deficenze sopra rilevate e la realizzazione del piano !;$,;'puo. In tutto il circondario non lavavamo più di diadi muratori veramente, capaci de; loro mestare, non v,i era nemmeno un macchinista per ( um ^emiptiice 'betoniera, mentre per le altre "macchine edili — tranne per due frantoi in opera nei BuJese —; il pro,, foletma era. tutta da risolvere. Non vi ara nemmeno un carpentiere edile, nè per il legno nè per- ni ferro. I nostri artigli ani, sebbene in lavori e-istrarei aita adiT-z'a abbiano spessa riscosso approvazioni e riconosc''mentii, nel campo edite non sapevano risolvere da soli il loro compito, non avevamo nemmeno un terrazziere, né rpi-astiraltiiistl' nè iiniatiarila.to.ri Mciaiulici, nè ' efattniiciistt, ecc. Non è difficile in. dvidiuaire re cause d; tutto ciò che risalgano alla dominazione imperiale Austriaca e poi a quelita Mussolini,a-r.a, ambedue ita gara per tenere la popolazione locale economicamente e culturalmente su uni livello basso, perché „solo così poteva essere sfruttata. Per non apparire troppo teorici, va sottolineato che ili progresso culturale ed economico no.n dipende da quello che sj dice o promette, bensì da quello «ahe si fa e che sino al 1945 nulla si è fatto per portare la nostra popolazione alla pari dette popolazioni delle inazioni più progredite, come dimostrato dalla realtà sopra accennata. Con ciò riteniamo d’aver suffi-cemitemtemte illustrato le difficoltà in ciuf ; nostri collettivi di lavoro lottarono per realizzare quello che hanno realizzato. Un secondo fattore, anche molto importante, era per noi l’attrezzatura. Non avevamo macchinisti, ma non esistevamo neppure macchine, rulli, frantoi,, mulini, vagli, betoniere, mal-tatniici, mezzi per i! sotteVamanto, compressori e persino le carriole ed i badili irappr,esentavamo un oomples-so di problemi da risolvere Bisognava dare inizio alla produzione locale dei materiali da costruzione e di elementi 'prefabbricati, bisognava organizzare Timiportazlarae d’ quei materiali che il mostro circondario non poteva produrre. Era 'necessario organizzare i;l trasporto -dei materiali, ma sapratut-to provvedere i mezzi di trasporto marittimi e terrestri, quindi mottiis-riime difficoltà tutt’altro che facili a "'Olvera;. Se aggi no, siamo .in grado d’imii'z are e finire un lavoro edile, stgrtiifiica che g.!j sforzzi comuni hanno dato il loro frutto. Le filiali sindacati e la operante realtà del Potere nelle mani del popolo, harano fatto isi ohe o®g; le im- prese sono gestite dagli operai stessi per mezzo' de’ loro consigli e dei cornatati amministrativi. Gli operai hanno saputo trovare la fiducia nelle proprie forze e con il lopo attaccami, '■> a' lavoro, spronati dai successi, hanno talvolta superato se stessi. Com ciò non è detto che ora tutto sia a -'ente e che ralente di nuovo e di meglio si possa raggiungere. I caratteri d’urgenza che rivest vano i lavori eseguiti in passato, gli sipasta-meirtiti e certe attuazioni verificatisi in conseguenza di casi d; forza maggiore, Ih,arano proldatito deglUi inconvenienti ■che bisogna eliminare. Tra le tendenze negative che si ,possono riscanitriaire nei móstri cantieri, sono il modo con cui viene impiegato il materiale, gli sprechi non giustificabili e l’imperfetta esecuzione dei lavori che spesso provoca sperpero dii materiali da costruzione. Dei legname, ad esempio, non si fa risparmio, si segano tavole d,a 4 metri e talvolta anche tavoloni per non cercare sulla catasta un pezzo di misura, si .scartano pezzi dii tavole lamicar® impiegabili per usarli come legna da ardere, le cataste non si riparano dalia piòggia ecc. La costruzione delle murature perimetrali e di quelle divisali« viene effettuata con poca cura, a strapiombo e poti si cerca di rimediarvi consumando una maggiore Quantità di malta. Ne; cantieri non si provvede alla buona custodia della sabbila, si presta poca at-tei.iizieirtie nei dosaggi e cosi via. Questi inifcoirtivenfienti non si verificano in tutti .i caratteri, ma i cofhitaM amminii-stiratliivi ed i consigli operai dovranno provvedere ad eliminarli la dove si verificassero. Con soddisfazione rileviamo che non ci sono a lamentare .tarati ira-foiribumi sul posti di lavoro, tuttavia una parte dei casi verificatisi potevano essere eviiitiaiti, se le direzioni delle imprese e gii origami dì controllo competenti avessero prestato maggiore attenzione al riguardo. Vigono disposizioni per la protezione délToperaio sul .lavoro e dobbiamo rispettarle ma, oltre queste, -abbiamo anche l’obbligo morale impostaci dala coscienza socialista. Il problema di cui dobbiamo interessarci è la scarsità di manodopera. Sono allo studio provvedimenti per ovviare a questo limioonventente, ma finché le cose non cambiano, necessita condurre una lotta tenace contro le assenze ingiustificate. Anche per migliorare il tenore di viltà degli operai edili si è fatto parecchio e le maggiori imprese hanno mense proprie, alloggi con dei buoni , letti, viene ~ abbastanza cur.ata la pulizia, sorto state create economie con allevamenti di suiimi e, non di rado, si apprende che le mense delle imprese edili sono tra le migliori. Per merito delle filiali sindacali sono sortì pure gli angoli rossi, con biblioteche, giuochi, radio,; «ce,, roa purtroppo essi non vengono frequentati come sarebbe desiderabili,e. La filiali sindacali dovrebbero curare assai più intensamente l’educazione generale e quella professionale tra i propri membri. cIn onore al genetliaco del eomp. ćTito Una staffetta gli auguri del porterà popolo Partirà pure la «Staffetta dell’Adriatico»-con i saluti dei lavoratori dei mare In tutto il nostro circondario sono attualmente in corso i preparativi per la staffetta, che porterà al compagno Tito, il saluto e l’augurio del nostro popolo lavoratore. Da tutti i paesi dell’interno partiranno le staffette verso ì centrj dei due distretti, ove verranno consegnate le faci che viaggeranno sino a Belgrado, portate da 'migliaia e mi. -a di giovani, di sportivi e dj membri del Fronte Popolare, per giungervi il giorno 25 maggio genetliaco del pplù conseguente difensore dei principi del marxismo