ORGANO DELL’UNIONE SOCIALISTA DEI LAVORATORI Anno VII. — No. 340 Redazione e Amministrazione: CAPODISTRIA Via Santorio 36 - tei. 138 ☆ MARTEDÌ’, 30 MARZO 1954 Prezzo 10 din — 30 lire ABBONAMENTI: TX.T. Zona Jugoslava e R.F.PJ.: annuo din. 430, semestrale din. 330, trimestrale din. 110 Spedizione in e. c. p. GIUSTO orienta m e nto Una fra le manchevolezze principali della nostra Lega dei Comunisti è rappresentata da un lavoro politico difettoso e non sistematico nei collettivi di lavoro. Tale è la constatazione fatta alla IV. Conferenza della Lega dei Comunisti del distretto di Capodistria, che ha dedicato buona parte del proprio lavoro a questo problema. Ed è perfettamente comprensibile), perciò, che il fulcro dell’attività politica della Lega debbano essere anche nel futuro le fabbriche. Queste, infatti*, danno lalia collettività la maggior parte dei beni materiali e da esse devono progredire nelle campagne il frutto dei nuovi rapporti sociali e la cultura operaia. I successi dell’azienda sono sempre l’espressione del collettivo: Politicamente unitario, laborioso, lungimirante il collettivo di lavoro che abbia una coscienza altamente sviluppata, si affermerà sempre nella produzione e sul mercato. Anche l’organizzazione politica deve dedicare a questo compito la maettiore attenzione, poiché i successi dell’azienda influiscono a tempo debito sulla formazione del collettivi. Di conseguenza, alla nostra organizzazione sä pone il problema del l'educazione ideologica, sistematica e pratica, che deve 'diventare una fonte del nuovo che sorge nel processo del lavoro e dei rapporti di produzione nel suo ambito. La fabbrica è una fucina di uomini nuovi e uno sbocco costante all’affluenza di nuove forze produttive dalla campagna; accelera lo sviluppo delle campagne, ma nel contempo, richiede in essa un lavoro politico costante. Oggi non abbiamo a che fare fra gli operai con un lavoro politico standardizzato, che semplificava la lotta fra l’operaio salariato e il capitalista. Tutto ciò che avveniva in fabbrica e portava profitto al padrone era semplicemente nemico e reazionario. Il nostro lavoratore, però. non è un salariato, egli non vende la propria forza lavoro alla piazza, egli è padrone in fabbrica e ciò muta il suo rapporto, la sua coscienza e i suoi doveri verso l’azienda e la collettività. Nel processo di formazione di questo lavoratore incontriamo un nuovo nemico, che può essere la burocrazia statale come pure l’arretratezza e la burocrazìa nell’azienda stessa. La lotta pervia liberazione del lavoratore dalle tare del passato, dall’arretratezza, dalla mentalità burocratica e dal parassitismo, per l’educazione del lavoratore-padrone in rapporto all’azienda e alla Comune costituisce il compito essen-z’ale della Lega dei Comunisti nelle fabbriche. Gli operai, come tutti i lavoratori del distretto di Capodistria, hanno già dimostrato infinite volte la propria maturità politica e la volontà sia in occasione di dimostrazioni politiche come in varie elezioni. Essi esprimono questa volontà con il lavoro giornaliero nell’azienda che amministrano da se. Loro compHo storico è di essere primi dappertutto, perchè tali devono essere quale classe, la più progredita della società. I nostri lavoratori possiedono tutto per essere veramente i creatori della propria fortuna e<* è loro compito rendersi capaci di amministrare saggiamente ì mezzi, affidati loro dalla società. Si tratta qui di eliminare la mentalità dannosa ed errata, che qua e là appare, secondo cui tali mezzi sono dello stato, ciò che, nel vecchio significato della parola, significa di nessuno. S< tratta anche della mentalità che della cura dei mezzi d’accumulazione debbono preoccuparsi 'altri organi e non tutti coloro che hanno contribuito a crearli. Ogni lavoratore deve sentirsi responsabile del prodotto, dei mezzi che devono essere destinati alle necesssi-tà sociali (scuole, ospedali, traffico, sicurezza, amministrazione), della loro suddivisione e del come essi vengono impiegati. In questa responsabilità troveremo la base di quei rapporti che devono sorgere tra il singolo e l’azienda, fra l’azienda e la collettività della Comune, fra questa e lo stato. Perc!ò è necessario che le organizzazioni politiche facciano comprendere il ruolo e i fini — perseguiti dalle prescrizioni che completano il sistema economico — e che influiscano contemporaneamente con il proprio esempio su tutto il collettivo. La nostra Lega dei Comunisti non dev’essere estranea ad alcuna manifestazione che minacci l’essenza delle conquiste della gestione operaia. Essa deve rilevare ed eliminare le tendenze burocratiche nelle a-ziende che si manifestano nell’ar-bitrio dei singoli, come pure delle direzioni. Essa deve curare che i lavoratori siano messi costantemente e regolarmente a conoscenza delle cose riguardanti la gestione dell’azienda e la Comune. (Da noi non ci sono segreti che ì lavoratori non debbano conoscere). Nei contempo essa deve lottare per, l’eliminazione 'dell’arretratezza dell’azienda, arretratezza che si esprime anche nelle tendenze alla parificazione delle paghe, alla corresponsione delle retribuzioni in base al numero delle ore lavorative e non all’apporto del singolo. Così pure deve lottare oer l’eliminazione delle tendenze sila sottovalutazione del personale tecnico, che ha il compito e il dovere di dirigere e indirizzare il processo produttivo, mentre il diritto a de-„ (Segue -in IV. pagina ) APPROVATI I PIANI SOCIALI E I BILÀNCI PREVENTIVI DELLA SLOVENIA E CROAZIA AUMENTERÀ’ DEL 10"k la produzione industriale slovena 1954 LA IV, CONFERENZA DISTRETTUALE DELLA LESA DEI COMUNISTI A CAPODISTRIA L’attività dei comunisti in ogni campo della vito social» Un'intervista del Maresciallo Tito sui problemi triestino e germanico Nuovi e importanti compiti