dei pacata uaata iH&uvi&ziaHe ORGANO DELL'UNIONE ANTIFASCISTA ITALO-SLAVA PER IL CIRCONDARIO DELL' ISTRIA al popolò' tewewtone ife'Maiìo. Gli bo-■irftnS più anziani ricordairio malto bene tutto ciò che i fasciati hanno di-strutto, ricordano come èssi distrussero le nòstre case di oolite a, i nostri libri e la mostra stampa, come i fascisti cd distrussero tutte le istituzioni operaie socialiste e comuniste, (tutte le isf#iu2iotli-ì «he non vollero capitolarle di fi romite al fascismo. Ciò non ostante gli irrtedcrit'sti tentano oggi di portare nuove distruzioni fra i mostri polpo^i,, cosa ohe iperò man riuscirà’ lo-ito, poiché comitrò dii, essi noi abbiamo lottato è vinto ;per sempre. Se votesi parlare apertamente, dovrei dire che non l’Italia,'irta la Jugoslavia avrebbe iil diritto dii pretendere la revisióne del Tratto dii pace, poiché i popoli jugoslavi, mom hanno combattuto Sólamente per la liber azione della Jugoslavia d'alitar a, mia anche par la liberazione di ogni lembo della mostra 'Patria, Idi tutti' i mostri popoli. Soltanto come una vergogna può apparire oggi il fatto ohe quella genite — non il popolo italiano — che1 coloro i quali martoriarono eid oppressero i nòstri popoli, pretendano la revisione del trattato di pace, affermando che spetta loro ili diritto di riavere in proprio potere quelle regioni già occupate prima delia fine della seconda guerra mondiale. Ma ciò non avverrà mai. In Italia coloro i quali partano la tessera !di membri del PC, — ohe però mom sono altro se non membri del 'partito cominformista — non sanino adiro che seminare l’odio contro di noi e tramare contro la inosltra Jugoslavia isooiaijiista. Con questo odio essi appoggiano i fascisti 'italiani, gl'i ’ irredentisti e gli sciovinisti. D’altro canto, mentre essi si scagniamo contro di noi, idofobiaimo dire in verità che, mè a iTriioste mé Jin Italia, il popolo lavoratore avrà J.a vera pace finché non liquiderà ogni irredentismo e sciovinismo e flino a quando non annienterà già atta sua órlgiiriSe ogni tentativo neo-fascista. Per ciò che riguarda iriói, ci lascino 'in pace. Se noi diciamo che oggti la Jugoslavia differisce da quella vecchia, ciò non è una frase vuota. Non si tratta solamente del dato di fatto che 11 mastro popolo ha il potere é le armi nelle proprie mani', ma si tratta amiche dello sviilluppó economico della Jugoslavia di aggi. Logico ohe per ottenére ciò abbiamo dovuto sacrificare qualche cosa stringendo anche la cinghia, ma èri, tal modo abbiamo edificato la nostra ìnSustria. ■Dobbiamo riconoscere im verità che se uno Stalto vuole rimanere ''Indipendente, deve avere le ,proprie basi economiche. L’iiindìpendieraza dai popoli non si crea fra le nuvole. E se abbiamo voluto rimanere indipendenti abbiamo dovuto anche, e soltanto in questo moido, edificare le nostre basi economiche. (Continua in IV. pagina) ove avevano prèso posto gli oratori ed i rappresentanti, del popolo. Ha preso Ha parola, aprendo il comizio, il compagno Vatoveic i,i quale ha salutato i presentii ed ha quindi ceduto il microfono al compagno Regent. Vivi' applausi! ed, aciclamazicmi ban-mo spesso «interrotto il disc orso de l copi©. Regent, che e state, chiuso con uin ovazione interminabile alla Jugoslavia . ed all con",pugno Tito. ,Infiline ha salutato, i presenti a nome' ' del OC delTÜlhioine dei Combattenti della Slovenia il eómp. Jalco-piic 'Alljbert-Kajtilmljr. E’ seguito il colonnello Starnatole, il quale ha oorisegmaito ai combattenti della lotta di Lifcérazioin'e, le decorazioni all valore da essi guadagnate sul campò di battaglila. Dor-o il discorso’ del camp. Gobbo sono stati approvati del telegrammi ■iinvi'aibi al coirnp. Tito e quindi la ma-inifeistajziione ha avuto termùnie. avonq guidate dagli ufficiali d’aliar a. Poi altra falla con striscioni inineg-gianti 'alla fratellanza fra 1 papali, aMtanltane del mostro circondario con la patria socialsta, — la Jugoslavia — indi scritte stigmatizzanti la campagna irredentistica, scatenata dagli organili idiriigemili del governo .italiano contro la zona B. Dtr.iimipeitto aBà Banca id’Istria Sórgeva il palco sai! quale si trovavano il Comip. Regent memibiro del OC del P. C. J., ili Comip. Kiaj|tim^ir membro del ■OC del P.C. S. già' Capo di Stato Maggiore den IX Corpus, il colonnello Stamatoviic comandante l’A. M. A. J., il camp. Beltram ed altri rappresentati delle organizzazioni politiche. Le brigate partigianie salutavamo i loro 'dirigenti, quindi proseguivano per la piazza So ov.e doveva aver luogo il comìzio. La piazza era affollata di: popolo in aiitesa febbrile, le handteje sventolavano galle al vento sopra ja tribuna Domenica scorsa uriinaalita animazione s,i poteva notare al ponto di Caipcdisitria, oome pure presso l)a stazione. Da tutte le parti, del distratto eapadiiSitriano' arrivavano nella cittadina varie ,migliaia dii persane, utilizzando qualsiasi mezzo per partecipare al grande comizio politico che si doveva tenere. Ad ogni minuto sempre muova gente arrivava cari bar,che, ri,marchiatori, matopesohereoai, corriere, ed .allfcr.i mezzi1 di trasporto. Uma muova vlita sembrava animare il ■porto della ciiititadina e le adiacenze. Il tempo non prometteva una giornata serena, ma tuttavia le gente affluiva contìniuamenite .e formava il corteo. Alle ore 9, ili corteo si incamminò per la riva Kardelj. Im testa le bandiere brlòlori rossoste!late e la bandi-era dei lavoratori, seguivano Ile brigate dei combattenti della Lotta di Liberazione, che, in,colonnate, marci. A1 Maresciallo Josip Broz Tito Noi sloveni e italiani, partigiani, combattenti della lotta antifascista, democratici tutti del distretto di Gapodistria, riuniti in occasione' della celebrazione del decimo anniversario dell’insurrezione del popolo sloveno contro i’oocupatore fascista, esprimiamo la nostra decisa volontà di d'fendere e salvaguardare le conquiste sociali e nazionali della rivoluzione popolare, raggiunte col sangue ed a prezzo di sovrumani sacrifici; queste conquiste si esprimono soipratiutto nel Potere popolar,e, nella riforma agraria e nel consigli operai.' Ricordando i giorni, gloriosi dalla lotta camiumè, riconfermiamo di essere pronti a sforzi ancor maggiori per raggiungere la meta agognata: l’unione alla .patria socialista che solla può garantirci la sicurezza contro tutti i nemici dalla pace, e sopratutto contro gli avidi appetiti detta reazione irredentista italiana. La vostra risposta alla campagna irredentista (dei fascisti, degi’li sciovinisti e dei ’comtafornfästi, postisi su un piano comune, è stata accolta dal nostro popolo con grande soddisfazione e con profonda riconoscenza. Vi dobbiamo ancora dire della profonda indignazióne suscitata iin noi dalla vergognosa campagna scatenata in Italia e a Trieste dai criminali fascisti, ben conosciuti dai nostro popolo. Costoro, protetti eid appoggiati dalle autorità responsabili italiane dimenticano che il tempo, non ha cancellato le tracci« dalla loro infame tir,àn,mia sulla nastra terra, E’ invece ancor troppo vivo nella .nostra popolazione il ricordo del terrore instaurato e delle violenze perpetrate dall’Italia fascista in quesiti territori, ili ricordo dell’ignoto ile regime fondato su1 principi vergognosi e contrari a tutte le tradizioni democratiche dell’,umanità. E’ ancor troppi) vivo il ricordo dei .rappresentanti di tale regime, ohe vogliono sfruttare oggi gli intrighi comimformìsfi contro la pace mondiale per far riaffermare il loro imperialismo distratto nell’ulltima guerra. Come già nei passato, le mire degli imperiaTstii italiani ai infrangeranno contro l’unità dqgli italiani e degli sloveni del mostro distretto, contro i'uinità combattiva dei popoli jugoslavi, guidati dal glorioso partito commumsta, con Voi a capo, e contro le aspirazioni ,pacifiche del mondo progressista. Il popolo del distrétto di Capotìistilia, che ha liberato questo territorio assieme ali popoli jugoslàvf, e che con questi stessi desidera edificare il suo luminoso avvenire imel socialismo, invia a Voi, compagno Tito, i suoi saluti di latta. Vi preghiamo dii fare il possibile per realizzare quanto prima la nostra aspirazione di vivere uniti ai popoli della Jugoslavia. Noi, a nostra volta, promettiamo dì limtensif ite aire li mastri sforzi per l’ulteriore cansaliidamano del potere popolare, per l’apprafond'imento dèlia democrazia .socialista, per il rafforzaimeinto della unità tra Italiani e sloveni del nostro distretto, per un più rapido sviluppo economico e culturale dal nostro popolo lavoratrice. Motte al fascismo — libertà1 ai popoli! rapporti amichevoli fra i popoli possono favorire lo sviluppo dei rapporti economici e culturali. Tuttavia in Italia alcuni circoli non vogliono comprenidienlo. I cincali governativi italiani, quelli nazionalisti ed irxe-dentliisti chiedano ila rievisiionie del Trattato di pace con ntialia e Tanmes-sione dal Teriittorio di Trieste, Im questa occasione essi hanno decuplicato la loro consueta campagna di calunnile, ila loro usuale dose offensiva e calunimiiosa contro la Jugoslavia ed i suoli popoli. Naturalmente in tutto ciò essi sono appoggiati dai comiiimforni isti. Alle loro calunnie non risponderemo. Ormai oi siamo abituati. Dalle loro bacche, noi sloveni, mali abbiamo seguito altro ohe offese. po di conquista dei territori altrui. Noi siamo perfettamente consci e ci atteniamo alle parole dèi còmip. Tito; «L’altrui non vogliamo, ma ciò che è nostro non diamo». Noli vorremmo soltanto che tutte le minoranze nazionali -vìventi nel nostro Stato, siano essi ungheresi, siano eissi italiani, vorremo che tiuttli i popoli comprendessero le nostre aspirazioni e perseguissero gli stessi scopi fra i propri papali, scopi che da noi, sono già stati realizzati ie che rappresentano un contributo alla pace duratura nel mondo. Non solo è necessario lavorare per la firatellaniza e l’uguaglianza fra li .popoli, ma amiche per 1’,uguaglianza e per i ,rapporti di stretta amicizia fr.a tutti gli staiti, fra tutti gli Stati progressisti e democratici. Soltanto Il camp. Regent, prendendo la parola, ha celebrato la solennità del 22 luglio ed 11 suo significato non, salo per il popolo sloveno, ma anche degli altri, popoli della Jugoslavia e di tutti li ipcipoli nel mando ohe hanno combattutto contro il fascismo e lattano oggi per 11 rafforzamento della pace. Egli poi ha .cosi proseguito: «L’Idea basilare, Tlitìiea'le della lotta dei popoli jugoslavi contro il fascismo è stata ila irealnizzazione della libertà, dell’,uguaglianza e dalTiindiipein;de.nzà di tutti i papali. La realizzazione di questi Ideali sigmiflica la realizzazione dii ma pace durevole e della fratellanza fra 1 popoli, poiché una pace durevole nel inondo e ja fratellanza deli popoli passano essere garantite