CRONACA CAPODISTRIANA BIMENSILE. si pubblica ai 9 ed ai 25 Per le inserzioni d'interesse privato il prezzo è da pattuirsi. Non si restituiscono i manoscritti. Le lettere non affrancate vengono respinte, e le anonime distrutte. Il sig. Giorgio de Favento è l'amministratore ! U integrità di un giornale consiste nell' attenersi, con costanza ed energia, al vero, all' equità, alla moderatezza. ANNIVERSARIO — 14 Giugno 1761 — IVasce Raffaello Morglien— (V. Illustrazione). IGIEJfE (Cont. Vedi N. 13, 14, 15 e 16) Passiamo ai cibi che ci Tengono somministrati dal regno Tegetale. Per osservare un qualche ordine e riuscire a maggiore chiarezza e brevità, li divideremo in frutti, erbaggi, radici, tuberi e bulbi. Frutti. Per frutto intendiamo il prodotto alimentare che si sviluppa dalla fioritura delle piante. La maggior parte dei frutti ci provengono dagli alberi, alcuni dagli arbusti, pochi da piante erbacee, come p. e. la fragola. Nessun cibo più salubre dei frutti, e la Provvidenza ce lo fornisce appunto in quella stagione, nella quale il nostro organismo abbisogna di rinfrescanti e di raddolcenti. Acciocché però riescano sani, i frutti devono aver raggiunto e non passato il punto della maturità. I frutti immaturi contengono l'i-drato di carbonio, principio che altera la digestione e d' ordinario produce diarrea, sono anche difficili a ben masticarsi ed ingombrano quindi lo stomaco disturbando le sue funzioni. Se volete approfittare dei frutti che cadono dagli alberi prima della maturità, metteteli in acqua fredda, piuttosto abbondante, ed e-sponeteli all'azione del fuoco fino a che colla bollitura abbiano perduta la durezza e, almeno in parte, l'asprezza, e correggete l'acidità che resta collo zuccaro. — Il frutto troppo maturo ha subito una fermentazione che lo rende acido e la sua parte fibrosa perdendo la natura erbacea s' è indurita e divenuta di difficilissima digestione. I frutti si dividono in dolci, acidi ed astringenti. Frutti dolci sono le albicocche (armeli-ni), le pesche (persici), le prugne (susine), i fichi, le more, le ciliege dolci, le fragole e 1' uva. Riescono rinfrescanti e raddolcenti sempre che non se ne faccia abuso. APPENDICE. LA VENDETTA DI GUY NEWTON eacconto di Mary Cecil II a y Traduzione dall' inglese di ANNA P. Vidi naturalmente che scherzava, ma non potei corrispondere al suo sorriso, come non potei spiegarmi un certo terribile presentimento che all' improvviso s'impadronì di me. Non mi consigliai con me stesso, ove sarebbe meglio cercare la fanciulla a me cara, ma guidato da un istinto, del quale non presi la briga di rendermi conto, corsi frettoloso e dritto alla vecchia torre che altre volte vi descrissi. Era il plenilunio, ma delle nubi coprivano il cielo ed oscuravano la luna, lasciandola scoperta a rari intervalli. Giuuto presso la rovina non vidi nessuuo, ma sentii in me il fermo convincimento che non doveva cercarli altrove e m'avviai verso il vestibolo diroccato ove si trovava una scala in rovina. Ed ecco appoggiata contro il muro, immobile, silenziosa, mia cugina Anche le angurie nutrono e rinfrescano, ma essendo un cibo freddo e di facile fermentazione, bisogna usarno con parsimonia. Il melone è più lassativo dell' anguria e diminuisce la traspirazione, ma può produrre, specialmente alle persone di stomaco debole, acidezza, diarrea e colica. Usatene con moderazione e conditelo con sale e pepe, ed anche collo zucchero, nè vi dimenticate