si pongono per il futuro dinanzi alle organizzazioni Si sono riunite la settimana scorsa a Zagabria e Lubiana te Assemblee popolari delte Repubbliche croata e slovena. Mercoledì 24 c. m. a Lubiana si è lapeita la prima sessione ordinaria. deSl’AsSerribtea popolare slovena per l’esame di un voluminoso ordine dei gitamo, comprendente in particolare il piano sociale e il bilancio preventivo per il corrente anno. Il vice,-presidente del Consiglio esecutivo, dr. Marjan Brecelj ha riferito sulla proposta del piano sociale e del bilancio, con particolare riferimento allo sviluppo economieoi della Slovenia nel 1953. Il relatore ha sottolineato che la produzione complfessilva ideilo scorso anno s’era elevata doll’ll%, mentire quella industriate dei ben 14%, rispetto al 1952. Anche inell’espoirtazkme sono stati ottenuti lusinghieri risultati : 10 miliardi e 487 milioni di dinari, 11 che rappresenta un aumento del-l’ll,3% rispetto all’anno precedente. Relativamente allo sviluppo economico previsto per l’anno in corso, il dr. Brecelj hia affermato che la produzione complessiva della Slovenia aumenterà del 10%. Grande rilievo è stato dato dalla 'relazione al problema -delte regioni più colpite dalla guerra. A tale riguardo il dr. Brecelj ha detto: «Compito precipuo per quest’anno è di curare la soluzione più concreta dei problemi riguardanti Te regioni più colpite della Slovenia. Non è necessario rilevare che finora non s’è potuto risolvere in misura maggiore numerosi problemi economici, in ispecie nel Litorale, nelle reg’oni di Kočevje e della Bela Krajina. Una funzione importantissima di competenza della Repubblica è, oggi e nel futuro, curare lo sviluppo dell’economia nel proprio' ambito. A tale scopo è stato costituito uno speciale fondo per l’aiuto economico al Litorale, alla regione di Kočevje e alte Dolenjska. Propongo perciò che il 35% della compartecipazione repubblicana agli introiti dei distretti venga devoluto a tale scopo. «La somma prevista per quest’anno ammonta a 3 miliardi e 100 mi-l!on; di dinari, così preventivata per gli investimenti: 805.5 milioni per l’industria e l’agricoltura. 487 milioni per il turismo, 547,5 milioni per le attività cumunali e 260 milioni per la ricostruzione. «Lo scopo di tale fondo tende ad elevare i mezzi di produzione. Tuttavia quest'anno dobbiamo tener conto anche dei problemi basilari e delle necessità comunali, senza i quali non è possibile lo sviluppo economico, come ad esempio acque-dotti e strade. Urge altresì completare la ricostruzione nelle località più danneggiate dalla guerra. Nei prossimi anni bisognerà disporre dei mezzi di questo fondo per l’elevamento della produzione, concen- trando gli sforzi sugli obiettivi che diano come effetto nuove grandi capacità. La proposta vuole ottenere che i mezzi del fondo repubblicano vengano restituiti ai fondi di investimento del capitale del distretti. Venerdì l’Assemblea ha concluso i propoli lavori. La camera dlei! rappresentanti, dopo um’esaurienlte discussione, ha 'approvato il bilancio di chiusura del 1952 e il preventivo supplementare nozze nella casa dell’usuraio, lo ucc’de « riconduce la povera Janki presso la madre morta ed il padre disperato. Janki e Ram possono così coronare il loro sogno d’amore, mentre Rami, sacrificatasi per un amore non contraccambialo, sì consegna alla polizia. appunto in Sicilia — n. di r.) agganciato, dopo abile servizio predisposto, il bandito Giuliano, lo hanno scovato e braccato nelle v'e di Castelvetrano. In seguito il bandito si è rifugiato in un cortile. Quivi, raggiunto, venne ingaggiato conflitto a fuoco nel corso dei qiEalle è stato ucciso». Cosi diceva i) comunicato ufficiale del .Ministero delilTntemno di Sceiba, il quale, essendosi poi diffuse voci secondo Ile quali i) conflitto :a fuoco di Castel vetrame era una semplice massa in scena, riconfermava circa un mese più tardi al Parlamento dii Roma quelle circostanze. Oggi, dopo quattro anni, quei dubbi hanno preso consistenza, 'avallando llopinio-ne già diffusa Che la fine di Giuliano fosse legata a oscuri retroscena, i cui contorni erano già apparsi dalle accuse di Gaspare Pisciatta 'durante il famoso processo di Viberbo contro noti uomini e ambienti politici, che sarebbero stati i mandanti ideila banda. A corroborare definitivamente la veridicità di quel-l’opdn!'0me è giunta, ora, l’in-crimimaziome dei diretti protagonist di quella montatura: il capitano dei carabinieri e già aiutante maggiore del col. Luca, Perenze Antonio per favoreggiamento, falso ideologico e delitto di frode processuale, il bandito Gaspare Pilsciiotta per omicidio volontario e premeditato in persona di Salvatore Giuliano, l’ispettore di P.S., Ciro Verdiani .per favoreggiamento continuato, e i carabinieri Catalano Giuseppe, Renzi Roberto, e Giiuffrido Pietro per concorso nella frode processuale e falsa testimonianza. L’atto della magistratura di Palermo smonta, quindi, La veridicità delle dichiarazioni idi Soefliba e riapre un nuovo capitolo nello sgrovi-gliamento della complicata matassa, mentre l’opinione pubblica italiana si chiede il perchè Perenze, Luca e lo stesso Soelba abbiano mentito. Non è, infatti, il metodo di cui si sarebbero serviti i carabinieri per togliere dalla circolazione un pericoloso eri- che preoccupa l’opinione pubblica. Si sa che con certa gente non bisogna aver scrupoli e poco importa, in quei casi, l’agire con i guanti. Ciò che, invece, rimane inspiegabile è il motivo per cui sì sia sottaciuto la verità per-sno dinanzi al Parlamento. E’ quindi giustificato ogni sospetto; primo fra tutti quello di ritenere che gli esecutori materiali della soppressione di Giuliano, e i loro superiori, sappiano molte case che si vuole nascondere agli occhi degli Italiani. Tanto più che esistono i precedenti di Viberto