NUMERO A 6 PAGINE OBRANO DELL'UNIONE SOCIALISTA DEI LAVORATORI Anno VI* - No. 3(h Redazione - Amministrazione CAPODISTRIA Via Santorio 26 - tei- 128 ★ Martedì 21 luglio 1953 Prezzo: 5 din. - 20 lire ARBONAMENTI: T.L.T. Zona Jugoslava e R.F.P.J. annuo din. 2S0. semestri din. 130 Spedinone in c.c p. PAGINE di gloria Celebriamo quest'anno il dodicesimo anniversario dell’Insurrezione popolare, giorno in cui in quell’or-tnai lontano luglio, ma tanto vicino nel ricordo, i popoli del nostro paese insorsero in armi contro l’oc-cupatore nazifascista e contro i propi secolari sfruttatori in una lotta per la vita o per la morte, animati di una volontà e di una fede incrollabili nella vittoria della causa de) popolo, nella propria libertà sociale e nazionale, nell’avvenire del socialismo. La lotta, ingaggiata pur in condizioni di inferiorità contro una belva, che non conosceva limiti nello sfogo dei suoi più bassi istinti, nelle condizioni più difficili, trionfò sulle forze del passato e la vittoria di una rivoluzione, fatta di sacrifici e di vittime votate al riscatto della classe lavoratrice nostra e dell’umanità intera, giunse alfine a coronare pagine sublimi di gloria, le più nobili fra quelle scritte in ogni epoca dai popoli oppressi. Grazie all’eroismo dei nostri combattenti e del popolo tutto, che si schierò al loro fianco sul fronte dell’umanità sofferente sotto il tallone dell’oppressore secolare, fu raggiunto il fine: l'emancipazione sociale e nazionale dalle catene della servitù del passato. Con la vittoria della rivoluzione si aprì così una nuova epoca della nostra storia, nella quale s’imprimono le conquiste dei nostri popoli ed ebbe inizio l’ascesa verso la meta agognata; l’edificazione della patria socialista, indipendente e forte, madre affettuosa di popoli, che oggi garantisce ai propri figli un’avvenire certo e li protegge nella loro pacifica lotta per il benessere. Questa vittoria brilla anche oggi nel sole d’estate, in un’apoteosi radiosa di popolo. Riandando all’in-dietro col pensiero a dodici- anni di vita vissuta intensamente, possiamo constatare che essi già danno copiosi frutti e ancora li daranno, più numerosi, per la felicità di tutti noi. Oggi, a distanza di dodici anni, il nostro ricordo ritorna ai tempi deel dolore e della servitù, non per soffrire quelle pene, ritorna portando con se un bagaglio secolare di lotte per la libertà, di vittorie e di esperienze, di gioie e di amarezze, ma sopratutto un bagaglio di nuove vittorie, di volontà per continuare la via dell’edificazione socialista, intrapresa già allora', nella fraterna comunità dei popoli jugoslavi, artefici della rivoluzione sotto la guida del Partito Comunista e del compagno ’/ito. L'insurrezione fu. infatti, il risultato di un lavoro politico costante e intenso, della dirittura morale, della chiarezza delle prospettive socialiste, e della fedeltà alla causa del popolo, e dell’umanità allevate nelle file della classe lavoratrice dai suoi figli più dediti, dai comunisti. Oggi, celebrando gli anni della lotta e del lavoro socialista già dietro di noi, gli anni di dure esperienze superate vittoriosamente, si rafforza in noi la certezza nell’avvenire del socialismo e la consapevolezza di essere dalla parte del vero e del giusto e di difendere, in uno con i nostri diritti, quelli di tutti i popoli amanti della pace e della collaborazione internazionale, nello spirito del vero internazionalismo, Lo slancio rivoluzionario, che ha guidato i nostri popoli dall’inizio fino alla conclusione vittoriosa della Lotta di Liberazione nazionale, oggi, ancora e sempre, anima tutta la nostra lotta e il nostro lavoro. Quando noi edifichiamo la nuova società socialista, comunità concorde di popoli, non dimentichiamo il passato. Per questo vi torniamo col ricordo Non dimentichiamo, non vogliamo dimenticare, l’obbrobrio dell’oppressione e l’umiliazione subita dai nostri popoli e sopratutto non dimentichiamo le vittime di coloro che, per satollare le proprie brame di conquista e la sete di potere, succhiarono il sangue dalle nostre vene, che si dissetarono con nostro sudore e infierirono per secoli sulle carni vive dei nostri popoli. Non lo dimentichiamo perchè non vogliamo più questo triste passato e perche intendiamo opporci a qualsiasi prezzo a chi vorrebbe allungare ancora le sue rapaci mani su una terra che è soltanto nostra. Sappiano questo tutti i nemici della nostra terra, dagli imperialisti d’oriente a coloro che, in Occidente, vorrebbero intralciare la via che abbiamo intrapreso e riportare ira noi la frusta dello sfruttamento. Sappiano questo, in particolare, le forze dell’imperialismo straccione e della reazione vaticana. Nessuno oserà porre piede impunente-mente su ciò che è nostro per sempre. Dopo dodici anni siamo ancora gli stessi, con la differenza che oggi siamo molto più forti e preparati. IL DISCORSO 'DEL COMPAGNO EDVARD KARDELJ ÌLL0 SCOPRIMENTO DI UN MONUMENTO A BORIS KIDRIÜ Pr0V0CQZÌ0IlÌ COIMIìformiSte Z” La nostra prassi socialista ha vinta sie calunnie e sulle menzonne Li organizzazioni della Lega dei Comunisti in tutto il paese discutono sullo lettera del Comitato Centrale Il Vice presidente del Consiglio esecutivo federale, Edvard Kardelj, ha parlato domenica a Rogaška Slatina in occasione della cerimonia dello scoprimento di un monumento a Boris Kidrič. Kardelj, di fronte a numerosa folla di partecipanti alla cerimonia, ha ricordato la figura e l’opera del grande1 rivoluzionario scomparso. «Nella lotta per i diritti dei lavoratori e per il socialismo — ha detto Kardelj — Boris Kidrič ha dato tutto quanto poteva dare. Con la sua energia e con il suo amore per i lavoratori Egli ha contribuito in notevole misura allo sviluppo del socialismo. Odiava tutto quanto era diretto a perpetuare lo sfruttamento dei lavoratori. Egli è stato veramente un compagno ed un internazionalista che ha lottato per la causa del proletariato. A lui spetta il merito di aver indicato la via per il superamento delle difficoltà economiche nelle quali la Jugoslavia si è trovata in seguito all’azione aggressiva sovietica. Il monumento a Kidrič è il monumento alle aspirazioni e alla lotta del nostro popolo. «Oggi, — ha continuato Kardelj — siamo andati tanto avanti nello sviluppo dei nostri rapporti socialisti interni, che nessuna forza potrà piu distoglierci dalla storica via intrapresa. L’energia e l’iniziativa delle masse popolari fanno girare la ruota della storia soltanto in avanti, verso un maggiore sviluppo delle forze produttive nell’economia e verso una maggiore democratizzazione per l’affermazione dell’autoamministrazione sociale. Nella nostra lotta noi abbiamo raggiunto un’altra vittoria in campo internazionale. La nostra realtà socialista, i risultati concreti della nostra prassi e della nostra teoria, hanno trionfato sulla campagna di menzogne e di calunnie scatenata daU'egemonismo imperialista di Mosca». A questo punto il Vicepresidente del Consiglio esecutivo federale è WASHINGTON — La conferenza fra i ministri .degli esteri degli USA, Gran Bretagna e Francia, conclusasi il 14 e. an., 'ha proposto alTUBISS una conferenza quadripartita dei ministri degli esteri per l’esame dei problemi tedesco e austriaco. FAN iMÌU'N JOM — Si sono riunite ieri, dopo un rinvio dii 24 ore, richiesto sabato scorso dai ci n ornarci i-sti, le ‘delegazioni (per le trattative armistiziali, addivenendo ad un accordo armistiziale. TOKYO — Grandi inondazioni hanno distratto letteralmente tre. vii- ' laggi alla foce idei fiume Arila, 100 Km. a sud di Osaka. 1 morti sono 400 e i idispersi 2.310. passato a parlare della crisi del mondo cominformista. «Nello stesso regno del dispotismo burocratico stalinista — egli ha detto — stanno accadendo cose che dimostrano come le forze socialiste abbiano cominciato ad intervenire sempre più attivamente a spezzare la dispotica corazza del capitalismo di stato. Testimoni di ciò sono non solo i movimenti delle masse popolari nella Germania orientale, in Cecoslova-chia e in altri paesi, non solo i mutamenti in Ungheria, ma anche gli stessi avvenimenti nell’Unione sovietica. Mi riferisco in particolare alla caduta di un tipico rappresentante della casta burocratica, quale era Béria. Indipendentemente dagli scopi che il gruppo di Maljenkov si propone, dobbiamo constatare il carattere positivo dei fatto che uomini nuovi non possono affermarsi alla testa dello stato sovietico se non minando la forza dello stesso apparato dell’NKVD, colonna del dispotismo staliniano. L’avvenire dimostrerà su chi la gente di Maljenkov» cercherà di appoggiarsi. Non hanno grande scelta: su una nuova NKVD, sulla cricca militare o sulle masse popolari. Nel primo caso la crisi del sistema si prolungherà e si inasprirà nelle sue forme. I! secondo caso invece condurrebbe solo ad iniziative aggressive. «Il sistema che a nome del socialismo i sovietici volevano imporre al nostro popolo — ha detto ancora Kardelj — è entrato in una fase di grave crisi interna proprio nel momento in cui i risultati concreti confermano ogni giorno la giustezza della nostra via socialista, sìa nello sviluppo dei rapporti democratici aU’interno che nei rapporti pacifici sul piano della collaborazione internazionale. Non credo di esagerare affermando che in questo senso hanno contribuito molto anche là decisa resistenza dei popoli jugoslavi all’azione aggressiva sovietica e i nostri successi nell’edificazione del socialismo. «Gli avvenimenti hanno dimostrato che i popoli jugoslavi sotto la guida del compagno Tito hanno raggiunto una grande vittoria morale e politica e che i loro successi nella prassi dell’edificazione socialista hanno una forza morale e politica che supera i confini del paese. «Boris Kidrič non ha potuto vedere questi ultimi risultati della nostra lotta. Egli era tuttavia sicuro che sarebbero stati raggiunti perchè ha lottato e lavorato per il loro raggiungimento. Il nome di Kidrič è indissolubilmente legato a questi risultati. Abbiamo cura, compagni, del monumento a Boris Kidrič — ha concluso Kardelj — e della grande causa socialista per la quale egli ha lottato. * Come preannuiiiciato, dopo la riunione plenaria tenuta recentemente a Briomi, il Comitato Centrale della Lega dei Comunisti della Jugoslavia ha lini vi ato a tutte le organizzazioni una lettera, ohe in questi giorni è aggetto di una larga discus-ione, ori- ginando, in lullo il paese, ujTiniten-sa attività politica per la messa in pratica delle decisioni in essa contenute. Dopo le riunioni plenarie dei Comitati Centrali delle singole repubbliche, la discussione si è allargata ai comitati distrettuali, cittadini e alle organizzazioni di base, dove i comunisti analizzano soprattutto le deficemze nella ricerca del .modo migliore di eliminarle. In tutta la Croazia è in corso un’esame generale e particolareggiato delle organizzazioni del Partito e dell’attivkà politica dei membri. A Fiume, Pola e negli altri centri dell’Istiria sono emerse critiche notevoli sull’inisuffieente lavoro politico dei comunisti, in particolare per quanto riguarda i nuovi metodi di 1 avoro con le masse, decisa dal VI Congresso del P.C.J., la gestione sociale dell’economia. Tap prof onidimen-to della democrazia socialista, Fattività culturale, le cure per la (gioventù e altri ramni della nostra vita sociale. Anche in Slovenia si accelerano i tempi per Tallargamento della dismissione. Attualmente la lettera è in esame presso le direzioni distrettuali della Lega dei Comunisti. A Lubiana e, altrove, in consultazioni fra segretari delle 'organizzazioni di base, sono state criticate le deficienze riscontrate nel lavoro politico dei comunisti. In questi giorni tutte le organizzazioni di base stanno studiando la lettera del Comitato centrale e traggono i