di bervi sopra un po' di buon vino. I lamponi (framboè), se ben maturi, sono dolci e riescono sanissimi. Si prepara con essi uniti a zucchero ed acqua una bibita aggradevole e molto rinfrescante e se li porrete nel vmo, o nell' aceto, daranno loro buon gusto e buon odore. Ai fiutti dolci appartengono pure le pera prodotte da arbori ingentiliti coli' innesto, e queste sono piene di succo e sanissime. Nulla vi dirò degli Ananas, delle arancie e dei datteri-, che sieno dolci, o no, dipende dallo stato di maturazione che avevano quando furono raccolti. Le giuggiole diventano dolci quando sono ben mature: esse nutrono e rinfrescano poco, a stomachi deboli diventano facilmente indigeste a motivo della loro pelle. Frutti acidi. I frutti acidi sono in generale molto sani; essi contengono una certa quantità di materia zuccherina che li rende nutritivi, calmano la sete, eccitano la secrezione della saliva e del sugo gastrico : la virtù sedativa che possiedono li rende utili specialmente alle persone disposte ad infiammazioni, o ad affezioni nervose dipendenti da eccesso di forza. La provvidenza ce li somministra nella stagione più calda e la natura stessa ci spinge a cibarcene. Lo mele (pomi) contengono un acido particolare (acido malico) eh'è assai sedativo, e molta sostanza zuccherina che le rende nu- Kate, vestita a gala, ravvolta in un bruno mantello. Le passai tanto vicino che la toccai prima di essermi accorto della sua presenza. — Mandai un' esclamazione di sorpresa e assieme di gioja. Non osservai bene la sua faccia, ma notai una certa ansietà nella sua voce e, quando a mo' di scherzo toccò il mio braccio, un tremito nervoso nella sua mano. Bravo Guy, siete venuto in cerca di noi? Venite dunque, eccomi pronta, e facciamo presto per arrivare prima di Rosa e di mio fratello che si sono già da un pezzetto avviati verso il maniere. Venite ! Era certo eh' ella mentiva e sentiva meraviglia di tenerla capace d'uua bugia, che, prima d' allora, lo sa il cielo, non aveva mai diffidato di lei. — Mi sono fitto in capo di cercare Rosa Kavanagh da me, dissi, ponendo il piede sui gradini. D' un subito la di lei voce e maniera cambiarono. — Fermatevi, Guy ! gridò con riso aspro e forzato. Fermatevi dunque. Rovinerete tutto il giuoco. Dimenticate che Rosa è Irlandese e in tal notte si diletta nelle superstizioni le trienti. L'uso delle mele acerbe può riescire assai pernicioso e dovete assolutamente gurdar-vene. Nè vi consiglierei mangiare molte mele, se anche mature e poco acide, imperciocché facendolo potreste buscarvi una colica. Lo stesso vale delle ciliege acide (visso-le) solo che sono meno nutrienti ed anche meno pericolose per la colica, producono però facilmente la diarrea. Il crespino (uva spina) è un frutto assai sano e fu considerato come rimedio per la diarrea. Il ribes (uva di S. Giovanni) è molto riufrescativo, se ben maturo. L'acido citrico che contiene lo rende aggradevole al palato ed u-tile allo stomaco. I limoni contengono grande quantità di acido citrico e il loro succo diluito coli'acqua, e reso più aggradevole coli'aggiunta dello zucchero, riesce molto salubre. Dei frutti astringenti vi parlerò nel prossimo numero. {Cont.) _G. F.