leninismo. la oec;; j\me della partenza delie staffette da Capodistria e Buie, che avrà luogo lunedì 21 maggio, ia popolazione accorrerà in massa per salutare la staffetta e dimostrare cosi il suo attaccamento al PCJ ed ai compagno TITO. Il giorno 25 maggio avranno luogo, in tutte le cittadine della costa e nei paesi dell’interno, accademie solenni con spettacoli culturali, fuochi di gio-a arderanno sulle cottine ed in iva a; mare. Tutti j paesi saranno radierati ed adornati a festa. Partirà pure dal nostro circondario la «staffetta dell’Adriatico» che si collegherà con quella partita da TJičinj, estremo lembo di terra jugoslava, per portare al maresciallo Tito, il saluto delie genti marinare dell’azzurro A-driatico. L'erogazione del gas a Pirano ed Isola In quesiti giarinii a Pirano è stata sospesa Tero-gazione del gas causa la mancanza del carbone occorrente. Pure ad Isola, se tale .mancanza doves-• se perdurare, sii dovrà verificare il medesimo increscioso inconveniente. Come naturale, gli organi popolari competenti, assieme alla VUJA si -sono immediatamente rivolti al GMA per ottenere il permesso di esportazione di un quantitativo sufficemte di carbone, ma, dato che il carbone a Trieste fa parte degli aiuti ERP e quindi in base ad accordi' internazionali non è esportabile, si è avuto un rifiuto. I competent; organi si sono 'rivolti quindi alla vicina Jugoslavia per importare,-Se possibile, il carbone speciale necessario. In proposito è da rilevare che in Jugoslavia i .giaisomebri sono dottati di speciali attrezzature (filtri) che permettono di 'Utiilii.zza.re il carbone di produzione locale^ Perciò, se anche la Jugoslavia non fosse nella possibilità di aiutarci in questo critico momento necessiterà che anche nei nostri gasometri vengano installati i filtri che eviteranno nel futuro un ritorno alla presente situazione che costringe glli utenti di Pirano, Isola e Forito-rose a sopportare non indifferenti 'inconvenienti. .............«MA*..:5SÜ;- » . sđM SP .:;Öi : 1 §1 ' H B - ilN wm PLENILUNIO ISTRIANO .................................... Anckc TUe&a Ua capita! : (racconto) f La minestra era già scodellata. Maria, sferruzzando presso !a finestra, attendeva il ritorno dei marito per pranzare. Fuori, la pioggia scrosciava e costringeva i passanti a cercare un riparo. Maria smise per un attimo di lavorare e guardò l’orologio a muro: quasi le dodici e mezza. Piero doveva già essere dj ritorno dalia fabbrica a quell’ora. Volse gli occhi oltre i vetri, verso la strada: e vide l’inconfondibile figura di suo marito avvicinarsi rasentando i muri delle case per non bagnarsi. Camminava lentamente, quasi con fatica e Maria capì subito che al suo uomo era accaduto qualcosa. Quella faccia cosi buia, in com. pleto accordo col grigiore del tempo, non era abituale in Piero che era sempre sorridente. Glj andò incontro sulla scala; egli entrò in cucina senza nemmeno guardarla. Trangugiò a stento qualche cucchiaiata di minestra poi, scuotendo la testa, disse: «Eh no, così non va affatto bene!» «Cos’è che non va bene?» «L’Amministrazione ... i Consigli Operai . . . tutte queste novità .. .» Maria lo guardò stupita. Avvicinò la sedia a quella di Piero, e prendendogli una mano tra le sue, gli domandò: «Non sei contento che l’amministrazione delle fabbriche passi in mano agli operai?» «Sono contento, molto anzi. Ma non voglio altri grattacapi, io. • Sono vecchio». — E volgendosi aggressivo verso Ia moglie che lo guardava incredu. la, aggiunse: «Perchè tu non sai che sono stato eletto anch’io per la nuova amministrazione. Tu sei lavoratore d’assalto, dicono, tu sei il più vecchio operaio delia fabbrica, sei onesto . ..» «E non è vero, forse? «Tutto vero, ma non basta. Io non ma la sento di addossarmi altri compiti. Continuerò a fare il mio lavoro, lavorerò di più, se occorre, ma...» «Saj cosa sei? Te lo devo proprio di-re?i, — E quasi stava per offenderlo. Ma di fronte a quegli occhi così fanciullescamente tristi, non potè continuare. Prese la testa del suo uomo fra le mani, e facendogli ógni iauio una carezza, tentò dj spiegargli come la pensava lei nei riguardi dei Consigli Operai. — «Vedi, Piero, il fatto è questo. Tu per tanti anni sei stato abituato a sottostare ai comandi dei padroni che hanno sfruttato la tua vita per i loro sporchi interessi. Sei invecchiato anzi tempo sotto la sferza di quegli ordini che ti facevano sentire schiavo e ti negavano persino la libertà di pensare. Hai cresciuto i nostri figli nella miseria proibendo loro molto spesso di mangiare un pezzo di pane fuori orario, perchè altrimenti non sarebbe bastato per ia cena. E haj sempre taciuto e hai fatto tacere anche me che qualche volta non arrivavo a comprenderti e avrei voluto svegliarti da quella specie di torpore che fiaccava il tuo corpo e il tuo cervello. Ma capevo che quello non era il momento giusto. Per fortuna, in seguito alla Liberazione, tutto è cambiato e, a poco a poco, ti ho visto rinascere e, senza volerti offendere, ti ho visto finalmente uomo. Se prima di avevo considerato un debole, incapace di reagire, m’accorsi poi che non era tutta tua la colpa: e ti stimai. Ma ora, al momento in cui ci troviamo, con le possibilità di sviluppo che si or“--xentano dinnanzi, con la prospettiva di migliorare completamente il tuo avvenire e con esso anche quello del tuoi compagni, ora, se ti vedessi indi, etreggiare, credo.. . credo che tornerei a giudicorti male. Si, hai ragione; sej vecchio, probabilmente ti senti anche stanco, non dico di no: ma è appunto perchè sei vecchio e stanco che devi prenderti» questo nuovo impegno che ti viene affidato. Vuoi lasciarti morire a Poco a poco, senza capir nulla? Devi reagire- E non trovarmi fa scusa che non saprai fare perchè sei soltanto un falegname. E il buon senso, dove lo metti? Non pensi alla tua esperienza di tanty anni? Credi non conti niente? Conta più di tutti gli studili. caro mio. Uno sbaglio, uno spreco, ti salteranno subito agli occhi e sarai pronto a correre ai rimedi. Questo è il tuo lavoro! Pensa quanto sarai utile e quale aiuto potrai dare ai più giovani che saranno fieri di seguire il tuo