e, sopratutto, i misteriosi avvelenamenti nelle carceri dell’Ucclardone, vittima dei quali è stato quel Gaspare Pisciotta che tutti sanno essere stato ben addentro nelle faccende della banda di Montelepre e ohe avrebbe potuto fare molte rilvel!az:oni al prossimo processo. Ci sono molti fatti che continuano a rimanere avvolti nell’ombra di fosche complicità e di intrighi. La gente si domanda chi è che agisce dietro le quinte. Forse lo intuisce, ma questo è un interrogativo che, evidentemente, nemmeno il processo a oari-co del capitano Perenze riuscirà a chiarire. Troppe sono le omertà nel dramma siciliano e troppi sono, sopratutto, i t mori della vendetta di un potere occulto che, in spregio ad ogni istituzione, detta legge con la forza bruta delle armi e dell’agguato. B. C. era autorevole, favorito in ciò senza accorgersene pedinata, dai suoi amici, savastano, si incontrò con nn uomo dal nel presentarglielo, disse ad «volto freddo» al ritorno da Anna Maria: «Signorina, ec- Ostia, salì su una potente co chi può aiutarla: il mar- automobile, scomparve. Pie-chese Montagna». Strizzò rotti sarebbe in grado di ri-l’occhio e con aria misterio- conoscere quell’uomo, sa aggiunse a bassa voce: A. C. Ogni popolo ha, 'accanto ai tasto popolare o .una perso-suoi erodi storici e 'leggendàri, nalita storica realmente vite-anche le macchiette, simbo- suta. In un suo apposito stuli dedito sapienza e del buon dio scritto venti anni orso-umore popolare. Gli Italiani no, Fehim Bajraktarević riconoscono le 'avventure di parta ricco materiale che te-Hertoldo, Bertoldino e Caca- stimoniia l’interesse degli o- ni e idi .altri popoli asiatici 'ed europei. li mondo li ha conosciuti da fonti turche, questo è un fatto storico, e dal turco sono stati tradotti finora nelle seguenti lingue : greca, russa, ucraina. senso, ed i loro derivati pro- rienitalisti di tutto il mando araba, serba, croata, italiana, vadali e dialettali, Presso gli Arabi vi è Giuba, che i Persiani a laro volta chiamano Ciiuhii (anche in italiano c’è un Giuffa) i Tedeschi Ti] Ui'Isnisp 'egei (Uilenspiegeil presso i fiamminghi.), gli Inglesi Jhorn M iter, i Serbi1 Ero Caso e Petriča, d Croati Ke-reimpuh, gli Slaveni Pavliha, e così via. Anche se i nomi del personaggio cambiano (e il più spesso assai poco) esso, in sostanza, resta il medesimo. Uno dei più noti «eroi popolarli» del buon umore presso tutti i popoli dei mondo, e ohe per certi motivi ci ri- per Naisrudin. Ma, finora, tedesca, francese, inglese, nulla si sa di certo, e le ipo- bulgara, oeca, romena e untesi sono molte.. gheretse. Quesiti racconti han- Nasrudin è un nome che no scavalcato i confini na-abbraiccia il periodo di al- ziomuli! per divenire patrimo-ounii serali1. C’è chi dice sia nio 'intemazionale. Ogni po-visisuto sotto il califfo Ha- polo ha aggiunto a quelli già run Ar Rashid (786—809) e esistenti altri racconti, con-siia stato un famoso sciami a- facentìsi alle proprie, condito, venuto quando assisto alle vostre molte faccende nella vita di commedie? Nasrudin laudavamo alla rove-scd. Risulterebbe così l’anno 683 del calendario turco (1385 dall’era nastra). Ma ohe sia vissuto o meno Nasrudin, non ha molta importanza. E neppure andremo a vedere se i suoi racconti ■siamo « Horvat, 41 miglior uomo in campo : «L’arbitro è stato il peggiore che sinora ho visto in incontri in-temaz'anali e cà ha negato 'due calci di rigare. La nastra squadra deve ora riposarsi per poter prepararsi bene ai prossimi campionati del mondo.» Dei greci, grande impressione ha fatto dìi portiere Taiux's, detto gatto volante, il quale ha operato una decina di interventi di alta classe, quando già la falla stava aspettandosi la rete. Ottimo pure Fiapanto-niu, pericolosissimo nelle azioni di contropiede e molto veloce. La partita si è giocata per la maggior parte nella metà campo dm greci, i quali hanno adottato una tattica strettamente, difensiva, lasciando il compito di attacco a soli tre uomini. Nel primo tempo i nostri hanno svolto un gioco pratico, basato su allunghi improvvi-si e pericolosi, senza però riuscire a passare, data la grande giornata del portiere greco. Nella ripresa, arrembaggio alla porta greca nei primi minuti, nei quali è scaturita pure Tunica rete della giornata. Al 5’ Mitič si Impossessava del pallone a metà campo, e, di corsa, si 'portava verso fondo campo, da dovè centrava ala perfezione a Veselinovič, dii quale, da distanza avvicinata, non aveva difficoltà ad insaccare imparabilmente al volo. Come puniti da uno spillo, i greci tentavano idi reagire immediatamente, ma le loro azioni si perdevano sui piedi ideila mostra difesa, tanto che Stojanovič quasi mai dovet- te intervenire su tiri diretti. Al 17’ Veselinovič, ben imbeccato da Rajkov, tirava fuori da pochi metri, sprecando una buona occasione. Al 24’ il portiere greco si fa applaudire per una spettacolosa parata su tiro molto langoiato di Zebec. Un minuto più tardi Rajkov, su azione personale, tirava in parta, mia il palo respingeva di forte tiro a portiere ormai battuto. I greci ribattono pericolosamente in contropiede. Al 30’ una loro pericolosa azione viene sventata in extremis da Boiškov, il quale salva in angolo. QH ultimi minuti vedono la nostra squadra alT-attacoo. Mitič, Rajkov e Zebec tirano da tutte te parti, ma l’onnipresente Tauxis, aiutato pure dallla fortuna, para l’imparabile, cosicché la fine trova Ite due squadre con il punteggio acquisito di 1:0. Giubilo, abbracci e strette di mano fra i nostri giocatori e dirigenti, i quali si sono maritatamente guadagnato liingresso in finale. Conseguenze del caso Beara - Vukas L' Hajduk minaccia di ritirarsi dal campionato Domenica non si é presentato in campo contro il Sarajevo Il caso del nostri migliori calciatori Vukaa • Beara, sospesi com’è noto dalla Federazione