-A. IV" Conferenza distrettuale dei maestri (Capodistria 31 maggio e 1 giugno) Presenti 20 maestri e 12 maestre. — Presidente: il Sig. Ispettore distrettuale Andrea Barich; Vicepresidente-, il Sig. direttore dell' istituto magistrale Stefano Scarizza. — Segretarii: i signori maestri Fonda e Pette-ner. — Intervenuti: l'illustrissimo sig. Podestà Giuseppe Pellegrini, e il sig. vicepresidente dell'i, r. Consiglio distrettuale Cristoforo D.r de Belli. La prima parte dell'ordine del giorno fu esaurita colle seguenti nomine : delegati alla conferenza provinciale vennero eletti i signori Contento, e Dandruzzi ; componenti della giunta permanente i signori Bennati, Contento, Dandruzzi, Jug, Orbanich e Scarizza; commis-sarii della biblioteca distrettuale i signori Bennati, Dandruzzi e Orbanich ; rappresentante dei più strane? Ora sta godendo di una cerimonia eh' ella stessa iniziava. Deh ! non gliela guastate! — Lasciatemi passare, le dissi, respingendo la mano che mi aveva stesa per trattenermi. Voglio vedere io in persona. Non posso aspettare delle spiegazioni. — Ascoltatemi, Guy, sclamò Kate, ancora trattenendomi, vi dirò tutto e vedrete che Rosa sarà dispiacentissima se disturbate il giuoco. Ella diceva, che qualunque persona viene qui sola in questa notte, vedrà il suo futuro sposo. Mi fece salire per la prima e naturalmente non vidi nulla. Risi dello scherzo scipito, ma ella insistette di salirvi dopo di me ed ora sta aspettando 1' apparizione del suo marito o amante. Povera fanciulla! la mortificherete non poco, se la sorprendete in quella follia. Ella sta nell' oscurità ed aspetta. Egli sarà visibile al primo raggio di luna che penetrerà pel tetto diroccato. Venite via e non vogliate svergognarla. — No, se desidera vedere il suo amante, ella lo vedrà. Lasciatemi passare Kate, — Rosa non vi perdonerà mai più questo maestri presso 1' i. r. Consiglio distrettuale, rieletto il sin. Orbanich. Sul I tema che suonava: "Graduazioni da osservarsi nell' insegnamento della lingua mediante la lettura „, parlò il sig. Orbanich, mettendo innanzi la proposta che segue, la quale, con un'aggiunta del sig. Bennati e dopo ampia discussione, venne accolta ad unanimità. 1. Avvezzare i fanciulli a nulla aggiungere, om-mettere, cambiare; ma a profferire spiccatamente le sillabe, a leggere francamente le parole e le proposizioni di qualunque specie. Per evitare la confusione ed il rumore, per mantenere viva nei fanciulli l'attenzione, per iscoprire e correggere i diffetti di pronuncia, si faccia la lettura individualmente in quanto al lato materiale della pronuncia e simultaneamente rispetto all'attenzione della mente. '.I. Affinchè la lettura non abbia a riescire ad una sterile azione meccanica, sarà cura del maestro quella di spiegare le frasi che più si scostano dal dialetto del fanciullo. -I. Prima della lettura procurerà il maestro di eccitare la curiosità della scolaresca, leggerà egli pel primo, e si farà di poi imitare dai fanciulli. Spiegherà poscia il brano e con adatte domande obbligherà gli scolari a ripeterlo; farà da ultimo chiudere il libro, ed esigerà la ripetizione della cosa spiegata. 5. I vocaboli, le migliori sentenze, i detti più memorabili e le più belle poesie saranno mandate a memoria dagli scolari. 0. In relazione agli esercizi! di lettura spiegata e raccomandata alla memoria, si eserciteranno gli scolari: a) a scrivere con gradazione continua e con difficoltà crescente parole dettate per via di sillabe ; b) a scrivere cose apprese letteralmente a memoria; c) a rispondere ad interrogazioni intorno a cose spiegate e contenute nel libro di lettura; (?) a comporre per imitazione delle proposizioni semplici tino ai piccoli racconti, alle brevi lettere ecc., spiegate e contenute nel libro di lettura ; e) ad esporre variamente il medesimo concetto. 