esempio. Capisci. Piero mio, che questo è il tuo dovere?» Piero taceva sempre. Sua moglie aveva certamente ragione ed egli era stato proprio uno sciocco a svalutarsi cosi di fronte ai suoi compagni che Io avevano proposto quale membro del Consiglio. Avrebbe dovuto accettare subito perchè, pensando bene, c’erano molti difetti che si sarebbero potuti eliminare ... Si, si, anche neH’ammi- Quasi esattamente ad un anno dì distanza dama III, si terrà nel gi.or.nft 1, 2 e -3 giiuigino (dii, quest’anno, a Pola alTcmbra deìii’Arena, la IV. Rassegna generale .artìstico-culturate idefliTUiniio-ne degii. italiani deii’Istru e Fiume. La Rassegna del 1950 infuse a: Circoli itaiifeinä di Cultura, all’Untane de- , Bit Itali ami, muove em.er.gie, fiuta base, di painteipga por #**014 successi raggiunti filmo aid OS©1. Orgogliosi questi*,siuaceisssli e degli altri' risultati co ;se-gu iti nuche nel campo del lavoro nenie faitaiia’r’àeihe, enti, imprese, coc-para Uve as'leale e pescherecciie,.. melle scuole, megli attivi giovanili, negli organi del ipotere e mette orgarilzzazio-nli dj ..base dal Frante, i lavoratori della minoranga italiana Si preparano alila toro Quarta Rassegna culturale. Alla Rassegna .dagli Italiani d\ QU-est’iaininio ai vuol dare un- carattere differ ante 'da quello ideigli anni preicedein-tii. Essa infatti, man awà u.n .carattere di massa, mia p.resenterà sulle scene solami,ante 1 compii,tal migliori ohe Si sono acquistati ila iprèmiazione attraverso le rassegne loiciaffi degli. Italiam!ì già tenute iln tutte le località < Rovi-Bno, Palla, Fiume, regnano, Valle, Lus-siimipl.eeoilo. Abtor-z*» ecc.) nella prima metà dei mese, iin corso. Alla Rassegna, .generale prenderai) no .parte anche dei compiessi fuori programma, e gruppi oapWi Fra gj.i-.os.. si sano finora annunciati il Circo-io dii Cultura di Zara e QueHq-.dei .laiv.rara-nistrazione- Chissà se p/oprfò. tutto tori italiani immigrati fii Zagabria. / \ EPSPEA EROICA DELL’ARMATA POPOLARE Nell' Vili anniversario della V offensiva nazi-fascista Interno d’una torre di pozzo petrolifero «iiiiiiiiiiHiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiimiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiuiiiiiiiiniiiHuuiiiiiiiiiiHiiHiiiiiiiiiiuiiiiiiuiiiiiiiiiiiuuuiiiiKi I tentacoli della piovra sovietica nella Cina Popolale I misteri di una economia succube del Cremlino II grave fardello della guerra d'aggressione in Corea ingoia la maggior parte del bilancio ivzetavAf! aveva funzionato bene finora e se e-ra stato fatto il possibili per un miglioramento? E anche ai la falegname-ria certi sprechi si sarebbero potuti evitare . . . Non era mica detto che soltanto tirando le son ine si poteva esser utili, che diamine! Certo avrebbe dovuto tener gli occhi sempre aperti. E che, li aveva forse tenuti chiusi per tutta la sua vita? Erano stati fin troppo aperti i suoi occhi, ma fino a pachi anni prima c’era sempre stato qualcuno interessato a chiuderglieli. Maria attendeva. Piero si alzò con sveltezza e, con un i olpetto sulla guancia alla moglie .ursse: «Hai vinto anche questa volta, vecchia mia. Siamo ancora in gamba eii? E aliora augura buon lavoro ;b&ÌCÙ>» BELGRADO. — Nella disperata ricerca ùi muove «.provocazioni» jugo-. slave, i oamlinfarmtuü bulgari hanno tentato questa volta di uscire dalia regola ed hanno .inscenato una «spedale provocazione», i] cui attore è stato l’addetto militare bulgaro mag-glitoire Ivan Ivanov. Certamente .j bulgari coml.nro.rm.lBti con questa muova boffomata hanno vo. luto .raggiungere due .scopi e preci-samen,te, acquistare nuovo lustro a-gli occhi deli padroni sovietici e dimostrare oontemporanieamente ,la bru. tal'jtà dei «tiitliiraìi» verso i «veri marxisti'». (Continua in, IV pagina) Al Cantiere Navale "Scoglio Olivi,, di Pola Messe sullo scalo 6 nuove unità costiere Il Cantiere Navale «Scoglio Olivi.» di Pola è, dopo il «3 Maggloi» di Fiume, Il mamfione delta Jugoslavia. In esso coniti.,rau,amanite si effettuano lavori di xiic.oia’jrn.ziicn.e e cilparaerine. Attualmente si ripianano re navi costiere «Budva», «Vida», «Jadranl», «Kotar». Graze al moviménto socialista .per una più alta .produttività .del layoro, la rapidità dell’esecuzione delie riparazioni aumenta costa »temente. .Nel tempo liin cui, Pota .era sotto T’Occupiaizj' ernie Austro-Ungarica per dieci animi vennero irliipia.ra.te a «Scoglio Oiivi» 165 unità navali, cioè amniualmienite 16 unita. Al tempo delTItalia, dal 1930 al 1940, sii gliiunse a riparare annualmente fino a 32 n.aVi. In questi ululimi tre anni, 'invece sono state effettuate a «Scoglio Olivi» 1,14 riparazioni generali a.d altrettante umiltà, .coin, un malia di 38 grandi riparazioni all’anno. Inoltre, mentre urna volta «Scoglio Olivi.» eira adoperato solo per le riparazioni!, oggi esso è stato adattato anche per muove costruzioni. Si sono .incorni:.iri.ate a costruire, infatti:, sai nuove umiltà costiere che prenderanno il mare .nel cansò de! prossimo anno. Ogrni nave è lunga 54 metri, ha una velocità di 15 migli® marine e può 'portare a bordo fimo a 700 passeggeri, , _______, ____ , G, S> Al Montebello lo scudetto di campione del TLT 1950-51 ............inumimi...................milini!......................................................iniiiiniiiiiiiimniiin-"‘r_ LA FARSA DI DOMENICA òhL CAMPO SPORTIVO DI ISOLA Capodistria - Pirano 2-0 per la. € Coppa Istria» Leso II buon nome dell'Arrigcmi nella parlila eoa il Montebello Cosa stavano a fare in campo i vari Corbatto, Uìcigrai, Delise, Bologna? I nastri lettorj. rimarranno certamente imerarvigliali, non tanto per il ■risultato della partita, quanto per il coirqman-tio, iche idopO' averla vista siamo costretti a stillare. Infatti la cronaca (della (partita stessa ha ben poco da far conoscere e (perciò non merita tanta attenzione. Dii più dobbiamo, però parlare del-TArrigoini ovvero-ssia del comportamento dei giocatori di questa Società, che finora è stata sempre dì esempio per la sua correttezza, forza e sportività. (Ora, per colpa bj certi Incoscienti «burattini», il buon (nome della società è stato leso e dovrà passare del tempo prima che