calcistica per non essersi presentati in tempo agli allenamenti collegiali della nazionale, ha »sperato ormai ogni limite, provocando una forts reazione negli ambienti sportivi dì tutta la Jugoslavia. Oggi è difficile pronunciarsi sulla colpevolezza a meno dei due assi, dato che non siamo a conoseensa di tutti i particolari, ma la decisione della commissione di disciplina, che ha squalificato per un mese i due menzionati e per di più sospeso pure Luštiea, cl sembra per lo meno strana e discutibile. Il problema è infatti molto semplice. O Beara e Vukas sono realmente colpevoli, ed allora il provvedimento disciplinare ci sembra troppo mite, oppure sono innocenti, ed allora ogni provvedimento a loro carico diviene paradossale. Stando ai si dice, sembra che la seconda versione sia la più verosimile. Come sono andate le cose? Beara e Vukaa, convocati agli allenamenti collegiali di Skoplje, hanno ricevuto da Leo Lemešič, membro della commissione tecnica, (ciò secondo la versione spalatina) il permesso orale di presentarsi con due giorni di ritardo. Ambedue infatti sono partiti da Spalato regolarmente per portarsi a Titograd, ma a Dubrovnik sono stati avvertiti che potevano rientrare, dato ohe la Federazione gli aveva già sospesi. Appena avuta notizia del provvedimento e della susseguente squalifica, la direzione dellHajđuk ha convocato il plenum straordinario della società, nel qnale è stata presa la deliberazione di ritirarsi dal campionato, se il provvedimento a carico dei due giocatori non venisse revocato. LUajduk ha attuato la sua decisione già domenica, non presentandosi in campo nella partita che a Spalato doveva opporlo al mediocre Sarajevo. Ieri è partita alla volta di Belgrado una deputazione spalatina, la quale propugnerà il proprio punto di vista ed i propri diritti alla riunione straordinaria della Federazione, che si riunirà questa sera a Belgrado. Oggi è molto difficile fare dei pronastici. L’avventata deofcieno della Federazione non mancherà di provocare i ooliti commenti tendenziosi. Perciò è necessario esaminare il caso serenamente e pren. dere le decisioni disciplinari solamente in caso di documentata colpevolezza dei così detti «ribelli». Infatti sarebbe molto increscioso che I’Hajduk, il quale mira alla conquista del titolo di campione jugoslavo, si ritirasse dal campionato a sole sette giornate dalla fine, provocando cosi una forte reazione in tutti i nostri ambienti sportivi. Leo Lemešič è tenuto a pronunciarsi sulla versione data dalTHaj-duk, concernente il permesso da Ini dato ai due colpiti. Se questo verrà accertato, automaticamente Beara e Vnkas verranno prosciolti da ogni accusa e l’incriminato verrebbe ad essere Leo Lemešič, una delle nostre più note personalità calcistiche ed arbitro di fama internazionale. P. LA GIORNATA DEL CAMPIONATO ITALIANO DI CALCIO IN TESTA ALTALENA El d » IN CODA i POSIZIONI I sospiri della Triestina - Prova poco convincente della Fiorentina Vi diamo in sintesi, la rassegna delle partite svoltesi domenica scorsa per il massimo campionato ita’ liano di 'calcio: ★ GENOA — MILAN 2:2 (1:2) - — Il Genua è sceso in campa privo di parecchi tiitoiliari, aillineando nxoA* ti .giovani volonterosi, ma tecnica* mente iiisuflfìcientji ad «oppierai al più classico Milan. Questui tiimio ha iniziata ila serie delle reti al 7’ con Nordaihil che hia potuto segnare fa* ciilmeimte da pioiohii piassi. Due minuti dopo, su falilo dii Pedromi, veniva concesso un rigore a favore detl Genua «che Dal Monte trasformava con un tiro raso terra. Al 33’ è sta* to il Millan ad ottenere un calcio di rigore per fallo di mano di Carlini, ma Frantosi riusciva a pararlo mirabilmente. Il Milan ha però segna- Le finali inglesi per la Coppa del mondo PRONTA LA SCOZIA per,l'inconlrodi Glascow LONDRA — La Federazione scozzese ha proceduto alla designazione dei calciatori che scenderanno il 3 aprile a Glasgow nell’ultimo incontro valevole per le qualificazioni del terzo gruppo eliminatorio (Paesi Britannici) dei Campionati del Mondo. L’undici designato è il seguente: Farm (Blackopool) ; Haughney (Celtic; Cox (Rangers); Evans (Celtic), Woodburn (Rangers), Aitken (Sub-derland) ; McKenzie (Partick Thistle), Johnstone (Hibernian), Henderson (Portsmouth), Brown (Blackpool), Ormand (Hibernian). In questa formazione il terzino destro Haughney e l’ala sinistra Ormand ri Itano al loro esordio internazionale. I dirigenti inglesi non hanno anicara proceduto alla designazione della loro rappresentativa. L’incontro Scozia-lnghilterra è molto atteso, in quanto india’ierà la vincitrice del gruppo e di conseguenza la testa di serie del quarto girone per il turno finale. L’inghil-terra, attualmente in testa alla classifica con quattro punti, artche in caso di sconfitta ha assicurato la qualificazione, in quanto del gruppo britannico sono eccezionalmente ammesse al torneo che si disputerà in Svizzera due squadre anziché una. La Scozia può temere invece l’eliminazione : attualmente, nella classifica, si trova a tre punti, seguita dal Galles con un punto. Se questo ultimò Paese dovesse conquistare l’intera posta che sarà in palio nel" VinCantro che sosterà domami a Wreham contro ITrlanda e se gli scozzesi dovessero perdere di fronte agli inglesi, si renderebbe necessario uno spareggio Scozia-Calles. to al 43’ con Frignami. Al 41’ della ripresa, dii Genoa pareggiava com De Angelis che calciava da 20 metri. Angoli 6 a 2 per il Genoa, arbitro Agmotlin, spettatori 25 mila, -k INTER — SAMP DORIA 2:1 (1:0) — Con uma gara disputata costantemente alTattacoo. TIntemazio' naie è tornata alla vittoria sul campo dii S. Siro. La prima rete del' Tlnter è stata segnata al 3’ di gio' co, su magnifica azione realizzata di Armammo. Nella ripresa, vi è stata una costante pressione dei nero-*/' zur ri. ÀI 34’ Tlnter metteva ail sicuro il risultato con Skoglund. A pochi secondi dalla fine, la Sampdlori» accorci a va le distanze con un a rete segnata 'dia' Tortni. Calici d^angolo 16 a 1 per Flntémaziiomaile, arbitro De Leo, spettatori 25 mila. ★ JUVENTUS — BOLOGNA 2:2 (0:1) — I bolognesi hanno concluso in vantaggio dl pirimo tempo1, segnando su azione di comtropiiedb al 14’ (ili gioco per merito di Cervella-ti. I Juventini hanno .premuto ah T attacco pressoché di continuo pen riuscire • far breccia nella serrata schiera difensiva ’rosso-blu. Al 15’ deka ripresa, i bolognesi consolida' vano di loro vantaggio per merito di Cappello. La Juventus reagiva prontamente e mu minuto dopo Romperti segnava a conclusione di una magnifica discesa. I bianco neri riuscivamo la realizzare il pur meritato pareggio a 2’ dalla fine peT merito dà Ferrarlo che approfittava di tuia respinta. A dimostrare la 'preponderanza degli attacchi juventini sono stati battuti 17 calci d’angolo contro il -Bologna e -due, uno per -tempo, contro ila Juventus. Arbitro Belile, spettatori 25 mila. ★ UDINESE — LAZIO 1:0 (1:0) — Il gol segnato -al 10’ di gioco (la.'U’a! ;t sinistra Castaldo, è stato auff|i)ciiein!te tiLTÜdimesse per vincere una Lazio disordinata e sfortunata, I laziali tentavano di risalire lo svantaggio ma l’Udinese, che giocava in difensiva, riusciva a conservare il vantaggio, grazie anche a for- Risoltasi in un crollo di quindici minuti la triste trasferta del Saline - Pirajno L' Odred B ha schierato domenica nelle sue file?, ben cinque elementi della prima squadra / krvn WVX va v. « va . ar /\ . O A .... v _ _ V .Ai-: .»AM a c«, a.mi am: A __ r •__ _ 1.: TI__ „ 1 A .___ A M.A m1 a ma lei ; A< : AAA iè AiV, A c t A\\ nVro trincai rimpalli che hanno sbarrata la via della rete ai numerosa tiri degli attaccanti laziali. Gallai d’air golo 9 a 3 per la Lazio, .arbitre Marchetti, spettatori 30 mila. ★ NAPOLI — FIORENTINA 0 :« — Partita complessivamente equilibrata. La Fiorentina ha giocate pei il risultato utile, attuando uno stretto mancamento (tegli avversari e attaccando con pericolosità, specie selle azioni dii contropiede. H« diretti rincontrò Tarbitro Bernardi. ★ NOVARA ROMA 2:0 <1:0) -La prima rete è etata segnala al 4' dtel primo tempo da Colombi, s» precisa iiimbeociaba di Arse. All 3’ della ripresa, un goal segnato da Pe-nirjinotito- -per 5 gji'aikio-xosri- veniva amnulllaito per -fuori gioco dello at esso. Al 24’ Arse, ottimamente servito da Remica, consolidava il punteggio. Angioli 7*1 per !» Roma, arbitro lonni, spettatori 6 mila. ★ PALERMO — AT ALANT A 0:0 — Partita accanita tra due squadre bisognose di punti. L’Atalaet* ha giocato .per dii pareggio, stringendosi in difesa e riuscendo a neutralizzar e i continui attacchi dtel Paierme. Gahii d’angolo 7 a 2 a favore dei pailermitami, arbitro Liverano, spettatori 20 mila. ★ TORINO — SPAL Sri (1:1) — Strano risultato di ama partita giocata per almeno 80 minuti in vampo torinese. Sono bastate agli «spiti quattro o cinque azioni di contropiede per annullare, prima .il vantaggio dei padroni di casa, poi per superarli. La Spai ha attaccato rimo dailTdmizio ed al 32’ Bulent batteva la rete di Sold'an su tiro dii punizione dii Ekmer. Al 43’ Boscoilo, m azione dii contro-piede, otteneva <1 pareggio. La ripresa vedeva amour» la Spai alTattacoo. Al 25’ Fontancsì Il riportava nuovamente i ferrare« in vantaggio. La pressione spallina continuava, Altra 'azione di coatto-piede dei torinesi .realizzata bravamente da Bubtz. Tre minuti dopo, Rert-oiiiini insaccava ila rete dell* vit' tori». Called d'angolo 9 « 1 per la Spai!, larbfiitno Valaecohi, apet)tatori 10 mila: ★ TRIESTINA — LEGNANO 2:1 (0:1) — Hanno sognato ned prim« tempo ad 30’ Motta e nella ripresa al 1’ Dorigo ed »1 9’ Soerensem entrambi per da Triestina. Calci d’an' godio 3 ia2 per dii Legnano, arbitro Oriamddni, spettatori 13 mila. Come nelle favole Spesse volte nelle storie per i bambini si trova il cacciatore che uccide il lupo o Torso cattivo. Nin vi ricorda la vostra fanciullezza questo cac-c'atore alsaz ano che se ne torna a casa pacifico con la canoa in testa e l’orsacchiatto di due quintali sulla schiena? ODRED B — PIKANO 10-0 La partita, giocatasi aito stadio 1 ubi arnese tra le Tappo-esentati ve delle Saline di Piramo e deffi’Odred B, rientra nel novero di quelle alle quali il cronista non vorrebbe assistere. Quelito che aU’inizto sembrava un incontro interessante, suscettibile di beile sorprese, è poi degenerato in ima danza «a solo» e tut-t’altro che pregiata, dei celesti del-l’Odred. L’inizio vedeva un continuo susseguirsi da ambo le parti di ben costrutte azioni di contropiede, intessute da reparto a reparto con scattante energia. Questo ritmo doveva continuare fin quasi alka fine del pritmo .tempo, .guadagnando all’undici piranese le simpatie dei 2000 spettatori. Era tuttavìa evidente che, con Ha sua crescente aggressività minacciante di continuo l'a. porta avversaria, H’Odred avrebbe risolto in proprio favore te sortii della partita. I commenti a questo scorcio delTincontro, possano riassumersi nella seguente frase udita fra II pubblico: «I celesti sono superiori, anche perchè hanno allineato cinque elementi della prima squadra. Ma il Piramo si batte bene.» Tanto bene che ai ragazzi bianco-aran-cone gli spettatori riservano, ripetiamo, calorosi applausi, specialmente al portiere Fomasaro ,in gran giornata. Negli ultimi 15 minuti dei primo tempo vaile Ha pena di fare -la cronaca, perohè qui Ila partita ha incominciato a 'prendere la brutta piega che ha preso. E’ -infatti al 30’ che, dopo tutta una serie dii corner a proprio vantaggio, l’Qdlred segna il primo -goal della giornata per merito di Kumar. H tiro era imparabile. L’undici delTOdired si (lancia altera a tutto gas dalla pedana del primo