7. Almeno due volte alla settimana si eserciteranno gli scolari nella grammatica su uno squarcio letto e spiegato. 8. I compiti scolastici eseguiti per iscritto dovranno essere corretti individualmente dal maestro almeno due volte al mese. 9. Le cose passate saran-ripetute ogni qualvolta il maestro lo troverà necessario. 10. Il libro di lettura corrisponda appieno e dal lato della materia, e da quello della elocuzione; e sia sopra tutto nel medesimo osservata scrupolosamente la legge di gradazione. Aggiunta Bennati: 11. Non si perdano di vista quelle frasi dialettiche che, corretto, diventano fiori di lingua. 12. Sieno sempre i maestri amanti della lettura di buoni libri. A svolgere il II tema: "Sotto quali condizioni si potrebbe ampliare le scuole del distretto e segnatamente quelle delle città da quattro classi a sei, e quali ordinamenti pratici dovrebbero darsi a quest' istituto„, sorse il sig. Dandruzzi, ed anche qui propagatasi la discussione, il consesso suffragava alla fine la sua proposta, che è così concepita: 1. Onde assicurare ai figli del popolo le cognizioni stabilite dalla legge ed imposte dai tempi attuali, le scuole popolari sieno elevate dalle quattro classi alle sei. 2. In ciascuna delle singole classi l'istruzione sia appoggiata ad un maestro, alternando fra loro possibilmente dalla seconda alla sesta. St. Tali istituti sieno organizzati in modo da assicurare almeno in parte il conseguimento dello scopo della scuola civica. 4. A vantaggio di quei fanciulli che intendono proseguire negli studii, e per assicurare loro l'ammissione ad un istituto medio, assolta la quarta classe, questi istituti debbano essere ordinati in modo che nei primi quattro anni vengano di preferenza trattati quegli oggetti scolastici, che meglio vostro intervento, e questo vostro capriccio ve la farà perdere. Così parlò la mia cugina quando all'improvviso le nubi si squarciarono davanti il disco della luna, e nel punto eh' essa mi giostrò il viso spaventato di Kate, risuonò dall' alto ijn grido. Rimasi stordito, cieco, sordo, impotente, che quel grido acuto era uno di terrore indicibile, era un grido di morte, ed jo sapeva che proveniva da lei eli' era il mio amore. Un solo istante durò questo mio sbalordimento. Uu momento dopo salii, correndo, tre alla volta i scalini traditori, gridando a tutta possa. Ah! fu inutile per lei, che giaceva là sulle pietre sorda per sempre alla mia voce. Ella era stesa nella parte oscura del luogo, e nell' angolo opposto, al chiaro della luna che penetrava pel buco del tetto, vidi chiaramente rizzarsi in fretta e spaventata una figura, che a prima vista avrei giurato essere la mia. Era rivestita da un abito da caccia insudiciato, simile a quello del quale mi era poco prima spogliato, con una faccia pallida, macchiata di sangue ed una lunga barba insanguinata essa pure. Compresi sul botto l'in-1 valgano allo scopo, mentre nei due ultimi anni la preferenza verrebbe data alla scienze esatte ed agli oggetti tecnici. 5. Ad imitazione di altri paesi, l'istruzione della prima classe u ascbile potrà essere affidata ad una maestra. 6. Nei tre ultimi corsi d'insegnamento dei lavori femminili sia appoggiato ad apposita maestra. 