torni a, godere 11 rispetto ed il riconoscimento degli sparitivi che vagliano ad ogni costo la sua riabilitazione, subordinata naturalmente agli esiti della inchiesta che la commissione tecnica farà riguardo alla partita di domenica. E’ una. situazione sgradita, specialmente per una delle nostre più belle società, già dateritirice del titolo di campione del mostro territorio, ma d’altra parte giustificata. Cosa ha fatto dunque l’A-r,rigani per meritarsi queste note di addebito? Domenica, come tutti sappiamo, doveva incontrarsi con il Montebello nelle ,partite di finale per l’aggiiudjica-zione dello scudetto di campione del TLT. Il risultato finale (doveva necessa-rialente influire suilTondine dei posti! nella classifica generale, quindi tutti gli .sportivi >si .attendevano di assistere ad una partita tesa e combattuta dal principio alla fine mia cavalleresca. ! A cosa abbiamo assistito (invece? Ad una farsa. L’Arrigoni, pur essendo partito menomata per la mancanza delle sue ali PALLACANESTRO AMICHEVOLE À CAPODISTRIA RAPP. CAPODISTRIA - K.C, KARLOVAC 41-41 Domenica sera, 'alle ore 20, 1 quintetti di pallacanestro della rappresentativa idi Cappidlistrìa e di Karlovac, si sono misurati in una partita amiciheivole sul canapo di. via Eugenia, ove, per l’oacasiane, è stato temuto un bailo afiy agiato .«he ha rWtìamat^ gràia numero di tifosi sportivi e di tersiioore. La partita, giocata dalle due squadre, ha tenuto avvinto il numeroso pubblico che ha incoirraggiato eonitliiniuamanite i iglocatori e gli ha applauditi quando si scino esibiti tu virtuosismi, lattando cavallerescamente per ’ConteindenSi la vittoria e l’applauso Binale. La gara, ohe è terminata in. parità, Ccirediamo anche perche voluta dai dirigenti e giudici) ha avuto fasi e-mciziiomati per il gioco tutto finezze praticato (dagli ospiti e la varietà dai capodistriani. tecnicamente- un pò inferiori, ma generosi nella lotta. Partiti leggermente (in vantaggio, i capoJlstrianii venivano in seguito rag-giiuinti e superata dagli ospiti, più precisi nidi tiro a canestro, talché, a tre minuti daUa fine, si trovavamo lini svantaggio di ,cinque punti, ma non mollavamo e tentavano .il tutto per rimontare Io svantaggio1. Quando parava che le sorti fossero decise, ii icapcidistirlicinl segnavano un bel canestro da lontano, ed, a pochi secondi, ne conseguivano un’altro, usufruendo mied icomtcimipo del tiro che veniva tramutato da Olivieni e che li .portava Ita parità proprio allo scadere del tempo. Oculato l’arbitraggio. T1Ä LE QUINTE PEL CALCIO FIUMANO Fiume maggio. Tifo e pronastici non mancano a Fiume, anche se la Quarnero, massima (esponente del calcio. fiumano, sia scivolata sulla .buccia di (due trasferite negative e, dalla prima posizione di; classifica, sia stata relegata nella quinta posizione con quttro lunghezze di sv alaggio. N.pn‘ mancano lei speranze nella vittoria finale del torneo che consenta alla Quarnero dii,rientrare nell’aula magna del calcio jugoslavo da dove si è assentata 4 anni addietro. Perchè la squadra fiumana ha trovato in Kordointjia unì allenatore- di vaglio ei perchè tutti i giocatori hanno dimostrato massimo impegno e tecnica di gioco, uniti a positivi risultati. Il fatto che la Quarnero abbia perduto a Sk-oiplje ed a Varasdi-n, -è -dovuto ini (gran parte alle forzate assenze idi Ossojnak e Camjug-a, il primo Infortunatosi a Zr-anjamin ed il secondo sottoposto ad intervento operatorio. (Per chi abbia visto giocare •la squadra’ fiumana sarà facile- comprendere -cosa -significhi l’attacco di essa -privo -di assegnate e Can juga. -Osisojnaìki è considerato dalla stampa sportiva della- Jugoslavia uno -dei più completi giocatori id’attaccoi e prova dii ciò si -può avere -dalla sua inclusione nella rosa dei calciatori chiamati a- far ipa-rfe della rappresentativa del paese. Anche Can-juga, ala sinistra, rappresenta un-a forza dii primo piano inella Qua mero-. Sulle igjradima-te -del Campo, della Gioventù, idtove sii allenano- le formazioni della società, abbiamo trovato il segretario tecnico ideila- Quarnero 'intento adì osservare l’allenamento delle isquadre ragazzi. «-E’ una buona covata, sapete — dice egli —. Ne abbiamo una cinquantina in tutto «he, .. mettono su piume a vista -d’occhio. Sono li nostro orgoglio e le nostre speranze, questi (giovani.. E vedrete che presto qualche «primo violino-» ideil -c-aleio- el -scapperà fuori diali vari ElaisìC, Zidarič, Lipovać, Drakulić, Pelosa,, Pezulić a Basin.» Chi ed i amo al compaiano sul comportamento generale delle squadre riserve, allievi e pionieri, -come pure sulle ultime novità inerenti la -prima squadrai «Tutte le nostre squadre riserve, ragazzi ■ e pionieri,' hanno acquistato una.pròpria personalità di gioco, -migliorata e (Consolidata -dalla passione spartiva che anima i giovani. Le nostre formazioni, sono, in testa in .tutti i campionati che -disputano. Anche a Zagabria, nella disputa de-l torneo internazionale allievi,, i nostri giovani rappresentanti hanno riscosso- gli applausi «Jet pùbblica -per la -bella prova fornita contro la campatine di Monaco-. Qui è stata- unicamente • l’emozione -deli’a.titaccant-e Bratkovič -che ha mancato un (calcio- dj rigore a far pie-gare la Quarnero per una rete a zero in -favore deif bavaresi..: Per quanto -si -riferisce alia squadra titolare —-continua rintervistato- — aspettiamo la prossima ricomparsa di Ossojnaik. e di Camjuga. Allora riavremo la squadra -al completo e con essa potromo aspirare a guadagnare le posizioni pendute. Facciamo molto -conto an-ch-e isu Bafciinic e Lokcsek i due -giocatori -già -d-en’Hajdiuk e della Lokomotiva di Zagabria. Allora la Quarnero potrà fare affidamento sulla imiglio-rei inquadratura e tenere valid suaente testa ad ogni confronto.» Prima di congedarci dal compagno Tich, gli chie-diamlà -detuticiazio-ni sul- la disciplina sociale. «N-o-n è più per noi un problema, la disciplina — risponde il segretario-. — I nostri sportivi sono dei coscienti lavoratori, che -sa-nno quanto sia importante e quale (peso abbia la disciplina -nella collettività. N-oi abbiamo allontanato dalla, -nostra società quegli .elementi che non iimtanid-evano lo sport sotto questa forma ed -oggi possiamo andare fieri del lavoro svolto, -perchè nessuna ombra viene aid offuscare lo sviluppo del nostro -sport socialista.» Torsi®© ii Scoscili Arila fiin-e’ del mese in- corso si tì|ii-sptóttèifà a (Parente; ili tóme»- -di sc-aC-chi val-evoie (per i.i campionato- d-eil-Tloiria, Zagabria, Capodistria- e Triette: Il torneo av-rà uri duplice significato, -poiché coiateimipioraneamcnite- si svolgeranno a Par-einizo- .le semii'l i.itili (di ZiOSicichj -vai-svelti per il -narri.aisna-t-o della Croatia. Le -modalità saranno conformi alle disposizioni emanate imel Bif-ton SSH no. 2/51. Data .la -larga cartaciipasticn-e di scacci! pti del. TLT, 1J torneo assumerà ca-r Etilene '-a-tern-arr-bpialc, e sarà quindi ól primo di questo genere imellT-stria, L. inter esse per tale torneo è grande. La -cirsaahjBBEicc» è stata àiltt-r.itia -riaffila attiva sezione scacchi delto sortirà gijaniaiatiic-a'- «Aictrlìiatico» di Parem-zo, comi invaiti da .un, apposito comitato. L-a titolari — sostituite con due ragazzi, che certamente non erano all’altezza di reggere- ad- un -incontro così impegnativo — con l’iimpe-g-no che normalmente 1 suoi giocatori dimostrano, (avrebbe -dovuto aver ragione — ita-le è .almeno -la nostra convinzione — del (triestini, inferiori tecnicamente. Il risultato invece è stato- un’altro, e giusto anche, se vo-gli-amo. giudicarlo dal punto (di vista della prestazione delle due squadre. Ma che facevano j giocatori deU’Arr-iggni in campo? Pietà! E vi aissi-curilamo dii- non esagerare -nel termine. Infatti quale altra definizione usare per i vari Co-r-batto, Ul-cigrai, Delise, Bologna, e-cc. dopo averli visti giocare -domenica. S-« ‘possono 'imti]a®inare 1 nostri lettori un Corbatto pieno di attenzione per gli avversar», f-erm-o in campo-, privo di spirito agonistico, mentre è conosciuto come uno dei nostri giocatori più' decisi, -uno -dii quelli che buttano tutte le forze m-ell-a partita. Domenica fei-ve-ce è stato quello- che ha disgustato più di -tutti (-e -dire che a lui è assegnato l’importante, compito di educatore della nostra gioventù). Corbatto h-a lasciato permanentemente liberi gli avversari nello svolgimelo -delle loro azioni, -infis-chian-idosene del buon nome -della sua squadra-. Ma non vagliamo aggiungere altro sul comportamento dei suddetti giocatori, comportamento- -che do-vrà essere vagliato e giudicato -dai dirigenti della società che, ne siamo certi, prenj deranno j dovuti provvedimenti, a carico dei colpevoli-. Noi vagliamo solo far presente alTA-r-ri-goni- che una forte società, oltre che saper vincere, deve saper pur degnamente e^porti-vamiente pendere-. Nello sport,rtudii-o e vendetta dovrebbero esser sconosciuti. La parola ed ,il pensiero idi) tutti dovrebbero essere: «vinca ii-1 migliore». Su questo me-diti-n-o iprofonidiaim-ente dirigenti -e giocatori (deH’Airri-gon-i, affinchè episodi simili, won Sii ripetano più sui nostri campi ed influire così negativamente sullo sviluppo dello sport àn generale. Dopo quanto! abbiamo- detto, risulterebbe assai difficile fare un commento tecnico alla- partita; perciò passiamo ' alla cronaca- dii: questa gara -che va dimenticata al più presto possibile. L’ini-aio è -dell’Arriigoni -che, con Bologna, costringe iiil porti-ere avversa)-rio a salvare in angolo già al 3’ di gioco. Al 10’ un’occasione -d’oro per i locali, Ul-c,igral II. fa partire -dalla (destra un, tiro a, (parabola-, ma la palla, a- parti-ere battuto, rimbalza sulla .traversa- e finisce su,; piedi -di Rus-signa-n -che, appostato e libero- a non più di due metri dalla porta, invece -di spedirla i-n irete la accarezza debolmente, dando cesi modo a Pischiu:-4-a -di iint-erven-ire. Pochi al suo posto, avrebbero sbagliato. Al 11’ ed ai 14’, 'Pugliese, lil portiere .isolano, l’unica che si sia salvato della squadra, si' è prodotto in magnifiche parate meritandosi la- completa . . . -disapprovazione del '.pubblico che voleva veder perdere la -propria squadra. % vivacchia cosi fino alla mezz’ora (quando 11 .Montebello passa in vantaggio. La palla -.in aerea perviene a Cambi per nulla ostacolato da Corbatto. che lo 'Stava' beatamente à guardare, Cambi non si decideva tirare ih porta,-sorpreso forse dal com-po-r-tamento -della difesa avversaria, pe- -cui: intervenirvi' Covacei che acccnt-enta-va tutti, -segnando con uin. tiro debole alla destra del portière. Fra gii sbadigli degli spettatori finiva -i! I. tempo. L-a ripresa era ancora più monotona-, pareva che d -giocatori: avessero ■preso u-n sottozero. Malgrado le urla di Mài-cisti, 4’Arrisomi dormiva, par cui al 35 il Montebello aumentava il punteggio con Sterle, n-aitura-lmente lasciato libero da Corbatto che prendeva beatamente il sole. Pure essendo; in svanì aggio, TArriigoni, -non dimostrava la- /min inja volontà 'di. -riscossa' per cui abbiamo accolto con sotìdis-faalone il segnale di chiusura che ha posto fine a quesito poco edificante •incontro. Neppure i ragazzi del Monte,bello-, ■ che pure (hanno, Ivinto aggiudicandosi il tit-oioi d» campione -del TLT -per Tamno 1950-1951 parevano molto sadidiisfat-itì -della, partita, dlell-a -quale si ricorderanno a lungo invece gli spòrtivi pi ran eri, che hanno visto cadere -così tratte -le loro- speranze. MONTEBELLO: Pischiutta., Trehiz, E car anici li, San-zim, -Carmi, Žiberna, Morselli, Govaoci, Comibi, Fellutgia e Sterle. ARRIGO'NI: Pugliese, Corbatto, Ul-oiigrai I., Sorgo, Derise IL, Depaise, .Uleigral II., Bologna, Eeli-se I., March esarn, Russian an. ARBITRO: Blason dii Trieste. S. P. T RAW©LT 1 dal «sioo© i PIRAN ES9 ociisfriano Affiorate rudezze in campo. Apollonio e Stimac allontanati dal rettangolo di gioco La prova offerta domenica dalla squadra rap-p. di Capodistria nelTin-contro che la opponeva alla di-retta rivale per la -conquista della Coppa Istria, è stata -un-a del-le migliori- finora visite isul (campo Spartivo Cittadino, e se nell* seconda -parte il gioco ha perso in bellezza, ciò è da attribuirsi ai calciatori di Pirano, i quali, innervositi dalle -due superbe reti su,bite nel primo: tempo e -dalle