ANNALtS • Ser. hist. nat. ■ 12 • 2002 • 1 saggio scientifico originale UDC 597(262) ricevuto: 4. 3. 2002 DUE C.ATTURE DI SQUALO BIANCO, CARCHARODON CARCHARIAS (LiNNEO, 1758) AWENUTE NELLE ACQUE Di MARZAMEM1 (SICILIA) NEGLI ANNI 1937 E 1964 Antonio CELONA istituto Aquastudio, IT-98Î24 Messina, via Trapani n'fe SINTESI NeI presente lavoro vengono tese note due culture di squa/o bianco, Carcharodon carcharías, awenute nell'Agosto 1937 e ne! Oicembre 1964 noiie acque di Marzamemi (Siracusa), sulla costa Sud-Orientale delta Sicilia. Di entrambi gli esemplari si conoscono le modaíit'a di cattura, le dimensioni ed i contenuti storna cali. L'esemplare del 1964 aveva nello s tonta co i resti di un quadrupede terrestre, probabUmente un cane. L'esemplare del 1937, m/suranfe 530 cm, rj'suíía essere uno del maschi di maggiori dimensioni noli a livelio mondiale. Parole chiave: Carcharodon carcharías, squalo bianco, Marzamerrii, Mare Mediterráneo TWO CAPTURES OF THE GREAT WHITE SHARK CARCHARODON CARCHARIAS {LINNAEUS, 1 758) IN THE WATERS OE MARZAMEMI (SICILY) IN 1937 AND I 964 ABSTRACT In the present work, two captures of the great white shark Carcharodon carcharias in the waters of Marzamemi (Siracusa) along the southeastern coast of Sicily (Italy) in August 1937 and December 1964 are reported. For both specimens, the modality of capture, their size and stomach contents are known. The specimen caught in 1964 had remains of a terrestrial mammal, possibly a dog, in its stomach. The 530 cm long specimen captured in 1937 seems to be one of the biggest males of this species recorded in the world so far. Key words: Carcharodon carcharías, great white shark, Marzamemi, Mediterranean Sea ANNALES • Ser. Iiist. nat. ■ 12 • 2002 • 1 A.iloraoCtLONA: DUG CATTUKL Dl SOU ALO BIANCO, CARCUAROCON CARCHARIAS ÍLINNÍO, 17581 .... 27-30 INTRODUZIONE Lo squalo bianco, Carcharodon carcharías, (Lmneo, 17.S8) e una specie diffusa neíle acque calde e temperate di tutto ¡I mondo, essendo presente neyîi Oceaní Atlántico, Océano Pacifico, e Indiano (Compagno, 1984). Relativamente a! Mare Mediterráneo, recenti studi (De Maddalena, 2002) hanno dimostrato che, per quanto la specie vi debba essere considérala sporadica, la sua presenza "e comunque relativamente piti cospicua nell'ampia area che comprende la Sicilia, íe acque dei Cana le di Sicilia sino a Malta e la Tunisia. Questa zona rísuíta paiticoíarmente intéressante in quanto vi è stata individúala una nursery area della specie (Cigala Ful-gosi, 1990; Fergusson, 1996; Mojetia et ai, ? 997; De Maddalena, 1999). MATERIAL! E METODI Da qualche anno l'autore lia avviato dette ricerche sulla presenza e la cattura di squali pelagici in acque siciliane. La raccolta di dati viene 5 vol ta anche ai fini dell'ampliamento delle informazioni sulla distribuzione e la biologia délia specie collezionate all'inteino délia Banca Dati italiana Squalo Bianco (Italian Great White Shark Data Bank), archivio di segnalazioni di C. carcharías neí Mare Mediterráneo attivo da i 1996. Lo studio viene svolto cercando di individuare il màggior numero di notizie e reperti, sólitamente parti scheletriche (mascelle o denti) e documentazione fotográfica. Le nolizie raccolte provengono da articoli di quotidiani, collezioni museali e soprattutto da testi-monianze dirette raccolte presso le vecchie famiglie di pesca tor i. Tale opera si sta rivelando molto efficace, soprattutto per quel ciie riguarda il reperimento di informazioni relative alie catture di esemplari di specie di grandi dimensioni quali lo squalo bianco e lo squalo mako dalle pinne corte, bums oxyrinchus Rafinesque, 1809, poiché il ricordo di tali eventi si conserva con maggiore facilita (Celona, 2001; Celona et ai, 2001; De Maddalena et a/., 2001). Le informazioni raccolte vengono sempre verifícate attraverso confront! tra i resoconti di vari soggetti. Per quanto riguarda in particolare lo squalo bianco, recentemente si è avuto modo di raccogiiere documentazione fotográfica e testimonian?.