11 III ed ultimo tema: "Con quali mezzi abbiasi a procurare la necessaria armonia fra l'educazione scolastica e la domestica „ venne sviluppato pure dal sig. Dandruzzi, e la sua proposta, che qui segue coll'aggiunta del sig. Bennati, ebbe unanime accoglienza. 1. Sia il maestro vero educatore, e si procacci in questa bella qualità la stima ed il rispetto dei fanciulli non solo, ma benanco dei genitori, per poter agire con efficacia sul cuorcr e sulla volontà di essolo-ro. 2. Si valga il maestro di tutti i mezzi permessi dalla legge ed avvalorati dalla pratica esperienza per conseguire lo scopo dell' educazione infantile, che si compendia nella formazione di un carattere leale e nobile. :t. In conformità al regolamento osservi il maestro, per quanto possibile, il contegno dei fanciulli anche fuori della scuola. 4. Si metta il maestro in immediata corrispondenza coi genitori, ed agisca di comune accordo ove trattisi specialmente di applicare i mezzi punitivi arbitrari in conseguenza di ripetute o maliziose mancanze dei figliuoli. 5. Incontrando degli ostacoli, derivanti da mancanza di educazione dei genitori, procuri il maestro di rimuoverli con adatte letture morali-educative, elio potranno essere tratto tratto tenute nelle lunghe sere invernali. o t— co bD bo p« rt Della Milizia provinciale O | H j -rt t* 1 « 1 ffl 1 dell' Esercito O C> ! CO CM — © CO (M CO (M abitanti (anagrafe del 1869) 28740 15310 15026 59076 Distretto Giudiziario Capodistria Pinguente Pirano Bi.ijsipodi'0 ip OOflKOJ o^a.iijsifl Esami di abilitazione per le scuole popolari, generali e civiche. — Riportiamo i nomi dei candidati - maestri e delle candidate - maestre, che nel mese testé decorso diedero qui 1' esame per le scuole popolari generali, ultimo giusta le Transitorie, finora in vigore dopo la Legge 14 maggio 1869, modificata dall' Ordinanza Ministeriale 15 nov. a. s. — I candidati - maestri furono 21 cioè i signori: Bartolomeo Abbà, di Rovigno; Beniamino Bart-sch, maestro assistente a Gallesano; Alfonso Botterini, m. ass. a Lussingrande; Agostino Bozzotti, m. ass. a Lussinpiccolo ; don Nicolò Butkovic, m. ass. a Verbenico; Andrea Cosmini, m. ass. a Lindaro ; Stefano Craglietto, m. ass. a Cittauova; Pietro Ferrari Delatus, m. ass. a Bescanuova; Antonio Fonda, m. ass. a Pi-rano; Giuseppe Giachin. m. ass. a Dignano; Pietro Marchich, di Capodistria; Luca Mirco-vich m. ass. a Sansego; Giovanni Pelizzon, m. eff. a Parenzo ; Tommaso Quarantotto, di Rovigno; Michele Rade, m. ass. a Lussinpiccolo; Giuseppe Sauli, m. eff. a Canfanaro; Giovanni Sgrabich, m. ass. a Visignano; don Giovanni Sparožic, m. ass. a Verbenico; Giovanni Tesarz, m. ass. a Visinada; Alberto Trombetti, in. ass. a Veglia; Antonio Volpis, m. ass. a Veglia. Di questi, i sig. Butkovic, Fonda, e Sparožic ottennero l'attestato N.° 1. — Le candidate - maestre 46, cioè le signore : Antonia Antoncich, maestra assistente a Vertene- glio; Elisa Bonaldo, m. ass. a Buje; Maria Bravdizza, m. ass. aVillanova; Erminia Cat-talinich di Trieste; Giovanna Cella, m. ass. a Momiano; Antonia Cosolo, di Trieste; Cristina D'Andri, di Capodistria; Gaspara Desanti, m. ass. a Orsera; Lucia D'Udine, d'Isola; Giro-lama Ferrari Delatus, ni. ass. a Bescanuova; Francesca Lusina, di Cherso ; Lucia Marcovich, m. ass. a Isola; Emilia Medeotti, m. ass. a Gimmo ; Antonia Nardini, m. ass. a Lussinpiccolo; Ida Osso, m. ass. a Cormous; Olga Osso, m. ass. a Cormons ; Maria Petho, m. ass. a Pirano ; Antonia Sarcich, m. ass. a Lussinpiccolo; Matilde Skerle, di Trieste; Giovanna Tribusson, m. ass. a Cherso; Ida Velam, m. ass. in Albona; Nicolina Volarle, m. ass. a Verbenico ; Maria Vagnest, m. ass. a Cormons. Le signore Cosolo e Skerle riportarono l'attestato N.