notizie che arrivavano dia Iso-la ove TArrigo,ni stava- perdendo rincontro di finale, che sanzionava campioni del TLT i m,onte-bellini, hanno finito per esibirsi con un gioco pesante e tutto cattiveria; talché alla fine divers;. uomini capodistriani -erano-azzoppati, mentre al 38’, il mediano A-polloniio, u-no de-i migliori, veniva allontanato dal campo, per aver reagito energicamente n-ei -confronti di Sti- mac che lo aveva caricato rudemente ad azione conclusa, e che finiva, anche lui agli spogliatoi prima del termine. I primi 45 hanno offerto, al pubblico, uno spettacolo di gioco- tutto finezze e ricami praticato dai guizzanti e tecnici uomini dell’attacco azzurro, con- al centro un Fantini eccellente, uno Zettp -che, in -possesso della palla, era, l,a disperazione -della -difesa pirainese, e che ha: messo a- segno uno dei s-ucti caratteristici tiri che sono la disperazione dei portieri. I pi-ranesi -da.l ca-nto loro, sono mancati iin tutti 1 settori e son-o stati travolti -dal gioco scintillante e veloce capo-aistriano. II pur po-der-cso K-er-ic è -sitato superato varie volte dagli uomini' di punita azzurri. Stralciamo dal taccuinow — Alle L'INCONTRO TRIANGOLARE DI ATLETICA LEGGERA Vittoriosi su quelli di gli atleti del TLT arlovac e Jesenice Raggiùnto il nuovo primato assoluto nella staffetta 4 x: 100 Nedita -mattinata dii domenica ha avuto luogo sul campo sportiva di Capodistria .riintoofflitrio triangolare di aiiteitiica- -leggerla fra lo Železničar di Karlovac, Jesarric-e e la rappresentativa .del nostro Territorio. Amebe qü'eato incontro, come -il precettante coni le rappresentative di’ Fiume e Fola, è stato- vinto itìerita-tameinite dai mostri atleti, che s-i sano afiEirimÈiSi in ciinique disile undici gare in .programma, otteimeado -nelle rimanenti- -ottitmli ,piazzamenti. Tutte le -gare scino state molto combattute -e spesso liinldiacise fino lalTiuil-tiiiBD. La più e-moiZiona-nte è stata- senza dubbilo .la cor-s-a dei 100 -m. piami, metta quale -si è limipiosto per uin, soffio (Pozuin- di Karllavaic su Tram e la rlteal^ìpiae Ravailliico-, Buona pure la fÉcaMitorae fannito dal. nostri V-en-tuiriinii e Olliiviier;; nei )10. m. ostacoli, che glifi ha visti piazzarci all. primo e secondo ip-osto coin il pirometten-te tempo di 10” 9 e 17” 1. Ottiima (pure la prova di Ma-oo-r mal igavellotto, -che, con la- distanza -di- m. 46,81, si include -nellia rosa dei migliori tanei-atorti dii q-uesto- -Inizio di 15J.lUI,S l'ril- cvili .mi iiglRoiner - ì-iBiuilt.ato die-Uia càval- 3. A lei’esca teincsöffise è stato senizà: tìiutoblo elisalo i ialla n-astr.a staff atta 4yl00' m., r. che, can ; i!l tieimii ;-o dii 64” 7, raapresEin- o; ta - H m Javo piri piato ass oipto del no- sfcjE'o'v •bar' riitcirio. Gara u-na ' più: sistem,a- tiiic-a pa epairaz-Loi ne ieid "x i-na miaggì-ore cura dei: «stote i, qiuieist-o nostro «,po- i. beir» dii :à' potrà otteiners dei P* rapiti ■an-ccira miigli-ori 3. Bucine : le pres iaeiioßi d- igli ospìtli nel 4. tto dei peso, -nel -lari,ci-o del disco linea sailbo in aliit-o-, spedalità in cu» sii sono -i-miposti con altrettante doppiette. La alasaifilCa finale vedeva così al .primo posto la noìsitira rappresentativa icon .puati- 99,' second» io Železničar dii Karlovac can puniti 78, terzo Jesenice can puniti 57. 110. m. ostacoli: 1. Ven-tur.iinf T. L. T. 16.9. 2. 'Ql.iivi'erii rT. L. T. 17.1. 3. Kuznainlič Kar. 18.6, 4. Rogoz Karl. 19.7. 5. Hüter Jesenice 20.2, 6. Ullöer Jiesanice 20,4. 3803 metri: 1. JSiqä ijieseiniiee 9.53.2 — 2. Abram T. L. T-. 10.28.7. 3. Mi-kiuš T. L. T. 10.33.8. 4. Benedičiič Jesenice 10.40. 5. Tnukli Kari. 10.22. 6. Mrkalj -Karl. 10.43. Lancio del peso: 1. Račič Kari. 11.75 2. Zidar I., Jesenice 10.81. Train.n-i Romano T. L. T. 10,50. Virbamoc Leo, Karlovac 10.35. T.ranli tirno, T. L. T. 10.19. Čufar-, Jesenice 9.Sl. IBS) m piani: Pc-ž-U-n-, Karlovac 11.8. Trara Lino, T. L. T. 11.8, Rav-affico, T. L, T. 11,9. S lito, Kairilov-aic 5. H-uteir, Jesenice. 6. .Dubrava, Jesenice. COPPA CICLISTICA «25 MÀGGIO» PomenicMi la g a p a Sa BiOrtolvi ep allievi Il Circolo Sportivo Saline organizza .per domenica 20 maggio 1951 alle ore 14 una gara ciclistica denominata «Coppa 25 maggio». Alla- gara possono partecipare tutti i ciclisti- allievi ohe non soin-o ancora- tesserati. Le iscrizióni si ricevono presso lo stabilimento di Le-ra S. .Fercolo. Il, percorso, della gara è il seguente: ' Partenza da S, B-ortoì-o, -passando per .Porto-rose, Strugnano. Isola-, Capodistria: -ritorn-o per Isola, Str-ugna-no, Valletta-, Spelale,; Malini cori teasuar-d-p a S. Bortol-o. Il percorso totale è -di Km. 48. Alla gara si potrà partecipare xcon qualsiasi bicicletta e per ogni categoria saranno considerati dei vantaggi. Alla squadra che si -classi,fi-cherà migliore, sarà assegnata la- coppa; ci safann-Di inoltre 4 altri premi. Alla fine -della gara sarà disputata, sul campo di S. Bortolo-, una partita d.i calciò amichevole. Dopo -la partita, ci sarà la prem-i-atione -della gara, quindi apertura del ballo- -presso lai -casa idei Salinaro. 480 m 1. Po&un, Karitavtaic 54.3. 2. Sedmak, T. L. T. 57.5. .3. iSùenu, J-eisianicie 57.7. 4. ZOBätl, T. L. T. 57.7. 5. Stame, Jesenice. 6. -Dečko, Karlovac. Lancio del disco: 1. Radič, Karl, im, 37.20, 2. Tuichtan, Karl. m. 33.25. 3. Canidia, TLT m. 30.20. 4. (Corsi I., - TLT m. 27.55. 5. Zidar, Jesenice m. 27.10. 6. C-ufair, Jesenice m. 25 Metri 800 1. Zomano, TLT 2,12; 2. Zuid-ek, TLT 2,12,7. 3. Loivsiin, Karl, 2,19,6. 4. Urnaut, Jesenice 2,23,2. 5. Srame, J-esen-ioe 6. Tomič, Karl. Lancio dei giavellotto 1. Macor, TLT 46,81. 2. GianolUa, TLT 41.74 3. Račič, Karl. 41.38. 4. Vi'stec, Jesenice 40.65. 5. dota, JeceniiiCe 38,38. 6. BasM-aniSič, Karl. 36.05. Salto in alto 1. Virbapez, Karl. 1,65. 2. Oitha-zcll, Karl. 1,65. 3. Viemiturliwii, TLT 1,60. 4. Ulčar, J-eseniiice-. 1,55. 5. Ruter, Jesenice 1,55. 