necessari ammaestramenti per la messa in praticò delle direttive in essa coni emit e. NUOVI INCIDENTI al confine albanese Nonostante alcuni segni esteriori che potrebbero costituire le condizioni per una diminuzione delle provocazioni sui confini fra il nostro paese e i satelliti dell’URSS — come a esempio il ripristino di normali rapporti diplomatici con Mosca, l’accettazione da parte romena e ungherese della proposta jugoslava sulla formazione di commissioni d’inchiesta miste per gli incidenti di confine — esse non accennano a diminuire. Sul confine albanese gli incidenti provocati dalle guardie confinarie e da gruppi di terroristi, che il governo di Tirana invia nel nostro territorio per compiere atti di spionaggio e sabotaggio, hanno assunto negli ultimi tempi proporzioni ancor più gravi di prima. Infatti, mentre nel gennaio di questo anno gli incidenti furono 4 soltanto, nel febbraio e marzo rispettivamente 7 e 3, in aprile il loro numero salì a 13, nel maggio a 16 e ad ancor più negli ultimi mesi. Le provocazioni più gravi si sono avute il 12 e il 14 luglio, quando gruppi di terroristi albanesi hanno oltrepassato in forze il confine protetti dal fuoco delle guardie confinarie. Il Segretariato agli Esteri della R.F.P.J. ha protestato energicamente contro il ripetersi dei gravi incidenti. Si apprende intanto che il 27 c. m. si riuniranno a Temišvar le delegazioni jugoslava e romena per definire l’accordo sulla formazione della commissione mista d’inchiesta proposta dal nostro governo. E’ prevedibile che fra non molto si addiyerrà pure ad un incontro con gli ungheresi per risolvere la medesima questione. ■GUIGUIiNA — Il Nicaragua è stato limvaso da miriadi idi zanzare. Particolarmente colpita è rimasta la zona di Cuàcuina, i cui abitanti sano staiti; costretti ed evacuare ipcr alcuni giorni le rispettive città. Un passo indietro Ora che De Gasperi ha formato, almeno nominalmente, il muovo governo italiano, Traomo della strada ha ragione di domandarsi perchè mai siamo state fatte ile elezioni. In realtà negli ulitimi decenni di storia italiana non si è mai verificato un eguale caso di completo spregio della volontà espressa dalla popolazione in sede elettorale e della situazione politica determinata da una consultazione degli elettori. De Ga-speri ha composto il suo ottavo gabinetto come se le elezioni non ci fossero state, peggio ancora come se il suo partito rappresentasse la maggioranza del popolo italiano. E ciò a Bolli 40 giorni di distanza dal netto nò che la vera maggioranza degli italiani ha detto a De Gasperi e alla sua politica, bocciando la legge traf-fa e imp eden-don e la scatto. La consultazione del 7 giugno ha creato nella penisola ucna situazione politica nuoiva, in quanto ha tolto ai clericali il (potere idi fare a disfare e soprattutto di sgovernare a loro piacimento. Nelle conversazioni politiche avute dne settimane addietro con i capi dei gruppi parlamentari, lo stesso presidente idei Consiglio ha dovuto amaramente rendersi conto di non pioiter contare su una maggioranza precostiìtuita. L'ALAMBICCO Clima Con le premesse create e col clima derivato in Trieste attraverso il compiacimento del G.M.A. nulla può attendersi oggi di diverso da quanto sta succedendo. Senza risalire a vecchia data, basta considerare alcuni fra i fatti ed episodi, relativamente recenti ed attuali, per ricevere la convalida di questa amara realtà. Nel maggio 1952 — a seguito della gazzarra fascista, inscenata nel marzo per ottenere il pagamento della «cambiale firmata in bianco dai tre grandi» e per effetto degli accordi di. Londra, derivati da quella gazzarra fra gli cdtri consiglieri e funzionari del governo di Roma insediati in Trieste figura uno dei peggiori nemici in camicia nera ed orbace della Nuova Jugoslavia, ossia De Castro, il consigliere ascoltato prima da Mussolini. ed ora del G.M.A. Un miglior taumaturgo per far risalire alla superficie i più luridi rigurgiti di fogna non poteva essere scelto ed ecco De Castro solennizzare nel novembre la vittoria dei asette-centomila» morti, ponendo a contatto nei simposi celebrativi della ricorrenzai, gli Alessi, i Suvich ©rie., con gli alti ufficiali, inglesi, da essi per lunghi anni stramaledetti. Nella stessa ricorrenza il più fanatico strumento di Hitler in Italia, Valerio Borghese, può celebrare i fasti. delle sue gesta criminali in un teatro di Trieste e formare un corteo dove spiccano i neri gagliardetti della morte ed i nastri della X Mas. Nel clima formatosi a Trieste at- traverso questi e tanti altri fatti ed episodi consimili, tutti tesi alla ri-valorizzazione del passato regime e dei suoi peggiori arnesi, non poteva mancare un qualche provvedimento od atto formale del G.M.A. che rispecchiasse questa situazione di fatto, caratterizzata dal risorgente fascismo in Trieste. Ed ecco l’ordine perentorio della rimozione delle tabelle bilingui nei comuni sloveni, ordine che si richiama ed esige il rispetto della legislazione fascista in materia razziale. Nulla quindi di più consono a questo clima, del rifiuto al visto opposto dal G.M.A. a quattro ufficiali dell’Armata liberatrice di Trieste che dovevano partecipare ai funerali del loro collega Adamič. A tale rifiuto la giusto riscontro l’altro opposto'negli scorsi giorni dallo stesso GJM.A. per l’estradizione dell’ex questore repubblichino, Tebaldi, macchiatosi dei più orrendi crimini ai .danni della popolazione di Bologna negli aìi-ni 1943-44 e di cui dovrebbe oggi rispondere di fronte ai tribunali di quella città. Autorità (Tuna voce «Al giornale (triestino che aveva rauftorità del numero, ehe in quel tempo contava assai, dovevasi oon-tirappore un’altra autorità, quella di una voce che potesse parlare anche al Governo su tutti i problemi di Trieste e delle terre dii confine con la certezza di pesare per il suo provato ‘patriottismo, sulle deliberarci o-ni ,di quello. Questa voce, questa autorità non poteva averla ohe il «Pic- eoloi». (Silvio Benko all Piccolo di Trieste — Mezzo secolo di giornalismo)) a pag. 250). Ora quella «voce» e quella «autorità» sono degnamente rappresentate ed assunte in Trieste da Rino Alessi corregionario, fidato ed intimo amico di Mussolini, prima direttore de all Piccolo» ed ora padrone del «Giornale di Trieste», il quale perciò ha tutti i titoli per aparlare al Governo», 'rimpastato in questi giorni a Roma e per afàr pepare d suo provato patriottismo sulle deliberazioni». Ed ecco un saggio di come parla Bino Alessi attraverso il suo aGior-naie di Trieste» del 16 c. m. : «Trieste chiede al nuovo Governo De Gasperi continuità ed intensificazione degli sforzi per la soluzione del nostro problema nella politica estera con un più ampio ed organico programma di rivalutazione morale e materiale delle nostre Forze armate... Noi, secondo le intese a-tl antiche, assolviamo un mandato che dà diritto a un adeguato rioonoscii-raento dei sacrosanti interessi italiani e non al loro sistematico disconosci-mento... C’interessano le cose, i fatti, o, per essere espliciti, je’inter essano le divisioni cora zza tei». Alessi precisa anche le ragioni e gli obiettivi per cui ainteressano » all’Italia ale divisioni corazzate»: )contro «un paese per la sua storia e natura bellicoso, (governato da un pugno di avventuri ori irresponsabili, capaci di qualunque gesto». Che, naturalmente. sarebbe il nostro / Egli ha però voluto fare ugual mente il governo. Un governo di soli democristiani ohe potrà contare alla camera solo sui 262 voti clericali e forse sui miseri ^cinque che hanno potuto raggranellare i repubblicani di Pacciardi. Un governo di minoranza quindi che pretende di agire ed amministrare a nome del popolo italiano. Queste considerazioni, che sono poi quelle dell’uomo deilla strada, non esauriscono però il problema politico, iche si pone in termini di prospettiva: su quali basi politiche De Gasperi ha composto il nuovo Governo? In qiuale modo pensa di superare lo scoglio del voto dì fiducia al parlamento? Il Presidente idei Consiglio sa benissimo che non potrà contare sui voti idei social-democratici e dei liberali, i iquaìli si asterranno, i primi certamente e i secondi quasi sicuramente. Sa -anche che contro di lui voteranno, seppur per opposte ragioni, sia i social-cominformasti che i neofascisti del M.S.I. In queste condizioni il fattore determinante è rappresentato dal gruppo parlamentare monarchico. iSe i seguaci di Lauro voteranno contro De Gosp eri ,:1 nuovo governo cadrà prima ancora di essere nato. Se invece si asterranno, il leader democristiano riuscirà a varare il suo ottavo gabinetto con uno scarto minimo di una ventina di voti. A questo punito è logico presumere ohe De Gasperi, malgrado le sue indignate smentite, si sia deciso a tentare l’avventura dèi nuovo governo solo perchè sicuro di avere in tasca la carta della benevola astensione dei monarchici. E’ infatti difficile credere ohe egli abbia voluto giocare tutto per tutto contro una incognita quale quella del voto di fiducia. La canta delFastensione dei seguaci di Lauro è pero un fatto politico. 11 nuovo governo vivrà fino a quando lo vorranno i monarchici e questi non mancheranno certo di ricordare a De Gasperi 1 ipoteca posta con la loro astensione sulla sua azione di 'Governo. Ciò è quanto -dire Che dinanzi alle due alternative poste dalle elezioni dèi 7 giugno, spostamento a sinistra o spostamento a destra, il leader clericale, come era d’altra parte logico attendersi, ha scelto nettamente la seconda. Il nuovo governo italiano è stalo definito da qualcuno «governo balneare». Non è infatti difficile prevedere che comunque avrà vita breve e difficile. Viste le condizioni in cui è nato avrà in pratica o il compito di preparare il terreno per una alleanza ufficiale e definitiva fra clericali e reazionari monarchici o quello di dimostrare concretamente che la situazione è tale da esigerè- nuove elezioni a breve scadenza. Fra \t due prospettive la prima è naturalmente quella sostenuta dalla grossa industria, dall’alta finanza, da-H’A-zione Cattolica e dal Vaticano. De Gasperi si presenta oggi ai due rami del parlamento per presentare i suo programma di governo. I prossimi giorni ci diranno se il suo otta vo gabinetto è nato morto o se vi vacichierà per qualche tempo in firn zione degìli interessi della conserva zione sociale a cari dovrà la sua bre ve esistenza. RENZO FRANCHI DODICI ANNI sono trascorsi da quando i nostri popoli sono scesi in lotta contro Voc-cupatore e . . . . . . in lunghe marre fra In nove contro il nemico . . . . . .sulle postazioni . . . nonostante i plotoni d esecuzione nazifascisti . nonostante le massicce offensive . . . . .. & iV* hanno liberalo la propria terra, cardando gli usurpatori. v._______________________________________________________________J LA PESCA HEL CAPODISTRIANO Per lo sfruttamento razionale delle ricchezze del nostro mare Riteniamo utile di illustrare con una serie di articoli il problema della pesca nel distretto di Capodistna per interessare ad esso quanti hanno a cuore questo particolare ramo .di attività e lo sviluppo della nostra economia in generale. Ci proponiamo, come risultato, un maggiore interessamento per la pesca e per lo sfruttamento del nostro mare in genere. Una parte molto importante della nostra economia è rappresentata dalla pesca, cioè dallo sfruttamento delle ricchezze naturali del mare. Lo sfruttamento del mare con la pesca, con l’allevamento di conchifere ecc. è oggetto di attenzione e di studio in tutte le località costiere, il che sta a dimostrare come esso sia sentito e importante. Il pesce e gli altri frutti del mare costituiscono un' prodotto molto adatto non solo come alimento per l’uomo, data la ricchezza di grassi, vitamine ed altre sostanze utili all’organismo