Anno I. ir Oa podi stria, 15 Setten. Signorr Silvio Gabrieli z ano BOLLETTINO, del Consorzio Agrario Distrettuale Cooperativo con serte a Capodistria I__ Uffici di Presidenza e sede sociale: Via. Giuseppe Verdi N. 317. Magazzini di acquisti e vendite Porta della Muda 906 Stampato per cura del Consorzio Agrario Distrettuale Cooperativo di Capodistria - Servizi Conti Correnti ed assegni postali N. 11/440" I *** Telegrammi : Sardos — Capodistria. Telefono : Capodistria N. 33. A. crii amici carissimi di qui e di fuori, alle Autorità, a quelli che, a voce o scrivendoci, vollero incoraggiare questa modesta nostra iniziativa, porgiamo ringraziamenti sentiti, lusingandoci di poter migliorare questo foglio, il quale, hi forma semplice e chiara, cerca di fornire al nostro agricoltore istruzioni pratiche e di somma utilità. LA PRESIDENZA. Scasso di Terreni mediante esplosivi Come accennato nel primo numero, la Direzione d'Artiglieria — Sezione staccata di Trieste ha accolta favorevolmente la nostra domanda e ci ha concesso un esperimento di scasso di terreni mediante esplosivi, che ebbe luogo, sui fondi Grisoni presso la Colonia Agricola Militare di Punta Grossa, nel pomeriggio di Sabato scorso. L'egregio Tenente Sigr. Gagliardi diresse brillantemente la prova, presenti tutti i rappresentanti le Autorità e numerosi agricoltori, i quali rimasero soddisfatti e convinti che con questo ottimo metodo, assai pratico e poco dispendioso, potranno in breve tempo venir messi in lavoro i molti fondi incolti del nostro distretto e dell'intera regione. L'importante esperimento verrà ripetuto ancora una volta nell'immediata vicinanza di Capodistria. Per la buona coltivazione del Frumento La coltura del frumento in Istria veniva trattata come secondaria e man mano andava diminuendo d'importanza, cedendo il posto alla vite più redditiva. Il sistema di coltivazione, eccetto rari casi, era primitivo rispetto alla rotazione, concimazione, preparazione del terreno e semina. Durante la guerra la coltura s'intensificò alquanto ma i sistemi di coltivazione rimasero purtroppo gli stessi. Chi vuole un buon prodotto non si accontenti pi seminare, ma semini in terreno ben preparato e convenientemente concimato. La preparazione del terreno si fa con una buona aratura profonda, da praticarsi 15 - 30 giorni prima della semina, affinchè la terra abbia tempo di unirsi, senza lasciar vacui. L'aratura si antecipa dovendo coltivare il frumento sulla rottura del medicaio o prato. In questo caso il lavoro di preparazione dovrà esser fatto ancora durante il luglio o ai primi d'agosto, concimando nello stesso tempo con scorie Thomas o calce, per favorire ed affrettare la decomposizione delle radici e della cotica. Prima di seminare si lavori il terreno superficialmente con l'erpice estirpatore o con la zappa; e-seguita la semina, si coprano ie sementi con l'erpice, mancando le seminatrici. La concimazione del campo, destinato alla coltura del frumento, verrà fatta esclusivamente con concimi chimici. E' un errore adoperare il letame di stalla, col quale si trasportano nel campo le malerbe e che favorisce 1' allettamento delle piante. Lo stallatico conviene di più alle piante di zappatura e specialmente al granoturco perchè ha la proprietà di mantenere più fresco il terreno ed è perciò di gran giovamento a questa coltura, che deve sopportare le forti siccità, senza contare poi che le sostanze nutritive dello stallatico confanno meglio alle esigenze del granturco che a quelle del frumento. Dunque si còncimi il terreno in autunno, prima della semina è si adoperi le seguenti sostanze: fosfato minerale (16°/0 d'anidride fosforica solubile) nella dose di 5 q.li per ettaro, aggiungendo soltanto nei terreni magri 50 chg. di solfato d'ammonio. Nei nostri