«? relative a due grossi esemplari pescati negli anni 1937 e 1964 nelle acque antistariti Marzamerni (Siracusa), nelle acque délia Sicilia Sud-Orientale, in entrambi i casi le notizie raccolte risultano suficientemente dettagliate. Sulla cattura del 1937 si sono avute numeróse informazioni dai pescatori locali e si è potuta reperire documentazione fotográfica. Nel caso della cattura dei 1964, le numeróse testimoniante dei pescatori e soprattutto del Sig. O. Garofalo, proprietario del peschereccio, sono inoitre suffragate da un articolo pubblicato su un quotidiano £) I* Vëndlcàki ' IpMmmmm DlPassfc ■ ñ ÍU p}Mi(>r fi'- • 7. d. Correntï 0,1. délié Gorrenfix" Fig. 1: Carlina di Marzamcmi (Siracusa, Sicilia). Si. 1: Zemljevid obravnavanega območja v predelu Marzamemija blizu Siracuse (Sicilija). deil'epoca (Marino, 1965) e anche in questo caso si ha quinrii documentazione fotográfica, Per entrambi i casi sí sono interpellati molire alcuni testimoni che erano presentí al momento degli sbarchi. RIStiíTATI All'alba del 23 agosto dei 1937 i pescatori del moto-peschereccio "Šansone", che lavoravano per contó degli slabilimenti L-IP. (Lavorazione Italiana Pesce), erano impegnati in una battuta di pesca con una rete a circuizione, adoperaía per catturare pesce azzurro, per lo piti sardine, Clupea pilchardus (Waibaum, 1792), denomínala "dándolo". Si trovavario ad una distanza di círca 500 metri dalla costa di Marzamemi (Fig. 1), dove la profondita del mare era di circa 35 metri. Dopo aver calato la rete, i pescatori iniziarono a recuperarla ma, neí momento in cui questa ebbe formato una sorta di sacco, emerse dalle acque un grande squalo bianoo, verosímilmente attratto dalla cospicua quantita di pesce intrappolata nella rete. Lo squalo inizib ad addentare la rete, fino a quando vi rimase esso slesso impigliato. t pescatori presero allora a colpirlo con delle aste di legno e quindi con un arpione; l'animale impiegb lungo tempo a moriré. A quel punto i pescatori, resisi conto delle ragguardevoli dimensioni del pesce, decísero di traínarlo fino al porto essendo impossibife issarlo a bordo (Fig. 2). La lunghezza totale dello squalo, misu-rata dalla punta del muso all'apice del lobo superiore della pinna caudaíe, era di 530 cm, mentre il peso, relativo aü'animale non sviscerato, risulto essere 1.200 kg. Si trattava di un esemplare maschio. Quando 1'animale verme eviscerato, si constato che !o stomaco appariva vuoto, non contenendo alcun resto ricono-sctbile. 28 ANNALES • Ser. hist. nat. • 29 • 2002 • 1 Antonio CPI.ONA; DUF CATTUKE ni SQUALO BIANCO. CaRCHAROOON CANCHARÍAS ÍIJNNtÜ, 1753! .... 27.50 Fig. 2: Esemplare di squalo bianco, Carcharodon carcharías, catturato nei 1937. (Foto riprodotta per gen ti le concessione del dott. Sessa) SI. 2: Primerek belega morskega vofka Carcharodon carcharías, ujetega ¡eta 1937. (Fotografijo odstopil dr. Sessa) Una mattina del dicembre 1964 (probabilmente sul finiré del mese), i quattro componenti del moto-peschereccio "Nelía" si recarono circa cinque mlglía al largo di Marzamemi per recuperare le nasse dei gamberi che avevano calato il gtorno precedente ad una pro-fonditS di circa 150 metri. Dopo qualche minuto che ebbero iníziato i i recupero, i pescatori videro emergere la massiccia mole di uno squalo bianco, rimasto impigliato con la pinna cauda le al cavo d'acxiaio da 6 mrn del le nasse. L'anímale era gia morto e presentava i segríí di alcuni ampi morss su lie pinne, in particolare in corrispondenza delEa pinna caudale, che apparivano causati da altri squaii. I pescatori hanno dichiarato che la lunghezza dell'esemplare era di circa 5 metri ed il peso di 800 kg. Al momento dell'eviscerazione vennero rínvenuti aícuni resti di un quadrupede (ossa e pelo), che presumibílmente dovevano appartenere ad un cañe íun cañe lupo, serondo Marino, 1965). Secondo la testimonianza raccolta i denti maggtori delio squalo avevano una lunghezza di almeno 4 cm. il sesso dell'esemplare rimane ignoto, non essendo tralaltro os-servabile dall'unica fotografía che si é potuta reperire. Successivamente ío squalo venne fatto a pezzi: in parle venne venduto per íi consumo umano e In parte fu uti lizzato come esca per le nasse. DISCUSSIONE Per quanto concerne ('esemplare catturato riel 1937, e interessante notare che, sulla base dei dati riportati in letteratura (Ellis & Mc Cosker, 1991; Moilet et al., 1996; De Maddalena et ai., 2001; De Maddalena, 2002), tale esemplare risulta essere uno dei maschi piu grandi di questa specie segnalati sino a questo momento a (¡vello globale. Le dimensioni dell'animale testimoníate dalla fotografía sono d'altra parte aderenti alia lunghezza tola le indícala da i teslimoni. Si aggiunga che ií peso rijiortato e compatibile con le stime effettuate da Moilet & Cailliet (1996). Per quanto riguarda l'esemplare del 1964, la lunghezza riportalci e approssimativa, e la fotografía reperita non permette di effettuare una valida stima.ll peso riportato, pari a 800 kg, lascia solo ipotizzare una lunghezza totale forse píü vicina ai 4,4 metri, in base ai dati indicati da Moilet & Caiiliet (1996), ma con le riserve dovute al fatto che non essendo nota la circonferenza non fe possibile ritenere precisa una stima effettuata dal solo peso. Sebbene risulti curioso il ritrovamento delle parti di un mammifero terrestre, probabílmente un cañe, nello stomaco dell'esemplare del 1964, la variet'a della dieta del lo squalo bianco e tale che un caso di questo genere non costituisce invero una rarita. Esistono diversi re-soconti inerenti al ritrovamento di mammifert terrestrí negli stomaci di squaii bianchi, e cani, gatti e una capra sono in passato gia statí riportati per esempíari pescati in acque italiane (Condorelli & Ferrando, Í909; De Maddalena, 2002). D'altra parte nulla indica che i! cañe sia stato attaccato quando era ancora in vita e non piuttosto che sí sia traitalo, come piü probabile, di alimentazione su di una carcassa, In mérito ai segni di morsi osservati sul medesimo squalo, daíla scarna descrizione fattane dai teslimoni, si deduce che si sia potuto trattare in parte di "morsi d'amore" causati da un conspecifico ai finí di un corteggiamentó, e ín parte di ferite provócate da squaii (della stessa o di altre specie) che avevano awicinato l'esemplare, morto o inórente, per cíbarsene. Lo squalo, evidentemente cercando di liberarsi dal cavo in cui era rimasto preso, si era procurato diverse ferite, ed il sangue aveva dovuto attrarre sul posto gli altri squaii. Queste segnalazioni sorio un ulteriore conferiría del fatto che la presenza di squaii bianchi in queste acque, abitualmente frequentate da numerosi tonní, delfini, pesci spada e taríarughe marine (che, com'fe noto, costi-tuiscono una parte fondamentale del regime alimentare degli squaii bianchi nel Mediterráneo (Fergusson, 1996; De Maddalena, 1999), erario un tempo relativamente ricorrenti. RfNGRAZIAMENTÍ Per il córtese aiuto fornito nelía raccolta delle in-formazioni inerenti alie catture degli squaii bianchi e per i consigli dati durante la preparazione di questa nota, l'autore desidera ringraziare le seguertti persone: Antonio Di Nata le, Alessandro De Maddalena, Emilio Sessa, Orazio Garofalo, Nuccio Marino. ANNALES • Ser. hist. nat. • 30 • 2002 • 1 Antonio CtlONA: DUt CATTURt D) 5QUAIU BIANCO. CAKCUARODON CARCHARIAS{¡.INNtO, (756! .... 2?-i0 0 DVEH BELIH MORSKIH VOLKOVIH CARCHARODON CARCHARIAS (LINNAEUS, 1 758), UJETIH V V LETIH 1937 IN 1964 V VODAH BLIZU MARZAMEMIJA (SICILIJA) Anion/o CELONA Sstituto Aquastudio, 11-98124 Messina, via Traparii n"6 POVZETEK Avtor opisuje dva primerka belega morskega volka (Carcharodon carcharias), ujela avgusta letu 1937 in decembra 1964 v vodah blizu Siracuse na Siciliji. Osebek iz leta 1964 je ime! v želodcu ostanke kopenskega štirinožca, najverjetneje psa. Osebek iz leta 1937, ki je meril 530 cm in tehtal 1200 kg, pa je eden večjih do danes na svetu ujetih in izmerjenih belih morskih volkov. Ključne besede: Carcharodon carcharias, beli morski volk, Marzamemi, Sredozemsko morje BIBLIOGRAFIA Celona, A. (2001): Su due esemplari di squab bianco, (Carcharodon carcharías) (Lrnneo, 1758) catturati nello Stretto di Messina riel 1913 c nel 1961. Annali del Museo Cívico di Storia Natura le "C. Doria". In press. Celona, A., N. Donato & A. 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