umano che essi contengono, ma assumono anche una sempre maggiore importanza in altri rami dell’attività economica, come l’agricoltura e l’industria. Difatti, enormi quantità di pesce fresco, oltre ai cascami di pesce delTindu-stria conserviera alimentare, vengono lavorati per ricavare farina di pesce, olio ed altre sostanze vitaminiche. Nell’allevamento del bestiame si impiegano sempre maggiori quantità di farina di pesce per la preparazione di mangimi ad alto potere nutritivo. L’impiego dei prodotti della pesca a questo scopo, ha preso uno sviluppo tale per cui sul mercato internazionale la richiesta di farina di pesce è più grande dell’offerta. Nei paesi nord-europei, dove l’allevamento del bestiame è molto sviluppato, è in istudio la conservazione della farina di pesce al naturale, dopo opportuna macinazione e trattamento chimico. Tali misure fanno si che il prodotto, cosi ricavato, mantenga tutte le sostanze nutrienti del pesce e che vanno in parte perdute con l’attuale sistema di lavorazione per ricavare la farina, per l’estrazione dell’olio e delle sostanze vitaminiche. Ne deriva che la pesca ha una grande prospettiva di sviluppo anche e semplicemente in riflesso alla sola agricoltura. L’olio di pesce costituisce poi un prodotto ricercato, specie per l’industria dei pellami. Negli ultimi tempi l’olio di pesce, opportunamente raffinato, viene impiegato pure in sostituzidne dell’olio vegetale nell’industria conserviera stessa. Tornando alla pesca come fonte di largo consumo per l’alimentazione della popolazione, non occorre sottolineare come i suoi prodotti siano largamente ricercati e come lo sarebbero ancor più se i prezzi ai vendita al minuto fossero più convenienti, diminuendo quindi la richiesta delle carni, a tutto ed evidente vantaggio della nostra economia in genere. Nuova conlezione del pane Il 15 luglio sono entrati in vigore nel distretto di Capodistria i nuovi prezzi di vendita del pane e della farina. La farina integrale, di qualità del 10 per cento migliore dell’attuale, è stata messa in vendita al minuto al prezzo di 39 dinari al chilogrammo. Il pane confezionato con tale farina costa dinar 39 al chilogrammo. E rimasto invariato il prezzo della farina doppio zero e del pane confezionato con la stessa, però è previsto il ribasso del prezzo anche per farina di questo tipo. Un capitolo a parte, poi, nello sfruttamento del mare, è rappresentato dall’industria conserviera che richiede come materia prima fondamentale, appunto il pesce. Per la praticità e la facilità del loro piazzamento i prodotti del pesce conservato, le salse, ecc., trovano sempre più la'rga diffusione, specie nei centri industriali, anche perchè nell’industria prende sempre più piede l’impiego della manodopera femminile. Le donne impegnate nel lavoro, disponendq di minor tempo per le loro faccende domestiche, si servono maggiormente di prodotti, cioè di alimenti conservati. Quindi pure da questo punto di vista la pesca, con i suoi prodotti, ha ottime prospettive di sviluppo. Fra i prodotti di mare molto ricercati ed apprezzati, anche per il loro sapore, sono l’ostrica ( Ostreq edulis), i MitiMi, ossia il «Pidocchio» e il «Mussolo», il Dattero di mare CLitodomus lithophagus) ecc, Questi conchiferi, per il loro squisito sapore, sono generalmente conosciuti come «frutti di mare» e hanno un largo consumo fra la popolazione. Alcuni di essi, come ad es. le ostriche, sono molto pregiate e considerate vivanda di lusso, di cui si fa grande consumo nei migliori alberghi di tutto il mondo. Certe varietà di conchiferi, come il «Mussola», il «Pidocchio» e l’ostrica presentano il grande vantaggio di poter essere allevati in massa e perciò con grande reddito. Da quanto sopra esposto appare evidente come lo sfruttamento del mare ih genere, meriti la massiima attenzione, perchè esso può rappresentare un’ottima fonte di reddito e quindi un coeficiente attivo nel nostro sviluppo economico. Naturalmente per ottenere ciò occorre dedicare allo sfruttamento del mare le cure e i mezzi necessari affinchè esso sia praticato in modo razionale, cosi da realizzare una rilevante quantità di prodotti a prezzo conveniente, tanto per i consumatori diretti quanto per l’industria conserviera e per gli altri impieghi nell’agricoltura. Il problema della pesca e dello sfruttamento del mare è, quindi, molto attuale per l’economia del distretto, data la sua posizione geografica e le altre condizioni esistenti. Tuttavia esso non è tenuto ancora nella dovuta considerazione, anzi è soggetto spesso a incomprensioni e noncuranza da cui nel passato sono derivati rilevanti danni, danni che potranno ripetersi non rimediando al più presto. L’incomprensione e la noncuranza accennate, sono dovute anche al fatto che all’infuori dei pescatori e di qualche altro rappresentante popolare, non esiste una sufficente conoscenza della problematica della pesca da parte di quelle persone che, per essere rappresentanti popolari oppure responsabili negli organi del potere e della nostra economia, hanno la possibilità ed il dovere di provvedere affinchè la pesca prosperi neU’inte-ressc economico del distretto. Necessita tenerne quindi conto e tutti gli interessati, specie nelle cittadine costiere, devono impegnarsi più da vicino per Tineremento della pesca e per lo sfruttamento del nostro mare. Da noi esistono ottime condizioni obbiettive e subiettive per lo sviluppo di questo ramo di attività che nel passato ha raggiunto, a periodi, un elevato livello. Occorre solo saper sfruttare queste condizioni con i provvedimenti necessari. 1 risultati non potranno mancare. La condizione fondamentale è costituita da attimi quadri, formati da un buon numero di pescatori, affezionati al loro lavoro ed esper- ti dei sistemi più adatti per la pesca nel nostro mare, oltre che capaci nell’uso e nella manutenzione dei mezzi di produzione. Questi nostri pescatori hanno fatto già buoni progressi, parallelamente ai pescatori più progrediti dell’Adriatico, nell’introduzione e nell’uso di tutto ciò che di moderno la tecnica offre alla pesca. Ciò è avvenuto grazie al grande interessamento dei nostri pescatori, per il fatto che essi vivono esclusivamente della pesca, contrariamente a quanto avviene spesso nel resto della costa, dove i pascatori vivono di agricoltura e di pesca, cioè esercitando la pesca come lavoro complementare, cosicché il loro interessamento per essa è logicamente secondario. Perciò i nostri pescatori, interessati fortemente al continuo sviluppo della pesca, come loro unica fonte di guadagno ed esperti nel proprio mestiere, rappresentano veramente il requisto più rassicurante per un prospero sviluppo di questo ramo economico. Oltre la mano d’opera necessaria, abbiamo anche altre condizioni, come la posizione del nostro mare, il clima, le insenature di Sic-ciole e di Val Stagnon, l’acqua ricca di plancton ecc. Queste ottime condizioni naturali favoriscono il successo della pesca, ma esigono nel contempo un giusto interessamento e le dovute cure. Gino (continua) Dopo la notturna fatica sulla cupa distesa dell’acqua ritornano le reti al sole I SUCCESSI DEUH NOSTRA ECOHOlfllfl ' L'industria al microscopio delle cifre La gestione operaia della nostra economia rappresenta una delle maggiori conquiste del vostro ordinamento sociale. Di giorno in giorno i fatti confermano l’esattezza del sostanziale riordinamento della nostra vita economica e politica. 1 successi di un anno di lavoro cì schiudono le passibilità di rafforzare ulteriormente il ruolo della gestione operaia. Le cifre che esporremo ci dimostrano in modo chiaro tutto ciò che abbiamo conseguito, le influenze negative eliminate e quelle da eliminare. Lo sviluppo dell’economia e la regolarizzazione di fenomeni negativi si possono nel modo più semplice desumere dalle cifre che indicano da una parte la concessione dei crediti bancari e dall’altra gTimporti realizzati con i prodotti, rispettivamente con le merci. Naturalmente, considerando in questo modo lo sviluppo, bisogna tener conto degli elementi che influiscono sulla produzione e sul movimento delle merci. II periodo in osservazione — Luglio 1952 giugno 1953 — ci indica in sostanza un aumento in cifre assolute deH’uso dei crediti, quale conseguenza deH’aumento deU’atti-vità economica e in parte sotto l’influenza dei fattori inflazionistici della nostra economia. Dai dati in nostro possesso, risulta che la nostra industria ha conseguito dei risultati senz’altro soddisfacenti sia diminuendo le necessità dei crediti che aumentando il realizzo per la vendita dei prodotti. Se indichiamo l’uso dei crediti nel luglio 52 con 100 vedremo, che è in costante diminuzione e cioè: per arrivare alla fine di giugno al 73 % nei confronti del luglio dello scorso anno. Le realizzazioni della produzione luglio agosto settembre 52 100 145 195 e così via per arrivare, nel dicembre, a 604 %, e, alla fine del giugno 1953, al 267 %. Quindi dai dati riportati si può desumehe che la richiesta di crediti dalla quota 100 nel luglio 52 è scesa a una media dell’89 % mentre, di coltro la media del realizzo è salita al 206. E’ indubbio che questi risultati sono molto soddisfacenti e che si rispecchiano nel fatto che i collettivi di lavoro hanno accelerato la produzione, rispettivamente la vendita dei propri prodotti, e diminuito le riserve di merci e materiali. Bisogna sottolineare particolarmente la diminuzione di ‘queste riserve poiché ogni tendenza al loro aumento ha per conseguenza una più forte pressione sul mercato e il dissesto inflazionistico dei prezzi. Che cosa ci ha portato a questa Situazione favorevole? In primo luogo la coscienza dei collettivi dì lavoro che impiegano con parsimonia i mezzi messi a loro disposizione poiché gli interessi bancari incidono sugli introiti. Un altro fatto che ha avuto la sua influenza è la sempre maggiore disponibilità di merci sul nostro mercato. E’ doveroso però rilevare che vi sono ancora alcune aziende che accumulano i prodotti per poter funzionare senza difficoltà. Ciò succede particolarmente per le merci pei cui esistono ancora difficoltà nel rifornimento. Così l’edilizia tende a creare delle riserve di ferro, cemento e legname da costruzione. E’ logico che simili tendenze, talvòlta localmente giustificate, danqeggia-no l’economia in generale poiché ■influiscono sull’aumento dei prezzi del materiale. _ L’industria conserviera ha conseguito i migliori risultati per il fatto che è riuscita a vendere tutte lè vecchie giacenze di pesce conservato rimaste dalla produzione precedente. Causa la qualità scadente di questo pesce, siamo stati costretti a venderlo in conto compensazione, operazione questa non favorevole, ma questa $ra Tunica via di uscita. Buoni risultati sono stati conseguiti dai mobilifici. Essi si rispecchiano nelTaumento dei crediti, in cifra assoluta del 112 % e del realizzo nella misura del 148 %, nei confronti del giugno dello scorso anno. Bisogna però tener presente che in tale periodo i prodotti di questa industria hanno aumentato di prezzo del 16—17%, pur tuttavia il successo è innegabile anche perchè la produzione è aumentata di circa il 130 %. Ostrouska Rado (continua al prossimo n.ro) Dicembre 52 — 82 gennaio 53 — 85 febbraio 53 — 83 marzo 53 — 78 LE MANIFESTAZIONI DI E IL 27 LUGLIO NEL BUIESE Li pioggia non ha fermato i turisti • , , Le rosee previsioni, formulate agli albori della stagione turistica, non si sono avverate. Le cause non sono da attribuire questa volta nè alTorganizzazione della propaganda, nè al funzionamento dell’industria alberghiera, anche se qua e là si registra qualche vuoto che dovrebbe essere colmato. Tali cause devono essere attribuite esclusivamente a Giove Pluvio che, già dai primi del maggio, ci inonda dei suoi doni, intervallando