soltanto sulla base ’della realizzazione e della conquista delila, libertà, del-ruiguaglianza e ddt’iin,dipendenza dii tutti li popoli, piccoli e grandi. Passiamo ben dire che l’Iidea della fratellanza ha trionfato in realtà fino a tal punto, che oggi nella nostra patria nessun »etnico potrebbe trovare miemme.no una briciola di nazionalismo o saicivràniismo e nemmeno la più pallida idea che persegua lo sco- dai! discorso d@i comp. Gobbo Nerico Il compagno Gobbo Gino, dopo una premessa in culi ha sottolineato il carattere rivoluzionario della lotta di liberazione eid a- successi ottenuti dai Pòpoli;: jugoslavi nelUiedificàzione socialista, ha detto: «La gente dell’Istria ha abbracciato la lotta di liba razione come la, propria lotta melila quale vedeva, oltre il resto,-giujpto il momento dì unirsi alla madre patria. Con entusiasmo abiijnàiaciairoino la latta .dii liberazione anche gli antifascisti iitajjianìì i quali compresero che una lotta combattuta in armi dalle larghe masse lavoratrici per la propria ljiberaiziìoinie nazionale e sociale contro il jiae,risma invasore e poli jugoslavi, indipendentemente se, per amare dalla pace, una parte di hai deve ancora subire Ving tust'zi a d,i essane, se pur solo formalmente, ancora separata dal resto della Jugoslavia. Questo diritto e volontà di essere parte delia Jugoslavia socialista, che ha costato sacrifici Indescrivibili, lo abbiamo già manifestato ed espresso in mille occasioni. Piu che mai lo manifestiamo oggi quando il signor De Gasperi, quale màssimo esponente dej govèrno italiano, con le sue pretese imperialistiche sulla nostra terra, vuole confutare il nostro diritto. N.an. è una ino vita cihé l'iT governo dii De Gaislperli non abbia abbandonato la polli,tiica fascista nei confronti di queste terre, ciò è risaputo e ripugna non solo a noi, ma ,ai democratici di tutti i paesi. Nel suo ultimo' discorso al Sanato il signor De Gaspari parla di persecuzioni di italiani ,iin Zona B. Occorre far presènte che da noi, da quando (Continua in IV. pagina) Gii Sloveni ed i Croati ricordano bene contro ila borghesia' tiradiitriice, portava nectosariaimeintei alla rivoluzione sociale. Così è stato ed. °®Si anche noi, lavoratori diall’ijstr.ia abbiamo il diritto di godere dei frutti della latta di liberazione e, come in .guerra cosi in pace .nell’eidificaziiane dpi saciairsrho, abbiamo il dl'iriìttp di condivi,de,r.e sacrifìci e benefici con il resto dell, po- Signor Orlando! Nei 1927 il Governo di Roma proibì tutte le scalale slovène e croate -deillà Regione Giulia, anche quelle che fino allora itiuacù-.rono a (Viivacchiiare, scacciando ihn questa occasione tutti gli insegnanti sloveni e 'croati. Tutte’ le associ azioni slovene e .erbate ifiurono sciolte; sta de associazi;,crii socialiste e comuniste, come pure tutte le altre. Tutta ' la stampa silovana e croata, ogni libro sloveno, furano ipraibiiti. Si giunse all punito di proibire perfino le prediche im sloveno e croato nelle chiese. I fascisti idiadeiro fuoco a detona tìjì sale teatrali e :n,azionali, essi 'apri tentarono campi è vigneti, bruciarono case e paesi interi. Assassinarono, .imiprilsipnarano migliaia di sloveni e croati; onèsti ipaitrdoitti e oomuinliètl. Sfrattarono i in,astir1!, 'baschi tarato che, ad' esempio i’Ilsónzio, oggi somigliai ipiù aid ,un toirrenite chie ad un fiume. Ditte cantamilla slóverai è croati dovettero abbainidianare là reigione Giuli a, parte di essi a forza, parte a causa delle impossibili condizioni, dì vita. Credete, signor Orlando, che lj nostro popolo abibia dimentica,to questo «aiuto» o che addiiriittiura possa dimenticarlo? Questo «aiuto« è stato pagato , im,oiito idriiramieinte dalla papolazióne slovena e croata! A questo Vostro •«aiuto»,, silgnoir Orlando, dovete: Il rin-graz,lamento se oggi fra tutti i citta-(diimii jugoslavi noni ce in'è nemmeno uno che desideri — tranne i traditori — il .ritorno dii un simile «aiuto.». E’ perciò che i nastri papali non hanno te milnima liintenziione di cedere al-I’iing'orid'igiia del nazionai'smo itailiano ,ift piifi’ piccalo pe,zzo di terra su cui ‘Vive la nostra gente. Noli, signor Orlando, causa il Vostro «aiuto» abbiamo sofferto troppo e la Vostra, Italia id’ogigiil non, ha li diirittito di pretendere Che i mostri popoli credano nel suo amore per la' giiiustiizia. I suòli dirigenti, che affermano non essere dei fascisti, sono tanto ipoco amanti della giiustizla da non rispettare nemmeno un pò' i .loro cittadini sloveni deilla ,Barascia e della Resi,a permettendo loro un’iisttuziane elementare slovena .nella loro .lingua materna. Il trisite destino degli sloveni della Benečija testimonia chiaramente quale dessimo riserbaretobero ì naziontalisti: iitaiMainii agli sloveni che malauguratamente (dovessero ricadere sotto il domiinia italiano. Gome ogni sloveno, ogni croato, anche la maggioranza defyla popolazione lavoratrice italiana di Trieste reputerebbe grande calamità se dovesse, canteo la sua volontà, ricadere sotto ritalia. L’,«aiuto» offerto dall, nazionalismo iltaijiaino agli slo-weni eid ;ai lorioati è stato offerto puro aggiornamento da parte dei cino-raoir-disti, viene iinltanpr,etata in alcuni làimbliémfttì came una maraifeStazionie della loro buona volontà di non rompere le trattative. EUROPA La crisi governativa italiana, le .canisultaiz)iicin,i idi Rane Mayer per la formazione del muovo ,governo fran-oeise, la richieista dal governo italiano ,dli revisione del trattato di pace, ,e iinifin.e i coltoqui tra Tamrniiraglio americano Sherman e i dlirigiatìtli fascisti spagnoli per T,inserimento ideila .Spagna franchista iri'ièì quadro del-.rorganiizzaizianie mi'illtoró atlantica, coHtituliscano 'gli awenimeinitli più im-.Edrtarati ideila trascorsa settimana nel vecchio Continente.. Le difficoltà iSncointrate da De Gasperi e da Renne Mayer per la formazióne rispettivamente dei governo di Roma e di Parigi dimioistrano V'iinistabilùtàl palitìca ed eccnorri'ca che caratterizza la s'rtuazióne1 iriterina dei due paesi, .nei quali le esigenze ungersi e vitali della classe lavoratrice si scontrano sempre più con .le cantraddizlciraiì economiche tipiche delFecanomia di un paese a regime caipitalista, di fronte aii compiti finanziari' derivanti dal riarmo. I colloqui a Madrid deli’am-mir.agli'O americamo sono la dimostra-ztarae dii ,un .raidliicalè mutamemito della politica di Washington nei confronti della Spagina, mutamento anrauniciiaito tria ,l’altro dallo stesso segretàrio di stato Aclhieson miei corso della sua Estremo Oriente Questa mattina riprendono a Kaesong. le trattaltive armllatiziali interrotte sabato scorso su richiesta della delegazione ciirao-riordilsta. La conferenza dopo l’iiniciidenite riguardante la ■parteci'paziane diai giorraalisti, verificatosi nella scorsa settimana, si è svolta nei più completo segreto. Tuttavjja alouirai porta,vaci non ufficiali della delegazióne ’dèÙ’.Q'Nu hanno reso nòti dei particolari che oan-,sentano idjii ipoter fare i.l punto sulla iSiitpaziarae delle trattative. Come è moto, le due delegazioni hanno il ipreci'so incariico. di standère l’ordine del giorno ira base ai quale ^li. svolgerà la seconida fase dèlie trattative, quella .cioè che dovrà diacide.re circa 11 modo e la data delTevantuale ceastaziarae ideile ostilità ,su butto il fronte- Si ritiene che le due delegazioni abbiamo UN GRUPPO DI SPIE DAVANTI AL TRIBUNALE MILITARE DELL’ A.J l'attività criminosa dei c®atr€i (a s©r䀫 il messa Ampie confessioni degli imputati: stretto collegamento di Casale Mano-agente segreto-col CLN dellIstria La dimoiate azione, forse la più coinicrieita, dei metodi e dei mezzi usati dal ciireali Irredentisti e Bcliaviin'ìistii di Trieste e dell’iìtalia, òpèràntii coni ^appoggio del governa democristiano, per isad|diisfare i loro famelici desideri di conquista, di viene data dal processo iniziatosi lunedi,davanti alla Corte Militare deffl’A. J. in, Capotìistria, Gli 'imputati costitulvarao Uin gruppo dii preazalati .spioni!- al .servizio di agenti stranuerf, i quali raccagli,evasilo e trasmettevamo dati ed infar-mazioni di carattere Militare. Ciò ìndica chiaramente che si: voleva minare ■ Ita. fòrza' é Teff iiédinza deBe unità deiil’A. J. dislocate nella mostra zona ed ai looniffaii della R. F. P. J. H’ logico che ciò costituisce una mlnaciaia a:W’Indipendenza ed. ail-Tiiratógrità territoriaile dell nostri,'Iperboli nanidhè uira tentativo di. strappar, loro te. caniqù iste della lotta ' riBvòluiZtoinariia per la .libar,azione. 'Gli sciacalli deliT imperii al lsmo itaKaiÓo, si sono spinti cosi lontano da imasdierarsi perfino agli occhi dei propri accoliti. Consci della loro interiorità politica: e morale, ingaggiavamo i collaborator« dicendo loro di lavorare per il servizio segreto angloamericano. Dalle campagne di cailuimme artatamente montate contro i nostri popoli, dal itarrorlìsmo organizzato (da .OTcordarsì i G. R. I (del processò DrioT,) alla • corruzióne -ed allo spionaggio, nel caso dal processo ira parala, tutti questi! atti criminosi portano il crisma dell banditismo opotliftiieo, ' la cui gravità aumenta con, ,1’àppoggio dei circoli gov erra aitivi di Rema, deiilla pe:r-fitìia e della sléaità verso- i popoli della nastra zona, dalle imfenizliond aggressive tìelTSmiperdiallismo straccione italiano, cui la lezione data tal fascismo evidèntemente natl na servito abbastanza. Alile or,e 8 di lunedì 23 corrente ha Jugoslava affinché gli fornisse noi avuto .inìzio presso iti Tribunale irai- zie dii- carattere militare. '«tare; il processo, contro, Paoletti Bru- ,m paodetti che conosceva il Pur no da Umaigo, Puiriiè Draigiomir, Mur- Dragomir e che sapeva come que: dee 2ec ir e Majstonoviic Verislav, tot- fosse, oatùlle alTiattualp ordinamert to .ufficiali tìelìTA. J. e Console Vitto- socialle, gli propose d’entrare'nel - se ria, presentii in aula, nonichè contro vizio spion'lstico formend« notiz'e Stocovaz _ Umberto da Salvore, lati- carattere militare verso adieguatìi coi tante, .nei «ontrontl del quale si pro- pensi. Accettata la proposta, i d; cede in oontumacia, forniti dal Puiric venivano portati Sugli imputatili girava l’acciusa di. es- Trieste su foglietti nascosti nel si sare entrati in servizio di un centro batoiio di una penna stilografica, splinmiist'ico che raccoglieva e trasmet- Più tairdli verune presentato al P; teva agli agenti di uno Stato stranie- letti tale Casale Mario agente- di ,ro notizie,dll' car,attere matitare riser- servizio d’ilraform-azionii straniero vaitolcosì da inicoirrerfe dèi reato di spi- quale gli diede altre direttive, Co omaggio; pjlessivamante 61 Paoletti ebbe sed L’attività1 di questo gruppo si è contatti con, il Gasale e per la s svolta carne segue: ignobile attività ricevette 60 