6. Trami L., TLT 1.45. Salto in lungo 1. Zetto’TL-T 5,83 2. Pozuin Karl. 5,54 3. Oili-vli'.e.rti- TLT 5,50 4. Huitier Jiasan-iee 5,48 5. -Cithazeil, Karl; 5,36 6. Lagat J-esemiice 5,20 Staffetta 4 X ISO m. 1. TLT pii;, 99 2. K-airiSoivaic. p.tì 78 3. Jeseinlitoe piti 57 «•* PARTIGIANI ii(iiiiiii!i:iiiiiiiiiii:iij|)iii:iiiii:iiiiiiiiiii!:iiiiiiiiiiuiiiii;iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiMiiiiiiiiiiiiiii:iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimii!iiiiii:iiiiii:iiimimiiniiiiiiiiiiiimiiiiii BiiiiiiHiiiiiiiiniii!ÌiiÌii!iiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiraiiiiiiiii!iiiniiiiiiii!Ì|iii|ii||iiu|iM||i|||i||||i|iiii||iimini|i|||||||ii||ni|» ÄTTüfiUTÄ IHTERSaZSOBaiJ Il governo idi Ra-kosi ha -dovuta -fare marcia i-ntì-ietr-ci ine-i suol piani di introduzione del kolcbos nella agricoltura perchè l’avversione dei «ku-lafci» ha trovato un fante appaggio nel, «amportamemo ostile assunto dalla .«ranfie maggioranza di. quei con-tadirili che, con la ripartizicne delle terre 'disposta -dal ccmiunism-a, sono -divenuti -proprietari -di un appezzamento- dji tenra. La mancata realizzaziome’ di quel piano, ha «stretto -Lungherìa, paese agricolo per eccellenza, -a razionare di bel nuovo il consumo del -pane. Ma anche la pianifica,zi-cne dell’in--dustria . -non ha -dato i frutti! -ch-a i dirigenti la politica di questo paese, satellite deU’URSS, s% -ora-n-o ripromessi. Neiriimmediato dapeg-u-erra l’ecan-o-mia .-magiara aveva- effettivamente segnato dfejj cuocessi lusinghieri nel cam-po della iricostr.u-zionej ma negli a-npi seguenti è mancato un corrispondente aumento -della produzione industriale e ciò mentre -quasi- tutte le altre branchie -dellUndustria sono sfate nazionalizzate. . Attualmente lo stato esercita 41. diretto- (controllo anche dii quella piccole aziende che, in un primo tempo, erano state escluse dalla nazrona-lizza-ztone. -Dai risultati che, -tiì laute) 'in- tanto, gli organi competenti devcn-o rendere di pubblica rasi one, bisogna dedurre ciie la classe operaia ungherese, impregnata da slogans cofn-in-for-misti, tralascia ogni cura e -non assume iniziativa alcuna perchè aumen- Battate d’arresto nello sviluppo economico, ungherese Marcia indie! «Girerà© di R-ak si iti la capa-cità produttiva -dì ognuno. -Partico-l-armeintc gravi' appaiono- le condizioni -della -pr-odiuaiione nella industria mineraria. — Ad esempio, lo scorso -arano--la. (produzione del carbone lia raggiunto appena il 76% elei piano-., D’altroi canto la disciplina- sul lavoro nelle miniere è talmente trascurata- che in atame -di esse le assenze arrivano fino al 25%. Radiosi, ‘per. iri-mediarvi, -offre premi. i:n (denaro e idistriibùziòni gratuite di capii -di v-st1.or.io- agli operai che durante l’anno abbiano perduto meno- giornate di lavoro. Questa situa-zreme e questo stato d’a-ntnoi- dei minatori causano gra-ve preoccupazione nel -dirìgenti comi-n-tfominsii -perchè • i minatori erano 'considerati 1 piu attivi e fedeli nei partite, dove erano anche i meglio organizza-ti. La scarsa (disciplina sul lavoro nei vari 'Carnai d-eìlìiinidiustrla, forma oggetto di continue critiche, .anche nei confrcsiti di Ministri e di dirigenti del Partito. Lo «Szaba'd Uep», ergano di stampa idei C. C. del -Partito, deve spesso bollare cast di co-rruzio-ne, dii. sabo- taggio, di deficer.te controllo e . s-c-r-vaglianzS, ecc. Nell’-utttooo congresso (tazioaale, Ra-kcsi si è scagliato contro la. massa degli .iscritti al partito che è sempre pretti» a eempppmesìsiv coi rie-mìi-oi della classe -operaia -e che in-on tiene gli occhi aperti -Sui sritotricri, sugli accaparratori, sui borsa neristi e sui kulaki,- Altre -grosse minacele sono state riservate ai diriigo’iu der partito che vi-vom-o cc-me «pascià», t ette cot-r, ivano la -cor ruzi arie, cri il fa-, voreggianiente. Oltre 190.000 iscrìtti hanno dovuto essere «epurati» dalle file del partito. Merita un cen-n.o- a -tal .proposito il fatto -che il 40%. degli , pcviii-ti: al Partito sono cittadj-iii di .Budapest,' la belic, ed attraente- cr.-pitalp -che raccoglie nelle sue mura uh sesto cì. tutta la pcipoiaziane deiru.niSheria. Il par tito è. impegnato anche - -in una 'aspra lo'tta centro i tòsviasio'rii-sti ri-si' re irli:). Il mltr.Cci ro della i-s5fùs:ìcrie, Revai, tifa re :■-> fleto- il 11-cèri-ziamonto -d: -aicu-ni -fuirazionari che ...vevan-o pcc-to 'all’'indice porsiuo' il «f on ■ Qu'ichott'e» di Cerya-nieS- ed «Viaggi dir Gulliver» di Swift. — Questi ep-urga-tori, cotanto- zelanti, nc-n .si erano però fatti sc-rupo-lo- di passare in seconda linea la (letteratura- nazionale ungherese per anteporle -quella russa. Carne «-devi-azziane si-ni-stròi-de» maligna è stato (biasimato- li! tentativo della creazione d-i nuove -danze popolari -da eseguirsi: in tuta -con un martello in p-uigno. Amebe la politica scoi astica ha- subito un insuccesso a seguito dell’ altro. 'Nell’ultimo congresso, nazionale degli 1 r.iseg-n anti è risultato che ben 80 mila genitori non inviano a scuola, la loro prole c che il ' 33% degli studenti frequentanti, le .scuole . medie sono stati b-occiaM. In ccnclusicne, l’istruzione pubblica- non fuinizicina,' ci sono tropp-i interventi idi -organi estranei alla ' scurii d. L’cisams tìel’ài situazicinc attuale rivela che lo . sviluppa delTUngher-ia «Sa. stato feudale a democrazia popolare -è giunto ad Una- fase molto critica. Lo sviluppo politico -s-i è arenato sui terreno -delle difficoltà' economiche, non riuscendo a liberarsij dalle -lo-ro -strettole. Budapest s-i d-imest-ra. quindi i ri questi ■ -ultimi tempi molto interessata per -gl-i! .tnterscamttt com i paesi occidentali dì òltrcc-ortina e molli dirigenti insistano -per un 'allargamento di questi rapporti, (Conìinuazione dalla I pag.) -aiU’O. N. U. senza «town risultato. La propcota ® in ideifilnitiva un aspètto del idasMierfa» dii Mosca di .