solo qualche giornata di bel tempo. Tuttavia non possiamo guardare con tanto pessimismo all’andamento del nostro turismo che, pur con le condizioni climatiche sfavorevolissime, registra un progresso stagionale rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Delfino catturato con le... forche Pescare un delfino non è un’impresa eccezionale per dei pescatori, ma che dei contadini, armati dì «vili forche»,... catturino un delfino, lungo quasi due metri e mezzo e pesante circa un quintale, questa si', può essere definita una pesca inusitata. Cetin Lazzaro e Debernardi Giacomo da Salara, mentre, giorni addietro, stavano accudendo ai lavori agricoli nei pressi della foce del Cornalunga a S. Canziano, scorgevano un delfino che si dibatteva in prossimità della riva. Evidentemente il mammifero acquatico, inseguendo dei pesci, era finito in secca. Afferrate le forche, giù colpi sino a che il delfino non diede segni di vita, poi, legato con una corda, lo trassero a riva e, caricato su un camion, eccoli a fare i «buli», pei Capodistria. Commenti a non finire alTindirizzo dei due pesca ... dini i quali però verranno gratificati con 1500 dinari di premio per aver catturato un distruttore di reti e di pesci, Diffatti nei primi sei mesi del 1952 gli alberghi del distretto di Capodistria hanno ospitato 6.246 turisti, con 19.419 pernottamenti. Lo stesso periodo delTanno in corso registra invece 13.325 turisti, con 33.323 pernottamenti. Quindi un aumento nel numero dei turisti del 113 %. L’aumento dei turisti esteri non è notevole; dai 1.013 dello scorso anno, sono saliti a 1816 nell’anno inf corso, però è aumentato di tre volte il numero dei pernottamenti e cioè da 1.685 a 5.737. In sostanza, i turisti esteri hanno cominciato ad affluire appena nel mese di giugno, che, come noto, è stato quasi tutto piovoso. Nonostante ciò, gli alberghi della nostra zona hanno ospitato 526 turisti con 3.306 pernottamenti. 1 più numerosi figurano gli olandesi presenti nella nostra zona con 221 ospiti, seguiti dagli austriaci con 112, dai tedeschi con 74 e dagli americani con 46. Il rimanente è formato, da inglesi, belgi e svedesi. Ora sembra che Testate sia finalmente giunta con le sue giornate calde e assolate. Diffatti nel momento in cui scriviamo, il sole splende da tre giorni continui. Sono bastati questi tre giorni perchè alcuni alberghi registrino il completo. Le casette «week-end» della spiaggia di Ancarano sono tutte occupate, come lo è anche l’albergo «Triglav». In condizioni non del tutto felici si trova l’albergo «Metropol» di Pi-ra.no. Impegnatosi a termini fissi con agenzie turistiche estere, che poi causa la pioggia non hanno inviato i loro turisti, ha rifiutato parecchie offerte di agenzie nazionali che avrebbero inviato ospiti anche con la pioggia. Tale il caso non solo del «Metropol» ma anche di altri a Portorose, che per lo stesso motivo hanno avuto gran parte dei posti non sfruttati. Non era nostro intendimento trattare ora dei vuoti accennati poiché ci ripromettiamo ritornare sull’argomento. Dobbiamo rilevare però già ora che nel nostro turismo manca quel complesso di cose che costituiscono lo svago del turista. Non comprendiamo, ad esempio, come non sia possibile organizzare settimanalmente un fresco al mare. Già agli inizi della stagione abbiamo rilevato la necessità di organizzare delle riviste, delle manifestazioni concertistiche e sportive, Qualcosa si farà a quanto ci consta, ma per ora di concreto si ha solo l’arrivo di una Jazz-orchestra nazionale svizzera, composta di quindici elementi che, oltre ai ballabili comuni presenterà al pubblico del Palace, del Triglav, della «Vesna» e di Ancarano, alcuni pezzi caratteristici del folclore svizzero. Il suo arrivo è previsto per il 25 luglio e nella nostra zona si fermerà per cinque giorni. Domani ci ritroveremo tutti a Socerb : sloveni, italiani e croati dei distretti di Capodistria, Buie, Pin-guente assieme agli antifascisti della zona angloamericana del T. L. per festeggiare l’anniversario glorioso dell’Insurrezione popolare. Dopo dodici anni dal giorno in cui il popolo in armi scese in lotta contro Toecupatore nazifascista e contro gli sfruttatori, ci ritroveremo per riaffermare ancora una volta, al cospetto di quel mare che i nostri popoli hanno il diritto di possedere, la volontà di tutta la nostra gente di vivere in una comunità di popoli fratelli, edificatori del socialismo. Domani la solitaria zona di Socerb, che della Lotta è muta testimone si animerà di vita, e al cospetto di quegli spalti ormai spogli delle ombre di un triste passato, i combattenti e il popolo, stretto attorno ad essi, rivivranno i dodici anni di storia gloriosa, scritta col sangue, con i sacrifici e con il su- La stazione agricola del distretto di Buie Gli organi del Comitato Popolare Distrettuale di Buie da un pezzo a questa parte hanno varato tutta una serie di provvedimenti che testimoniano del geloso interessamento del quale sono oggetto i problemi delTeconomia locale. Particolare cura è rivolta al settore agricolo-forestale. In uno dei nostri scorsi numeri avevamo parlato dell’utile opera del servizio forestale. Allora demmo anche notizia della costituzione della Stazione agricola distrettuale. Non sarà male vedere ora un po più da vicino la struttura e i compiti del nuovo ente. La Stazione, che ha sede a Buie, si è costituita in ente a finanziamento autonomo. La direzione di essa è affidata a un comitato di amministrazione formato dai Rappresentanti di diverse istituzioni. L’unione delle aziende agricole distrettuali, quella delle organizzazioni cooperativistiche, il Consiglio e-conomico e il Consiglio per la cultura del C.P.D. avranno in seno alla Stazione agricola ciascuno un rappresentante. Del comitato di amministrazione di questa fanno parte inoltre due membri dello stesso collettivo. L’organo consultivo della Stazione agricola distrettuale è invece formato da uno speciale consiglio tecnico. Principale compito dell’ente è Tin-. cremento della produzione agricola e zootecnica. Qui si tratta di procedere a un minuzioso esame della situazione attuale e alla identificazione delle misure tecniche più a-datte a migliorarla e potenziarla. La stazione agricola dovrà pure occuparsi del miglioramento del commercio dei prodotti agricoli, studiare la eventuale trasformazione industriale di essi, indirizzare la produzione nel senso richiesto dal mercato. L’Äite è poi chiamato ad altro compito non meno importante, ad organizzare cioè la lotta contro le malattie delle piante e del bestiame. Le cooperative come pure gli agricoltori privati potranno servirsi della consulenza tecnica della Stazione, che potrà giocare, se seriamente condotta, un ruolo notevole nello sviluppo economico del distretto. dorè della nostra gente per la conquista della propria libertà. Oggi, vigilia del grande giorno, i trad:zionali fuochi torneranno a illuminare . le ftostre alture, mentre in varie località del distretto di Capodistria avranno luogo solenni celebrazioni. Da ogni località del distretto, mezzi di trasporto convoglieranno sin dal primo mattino i partecipanti al raduno, dove, alle 11 circa, le pattuglie partigiane presenteranno ‘ il rapporto marcia. Seguiranno brevi discorsi celebrativi ed avrà quindi iniziò la festa popolare che si protrarrà sino a notte. Domani, quindi, ci ritroveremo tutti a Socerb ! Il dodicesimo anniversario dell’Insurrezione popolare nella Croazia verrà festeggiato quest’anno nell’ambito comunale. Le organizzazioni sociali, e particolarmente l’Unione socialista dei lavoratori dei vari comuni del buie-se, hanno elaborato i programmi dei festeggiamenti ohe avranno luogo per l’occasione. A Umago, alla vigilia del 27 luglio, si terranno accademie celebrative in tutte le organizzazioni di base delTUSL. Per il giorno celebrativo, poi, le organizzazioni sportive hanno elaborato un ricco programma comprendente ; gare di tiro al piattello, un incontro calcistico, gare di bocce sul campo teste inaugurato, ed infine alcune partite di pallavolo. Chiuderà la festa una serata di danze ch^ culminerà con una tombola. I Cittanovesi- invece organizzano per la serata del 25 c. m. nel centro del Comune una accademia solenne con recitazioni. Il 26 un gran numero di cittadini si recheranno in gita a Postumia. Nella giornata del 27 si svolgeranno varie gare (sportive e cioè di tiro al piattello, di pallavolo, un incontro calcistico fra due squadre locali e, ultime, eliminatorie comunali per la competizione natatoria coppa «La Nostra Lotta». Anche a Buie verrà celebrato Tannuale dell’Insurrezione con una serie di accademie celebrative abbinate a spettacoli teatrali ed a gare rio_. «MILA GOJSALIČA» è un'opera schiettamente popolare, costruita, sui preziosi temi e formule armoniche del folclore jugoslavo e che, nelle sapienti mani del Maestro Gotovac, si trasformano per diven-tare musica e arte profonda e vera. Mai come di fronte a questa musica ci è apparso così chiaro e fruttuoso il processo d’osmosi per il quale lo spirito autentico e originale del pòpolo, che non può essere artista perchè un insieme di individui, viene colto da un individuo che a quel popolo appartiene, e che attraverso la sua personalità riceve una forma organica e ordinata, dando vita così ad una nuova opera d’arte musicale storiograficamente perfetta. Questa è la verità di tanta musica, da Bach a Verdi, da Stravinski a Bartok. In «Mila Gojsaliča» sono notevoli il senso squisito del teatro e l’armonia delle proporzioni. Il coro ha parte importante, specie nel I. atto, nel quale hanno pure indovinatissima collocazione i coloriti balletti folcloristici. L’orchestra, sebbene in pieno organismo, è trattata con mano sobria e leggera. L’esecuzione ha avuto uno svolgimento decorosissimo: protagonista Marijana Radev, mezzosoprano dalle qualità eccezionali e, accanto a lei, il tenore Uno dei gioielli turistici Josip Gostič, il basso Drago Bernardié e tanti altri tutti ammirevoli, successo fervidissimo e numerose chiamate per gli interpreti e per l’autore. La seconda serata ci ha riservato un lavoro di esecuzione piuttosto raro: il «FIDELIO», l’unica opera teatrale di Beethoven. Le bellezze di tale lavoro sono state poste in giusto rilievo dalla magistrale direzione del Maestro Milan Sachs e dalla preziosa esecuzione delle soprano Vilma Nožinić e Vera Grò-zaj dai bassi Griff, Neralié e Križaj e dai tenori Gostič e Paulik. Il concerto del giorno 6, eseguito dai migliori elementi del complesso, oltre a riconfermare il valore degli artisti già uditi, quali la Radev, Gostič e Bernardié, è valso come lusinghiera promessa per le serate successive nei nomi delle soprano Marija Podvinec e Bianca Dežman, del tenore Noni Žunec e del baritono Vladimir Rudžak, quest’ultimo fatto oggetto di una particolare simpatica accoglienza del pubblico. di Pola: l’hotel «Riviera» In «CAVALLERIA RUSTICANA» la Nožić spicca per le sue doti vocali e per il suo temperamento che nel ruolo di Santuzza le hanno permesso di brillare, forse più che in «Fidelio». Nella stessa serata del 7, venne pure eseguita l’opera «FACILI ACCI» di Leoncavallo, l) baritono Rudžak, nel prologo e nella parte di Tonio, ha dimostrato di meritare la simpatia tributatagli dai pubblico. Ottime Nedda e Colombina, Bianca Dežman e a posto žunec nella parte di Canio. La direzione orchestrale di Dimitri Zebre ha rivelato le ottime doti del giovane maestro. «OTELLO», la poderosa opera verdiana, eseguita il giorno 8, è stata presentata in una esecuz’o-ne meravigliosa. Sublime Desdemo-na è stata Marija Podvinec, dalla voce robusta ma dolce e pieghevole alle sfumature più delicate del personaggio. Affermazione completa del tenore Gostié più a posto che mai. Il basso Neralié dalla voce formidabile e dell’assoluta