mila Nel giugno dal 1950 ili Paoletti in- re di premilo, coratrò a Trieste, ili ben noto C oslovi eh II materiale veniva rimesso a Tr Riccarido, agente di Ina potenza stra- sto pure della coiimputata Console \ filiera, ili quatte gli propose di carram- tarla, ohe era stata indotta a fate pere qualche elemento dell’Annata spia proprio dal Casale Mario che raggiunto um, completo accordo su due punti delTordine del giorno, quello reilativo alla linea di demarcatane tra le linee avanzate dei . due esarcati e alila costituzione della zoinia neutra, mèmtrie il terzo punto, quello riisuartìante .la richiesta cino-nortìiista per ili ritiro di tutte le troppe straniere dalla Corea, è ancona matjjvo dii disaccordo. La richiesta cino-riordista ha fatto sarigenè il sospetto ohe Pyongyang voglia ottenere TalIlointan.amento delle truppe delle Nazioni .Unite per poter, ■poi liberamente compiere Una seconda ag.ginessianie contro la Corea meridionale. Uri generale deliro,NU, .gemeralimente mólto bene informato, non ha escluso tuttavia,, la poHStbiUtä ohe i cinesi vogliano una soluzione del genere per ti motivo più semplice di tutti: ipoteirserae tornare a casa anch’essi. Il capo dalla delegazione delle Nazioni Unite, ammiraglio joy, ha fatto ichiiaramente comprendere ai delegati ciirao-raordisti che il comando dell’,ONU non ìouò accettare la proposta avanzata dai cìino-nordisti stessi, alle icondiizioinli da' questi poste. Da parte sua ili generate Ridigway ha dichiiaraito che Tesencllto sud-coreano è ancora troppo debole per poter correre il rischio di allontanare dalla penisola coreana le truppe delle Nazioni Unite. Maügraldkj un eccessivo ottimismo siia per lo meno (imprudente, non sarebbe giustifliicaito neanche un particolare pessimismo. La richiesta di Il quarto imputato, Miurdez Zecir, pure lui' sottuiff. deli’A. J„ è sitato'avvicinato dall’imputato Stokovac Umberto — già spione dì una potenza — straniera, a contato con li Casale — il quale gift propose, verso elevati (comperasi, dl formirali notizie di carattere militare,'carne infatti awenne-,Per il suo servizio di Giuda dei suo popolo, ili Murdez ricevette vani compensi. Egli più tairdä, per direttiva del Casale entrò in contatto con la Console Vittoria, alla quale consegnò dati e relazioni sipiora'istiiche. Dopo accertata iTlderatltà degli imputati e dopo che il 'pubblico accusatore militare ebbe letto l’atto di accusa — la cu-i conclusione chiedente ohe vengano agli imputati comminate severe pene, è stata salutata con prolungati battimani da parte delle centinaia d!i persane ohe affollavano la sala —, ha inizio Tinterrogatorio degli imputati. Per primo compare il Paoletti Bruno, il girale, in un primo tempo, dichiara, con voce esitante, di non sentirsi colpevole, par poi rimangiarsi la parete, fra i commenti mordaci del pubblico. Egli narrà quindi il modo :in cui venne awiiainato dall’ex ufficiale e spia fasciata ben nota ad Umago, Coslo-vlc Riccardo, il quale ora presta servizio in qual tà di agente del servizio d’iiinformaziorai di una potenza stranièra. Égli, « Paoletti’, venne ingaggiato ; per, tentare di pqistiitrairje una rete Direzione - Redazione - Ammin. R. Castelleone 2 • Capodistria tei. 170 ANNO IV. Ho.. 200 Lapoiisfrìa, Mercoledì, 25. luglio 1851 3 Din. - 15 IME ABBONAMENTI: T.L.T. Zona Jugoslava e nella ft. ff. P. i. Anno din 150.—. sem. din. 75,—i IN RISPOSTA ALLA CAMPAGNA IRREDENTISTICA IL LAVORO Ai CANTIERI PIRANESI _ - Ilei mese scorso ▼ arati 3 rimorchiatori Sono ritornati dalla Doboj - Banjaluka LUSINGHIERO BILANCIO della L brigata nazionale 4 vožte d'assalto. 12 lavoratori d'assalto, 29 elogiati Numerosi e vibranti i telegrammi di protesta DEI NOSTRI COLLETTIVI DI LAVORO Il popolo del circondario ha già espresso la sua decisa volontà Necessita migliorare la distribuzione dei lavoro bl Nel circondario delJ-'Istria continua l’ondata di proteste popolari contro la politica del governo italiano nei riguardi del TLT. Numerose sono le riunioni Indette in tutte le cittadine della costa e dei cemtri sleH’in-terno, nei collettivi di lavoro, cooperative ecc. durante le quali vengono trattati i problemi internazionali e particolarmente la situazione politica attuale in riflesso alia campagna irredentistica italiana. Da queste riunioni vengono inviati telegrammi di saluto al compagno Tito ed al governo della E. P. F.J. Agli operai delle saline di Sicciole, riuniti in comizio di protesta, ha1 parlato il compagno Beltram ij quale ha detto fra l’altro: «Noi non possiamo permettere che altri dedicano del nostro destino. Noli vogliamo organizzare da soli la nostra vita e non possiamo permettere il ritorno di coloro che hanno incendiato i nostri villaggi. La nostra vita non è facile, molte cose ci mancano ancora, tuttavìa un fatto è sicuro: il lavoro non manca, abbiamo la possibilità di guadagnare e di vivere, siamo padroni della nostra casa e la nostra prospettiva non è l’Argentina, nè per noi è necessario cercane una patria nel Belgio o nell’Australia». Riferendosi alla campagna irredentistica, il comp. Beltram ha affermato: «La Jugoslavia desidera un accordo con l’Italia. Il governo di Roma ha creduto però che Belgrado abbia offerto un accordo per dlebolezza e perciò ha scatenato questa campagna». Pure i componenti della brjgata modella gioventù, rientrati recentemente a Capòdistna, dopo una permanenza di due mesi alla ferrovia della ■ gioventù, hanno inviato un telegramma di saluto aj compagno Tito, dichi-, arandosi pronti a difendere le nostre ; Conquiste. Gli addetti all’Azienda Economica cittadina di Isola, nel loro telegramma, si sono così espressi: «Noi siamo ® fiduciosi in Tè compagno Tito, e Ti n siamo grati per la chiara e netta risposta data a De Gasperi in occasione del Tuo ultimo discorso tenuto in occasione del X annuale deìl’insurre-zìone popolare: nel Montenegro e di-, chiaria,mo di esser pronti a difendere le conquiste democratiche della lotta di liberazione che ci hanno costato tanti sacrifici e tanto sangue». ,”a, p»re U Comitato Esecutivo del Comitato Distrettuale dell’Unione Anti-fascista italo-slovena dì Capodistria, ha trattato nella sua ultima r-iunio-' .n®, oltre a vari problemi organizzativi, la cagnara propagandistica, scatenata dai vari fogli di sacrestia é cominformisti italiani ed ha inviato un telegramma di saluto al compagno Tito nel quale, esprimendo la voion-•. là popolare, il Comitato Eesecutivo afferma che la volontà dei nostri lavoratori è quella di vivere uniti nella patria socialista — la Jugoslavia. Telegrammi di protesta contro la . campagna reazionaria e dri saluto al . compagno Tito sono stati inviati anche dagli operai delle fabbriche dell’industria conserviera, dei cantieri Piranesi, dell’impresa Acquedotti e Bonifiche di Capodistria, dalla popolazione dei villaggi di Pobeghi, Mare-sego, Decani ecc. Anche gli operai della «Vodogradnje» di valle del Quieto, i membri delle organizzazioni sindacali di base ISOLA Quaterna Din: 1.500 — Cijiqiiina DIN: 2.500 — I.o Tombola Din: 5.000 — III.o Tombola Din: 1.000 — (II prezzo del biglietto per la lotte- Ma sarà di dinari 23.—. Mentre il prezzo della cartella per la tombola sarà di din: 20). serata: III.o parte del Concerto Vocale Istrumentale VEGLIONE DANZANTE fino alle 3 dei mattino successivo. (BRICCO SERVIZIO DI BUFFETT» Il prezzo d’ingresso per tutta la durata della festa sarà indistintamente Pisari; 29— della LI-PA di Capodìstria, della ODPAD e della falegnameria di Buie hanno inviato telegrammi di, saluto al maresciallo Tito, telegrammi esprimenti la solidarietà con la posizione assunta dal Governo Jugoslavo nella questione di Trieste. Nel distretto di Buie hanno avuto luogo la scorsa settimana riunioni di massa a Salvore dove la popolazione, lavoratrice ha energicamente protestato contro la politica imperiai sla del governo italiano che manifesta la sua pretesa di annettersi il nostro circondario, Pola, Fiume, Zara e la Dalmazia. Analoghe riunioni hanno avuto luogo a Verteneglio, Villanova ecc. Pure i membri del circoli di cultura pope-dare di Isola, di Corte e di Strugnano si. impegnano di lottare per Fin dipendenza e l’un,ione del nostro circondario alla Jugoslavia, come lo hanno fatto durante la lotta di Liberazione. Telegrammi di analogo tenore sono stati inviati pure dagli elettori dei paesi di S. Antonio e di Cesari. Il telegVamma del collettivo di lavoro dell’Adria dice fra l'altro: «Ci dichiariamo solidali con Voi, compagno Tito, per la vostra ferma risposta nella quale bollate a fuoco le mire espansionistiche ed imperialistiche che caratterizzano la politica estera del governo italiano nei nostri confronti. Siamo pronti a difendere con tutte le nostre forze le conquiste islnora acquisite sotto la Vostra saggia guida.» Gli operai del conservificio Ex Ar-rigoni di Isola d’Istria hanno approvato ed inviato a! Capo del Governo della R. P. F. J. il seguente telegramma: Compagno TITO Belgrado Il collettivo di lavoro della fabbrica Arrigoni di Isola, nella sua riunione del 17 luglio 1951, dopo la lettura dèi Tuo discorso a Titograd, si assolda entusiasticamente alla Tua risposta agli sciovinisti italiani capeggiati dal signor De Gasperi ed eleva la sua vibrata protesta Contro il Governo italiano, biasimando tutte le calunnie e le offese ripetute negli scorsi giorni dai fascisti e dagli sciovinisti contro la Jugoslavia socialista. Abbiamo combattuto e sofferto con i popoli della Jugoslavia nella lotta di liberazione e già allora abbiamo (espresso ia nostra volontà di unirci alia R. P. F. J perchè pienamente convinti che il nostro avvenire è nella Jugoslavia socialista, da Tè personificata, e non mai nell’Italia. Ti promettiamo di lottare con tutte le nostre forze contro: gli sciovinisti ed i fascisti di tutte le tinte che tentano di distrùggere le nostre conquiste intaccando la fratellanza e l'unità del nostri popoli. De Gasperi ed i suoi aiutanti sarà bene si interessino di risolvere i loro difficili problemi interni lasciando in pace noi che attendiamo ai la-vero unica!« ente per migliorare il nostro avvenire e per la pace nel mondo. Ringraziamo Te, compagno Tito, e .tutti i popoli Jugoslavi per la risposta data a De Gasperi dichiarandoTi che hai sepresso la volontà dei popoli jugoslavi e di noi tutti e pregandoTi di rimanere fermo nella attuale posizione prodigando il Tuo aiuto a noi. Il Collettivo di lavoro Dell’Arrigonii di Isola Per l'assistenza dei nostri lavoratori Disposte varie provvidenze doli' Istituto Assicurazioni Sociali In studio la possibilità di elevare la sovvenzione dal 66% al 100% Festa campestre Il giorno 29 c. m. con inizio alle ore 20 fino alle ore 3 dei mattino successivo, avrà luogo nei RITROVO ARRIGONI una: «GRANDE FESTA CAMPESTRE» Organizzata da!!’AZIENDA ECONOMICA CITTADINA di ISOLA in collaborazione con la FILIALE SINDACALE. «Programm a» Sveglia con la Banda Cittadina., La mattina: Manifestazioni sportive con ricchi premi. 