terreni, specialmente in quelli più tenaci ed ove le colture precedenti ebbero una lauta concimazione con stallatico, si potrà ommettere del tutto la concimazione potassica. All'incontro nelle terre più leggere, oltre ai concimi sopracennati, si darà da 50 a 80 chgr. di solfato di potassa. I concimi chimici vanno sparsi sul terreno con uniformità (dopo l'aratura e prima dell'erpicatura), o separatamente o mescolati, avvertendo che il solfato d'ammonio deve venir mescolato agli altri concimi soltanto poco prima di spargerli. II grano destinato alla semina dev'essere selezionato, ben vagliato e puro. Prima d'affidare il seme al terreno, esso dovrà venir preparato o come si dice conciato. La concia consiste nell'immergere le ceste, contenenti il seme, per 10 minuti in una soluzione aH'1% di soltato di rame; estratto dalla soluzione si distende il grano sull'aia o sul pavimento di un locale arioso e lo si avvolge nella polvere di calce per asciugarlo in fretta. Alla fine di febbraio o nella prima quindicina di marzo, a seconda dell'andamento della stagione, sarà buona cosa erpicare il frumento; nella stessa epoca si darà pure una prima dose di nitrato di soda in ragione di 30 a 40 chgr. per ettaro. Un secondo spandimento di nitrato si praticherà 20 - 25 giorni dopo il primo. Il nitrato di soda deve venir sparso sempre ben polverizzato, mescolato a terra fine o sabbia, asciutte, quando il terreno e il frumento non sono bagnati, possibilmente in giornata promettente pioggia. Frumento color verde scuro non abbisogna di nitrato. Riassumiamo in alcuni punti le regole fondamentali per la coltivazione del frumento: 1. Lavorare il terreno bene e protondamente, per quanto più possibile prima della semina: disporlo in modo che scoli perfettamente. 2. Concimare esclusivamente con concimi chimici. 3. Adoperare- seme buono, di varietà rustiahe, resistenti alla ruggine e all'allettamento (selezionato) e debitamente conciato, procurando di seminare presto. 4. Erpicare in primavera e dare il nitrato di soda, ove il bisogno lo richieda. 5. Non si facciano pascolare le bestie nel campo di frumento, piuttosto, se è troppo rigoglioso, si pratichi una cimatura moderata e sollecita. Trattamento dello stallatico Ciò che stiamo per dirvi son cose ormai ripetute le mille volte; ma ci sentiamo in dovere di scriverle anche noi qui, vedendo la poca cura degli agricòltori per il prezioso fertilizzatore che va sperperato nei mucchi, posti lungo le strade o nei cortili esposti al sole, alla pioggia, ai polli che vi razzolano e ai maiali che vi grufolano. Non si può immaginare il dauno economico che da ciò ne proviene, chè lo stallatico, bruciato dal sole, dilavato dall' acqua piovana, perde quasi la totalità delle sue sostanze e voi portate nel campo un po' di paglia sporca e vi meravigliate se poi una coltura non vi rende il prodotto, che vi aspettate. Non ci perdiamo in inutili ciance per dimostrarvi 1' utilità della buona conservazione di questo importante concime naturale, invece vi dettiamo alcune regole per la conservazione di esso anche in mancanza di concimaie razionali, troppo costose. Il letame va soggetto a perdite liquide e gazose. Nella stalla s'impediscono le perdite di sostanze liquide con una buona lettiera (paglia, strame ecc.) e con un pavimento impermeabile: quelle di sostanze gazose, spandendo sulle porte del gesso o gesso fo-sfatato in ragione di chgr. 1 ; oppure lavando il pavimento con solfato di ferro sciolto nell'acqua in ragione di 200 grm. al giorno per ogni capo grosso di bestiame. Il concime deve passare giornalmente dalla stalla sulla concimaia. Per la nostra concimaia, diremo così, economica, sceglieremo un luogo ombreggiato ed asciutto, preferibilmente vicino e posto a Nord del fabbricato; sia però distante dalle