-E-iiun-g-eire ad uno nuova s-parblzìiorre del mondo tra le cinq-ue igiraictti Pote-cze e ad una . nuova precisa deilimiltazicne -delie ri* speiii'iva sfere di iinffi-n-za. Mosca -vorrebbe iraigigiuir-sare eoe ii G-oiveirin-l delle altre Potenze un accordo che- le canisentlsse di. lave-re carta bianca per regolare tutti’ i -suoi coati. Tra questi, prètiaibiimanite, snobe quello Eipe-rto coivi' la JugoiSlavi-a sqsialista, il cui gi»v-e to-rto,. agli aochi di Mosca, è quello dii «ton voter sottostare alile imposizioni dei traditori della Rivo-luzicrae d’Ottabre. Aiccordll proiwisori tra le grandi Bcitcn-zc: ip-er imipoBne la loro votanità ai piccati pcbali: qu-aste e, in- ultima »mortisi la -iconice-zi-dnie che sta -a-lla bace delia prepósta del Orem-Vino. E’ la stessa concezione -che presiadette la stesura dei Patti- a quattro, ’tra Inghilterra, -Francia, Italia e Germania, patto Che avretóé dovuto condurr e al. la -pace e iche invece condusse a M-o-n-aic-o, -e ip-cli al cosCBtto mcndiale. Il cosatotto Pàitto a CTraqu-e, nel -quadro delia poetica -seinér-ale- praticata dal Cremlino, id-avircKhe eoasosttre al Go. verino di Move.a eli poter liberamente agire, -non -solo-nell’ambito della propria sfera dii • influenza, -ma amiche e soipratutito «oertro » piccoli Deporti che nen i-n-tcnidom-o ac-ceittare -la sua im-pasiaioine. E’ questa la pace per la quale si battono 1 ècaidetti Par-figiainii della Pace a! Kervrzi» di Mois-ca; è -questa la pace ohe s,i davreibi’o-e rasgiagere eoa. il-'Patito fra le «inique grandi Potenze. Una psice .iimiperi-affista-, ccmclusa tra mais*!).'.::, per poter ipoì sbranare e digerire lira pace i piccoli popoli recai-crtra-rati e geleri -della loro iinidlpeh-deirizh; -ran-a -pace- «he dovrebbe prepa-tarc le pcriKicai favorevoli per la ;b attar;,! te et inclusiva, che dovrebbe -dea dare le mortili •-(dCU.’egcimioiìia sul mfcrato; t.rtn pace -quindi 'n-utlfJern-ocra-.ticia, EiAtioàéiaiuata e contror-ivoluvio-nwiia. 16.5. L’arbitro Lonzar, che ha diretto in modo impeccabile, -dà il via ai venti,due atleti. La prima azione è dei: tiranesi, ma viene stroncata -decisamente dalla vigile difesa azzurra, che, con lunghi rimandi, lancia in profondità e mette subito in allarme le retroguardie dei’ bianchi, e già al settimo, Valenti. ricevuto un perfetto passaggio da Zetto, tira deciso in rete. — Brillante il salvataggio di Daipretto che blocca l’insidioso pallone. Da questo momento sino alla fine, è tutto un monologo- degli, attaccanti azzurri, e la difesa dei bianchi deve sudare le proverbiali sette camicie per evitare guai maggiori alla propria rete. Dopo ripetute incursióni, tutte salvate ira extremis, -il capodistriani pervengono alla prima segnatura, con Fantini, ij quale, spostatosi alla destra, dopo triangolazioni mirabili del quintetto azzurro, riceveva per ultimo la palla, e con un tiro rasq terra, potente e preciso, batteva Tes-tremo -difensore bianco. Sono passati a-ppeina 2 minuti eđ ancora sii sentono i battimani, ed ecco la seconda rete. — Parte Valenti, passa di precisione a Fantini, che, pressato, invia all’accorrente Zetto sulla sinistra; il quale, ricevuta là palla, stringe, tallonato da K-eric, e, da una ventina di metri, fa partire una fucilata diagonale che va a scuotere la rete inelT-an-goIino sinistro del* l’esterrefatto Dapretto. Nella ri-presa, il gioco accenna al divenire rude, e ne fanno le spese, Fantini, che poi finirà zoppicante, e Nereo il quale viene messo a terra -da Contento con un pugno -allo stomaco-, però non rilevato dall’arbitro. La -rete del Pirano non sarà più violata, per il gioco rude praticato da alcuni difensori bianchi, malgrado la manifesta superiorità di gioco degli azzurri. La partita- si avvia alla fine tra un ripicco -e qualche bella itrian-gala-ziome degli azzurri, quando ài 38’ A-pollonio Ini un’a-ziome di rinvio a metà campo viene atterrato duramente da Stimar, rialzatosi reagisce con. un preciso diretto:, e finisce agli spoglia* toi assieme al suo avversarlo. Ancora poche azioni ed il fischio di chiusura bj Lonzar pone fine a questa bella ed eratuslasma-nte prova della rapp. cupodìsl ciana, certamente vincitrice di questo .appassionante torneo'. — Fra i migliori in Campo: Corrente, Apollonio, Zetto e Fantini, comunque un elogio- a tutta la squadra ini blocco ed! al bravo allenatore Scher. CoBHaicato Tutti ü ciclisti dei, 'Proleter sono invitati a 'presentarsi, giovedì 17. corr. mese, alle ore 17, .alla -sede sociale per partecipare ad un allenamento sul pista in previsione delle gare a cui dovranno partecipare domenica 20 maggio. Nessuno deve mancare! Proleter Sezione ciclismo. Lecosomìa jugoslava (Continuazione (dalla I pagina) mentre ci sono casi di diminuzione1. I -consigli operai -cihe ora dirigano le astenute san-o stati';' costretti in, diversi casta licenziare parte del personale perchè superfluo o incapace. Dato che in ..Jugoslavia la disoccupazione non triste, il .personale Licenziato è passato in altri rami economici. I collettivi di -lavoro bacino liuccimjSnci’a-to B lottare -per un migliore sistema del commercio jugoslavo. Tutti questi prov-veiđlmein.ti h ain.no acconsentito alle tensile iwaose popolari! di ammliraistr-a. re -gli affasri economici e di sviluppare imprimente le -loro iniziative, il che [tyjnkTica la- creazione di un vero so-fii-aiHlsmo che si basa sulla, partacipa-zicinie delle larghe masse popolari nella vita pubblica e inora mediante rapporti burocratici ohe trasformano glB uòmini, lira alitrettanitii schiavi della casba buroiCiratóica. «Mb- &mm» (CdrStl'iniuiaaione dalla III pag.) ■Ma v-er.Bamo -à'i Tatui illustrando in breve -come si è avoilto questo «-atto eroico» di uni «mentore dell’esercito bulgaro. II giorno 12 c. «n. u-n membro deila milizia jugoslava ha fermato il maggia'« Ivanov ira quanto questii’ aveva tentato idi introdursi- i-n un -edi-f-iicio. I-n un primo tempo -i-1 rnaggiior-e si era rifiutato di esibire i propri documenti d (plcmaiXtìì e fu soltanto dopo essere statò tradotto in- orma- vicina centrale telefonica, donde il soldato si era affrettato ad avvertire' dei caso t superiori, che Tlvanav produsse Iti sua passapanto e fece menzione delle sue funzioni d 'picmatlche. Questo il « pistola dal saldato icihe invece è risultato essere in «rutti miKnanto co-mpletam-enite d-i-sa-ritnaiuo.. Questo nuovo fatto dimostra ancora i na -volta !( sistemi .ed i metodi cori i quà-li van,gemo fabbricate le prova-cazioinii -jugoslave ai danni del blocco sovietico. Direttore responsabile CLEMENTE SABATI Stampato presso io stabil, tipograf. «JADRAN» Capodistria Pubbilcazione autorizzata