1. Corsa nei sacchi, 2. Tiro alla fune, 3. Corse lente con biciclette. Nel pomeriggio: 1:0 parte del Concerto Vocale — I-'>■ strumentale con la partecipazione della Banda dei Pionieri di Lubiana, Complesso Bandistico di S. Lucia, Coro dei C. C. P. I. di Rovigno’ v Regata remiera, ' Albero delia Cuccagna, Pesca Miracolosa, ! GRANDE LOTTERIA con i seguenti premi: Lo. Un apparecchio radio, II.o. Una cucina economica, III. o. Un maiale da 10 Kg., IV. o. Un paio di scarponi da monta- gna. ] II. Parte del Concerto Vocale Istrumentale. Ore 17,30: ! TRADIZIONALE TOMBOLA con i seguenti premi: Paco lalbfoiiama iscritto sull nastra' giornale del lavabo che sta svolgendo questo iistiiltiultoie dei diversi compiiti- che esso risolve. Per rimedi,arte a questa lacuna, vo--gHi-amo ora accennane ad alcuni compiti che T-IAS ha realizzato in; quesiti! ulttiiimi itemlpi o òhe sano in listato Idi assolvimento. Uno dei risultati più camerati e ohe avra un imrmetìliaito effetto sulle pr-ov-vidieniza saniiitarlite degli -assicurati del inastino cime andari o, è l’-allairigamentia dei dlimiiiti diagli assicurati e dei loro famigliarli alle cune dentarie. Su (proposta ideili. A. ,S. di C. P.-C. I. ha prescritto che per gli affili aiti ed ti tono famigliarli e peir | pensi o-pati deU’I. A. (S. la cura dentaria e (tuffati i lavori dii protesi sono gratuiti. -Finora, vii erano delle restrizioni} per cui .l’assicurato doveva pagare- da solo la specifica al dantista che poi gli vaniva rimborsata dalli. A. S. par taluni lavarli de-U’iintero importo pagato, per altri invece soltanto nella metà tìalMmiparto. Ora, come abbiamo detto, l’assicurato non pagherà mulila. In tal senso sano già state date di-teipasiziionli -a- tutti i dentisti del -circondario. Gli assicurati oomfermer,amino a,l dentista isuil faglio di malattia1 ifeseic-u-ztenle idei- lavarli, I dentisti si faranno rimborsare dalli. A. S. l’am-mointaire delle spaditfliich-è urna volita, a,l mese. -Queste prescrizioni! soin-o entriate .in Vigorie ill I togilio 1951. Affinchè gli- assicurati abbiano la possiibffliltà di fruire dii questi, diritti, 111. A. S. ha aperto il ,1. c. m a Capo-' Bistri» un ambulatorio dentistico per ii propri1 affiliati'. Questo ambulatorio è -attrezzato con ili più moderimi i,strumen,ti e diretto da parson,ale tecnico .qualificato. Gli avanti diritto alle prestazioni dentarie gratuite da parte delil. A. S., residenti ime,Ha- città di Capotìiistria e meli luoghi adiacenti, dovranno ricorrere a questo ambulatori». Pier ora- T ambulatorio sarà aperto iail pubblico tutti (i gitemi feriali, dalle ore 6 alle 13. Non- appena /1 numero dei bisognosi idi curie fosse tale da imam -risultare suf,fiic-ente tale orario, Il numero ideine ore sarà aumentato Ini rapporto alle oc-oorr-anize. Il eiansi'giliio d’amrmiimiistr azione dell dl. A. S. -ha deliberato che. il servizio dentistico deve essere migliorato tela direzione Bèlli. A. S. ha attuato tale deliberazione. Un -altro fra i tangibili miigliora-meinitìi (dial servizio -delil. A. S. è l’a-pieirituria del ic-oinvaleisicianiziar-io a punta Salvore. Se uno guarda- suiperfii-ciiailmeinite gli ospiti idi questo convalescenziario può supporre che il maggior inumerò dii icanvaleisicianiti- è -della Slovenia. Ciò e vero,, ma dobbiamo Butontio aggiungere che questo è -un ben modesto ricambio della larga e generosa ospitalità che -la Slovenia -offre ai mostri assicurati con tutti 1 suol be-llilssimi coinv-atesc-einzi-ari ail-ipta-i. Posti come -Kranjska Go-ra, Bohinj, Bl-ad, J-eizerstoo-, Posavec, Rogaška- Slatina, Dobrna, Lašćo, Dolenjske Toplice, -CateSèe: toplice, -ecc. non sarebbero mai, can-oisoiutii dai mostri operai se- Il potere- -in Jugoslavia non fosse m,èlle maini del- lavoratori. L’anno scorso sono stati man-dati in quel posti 68 del nostri assicurati mentre queat’-alnino, fimo al 30 giugno, ne erano accettati «nella Slovenia già 102. LI. A. S. -ha esaminato anche la (possibilità dii portare la sovvenzione dal 6-8 a-1 -100%, interpellando i co-n-siigl-i operai per-c-hè facciano le loro proposte in merito. Tutta la pratica è stata presentata al C. P. C. I. per la relativa; decisione. Solo questo aumento della HOivvamzioine rappresenterà un ■aiumemito delle uscite delil. A. S. per, oltre 20 oUliianli dii- Bimani annui. Nonostante lo spirito emulativo e-se,riattato, Bagli ,-pPèr,ai dei Cantieri Navali piiF-ainiesi, le norme fissate dal piano .semestrale -,non .sono .state superate- ipeir (fattori.-di natura varia.-Una Belle difficoltà maggiori era sostituita- dalla mamicama di -divise e-ste-ne- par . l’acquisto di -mate,-riali in ferro, . di modo che il reparto dei meecamdipi n-oin ha potuto superare le norme, del suo pian-o. Nei plano semestrale si è raggiunto ia -norma del 96,9%, .-mentre i-1 pian» d-i produzione anin-u-ale ih a potuto ottenere solo la marmai idlel 40%. E’ particolarmente diffidile -canisidiera-re gli obiettivi di 'lavoro - icon, un (Criterio normativo nei Cantieri Navali piir.amasi, poiché i lavarli, (pur «Beato (continui, non passoin-o Bare- delle’produzioni -in sèrie, carne iin altre- fabbri,ohe. In effetti in questi1 (Cantieri si rimodernano motovelieri, i-nib aire azioni, di tomn,telaggio ridotto e si costruiscono motopescherecci -e rimorchiatori soltanto a stogale partite. Nel semestre scarso ■ sono stati, varati tre nuovi rimorchiatori, per un complesso Idi .150 toinin;,. uno dei quali iiln ornare- all'-eveinto «le fabbriche agli, operali». Ora sono in,, corso di costruzione Bue grassi motopesahe-rieicici per uim complesso- -dii 120 tann-el-la'te per conto dalillimpresa «Sardella!» di Cittanova; uno sarà varato -nel corrente mese.. Il CanHìgii-o operi ih com- Ja sua-giovarne: esperienza di maissimo cingano ammiimiEtr-atiiv» ine-lFaziie-ntìa, sta ten-tainido dii -iinidiirliizzarie- -p.eir quanta possibile gli -operai' id-e-i vari1 reparti allo svolgimento idèi taro . compiti al 100%. Esso pena sua ultima ritte,i-o-nie- ha -elaborato alcuni mulovl sistemi per eMmiirt-a-r-è dal .collettivo tutte -le daficem-z-e- «he riguardano disciplina e ipriadiulzioln!e. Nie-ll’initer-eisisante d-scuiseli-anie idh-e ha ■car-aitteiriizzato -la riulniiioime- il e-amp. Cars'coia, ha rilevato la cattiva pian-iti-caizio-n-e d-ei lavoro pirasslbi il isu-o reparto; è stato constatato itìh-e- -i torribtlòri alle volte sono, »aratati. Bi troppo lavoro n-el - mentre a-lfee volt-e- devono rallentare il ritmo produttiva perchè il materiale non- viene toro preparato in. tempo. Nel reparto aiggitustatpri- -meccanici è' invece1 sentita -là mainlcaniza di -un saldatore -elettrico. Il- c-omip. Novello L-ui-vgii ha -biasimato le -eccessive assenza degli- operai -par motivi -banali. P-e-r. arginare tali -assenze -il compagino Novello ha formulata -la proposta di : cr-ea-re ipi-a ©pmimiissioin®- sani-tair i-a speciale «he («pniti'ialili. gli operai ammalati- te jassi. 'gilt -sipeiqu-laltoiri Bàihdo intal modo uri valido -aiuto ail’attuale .controllo m'adiiico del tuitto inauffice-nte per mameanza -di saniita-ri. Soltanto così si ipotr anm-o- elimiinare i-e- assenze dando uini -maggiore impulso ■alla iprodiuziarae. Da ultimo il comp. Naviello ha aispr.am-anite . criticato la ipastetoine tenuta dal capitano del Bl7v, «iK-oimsoimal» ime-i riigua-rdi dei ca.i)ibrigadieri -che lavorano sul, suo -n-a-tainte. LVinterviemto del -comp. T-e-razze-r ha rivelato di periicolo per la ipraduiaiane, rappresentato dall’a-nta-Igcinlismo tra capote;,qniiiqo -e- capoofficina. Nelle delilbera-zioinii! prese in questa-rlu'-n-i-oinie, lil Consiglio operaio dei Cantieri Navali, pi-r-anesi ha decisa di argaimiizzare delle- riuniami di massa- -n-ei vani reparti per liilliustpairie ad oignii .isimgolo operaio la necessità di attenersi- alle- regole disciplinari fissate- del coUötti-vo. Inoltre bisognai eguagliarle 1 reparti dei falegnami e deli carpan-tlì-er.i ine-lla -gara -emulativa. Infime inieoessità limitere-s-siairisii affiincihè og-nli- giorno -una vettura tramavi ari a speciale trasporti gl-i operali oh,e pranzano a Pipano e per ribassare il prezzo ideila tessera tramivi arsa degli Operali, che- è salilo da din 48 -a 100. ÄPEKTÜRA DI NUOVI iEGQZI E’stata -aperta ireoeinte-mente a Ca-po-d'sitriia uni' rijvMdfita di carni rinsaccate, saldimi ecc. è di laittiéiinfi, 'rivendita- -che. iha- -lo--'scapò Bl ìnséri-rsS e di cótìcorteiré sul meiric-àto- libero con. i-1 settore privato -par -attenere l’afab-as-s-a-manito dei ipriazzi di qu-eisfci pr-adatti. Tale negozio è riifanhiito-' -dal settore (c-oaparativlsti-co e -can: le iimiportazi-,ami .dalla Jugoslavia. Sono p-osti ih vendita -in-' asso i iseguaniti- ganieriì Mirro' di Talm'ln-o -a 510 Binari -iil ćg; prosci-utto -e -carine affumicata! a. 380 dinar-!; salsiiooe a 320 dim al kg; ricotta -dii TOlimiino ai 120 Bim. -all kg; strutto a 360 -d-irn -al Kg.; salame a 400 din al Kg.: formaggio grasso di Tolmino a- 380 al K-g. Le massaie hamimo accolto con grani favo-re tale intervento - -sacialista sul mercato ed affollano oigin-i giamo il negozio. Molto .attive soin-o pure le- rfivemidite dii frutta -e verdura aperte dalle co-oipe-rativ-e agri-cale- miei Io-cali - de-1 mercato -cittadino, 'tali rivendite vendono prodotti' di s-c-alta migliore- ed a minor prezzo- -dai rivenditori privati e Soin-o ben riforniti. Questo .intervento de-1 settore statale e caapierativistiico sul m-eircaito iin:-c-oimimicii-a- gi à -a produrne -i su-oi effetti. -I rivenditori iprivatl. ihanm-o dovuto -imi questi1 giorni -abbassare 1- prezzi dei pr-oidottt, icihè altrimaati rOmainevaino iln-venldiuti, ì-: Si -è -t-eniuto ila- -sco-r-sa eattimaina -nelle aule rie-i -Giludiziio Distr.etbu-a-le popolare -d-i -Gaip-otìi-stria il dilb-attimleinto panale -a- -carico Bi -c-e-rto Gunja- Lovrenc di amimi 66 -da -Scoffi-e, abitante, a Val Mariino in. 11, il quale doveva rispondere idei reato dii truffa commesso a;i danni del Mteiste-ro d-ell’Aissistem-za sociale della R. F. P. J. Il Ounija friui-va di urna pensione mensile'dii d-iin 1.200 assegnatagli dalla Commìssi-oine superiore degli invalidi di Belgrado, poiché padre- di -un comlbaitt-einltie caduto nella lotta di Liberazione. Egli, pur trovandosi iiln -b’J-onie canldiiziom-i, ecanomiicihie piaiiohè diver,Si, m-eimlbiri- della famiglila- e- luii stesso lavoravamo, in zona A, aveva pensato di- -ca-flpiire asfatameinite del denaro al Governlo Belila R. F. P. J. presentando nel 1948 -a Muggi-a alla Com-misSi-onie Bag®! am,validi un,a do- manda Im, «ui chiedeva gli venisse camciessa la pensitene per i-j fSigli-o caidiuto -e