successo. Un attacco segue 'Paltro, $ pìr attesi fronteggiano la situazione sempre con baldanza, ma si nota già una certa frattura, una slegatura nei loro reparti costretti spesso, come si dice, alile corde, Al 35’ Zdravković porta il vantaggio odredino a idlue reti. 11 goal viene fuori dà un’aziiane confusa sotto parto: Zdravković elimina uno dopo 'Taltro tre avversari, poi cade e da terra calcia a caso fra te gambe degli ospiti; il pallone finisce in rete. Al 40’ iTarlbltro -annulla un paltone delTOdred per fuori gioco. Il primo tempo si chiude registrando l’unico corner della giornata a favore dei Pirano, peraltro inconcludente. Alla ripresa si spera che il Pi-rano possa ritornare al gioco dei primi 30 minuti. Ma già al 3’ For-nasaro viene battuto da un pallone scaturito da una mischia sotto porta, Poco dopo deve incassare il quarto goal. Da qui in avanti la partita non ha più cronaca. L’undici piranese cede di schianto, è completamente disorientato. Fomasaro non sembra nemmeno l’ambra dei portiere dei .primo tempo, incespica, si confonde, si butta a vuoto. Fra gli Odiredini brilla ili mediano destro KOmboš ; dei suoi compagni si può parlare idi gioco «onesto», che tuttavia mai riesce ad eccellere. Comunque, altri goals si aggiungono iail già pingue bottino delll’Od-ired, ma «così per fare» sulla partite, anzi su .tutto lo stadio, cala la noia. U soliloquio odrediino non si fa come abbiamo detto, neppure apprezzare per qualità. 11 Pirano vaga-nei buio più assoluto e il pubblico comincia a sfollare a un quarto d’ora dialla fine. Il risultato -di 10 a 0 dice e non dice tutto. E’ nostra opinione che le sorti delTiimcontro, sia pure in parte scontato per la superiorità «a priori» dei Lulbianesi, sarebbero state diverso qualora il Pirano non si fosse all’improvviso demoralizzato, perdendo la bussola. PIRANO: Fomasaro, Rosso, Sil-vestrini, Ernestini, Fonda, Dudine, Dapretto, Giacomin, Pianmi, Muie-san, Tamaro. ODRED : Benčiik, Medved, Klanći-čar, žižeg, Smolej, Rupan, Zdravković, Cuban, Kumar, Paiatinus, Komboš. RISULTATI Genoa — Atalanta *-3 Internazionale — Sampdoria 2-1 Juventus — Bologna 2-2 Lazio — Udinese t-1 Napoli — Fiorentina t-0 Novara — Roma 2-0 Palermo — Atalanta #-# Spal — Torino 3-S Triestina — Legnano 2-1 LA CLASSIFICA Juventus 26 15 9 2 43:20 39 Fiorentina 26 15 9 2 40:13 39 Inter 26 14 10 3 44:24 38 Milan 26 13 8 5 55:30 34 Roma 26 9 10 7 40:30 38 Napoli 26 9 10 7 36:27 28 Bologna 26 10 8 8 38:32 28 Torino 26 8 11 7 30:33 27 Sampdoria 26 8 9 9 31:31 25 Novara 26 7 9 10 27:35 23 Atalanta 26 7 8 11 35:42 22 Lazio 26 8 8 10 27:31 21 Genoa 26 8 5 13 28:40 21 Spai 26 6 8 12 29:44 20 Udinese 26 6 8 12 28:40 20 Triestina 26 6 8 12 27:48 20 Palermo 26 7 5 14 29:47 19 Legnano 26 7 4 15 29:51 16 CONTINUA IL CAMPIONATO DEL CENTRO CALCIO Dl POLA LA TESTA E LA CODA BM DISPUTA AD UIHAGO Con la vittoria per 10:0, I'Istra ha segnato il record del campo ISTRA B — CITTANOVA B 4:0 (2:0) ISTRA: Züigniao, Bertok I, Len ar-diuzzi I, Bose, Giiraldi I, Laischiiizza, Giraildi IL Lenardiuzzi II, Beanie, iSnuiiloviič, Mauro. CITTAJNOVA : Pini tar, Seropetta, Saiin, Visemtiin, Zacehagna, Raidiisilo-vič, Kukate, Zužič, Radomič, Bavat. Zulič. Con un bel solfe primaverile rdu-üre9Ciaito da un (leggero veniticello, il campo sportivo dii Umaigo, »ciilrcoir daito da urna eoTomia di spettatori, ha ìospiitatio domenica scorsa l’inoontro caleistico istra, Urna go—iGiltitano va vaile voile per idi campiioin ato del 'Gen-Uro Calcio di Pelila.- Il via alla gior-nata sportiva umaghetse è stato dato dlalilla partita delle sqnadre B, con" elusaci con il risiuiltato di 4 a 0 ; (2:0) per gli nmaghesi. In questa atmosfera del 4 a 0, »alle 15.20 ebbe inizio üiiinconitiro principale. Le previsioni erano tutte «a favore degli umaghesi e, con la certezza della vittoria, lundici deillTstra è sceso àn campo dominando dal pirinciplo alla fine, facendo rincasare i vicini -citta novtesi col sacoo pieno : 10 picLilon! Negli ultimi «attimi del-Vincioonitro i tifosi' umaigjhesi desideravano vincere lanche simetliricamente te da qui quei «forza muli», «de-glhe »ancora nm... a ogni d’un el suo>». Valevano mn belTundici, ma hanno fa to festa anche con il 10 ed era così raggiunto il record die1, campo di Umaga. Il Gittanova, fanalino di coda del campionato, misurandosi poi capolista La miveilaito ,1 a propria crisi abbastanza acuta. La squadra è impreparata ed è composta da elementi lutti igiiQvami che Lanno bisogno di um serio allenamento«. Si è notato INIZIATA A FIUME la stagione ciclistica La stagiiicme ciclistica fiumana si è limiizjlaba ulEl&liaflimien'te dom'einiica con la disputa della Fiume—Kraljevica—Fiume dliSOkm,, anla, qu ale hanno preso piante coirnidoni dii Zagabria e di Fiume. La prova che li:a visto come interprete principale Bnajam è stata vinta in volata d'aillio aagahrese Metelj-ko. Ecco Fondine dii arrivo: 1. Metel jko in ore 1 e 23’; 2. Brajan a mezza nuota; 3. Fatltuir stesso tempo. che non sono privi di volontà e di combattività, ma ohe manca loro la preparazione e anche un migliore portiere. Quello odierno ha danneggiato gravemjsnite Aia oquadtra, lasciandosi sfuggire la maggioranza dei goals con la testa sulle nuvole, era quasi del tutto assente dalla partita. La pioggia delle reti è caduta così: iail 16’ del I. tempo ha segnato Bosè, al 18’ Lenarduzzii II, e per concludere il primio tempio oom 3 a 0 al 23’ SmiloviE Nella ripresa la prima raffica partì con 3 -goal in soli 4 minuti: al 7’ e al 10’ ha segnato Lenardilzzi II e iall’8’ Giiraldi IL Al 15’ autoigoal «ittamovese, al 20 e all 33’ ha segnato Moro e all 40’ ha arrotondato il risultato Bernif. Lenairduzzi coin le sue tre reti è stato il miglior realizzaitoTe dell’Istra. Il suo goal al 10’ della ripresa è stailo il più bello della giornata. Dopo