padronanza di scena è stato un Jago perfetto. Il t giorno 9, il «BARBIERE» rossiniano segna il trionfo definitivo del baritono Rudžak. Peccato che lo spettacolo abbia dovuto venir interrotto proprio durante l’esecu-/’zione dell’intermezzo del temporale per ... un temporale autentico sopravvenuto. Dopo l’intervallo del giorno 10, in cui il tempo ha avuto tutte le possibilità di sfogarsi (e a dire il vero lo ha fatto con una puntualità degna di nota) gli spettacoli riprendono il giorno 11 con un’altro colosso: «IL VASCELLO FANTASMA» ai mccarao Wagner. Ancora sul il maestro Sachs, animatore e preciso della difficile par-Lo hanno assecondato con arte superlativa la Podvinec, Neralié, Bernardié, Žunec e accanto a questi la Marušič, Paulik e l’ottimo coro. Imponente ed efficace la scenografia. Numerosissimo pubblico è accorso domenica 12 per assistere alla rappresentazione del «FAUST» di Go-uod, e non è certo rimasto deluso. A noi comunque è sembrato di rilevare negli interpreti una certa stanchezza, derivata senza dubbio dalle recite tanto addossate, ma anche la soprano Nada Tončič, che cantava per la prima volta al Festival, non è stata in grado di sfoggiare quella forma che però ha rilevato di possedere. Ripetiamo comunque che l’esecuzione è risultata ugualmente ottima, special-mente per quanto riguarda i balletti con i solisti Sonja Kaste, Milko Šparemblek, Djurdjica Ludvik, Ivica Sertić e Ladislav Sertié. Ha diretto Mladen Bašič. Il vento fa cantare le reti distese sulla riva. Una vecchia qualunque di Ohrida direbbe che é Marija a cantare. Meglio non crederci, perchè la leggenda dicq che porta sfortuna. Marija abitava una casetta alle pendici del gigante Karaorman. Al primo sole ella avviava il suo gregge sui rivi fioriti, dove il murmurc delle acque accordava di balza una musica eterna. Qui Vanča, il suo giovane amico pastore, suonava la «zurla». Il giovane più bello e più forte del paese, Vanča, sapeva suo. nare come nessun altro, e si dice che perfino le nuvole, perfino i venti si fermassero ad ascoltare. Marija intrecciava agili danze, così brava, così bella che tutto il paese la chiamava «la rosa dell’alba». Inaugurato un club unico in Jugoslavia. -1 milioni dii feltro del Popolo. - Nelle aziende industriali Nel decennale della formazione delle brigate partigiane del Litorale cose nell’edificio posto di fronte all’albergo «Bonavia» che, argutamente, viene chiamato dai fiumani l’arena di Fiume e che rappresenta uno spino proprio dinanzi all’albergo ospitante il maggior numero di turisti stranieri. Tra l’altro, dopo alcune proposte sulle canalizzazioni, sul servizio di nettezza urbana, ecc., nel secondo punto all’ordine del giorno si è criticato il Teatro del popolo, nel senso che dovrebbe seguire un criterio di maggior risparmio (diversi milioni è costata soltanto la messa in scena della «Aida») e che stipendia un troppo alto numero di prime donne. Sulle tasse si è accennato alla necessità di combattere l’aleoolismo, maggiorando i prezzi degli alcoollci dopo una certa ora. Fiume ne consuma tre volte piu di Zagabria pur avendo una popolazione notevolmente inferiore. Nei prossimi giorni saranno tenute le riunioni di massa nelle organizzazioni di base dell’USPL. In tema di discussione saranno il com- mercio e le assicurazioni sociali Sul primo c’è molto da dire in quanto pure a Fiume, in linea generale, il commercio lascia a desiderare per vari motivi, primo quel- lo degli abusivi aumenti di prezzo di certi articoli. Sulle assicurazioni sociali si discuterà sull’assegno pei i figli, sulle pensioni, sul lavoro extra ospedaliero ed altro. Nel porto il traffico marittimo è sempre intenso. Entro la fine luglio giungeranno 18 navi straniere con carichi vari di derrate e di materie prime, per poi ripartire col carico effettuato a Fiume per 10 più di legname destinato al nord Europa. In seno all’azienda di prodotti ittici «Riha» è stata tenuta una proficua riunione con la presenza di dirigenti e rappresentanti di aziende e cooperative pescherecce. Si è in generale rilevato che in questi ultimi mesi il pescato ha superato di un terzo il previsto, che sono aumentate le richieste dall’estero e che la flotta peschereccia è giunta nel complesso dell’Istria a 100 unità discretamente attrezzate. Tra le decisioni prese, va notata quella dello studio della pesca inauri paesi, del potenziamento del-l’industria ittica e della lotta per 11 ribasso dei prezzi. Unico in Jugoslavia, il Club dei marittimi inaugurato a Fiume nella ex sede del «Bar sport». Internamente il Club è meravigliosamente arredato con ogni confort e permetterà l’avvicinamento tra i marittimi jugoslavi e quelli stranieri, Infine, dopo la novità introdotta dall’azienda «Rankovic» che ha serrato i battenti alla produzione per recarsi in ferie collettive, va ricordata la rivalutazione dei mezzi fondamentali che è già stata portata a termine in alcune aziende, mentre nelle altre sono in corso i lavori delle commissioni. E’ un passo molto importante questo che consentirà agli organi di gestione di avere l’esatta visione del valore reale dei mezzi fondamentali e ciò concern e* a anche alla messa a disposizione di altre aziende dei macchinari che sono superflui per un determinato ramo industriale o commerciale e che invece sono ricercati da altri. Gradiscuta e i boschi di Tamova, dove altri carri armati falciavano indiscriminatamente le colonne disorganizzate, ormai senza armi. Erano stati giorni difficili. Una prova sovrumana di tenacia e di fede. Era passata ormai più dii una settimana. Dall’insurrezione generale si stava passando alla guerra partigiana. Si costituivano le brigate organicamente forti, oapaci di combattere anche in manovra. Le brigate erano raggruppate in divisioni, le devisioni nel corpus, il IX Corpus del Litorale. A seguito di quella consultazione .il giorno 17 ottobre 1943, con altri due compagni monfaJconesi, mi recai a Lokvica. Il giorno seguente sorse presso Lokvica il campo del nostro nuovo reparto. Remo, un ufficiale italiano rimasto con i partigiani, assunse il comando. Marega aveva la direzione politica, Viinicio Fontanot organizzava sul terreno i nuclei della futura GAP. Orfeo, Armando, Plinio, Mafaldo, il piccolo Guido, battevano il terreno per ricuperare armi e munizioni. Ogni giorno al piccolo campo affluivano nuovi compagni, monfalconesi, triestini, soldati dell’ex esercito rimasti a combattere per la libertà. Una settimana dopo tre piccole compagnie, ancora male equipaggiate, si schierarono in quadrato in uno spiazzo di terreno alle pendici del Monte Faiti tutto solcato di trincee e di caverne. Una bandiera tricolore, bianca rossa e verde con la stella rossa, fu issata sopra un albero. Lento si spersero le parole semplici di un solenne giuramento. ... e il battaglione d’assalto triestino era costituito,' a orgoglio perenne del proletariato italiano della nostra Regione e a monito dei nemici del popolo. M.A. Era stato un giorno di combattimenti. Poca cosa, a dire il vero, ma rappresentava l’inizio della nostra offensiva dopo qualche settimana di riorganizzazione, e di assestamento. Il presidio fascista di Comeno aveva tentato una sortita quel mattino. Un tentativo di col-legamento per mezzo di autocolonne con Gorizia attraverso il Carso. Presso Skerbina li avevamo attaccati. Uno scontro di breve durata, ma il fuoco era stato intenso da ambo le parti. Poi si ritirarono. All’accampamento nel bosco di Zagorelci, sopra SkeTbina, stavo assistendo Janko, un giovane diciottenne del paese vicino. Una pallottola gli aveva oltrepassato di fianco il torace. Lottava disperatamente contro la morte in una lunga a-gonia. Per la prima volta dopo oltre un mese di lotta partigiana mi sentivo preso da un senso indefinito di pena, di dolore e di odio. Una giovane vita stava spegnendosi fra -le mie braccia, ed eravamo impotenti. Indisbintamente sentii che mi cercavano. Mi ritrovai nella tenda del comando del battaglione, il III battaglione della neo costituita brigata Kosovel. Quella sera stessa ci fu riunione. Eravamo una quindicina, ma molti erano ancora sbandati o erano rimasti presso altre unità. L’offensiva delle divisioni corazzate tedesche aveva travolto il fronte di Gorizia. I reparti dei partigiani italiani che combattevano in quel settore erano stati dispersi. Assieme a migliaia e migliaia di combattenti sloveni, di uomini, donne, giovanissimi, avevano percorso il calvario attraverso il ponte di Ricorrendo il X. anniversario della fondazione delle Brigate del Litorale, il popolo ricorda i duri tempi della Lotta. Nella foto : Un prete fascista aiuta a spedire un partigiano sotto terra DIARIO DI LOTTA IL FESTIVAL Dl POLA QtWtfvw- -, Ìù'-Mv 'iltèsvi'J' m MB manifestazione di grande portata A COME INSEGNARE l’ordine ai bambini MMS& Nemmeno la mamma, non occupata fuori casa, »può mantenere l’or din e in casa qualo* ra essa stessa non sia abituata già dalla sua giovane età a mantenerlo e se in ciò non viene aiutata dagli altri componenti la famiglia. Per questo è necessario abituare già dall’Infanzia i (bambini a curare l’ordine in modo che per loro rondine divenga una forza d’abitudine, una cosa indispensabile nella vita . 1 bimbi sono portati ad imitare i grandi. In una famiglia ordinata non si deve sentire: «Dov’è ... Non posso trovare ...» e perdere tempo prezioso alla ricerca degl,» oggetti, ma ogni cosa, dalla più grande alla più piccola, deve avere il suo posto prestabilito, pratico e accessibile. Ancora nel periodo di allattamento durante il bagno, i pasti, eicc. s’inizia ad insegnare al bambino a mantenere Fondine. Gradualmente tale insegnamento isi sviluppa attraverso i giocattoli. Si otterrà il successo più facilmente, con esempi concreti palpabili. Esistono vari metodi per inculcare nei bambini il senso •dell’ordine. In ogni caso i metodi forzosi sono assolutamente da escludersi. Il bimbo deve essere curato, quasi studia-to, -direi di giorno in giorno, ni a in un modo imperce tt' bile per Ini, affinchè non stufatili, ottenendosi il centro della famiglia. Ed ogni bimbo ha qualcosa di «suo», cosicché anche L metodi devono essere adattati a questo. Ecco alcuni esempi. ‘Nell’armadio per la biancheria ogni membro della famiglia ha il suo reparto. Di tanto in tanto chiamo i bimbi: — Vegliamo ordinare un pò l’armadio. Ciascuno il proprio reparto e poi vedremo di ehi sarà il più bello. — /Si mamma, si ! - Que- sto è per loro interessante, poiché sarà un lavoro comune e, per di più lavorano e sono in gara con me. In tale occasione ho insegnato loro come si ordinano, a pair te le mutandine, a parte i fazzoletti, le calzette nel cassetto eoe. Però, nonostante gli avvertimenti, la ragazzina più grande ribalta tutto, quando prende qualcosa. Una volta, alla sua presenza e quando «per caso» era presente una mia amica amata dai bambini, aprii d’ua tratto l’armadio. —. Come è ben, ordinato il tuo armadio ad eccezione di questo solo reparto! Io, con calma, le spiegai di chi era tale reparto e che ciascuno risponde per l’ordine del suo. — Come, la più vecchia è la più disordinata? Da quel giorno, la bimba incominciò a mettere in ordine le proprie cose. Quando incominciarono a frequentare le scuole ciascuno ricevette il proprio cassetto per i libri ohe ora tengono loro stessi a posto. Anche sulla via indicavo ai bimbi come è brutto quando qualcuno è disordinato. — Guardate questa bimbetta con le scarpette sporche. E quando ritornavano a casa erano loro stessi a pulirsi le scarpe dicendo : «Non vogliamo essere come lei.» Lamentarsi di loro dinanzi a terze persone, non ritengo abbia qualche effètto. Anzi continuando di questo passo, rende : bimbi .indifferenti verso il parere degli altri. Mentre essi devono provare vergogna per il loro disordine, per cui