pagata -i-n valuta itali,ama, -essendo egli residente in zona a. Per im-egilio -niiuiscir-e nel suo iinitenito i-1 -Oun-j.a aveva- ital-i-ain-iizzato il suo Rame tra-sfo-rma-nidosi in augna Lo- renzo -ed- aveva presentato una falsa dlìchliaraizilon-e di ,residenza. Tale- domanda ventole accòlta -ed al C-u-nja venne ic-or-risposlta la ipenistene in misura di- 12 mila lire menati è iinioltr-e eli ■ vennero -pagati gli- arretrati. Tale stato idli cose, coin fortuna del . Cunja, durò isimió' a pochi mie-si or sono quando un controllo, effettuato presso 11 -Ministero de-H’AisKiätanza Badiale, .permise Hi- scap-riine l’abile frode perpetrata daj Cunja che vein-n-e- dènunici ato al Tribun ale. Dim-a-nzi a-Ila Carte popolare lo Cunja ammise- -ciamidi-da-mente dii aiv-e-r fruito di dtue p-e-nsi-oin-i e di aver -truffato il MUndste-rio pe-r u-na somma aig-gliiriaimteis'i sulle- 33-6 mila- line-. -Il tribunale popolare, coin-silde-raita l’età avanzata delllimputato e che era Irtoernsur-ato, ®lli commiinò la peina-tì-eiteotiìva dii- 3 mieisì di r-eclusiioinie-, il pag-am-einto dell’aim-manlda di 10 mila dliinairi oltre la -rCIfusioinie della somma fr-adata. * Si- è svolto n-egli scarsi gi-ann-i il teiocesso a carico del giovane tecnico dleintìBta Pecaric Carlo di. C-apodistria, imputato- dì ispeiciulazion,e illecita aiggra-vata e continuata. Il Pecaric ha ,riconosciuto amp-ia-imente li-falsi -a luì aidd-ebjtati e cioè di aver contrabbandato a Trieste per' 'conto dii terze persone v-ariè somme di denaro, n-o-niche metalli preziosi che ha venduto ritraemdome un illecito profitto -e di aver canrbiato inerita-mente dìnàri è- Iine svalutando i! di-^ inia-ro. Dial 1.949 simo a-,1 suo fermo, l-’-iimpu-tato aveva contrabbandato -in zona A ,8 kg,, dii sjigapeitte, 5000 me,troll-re, poi ulteriori 35.000 lire,. lindi 60 -dollari, varile sterline, una decima, di .(napoleoni d’oro, orologi, anelli ecc. per un valore superiore alle 200.000 lire. Dopo T-escussion-e dii vari testi, -la heq-uisltarii-a adita PoibiWllcài Accusa e la iperorazione dell’avvocato M-ièu» MAC, i (giudici poipalari tanno contì-an-m-aito ii:l iBecariic alla pena detentiva di ■ainm-i. 1 -e- mesi -6 «d a-1 ipa-gamenit-o id-el-T.ammarwia in-eir-imponto -di 15.000 di. Inari- .. ................ Mercoledì 18 c. m. ha fatto ritorno nel Circondario, dalla ferrovia della gioventù Doboj—Banjaluka, la brigata giovanile di lavoro «Petek», quattro volte brigata d’ässaito. L’accogiienza delia brigata ha avuto luogo in Piazza Tito ove. si è raccolta una numerosa folla dii cittadini che ha applaudito calorosamente ia brigata al suo apparire. A nome del comitato circondariale del PC la brigata è stata salutata dal comp. Agarinis Nazario, che, fra l’altro, ha rilevato come i successi ottenuti dalla brigata nel lavoro sulla nuova ferrovia deila gioventù costituiscono un’ulteriore dimostrazione per tutti coloro che in questi ultimi tempi si accalorano attorno alia nostra zona, lanciando le ormai note calunnie e falsità, una dimostrazione che più che mai oggi1 li nostro popolo si trova legato, in unità d’intenti e di lavoro, agli altri popoli della Jugoslavia ed al loro destino. II fatto che la brigata ha potuto ottenere per ben quattro volte il riconoscimento di brigata d'assalto, il fatto che nelle sue file conta dodici lavoratori d’assalto, nove elogiali speciali e venti elogiati, dice chiaramente che i nostri giovani hanno lavorato con entusiasmo e con volontà per contribuire nella massima misura alla costruzione di questo importante obiettivo. In particolare, il comp. Agarinis ha rilevato che la brigata si è recata ai lavoro in Jugoslavia per la prima vol- ta come brigata nazionale del nostro Circondario. Ciò costituisce senza dubbio una dimostrazione della coscienza della nostra gioventù e della sua volontà di contriibùire, assieme a tutta la gioventù jugoslava, aH’edifica-zione delia patria socialista. La brigata è stata salutata pure dal segretario de! CFD ed a nome del comitato distrettuale dell’UGA, dal comp. Vuk Mario il quale ha espresso la certezza che i giovani della brigata «Petek» sajranno -portare nel nostri collettivi , di lavoro e nelle nostre campagne le esperiènze acquisite nel lavoro sulla ferrovia. A conclusione delia cerimonia, il commissario della brigata, comp. Jazbec ha ringraziato i rappresentantti del popolo e tutti gli intervenuti per l’accoglienza ricevuta ed ha svolta una relazione succinta del lavoro compiuto dalla brigata. In chiusura è stato approvato un telegramma al comp. Tito in cui si condanna la furiosa - campagna Irredentistica, presentato dal comp. Veljak Eugenio, operaio dell'Am,pelea di- Isola e comandante ■ di compagnia nella brigata. Lettere-__ in redazione Alla scuola per infermiere di Isola Esemplare funzionamento -= ed ottimo profitto =^- Dal- 1 fèlblb-ral-o del -corrente amino (hainin-o -alv-qto- -iinizlio a-d Isola le lezio-ini par lil -Il «arso- annuale per In-fe-r-tn-i-eine, -c-o-rao che -n-el -priim-o anno d-i ivilta ha dato 16 tra inferra'eri- ed in-” -ferimlere alle -viarie lilsHituziqnì sanitarie -del nostro aire-oind-ari-o. Quest’anno frequenrano -la sc-upl-a per (iifiif-eirm-i-er-e 18 allle-v-e pir-orveinienii da v-a-rli-e località, .Ile quali -si applicano diligente mente m-eilo- studilo teorico pratico, onde'“conseguire ili d iploma ,che permetterà loro dii svolg-ere- lai (pr-of-essiìone- d-i Infermiere (presso -i vani spedali, ambulatori, pasti di pronto soic-corso del mostro circondario /in beneficio die! mastro pòpoi-o. Il -corso- diagli studi procede rapido e sicuro, griazi-e -al particolarie interesse delile- allffiiieve. Gli esami- dal I qua-driimiestrie, effettuati1 miei mese -dii giugno, sono stati superati brj-ia-ntemeriie dàlie attenne. Le materie dii studio — sono -le- seguenti: anatomia, b-iOlogii-a, mtcroibì-o-logia, lingua- 'itall-an-a e slo-v-ein-a, storia,' geografia, matematica e Lo studio, ipriati-co -viieine inve'- lyieinie detì-iicaito firn pa-rite .al pranzo ed a-1 rii,poso, seguito dalle- lezioni -teoriche, ipeir chiuderle -alte or-e 21,30 -la loro laboriosa gitorm-aita. Visitando -attentaimieinte- i vari locali di questa- scuola, isi -riimiaine com-pia-(c-iiuti tedi -amimiira-tli per la .pulizia -e ìTor-dliin-e -che- sii notano dappertutto. Quésti1, soin-o -g-iil amtìi-einltli -otv-e vivono e Bttuidi-aino le a-Hi-eive dal corso ammuale -per -imfè-nmr-eir-e ich-e- si preparano ad . -assoiUver-e fi S-o-r-o compito per all-e1-vii-are 1-e sofferenze dalla- umanità. «sit elettrica M Leggete e diffondete LHüOSTeH LOTTI! -oe eseguito presso iS va-ri r-epairtii dei. -T-ospad-ale di Isola. L’or ante giornaliero della scuola è il seguente: dopo iia sv-eglia alile ore 6, iseigu'ilta dalla; (g-iininasticia mattutiln» e dalla colazione, le allieve passano m-ei vari ireparti delTospeda-le ove rimangono sino alle ore 13, ed ivi svolgono lo studio -pratico. Il pomeriggio M Nel mese- dii- mia-gglto die! corr. arano è stata messa to fiuinizi-ame- pr-eisiso la dittai «Bioiri» di S. -Cainiziainio iun,a muova -sag'a- -eleittrica idìrcolair-e, umica- die] suo tipo -nel ìdi-ricondario. Con l’-usio di tale saga- veingo-no eff-ettuaité diiv-eirse lav-or-azioini ideile vari-e specie dii l-e-g-n-ama limipieigaitq par T-adii-iiizi-a e- peir la faib-bri-caiziioin-e -della m-otsiil-i-a,. lavorìi ohe -prima veinlivaino -eseguiti coin m-ac-chlnario inadatto, quindi impiitegamdo mia-sigii-or tempo e. coiniseguemtememite con- sp-eisa- miaggi-oir-e. Il ;mioinitaig®io è stato fatto da-gli operai, della ditta B-o-r chie hanno così -riisp-airmirato te-mip-o e d-anaro. A questa sega sano aidd-e-bti 6 operai -cih-e, is-uididliiviSi -ito. turni, lavorano gi-orln-o -e motte. Con, q-uieista macchina sano -state -lavorate- le -travature per i-1 s-an-aitoif-o (dii- Amc-arano e par il ponte -di Porta Portom «he sono state ultimate 8 igiioriniii iprìm-a del tempo. La -ditta «Bor» ha realizzato io anticipo superandolo d-eil 30%, il p ano semestrale- di importa-zione e di d -striibuzione del legname. Domenica 15 corr., dato che da due settimane avevo mio fratello, gravamele ammalato all’ospedale di Pi-rano e non trovando altri mezzi, nella matti-nata mi adattai al sacrificio della spesa del viaggio in tassi, compiuto da Capodistria, assieme ad due altre persone che dovevano andare a Pira-no. Viceversa, nel pomeriggio, pensai -di approfittare per il ritorno della corriera di linea della «S T A R», che parte da Pirano verso le ore 17. Presi quindi posto assieme agli altri viaggiatori, la cui maggioranza era diretta a Trieste e qualcuno sino a Capodl-stria come me. In piedi erano rimasti solo il tatto-ri-no (che tutti chiamano Luciano) ed una signorina. Partiti -da Pirano e chiesto il rilascio del biglietto, mi sentii rispondere dal nominato lattorino che per Capodistria non ne facevano più, aggiungendo in tono irritato che do. vevo scendere subito e facendo ferma, re la corriera. Gli feci osservare allora che avevo superato il cinquant’anni e che ero 'impossibilitato a camminare, come appariva da un certificato del medico che mii curava per l’artrite. Due ragazze, sedute Vicino, mi dissero d-i non scendere, mentre il fattorino, che mi ha riso in faccia quando estrassi il certificato medico, insisteva con tono sempre più autoritario che scendessi. Frattanto alcuni pìranesi, cui pre. meva arrivare presto a Trieste, ap. noggiavano il fnlTarlnò che, facendo uso della sua forza bruta, mi trascinò di peso fuori della corriera, abbandonandoli sulla strada. Subita questa umiliazione, non mi rimase altro che proseguire a piedi per Capodistria. Mi firmo l’operaio Capodistrlanoi Zetto Nazario» Non riiteinii-amio- di d-ove-r ' aggiumi-geir-e commento alcuno alla lettera d-a rnio-i -puhMiicata e scritta da um modesto opera-o. La version-e- dèi fitto ch-é cf dà -lo Zetlo — e -noli non abbiamo motivo alcuno per dubitare non corr'sponda al vero quanto agili ai ha scritto — è p-iù che suffi,cerate per definire biasimevole -il comportamento del fättorlino Lucano. il « -, hr**» & UÀ, vkqSS'u, SONO COMPARSI DINANZI AI GIUDICI POPOLARI FRUIVA DI DUE PENSIONI L’ASTUTO SEVERA CONDANNA A PECARIC Distribuito agii agricoltori m milione di premi Nello scorso autunno la delegazione agricoltura presso il CPĆ per li-stria ha promosso un concorso a premi fra gli agricoltori allo scopo di incrementare la frutticoltura e la vi- cicQltura. Tale concorso ha incontrato un grande interesse fra i nostri agricoltori e fra le cooperative agricole «fi produzione che hanno piantato centinaia di migliaia di viti e decine di migliaia di alberi da frutto. Una commissione, formata allo scopo, ha accertato che la cooperativa agricola di Costabone ed i contadini del paese hanno piantato i-I maggior numero di viti