una confusione davanti alla porta del Cittanova, ricevuto il. pallone a una distanza di due metri dalla porta, lo 'insaccava imparabilmente di testa, lasciando paralizzato il portiere e guadagnandosi l’applauso del pubblico. Un bel goal era 'anche quello di Mauro all 20’ della ripresa, frutto di utili passaggi degli (azzurri, che non hanno mostrato però in certi oasi un gioco d’assieme. Però, in generale, i ©it-tainovesi sono riusciti appena 'appena in qualche attórno dii tutta la partita a portare ili pallone sui campo dieliTaivversari'o. I loro tiri, sfumati, riuscirono leggermente a toccare le mani del portiere dell’Istnia che è stato il più disoccupato iu campo. P.P. CAMPIONATO REPUBBLIQANO GIRONE OCCIDENTALE Domžale — Aurora 1:5 Jesenice — Branik 1:3 Krim — Željezničar 2:3 Slovan — - Postojna 2:1 Odred B — Pirano 10:0 LA CLASSIFICA Aurora 961 2 23: :X1 13 Slovan Pirano Branik NG Žel.jez. NG Krim Postojna Jesenice Domžale 9522 15:16 12 8 5 1 2 21:9 11 9513 22:18 11 9423 20:15 10 9414 20:18 8 9414 18:17 8 6 0 9 3 0 6 12:26 9009 6:32 Odred B (fuori concorso) LE PARTITE DJ DOMENICA A Capodistria: Aurora — Odred B A Pirano: Pirano — Branik N. G. MINARDI HA VINTO SUDANDO IL GIRO DELLA CALABRIA Coppi battuto in volata arriva a quattro macchine Inutile offensiva sfoderata dal “campionissimo,, per tutta la gara Il giro della Cailabria, prima prova valevole per iil eampionaito italiano, ha avuitio uni a oonioluisione quando mai dramma tiioa e sorprendente. Fausto Coppi, do(po aver riaig'gainciiiato »e distaccato »tutti i mi-igliiorii, si è visto itioigjl’ieire proprio sotto il itelìoine d’arrivo la meritata vittoria da un Minardi, igni zzato fuori negli ultimi metri. La vittoria dii Minardi non fa tut-tavdia luna grinza, giacché lui te stato l'unieo ta resistere alla .poderosa offensiva sfoderata dal campione del móndo nella fase conclusiva della corsa, quando Coppi, raggiunto il gruppo d* testa, che »aveva registrato già un vantaggio di 8’, partiva >a pieni pedali e staccava tutti dii forza. Alila sua pedalata resistevano solamente Minardi e Monti, ma quest’ultimo cedeva idi schianto a sola 20 km diali1’arrivo. La corsa si risolveva così negli ultimi 200 metri. Ceppi, nella attesa che Minardi attaccasse, ha tardato un p»o’ troppo cosicché Minardi, giunto in condizioni di migliore freschezza, riusciva a bruciarlo proprio negli ultimi metri, fra Ilo stupore generale del-l’impionentc follila. L’Ordine idi arrivo: 1) Mima r dii Giuseppe, che ha compiuto i 236 km lailLa medila (oraria di »km 34*500 ; 2 ) Fausto Coppi, »a mezza macchina ; 3) Moniti, a 2’39”'; 4) Allibami a 5’27”. Allievi della Proleteri alla «Coppa Slovan» leni ai è svolto sulle strado del nostro Distretto l’ulltómo allena'm'en- Nei paesi americani è diffuso tra i bambini lo sport della «Staffa». Si tratta di lanciare lontano un ferro di cavallo. LE OLIMPIADI, UNICA VERA MANIFESTAZIONE MONDIALE Continuo superamento di primati e di tecniche Una competizione che brucia inesorabilmente statistiche e ricordi ■to dei nostri ciclisti in vista del-Tinauguraizione della stagione cicli-eùiicia uffici-afe, che si terrà domenica prossima -a Fiume con la disputa deill-a traidiiziionailte «Coppa Stojan». Quasi tutitd i nostri 'ciclisti hanno di' mio strato di »aver raggiunto un gradu dii forma soddisfacente, dato che siamo ancora all’inizio delle gare. Hanno fatto spicco Miklavčič e Visi imi tin, »ormai veterani delle corse. Hianno bene impressionato pure i giovani Piciga,. Riccohon e Morgan, i quali si presenteranno domenica per ila prima volta ad una corsa. La commissione tecnica defila Proleter, do»po l’iallenamento, sii è riunita ed ha formato la squadra come segue : Mikla včič Mirko, Visin-tin Bruno, Piciga Rajko, Ricoh on Ghise pne, Mo rgan Paolo, Steffte Pie-tro, »Ruzier Sergio e Schipiizza Paolo. La «Coppa Stojan» si disputerà sul percorso Fiume—Ilirska Bistrica —Fiume, per un totale di km 96. Auguriamo iati notori iriiclisti, in questa loro prima uscita, i migliori successi1. L’atletica leggera moderna è nata circa un decennio prima della fine del secolo scorso. Dalla prima Olimpiade moderna, svoltasi ancora oggi in uso. L’allenamento divenne più razionale e cioè si cercò di adattare Valle' aumento all’atleta e non l’atleta all’allenamento, s,i cercò, insomma, dì selezionare gli atleti secondo le loro possibilità in modo da fare di loro degli specialisti. Indubbiamente fra le varie spedalità atletiche, la ve' locità è quella che ci ha fornito i risultati più sbalorditivi. Senza dub' bio, volta per volta sono intervenuti nuovi criteri, di selezione, di allenamento, di istruzione e di alimenta' zione, che dapprima hanno tardato ad imporsi, ma che poi sono stati adottati da tutti,. I risultati finora Conseguiti, hanno quasi del miracoloso, però non ci sarà da gridare al miracolo se alle nuove Olimpiadi, di Melbourne nel 1956 aitche questi saranno migliorati. Al termine dellOlìmpiade del 1912, solo quattro primati resistettero (200 metri, 110 metri ad ostacoli, 400 metri ad ostacoli e salto triplo). Nel 1932 si ebbe un’altra ecatombe di primati ed a fare buo' na guardia al passato non rimasero che il salto in alto, il salto in lungo ed il lancio del martello. In que' sto stesso anno venne demolito il primato dei 1500 metri dall’italiano Beccali, detenuto dal celeberrimo finlandese Nurmi. Un terzo scosso' ne ai primati la si ebbe nel 1952 e con la caduta dì questi scomparve anche la pregiudiziale che era nata col tempo attraverso i risultati e che era stata confermata nel tempo dagli stessi risultati. Una volta ogni nazione andava famosa per la sua prevalenza in una determinata specialità: cosi l’America era famosa per i suoi velocisti, il Giappone per ii saltatori di triplo* la Germania per i lanciatori di martello, la Finlandia