questo conservai sempre come ultima riserva. Ecco un esemp io : La bimba andò a scuola senza aver lasciato il proprio vestitino al posto prestabilito. Io lo misi a posto e quando ritorno la avvertii. Ben presto il fatto si ripetè. Se io lo rimettevo nuovamente a posto, nuovamente tutto avrebbe potuto ripetersi, per cui lasciai il vestitiino sul divano quantunque attendessi delle visite. Intanto ritornò anche lei dalla scuola e restò sorpresa trovando il suo vestitino sull divano tra le mie due a mi (be. Vedi con il tuo vestitino hai occupato un posto che non era il suo. iSe io facevo lo stesso, avrei dovuto appendere i miei ospiti al posto del tuo vestitino. Questo le era suifficente. Tali sono le mie esperienze. Però se i genitori curano i propri bambini, essi stessi troveranno i metodi più adatti per educarli all’ordine. Solo penso che tutto ciò si possa ottenere senza busse, senza grida essenza un’eccessiva pedanteria del Fondine che può risultare più dannosa che utile. B.A. AL MERCATO DEL /POLLAME Se comperate dei polli o in genere dei gallinacei vivi, la vostra attenzione dovrà essere rivolta acche gli occhi dell’animale siano 'limpidi e le piume lisci e e scorrevoli, ma so-pratutto che la cresta sia perle ü ame n te rossa. Il pollame macellato dovrà avere ila pelle tesa, di colore bianjco giallo e non azzurrognolo. Quest’ulltimo colore denota una lunga giacenza, avvenuta dopo la macellazione, e quindi un pericolo di putrefazione. Nei gallinacei giovani, l’osso del petto e alle loro estremità fragili, le unghie sono sottili, poco sviluppate e dure come nel bestiame vecchio. La carne di pollo, data la sua tenerezza, ipuò essere preparata in quallsiasi modo. L’osso pettorale duro e il becco forte denotano la vecchiaia e il pollame vecchio, qualora non sia magro, ci da un buonissimo brodo. Può essere adoperato per preparare il risotto, il ,gulasch, ma in nessun caso per l’arrosto. PER TOGLIERE ODORE E COLORE ESTRANEI ALLE MANI. — Le mani annerite per aver sbucc ato patate, frutta, noci con mallo ecc., si puliscono con acido citrico o con vapore di zolfo. Anche il succo di ribes imbianchisce le mani nere. Per far perdere alle mani gli odori p.ù o meno disgustosi (cipolla, aglio ecc.) si strofinano con farina di senape. PER PULIRE LE SPAZZOLE. — Si cospargono di farina asciutta o di crusca e si strofinano poi Funa con l’altra. Le spazzole devono essere lavate di rado con liquido, perchè il filo di ferro delle legature facilmen- Sulla vetta dominala del Tetto del mondo Hilari racconta... te arrugginisce. Se si lavano con acqua saponata o con soluzione leggera di soda, dopo averle risciacquate si debbono bene asciugare, e si pongono poi con le setole all’ingiù acciocché l’acqua ne coli bene. CONSIGLI UTILI COME COMBATTERE GLI SCARAFAGGI Non appena il caldo estivo si fa senti re e nonostante la pulizia della casa, succede spesso che in essa facciano la loro sgradevole apparizione gli scarafaggi. Provengono ili solito dai ilnuelii e dalle screpolature ideila canalizzazione, perciò la prima cura dii ogni massaia sarà quella di otturare tali screpolature. Potrete distruggerli mescolando assieme e triititando ben bene un -cutècthiaio idi gesso di presa e un ’em 1 Inaino di zucchero. Questa miscela deve essere cosparsa per qualche sera di seguito nei luoghi dove gli scarafaggi si fanno vedere. •Golosi delia miscela, per via dello zucchero in essa contenuto, gli scarafaggi la mangiano, ina la solidificazione del gesso provoca la loro morte. La moda Presentiamo, idue seraiplliicii modellimi estivi: il [primo di «>p*i-quei» bianco a pumtini neri corredato d>i piccoli fiori dello stesso colore til secondo di ere-p bianicio con la (pie,ga obliqua che si niipeto iper un (tratto anche sulla gonna. TRA I FORNELLI Il ponte pedonale in cemento, che venne eretto sulla riva meridionale del Tamigi per il Festival di Gran Bretagna dell'anno scorso, è andato recentemente distrutto in seguito ad una prova di rottura eseguita dai tecnici per raccogliere esperienze su nuovi melodi di costruzione. Ecco il ponte al momento del crollo ; sono visibibli i lingotti di ghisa che vennero caricati sul ponte per provocarne la rottura. FRITTELLE AL MIELE Per questo-dolce ueeorrono: 6 uova, 25 grammi di burro, un pizzico di cannella, scor-zetta di limone, sale e acqua a sufficenza, farina quanto ba. sta per una buona impastatura ed infine mlele e sciroppo. Si uniscono tutti gli ingredienti e si impastano accuratamente fino ad ottenere una pasta scorrevole. Si lascia riposare per qualche ora, poi si frigge a cuicchiiaiate nelVoliio (bollente. Le frittelle, ancora calde, si passano infine ne! miele ,jn sciroppo. La ricetta non è complicata, il lavoro è lungo se volete, ma ]’effetto è sicuro, perciò .... buon appetito. NOBLESSE - OBLIGE Al «Triglav» l’inigresso alle toilettes è stato fissato in 5 dinari. — Perché, contessina? —- Che vuole, signora baronessa, con questo caro-cessi! CONDENSATO — Ma come ! Io vi ho ordinato quattro versi sul latte — dice i) commerciante — e voi ne portate solo due? — Si, ma voi li avete ordinati per il latte condensato. —IL MOTIVO Lo scozzese alla fidanzata: — Sai cara, non ci sposeremo il giovedì ma al sabato ! — — E perchè? — Così per il viaggio nuziale a-vremo la riduzione domenicale sui treni. LA COSA MIGLIORE — Oggi/ è l’anniversario della morte di Chopin. Che cosa potrei fare in suo onore? — Chiudete il pianoforte ! CASO URGENTE Dopo un colloquio telefonico con un collega che lo aveva chiamato a fare il quarto in una partita di poker, il giovane medico posò il ricevitore. — Di nuovo"fjualcuno ti chiama? — chiede la moglie. — Si, è un caso urgentissimo! T'immagini che li ci sono già tre medici. GIUSTIFICAZIONE —L’altro ieri hai giurato che non ti siederai più dietro il tavolo di un’osteria e oggi sei nuovamente brillo ! — —Sai, bevevo in piedi. — FRA MATEMATICI -— «Finalmente sono riuscito a farmi un'idea esatta idell'infinito. Immaginatevi una linea retta, ielle abbia per estremi ida lima parte le trattative idi Pan Mum J<>m e dall’altra le trattative fra Robertson e Sing Man iRhee.» — «! ?» CARATTERISTICA — «Che tipo è il tuo nuovo capoufficio?» — «Assomiglia ani un ciclista.» — «??» — «Verso Falto piega la schiena, in basso premei» AL CINEMA DI CITTANOVA 0/5 C T' mmm Abbiamo !lio per voi da Lr »oltar VoaJR^S^illž J*W1 |“L aiuto morale e 1 i |t_'tttt*t fl©*** ^{fileno utili all’Italia < I vu limil ■ A -Ho oo- «Allora . . . d’accordo?» La signora rise forte: — «Impossibile! Nulla da fare.» Eppure fu possibile. Quando tre ore dopo Giovanni Galletti ebbe varcato carico di valige e pacchi la so. glia dell’albergo dove Irene — si chiamava così la vaga donzella aveva trascorso già tre settimane di vacanza, disse al portiere: — «Sono Pietro XY. La prego... Mia moglie deve aver ordinato una stanza per me.» — «S’accomodi al secondo piano, al n. 54.» «Grazie», disse Giovanni Galletti, alias Pietro XY e infilò le scale di corsa, raggiungendo la sua stanza. Fece il bagno, mutò d’abito e scese, raggiante per l’ansia dell’attesa, nella sala da pranzo. Ah, questi uomini, come sono orgogliosi delle loro piccole vittorie! Un cameriere si fece avanti premuroso. — «Forrei cenare con mia moglie sulla terrazza», disse Giovanni Galletti. — «Impossibile\.» — «Perche, non ci sono piu tavoli liberi?» —■ «No, Uno è ancora libero, ma la signora è partita un quarto d’ora fa.» — «Partita?» — «Si.» — «E non ha lasciato nulla per me?» — «Sicuro! Ha lasciato il conto di tre settimane. Prima di partire mi ha raccomandato anzi: Datelo questa sera a mio marito, che è arrivato or ora.» Uno dei conquistatori dell’Everest, Edmomid Hilari, iha «raccontato come lui e lo sherpa Temzixig «siamo giurati 9ulla vetta inviolata. Il suo racconto s’inizia con ,i fatti del 28 tmaiggiio, quando lui e Tenzing, assieme al gruppo ausiliario Gregor i Low e il giovarne sherpa Ang Nima — abbandonarono il «vallone meridionale (per (costruire l’VIIl camipo sulla crosta ai (disotto dell’ul-timo versante meridionale dell’ Everest. Il colonnello Hunt aveva già dato ordine di ‘trasportare in quesito bivacco i viveri necessari. Il campo doveva essere situato alla massima altezza per rendere miniimo il tratto della scalata finale a Hilari e Tenzing, le ciui riserve di ossigeno erano limitate. LA NOTTE PRIMA DELLA GRjA/NDiE IMPRESA Verso le 19, il gruppo abbandonò il Vili campo alla ricerca del posto più adatto (per erigere l’ultimo bivacco. L’ossigeno cominciò a mancare, ie Gregori e Aing Nima furono costretti a prelevarlo dalle riserve dei due scalatori. Ten/zi«nig ricordo un posto utiliiziza-to da lui e dallo svizzero Lambert nel 1952, ma quel posto questa volta si dimostrò linadaitito. Infime il bivacco fu eretto a 8-500 metri e allora il gruppo ausiliario ritornò indietro. Durante la notte, Hilari e Tending rimasero soli. iDopo essersi cibati con sardine e carne, presero i necessari quantitativi di ossigeno «per la notte. Questa era fredda, ma calma; il termometro segnava 27 gradi sotto zero. Si svegliarono alle 4 di mattina. La parete del monte nitida, faceva pro sag ire una buona igi ornali a. 11 29 maggio, alle ore 6, incominciò Fatto finale della (grande impresa. I due ardimentosi s’avviarono a scalare la più alta vetta del mondo. «La salita fu irta di «difficoltà — racconta Hilari — ma infine alle 9 giungemmo sulla vetta meridionale delPEverest.» Dalla vetta (più alta li se.p ara vano ancora ottocento metri, coperti di neve alta e di crepacci perpendicolari. Riposarono 10 minuti, levandosi le maschere di ossigeno. Non risentirono alcuna conseguenza. Diminuirono >il consumo di ossigeno da quattro a ire litri al minuto, poiché la mancanza di questo rappresentava la loro più grande preoccupazione. Affrontarono l’ultimo tratto che li »((parava dalla meta agognata. Una roccia perpendicolare, abbastanza elevata venne superata con notevoli difficoltà. Altre poi, più facilmente e infine, alle ore 11.30 del 29 maggio 1953, venne 'toccata la immacolata cupola di neve, la più «ilta del tetto idei mondo. Il gigante, che aveva resistito a una decina di ardimentosi tentativi, era infine crollato sotto la forza 'dall’uomo. DALLA VETTA IL PAESAGGIO La soddisfazione di aver compiuto un atto che resterà registrato nella storia, venne un poco oscurata idal paesaggio monotono che dalla cima si «presentava ai loro occhi. L’altezza era itale che tutto si presentava piatto e uguale coirne urna carta geografica. A nord si poteva notare la strada «tracciata «dalle spedizioni precedenti nei loro vani tentativi di raggiungere FEiverest. Ora potevano vedere come ioiò fosse risultato impossibile da quella parte, data la verticalità della parete. v Sulla vetta rimasero solo per un quarto id’ora, eseguendo alcune foto tra «cui «quelle delle bandiere hri-tan-naca, nepalese e delle Nazioni Unite ohe lo sherpa Tenzing fece garrire al vento. Alle 11.45 abbandonarono Fee-celsa cima c, per risparmiare 1 ossigeno, s’awiarono direttamente al campo Vili, ili giorno dopo prosegui* rono la discesa. Il capo della spedizione, colonnello «Hunt, ha spiegato in una sua dichiarazione le condizioni ehe hanno favorito il successo suo e dei suoi uomini. /In primo luogo essi si sono abbondantemente serviti delle esperienze acquisite dalle spedizioni precedenti. Questa volta le condizioni atmosferiche sono state ol tre modo favorevoli e si è potuto disporre di parecchio tempo per una preparazione accurata che, oltre al resto, prevedeva una minuziosa suddivisione dei compiti. « La spedizione «disponeva inoltre di un eccelle-nte equipaggiamento alla cui fabbricazione hanno partecipato oltre un centinaio di ditte «britanniche e dieci «continentali. I vestili dei membri della spedizione erano di cotone e naylon ed erano