° 1. — Per le scuole popolari, generali, e civiche, diede 1' esame pel Imo gruppo il signor Giusto Turco di Trieste, e pel III gruppo il signor Giovanni Vogrich, supplente a Gorizia; quest' ultimo ebbe 1' attestato N.° 1. Uccisione. — Un capo delle guardie di finanza che rondava, seguito da un subalterno nella notte del 31 decorso al 1 corr. sopra un argine a tramontana dell' estuario salino, venne freddato da una sentinella militare con una fucilata. La palla, trapassatogli il corpo, ferì l'altro alla mano destra. Questo è il fatto : 1' investigazione già avviata lo schiarirà. Disgrazia. — Durante l'improvviso e brevissimo acquazzone pomeridiano del 3 corr., una folgore percosse l'albero di poppa del pielego "Concordia, di Monfalcone, (e da quel porto appunto qui diretto), circa un miglio lungi dalla nostra città verso la Punta grossa, ed uccise Domenico Finotto, figlio del padrone Francesco. Allo sguardo di chi passava in quella sera dinanzi al canale della "Porporella„, ove stava ormeggiato il pielego, si offriva una scena commoventissima: era vicina l'ora che volge il desio Ai naviganti, e intenerisce il core Lo dì c' ban detto a' dolci amici addio ; il cadavere trovavasi già nella cella, e gli ultimi raggi di un sereno tramonto illuminavano l'angosciato vecchio, che, addossatosi a quello stesso albero, piangeva dirottamente. I nostri marittimi vollero consegnare alla terra il loro infelice confratello con pie ed orrevoli esequie. L'odierno Regno d'Italia conta 69 Provincie (Prefetto), 284 Circondarli (Sottoprefetto), 8369 Comuni (Sindaco), 1779 Mandamenti (Pretore), 508 Collegi elettorali, ed una popolazione di 24,997,943. Uno dei tanti! — Nel giornale Arcadico di Roma (1823 —tomo 36, pag. 305), intrattenendosi l'abate Giuseppe Salvagnoli Marchetti sulla versione delle Odi di Pindaro fatta dal canonico Giuseppe Borghi (1790- 1847), così parla degli Inni del Manzoni:... la miserabile e bislacca c torta foggia di metri regalataci con tante altre cose non poetiche e non italiane da Alessandro Manzoni. Altezze.— Prescindendo dalle altezze formate dalla natura, delle quali la maggiore, conosciuta da pochi anni, si trova sulla catena dell'Himalaja nel Thibet (Asia centrale), ed è la vetta Everest, così chiamata dal nome del suo scopritore (mentre gl'indigeni la denominano Guarisanlcar), la quale si eleva a ottomilaottocentotrentanove metri, citiamo le principali fatte dall' uomo. La torre di ferro iu costruzione a Filadelfia per la prossima e-sposizione mondiale, dovrà giungere all'altezza di 304 metri, ossia mille piedi inglesi; la guglia della Cattedrale di Colonia s'innalza a 152 metri; la piramide di Chiofe in Egitto a 146 metri : la torre del Duomo di Strasburgo a 142 metri; il campanile di S. Stefano a Vienna misura 138 metri ; la cupola di S. Pietro a Roma 132 metri ; quella di S. Paolo a Londra 110 metri ; la guglia del Duomo di Mi- lano raggiunge 1' altezza di 109 metri; la freccia degli Invalidi a Parigi quella di 105 metri; il campanile di Venezia quella di 100 metri; la palla della torre degli Asiuelli a Bologna 95 metri .... la palla del nostro campanile 53 metri. La disfida di Santo Gavardo, racconto storico istriano del prof. M. P. Grego, direttore