per i giavellottisti ed i paesi scandinavi per i loro fondisti e mezzofondisti, Nel 1952 ad Helsinki si ebbero risultati tali dia buttare a monte queste convinzioni, perchè non fu un negro a vincere la gara di velocità, perche il mezzofondo fu appannaggio del lussemburghese Barthel, perchè il fondo toccò al cecoslovacco Zatopek, perchè il martello fu vinto dall’ungherese Cser mak ed il giavellotto andò all’americano Joung. Ma al di là dei primati dei sin' goli, volta ver volta ci fu Veccelleiv za dela massa. Basta pensare che il vincitore del lancio del disco alle Olimpiadi di Berlino nel 1936. l’n-meritano Carpentier (metri 50,48) non sarebbe neppure entrato nella classifica dei primi sei (Grigalka, mt. 50, 71 ) delle Olimpiadi di, Hel' sinki. E che dire poi dei 1500 metri corsi la prima volta, nel 1896, dall’australiano Flank in 4’33”2 10 per arrivare agli ultimi corsi e vinti da Barthel in 3’45”2/10? E’ comunque indubbio che l’atletismo mondiale non ha mai badato troppo per il sottile nel glorificare certe teorie e certi tecnici. Ha preso il buono da ovunque venisse, sen' za ancorarsi a nessuna vecchia base, ha all’occorrenza ìnvelce buttato a mare teorie, idee ed esperienze che pochi anni prima aveva magari glorificate. E, forse senza un briciolo di pietà per i ricordi ci si è attenuti alla stretta realtà delle cifre, che nell’atletica sono quelle che contano ed alla resa dei conti danno un bilancio brillante e sorprendente. Centro calcio Capodistrìa STRUGNANO — ISOLA 0:1 (9:1) Il Derby Stiruginiano — Isola si è risalto icon urna rete foirtomoisa al 42’ del I. tempo per opera idi Vittori, ohe sfruttiaiva un malinteso della difesa .avversaria ed insaccar va a parta vuota. In oomplasso, una partita equilibrata che ha messo in luce una squadra tecmiiica e veloce Titola, mentre la squadra dello Stiruignano non ha per nulla sfigurato, mostrandosi foirte nel reparti arretrati Ohe barano bsn retto »». 'confronto. Ha d'retto rincontro l’arbitro Sabadin. ☆ BRANIK — STIL 0:8 (0:4) Fruttuosa passeggiata pr macerile quella fatta Ieri dalla Stil sul campo di Šmarje, dove, per mancanza di giocatori, ha dovuto presentarsi con dieci soli uomini, ma che col loro gioco piccante e penetrativo hanno inflitto ai volonterosi padroni di casa quattro goals per tempo. Le reti sono state segnate nel I. tempo al 4’ da Sabadin, al 20’ da Klasinc, ai 23’ da Vatovec e al 36’ anoora da Klasinc. Nel II. tempo lo stesso Klasinc segnava anoora al 5’ e al 30’ mentre Sabadin e Hočevar segnavano rispettivamente al 5’ e al 35’. Il via al ritorno della Sottolega di Fiume Un dello buon inizio Scoglio Olivi Lo Scoglio Olivi dii Pola si è libe-'.naitio .delibi isciomioidio assedio dtellio Jedinstvo, piegando i diretti awer sani per ben 5 laO. In tal modo I pò-lesi, non solo hanno smentito la tradizione che li voleva poco brillanti sul proprio terreno, ma sono riusciti ad imporsi su quella squadra che sembrava una delle candidiate pei la vittoria finale. Così ilo Scoglio Olivi rimane solo in testa alla graduatoria. In questa ha fatto un altro .passo lavanti il Rudar che, piegando dii Naprijed .per 4 .a 1, si è venuto a piazzare al secondo posto nella classifica generale .ad un solo punto dalla capolista Scoglio Olivi. I mimatomi procedono velodi in questo inizio del girone di ritorno e certamente sapranno fare ancora molte cose onorevoli se sapranno mantenere ,11 ritmo che finora ha 'caratteriz-zaito le loro fazioni. Rendendo, a Boia, ilo Jedinstvo ha lasciato via libera .pure .al Mladost, il .quale, con un mjgldlore .quoziietìte reità degli aititeli di Ogulin, è passato al terzo posto assoluto. L’Orient, continuando la sua marcia vittoriosa, ha por-tato via un prezioso punto al Crk-venica, mentre i fiumani hanno pa- Preparazione senza sosta i Tutte le sezioni della società atletica «Partizan» stanno attivamente " preparandosi per i prossimi saggi ginnici primaverili. Particolarmente j curata è l’istruzione per le manifestazioni in occasione del 1 Maggio regalato con ài risultato di 2 a 2. Dallo Scoglio Olivi allo Jedinstvo la differenza in graduatoria rimane però solo dii tre punti. Da queste squadre dovrebbe uscire la vincitrice assoluta, in quanto iTAbbazia sembra aver dallo definitivamente l’ad-dlo alle sue speranze migliori, poiché è staila piegata dal Mladost e con i suoi 19 punti non può ormai aspirare a grandi cose. Tuttavia in gara polirebbe rientrare 'ancora la Torpedo, che domenica, ha piegato il Borac per 2 a 0 e sii trova a quota 18, avendo però disputato ima partita in .meno. Tuttavia la maggior impresa coni-pinta domenica scorsa non è tanto la littoria casalinga ottenuta dallo Scoglio Olivi, quanto la dell tutto imprevista impresa dbl 3 .Maggio che si è risvegliato e che, .dopo 17 par-lite, ha colto la .sua prima vittoria espugnando il campo di Alboma. Ed è ragione di maggjoT meravigli'3 questo risultato, in quanto TAbbona aveva dato melile ultime partite segni evidenti di ripresa. Si vede però che si trattava di solo fuoco di paglia, oppure che oil 3 Maggio è riuscito un colpo grosso che forse mali .più potrà ripetere. Ad pigoli modo il tempo sarà il miglior giudice e vedremo prossimamente come la squadra dei cantieri si comporterà. SOTTOLEGA DI FIUME I RISULTATI Crikvenica — Orient 2:2 Mladost — Abbazia 2:0 lUđroelektra.— Nehaj 2:2 Albona — 3 Maggio 2:3 Torpedo — Borac 2:0 Rudar — Naprijed 4:1 S. Olivi — Jedinstvo 5:0 LA CLASSIFICA S. Olivi 17 11 3 3 46:26 25 Rudar 17 11 2 4 50:34 24 Mladost 17 10 3 4 50:27 23 Jedinstvo 17 11 1 5 37:35 23 Orient 17 9 4 4 42:19 22 Abbazia 17 8 3 6 35:24 19 Torpedo 16 8 2 6 33:27 18 Crikvenica 17 7 2 8 39:40 16 Borac 17 7 2 8 38:35 16 Hidroelektra 17 4 5 8 25:41 13 Nehaj 17 5 3 9 24:41 13 Naprijed 16 4 2 10 24:33 10 Albona 17 4 2 11 20:45 10 3 Maggio 17 1 2 14 23:49 4