e piante da frutto, per ciò ha stabilito che il primo premio, dell’ammontare (Fi 186.00® dinari, ven. ga assegnato alla cooperativa ed agli agricoltori di Costano/!a. Un altro premio dì 81.830 dinari è stato vinto dalla coop, di Babici. Complessivamente sono stati distribuiti agli agricoltori premi per un totale co-mpi-essivo di un milione di dinari. BUIE to dei membri dalla cooperativa di produzione con i -n-on membri, poiché i cooperatori, militilmiato il lavoro- sui loro ic-a-mlpi, ihamn-o a-i-uitato i produttori privati, m-ei -raicicaito -dei gramo. -Ciò -c-he ipuirie Iha contribuito alla rapida -mietitoria è stato 1’aiuto dei soldati delta gloriosa armata liberatrice ch-e ihaimno dato molte o-ne di lavoro volontario a falle scopo. E’ Bave-raso ag-gli-uinigere 'ch-e- öl frumento, c-a-usa la- pioggia- e ile- bufere ,idli varato, in molti ampi -era piegato -in modo 'tale da (non poter -esse-re falciato cian -le- m-i-eitiltric-i meiacanic-he, cos'-cchè questa operazione -ha dovuto effettuarsi a rnan-o. -Le -cooperative- -agiriiciolg h^miriQ. raggi-unito un,a produzione madia per ettaro di 20 qi., quindi mòtto superiore r-ispatito ail-’àimmo scorso,. I' 1 migliori raccolti sano stati ottèniu-tli dalla co-aparati-va -àgrllcal-a «Isikirà» di Daila e da quella- idli Seghetto. Anche i lavori per -la trebbiatura hanno avuto ipizio e, dato che èrano stati preceduti da una buona pr-epa-raizioin-e, si conifida1 -che talli lavori potranno ultimarsi -entro ì ' primi dei] prossliimio .agosto. NOTE DI CRONACA! IN PIENO CORSO LA TREBBIATURA Nel distretto -di B-uie è stata conclusa- la- settimana scorsa la m'etiiura del grano. Rispètto all’anno sorto, e noiraoistamte- -iil maiggiì-or r-a-acoito, la. mie-, ti-tu-ra -è stata condotta a termine In m-i-n-or teimIPo. Quesito- irilsul-tato torna a tutto merito dei cooperatori e- dei canitadiin-i che- si- erano li-mpegn-at-i di portare- -quanto prima -a termine la mietitura. E proprio durante ì-a- nii-e-titura si è manifestato il giusto rappor- sene staiti fermati a Capodlistriia itali iPii-o (Martino Mulinaci, inalo nel 1928 a- Mill-anio e Gtev-ainin-ii -Detr'ilna, n-aito n-el 1931 a Tri-aslte. I due liin- evidente sitato di- ufari-alcih-e-zza, avav-aino tentato di introdursi imen posto di blocco della p. -P. al parto di -Capodlstriia. Il De-triin-a, ch-e Iha- opposto resistenza agli-organi (della-, D. F„ -è sitato trattenuto, nel mentre il Multo airi è stato rilasciato i-1 poimerigg-lio dell glorino 18. * A Capodiisitriiia è stato deinuinic-i-a-to -alla D. p. tale Zanella- -Ruigg-eiro, a-bi-tainlte ii-n iCalle -Porta Maggiore,-ili quale, fin, stato di ubirli-aoh-ezza e, con un conteigno scorretto, causava- disturbo ai clienti niella trattoria «T-avarn-a». * E’ stata- èlevalta- -conitr-avv-einzione da parte dagli -origani della- D. P. -d-i PJ-iraino an gerente -del bar «Jadran» di PiartoroSe per violazione dell-e norme ohe regolano l’orario di apertura e ichlusura dei -locali. * Le pattuglie de-lia sezione traffico della D. P, hanno elevato in questa -ultima satltiiiman-a -una ’ci-n-quantina di contravvenzìonii a, viol-atori- delte, norme che r-egolamo IH tra-ffliico- stradale. Trattasi, ta prevaile-n-za, di autisti. * 1% ■ ■ Gli organi ideila, Difesa Popolare di -Birano harano -denrunci-ato '.aie Porse Boroslav cameriere deM’albergo «Hiel-i-os» idi Pirano i-1 quale, altre alT-aimmioinltare! fisso rappresentato dal-lo stipendilo, -.anratoinJdava 1-e- sue snitraite- acquistando s garestc e-riven-dianidole1 -a terzi- m-aiggiorafte del .,30°/o. La Difesa Popolare, di Decani ha denwniQi-ato alla Pubblica Accusa tale Ba-rbartao Garibaldi fi q-uale, -in una rissa, -con- altri paesani, aveva «nin-ac-cliato quiesti »an unia-, pistola. * A Sim-arje- tale Primete Pietro da Va-lle -di-stria -ha tentato di to©liersi la vita, tagliandosi le ven-n-e-d-ei -polso con -ulni rasoiio. iSoccor'so imimiödiata-menifce, è sta-to tr.asipicirtato al-T-ospe-dale -di Isola. E’ stato accertato che 'to.ina -di compiler« l’rasan-o gesto, il Priiinicjit messt .-aSSSteH- gSBÜltaj-. COM I REPARTI PARTIGIANI DEL LITORALE CROATO NELLE LORO PRIME AZIONI DI GUERRA IL LEGNAME. Il 27 luglio 1941 11 popolo croato insorse contro l'occupatore ★ ipigii A A.: ö^iPÜÜS ^Ijgjj *$£■ > ■ .t- ^ -s i 4«j w W^wk I I «i l. I fSÈmWm* lil TRUPPE DI MONTAGNA DELL’ARMATA JUGOSLAVA Da Baška Nova fino a Sila sulT-iso-la di. Oherso si aprano la strada attraverso le .nude petraglie- due marina! dell’ex marina jugoslava che iti igiorno prima avevano depasto le armi. Gli Italiani erano entrati a passo di parata a Crikvenica. La cita era deserta, la genite sì era ritirata nelle Case. Lentamente evitando le strade dovè marciavano ancora le armate fasciste Teano Giri! .e Poldo Maraž riiusoiivaino a raggiungere Marti-nšči-ca nei dintorni di Sušak. Ivi si lasciavano. Tomo si incamminò verso Pečine e Falda prese la direzione di Gornja Vežica. Eccolo ritornato. I compagni non espressero la giòia. Giungeva il momento giusto. Gornja Viažiča è proprio un quartiere operaio da tempo noto per i suoi abitanti rivoluzionari. I possidenti e i borghesi la ichliamavano spesso «Piccala Mosca». Di. li Poldo Marač iniziò ii saldo idei conti con l’oicoupa-tore. Aveva ritrovato il vecchio gruppo di giovani comunisti. Di notte dii solito raccoglievamo armi e miunizi-onii, lanciavano man'Jfieistimi, tagliavano le linee telefoniche, foravano le igomme degli automezzi del nemico. Ma non- era quello runico gruppo. Altri ve n’erano a Tensatto, nell centro delia città e in butti 1 villaggi del Litorale croato. Venne .presto l’estate e il Partito raccolse i più fedeli, i più rivoliuzjan-ari i più combattivi. La motte nascondeva le imprese dei membri della gioventù comunista e dèi Partito. A Tubavlč sui monti pro * lo prio in alto fu organizzato il primo centro partigiano. La riunione del gruppo era stata fissata a Hrelylina. Il Vecchio Faibja-indie, detto Baffo, è di guardia. Attende glllnlsorti. Era la notte del 15 ottobre 194-1. Nella Lika i fucili del-Tinisurrez'one sparavano già i colpi ■vendicatori. Il loro fragore giunse fino a.1 litorale. Era tempo che la gante- dal litorale aiutasse i compagni di oli tre Velebit. 11 gruppo che Baffo attendeva giunse e continuò subito la strada verso ■le montagne, con i muovi compagni. Andavano a far saltare la ferrovia Sušak-Gguliin. Forse come già altre volte avrebbero attaccato le pattuglie o c alarme dii fascisti. La fama di questi primi vendicatori, si diffuse per tutto il litorale e al campo di. Tulhabič giunsero quielllii dii Kastua di Paščarn e di Grobnik. Ed ecco ila prima resa dei conti. Grupp II di fascisti italiani trasportavano giorno e motte viveri a Brežnice. Furiano attesi a Stajik. Tutto .il 'bottino cadde in mano partigiana. * Nei primi giorni di dicembre cominciò a cadere la neve. L'Inverno era freddissimo. In una- baracca ra-c-coltli intorno a un fuoco stavamo 50 combattenti. Guidate da un traditore un mattino di dicembre le unità fasciste si avviarono verso Tutoovč da tre direzioni. I mitraglieri fecero eroicamente il loro dovere. Non era uno scherzo quelito di difendere in 50, una baracca contro 5.000 fascisti. Centinaia di nem'ci rimasero sul terreno 9 quei primo gruppo partigiano riusciva a rompere l’accerchiamento. Passarono i giorni ed ecco giungere II febbraio del 1942. In una di quelle fredde notti, anzi proprio a mezzanotte, Poldo Marač, Ivam Felkeir e Josip Peruišič furono incaricati Idi raggiungere il colle di Drašk, per stabilire un nuovo collegamento. Sui monti era molta neve. I tre avanzavano lentamente. L'alba li sorprese a Grmič. «Si fa giorno, oi osserveranno se continuiamo» — disse Peruišilč aggiungendo: «Io sono di Grobnik. Ci nasconderemo in quel fienile abbandonato. Alle prime ombre della sera riprenderemo il cammino». Perič rimase ii-n osservazione sul tetto. Glialbrii due si sdraiarono sul fi-ano. Il fienile era chiuso, eid essi vi erano penetrati dal tetto. I fascisti italiani però avevano seguito le tracce sulla neve ed ecco di li a qualche .istante le porte riint-ro-imarie dell colpi dei. calci de; fucili fascisti. Mentre Felker strappava la sicurezza di una bomba, Poldo si arrampicava sul sotto tetto per aprire un abaino. Ma non. appena mossa -la -lastra di vetro andò in frantumi. L’aveva -raggiunta una raffica di mitra. I tre partigiani accettarono battaglia. Quando più intensa era la sparatoria, Fellker saltò fra i nemici aprendo nuovamente il fuoco non appena toccato terra, e nascondendosi dietro, un, muretto. Josip Pevšič saltò anche :lui ma fu colpito ai capo. (Dopo un’ora di accanito combattimento i due partigiani superstiti riuscivano a guadagnare i boschi. In quello stesso giorno i fascisti legarono il corpo del partigiano caduto alla còda d’uin cavallo trascinandolo a Černič e chiedendo alla- gente se ito conoscesse. Il caduto era di Črnik ... -E i fascisti non- sapevano che in quel momento stavano mobilitando centinaia di nuovi vendicatori. * I combattenti si recavano spesso dal litorale croato fino a B-retžnice nella Lika. Dalle -campaign i;e che operavano a Mikoliči e a Breižiniilce si formarono le prime unità proletarie che entravano poi a fair parte del primo battaglione della Croazia. Sulla catena dei Velebit, tra i boschi del Gorski Kota ,e sulle pietraie del litorale echeggiò i,l canto idei partigiani. «Il litorale s’iè unito alla Lika e mai non cederà alla- rabbia nemica». Le compagnie si trasformarono in battaglioni e più tardi sorse la gloriosa tredicesima divisione del Litorale e del Gorenisko. Anicor oggi nel litorale e nel Ganski Kotar le fanciulle cantano le glorie di cui si ricoperse la tredicesima. ... è una delle principali fonti di richezza della R. F. P. ,J. Gli effetti del cominformismo nel Monfalconese 2.600 astenuti ai C.R.D. A. nelle elezioni per la C. I. -Dopo mesi di 'lunghe1 discussioni per trovane una forma definitiva per accontentare le tre correnti sindacali in lizza escludendo' Topim ione dei lavoratori, ma 'secondo le direttive dei partiti politici, il 10 luglio 1951 si sorto svòlte nei C. ,R. D. A. di Moinfal-con-e le elezioni iper la Commissione Interina. I risultati sono poco edificanti per tutte le tre correnti, la Camera del lavoro su 5300 -Iscritti ha avuto 3966 voti in suo favore, i Sindacati 'liberi 1471 e TUinione I-ta,liana lavoratori 962, Su 9000 .lavoratori hanno votato 6.399 ie Eli sono astenuti 2.600. Secondo -certi idli-niig-etrnti della F. I. O. La stagione lirica all'Arena di Pola Grande SUCCESSO dell’Opera di Zagabria Uhatim JRSc. VIGILE SCOLTA SUI MARI L’,immortale Vendi, B-ieet e Pucaiinli con la loro musica ci hanno nuovamente affascinato. Niella ooirmlfce de-1-l’Areina- di Pola, che rimane eretta accanto al mare da -cflbr-e1 diu-emiil-a