stali precedentemente esperimentati in una galleria aerodinamica. La biancheria era di naylon, mentre le scarpe erano state confezionate con pelle (Speciale, resistente alle temperature bassissime, 'ben «chiodate e nello stesso tempo leggerissime: «pesavano in tutto 1927 «grammi. Per i contatti reciproci la spedizione usava apparecchi radio *n miniatura dal peso «di «due chili e 270 grammi. Quando a tutto ci# si aggiunga l’altissimo morale dei componenti la spedizione e la loro ferma decisione di raggiungere la meta, allora l’ambito pre.mio che loro hanno avuto -la conquista «della vetta più alta del mondo — non «desta alcuna inoravi-glia. CHE COS’E’ ? Non un pozzo di petrolio ma una trivellatrice modernissima e potente per le ricerche geologiche in uso negli U. S. A. TELESCRIVENTE IL PIU’ GRANDE IDROVOLANTE DEL MONDO Il più grande idrovolante dei mondo per il trasporto di passeggeri, il «Princess Flying Boat» ha effettuato recentemente un volo a grande distanza, sorvolando una parte delFInghilterra, l’Irlanda del Nord e la costa francese. L’apparecchio ha trasportato un carico di 140 tonnellate, costituito da una zavorra di acqua ed è stato pilotato dal capo collaudatoré della ditta costruttrice, la «Saunders Roe». In condizioni operative, il «Princess Flying Boati» potrà trasportare più di 200 uomini su un percorso senza scalo di 5600 K. — Fuori piove. Per fortuna siamo in cinema, se nio Iti immagini! Saremmo bagnati sino alle ossa. CARO VINI — «Perchè Toni si ubriaca tanto spesso? Negli olitimi tempi è brillo quasi ogni igiomio.» — «Non è mica ubriaco! Fa solo finta di esserlo per (dimenticare i preazi del vino.» ILLUSIONI v -^«ü» -ut: biamo Guarda, guarda! Firn aim ente ab- ____ j ? j l’irrorazione contro le zanzareI settimanale wnorislico - Lubiana AVVENTURE DI STAGIONE (di Hans Rosier) Il fatto, avvenuto chissadove e chis saquando, il che non è poi impor tante, serva di monito agli ingenui in questo periodo di calura estiva. Già si sa che l’uomo non e mai abbastanza prudente. In ispecie viaggiando. Quest’antico verità, che i ge nitori cercano di far apprendere ai propri figli sin dall’età più giovane, venne sperimentata a proprie spese dal nostro amico Giovanni Galletti. Egli, in un caldo meriggio di mezza estate, volle avvicinare coraggiosamente, come si conviene ad un giovanotto intraprendente e di bell’aspetto, una vaga donzella, seduta a lui di fronte in un bar di una dello tante spiagge adriatiche: — «Quando potrei rivederla, signorina? Se non le dispiace, naturalmente!» — «Non sono signorina», rispose la giovane signora con un cenno di diniego. — «No?» — «No.» — «Peccato!» — «Fórse.» — «E’ sposata?» — «Si.» — «E vostro marito?» — «E’ rimasto a casa. Sono qui sola.» Fu il momento in cui Giovanni Galletti comprese che soffiava buon vento. — «Allora potrebbe ...» — «No. Non posso! Prima di tutto certe cose non le faccio e poi, tutti sanno in albergo che sono sposata, pur trovandomi qui senza marito. Che ne direbbe la gente se mi vedesse in compagnia con lei?» — e la signora aggrottò le sopracigha. — «Scusi se mi permetto di consigliarle ...» — «Che cosa!» — «Potrebbe dire alla geaile che io sono suo marito, giunto di sorpresa a trovarla», disse con convinzione Giovanni Galletti. La signora ne fu sorpresa. — «Le ha dato il sole in testa, forse?». chiose. — « Neanche per sogno !» — «Mah, così sembra.» DALLE NOTE DI UN VIAGGIO IN SVEZIA NEL PAESE DALLE NOTTI LUMINOSE Quanti bambini qui in Svezia. La personcina di quel ragazzino serio che era entrato nell’aereo all’aeroporto di Coopenaghen — proprio quando un gruppo di giornalisti jugoslavi partiva per l’ultima tappa del volo Belgrado, Stoccolma — si è moltiplicato in centinaia e migliaia di bimbi biondi, senza i quali è impossibile immaginare il fre-(Sco paesaggio svedese, intersecato da numerose strade bianche, grigie e rosse senza polvere, nè le verdi strade e le piazze di Stoccolma, o di qualsiasi altra città oppure paese di questa lontana terra scandinava, dove d fiori di maggio fioriscono soltanto ora. Li abbiamo incontrati ovunque e in ogni momento: con i loro giochi silenziosi, sulle loro biciclette, pedalando con serietà e attenendosi scrupolosamente alle regole del traffico. Hanno riempito la Svezia come un enorme parco, dedicato a questi piccoli cittadini di un regno nel quale, già da trent’anni, governano i social-democratici. Abbiamo percorso centinaia di chilometri senza però vedere un ragazzino che traversasse la strada davanti ad un’automobile, nè ho sentito quegli sch'ianazzi che accompagnano i giochi dei nostri bimbi. E la figura di questi bimbi silenziosi mi seguì lungo tutto il mio viaggio attraverso la Svezia e, quando li vedevo, ricordavo quasi come un importuno ritornello, il meravigliarsi di mamma Sorel nel «Console» di Menotti. «Io non ho mai visto un bambino così serio». Con la differenza che la serietà del ragazzino di Sorel si plasmò in un ignoto misero paese europeo, nell’orribile periodo bellico. Qui in Svezia invece tutto è diverso. Qui la miseria nella forma solita, come siamo usi a vederla nelToccidente europeo, è stata cancellata, mentre l’ultima guerra, cui partecipò il paese, .si ebbe oltre che un secolo e mezzo fa. L'analfabetismo è solo un ricordo del passato, mentre la durata media della vita s’aggira sui 65 anni. Il reddito nazionale si aggira sugli 800 dollari per abitante ed è uno fra i più equamente suddivisi nel mondo, mentre manca la parola disoccupazione. E questi bambini seri, che «non mi è mai capitato di vedere» e così presto e spontaneamente disciplinati, sono stati per me un problema, ma spesso — accanto agli altri momenti — anohe un avvertimento e una specie di risposta a molte cose, ad esempio al dilemma che potrebbe porsi! ciascuno : se misurare questo paese, che si dichiara socialista, con un’unità di misura del proprio paese, o anche con misure più generali europee. UNO STRANO COMPAGNO DELLA BUONA VITA Giacché si tratta esclusivamente di impressioni fresche raccolte qua e là, e le cui radici spesso non penetrano oltre la superficie delle cose, della vita e dei rapporti in un paese visto solo per alcuni giorni, allora quella specie di meraviglia non si esaurisce soltanto con i bambini e con la loro un po’ insolita educazione psicologica. V’è qualcosa di ancor più insolito lassù: l’alcoolismo in Svezia, come ci hanno informato — dove il livello di vita è senza dubbio relativamente molto alto —- costituisce un problema vero e proprio, mentre noi solitamente lo riteniamo (su altre larghezze e lunghezze politico-geografiche) una conseguenza della carestia, della miseria, dello sfruttamento dell’imparità di diritti fra gli uomini e della appressione, o per lo meno come una eredità di questa cause, un’eredftà dell’arretratezza. In questo paese civile, dalla vita ordinata e facile, vige il proibizionismo; nella maggior parte nei ristoranti v’è soltanto birra, e, in quelli autorizzati a vendere bevan- de lalcooiiche, possono farlo in quantitavi minimi severamente stabiliti, solo dei singoli locali possono vendere vino e l’acquavite razionata, il wischy, il gin, ecc. (in questi locali ho visto le uniche vere e proprie code a Stoccolma). Non è facile averne una chiara spiegazione. Ci hanno raccontato, ad esempio, che l’alcoolismo è conseguenza delle lunghe notti interni, nabili dell’inverno svedese, e delle giornate oscure e tetre durante le quali il sole e la luce rimangono per mesi e mesi insoliti ospiti. Qualcuno era invece di parere del tutto contrario e riteneva che la causa va ascritta alla vita e al lavoro facili e ai lunghi periodi di riposo Noi non ci siamo persuasi del-l’alcoolismo, ma ci hanno persuasi. Però, durante la notte, incontravamo persone che avevano bevuto più del normale, passavano serie senza provocare incidenti, senza cantare nè brontolare; attraversavano la Città deserta, cercando invano di camminare diritto sulle strade che nelle città svedesi si vuotano cosi presto la sera, anche nel periodo delle lunghe notti estive, quando la vicinanza del cerchio polare, già nel centro della Svezia permette al sole di apparire al sempre roseo orizzonte dopo circa 3—4 ore e quando a mezzanotte si possono leggere per strada i giornali senza bisogno di illuminazione. SOLO POCHE PAROLE SULLA DIFFERENZA Il nostro cicerone ci dice che il nuovo crematorio di Stoccolma è il capolavoro dell’odierna architettura. Siamo andati a vederlo e siamo rimasti d'accordo con la sua valutazione. Su una magnifica piana, verdeggiante a piccoli rilievi, abbiamo potuto vedere una costruzione in pietra di eccezionale semplicità, ma di una imponente armonia di linee, e abbellita nell’atrio da una composizione di Lundkvist, rappresentante la Resurrezione, nei (predvoric) e dal grande affresco di Sven Erikson e dal mosaico di Ate Scheldl nelle cappelle,| dove i feretri attendono il loro turno. Circa l’80 per cento dei cittadini morti di Stoccolma finiscono — per loro desiderio — nei crematori, per il rimanente 20 per cento vanno al cimitero che, del resto, attira non poca curiosità. Le tombe si allineano nella folta foresta, mentre le lapidi sono quasi tutte uguali, piuttosto piccole. Cosicché anche tra i morti svedesi continua quel processo dei cui risultati vanno fieri da vivi i social-democratici, iLprocesso dì uguaglianza fra gli uomini. Hanno cercato di persuaderci, e del resto abbiamo potuto constatarlo anche noi, che i cittadini. della Svezia nelle varie classi e posizioni sociali, vestono pressapoco allo stessso modo e godono di alloggi quasi uguali. Assegnando paghe e-levate ai lavoratori e applicando tasse progressive alle entrate, essi hanno cercato di aggirare la questione della proprietà privata sui mezzi di produzione, con tutto ciò che da questa proprietà sorge, e nelle discussioni avute molti di loro hanno respinto energicamente ogni nostra osservazione che tale misura non risolve il problema fondamentale, che dovrebbe creare la società di uomini uguali o che, prendendolo come tappa, è in ritardo rispetto alle possibilità esistenti. B. L. AVVERTIAMO CHE PER MOTIVI TECNICI SIAMO COSTRETTI A SOSPENDERE IL ROMANZO ILLUSTRI >TO «GORDON FLASH». RIPRENDEREMO NEL PROSSIMO NUMERO. Il collettivo dello ORTOPEDICA -------------1 I Soča di LUBIANA In occasione dei festeggiamenti per il dodicesimo annuale dell’ Insurrezione, si felicita con gli invalidi e la popolazione della Zona jugoslava del TLT PER I VOSTRI STAMPATI In occasione del dodicesimo annuale dell’ Insurrezione popolare della Slovenia, auguriamo ai nostri affezionati clienti pieni successi nel lavoro T TIPOGRAFIA PKGIIAM- CAPO DISTRIA TU. il COOPERATIVA AGRICOLA di Sicclole ricorrendo il dodicesimo annivarsario del-I’ Insurrezione popolare della Slovenia, invita tutte le cooperative della zona ad intensificare il loro lavoro per la socializzazione della campagna. Il collettivo di lavoro del comincio LA AMPULLA di ISOLA D'ISTRIA in occasione del 22 luglio - dodicesimo annuale dell’Insurrezioue popolare della Slovenia - si felicita con tutti i collettivi di lavoro del distretto augurando loro la realizzazione e superamento del piano sociale IL COMITATO POPOLARE COMUNALE DI GRISIGNANA in occasione de! 27 luglio - anniversario dell’Insurrezione popolare della Croazia - si felicita con la popolazione. Li LOOP di 1 Lucia e Polirne Tel. 26 auspica sempre maggiori successi nel lavoro alle cooperative del distretto, in occasione del 22 luglio. X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X >ockk: In occasione del 22 luglio - XH° anniversario dell’Insurrezione popolare della Slovenia - ci felicitiamo con la popolazione, auspicando sempre nuovi successi nell’edificazione della nuova società socialista. PARTECIPIAMO TUTTI al grande raduno partigiano di SOCERB