del liceo di Crema, verrà stampato in quella città entro il mese corrente. I nostri concittadini ed i nostri comprovinciali conoscono già il prof. Grego per gli altri tre racconti da lui pubblicati, che sono: 1 turchi a Gittanova, La notte di S. Sebastiano, e Gasparo Calavani; quindi riteniamo superflua ogni parola in proposito. Il libro in 16.mo di circa 200 pag. costerà L. 2 ossia 80 s. austriaci. Lo spaccio per l'Istria avverrà nella libreria Cernivaui in Capodistria. Bollettino statistico municipale di maggio Anagrafe. Nati (battezzati) 30 ; maschi 20; femmine 10. — Trapassati 33 ; maschi 16 (dei quali 11 carcerati); femmine 3, fanciulli 6, fanciulle 8. — Matrimonii 4. Polizia. Denunzie in linea igienica 6. — per illecita apertura di birraria oltre l'ora prescritta 2.— per furto 1. — per ferimento 1. — per contravvenzione annonaria 1. — Arresti per vagabondaggio notturno 1 — per schiamazzi notturni 1 — per violenza contro le guardie 2 — Usciti dall'i, r. carcere 17, dei quali 5 triestini, 2 istriani, 3 tirolesi, 4 dalmati, 1 carniolico, 1 regnicolo ed 1 prussiano. — Sfrattati "12. — Permessi per concerti musicali 1. — Permessi di ballo nel territorio 2 — Licenze industriali 1 — Permessi di vendita di di vino al minuto a possidenti io__per Em. 275. — Prezzo al boccale soldi 52. — Certificati per spedizione di vino 59, Emeri 164, bocc. 38 V2 — di pesce salato 1, barili 6, U. 480 (peso lordo) — di olio 15, recipienti 37, ti. 10,434 (peso lordo). Animali macellati. Bovi 59 del peso di «.24,454 con ti. 2340 di sego — Vacche 10 del peso di ti. 2639 con ti 250 di sego — Vitelli 41 — Agnelli 493 — Castrati 6. Fiere e Mercati nel Litorale. (dal 10 al 30 corr.) 11 M. d'animali a Gorizia— 12 F. in Albona ; M. d'animali a Sesana - 1!S F. a Medea; F. a Piagnente ; F. a Pola — 15 M. d'animali in Ajello ; F. a Gal lig nana ; F. a Grisignana; F. a Villanova; F. a Visignano (terr. di Parenzo,) — 16 F. a Bersezza — 19 F. a Capodistria; M. d'animali a Opicina — 20 F. a S.ta Croce — 23 F. a Comen — 2 4 F. a Pin-guente ; F. a Sanvinconti — 25 F. a Cbersano ; F. a Cormons ; M. d'animali a Gorizia — 26 M. mensile a Cormons — 26 F. a Isola ; F. a Pola ; F. a Portole — 29 F. in Albona; F. a Salesano; F. a Mosche-nizze; F. a S. Pietro in Selve (dist. di Pisinoi ; M. d'animali a S. Pietro di Gorizia — 30 M. a Basoviz-za; F. a Daniele del Carso. Corriere dell'Amministrazione (dal 22 maggio decorso a tutto il 6 corr..) I seguenti signori associati hanno pagato 1' associazione come segue : Milano. Avv. Giorgio cav. de Baseggio (II trim. 75) — Trieste. Ernesto Cosciancich (I e II trim. 75); Giulio de Lugnani (li trim. 75); G. Domenico Piccoli nob. de Vestre (II, III, IV trim. 75).— Vienna. Elio Longo (II trim. 75). SOXO VENDIBILI presso il sottoscritto i seguenti veicoli usati, a prezzi modici : 1. Un Brougham di quattro posti, per un cavallo o per due 2. Altro Brougham di due posti, per un cavallo o per due, da tenersi anche aperto con mezzo mantice. 3. Un Calesse mezzo coperto, con doppie suste, per un cavallo o per due. 4. Una Carrozza di quattro posti, molto comoda, con sportelli moderni. 5. Una Cacciatora di sei posti, mezzo coperta, per un cavallo o per due. 6. Una Carretta (steuerwagen) con mezze suste, di quattro posti, per un cavallo o per due. Capodistria, 1 giugno 1875. Giuseppe de Almerigotti. KB. 'L'Egida,, continua l'orario «lei 25 maggio (Vedi il Num. precedente).