anni, affascinante e suggestiva, si è chiusa in set gitomi la stagione Mirica de-lTO-pera del Teatro Nazionale -Croato dii Zagabria. Ed è questa la terza stagione polese de-ll’iGpara che si tiene dopo la liilb-er azione. Dopo l’Aiida, interrotta disgraziata- L’EQUIVOCO NEOFASCISTA NELLA SITUAZIONE POLITICA MONDIALE VAFFERMARSI DEL M.S.L IN ITALIA è determinato da ragioni psicologiche Le responsabilità della politica del governo e della demagogia cominformista Il fenomeno del in-eafasoliamo come si presenta attualmente iim Italia e in partiicottaire di -quel movimento sociale Ital-iiamo da cui è rappresentato nel- lo 'Schieramento politicò italiano, è un fenomeno saprabutita psicologico. Non ci si può spiegare la ragione -del dilagare e deU’affermarsi dii un movimem1--to-politico — che ile esperienze hanno dimostrato «ssere idei tatto svuotato di ogni importanza positiva nel momento storico e politico attuale, — senza tener, conto della mentalità e della psicologia di certe classi italiane. Appare evidente che le crescenti affermazioni elettorali det M. S. I. non sano dovute ad un solido programma che serva da specchietto per le allodole, giacché i ifasciiatii, nella -loro beata ignoranza non ne hanno mai, sentito la pur mimiima esigenza; a tanto meno alle sue affascinanti .parole d’ordine, per non dire ipoii -dei suoi soliti slogans -patriottardi ohe non attirano più nessuno; e neppure come nel 1919—21 nella -purtroppo dimostrata capacità di saper costituire un baluardo lattivo, ed e-.ventualmenite aggressivo, -al sòldo degli interessi' della grande borghesia capitalista, che oggi preferisce e con ragione 'Imbarcarsi sul sicuro bastimento dii De Gaisperi, disertando la traballante tn-àìvIiCeMa di Mieville. Volendo fare -un -esame della composizione sociale dell’-elemento italiano che si affida a-; timone dei- -nostalgici, risulterebbe che è .costituito per la massima parte da individui che, per la toro posizione sociale, dovrebbero o-_ ritentarsi in tutt’altra direzione. Strano a -dirsi, ma i-1 MSI è oggi il partito forse masgiarmanlte rappresentativo della piccola borghesia italiana -ed accoglile, specie nei nord, anche notevoli cantiin-genti di quelT-elememto operaio che la posizione privilegiata per redditi ed introiti non dovrebbe tuttavia strappare dal campo della sua classe e delle sue lotte. In tutto ciò c’è una profonda ragliane psicologica. Tutto questo elemento parassitario che, pur seniza avere i-n mano posizioni chiave mel-Tapparato -borghese di sfruttamento, -vive -nella sua ombra senza averne le itoiaiiatlve e la vitalità, ma traenido un’odio sacrosanto antro il socialismo, considerato come elemento pertur-baftore di -quelTordiine ad esso necessario per vivere, -non avendo le energie, i -meriti, nè le -capacità di sostituire alVandìrve vecchio, se q-uesto venisse abbattuto, le fondamenta di un modellato sul vecchio, ma diverso, tuttavia non accetta serenamente «et grato anima» -questo stato necessario di gravitazione, verso la grande e media -borghesia. C’è una rivalità latente di carattere economico e mo-'cale, ma cih-e, invece di spingere costoro verso la massa operaia, come l-a logica vorrebbe, -li pome in -una posizione ridicala di ritoail-icin-e e dii proclamazione dei- propri interessi che può sussistere solo finché la paternalistica benevolenza graindebor-ghe-se lo permette. Essi .non sentano l’esigenza di riforme sociali generali, o tanto ite'o se -ne fan-no fautori. Se ne ranco fautori soltanto nella misura «n cui passano -servire a-d innalzarne ili loro livello sociale- di vita, ma -per via indiretta, 'abbassando -aloè i privilegi- dei lor-o diretti padroni, ed anche c-iò -in via -limitata, perché c’è lin ciascuno di costoro la speranza dii potere, in un prossimo domani, andarsi, a sedere fra essi. E ic-he cosa se non questo lasciano intendere -i così frequenti, appellili fascisti alla necessità1 di distinguere fra capitale conscio della propria funzione e capitale iimcomiseiio ed inadempiente alla propria funizian-e, risparmiando l’uno e colpendo l’altro? E’ in iquesto gioco dliinvidiie e dii rancori, piccolo iborighesli-, ohe fi neofascismo ha trovato lo sgabello per sedersi e fare il suo gioco. Non bisogna .però dimenticare, che gli atteggiamenti dei due blocchi .politici che orientano oggi la vita pubblica (italiana, quello governativo e quello social comunista, -non sono mai stati tali da attirare la- simpatia o la fiducia della plorala -borghesia. Da una parte mai, troviamo la politica demo-cristiana ostinatamente -contraria, nel- la sua- preoccupazion-e dii difendere gli interessi"- .grcBsoborigihesi, ad ogni forma dl. -mtniciessianii alla' piccola borghesia non meno che al proletariato; d-al-Tait-ra -l-a demagogia staliniana che non ha mai voluto o saputo tendere la mano a-lla .piccola borghesia, che, nauseata de-1 modo -fallimanitaire e scioccamente disonesto di impostare e con. durr-e la ipaliitiica di classe, attuato dal PC Cm'ìnformi-sta, ha lasciato cadere t-utte' quelle simpatie — non soltanto platoniche — che -la spingevano verso ila sinistra ed -ha fatto ma-cchlma ùndi-e-etro. Intanto, nel 1947 -entra in scena, con le affermazióni -elettorali siciliane, SI movimento sociale. Il quale rispolvera tutta la vecchia demagogia fascista dei due periodi, specialmente n-e;l secando, -e -che, nel fantomatico Manifesto di Verona ravvia una «.gloriosa» tradizione da -canlbilmuare per -il futuro. I 18 punti di Verona vengono sbandierati Ito ogn-i occasione -e su di essi viene impostata -la -propaig arida neofascista -che finisce per Imporsi a'1-fa-tltenzione ideila piccola borghesia italiana. La quale, nella- is-ua crassa ,i-gnoranza mercantilistica, -non Si avvede della toro vuotezza -di significato storico e veramente sociale e tanto memo della -evidente malafede- con la quale sii sbandierano i .punti di questo mancato programma pseudo soc-ialmo-deraito, e se- ne lascila attrarre-. La forza e le possibilità di penetrazione del -MSI Un Italia sano quindi basate siu un immenso equivoco i-n -cui sono caduti certi strati della popolazione e che il -corso degli avvenimenti -finirà, per chiarire. Un movimento che cerca di rifarsi a tradizioni prive dii un doro significato, dannose per il passato e prive di, ogni prospettiva per i,l futuro, il neofascismo missino finirà vittima della logica storica-, .giacché fa parte di questa -logica storica che la piccola borghesia Si renda prima o poi conto che il -suo posto non piuò essere che nel camino della classe operaia e verso questo -campo si diriga e si orienti. Il movimento neofascista sarà destinato a concludere din -quel momento la sua né forbun-ata, nè gloriosa esistenza. ' A. A. m-ein-te dalla pioggia alila m-e-tà del secondo atto, si sono seguite «Carmen», «Uin ballo fin mascherai», «Tasca-», «Madame Butterfly» e .poi ancora «Uin ballo iin mascherai» c-he hanno richiamato, con una media di 10 mila per seir-a, circa 60 miila spettatori. Quattordicimila affolliavano- la platea e- le scalinate, per la rappresentazione della «Ca-nmem». Un dono — un’artistica miniatura dei'TAreina che il pepalo di Pola ha voluto offrire agili artisti zagabresi a ricordo della stagione lìrica dell’an-nata — è, più ohe un ri-c-an-oscimento al valore deldfarte -ed alla maestria degli interpreti, un attestato di affetto, I nomi di Vilma Noziniic, Nada Tomaie, Maria Po-dlvi-nec, Josip Gostič, Noni Guinee, Vladimir Ruidìzij-ak, Diragu-stiin. ,Bernardine, Bianka Dezm-an, Milan Sachs, Tito Strozzi, e tutti gli altri, soprani, mezzo soprani, baritoni, bassi, tenori-, maestri d’orchestra, ballerine -non saranno c-asì presto dimenticati. Il popolo -dii Pala, sensibile ed iiriÈeiUi'geinte, ha- dimostrato di saper apprezzane urna buona esecuzione, sot-Donneando can applausi a scena aperta, al-l-a fflnie ideigli atti .e delle esecuzioni, il valore degli artisti che- hanin-o profuso cuore, volontà e tutta la voce. Tutti Si sono detti alla, fine: «Hanno mezzi vocali, scuola, sono dei grandi artisti». Oltre che all’Arena, ne abbiamo avuto una prova anche al Concerto, dato al Teatro idei Popolo la sera dei 6, -Molto simpatico, da parte del collettivo; delTOipera Zagabrese, l’aver accettato l-a -riichiesla del pubblico di nazionalità italiana- iad aver cantato le principali arie delle opere In lingua italiana. Il pubtoli-co, che ha seguito con- sommo .iinlter-eisse tutta la stagione, è rimasto entusiasta niel pieno senso della parola. Gli spettatori, da soli, d'mositreirieto.bero il successo delila Stagione lirica alTAr-ena. Essi sono giunti da tutti- 1 centri d-ellTstria e da Fiume e iperfino dal Territorio Libero dii Trieste. La Stagione lirica a Piala- non si ri-tiiene chiiiusa ancora. Dopo ,un periodo dii riposo, la città delTA-reina ospiterà ,il complesso delTOipera del Teatro del Popoito dii Fiume. G. S. M. questi 2600, sarebbero gli1 sciovinisti, li titisti, ossia coloro ohe- non approvano’ che niella Commissione Interna -dei C. -R. D. A. dii Monifa-lcane ci siano dei. rappresentanti dì lavoratori che prima antepongono i loro problemi politici a quelli degli ita-tere-ssi dei lavoratori'-, -ostacolandosi a vicenda i-n lagni vertenza atoldaiale idi ca-rettere economico, -demoralizzando i lavoratori. Riiicoridanlđo 1-e realizzazioni dei (Sindacati Unici in-ella pr-owinoia di Gorli-zia e Mon-fa-lcane moltissimi citano come esempi-o la -combattività e le realiazazi-anii di quel1 siin-daca-to, mentre ora i lavoratori si sentono aibbaintì-oinati dai loro dirigenti che, i-n prevalenza, dopo essersi seduti sullo sgabello -della Comimiissioine Hniter-na, si vendono al lo-ro padroni, ;i. quali, scaduto 11' Iter-mime del mandato, riconoscenti, accordano toro dei privilegi. Auguriamo che le forze vive de 2600 astenuti lavoratori, ve-ramè-nlte iln-düpenden-fi1, ai. icanicratiizzlino in un sindacato unico e che reaili-zziinio Tumiità dei lavoratori isointinji per lie ,-rivendicazioni salariali e per l-’awen're Ideile -torio famiglile. Eneo. IL DRAMMA ITALIANO A FIUME e# 4? * & PER ASPIRANTI ATTORI N-ellia prossima stagione teatrale il Dramma italiano dei Teatro dei Popolo -di Fiume si presenterà con un complesso inòtavolmeinlte più imumer-oso. La compagnia, che -già mal passato ha attenuto .aEferma-ziani degne di rilievo, dovrà affrontaine prossiim-amente un -compito ancora -più vasto, realizzando un repertorio -di opere classiche e moderine ohe esige «n miumieiro di attori maggl-or-e idelTatbuale. Per tale rag-ionie, lil- Dramma italiano del Teatro del -.papol-o ha bandito un .concanso per l’assunziian-e (dii nu-avi attori eid attrici. Gli aspiranti, dovranno sostenere uri audizione ila. .cui -datai verrà cornu-nicaita per liBciri-tto ai singoli cioncor-neniti, 1 q-uali. ricever amino pure per posta li testi lolbbillgator-i peir Taudizio-ne stessa. Oltre a tali testi, i concorrenti potranno esibirsi con altre in-teirlpnetaiziiani. di pirqpri-a scelta. Le domande, coi melativi dati personali, con le nate fotografiche e col preciso .indirizzo, davrainino -essere iin-v-iate alla Direzione idei Dramma italiano -dal Teatro -del popolo di Fiume n-el -più foravie tempo possibile, e- non p-iù itairldli idei 15 agosto ip. v. Il concorso bandito dal Dramma ita-'Kiamio, apre ai. flilodraimmati-oi più dotati ideila inositra minoranza una via per il conseguimento dii ulteriori sviluppi nella carri-era professianale. Per tale -raigion-e- esso isa-rà .accolto con- sod-di-staziane soprattutto dal giovani appassionati- idei teatro. .................. I Settima - | I colonna j £.