abitazioni e dalle cisterne. Il terreno sia, se è possibile, di natura argillosa; venga spianato, ben battuto e circondato da un ar-ginello alto 30-40 era., pure di terra battuta, e questo per impedire l'entrata delle acque esterne nella platea. L'ampiezza della nostra concimaia dev'essere di 4 nr per ogni capo di bestiame. Il letame viene accumulato su una parte della concimaia e compresso molto bene. Quando il mucchio avrà raggiunto l'altezza di 50 cm., vi si ponga sopra uno straterello di terra dello spessore di 2-3 cm. e cosi si ripete fino a che il mucchio non abbia raggiunto l'altezza di 172 m.; allora si copre la massa con terra ben compressa. Terminato cosi di formare un cumulo se ne principia un altro vicino, e cosi via fino a che tutta la concimaia non sarà occupata. Specialmente durante 1' estate si deve bagnare il concime con il colaticcio (scolo della stalla e della concimaia, che dovrebbe raccogliersi in una vasca a piena tenuta) ed in mancanza di questo, con l'acqua. L'uso di accumulare il letame su campi a grossi mucchi, lasciandolo ivi esposto per lungo tempo, è condannabile: I) perchè si va incontro a nuove perdite di sostanze fertilizzanti ; II) perchè il terreno concimato con codesto letame non può essere concimato uniformemente; chè le sostanze fertilizzanti si accumulano in maggior quantità sotto il mucchio, mentre dalla superfice vengono esportate da diversi agenti esterni. Sul campo, il letame deve venir disposto regolarmente a piccoli mucchi alla distanza di 6-7 m., distribuito con le forche e subito interrato. Dovendo portar fuori il letame anzi tempo, bisogna trattarlo come sulla concimaia (coprirlo con terra e bagnarlo). Si avverte che le piante tanto più si giovano del letame, quanto più questo è ammalgamato al terreno; per ciò, specialmente nei nostri terreni pesanti, sarà bene sotterrare lo stallatico, da adoperarsi per le colture primaverili, durante l'estate o l'autunno. Crediamo, che quanto abbiamo suggerito possa attuarsi con mezzi facili e poco dispendiosi, raggiungendo con essi un considerevole vantaggio economico ed igienico. Sappiano i nostri agricoltori: «11 bravo agricoltore si giudica dal modo con cui tiene la concimaia !» ZUCCHERO Il Commissariato Generale Civile per la Venezia Giulia era in grado di fornire al Consorzio, mediante la Ditta Vito Rastelli di Trieste, zucchero biondo, per scopi enologici, a L. 13. — il chgr., franco Trieste. Dato il prezzo elevato e sentito il parere della maggior parte dei soci sottoscrittori, si è rinunciato all' acquisto. Scuole agrarie Appar avviso di concorso, viene aperta sotto gli auspici del Commissariato generale Civile per la Venezia Giulia, una E. Scuola pratica d'agricoltura a Pisino. La durata del Corso comprenderà un intiero anno agrario solare, incominciando dal 8 Novembre p. v. I posti saranno 20, dei quali 10 gratuiti. Le domande si presentano entro il 15 Ott. 1920. Per ulteriori schiarimenti rivolgersi alla Presidenza Consorziale, alla quale è assicurato un posto gratuito ed eventualmente due. La Direzione dell'Istituto agrario Provinciale di Parenzo apre la propria scuola pratica d'agricoltura della durata di anni 4. Per informazioni rivolgersi al Consorzio ; le domande sono da presentarsi entro il 30 c. m., corredate dai documenti prescritti dall'avviso di concorso. Risposte a quesiti Al Signor B. Paugnano. Il suo frumento è invaso dai bracchi di una farfallina: «la tignola del grano», il cui sviluppo viene favorito dal riscaldamento del grano, riposto nel granaio, quando non è ancora secco del tutto. Come rimedio consigliamo: Versi il grano in un tino, vi immerga, circa a metà, un vasetto di vetro a bocca larga, ripieno di solfuro di carbonio e chiuso da una tela, copra poi il tino con un copertoio umido. Se la