Il Comitato Popolare Distrettuale Il Comitato distrettuale della Lega II Comitato distrettuale delfllnione Socialista dei Comunisti del distretto di Capodistria Il collettivo della di SICCIOtE augura al popolo della Slovenia nuovi successi nell’ edificazione del socialismo Il Comitato dolisi- città il Comitato deir XX. S. 1». L. in occasione del 22 luglio = anniversario dell’ Insurrezione popolare della Slovenia = augurano alla ciffadinanza nuovi successi nel lavoro X t X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X Grandi [p ricorrenza del 22 luglio, auguriamo alla clientela ed ai fornitori sempre nuovi successi negli affari CAPODISTRIA - Tel. 99 Telegrammi: OMNIA - Capodistria Magazzini : Capodistria, Boulevard A. P. J. Gommercio a/T ingrosso di Lutti gfi articofi industiria.fi fdìfegfi uff imi mesi affiamo rifassodo i prezzi dei Lessifj deffe cafra-Lure e degfi arLicofi di fargo consumo 0d[ffreffafQvi se non vofefe perdere questa occasione ! „EGIDA“ L7/LO frćZ Ricorrendo il dodicesimo annuale deli Insurrezione popolare della Slovenia, porgiamo i più sinceri auguri alla clientela e nel conlempo invitiamo le allre imprese commerciali del distretio ad inlensificare la lotia contro la speculazione onde instaurare rapporti commerciali veramente socialisti. VINO S. A. COMMERCIO ALL’ INGROSSO DI BEVANDE ALCOOLICHE CAPODISTRIA Telefoni : DIRETTÓRE 25, CONTABILITA’ 18 Rappresentanza: Lubiana, Titova 12 Reparti : Cantina „VIN O“ di Capodistria Basi d’acquisto a Verteneglio, Isola e Bändel Caratteristici spacci a Lubiana ed a Celje Fabbrica liquori e distilleria „CORRADO“ a Capodistria In occasione del 22 luglio -Giornata dell’Insurrezione popolare della Slovenia- augura all^ spettabile clientela, ai collettivi e alla popolazioe sempre nuovi successi nel lavoro ESPORTA : tutte le qualità di vino in bottiglie e in botti, liquori ed acquavite. Nei nostri locali troverete ottime bevande PREZZI! MODICI ■ Il TOUR DE FRANCE I ritiri di Koblet e Robic Scomjpairso il primo attore, ohe già rivelava i sintomi di una vicina «cotta», l’interesse del Tour si è concentrato sulle squadre di Francia e Italia, le uniche col capitano in grado di imporsi e di portare la maglia gialla al Parco dei Principi a Parigi. La situazione attuale della classifica conferma le nostre previsioni. Infatti gli unici, salvo naturalmente le sempre possibili e clamorose sorprese, con tutte ile carte in regola per vincere questo Tour sono ora Astma e Bobet, divisi da soli due minuti in classifica generale e secondi e terzi nella stessa classifica al secondo riposo dii Monaco. Ciò Odred 1 RISULTATI I. LEGA Girone A — Borac ^ Girone B Radnički — Budućnost IL LEGA Girone A Tekstilac — Sebenico Železničar — Branik Girone B Napredak — Lovčen Mačva — Rabotnik 3-1 3-1 3-0 1-1 3-1 CLASSIFICHE I. LEGA Girone A Odred 3 3 0 0 8 4 6 Proleter 2011341 Borac 3 0 1 2 3 6 1 L’Odred si è qualificato nella I. Lega. Radnički Rabotnički Budućnost Il Radnički si nella I. Lega. Girone B 3 3 0 0 8 2 6 2 0 1 1 3 4 2 3 0 0 3 3 8 0 è qualificato II. LEGA Girone A Železničar Sebenico Tekstilac Branik Mačva Lovčen Napredak Rabotnik 4 4 0 0 12 08 4 2 0 2 10 74 4 1 0 3 3 6 2 4103 1 33 2 I Girone B 4 4 0 0 12 08 4 2 1 1 5 5 5 4 0 2 2 2 9 2 4 0 1 3 6 10 1 SOTTOLEGA DI CAPODISTRIA COPPA JUGOSLAVIA SEMIFINALI Isola — Aurora 3-0 (p. f.) Buie — Verteneglio 2-1 IL PROGRAMMA DI DOMENICA (finale) COPPA JUGOSLAVIA Buie — Isola IL COLLETTIVO DELLA „ZADRUGAR” Igpresa per il movimento dei prodotti agricoli DI BUIE - TEL. 36 ricorrendo il 27 luglio prossimo il dodicesimo annuale dell’ Insurrezione popolare della Croazia, saluta le cooperative del distretto augurando loro sempre maggiori successi nel lavoro. IL COLLETTIVO DELLA TRGOPROHET DI UMAQO augura alla clientela ed ai fornitori, come pure al popolo lavoratore della R. P. di Croazia un felice 27 luglio - festività della Insurrezione popolare. \ filili [QMMERUIU Dl Pl RANO ) f in occasione del 22 luglio, augura a (uhi i collettivi del dissello ancor maggiori successi nel lavoro. BUIE - VERTENEGLIO 2-1 senza togliere rnul-la del merito al francese Mallejac, attillale detentorc della maglia gialla, elle, giocoforza, dovrà sparire nelle due tappe alpine ed in quella a cronometro. Scomparso Koblet nella Pau-Cou-terets, vinta contro ogni previsione dallo spagnolo Lo rimo, le speranze svizzere si concentravano sull coraggioso Sohaer, il quale .però veniva superato nella seconda tappa pirenaica Cauterets-Luicihon dal coraggioso ibretcme che porta i) nome dii Jean Robic. Moliti erano indotti a ritenere ormai ideeise le sorti idei Tour intravedendo Robic maglia gialla a Parigi. Ma già nella tappa Luiehan-Al-bi le sorti si capovòlgevano causa un gruppo idi diseredati, òhe, ad oltre 40 ai l’ora, vincevano la tappa con oltre 20 minuti di vantaggio sugli assi, rimasti addormentati sulle ruote del grosso. La maglia gialla passava da Robic al suo .gregario Mahe. Robic veniva superato in classifica pure da Emzer e Anizlle, figure dii secondo piano del Tour. Messi in allarme d.aH’insuceesso nella LuChon—Albi, i francesi tentavamo idi .giocare la carta grossa nella Alibi—tBezieres. Quattro nazionali dii Francia : Bobet, Gemimiani, Rolland e Lauredi, con Astru a e Wagtmans si inv òlavamo provocando clamorose .defezioni nel plotone. Il primo a subirne le conseguenze è stato Jean Robic, il quale è giunto al traguardo in condizioni .pietose e con oltre mezz'ora di distacco. Mallejac conquistava la maglia gialla con lieve vantaggio su Astma e Bobet. Nulla di nuovo nelle tappe di venerdì, sabato e domenica, conclusesi con le solite fughe delle figure di secondo piano e senza portare capovolgimenti in classifica. Circuito di Bled ■Non c’è da dire. La ormai tradizionale corsa intorno al laigo di Bled non è favorita dala fortuna. Infatti ogni anno, dalla prima alla quarta edizione, disputata domenica, la corsa è sempre stata ostacolata dalla pioggia, ohe ba reso il percorso faticoso ed in certi tratti pure pericoloso. La corsa è inizi ala sotto cattivi auspici. Infatti dopo la partenza della prime quattro squadre, le tre successive non erano .presenti sulla linea di partenza, eostrimigenido .perciò la giuria a fermare la corsa e far riprendere le partenze venti minuti più tardi. Dopo il primo giro, la squadra della Proleter, partita sesta, aveva già accumulato 45” di vantaggio sul Branit di Maribor, partito ultimo. Il vantaggio dela Proleter aumentava di .giro in giro sino a raggiungere i due minuti al quarto giro, quando venivano tolti di gara peT incidenti prima Lonzaeič, indi Derin. I risultati tecnici: 1) BRANIK di Maribor con Rožman, Podmilščak e Svelina, che ha compiuto i 16 giri del percorso, pari a km 100 in 2 ore 45’ 49”; 2) PARTIZAN; 3) ODRED. . BUIE : Bonetti, Pavlov, Pesek, Lom-zarić, Bonetti II, Bortolin, Lessanti, Puzzer, Lonzarić II, Mitrovič, Cassilo. VERTENEGLIO : Permetti, Bernar-dis, Sturman, Spiz, Saim, Gnezda I, Fernetti li, Barnaba II, Gnezda II, Smiloivié, Burelié. ARBITRO : Mazzuccato. Ci son voluti ben 120 minuti di gioco per decidere quale squadra avrebbe disputato la finale di zona per la Coppa Jugoslavia con l’Isola. Ha vinto il Buie, non già per superiorità di gioco oid altro, ma solo perchè i suoi avanti hanno saputo sfruttare le occasioni presentate al 2' del primo tempo supplementare, quando, su errata entrata di Bemar-dis, Vase otto scattava e realizzava la più bella rete della partita. Partita pavera di gioco e di contenuto tecnico. Per Ibeu due ore 20 uomini hanno .giocato a rincorrersi l’un l’altro, facendo a .gara a chi combinava più papere, a òhi sferrava i più forti calai nejgli stinchi ed altre «carezze» del genere. Un solo uomo è emerso, Bonetti 1 del Bùie, che nel primo tempo, ida solo, ha arginato tutte le offensive dei vertenegliesi, prodigandosi dappertutto. Degli altri 21 atleti è meglio non parlarne. Il Verteneglio è stato l’ombra della squadra che abbiamo visto giocare 10 giorni fa contro l’Umago. sfasata in tutti i raparti, con gli avanti stranamente impacciati ohe nel breve volger dei primi 10’ di gioco si son fatti soffiare non meno-di quattro occasioni favorevolissime per portare la loro squadra in vantaggio. Anche la difesa ha peccato di limprceisione. La stessa cosa vale per il Buie. Cominciamo quindi con la crona-----------------------------;------ ea : Dopo 11 calcio d’inizio, i verte-negliesi si scagliano all’attacco e già al 2’ la porta di Bonetti corre serio pericolo. Su tiro .di Gnezda, Bonetti esce, respinge, riprende la palla Gnezda e centra a porta vuota, ma il palo si sostituisce al portiere buiese. Dopo alcune azioni alterne, Smi-lovié viene sgambettato in area, punizione dal limite .che, calciata dallo stesso Smiloviió, viene sprecata. U gioco è slegato, passaggi a vanvera, il pubblico commenta .ironicamente le prodezze delle due squadre. Dopo un batti e ribatti, il Verte -neglìo accentua la sua pressione e, all 35’, passa in vantaggio per merito di Gnezda Lino. Cosi su 1 a 6 termina la prima fase dii gioco. Nella ripresa, il Buie cerca il pareggio ed attacca, ma non riesce nel suo intento nei primi trenta minuti. Ma ecco, quando le speranze dei lyU'iesi apparivano »vanite, Puzzer ce»" Ira alto, un terzino devia e, grazie a questa semi autorete, il pareggio è cosa fatta. Allo scadere dei 90’ le due squadre si trovavano in parità, per cui si continuava il gioco col primo tempo supplementare. Al 2’, l’azione accennata da principio con la rete di Vascoitto. Una occasione stupenda per riportare i vertenegliesi al .pareggio è stata perduta da Saio al 14’, su .calcio di rigore, tirato in bocca al portiere biuiesc. Po;, sino alla fine attacchi idèi Verteneglio, ma senza frutto. Direttore responsabile CLEMENTE SABATI Stampato presso lo stabil, tipograf. « JADRAN » Capodistria Pubblicazione autorizzata IL COLLETTIVO DI LAVORO DELLA FABBRICA SARDINE ARRIGONI" // DI ISOLA nella storica ricorrenza del 22 luglio, augura alle altre imprese del distretto sempre maggiori successi nel lavoro per la realizzazione del piano sociale rammentando nel contempo che la fabbrica produce anche le RINOMATE CONFETTURE DI FRUTTA „ARRIGONI“. DI CITTANOVA In occasione del 27 luglio - dodicesimo anniversario dell’Insurrezione popolare della Croazia - invita i propri soci ad operare fattivamente per consolidare le conquiste-delia Lotta di Liberazione per le quali sono caduti i migliori figli del popolo lavoratore. ii Pi S. A. ENTE COMMERCIALE PORTOROSE X X TEL. 33 X X X X X X In occasione del dodicesimo anniversario dell’ Insurrezione del popolo sloveno, porge alla propria clientela ed ai dipen=■ X denti 'le più sentite felicitazioni. ^ X ♦>CX>C5<>C5000CX>C30C5<>C50C50C5<)C5<4 Jsfz/ecda Comazerc/a/e PROQRES50 ISOLA * TEL 7 IN OCCASIONE DELL' ANNUALE DELL' INSURREZIONE rOfOLARE DELLA SL0UENIA. AUGURA ALLA CLIENTELA ED Al DIPENDENTI NUOUE UITT0RIE NEL LAU0R0 DI EDUCAZIONE SOCIALISTA, INTERCOM MERCE _____ __ ________________________iC fi IMPRESA ESPORTAZIONI ed IMPORTAZIONI UMAGO - Telefoni 21 In occasione del dodicesimo annuale dell’Insurrezione popolare della Croazia, augura sempre maggiori successi nel lavoro alla affezionata clientela. Il collettivo della GLOBUS FILM CAPODISTRIA in occasione del 22 luglio, saluta tutti i collettivi della zona t l /posi fTìicorc/aiavi c/ìeper fJar-rec/amenfo efeffa oos/ra casa fa ffa/L/ìrtca c/z moßzfi 'JJ ? ss c/z Gapoc/zs/rza Zìa nef suo negozio mofifi c/'ogni genere e c/i oi/ima qua fi/à a prezzi modici Evviva il 22 luglio i /^s/epp/a/u/o /f 27 ///pf/o, Jfior/ta/a de//\ f%zs//rsvz/oae c/e/fa Croaz/a, // co/7e///oo d/ /àttero àe//a ^jVmOEX^m^dl Umago s/ /èf/c/Ya co// Yd popoYdc/o//c YdoocaYrYcc dc7 d/sYreYYo d/ dS///e e eoa/ coYYèY-//of co/ FILIALI : I4L Sesana Kozina Podgorje Fiume Pola Umago