| Jč filli.,lNllt,illlll,il!ll|1,illlll,,llllli,,illlll,(illlli,,illlli.illlll»lllÌ Sorridiamo con . . . TOMMASO EDISON Un amico andò un giorno a .trovare, nella sua villetta di campagna, il grande inventore americano, e subito gli fece -notare: — Caro Tommaso, la tua porta d’en. trata è dura, tremendamente dura, e si fa una gran fatica ad aprirla! Tu, che ami la meccanica, dovresti far qualcosa per renderla meno dura. Per, esempio . .. ungerla! Edison, ridendo -di gusto, gli disse: — Non è possibile, caro mio. Vedi questo filo? Esso fa parte di un mec. canismo mediante il quale, chiunque viene a visitarmi, con Io sforzo di a-prire la porta, solleva dal pozzo che è nel giardino dai cento ai centododi. eci litri d’acqua! ENRICO IBSEN Il celebre dir-ammaitiurgo, quanido all (trovava a Rama, vfijd-e, ih via Nazionale, un grande manifesto rosso affisso al muro, dav-antt al quale stavano molte persone. Avendo lasciato a casa- gli occhiai W, chiese aid uno dei presentii: — Per favore, cosa c’è scritto Id -queir avviso? E l’altro, tranquillamente: — Mii dispiace, signore, ma non sc$ leggere nemmeno ’io! FRANC RJAVEC In uno dei suoi primi viaggi all’estero, questo naturalista sloveno di nota fama, incontrò un simpatico com. pagno, con cui, sebbene faticosamente, si mise a discorrere in inglese. Dopo una lunga conversazione, quest’ultimo assicurò, entusiasta: — Caro signore, debbo dirle che II suo inglese è ottimo! Benché io non conosca questa lingua perfettamente, come la parla lei assomiglia tanto alio sloveno, lingua di mia madre, che non ne ho persa una parola! LENIN — Voi vi. meravigliate — d'ceval Lenito, soriridenldo, ai suoi, amici stra. h-i-erli — -dii vedermi vestito Carrett tannante e ida buon borghese? Ma come? -Crediate ancora ai rivoluzionarli1 dagli albliitl ecicemtirtoi e dia»- capelli -lunghi come li descrisse Turgemleivi ■nei suoi- romanzi? Ma- n-ol non si-amo poeti come erano quelli, siamo rive« luzionani sul senio! Sapete che.,. ... il «caglio» che si adopera per eoa. gulare il latte è un fermento contenuto nel succo gastrico dei vitelli da latte? ... la icannaiubei-ra brasiliana è tira le piante piu utili allluomo? Le radiò! franino virtù depurative, il midollo conitiein-e una fecola nutriente, i frutti sono otimi da mangiare, i semi sono oleiferi, le foglie e il fusto si usano nelle cost-r-uzioni. ... il numero «zero» fu Inventato dai Maya, antichi abitanti dell’America centro-meridionale? ... lo «Z-andavesta» è ìli testo sacro di Zarathustra .Itti culi sono raccolte le ■leggi, delila religione del fuoco? ... il granoturco non è affatto turco, ma venne introdotto in Europa dal-l'Amèrica? ... i;l condor può volare a settemila metri d’altezza? ... sono stati ottenuti quasi contemn poraneamente, in Inghilterra e in A. merica, i primi incroci tra can! fi gatti? ... ili lìmulo è uno dei .pochi crostacei ìpreitsitoniicii soprawissutii? Ha un corpo assolutamente .rotondo, -da cui sparg-a -una- -lunga coda e forma di- stiletto. ... le comuni matite sono fatte con grafite macinata e calcinata verso I 900 gradi^ ... la monoblesla è una strana malattia per cui- il sofferente vede nettamente -da un solo occhio e, ten-andoll -entrambi aperti, non riesce a distinguere -un- oggetto a un, palmo di distanza? 1 ... le mattonelle smaltate a colori erano già |note agli Assiri, (2 mila anni a. C.), che ne adornavano le mura cittadine? . . . sulla Luna vivono strani animali che- si soffermano nell’iin,terno del crateri, dove sussiste un deDOie residuo d’atmosfera? ..............................................unii.....imi.. ... Jean Laffife ||_ CORSARO Di jio Vi/a rei fiasf (Inedito- in UnQua italiana) n Questo Lattile, era un ladro, sì, o ino? — vi diranno sul (delta — Allora, come- ispiega-re que-1 che accadde? Forse amava il Paese, ino? In ogni caso, man amava Washington di certo. E, su questo punto, mulila da dire. -Gli ufifliqialL ibriitanmici par-tlilronO ■con la promessa che Laffiiite avrebbe preso un,a deci sione di -lì a due. setti-manie. Ed effettiva,mente la prese. Mandò una lettera non al comandante della i«Sòphi-0», goletta di Sua Maestà iBiritannlica, ma al governatore di Nuova Orleans, Qlaiiibanne. Ed ecco, parola -per parola, cosa scrisse: «Signore! Mi rivolgo a voi con tutta fiducia, per un affare da cui dipende la salvezza delio Stato. Io mli offro di rendere a questo Stato numerosi cittadini che forse hanno perso — ai vostri occhi — questo sacro appellativo. Vi offro le forze per la difesa del Paese. Il passo della Louisiana che io occupo, è di grande importanza nell’attuale Bituazi’one. Mi offro per difenderlo. Sono la pecora sperduta che desidera rientrare nell’ovile. Nel caso che la vostra risposta, signor Governatore, non sia favorevole al mio ardente desiderio, v’informo che me ne andrò immediatamente, aj fine di non essere accusato di aver collaborato con l’invasore. Se questo non può mancare di prodursi, mi permetto rimettermi al solo giudizio della mia coscienza. Ho l’onore di essere, signor Governatore, Jean Laffite.« Se abbiamo tanto ida -discutere sulla (catic-ezicri-e idelTon-ore nei ladri, perchè man- discutere su quella di certi uomlilnii- reputati- onorate? Ricordatevi che quella era -una sporca epoca, e -oh-e 1 «sporiche «poche erano allora -peggiori idi quelle .'dei giorni -nostri. Il paese -era statò precipitato ia una guerra -che in-an aveva voluto ed alla quale- man era -preparato. L’>esercito regolare era stato schiacciato ida una parte idei «èmidi e, dallTialtna, da un gruppo di, traditori- che non soltanto avevano venduto il loro onore ,im -cambio del- patere, ma er-an-o pronti a vendere aniohie 1-a Patria. La disfatta militare-, la divisione della inazione, la perdita deM’toldipen-dne-za a belila libertà, tutto pareva loro accettabile, purché fosse loro concesso distruggere la idemocrazia e prendere defimffilvaimlente -i-1 patere. * 'Essi -fallirono, come altrii prima e dopo Idi -lor-o. Ma essi .non hanno a che fare icon- la- mostra -storia-. Questa concerine un pirata e -uin -generale. Dal pir.alta, abbiamo già fatto conoscenza. Ij gmeralle si chiamava Jackson, e veniva dal Tennessee, un Paese che- ha -dato, mal corso belila storia, molti uomliini'.i con la testa a pasto. Quando tutto sembrava perduto, ed i traditori -erano sul punto dii ritirare le forze e chiedane la pace, Jackson reclutò la sua armata-. Fr-esèi nel Kanitucéy e nel Tennessee uomini che sapevano cosa fosse' un cavallo e non ignoravano cosa aia- l’-i-nidipendeniza. Non era uni esericito regalare, g m-emm-emio quel -che allora si chiamava una milizia: -era sem.pl cernente il popolo iln armli. Il mémko 11 ch-i-amò «-carniciie sporiche-», per le lunghe- vesti grige che essi portava,n-o a guisa d’iuniforme. .Essi erano fermamente decisi a isallivair-e lil proprio Paese, perchè sapevano ohe % loro avvenire dipendeva dal suo, perchè se l’Uniione d-egii- Stati fosse stata smembrata, essi non sarebbero più -stati ohe vagabondi erranti san-za patria, su una frontiera lontana. Erano due o tremila, e si- dirigevano verso sud, con Andrew Jacksoni alla testa. -Lungo il cammino, raccolsero qualche unità regolare sfo-andata -e respinsero .nell-e paludi gli indiani iSemlinolles. In Florida Inflissero una bruciante tteziome alla- Spagna, poi piegarono ad occidente, mentre i veter,ani di WelMlnigton Si preparavano a sbarcare ito nuova Orleans eid a (Portare cosi un cólpo mortale aJTUrii-ome. * Quandi» lil -governatore ricevette- la lettera di Jean Laffite, i,l suo primo proposito fu di seguirne i consigli. Essa, .infatti, -conitenieva -la prima- informazióne precisa e certa sul-Tattacco progettato dagli Inglesi contro la Nuova Orleans, ed offriva, a difesa, della città, un gruppo di combattenti provati, per indisciplinati che fossero. Ma -quando agli lesse- ,la missiva all consiglilo, gli sì fece notare che tale prova di (coscienza da parte di un pirata er-a imposs.bile e che tutto si r Mucev, a ad una puna liinvewian-e, La- lettera venne qiu'iinld):, trasmessa al generale Jackeson, che si avvietmava rillla città icon il suo esercito di vo-1-ohtari, e Ciaiibannie dispose le poche truppe su cui poteva cantare per distruggere 'ili nido del pirata, a Ba-n.i parlali. , 5ssa ammetto- d-i, aver fatto il corriere fra il Paidle-tt’, il Murdec e il Casale, injega parò di aver mai saputo il CQ-nterjuto delle miasiive e dei pacchi da. essa portati. Afferma ch-e dopo la qua' fuga a Trieste, 'Ottènne aiuti materiali dal CLN, .per Iònie,riv.ein.to del Casale. Questi, le- prapusè tnc-ltre di recarsi in, Jugoslavia icon ran"- aateneochio radio traismitfente ip-e;r tener il collega-monito con Italia, affermando, di essere stato pure- lui In Jugoslavia. Era stata anche lei ingaggiata per raccogliere dati e- materiate militare, ;ma non- aveva aideritoX (Comcljuso riir.itierrcgaitori-o della, Qon-.solle,' vougono 'initèsi i testi' a carico « a. ««a. E’ seguita la requisitoria dejll'aécuisaitofé' ’ .nìvlitar-e; quindi hanno pa-Hato gli avvocati della difesa. Smarrimenti Zaima Ma/rio. da Anca ramo m. 41 I simair.riito circa un mese fa li sua car d’identità a, -Càip,odiatola. Detta đoeumento non è più- valìc se inon in -po'SSeisBo del suo intestai rio. * Mtehelic Clemente, nato il 20 mar: 19,11 a Isola- d’I'stoi'a e ivi- residein ha smarrito la sua carta di ledenti; a Trieste. Détta carta non è valida, se nc restituita al suo fo-tastatarip. Direttore responsabile CLEMENTE SABATI Stampato presso lo stabil, tipograf «JADRAN» Capodlst.Fia Pubblicazione autorizzate Si avvertono tutti gli interessaci che possono acquistare immediatamente, senza bisogno di buoni d’assegnazione qualsiasi quantitativo di laterizi presso: La fabbrica Ex lardone — mattoni, tegole e mattoni forati. La fornace di Bande! — mattoni. A richiesta dell’acquirente la merce può essere consegnata franco cantiere dfi costruzione. Poiché la scorta non è molto grande, sarà bene che lè richieste vengano presentate al più presto,