quantità del grano fosse maggiore, costruisca con esso un cumulo prismatico, affondandovi ad ogni metro di distanza dei vasetti di solfuro di carbonio della capacità di '/io di litro. Copra il tutto con coperte umide. Dopo 2 giorni levi i vasetti, che saranno del tutto vuoti e palleggi il grano per bene. — Essendo il solfuro di carbonio sostanza infiammabile ed esplosiva raccomandi a' suoi uomini di non fumare e non accendere zolfanelli. S'Ella non potesse procurarsi il solfuro di carbonio faccia così: palleggi il frumento, immerga i gomitoli, che formano i bruchi, nell'acqua calda (70° C) e dia la caccia alle farfalle, sia direttamente, sia tenendo nel granaio, recipienti d'acqua affinchè vi si anneghino. Faccia munire le finestre di una fìtta rete metallica. Un buon metodo di combattere la «tignola del grano» è il seguente : si turino bene tutte le fessure delle porte e delle finestre del granaio e si bruci, prima di riporvi il grano, 60 grm. di zolfo misto a 100 grm. di salnitro per ogni m.3 di capacità. Dopo 24 ore si può aprire e arieggiare. Un' altra buona pratica : spargere sul pavimento e sul frumento, polvere di crisantemo. Le finestre de'granai vanno sempre munite di rete metallica per impedire l'accesso ai topi, agli uccelli ed agli insetti. Al Signor R. Capodistria. Secondo la Sua descrizione, ci pare debba trattarsi del colèra dei polli. E' inutile curare questa malattia, si accontenti arrestarla. Le consigliamo di separare subito i soggetti sani dagli ammalati. Disinfetti accuratamente il pollaio e tutti gli attrezzi con acqua fenicata o sublimato corrosivo al 2°/00. Addizioni l'acqua dell'abbeveratoio col l/2 %« di sublimato corrosivo o con 5 grm. di solfato di ferro per litro. Metta nel pastone, che appresterà ai polli alla mattina, un cucchiaino, per ogni 3 capi, del seguente miscuglio (tolto dal «Giornale d'agricoltura della domenica»:) 20 grm. polvere di cannella 20 „ „ chinino 20 „ di genziana 10 „ d'anice. Sospenda le verdure e dia loro dell'orzo alla sera. POSTA DEL BOLLETTINO" G. N. — Signor si, siamo sempre a Sua disposizione per fornirLe istruzioni, cataloghi, schiarimenti.... non parli di disturbi. C. C. — Le siamo infinitamente grati per quanto Ella fa e farà per il nostro Consorzio. Contiamo sul Suo valido appoggio. G. T. Detto come sopra. La Sua gentilissima lettera viene conservata fra le più care. Agricoltore onesto. - Ma Le pare? Non abbiamo tempo, voglia, nè spazio per perderci in polemiche. Ha ragione: Dovevano attenderci all'opera e poi giudicarci e magari.... insultarci. A" questione di sistemi ! Grazie. — Non c'è di che! Siamo lieti che le nostre pratiche presso l'Autorità sieno state coronate da ottimo risultato e che la deputazione d'agricoltori, presentatasi al nostro presidente, sia rimasta pienamente soddisfatta. Curiosone. — No, non abbiamo sovvenzioni dal Governo. Il Sig. Sardos ci darà il 25% e non il 20% sull'eventuale utile ; il rischio però è tutto suo. E' soddisfatto ? Non abbiamo segreti per i consortisti. ir del r. a g. 1. Con Sede a Capodistria Situati alle Porte della Muda N. 906 - Casa Sardos 1 Il Consorzio Agrario Distrettuale Cooperativo ha aperto i suoi magazzini di acquisti e vendite, dove a disposizione dei consortisti e degli agricoltori vi sono concimi, zolfi, solfati, insetticidi, anticrittogamici, correttivi per il vino, attrezzi rurali e macchinari di ogni genere inerenti alla agricoltura. In seguito a ordinazioni saranno fornite piante da frutto, ornamentali, sementi, bulbi ecc. I generi forniti dal consorzio sono di primissima qualità e dal consorzio stesso chimicamente controllati. Acquistate i concimi per i prati e per i frumenti More e procuratore generale: Cau. Bortolo Sardos Tecnico-e consulente agrario consorziale: Prof. Guido Uardabasso J